IL TRATTAMENTO CHIRURGICO
DELL’OBESITA’ PATOLOGICA
DIPARTIMENTO DI EMERGENZE/URGENZE, CHIRURGIA
GENERALE E DEI TRAPIANTI
UNITA’ OPERATIVA CHIRURGIA GENERALE
Direttore: Prof. B. COLA
CENTRO STUDI DI
TERAPIA CHIRURGICA DELL’OBESITA’ PATOLOGICA
(Responsabile: Dr. Stefano Cariani)
Sig./Sig.ra________________________________________________
La chirurgia dell'obesità a Bologna
Presso il Centro Studi per la Terapia Chirurgica dell’Obesità Patologica dal 1991 al
2009, sotto la guida del Prof. Enrico Amenta, sono stati eseguiti oltre 1500
interventi di chirurgia bariatrica.
L'esperienza nel trattamento chirurgico dell’obesità patologica, iniziata con
l'intervento di Gastroplastica Verticale secondo Mason, è proseguita con l'adozione,
nel 1996 primo Centro in Italia, dell'intervento di Bypass Gastrico su ansa alla
Roux e, nel 2002, con l'introduzione di una nuova metodica di chirurga bariatrica
(Prof. E. Amenta - Dr. S. Cariani), denominata Bypass Gastrico su Gastroplastica
Verticale.
L'intervento, presentato e pubblicato in ambito mondiale, dopo adeguata verifica
clinica dei positivi risultati ottenuti, è stato adottato in altri ospedali italiani e
rappresenta oggi la metodica di scelta del nostro Centro.
Presso il Centro Studi per la Terapia Chirurgica dell’Obesità Patologica, oltre alla
rigorosa valutazione preoperatoria, viene costantemente eseguito il follow-up dei
pazienti operati a 3 mesi, a 6 mesi, a 1 anno dall'intervento e poi annualmente.
Questo continuo monitoraggio dei dati clinici consente la verifica dell'efficacia a
distanza dell'atto operatorio, del miglioramento della qualità della vita, legato sia
alla perdita del peso sia alla progressiva diminuzione o scomparsa delle patologie
collaterali, e consente di evidenziare precocemente la eventuale comparsa di
alterazioni del comportamento alimentare o di complicanze dell’intervento.
PERCHE’ SI DIVENTA OBESI?
L’iperalimentazione, anche se causa principale, non sempre può
essere ritenuta l'unica nel determinare la condizione obesità. L’origine
dell'obesità è multifattoriale, per interazione di meccanismi genetici,
metabolici, neuroendocrini, psicologici, comportamentali, sociali e
culturali, che insieme concorrono nell’alterazione del bilancio calorico
quotidiano, espresso dal rapporto fra introito e dispendio energetico.
Si tratta della rottura di un equilibrio biologico, con tendenza
all’accumulo di tessuto adiposo, di fatto legato alla vasta disponibilità
di alimenti ipercalorici (esempio: dolci, snack, bevande) a basso costo
tipico della “Società del Benessere”.
L’obesità colpisce prevalentemente le donne e rappresenta una vera e
propria epidemia dei Paesi industrializzati: gli Stati Uniti rilevano
attualmente il 30% della popolazione obesa. In Italia, dove si registra il
progressivo aumento, l'obesità è presente nel 10% della popolazione
adulta e nel 4% di quella pediatrica: una malattia sociale con notevoli
implicazioni per il Servizio Sanitario Nazionale.
CHI E’ OBESO?
L’obesità è una condizione caratterizzata dall'eccessivo accumulo
corporeo di grasso, con conseguente aumento del volume e del peso
della persona rispetto a valori ideali che, indicativamente, vengono
definiti da una semplice formula matematica: dalla propria altezza,
espressa in centimetri, sottratto 100 se uomo e 104 se donna si ottiene
il valore del peso ideale (esempio: donna alta 165 centimetri, peso
ideale chilogrammi 61).
Nelle forme più gravi, la condizione obesità è considerata una vera e
propria malattia cronica invalidante.
La distribuzione dell’eccesso adiposo può presentarsi in forme
diverse:
• la forma viscerale (detta anche androide perchè più frequente nei
maschi) con accumulo prevalente negli organi intraddominali ed
intratoracici;
• la forma somatica (detta anche ginoide perchè più frequente
nelle femmine) con accumulo prevalentemente nel sottocutaneo;
• la forma mista, espressa dall’associazione di entrambe le forme
precedenti, che è la modalità più comune.
E' soprattutto l'entità del grasso viscerale che rappresenta un pericolo
per la salute del soggetto obeso, perchè più frequentemente insorgono
patologie concomitanti.
La tecnica più semplice di valutazione del grasso viscerale è
rappresentata dalla misurazione della circonferenza addominale (il
cosiddetto “giro vita”): valori superiori a 88 cm per la donna e 102 cm
per l’uomo esprimono un fattore di rischio.
Tuttavia il metodo più usato per valutare l’eccesso ponderale è
l’Indice di Massa Corporea (I.M.C.) o Body Mass Index (B.M.I.) degli
anglosassoni.
Il B.M.I. considera il peso corporeo in relazione all’altezza e si
calcola dividendo il peso espresso in kg per il quadrato dell’altezza in
metri (kg/m2) (esempio: altezza m 1,702 = 2,49. Peso kg 70 : 2,49 =
BMI 24, 2).
TAVOLA SEMPLIFICATA PER IL CALCOLO DEL Body Mass Index (B.M.I.)
PESO
(Kg)
70
75
80
85
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
140
145
150
155
160
165
170
175
180
185
190
195
200
205
210
145
33
36
38
40
43
45
48
50
52
55
57
59
62
64
67
69
71
74
76
78
81
83
86
88
90
93
95
98
100
150
31
33
36
38
40
42
44
47
49
51
53
56
58
60
62
64
67
69
71
73
76
78
80
82
84
87
89
91
93
155
29
31
33
35
37
40
42
44
46
48
50
52
54
56
58
60
62
65
67
69
71
73
75
77
79
81
83
85
87
160
27
29
31
33
35
37
39
41
43
45
47
49
51
53
55
57
59
61
63
64
66
68
70
72
74
76
78
80
82
ALTEZZA (cm)
165
170
26
24
28
26
29
28
31
29
33
31
35
33
37
35
39
36
40
38
42
40
44
42
46
43
48
45
50
47
51
48
53
50
55
52
57
54
59
55
61
57
62
59
64
61
66
62
68
64
70
66
72
67
73
69
75
71
77
73
175
23
24
26
28
29
31
33
34
36
38
39
41
42
44
46
47
49
51
52
54
56
57
59
60
62
64
65
67
69
180
22
23
25
26
28
29
31
32
34
35
37
39
40
42
43
45
46
48
49
51
52
54
56
57
59
60
62
63
65
185
20
22
23
25
26
28
29
31
32
34
35
37
38
39
41
42
44
45
47
48
50
51
53
54
56
57
58
60
61
190
19
21
22
24
25
26
28
29
30
32
33
35
36
37
39
40
42
43
44
46
47
48
50
51
53
54
55
57
58
Il mio B.M.I. è: ………… kg/m2
I GRADI DELL’OBESITA’
La severità dell’eccesso di peso, che assume un notevole valore nel
determinare gli effetti lesivi dell'obesità e nella scelta dei
provvedimenti terapeutici da adottare, in base al B.M.I. è classificata
dalla comunità scientifica nel seguente modo:
GRADO
•
•
•
•
•
•
Sovrappeso
Obesità moderata (grado I)
Obesità severa (grado II)
Obesità patologica (grado III)
Super obesità
Super-super obesità
B.M.I.
tra 25 e 30
tra 30 e 35
tra 35 e 40
tra 40 e 50
tra 50 e 60
oltre 60
PERCHE’ CURARE L’OBESITA’?
L’obesità compromette lo stato di salute, influenzando la comparsa di
condizioni negative che progressivamente diventano malattie correlate
e determinando un'aumento della mortalità, che può risultare anche 10
volte superiore rispetto a quella dei soggetti normopeso.
L’obesità, inoltre, è spesso causa di discriminazioni ed
emarginazione, con penose limitazioni nella vita di relazione.
Sono correlate all’obesità le seguenti condizioni, determinate da
un’azione metabolica, funzionale e meccanica:
• CONDIZIONI NEGATIVE CARDIOVASCOLARI (ipertensione
arteriosa, arterosclerosi, infiltrazione adiposa del miocardio,
scompenso cardiaco congestizio, insufficienza venosa cronica degli
arti inferiori);
• CONDIZIONI NEGATIVE RESPIRATORIE (insufficienza
respiratoria, sindrome da ipoventilazione polmonare, sindrome delle
apnee notturne);
• CONDIZIONI NEGATIVE METABOLICHE (diabete di tipo 2°,
iperlipidemie, iperuricemia, steatosi epatica e steato-epatite,
calcolosi biliare e renale);
• CONDIZIONI NEGATIVE SCHELETRICHE (artrosi del rachide
dorso-lombare, dell'anca e del ginocchio);
• CONDIZIONI NEGATIVE SESSUALI (ginecomastia e impotenza
nell’uomo; irsutismo, disordini mestruali ed infertilità nella donna);
• CONDIZIONI NEGATIVE ONCOLOGICHE ( aumentata
incidenza di tumori di utero, mammella, prostata e colon);
• CONDIZIONI NEGATIVE PSICOLOGICHE E SOCIOECONOMICHE ( ansia e depressione, ridotta autostima, esclusione
dalla vita di relazione, disoccupazione, elevati costi di assistenza).
Tutti gli effetti dell’obesità, dopo una lunga fase di reversibilità
durante la quale sono passibili di regressione completa in seguito a
normalizzazione del peso corporeo, diventano, col passare degli anni,
totalmente od in parte irreversibili. Nei casi più gravi la riduzione del
peso corporeo può comportare un miglioramento anche significativo
dello stato di salute, ma non il ritorno alla normalità.
Il trattamento dell’obesità è fortemente raccomandato in presenza di
due o più fattori di rischio e deve tendere ad un sostanziale calo di
peso, stabile nel tempo.
Questo si basa essenzialmente su provvedimenti medico-dieteticocomportamentali, variamente associati e modulati: attività fisica, dieta
ipocalorica, indirizzi comportamentali con anche supporti
farmacologici (ben selezionati e sotto scrupoloso controllo medico)
supporto psicologico/psichiatrico individuale o di gruppo.
Riduzioni di peso anche modeste possono determinare riduzione o
scomparsa delle patologie associate.
Purtroppo la ripresa dei chili perduti è molto frequente, a volte con il
superamento del peso di partenza e questo rappresenta il limite dei
metodi curativi non invasivi: la difficoltà al mantenimento del calo
ponderale raggiunto.
LA TERAPIA CHIRURGICA DELL’OBESITA’
La chirurgia dell'obesità trova indicazione in casi
selezionati e solo dopo che le terapie mediche e
dietetiche non hanno dato risultati.
L’indicazione chirurgica si pone per l’obesità che insiste da più di 3
anni, dopo il fallimento di adeguati e ripetuti interventi medici, per il
rifiuto del paziente alla ripetizione di tali tentativi, oppure per
l’insorgenza di complicanze.
La chirurgia dell'obesità non ha scopi estetici, benchè
un'importante e stabile riduzione del peso sia il suo
principale obiettivo, al fine di prevenire e/o correggere
le condizioni negative connesse all'obesità.
Il candidato all’intervento chirurgico deve essere determinato e
motivato, soprattutto in seguito ad una precisa informazione sui rischi
correlati ad una obesità persistente. Deve garantire completa
disponibilità ad accettare e seguire ("compliance") i consigli dietetici e
comportamentali dettati dalla nuova condizione anatomo-funzionale
conseguente all’intervento chirurgico ed essere disposto a sottoporsi
regolarmente alle indispensabili visite di controllo (follow-up), con
esami laboratoristici e/o strumentali (radiologia, endoscopia).
Come per altre tipologie di chirurgia funzionale, è necessario
rispettare dei criteri di inclusione per proporre un intervento mirato al
decremento ponderale. I seguenti criteri sono quelli riportati dalle
linne guida della Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle
Malattie Metaboliche (S.I.C.OB.):
• Età compresa tra 18 ai 65 anni;
• B.M.I. superiore a 40, oppure superiore a 35 se sono presenti
patologie associate (cardiovascolari, respiratorie, metaboliche,
ecc.) oppure con problemi fisici indotti dall’obesità tali da
interferire con la normale attività quotidiana;
• Assenza di patologie di base che determinino obesità come
sintomo (es. malattie endocrine);
• Assenza di disturbi maggiori del comportamento alimentare,
tossicodipendenze, alcolismo o disturbi di personalità (es.
psicosi).
Nella chirurgia dell'obesità, ancora non esiste
un'intervento ideale e tutti gli interventi adottati hanno
aspetti positivi e negativi.
L’intervento chirurgico che viene proposto al paziente, d’altra parte,
deve essere efficace, ben tollerato e con rischi operatori accettabili.
L’indicazione definitiva all’intervento chirurgico, in ogni singolo
caso, deve scaturire da un’attenta valutazione del rischio operatorioanestesiologico e
del rapporto
con il possibile beneficio
dell'intervento stesso.
Non esiste un intervento chirurgico che sia privo di
possibili complicanze.
Qualsiasi intervento per la terapia dell'obesità può avere complicanze
chirurgiche e mediche, a volte gravi ed anche potenzialmente mortali,
sia nel corso dell'intervento sia nel decorso post-operatorio.
Nei soggetti obesi, ai rischi generici legati ad ogni intervento
chirurgico, si associano quelli specifici delle malattie concomitanti.
Particolarmente temibili, sotto questo profilo, sono le complicanze
post-operatorie degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio
(tromboflebiti, embolia polmonare, focolai bronco-pneumonici, infarto
cardiaco).
Inoltre, se è vero che il dimagrimento indotto dall’atto chirurgico può
determinare un miglioramento o addirittura la guarigione delle
malattie associate, è altrettanto vero che nel corso dei mesi e degli anni
successivi all'intervento si possono verficare altre complicanze, che
talvota possono richiedere un nuovo intervento chirurgico.
Sono essenziali per ottenere buoni risultati nella
chirurgia dell'obesità: il completo e rigoroso studio
clinico multidisciplinare, la selezione ed il follow-up dei
pazienti.
La chirurgia bariatrica (dell'obesità) agisce riducendo in modo
permanente l’apporto energetico, utilizzando tecniche che agiscono
mediante:
• la riduzione del volume gastrico che limita l’introito del cibo
(bendaggio gastrico, gastroplastica)
• la riduzione del volume gastrico che limita l’introito del cibo e la
regolazione funzionale dell’appetito
(bypass gastrico, sleeve gastrectomy )
• la riduzione dell’assorbimento intestinale
(bypass bilio-intestinale)
• la riduzione del volume gastrico che limita l’introito del cibo e la
riduzione dell’assorbimento intestinale
(diversione bilio-pancreatica)
CONCETTI
GENERALI
RIGUARDO
LA
CHIRURGIA
DELL'OBESITA':
Tutti gli interventi utilizzati in chirurgia dell’obesità vengono
eseguiti in anestesia generale.
Ogni intervento può essere eseguito sia con tecnica chirurgica
tradizionale (laparotomia) sia con tecnica laparoscopica.
GLI INTERVENTI
Bendaggio Gastrico Regolabile
•Vantaggi Semplice esecuzione tecnica. Bassa incidenza di complicanze
generiche. Calo ponderale discreto, facilmente reversibile.
•Svantaggi Necessita di elevata collaborazione (“compliance”) del paziente.
Discreta incidenza di specifiche complicanze (scivolamento e decubito del
band, infezione del port). Inefficace per "spiluccatori" e "mangiatori di dolci".
Frequente il vomito ricorrente.
Gastroplastica Verticale
•Vantaggi Semplice esecuzione tecnica. Bassa incidenza di complicanze
generiche. Calo ponderale buono anche a distanza, reversibile.
•Svantaggi Necessita di elevata collaborazione (“compliance”) del paziente.
Non frequente, ma possibile, il cedimento della sutura se il vomito è ricorrente.
Inefficace per "spiluccatori" e "mangiatori di dolci".
Bypass Gastrico
•Vantaggi Calo ponderale molto buono. Efficace sul Diabete mellito tipo 2.
Efficace anche in pazienti "spiluccatori" e "mangiatori di dolci". Buona qualità
di vita, vomito raro, reversibile.
•Svantaggi Difficoltà di esecuzione tecnica. Impossibiltà dello studio
radiologico ed endocopico tradizionale del tratto escluso (stomaco, duodeno,
vie biliari).
Sleeve Gastrectomy
•Vantaggi Semplice esecuzione tecnica.Calo ponderale buono, ma necessita di
verifica dei risultati a distanza. Efficace sul Diabete mellito tipo 2.
•Svantaggi Necessita di elevata collaborazione (“compliance”) del paziente
Prevede parziale asportazione d’organo che non rende possibile la reversibilità.
Possibili complicanze generiche e specifiche a volte gravi (fistole, stenosi,
dilatazioni).
Bypass Bilio-intestinale
•Vantaggi Semplice esecuzione tecnica. Dimagrimento rapido ed efficace,
anche senza “compliance”.
•Svantaggi Scariche alvine frequenti. Elevata incidenza di complicanze
metaboliche (calcolosi renale, disordini elettrolitici, insufficienza epatica).
Frequenti ospedalizzazioni e riconversioni per malnutrizione. Mortalità elevata.
Diversione Bilio-pancreatica
•Vantaggi Calo significativo e mantenimento a distanza del peso perduto anche
senza “compliance”. Efficace sul Diabete mellito tipo 2 e sulle alterazioni
lipidiche.
•Svantaggi Tecnicamente complesso, prevede parziale asportazione d’organo
con conseguente parziale reversibilità. Possibili complicanze anche gravi (
calcolosi renale, disordini elettrolitici, insufficienza epatica) da squilibri
metabolici, legate all'insufficiente introito proteico e vitaminico. Spesso diarrea,
flatulenza, alitosi.
LA NOSTRA PROPOSTA
Il nostro Centro offre un trattamento multimodale al paziente. Ciò
significa che il paziente viene gestito in equipe multidisciplinare, in
modo da fornire il massimo supporto pre e post-operatorio.
Infatti è attivo un percorso preoperatorio che si compone di una
terapia medica dietetico-psico-comportamentale supervisionata da una
equipe sanitaria dedicata. Esistono diverse modalità di partecipazione
e anche i pazienti residenti fuori provincia potranno aderire a percorsi
personalizzati. La medesima equipe provvederà all’educazione
alimentare in vista del ricovero chirurgico, durante il ricovero stesso e
nell’immediato post-operatorio .
In pazienti selezionati, può essere proposto il posizionamento di un
Palloncino Endogastrico, con lo scopo di ridurre il peso:
in preparazione all’intervento chirurgico, per ridurre il rischio
chirurgico-anestesiologico
in pazienti le cui condizioni non consentano di eseguire interventi
chirurgici
in pazienti con obesità di grado non severo nell'ambito di un
percorso dietetico-comportamentale
Palloncino Intragastrico
E' un presidio medico-chirurgico, che viene inserito nello stomaco,
costituito da un palloncino in silicone, riempito con soluzione
fisiologica e blu di metilene per una volumetria totale di 500 cc
oppure con aria. Questo viene posizionato agevolemte , attraverso la
bocca, come un comune sondino gastrico o con l’ ausilio dell’
endoscopia. Di seguito viene effettuato un controllo radiologico del
suo posizionamento. La sua rimozione avviene tramite endoscopia,
previa desufflazione del presidio.
•Vantaggi Minima invasività.
•Svantaggi Temporaneità (rimozione dopo 6 mesi). Necessita di elevata
collaborazione (“compliance”) del paziente. Possibile intolleranza severa acuta
al dispositivo (con necessità di rimozione). Costo.
La nostra proposta chirurgica consiste nel Bypass Gastrico su
Gastroplastica Verticale, modifica del Bypass Gastrico tradizionale
introdotta nel 2002 (Prof. E. Amenta e Dr. S. Cariani, Centro Studi di
Terapia Chirurgica dell’Obesità Patologica - Università di Bologna).
Questa tecnica, oltre ad ottenere i risultati positivi del Bypass
Gastrico tradizionale, ha il vantaggio di consentire lo studio
radiologico ed endoscopico di tutto lo stomaco e della via biliare
principale, fondamentali nel follow-up del paziente, e la più semplice
reversibiltà.
Esso associa ad una riduzione della volumetria gastrica,
sostanzialmente simile a quella che si realizza con l’intervento di
gastroplastica verticale, l’esclusione quasi completa dello stomaco e
del duodeno dal transito alimentare.
I risultati in termini di calo ponderale, riportati anche in letteratura,
per questa tecnica sono sovrapponibili a quelli che si ottengono con il
Bypass Gastrico tradizionale. Anche per quanto riguarda la
remissione/risoluzione delle malattie associate all’obesità (diabete
mellito tipo 2, apnee notturne, ipertensione) i risultati sono
soddisfacenti e consistono in un miglioramento o addirittura nella
scomparsa di queste.
Con l’intervento di Bypass Gastrico su Gastroplastica la nuova
situazione anatomica dello stomaco, pur riducendo drasticamente la
quantità di cibo che è possibile ingerire, è di solito ben accetta dal
paziente (vomito raro) purché vengano rispettate alcune semplici
norme comportamentali.
Va sottolineato che in nessun caso sono state osservate alterazioni
metaboliche e nutrizionali di rilievo, tali da mettere in discussione la
validità del metodo chirurgico.
Il decorso post-operatorio (immediato e a distanza) è valutato,
attraverso periodici controlli ambulatoriali, presso il Centro Studi di
Terapia Chirurgica dell’Obesità Patologica.
Tutti gli operati che si sono presentati ai vari controlli dopo
l’intervento chirurgico si sono dichiarati più che soddisfatti del calo
ponderale e delle loro nuove condizioni di vita.
capacità gastrica
normale 800-1200cc
cc
Stomaco normale
capacità gastrica dopo
intervento 20-30 cc
Bypass Gastrico su Gastroplastica Verticale
COSA ACCADE DOPO L’INTERVENTO
I pazienti con problemi cardiaci e/o respiratori, subito dopo
l’intervento vengono accolti nel Reparto di Terapia Intensiva, in
genere per 24-48 ore.
L’alimentazione viene ripresa dopo la 3a-4a giornata postoperatoria,
inizialmente con dieta liquida, poi semiliquida fino alla dimissione che
avviene in 7a-8a giornata.
A domicilio, con la guida del Servizio di Dietetica Clinica,
gradualmente (1-2 mesi) si ripristina un’alimentazione normale,
sforzandosi sempre di masticare bene e lentamente gli alimenti e
tenendo presente il senso di sazietà (ripienezza) che è dovuto la
capacità ridotta del neostomaco.
Nel periodo postoperatorio devono essere ricercate eventuali carenze
biochimiche che si possono instaurare per errori nell'alimentazione (ad
esempio di vit. B12, Ferro, Folati, Calcio, ecc.), con controlli
sistematici a 3, 6, 12 mesi e quindi, almeno una volta l’anno
(cosiddetto follow-up) così da poterle reintegrare.
La perdita di peso inizia sin dalle prime settimane e raggiunge di
solito valori ottimali entro 1 anno, contribuendo a ridurre la morbilità
(malattie associate) ed il rischio di mortalità.
La chirurgia produce mantenimento del peso perduto con risultati a
distanza stabili ed ottimali in circa il 95% dei pazienti operati, se si
dispone anche di un adeguato sostegno psico-affettivo-sociale.
Per valutare l’andamento della perdita di peso corporeo e quindi
l’efficacia del trattamento chirugico, è sufficiente seguire il parametro
del peso corporeo.
Anche se non frequente, il disturbo più lamentato è il vomito,
conseguente generalmente ad errori con i cibi (per tipo di alimenti,
velocità di assunzione, volume introdotto) ma, a volte, si rilevano
anche i sintomi di irritazione gastrica (gastrite, ulcera), soprattutto nei
fumatori, o di temporanea intolleranza agli zuccheri (cosiddetta
Dumping: nausea, sudorazione, senso di svenimento).
Le complicanze correlate all’intervento possono essere generiche o
specifiche.
Le prime sono le possibili complicanze cardio-respiratorie e
circolatorie, nonché quelle relative all’ alterata cicatrizzazione della
ferita, comuni a tutti gli interventi chirurgici e più frequenti nei
soggetti obesi.
Le seconde riguardano l’organo sede dell’intervento e sono
caratteritiche del tipo d'intervento subito. Per l'intervento di Bypass
Gastrico su Gastroplastica consistono nella possibilità di stenosi
(restringimento) o di deiscenza (cedimento) dell’ anastomosi (zona di
sutura tra stomaco ed intestino), di decubito (erosione) della benderella
sul passaggio verso lo stomaco o di cedimento dei punti della sutura
lineare, creata per limitare il volume del neostomaco
Quest'ultima è la complicanza più deludente sul piano dell’efficacia,
perchè ne consegue la possibile riduzione o riconversione del processo
della perdita di peso e può rendere necessario un ulteriore intervento.
Tuttavia, questa evenienza è notevolmente ridotta dall’impiego di
moderne suturatrici meccaniche, a quattro file di punti parellele.
La maggior parte degli operati, stimolati dal calo ponderale,
assumono nuove iniziative nel lavoro e nei rapporti sociali, diventano
più ottimisti e “disponibili verso gli altri”, guardano con maggior
interesse al nuovo habitus che vorrebbero migliorare anche sotto
l’aspetto estetico, richiedendo spesso, a risultati consolidati, interventi
di chirurgia plastica.
Anche a queste necessità il nostro Centro offre una risposta, sempre
nell'ambito del SSN, mediante un'attiva collaborazione con il Servizio
di Chirurgia Plastica.
Tutti i candidati alla terapia chirurgica
dell’obesità devono essere sottoposti ad
uno studio multidisciplinare preoperatorio
completo volto ad individuare gli aspetti
qualitativi dell’obesità, le complicanze ad
essa associate ed i possibili risvolti in
termini di rischio operatorio.
ELENCO DEGLI ACCERTAMENTI NECESSARI PER LA CORRETTA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIRURGICO ED
ANESTESIOLOGICO NEL PAZIENTE OBESO
- Pneumopatie (Rx Torace, Emogasanalisi, Prove di funzionalità
respiratoria, Visita Pneumologica che stratifichi il rischio operatorio
dal punto di vista pneumologico)
- Cardiopatie (ECG, Ecocardiogramma, Visita Cardiologia che
stratifichi il rischio operatorio dal punto di vista cardiologico)
- Sindrome delle apnee notturne (Polisonnografia o Saturimetria
Notturna, da eseguirsi presso Centri di Medicina del Sonno finalizzata
ad evidenziare disturbi come russamento o ipopnee-apnee da cui seguirà
l’eventuale indicazione a terapia con C-PAP. In tal caso sarà necessario
un’ulteriore valutazione pneumologica / neurologica per titolare
l’apparecchio)
- Valutazione della morfologia gastrica (Esofagogastroscopia con
ricerca dell’ Helycobacter Pylori, con eventuale terapia per
eradicazione)
- Valutazione della "compliance"( Visita psichiatrica, con finalità di:
escludere disturbi maggiori della personalità e del comportamento
alimentare che controindicano procedure di restrizione gastrica; di
verificare l'esatta comprensione delle conseguenze sullo stile di vita che
comporta il percorso chirurgico e la reale convinzione nell'affrontarlo)
- Valutazione dell'oro-faringe-laringe (Visita ORL, con valutazione
delle corde vocali, caratteristiche tonsillari e di possibili difficoltà
intubatorie- Mallampati)
- Valutazione di morfologia e dimensioni epatiche e della colecisti
(Ecografia epatica)
- Indagini bioumorali (emocromo, assetto coagulativo, funzionalità
renale ed epatica, colesterolo, uricemia, colinesterasi, elettroliti,
Hb1Ac, insulinemia , FT4, vit B12, ac.folico)
I RISULTATI DI DETTE VALUTAZIONI , IN FOTOCOPIA,
VANNO SPEDITI PER POSTA O TRAMITE FAX AL
SEGUENTE INDIRIZZO:
AZIENDA OSPEDALIERA/UNIVERSITARIA DI BOLOGNA
U.O. CHIRURGIA GENERALE - Prof..COLA
CENTRO STUDI OBESITA’ PATOLOGICA
Via Massarenti 9
40138 Bologna
FAX: 051 5354260
AL RICEVIMENTO DEI RISULTATI IL PAZIENTE VERRA'
INSERITO IN LISTA D’ATTESA PER L’INTERVENTO.
NUMERI UTILI
U.O. CHIRURGIA GENERALE - Prof..COLA
CENTRO STUDI OBESITA’ PATOLOGICA
(Responsabile: Dr. Stefano Cariani)
PRENOTAZIONE CONTROLLI
Tel 051/6364348 (lunedì-venerdi h 9:00 -12:00)
Fax 051/6364260
SITI INTERNET:
www.med.unibo.it/chirob
www.chirurgiacola.it
∆
SSD DIETETICA CLINICA - Prof. MARCHESINI
(Coordinatore: Dr. Nadia Sabbatini)
Tel: 051-6363271
∆
U.O. NEUROLOGIA - Prof. CIRIGNOTTA
CENTRO DI MEDICINA DEL SONNO
(Responsabile clinico: Dr. Susanna Mondini)
Tel: 051-6362641 (lunedì-venerdì 11:30 - 13.00)
Fax: 051-6362640
Ulteriori centri di Medicina del Sonno sul territorio nazionale potranno essere
ricercati sul sito: www.sonnomed.it
∆
U.O. CHIRURGIA PLASTICA - Prof. CIPRIANI
Tel: 051-6363614
Fax: 051-6363641
Centro Studi per la Terapia Chirurgica dell’ Obesità
Patologica
Equipe
Dr. Stefano Cariani
Responsabile del Centro Studi per la Terapia Chirurgica dell’Obesità Patologica
Ricercatore - Specialista in Chirurgia Generale ed in Chirurgia Vascolare
Membro del Consiglio Direttivo della della Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e Malattie
metaboliche (S.I.C.OB.), membro dell’International Federation for the Surgery of Obesity
(I.F.S.O.) e dell’ American Society for Metabolic and Bariatric Surgery (ASMBS)
e-mail: [email protected]
Dr. Laura Agostinelli
Specialista in Chirurgia Generale
Membro della della Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e Malattie metaboliche (S.I.C.OB.)
e-mail: [email protected]
Dr. Luca Leuratti
Specializzando in Chirurgia Generale
Membro della della Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e Malattie metaboliche (S.I.C.OB.)
e-mail: [email protected]
Dr. Eleonora Giorgini
Specializzando in Chirurgia Generale
Membro della della Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e Malattie metaboliche (S.I.C.OB.)
e-mail: [email protected]
Sig.ra Elide Barzini
Segretaria Centro Studi per la Terapia Chirurgica dell’Obesità Patologica
WWW. SICOB.ORG
NOTE
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Nuovo libretto giallo settembre 2009