15/10/2013
La geometria amorosa
di "Così fan tutte" al
Teatro Lirico di Cagliari
Si comincia venerdì 18 ottobre
Venerdì 18 ottobre alle 20.30 (turno A), per il quinto appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2013, va in
scena una vera e propria perla del repertorio classico settecentesco: Così fan tutte, dramma giocoso in due atti su
libretto di Lorenzo Da Ponte e musica di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791).
L’allestimento scenico che risale al febbraio 2012 ed arriva dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, è
firmato dal giovane regista veneto Damiano Michieletto, che debutta al Teatro Lirico di Cagliari, dallo scenografo
Paolo Fantin, dalla costumista Carla Teti e dal lighting designer Fabio Barettin che, al Teatro Lirico di Cagliari,
sono stati validamente coadiuvati da Laura Pigozzo (assistente alla regia), Carlo Beraldo (assistente alle scene) e
Lidia Meneghini (assistente ai costumi).
La direzione musicale è, invece, affidata al giovane maestro statunitense Christopher Franklin, anch’egli al suo
debutto a Cagliari, che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico. Il maestro del coro è Marco Faelli.
Protagonisti dell’opera sono giovani ed, in alcuni casi, affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Yolanda
Auyanet (18, 20, 25)/Ellie Dehn (22, 24, 26) (Fiordiligi); Paola Gardina (18, 20, 25)/Alessia Nadin (22, 24, 26)
(Dorabella); Mario Cassi (18, 20, 25)/Giovanni Guagliardo (22, 24, 26) (Guglielmo); Randall Bills (18, 20,
25)/Francisco Corujo (22, 24, 26) (Ferrando); Alessandra Marianelli (18, 20, 25)/Pervin Chakar (22, 24, 26)
(Despina); Bruno de Simone (18, 20, 22, 25)/Paolo Maria Orecchia (24, 26) (Don Alfonso).
Così fan tutte o sia La scuola degli amanti, rappresentata per la prima volta a Vienna al Burgtheater il 26 gennaio
1790, ultima delle opere mozartiane su libretto di Lorenzo Da Ponte, dopo Le nozze di Figaro (1786) e Don
Giovanni (1787), e ultima opera buffa di Mozart, fu commissionata dall’imperatore Giuseppe II in seguito al
successo delle riprese viennesi di Don Giovanni (maggio 1788) e delle Nozze di Figaro (agosto-novembre 1789).
Gaia, frivola, ma anche asciutta, volontariamente meccanica in un perfetto gioco di simmetrie, la musica di
quest’opera esprime il trionfo della dissimulazione, in un gioco dell’essere e del parere che diventa il meccanismo
stesso dell’azione. La musica imita l’espressione delle parole e degli atti ed, allo stesso tempo, è consapevole della
loro finzione. In quest’opera, definita da Massimo Mila come “una grandiosa commedia della menzogna”, la
vicenda è presentata con quel senso di pudore, di profonda comprensione per la debolezza umana tipico della
mentalità mozartiana.
Questa la trama. Nella Napoli del XVIII secolo gli ufficiali Ferrando e Guglielmo scommettono con il cinico Don
Alfonso che le loro fidanzate, le sorelle Fiordiligi e Dorabella, rimarranno loro fedeli. Don Alfonso vuole
dimostrare che le ragazze sono, come tutte le altre, pronte al tradimento. Fiordiligi e Dorabella apprendono da Don
Alfonso che i loro fidanzati stanno per partire, richiamati in guerra. Le due donne vengono convinte da Despina,
pagata da Don Alfonso, ad accettare la corte di due albanesi che altri non sono che i loro fidanzati travestiti.
Secondo il piano concordato con Don Alfonso, i finti albanesi corteggiano le dame, ma Guglielmo si rivolge a
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Dorabella e Ferrando a Fiordiligi, scambiandosi i ruoli e mettendo alla prova la fedeltà delle fidanzate. Sulle prime,
l’atteggiamento virtuoso delle ragazze desta il compiacimento degli ufficiali. Ma dopo tante lusinghe, le sorelle,
ormai attratte dai due albanesi, cedono accettando di sposarli. Nel bel mezzo del banchetto nuziale viene annunciato
il ritorno degli ufficiali. Gli albanesi si eclissano e al loro posto tornano i fidanzati delusi. Guglielmo e Ferrando
svelano l’intrigo e alle ingannate e ingannatrici, Don Alfonso riassume la morale della vicenda: alla scuola degli
amanti il disinganno può solo portare saggezza. Si celebrino dunque le nozze: Fiordiligi con Guglielmo, Ferrando
con Dorabella.
L’opera, della durata di tre ore e dieci minuti circa compreso un intervallo, viene proposta, come ormai tradizione al
Teatro Lirico di Cagliari, con l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono
la comprensione del libretto.
Così fan tutte, la cui ultima rappresentazione al Teatro Lirico di Cagliari risale al 2001, viene replicata: domenica
20 ottobre alle 17 (turno D); martedì 22 ottobre alle 20.30 (turno B); giovedì 24 ottobre alle 20.30 (turno F); venerdì
25 ottobre alle 20.30 (turno C); sabato 26 ottobre alle 19 (turno G).
Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore giallo), da € 55,00 a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00
(settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore giallo), da € 40,00 a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00
(settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore giallo), da € 20,00 a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a €
10,00 (settore blu).
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10
alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13, e nell’ora precedente lo spettacolo; telefono +39 0704082230 +39 0704082249, fax +39 0704082223, [email protected], www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro
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