Il programma tematico
« Attori non Statali e
Autorità Locali »
Una valutazione retrospettiva per guardare alle strategie future
Seminario di formazione
« Strategie e opportunità di finanziamento europee per Attori Non
Statali e Autorità Locali per lo Sviluppo »
Antonio Márquez Camacho
Capo Settore Autorità Locali – Unità «Società Civile e Autorità Locali »
Direzione Generale Sviluppo e Cooperazione -EuropeAid
European Commission
Perugia – 6 giugno 2012
1
Unione Europea/Commissione Europea
L’Unione Europea è il maggior donatore mondiale di aiuti:
• 27 Paesi donatori + la UE forniscono il 60% degli aiuti allo
sviluppo sul totale mondiale
• Gli Stati Uniti il 22% del totale
L’Unione Europea da sola è:
• Secondo donatore mondiale di aiuti umanitari
• Terzo donatore per aiuti allo sviluppo (11% del totale, dopo USA e
Germania)
• Presente in circa 150 paesi
2
Politica di Cooperazione allo Sviluppo UE
• Obiettivo primario: Lotta effettiva ed efficace contro la povertà
nel contesto di un sviluppo sostenibile, per un mondo stabile e
prospero.
• Al livello della UE, il Trattato di Lisbona ha fermamente ancorato
la politica di sviluppo come parte della Azione Esterna dell’UE (in
cooperazione col nuovo Servizio Europeo di Azione Esterna)
• La Commissione Europea mette in opera 20% de tutto l’aiuto UE,
ma anche gioca un ruolo di coordinamento e di definizione di
politiche.
• L’UE precisa tradurre il suo ruolo molto diverso in politiche adatte
alla situazione di ogni paese partner.
3
Autorità Locali: il loro ruolo essenziale
per lo sviluppo
• Le Autorità Locali sono essenziali per riuscire gli obiettivi di
sviluppo, in particolare gli Obiettivi del Millenario in 2015.
• “Pensare Globalmente, Agire Localmente”: I compromessi
globali possono essere riusciti soltanto se l’azione al livello locale
è efficace.
• Il compromesso delle Autorità Locali, sia quelle dell’UE sia quelle
dei paesi soci, e necessario nella lotta contro la povertà.
• Dobbiamo integrare più efficacemente le Autorità Locali nella
politica di sviluppo europea, ma preservando allo stesso tempo il
loro diritto di iniziativa per definire e mettere in atto la loro
propria agenda di sviluppo.
4
Sostegno UE alla Decentralizzazione e la
Governance Locale
• L’UE riconosce da tempo l’importanza ed il valore della Autorità
Locali e Regionali come primo livello istituzionale di ogni
democrazia.
• La Commissione sostiene un “approccio territoriale dello sviluppo”
(bottom-up)
 Costruire un futuro comune per un territorio implica la
partecipazione di tutti gli attori nel processo di definizione della
sua politica di sviluppo, che la Commissione dovrebbe sostenere
attraverso:
o Un dialogo politico regolare con le Autorità Locali e Regionali;
o La promozione di “reti di eccellenza” al livello globale, regionale e
nazionale per utilizzare la loro esperienza nei diversi campi
5
Alcuni elementi per una risposta
strategica dell’UE per la promozione
dello sviluppo e la governance locale
 Comunicazione (2008) 626 definitivo «Autorità Locali – Attori per
lo Sviluppo» e una nuova Comunicazione sulle Autorità Locali nello
sviluppo per 2013
 Dialogo Strutturato (2010-2011) con i soci UE (CE, Delegazioni UE, PE,
SM, OSC & ALR) nella cooperazione allo sviluppo, e Foro Politico
permanente per lo Sviluppo (2012)
 Comunicazione (2011) 637 definitivo «Potenziare l’impatto della
politica di sviluppo dell’UE: Un Programma di Cambiamento»
 Programma Tematico « Attori non Statali ed Autorità Locali nello
Sviluppo » (2007-2013), ed altri programmi UE (tematici e geografici)
6
Comunicazione (2008) Autorità Locali Attori per lo Sviluppo
•
Primo documento « politico » EC focalizzato sul ruolo delle Autorità Locali
nello Sviluppo!
•
OBBIETTIVI:
• Sottolineare l’importanza delle autorità locali come attori importanti
dello sviluppo.
• Suggerire una “Strategia europea di risposta” che dovrebbe prendere
in conto e valorizzare le esperienze delle autorità locali come soci della
politica di sviluppo.
•
Il termine "autorità locali" comprende un largo ventaglio di livelli di
governo e amministrazioni subnazionali, ad es. comuni, comunità, regioni,
distretti, contee, province, regioni, ecc.
7
Il Dialogo Strutturato: verso uno spazio
di dialogo multi attori
• Il Dialogo Strutturato è stato lanciato per la
Commissione Europea in 2010-2011 per discutere
l’implicazione delle Organizzazioni della Società
Civile (OSCs) e le Autorità Locali (ALs) nella
cooperazione allo sviluppo.
• Partecipanti: La Commissione Europea, il
Parlamento europeo, le Delegazioni dell’Unione
Europea nei paesi socie, gli Stati Membri dell’UE,
le OSCs e ALs dell’UE e dei paesi soci.
8
Risultati del Dialogo Strutturato
•
Implicazione di più di 700 organizzazioni di 65 paesi insieme a 51
Delegazioni dell’UE e rappresentanti degli Stati Membri e del Parlamento
Europeo.
•
Dichiarazione finale a Budapest (maggio 2011) con messaggi e
raccomandazioni per migliorare il partenariato dell’UE con le organizzazioni
della società civile e le autorità locali.
•
Seconda fase del Dialogo Strutturato: al livello dei paesi soci ma anche a
Bruxelles (Foro Politico permanente sullo Sviluppo proposto per la
Commissione).
9
Dialogo Strutturato: Compromessi della
Commissione al livello politico ed operativo
•
•
Al livello politico
Inserire le conclusione del DS nel programma dell’UE sul sostegno al bilancio,
l’efficaci del aiuto e la nuova generazione dei programmi comunitaria di
cooperazione.
•
Comunicazioni della Commissione Europea sul lavoro con le organizzazione della
società civile e le autorità locali nello sviluppo. Queste comunicazioni saranno
adottate in 2012 e 2013, basate direttamente sui risultati del DS.
•
Uno spazio regolare à Bruxelles di dialogo istituzionale sulle politiche dello sviluppo, e
un dialogo in ogni paese con i diversi attori, condotto per le Delegazioni dell’UE.
•
Al livello operativo
Linee direttrici per l’implementazione dei programmi e per condurre il dialogo politico
a livello locale
Miglioramento dei meccanismi di selezione e di implementazione del aiuto:
semplificazione delle procedure ed utilizzazione di modi diversi.
•
10
Quale sostegno diretto dalla Commissione
Europea alle Autorità Locali?
•
L’EC sostiene i paesi soci (finanziariamente ed al livello politico) nei loro
processi di riforma dello Stato e di decentralizzazione per:
• Trasferire poteri, responsabilità e risorse dai governi centrali alle
autorità elette.
• Dare più voce ai cittadini al livello locale ed incrementare il resoconto
democratico dei poteri locali.
•
La Commissione fornisce anche un sostegno finanziario diretto alle
Autorità Locali attraverso diversi programmi UE.
11
Programmi europei di cooperazioni allo
sviluppo aperti alle Autorità Locali





COOPERAZIONE BILATERALE
COOPERAZIONE REGIONALE
COOPERAZIONE INTERREGIONALE
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA
PROGRAMMI TEMATICI
Nel contesto dell’implementazione dei programmi nazionali, regionali,
interregionali, transfrontaliera e tematici dei diversi strumenti (FES, ENPI, DCI),
le autorità locali possono presentare delle proposte se autorizzate dal bando
rispettivo.
12
Strumenti di finanziamento CE
en 2007-2013
•
Tre strumenti principali dell’Unione Europea nel marco della cooperazione allo
sviluppo, gestiti per la Commissione Europea:
 Fondo Europeo per lo Sviluppo (FES): Finanzia la cooperazione con i paesi
“ACP” (Africa, Caraibi, Pacifico)
 Strumento Europeo di Partenariato e di Vicinanza (ENPI): Finanzia la
cooperazione con i paesi dell’Europa del Est, del Caucaso Sud e del Sud del
Mediterraneo
 Strumento di Cooperazione allo Sviluppo (DCI): Finanzia la cooperazione
con i paesi d’America Latina, Asia, Asia Centrale, regione del Golfo (Iran, Iraq e
Yemen) e Sudafrica, ma anche i programmi tematici (come il programma ANSAL), che sono aperti a tutti i paesi soci.
13
Strumento Europeo per la Democrazia e i Diritti Umani
Strumento per la Stabilità
DCI
ENPI
FES
IPA
Investire nelle Persone
Migrazione e Asilo
Ambiente e Risorse Naturali
Sicurezza Alimentare
Attori non Statali e Autorità Locali
Strumento geografico con una base legale specifica
Strumento orizzontale con una base legale specifica
Programmi Tematici compressi nella base legale del DCI
(Strumento per la Cooperazione allo Sviluppo)
14
Programmi di cooperazione allo sviluppo
della Commissione Europea
Media dei fondi impegnati annualmente (2007-2013)
•
Pre-adesione, 7 paesi
1.6 Miliardi EUR
•
Vicinato (ENPI), 17 Paesi
1.6 Miliardi
•
10º FES, 78 paesi ACP
3.7 Miliardi
•
Strumento per la cooperazione allo sviluppo (DCI):
•
Sviluppo, 48 Paesi
1.4 Miliardi
•
Protocollo Zucchero, 18 Paesi
180 Milioni
•
Programmi ed strumenti tematici
800 Milioni:
•
Strumento Democrazia e Diritti Umani
160 Milioni
•
Stabilità, post crisi
290 Milioni
•
Sicurezza nucleare
75 Milioni
•
Emergenza (ECHO)
802 Milioni
•
Sicurezza Alimentare (periodo 2009-2011)
333 Milioni
15
Introduzione alle operazioni tematiche
• Programmi tematici basati sullo Strumento per la
Cooperazione allo Sviluppo (DCI):
1.
2.
3.
4.
5.
-Investire nelle persone
-Migrazione e asilo
-Ambiente e risorse naturali
-Sicurezza alimentare
-Attori non statali e autorità locali (ANS&AL)
-
Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani
(EIDHR)
-
Strumento per la stabilità
16
Gli attori della società civile nella programmazione e
implementazione delle « attività tematiche »
• Strategia pluriannuale (programmazione politica)
Consultazione con la società civile
• Programmi d’azione annuale
Consultazioni con la società civile
• Inviti a presentare proposte (Bandi)
 informazioni fornite alla società civile (seminari …)
# circa il 3% dei fondi sono utilizzati per misure di
supporto #
Registrazione in PADOR (banca dati on-line)
• Contratti di sovvenzione (progetti)
Implementazione delle azioni finanziate
17
Il programma tematico Attori Non Statali
e Autorità Locali (ANS-AL) 2007-2013
 700.1 M € per il periodo 2011-2013
 Complementare ai programmi geografici
 Sostegno diretto alle Autorità Locali ed ai processi
 di decentralizzazione
 Diritto di iniziativa dei soci implicati
 Approccio multi attore (ANS e AL insieme)
18
Il programma tematico Attori Non Statali
e Autorità Locali (ANS-AL) 2007-2013
Questo programma riconosce il ruolo estremamente
importante che gli attori non statali e le autorità locali
devono svolgere nelle politiche e nelle strategie di sviluppo
di ogni paese.
• Il programma mira a rinforzare la capacità d’intervento
degli attori non statali e delle autorità locali nel processo di
elaborazione delle politiche.
• OBIETTIVO: riduzione della povertà, nel contesto degli
obiettivi di sviluppo del millennio (MDG)
19
Obiettivi del programma tematico
“Attori non statali e autorità locali”
Obiettivi
1. Azioni nei paesi in via di sviluppo a sostegno della
società civile e le autorità locali (82% del budget)
2. Sensibilizzazione ed educazione allo
sviluppo in Europa (14% del budget)
3. Coordinamento e creazione di reti in Europa
(2% del budget)
20
Obiettivo 1: Azioni nei paesi soci
Obiettivo 1.a - Azioni in un solo paese
Azioni nei paesi in via di sviluppo a sostegno della società civile
•
c.100 paesi target - Attori Non Statali
•
c. 50 paesi target - Autorità Locali
•
Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati localmente per le Delegazioni UE nei rispettivi paesi.
Obiettivo 1.b - Azioni in più paesi, progetti regionali
Rafforzamento delle capacità di attori non statali e autorità locali
Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati a Bruxelles per EuropeAid, separatamente per progetti
presentati per Attori non Statali o Autorità Locali.
Priorità (1 a e 1b) : Migliorare le condizioni di vita (accesso ai servizi di base), la partecipazione ai
processi politici o la capacità dei ANS/AL in campi diversi: sanità, educazione, sviluppo economico,
sviluppo rurale.
I progetti possono ricevere un cofinanziamento tra 20,000 e 1 M € (1 a)) o tra 500.000 e 4 M € (1b)). Il
cofinanziamento può andare fino a 75% per i progetti presentati da un ANS/AL UE e fino a 90% per
quelli presentati per un ANS/AL di un paese partner.
21
Obiettivo 2: Sensibilizzazione e educazione
allo sviluppo in Europa (DEAR)
Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati a Bruxelles per EuropeAid,
separatamente per progetti presentati per Attori Non Statali o Autorità
Locali dell’Unione Europea.
Priorità:
 Mobilizzare il pubblico europeo per delle azioni di lotta contro la
povertà nel marco degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs)
 Promuovere delle relazioni più equilibrate tra Nord e Sud (migrazione,
commercio giusto, diritti umani, dimensione sociale della
globalizzazione, media e sviluppo..
Sovvenzioni possibili tra 100.000 e 1M€, con un cofinanziamento UE
massimo del 75%.
22
Obiettivo 3:Coordinamento e creazione di
reti in Europa
Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati a Bruxelles per EuropeAid,
aperti a ANS e AL dell’UE.
Sovvenzioni possibili tra 100.000 e 1M€ (cofinanziamento UE massimo 75%).
Priorità:
 Reti di informazioni
 Dialogo e scambio di buone pratiche
 Interazione tra le istituzioni europee
23
Valutazione iniziale programma ANS-AL
• Ancora presto per una valutazione del impatto e valore
aggiunto del programma.
• Qualche conclusione possono essere avanzate:
 -Grande interesse per il programma da parte dei ANS-AL
in Europa e nei paesi partner.
 -Opportunità di utilizzare il finanziamento UE per delle
azioni concrete ed utili messe in opere in cooperazione
tra diversi attori.
 -Possibilità di condurre un dialogo regolare con i diversi
attori attivi nel programma.
 -Ruolo decisivo delle Delegazione dell’UE (chi gestiscono
più di 75% del programma)
24
Il programma tematico “Migrazione e
Asilo” (I)
•
Situazione internazionale attuale: Aumento continuo del numero dei
migranti
•
•
191 milioni in tutto il mondo in 2005, 214 milioni in 2010
I migranti internazionali rappresentano 3.1% della popolazione mondiale.
In più, il numero di migranti al interno delle frontiere nazionale è estimato
a 740 milione di persone.
•
•
•
•
Diverse caratteristiche e sfide: Traffico organizzato, migrazione forzata,
migrazioni per ragioni di cambiamento climatico.
La pressione migratoria è particolarmente forte nelle frontiere UE.
19,5 Milioni di nazionali di paesi terzi vivono oggi al interno dell’UE.
Rappresentano il 3.9% della popolazione totale (497.5 milioni), e c.615% sono migranti irregolari.
25
Il programma tematico “Migrazione e
Asilo” (II)
•
Obbiettivo: Sostenere i paesi terzi nei suoi sforzi per gestire meglio i flussi migratori.
•
Priorità:
•
Rinforzare i legami tra migrazioni e lavoro.
•
Promuovere una migrazione di lavoro ben organizzata.
•
Lottare contro l’immigrazione irregolare e facilitare la riammissione dei migranti
irregolari.
•
Proteggere i migranti contro l’esclusione e lottare contro il traffico di essere umani.
•
Promuovere l’asilo e la protezione delle persone senza patria.
•
Sostenere iniziative di cooperazione tra paesi di origine, di transito e di destinazione.
26
Il programma tematico “Migrazione e
Asilo” (III)
•
Budget per il programma: 384 milioni di euro per 2007-2013: +/- 55 milioni/anno
• 205 milioni di euro per 2007-2010
• 179 milioni di euro per 2011-2013
•
Finanziamento attraverso bandi a proposte aperti a organizzazioni internazionali,
Agenzie delle Nazioni Unite, Ministeri ed Agenzie degli Stati Membri, Attori non Statali
e Autorità Locali
•
Priorità geografiche e tematiche per 2011-2013:
•
•
Il Sud del Mediterraneo, Africa Sub-Sahariana e il Mezzo Oriente: The South L’Est:
Europa del Est, Caucaso Sud e Asia Centrale
Altre regioni (Asia, Pacifico, America Latina, Caraibi).
•
•
•
•
•
Programmi di protezione regionale;
Sostegno a partenariati di mobilità;
Sostegno agli accordi di riammissione;
Sviluppo della ricerca sulla migrazione;
Migrazione e cambio climatico.
27
Il programma tematico “Investire nelle
persone”
•
•
•
Il programma “Investire nelle persone” sostiene azione nel campo dello sviluppo
umano e sociale, in particolare educazione, sanità, eguaglianza di genero, coesione
sociale, lavoro, infanzia e gioventù, e cultura. È l’unico programma tematico che
copre praticamente tutti gli Obiettivi del Millenario.
Il programma sostiene programmi regionali e nazionali in questi campi, e anche
iniziative globali per azioni dirette in quei paesi dove la situazione riguardanti gli MDG
è critica.
•
Budget per il programma: più di un miliardo di euro per 2007-2013:
• 541 milioni di euro per 2007-2010
• 502 milioni di euro per 2011-2013
•
Il programma finanzia azioni via bandi a proposte, aperti normalmente a ANS e
autorità locali, anzi che organizzazioni internazionali. Per iniziative globali o
strategiche, il programma finanzia agenzie delle Nazione Unite o del Banco Mondiale
per esempio il Partenariato Globale per l’Educazione, attraverso accordi specifici. 28
Politica europea per lo sviluppo: Il
programma di cambiamento
•
Contesto internazionale in cambiamento rapido (Primavera araba, crisi
globale, nuovi attori, vulnerabilità regionali)
•
La Comunicazione (2011) 637 definitivo «Potenziare l’impatto della
politica di sviluppo dell’Unione Europea: un programma di
cambiamento » propone le nuove priorità della Commissione per la
politica europea di cooperazione allo sviluppo:
•
•
•
-Diritti Umani, democrazia e buona governance
-Crescita inclusiva e sostenibile per uno sviluppo umano
-Partenariati per lo Sviluppo Differenziati secondo la situazione di ogni
paese
-Azione coordinata dell’UE
-Miglioramento della coerenza delle politiche comunitarie
•
•
29
Il programma di cambiamento: Elementi
essenziali (I)

Focalizzare le risorse dove sono più necessarie e dove possono avere un
impatto più forte: Vicinanza Europea, Africa Sub-Sahariana, e paesi fragili

Concentramento del aiuto: un massimo di 3 settori di attuazione per paese

Definire altri tipi di cooperazione e di partenariato con i paesi in via di sviluppo più
avanzati:
 Diversificare le modalità e i tipi di cooperazione (e.g. prestiti-sovvenzioni,
cooperazione tecnica, etc.)
 Partenariati di sviluppo basati negli interessi comuni con le economie
emergenti e soci strategici.

Questioni come i diritti umani, la democrazia e la buona governance (anche al livello
locale) diventeranno più importanti nella determinazione dei programmi di
cooperazione nazionali.
30
Il programma di cambiamento: Elementi
essenziali (II)
 Partecipazioni di tutti i settori sociali nella definizione delle politiche di
sviluppo
 Rinforzamento del ambiente economico nei paesi socie, e l’integrazione
regionale.
 Diminuire l’esposizione dei paesi soci agli effetti del cambiamento climatico
o alle variazioni dei prezzi dell’energia o dei prodotti alimentari;
 Programmazione congiunta con gli Stati Membri dell’UE: divisione
settoriale del lavoro
 Coerenza nelle Politiche per lo Sviluppo: I nuovi programmi tematici
dovranno costruire migliore sinergie tra interessi globali e lotta contro la
povertà.
31
Quale sostegno futuro per Attore Non
Statali ed Autorità Locali?

La Commissione Europea ha adottato il 7 dicembre 2011 la sua proposta per un
nuovo marco finanziario tra 2014 e 2020, che comprende anche gli strumenti di
cooperazione allo sviluppo.

Questi strumenti dovranno sostenere il nuovo approccio (“il programma di
cambiamento”) portato a concentrare l’aiuto dell’UE:


Sui principi della democrazia, dei diritti umani e della buona governance ed a
promuovere una crescita inclusiva e sostenibile;
Geograficamente, nel marco del nuovo principio di “differenziazione”, sui paesi più
fragili, con meno capacità di finanziamento o dove l’aiuto avrà un impatto più forte.
Invece, i paesi con le risorse sufficiente non riceveranno più un aiuto bilaterale
(programma bilaterale geografico), ma continueranno a poter accedere a programmi
regionali e tematici.
32
Aiuti esterni: Architettura di
programmazione 2014-2020 (I)
•
•
▪ Strumento di assistenza preadesione (IPA II): IPA II aiuterà i Paesi
dell’Allargamento ad attuare le riforme necessarie per avvicinarsi ai valori dell'UE ed allinearsi
progressivamente alle norme, agli standard, alle politiche e prassi dell'UE, in vista della loro
adesione all’Unione. Budget proposto: 14,110 miliardi di euro.
▪ Strumento europeo di vicinato (ENI): Il nuovo ENI permetterà di fornire un sostegno
agli stessi 16 Paesi della politica europea di vicinato interessati dall’attuale Strumento europeo
di vicinato e partenariato ENPI. ENI permetterà di sostenere le relazioni tra l’UE e questi Paesi in
ambiti quali la democrazia e i diritti umani, lo Stato di diritto, il buon governo, l'economia
sostenibile e lo sviluppo sociale, nonché la progressiva integrazione economica nel mercato unico
europeo. Budget proposto: 18,182 miliardi di euro.
•
•
▪ Strumento per la stabilità (IfS): Strumento per la prevenzione delle crisi e dei conflitti e
dare risposta a situazioni di instabilità in Paesi terzi. Budget proposto: 2,828 miliardi di euro.
▪ Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR): Con EIDHR,
che subentra all’omonimo strumento in vigore fino al 2013, l'UE continuerà ad erogare assistenza
allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, alla tutela dei diritti
umani e delle libertà fondamentali nel mondo. Budget proposto: 1,578 miliardi di euro.
▪ Strumento di partenariato per la cooperazione con i Paesi terzi (IP): Una
•
delle principali novità della politica esterna dell'UE. L’IP permetterà all'UE di finanziare azioni con i
Paesi industrializzati, le economie emergenti e i Paesi terzi in cui l'UE ha interessi
significativi. Budget proposto: 1,131 miliardi di euro.
33
Aiuti esterni: Architettura di
programmazione 2014-2020 (II): DCI II
•
▪ Strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI II): Il DCI II prenderà il posto
•
1) programmi geografici per la cooperazione - regionale e bilaterale - con Asia, America latina, Asia
centrale, Medio Oriente e Sud Africa (13,991.5 miliardi);
•
2) programmi tematici, complementari a quelli geografici, che intervengono su due assi:
dell’attuale DCI in vigore fino alla fine del 2013. Il budget proposto è di 23,294 miliardi di euro.
Il futuro DCI II finanzierà tre categorie di programmi:
•
•
"beni pubblici e sfide globali“ (ambiente e cambiamenti climatici, energia sostenibile, sviluppo
umano, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, migrazione e asilo) (6,303.2 miliardi);
“organizzazioni della società civile e Autorità locali“ (2 miliardi);
•
3) programma panafricano a sostegno della strategia comune Africa-UE (1 miliardo).
•
▪ Fondo Europeo per lo Sviluppo (11º FES): Il Fondo continuerà a sostenere la
cooperazione con i paesi ACP (Africa,Caraibi, Pacifico). Budget proposto: 34,275.6 miliardi di
euro.
34
Un nuovo programma tematico per le
Organizzazioni della Società civile e le
Autorità Locali nello Sviluppo nel 2014-2020
•
Il programma OSC-AL sarà inteso a potenziare la cooperazione, lo scambio di
conoscenze e esperienze e le capacità delle OSC-AL dei paesi partner. Il programma
avrà tre obiettivi:
•
•
a) sviluppo nei paesi partner di società inclusive e partecipative, potenziando le
organizzazioni della società civile, le autorità locali e i servizi di base rivolti alle
popolazioni bisognose;
•
b) rendere i cittadini europei più consapevoli delle problematiche dello sviluppo e
mobilitare il sostegno attivo dell'opinione pubblica dell'Unione, dei paesi candidati e
candidati potenziali a favore delle strategie di riduzione della povertà e di sviluppo
sostenibile nei paesi partner;
•
c) potenziare la capacità delle reti di organizzazioni della società civile e di autorità
locali europee e del sud del mondo per garantire un dialogo politico sostanziale e
continuato in materia di sviluppo.
35
Grazie!
Sito di EuropeAid:
http://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm
Pagina dei programmi tematici:
http://ec.europa.eu/europeaid/where/worldwide/index_en.htm
Pubblicazione di inviti a presentare proposte:
http://ec.europa.eu/europeaid/work/funding/index_en.htm
CISOCH (Helpdesk società civile):
https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/aidco/index.php/Main_Page
PADOR (Banca dati dei richiedenti):
http://ec.europa.eu/europeaid/work/onlineservices/pador/index_en.htm
Indirizzo unità Società Civile/Autorità Locali:
[email protected]
36
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l`Agenda per il Cambiamento