ALLEGATO 18
N OTA T ECNICA
E
M ETODOLOGICA
EVOLUZIONE
STUDIO DI SETTORE TG82U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L’EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L’evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei
modelli organizzativi, le variazioni di mercato all’interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l’evoluzione dello studio di settore SG82U.
Oggetto dello studio sono le attività economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
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74.14.5 – Pubbliche relazioni;
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74.40.1 – Studi di promozione pubblicitaria.
La finalità perseguita è di determinare un “compenso/ricavo potenziale” tenendo conto non solo di
variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista
o di un’impresa.
A tale scopo, nell’ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili
strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati
nell’espletamento dell’attività.
L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati
rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore per il periodo d’imposta 2004.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 12.174.
Su tali modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la
coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 650 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
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compensi/ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
quadro F (elementi contabili) non compilato;
quadro G (elementi contabili) non compilato;
quadro D (elementi specifici dell’attività) non compilato;
presenze di attività secondarie con un’incidenza sui ricavi/compensi complessivi superiore al 20%;
errata compilazione delle percentuali relative alla modalità di espletamento dell’attività (quadro D);
errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D);
incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a 11.524.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare i soggetti oggetto dell’analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è
ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
2
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una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un’analisi fattoriale
del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un’Analisi in Componenti Principali 1;
un procedimento di Cluster Analysis 2.
L’utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un’applicazione diretta delle tecniche di
clustering.
In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto
più complessa e meno precisa risulta l’operazione di clustering.
Per limitare l’impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è stata effettuata a partire dai
risultati dell’analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che
consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l’omogeneità dei
gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in
funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il
gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell’Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri, ad
esclusione delle variabili dei quadri degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall’esigenza di caratterizzare
i soggetti in base alle varie modalità di espletamento dell’attività, alle diverse tipologie della clientela, alla
dimensione della struttura, ecc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative
alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le
diverse realtà economiche e produttive.
I fattori risultanti dall’Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significatività sia
economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività
oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare diciannove gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
La suddivisione è avvenuta principalmente sulla base della:
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modalità di espletamento dell’attività;
tipologia di clientela;
dimensione e struttura.
La modalità di espletamento dell’attività ha portato all’evidenziazione di studi specializzati in:
consulenza strategica (cluster 1), pianificazione e gestione media (cluster 2), acquisto di spazi pubblicitari
(cluster 3), creazione e realizzazione di campagne pubblicitarie (cluster 4), creazione e realizzazione di
cartellonistica (cluster 5), canale web (cluster 6), progettazione e realizzazione dell’immagine coordinata
(cluster 7), progettazione e realizzazione editoriale (cluster 8), progettazione, costruzione ed allestimento
di stand per fiere, mostre e congressi (cluster 9), organizzazione e realizzazione di campagne promozionali
e servizi promopubblicitari (cluster 10), organizzazione di eventi speciali (cluster 11), progettazione e
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L’Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la
perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie.
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La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell’analisi in componenti principali, permette di identificare
gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.
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realizzazione di azioni di direct marketing (cluster 12), pubbliche relazioni (cluster 13), progettazione e
realizzazione di interventi formativi (cluster 14).
La tipologia di clientela ha permesso di individuare i soggetti che erogano servizi prevalentemente per
altre agenzie di pubblicità (cluster 15) e per la Grande Distribuzione/Distribuzione Organizzata (cluster
16).
La dimensione e la struttura dello studio caratterizza i gruppi omogenei di medie dimensioni (cluster
17), di grandi dimensioni (cluster 18) e di piccole dimensioni (cluster 19).
Nelle successive descrizioni dei cluster, salvo segnalazione contraria, l’indicazione di valori numerici
riguarda valori medi.
CLUSTER 1 – STUDI DI CONSULENZA STRATEGICA
NUMEROSITÀ: 634
Il cluster raggruppa i soggetti (imprese e lavoratori autonomi in parti pressoché uguali) che svolgono quasi
esclusivamente (88% dei ricavi/compensi) l’attività di consulenza strategica.
Si tratta di studi di piccole dimensioni: gli spazi destinati all’esercizio dell’attività sono costituiti solamente
da uffici aventi un’estensione di 29 metri quadrati, il numero di addetti è pari a 1-2 e, nel 45% dei casi,
l’abitazione è utilizzata in modo promiscuo.
Nel 57% dei casi l’attività è svolta in forma individuale.
La clientela che si rivolge maggiormente a questi studi è costituita da società di capitali (tre quarti dei
ricavi/compensi) e da imprenditori individuali e società di persone (la metà circa dei ricavi/compensi per
il 24% dei soggetti). L’area di mercato è soprattutto pluriregionale ed in alcuni casi si estende al di fuori
dei confini nazionali (all’interno dell’Unione Europea per il 12% dei soggetti e al di fuori dell’U.E. per
l’8%).
Per quanto riguarda la localizzazione geografica, si segnala una discreta concentrazione dei soggetti (un
terzo circa) nella provincia di Milano.
CLUSTER 2 – STUDI DI PIANIFICAZIONE E GESTIONE MEDIA
NUMEROSITÀ: 293
Questo cluster è formato da studi, organizzati perlopiù sottoforma di impresa (70%), che ottengono il
76% dei ricavi/compensi totali dall’attività di pianificazione e gestione media (definizione della strategia
da seguire, selezione dei media da utilizzare e pianificazione degli spazi da acquistare su differenti mezzi di
comunicazione come TV, cinema, stampa, radio, affissioni).
Si tratta generalmente di studi di ridotte dimensioni: gli spazi destinati all’esercizio dell’attività sono quasi
esclusivamente costituiti da uffici aventi un’estensione di 38 metri quadrati, il numero di addetti è pari a 2
e nel 37% dei casi l’abitazione è utilizzata in modo promiscuo.
Si tratta prevalentemente di società (di capitali nel 35% dei casi e di persone nel 19%).
La clientela che si rivolge a questi studi è formata principalmente da società di capitali (70% dei
ricavi/compensi), imprenditori individuali e società di persone (il 43% dei ricavi/compensi per il 31% dei
soggetti). L’area di mercato è prevalentemente pluriregionale.
Si segnala che i soggetti del cluster sono particolarmente presenti nelle grandi aree urbane (la provincia di
Milano conta il 34% del totale e la provincia di Roma il 20%).
CLUSTER 3 – STUDI SPECIALIZZATI NELL’ACQUISTO DI SPAZI PUBBLICITARI
NUMEROSITÀ: 303
Questo cluster si caratterizza per la presenza di contribuenti che svolgono l’attività di media buying (84%
dei ricavi/compensi). In linea con la peculiarità del cluster, i costi sostenuti in nome proprio e per conto
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dei clienti ed a questi rifatturati (oltre 272.000 euro il 29% dei soggetti) e le provvigioni o commissioni da
concessionari di spazi pubblicitari ed altri fornitori (165.000 euro per un quinto dei soggetti) risultano
essere più alti rispetto alla media del settore.
Si tratta generalmente di imprese (88% dei casi), organizzate sottoforma di società (di capitali nel 46% dei
casi e di persone nel 18%), che impiegano 2-3 addetti e che svolgono l’attività avvalendosi solamente di
spazi destinati ad uffici (51 metri quadrati).
I clienti che maggiormente si rivolgono ai soggetti del cluster sono soprattutto società di capitali (59% dei
ricavi/compensi) e da imprenditori individuali e società di persone (29%); l’area di mercato è
prevalentemente pluriregionale.
CLUSTER 4 – STUDI SPECIALIZZATI NELLA CREAZIONE E REALIZZAZIONE DI CAMPAGNE
PUBBLICITARIE
NUMEROSITÀ: 781
Gli studi raggruppati in questo cluster, organizzati soprattutto sottoforma di impresa (tre quarti del
totale), si occupano sia della creazione di campagne pubblicitarie (39% dei ricavi/compensi) sia della loro
realizzazione (38%).
L’attività viene svolta da 2 addetti all’interno di 42 metri quadrati di locali destinati ad ufficio.
Per quanto concerne la natura giuridica, lo svolgimento dell’attività in forma individuale e in forma
societaria sono presenti in misura pressoché uguale.
Le società di capitali apportano la quota maggiore (due terzi circa) dei ricavi/compensi totali, seguono gli
imprenditori individuali e le società di persone (42% per la metà circa di soggetti); la clientela è
principalmente formata da agenzie di pubblicità che apportano il 67% dei ricavi/compensi per il 15% dei
soggetti. L’area di mercato è pluriregionale.
Si segnala che i soggetti del cluster sono particolarmente presenti nella provincia di Milano (più di un
quarto del totale).
CLUSTER 5 – STUDI DI PUBBLICITÀ SPECIALIZZATI NELLA CREAZIONE E REALIZZAZIONE DI
CARTELLONISTICA
NUMEROSITÀ: 519
Le attività prevalenti dei soggetti di questo cluster sono la creazione e la realizzazione di cartellonistica
(rispettivamente il 31% ed il 52% dei ricavi/compensi).
Nella grande maggioranza dei casi (94%) si tratta di imprese, che impiegano 2 addetti e che dispongono di
25 metri quadrati di uffici e di 79 metri di locali destinati a laboratorio di produzione; nel 39% dei casi
dispongono anche di 84 metri quadrati di locali destinati a magazzino.
L’attività è svolta prevalentemente in forma individuale (57% dei soggetti).
La clientela è variegata ed è composta di frequente da società di capitali (37% dei ricavi/compensi),
imprenditori individuali e società di persone (44%), ma non di rado comprende anche Pubblica
Amministrazione ed altri enti pubblici e privati, esercenti arti e professioni ed in minima parte anche
persone fisiche. La veicolazione del messaggio contenuto nel cartellone pubblicitario avviene in un ambito
territoriale ristretto: l’area di mercato è prevalentemente comunale-provinciale.
CLUSTER 6 – STUDI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI NEL CANALE WEB
NUMEROSITÀ: 322
Questo cluster comprende soggetti (nella grande maggioranza imprese) specializzati nella progettazione,
realizzazione ed aggiornamento di contenuti multimediali destinati ad essere veicolati attraverso Internet;
da questi servizi ottengono l’82% dei ricavi/compensi complessivi.
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L’attività viene svolta essenzialmente all’interno di locali destinati ad ufficio (24 metri quadrati), di
frequente (41% dei casi) ricavati all’interno dell’abitazione in uso promiscuo; il numero di addetti è pari a
2.
L’attività è svolta maggiormente in forma individuale (61% dei casi).
I prodotti multimediali vengono creati soprattutto per società di capitali (che apportano il 51% dei
ricavi/compensi), imprenditori individuali e società di persone (32%). L’area di mercato è
prevalentemente locale e non di rado si estende ad altre regioni.
CLUSTER 7 – STUDI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
DELL’IMMAGINE COORDINATA
NUMEROSITÀ: 1.469
I contribuenti che fanno parte di questo cluster ottengono il 40% dei ricavi/compensi dall’attività di
progettazione dell’immagine coordinata ed il 30% dalla conseguente realizzazione (produzione di biglietti
da visita, opuscoli, brochures e così via). All’attività principale non di rado si affianca la progettazione e la
realizzazione editoriale, la progettazione, la realizzazione e l’aggiornamento di siti web.
Si tratta perlopiù di imprese (tre quarti del totale); l’attività viene svolta soprattutto (62% dei casi) in
forma individuale impiegando 2 addetti (tra i quali si segnala la presenza di 2 grafici dipendenti o
collaboratori coordinati e continuativi per il 16% dei soggetti). Gli spazi dedicati all’esercizio dell’attività
sono costituiti da 31 metri quadrati di locali destinati ad ufficio e, nel 30% dei casi, da 49 metri quadrati
destinati a laboratorio di produzione.
Il portafoglio clienti si compone perlopiù di società di capitali (54% dei ricavi/compensi) e di imprenditori
individuali e società di persone (29%). L’area di mercato è prevalentemente locale e non di rado si estende
ad altre regioni.
CLUSTER 8 – STUDI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE EDITORIALE
NUMEROSITÀ: 615
Questo cluster si connota per la marcata specializzazione dei soggetti nella progettazione editoriale (43%
dei compensi/ricavi) e nella realizzazione editoriale (34%) di magazine, house-organ, annual reports,
monografie, cataloghi, depliants e così via. Non di rado vengono anche erogati servizi di progettazione e
realizzazione dell’immagine coordinata e di ideazione e realizzazione di contenuti multimediali.
Si tratta perlopiù di imprese (circa due terzi del totale); nel 57% dei casi l’attività viene esercitata in forma
individuale impiegando 2 addetti (tra i quali si segnala la presenza di 2 grafici dipendenti o collaboratori
coordinati e continuativi per il 15% dei soggetti). Per l’esercizio dell’attività ci si avvale di 34 metri
quadrati di locali destinati ad uffici e, nel 20% dei casi, di 48 metri quadrati destinati a laboratorio di
produzione.
Sia le società di capitali che gli imprenditori individuali e le società di persone concorrono alla formazione
della quasi totalità dei ricavi/compensi (rispettivamente il 63% ed il 20%); un decimo dei soggetti opera in
modo prevalente (62% dei ricavi/compensi) per imprese del comparto editoriale (ad eccezione del
comparto radio-televisivo). L’area di mercato è prevalentemente locale e non di rado si estende ad altre
regioni.
Per quanto riguarda la localizzazione geografica, si segnala una discreta concentrazione dei soggetti (un
quarto circa) nella provincia di Milano.
CLUSTER 9 – STUDI DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE ED ALLESTIMENTO DI STAND PER FIERE,
MOSTRE E CONGRESSI
NUMEROSITÀ: 518
Il cluster in esame è formato in larga parte da imprese (90% del totale) che si occupano di servizi per fiere,
mostre e congressi. In particolare, il 38% dei soggetti eroga servizi “chiavi in mano” (progettazione,
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costruzione ed allestimento) per fiere, mostre e congressi ottenendo il 62% dei ricavi/compensi, un quarto
circa dei soggetti ottiene il 39% dalla costruzione ed allestimento stand, il 47% realizza il 69% dal solo
allestimento di stand per fiere, mostre e congressi mentre il 24% dei soggetti ottiene più della metà dei
ricavi/compensi dalla progettazione di spazi espositivi o di materiali destinati ai punti vendita. Infine, il
24% dei soggetti realizza più della metà dei ricavi/compensi dalla vendita di espositori e stand per
allestimenti di fiere, mostre e congressi.
Gli spazi dedicati all’attività si articolano principalmente su 36 metri quadrati di ufficio; un terzo circa di
soggetti dispone di ampi spazi dedicati a laboratorio di produzione (168 metri quadrati) e a magazzino
(482 metri quadrati). Gli addetti impiegati sono pari a 3.
All’interno del cluster, la forma individuale e quella societaria sono presenti in modo pressoché uguale.
Coerentemente con il tipo di attività svolta, la clientela è soprattutto formata da società di capitali con il
61% dei ricavi/compensi e da imprenditori individuali e società di persone con il 24%. L’area di mercato
talvolta si estende all’ambito europeo (circa un terzo dei soggetti) e, nel 12% dei casi, extra europeo.
CLUSTER 10 – STUDI SPECIALIZZATI NELL’ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI CAMPAGNE
PROMOZIONALI E DI SERVIZI PROMOPUBBLICITARI
NUMEROSITÀ: 723
I soggetti che fanno parte di questo gruppo omogeneo sono caratterizzati dallo svolgimento di attività
promozionali e promopubblicitarie. In particolare, il 41% dei soggetti ottiene il 42% dei ricavi/compensi
dalla progettazione di operazioni promozionali; il 37% consegue il 60% con la realizzazione e gestione di
operazioni promozionali, mentre più della metà dei soggetti è fortemente specializzata (oltre i tre quarti
dei ricavi/compensi) nell’erogazione di servizi pubblicitari come le operazioni in-store, la distribuzione di
volantini, le animazioni sul punto vendita e così via.
Si tratta in larga parte di imprese (76% del totale) che svolgono l’attività in forma individuale e in forma
societaria in parti quasi uguali. L’attività si svolge quasi sempre utilizzando solamente spazi destinati ad
uffici aventi un’ampiezza di 32 metri quadrati; il numero di addetti è pari a 2.
La clientela è formata in larga parte da società di capitali (che apportano il 60% dei ricavi/compensi) e da
imprenditori individuali e società di persone (27%); si segnala che un decimo dei soggetti del cluster eroga
servizi in modo rilevante (77% dei ricavi/compensi) ad imprese della Grande Distribuzione/Distribuzione
Organizzata. Nella maggior parte dei casi l’area di mercato è limitata all’ambito locale o alle regioni
limitrofe.
CLUSTER 11 – STUDI SPECIALIZZATI NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI SPECIALI
NUMEROSITÀ: 468
Questo cluster raggruppa quei soggetti che svolgono attività legate alla progettazione, all’organizzazione e
alla gestione di eventi come congressi, convegni, seminari. In particolare: la metà dei soggetti ottiene il
57% dei ricavi/compensi dalla progettazione di eventi speciali, il 46% ottiene il 55% dalla realizzazione di
eventi speciali ed il 33% realizza un terzo circa dei ricavi/compensi con la fornitura di servizi congressuali.
Si tratta in larga parte di imprese (il 73% del totale), organizzate soprattutto in forma societaria (di capitali
nel 38% dei casi e di persone nel 19%), che impiegano 2 addetti e che in genere dispongono solo di 44
metri quadrati di locali destinati ad uffici.
I clienti che maggiormente si rivolgono ai soggetti del cluster sono soprattutto società di capitali (64% dei
ricavi/compensi) e, in misura inferiore, imprenditori individuali e società di persone (il 28% dei
ricavi/compensi per un terzo dei soggetti), enti pubblici (esclusa la Pubblica Amministrazione) ed enti
privati (il 40% per il 31%). Si segnala che il 22% dei soggetti del cluster sostiene costi in nome proprio per
un ammontare di circa 273.000 euro che vengono successivamente rifatturati al cliente.
L’area di mercato è prevalentemente interregionale.
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Coerentemente con il tipo di attività svolta, i soggetti del cluster sono soprattutto localizzati all’interno
delle grandi aree urbane (nell’area milanese la concentrazione è del 31%).
CLUSTER 12 – STUDI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI AZIONI DI DIRECT
MARKETING
NUMEROSITÀ: 84
I contribuenti che fanno parte di questo cluster svolgono in modo prevalente le attività di progettazione
(33% dei ricavi/compensi) e la conseguente realizzazione di azioni di direct marketing (45%) veicolate con
differenti mezzi (via posta, e-mail e così via). In affiancamento all’attività principale il 18% svolge
un’attività di consulenza strategica dalla quale realizza il 28% dei ricavi/compensi.
Si tratta in prevalenza (67%) di imprese che svolgono l’attività in forma individuale e in forma societaria
in parti quasi uguali. L’attività viene svolta utilizzando 53 metri quadrati di uffici ed impiegando 2 addetti.
La clientela che assume il maggior peso sui ricavi/compensi complessivi è costituita da società di capitali
(72%) e da imprenditori individuali e società di persone (14%).
L’area di mercato è prevalentemente nazionale ma non di rado si estende all’ambito europeo (19% dei
casi) e, nel 12% dei casi, anche extra europeo.
Per quanto riguarda infine la localizzazione dei soggetti, il cluster presenta una forte concentrazione (41%)
nell’area milanese.
CLUSTER 13 – STUDI DI PUBBLICHE RELAZIONI
NUMEROSITÀ: 526
Questo cluster raggruppa soggetti che si occupano di pubbliche relazioni: il 48% dei ricavi/compensi
deriva dal coordinamento e gestione di uffici stampa, il 35% dei contribuenti si occupa di coordinare e
gestire la comunicazione per imprese o organizzazioni (60% dei ricavi/compensi), il 34% pianifica le
relazioni con i media o, in generale, con il mondo esterno all’impresa cliente ( 39% dei ricavi/compensi).
Si tratta sia di lavoratori autonomi (53%) sia di imprese (47%) che nel 60% dei casi esercitano l’attività in
forma individuale. L’attività viene svolta utilizzando 47 metri quadrati di uffici ricavati spesso (42% dei
casi) all’interno dell’abitazione in uso promiscuo. Il numero di addetti è pari a 2.
La clientela rappresentata è formata soprattutto da società di capitali (due terzi circa dei ricavi/compensi),
ma comprende anche Pubblica Amministrazione, altri enti pubblici ed enti privati, imprenditori
individuali e società di persone. Si segnala che un quarto circa dei soggetti del cluster sostiene costi in
nome proprio per un ammontare di circa 97.000 euro che vengono successivamente rifatturati al cliente.
L’area di mercato è pluriregionale-nazionale.
La localizzazione dei soggetti presenta una forte concentrazione (il 41%) nell’area milanese.
CLUSTER 14 – STUDI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI
FORMATIVI
NUMEROSITÀ: 101
Gli studi che fanno parte di questo cluster si occupano sia di progettazione (25% dei ricavi/compensi) che
di realizzazione (49%) di interventi formativi (come seminari, corsi di aggiornamento, workshop)
incentrati sulla comunicazione.
Il cluster presenta una particolare concentrazione di lavoratori autonomi (60%) e di soggetti che esercitano
l’attività in forma individuale (69%); il numero di addetti è pari ad uno. Gli spazi destinati all’esercizio
dell’attività sono costituiti solamente da uffici aventi un’estensione di 26 metri quadrati; più della metà dei
soggetti utilizza l’abitazione in uso promiscuo.
La formazione viene erogata soprattutto a società di capitali (53% dei ricavi/compensi), enti pubblici
(esclusa la Pubblica Amministrazione) ed enti privati (60% dei ricavi/compensi per la metà dei soggetti) e
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ad imprenditori individuali e società di persone (il 27% per il 26%). L’area di mercato è prevalentemente
interregionale.
CLUSTER 15 – STUDI PUBBLICITARI CHE PRESTANO SERVIZI PER AGENZIE DI PUBBLICITÀ
NUMEROSITÀ: 157
L’elemento caratterizzante di questo gruppo è la clientela: il 91% dei ricavi/compensi complessivi deriva
da servizi erogati nei confronti di altre agenzie di pubblicità.
Nella maggior parte dei casi si tratta di free-lance: il numero di addetti è pari a uno, il 61% è lavoratore
autonomo e l’attività viene svolta in prevalenza (80%) in forma individuale. Inoltre, gli spazi destinati
all’esercizio dell’attività comprendono solamente uffici aventi un’estensione di 20 metri quadrati ed una
larga parte dei soggetti (62%) utilizza l’abitazione in modo promiscuo.
Per quanto riguarda l’attività svolta non si segnalano particolari specializzazioni; i servizi erogati più di
frequente sono la consulenza strategica, la creazione di campagne pubblicitarie, la progettazione
dell’immagine coordinata e la progettazione editoriale.
L’area di mercato è prevalentemente provinciale-regionale.
Per quanto riguarda infine la localizzazione dei soggetti, il cluster presenta una discreta concentrazione
(31%) nell’area milanese.
CLUSTER
16
–
STUDI PUBBLICITARI CHE PRESTANO SERVIZI
DISTRIBUZIONE/DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA
PER
LA
GRANDE
NUMEROSITÀ: 162
I soggetti che fanno parte di questo gruppo omogeneo sono accomunati dal forte peso sui ricavi/compensi
totali (81%) della clientela “Grande Distribuzione/Distribuzione Organizzata”. I servizi erogati sono
molteplici; si citano la consulenza strategica (17% dei compensi per un terzo circa dei soggetti), la
creazione di campagne pubblicitarie (16% per il 33%), la progettazione editoriale (16% per il 33%) e la
progettazione di spazi espositivi e di materiali per il punto vendita (12% per il 23%).
Si tratta soprattutto di imprese (tre quarti circa del totale) che esercitano l’attività in forma individuale e
in forma societaria in modo pressoché uguale e che impiegano 3 addetti (tra i quali 2 grafici dipendenti o
collaboratori coordinati e continuativi per il 23% dei soggetti). Gli spazi dedicati all’esercizio dell’attività
sono costituiti in prevalenza da uffici aventi un’estensione di 66 metri quadrati; il 23% dei soggetti dispone
altresì di 106 metri quadrati di locali destinati a laboratorio di produzione ed il 18% di 180 metri quadrati
di magazzino.
Un terzo circa dei contribuenti del cluster presenta circa 237.000 euro di costi sostenuti in nome proprio e
successivamente rifatturati al cliente.
Il bacino di clientela si estende su un ampio territorio: l’area di mercato è prevalentemente pluriregionalenazionale ed il 14% dei soggetti opera anche in ambito europeo.
CLUSTER 17 – STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA DESPECIALIZZATI DI
MEDIE DIMENSIONI
NUMEROSITÀ: 1.100
Gli studi che fanno parte di questo cluster si occupano di diversi aspetti riguardanti la comunicazione e
promozione pubblicitaria come la consulenza strategica, la progettazione e realizzazione dell’immagine
coordinata, la creazione di campagne pubblicitarie e la progettazione editoriale.
Gli spazi dedicati ad ufficio (97 metri quadrati) sono più estesi rispetto alla media del settore; in un quarto
circa dei casi sono presenti locali destinati a magazzino di 73 metri quadrati e nel 32% locali destinati a
laboratorio di produzione di 89 metri quadrati. Nella quasi totalità dei casi si tratta di imprese,
organizzate sottoforma societaria (di capitali nel 54% e di persone nel 26%) che impiegano 5 addetti (tra i
quali all’interno del personale dipendente o assunto con contratto di collaborazione coordinata e
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continuativa si segnala la presenza di 2 account/responsabili new business nel 26% dei casi e di 2-3 grafici
nel 43%).
A fronte dell’ampio ventaglio di servizi offerti, la clientela è variegata e comprende: società di capitali
(67% dei ricavi/compensi), imprenditori individuali e società di persone (15%), Pubblica Amministrazione
(17% di ricavi/compensi per il 29% degli appartenenti) ed altri enti pubblici e privati (18% per il 33%). Il
34% dei soggetti dichiara di sostenere costi in nome proprio per un ammontare di 175.000 euro che
vengono successivamente rifatturati al cliente.
L’area di mercato è soprattutto interregionale-nazionale e nel 19% dei casi si estende anche ad altri Paesi
dell’Unione Europea.
CLUSTER 18 – STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA DESPECIALIZZATI DI
GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITÀ: 88
Questo cluster comprende soggetti che si occupano di diversi aspetti riguardanti la comunicazione e
promozione pubblicitaria come la consulenza strategica, la progettazione e realizzazione dell’immagine
coordinata, la creazione di campagne pubblicitarie e la progettazione e la realizzazione editoriale, la
progettazione di spazi espositivi e la progettazione, costruzione ed allestimento stand per fiere, mostre e
congressi. Per quanto riguarda il tipo di campagne pubblicitarie realizzate, il 24% dei soggetti, nel corso
dell’anno preso a riferimento, ha effettuato 3 campagne televisive o cinematografiche; il 35% ha eseguito 8
campagne radiofoniche ed il 44% ha realizzato 16 campagne stampa.
Si tratta di imprese (100% dei casi) di grandi dimensioni: gli spazi dedicati all’esercizio dell’attività sono
estesi (354 metri quadrati di ufficio, 184 metri quadrati di magazzino per il 36% dei soggetti e 327 metri
quadrati destinati a laboratorio di produzione per il 31%) e la natura giuridica quasi esclusiva è la forma
societaria (di capitali nell’89% dei casi e di persone nel 9%). Anche il numero di addetti (16) è
sensibilmente più elevato rispetto alla media; tra i dipendenti o assunti con contratto di collaborazione
coordinata e continuativa vi sono differenti profili professionali: 3 account/responsabili new business, 3
grafici, un responsabile di produzione per il 49% dei soggetti, 3 strategic planner, marketing e ricerche per
il 26%, 2 “media” per il 25%, un direttore creativo per il 32%, 2-3 copywriter per il 32%, 2 art director per
il 38%, 2 responsabili progetti di relazioni pubbliche per il 20%, 2-3 responsabili di documentazione per il
23% e 3 specialisti web per il 16%.
A fronte di una gamma completa di servizi, il cliente che si rivolge a questo tipo di studi presumibilmente
richiede di essere seguito in ogni aspetto riguardante la comunicazione pubblicitaria. La clientela che
apporta la maggior parte dei ricavi/compensi (i tre quarti circa) è costituita da società di capitali. La metà
delle imprese sostiene in nome proprio ingenti costi (551.000 euro circa) rifatturati al cliente finale.
L’area di mercato è ampia e prevalentemente nazionale, non di rado si estende in ambito europeo (47% dei
casi) ed extraeuropeo (18).
La localizzazione dei contribuenti registra una particolare concentrazione (30%) nell’area milanese.
CLUSTER 19 – STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA DESPECIALIZZATI DI
PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITÀ: 2.652
Questo cluster raggruppa studi che offrono un’offerta molto variegata di servizi; non emergono infatti
particolari concentrazioni dei ricavi/compensi su alcuna attività.
La maggioranza dei soggetti (due terzi circa) è organizzata sottoforma di impresa ed utilizza solamente 17
metri quadrati di uffici; il 43% utilizza l’abitazione in uso promiscuo. Il 66% del totale svolge l’attività in
forma individuale ed il numero di addetti è pari ad uno.
10
La clientela è formata prevalentemente da società di capitali (che apportano il 54% dei ricavi/compensi) ed
imprenditori individuali e società di persone (22%). L’area di mercato è locale ma non di rado si estende
ad altre regioni.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI COMPENSO/RICAVO
Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo
e distintamente per compensi da attività di lavoro autonomo e ricavi da attività di impresa, la funzione
matematica che meglio si adatta all’andamento del compenso/ricavo dei soggetti appartenenti al gruppo in
esame. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla3.
La stima della “funzione di compenso/ricavo” è stata effettuata individuando la relazione tra il
compenso/ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili
indipendenti).
E’ opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è proceduto ad effettuare un’analisi
sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di “normalità economica” nell’esercizio dell’attività e per
scartare le situazioni anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella
determinazione della “funzione di compenso/ricavo”.
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
•
(costo del venduto4 + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
•
costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati;
e i professionisti che presentano:
•
costi e spese dichiarati nel quadro G superiori ai compensi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame:
Imprese:
•
Valore aggiunto orario = (ricavi dichiarati – (costo del venduto + costo per la produzione dei servizi)
– spese per acquisti di servizi – altri costi per servizi) / (numero addetti5 * 312 * 8)
3
La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l’andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significatività statistica.
4
Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime – rimanenze finali
5
Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all’anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti, ad eccezione dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività
prevalentemente nell’impresa e degli Amministratori non soci, sono state normalizzate all’anno in base alla percentuale di lavoro
prestato.
Numero addetti
=
(ditte
individuali)
1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + operai
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di
lavoro ripartito + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di
inserimento, a termine e lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo
o di somministrazione di lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività
prevalentemente nell’impresa o nello studio + numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge
dell’azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell’impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell’impresa + numero associati in partecipazione
diversi
11
•
Margine operativo lordo sulle vendite = (ricavi dichiarati – (costo del venduto + costo per la
produzione di servizi) - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro
dipendente afferenti l’attività dell’impresa - spese per acquisti di servizi – altri costi per servizi) * 100 /
ricavi.
Professionisti:
•
Resa oraria = (compensi dichiarati – compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente
afferenti l’attività professionale e artistica – spese per prestazioni di collaborazione coordinata e
continuativa) / (numero addetti6 * 48 * 50).
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e per localizzazione territoriale, è stata
calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono stati
selezionati i soggetti che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all’interno di un
determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
numero addetti
= (società)
6
Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + operai specializzati
+ numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine e
lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di
lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell’impresa
o nello studio + numero familiari diversi che prestano attività nell’impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell’impresa + numero di associati in
partecipazione diversi + numero soci con occupazione prevalente nell’impresa + numero soci diversi +
numero amministratori non soci
Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all’anno in base alle giornate retribuite.
1 * ”Fattore correttivo individuale” + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero
numero addetti
operai generici + operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di
=
lavoro intermittente, di lavoro ripartito + numero apprendisti + numero assunti con contratto di
(professionista
formazione e lavoro, di inserimento, a termine e lavoranti a domicilio; personale con contratto di
che opera in
fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro
forma
individuale)
dove:
numero addetti
= (associazioni
tra
professionisti)
•
“Fattore correttivo individuale” = “Peso ore settimanali dedicate all’attività” * “Peso settimane di
lavoro nell’anno”
•
“Peso ore settimanali dedicate all’attività” è pari a: (minor valore tra 48 e “Numero ore
settimanali dedicate all’attività”) / 48
•
“Peso settimane di lavoro nell’anno” è pari a: (minor valore tra 50 e “Numero settimane di
lavoro nell’anno”) / 50
Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + operai specializzati
+ numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine e
lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di
lavoro + numero soci o associati che prestano attività nello studio * “Fattore correttivo associazioni”
dove:
•
“Fattore correttivo associazioni” = “Peso ore settimanali dedicate all’attività” * “Peso settimane
di lavoro nell’anno”
•
“Peso ore settimanali dedicate all’attività” è pari a (minor valore tra 48 e “Numero ore
settimanali dedicate all’attività” / “Numero soci o associati che prestano attività nello studio”) /
48
“Peso settimane di lavoro nell’anno” è pari a (minor valore tra 50 e “Numero settimane di lavoro
nell’anno” / “Numero soci o associati che prestano attività nello studio”) / 50
•
12
•
•
•
•
•
•
•
dal 2° ventile, per il cluster 18;
dal 3° ventile, per i cluster 12, 13, 14 e 16;
dal 4° al 19° ventile, per i cluster 3 e 17;
dal 4° ventile, per i cluster 5, 8, 9 e 15;
dal 5° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 7, 10, 11 e 19;
dal 6° ventile, per il cluster 1;
dal 7° ventile, per il cluster 6.
Per il margine operativo lordo sulle vendite (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
•
dal 4° ventile, per i cluster 6, 12, 14 e 15;
•
dal 5° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9 e 19;
•
dal 6° ventile, per i cluster 10, 11, 13, 16, 17 e 18.
Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli:
•
dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 7, 8, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 e 19;
•
dal 3° ventile, per i cluster 5, 6 e 9;
•
dal 4° al 19° ventile, per il cluster 10.
Così definito il campione dei soggetti di riferimento, si è proceduto alla definizione della “funzione di
compenso/ricavo” per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della “funzione di compenso/ricavo” sono state utilizzate sia variabili contabili
(quadri F o G) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo
stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della “funzione di compenso/ricavo” si è
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l’eventuale
presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità).
Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono
stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell’intervallo
compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della “funzione di compenso/ricavo” si è tenuto conto anche delle possibili differenze di
risultati economici legate al luogo di svolgimento dell’attività.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati dello studio relativo alla “territorialità generale a livello
provinciale”7 che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in
rapporto al:
•
grado di benessere;
•
livello di qualificazione professionale;
•
struttura economica.
Nella definizione della “funzione di compenso/ricavo” le aree territoriali sono state rappresentate con un
insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con le variabili “Costo del Venduto +
Costo per la produzione di servizi” (imprese) e “Radice quadrata del valore dei beni strumentali”
(professionisti). Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte
completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento,
ai coefficienti delle variabili “Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi” e nella stima del
compenso di riferimento, ai coefficienti delle variabili “Radice quadrata del valore dei beni strumentali”.
Nell’allegato 18.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della “funzione di ricavo”.
Nell’allegato 18.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della “funzione di compenso”.
7
I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell’apposito Decreto Ministeriale.
13
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL’UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del compenso/ricavo del singolo soggetto sono previste due fasi:
•
•
l’Analisi Discriminante8;
la stima del compenso/ricavo di riferimento.
Nell’allegato 18.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell’Analisi
Discriminante.
Non si è proceduto nel modo standard di operare dell’Analisi Discriminante in cui si attribuisce
univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilità; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilità si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate
sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni soggetto viene determinato il compenso/ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di
confidenza.
Tale compenso/ricavo è dato dalla media dei compensi/ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo,
calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata
con le relative probabilità di appartenenza.
Anche l’intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del
99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilità di appartenenza.
8
L’Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
14
ALLEGATO 18.A.1
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA’ DI IMPRESA
TG82U
VARIABILI
Soci e associati in partecipazione (numero normalizzato)
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi che prestano attività nell’impresa
(numero normalizzato)
Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
CLUSTER 1
CLUSTER 2
CLUSTER 3
CLUSTER 4
CLUSTER 5
31.010,2637
-
22.693,8615
25.920,3958
13.890,9503
31.010,2637
-
22.693,8615
25.920,3958
13.890,9503
1,4437
1,2622
1,0790
1,2931
1,4343
1,0411
1,2219
1,1622
1,1706
1,6405
79,6219
-
-
76,0089
-
-
213,2474
257,2755
-
131,3360
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l’attività dell’impresa
1,1743
1,3901
1,1750
1,5511
1,2354
Altri costi per servizi
1,0411
1,1533
1,0419
-
1,0607
-
-
-
-0,1708
-
Spese per acquisti di servizi
Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,6
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo
Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all’attività di realizzazione campagne pubblicitarie
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
15
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA’ DI IMPRESA
VARIABILI
Soci e associati in partecipazione (numero normalizzato)
TG82U
CLUSTER 6
CLUSTER 7
CLUSTER 8
CLUSTER 9
CLUSTER 10
-
17.207,6973
19.838,8486
22.742,4697
19.597,6612
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi che prestano attività nell’impresa
(numero normalizzato)
Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
-
17.207,6973
19.838,8486
22.742,4697
19.597,6612
1,3594
1,1776
1,3186
1,1554
1,3856
Spese per acquisti di servizi
1,0290
1,7269
1,1791
1,9748
1,1790
-
167,7439
215,3404
-
189,7711
503,0169
-
-
609,2053
-
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l’attività dell’impresa
1,8120
1,1771
1,4490
1,0710
1,0994
Altri costi per servizi
1,0290
1,0687
0,9781
0,7651
1,1790
-
-
-0,2445
-
-
-
-
-
-
-0,1848
-
-
-
-
-0,2238
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo
Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4
Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all’attività di realizzazione editoriale
Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all’attività di realizzazione e gestione di operazioni
promozionali
Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all’attività di servizi promopubblicitari
CORRETTIVI TERRITORIALI
Correttivo da applicare al coefficiente della Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
Gruppo 2 della territorialità generale a livello provinciale – Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema
economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali
Correttivo da applicare al coefficiente della Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale – Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere
e scolarità poco sviluppata
CLUSTER 6
CLUSTER 7
CLUSTER 8
CLUSTER 9
CLUSTER 10
-
-0,1189
-
-
-
-
-0,1189
-
-
-
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
16
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA’ DI IMPRESA
VARIABILI
Soci e associati in partecipazione (numero normalizzato)
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi che prestano attività nell’impresa
(numero normalizzato)
Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
TG82U
CLUSTER 11
CLUSTER 12
CLUSTER 13
CLUSTER 14
CLUSTER 15
29.301,4139
-
31.349,7612
-
-
29.301,4139
-
31.349,7612
-
-
1,1358
1,5886
1,2091
1,3101
1,0430
1,1571
1,5886
0,8171
1,3101
1,0430
150,1196
147,8177
-
251,1228
264,6527
-
-
888,4726
-
-
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l’attività dell’impresa
1,4229
1,6112
1,4575
3,4579
1,8821
Altri costi per servizi
1,1114
-
0,7882
-
-
Spese per acquisti di servizi
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo
Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
17
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA’ DI IMPRESA
VARIABILI
Soci e associati in partecipazione (numero normalizzato)
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi che prestano attività nell’impresa
(numero normalizzato)
Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
Spese per acquisti di servizi
TG82U
CLUSTER 16
CLUSTER 17
CLUSTER 18
CLUSTER 19
-
19.660,5876
-
11.523,3486
-
19.660,5876
-
11.523,3486
1,1228
1,1868
1,2068
1,3406
1,8489
1,2450
1,2687
1,4571
304,1509
221,9887
186,8187
-
-
-
-
517,8788
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l’attività dell’impresa
0,9211
1,2461
1,1579
1,3639
Altri costi per servizi
0,7238
0,9131
1,1724
0,9243
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo
Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4
CORRETTIVI TERRITORIALI
CLUSTER 16
CLUSTER 17
CLUSTER 18
CLUSTER 19
Correttivo da applicare al coefficiente della Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
Gruppo 2 della territorialità generale a livello provinciale – Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema
economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali
Correttivo da applicare al coefficiente della Costo del Venduto + Costo per la produzione di servizi
Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale – Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere
e scolarità poco sviluppata
-
-
-
-0,2649
-
-
-
-0,2649
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
18
ALLEGATO 18.A.2
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITA’ DI LAVORO AUTONOMO
TG82U
VARIABILI
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali
CLUSTER 1
CLUSTER 2
CLUSTER 3
CLUSTER 4
CLUSTER 5
-
-
128,8737
317,9697
203,9373
Valore dei beni strumentali elevato a 0,4
567,5848
-
-
-
-
Valore dei beni strumentali elevato a 0,6
-
98,4912
-
-
Spese per prestazioni di lavoro dipendente
2,9520
3,9453
2,5006
2,0266
1,8556
Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa
2,9520
3,9453
2,5006
2,0266
1,8556
Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l’attività professionale e artistica
2,9520
3,9453
2,5006
2,0266
Consumi
6,0918
6,7681
6,1795
5,3022
1,8556
1,9232
Altre spese
4,4335
2,4085
2,5006
2,1025
1,9232
-
-
-
-92,7156
-
Radice quadrata del valore dei beni strumentali relativa all’attività di realizzazione campagne pubblicitarie
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
19
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITA’ DI LAVORO AUTONOMO
VARIABILI
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali
Valore dei beni strumentali elevato a 0,4
TG82U
CLUSTER 6
-
CLUSTER 7
CLUSTER 8
CLUSTER 9 CLUSTER 10
224,6062
189,4194
243,0157
596,0162
-
511,7966
-
-
Spese per prestazioni di lavoro dipendente
1,1068
1,5349
2,2919
1,1907
2,1276
Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa
1,1068
1,5349
2,2919
1,1907
2,1276
Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l’attività professionale e artistica
1,1068
1,5349
2,2919
1,1907
2,1276
Consumi
2,7795
5,3841
3,1826
4,7391
6,4016
Altre spese
2,7795
1,4700
3,1347
3,4476
1,5934
Radice quadrata del valore dei beni strumentali relativa all’attività di realizzazione immagine coordinata
-
-148,8712
-
-
-
Radice quadrata del valore dei beni strumentali relativa all’attività di realizzazione e gestione di operazioni promozionali
-
-
-
-
-94,4707
Radice quadrata del valore dei beni strumentali relativa all’attività di servizi promopubblicitari
-
-
-
-
-118,1849
CORRETTIVI TERRITORIALI
CLUSTER 6
CLUSTER 7
CLUSTER 8
CLUSTER 9
CLUSTER 10
Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del valore dei beni strumentali
Gruppo 2 della territorialità generale a livello provinciale – Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema
economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali
Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del valore dei beni strumentali
Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale – Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere
e scolarità poco sviluppata
-
-45,9672
-
-
-
-
-45,9672
-
-
-
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
20
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITA’ DI LAVORO AUTONOMO
VARIABILI
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali
TG82U
CLUSTER 11
CLUSTER 12
CLUSTER 13
CLUSTER 14
CLUSTER 15
265,3586
245,8464
235,4528
204,3237
224,0202
Spese per prestazioni di lavoro dipendente
1,3236
2,0052
2,6396
2,2354
2,3058
Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa
1,3236
2,0052
2,6396
2,2354
2,3058
Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l’attività professionale e artistica
1,3236
2,0052
2,6396
2,2354
2,3058
Consumi
3,6742
3,6723
5,6463
3,1150
6,1043
Altre spese
2,8868
3,6723
2,0341
2,2354
2,3058
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
21
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITA’ DI LAVORO AUTONOMO
VARIABILI
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali
TG82U
CLUSTER 16
CLUSTER 17
CLUSTER 19
172,4684
186,0629
-
-
-
497,9399
Spese per prestazioni di lavoro dipendente
1,9545
1,7210
1,3094
Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa
1,9545
1,7210
1,3094
Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l’attività professionale e artistica
1,9545
1,7210
1,3094
Consumi
2,9008
6,9870
4,7530
Altre spese
2,9008
2,3788
2,8725
Valore dei beni strumentali elevato a 0,4
CORRETTIVI TERRITORIALI
CLUSTER 16
CLUSTER 17
CLUSTER 19
Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del valore dei beni strumentali
Gruppo 2 della territorialità generale a livello provinciale – Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema
economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali
Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del valore dei beni strumentali
Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale – Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere
e scolarità poco sviluppata
-
-
-82,5593
-
-
-82,5593
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
22
ALLEGATO 18.B
VARIABILI DELL’ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
•
Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
•
Numero delle giornate retribuite per i quadri
•
Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
•
Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
•
Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
•
Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di
lavoro intermittente, di lavoro ripartito
•
Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
•
Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro, di
inserimento, a termine e lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro
temporaneo o di somministrazione di lavoro
•
Numero dei collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente
nell’impresa o nello studio
•
Numero dei soci o associati che prestano attività nello studio
•
Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda
coniugale
•
Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che
prestano attività nell’impresa
•
Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell’impresa
•
Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo
precedente
•
Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell’impresa
•
Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
•
Numero degli amministratori non soci
QUADRO B:
•
Superficie locali destinati al laboratorio di produzione (Mq)
Superficie locali destinati ad ufficio (Mq)
•
QUADRO D:
•
Modalità di espletamento dell’attività: Consulenza strategica
•
Modalità di espletamento dell’attività: Pianificazione e gestione media: TV, cinema, stampa,
radio, affissioni (strategia, selezione, pianificazione)
Modalità di espletamento dell’attività: Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di
•
controllo)
•
Modalità di espletamento dell’attività: Creazione campagne pubblicitarie (televisive,
cinematografiche, radiofoniche, stampa, affissioni, ecc.)
•
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione campagne pubblicitarie (televisive,
cinematografiche, radiofoniche, stampa, affissioni, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Creazione cartellonistica
•
•
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione cartellonistica
23
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento
siti e portali web / comunicazione multimediale
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione immagine coordinata (logo, marchio,
naming, biglietti da visita, brochure, opuscoli, volantini, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione immagine coordinata (logo, marchio,
naming, biglietti da visita, brochure, opuscoli, volantini, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione editoriale (magazines, house-organ, annual
reports, monografie, cataloghi, depliants, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione editoriale (magazines, house-organ, annual
reports, monografie, cataloghi, depliants, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione spazi espositivi e materiali punto vendita
(senza contruzione e/o allestimento)
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione, costruzione e allestimento stand per fiere,
mostre e congressi
Modalità di espletamento dell’attività: Costruzione ed allestimento stand per fiere, mostre e
congressi
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione di operazioni promozionali (al
consumatore e al trade)
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione e gestione di operazioni promozionali (al
consumatore e al trade)
Modalità di espletamento dell’attività: Servizi promopubblicitari (in-store, distribuzioni
volantini, animazioni, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione di eventi speciali (congressi, convention,
convegni, seminari, incentive & motivation, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione di eventi speciali (congressi, convention,
convegni, seminari, incentive & motivation, ecc.) compresa l’eventuale fornitura di servizi
congressuali
Modalità di espletamento dell’attività: Fornitura di servizi congressuali (segreteria congressuale,
immagine coordinata dell’evento, logistica, traduzioni, hostess, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione di azioni e programmi di sponsorizzazione
(sociale, culturale, sportiva, ecc.)
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione di azioni di direct marketing (a mezzo
posta, telematico o altro)
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione di azioni di direct marketing (a mezzo
posta, telematico o altro)
Modalità di espletamento dell’attività: Coordinamento e gestione operativa di programmi e
azioni di comunicazioni per istituzioni, enti, organizzazioni, imprese, ecc.
Modalità di espletamento dell’attività: Pianificazione delle relazioni con i media, le comunità
locali, la comunità finanziaria, le istituzioni, gli enti sopranazionali, nazionali e locali, ecc.
Modalità di espletamento dell’attività: Progettazione di interventi formativi (seminari, corsi di
aggiornamento, workshop, ecc.) sulla comunicazione
Modalità di espletamento dell’attività: Realizzazione di interventi formativi (seminari, corsi di
aggiornamento, workshop, ecc.) sulla comunicazione
Modalità di espletamento dell’attività: Coordinamento e gestione di servizi di ufficio stampa
(organizzazione di conferenze stampa, stesura e diffusione di comunicati e documentazioni per
la stampa, raccolta di rassegna stampa, ecc.)
24
•
Modalità di espletamento dell’attività: Ricavi derivanti dalla vendita di espositori e stands per
allestimenti di fiere mostre e congressi
QUADRO Z:
•
Elementi specifici riguardanti la clientela: Servizi prestati nei confronti di altre agenzie di
pubblicità
•
Elementi specifici riguardanti la clientela: Servizi prestati nei confronti di imprese della Grande
Distribuzione / Distribuzione Organizzata.
25
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Nota tecnica TG82U - Agenzia delle Entrate