Azienda sanitaria locale n.13
Aut. 31/97
26/07/1997
In Forma
ASL 13 NOVARA
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2007/2008: PRONTI E VIA!
IN FORMA n .5
Indice
LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE NELL’ASL 13
pagg.
1/5
NOTIZIA DALLA QUALITA’
L’ARPA visita gli Ospedali
pag. 6
EDUCARE ALLA SALUTE
STUPIDO E’ CHI LO STU PIDO FA
Anche ques t’anno il PIDOCCHIO RIPETENTE si è is critto a scuo la
pag. 7
pag. 8
BREVI….
LA MULTIMEDIALITA’ ALL’OSPEDALE DI
BORGOMANERO
MICI COMPLESSE: attualità e prospettiv e
Nuovo orario al CENTRO PRELIEVI di
Borgomanero
pag. 9
pag. 9
pag. 9
NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO TERRITORIALE
Nella foto sopra un momento della conferenza stampa di presentazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2007/2008
avvenuta il 10 ottobre u.s. Da sinistra: Arabella Fontana Direttore
Sanitario ASL 13, Mario Minola Direttore Generale ASL 13, Aniello
Esposito Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Lorenzo Brusa
Referente Educazione alla Salute ASL 13. Era presente inoltre il Medico di Medicina Generale (Medico curante) Angelo Gioria
A cura di Elena Vallana
Con l’arrivo della stagione
fredda, si ripresentano alcuni
rischi per la nostra salute
legati alla circolazione di
molti microbi.
Tra questi, i virus influenzali rappresentano, per la loro
diffusione e per l’elevata contagiosità, un serio problema,
in grado di provocare gravi
complicanze, soprattutto nelle persone più deboli.
Nel corso di epidemie,
l’influenza può fare ammalare dal 5 al 30% della popolazione, causando importanti
ripercussioni negative sulle
attività lavorative e sull’offerta
di Servizi di Pubblica utilità,
provocando inoltre un aumento
della mortalità nelle categorie di
soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti
da malattie croniche debilitanti).
La vaccinazione antinfluenzale, è ormai universalmente
riconosciuta come il mezzo
più efficace e sicuro per prevenire
la
diffusione
dell’influenza e le sue complicazioni per i soggetti appartenenti alle categorie a rischio:
∗ soggetti di età pari o superiore a 65 anni
∗ soggetti di tutte le età:
∗ con malattie croniche
… CAPIRE IL DISAGIO...
pagg.
10/ 11
NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
LA FALCONERIA E LA SALUTE MENTALE
pag.
12
NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO DI PRE VENZIONE
La prevenzione è una sola: PRUOMUO VIAMOLA
pag.
Intossicazione da ISTAMINA da consumo
di alcune sp ecie ittiche
pagg.
13
14/ 15
NOTIZIE DAL VOLONTARIATO
LA SALUTE NON E’ SOLO SANITA’
pag.
16
NOTIZIE DALL’UFFICIO RELAZIONI ESTERNE
La comun icazione di front-office e di relazione con il pubblico
COMUNICARE E GUADAGNARE IN SALU TE
I saluti di Eva G arrone
pagg.
17/ 18
pag.
19
pag.
20
NOTIZIE DAL CRAL ASL 13
Il torneo di pallavolo
pag.
20
DICONO DI NOI
D icono di noi…
pag.
21
IN FORMA
Pagina 2
∗
∗
∗
∗
∗
∗
dell’apparato circolatorio, respiratorio
con malattie metaboliche (es. diabetici, persone affette da malattie
renali e di tipo immunologico ecc)
con malattie congenite o acquisite
che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti
oncologici) o da HIV
con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale
con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
donne che sono nel secondo terzo
trimestre di gravidanza durante la
stagione epidemica di influenza
personale di assistenza o contatti
familiari di soggetti ad alto rischio
∗ persone addette ad attività
lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del
fuoco, polizia, insegnanti
ecc.).
La vaccinazione deve essere
ripetuta tutti gli anni, in quanto i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche antigeniche molto velocemente e,
quindi, ogni anno cambia la
composizione del vaccino che
conferisce una protezione per
6/8 mesi.
Il Ministero della Salute, sulla
scorta di studi epidemiologici,
ha previsto che, verosimilmente
nella stagione 2007/2008
l’influenza colpirà un elevato
numero di individui ed ha dato
Anno 6– Numero 5
anche indicazioni affinché la
campagna antinfluenzale prosegua sino alla fine di dicembre.
Dal 15 ottobre 2007 fino alla
fine del mese di dicembre,
l’ASL n. 13 insieme ai Medici
curanti garantisce la somministrazione gratuita del vaccino ai
soggetti a rischio, in tempo utile,
per affrontare il periodo di massima diffusione dell’epidemia previsto dopo la metà di gennaio.
La campagna di vaccinazione,
coordinata dal Servizio di Igiene
e Sanità Pubblica dell’ASL n.
13, avviene in collaborazione
con il Servizio di Assistenza Sanitaria Territoriale, i Distretti ed i
Medici curanti.
LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
LE DOMANDE E LE RISPOSTE PIÙ FREQUENTI
L’influenza è una malattia grave?
L’influenza è una malattia provocata da virus influenzali che si trasmette per via respiratoria da una persona
malata ad una persona sana. Può manifestarsi in ogni età. I sintomi principali sono: febbre, mal di gola,
tosse, mal di testa, dolori muscolari.
La maggior parte delle persone si ammala per pochi giorni. Le persone anziane o con malattie croniche
possono avere complicanze – principalmente polmoniti e problemi cardiaci – che possono richiedere il
ricovero in ospedale e, in taluni casi, provocare la morte.
Il vaccino antinfluenzale è efficace?
La vaccinazione antinfluenzale è uno dei mezzi disponibili più efficaci e sicuri per prevenire la malattia.
La protezione si sviluppa due settimane dopo la vaccinazione e dura almeno sei mesi. Nelle persone
anziane, negli adulti e nei bambini affetti da malattie croniche che, pur vaccinati, dovessero ammalarsi, il
vaccino protegge efficacemente dalle complicanze e riduce fino all’80% la probabilità di ricovero in ospedale
o di morte.
Per chi è necessaria la vaccinazione antinfluenzale?
La vaccinazione è necessaria per le persone “a rischio” di vedere un peggioramento del loro stato di
salute come conseguenza di un’infezione da virus influenzali o per coloro che svolgono un’attività lavorativa
molto importante per la collettività.
Per tutti questi soggetti, ogni anno viene organizzata una campagna di offerta gratuita della vaccinazione.
Riportiamo, di seguito, un breve elenco delle categorie a cui di raccomanda la vaccinazione:
ƒ soggetti di età pari o superiore a 65 anni
ƒ soggetti con malattie croniche dell’apparato circolatorio, respiratorio
ƒ soggetti con malattie metaboliche ( es. diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo
immunologico ecc.)
ƒ soggetti con malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,
immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV
ƒ soggetti con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale
ƒ soggetti con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
ƒ donne che sono nel secondo terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di
influenza
ƒ bambini affetti da patologie neurologiche e neuromuscolari
ƒ personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio
ƒ persone addette ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia,
insegnanti ecc
segue nella pagina 3
IN FORMA
Pagina 3
Anno 6– Numero 5
La vaccinazione è utile per tutti i bambini?
I bambini in buone condizioni di salute, di solito, guariscono dall’influenza in pochi giorni. La vaccinazione
antinfluenzale è raccomandata per i bambini appartenenti alle categorie a rischio prima elencate.
Chi non deve vaccinarsi contro l’influenza?
La vaccinazione antinfluenzale è controindicata:
ƒ nelle persone che abbiano manifestato reazioni allergiche importanti dopo una precedente
vaccinazione contro l’influenza.
ƒ In presenza di febbre la vaccinazione deve essere rimandata.
ƒ Altre specifiche situazioni devono essere valutate assieme al medico di famiglia o al pediatra di
fiducia.
Possono esserci effetti collaterali nella vaccinazione antinfluenzale?
Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità. I più comuni sono: arrossamento, gonfiore
e dolenzia nel punto di iniezione; malessere generale e febbre leggera di breve durata.
Eccezionalmente si possono verificare:
reazioni allergiche, come orticaria e asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione nelle
persone con ipersensibilità ai componenti del vaccino; disturbi neurologici minori come parestesie e
nevralgie.
E’ possibile ammalarsi anche se si è vaccinati?
Il vaccino può essere non completamente protettivo quando:
ƒ i virus influenzali circolanti nella popolazione sono leggermente differenti rispetto a quelli contenuti
nel vaccino;
ƒ nel periodo invernale ci sono anche altri virus, diversi da quelli influenzali, che possono provocare
infezioni con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre, raffeddore, dolori muscolarie ecc.);
In questi casi il vaccino, non è efficace in modo specifico, tuttavia, in caso di infezione, le persone vaccinate
hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia
A chi si deve rivolgere per la vaccinazione antinfluenzale una persona appartenente ad una delle
categorie a rischio prima elencate?
Le vaccinazioni vengono effettuate gratuitamente dal medico di famiglia e dal pediatra di fiducia, oppure, nei
giorni e negli orari previsti, presso i Servizi competenti dell’A.S.L. 13 (Ambulatori del Servizio Igiene Pubblica
e del Servizio Assistenza Sanitaria Territoriale)
Come avviene la vaccinazione?
Il vaccino antinfluenzale viene somministrato con un’iniezione intramuscolare, preferibilmente nella parte
superiore del braccio (muscolo deltoide).
A chi rivolgersi per avere informazioni?
I primi riferimenti sono il medico di famiglia e il pediatra di fiducia. Questi specialisti seguono nel tempo i loro
assistiti, conoscono storia ed eventuali problemi specifici, possono chiarire dubbi e dare le indicazioni
necessarie.
Si può anche telefonare ai seguenti numeri telefonici:
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP)
DI ARONA
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP)
DI BORGOMANERO
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP)
DI NOVARA
DISTRETTO DI GALLIATE – SEDE DI TRECATE
UFFICIO RELAZIONI ESTERNE (URE)
0322 516511
[email protected]
0322 848364
[email protected]
0321 374304
[email protected]
0321 786605
0321 374530
[email protected]
[email protected]
CHE VI CONSENTIRANNO DI METTERVI IN CONTATTO CON GLI OPERATORI DELL’A.S.L.
CHE SI OCCUPANO DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE.
IN FORMA
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Anno 6– Numero 5
La vaccinazione è utile per tutti i bambini?
I bambini in buone condizioni di salute, di solito, guariscono dall’influenza in pochi giorni. La vaccinazione
antinfluenzale è raccomandata per i bambini appartenenti alle categorie a rischio prima elencate.
Chi non deve vaccinarsi contro l’influenza?
La vaccinazione antinfluenzale è controindicata:
ƒ nelle persone che abbiano manifestato reazioni allergiche importanti dopo una precedente
vaccinazione contro l’influenza.
ƒ In presenza di febbre la vaccinazione deve essere rimandata.
ƒ Altre specifiche situazioni devono essere valutate assieme al medico di famiglia o al pediatra di
fiducia.
Possono esserci effetti collaterali nella vaccinazione antinfluenzale?
Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità. I più comuni sono: arrossamento, gonfiore
e dolenzia nel punto di iniezione; malessere generale e febbre leggera di breve durata.
Eccezionalmente si possono verificare:
reazioni allergiche, come orticaria e asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione nelle
persone con ipersensibilità ai componenti del vaccino; disturbi neurologici minori come parestesie e
nevralgie.
E’ possibile ammalarsi anche se si è vaccinati?
Il vaccino può essere non completamente protettivo quando:
ƒ i virus influenzali circolanti nella popolazione sono leggermente differenti rispetto a quelli contenuti
nel vaccino;
ƒ nel periodo invernale ci sono anche altri virus, diversi da quelli influenzali, che possono provocare
infezioni con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre, raffeddore, dolori muscolarie ecc.);
In questi casi il vaccino, non è efficace in modo specifico, tuttavia, in caso di infezione, le persone vaccinate
hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia
A chi si deve rivolgere per la vaccinazione antinfluenzale una persona appartenente ad una delle
categorie a rischio prima elencate?
Le vaccinazioni vengono effettuate gratuitamente dal medico di famiglia e dal pediatra di fiducia, oppure, nei
giorni e negli orari previsti, presso i Servizi competenti dell’A.S.L. 13 (Ambulatori del Servizio Igiene Pubblica
e del Servizio Assistenza Sanitaria Territoriale)
Come avviene la vaccinazione?
Il vaccino antinfluenzale viene somministrato con un’iniezione intramuscolare, preferibilmente nella parte
superiore del braccio (muscolo deltoide).
A chi rivolgersi per avere informazioni?
I primi riferimenti sono il medico di famiglia e il pediatra di fiducia. Questi specialisti seguono nel tempo i loro
assistiti, conoscono storia ed eventuali problemi specifici, possono chiarire dubbi e dare le indicazioni
necessarie.
Si può anche telefonare ai seguenti numeri telefonici:
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP)
DI ARONA
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP)
DI BORGOMANERO
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP)
DI NOVARA
DISTRETTO DI GALLIATE – SEDE DI TRECATE
UFFICIO RELAZIONI ESTERNE (URE)
0322 516511
[email protected]
0322 848364
[email protected]
0321 374304
[email protected]
0321 786605
0321 374530
[email protected]
[email protected]
CHE VI CONSENTIRANNO DI METTERVI IN CONTATTO CON GLI OPERATORI DELL’A.S.L.
CHE SI OCCUPANO DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE.
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
DISTRETTO DI ARONA
INIZIO CAMPAGNA VACCINALE:
LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti)
MARTEDI' 30 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13
ARONA
presso Distretto ASL - Piazza De Filippi 2 (0322-516511)
Martedì dalle 9.00 alle 11.30
OLEGGIO
presso Poliambulatorio - via Gramsci 33
Mercoledì dalle 9.00 alle 11.30
CASTELLETTO TICINO
presso Sede ASL - Via Caduti della Libertà
Martedì dalle 14.00 alle 15.00
DISTRETTO DI BORGOMANERO
INIZIO CAMPAGNA VACCINALE:
LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti)
LUNEDI 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13
BORGOMANERO
presso Servizio Igiene Pubblica, Viale Zoppis n. 6 - Borgomanero (0322 848364)
Lunedì 29 ottobre dalle 14.00 alle 15.30
Lunedì 5 novembre dalle 14.00 alle 15.30
Tutti i venerdì nei mesi di novembre e dicembre dalle 9.00 alle 11.30
IN FORMA
Pagina 5
Anno 6– Numero 5
DISTRETTO DI GALLIATE
INIZIO CAMPAGNA VACCINALE:
LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti)
LUNEDI 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13
CAMERI
Presso Ambulatorio ASL - Via Novara 45
Tel 0321 510906
CERANO
Presso Ambulatorio ASL - Via Di Dio (c/o Casa di Riposo)
Tel 0321 726615
GALLIATE
Presso Ambulatorio ASL - Via Varzi 21
Tel 0321 805224
ROMENTINO
Presso Ambulatorio ASL - Via S.Ambrogio 3
Tel 0321 860613
SOZZAGO
Presso Ambulatorio ASL - Piazza Bonola 6
TRECATE
Presso Ambulatorio ASL - Via Rugiada 20
Tel 0321 786610
Negli orari indicati nelle singole sedi
DISTRETTO DI NOVARA
INIZIO CAMPAGNA VACCINALE:
LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici Curanti)
LUNEDI' 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13
NOVARA
VESPOLATE:
Presso Ambulatorio Guardia Medica
Viale Roma 7
presso Distretto Via Tonale 16
Tel. 0321- 374304
Lunedì
dalle 9.00 alle 10.30
Mercoledì
dalle 14.00 alle 15.30
Tel. 0321 - 882386
Negli orari indicati presso la sede
BIANDRATE
Presso ambulatori Via dei Mille 2
presso Distretto N 11, via Greppi, 9
da lunedì a venerdì
dalle 11.00 alle 12.00
* Presso Distretto N. 4
C.so Vercelli 3
Tel. 0321 - 838325
Negli orari indicati presso la sede
Tel 0321 - 459021
* Presso Distretto N. 7
CARPIGNANO SESIA :
Via Casorati 68
presso Distretto N. 12 , piazza Volontari della Libertà 5
Tel 0321 - 695555
* Presso Distretto NORD
Via F.lli Di Dio 2/f
Tel 0321 - 477644
*Negli orari indicati nelle singole sedi
Tel. 0321 - 824153
Negli orari indicati presso la sede
IN FORMA
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Anno 6– Numero 5
DISTRETTO DI GALLIATE
INIZIO CAMPAGNA VACCINALE:
LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti)
LUNEDI 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13
CAMERI
Presso Ambulatorio ASL - Via Novara 45
Tel 0321 510906
CERANO
Presso Ambulatorio ASL - Via Di Dio (c/o Casa di Riposo)
Tel 0321 726615
GALLIATE
Presso Ambulatorio ASL - Via Varzi 21
Tel 0321 805224
ROMENTINO
Presso Ambulatorio ASL - Via S.Ambrogio 3
Tel 0321 860613
SOZZAGO
Presso Ambulatorio ASL - Piazza Bonola 6
TRECATE
Presso Ambulatorio ASL - Via Rugiada 20
Tel 0321 786610
Negli orari indicati nelle singole sedi
DISTRETTO DI NOVARA
INIZIO CAMPAGNA VACCINALE:
LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici Curanti)
LUNEDI' 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13
NOVARA
VESPOLATE:
Presso Ambulatorio Guardia Medica
Viale Roma 7
presso Distretto Via Tonale 16
Tel. 0321- 374304
Lunedì
dalle 9.00 alle 10.30
Mercoledì
dalle 14.00 alle 15.30
Tel. 0321 - 882386
Negli orari indicati presso la sede
BIANDRATE
Presso ambulatori Via dei Mille 2
presso Distretto N 11, via Greppi, 9
da lunedì a venerdì
dalle 11.00 alle 12.00
* Presso Distretto N. 4
C.so Vercelli 3
Tel. 0321 - 838325
Negli orari indicati presso la sede
Tel 0321 - 459021
* Presso Distretto N. 7
CARPIGNANO SESIA :
Via Casorati 68
presso Distretto N. 12 , piazza Volontari della Libertà 5
Tel 0321 - 695555
* Presso Distretto NORD
Via F.lli Di Dio 2/f
Tel 0321 - 477644
*Negli orari indicati nelle singole sedi
Tel. 0321 - 824153
Negli orari indicati presso la sede
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
L’ARPA visita gli Ospedali
A cura di Paola Pontiroli, Collaboratrice Struttura Complessa
Qualità
Nello scorso mese di maggio
l’ASL 13 è stata sottoposta a
visita ispettiva da parte di ARPA
(Agenzia Regionale per la protezione ambientale per verificare la
rispondenza della nostra Aziend a a i r e q u i s i t i r ic h i e s t i
dall’Accreditamento.
Per i non addetti ai lavori vale la
pena spendere due righe per
spiegare che “Accreditamento”
s i g n if i c a d i m o s t r ar e c h e
l’Azienda possiede i requisiti
strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi previsti dalla D.C.R.
616/2000 e necessari per poter
erogare prestazioni sanitarie
all’interno del Servizio Sanitario
Nazionale.
La Regione Piemonte ha individuato dettagliatamente la serie
di requisiti che ogni struttura aziendale deve possedere ed ha
incaricato l’ARPA di verificarne
l’effettiva rispondenza.
Soddisfare i requisiti suddetti
significa dimostrare che le attività
sanitarie (e non) vengono svolte
nel rispetto della legislazione,
che vengono applicate tutte le
misure di sicurezza (in ambito
clinico e strutturale) per tutelare il
paziente ed il lavoratore, che
viene assicurata la corretta funzionalità e manutenzione di macchinari, presidi ed impianti, che
le prestazioni vengono erogate
da personale adeguato e che le
attività cliniche sono frutto di ricerca, aggiornamento, confronto,
condivisione, verifica dei risultati,
ponendo il paziente al centro del
suo percorso assistenziale.
Quest’anno l’ARPA ha visitato le
mento di valutazione delle attività svolte ed è anche lo strumento per poter individuare le criticità
esistenti e di conseguenza i correttivi da apportare.
strutture che seguono il paziente
affetto da infarto miocardico acuto
nel suo percorso assistenziale,
quindi: il DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione), l’UTIC
(Unità di Terapia Intesiva Coronaria), la Cardiologia ed il SIMT
(Servizio Immunotrasfusionale)
del Presidio Ospedaliero di Borgomanero ed il Punto di Primo
Soccorso del Presidio Ospedaliero di Arona.
Dopo la rilevazione durata quattro
giornate si è appreso, informalmente dal Gruppo di verifica, che i
risultati sono stati positivi e sono
state fornite delle indicazioni che
permetteranno di migliorare la
qualità delle prestazioni erogate.
Si è in attesa della comunicazione
ufficiale sull’esito della visita.
Gli Operatori delle strutture citate,
parti fondamentali coinvolte nel
processo, hanno tutti collaborato
attivamente. Infatti, soltanto misurando e testando le attività quotidiane si può essere in grado di
scoprire eventuali problematiche e
porvi rimedio, migliorando la qualità dell’assistenza fornita al malato.
Quindi il processo di accreditamento, che per alcuni aspetti può
sembrare burocratico (quanta carta è stata prodotta a riprova del
soddisfacimento dei requisiti previsti!) si pone invece come un mo-
L’anno prossimo le verifiche roseguiranno e saranno probabilmente visitate le strutture aziendali coinvolte nel percorso assistenziale del paziente che deve
essere sottoposto ad intervento
di artoprotesi d’anca.
Ogni Direttore di Struttura ha
ricevuto in questo periodo la richiesta di nomina o riconferma
del Referente per la Qualità e
l’Accreditamento (uno per la
Dirigenza ed uno per il Comparto), figura che assumerà sempre
maggior rilevo nel collaborare e
diffondere la cultura della qualità
nel proprio contesto.
Ogni Referente è come un anello
che concatenandosi con gli altri
contribuisce a creare una
“maglia” di qualità all’interno
dell’azienda con lo scopo di migliorare il processo di cura del
malato.
Pagina 7
IN FORMA
Anno 6– Numero 5
STUPIDO E’
CHI LO STUPIDO FA
A cura di Elena Vallana
Lunedì 17 settembre u.s. è stata
presentata ai mezzi di informazione il contenuto della mostra
dal titolo “Stupido è chi lo stupido fa” nell’ambito di un progetto più ampio di educazione sanitaria e di prevenzione dei comportamenti “a rischio” spesso
messi in atto dai giovanissimi. Il
fine ultimo non è quello “di saperne di più”, ma di impegnarsi a
comportarsi in un modo diverso
nell’interesse della tutela della
salute.
Come ogni intervento anche
l’educazione alla salute si realizza attraverso un processo di comunicazione che per essere efficace ed il messaggio non venga
distorto richiede che l’educatore
riesca a immedesimarsi nel mondo culturale di coloro a cui si rivolge (come il mondo giovanile)
“parli la stessa lingua”, senza
rinunciare alla precisione scientifica delle informazioni che devono essere sempre e comunque
reali e complete.
Alla scuola, insieme alla famiglia,
è affidato il compito educativo
primario ed è, quindi, agli insegnanti, che compete di integrare
il proprio insegnamento con la
“categoria” della difesa della salute.
L’Azienda Sanitaria Locale n. 13
di Novara da anni collabora con
le Scuole nella promozione della
salute.
La mostra nasce dalla collaborazione con la ASL 1 di Torino e
dalla prosecuzione di una ricerca
sull’utilizzo dei farmaci in età
adolescenziale.
L’indagine condotta ha consentito di approfondire alcune tematiche relative al consumo di farmaci tra i giovani, con particolare
riferimento ai medicinali da loro
più frequentemente utilizzati,
consentendo l’individuazione di
informazioni utili allo svolgimento
Nella foto da sinistra: Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13, Lorenzo Brusa Referente Educazione alla Salute ASL 13, Mirella Frattini Assistente Sanitaria ASL 13, Paola Ragazzoni Psicologa e Referente DORS.
Era inoltre presente il Direttore Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi) Paola D’Alessandro
di attività di educazione alla salute
a questa età.
Il team che si è creato intorno
all’iniziativa ha permesso di realizzare un prodotto gradevole per i
ragazzi, con un mezzo particolare
quale è il fumetto umoristico che
riesce a coniugare bene le esigenze di fare informazione sanitaria
attraverso un canale comunicativo
moderno e fresco, ma soprattutto
non banale e non serioso.
Un uso del fumetto lievemente
diverso da quello originario che
riesce a rafforzare la campagna
informativa ammorbidendola nei
toni e permettendo ai ragazzi di
coglierne le sfumature in modo
divertente.
Il progetto è stato affidato alle edizioni “Il Pennino”, specializzate in
organizzazione e gestione di eventi legati all'umorismo. I testi dei
fumetti sono di Dino Aloi, mentre i
disegni sono di Milko Dalla Battista.
I lavori sono stati esposti
all’auditorium del Liceo Scientifico
di Borgomanero, successivamente la mostra proseguirà in un Istituto di Novara per consentire a
tutti gli studenti delle classi IV
superiore di visitarla.
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
STUPIDO E’
CHI LO STUPIDO FA
A cura di Elena Vallana
Lunedì 17 settembre u.s. è stata
presentata ai mezzi di informazione il contenuto della mostra
dal titolo “Stupido è chi lo stupido fa” nell’ambito di un progetto più ampio di educazione sanitaria e di prevenzione dei comportamenti “a rischio” spesso
messi in atto dai giovanissimi. Il
fine ultimo non è quello “di saperne di più”, ma di impegnarsi a
comportarsi in un modo diverso
nell’interesse della tutela della
salute.
Come ogni intervento anche
l’educazione alla salute si realizza attraverso un processo di comunicazione che per essere efficace ed il messaggio non venga
distorto richiede che l’educatore
riesca a immedesimarsi nel mondo culturale di coloro a cui si rivolge (come il mondo giovanile)
“parli la stessa lingua”, senza
rinunciare alla precisione scientifica delle informazioni che devono essere sempre e comunque
reali e complete.
Alla scuola, insieme alla famiglia,
è affidato il compito educativo
primario ed è, quindi, agli insegnanti, che compete di integrare
il proprio insegnamento con la
“categoria” della difesa della salute.
L’Azienda Sanitaria Locale n. 13
di Novara da anni collabora con
le Scuole nella promozione della
salute.
La mostra nasce dalla collaborazione con la ASL 1 di Torino e
dalla prosecuzione di una ricerca
sull’utilizzo dei farmaci in età
adolescenziale.
L’indagine condotta ha consentito di approfondire alcune tematiche relative al consumo di farmaci tra i giovani, con particolare
riferimento ai medicinali da loro
più frequentemente utilizzati,
consentendo l’individuazione di
informazioni utili allo svolgimento
Nella foto da sinistra: Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13, Lorenzo Brusa Referente Educazione alla Salute ASL 13, Mirella Frattini Assistente Sanitaria ASL 13, Paola Ragazzoni Psicologa e Referente DORS.
Era inoltre presente il Direttore Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi) Paola D’Alessandro
di attività di educazione alla salute
a questa età.
Il team che si è creato intorno
all’iniziativa ha permesso di realizzare un prodotto gradevole per i
ragazzi, con un mezzo particolare
quale è il fumetto umoristico che
riesce a coniugare bene le esigenze di fare informazione sanitaria
attraverso un canale comunicativo
moderno e fresco, ma soprattutto
non banale e non serioso.
Un uso del fumetto lievemente
diverso da quello originario che
riesce a rafforzare la campagna
informativa ammorbidendola nei
toni e permettendo ai ragazzi di
coglierne le sfumature in modo
divertente.
Il progetto è stato affidato alle edizioni “Il Pennino”, specializzate in
organizzazione e gestione di eventi legati all'umorismo. I testi dei
fumetti sono di Dino Aloi, mentre i
disegni sono di Milko Dalla Battista.
I lavori sono stati esposti
all’auditorium del Liceo Scientifico
di Borgomanero, successivamente la mostra proseguirà in un Istituto di Novara per consentire a
tutti gli studenti delle classi IV
superiore di visitarla.
IN FORMA
Pagina 8
Anno 6– Numero 5
… ANCHE QUEST’ANNO IL PIDOCCHIO “RIPETENTE”
SI È ISCRITTO A SCUOLA…
A cura di Elena Vallana in collaborazione con Lorenzo Brusa
Medico Referente Educazione
alla Salute.
Con l’avvio dell’anno scolastico
si ripresenta il “problema pidocchi”; questo piccolo insetto sembra essere il più assiduo frequentatore della Scuola; anche
quest’anno, infatti, il pidocchio
si siederà tra i banchi.
Per capire di cosa si tratta, come
affrontare l’annoso problema, di
cui spesso si parla con una certa
ritrosia, abbiamo intervistato il
dott. Lorenzo Brusa, (nella foto)
Referente per l’Educazione alla
Salute nell’ASL n. 13 .
Innanzittutto dottor Brusa (nella
foto sotto) , vuole chiarirci il concetto di pediculosi?
Il pidocchio da cui nasce la pediculosi del capo vive sul cuoio
capelluto umano, nutrendosi del
sangue del suo ospite.
Non trasmette malattie e spesso
non presenta sintomi, se non a
volta una sensazione di prurito;
infezioni causate da abrasioni o
escoriazioni che nascono
dall’atto del grattarsi.
Quanto vive questo fastidioso
insetto?
Il ciclo vitale di un pidocchio non
supera i 30 giorni. Le femmine,
sono in grado di deporre da 4 a
10 uova (lendini) al giorno che
sono visibili a occhio nudo e si
schiudono in 7-10 giorni.
Spesso il pidocchio è associato
alla sporcizia ed alla trascuratezza, ma in realtà come si trasmette?
Il contagio non è influenzato
dall’igiene personale, avviene da
un individuo all’altro tramite contatto diretto.
L’epidemia si propaga prevalentemente in luoghi affollati
(scuole, oratori, colonie…) e la
sopravvivenza di questo insetto
in un ambiente che non sia il
cuoio capelluto è molto limitata
nel tempo.
Come si può evitare il contagio e
cosa può fare un gentore?
Non si può prevenire la pediculosi del capo con trattamenti e
prodotti, infatti, il fenomeno si
ripresenta ciclicamente, è possibile però controllarlo e rilevarlo in
tempo grazie a un controllo settimanale dei capelli, considerandoli come le altre parti del corpo
di cui ci si prende cura quotidianamente (ad es. le mani, i denti….)
Un genitore controlla i capelli ed
il cuoio capelluto usando un pettine a denti stretti, con cui fare
scorrere lentamente ogni ciocca
di capelli, partendo dalla nuca e
nella zona dietro le orecchie.
Molto utile può essere anche
l’uso di una lente di ingrandimento, per un controllo ancora più
accurato. E’ importante non confondere le lendini con innocui
residui di forfora che si staccano
facilmente.
Come si cura la pediculosi?
Il trattamento più risolutivo prevede l’uso di prodotti appositi,
prescritti dal Medico o consigliati
dal Farmacista, che
comprendono permetrina e
piretrine
naturali,
queste ultime in forma di mousse (creme),
efficaci non solo sui pidocchi, ma
anche sulle uova.
In seconda battuta possono essere utilizzati anche preparati a
base di malathion (se ne sconsiglia l’uso con bambini di età inferiore ai sei anni).
Da evitare le formulazioni di
shampoo, in quanto meno efficaci.
Resta sempre di particolare importanza la rimozione manuale
della uova dal capello con l’aiuto
del pettinino.
Il trattamento va ripetuto dopo
una settimana per eliminare i
pidocchi nati da eventuali uova
sopravvissute.
E’ opportuno sottolineare che il
trattamento non previene
l’infestazione, quindi non va eseguito a scopo preventivo.
Altri consigli….
E’ consigliabile lavare in lavatrice
a 60° o a secco federe, lenzuola,
asciugamani e indumenti a contatto con il capo e con il collo e
passare con l’aspirapolvere divani, materassini e tappeti.
I nostri nonni consigliavano di
usare ad es. l’olio d’oliva; sono
ancora i rimedi naturali?.
Tutte le metodologie casalinghe
per risolvere il problema come
l’uso di alcool, olio di oliva, maionese, burro sciolto e derivati dal
petrolio e cherosene, così come
la drastica rasatura dei capelli,
non risultano efficaci al 100%,
quindi sono da evitare, mentre,
l’utilizzo dell’aceto unito ad acqua tiepida ed ad un prodotto
medicale può facilitare
l’eliminazione di pidocchi e uova.
Pagina 9
IN FORMA
Anno 6– Numero 5
“LA MULTIMEDIALITA’ ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO”
Si è tenuto nel mese di settembre scorso all’Ospedale S.S. Trinità di Borgomanero dell’ASL n. 13 un evento di rilevanza nazionale, organizzato dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) denominato WebSymposia
che ha visto in collegamento audio e video anche il Presidio Ospedaliero borgomanerese ed in particolare
la Struttura di Nefrologia e Dialisi.
“Il paziente fragile in dialisi: instabilità vascolare, malnutrizione, depressione” è stato l’argomento
affrontato dall’evento multimediale che si è aperto in mattinata con il saluto del Presidente della SIN – Carmine Zoccali - e si è articolata per tutta la giornata con interventi da parte di esperti del settore.
La videoconferenza ha permesso dei veri e propri faccia a faccia ed un confronto dialettico tra interlocutori
diversi divisi da chilometri
“MICI COMPLESSE: attualità e prospettive”
Corso di aggiornamento
“MICI COMPLESSE: attualità e prospettive” è il titolo del Corso di aggiornamento di sabato 20 ottobre p.v. ad Orta San Giulio (Novara) all’Hotel San Rocco (Via Gippini, 11).
La Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ASL n. 13 – diretta da Pietro Occhipinti - organizza la giornata di studio (crediti ECM) in cui si parlerà di manifestazioni extraintestinali
(reumatologiche, oculari, dermatologiche e tromboemboliche) e di morbo di Crohn (inquadramento clinico, tecniche di immagine, eco transerettale nelle complicanze perianali e trattamento chirurgico).
NUOVO ORARIO AL CENTRO PRELIEVI DI BORGOMANERO
Da lunedì 1 ottobre 2007, l’orario di apertura al pubblico per il ritiro referti
(esami di laboratorio) presso il Centro Prelievi di Borgomanero v/le Zoppis,
8 (palazzina ex INAM) è il seguente:
da lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 15.30
venerdì dalle 10.00 alle 13.30
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
“LA MULTIMEDIALITA’ ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO”
Si è tenuto nel mese di settembre scorso all’Ospedale S.S. Trinità di Borgomanero dell’ASL n. 13 un evento di rilevanza nazionale, organizzato dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) denominato WebSymposia
che ha visto in collegamento audio e video anche il Presidio Ospedaliero borgomanerese ed in particolare
la Struttura di Nefrologia e Dialisi.
“Il paziente fragile in dialisi: instabilità vascolare, malnutrizione, depressione” è stato l’argomento
affrontato dall’evento multimediale che si è aperto in mattinata con il saluto del Presidente della SIN – Carmine Zoccali - e si è articolata per tutta la giornata con interventi da parte di esperti del settore.
La videoconferenza ha permesso dei veri e propri faccia a faccia ed un confronto dialettico tra interlocutori
diversi divisi da chilometri
“MICI COMPLESSE: attualità e prospettive”
Corso di aggiornamento
“MICI COMPLESSE: attualità e prospettive” è il titolo del Corso di aggiornamento di sabato 20 ottobre p.v. ad Orta San Giulio (Novara) all’Hotel San Rocco (Via Gippini, 11).
La Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ASL n. 13 – diretta da Pietro Occhipinti - organizza la giornata di studio (crediti ECM) in cui si parlerà di manifestazioni extraintestinali
(reumatologiche, oculari, dermatologiche e tromboemboliche) e di morbo di Crohn (inquadramento clinico, tecniche di immagine, eco transerettale nelle complicanze perianali e trattamento chirurgico).
NUOVO ORARIO AL CENTRO PRELIEVI DI BORGOMANERO
Da lunedì 1 ottobre 2007, l’orario di apertura al pubblico per il ritiro referti
(esami di laboratorio) presso il Centro Prelievi di Borgomanero v/le Zoppis,
8 (palazzina ex INAM) è il seguente:
da lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 15.30
venerdì dalle 10.00 alle 13.30
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
… CAPIRE IL DISAGIO...
A cura di Elena Vallana
Nella vita di una persona ci possono essere momenti cosiddetti
difficili, ci si sente più fragili, una
malattia, esperienze di lutto, di
stress, di problemi per la perdita
del lavoro o di svilimento professionale possono cambiare il nostro modo di essere.
Affrontiamo questo delicato argomento con la Psicologa
dott.ssa Grazia Nuvolone, Responsabile del Servizio di Psicologia dell’ASL n. 13 di Novara
Dottoressa Nuvolone, vuole
chiarirci cosa significa oggi parlare di psicologia?
Parlare di psicologia in ambito
sanitario significa fare riferimento
all’intervento psicologico che si
attua nel settore della salute, per
la cura del disagio psicologico
nelle innumerevoli modalità in cui
si esprime. Esistono infatti nelle
Aziende Sanitari, servizi dove
operano gli psicologi che lavorano in questa direzione, a contatto con i minori o gli adolescenti,
e le problematiche della salute
piuttosto che della maternità o
dell’età anziana.
Naturalmente è molto importante, se possibile, attuare interventi di prevenzione del disagio prima che sia conclamato e induca
in chi lo sperimenta effetti negativi maggiori.
Nel ritmo frenetico che ci avvolge e travolge spesso dimentichiamo le cose importanti. Non abbiamo più tempo di parlare, di
ascoltare… in qualche modo ci
isoliamo e ci sentiamo sempre
più soli. Prima c’erano i nonni,
gli amici, i preti, ma oggi chi ha
un problema non sa a chi rivolgersi. Cosa può fare?
E’ proprio così, l’impressione è
che dilaghi una maggior sensazione di solitudine!
Eppure la nostra è proprio
l’epoca delle comunicazioni: sappiamo quello che succede in tutto il mondo e in tempo reale ..
anche i bambini hanno un cellulare e sanno inviare SMS fin dalla scuola materna.
Ma è la dimensione individuale,
personale del comunicare con
chi ci sta accanto che è cambia-
ta, sembra si sia trasformata in
una generale indifferenza: non ci
si conosce tra vicini di casa, si
esce meno nel quartiere o nel
paese… i centri di aggregazione
per adulti sempre più indaffarati
e stressati, quali sono?
Da qui l’impressione di isolamento solitudine scarsa possibilità di
condividere e partecipare che ci
coinvolge un po’ tutti nella vita
quotidiana. Infine la tolleranza
del disagio e della sofferenza
altrui sembra sempre più scarsa,
per cui chi attraversa un momento difficile, un lutto, una malattia ,
l’esperienza di una perdita, una
crisi delle relazioni o nel lavoro,
si sente isolato e solo.
Il Servizio di Psicologia da Lei
diretto quali prestazioni offre?
Il Servizio di psicologia dell’ASL
13 offre le prestazioni psicologiche tradizionali, quali il colloquio
psicologico, la consultazione al
singolo o alla coppia, trattamenti
di psicoterapia breve.
Da poco abbiamo attivato un
gruppo terapeutico con un collega esperto in questo settore.
Spesso è opportuno far precedere al trattamento psicologico,
una valutazione psicodiagnostica
del paziente per dare indicazioni
al trattamento mirate.
Inoltre lavoriamo nei servizi e
reparti dell’ospedale, nei settori
in cui è importante attuare la prevenzione del disagio legato alla
malattia, quali l’oncologia le cure
palliative, i pazienti in dialisi o in
attesa di trapianto renale, dopo
un intervento chirurgico ecc.
Quanto è importante in una terapia l’appoggio dei familiari ed il
loro coinvolgimento nella cura?
E’ molto importante che i famigliari sostengano il paziente con
Pagina 11
disagio psicologico e conoscano
gli obbiettivi dalla terapia; anche
se spesso il paziente vuole essere coinvolto in prima persona
escludendo, come è suo diritto,
altri interlocutori dal suo percorso
di cura. Ma esistono anche indirizzi terapeutici che si rivolgono
all’intero nucleo famigliare.
E’ attivo da alcuni mesi nell’ASL
n. 13 un servizio chiamato PSICORAV che è una pagina on line
che consente di contattare gratuitamente uno Psicologo attraverso un numero verde. Di cosa si
tratta?
PSICORAV
si presenta
sull’home page (pagina di apertura) del portale RAV, dove è
possibile vedere quanto questa
iniziativa offre.
RAV sta per reti delle associazioni di volontariato, il portale è
nato grazie al contributo di numerosi sponsor, quali il Lions
club Arona Stresa, la Fondazione Novara Sviluppo, la Fondazione Comunità del Novarese,
l’Associazione Pro Nefropatici di
Borgomanero.
Psicorav cerca di raggiungere
non tanto o non solo chi conosce
e utilizza già i servizi psicologici,
ma tutte quelle fasce portatrici di
un disagio sommerso, vissuto
nella propria casa nella propria
famiglia, o comunque nella dimensione personale, o chi in una
condizione di perdita di speranza, cerca un interlocutore senza
volto a cui affidare un messaggio
nell’anonimato.
Come posso mettermi in contatto
con questo Servizio?
Cercando www.e-rav.it e cliccando su PSICORAV è possibile
avere tutte le indicazioni rispetto
al servizio, inviarci una e-mail:
[email protected], oppure
chiamarci, utilizzando il numero
verde 800 134 881.
Questo numero è attivo gratuitamente da telefono fisso il lunedì,
martedì e giovedì dalle 15.30
alle 17.00.
In questo orario risponde sempre
uno Psicologo professionista che
IN FORMA
accoglie la richiesta, da indicazioni e informazioni a seconda
della richiesta, mette in contatto
con servizi esistenti sul territorio,
o semplicemente ascolta e conforta chi sta dall’altra parte del
filo. Riceviamo chiamate da varie
località del Piemonte e da utenti
di età differenti.
Facciamo un esempio. Ho problemi sul lavoro, ma non so con
chi parlarne, sto male, non mi
curo più del mio aspetto, non ho
più interessi, mi vergogno a chiedere aiuto. Scopro questo numero e chiamo… e poi?
Sono situazioni tutt’altro che infrequenti!
Già l’aver chiamato e la volontà
di esternare il proprio problema è
un primo passo molto importante.
La vergogna alimenta
l’isolamento, e l’isolamento la
depressione, un circolo vizioso
che è importante interrompere
..non dimentichiamo che il dialogo, il colloquio è il primo strumento terapeutico, l’accoglienza
determina fiducia e speranza di
poter trovare una via d’uscita,
una possibilità di cambiamento.
In tal modo si può accettare di
rimettere in moto le proprie risorse personali, vedere il problema
da un’angolatura diversa; oppure
quando occorre cercare l’aiuto di
uno specialista rivolgendosi ai
servizi.
E’ garantito l’anonimato?
Sicuramente, sempre.
Non chiediamo mai dati persona-
Anno 6– Numero 5
li, a volte il nome di battesimo
serve ad identificare più facilmente la persona se richiama.
Il Servizio sostituisce una terapia
psicologica, oppure potremmo
considerarlo una risorsa per entrare in contatto con le persone
più fragili?
Il Servizio non sostituisce una
terapia psicologica ma come ha
detto bene permette di facilitare
il contatto ed è una risorsa in
linea con lo spirito del tempo,
come direbbe Jung.
Ma le persone che si rivolgono a
noi non sono necessariamente
connotabili come fragili, sono
spesso persone “normalissime, “
magari in un momento di crisi
esistenziale o personale, che
anzi proprio per i propri ruoli sociali fatica a rivolgersi ai servizi o
non sa come fare dove indirizzarsi. Oppure famigliari di utenti
con problemi più gravi che non
sanno a chi indirizzarsi.
Quali suggerimenti possiamo
dare ai nostri ascoltatori che si
trovino in un momento difficile o
per aiutare anche chi ci è accanto?
Vorrei dare quello che mi sembra
un po’ il messaggio riassuntivo di
PSICORAV e cioè che anche
nelle difficoltà una via d’uscita
c’è, più facilmente di quanto crediamo; e che in definitiva quello
che ci condizione non sono tanto
i fatti quanto le nostre opinioni
sui fatti. E queste si possono
modificare !!
PRESIDIO OSPEDALIERO DI BORGOMANERO
STRUTTURA SEMPLICE A VALENZA
DIPARTIMENTALE DI PSICOLOGIA
Viale Zoppis, 8 – Borgomanero
PRIMO PIANO Palazzina EX SCUOLA INFERMIERI
Telefono: 0322 848582
Email: [email protected]
DIRIGENTE PSICOLOGO RESPONSABILE DI STRUTTURA:
DOTT.SSA GRAZIA NUVOLONE
EQUIPE PSICOLOGIA:
DOTT.SSA MICAELA LONGO
(consulente in psicologia clinica e nel settore psiconcologico)
DOTT.SSA ROBERTA FORNARA
(consultente nel settore nefro-dialisi)
Pagina 11
disagio psicologico e conoscano
gli obbiettivi dalla terapia; anche
se spesso il paziente vuole essere coinvolto in prima persona
escludendo, come è suo diritto,
altri interlocutori dal suo percorso
di cura. Ma esistono anche indirizzi terapeutici che si rivolgono
all’intero nucleo famigliare.
E’ attivo da alcuni mesi nell’ASL
n. 13 un servizio chiamato PSICORAV che è una pagina on line
che consente di contattare gratuitamente uno Psicologo attraverso un numero verde. Di cosa si
tratta?
PSICORAV
si presenta
sull’home page (pagina di apertura) del portale RAV, dove è
possibile vedere quanto questa
iniziativa offre.
RAV sta per reti delle associazioni di volontariato, il portale è
nato grazie al contributo di numerosi sponsor, quali il Lions
club Arona Stresa, la Fondazione Novara Sviluppo, la Fondazione Comunità del Novarese,
l’Associazione Pro Nefropatici di
Borgomanero.
Psicorav cerca di raggiungere
non tanto o non solo chi conosce
e utilizza già i servizi psicologici,
ma tutte quelle fasce portatrici di
un disagio sommerso, vissuto
nella propria casa nella propria
famiglia, o comunque nella dimensione personale, o chi in una
condizione di perdita di speranza, cerca un interlocutore senza
volto a cui affidare un messaggio
nell’anonimato.
Come posso mettermi in contatto
con questo Servizio?
Cercando www.e-rav.it e cliccando su PSICORAV è possibile
avere tutte le indicazioni rispetto
al servizio, inviarci una e-mail:
[email protected], oppure
chiamarci, utilizzando il numero
verde 800 134 881.
Questo numero è attivo gratuitamente da telefono fisso il lunedì,
martedì e giovedì dalle 15.30
alle 17.00.
In questo orario risponde sempre
uno Psicologo professionista che
IN FORMA
accoglie la richiesta, da indicazioni e informazioni a seconda
della richiesta, mette in contatto
con servizi esistenti sul territorio,
o semplicemente ascolta e conforta chi sta dall’altra parte del
filo. Riceviamo chiamate da varie
località del Piemonte e da utenti
di età differenti.
Facciamo un esempio. Ho problemi sul lavoro, ma non so con
chi parlarne, sto male, non mi
curo più del mio aspetto, non ho
più interessi, mi vergogno a chiedere aiuto. Scopro questo numero e chiamo… e poi?
Sono situazioni tutt’altro che infrequenti!
Già l’aver chiamato e la volontà
di esternare il proprio problema è
un primo passo molto importante.
La vergogna alimenta
l’isolamento, e l’isolamento la
depressione, un circolo vizioso
che è importante interrompere
..non dimentichiamo che il dialogo, il colloquio è il primo strumento terapeutico, l’accoglienza
determina fiducia e speranza di
poter trovare una via d’uscita,
una possibilità di cambiamento.
In tal modo si può accettare di
rimettere in moto le proprie risorse personali, vedere il problema
da un’angolatura diversa; oppure
quando occorre cercare l’aiuto di
uno specialista rivolgendosi ai
servizi.
E’ garantito l’anonimato?
Sicuramente, sempre.
Non chiediamo mai dati persona-
Anno 6– Numero 5
li, a volte il nome di battesimo
serve ad identificare più facilmente la persona se richiama.
Il Servizio sostituisce una terapia
psicologica, oppure potremmo
considerarlo una risorsa per entrare in contatto con le persone
più fragili?
Il Servizio non sostituisce una
terapia psicologica ma come ha
detto bene permette di facilitare
il contatto ed è una risorsa in
linea con lo spirito del tempo,
come direbbe Jung.
Ma le persone che si rivolgono a
noi non sono necessariamente
connotabili come fragili, sono
spesso persone “normalissime, “
magari in un momento di crisi
esistenziale o personale, che
anzi proprio per i propri ruoli sociali fatica a rivolgersi ai servizi o
non sa come fare dove indirizzarsi. Oppure famigliari di utenti
con problemi più gravi che non
sanno a chi indirizzarsi.
Quali suggerimenti possiamo
dare ai nostri ascoltatori che si
trovino in un momento difficile o
per aiutare anche chi ci è accanto?
Vorrei dare quello che mi sembra
un po’ il messaggio riassuntivo di
PSICORAV e cioè che anche
nelle difficoltà una via d’uscita
c’è, più facilmente di quanto crediamo; e che in definitiva quello
che ci condizione non sono tanto
i fatti quanto le nostre opinioni
sui fatti. E queste si possono
modificare !!
PRESIDIO OSPEDALIERO DI BORGOMANERO
STRUTTURA SEMPLICE A VALENZA
DIPARTIMENTALE DI PSICOLOGIA
Viale Zoppis, 8 – Borgomanero
PRIMO PIANO Palazzina EX SCUOLA INFERMIERI
Telefono: 0322 848582
Email: [email protected]
DIRIGENTE PSICOLOGO RESPONSABILE DI STRUTTURA:
DOTT.SSA GRAZIA NUVOLONE
EQUIPE PSICOLOGIA:
DOTT.SSA MICAELA LONGO
(consulente in psicologia clinica e nel settore psiconcologico)
DOTT.SSA ROBERTA FORNARA
(consultente nel settore nefro-dialisi)
IN FORMA
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Anno 6– Numero 5
LA FALCONERIA E LA SALUTE MENTALE
A cura di Elena Vallana in collaborazione con Angelo La Versa Infermiere Professionale del Servizio
Psichiatrico di Diagnosi e Cura
Il Dipartimento di Salute Mentale
nord dell’ASL n. 13 - diretto dal dott.
Michele Vanetti – attiva numerose
iniziative finalizzate all’integrazione
ed al superamento di pregiudizi e
discriminazioni. Tra i tanti progetti
si distinguono quelli del Servizio
Psichiatrico di Diagnosi e Cura
(SPDC) di Borgomanero, diretto dalla dott.ssa Piera Macnini (nella foto
sotto a destra), che abbiamo intervistato per approfondire l’argomento.
E’ curiosa l’associazione tra salute
mentale e falconeria. Non è la prima
volta, infatti, che un’esibizione viene
proposta per richiamare l’attenzione
sul disagio psichico.
E’ vero, l’ultima manifestazione di
falconeria - giunta alla quarta edizione - è avvenuta sabato 13 ottobre, a
Bolzano Novarese.
Come si svolge?
L’esibizione, centrata sull’antica arte
della Falconeria, rappresenta
un’esperienza di grande tradizione
ed importanza culturale, oltre che
ripropone uno spettacolo affascinante dei tempi antichi.
Come è nata l’idea di associare
un’esibizione con i falchi alla salute mentale?
L’iniziativa nasce da un progetto
che ha visto coinvolti Angelo La
Versa (infermiere professionale del
SPDC) e la dottoressa Piera Mainini, in collaborazione con il Maestro Falconiere Fabrizio Piazza.
Perché proprio un’iniziativa di
questo tipo?
Innanzi tutto l’evento incuriosisce
ed attira l’attenzione sia delle persone che dei mezzi di informazione.
Contribuisce, quindi, a sensibilizzare le persone al disagio psichico
che rappresenta ancora oggi purtroppo un problema importante. Si
creano momenti di socializzazione
tra gli ospiti del Centro e gli utenti
del Dipartimento di Salute Mentale
nord, attraverso i giochi ed i contatti con i rapaci.
Si creano situazioni che mettono
insieme le persone…
Certamente, si dà la possibilità agli
ospiti del Centro di confrontarsi
con i visitatori, anche in relazione
ai loro lavori esposti per
l’occasione.
Prosegue nel mondo interiore dei
giovani pazienti l’esplorazione,
l’osservazione, la valutazione, degli stimoli ed i vissuti rievocati dal
falco, simbolo di potenza e di perfezione.
Puo’ aiutarci a capire…
L’esperienza di avere un falco sul
proprio pugno protetto da un antico
guanto suscita emozioni uniche.
Lo sguardo del guerriero alato
richiama alla mente antichi codici
di onore e rispetto, oggi troppo
spesso dimenticati. Il rapace temuto per la sua aggressività crea
paura, ma in realtà pretende solo
rispetto.
E’ un’esperienza affascinante,
unica nel suo genere?
Il programma di terapia tramite
l’utilizzo dei rapaci, è un iniziativa unica nel suo genere sul territorio nazionale. E’ un percorso,
però, ancora agli inizi della sua
esplorazione.
Chi contribuisce all’evento?
Sono molte le persone che lavorano intorno al progetto. Bisogna ringraziare gli ospiti, il personale del Centro ISPAM, i volontari, gli educatori, gli infermieri e
gli assistenti sociali.
Per le abilità, la competenza e la
disponibilità il Maestro Falconiere Fabrizio Piazza e i suoi cavalieri alati delle antiche famiglie
dei: Sacri, Pellegrini, Lanari, Girifalco ed, infine, il maestoso Gufo
Reale, fieri testimoni di 3000 anni di storia.
Un lavoro di gruppo…
Con questa iniziativa si vuole
dare voce alla sofferenza delle
persone con cui lavoriamo, dare
voce a chi è difficilmente ascoltato nella vita di tutti i giorni.
IN FORMA
Pagina 13
Anno 6– Numero 5
La prevenzione è uno stile di vita: PROMUOVIAMOLA
A cura di Elena Vallana in A cura di
Elena Vallana in collaborazione con
Roberta Grossi, Medico S.Pre.S.A.L.
“La prevenzione è uno stile di vita:
promuoviamola” è il titolo di
un’iniziativa di promozione alla salute
attuata dal Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.)
dell’ASL n. 13 di Novara – diretto dal
dott. Biagio Calò - in collaborazione
con gli insegnanti e gli studenti delle
Scuole.
Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Roberta
Grossi, Medico dello S.Pre.S.A.L. del
Dipartimento di Prevenzione dell’ASL
n. 13 di Novara.
Il titolo dell’iniziativa è accattivante, di
cosa si tratta?
Lo scopo del progetto è di far crescere
negli studenti una consapevolezza
maggiore sugli stili di vita corretti da
adottare, anche attraverso la conoscenza di situazioni pericolose legate
all’attività in ambiente lavorativo ed extralavorativo.
Sono stati effettuati degli incontri con il
personale dello S.Pre.S.A.L., al termine
dei quali gli studenti, insieme agli insegnanti -Taffoni, Passatello, Uglietti,
Manfredda e del vicePreside Salvatore Lucio -, hanno prodotto degli elaborati sul concetto di rischio, pericolo e
delle misure di prevenzione, che saranno presentati nella mostra nel corso
della “Giornata della sicurezza”.
Una giornata sulla sicurezza?
Rientra nella settimana europea dedicata alla sicurezza che si svolgerà dal
22 al 26 ottobre p.v.
Quali azioni sono previste?
L’allestimento di una mostra itinerante
con l’esposizione dei lavori dei giovanissimi.
In particolare la mostra sarà montata e
visitabile dagli allievi dell’Istituto
“Ravizza” nell’Aula Magna dell’Istituto
Professionale di Stato per i Servizi
Commerciali e Turistici Alberghieri
“G. Ravizza” sez. Alberghiera (in
Cso Risorgimento n. 405 a Novara) il
23 ottobre
e nell’Aula Magna
dell’Istituto Professionale di Stato
per i Servizi Commerciali e Turistici Alberghieri “G. Ravizza” (in Baluardo Massimo D’Azeglio n. 3 a
Novara) il 25 ottobre.
Cosa sarà presentato nel corso mostra?
Il personale dello S.Pre.S.A.L. insieme ad un allievo delle classi che
hanno partecipato al progetto illustreranno e commenteranno ad altri stu-
denti il lavoro svolto:
∗ un filmato realizzato
nell’anno scolastico 2005/6 a
cura della classe 3° A Cucina, sul concetto di rischio,
pericolo e prevenzione
nell’ambiente di vita e di lavoro, in particolare per le
attività svolte in cucina;
∗ alcuni pannelli espositivi ed
opuscoli realizzati nell’anno
scolastico 2006/2007dagli
studenti delle classi prime,
delle sezioni A, B, C ed E.
Gli studenti, insieme agli
insegnanti, hanno approfondito i concetti di rischio, pericolo e prevenzione nel percorso casa-scuola, in aula,
nei laboratori e nel tempo
libero.
∗ nella sezione dedicata al
tema della settimana europea: ”Alleggerisci il carico”, sono stati trattati i rischi derivati dalla movimentazione manuale dei
carichi di postura e ergonomia dell’attività svolta
nell’ambiente di lavoro e di
vita .
Le immagini
riproduco
no il materiale
dato agli
stu denti
in visita
alla mostra
IN FORMA
Pagina 13
Anno 6– Numero 5
La prevenzione è uno stile di vita: PROMUOVIAMOLA
A cura di Elena Vallana in A cura di
Elena Vallana in collaborazione con
Roberta Grossi, Medico S.Pre.S.A.L.
“La prevenzione è uno stile di vita:
promuoviamola” è il titolo di
un’iniziativa di promozione alla salute
attuata dal Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.)
dell’ASL n. 13 di Novara – diretto dal
dott. Biagio Calò - in collaborazione
con gli insegnanti e gli studenti delle
Scuole.
Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Roberta
Grossi, Medico dello S.Pre.S.A.L. del
Dipartimento di Prevenzione dell’ASL
n. 13 di Novara.
Il titolo dell’iniziativa è accattivante, di
cosa si tratta?
Lo scopo del progetto è di far crescere
negli studenti una consapevolezza
maggiore sugli stili di vita corretti da
adottare, anche attraverso la conoscenza di situazioni pericolose legate
all’attività in ambiente lavorativo ed extralavorativo.
Sono stati effettuati degli incontri con il
personale dello S.Pre.S.A.L., al termine
dei quali gli studenti, insieme agli insegnanti -Taffoni, Passatello, Uglietti,
Manfredda e del vicePreside Salvatore Lucio -, hanno prodotto degli elaborati sul concetto di rischio, pericolo e
delle misure di prevenzione, che saranno presentati nella mostra nel corso
della “Giornata della sicurezza”.
Una giornata sulla sicurezza?
Rientra nella settimana europea dedicata alla sicurezza che si svolgerà dal
22 al 26 ottobre p.v.
Quali azioni sono previste?
L’allestimento di una mostra itinerante
con l’esposizione dei lavori dei giovanissimi.
In particolare la mostra sarà montata e
visitabile dagli allievi dell’Istituto
“Ravizza” nell’Aula Magna dell’Istituto
Professionale di Stato per i Servizi
Commerciali e Turistici Alberghieri
“G. Ravizza” sez. Alberghiera (in
Cso Risorgimento n. 405 a Novara) il
23 ottobre
e nell’Aula Magna
dell’Istituto Professionale di Stato
per i Servizi Commerciali e Turistici Alberghieri “G. Ravizza” (in Baluardo Massimo D’Azeglio n. 3 a
Novara) il 25 ottobre.
Cosa sarà presentato nel corso mostra?
Il personale dello S.Pre.S.A.L. insieme ad un allievo delle classi che
hanno partecipato al progetto illustreranno e commenteranno ad altri stu-
denti il lavoro svolto:
∗ un filmato realizzato
nell’anno scolastico 2005/6 a
cura della classe 3° A Cucina, sul concetto di rischio,
pericolo e prevenzione
nell’ambiente di vita e di lavoro, in particolare per le
attività svolte in cucina;
∗ alcuni pannelli espositivi ed
opuscoli realizzati nell’anno
scolastico 2006/2007dagli
studenti delle classi prime,
delle sezioni A, B, C ed E.
Gli studenti, insieme agli
insegnanti, hanno approfondito i concetti di rischio, pericolo e prevenzione nel percorso casa-scuola, in aula,
nei laboratori e nel tempo
libero.
∗ nella sezione dedicata al
tema della settimana europea: ”Alleggerisci il carico”, sono stati trattati i rischi derivati dalla movimentazione manuale dei
carichi di postura e ergonomia dell’attività svolta
nell’ambiente di lavoro e di
vita .
Le immagini
riproduco
no il materiale
dato agli
studenti
in visita
alla mostra
IN FORMA
Pagina 14
Anno 6– Numero 5
INTOSSICAZIONE DA ISTAMINA
DA CONSUMO DI ALCUNE SPECIE ITTICHE.
A cura Maurizio Roceri Direttore
SIAV B e C.
Che cosa è l’istamina?
Si tratta di una sostanza termostabile (che non viene inattivata dalla
cottura) che si forma dalla denaturazione di una specifica proteina,
l’istidina, presente in maggiore
quantità nelle carni di alcuni pesci.
Le quote più elevate di istidina sono presenti nel tessuto muscolare
di alcune specie ittiche a carne rossa quali tonni, sgombri, sardine,
aringhe e acciughe.
Come mai si forma?
Una piccola parte di istamina si
sviluppa nei tessuti di questi pesci
con il diminuire della freschezza,
mentre la maggior parte viene prodotta dalla proliferazione di batteri
che, a seguito della errata esposizione dell’alimento, per un tempo
prolungato, a temperature superiori
ai 6-10°C, possono indurre la formazione di elevate quantità di istamina in grado, in assenza di alterazioni di odore o di sapore, di causare anche gravi casi di intossicazione alimentare nel consumatore.
Quali possono essere i problemi
per il consumatore?
Esistono livelli differenti di sensibilità all’istamina con la possibilità di
comparsa di sintomatologia, in individui sensibili già in presenza di
contenuto di istamina appena superiore ai limiti di legge fissato in 200
mg/Kg. Una quantità pari o superiore ai 500 milligrammi per kg è riconosciuto essere il livello soglia oltre
il quale la maggior parte delle persone manifestano una sintomatologia contraddistinta da vomito, nausea, crampi addominali, emicrania,
arrossamento del viso e del collo,
vertigini, caduta della pressione
sino, nei casi più gravi, ad arrivare
ai fortunatamente rari quadri clinici
dello shock istaminico che può
addirittura condurre alla morte.
Si tratta dunque di una sintomatologia gastro-enterica e similallergica, che richiede spesso
l’intervento medico per la risoluzione del problema.
Come evitare problemi?
La conservazione dei pesci a
basse temperature è in grado di
rallentare in misura consistente
la produzione di istamina da parte dei batteri. Questo richiede
grande attenzione, da parte di
tutti i protagonisti della filiera dei
prodotti ittici, nel rispetto della
catena del freddo: dal momento
della cattura, alle diverse fasi di
commercializzazione, al trasporto sino all’esposizione per la
vendita al consumatore. Anche
il cittadino ha però grandi responsabilità: in molti casi infatti
le caratteristiche dell’alimento
ottimali al momento dell’acquisto
sono alterate da comportamenti
scorretti nel trasporto e nella
conservazione dal punto vendita
e presso il proprio domicilio. E’
quindi importante, oltre ad un
acquisto attento che valuti lo stato di freschezza (ad esempio per
i pesci: occhio convesso, colore
lucido) e come il prodotto è esposto (su banco refrigerato, con
abbondante ghiaccio sotto ed
intorno), l’adozione di precauzioni da parte del consumatore per
conservare inalterate le caratteristiche del pesce durante il trasporto a casa (evitare soste al
sole e impiegare borse termiche
con i siberini) e per la successiva conservazione in frigorifero in
attesa di essere cucinato al più
presto.
Numerose segnalazioni di problemi incontrati da consumatori
sono legate proprio ad errati
comportamenti che possono essere evitati seguendo le semplici
indicazioni sopra riportate.
Attualmente è possibile trovare
in commercio tranci di tonno trattati con nuove tecnologie, basate
sull’impiego di ossido di carbonio
(CO) o di sostanze aromatizzanti-conservanti applicate mediante
l’affumicatura con fumo proveniente dalla combustione di alcune piante particolari.
Si tratta di sostanze in grado di
garantire la conservabilità di prodotti freschi in confezioni sottovuoto consentendo di commercializzare filetti di tonno provenienti dai Paesi Asiatici
(Indonesia, Giappone, Sri-Lanka,
ecc…), fino a 3-4 anni fa presenti
sul mercato europeo esclusivamente come prodotti congelati,
come prodotti freschi con la possibilità di spuntare prezzi molto
più elevati.
Il trattamento con questi aromatizzanti o con l’ossido di carbonio
(CO) è in grado di conferire al
prodotto in vendita un colore rosso vivo particolarmente gradito
all’acquirente.
Mentre le quantità di CO impiegate e i trattamenti con le sostanze aromatizzanti-conservanti
non sono di per sé da considerare pericolose per l’uomo, occorre
diffidare di questi prodotti, in
quanto, il trancio di tonno mantiene il colore inalterato rosso
vivo anche a fronte di profonde
alterazioni enzimatiche e, quindi,
è in grado di trarre in inganno
non solo il consumatore finale
ma anche gli addetti alla rete
commerciale che finiscono inconsapevolmente per mettere in
vendita un prodotto potenzialmente pericoloso.
Il trattamento con monossido di
carbonio è pertanto vietato in
ambito comunitario con l’unica
eccezione dell’Olanda dove un
decreto della Corte di Giustizia
ha imposto alle Autorità di accettare il trattamento (veicolato me-
Pagina 15
diante processo di affumicatura
a freddo con metodo clearsmoke
®) limitando però la commercializzazione dei prodotti trattati al
solo territorio nazionale
In Italia, al fine di tutelare al massimo la salute del consumatore,
è vietata l’importazione di tranci
di tonno trattati. Non si può però
escludere la presenza sul mercato di prodotti così trattati ed introdotti abusivamente da altri paesi,
nonostante la stretta vigilanza
effettuata all’importazione e nei
punti vendita.
IN FORMA
A volte l’intossicazione da istamina può essere conseguente
anche al consumo di tonno in
scatola: in questi casi si tratta
normalmente di conserve ittiche
prodotte in paesi stranieri a partire da una materia prima già
alterata e con presenza di istamina in quantità elevata.
Anno 6– Numero 5
sa mantiene inalterata la sua
attività una volta ingerita dal
consumatore.
Poiché l’istamina, come sopra
evidenziato, è una sostanza
termostabile, il trattamento termico cui è sottoposto il tonno
prima di essere inscatolato non
è in grado di disattivarla ed es-
Nelle foto è ben visibile la differenza di colore tra il tonno trattato e quello fresco naturale.
Pagina 15
diante processo di affumicatura
a freddo con metodo clearsmoke
®) limitando però la commercializzazione dei prodotti trattati al
solo territorio nazionale
In Italia, al fine di tutelare al massimo la salute del consumatore,
è vietata l’importazione di tranci
di tonno trattati. Non si può però
escludere la presenza sul mercato di prodotti così trattati ed introdotti abusivamente da altri paesi,
nonostante la stretta vigilanza
effettuata all’importazione e nei
punti vendita.
IN FORMA
A volte l’intossicazione da istamina può essere conseguente
anche al consumo di tonno in
scatola: in questi casi si tratta
normalmente di conserve ittiche
prodotte in paesi stranieri a partire da una materia prima già
alterata e con presenza di istamina in quantità elevata.
Anno 6– Numero 5
sa mantiene inalterata la sua
attività una volta ingerita dal
consumatore.
Poiché l’istamina, come sopra
evidenziato, è una sostanza
termostabile, il trattamento termico cui è sottoposto il tonno
prima di essere inscatolato non
è in grado di disattivarla ed es-
Nelle foto è ben visibile la differenza di colore tra il tonno trattato e quello fresco naturale.
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
LA SALUTE NON E’ SOLO SANITA’
BORGOINFIERA
Nella foto a lato alcuni Medici dell’ASL n. 13,
da sinistra il dott. Augusto Cavagnino , al
centro il Sindaco di Borgomanero e Direttore
Laboratorio Analisi dell’ASL n. 13 dott.ssa
Anna Tinivella, alla destra dell’immagine il
dott. Lorenzo Brusa Referente Educazione
alla Salute, accanto la dott.ssa Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13 ed in primo
piano (il primo a destra della foto) il dott. Stefano Cusinato Sindaco di Orta San Giulio e
Medico di Nefrologia e Dialisi
A cura di Augusto Cavagnino Direttore Dipartimento Medico e
Nefrologia e Dialisi
Il 31 agosto si è aperta
BORGOINFIERA.
Il
CIPES
Piemon te,
l’Unione dei Comuni del
Cusio e l’ASL n. 13, attraverso l’Ufficio Relazioni
Esterne, il Dipartimento
Medico,
l’Associazione
ProNefropatici di Borgomanero, hanno partecipato alla Fiera di Borgomanero allestendo uno stand
dove si è parlato ai visitatori di salute.
E’ stato fatto in un modo
nuovo, che ha coinvolto anche gli organi di
informazione.
Il concetto di salute,
che
non
è
solo
l’assenza di malattia,
ma anche benessere
legato
all’ambiente,
alla cultura, ai servizi
sociali, al lavoro, è
stato il filo conduttore
che presso lo stand ha
unito enti così diversi.
I Sindaci dell’Unione
dei Comuni del Cusio,
il CIPES, i Volontari
dell’Associazione ProNefropatici e l’ASL 13
hanno programmi comuni di salute.
Questo modo di lavorare è aderente ai profili di
salute che la Regione Piemonte ha inserito nel
nuovo Piano Socio Sanitario e consentire ai
Medici un approccio olistico per curare l’uomo
e non solo i suoi organi.
Nelle foto alcuni momenti della cerimonia di
inaugurazione.
Nella foto sopra il momento del taglio del
nastro, il Sindaco di Borgomanero con il
Rappresentante della Provincia, il Vicesindaco di Borgomanero on. Giuseppe Cerutti (a
sinistra) l’Assessore Gianluca Godio (a destra)
Nella foto a sinistra l’Associazione “La Scintill” . Da sinistra: i Volontari, Gigi Campana e
Patrizia Giberti e a destra il dott. Venerando
Cardillo, Presidente dell’Associazione e Dirigente Medico Responsabile Cure Palliative e
Terapia Antlalgica.
Pagina 17
IN FORMA
Anno 6– Numero 5
LA COMUNICAZIONE, L’ATTIVITÀ DI FRONT-OFFICE E DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO
A cura di Elena Vallana
Quando si parla di salute, pensiamo spesso a camici bianchi, reparti,
sale operatorie, ma nelle Aziende
Sanitarie c’è chi si occupa di come
far conoscere alle persone
l’organizzazione dei Servizi, gli
obiettivi e le strategie aziendali,, di
fare informazione sanitaria.
Da dove nasce l’esigenza di
creare Uffici alla comunicazione e
informazione, o meglio perché individuare strutture specifiche?
Per le Amministrazioni Pubbliche
comunicare vuol dire farsi capire;
è un grande principio di democrazia che si cerca di raggiungere.
Rendersi comprensibili significa
anche essere soggetti al controllo
da parte del cittadino/cliente/utente
e, quindi, ascoltarne e raccoglierne
i bisogni e le istanze.
L’istituzione degli Uffici Relazioni
con il Pubblico
nasce
dall’esigenza sia di promuovere
organismi di partecipazione dei
cittadini alla amministrazione pubblica e sia dalla necessità di garantire il diritto di accesso agli atti
amministrativi. Il percorso, dalla
Legge 142/90, al D.Lg. 29/93, al
DPCM dell’11 ottobre 1994 alla
Legge 150 del 2000 e s.m.i. è stato lungo per definire l’attività di informazione e comunicazione. In
particolare l’attività dell’URP è prevalentemente indirizzata verso il
cittadino, garantendo un adeguata
informazione attraverso un costante canale di comunicazione.
Cosa è l’ Ufficio Relazioni con il
Pubblico?
L’URP è il momento organizzativo
in cui si contrappongono i bisogni
del cittadino/cliente/utente e
l’offerta dei servizi dell’Azienda
Sanitaria, puntando su fattori de-
terminanti, quali:
∗
conquistare la fiducia del
cittadino;
∗
migliorare e curare gli aspetti di qualità (code, scarsa informazione, tempi di
attesa, ecc…);
∗
avvicinarsi il più possibile al
punto di vista dell’utente;
∗
qualificare il personale puntando sulla formazione e
sulla responsabilizzazione.
Cosa fa?
Customer satisfaction, gestione
dei reclami, dei disservizi, degli
elogi, delle informazioni, gestione
e d o r g a n i z z a zi o n e e v e n t i
(convegni, congressi, Conferenze
dei Servizi) realizzazione di editoria (brochure, opuscoli, carta dei
servizi) a carattere sanitario, gestione sito internet,
marketing
sociale, grafica, visual identità,
predisposizione segnaletica sono
alcuni dei compiti di questi Uffici.
Come è strutturato nell’ASL n. 13
l’Ufficio?
L’identificazione di un ufficio, e
quindi di risorse umane preposte
alla comunicazione, è stato il prim o
p a s s o
v e r s o
un’organizzazione più articolata
della comunicazione in senso ampio del termine. Tale servizio è
l’Ufficio Relazioni Esterne, Struttura Semplice a valenza dipartimentale in staff alla Direzione Generale, che si occupa delle attività proprie degli Uffici Relazioni con il
Pubblico e dell’ufficio Stampa.
Quanto incide la comunicazione
sulla relazione interpersonale,
sulla percezione della qualità dei
servizi? In particolare, come avviene l’approccio con l’utente?
Comunicare vuole dire costruire,
condividere, mettersi in gioco e
cambiare quando ce n’è bisogno
ed è un aspetto determinante nella relazione interpersonale, soprattutto quando si tratta di salute,
infatti il rapporto operatore/paziente è una componente fondamentale della prestazione sanitaria a cui va riservata la dovuta
attenzione.
Comunicare sembra molto facile a
dirsi ma molto più difficile a farsi?
Se una persona ritiene che sia stato leso un suo diritto cosa può
fare?
L’ASL 13 cerca di conoscere il
disagio del cittadino mettendogli a
disposizione gli strumenti attraverso i quali può presentare osservazioni, suggerimenti e/o reclami. Le
persone, quando si tratta di salute, non accettano compromessi e
finzioni o false giustificazioni.
Nel caso in cui una persona ritenga che sia stato leso un Suo
diritto può presentare una segnalazione all'Ufficio Relazioni
Esterne ( piano terra, Via Dei
Mille n° 2 - 28100 Novara,- Tel.
0321 374530 – fax 0321 374546
– email: [email protected]),
che è aperto al pubblico da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle
13.00.
Questo Ufficio rappresenta il
punto di incontro tra la nostra
Azienda Sanitaria e i cittadini,
attraverso il quale tutte le persone possono esercitare il diritto di
conoscere, partecipare e fruire
dei servizi offerti dall'Azienda
Sanitaria Locale e di segnalare
eventuali disservizi.
Il reclamo consente di conoscere
le zone d’ombra di un’Azienda e di
intervenire per risolvere i conflitti e
le criticità, potremmo dire che il
reclamo
rappresenta
“un’opportunità di crescita” per
l’Azienda e per il cittadino.
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
LA COMUNICAZIONE, L’ATTIVITÀ DI FRONT-OFFICE E DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO
A cura di Elena Vallana
Quando si parla di salute, pensiamo spesso a camici bianchi, reparti,
sale operatorie, ma nelle Aziende
Sanitarie c’è chi si occupa di come
far conoscere alle persone
l’organizzazione dei Servizi, gli
obiettivi e le strategie aziendali,, di
fare informazione sanitaria.
Da dove nasce l’esigenza di
creare Uffici alla comunicazione e
informazione, o meglio perché individuare strutture specifiche?
Per le Amministrazioni Pubbliche
comunicare vuol dire farsi capire;
è un grande principio di democrazia che si cerca di raggiungere.
Rendersi comprensibili significa
anche essere soggetti al controllo
da parte del cittadino/cliente/utente
e, quindi, ascoltarne e raccoglierne
i bisogni e le istanze.
L’istituzione degli Uffici Relazioni
con il Pubblico
nasce
dall’esigenza sia di promuovere
organismi di partecipazione dei
cittadini alla amministrazione pubblica e sia dalla necessità di garantire il diritto di accesso agli atti
amministrativi. Il percorso, dalla
Legge 142/90, al D.Lg. 29/93, al
DPCM dell’11 ottobre 1994 alla
Legge 150 del 2000 e s.m.i. è stato lungo per definire l’attività di informazione e comunicazione. In
particolare l’attività dell’URP è prevalentemente indirizzata verso il
cittadino, garantendo un adeguata
informazione attraverso un costante canale di comunicazione.
Cosa è l’ Ufficio Relazioni con il
Pubblico?
L’URP è il momento organizzativo
in cui si contrappongono i bisogni
del cittadino/cliente/utente e
l’offerta dei servizi dell’Azienda
Sanitaria, puntando su fattori de-
terminanti, quali:
∗
conquistare la fiducia del
cittadino;
∗
migliorare e curare gli aspetti di qualità (code, scarsa informazione, tempi di
attesa, ecc…);
∗
avvicinarsi il più possibile al
punto di vista dell’utente;
∗
qualificare il personale puntando sulla formazione e
sulla responsabilizzazione.
Cosa fa?
Customer satisfaction, gestione
dei reclami, dei disservizi, degli
elogi, delle informazioni, gestione
e d o r g a n i z z a zi o n e e v e n t i
(convegni, congressi, Conferenze
dei Servizi) realizzazione di editoria (brochure, opuscoli, carta dei
servizi) a carattere sanitario, gestione sito internet,
marketing
sociale, grafica, visual identità,
predisposizione segnaletica sono
alcuni dei compiti di questi Uffici.
Come è strutturato nell’ASL n. 13
l’Ufficio?
L’identificazione di un ufficio, e
quindi di risorse umane preposte
alla comunicazione, è stato il prim o
p a s s o
v e r s o
un’organizzazione più articolata
della comunicazione in senso ampio del termine. Tale servizio è
l’Ufficio Relazioni Esterne, Struttura Semplice a valenza dipartimentale in staff alla Direzione Generale, che si occupa delle attività proprie degli Uffici Relazioni con il
Pubblico e dell’ufficio Stampa.
Quanto incide la comunicazione
sulla relazione interpersonale,
sulla percezione della qualità dei
servizi? In particolare, come avviene l’approccio con l’utente?
Comunicare vuole dire costruire,
condividere, mettersi in gioco e
cambiare quando ce n’è bisogno
ed è un aspetto determinante nella relazione interpersonale, soprattutto quando si tratta di salute,
infatti il rapporto operatore/paziente è una componente fondamentale della prestazione sanitaria a cui va riservata la dovuta
attenzione.
Comunicare sembra molto facile a
dirsi ma molto più difficile a farsi?
Se una persona ritiene che sia stato leso un suo diritto cosa può
fare?
L’ASL 13 cerca di conoscere il
disagio del cittadino mettendogli a
disposizione gli strumenti attraverso i quali può presentare osservazioni, suggerimenti e/o reclami. Le
persone, quando si tratta di salute, non accettano compromessi e
finzioni o false giustificazioni.
Nel caso in cui una persona ritenga che sia stato leso un Suo
diritto può presentare una segnalazione all'Ufficio Relazioni
Esterne ( piano terra, Via Dei
Mille n° 2 - 28100 Novara,- Tel.
0321 374530 – fax 0321 374546
– email: [email protected]),
che è aperto al pubblico da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle
13.00.
Questo Ufficio rappresenta il
punto di incontro tra la nostra
Azienda Sanitaria e i cittadini,
attraverso il quale tutte le persone possono esercitare il diritto di
conoscere, partecipare e fruire
dei servizi offerti dall'Azienda
Sanitaria Locale e di segnalare
eventuali disservizi.
Il reclamo consente di conoscere
le zone d’ombra di un’Azienda e di
intervenire per risolvere i conflitti e
le criticità, potremmo dire che il
reclamo
rappresenta
“un’opportunità di crescita” per
l’Azienda e per il cittadino.
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Nelle sedi ospedaliere e territoriali
è possibile rivolgersi alle sedi della Direzione Medica dei Presidi
Ospedalieri Riuniti (Arona e Borgomanero), presso i Distretti e/o
dal Capo Sala della Struttura. La
modulistica è distribuita in modo
capillare in tutte le sedi ed è scaricabile anche dal sito all'indirizzo:
www.asl13.novara.it e dove è possibile consultare il Regolamento di
Pubblica Tutela ed i diritti ma anche i doveri di ogni singola persona.
Sempre sul sito è possibile compilare on line il questionario di gradimento sui servizi territoriali ed
ospedalieri e sul sito medesimo,
con la possibilità di proporre suggerimenti.
FILO DIRETTO è un’iniziativa
nata da un’esigenza espressa dalle
Associazioni di Volontariato di
maggior coinvolgimento nella vita
della Pubblica Amministrazione,
ma in concreto di cosa si tratta?
L’idea nasce nel 2005
dall’esigenza espressa dalle Associazioni di Volontariato di un
progetto d’integrazione tra Azienda sanitaria, Volontariato ed Enti
gestori e dalla volontà di interagire
sul territorio a favore delle persone. Al volontariato è riconosciuto
un ruolo di mediazione, di
“interlocutore d’eccellenza” tra
l’istituzione e l’utente.
Il progetto si articola in tre fasi, la
p rim a s i è concr eti zzata
nell’attivazione di un “punto di
accoglienza” (operativo dal mese
di ottobre 2006) per gli utenti che
si recano al Poliambulatorio di
Novara Il volontario si trasforma in
una “Carta dei Servizi vivente”,
che facilita l’accesso del paziente,
indirizza l’utente presso gli ambulatori o gli sportelli, distribuisce i
questionari di gradimento e i moduli per l’accesso ai servizi, aiuta il
paziente nel pagamento del ticket
e nella compilazione dei questionari di gradimento, ascolta le richieste d’aiuto dell’utente. Non
dimentichiamoci che nell’ASL n.
13 sono attivi altri due Punti di
Accoglienza uno a Borgomanero
IN FORMA
Anno 6– Numero 5
ed ad Oleggio grazie
all’instancabile attività dei volontari.
La seconda azione prevede
l’attivazione di un numero verde
o casella di posta elettronica
attraverso il quale il cittadino potrà
relazionarsi con la Struttura Sanitaria e/o Socio Assistenziale per
ottenere informazioni in merito ai
servizi offerti, alle associazioni di
volontariato o per avere una consulenza. La terza parte del progetto prevede, infine, la trasformazione del sito internet dell’Azienda
Sanitaria (www.asl13.novara.it) in
un portale nel quale far confluire
tutti i servizi utili all’utente, considerando internet lo strumento
che permette un’immediata modalità di relazione con altri
In cosa consiste l’ Ufficio Stampa e
perché è così importante
l’informazione?
La relazione con gli organi di informazione ha rappresentato il primo
strumento per poter avvicinarsi
alla gente, parlando in modo chiaro, semplice e diretto e non più in
un burocratese.
Il dialogo con gli organi di informazioni non si è improvvisato, ma è il
risultato di un lungo lavoro di collaborazione che si costruito negli
anni, partendo dal presupposto
che comunicare in modo chiaro,
senza mascherarsi dietro a ma,
perché, o no comment è decisamente la strategia di comunicazione più efficace. Il silenzio spesso
è più espressivo delle parole ed
ha stranamente l’odore di inefficienza.
La correttezza e la chiarezza sono
alla base del rapporto con i mass
media. Il giornalista conosce il suo
interlocutore e può dialogare con
lui, in qualsiasi momento.
Informare per conoscere e far conoscere l’organizzazione della
Sanità, comunicare vuol dire anche creare un’amministrazione
capace di ascoltare, di dare risposte adeguate ai bisogni di salute
IN FORMA
Pagina 17
Anno 6– Numero 5
COMUNICAREBORGOINFIERA
E GUADAGNARE IN SALUTE
La salute non è solo sanità
la struttura sanitaria.
Il processo di comunicazione non
è però un fenomeno isolato ma
coinvolge anche le Istituzioni, le
Forze Sociali ed i Privati presenti
sul territorio.
Per consolidare il dialogo, si utilizzano diversi canali informativi tra
L’Uf f ici o Relazi oni Este rne
dell’Azienda Sanitaria Locale n. 13
di Novara nel corso degli anni –
insieme ad altre Strutture dell’ASL
n. 13, in particol are con
l’Educazione alla Salute, – ha attivato numerose iniziative per entrare sempre più in relazione con i
propri assistiti per facilitarne l'accesso ai percorsi di diagnosi e cura. e per condividere esperienze
ed informazioni al fine di migliorare
a qualità dei servizi offerti e di conseguenza la qualità della vita delle
persone.
L’impegno costante è rivolto a migliorare la relazione tra istituzione
ed assistito, attraverso una comunicazione interattiva finalizzata ad
informare per far conoscere
l’organizzazione della Struttura
Sanitaria, per incidere sui comportamenti (stili di vita) che si riflettono sulla salute delle persone ed a
d ivu lg are l a cu ltu r a de ll a
“prevenzione”.
Prevenzione non significa proporre
un prodotto di facile consumo, ma
un vero e proprio stile di vita nel
quale abitudini consolidate e negative, vengono sostituite da nuove e
attente modelli esistenziali.
Si è sempre più consci
dell’importanza che la comunicazione riveste, infatti, comunicando
in modo consapevole ed efficace
e, quindi, efficiente, imprescindibilmente si migliora il rapporto interpersonale con chi interagisce con
della sicurezza sulla tavola dei
nostri bimbi, di funghi,di salute,
come bene e risorsa da difendere di disagio e solitudine, di vaccinazione antinflunzale e ci aspettano ancora altri argomenti
nei prossimi appuntanmento
Sintonizzatevi, quindi, ogni mercoledì alle 11.00, con le frequenze di BLU RADIO, per Novara e
Provincia FM 102.200 (tutte le
altre frequenze sono consultabili
sul sito www.bluradio.it)
Se volete suggerire un argomento
che vi sta particolarmente a cuore
o volete che se ne parli, se volete
informazioni più approfondite sui
temi che saranno trattati, inviate
un’ e-mail all’indirizzo [email protected] oppure [email protected];
Buon ascolto!
L’Appuntamento televisivo
cui i mass media, che costituiscono un canale di comunicazione,
nuovo, rapido e d’impatto per parlare in modo più semplice e diretto
all’utente.
Attraverso le emittenti televisive,
radiofoniche e la stampa locale si
è in grado di entrare sempre più
sul territorio e conoscere così i
reali bisogni degli individui.
L’Appuntamento radiofonico
con l’ASL 13
E’ ripreso, dopo la pausa estiva,
l’appuntamento radiofonico con
l’ASL n. 13 in collaborazione con
BLU RADIO per consolidare il
dialogo con il cittadino al fine di
condividere esperienze ed informazioni, migliorando la qualità
della vita e per facilitare l'accesso
ai percorsi di diagnosi e cura.
SI è parlato di scuola di
Cultura 2000, l’appuntamento
televisivo in onda su Altatitalia
TV condotto da Giuliano Ladolfi
dedica alcune puntate alla cultura
della salute, prendendo spunto
dall’attenzione rivolta dai mass
media all’argomento.
La sanità viene affrontata con gli
ospiti in studio attraverso interviste mirate .
Sintonizzatevi, quindi, con le frequenze di Altaitalia TV (su Novara: 33 whf; 25 whf Alessandria;
43 whf su Borgomanero) per seguire la puntata di giovedì 27 settembre, (in replica venerdì alle
12.00).
Buona visione!
IN FORMA
Pagina 17
Anno 6– Numero 5
COMUNICAREBORGOINFIERA
E GUADAGNARE IN SALUTE
La salute non è solo sanità
la struttura sanitaria.
Il processo di comunicazione non
è però un fenomeno isolato ma
coinvolge anche le Istituzioni, le
Forze Sociali ed i Privati presenti
sul territorio.
Per consolidare il dialogo, si utilizzano diversi canali informativi tra
L’Uf f ici o Relazi oni Este rne
dell’Azienda Sanitaria Locale n. 13
di Novara nel corso degli anni –
insieme ad altre Strutture dell’ASL
n. 13, in particol are con
l’Educazione alla Salute, – ha attivato numerose iniziative per entrare sempre più in relazione con i
propri assistiti per facilitarne l'accesso ai percorsi di diagnosi e cura. e per condividere esperienze
ed informazioni al fine di migliorare
a qualità dei servizi offerti e di conseguenza la qualità della vita delle
persone.
L’impegno costante è rivolto a migliorare la relazione tra istituzione
ed assistito, attraverso una comunicazione interattiva finalizzata ad
informare per far conoscere
l’organizzazione della Struttura
Sanitaria, per incidere sui comportamenti (stili di vita) che si riflettono sulla salute delle persone ed a
divulgare la cu ltu r a d ella
“prevenzione”.
Prevenzione non significa proporre
un prodotto di facile consumo, ma
un vero e proprio stile di vita nel
quale abitudini consolidate e negative, vengono sostituite da nuove e
attente modelli esistenziali.
Si è sempre più consci
dell’importanza che la comunicazione riveste, infatti, comunicando
in modo consapevole ed efficace
e, quindi, efficiente, imprescindibilmente si migliora il rapporto interpersonale con chi interagisce con
della sicurezza sulla tavola dei
nostri bimbi, di funghi,di salute,
come bene e risorsa da difendere di disagio e solitudine, di vaccinazione antinflunzale e ci aspettano ancora altri argomenti
nei prossimi appuntanmento
Sintonizzatevi, quindi, ogni mercoledì alle 11.00, con le frequenze di BLU RADIO, per Novara e
Provincia FM 102.200 (tutte le
altre frequenze sono consultabili
sul sito www.bluradio.it)
Se volete suggerire un argomento
che vi sta particolarmente a cuore
o volete che se ne parli, se volete
informazioni più approfondite sui
temi che saranno trattati, inviate
un’ e-mail all’indirizzo [email protected] oppure [email protected];
Buon ascolto!
L’Appuntamento televisivo
cui i mass media, che costituiscono un canale di comunicazione,
nuovo, rapido e d’impatto per parlare in modo più semplice e diretto
all’utente.
Attraverso le emittenti televisive,
radiofoniche e la stampa locale si
è in grado di entrare sempre più
sul territorio e conoscere così i
reali bisogni degli individui.
L’Appuntamento radiofonico
con l’ASL 13
E’ ripreso, dopo la pausa estiva,
l’appuntamento radiofonico con
l’ASL n. 13 in collaborazione con
BLU RADIO per consolidare il
dialogo con il cittadino al fine di
condividere esperienze ed informazioni, migliorando la qualità
della vita e per facilitare l'accesso
ai percorsi di diagnosi e cura.
SI è parlato di scuola di
Cultura 2000, l’appuntamento
televisivo in onda su Altatitalia
TV condotto da Giuliano Ladolfi
dedica alcune puntate alla cultura
della salute, prendendo spunto
dall’attenzione rivolta dai mass
media all’argomento.
La sanità viene affrontata con gli
ospiti in studio attraverso interviste mirate .
Sintonizzatevi, quindi, con le frequenze di Altaitalia TV (su Novara: 33 whf; 25 whf Alessandria;
43 whf su Borgomanero) per seguire la puntata di giovedì 27 settembre, (in replica venerdì alle
12.00).
Buona visione!
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
Un sentito ringraziamento per l’affetto e
l’aiuto che avete sempre dimostrato nei miei
confronti.
Ho trascorso un bellissimo periodo con voi
tutti, adesso mi aspetta una nuova avventura
fatta, ahimé, di viaggi, crociere, ballo, palestra, amici e quant’altro… sopravviverò, ma
mi mancherete per cui se qualcuno dovesse
passare dalle mie parti (Varano Borghi – Varese) mi venga a trovare… Vi aspetto tutti.
Grazie di Cuore e un grosso bacio
Eva Garrone
A Eva (capo sala del Distretto di Arona)
gli auguri di vivere con entusiasmo e serenità
questa nuova fase della vita
certi che non Le mancheranno ulteriori nuove occasioni.
A cura di Carnen Gatti, Collaboratrice Ufficio Relazioni Esterne
Nel mese di settembre la squadra di pallavolo dell’Ospedale di Borgomanero, composta interamente da
personale ospedaliero, ha iniziato la sua attività guidata da Massimiliano Bruzzi, responsabile del Gruppo Sportivo dell’Ospedale.
Le partite si svolgono dalle 21.00 nella Palestra Comunale di Gozzano, messa gentilmente a disposizione dall’Amministrazione.
Chi fosse interessato a far parte della squadra può telefonare allo 0322 848515.
Auguriamo al gruppo sportivo brillanti vittorie, sperando è che questi eventi sportivi possano essere di
stimolo e spunto per iniziative benefiche e di solidarietà.
La salute è un bene prezioso che passa anche attraverso momenti di socialità come le manifestazioni
sportive che riuniscono intorno a sé persone di ogni età, dai più piccini ai più anziani.
Pagina 21
IN FORMA
Anno 6– Numero 5
“Vorrei poter esprimere un grande grazie a tutti Voi per tutto quanto avete fatto
per il mio caro …… e per me che forse in quel momento ne avevo bisogno perché lungo il percorso intravedevo l’angoscia della morte che si avvicinava sempre
più, ma con il vostro aiuto e la condivisione vedevo crescere la Vostra umanità e la
capacità di ascoltare non solo con l’udito ma anche con lo sguardo e con il cuore.
Siete stati per me e ……. , una presenza preziosa e generosa.
Il mio augurio oggi è che il Signore Vi ricompensi per il bene che Voi fate e Vi conservi sempre così generosi. Affettuosamente”
Lettera firmata; Indirizzata al personale Cure Palliative e Terapia Antalgica del Presidio Ospedaliero di Borgomanero.
La Direzione Generale dell’A.S.L. n. 13
COMITATO DI REDAZIONE
Direzione
Mario Minola
Arabella Fontana
Sergio Bertone
Direttore Responsabile:
ringrazia il personale per la professionalità e
competenza con la quale
ogni giorno svolge la propria attività .
Si riportano alcune segnalazione a testimonianza della
qualità eccellente dei servizi sanitari erogati
Elena Vallana
Coordinatore
Redazione:
Maurizio Robberto
Redazione:
Anna Rita Audone
Andrea Bertaccini
Raffaella D'Andretta
Mirella Frattini
Carmen Gatti
Alessandra Mondini
Alberta Paggi
Paola Pontiroli
Carlo Prelli
Barbara Schietti
Claudio Teruggi
Carlo Alberto Zambrino
PER IL VOLONTARIATO
Andrea Bassetti
Lorenza Fontana
“….. Vogliamo portare testimonianza di una realtà di
“buona sanità” verificatasi nella Provincia di Novara e
nello specifico dell’Ospedale di Borgomanero. Desideriamo ringraziare il Primario di Chirurgia dott. Claudio
Sguazzino e tutta la sua équipe che con professionalità,
competenza e dedizione hanno salvato la vita a
………… nonché tutto il personale paramedico, per la
capace assistenza al paziente. Tutti loro hanno dimostrato
una grande sensibilità anche verso la famiglia, sostenendola in drammatici momenti. Un ulteriore ringraziamento
è rivolto alla dott.ssa Grazia Nuvolone, Psicologa del medesimo Ospedale per la sua preziosa assistenza.
L’eccellenza nella cura sanitaria deriva non solo dalle capacità tecnico professionali ma anche e soprattutto dalle
profonde qualità umane, che con questa testimonianza
desideriamo evidenziare.”
Lettera firmata; pubblicata su “Il Corriere di Novara del
27 settembre 2007
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IN FORMA
Anno 6– Numero 5
“Vorrei poter esprimere un grande grazie a tutti Voi per tutto quanto avete fatto
per il mio caro …… e per me che forse in quel momento ne avevo bisogno perché lungo il percorso intravedevo l’angoscia della morte che si avvicinava sempre
più, ma con il vostro aiuto e la condivisione vedevo crescere la Vostra umanità e la
capacità di ascoltare non solo con l’udito ma anche con lo sguardo e con il cuore.
Siete stati per me e ……. , una presenza preziosa e generosa.
Il mio augurio oggi è che il Signore Vi ricompensi per il bene che Voi fate e Vi conservi sempre così generosi. Affettuosamente”
Lettera firmata; Indirizzata al personale Cure Palliative e Terapia Antalgica del Presidio Ospedaliero di Borgomanero.
La Direzione Generale dell’A.S.L. n. 13
COMITATO DI REDAZIONE
Direzione
Mario Minola
Arabella Fontana
Sergio Bertone
Direttore Responsabile:
ringrazia il personale per la professionalità e
competenza con la quale
ogni giorno svolge la propria attività .
Si riportano alcune segnalazione a testimonianza della
qualità eccellente dei servizi sanitari erogati
Elena Vallana
Coordinatore
Redazione:
Maurizio Robberto
Redazione:
Anna Rita Audone
Andrea Bertaccini
Raffaella D'Andretta
Mirella Frattini
Carmen Gatti
Alessandra Mondini
Alberta Paggi
Paola Pontiroli
Carlo Prelli
Barbara Schietti
Claudio Teruggi
Carlo Alberto Zambrino
PER IL VOLONTARIATO
Andrea Bassetti
Lorenza Fontana
“….. Vogliamo portare testimonianza di una realtà di
“buona sanità” verificatasi nella Provincia di Novara e
nello specifico dell’Ospedale di Borgomanero. Desideriamo ringraziare il Primario di Chirurgia dott. Claudio
Sguazzino e tutta la sua équipe che con professionalità,
competenza e dedizione hanno salvato la vita a
………… nonché tutto il personale paramedico, per la
capace assistenza al paziente. Tutti loro hanno dimostrato
una grande sensibilità anche verso la famiglia, sostenendola in drammatici momenti. Un ulteriore ringraziamento
è rivolto alla dott.ssa Grazia Nuvolone, Psicologa del medesimo Ospedale per la sua preziosa assistenza.
L’eccellenza nella cura sanitaria deriva non solo dalle capacità tecnico professionali ma anche e soprattutto dalle
profonde qualità umane, che con questa testimonianza
desideriamo evidenziare.”
Lettera firmata; pubblicata su “Il Corriere di Novara del
27 settembre 2007
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