REGIONE PIEMONTE
A.S.L. “NO”
Azienda Sanitaria Locale di Novara
Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara
tel. 0321 374111 - fax 0321 374519
www.asl.novara.it
P. IVA 01522670031
ASL “NO” di NOVARA
“PIANO LOCALE DI PREVENZIONE”
(2015 - 2018)
PROGRAMMA ATTIVITA’ - ANNO 2015
Azienda Sanitaria Locale “NO” di Novara
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Viale Roma, 7 - 28100 Novara
tel. 0321 374334/304 - fax 0321 374301
[email protected]
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
1
INDICE
Premessa
pag.
03
1. Guadagnare Salute Piemonte
Scuole che promuovono la salute
pag.
06
2. Guadagnare Salute Piemonte
Comunità ed ambienti di vita
pag.
12
3. Guadagnare Salute Piemonte
Comunità ed ambienti di lavoro
pag.
24
4. Guadagnare Salute Piemonte
Promozione della salute e prevenzione nel
setting sanitario
pag.
30
5. Screening di popolazione
pag.
50
6. Lavoro e salute
pag.
62
7. Ambiente e salute
pag.
78
8. Prevenzione e controllo delle
malattie trasmissibili
pag.
92
9. Sanità pubblica veterinaria
e sicurezza alimentare
pag.
102
10. Governance, organizzazione e monitoraggio
del Piano Regionale di Prevenzione
pag.
112
Allegati:
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“Programmazione Attività S.I.S.P. ASL NO 2015”
“Programmazione Attività P.A.I.S.A. ASL NO 2015”
PLP programmazione
annuale 2015
2
PREMESSA
Premesso che:
- con D.G.R. n. 25-6992 del 30.12.2013 ad oggetto: “Approvazione Programmi Operativi 2013-2015
predisposti ai sensi dell'art. 15, comma 20, del D.L. n. 95/2012 convertito, con modificazioni, in Legge n.
135/2012”, la Regione Piemonte ha approvato i Programmi Operativi 2013-2015 e che il Programma 11
(Sanità pubblica) all’Intervento 11.1 Declina le “Azioni coerenti con il Piano Locale di Prevenzione”;
- con DGR n. 25-1513 del 03.06.2015 la Regione Piemonte ha approvato il Piano Regionale della
Prevenzione 2015-2018, fornendo indirizzi operativi alle Aziende Sanitarie Locali;
- con D.D. n. 470 del 16.07.2015 della Direzione Sanità - Settore Prevenzione e Veterinaria la Regione
Piemonte ha approvato obiettivi e programmi di attività del Piano Regionale di Prevenzione 2015, come
previsto dalla DGR n. 25-1513 del 03.06.2015.
Richiamata:
- la Deliberazione del Direttore Generale n. 616 del 4.7.2014 relativa al Piano Locale della Prevenzione
2014-2018, con la quale era stato istituito a livello locale, un Tavolo di Coordinamento della Governance
del Piano Locale di Prevenzione, presieduto dal Direttore Sanitario dell’ASL NO ed erano stati definiti il
coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione ed i gruppi di lavoro per la stesura del PLP
dell’anno 2014.
Valutata:
- la necessità di garantire la predisposizione del Piano Locale della Prevenzione per l’anno corrente secondo
le indicazioni fornite con la predetta DGR n. 25-1513 del 03.06.2015, aggiornando ed adattando i gruppi di
lavoro di cui sopra;
- la necessità di ratificare, ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e
nell’applicazione del Piano Locale di Prevenzione per l’anno 2015;
l’ASL NO, con la Deliberazione n. 708 del 27.07.2015, avente ad oggetto “ Piano Locale della Prevenzione: indirizzi
operativi ”, ha individuato ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e
nell’applicazione del Piano Locale di Prevenzione che di seguito si rappresentano.
Tavolo di Coordinamento per la Governance del PLP:
Presieduto dal Direttore Sanitario ASL NO, dott.ssa Arabella Fontana.
Componenti:
- per l’ASL NO:
Direttore F.F. del Dipartimento di Prevenzione, dott. Maurizio Roceri
Dirigente Medico S.C. SSEpi, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti
Dirigente Medico Responsabile Promozione della salute, dott. Lorenzo Brusa
Coordinatore dei Distretti, dott. Francesco Grazioli
Direttore Medico F.F. P.O. Borgomanero, dott.ssa Daniela Kozel
Responsabile Comunicazione, dott. Paolo Garavana
- per l’AOU MAGGIORE DELLA CARITÀ DI NOVARA:
Direttore Sanitario AOU Maggiore della Carità di Novara, dott. Gianenrico Guida o suo delegato
- per l’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE convenzionata con AOU:
Professore statistica medica UPO e Direttore SCDU Epidemiologia dei Tumori, prof. Corrado Magnani
- per L’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE:
Professore Associato di Igiene del Dipartimento di Medicina Traslazionale, prof. Fabrizio Faggiano.
Il tavolo potrà di volta in volta essere integrato da ulteriori soggetti in relazione agli argomenti in discussione.
Poiché il tavolo è funzionale alla realizzazione del PLP, i tempi delle sue convocazioni saranno gestiti d’intesa con il
Coordinatore del Piano.
Mandato: individuare e promuovere possibili sinergie dell’ASL NO ed in particolare del Dipartimento di
Prevenzione con altre Strutture sanitarie sia dell’ASL NO sia dell’AOU al fine di sviluppare una rete organizzativa
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che agisca quale insieme armonico e finalizzato ad obiettivi comuni e condivisi, implementando integrazione e
complementarietà fra attività consolidate ed attività innovative.
Favorire l’integrazione operativa degli aspetti trasversali al Piano, quali la valorizzazione dei dati, la promozione
della salute e la comunicazione.
Coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione:
Direttore F.F. del Dipartimento di Prevenzione della ASL NO, dott. Maurizio Roceri.
Sostituto: Dirigente Medico del Servizio di Epidemiologia della ASL NO, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti.
Mandato: garantire il coordinamento degli Operatori e dei Servizi aziendali nella stesura del documento di
pianificazione locale di prevenzione, nel rispetto delle linee di indirizzo e secondo la tempistica regionale;
garantire la stesura e l’applicazione del documento medesimo.
“Gruppi di lavoro per ciascun obiettivo di salute (Programma)”, con componenti rappresentativi delle diverse
realtà aziendali ed extra aziendali che svolgono o possono svolgere azioni di prevenzione riconducibili all’obiettivo
ed un coordinatore scelto anche in ragione del maggior coinvolgimento della Struttura di appartenenza nelle
azioni previste dal Piano.
I Gruppi di lavoro, che coinvolgono una quarantina di Operatori appartenenti a circa venti diverse Strutture
aziendali ed i relativi Coordinatori sono riportati di seguito.
La composizioni dei gruppi di lavoro per la stesura e l’attuazione del PLP 2015-2018, definita dai Coordinatori,
potrà essere modificata o integrata secondo necessità con altre figure aziendali od extra aziendali per
l’approfondimento di specifici argomenti, sempre d’intesa con il Coordinatore per la redazione del Piano Locale di
Prevenzione e previa comunicazione scritta al Direttore Sanitario.
Mandato dei gruppi di lavoro: declinare localmente il capitolo del piano relativo all’obiettivo di salute assegnato,
nel rispetto delle linee di indirizzo regionale e promuoverne l’attuazione.
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GRUPPI Dl LAVORO
PROGRAMMI DEL PIANO LOCALE Dl PREVENZIONE 2015 - 2018
n°
PROGRAMMA
1
Guadagnare Salute Piemonte
Scuole che promuovono salute
Coordinatore del Gruppo
Lorenzo Brusa (RePES)
2
Guadagnare Salute Piemonte
Comunità ed ambienti di vita
Lorenzo Brusa (RePES)
Laurita Tanzi (DMI)
3
Guadagnare Salute Piemonte
Comunità ed ambienti di lavoro
Roberta Grossi (SPreSAL)
4
Guadagnare Salute Piemonte
Promozione della salute e
prevenzione nel setting
sanitario
Lorenzo Brusa (RePES)
Edoardo Moia (SISP)
5
Screening di popolazione
Corrado Magnani
(Dip. Int. P.S.T.)
6
Lavoro e salute
Ivana Cucco (SPreSAL)
7
Ambiente e salute
Aniello Esposito (SISP)
8
Prevenzione e controllo delle
malattie trasmissibili
Marzia Barengo (SISP)
9
Sanità pubblica veterinaria e
sicurezza alimentare
Silvana Pitrolo (SIAN)
Franco Tinelli (SIAV A)
Governance, organizzazione e
10 monitoraggio del Piano
regionale di Prevenzione
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Gruppo di lavoro
Gruppo PEAS Asl NO
Elisabetta Dessì (SISP)
Patrizia Grossi (SIAN)
Roberta Grossi (SPreSAL)
Mauro Guerriero (Med. Sportiva)
Daniela Lucchi (SPreSAL)
Fabio Previtali (SISP)
Maurizio Saraceni (PMPPV)
Maria Cristina Vallone (SerT)
Carmen Ceffa (DMI)
Patrizia Grossi (SIAN)
Mauro Guerriero (Med. Sportiva)
Marco Rudoni (DSMI)
Maria Cristina Vallone (SerT)
Marco Buschini (MMD)
Mariangela Dairaghi (Farm.Terr.)
Maria Luisa Demarchi (DMPO)
Licia Galli (DMI)
Mauro Guerriero (Med. Sportiva)
Daniela Lucchi (SPreSAL)
Anna Rita Pedroni (DMI)
Giovanni Pistone (SerT)
Incoronata Romaniello (Oncologia)
Marco Rudoni (DSMI)
Ilaria Viaro (DMI)
Piero Bestagini (UVOS)
Daniela Kozel (DMPO)
Patrizia Musco (DMI)
Giorgio Pretti (DMPO)
Flaminio Cicconi (SPreSAL)
Walter Lazzarotto (SPreSAL)
Ivana Cucco (SPreSAL)
Alberto Diana (SISP)
Edoardo Moia (SISP)
Fabio Previtali (SISP)
Francesco Grazioli (Distretti)
Daniela Kozel (DMPO)
Pierangelo Obezzi (Epid. Vet.)
Maria Grazia Tacca (SISP)
Laurita Tanzi (DMI)
Angela Maria Allegra (SIAV B)
Alberto Borella (SIAV A)
Cristina Leonardi (SIAV C)
Ivana Rigoni (SIAN)
Tavolo di Coordinamento per la Governance
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Programma 1
Guadagnare Salute Piemonte
Scuole che Promuovono Salute
Programmazione annuale - anno 2015
Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva
Per progettare e sperimentare programmi e interventi multi-componente e multi-fattoriali per la promozione di
stili di vita salutari nei setting scolastici, in questo piano si lavora al consolidamento delle alleanze tra il settore
scolastico e quello sanitario, si rafforzano i tavoli già attivi di collaborazione (a livello centrale e locale) e si
promuovono azioni di cornice per la realizzazione del programma stesso. L’Intesa Regione Piemonte - Assessorato
regionale alla Sanità e all’Istruzione, Formazione professionale, Lavoro e Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, formalizzata in un protocollo, in continuità con il
rapporto di collaborazione interistituzionale avviato nei precedenti anni scolastici, intende portare a sistema
l’impegno congiunto per la promozione della salute nella scuola, favorendo lo sviluppo a livello scolastico di
attività, iniziative e progetti di qualità nel campo della Promozione ed Educazione alla Salute. Pertanto gli
interventi svolti in collaborazione tra le Amministrazioni coinvolte ricadono sui rispettivi sistemi di riferimento
socio-sanitario e scolastico e mirano, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), ad
assicurare ai destinatari un maggior controllo sulla propria salute mediante la promozione di stili di vita positivi e
responsabili e la creazione di ambienti favorevoli. Tutto questo regolato e definito all’interno di linee guida,
redatte in modo congiunto, che propongono azioni efficaci per ognuno dei fattori di rischio/determinanti indicati
dal Piano definendo per ognuno le buone pratiche di riferimento, le priorità, i progetti innovativi e le eventuali
sperimentazioni.
Il Gruppo Tecnico Regionale (gruppo paritetico), costituito dai rappresentanti degli enti firmatari del protocollo,
ha compiti di gestione e controllo, allo scopo di consolidare il sistema, garantire equità nell’accesso alle proposte,
rispondere in modo flessibile e modulare alle esigenze ed alla maturazione dei diversi contesti locali e sarà
affiancato da una consulta allargata che potrà essere convocata con una periodicità di almeno una volta l’anno.
Con le diverse specificità territoriali al suo interno potranno essere presenti per esempio: il rappresentante
dell’ANCI Piemonte, gli Ambiti territoriali scolastici, le agenzie educative presenti sul territorio, le Consulte degli
studenti e le Associazioni dei genitori, i rappresentanti di Federazioni del CONI o di Enti di Promozione Sportiva. Il
compito sarà di definire gli obiettivi condivisi e individuare i risultati attesi. Sarà necessario proseguire la
formazione regionale integrata degli operatori sanitari, dei dirigenti e degli insegnanti per rendere omogeneo il
percorso delle Scuole che promuovono salute e rafforzare la partecipazione alla Rete regionale piemontese delle
scuole che promuovono salute; una supervisione dei percorsi di formazione; una progettazione di modalità di
valutazione, accompagnamento alla loro realizzazione e infine discussione dei risultati al fine di definire l’efficacia
delle azioni messe in atto.
Ciascuna ASL dovrà dotarsi di un Catalogo delle offerte educative e formative alle scuole nell’ottica dei LEA e della
valorizzazione di Buone Pratiche, tenendo conto delle priorità definite nelle linee guida; sarà formulato un piano
di comunicazione per la visibilità nel Piano Regionale della Prevenzione e dei risultati raggiunti nei successivi step
annuali; si manterrà vivo e costante il confronto con le altre Regioni che hanno avviato percorsi simili e proseguirà
la partecipazione alle attività internazionale della SHE network (School for Health in Europe).
In particolare questo programma prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della
Salute e almeno dei seguenti settori/servizi sanitari: Materno Infantile, SerT/SerD, NPI, Psicologia, Salute Mentale,
SIAN, Medicina dello Sport, Servizi Veterinari (A/C), SISP, SPreSal e Distretti che saranno coinvolti, nelle diverse
azioni, sulla base delle specificità territoriali e delle esperienze già svolte.
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Azione 1.1.1
Consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute
Obiettivi dell’azione
Coinvolgere tutti gli attori interessati in un percorso di alleanza.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Le alleanze definite da atti formali e i gruppi di lavoro già esistenti (GTR) saranno coadiuvati da iniziative di
consultazione allargata su temi specifici e con periodicità utile.
È quindi necessario che Scuola, Sanità, Enti Territoriali, Agenzie educative presenti sul territorio, famiglie e giovani
cooperino per individuare priorità e modalità di intervento.
Criticità e punto di forza: il protocollo con l’Ufficio Scolastico Provinciale è stato formalmente adottato a partire
dalla sua costituzione, ma i contatti con le scuole di ogni ordine e grado sono avvenuti su iniziativa o delle singole
scuole o da parte dell’ASL, in quanto la conoscenza sulle attività, la collaborazione di esperienze maturate negli
anni ha permesso di rinforzare il rapporto di fiducia fin qui maturato.
Inoltre, la presentazione del Catalogo delle offerte educative e formative alle scuole è patrimonio in uso ormai da
alcuni anni.
Il vantaggio della collaborazione avviene grazie alla costituzione di un Gruppo PEAS deliberato che vede la
partecipazione di vari servizi territoriali dell’ASL che si occupano in particolare di prevenzione e promozione.
Livello regionale
Messa in atto del Protocollo interistituzionale Sanità-Scuola e redazione linee guida.
Popolazione target: popolazione scolastica.
Attori coinvolti/ruolo: componenti del Gruppo Tecnico Regionale.
Livello locale
Attivazione contatti formali con enti e associazioni locali:
• Rotary Club Val Ticino Novara e Fondazione della Comunità del Novarese (Peer Education per la prevenzione
dei comportamenti a rischio in adolescenza, dell’utilizzo della rete e del cyberbullismo)
• Biblioteche comunali: progetto “Nati per Leggere” in collaborazione con la rete consultoriale del DMI e il
servizio vaccinale del Dipartimento di Prevenzione
• Avis, Aido: progetto “Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te” e “Donatori si cresce”
• Collaborazione con la Provincia di Novara per la prevenzione della violenza di genere
• Su Prosa on line sono consultabili i progetti frutto delle varie collaborazioni in atto
Popolazione target:
tutti i soggetti/Enti formali ed informali interessati ad un’alleanza:
• Scuole di ogni ordine e grado di Novara e provincia
• Associazione dei Genitori
Attori coinvolti/ruolo:
Enti e Associazioni sul territorio per costituzione di gruppi.
• Associazioni di volontariato e ONLUS
• Enti Gestori
• Club di Servizio
• PEAS, DMI, SISP, SIAN, SPreSAL, Medicina dello SPORT, DPD, P.O. di Borgomanero
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Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Funzionamento a regime degli accordi per una collaborazione
interistituzionale
Almeno 2 incontri del GTR
Presenza di regole condivise nella collaborazione interistituzionale
Presenza di contatti formali con Enti e Associazioni identificate
(convocazione incontri)
Redazione linee guida 2015-2016
Almeno 2 incontri dei gruppi congiunti
costituiti a livello locale
Collaborazione del Gruppo PEAS con altri servizi aziendali, Enti ed
Associazioni che ne faranno richiesta per la costituzione di alleanze;
prosecuzione del l’attività già in essere con Scuole, Enti e Associazioni
Incontri con scuole, Associazioni di
volontariato, altre associazioni
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Azione 1.2.1
Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta
Obiettivi dell’azione
Condividere i criteri per la definizione di Scuola che promuove salute e implementare le attività attraverso una
formazione congiunta.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Il Gruppo Tecnico regionale, in continuità con i risultati già ottenuti dal gruppo di lavoro che ha curato l’avvio e la
realizzazione della fase sperimentale, dovrà definire percorsi di formazione congiunta, sia in presenza che
attraverso la lettura di materiali di autoapprendimento, a sostegno del percorso, con approfondimenti su temi e
azioni prioritarie.
Livello locale
I tavoli di lavoro nei singoli territori dovranno prevedere il sostegno e il consolidamento delle azioni formative
locali o la partecipazione a iniziative regionali (percorso dei profili di salute della scuola, costruzione delle policy
integrate, media education, gamblig, ecc.) da parte di operatori sanitari, dirigenti scolastici e insegnanti.
Popolazione target
Dirigenti, insegnanti, operatori SSR.
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo tecnico regionale o gruppi tematici per la costruzione di pubblicazioni operative e per la progettazione di
giornate formative.
Tavoli di lavoro locali o gruppi tematici per la progettazione di giornate formative.
Gruppo PEAS.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Calendario e verbali delle riunioni di
programmazione
Almeno 4 riunioni annue con i relativi verbali
Pubblicazioni operative sui diversi temi
Almeno 1 incontro per valorizzare le pubblicazioni già
prodotte. Presentazione di progetti di Buona Pratica
attivi
N. giornate di formazione a livello locale - corso di
formazione operatori ASL e scuole
Almeno 2 giornate
1 giornata di formazione a seguito del nuovo PRP e PLP
tra Operatori ASL e Scuole
1 incontro di restituzione effettuate entro fine anno
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Azione 1.3.1
Il catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche (BP)
Obiettivi dell’azione
Le scuole adottano Buone Pratiche per la promozione di stili di vita sani proposte nel catalogo e messe a
disposizione di tutte le scuole interessate.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello locale
Il lavoro di promozione e disseminazione di buone pratiche avverrà attraverso la formalizzazione di un Catalogo la
cui costruzione sarà coordinata dai Referenti per la promozione della salute delle ASL in collaborazione con i
Servizi Territoriali che lavorano con le scuole e dovrà: rispecchiare le scelte che la Regione riterrà prioritarie,
definite nelle linee guida; essere basato sulle migliori prove di efficacia disponibili; reso facilmente accessibile a
tutte le scuole del territorio.
Le scuole a cui è stato presentato il catalogo sceglieranno tra le proposte educative e formative di buona pratica
ciò che maggiormente risponde ai propri bisogni e/o viene definito prioritario affrontare a livello regionale o
locale.
Popolazione target
Popolazione scolastica.
Attori coinvolti/ruolo
Tavoli di lavoro locali o gruppi tematici per la progettazione e coordinamento del Catalogo.
Gruppo PEAS.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
Presenza del catalogo (da rivedere)
1 catalogo in 50% delle ASL
Numero di scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona
pratica/numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo - invio
di “catalogo” rivisto e raccolta n. scuole che decidono di adottare 1 progetto
(scuole che hanno già adottato un progetto)
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Almeno 10%
10
Azione 1.4.1
Programmazione annuale delle azioni prioritarie in coprogettazione
Obiettivi dell’azione
Individuare le azioni prioritarie che le scuole dovranno attivare nell’anno scolastico.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Le azioni da svolgere nelle scuole devono, per ogni territorio, rispondere ai diversi bisogni a livello regionale e/o
locale ma soprattutto far riferimento ai temi prioritari identificati dal protocollo d’intesa e definiti all’interno delle
linee guida, sostenute dal MIUR e cogenti per le ASL, che sono compito del gruppo interistituzionale paritetico e il
mezzo di disseminazione delle decisioni congiunte.
Livello regionale
Indicazione di priorità all’interno delle linee guida per almeno 3 dei temi individuati.
Popolazione target: dirigenti scolastici, insegnanti e operatori di tutte le scuole e le ASL del territorio regionale.
Attori coinvolti/ruolo: Gruppo Tecnico Regionale per la redazione e validazione delle linee guida.
Livello locale
Attuazione nelle scuole di azioni sui temi prioritari di cui sopra.
Popolazione target: dirigenti scolastici, insegnanti delle scuole del territorio.
Attori coinvolti/ruolo: tavoli di lavoro locali o gruppi tematici, gruppo PEAS.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Presenza delle linee guida con indicazione di priorità per almeno 3 dei temi
dichiarati nel piano
Scuole che hanno attivato azioni su temi prioritari nelle classi target /classi target
delle scuole partecipanti - disponibilità del Gruppo PEAS a coprogettare con le
scuole che intendono lavorare sui temi individuati nel piano.
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annuale 2015
Sì/No
Almeno il 20%
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Programma 2
Guadagnare Salute Piemonte
Comunità e ambienti di vita
Programmazione annuale - anno 2015
Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva
I principi di integrazione, partecipazione, empowerment, valorizzazione del contesto locale - propri del
supersetting approach, modello di Bloch P. et al. costruito sulle attuali conoscenze scientifiche e sulla buona
pratica - hanno orientato la definizione degli obiettivi e delle azioni del programma “Comunità e ambienti di vita”.
Sono, infatti, previsti:
progetti integrati e formalizzati con accordi istituzionali. Si cita, per esempio, l’intesa tra Assessorato alla
Sanità e panificatori per la produzione di pane a ridotto contenuto di sale;
interventi sviluppati con i metodi della partecipazione che coinvolgano decisori locali e popolazione – come,
per esempio, giovani, adulti, genitori, nonni, operatori sanitari, commercianti –. Si fa riferimento
all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione – come quello organizzato, nel 2014, in occasione della
Settimana mondiale per la promozione della salute mentale a cura dell’ASL TO1 – e alle attività della ‘Rete
regionale degli interventi per i contesti del divertimento notturno’;
strumenti che accompagnino processi di empowerment individuale e di comunità attraverso occasioni di
apprendimento sociale e la costruzione, e il miglioramento, di competenze. Le azioni regionali di questo
programma contemplano, per esempio, la costruzione di una guida, rivolta principalmente a genitori e nonni,
per migliorare le scelte di acquisto degli snack consumati dai propri figli e nipoti;
attività di ricerca delle migliori conoscenze scientifiche in campo medico e sociale da divulgare a decisori,
operatori della sanità e popolazione. Questo programma punta inoltre al trasferimento delle migliori prove di
efficacia sugli interventi precoci da attuare nei primi mille giorni di vita (promozione e sostegno
dell’allattamento materno, per esempio) affinché si orientino politiche e scelte individuali. Il programma
contempla anche azioni di educazione, di sensibilizzazione e di informazione corretta su temi quali il corretto
rapporto uomo/animale;
azioni di sostegno e sviluppo di quei progetti locali che sono diventati una risorsa per gli abitanti dei territori.
Si pensi alla diffusione regionale dei gruppi di cammino rivolti agli over 64enni che hanno dimostrato una
forte adesione. SPRESAL - PO
A partire, quindi, dalle azioni realizzate con il percorso compiuto con i precedenti PRP – nelle quali rientrano
anche l’analisi delle iniziative di promozione della salute, e nello specifico dell’attività fisica, attuate nei territori
locali non solo dalla Sanità, e la costruzione di un repertorio di strumenti quanti e qualitativi per attuare interventi
sul territorio (Una comunità in movimento. Repertorio di strumenti per analisi e interventi sul territorio, in
www.dors.it/pubblicazioni) – gli obiettivi, e le relative attività, che si intendono ora perseguire si possono così
sintetizzare:
stipulare accordi quadro e realizzare progetti pilota con associazioni e imprese alimentari per la riduzione del
contenuto di sale nel pane;
attivare e/o consolidare collaborazioni:
• con le associazioni di artigiani che operano nelle case e nei luoghi del tempo libero per diffondere
informazioni sul corretto utilizzo delle attrezzature e degli impianti per ambienti di vita sicuri;
• con le strutture di riferimento per gli anziani (centri ricreativi, sindacati di categoria, RSA, …) per
concordare e attivare momenti informativi sui rischi domestici;
favorire una lettura consapevole delle etichette dei prodotti confezionati attraverso la messa a disposizione di
informazioni e strumenti;
favorire l’adozione di uno stile di vita attivo attraverso:
• la diffusione della “Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica”;
• la messa a disposizione di strumenti di progettazione e di valutazione per i ‘walking programs’;
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-
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-
• il consolidamento e la messa a sistema, sul territorio regionale, dei progetti di ‘walking programs’ e in
particolare dei gruppi di cammino per gli over64;
mettere a sistema e far circolare informazioni e buone pratiche sul ‘sostegno alla genitorialità’ per:
• sviluppare azioni e politiche mirate;
• promuovere comportamenti favorevoli al benessere dei neonati e dei bambini attraverso l’accrescimento
delle conoscenze e delle competenze dei genitori;
sviluppare iniziative e progetti di empowerment attraverso:
• azioni di sensibilizzazione (eventi, pubblicazioni di materiale informativo divulgativo,…) in occasione delle
giornate tematiche celebrate dall’OMS;
una rete regionale di programmi di empowerment della comunità locale per contrastare il consumo di alcol a
rischio nei contesti ricreativi e i comportamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica e l’attivazione di progetti
multi-componente;
prevenire il randagismo attraverso:
• attività di informazione e divulgazione rivolta a proprietari di animali, professionalmente e non
professionalmente esposti, popolazione sensibile;
• verifica e revisione dei dati di identificazione presenti nella banca dati anagrafe canina regionale,
aggiornamento e allineamento delle informazioni, adeguamento dei sistemi di elaborazione e
standardizzazione dei programmi di vigilanza sulle strutture di ricovero dei cani senza proprietario;
• incentivazione delle iscrizioni in anagrafe.
Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio
www.regione.piemonte.it, www.dors.it.
Questo programma, in particolare, prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della
Salute e di almeno i seguenti settori/servizi sanitari: Materno infantile, Salute Mentale, SIAN, Medicina dello
Sport, Servizi veterinari (A/C), SISP, Distretti, che saranno coinvolti nelle diverse azioni sulla base delle specificità
territoriali e delle esperienze già svolte.
Le diverse attività, in cui si declineranno le azioni, saranno gestite e realizzate dal gruppo di lavoro regionale
Guadagnare Salute Piemonte (GSP), dal gruppo di lavoro regionale Genitori Più e interventi precoci, dalla Rete
Attività fisica Piemonte (RAP) in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla
base delle competenze specifiche.
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Azione 2.1.1
Linee guida per l’adozione della “Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica”
Obiettivi dell’azione
Favorire l’adozione della Carta di Toronto attraverso l’elaborazione di Linee guida regionali, ricercando e
studiando la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali. Le attività di ricerca e scrittura delle Linee guida
saranno realizzate da un gruppo di lavoro regionale formato da rappresentanti della Rete Attività fisica Piemonte
(RAP) e dal gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP). Le Linee guida saranno diffuse attraverso i siti e i canali
istituzionali.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale
- definizione del gruppo di lavoro
- scelta dei criteri per individuare e selezionare le esperienze locali e nazionali
- ricognizione e analisi delle esperienze.
Livello locale
Partecipazione al gruppo regionale degli operatori coinvolti: l’ASL garantisce la partecipazione dei propri
dipendenti ai gruppi di lavoro regionali
Popolazione target
Decisori tecnici e politici (destinatari finali).
Attori coinvolti/ruolo
Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP).
Indicatori di processo
N. riunioni gruppo di lavoro
Standard per l’anno 2015
Almeno 2 riunioni del gruppo di lavoro
Linee guida per l’adozione della Carta di Toronto
Ricerca e analisi di materiali e documenti
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
14
Azione 2.1.2
Primi 1.000 giorni: quali azioni, quali politiche
Obiettivi dell’azione
Sviluppare la strategia lifecourse degli interventi precoci di prevenzione e promozione della salute nei “primi mille
giorni”.
Si procederà alla redazione di un “profilo di salute” per la fascia pre-concezionale, concezionale e 0-6 e verranno,
a livello regionale e locale, elaborati strumenti informativi concisi ed efficaci, come ad esempio i policy brief, per
sensibilizzare decisori e stakeholders sull’importanza degli interventi precoci, da attuarsi nei primi 1.200 giorni di
vita, che possono aumentare i fattori di protezione nello sviluppo del bambino/futuro adulto e ridurre le
disuguaglianze; verrà inoltre concordato un intervento di formazione nei confronti degli operatori degli asili nido
per il rafforzamento delle loro competenze come moltiplicatori dell’azione preventiva nei confronti delle famiglie;
saranno inoltre seguiti alcuni progetti di sviluppo di comunità in corso ad opera di diversi soggetti (comuni,
fondazioni,…) in modo da analizzarne gli elementi di successo e verificarne la scalabilità. L’azione sarà coordinata
dal gruppo di lavoro regionale “Genitori Più e interventi precoci”.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale
- definizione e costruzione dell’indice del profilo di salute
- elaborazione di uno strumento informativo
- progettazione del modulo formativo per educatori di asili nido
- definizione del modello di analisi e selezione dei progetti di sviluppo di comunità da esaminare.
Livello Locale
l’ASL garantirà, tramite gli operatori del DMI, l’utilizzo di strumenti informativi e interventi di
formazione previsti a livello regionale.
Popolazione target
Decisori, stakeholders, operatori degli asili nido, famiglie (destinatari intermedi e finali).
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo di lavoro regionale “Genitori Più e interventi precoci”, DMI.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Redazione di un profilo di salute “primi 1.000 giorni”
Disponibile l’indice del profilo
Numero di strumenti informativi prodotti
Almeno uno strumento prodotto
Formazione per educatori di asili nido
Progettazione del modulo formativo
Report su definizione modello di analisi e
selezione progetti
Studio di “trasferibilità” progetti di sviluppo di comunità
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
15
Azione 2.1.3
Ambienti sicuri
Obiettivi dell’azione
Creare una rete di tecnici sensibili ai problemi della prevenzione che, operando nelle case (ristrutturazioni e
manutenzione) e nei luoghi del tempo libero (parchi gioco e palestre), sfrutti l’occasione per informare gli utenti
sul corretto utilizzo degli impianti, divenendo moltiplicatori delle azioni preventive.
Si prevede di:
attivare e/o consolidare la collaborazione con le associazioni degli artigiani e degli impiantisti perché i nuovi
impianti e i lavori di manutenzione siano accompagnati da informazioni agli utenti sul corretto utilizzo e sui
rischi possibili;
collaborare con i tecnici dei Comuni perché sia posta attenzione alla sicurezza delle attrezzature presenti nei
parchi giochi per i bambini;
collaborare con i gestori delle palestre perché sia posta attenzione alla sicurezza delle attrezzature e degli
impianti;
stipulare convenzioni/accordi con le associazioni interessate e con i comuni per la diffusione di buone
pratiche anche attraverso momenti di formazione ad hoc.
Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale
Attivare e/o consolidare collaborazioni con le associazioni artigiane presenti sul territorio perché i nuovi impianti
e i lavori di manutenzione siano accompagnati da informazioni agli utenti sul corretto utilizzo e sugli eventuali
rischi di gestione, a tal fine sarà necessario identificare a livello regionale i possibili interlocutori e valutare le
modalità per il loro coinvolgimento.
Livello Locale
l’ASL garantirà, tramite gli operatori del SISP e SPRESAL, le collaborazioni con le associazioni artigiane
presenti sul territorio.
Popolazione target
Associazioni di categorie artigiane.
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP).
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Incontri con i responsabili delle associazioni/uffici tecnici per definire
collaborazioni e attività
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Invio informative sull’obiettivo
16
Azione 2.2.1
Come leggere l’etichetta dei prodotti confezionati per bambini: una guida all’uso
Obiettivi dell’azione
Favorire una lettura consapevole delle etichette attraverso:
l’aggiornamento della Banca dati regionale delle etichette dei prodotti confezionati (raccolte nell’ultima
edizione di “Okkio alla salute”). (SIAN)
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale e locale
L’aggiornamento e manutenzione della Banca dati saranno effettuati dall’ASL TO3 (ASL capofila) con la
collaborazione di tutte le ASL piemontesi.
Popolazione target
Operatori SSR (destinatari finali).
Attori coinvolti/ruolo
SIAN ASL TO3, SIAN ASL piemontesi.
Indicatori di processo
Indicatore sentinella: Etichette caricate in Banca dati
Il SIAN dell’ASL NO garantirà il caricamento delle etichette
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Caricamento del 50% delle etichette
raccolte nella Banca dati
17
Azione 2.2.2
Incidenti domestici: quali informazioni
Obiettivi dell’azione
Attivare percorsi informativi presso le strutture che accolgono gli anziani nel tempo libero (ad esempio i centri
ricreativi) o presso le strutture residenziali, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle
misure di prevenzione.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello locale
attivare contatti a livello locale con i potenziali stakeholders per programmare interventi informativi per la
popolazione anziana;
individuare i luoghi e i tempi per effettuare gli incontri con gli anziani;
definire un calendario degli incontri.
Popolazione target
Sindacati, centri ricreativi, strutture residenziali e relativi operatori (destinatari intermedi); popolazione anziana
(destinatario finale).
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), (SISP – RSA territoriali)
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Percorsi informativi attivati
Tali percorsi verranno proposti nei Piani Formativi degli operatori
delle RSA da parte della S.C. SISP dell’ASL NO
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Contatti con le strutture interessate
18
Azione 2.3.1
Con meno sale la salute sale
Obiettivi dell’azione
-
definizione accordo Regione-Associazione di categoria
definizione poster e materiale informativo
attuazione di incontri di informazione/formazione indirizzati ai panettieri e addetti ristorazione collettiva
finalizzati alla riduzione del contenuto di sale nelle preparazioni alimentari
informazione ai consumatori con il supporto dei MMG.
Si prevede di attuare il progetto in tutte le ASL mediante l’organizzazione di incontri informativi/formativi,
documenti di indirizzo e di sostenerne l’implementazione con azioni di sensibilizzazione/comunicazione.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale
Definire e siglare accordo Regione-Associazione di categoria.
Livello locale
Realizzare incontri info/formativi nelle ASL per i panificatori.
Popolazione target
Panificatori ed operatori alimentari, popolazione generale.
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), (SIAN)
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
Definizione accordo e produzione materiale per la comunicazione
Incontri di informazione/formazione nella ASL indirizzati ai panificatori
programmati dalla S.C. SIAN dell’ASL NO
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Evidenza documentale
Almeno 1
19
Azione 2.4.1
Prevenzione del consumo dannoso di alcolici nel contesto del divertimento e
Promozione della guida responsabile: Rete Regionale e Progetti multi-componente
Obiettivi dell’azione
-
-
sviluppare una rete regionale che coordini e indirizzi programmi di empowerment di comunità locale per
contrastare il consumo di alcol a rischio nei contesti del divertimento e i comportamenti di guida in stato di
ebbrezza alcolica;
promuovere alleanze a livello locale tra gestori dei locali pubblici, prefettura, associazionismo, decisori e
operatori della sanità al fine di sviluppare empowerment di comunità sul problema;
migliorare nei destinatari finali la percezione del proprio stato psicofisico dopo assunzione di alcol e
modificare l’intenzione di guidare anche se in stato di ebbrezza a seguito degli interventi di counselling e
informativi realizzati nei contesti del divertimento.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale
Costituzione e formalizzazione di una rete regionale di coordinamento e d’indirizzo, in continuità con quanto
realizzato dal coordinamento Safe Night Piemonte nato con il programma CCM GSA, che sulla base del lavoro di
confronto tra esperienze territoriali diverse ha consentito la costruzione di una visione comune circa la mission e
gli obiettivi degli interventi nei contesti del divertimento giovanile notturno.
Pianificazione di progetti multicomponente coordinati a livello regionale che prevedono:
formazione-sensibilizzazione dei gestori del divertimento giovanile notturno;
advocacy con gli amministratori locali;
counseling individuali svolti da parte degli operatori delle postazioni mobili con l’ausilio di etilometri,
simulatori di guida, occhiali alcolemici, materiali informativi ecc.
Si intende sperimentare in alcune ASL l’utilizzo di Social Network e di APP specifiche, quali modalità comunicative
innovative, all’interno dei programmi in atto.
Livello locale
Il DPD/ssvd alcologia dell’ASL NO ha partecipato al progetto regionale “Sicurezza in festa”.
Il DPD/ssvd alcologia dell’ASL NO ha elaborato e realizzato (nel 2013) il progetto “Lasciati guidare”, rivolto ai
gestori di scuole guida del territorio, in collaborazione con Prefettura di Novara e la Provincia di Novara
Il DPD/ssvd alcologia dell’ASL NO valuterà eventuali progetti regionali al fine di verificarne la fattibilità in sede
locale.
Popolazione target
Operatori/professionisti delle ASL (Rete Regionale); giovani che frequentano il contesto del divertimento
(destinatari finali); associazioni del privato sociale, del volontariato, del mondo giovanile, peer educator, gestori
del divertimento, amministratori locali, prefettura (destinatari intermedi).
Attori coinvolti/ruolo
Rete Regionale di coordinamento e indirizzo (coordinamento e indirizzo dei progetti/interventi nei contesti del
divertimento), operatori ASL (elaborazione, implementazione, valutazione e valorizzazione dei progetti/interventi);
associazioni del privato sociale, del volontariato, del mondo giovanile – Peer Educator – (implementazione dei
progetti/interventi soprattutto per quanto riguarda la gestione delle postazioni nei contesti del divertimento),
gestori del divertimento, amministratori locali, prefettura (alleanze/partnership per advocacy).
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
20
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella: Formalizzazione Rete
Costituzione e formalizzazione della rete SÌ/NO
N. riunioni annuali della Rete
Riunioni bimestrali
N. di ASL che attivano progetti nel contesto del
divertimento
Almeno 3 ASL che partecipano alla rete attivano
progetti multi-componente
Azione 2.4.2
Save the date
Obiettivi dell’azione
Promuovere azioni di sensibilizzazione in occasione delle giornate tematiche celebrate dall’OMS (quali ad
esempio la Settimana della salute mentale, la Settimana mondiale dell’allattamento del seno, la Giornata
mondiale dell’attività fisica, fumo, …) per sviluppare l’empowerment e mantenere viva l’attenzione della
popolazione, e non solo degli addetti ai lavori, su:
gli sviluppi della ricerca;
l’importanza e la promozione di uno stile di vita salutare;
l’importanza e la promozione del benessere mentale oltre a quello fisico, con particolare attenzione a
contrastare lo stigma e l’idea di “inguaribilità” che da sempre accompagna la sofferenza mentale.
Il GSP, tutti i settori e i gruppi di lavoro regionali direttamente coinvolti metteranno in atto iniziative di
sensibilizzazione, in collaborazione con quelle messe in atto a livello locale dalle ASL. Le iniziative potranno
prevedere la realizzazione di eventi tematici specifici realizzati a livello regionale o locale dalle ASL e la messa a
disposizione, attraverso i siti istituzionali (www.regione.piemonte.it; www.dors.it) di materiale documentale
divulgativo di approfondimento/aggiornamento.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale e locale
azioni di sensibilizzazione: Giornata Mondiale dell’attività fisica (aprile 2015); iniziative di sensibilizzazione in
occasione della Settimana della salute mentale (ottobre 2015);
individuazione e calendario delle giornate tematiche “da celebrare” nell’anno 2016.
Popolazione target
Popolazione generale (destinatario finale).
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e tutti i settori e i gruppi di lavoro
regionali direttamente coinvolti. - Le strutture dell’ASL non sono coinvolte nell’organizzazione di eventi per la
Giornata Mondiale dell’attività fisica – il personale della ASL facente parte del RAP e del DSM si rende disponibile
alle azioni di sensibilizzazione.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Azioni di sensibilizzazione (eventi e/o materiali su siti
istituzionali)
asl novara
- almeno 1 evento
- pubblicazione di almeno 1 documento divulgativo di
approfondimento/aggiornamento -
PLP programmazione
annuale 2015
21
Azione 2.5.1
Walking programs
Obiettivi dell’azione
Sostenere la pratica dell’attività fisica e contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati per fascia di età
attraverso i ‘walking programs’ - fit o nordic walking, gruppi di cammino – attività spontanee e accessibili a tutti.
I ‘walking programs’ sono la tipologia di intervento più diffusa per la promozione dell’attività fisica a livello locale.
Con quest’azione si vuole mettere a disposizione dei professionisti, sanitari e non, strumenti di progettazione e di
valutazione per la realizzazione di ‘walking programs’ destinati alla popolazione adulta e, in particolare, agli ultra
64enni e favorirne l’attivazione su tutto il territorio regionale.
In particolare si prevede di:
elaborare, nell’ambito delle attività della Rete Attività fisica Piemonte (RAP), un modello di piano di
valutazione, articolato in più fasi e corredato di strumenti per la sua applicazione, da sperimentare nei
progetti di ‘walking programs’ attivati a livello locale;
aumentare l’offerta di “gruppi di cammino” da parte di ASL e Comuni attivando gruppi di cammino in tutte le
ASL della Regione in collaborazione con i Comuni, le circoscrizioni, i centri per anziani o altri enti/associazioni
che lavorano con loro.
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale
Elaborare il piano di valutazione a cura della RAP.
Livello locale
Prevedere incontri con enti/associazioni per la programmazione di gruppi di cammino: sono già attivi gruppi di
cammino
Popolazione target
Operatori SSR, popolazione adulta e anziana (destinatari finali).
Attori coinvolti/ruolo
Rete Attività fisica Piemonte (RAP), gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), ASL, associazioni, comuni.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
N. riunioni gruppo di lavoro
Almeno 1 riunione del gruppo di lavoro
Piano di valutazione
Ricerca e analisi di documenti e strumenti
N. incontri con enti/associazioni per la programmazione
delle attività
N. di gruppi di cammino attivati
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
22
Azione 2.6.1
Rapporto uomo-animale: strategie d’informazione e attività di controllo
Obiettivi dell’azione
- Educare, informare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo, al
corretto rapporto uomo/animale e alle zoonosi.
- Armonizzare a livello regionale l’utilizzo dell’anagrafe canina per migliorarne le performance.
- Attuare attività programmata di controllo sulle strutture che accolgono cani senza proprietario (canili e rifugi).
Descrizione delle attività previste nell’anno 2015
Livello regionale e locale
Si prevede di:
- realizzare attività di informazione e divulgazione. Queste attività saranno organizzate, su base pluriennale, in
sinergia con gli altri programmi di settore che si occupano di promozione della salute, al fine di conseguire, nel
quadriennio, gli obiettivi specifici regionali di comunicazione dei principi di prevenzione e di rilancio
dell’incentivazione all’iscrizione all’anagrafe canina. I destinatari di questa attività saranno: proprietari di animali,
professionalmente e non professionalmente esposti, popolazione sensibile;
- analizzare il sistema Anagrafe degli animali da affezione al fine individuare le criticità nelle registrazioni ed
interrogazioni armonizzandone l’impiego a livello regionale;
- attuare un piano di controllo delle strutture.
Popolazione target
Proprietari di animali da affezione, veterinari L.P., gestori di strutture di ricovero animali da affezione.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, Servizi Veterinari ASL, SSD Informatica Area di Prevenzione dell’ASL CN1, Ordini Medici Veterinari. La ASL
si rende disponibile a svolgere le attività.
Indicatori di processo
Predisposizione e realizzazione di un piano di
informazione/comunicazione rivolto alle popolazioni target
Standard per l’anno 2015
Definizione delle strategie di
comunicazione e dei sistemi di
valutazione dei risultati
Proporzione cani identificati ed iscritti all’anagrafe regionale, restituiti al
proprietario, rispetto al numero di cani catturati
Consolidamento dei risultati 2014
Proporzione controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti
sul territorio
Almeno 33% dei controlli previsti
dal programma
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
23
Programma 3
Guadagnare Salute Piemonte
Comunità e ambienti di lavoro
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico
L’ambiente di lavoro è un setting strategico per promuovere la salute in età adulta. La promozione della salute nei
luoghi di lavoro - Workplace Health Promotion (WHP) - si prefigge di tutelare e migliorare la sicurezza, la salute e
il benessere di tutti i lavoratori combinando i seguenti fattori: il miglioramento dell’ambiente e
dell’organizzazione del lavoro, l’incoraggiamento della partecipazione attiva dei lavoratori a tutto il processo
riguardante la promozione della salute, la possibilità di compiere scelte salutari e l’incoraggiamento dello sviluppo
personale.
La WHP si basa sulla cooperazione multisettoriale e multidisciplinare e prevede il coinvolgimento e l’impegno di
tutti i soggetti direttamente coinvolti. Le attività previste nei progetti e negli interventi di WHP devono, inoltre,
tener conto e adattarsi alla natura del lavoro, alle condizioni di salute e sicurezza necessarie, alle dimensioni
dell’azienda, alle necessità e alle condizioni fisiche dei lavoratori.
Sul luogo di lavoro le persone trascorrono la maggior parte della loro giornata e si possono, così, più facilmente
raggiungere e coinvolgere:
• diffondendo informazioni e conoscenze sull’importanza di uno stile di vita salutare;
• offrendo scelte alimentari salutari;
• offrendo opportunità di praticare attività fisica.
I risultati di revisioni sistematiche e metanalisi (Rongen et al., 2013, Verweij LM et al., 2011, Soler RE et al., 2010 in
http://niebp.agenas.it/ e in www.dors.it/Pubblicazioni) dimostrano che gli interventi di WHP, che prevedono
azioni multi-componente e multi-fattoriale, possono produrre effetti positivi sia sulla salute dei lavoratori sia per
l’azienda.
Agire sul miglioramento dello stile di vita della popolazione adulta che lavora, vuol dire, anche, moltiplicare
l’azione preventiva nella comunità e avere una futura popolazione anziana in condizioni di maggior benessere
psico-fisico.
Gli stili di vita della popolazione giovane-adulta che lavora descrivono una popolazione non omogenea ma
complessivamente poco attiva, con problemi di sovrappeso, con insufficiente consumo di frutta e verdura e con
cambiamenti generazionali sul consumo a rischio di alcol.
La struttura produttiva del territorio novarese (Fonte dati: EpiWork - Flussi Informativi per la prevenzione nei
luoghi di lavoro Regioni - Inail (Agg. Dicembre 2014);Sistema di Sorveglianza PASSI- pop.18-69 anni: dati 20072013) è composta soprattutto da aziende di piccole o piccolissime dimensioni (il 94,5 ha meno di 10 addetti) e la
metà sono ditte individuali o con 1 addetto. Tuttavia la maggior parte degli addetti (58,7%) è impiegata in aziende
di medie e grandi dimensioni (sopra i 10 addetti).
I comparti maggiormente rappresentati (più di 5.000 addetti) sono Servizi, Metalmeccanica, Costruzioni,
Commercio, Sanità e Industria Chimica e del Petrolio.
L’andamento temporale del numero degli infortuni è in netto calo registrando un -18% rispetto al 2011, gli
infortuni nel territorio dell’ASL registrano nell’ultimo triennio (periodo 2010-2012) valori più bassi di quelli
regionali e nazionali.
Nel 2012 sono state denunciate 80 malattie professionali allo SPreSAL dell’ASL NO, pari a circa 29 casi ogni
100.000 residenti in età attiva (15-64 anni), valore inferiore alla media regionale. L’ipoacusia da rumore rimane la
malattia professionale più denunciata (38 casi), seguita dai tumori (21), rappresentati soprattutto da casi di
mesotelioma della pleura, attribuibili a pregresse esposizioni ad amianto.
Tra le malattie segnalate acquistano rilevanza le patologie muscolo scheletriche (14 casi), sia a carico del rachide
da movimentazione manuale dei carichi che a carico degli arti superiori (soprattutto patologie della spalla o
sindrome del tunnel carpale) da movimenti ripetitivi.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
24
I contesti lavorativi appaiono protetti rispetto al fumo passivo di sigaretta. Infatti PASSI stima che, analogamente
a quanto si osserva in Piemonte, anche tra i residenti dell’ASL NO il 93% delle persone che lavorano in ambienti
chiusi riferiscono che il divieto di fumare sul luogo di lavoro è rispettato sempre o quasi sempre.
A livello locale da tre anni lo SPreSAL, in linea con i dettami della WHP, ha organizzato in occasione della
Settimana Europea della Sicurezza una serie di manifestazioni (corsi/seminari, laboratori e mostre) nell’ambito
dell’evento ““PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI
LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE” (dettagli reperibili
nella banca dati Pro.sa on line). La finalità primaria dell’evento è promuovere e stimolare, a livello locale, nuove
forme di collaborazione tra enti e scuole, enti e datori di lavoro/lavoratori e associazioni per ottenere risultati più
efficaci in termini di salute e sicurezza nel mondo del lavoro. In linea generale gli obiettivi possono essere così
riassunti:
• favorire la conoscenza e lo scambio di progetti e buone pratiche;
• favorire la conoscenza nel mondo del lavoro di tutti gli Enti ed Istituzioni che operano sul territorio
novarese;
• richiamare l’attenzione, sia delle scuole che del mondo del lavoro, sui temi e sui problemi di tutela della
Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL) e aumentare la consapevolezza dei vari utenti rispetto alle strategie di
prevenzione più idonee da adottare;
• creare la consapevolezza che la prevenzione nei luoghi di lavoro è possibile attraverso l’azione congiunta
di tutti.
Per diffondere le conoscenze in tema di SSL e sperimentare modalità efficaci di promozione della salute l’evento è
strutturato impiegando le strategie del “marketing sociale (MS)”.
Inoltre dal momento che la promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro si effettua efficacemente
attraverso la partnership con i soggetti istituzionali e le associazioni di rappresentanza del mondo del lavoro a
partire dal 2014 sono stati coinvolte, oltre alle scuole, enti istituzioni (INAIL e DTL), associazioni quali ANMIL,
Comitato Paritetico territoriale per l’edilizia (CPT), anche diverse associazione di categoria/sindacali (API e API
Organismo Paritetico Provinciale Novara, Associazione Industriali e AIN Organismo Paritetico Provinciale Novara,
CNA, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e Confartigianato Form Novara VCO, OPTA-EBAP).
Nel 2013 e 2014, inoltre, dal momento che l’ art. 25 comma del D.Lgs. 81/08 richiama esplicitamente il medico
competente a collaborare alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di “promozione della salute”,
sono stati avviati due corsi su questa tematica con lo scopo, tra l’altro, di fornire opportunità e possibili
collaborazioni da sperimentare nel proprio ambito lavorativo.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
25
Azione 3.1.1
Dalle prove di efficacia alle buone pratiche
Obiettivi dell’azione
Effettuare un approfondimento dei dati di contesto per settore lavorativo e una ricerca e analisi di prove di
efficacia, esperienze promettenti, buone pratiche, metodi e strumenti per la promozione di stili di vita salutari nei
luoghi di lavoro a livello locale, nazionale e internazionale. La ricerca e l’analisi saranno effettuate dal gruppo di
lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP).
Descrizione delle attività previste nel 2015
Livello regionale
Definizione del gruppo di lavoro e delle attività di ricerca ed analisi.
Livello locale
Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti.
Popolazione target
Operatori SSR e ASL NO, aziende pubbliche e private (destinatari finali).
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo di lavoro regionale GSP; gruppo di lavoro ASL NO composto da SPreSAL, SIAN, MEDICINA SPORTIVA,
DIPARTIMENTO PATOLOGIA DIPENDENZE E DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE, integrato se necessario da altri
componenti
Indicatori di processo
Riunioni gruppo di lavoro regionale dedicate a definire e orientare
gli obiettivi della ricerca e all’elaborazione dei risultati e relativo
cronoprogramma
Determina di designazione di un referente dell’ASL NO e di un suo
sostituto per il gruppo regionale
Standard per l’anno 2015
Partecipazione del referente dell’ASL NO o
di un suo sostituto al 90 % degli incontri del
gruppo di lavoro regionale, se attivato
Entro il 31/12/2015 designazione ,se
richiesto, di un referente dell’ASL NO e di
un suo sostituto per il gruppo regionale
Altra attività di iniziativa locale.
Creazione di un gruppo di riferimento interno all’ASL NO.
Obiettivi dell’azione
Le azioni multi - componente di promozione della salute in ambiente di lavoro hanno ormai convincenti evidenze
di efficacia per i determinanti comportamentali degli stili di vita (attività fisica, alimentazione, consumo di alcol,
fumo). Anche l’azione sul benessere organizzativo risulta efficace per la promozione della salute. Quindi al fine di
sviluppare, come richiesto dal PNP, strategie per supportare l’implementazione di azioni efficaci volte a prevenire
le malattie cronico - degenerative e i rischi di patologie correlate al lavoro, nonché per favorire eventualmente la
costruzione a livello locale di una Rete delle aziende che promuovono salute, si ritiene opportuno attivare
all’interno dell’ASL NO un gruppo di lavoro che lavori in tal senso
Descrizione delle attività previste nel 2015
Creazione del gruppo di riferimento che lavorerà sulla base degli obiettivi del PRP 2015/2018.
Utilizzare l’evento organizzato dallo SPreSAL in occasione della settimana europea della sicurezza sia per
diffondere le buone pratiche in tema di promozione della salute sia per una revisione delle attività in essere sul
territorio sia per promuovere e stimolare, a livello locale, nuove forme di collaborazione e valutare la possibilità
di costituire a livello locale una Rete delle aziende che promuovono salute
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
26
Popolazione target
Operatori ASL NO, Aziende pubbliche e private, Enti , Associazioni di categoria/sindacali, eventuali altri portatori
di interesse.
Attori coinvolti/ruolo
ASL NO: SPreSAL, SIAN, Medicina Sportiva, Dipartimento Patologia Dipendenze, Dipartimento di Salute Mentale.
Indicatori di processo
Definizione e attivazione del gruppo di lavoro dell’ASL NO.
Riunioni volte ad effettuare una revisione delle attività già
effettuate e analisi dei bisogni a livello locale.
Organizzare un incontro/corso/seminario sul tema della
Settimana Europea lo stress lavoro correlato e del benessere
organizzativo coinvolgendo i vari portatori di interesse.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Entro il 31/12/2015 attivazione del gruppo
di lavoro dell’ASL NO.
Almeno una riunione nel 2015.
Almeno 1 incontro/corso/seminario
nell’ambito Settimana Europea.
27
Azione 3.1.3
Corso FAD WHP per operatori sanitari
Obiettivi dell’azione
Progettare e realizzare un percorso di formazione a distanza, accreditato ECM, sulla WHP destinato agli operatori
dei servizi sanitari. Il corso prevede 3 moduli tematici:
Modelli e strategie di WHP (ad esempio il modello del The Health Comunication Unit del Centre of Health
Promotion dell’Università di Toronto, l’Healthy workplace model dell’OMS).
Quali interventi (ad esempio per promuovere l’attività fisica, favorire e migliorare il benessere organizzativo,
promuovere uno stile di vita salutare nel periodo pre - concezionale e durante la gravidanza).
Quali strumenti per informare e progettare in WHP (ad esempio questionari, check list, schede progetto, piani
di valutazione, opuscoli).
Il corso sarà progettato dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) in sinergia con altri
soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche necessarie.
Descrizione delle attività previste nel 2015
Livello regionale
Definizione del gruppo di lavoro.
Definizione della struttura dei moduli tematici e selezione dei contenuti.
Livello locale
Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori, se coinvolti.
Popolazione target
Operatori SSR (destinatari finali).
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo di lavoro regionale GSP in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla
base delle competenze specifiche necessarie.
NON SONO PREVISTE ATTIVITA’ A LIVELLO LOCALE NEL 2015
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
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Azione 3.3.1
Studio di fattibilità Rete WHP Piemonte
Obiettivi dell’azione
Effettuare uno studio di fattibilità per la creazione di una Rete WHP piemontese.
Lo studio prevederà:
la ricerca e l’analisi delle esperienze in atto a livello nazionale e locale;
la consultazione dei diversi portatori d’interesse, parti sociali (imprese e sindacati), medici competenti,..., a
partire dal coinvolgimento del Comitato Regionale di Coordinamento (CRC);
l’elaborazione di un Report con i risultati dello studio.
Lo studio sarà realizzato dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) in sinergia con altri
soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche.
Se lo studio di fattibilità avrà un esito positivo, nel 2018, si avvierà la costruzione della Rete WHP Piemonte.
Descrizione delle attività previste nel 2015
Livello regionale
Costituzione del gruppo di lavoro.
Livello locale
Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori, se coinvolti.
Popolazione target
Aziende pubbliche e private (destinatari finali della Rete).
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo di lavoro regionale GSP in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla
base delle competenze specifiche necessarie.
NON SONO PREVISTE ATTIVITA’ A LIVELLO LOCALE NEL 2015
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annuale 2015
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Programma 4
Guadagnare Salute Piemonte
Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario
Programmazione annuale - anno 2015
Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva
Rispetto alle azioni che riguardano il sostegno della genitorialità per l’anno 2015 sono previste attività di
formazione per gli operatori dei DMI nonché iniziative propedeutiche al monitoraggio sistematico
sull’allattamento al seno ed alla messa punto di un documento di lavoro condiviso per le azioni del programma
Genitori Più.
Le azioni centrate sul contrasto al tabagismo per l’anno in corso prevedono due ricognizioni sulle attività in corso
nelle ASL piemontesi finalizzate a ricollegare le esperienze pregresse con la programmazione futura, anche in vista
di un possibile rilancio del “Piano regionale di contrasto al tabagismo” che si è interrotto nel 2013; sulla stessa
linea si collocano le attività di ridefinizione di un modello formativo destinato a tutti gli operatori del settore e
l’aggiornamento delle Linee Guida regionali, risalenti al 2007.
Anche le attività che riguardano le azioni sul tema del consumo rischioso e dell’abuso di alcol per l’anno in corso si
concentrano sulla ricognizione dei percorsi formativi posti in essere dalle ASL e sulla costituzione di un gruppo di
lavoro ad hoc che vada ad implementare le attività del gruppo di coordinamento regionale sull’alcologia.
Per quel che riguarda le azioni concernenti l’attività fisica nelle persone con patologie, sono previste attività
documentali e report sui dati esistenti nell’ambito dei percorsi educativi dedicati agli stili di vita, momenti
formativi e avvio di progetti interdisciplinari con la Rete Oncologica e con il Coordinamento regionale Trapianti.
Nell’ambito delle azioni sul benessere mentale per il 2015 sono previste la calendarizzazione e la definizione delle
attività finalizzate alla costruzione di percorsi partecipati rivolti all’utenza fragile nonché gli atti operativi per la
corretta attuazione del progetto “Dialogo Aperto” nei DSM piemontesi coinvolti.
Il tema della prevenzione degli incidenti stradali riguarda prevalentemente il collegamento con il Gruppo di lavoro
regionale Incidentalità stradale per quel che riguarda i corsi info educativi e la costituzione di un sottogruppo di
lavoro centrato sulla redazione di linee d’indirizzo in materia delle violazioni del C.d.S. ex art. 186, 186bis, 187
ovvero guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti e conseguenti sanzioni.
Per gli incidenti domestici per l’anno in corso sono previste le consolidate attività di monitoraggio e formazione
degli operatori, mentre sarà avviato uno studio di fattibilità sul monitoraggio degli avvelenamenti domestici.
Due progetti innovativi riguardano le azioni sugli stili di vita modificabili: il primo, ospedale-territorio, prevede per
l’anno 2015 la costruzione di un sito web, come richiesto dal progetto europeo, il secondo, farmacia di comunità,
andrà a censire sia l’adesione delle farmacie che la compliance dei pazienti.
Per il corrente anno l’attività prevista per quel che riguarda l’azione counselling nutrizionale è il monitoraggio
degli interventi esistenti.
Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio
www.regione.piemonte.it, www.dors.it.
Questo programma prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della Salute e dei
servizi sanitari, locali e regionali: Materno infantile, Salute Mentale, SIAN, Medicina dello Sport, Dipendenze
Patologiche, CTT, SSEPI, Rete Oncologica Piemonte - Valle d’Aosta, CPO Piemonte, che saranno coinvolti nelle
diverse azioni sulla base delle specificità territoriali e delle esperienze già svolte.
Le diverse attività in cui si declineranno le azioni saranno gestite e realizzate dal gruppo di lavoro regionale
Guadagnare Salute Piemonte (GSP) coadiuvato dal gruppo di lavoro regionale Genitori Più, dalla Rete Attività
fisica Piemonte (RAP), dal CPO Piemonte, dal Gruppo Regionale Incidenti Domestici, dalla rete Safe Night e da altri
soggetti o gruppi opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche.
Qualora si prevedano attività da realizzarsi a livello centrale, per esempio costituzione di gruppi o tavoli
di lavoro, occorre sottolineare che al livello locale (ASL) compete garantire la partecipazione ai gruppi al
fine di raggiungere gli obiettivi regionali.
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Azione 4.1.1
Sostegno all’allattamento al seno
Obiettivi dell’azione
Dare continuità al Progetto Regionale di Protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
A) Formazione secondo le indicazioni OMS (corso delle 20 ore) per gli operatori nuovi assunti nei DMI:
individuazione operatori e organizzazione di almeno un corso ogni 25 nuovi assunti.
B) Programmazione dell’aggiornamento degli operatori dei Punti di sostegno con formazione sul campo sugli
allattamenti difficili: calendarizzazione incontri.
Livello locale
- Segnalazione n. neoassunti dei DMI dedicati: la referente del Coordinamento Regionale del programma di
sostegno allattamento al seno garantirà la segnalazione dei neoassunti e si occuperà di garantirne la
formazione.
- La referente del Coordinamento Regionale del programma di sostegno allattamento al seno parteciperà alla
definizione del calendario per l’aggiornamento dei punti di sostegno
Popolazione target
Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.
Attori coinvolti
Settore Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, gruppo allattamento al seno, personale
Dipartimenti Materno - Infantili.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
Numero di nuovi operatori formati entro 6 mesi dalla
assunzione (anche in collaborazione tra DMI)
Almeno 40% dei nuovi assunti dedicati si
formeranno tramite corsi FAD
N. punti di sostegno in cui è stata realizzata la formazione per
gli allattamenti difficili sul totale punti
Calendario incontri nei 30 punti di sostegno
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Azione 4.3.1
Allattamento al seno: monitoraggio dell’andamento
Obiettivi dell’azione
Raccogliere sistematicamente e inserire nel profilo di salute materno - infantile i dati che consentono di
monitorare localmente e a livello regionale le curve di decadimento dell’allattamento al seno.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Elaborazione e somministrazione del questionario sulle modalità di raccolta dati, in confronto con le modalità
attivate in realtà extraregionali.
Definizione del set di indicatori da raccogliere all’interno del profilo di salute materno - infantile.
Proposta e validazione del set da parte dei DMI.
Livello locale
Collaborazione alla ricognizione e partecipazione alla consultazione sul set di indicatori: i PLS nella compilazione
dei bilanci di salute riportano i dati riguardanti l’allattamento al seno. Sarà cura della Referente del
Coordinamento Regionale del programma di sostegno allattamento al seno interfacciarsi con i Distretti per il
monitoraggio richiesto.
Popolazione target
Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.
Attori coinvolti
Settore Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, gruppo allattamento al seno, personale
Dipartimenti Materno- Infantile in collaborazione con il personale della medicina di base
Indicatori di processo
Numero di DMI che dispongono del dato
allattamento al seno a 6 mesi
Standard per l’anno 2015
Prosecuzione ricognizione tramite i bilanci di salute dei
PLS
Individuazione modalità di raccolta dati
Report
Proposta ai DMI del set di indicatori da raccogliere
Elaborazione e invio del questionario
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Azione 4.1.2
0-6 anni: quali messaggi per promuovere la salute?
Obiettivi e descrizione dell’azione
Livello regionale
Mettere a disposizione strumenti uniformi e multilingue per la comunicazione delle azioni di promozione della
salute: individuazione messaggi.
Popolazione target
Utenti dei Servizi Sanitari (destinatario finale).
Attori coinvolti
Gruppo Regionale Genitori Più, operatori DMI, operatori sanitari dei Servizi di Prevenzione, se coinvolti l’ASL si
rende disponibile.
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Individuazione messaggi
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Documento di lavoro
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Azione 4.2.1
Sostegno/implementazione degli interventi di prevenzione/riduzione/cessazione
tabagismo realizzati dalle ASL/ASO in autonomia e/o nell’ambito di progetti regionali
consolidati
Obiettivo e descrizione dell’azione
Implementare gli interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo realizzati dalle ASL e dalle ASO, rivolti a
specifici target, autonomi e/o afferenti a progetti regionali consolidati.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Programmazione e avvio ricognizione interventi.
Pianificazione corsi di formazione.
Livello locale
Presso il DPD ASL NO è attivo un CTT (Centro Trattamento del Tabagismo), che da anni esplica la propria attività e
interagisce in rete con altre Strutture aziendali, enti no profit (es. Lega Tumori) ed associazioni di volontariato
nella realizzazione di interventi di contrasto al tabagismo.
Vediamo di buon auspicio la formalizzazione di un gruppo aziendale, per dare forza alle suddette azioni ed
implementare la partecipazione di altri attori alle attività di clinical governance in tema di tabagismo
Sul territorio dell’ASL NO nel primo semestre dell’anno in corso, sono stati realizzati interventi di prevenzione
primaria (Progetto Lasciateci Puliti); interventi di pubblicizzazione dell’offerta diagnostico terapeutica del CTT,
rivolti alla popolazione di Novara (NO) e provincia, mediante posizionamento di unità mobile ad hoc, in
collaborazione con LILT e “Happy to Help - felici di aiutare” Onlus; interventi di sensibilizzazione/aggiornamento
sul contrasto al tabagismo, rivolti a lavoratori, nel loro luogo di lavoro.
Attori coinvolti
Gruppo fumo CPO, operatori esperti di CTT ed altri Servizi sanitari.
Popolazione target
Operatori sanitari, donne in gravidanza, neo genitori fumatori (in particolare mamme).
Attori coinvolti
Servizi di promozione della Salute, SERT.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
Ricognizione: programmazione, realizzazione,
diffusione di interventi di prevenzione e contrasto del
tabagismo
Programmazione e avvio della ricognizione
Corsi di formazione realizzati
Pianificazione di modello/prototipo del corso di
formazione per gli operatori delle ASL/ASO
interessate
Costituzione/formalizzazione gruppi fumo
aziendali/ASL
30% delle ASL costituiscono i gruppi
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Azione 4.2.2
Implementazione dell’offerta terapeutica dei CCT e di altri servizi di disassuefazione
Obiettivo dell’azione
Monitorare le offerte terapeutiche esistenti e promuovere offerte adeguate (evidence based).
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Verranno analizzate tipologia, appropriatezza e quantità delle offerte terapeutiche dei Centri di disassuefazione
esistenti in relazione al bisogno.
Popolazione target
Operatori dei CTT e di altri Servizi territoriali e Ospedalieri di contrasto al tabagismo, MMG.
Attori coinvolti
Gruppo fumo CPO, operatori esperti di CTT ed altri Servizi sanitari in collaborazione con NIEbP Network.
Indicatori di processo
Verifica appropriatezza attività erogate dai centri di
disassuefazione
Aggiornamento delle raccomandazioni/linee guida
regionali
Standard per l’anno 2015
Prosecuzione rilevazione attività centri di disassuefazione
della Regione
Avvio della redazione dell’aggiornamento
Vedi documento di attivazione e modalità operative del CTT dell’ASL NO alla pagina seguente.
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Centro di Trattamento del Tabagismo (C.T.T.) dell' A.S.L. NO.
Il C.TT. dell'A.S.L. NO di Novara, afferente al D.P.D. s.e. SER.T. ed ivi ubicato, è operativo dal mese di
Aprile 2002. Ha ricevuto riconoscimento istituzionale dall'A.S.L. NO il 30 Dicembre 2008 con la
deliberazione del D.G. n. 977, successivamente integrata dalla deliberazione del D.G. n. 647 del
21/7/2009, ove sono contenute le proprie finalità ed il proprio modello organizzativo - operativo.
Il Centro ha complessivamente incontrato il favore della 'utenza che in grandissima maggioranza è
giunta all'osservazione attraverso la pubblicità stampa o dei display della Provincia di Novara, nonché
attraverso il "passaparola" di pazienti evidentemente soddisfatti del trattamento ricevuto e dei risultati
conseguiti. Una delle principali criticità rilevate costantemente attraverso le rendicontazioni annuali è
rappresentata dalla scarsa afferenza di utenti dall'area Nord della Provincia per evidenti problemi nel
mantenere, dopo le due visite preliminari previste dal protocollo, il ritmo settimanale degli incontri
psicoterapeutici (peraltro parte integrante del trattamento). Tale criticità dovrebbe essere superata con la
prossima apertura di una sede operativa presso il SER.T. ed il C.A.P. di Arona.
Il Personale del CTT, opportunamente formato ed aggiornato, opera secondo i criteri diagnosticoterapeutici più efficaci ed efficienti in base ai dati provenienti dall'E.B.M. e nel rispetto delle linee guida
nazionali ed internazionali (P.R.AT., OSS.F.A.D. dell'I.S.S.).
Le finalità del CTT sono promozione di stili di vita "smoke- free", la riduzione dei rischi socio-sanitari
legati alla dipendenza tabagica nella popolazione dell'area Nord deWASL NO, l'attività di prevenzione
primaria e secondaria, riguardante il fumo attivo e passivo, sul Territorio di competenza dell' A.S.L. NO.
Il Personale operante è composto da un Medico, due PsicologilPsicoterapeuti ed un C.P.S.E.
Il target è rappresentato dai fumatori di Novara e Provincia sufficientemente motivati a smettere di
fumare con un aiuto medico e psicologico.
I metodi usati sono: valutazione psicologica e clinico-funzionale; trattamento farmacologico e lo
psicoterapeutico individuale o di gruppo.
Gli strumenti diagnostico-terapeutici sono: visita medica tabaccologica; colloquio clinico psicologico,
valutazione della dipendenza fisica (test di Fagerstrom), valutazione della motivazione (test di Mondor,
test di Horn, MAC- T); counselling motivazionale; psicoterapia individuale o di gruppo; cartella clinica,
carbossimetria nell' aria espirata e spirometria di base, prescrizione di farmaci per la disassuefazione dal
tabagismo e di supporto per gli effetti collaterali della terapia farmacologica o dell 'astinenza da nicotina;
eventuale invio al MMG per prescrizione di esami strumentali (ECG, Rx torace 2P) o visite specialistiche
(ORL, Pneumologiche, cardiologiche, etc.).
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Azione 4.2.3
Progettazione e realizzazione di percorsi formativi aziendali sull’identificazione precoce
del consumo rischioso e dannoso di alcol e di interventi specifici brevi, col
coordinamento del gruppo di lavoro regionale alcol
Obiettivi e descrizione dell’azione
Livello regionale
Costituire un gruppo di lavoro alcol interdisciplinare con la presenza di operatori dei dipartimenti Patologie delle
dipendenze, medici di medicina generale, esperti del settore, rappresentanti del privato sociale, per il
coordinamento e lo sviluppo di eventi formativi per la prevenzione del consumo rischioso e dannoso di alcol a
livello regionale: avviare i contatti e condividere gli obiettivi.
Livello regionale
Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti.
Attori coinvolti
Operatori SERT, referenti della Promozione della Salute, rappresentanti MMG, rappresentanti Terzo Settore.
Popolazione target
Operatori sanitari, pazienti dei Servizi di alcologia (destinatari finali).
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Indicatore sentinella:
Coordinamento delle iniziative di prevenzione
Contatti e individuazione membri del gruppo di lavoro
alcol
Allo stato attuale non è ipotizzabile la partecipazione di operatori della ssvd alcologia al Gruppo regionale
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Azione 4.2.4
Diffusione e messa in pratica all’interno delle ASL degli interventi specifici brevi per la
riduzione del consumo rischioso e dannoso di alcol
Obiettivi e descrizione dell’azione
L’azione vuole:
- incrementare il numero di soggetti con consumo rischioso e dannoso di alcol che hanno ricevuto da un
operatore sanitario il consiglio di bere meno (durante interventi di counseling breve);
- ridurre, di conseguenza, la prevalenza di consumatori di alcol a maggior rischio: acquisizione dati locali e
reportistica regionale/nazionale.
Livello regionale
Acquisizione reportistica regionale/nazionale.
Livello locale
Poiché il target prioritario di bevitori con consumo rischioso e dannoso di alcol individuato è costituito dai soggetti
trovati alla guida in stato di ebbrezza e pertanto inviati alla Commissione Medica Locale per un giudizio di idoneità
alla guida, d’accordo con il Servizio di Medicina Legale dell’ASL NO, nell’ambito della commissione stessa tutti
questi soggetti ricevono il consiglio motivato di bere meno. Inoltre, i bevitori più problematici vengono inviati alla
ssvd alcologia per un counselling approfondito ed un’eventuale presa in carico.
Il materiale prodotto a livello regionale sarà utilizzato negli interventi di counselling effettuati presso il servizio di
alcologia.
Attori coinvolti
Operatori dei servizi di alcologia.
Popolazione target
Operatori sanitari, pazienti dei Servizi di alcologia (destinatari finali).
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Proporzione di consumatori di alcol a rischio che hanno
ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno
Acquisizione dati locali e report
Prevalenza dei consumatori di alcol a maggior rischio
Acquisizione dati locali e report
Eventi formativi implementati a livello regionale
Acquisizione reportistica regionale/nazionale
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Azione 4.2.5
Consolidamento delle modalità operative del MET (modello operativo di esercizioterapia) e ampliamento delle integrazioni con i Servizi specialistici per le MCNT
Obiettivi dell’azione
Implementare e sviluppare il modello operativo di esercizio-terapia (MET) già definito e applicato in due ASL
piemontesi (TO1 e TO2).
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Le attività previste sono:
- prosecuzione e raccolta delle attività di prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico per pazienti con
MCNT dei Servizi specialistici delle ASL TO1 e TO2: ricognizione percorsi;
- collaborazione con il Coordinamento Regionale Trapianti per l’avvio operativo del Progetto Nazionale di
ricerca “Trapianto … e adesso Sport”: completamento test di valutazione clinico - funzionale e avvio
somministrazione dell’esercizio fisico;
- collaborazione con la Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta per l’avvio di attività di prescrizione e
somministrazione dell’esercizio fisico secondo il MET: organizzazione corsi e relativi report;
- attivazione di un gruppo di lavoro multi-disciplinare presso il Centro di esercizio-terapia ASL TO1 per lo
sviluppo delle attività del MET;
- definizione di una modalità sistematica di raccolta dati per la valutazione dei risultati clinici e funzionali:
format di presentazione attività e del piano di intervento, report.
Attori coinvolti
Centro di esercizio-terapia, RAP, Centro Regionale Trapianti del Piemonte e della valle d’Aosta, Rete Oncologica
Piemonte e Valle d’Aosta.
Popolazione target
Operatori sanitari.
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Ricognizione percorsi attivati nelle ASL utilizzando la
BD/SI Prosa: N. di ambiti/servizi specialistici coinvolti
nei percorsi attivati
N. ambiti/servizi specialistici coinvolti > 5
Realizzazione delle attività previste nel Progetto
Nazionale di ricerca “Trapianto … e adesso Sport”
Completamento dei test di valutazione clinico funzionale e avvio della fase somministrazione
dell’esercizio fisico
Realizzazione di attività in collaborazione con la Rete
Oncologica
Organizzazione di almeno un corso per fitwalking
leaders.
Almeno un report di definizione di modalità
operative per percorsi di esercizio-terapia per
pazienti oncologici
Avvio e attività del Gruppo di lavoro multi-disciplinare
per lo sviluppo delle attività del MET
Almeno una riunione annuale
Realizzazione di incontri/convegni/seminari
Definizione di Format di presentazione delle attività e
del piano di intervento: almeno un report annuale
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Azione 4.1.3
Inserimento della tematica dell’esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi
educativi dedicati agli stili di vita per pazienti con patologie croniche e per operatori dei
relativi servizi
Obiettivi e descrizione dell’azione
Livello regionale
Inserire la tematica dell’esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita per
pazienti con patologie croniche e per operatori dei relativi servizi: realizzazione di interventi sul tema.
Attori coinvolti
RAP, Centro di esercizio - terapia.
Popolazione target
Operatori sanitari, pazienti con patologie croniche (destinatari finali).
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Almeno 5
N. edizioni di corsi, seminari, convegni
Azione 4.1.4
Ricognizione dei percorsi educativo - terapeutici attivati localmente nelle strutture
diabetologiche, nell’ambito del PDTA-DM
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
Valutare la tipologia di percorsi educativo - terapeutici inerenti l’alimentazione e l’attività fisica, attivati
localmente nelle strutture diabetologiche regionali: acquisizione dati esistenti e report.
Livello locale
L’ASL NO ha attivato dal 2014 la sperimentazione per la definizione di un PDTA - DM a livello di AIC3, concordato
tra ASL NO, ASL VC, ASL BI,. ASL VCO e AOU “Maggiore della Carità” di Novara.
In tale progetto sono state identificate le strutture della rete in termini di hub and spoke e sono stati definiti i
centri diabetologici differenziandoli per livelli di complessità, laddove il 1° livello risulta il livello di base (attività
che tutti devono effettuare) e il 3° la struttura di riferimento dotata di attività di elevata specializzazione, pertanto
non diffuse capillarmente.
Nell’ambito del percorso concordato è prevista la formazione del paziente circa l’uso sia di presidi per la terapia
insulinica che l’educazione terapeutica individuale tramite programma strutturato, consulenza dietistico diabetologica (in sostituzione del dietista) e definizione di programma di terapia nutrizionale (LEAD previsti nel
corso della prima visita di approccio con il paziente diabetico).
Nel corso del 2015, nell’ambito dell’AIC saranno standardizzate le modalità per le attività descritte.
Attori coinvolti
Rete diabetologica, Centro esercizio-terapia.
Popolazione target
Operatori sanitari, pazienti diabetici (destinatari finali).
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PLP programmazione
annuale 2015
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Indicatori di processo
Standard per l’anno
Ricognizione percorsi
asl novara
Report sulla attuazione dei percorsi tramite dati
recuperati dai flussi informativi, nello specifico:
- cod. 89.7 - Prima visita generale
- cod. 94.42.2 - Formazione per l’autogestione
e/o addestramento all’utilizzo dei relativi
meccanismi: La prestazione è finalizzata a far
apprendere al paziente o al care giver le
modalità di misurazione della malattia e
somministrazione della terapia, nonché a
sviluppare le competenze per attivare la
capacità di compiere scelte appropriate
quotidianamente.
PLP programmazione
annuale 2015
41
Azione 4.1.5
Definizione delle caratteristiche minime necessarie per percorsi educativo - terapeutici
efficaci nell’ambito dell’alimentazione e del corretto utilizzo dell’attività fisica a scopo
terapeutico e preventivo, da svolgersi nelle strutture diabetologiche regionali
Obiettivi e descrizione dell’azione
Livello regionale
Quest’azione prevede la raccolta delle principali buone pratiche esistenti in riferimento alla tematica, l’analisi dei
dati desunti dalla ricognizione effettuata (cfr. azione precedente), l’identificazione degli elementi minimi
qualificanti (criteri) sia organizzativi sia di modalità operativa sia di contenuto per la strutturazione di questo tipo
di percorsi educativo - terapeutici: acquisizione dati e report.
Livello locale
Formalizzare nell’ambito del percorso PDTA-DM, tramite revisione della letteratura, percorsi educativo terapeutici per pazienti diabetici.
Attori coinvolti
Rete diabetologica, Centro esercizio - terapia.
Popolazione target
Operatori sanitari, pazienti diabetici (destinatari finali).
Indicatori di processo
Indicatore sentinella:
Avvio percorsi evidence-based
asl novara
Standard per l’anno
Almeno un report del gruppo di lavoro interaziendale
dell’AIC entro il 31/12, con raccolta degli indicatori
del percorso e integrazione nel protocollo del
percorso educativo - terapeuticio inerente
l’alimentazione e l’attività fisica
PLP programmazione
annuale 2015
42
Azione 4.1.6
Sperimentazione di un modello di lavoro ospedale - territorio con interventi di
promozione di corretti stili di vita per pazienti ricoverati
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
Sperimentare percorsi di reclutamento, somministrazione di counseling motivazionale ed avvio di percorsi di
modificazione degli stili di vita in pazienti ricoverati.
Questa azione fa riferimento al progetto europeo Empowering Hospital con capofila l’ospedale di Biella.
Il progetto mira a valutare efficacia e scalabilità dell’intervento, che individua come setting principale l’ospedale,
definito “di rigenerazione” in stretto collegamento con i servizi territoriali e le risorse della comunità locale. Il
counseling motivazionale sarà affiancato da tecniche specifiche adattate alla tipologia di paziente.
Le attività previste sono: produzione del sito del progetto.
Attori coinvolti
ASL Biella, NIEbP Network.
Popolazione target
Operatori sanitari.
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Rispetto del cronoprogramma del progetto
asl novara
Sito web del progetto on-line
PLP programmazione
annuale 2015
43
Azione 4.4.1
Utilizzo di tecniche partecipate per verifica di efficacia e fattibilità di interventi rivolti
all’“utenza fragile”
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
Pervenire ad un giudizio condiviso tramite la tecnica del “processo pubblico”, rispetto all’opportunità di avviare
interventi nel setting sanitario rivolti all’utenza fragile, ed in particolare sui seguenti temi:
- supporto alle competenze genitoriali (es. promozione allattamento al seno, ecc.) attraverso le “home visiting“;
- sostegno e orientamento a caregivers (persone che si occupano di familiari anziani);
- empowerment dei familiari e degli utenti dei Servizi Psichiatrici (UFE).
Il “processo pubblico” intende promuovere un confronto guidato da una precisa metodologia che, sulla base delle
evidenze disponibili, conduca ad una riflessione condivisa tra gli operatori di diversi servizi ASL (Prevenzione, DMI,
DSM, SERT/D, UVG) ed i portatori di interesse: programmazione delle attività, cronoprogramma, tavoli di lavoro.
Attori coinvolti
Centro di documentazione DORS, esperti dei Servizi sanitari.
Popolazione target
Operatori dei Servizi di Prevenzione, DMI, SERT, UVG, DSM, stakeholders. A livello locale si coinvolgono gli
operatori interessati.
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Realizzazione “processi”
asl novara
Programmazione cronoprogramma degli eventi
Definizione tavoli di lavoro
PLP programmazione
annuale 2015
44
Azione 4.1.7
Testare la trasferibilità nei DSM del metodo del “Dialogo Aperto” per il trattamento dei
sintomi di esordio in pazienti con crisi psichiatrica
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
L’azione prevede i seguenti obiettivi:
- adattare il metodo del “Dialogo Aperto” alla struttura organizzativa dei DSM selezionati nel progetto CCM e
alle caratteristiche di contesto e sociali dei rispettivi territori, in collaborazione con i colleghi finlandesi;
- selezionare e formare operatori volontari dei DSM ASL TO1 e ASL TO2 che vogliano sperimentare l’utilizzo del
nuovo metodo di trattamento e costituire le equipe mobili.
L’azione prevede una serie di attività, quali la formazione degli operatori sanitari coinvolti sul metodo del Dialogo
Aperto e la stesura di un protocollo di sperimentazione per le ASL coinvolte.
Livello locale
Atti formali di costituzione delle equipe per l’avvio degli interventi (ASL coinvolte: TO1 - TO2).
Attori coinvolti
Gruppo di lavoro Dipartimento di Prevenzione ASL TO1, operatori dei DSM saranno coinvolti.
Popolazione target
Operatori DSM, pazienti dei Servizi stessi (destinatari finali).
Indicatori di processo
Attivazione nei DSM di un protocollo operativo
Standard per l’anno 2015
Redazione protocollo operativo per l’applicazione del
metodo DA
Stesura programma del training di formazione degli
operatori selezionati
Avvio corsi di formazione
Costituzione di equipe mobili per l’avvio degli
interventi
Atti formali (delibere, ordini di servizio) di
costituzione
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
45
Azione 4.3.2
Stesura e validazione delle linee di indirizzo regionali in tema di accertamento ai sensi
degli articoli 186, 186bis, 187 C.d.S.
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
L’azione ha il duplice obiettivo di:
- mappare il territorio piemontese (in raffronto a quello nazionale) rispetto ai diversi criteri di valutazione
adottati dalle commissioni mediche locali;
- redigere linee di indirizzo regionali in tema di accertamenti (anche grazie ai risultati della ricognizione).
L’azione prevede le seguenti attività:
- ricostituzione del gruppo di lavoro regionale per la definitiva stesura di linee di indirizzo in tema di
accertamenti ai sensi degli artt. 186, 186 bis, e 187 C.d.S. (con individuazione dei nuovi componenti e con
azioni di rinforzo a livello regionale dei rapporti interistituzionali tra i vari soggetti pubblici interessati) – fine
2015.
Livello locale
Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti.
Attori coinvolti
Gruppo di lavoro interistituzionale Sicurezza Stradale.
Il Direttore del DPD ASL NO, già membro attivo del gruppo di lavoro di che trattasi conferma la disponibilità a
partecipare alla prosecuzione delle attività del GdL medesimo.
Popolazione target
Operatori sanitari, popolazione generale (destinataria finale).
Indicatori di processo
Standard per l’anno
Costituzione Gruppo di Lavoro regionale
Sì
Partecipazione al Gruppo di lavoro se coinvolti
Si
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
46
Azione 4.3.3
Definizione di indicazioni procedurali per la strutturazione di corsi info-educativi per la
prevenzione e la riduzione dell’incidentalità stradale correlata all’uso di sostanze
psicoattive
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
L’azione ha un duplice obiettivo:
- mappatura dei corsi info-educativi realizzati dalle ASL per la prevenzione dell’incidentalità stradale;
- definizione di indicazioni basati su prove di efficacia.
Attori coinvolti
Gruppo di lavoro interistituzionale Sicurezza Stradale.
Popolazione target
Operatori sanitari, popolazione generale (destinataria finale).
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Report di ricognizione e analisi
Avvio ricognizione corsi
Azione 4.3.4
Monitoraggio dell’andamento del fenomeno “incidenti domestici” attraverso la
raccolta ed elaborazione dati di ricorso al PS per incidente domestico
Obiettivo e descrizione dell’azione
Monitoraggio dati dei PS degli ospedali della regione Piemonte per ricorso a seguito di incidente domestico.
Livello regionale
I dati sul ricorso al Pronto Soccorso per incidenti domestici (sono disponibili con una latenza di 2 anni) verranno
annualmente raccolti e sottoposti ad analisi comparata; il confronto sugli andamenti e le tipologie di incidenti con
i referenti aziendali consentirà di riorientare gli interventi in atto.
Attori coinvolti
Dipartimento di Prevenzione di Torino, gruppo di lavoro regionale Incidenti Domestici.
Popolazione target
Servizi Sanitari.
Indicatori di processo
Raccolta e analisi annuale dei dati a livello regionale
Standard per l’anno 2015
Raccolta e analisi dati 2013
Comparazione dei dati tra ASL e tra ospedali della
Regione
Analisi comparata dati 2013
Confronto con i referenti Incidenti domestici delle ASL
Partecipazione alla riunione annuale di restituzione e
confronto con i Referenti delle ASL
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
47
Azione 4.3.5
Formazione sugli incidenti domestici
Obiettivo e descrizione dell’azione
Migliorare la conoscenza del fenomeno e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG, PLS.
Livello regionale
L’azione si svilupperà attraverso la realizzazione in ogni ASL di un corso di formazione per operatori sanitari sul
tema della prevenzione dei rischi domestici, l’invio annuale ai MMG e PLS dei dati di ricorso al PS per incidente
domestico e l’invio trimestrale ai MMG e PLS di note informative sui rischi presenti in casa.
Attori coinvolti
Dipartimento di Prevenzione di Torino, Gruppo di lavoro regionale Incidenti Domestici.
Popolazione target
Servizi Sanitari.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Strutturazione del corso (Livello Regionale)
Preparazione materiali didattici
Evidenza dell’invio dei dati di PS
Una volta nell’anno
Azione 4.3.6
Migliorare la conoscenza del fenomeno degli avvelenamenti in ambiente domestico
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
L’azione prevede il raccordo con i PS e i Centri antiveleno per uno studio di fattibilità sulla metodologia di raccolta
delle informazioni sugli avvelenamenti, l’analisi e pulizia dei dati e la messa a regime del flusso.
Attori coinvolti
Dipartimento di Prevenzione di Torino, Gruppo di lavoro regionale Incidenti Domestici, Settore Organizzazione
dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali.
Popolazione target
Servizi Sanitari.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Raccolta e analisi annuale dei dati a livello regionale
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Studio di fattibilità
48
Azione 4.2.6
Farmacia di comunità
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
Il progetto intende sperimentare il ruolo della farmacia come sede per:
- l’identificazione precoce di soggetti affetti da alcune delle principali patologie croniche (diabete, BPCO,
scompenso cardiaco diastolico) in uno stadio molto precoce della patologia, tale da potersi giovare di una
diagnosi precoce e di un indirizzamento precoce alla terapia medica;
- attività di monitoraggio e counselling (a pazienti con BPCO, diabete e scompenso cardiaco) per una corretta
assunzione delle terapie farmacologiche prescritte.
Attori coinvolti
SSEPI, Farmacie aderenti.
Popolazione target
Pazienti affetti dalle principali patologie croniche.
Indicatori di processo
N. farmacie aderenti/ASL
Miglioramento di alcuni indicatori di compliance e
corretto utilizzo dei farmaci/farmacia aderente
Standard per l’anno 2015
Almeno il 20% delle farmacie aderiscono
Almeno il 50% di pazienti per patologia migliora la
compliance
Azione 4.1.8
Monitoraggio e implementazione degli interventi di prevenzione e counselling
nutrizionale in soggetti a rischio
Obiettivo e descrizione dell’azione
Livello regionale
Obiettivo dell’azione è monitorare l’offerta di prevenzione e counselling in ambito nutrizionale presente nelle ASL
sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Attori coinvolti
Servizi sanitari, SIAN.
Popolazione target
Operatori sanitari, soggetti a rischio.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Produrre un monitoraggio quali - quantitativo delle attività esistenti con
analisi e socializzazione delle buone pratiche
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Effettuazione monitoraggio
49
Programma 5
Screening di popolazione
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico, profilo di salute e trend dei fenomeni
Screening oncologici
Specifiche regionali e locali per quadro normativo di riferimento e stato di attuazione
Per gli screening per i carcinomi della mammella, della cervice uterina e del colon retto vi sono prove scientifiche
di efficacia rispetto alla diminuzione della mortalità causa-specifica1. Essi fanno parte dei LEA. La Regione
Piemonte ha adottato l’attuale programma di screening di popolazione per i tumori della cervice uterina, della
mammella e del colon retto con la DGR 111/2006 e successive.
In Piemonte sono state introdotte strategie specifiche regionali per il miglioramento dei processi di screening
oncologici.
La prima prevede un migliore utilizzo delle risorse disponibili promuovendo il ri-orientamento della prevenzione
individuale spontanea verso i programmi di screening (“riconversione”): tale strategia è basata sull’evidenza
(Mantellini P et al. 2011) che la prevenzione individuale si dimostra mediamente meno efficace e più costosa che
non la prevenzione di popolazione mediante i programmi di screening - Circolare n. 6368 del 22.02.1010.
La seconda strategia riguarda i programmi di screening del cervico-carcinoma mediante l’adozione del modello
basato sul test primario HPV-DNA, che si è dimostrato più efficace e costo-efficace che non quello che utilizza il
pap-test come test primario (Ronco G et al EP 2013; Ronco G. et al. Lancet 2014); esso comporta alcune
importanti modifiche, tra le quali rientrano sia quelle di tipo organizzativo (per es. centralizzazione dei laboratori
di riferimento) sia quelle della tempistica del round sia della comunicazione - DGR 21-5705 del 23/4/2013. I
programmi sopradescritti sono rivolti alla popolazione a “rischio standard”.
Tali indicazioni regionali sono state attuate pienamente anche sul territorio dell’ASL NO con l’attivazione del
programma di screening con test HPV a partire da novembre 2014 e la continua verifica della riconversione degli
esami di prevenzione “individuale” allo screening organizzato. In quattro anni (2011-2014) il numero di esami di
“prevenzione individuale” si è ridotto del 32%, per la prevenzione del tumore alla mammella, del 25%, per i paptest (del 48% se si esclude la componente relativa all’AOU), ma solo del 10% per la ricerca del sangue occulto
nelle feci.
Dati mortalità e incidenza
In sintesi, tra le donne il tumore della mammella resta il più frequente sia in termini di incidenza (298 casi/anno
stimati sull’ASL NO anno 2015 - Fonte CPO2) che di mortalità (90 casi/anno nell’ASL NO). L’aumento dell’incidenza
è però contenuto e in gran parte attribuibile all’anticipazione dovuta allo screening. Grazie all’anticipazione
diagnostica si osserva un trend verso un aumento della sopravvivenza e una riduzione della mortalità specifica.
Anche per i tumori della cervice uterina l’incidenza delle forme invasive è contenuta (11 casi/anno stimati
nell’ASL NO2), mentre la mortalità è avviata ad un sostanziale azzeramento (2 casi/anno nell’ASL NO – anno 2012).
Il tumore del colon-retto rimane il secondo per mortalità sia tra gli uomini (53 casi/anno sull’ASL NO) che tra le
donne (46 casi/anno sull’ASL NO). Si osserva un moderato aumento dell’incidenza, e una moderata riduzione della
mortalità, favorita anche dalla diffusione del programma di screening.
Si segnala che complessivamente la mortalità per tumore alla mammella nell’ASL NO è maggiore della media
regionale (SMR=112), in particolar modo nei distretti di Borgomanero e Galliate; anche per i tumori al retto-colon
la mortalità risulta superiore alla media regionale, soprattutto per gli uomini (SMR=116 uomini, SMR=106 donne).
In ogni caso si riscontra un trend in decrescita della mortalità per entrambi i tumori, per quanto inferiore a quello
regionale.
1
2
IARC Handbook; Hewitson P et al. Cochrane DB 2007; Elmunzer BJ et al. Plos One 2014; Ronco G et al EP 2013.
http://www.cpo.it/workspace/files/stime-incidenza-2015-5208f0c2adfe6.pdf
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
50
Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva
Screening oncologici:
Copertura della popolazione bersaglio dei 3 programmi di screening oncologici inseriti nei LEA.
Invio con cadenza annuale della lettera che presenta l’offerta dello screening con mammografia a tutte le
donne 45-49 enni.
Adozione della modalità di invito con lettera di preavviso per il programma di screening con sigmoidoscopia.
Integrazione dell’attività FOBT ambulatoriale entro il programma organizzato.
Incremento progressivo della proporzione di donne sottoposte a test HPV nella fascia 30-64 anni.
Monitoraggio e promozione della qualità dei programmi di screening.
Sviluppo di interventi rivolti alle donne con rischio ereditario per tumore della mammella.
In considerazione del fatto che l’attività di screening, sulla base del modello definito nella DGR 111 del 2006, è
organizzata su base dipartimentale, si possono identificare in questo programma due livelli di intervento: quello
regionale e quello dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori (DIPST) che comprendono,
in alcuni casi, sia aziende territoriali che ospedaliere. Di conseguenza, tutte le aziende afferenti al DIPST sono
responsabili per la pianificazione delle azioni previste dal PRP (sia per ciascun anno che per l’intero periodo della
programmazione) e la valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti verrà condotta a livello di
dipartimento.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
51
Azione 5.1.1
Piena implementazione dei tre programmi di screening oncologico
Obiettivi dell’azione
Raggiungere la piena implementazione dei tre programmi di screening oncologico.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello locale (Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori)
Invio del volume di lettere di invito corrispondente all’obiettivo prefissato e adozione di piani di attività dei servizi
ospedalieri e territoriali, coinvolti nell’erogazione delle prestazioni di primo e secondo livello, adeguati a garantire
il volume di prestazioni necessario a rispondere alla richiesta degli assistiti aderenti rispettando gli standard
previsti per i tempi di attesa.
Si ritiene opportuno monitorare non solo gli indicatori di copertura da inviti, ma anche gli indicatori di copertura
da esami, in quanto, in assenza di una pianificazione dell’offerta adeguata ad assicurare, entro gli standard
previsti per i tempi di attesa, l’erogazione delle prestazioni di screening richieste dagli assistiti aderenti, il
semplice invio di un invito a partecipare allo screening non è sufficiente per certificare il raggiungimento
dell’obiettivo di assicurare l’offerta di una prestazione inclusa nei LEA.
Popolazione target
Donne di età 50-69 anni per lo screening mammografico.
Donne di età 25-64 anni per lo screening cervico-vaginale.
Uomini e donne di età 58-69 anni per lo screening colo rettale.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti degli Screening oncologici regionali e MMG.
Indicatori di processo
Indicatori sentinella
SCREENING MAMMOGRAFICO Età 50-69 anni
Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee
/ popolazione bersaglio annuale
SCREENING CERVICO-VAGINALE Età 25-64 anni
Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee
/ popolazione bersaglio annuale
SCREENING COLO-RETTALE Età 58 anni
Numero persone invitate a sigmoidoscopia + adesioni spontanee / popolazione
bersaglio annuale
SCREENING MAMMOGRAFICO Età 50-69 anni
Numero di donne sottoposte al test di screening + adesioni spontanee /
popolazione bersaglio annuale
SCREENING CERVICO-VAGINALE Età: 25-64 anni
Numero di donne sottoposte al test di screening + adesioni spontanee/
popolazione bersaglio annuale
SCREENING COLO-RETTALE Età 58 anni
Numero persone sottoposte a sigmoidoscopia o FIT + adesioni spontanee /
popolazione bersaglio annuale
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
75%
70%
82%
47%
45%
32%
52
Azione 5.1.2
Screening mammografico
Obiettivi dell’azione
Aumentare l’estensione e la copertura da esami di screening mammografico delle donne di età 45-49 anni.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello locale (Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori)
Invio con cadenza annuale della lettera che presenta l’offerta dello screening con mammografia a tutte le donne
45-49 enni con parallela riduzione dell’attività di mammografia clinica extra-screening e riorganizzazione
dell’offerta di esami di screening.
In questa fascia di età lo screening offerto con cadenza annuale è efficace (IARC Handbook), ma il rapporto tra
costi e benefici è meno favorevole che nelle classi di età più avanzate. Pertanto è ancora più importante la
corretta comunicazione e l’adesione consapevole.
Popolazione target
Donne di età 45-49 anni.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori e MMG.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella: proporzione di donne 45-49 enni cui è stata inviata
la lettera informativa e/o di invito
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
70%
53
Azione 5.3.1
Screening colo-rettale
Obiettivi dell’azione
Aumentare l’adesione al programma di screening con sigmoidoscopia.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale e locale (Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori)
Definizione e approvazione da parte del coordinamento regionale screening di un modello di lettera per gli assistiti.
Implementazioni delle modifiche necessarie al software gestionale del programma regionale.
Avvio di questa modalità di invito, se richiesto, al DIP 6 (ASL NO, AOU, ASL VCO)
Popolazione target
Uomini e donne di 58 anni
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori e MMG.
Indicatori di processo
Indicatore sentinella: proporzione della popolazione cui viene mandata
la lettera di preavviso
Proporzione di persone aderenti al primo invito alla sigmoidoscopia
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
70% della popolazione invitabile al
momento della definizione della
lettera
24%
54
Azione 5.2.1
Introduzione del test HPV-DNA
Obiettivi dell’azione
Implementazione del piano di introduzione del test HPV-DNA per le donne 30-64 enni.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello locale (Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori)
Ogni Dipartimento di Screening pianificherà la propria attività incrementando progressivamente la proporzione di
persone sottoposte a test HPV nella fascia 30-64 anni. È previsto (DGR 21-5705 del 23 aprile 2013) che entro
maggio 2018, nella fascia 30-64, le persone siano invitate a screening secondo il protocollo definito dalla stessa
DGR (test primario HPV).
Si aggiunge anche la realizzazione del centro unico di lettura dei test HPV per il Piemonte Orientale e del sistema
integrato di trasporti del materiale biologico, inclusi i test HPV, del quadrante (ASL NO, VCO, VC, BI).
Popolazione target
Donne di età 30-64 anni.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori e MMG.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella: Invitate a test HPV di primo livello nell’anno / totale
invitate nell’anno.
Attuazione della DGR 21-5705 del 23/4/2013 e adozione degli indirizzi
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
30%
sì
55
Azione 5.4.1
Estensione e rafforzamento degli interventi per le donne straniere
Obiettivi dell’azione
Aumentare l’adesione delle donne straniere.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
• Ricognizione ed aggiornamento delle esperienze attuate, in corso ed in programmazione sul territorio
regionale per ridurre le disuguaglianze e favorire l’accesso agli screening oncologici femminili della
popolazione straniera residente e non.
Livello locale (Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori)
• Prosecuzione nella diffusione del materiale informativo in lingua per le donne immigrate sul territorio
regionale.
Popolazione target
Donne straniere di età 25-74 anni eleggibili agli screening.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori e MMG.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Diffusione del materiale informativo sul territorio/ogni anno
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Almeno una volta
56
Azione 5.4.2
Qualità dei programmi di screening
Obiettivi dell’azione
Promozione della qualità dei programmi di screening.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale e locale (Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori)
Collaborazione tra il CPO, i Centri di Riferimento Regionali e i DIPST per:
organizzazione dei workshop annuali di presentazione dell’attività dei programmi di screening;
sviluppo dell’attività dei centri di riferimento istituiti nel 2014;
valutazione dei bisogni formativi e pianificazione degli interventi necessari.
Si aggiungono anche le attività di formazione locale, costituite da n.3 workshop annuali con gli operatori del DIP6,
e da corsi per i MMG in particolare sul programma di screening cervico vaginale con adozione del test HPV.
Popolazione target
Operatori screening e MMG.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori, CPO, CRR.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Valutazione del fabbisogno formativo degli operatori dei tre screening
oncologici piemontesi sia in relazione a nuovi inserimenti di personale, che
all’adozione ed applicazione di nuovi protocolli e nuove tecnologie
Progettazione dell’attività formativa annuale sulla base del bisogno
informativo identificato
Realizzazione dell’attività progettata, su base annuale
Copertura formativa del personale inserito negli screening oncologici
piemontesi (sia in termini di dislocazione territoriale che di qualifica
professionale)
Espletazione di tutte le pratiche relative al percorso ECM
Valutazione dei questionari di apprendimento, di gradimento dei partecipanti
al termine di ogni evento
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Effettuata valutazione
Effettuata
Almeno 70%
Almeno 80%
Effettuata
Effettuata
57
Azione 5.9.1
Interventi rivolti alle donne con rischio ereditario per tumore alla mammella
Obiettivi dell’azione
Miglioramento della gestione delle donne con rischio ereditario.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Sulla base della ricognizione effettuata in precedenza (sulle determinazioni e raccomandazioni assunte dai gruppi
regionali sulla genetica e l’alto rischio in oncologia, sulle raccomandazioni e linee guida nazionali e internazionali,
sulle attività messe in atto dalle altre Regioni) istituire un gruppo di lavoro interdisciplinare, cui affidare la
definizione un protocollo di intervento per quanto riguarda le donne ad aumentato rischio di tumore della
mammella.
Popolazione target
Donne di età 45-74 anni.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Costituzione del gruppo regionale
Costituzione del gruppo
Garantire la partecipazione degli operatori coinvolti al
gruppo di lavoro
asl novara
Se individuati, partecipazione di operatori ASL al
gruppo di lavoro - 90%
PLP programmazione
annuale 2015
58
Azione 5.11.1
Ricognizione screening neonatali
Obiettivi dell’azione
Verificare e orientare l’effettiva attuazione degli screening in tutti i punti nascita, in particolare per i percorsi di
presa in carico dei neonati positivi ai test di screening.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Attivazione di un tavolo regionale di esperti ed operatori dei singoli DMI. Definizione di una griglia per la raccolta
delle informazioni relative al percorso screening audiologico e oftalmologico.
Livello locale
Partecipazione dell’ASL NO al tavolo regionale secondo indicazioni e richieste della Regione.
Popolazione target
Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.
Attori coinvolti/ruolo
Settore regionale Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno
Infantili.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Griglia disponibile
Attivazione del tavolo
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
59
Azione 5.13.1
Monitoraggio del TSH neonatale
Obiettivi dell’azione
Verificare e mettere a regime le modalità di comunicazione dei risultati del monitoraggio del TSH neonatale
all’Osservatorio Nazionale Iodoprofilassi.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Verifica della qualità di funzionamento del sistema di trasmissione dei dati e stesura report.
Livello locale
Partecipazione alla ricognizione secondo le indicazioni Regionali.
Popolazione target
Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.
Attori coinvolti/ruolo
Settore regionale Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, settore regionale Prevenzione e
Veterinaria, personale Dipartimenti Materno Infantili.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Report sulla qualità della trasmissione dei dati
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Report disponibile
60
Azione 5.10.1
Screening malattie croniche non trasmissibili: Valutazione del contesto e della
letteratura scientifica
Obiettivi dell’azione
Delineare il quadro epidemiologico della popolazione destinataria del possibile programma di popolazione per
l’identificazione precoce dei soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT; attuare una ricognizione delle
iniziative e delle risorse presenti nel territorio, nonché dei soggetti potenzialmente coinvolgibili nel network.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Costituzione steering committee, prima convocazione per condivisione degli obiettivi e avvio delle attività
previste.
Popolazione target
Soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT.
Attori coinvolti/ruolo
Settore regionale Prevenzione e Veterinaria, CPO Piemonte, ASL TO3.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Costituzione steering committee
asl novara
Gruppo costituito e funzionante
PLP programmazione
annuale 2015
61
Programma 6
Lavoro e salute
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico
L’ attività svolta da SPreSAL , con l’obiettivo generale di prevenire i danni da lavoro (infortuni e malattie
professionali), si articola in attività di vigilanza e controllo negli ambienti di lavoro; inchieste per infortuni e
malattie professionali; attività di informazione/formazione/assistenza in materia di igiene e sicurezza del lavoro.
Per quanto riguarda il contrasto al fenomeno infortunistico le azioni di piano saranno orientate in particolare alla
prevenzione nei comparti più critici, quali l’edilizia e l’agricoltura.
Per quanto riguarda il fenomeno delle malattie professionali la provincia di Novara è particolarmente interessato
dal problema della sottonotifica delle segnalazioni, con un calo costante negli ultimi anni. Le azioni di piano
saranno pertanto orientate a favorirne l’emersione, con particolare attenzione alle patologie muscoloscheletriche e tumorali.
Una importante quota di attività sarà dedicata al consolidamento e all’implementazione dei sistemi informativi
riguardanti rischi e danni da lavoro, anche al fine di documentare e valutare i risultati raggiunti e di orientare la
programmazione delle attività di prevenzione.
Accanto all’attività di vigilanza verranno sviluppate attività di sostegno degli altri attori della prevenzione presenti
sul territorio, cioè azioni specifiche di attivazione e coordinamento rivolte ai diversi soggetti della prevenzione
anche attraverso la partecipazione a incontri o specifici tavoli tecnici con le associazioni datoriali, di categoria e gli
ordini professionali.
Infine, poiché la scuola costituisce un ambito privilegiato dove promuovere la cultura della sicurezza nei futuri
lavoratori, verranno mantenute e implementate le iniziative già in essere nelle scuole del territorio, con
particolare riguardo agli istituti scolastici a indirizzo tecnico-professionale.
Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva
Azione 6.1.1 Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (Flussi Inail - Regioni, Informo, SPreSALWeb,
comunicazioni dei medici competenti ex art. 40, DLgs 81/08) nell’ambito della programmazione regionale e locale
Azione 6.1.2 Predisporre un sistema di archiviazione informatizzato dei Registri di esposizione ad agenti
cancerogeni
Azione 6.2.1 Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di malattia
professionale
Azione 6.2.2 Consolidare e implementare i sistemi di registrazione dei tumori professionali
Azione 6.3.1 Svolgere attività di supporto a RLS/RLST
Azione 6.4.1 Fornire indicazioni operative per la formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro
Azione 6.4.2 Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della prevenzione
Azione 6.5.1 Promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato
Azione 6.6.1 Interventi formativi rivolti al mondo della scuola
Azione 6.7.1 Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti
Azione 6.7.2 Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia
Azione 6.7.3 Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura
Azione 6.8.1 Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
62
Azione 6.1.1
Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (flussi Inail - Regioni, Informo,
SPreSALWeb, comunicazioni dei medici competenti ex art. 40/81) nell’ambito della
programmazione regionale e locale
Obiettivi dell’azione
Inserire l’analisi dei bisogni e la programmazione tra le attività routinarie degli SPreSAL
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale, nel 2015 si valuterà la riattivazione della cabina di regia per la gestione del Sistema
informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di Lavoro della Regione Piemonte (SIRP Piemonte) già istituita
dalla Direzione Sanità Pubblica nel 2011, con la finalità di coordinare e monitorare le attività sui sistemi
informativi previste dal Piano regionale di prevenzione.
Saranno definiti i contenuti minimi del report regionale descrittivo di rischi e danni.
Riguardo Flussi - INAIL - Regioni (Sistema informativo nazionale sui rischi e danni nei luoghi di lavoro), nel 2015 la
Regione proseguirà le azioni necessarie per consolidare l’utilizzo di tale sistema. L’attività riguarderà
essenzialmente l’aggiornamento degli operatori degli SPreSAL e la definizione dei contenuti minimi dei report
locali, che forniranno indicazioni per la programmazione regionale e locale.
A livello locale saranno sperimentate sul campo le schede di programmazione delle attività proposte dai Flussi e
in particolare la scheda 3 (elenchi di aziende con tassi di infortuni gravi superiori alla media).
A livello regionale, riguardo INFORMO (sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali) la Regione, in stretto
raccordo con l’ASL di Alessandria, avvierà iniziative per il miglioramento della qualità delle informazioni segnalate
(tempestività, completezza e accuratezza), la diffusione dei dati (integrati con i dati derivanti da Flussi) e la
comunicazione, con particolare riferimento all’implementazione/diffusione dell’area focus infortuni sul lavoro del
sito DoRS.
A livello locale proseguirà l’attività di implementazione del Sistema, inviando allo SPreSAL dell’ASL di Alessandria
le informazioni e i dati previsti inerenti gli infortuni mortali occorsi nei singoli territori, nonché l’utilizzo del
metodo “Sbagliando s’impara” per l’analisi degli stessi. Proseguirà, inoltre, la partecipazione alle iniziative di
aggiornamento e approfondimento organizzate dal medesimo SPreSAL.
A livello regionale, riguardo l’applicativo SPreSALWeb, finalizzato alla gestione ed alla rendicontazione delle
attività dei Servizi, si proseguirà nel lavoro di perfezionamento/implementazione dello stesso, sulla base delle
indicazioni emerse a seguito del suo utilizzo, delle indicazioni nazionali, nonché degli input derivanti dagli
aggiornamenti normativi. A tale scopo proseguirà il lavoro dello specifico gruppo costituito da personale delle ASL
TO5, NO, VCO, CN1 e AL. Per il corretto funzionamento del gruppo le ASL previste devono garantire la
partecipazione del loro rappresentante.
A livello locale si consoliderà l’utilizzo da parte di tutti i Servizi del sistema SPreSALWeb.
A livello locale, relativamente alle comunicazioni inviate dai medici competenti ex art. 40 DLgs 81/08, gli SPreSAL
accederanno ai dati inseriti nell’applicativo INAIL dedicato, al fine di utilizzarli per la definizione della mappa dei
principali rischi occupazionali presenti sul territorio e la valutazione della sorveglianza sanitaria effettuata.
A livello regionale sarà avviata la valutazione della qualità delle informazioni inserite e la definizione del formato
del report, anche ai fini dell’individuazione dei bisogni informativi e di un percorso di sensibilizzazione dei medici
competenti per il miglioramento della qualità dei dati da loro inseriti.
Inoltre la Regione, al fine di favorire sistemi di semplificazione a favore di cittadini e imprese che devono
trasmettere documentazioni e/o comunicazioni alla P.A., lavorerà per estendere a tutto il territorio regionale il
sistema on-line di invio della notifica preliminare cantieri (ex art 99 DLgs 81/08), in sinergia con il sistema MUDE
(Modello Unico Digitale per l’Edilizia).
Popolazione target
Operatori SPreSAL, medici competenti, cittadini e imprese.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
63
Attori coinvolti/ruolo
Regione, ASL, INAIL, Comuni.
Indicatori di processo
Livello regionale
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
Report regionale descrittivo dei rischi e danni
Definizione dei contenuti minimi dei report
regionali e locali
Livello locale
Standard per l’anno 2015
-
Partecipazione di un operatore SPRESAL alla cabina
di regia per la gestione del Sistema Informativo
Regionale per la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro
della Regione Piemonte (SIRP Piemonte)
-
Partecipazione di un operatore SPreSAL alle
attività di aggiornamento sull’utilizzo dei Flussi
INAIL - Regioni per la definizione dei contenuti
minimi dei report locali
-
-
-
asl novara
-
90% delle riunioni
-
90% delle iniziative di aggiornamento
Partecipazione di un operatore SPRESAL agli
incontri formativi sul “Sistema di Sorveglianza degli
Infortuni Mortali” (INFORMO) organizzati
dall’Osservatorio della ASL AL, Referente per la
Regione Piemonte
-
90% degli incontri formativi
Invio alla ASL AL delle schede per la ricostruzione
degli infortuni mortali e gravi secondo il Protocollo
predisposto INFORMO
-
90% dei casi di infortunio mortale e grave
Relazione annuale sull’attività del Servizio sulla
base dei dati registrati in SPreSALWeb
-
90% dell’attività di Servizio
Partecipazione del TdP referente al Gruppo
Regionale “Informatizzazione”
-
90% delle riunioni
PLP programmazione
annuale 2015
64
Azione 6.1.2
Predisporre un sistema di archiviazione informatizzato dei Registri di esposizione ad
agenti cancerogeni
Obiettivi dell’azione
Incrementare il numero dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni trasmessi alle ASL e migliorare la qualità
delle informazioni contenute.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale al fine di incrementare la trasmissione dei Registri di esposizione a cancerogeni da parte delle
aziende e migliorare la qualità delle informazioni ivi contenute si ritiene necessario predisporre un sistema di
registrazione informatizzato che permetta la raccolta e l’elaborazione dei dati a livello locale e regionale nonché la
costruzione di una Anagrafe aziende con rischio cancerogeno.
Nel 2015 il gruppo di lavoro dedicato (composto da rappresentanti delle ASL di Biella e Novara, ARPA, della S.C.
medicina del lavoro dell’ASL CN1, dell’ASO CTO e Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3) procederà a definire la
struttura del sistema di raccolta dei dati. Per il corretto funzionamento del gruppo, le ASL previste devono
garantire la partecipazione del loro rappresentante.
Popolazione target
Operatori SPreSAL.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del tavolo di lavoro regionale; SPreSAL.
Indicatori di processo
Livello regionale
Anagrafe aziende con rischio cancerogeno attuale
qualificato
Livello locale
Partecipazione di un operatore SPRESAL al Gruppo
Regionale “Rischio Chimico” per la definizione del
sistema di registrazione informatizzato delle aziende
con lavoratori esposti a cancerogeni occupazionali
asl novara
Standard per l’anno 2015
Definizione della struttura del sistema di raccolta dei
dati
Standard per l’anno 2015
PLP programmazione
annuale 2015
90% delle riunioni
65
Azione 6.2.1
Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di
malattia professionale
Obiettivi dell’azione
Attivare un sistema standardizzato di registrazione e aumentare le notizie delle malattie professionali.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale si valuterà la fattibilità di miglioramento della sezione specifica dell’applicativo SPreSALWeb e a
tale scopo verrà istituito apposito gruppo di lavoro.
A livello locale si rafforzerà da parte dei Servizi l’utilizzo dell’applicativo SPreSALWeb relativamente alla sezione
dedicata alla gestione delle attività inerenti le malattie professionali, avviando anche in Piemonte il progetto
MALPROF, che si pone come obiettivo primario l’attivazione sul territorio nazionale di un sistema di registrazione,
secondo criteri e procedure omogenee, delle patologie correlate al lavoro segnalate agli SPreSAL.
Sarà effettuato un corso di formazione mirato al personale medico e sanitario degli SPreSAL per l’utilizzo del
sistema MALPROF.
Popolazione target
Operatori SPreSAL.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, operatori SPreSAL, CSI Piemonte.
Indicatori di processo
Livello regionale
N. di operatori sanitari formati all’utilizzo del sistema MALPROF /numero
di operatori da formare
Livello locale
Partecipazione al corso di formazione organizzato dalla Regione per
l’utilizzo del sistema MALPROF
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Almeno 1 per ASL
Standard per l’anno 2015
1 Operatore ASL NO
66
Azione 6.2.2
Consolidare e implementare i sistemi di registrazione dei tumori professionali
Obiettivi dell’azione
Coordinare i sistemi di registrazione di tumori ad alta frazione eziologica e attivare un sistema orientato
all’emersione dei tumori a media/bassa frazione eziologica
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale nel corso del 2015 sarà avviata la definizione del formato del report periodico regionale
relativo ai tumori ad alta frazione eziologica. Si valuterà altresì la fattibilità dell’istituzione del COR inerente il
sistema di segnalazione dei casi di tumori a bassa/media frazione eziologica. Sarà inoltre avviato il percorso di
definizione di semplici strumenti di screening, utilizzabili dai medici ospedalieri per valutare l’esposizione e
individuare casi di sospetta origine occupazionale, con particolare riferimento ai tumori del polmone.
Popolazione target
SPreSAL, medici ospedalieri.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, COR.
Indicatori di processo
(non sono previsti indicatori applicabili nel 2015)
Azione 6.3.1
Svolgere attività di supporto a RLS/RLST
Obiettivi dell’azione
Incrementare la consapevolezza del ruolo e le conoscenze degli RLS e RLST.
Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno
A livello regionale verranno mantenuti gli strumenti di comunicazione già in essere: casella di posta elettronica
Info.sicuri, sito internet dedicato.
A livello locale le attività di sostegno alle figure di RLS e RLST proseguiranno attraverso:
- informazione e assistenza a livello di ASL, attraverso gli sportelli informativi ed incontri a seguito di specifiche
richieste o tematiche di interesse generale;
- partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale;
- coinvolgimento degli RLS nel corso dell’attività di vigilanza svolta dai Servizi, per consentire loro di formulare
osservazioni di merito circa le condizioni di sicurezza aziendali.
Popolazione target
RLS e RLST.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, SPreSAL, Organizzazioni sindacali.
Indicatori di processo
(non sono previsti indicatori applicabili nel 2015)
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
67
Azione 6.4.1
Fornire indicazioni operative per la formazione in materia di igiene e sicurezza del
lavoro
Obiettivi dell’azione
Fornire indicazioni utili alla progettazione, alla realizzazione, alla fruizione e al controllo dei corsi di formazione
previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale:
si proseguirà con l’aggiornamento e la pubblicazione degli elenchi dei soggetti formatori abilitati
all’erogazione dei corsi, mediante il lavoro della commissione regionale per la verifica dei requisiti dei
soggetti formatori, costituito in seno al Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del DLgs 81/08 e
rappresentativo delle forze sociali, degli enti e degli organi di vigilanza;
si definirà e diffonderà presso gli SPreSAL apposite procedure per l’accertamento degli adempimenti relativi
alla formazione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con il duplice fine di individuare le azioni di
vigilanza maggiormente efficaci e di rendere il più possibile omogenea sul territorio regionale questa
attività di controllo.
Popolazione target
SPreSAL, soggetti della prevenzione (datori di lavoro, RSPP, coordinatori per la sicurezza, lavoratori, ecc.).
Attori coinvolti/ruolo
Regione, SPreSAL, CRC.
Indicatori di processo
Livello regionale
Indicatore sentinella:
Aggiornamento e pubblicazione degli elenchi dei
soggetti formatori abilitati all’erogazione dei corsi
Documento contenente le procedure per
l’accertamento degli adempimenti relativi alla
formazione
Livello locale
Standard per l’anno 2015
Pubblicazione online di almeno due aggiornamenti
Stesura bozza di documento e condivisione con
SPreSAL e Procure
Partecipazione di un operatore SPRESAL al Gruppo
Regionale “Formazione”
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
90% delle riunioni
68
Azione 6.4.2
Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della
prevenzione
Obiettivi dell’azione
Incrementare la conoscenza e diffondere le buone prassi.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale le attività di sostegno dei soggetti della prevenzione, in particolare datori di lavoro, RSPP,
professionisti, associazioni datoriali e di categoria, proseguiranno attraverso:
predisposizione di strumenti di supporto alle imprese (linee di indirizzo operativo, materiale informativo e
divulgativo);
alimentazione e diffusione delle “storie di infortunio” corredate di indicazioni per la prevenzione, volte agli
operatori SPreSAL, alle parti sociali e ad altri soggetti di volta in volta interessati;
mantenimento di strumenti di comunicazione già in essere a livello regionale: casella di posta elettronica
Info.sicuri, sito internet dedicato;
confronto nell’ambito del CRC in merito alle priorità per la promozione di buone prassi/buone pratiche;
diffusione delle informazioni derivanti dai sistemi informativi e di sorveglianza (implementare il sito
regionale con le informazioni divulgabili presenti nei flussi).
A livello locale le attività di sostegno dei soggetti della prevenzione proseguiranno attraverso:
mantenimento delle attività di informazione e assistenza, attraverso gli sportelli informativi ed incontri con
le associazioni datoriali, di categoria e gli ordini professionali;
partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale.
Popolazione target
Soggetti della prevenzione (datori di lavoro, RSPP, medici competenti, coordinatori per la sicurezza, lavoratori,
lavoratori autonomi, associazioni datoriali e di categoria, ordini professionali, ecc.).
Attori coinvolti/ruolo
Regione, ASL, CRC.
Indicatori di processo
Livello Regionale
Standard per l’anno 2015
Report regionale sulle attività di promozione svolte
Report contenente i risultati del confronto nell’ambito
del CRC sulle priorità per la promozione di buone
prassi/buone pratiche
Livello locale
Standard per l’anno 2015
Organizzazione di corsi/seminari di aggiornamento per i
soggetti della prevenzione aziendale
1 evento
Partecipazione a tavoli tecnici di confronto con
associazioni datoriali, di categoria e ordini professionali
1 evento
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
69
Azione 6.5.1
Promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato
Obiettivi dell’azione
Migliorare il benessere organizzativo nelle aziende pubbliche e private.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale:
sarà riavviata l’attività del gruppo di lavoro regionale istituito con D.D. n. 378 del 23/4/2014, per il progetto
“Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende sanitarie e ospedaliere della
Regione Piemonte”. Il gruppo è costituito da rappresentanti delle ASL TO1, TO5, CN1, CN2 e della Città della
Salute e della Scienza di Torino. Tale gruppo, le cui linee operative si basano sull’esperienza del Laboratorio
nazionale FIASO, di cui l’Azienda sanitaria regionale CN2 svolge ruolo di capofila, ha il compito di coordinare
le attività in materia svolte dalle Aziende sanitarie piemontesi, fornendo indicazioni operative e supporto
tecnico-scientifico, e di monitorare l’andamento delle iniziative e il miglioramento delle condizioni di
benessere nei luoghi di lavoro della sanità piemontese;
sarà predisposto un documento di Linee di indirizzo operativo in materia di stress lavoro-correlato e
benessere organizzativo nelle aziende, da parte di un gruppo di lavoro regionale costituito da esperti degli
Enti: ASL TO1, Università degli Studi di Milano, Università degli studi dell’Aquila, Città della Salute e della
Scienza di Torino. L’obiettivo è di fornire a tutti i soggetti della prevenzione uno strumento comune per
affrontare adeguatamente questa problematica e conseguire effettivi risultati.
Per il corretto funzionamento dei gruppi le ASL e ASO previsti devono garantire la partecipazione del loro
rappresentante.
Popolazione target
ASL, ASO, soggetti della prevenzione(datori di lavoro, RSPP, medici competenti, lavoratori, associazioni datoriali e
di categoria, ordini professionali, ecc.).
Attori coinvolti/ruolo
Regione, tavoli di lavoro regionale.
Indicatori di processo
Livello regionale
Indicatore sentinella:
Predisposizione di documento di linee di indirizzo operativo
Livello locale
Organizzazione di corsi/seminari di aggiornamento in materia
di stress lavoro-correlato per i soggetti della prevenzione
aziendale
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Predisposizione di bozza di documento
Standard per l’anno 2015
1 evento
70
Azione 6.6.1
Interventi formativi rivolti al mondo della scuola
Obiettivi dell’azione
Supportare le scuole nella gestione e sicurezza del lavoro.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale, considerato che la scuola costituisce un ambiente privilegiato ove promuovere la cultura della
sicurezza nei confronti dei lavoratori di domani, le iniziative saranno rivolte agli insegnati, con l’obiettivo di fornire
loro gli strumenti per esercitare in prima persona il ruolo di formatori per la sicurezza, sia agli studenti.
Verranno quindi sviluppati percorsi formativi rivolti agli insegnanti con un ruolo nei Servizi di prevenzione e
protezione in qualità di RSPP o ASPP, selezionati prioritariamente tra quelli delle scuole aderenti alle Reti per la
promozione della sicurezza. Tale azione sarà realizzata in partenariato tra Regione Piemonte, SPreSAL, INAIL e
Ufficio Scolastico Regionale.
Nel 2015 sono previste le seguenti attività:
costituzione del Gruppo di Lavoro con determinazione del dirigente;
articolazione del gruppo in sottogruppi in relazione ai tre gradi scolastici;
individuazione delle tematiche da approfondire di interesse per la scuola;
progettazione dei percorsi formativi;
selezione degli insegnanti da formare.
A livello locale, relativamente agli studenti verranno consolidate le positive esperienze di formazione diretta degli
allievi delle scuole promosse dagli SPreSAL. Gli interventi privilegeranno gli istituti ad indirizzo professionale e
tecnico. Coerentemente con i progetti mirati sui settori a maggior rischio infortunistico (edilizia ed agricoltura),
verrà data priorità agli istituti agrari e per geometri.
A fine 2015, il Settore regionale competente fornirà prime indicazioni al fine di rendicontare le iniziative realizzate
dagli SPreSAL.
Popolazione target
Personale della scuola.
Attori coinvolti/ruolo
ASL, USR-MIUR, INAIL, Regione, docenti delle scuole.
Indicatori di processo
Livello regionale
Indicatore sentinella:
N. di percorsi formativi diretti a insegnanti delle scuole
Livello locale
Partecipazione alle attività definite a livello regionale
(se poste in essere)
Standard per l’anno 2015
Costituzione del Gruppo di lavoro e progettazione del
percorso formativo
Standard per l’anno 2015
Nomina di un referente per lo SPRESAL NO
Attuare interventi formativi specifici rivolti agli
studenti degli istituti ad indirizzo tecnico e
professionale
1 evento formativo
L’attività SPRESAL nella scuola con il relativo monitoraggio è reperibile al Programma 1. “Guadagnare salute
Piemonte - Scuole che promuovono salute”
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
71
Azione 6.7.1
Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti
Obiettivi dell’azione
Coordinare l’attività di vigilanza per una maggiore efficacia degli interventi.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale:
si riprenderà e si consoliderà l’attività del CRC, con l’obiettivo di rafforzare la capacità del Comitato di
definire le priorità di intervento per il territorio regionale e di verificare i risultati ottenuti in termini di
prevenzione;
si rilancerà l’attività dell’Ufficio Operativo Regionale (UO) e degli Organismi Provinciali di Vigilanza (OPV),
ove questi non sono ancora pienamente operanti, sulla base delle esperienze positive già condotte in
alcune province. Gli enti che compongono gli Uffici operativi sono le ASL, con le strutture SPreSAL, le
Direzioni Regionali e Territoriali del Lavoro, INPS, INAIL (con la componente ex ISPESL), la Direzione
Regionale e i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.
La Regione monitorerà l’attività di coordinamento svolta ai vari livelli.
A livello locale (provinciale), ciascun OPV:
programmerà l’attività di vigilanza sulla base delle specificità territoriali. Gli ambiti prioritari di intervento
sono: edilizia, agricoltura, ambienti confinati, ambienti a rischio esplosine e incendio. I controlli potranno
essere effettuati anche in ambiti diversi da quelli citati, individuati di volta in volta da parte dei componenti
OPV, sulla base di criteri definiti;
opererà per rafforzare lo scambio di informazioni tra Enti, nell’ambito dell’attività coordinata e congiunta,
per raggiungere una maggior efficacia degli interventi, evitare sovrapposizioni e ottimizzare l’utilizzo delle
risorse;
sarà rafforzata l’attività di vigilanza coordinata e congiunta con altri enti e organi di controllo (ARPA, Polizia
Municipale, Questura, Carabinieri, NAS, Procura della Repubblica);
rendiconterà al Settore regionale competente l’attività svolta nell’anno precedente.
Popolazione target
Aziende pubbliche e private, lavoratori autonomi, coordinatori per la sicurezza, medici competenti, altri soggetti
sottoposti a vigilanza.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, SPreSAL, Direzioni Regionali e Territoriali del Lavoro, INPS, INAIL (con la componente ex - ISPESL),
Direzione Regionale, Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, altri enti e organi di controllo.
Indicatori di processo
Livello regionale
Standard per l’anno 2015
Report regionale di attività degli OPV
Report regionale
Livello locale
Standard per l’anno 2015
Convocazione, organizzazione e gestione dell’Organismo Provinciale per
l’attuazione dei Piani Operativi di Vigilanza (OPV)
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
1 riunione
72
Azione 6.7.2
Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia
Obiettivi dell’azione
Promuovere piani mirati di prevenzione.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale opera un gruppo di lavoro per l’aggiornamento del piano mirato di prevenzione in edilizia,
costituito da rappresentanti delle ASL TO1, TO4, TO5, AT, NO, CN2. Per il corretto funzionamento del gruppo le
ASL previste, devono garantire la partecipazione del loro rappresentante.
Il Settore competente effettuerà il monitoraggio sull’applicazione del Piano regionale edilizia.
A livello locale, in relazione al piano mirato di sicurezza in edilizia approvato dalla Regione Piemonte, nel 2015 gli
SPreSAL continueranno l’attività di vigilanza nei cantieri edili. Tale attività dovrà riguardare sia gli aspetti di
sicurezza che di salute, garantire la copertura del territorio, fornire controlli omogenei e mirati a ridurre i rischi
più rilevanti, con soluzioni di prevenzione condivise, coordinate anche con gli altri enti.
La scelta dei cantieri da ispezionare avverrà sulla base dei seguenti metodi:
esame delle notifiche preliminari che pervengono alle Strutture ai sensi dell’art. 99 del DLgs 81/08;
individuazione dei cantieri per avvistamento;
selezione dei cantieri di rimozione e bonifica amianto;
piani mirati di prevenzione, quali quelli riguardanti le Grandi Opere e il settore degli spettacoli e delle fiere;
richiesta di altri soggetti (AG, esposti, segnalazioni di altri enti, ecc.);
intervento in cantiere per infortunio.
I rischi prioritari sulla base dei quali si effettueranno i controlli, sono quelli individuati a seguito delle analisi
effettuate nell’ambito del Progetto nazionale INFORMO: caduta dall’alto - compreso lo sprofondamento - caduta
di materiali dall’alto, elettrocuzione, seppellimento, ribaltamento e investimento da macchine operatrici.
Una priorità importante per i Servizi sarà anche la vigilanza e il controllo in materia di amianto, nei casi di lavori di
rimozione/bonifica, ma anche in caso di esposizione per altri fattori (ambienti di lavoro con presenza di manufatti
contenenti amianto, quali pannelli, tubazioni, controsoffitti, rivestimenti, caldaia, ecc.). Nel caso di lavori di
rimozione/bonifica, i Servizi esercitano anche una importante funzione preventiva, sia dei lavoratori che della
popolazione e l’ambiente in generale, attraverso la valutazione dei piani di lavoro ex art. 256 DLgs 81/08
predisposti ed inviati dalle imprese autorizzate che eseguiranno i lavori e delle notifiche ex art. 250 DLgs. 81/08
che ricevono.
Riguardo il numero di cantieri da ispezionare nel 2015 si intendono mantenere, a livello di singola ASL, gli
standard di attività programmati per l’anno 2014.
Riguardo l’attività coordinata e congiunta con gli altri Enti, in particolare DTL, VV.F., INPS, INAIL, le linee di
intervento che si intendono seguire per la vigilanza sono:
effettuazione di un numero di interventi di vigilanza congiunta pari almeno al 10% del numero dei cantieri da
controllare assegnati dalla programmazione regionale alle ASL;
scelta dei cantieri da vigilare congiuntamente, prioritariamente sulla base delle notifiche preliminari
pervenute alle strutture SPreSAL, valutate con DTL e INPS sulla base delle informazioni presenti negli archivi
informatici di questo ente, che consentono di individuare i cantieri in cui operano le aziende più critiche
relativamente all’irregolarità contributiva ed in cui si presume, quindi, che sussistano anche irregolarità in
materia di igiene e sicurezza del lavoro;
programmi mirati di controllo nelle attività fieristiche e di montaggio/smontaggio palchi;
vigilanza congiunta ai VV.F. nei cantieri in cui sono presenti attività comprese in categoria C dell’elenco delle
attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi di cui al DPR n. 151/2011.
Popolazione target
Committenti, imprese affidatarie, imprese esecutrici, lavoratori autonomi, preposti, coordinatori per la sicurezza,
medici competenti, altri soggetti sottoposti a vigilanza.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
73
Attori coinvolti/ruolo
Regione, SPreSAL, DTL, VV.F., INPS, INAIL, altri enti e organi di controllo.
Indicatori di processo
Livello regionale
Indicatore sentinella:
Report regionale sull’applicazione del Piano Regionale
Edilizia
Livello locale
Standard per l’anno 2015
Report sull’applicazione del piano regionale in
edilizia in tutte le ASL, con specificazione della
quota di vigilanza coordinata/congiunta
Standard per l’anno 2015
Ispezioni in cantieri edili secondo il programma assegnato
dal Piano di Prevenzione in Edilizia per l’anno 2015
n. 154 cantieri ispezionati
Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo
Regionale “Edilizia”
90% delle riunioni
Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo
Nazionale “Edilizia”
90% delle riunioni
Azione 6.7.3
Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura
Obiettivi dell’azione
Promuovere piani mirati di prevenzione.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale operano due gruppi di lavoro. Il primo, per l’aggiornamento del piano mirato di prevenzione è
costituito da rappresentanti delle ASL AT, CN2, CN1, AL, VC, TO5, Servizio di epidemiologia ASL TO3, CNR
IMAMOTER, INAIL, Direzione Sanità, Agricoltura e Opere Pubbliche. Il secondo istituito con DD 272 del 5/5/2015
per definire programmi di azione regionali integrati e trasversali, è costituito da rappresentanti delle Direzioni
regionali Sanità, Agricoltura, Ambiente, Opere Pubbliche, INAIL, e dall’ASL di Asti. Per il corretto funzionamento
dei gruppi le ASL previste devono garantire la partecipazione del loro rappresentante.
Il Settore competente effettuerà il monitoraggio sull’applicazione del Piano regionale agricoltura.
A livello locale, in relazione al piano regionale di sicurezza in agricoltura, nel 2015 gli SPreSAL continueranno
l’attività di controllo nel settore agricolo, in particolare: aziende agricole, contoterzisti, aziende di commercio e
riparazione di macchine agricole, che rappresentano complessivamente l’1,2% delle aziende sopra 50 giornate
annue di lavoro, risultanti al censimento 2010.
Riguardo il numero di aziende da ispezionare nel 2015 si intendono mantenere, a livello di singola ASL, gli
standard di attività programmati per l’anno 2014.
A livello regionale si prevede una ripartizione dei controlli del 70% nelle imprese tra 50 e 500 giornate, del 30%
nelle imprese superiori a >500 giornate; il 5% del totale dei controlli dovrà essere destinato comunque alla
verifica del commercio delle macchine.
Riguardo l’attività coordinata e congiunta con gli altri Enti, in particolare DTL, VV.F., INPS, INAIL, le linee di
intervento che si intendono seguire per la vigilanza sono:
effettuazione di un numero di interventi di vigilanza congiunta pari almeno al 5% del numero delle aziende
da controllare assegnato dalla programmazione regionale alle ASL;
attività di controllo mirata prioritariamente a macchine e attrezzature agricole, allevamenti (in particolare
bovini, suini), impiego dei prodotti fitosanitari, ambienti confinati e lavoro stagionale;
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
74
utilizzo dei dati aggiornati dell’anagrafe agricola regionale relativi alla superficie agricola utilizzata,alle
colture e ai capi allevati, delle Unità Lavorative Annue (ULA), incrociati con i dati della DTL e INPS relativi alle
imprese che potenzialmente risultano utilizzatrici di manodopera irregolare, per l’individuazione delle
aziende agricole da sottoporre a controllo congiunto;
definizione di protocolli per l’attivazione di modalità di collaborazione organica con le Strutture SISP e SIAN
e i Dipartimenti ARPA per l’esecuzione dei controlli su commercio e impiego dei prodotti fitosanitari, e di
raccordo con i Servizi Veterinari per l’attività di controllo dei rischi negli allevamenti.
Sarà inoltre sviluppata una campagna di controllo sulle macchine nuove e usate immesse in commercio, al fine di
portare a regime il controllo del mercato delle macchine usate e ottenere l’adeguamento dei requisiti di sicurezza.
Popolazione target
Aziende agricole, lavoratori autonomi, contoterzisti, aziende di commercio e riparazione di macchine agricole.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, SPreSAL, DTL, VV.F., INPS, INAIL.
Indicatori di processo
Livello regionale
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
N. di ASL che applicano il Piano Regionale Agricoltura/ totale delle ASL
80%
N. di ASL che effettuano attività di vigilanza congiunta in agricoltura/totale
delle ASL
20%
Livello locale
Standard per l’anno 2015
Ispezioni in aziende agricole secondo il programma e le modalità
assegnati dal Piano di Prevenzione in Agricoltura, con compilazione della
“scheda agricoltura” per ogni intervento
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
n.13 aziende
75
Azione 6.8.1
Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza
Obiettivi dell’azione
Predisporre linee di indirizzo operativo e adottare strumenti comuni nell’attività di vigilanza.
Descrizione delle attività previste nell’anno
A livello regionale, al fine di migliorare l’omogeneità di intervento da parte dei Servizi e fra gli stessi, nel 2015
saranno predisposti due documenti di Linee di indirizzo operativo riguardanti:
la verifica degli obblighi in materia di formazione dei lavoratori e degli altri soggetti della prevenzione
stabiliti dal DLgs 81/08 e dagli Accordi Stato-Regioni correlati. La verifica verterà non solo sull’avvenuta
formazione, ma anche su contenuto e modalità della stessa, estendendosi anche al possesso dei requisiti
degli Enti formatori;
la verifica degli obblighi in materia di stress lavoro correlato.
A livello locale gli SPreSAL effettuano una importante funzione di controllo e vigilanza sulle aziende Pubbliche e
private di tutti i comparti, compresa l’edilizia e l’agricoltura. Tale attività viene esercitata anche nei confronti dei
lavoratori autonomi e degli altri soggetti che hanno obblighi in materia di igiene e sicurezza del lavoro.
Rispetto agli obiettivi numerici da conseguire, sulla base degli interventi finora effettuati (nel 2014 sono state
controllate 10.237 aziende) e dei LEA nazionali, che stabiliscono un numero di aziende da controllare pari al 5%
delle unità locali presenti sul territorio, si tenderà al mantenimento, a livello di singola ASL, degli standard di
attività programmati per l’anno 2014.
Riguardo gli infortuni occorsi, si interverrà a seguito di eventi infortunistici gravi e mortali nell’immediatezza, in
coordinamento con il sistema di emergenza del 118, e sulla base della scelta degli infortuni più gravi, applicando
l’ormai consolidato Protocollo concordato con la Procura Generale della Repubblica per la gestione delle denunce
di infortunio. Si svolgerà, oltre che attività di controllo in azienda, accurata attività di indagine a fini di giustizia
penale. Si intendono complessivamente mantenere gli standard di attività finora raggiunti.
Per le malattie professionali, proseguirà l’attività di indagine ai fini di individuare il nesso causale e le
responsabilità connesse, nonché l’attività di vigilanza nelle aziende attive in cui si è avuta l’esposizione dei
lavoratori a fattori di rischio. Si intendono complessivamente mantenere gli standard di attività finora raggiunti.
Anche riguardo l’attività di rilascio pareri e autorizzazioni a seguito di richiesta dell’utenza, si intendono
mantenere i livelli di attività finora raggiunti, ovviamente in relazione alle richieste che pervengono ai Servizi.
Popolazione target
SPreSAL, aziende pubbliche e private, RSPP, lavoratori autonomi, medici competenti, professionisti, altri soggetti
della prevenzione.
Attori coinvolti/ruolo
Regione, SPreSAL, Autorità giudiziaria.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
76
Indicatori di processo
Livello regionale
Standard per l’anno 2015
N. di documenti di linee di indirizzo operative/check list sulla vigilanza
prodotti
Livello locale
Ispezioni e controlli in luoghi di lavoro al fine di assicurare una copertura di
almeno il 5% delle unità locali (tale obiettivo rappresenta un LEA nazionale).
N. 1 documento
Standard per l’anno 2015
n. 717
Effettuazione delle inchieste infortuni selezionate sulla base dei criteri
contenuti nel Protocollo Procura Generale/Regione
n. 83
Lettura critica delle segnalazioni di malattia professionale con effettuazione
di accertamenti e inchieste con successiva trasmissione all’Autorità
Giudiziaria e/o all’INAIL nei casi positivi
n. 65
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
77
Programma 7
Ambiente e salute
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico, profilo di salute e trend dei fenomeni
L’ambiente di vita rappresenta un determinante importante per la salute umana che, in relazione ai diversi
elementi ambientali: aria, acqua, suolo, può determinare direttamente o indirettamente stati di benessere o di
malattia; numerosi studi hanno infatti evidenziato gravi rischi per la salute in caso di esposizione ai diversi fattori
nocivi presenti in ambiente (inquinamento atmosferico, presenza di siti contaminati, rumore, inquinamento delle
acque, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti).
Nel capitolo iniziale del Programma 7 “Ambiente e Salute del Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018”, tali
rischi sono sinteticamente caratterizzati su base regionale, quale premessa per la definizione di strategie per
contrastarne i possibili effetti negativi sulla salute.
Analogamente, di seguito si cercherà di illustrare in sintesi tali aspetti relativamente al territorio della Provincia di
Novara, che rappresenta per la quasi totalità il territorio di competenza dell’ASL NO, attraverso una breve
rassegna delle problematiche connesse ai diversi determinanti di origine ambientale, basata sulle conoscenze
maturate in diversi anni di pratica ed interventi nel territorio.
Aria
Per ciò che attiene ai dati di qualità dell’aria della Provincia di Novara, pur essendosi registrati negli ultimi anni
leggeri miglioramenti dei livelli di inquinamento, questi però rimangono critici in alcune aree, soprattutto per
taluni inquinanti ed in particolari periodi dell’anno.
In particolare, la conurbazione di Novara rappresenta la situazione più preoccupante, per l’impatto concomitante
delle tre principali fonti di inquinamento: traffico, riscaldamento e produzione industriale in un’area caratterizzata
da condizioni meteo climatiche particolarmente favorevoli per il ristagno in atmosfera degli inquinanti. Lo studio
effettuato nel 2010, nell’ambito del progetto regionale “Ambiente - Salute” ha consentito di stimare un rilevante
rischio di mortalità e morbosità per la popolazione esposta a tali condizioni.
Ancora rilievo particolare assume, sempre per questi aspetti, la presenza di un polo industriale nell’area di S.
Martino di Trecate, oggetto di studi epidemiologici in relazione ai possibili impatti legati alla stretta vicinanza con
alcuni centri abitati.
Infine, un ulteriore elemento di preoccupazione è riferibile alla rilevazione di elevate concentrazioni di ozono nei
periodi estivi che interessa, oltre le aree più densamente urbanizzate della città di Novara, anche i centri
residenziali siti nel nord della Provincia a maggior valenza turistica.
Siti contaminati
La Provincia di Novara è da anni interessata dalla presenza di un notevole numero di siti contaminati: i dati
riguardanti il loro numero mostrano valori decisamente superiori a quelli della media del Piemonte. I siti censiti
vanno da aree messe in sicurezza d’emergenza a progetti definitivi di bonifica e intervento, ma a grandi linee è
possibile identificare alcune classi di inquinanti (idrocarburi e metalli pesanti) che più frequentemente
interessano la matrice suolo e/o le acque sotterranee. L’inquinamento da idrocarburi, a parte l’episodio eclatante
legato allo storico incidente con blow - out del pozzo ENI di Trecate e conseguente inquinamento di una vasta
area intorno all'abitato, interessa spesso altre realtà sparse su tutto il territorio provinciale, in relazione alla
produzione industriale ed alla distribuzione dei carburanti, con frequenti sversamenti o perdite e conseguente
contaminazione di suolo ed acque.
L'inquinamento da metalli pesanti, invece, è principalmente legato all'industria della produzione dei rubinetti,
localizzata pressoché nell'area nord-ovest della provincia, dove sono operanti numerose aziende di trattamenti
galvanici in cui vengono utilizzati metalli quali, cromo, nichel, rame, cadmio.
Rifiuti
La Provincia di Novara è caratterizzata dalla presenza di due discariche per rifiuti urbani, di cui una tuttora in fase
di esercizio. La discarica esaurita, attualmente in fase di post-gestione, è interessata da fenomeni di
contaminazione accertata nelle aree limitrofe e rappresenta quindi un oggetto di attenzione per la necessità di
monitoraggio delle vie di esposizione della popolazione residente nelle aree circostanti. Quest’ultima, in
particolare residente nei comuni di Ghemme e Cavaglio d’Agogna è interessata inoltre da uno studio
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
78
epidemiologico, attualmente in seconda fase di approfondimento, volto ad evidenziare eventuali impatti sulla
salute legati alla presenza dell’impianto.
Sostanze chimiche
Nel territorio della Provincia di Novara, caratterizzato prevalentemente dalla coltivazione di riso e mais, assume
notevole importanza il rischio da pesticidi e prodotti fitosanitari, in particolare per la frequente contaminazione
da percolazione delle falde acquifere e delle fonti di approvvigionamento idrico,
La contaminazione della falda idrica è maggiore nell’area sud del territorio. I principi attivi più frequentemente
riscontrati sono diserbanti: atrazina e i suoi metaboliti, bentazone e simazina, tuttora rilevati nonostante ne sia
vietato l’utilizzo fin dagli anni ’90.
Rumore
Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO ha collaborato agli studi sugli effetti del rumore aeroportuale correlati
alla presenza dell’aeroporto di Malpensa (HYENA e CCM SERA), in quanto alcuni Comuni del proprio territorio di
competenza ricadono nell’area interessata. Ha quindi partecipato ad alcune iniziative di comunicazione dei livelli
di rischio emersi nello studio, effettuate in collaborazione con gli Enti territoriali e le associazioni interessati.
La valutazione dei possibili effetti del rumore rappresenta inoltre uno degli elementi oggetto di valutazione da
parte dei Servizi (SISP e SPreSAL) impegnati nei procedimenti correlati all’autorizzazione ed esercizio di impianti
ed insediamenti produttivi.
Agenti fisici (RUV)
Anche nel territorio di competenza dell’ASL NO è molto diffusa, soprattutto tra giovani e donne, l’abitudine
all’utilizzo di apparecchi per l’abbronzatura artificiale, con conseguente rilevante sviluppo di un settore
commerciale specifico nell’ambito delle attività estetiche e di cura del corpo.
La necessità di contrastare i rischi riconosciuti come collegati a tale abitudine, in particolare il rischio di sviluppare
tumori della pelle, ha visto il SISP del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO impegnato sin dall’avvio,
conseguente all’emanazione delle prime norme regionali in materia, delle attività di vigilanza in Piemonte.
Nel corso di tali attività il riscontro frequente di condizioni di non conformità delle apparecchiature esaminate
rappresenta una precisa indicazione, anche a livello locale, alla prosecuzione del programma di controllo
concordato con le strutture di ARPA Piemonte.
Lo sviluppo di iniziative di comunicazione del rischio nei confronti della popolazione interessata, in particolare
quella giovanile, costituisce poi un ulteriore tassello per un intervento di prevenzione volto a contrastare un
rischio di importanza sempre più riconosciuta.
Sintesi complessiva azioni previste nel periodo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Partecipazione al gruppo di lavoro regionale di coordinamento Ambiente-Salute.
Partecipazione alla Rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente e Salute di cui alla DD n. 37 del
15/3/2007.
Partecipazione al gruppo regionale istituito sul programma di monitoraggio degli inquinanti ambientali a cui
è esposta la popolazione del Piemonte.
Raccolta dei dati necessari allo sviluppo del modello per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute
delle modifiche ambientali e la valutazione integrata dei fattori inquinanti.
Attuazione degli interventi di controllo previsti dai programmi in materia di REACH/CLP.
Prosecuzione delle attività di gestione del rischio connesso alla presenza di amianto mediante l’applicazione
delle deliberazioni regionali di riferimento (DGR 40-5094 del 18/12/12 e DGR 25-6899 del 18/12/13.
Sviluppo delle attività previste dal programma annuale di vigilanza e controllo degli ambienti di vita
assicurate dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
Attuazione degli interventi di vigilanza ed informazione per la prevenzione dei rischi legati all’eccessiva
esposizione a radiazioni UV.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
79
Azione 7.1.1
Costituire e promuovere l’operatività di un gruppo di lavoro regionale di
coordinamento Ambiente-Salute
Obiettivi dell’azione
Integrare competenze e professionalità.
Integrare la programmazione ASL, IZS, ARPA.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Sarà formalizzato un gruppo di lavoro, composto da rappresentanze dei settori regionali, ARPA, IZS, ASL (SISP,
SPRESAL) e integrato di volta in volta con le professionalità e le figure necessarie.
Sarà redatto il programma PRP relativo al MO Centrale 8 Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per la
salute.
Il programma del PRP relativo al MO 8 sarà presentato al CRI (Comitato Regionale di Indirizzo) per concertare la
quota di prestazioni ARPA 2016, non strettamente vincolata da normativa, in relazione ai bisogni di salute
emergenti dal territorio (ASL, Enti e portatori di interesse in genere).
Sarà proposto un documento di indirizzo per i Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL finalizzato alla
stesura dei PLP 2015.
Livello locale
Le ASL interessate dovranno garantire la partecipazione degli operatori coinvolti dal gruppo.
Popolazione target
Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. NO
Operatori del Tavolo di lavoro.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Disponibilità di un provvedimento di
costituzione del gruppo regionale
Provvedimento approvato
Garantire a partecipazione degli operatori del Dipartimento di
Prevenzione dell’A.S.L. “NO”, eventualmente coinvolti, alle riunioni
del gruppo regionale.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
90%
80
Azione 7.1.2
Sostenere la Rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente e Salute di cui alla DD
n. 37 del 15/3/2007
Obiettivi dell’azione
Facilitare la comunicazione verticale tra Regione e ASL.
Promuovere l’integrazione tra i diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione delle ASL.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Il gruppo di lavoro regionale di coordinamento Ambiente-Salute (v. azione 7.1.1) elaborerà indicazioni
organizzative per riattivare la rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente-Salute già creata nell’ambito di
tale progetto.
Saranno fornite ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL adeguate indicazioni organizzative per identificare
l’organizzazione locale per la gestione delle problematiche a valenza ambientale
Livello locale
Al fine di riattivare la rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente-Salute, ogni ASL:
- nominerà con provvedimento formale (almeno lettera di incarico a firma del Direttore del Dipartimento) un
referente locale individuato tra gli operatori del Dipartimento di Prevenzione per lo svolgimento delle azioni
previste dal programma “Ambiente e Salute”;
- trasmetterà tale provvedimento alla Regione Piemonte.
Popolazione target
Operatori dei Servizi del Dipartimento.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del Tavolo di lavoro regionale.
Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. NO
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Esistenza di disposizioni regionali
Evidenza di disposizioni regionali
Determina del Direttore del Dipartimento che individui un Referente
locale Ambiente - Salute ed un suo sostituto
Entro il 31/10/2015
Nota di trasmissione alla Regione della nomina del referente
Entro il 31/12/2015
Determina del Direttore del Dipartimento che istituisca su proposta del
Referente locale Ambiente - Salute un dedicato tavolo di lavoro
Entro il 31/12/2015
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
81
Azione 7.2.1
Predisporre un programma di monitoraggio degli inquinanti ambientali a cui è esposta
la popolazione del Piemonte
Obiettivi dell’azione
Potenziare ed uniformare le attività di monitoraggio e controllo degli inquinanti ambientali.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Saranno avviati i tavoli propedeutici agli accordi interistituzionali per la pianificazione delle attività di monitoraggio.
Saranno prodotti documenti di buone pratiche di monitoraggio per operatori del settore della produzione.
In accordo con le strutture regionali, quella di epidemiologia dell’IZS e i servizi veterinari locali, saranno definite le
attività di monitoraggio da condurre su alimenti e foraggi nell'ambito dei controlli in aree a contaminazione
pregressa.
Livello locale
Le ASL interessate dovranno garantire la partecipazione degli operatori coinvolti al tavolo regionale.
I Servizi veterinari condurranno le attività di monitoraggio concordate a livello regionale.
Non sono previste nel territorio dell’A.S.L. “NO”, nel corso dell’anno 2015, attività di biomonitoraggio collegate a
programmi di controllo in aree a contaminazione nota.
Popolazione target
Operatori del settore della produzione. Operatori dei Servizi del Dipartimento.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei Dipartimenti di Prevenzione
Operatori del Tavolo di lavoro regionale
Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. NO
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Disponibilità di un documento di buone pratiche
Garantire la partecipazione degli operatori del Dipartimento di
Prevenzione dell’A.S.L. “NO”, eventualmente coinvolti, alle
riunioni del gruppo regionale.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Evidenza di almeno 1 documento predisposto
90%
82
Azione 7.2.2
Predisporre un piano pluriennale di sorveglianza epidemiologica delle patologie
correlate a esposizioni ambientali
Obiettivi dell’azione
Programmazione pluriennale delle attività di sorveglianza epidemiologica.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Redazione di un documento di organizzazione e programmazione pluriennale delle attività delle strutture di
Epidemiologia Ambientale in ARPA e in IZS.
Livello locale
Non sono previste attività al livello locale.
Popolazione target
Popolazione umana e animale.
Attori coinvolti/ruolo
Servizi di epidemiologia ambientale dell’ARPA e dell’IZS.
Indicatori di processo
Pianificazione pluriennale della sorveglianza epidemiologica
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Esistenza di un documento di
pianificazione
83
Azione 7.3.1
Adottare documenti di indirizzo per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute
delle modifiche ambientali
Obiettivi dell’azione
Ottimizzare il contributo fornito da ASL e ARPA alla valutazione preventiva di impatto Ambiente-Salute
nell’ambito delle Conferenze dei Servizi.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
La Regione Piemonte parteciperà ai tavoli di lavoro nazionali con un proprio referente già riferimento regionale
del progetto piemontese Ambiente Salute per lo sviluppo di linee guida comuni.
A cura del gruppo di lavoro regionale di coordinamento Ambiente-Salute (v. azione 7.1.1), sarà predisposto e
distribuito un format regionale da fornire ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL per la raccolta dei dati di
attività relativi alle valutazioni di impatto nell’ambito delle Conferenze dei Servizi.
Livello locale
Al fine di ottenere informazioni utili sulle attività svolte nell’anno, il referente locale in ogni ASL:
- raccoglierà i dati relativi alle valutazioni di impatto nell’ambito delle Conferenze dei Servizi, con le modalità
indicate dalla Regione;
- fornirà informazioni sulle casistiche delle istanze che pervengono dagli Enti locali (province, comuni) e sulle
modalità di interazione adottate nelle Conferenze dei Servizi.
Popolazione target
Operatori dell’Ambiente e della Sanità.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del tavolo di lavoro regionale.
Operatori del tavolo di lavoro locale.
Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. NO
Dipartimento ARPA di Novara, Provincia, Comuni.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Partecipazione del referente alle riunioni interregionali
Partecipazione ad almeno il 50% delle riunioni
Partecipazione alle conferenze dei servizi dei vari Enti
Pareri espressi/richieste pervenute >= 60%
Trasmissione alla Regione del format Conferenze di Servizi
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Entro il 31/12/2015
84
Azione 7.4.1
Definire un percorso per lo sviluppo di un modello per la valutazione integrata degli
impatti sulla salute dei fattori inquinanti
Obiettivi dell’azione
Rendere sostenibile la gestione integrata delle istanze provenienti dalla popolazione su problematiche di tipo
ambientale.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Le amministrazioni si trovano sempre più spesso ad affrontare l’allarme su problematiche ambientali vere o
presunte. A fronte di attese sociali sempre più complesse, spesso emotivamente connotate o sproporzionate
all’entità del problema, la risposta istituzionale può risultare difficile e distratta da altre funzioni.
Livello regionale
Il tavolo di lavoro regionale predisporrà il format per la raccolta delle casistiche idonee ad individuare uno spettro
di problematiche sulle quali costruire un modello organizzativo minimo di risposta.
Livello locale
Sulla base del format regionale, le ASL forniranno informazioni sulle casistiche delle istanze che pervengono dalla
popolazione residente e sulle modalità di risposta.
Con modalità analoghe a quelle dell’azione precedente, saranno fornite alla Regione, procedendo alla
compilazione della apposita tabella predisposta, le notizie circa le istanze relative a problematiche in materia
ambientale ed alle modalità operative adottate localmente per assicurare una risposta adeguata.
Sarà garantita la prosecuzione delle attività dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione, in collaborazione con gli
Enti competenti, per la valutazione degli aspetti relativi alla tutela della salute della popolazione esposta nelle
aree circostanti gli impianti a rischio rappresentati dal polo industriale di Trecate e dalla discarica di Ghemme.
Sarà garantita la prosecuzione delle attività dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione, sempre in collaborazione
con gli altri, per la valutazione degli aspetti di competenza connessi alle attività estrattive.
Popolazione target
Operatori dell’Ambiente e della Sanità.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del tavolo di lavoro regionale.
Operatori del tavolo di lavoro locale.
Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. NO
Dipartimento ARPA di Novara, Provincia, Comuni.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Disponibilità di format per la raccolta di casistiche
Esistenza di format regionale
Compilazione e trasmissione alla Regione format casistiche ambientali
Entro il 31/12/2015
Relazione finale interventi valutazione polo Trecate e discarica Ghemme
Entro il 31/12/2015
Relazione finale interventi valutazione attività estrattive
Entro il 31/12/2015
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
85
Azione 7.5.1
Definire un piano di formazione per gli operatori sanitari e dell’ambiente
Obiettivi dell’azione
Aggiornamento degli operatori sui temi della epidemiologia ambientale e della valutazione d’impatto sulla salute (VIS).
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Tenuto conto dell’esigenza, espressa dalle Regioni, di stimolare impostazioni comuni sulla problematica
dell’impatto ambiente-salute e di sviluppare modelli formativi che tengano conto della proposta espressa
dall’Associazione Italiana di Epidemiologia sui temi della epidemiologia ambientale e VIS, la Regione Piemonte
parteciperà con il proprio referente ai tavoli di lavoro promossi a livello centrale.
Livello locale
Non sono previste attività al livello locale.
Popolazione target
Operatori dell’Ambiente e della Sanità.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del Tavolo di lavoro regionale.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Partecipazione del referente alle riunioni interregionali
asl novara
Partecipazione ad almeno il 50% delle riunioni
PLP programmazione
annuale 2015
86
Azione 7.7.1
Attuare programmi di controllo in materia di REACH/CLP con individuazione di un
sistema di indicatori per il monitoraggio delle situazioni di non conformità
Obiettivi dell’azione
Realizzare le attività di controllo previste dal Piano Nazionale dei Controlli (PNC) REACH-CLP.
Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Recepimento del PNC, predisposizione del Piano Regionale dei Controlli (PRC) REACH-CLP e attuazione del
medesimo.
Livello locale
Al fine di realizzare le attività di controllo previste dal Piano Regionale dei Controlli (PRC) REACH-CLP, i
Dipartimenti di Prevenzione delle ASL:
- comunicheranno alla Regione i nominativi dei referenti e dei sostituti REACH-CLP;
- garantiranno la collaborazione alle attività previste dal NTR con particolare riferimento alla gestione dei
verbali conclusivi derivanti dalle ispezioni ed i successivi rapporti con le aziende.
Per quanto riguarda i controlli dei rischi derivanti dalla contaminazione chimica dei prodotti utilizzati per la cura
del corpo, le ASL proseguiranno, secondo specifiche indicazioni regionali, nel piano di campionamento di
cosmetici e inchiostri per tatuaggio e nella risposta alle allerte.
La ASL NO ha già provveduto a nominare i Referenti REACH (Dr.ssa Ivana Cucco- SPRESAL) e i suoi sostituti (Dr.
Alberto Diana - SISP e Dr. Walter Lazzarotto - SPRESAL). Tali nominativi saranno confermati per l’anno 2015 con
nota del Direttore del Dipartimento di Prevenzione che sarà trasmessa alla Regione.
I Referenti garantiranno la collaborazione alle attività previste dal Nucleo Tecnico Regionale (NTR) competente ad
esercitare le funzioni di verifica del rispetto delle norme previste dal Regolamento Europeo REACH (costituito con
DGR 19.12.2011 n. 28-3146).
In particolare, in accordo con la programmazione regionale, sarà garantita la partecipazione alle attività ispettive
nelle aziende presenti nel territorio di competenza, nonché la gestione dei verbali conclusivi e delle relative
sanzioni, secondo la procedura definita che prevede la responsabilità del Direttore del Dipartimento di
Prevenzione e la destinazione dei proventi al Dipartimento stesso.
Il S.I.S.P. dell’A.S.L. NO, come da programma allegato, garantirà l’esecuzione delle attività di campionamento dei
cosmetici ed inchiostri per tatuaggi e di quelle volte ad assicurare una risposta adeguata alle allerte.
Popolazione target
Tutti gli operatori interessati all’uso e alla gestione delle sostanze chimiche nell’ambito del territorio della Regione
Piemonte.
Attori coinvolti/ruolo
Nucleo Tecnico Regionale Competente per REACH-CLP, referenti delle ASL piemontesi e Dipartimenti di
Prevenzione.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
Documento di formalizzazione annuale del Piano Regionale dei Controlli
REACH-CLP
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
1 documento formalizzato
87
N. di controlli effettuati su segnalazioni di non conformità pervenute
nell’anno da ECHA (European Chemicals Agency) o da Autorità Competente
Nazionale
Nota di comunicazione alla Regione dei Referenti REACH-CLP
N° partecipazioni dei Referenti REACH / n° ispezioni NTR in aziende presenti
nel territorio di competenza.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
≥ 80%
Entro 30/10/2015
100%
88
Azione 7.9.1
Definire ed approvare il nuovo Piano Regionale Amianto
Obiettivi dell’azione
Definire un forte strumento programmatorio che consenta di elaborare ed attuare un insieme sinergico di attività,
sia sul piano ambientale che su quello sanitario, in grado di minimizzare l’impatto sulla salute della presenza sul
territorio di amianto naturale e di materiali contenenti amianto.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Nel corso del 2015:
- Il Comitato di Direzione Amianto produrrà la bozza di PRA.
- La bozza di PRA sarà posta all’attenzione degli esperti del Comitato Strategico e della Consulta tecnicoscientifica, organismi con funzioni di indirizzo strategico - politico e di supporto tecnico-scientifico alle
attività del Comitato di Direzione.
- Correzione della bozza e stesura del documento definitivo da consegnare alla Giunta Regionale per
l’approvazione.
Livello locale
Le ASL interessate dovranno garantire la partecipazione degli operatori coinvolti ai tavoli regionali.
Le ASL proseguiranno le attività di gestione del rischio connesso alla presenza di amianto mediante l’applicazione
delle deliberazioni regionali di riferimento (DGR 40-5094 del 18/12/12 e DGR 25-6899 del 18/12/13).
Prosecuzione nell’ASL NO delle attività previste dalle due D.G.R. succitate, con le seguenti modalità:
Coperture in amianto
Esecuzione di almeno il 90% di sopralluoghi su segnalazione della possibile pericolosità di coperture realizzate con
lastre in cemento - amianto, mediante la redazione della check-list, per la valutazione dell’indice di esposizione, di
cui DGR 40-5094 del 18 dicembre 2012. Contestuale rilascio, dopo l'esito dell'indagine condotta dall'ARPA, delle
indicazioni con la tempistica da seguire per procedere alla bonifica di dette coperture.
Autorimozione manufatti in amianto
Controllo di tutte le richieste di autorizzazione che perverranno, nonché dell’avvenuto smaltimento del rifiuto in
sito autorizzato, mediante acquisizione del formulario di smaltimento, in accordo alle disposizioni di cui alla D.G.R.
n. 25-6899 del18 dicembre 2013.
Popolazione target
Totalità dei cittadini residenti in Piemonte.
Attori coinvolti/ruolo
Il Comitato di Direzione Amianto ha il compito di redigere la bozza di PRA e di gestire il coinvolgimento degli
stakeholders. Il Comitato Strategico, con funzioni di indirizzo strategico - politico, darà il proprio parere sulla
bozza.
La Consulta tecnico-scientifica supporterà il Comitato di Direzione nella redazione definitiva della bozza.
Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. NO
Dipartimento ARPA di Novara, Comuni.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Approvazione del PRA tramite Deliberazione di Giunta Regionale
N. interventi eseguiti/N. esposti pervenuti per coperture in amianto
Relazione finale di attività autorimozione amianto
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Esistenza della bozza di PRA
>= 90 %
Entro il 31/12/2015
89
Azione 7.11.1
Promuovere buone pratiche per la tutela della salute in ambiente indoor, e mappare il
rischio radon
Obiettivi dell’azione
Disporre di linee di indirizzo per la costruzione e/o ristrutturazione di edifici in chiave di salubrità ed ecocompatibilità. Riorientare l’utilizzo delle risorse umane dei Servizi ASL alla luce dell’efficacia.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
• La Regione Piemonte fornirà le indicazioni per il programma annuale di vigilanza e controllo negli ambienti di
vita.
• La Regione Piemonte partecipa, con un rappresentante della ASL AT, ai lavori del gruppo di studio Nazionale
“Inquinamento indoor”.
• Il gruppo di lavoro regionale SISP “Revisione delle pratiche e procedure obsolete”, proseguirà nell’analisi e rimodulazione delle attività anacronistiche.
Livello locale
A livello locale (ASL) l’utilizzo delle risorse sarà orientato a:
• attività di informazione e assistenza;
• programma annuale di vigilanza e controllo negli ambienti di vita (strutture sociosanitarie, scolastiche,
ricettive, carcerarie, sportive e ricreative, manufatti in cemento-amianto, ecc.) secondo le indicazioni regionali
fornite con specifico documento;
• miglioramento dei flussi informativi verso Regione.
Le ASL interessate dovranno garantire la partecipazione degli operatori coinvolti ai tavoli regionali.
Sarà assicurata la prosecuzione delle attività di consulenza rivolte a tecnici progettisti privati per la promozione
dell'utilizzo delle forme di procedimento semplificate, e rivolte ad operatori dei Servizi di Edilizia e Urbanistica
Comunali per promuovere l'utilizzo dello strumento dell'autocertificazione, anche attraverso la diffusione di un
Regolamento Locale di Igiene uniforme ed aggiornato.
Nell’allegato “programmazione attività di competenza S.I.S.P.” sono elencate le attività del programma annuale
di vigilanza e controllo degli ambienti di vita che saranno assicurate dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica
nell’anno 2015, programma redatto secondo le specifiche indicazioni Regionali.
Popolazione target
Operatori Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL.
Tecnici progettisti. Operatori Comunali Servizi Edilizia ed Urbanistica.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del Gruppo di lavoro regionale SISP.
Operatori S.I.S.P. del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. NO
Indicatori di processo
Disponibilità di documenti di revisione / rimodulazione di
pratiche obsolete
Svolgimento riunioni con Servizi di Edilizia e Urbanistica
comunali
Indicatori previsti nel documento allegato attività S.I.S.P.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Evidenza di almeno 1 documento di
revisione / rimodulazione di pratiche
obsolete
Almeno una riunione con almeno tre
Comuni diversi entro il 31.12.2015
Standard previsti nel documento allegato
attività S.I.S.P.
90
Garantire la partecipazione degli operatori del Dipartimento di
Prevenzione dell’A.S.L. “NO”, eventualmente coinvolti, alle
riunioni del gruppo regionale.
90%
Azione 7.13.1
Prevenire i rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV attraverso la vigilanza e
l’informazione
Obiettivi dell’azione
Garantire la prosecuzione delle attività di vigilanza presso i centri di estetica/solarium ed attuare un programma
di comunicazione anche utilizzando i risultati ottenuti nell’ambito delle attività di controllo.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
La Regione Piemonte fornirà le indicazioni per il programma annuale di vigilanza e controllo presso i centri di
estetica e solarium.
Livello locale
1. Vigilanza presso centri estetica - solarium
• Prosecuzione delle attività di vigilanza su apparecchiature generanti UV e sulle loro modalità di gestione
(scheda n. 7 D.M. Ministero dello Sviluppo Economico n. 110 del 12/5/2011).
• 1 intervento congiunto con ARPA per ciascuna ASL per la misurazione strumentale delle emissioni
ultraviolette delle apparecchiature generanti UV.
2. Campagna informativa
• Completamento dell’installazione dei monitor previsti nelle sedi ambulatoriali di ciascuna delle ASL piemontesi.
• Predisposizione, a cura di una ASL pilota (ASL NO), di una bozza di presentazione elettronica illustrativa dei
principali rischi da RUV artificiali, da utilizzare nei monitor informativi.
Popolazione target
Utenti e gestori di centri estetici / solarium.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori del S.I.S.P. del Dipartimento di Prevenzione e del Pro.C.A.E. (Ufficio Stampa) dell’A.S.L. NO .
Dipartimento Radiazioni ARPA di Ivrea.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Indicatore sentinella:
N. di interventi di controllo congiunti ARPA-ASL su apparecchiature abbronzanti/n.
di interventi di controllo programmati
11/12
Esecuzione di almeno un intervento di controllo nell’A.S.L. “NO”
Entro il 31/12/2015
Predisposizione presentazione elettronica e
sperimentazione suo utilizzo in campo
Entro il 30/09/2015
Entro il 31/12/2015
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
91
Programma 8
Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico
Nei confronti di alcune patologie trasmissibili di particolare rilievo in Regione Piemonte sono stati perfezionati e
resi operativi strategie ed interventi di prevenzione e controllo che, in ambito aziendale, hanno trovato
attuazione secondo quanto sinteticamente riassunto di seguito.
Malattie prevenibili da vaccino
La prevenzione delle malattie infettive è un diritto di tutti gli individui e la vaccinazione rappresenta uno degli
interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per combattere tali patologie. Per garantire un
corretto ed efficace utilizzo di questo strumento nel 2006 la Regione Piemonte ha redatto e diffuso il Piano
Piemontese di Promozione delle Vaccinazioni (PPPV; questo documento è stato poi periodicamente aggiornato
sulla scorta dell’avvento di nuove proposte vaccinali o di variazioni della strategia nella loro offerta.
L’ASL di Novara si è sempre distinta per un’attenta e puntuale applicazione delle indicazioni regionali, ottenendo
lusinghieri risultati che le hanno consentito di essere annoverata tra le migliori della Regione in ambito vaccinale:
già dal 2007 almeno il 95% dei bambini residenti completa, entro l’età di 2 anni, il calendario delle vaccinazioni
prioritarie, compresa quella anti morbillo parotite rosolia per la quale la media regionale fino al 2012 non ha
superato il 92%; performances ugualmente soddisfacenti sono stati raggiunte e mantenute anche nelle altre
coorti di età (seienni, dodicenni e sedicenni) che, ogni anno, vengono coinvolti attivamente nelle proposte
previste dal calendario vaccinale; per quanto riguarda, infine, la vaccinazione anti papilloma virus già nel 2012 è
stato raggiunto l’obiettivo di copertura vaccinale (75%) previsto nel Piano Nazionale Vaccini 2012 -2014.
Sebbene il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi testimoni il costante ed esaustivo impegno degli operatori
che lavorano in questo settore, l’attento monitoraggio dell’attività svolta, ha evidenziato, nel passato più recente,
un preoccupante decremento di copertura vaccinali, che interessa soprattutto i soggetti più piccoli. Tale
fenomeno si teme possa rappresentare, non tanto l'espressione di un ritardo nell'arruolamento dei soggetti di
difficile "intercettazione" (stranieri, nomadi, genitori distratti), quanto piuttosto il segnale di una aumento della
cultura del rifiuto vaccinale tra i genitori. Per cercare in qualche modo di “arginare” questo fenomeno, dallo
scorso anno si è intrapresa una politica di condivisione della responsabilità operativa con Pediatri di libera scelta
(PLS) e Medici di Medicina Generale (MMG), trasmettendo loro l’elenco dei pazienti che, coinvolti nell’offerta
vaccinale, non hanno risposto positivamente alla proposta.
Le buone coperture vaccinali dell’ASL NO hanno consentito, nel tempo, il contenimento di alcune malattie
infettive, per cui è prevista la vaccinazione; i casi, infatti, in questo ambito, sono risultati pochi e con incidenze
inferiori a quelle osservate a livello regionale; per la rosolia nel biennio 2012-13 nell’ASL NO non si sono verificati
casi a fronte dei 21 e 5 casi verificatisi rispettivamente nel 2012 e 2013 in Piemonte. Per il morbillo nel 2012 si è
verificato n°1 caso di morbillo rispetto al totale piemontese di 192 casi (tassi di incidenza pari rispettivamente a
0,291 casi/100.000 abitanti e 4,337 casi/100.0000 abitanti); nel 2013 i casi sono stati 16 casi rispetto ai 362 del
Piemonte (tassi di incidenza pari rispettivamente a 4,368 casi/100.000 abitanti e a 8,17 casi/100.000 abitanti;
durante l’anno 2014, infine, sono stati segnalati n. 2 casi di morbillo, sui quali sono state eseguiti i test di
laboratorio previsti e gli esami di laboratorio hanno confermato la malattia in un unico caso (i dati regionali non
sono ancora disponibili).
Per quanto riguarda poi la rosolia, dai dati della sorveglianza PASSI 2007-2010 emerge che, nell’ASL NO la
percentuale di donne in età fertile (18-49 anni) ancora suscettibili o che non conosce il proprio stato immunitario
è minore di quello osservato a livello regionale (44%), pur essendo pari al 31%. Per contrastare questo fenomeno,
l’ASL NO, insieme all’AOU di Novara ha avviato, dal 2009 un programma di vaccinazione anti - MPR per le donne
suscettibili nel post - partum; attraverso questa procedura sono state vaccinate n° 686, delle quali n° 284
straniere.
In riferimento alla campagna di vaccinazione antinfluenzale, dopo l’evento della vaccinazione contro la
“pandemia” da virus H1N1, si è purtroppo assistito ad una progressiva diminuzione delle dosi somministrate e ad
un, conseguente, decremento della copertura vaccinale negli ultra sessantacinquenni che, nella campagna 2013-
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PLP programmazione
annuale 2015
92
2014, ha raggiunto un valore pari al 60%. Tale valore, pur essendo lontano dall’obiettivo indicato dall’OMS (75%)
è ampiamente superiore sia alla media regionale (51,1%), che a quella nazionale (55,4%). Questo buon risultato è
stato ottenuto grazie alla costantemente collaborazione del MMG che nella campagna 2012-2013 hanno
vaccinato oltre il 98% del totale dei soggetti vaccinati.
Informatizzazione archivi vaccinali
La Regione Piemonte ha avviato un processo per la realizzazione di un connettore centrale regionale il cui
database sarà “alimentato” direttamente da quelli delle ASL. Per perseguire questo obiettivo nell’ASL di Novara
da alcuni anni tutte le attività vaccinali pediatriche vengono registrate in formato elettronico, con un programma
“compatibile” con il connettore stesso.
Infezioni correlate all’assistenza e antibioticoresistenza
Nel settore specifico della prevenzione del rischio infettivo sono proseguite le azioni finalizzate alla prevenzione
ed il controllo delle Infezioni sia a Livello Ospedaliero, secondo quanto previsto dal Programma Aziendale
annuale, sia a livello territoriale, secondo quanto esplicitato nel Piano Locale della Prevenzione.
Così come previsto dalle indicazioni Regionali ogni anno viene redatto a cura della S.S. Prevenzione e Gestione del
Rischio il Programma Aziendale per il Controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza definito, in continuità con il
Programma redatto l’anno precedente, a seguito dell’analisi dei rischi presenti nella realtà del Presidio
Ospedaliero e del territorio dell’ASL NO e secondo gli indicatori Regionali trasmessi annualmente dalla Direzione
Sanità.
Il Programma annuale viene validato dalla Direzione Sanitaria e approvato dal Direttore Generale dell’ASL NO.
La realizzazione del programma aziendale avviene grazie alla collaborazione e integrazione di tutte le strutture
dell’ASL NO alle quali viene assegnato l’obiettivo dalla Direzione Generale (100% Dipartimenti Sanitari coinvolti) in
tema di prevenzione, sorveglianza e controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza.
Il coordinamento dell’attività di sorveglianza, controllo e prevenzione delle infezioni ospedaliere è attribuito alla
S.S. Prevenzione e gestione del rischio che afferisce alla Direzione Medica dei presidi Ospedalieri Riuniti, struttura
istituita con Delibera Direzione Generale n° 179 del 2/03/2009 DG.
Presso l’ASL NO è attivo il Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO), istituito dal 1997 (delibera n° 2617/1997).
All’interno del CIO è stato successivamente costituito un Gruppo Operativo Ristretto 8GOR) (delibera n
3317/1997), entrambi rinnovati nei componenti con delibera 581/2007).
Il CIO elabora, coordina, attua e valuta le attività previste da Programma Aziendale. Le riunioni che si svolgono
durante il corso dell’anno vengono regolarmente verbalizzate.
Ad integrazione dell’attività del CIO e del GOR vi sono Gruppi di lavoro specifici a tema, istituiti sulla base delle
priorità individuate dal Comitato Tecnico CIO (Gruppi Operativi: GO).
Presso l’Azienda e inoltre attiva, in staff alla direzione Generale, l’Unita per la Gestione del Rischio che tratta la
tematica con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale, promuovendo l’analisi, l’identificazione, la
valutazione e il trasferimento/trattamento/rimozione dei rischi individuati in collaborazione con tutte le strutture
Aziendali e gli stakeholders.
Tra le azioni previste sia dalla Regione che dal Programma aziendale, la prevenzione e il controllo dell’antibiotico
resistenza rivestono un ruolo cardine che coinvolge non solo i settori della sanità umana ma anche veterinaria.
Tale attività all’interno della ASL Novara si concretizza attraverso questi interventi:
IN AMBITO UMANO: annualmente viene discusso nell’ambito del CIO il reporting sulle resistenze; è in corso di
realizzazione il reporting mensile ai reparti con la segnalazione dei microrganismi rilevati dalle indagini colturali
sui prelievi effettuati ai pazienti e sugli alert.
IN AMBITO VETERINARIO: i Servizi Veterinari della ASL conducono , secondo le linee guida regionali, riprese anche
dal PRISA, programmi di controllo sull’impiego del farmaco veterinario e sulla presenza di residui di antibiotici
negli alimenti di origine animale.
Infezioni sessualmente trasmesse
Nel territorio della ASL di Novara le attività di diagnosi e cura delle Malattie Sessualmente Trasmesse (MST)
vengono effettuate principalmente dal “Centro Malattie Sessualmente Trasmesse” dell’AOU Maggiore della Carità
di Novara, mentre la diagnosi, cura e notifica dei casi di HIV avvengono attraverso l’Unità Operativa Malattie
Infettive della stessa struttura. In entrambi i casi la segnalazione viene effettuata direttamente a livello Regionale,
asl novara
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annuale 2015
93
non intercettando in nessun momento la rete territoriale dei Referenti SIMI, deputati al controllo delle altre
malattie infettive.
La ASL di Novara su questo argomento ha profuso particolare impegno in interventi educativi, infatti dal 2005
sono attivi progetti di promozione della salute rivolti, come destinatari finali, alla popolazione adolescenziale ed
infantile e, come destinatari intermedi, a docenti genitori e studenti di Medicina.
Tubercolosi
L’incidenza della TB nella ASL NO è coerente con quella regionale, paragonabile a quella dei Paesi a bassa
endemia tubercolare. Nell’anno 2014 sono stati diagnosticati n° 26 casi di TB, 16 dei quali hanno interessato
soggetti extra comunitari , che, a differenza dei cittadini italiani, sono prevalentemente giovani. Per mantenere
bassi questi valori di incidenza sono fondamentali la tempestività e la completezza degli interventi di controllo e
cura. Nel territorio della ASL di Novara esistono 2 strutture ospedaliere: una di ASL ed un’Azienda Ospedaliero Universitaria; quest’ultima azienda possiede un reparto pneumologia nell’ambito del quale tuttavia non vengono
accolti soggetti ammalati di TB, che vengono invece ricoverati in un reparto di malattie infettive dello stesso
ospedale. Negli ultimi anni si sono instaurati e rafforzati i rapporti tra le strutture ospedaliere ed il territorio,
condividendo esperienze e professionalità e consentendo di ottimizzare gli interventi di sorveglianza e controllo;
in questo modo da una parte è stato possibile affrontare e gestire anche eventi che hanno coinvolto un gran
numero di persone, dall’altra si sono gettate le basi per rendere più facilmente operativi eventuali aggiornamenti
di protocolli. Molto importanti anche gli interventi di prevenzione e controllo che, in ambito veterinario, hanno
consentito di raggiungere e mantenere alla provincia di Novara la dichiarazione provincia ufficialmente indenne
da TB bovina. (decisione 2003/4677CE). L’attività dell’anno 2015 si muoverà nelle conferma delle attività di
consolidata efficacia, introducendo le indicazioni innovative proposte a livello regionale e ponendo particolare
attenzione alla diffusione della loro conoscenza tra gli operatori interessati.
Malattie da importazione
Per contrastare le malattie da importazione che rappresentano una dei rischi più importanti per i viaggiatori, nella
ASL NO è attivo, dal 1996, l’Ambulatorio di Profilassi del Viaggiatore Internazionale, riconosciuto dal Ministero
della Salute quale Centro autorizzato a praticare la vaccinazione antifebbre gialla. Dal 2007 tutti i dati relativi ai
viaggiatori e viaggi vengono inseriti durante l’attività ambulatoriale, in un software che consente la gestione delle
informazioni relative a: destinazioni, caratteristiche del viaggio e motivazioni, profilassi vaccinali e non e, in alcuni
casi, follow-up al rientro. L’utilizzo di questo software, comune a tutti gli ambulatori regionali per la Profilassi del
Viaggiatore Internazionale, consente di monitorare l’attività nelle varie sedi e di riconoscere eventuali rischi per la
salute individuale e pubblica. Anche nei momenti di maggior criticità sono state soddisfatte tutte le richieste di
accesso all’ambulatorio (generalmente più di 1000 all’anno). Nel 2014 sono stati registrati 1012 viaggi da parte di
999 viaggiatori, più di un terzo dei quali è rappresentato da cittadini stranieri che facevano ritorno ai Paesi
d’origine, un terzo circa viaggiava a scopo turistico, ed i restanti per lavoro, studio, missioni umanitarie o adozioni,
oppure per pellegrinaggi alla Mecca. Le destinazioni sono per la maggior parte rappresentate dai Paesi Africani,
seguite da Paesi Asiatici e quindi dell’America Centro-Meridionale.
Nello stesso anno sono inoltre state prescritte più di 600 profilassi antimalariche.
Zoonosi
Nel territorio della ASL NO sono attivi progetti in aree urbane ed extraurbane facenti capo a Novara e Veruno; in
tali progetti è stato potenziato il monitoraggio della zanzara tigre. Gli insetti vettori sono responsabili di malattie
zoonosiche quali Leishmaniosi, West Nile Disease e malattie non zoonosiche ma di notevole interesse economico
per gli allevamenti bovini (blue tongue).
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
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Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva
L’obiettivo strategico che informa le azioni previste dal PRP 2015 - 2018 è quello di realizzare, o consolidare e
sviluppare, l’integrazione delle attività rivolte alla sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive.
Nell’ambito delle azioni previste le attività da sviluppare saranno quindi rivolte a porre principalmente le basi o ad
accrescere gli aspetti di metodo, quelli organizzativi e quelli operativi che favoriscono la intersettorialità e
interdisciplinarietà.
In particolare, per il tema delle resistenze agli antibiotici (sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni,
sorveglianza dei microrganismi, monitoraggio e riduzione del consumo degli antibiotici, appropriatezza della
somministrazione, azioni di comunicazione e informazione ecc) e per quello della predisposizione di un piano
generale per le emergenze, saranno attuate le attività preparatorie in attesa delle indicazioni nazionali.
Azione 8.1.1
Sviluppo e integrazione dei sistemi di sorveglianza e potenziamento sistemi informativi
Obiettivi dell’azione
Le attività prevedono (1) la realizzazione di una nuova versione della piattaforma informatica predisposta per
l’utilizzazione da parte dei segnalatori e per l’integrazione delle sorveglianze dedicate all’antibioticoresistenza
(microbiologiche e delle infezioni correlate); (2) l’usuale sviluppo e aggiornamento dei sistemi di sorveglianza
come da indicazioni nazionali; (3) il completamento delle anagrafi vaccinali; (4) saranno realizzate le attività
propedeutiche alla realizzazione di un sistema di sorveglianza sull’uso degli antibiotici da attuarsi secondo le
indicazioni del futuro Piano nazionale sull’antibioticoresistenza.
Le attività aziendali saranno volte ad (1)integrare competenze e professionalità ricercando soggetti che possano
facilitare l’applicazione delle indicazioni regionali sulla integrazione delle sorveglianze, rendendone più efficace
l’attuazione; (2) dare applicazione, ove possibile, alle indicazioni regionali per l’aggiornamento e
l’informatizzazione del sistema di sorveglianza TB nei contatti ; (3) proseguire nell’informatizzazione delle anagrafi
vaccinali , affinando le competenze degli operatori al fine di rendere più efficiente il sistema; (4) proseguire nella
sorveglianza dell’uso di antibiotici: in ambito umano con la sorveglianza dell’uso di antibiotici in ambito
ospedaliero attraverso report annuali e semestrali trasmessi in Regione, in ambito veterinario con la sorveglianza
dell’uso di antibiotici in zootecnia per contrastare l’antibiotico resistenza
Descrizione delle attività previste nell’anno:
Livello regionale
1) Concluderà lo sviluppo e adotterà la nuova versione della piattaforma predisposta per l’attivazione dei sistemi
di segnalazione da parte delle strutture sanitarie e da parte dei medici del territorio. Saranno
conseguentemente rivisti e perfezionati gli automatismi per la regolazione dei flussi informativi, delle
tempistiche e dei sistemi di trasmissione al livello centrale.
2) Procederà con la realizzazione e informatizzazione della sorveglianza dei contatti di caso di tubercolosi e con gli
aggiornamenti richiesti in itinere dal livello nazionale, loro informatizzazione e adozione regionale.
3) Proseguirà con le azioni per il completamento dell’informatizzazione delle anagrafi vaccinali
4) In ordine alla sorveglianza dell’uso degli antibiotici, attiverà una ricognizione dello “stato dell’arte” delle fonti,
dei flussi informativi e delle sorveglianze esistenti tramite un approccio intersettoriale e multidisciplinare.
Livello locale
Curerà l’adozione locale delle indicazioni regionali, organizzerà la partecipazione ai momenti formativi e riunioni
tecniche richiesti dal livello regionale; garantirà l’uso degli strumenti forniti da parte degli operatori e il flusso
informativo di loro competenza.
L’attività si concretizzerà attraverso:
1) a. individuazione di soggetti che possano costituire un gruppo di lavoro vocato ad individuare strategie,
valutare e monitorare eventuali criticità e problematiche emergenti, proporre possibili soluzioni;
b. approfondimento dei contatti con i PLS, individuati in precedenza, al fine di creare le basi necessarie a
rendere operativo il progetto regionale di inserimento on line delle malattie infettive;
asl novara
PLP programmazione
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2) partecipazione, da parte degli operatori coinvolti, alle iniziative previste a livello regionale per dare attuazione
alle fasi previste dal progetto;
3) implementazione dell’utilizzo del programma per l’informatizzazione degli archivi vaccinali, al fine di
perfezionare le competenze informatiche degli operatori coinvolti ed aumentare il patrimonio di dati
informatizzati, mantenendo contestualmente la regolarità e tempestività dei flussi informativi;
4) sorveglianza uso antibiotici:
in ambito ospedaliero
a) attraverso la raccolta e la trasmissione dati secondo il flusso Regionale: report annuale su antibiotico
resistenze di alcuni microrganismi alert isolati dal laboratorio (Acinetobacter, Escherichia coli, ecc.);
b) report semestrale enterobatteri resistenti a carbapenemasi;
c) Sorveglianza sull’appropriato uso degli antibiotici soggetti a monitoraggio: attraverso la richiesta motivata
del clinico inviata alla farmacia.
in ambito veterinario attraverso:
a) farmacosorveglianza per verifica del corretto impiego e rispetto del tempo di sospensione del farmaco
veterinario negli allevamenti;
b) attuazione del piano per la ricerca dei residui dei farmaci mediante l’esecuzione dei campionamenti
previsti;
c) attuazione al Piano Integrativo Regionale per la ricerca di chinoloni e tetracicline nel latte bovino alla
stalla, con metodica multi residuo.
Popolazione target
Tutta la popolazione che insiste sul territorio piemontese in ordine alle attività di sorveglianza e tutti gli operatori
sanitari piemontesi addetti al rischio infettivo (sorveglianza) comunitario e ospedaliero. Popolazione animale.
Attori coinvolti/ruolo
Settore Prevenzione e Veterinaria (direzione), Servizio di riferimento regionale per le malattie infettive SEREMI
ASL AL (realizzazione e coordinamento), Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL (conduzione), Servizi per la
prevenzione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie, laboratori di microbiologia (conduzione).
SeREMI, Direzione Medica P.O. e AOU Maggiore della Carità, Laboratorio di analisi Cliniche ASL e AOU Maggiore
della Carità, Dipartimento Prevenzione, SISP, Referenti SIMI e RAV CED, Distretti, Strutture Ospedaliere di
assistenza, Farmacia, Strutture Territoriali di assistenza.
In ambito veterinario: SIAV Area C, PMPPV, I.Z.S. Piemonte.
Indicatori di processo
Indicatori regionali
Standard per l’anno 2015
Indicatori sentinella:
Adozione nuova piattaforma informatizzata
Progetto
Completamento programma anagrafi vaccinali
11/12
Attivazione sistema sorveglianza contatti TB
Progetto
Attivazione sistema sorveglianza uso antibiotici
Progetto
Indicatori locali
Standard per l’anno 2015
Individuazione componenti gruppo lavoro
Entro 31/12/2015
Partecipazione operatori interessati a iniziative regionali
Secondo indicazioni regionali
Inserimento atti vaccinali eseguiti in età pediatrica
100%
Invio a Regione di report annuale su antibiotico resistenze di alcuni
microrganismi alert isolati dal laboratorio (Acinetobacter, Escherichia Invio entro le tempistiche regionali
coli, ecc…)
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Invio a Regione di report semestrale enterobatteri resistenti a
carbapenemasi - report sorveglianza uso appropriato degli antibiotici
soggetti a monitoraggio
Report annuale sorveglianza uso appropriato degli antibiotici soggetti
a monitoraggio
Analisi dei report di attività di farmacosorveglianza in ambito
veterinario
Inserimento nel sistema informatico ARVET dei campioni effettuati
per la ricerca di residui di farmaci
Invio entro le tempistiche regionali
Produzione report annuale secondo
indicazioni regionali
Documento di rendicontazione anno
2015 secondo le indicazioni regionali
100% dei campioni effettuati
Azione 8.5.1
Definizione di programmi regionali di prevenzione e controllo
Obiettivi dell’azione
Le attività prevedono (1) Piani e programmi per la realizzazione delle indicazioni nazionali in merito alla
prevenzione e controllo delle antibioticoresistenze e all’aggiornamento del piano di emergenza regionale. In
attesa di sviluppare una programmazione coerente con le future indicazioni nazionali. L’obiettivo regionale è
attivare azioni propedeutiche adeguate all’indicazione dell’approccio multisettoriale e multidisciplinare. (2)
Riorganizzare la rete dei Centri IST e realizzare interventi di prevenzione mirati alle popolazioni a rischio. (3)
Aumentare le azioni di contrasto alla diffusione della tubercolosi tramite un programma dedicato alla popolazione
a rischio proveniente da paesi ad alta endemia. (4) Contrastare i fenomeni di rifiuto vaccinale e mantenere elevati
livelli di copertura vaccinale tramite l’Aggiornamento del Piano Piemontese di Prevenzione Vaccinale.
A livello aziendale si lavorerà per (1) rendere operative, ove possibile, le indicazioni regionali in merito alla
prevenzione e controllo delle antibioticoresistenze ed all’aggiornamento del piano di emergenza regionale; (2)
proseguire l’attività formativa/informativa in ambito scolastico riferita alle MST, nell’attesa che venga
riorganizzata da parte della Regione la rete dei Centri IST; (3) contrastare la diffusione della TB , contestualizzando
a livello aziendale le indicazioni regionali, con particolare attenzione alla popolazione dei ”migranti” e garantendo
il mantenimento dei sistemi di sorveglianza e controllo presenti in ambito umano e veterinario; (4)ridurre il
rischio della malattie da importazione, mantenendo l’efficienza dell’ ambulatorio per il viaggiatore e facilitando
l’accesso agli interventi di profilassi da parte dei viaggiatore stessi; (5) continuare la sorveglianza ed il controllo
delle zoonosi trasmesse da vettori; (6) contrastare il fenomeno del rifiuto vaccinale per mantenere elevato il
livello di copertura e diffondere tra gli operatori la conoscenza degli aggiornamenti del Piano Piemontese per la
Prevenzione Vaccinale
Descrizione delle attività previste nell’anno:
Livello regionale
1) Attiverà incontri organizzativi a carattere intersettoriale e multidisciplinare per una valutazione e condivisione
degli scopi. Ciò al fine di individuare gli strumenti e le azioni, anche organizzative, che favoriscano un metodo
interdisciplinare per la realizzazione delle future indicazioni nazionali.
2) Predisporrà, tenuto conto dei dati ottenuti dal sistema di sorveglianza e delle innovazioni tecnologiche che
negli anni si sono rese disponibili, un aggiornamento del “Protocollo per la sorveglianza e il controllo delle
MST in Piemonte”, in particolare per ottimizzare l’appropriatezza dell’identificazione dei destinatari,
dell’offerta delle prestazioni e dei metodi diagnostici di riferimento.
3) Predisporrà indicazioni operative relative alle attività prevenzione, sorveglianza, controllo, diagnosi e cura
della tubercolosi da adottare a livello locale mirate alla popolazione proveniente da Paesi ad alta endemia di
TB in particolare riguardo alla diagnosi di malattia, all’offerta dello screening per l’infezione tubercolare
latente e alle vaccinazione nei bambini.
4) Aggiornamento dei Documenti Attuativi del Piano Piemontese di prevenzione Vaccinale, secondo le
indicazioni nazionali.
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Livello locale
Garantirà la partecipazione degli operatori alle attività proposte. Garantirà la prosecuzione e rafforzamento delle
attività delle reti degli operatori coinvolti del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e
controllo delle malattie e del rischio infettivo.
1) Verrà garantita la partecipazione degli operatori coinvolti alle iniziative proposte, dando attuazione alle
indicazioni regionali
2) Nell’attesa delle nuove indicazioni regionali, si proseguirà con gli interventi nelle scuole, dove da anni l’attività
si svolge in collaborazione con i docenti, nello specifico con scuole primarie e secondarie di primo grado della
città di Novara e provincia.; si proseguirà , inoltre, l’attività di Peer Education negli Istituti e Licei di scuole
secondarie di secondo grado per la prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza.
3) Per contrastare la diffusione della TB verrà data attuazione alle indicazioni regionali adeguando il “protocollo
per la gestione sanitaria dei migranti”; contestualmente si provvederà ad aggiornare la Procedura aziendale
di gestione casi TB, secondo le nuove linee guida regionali e a realizzare un corso di formazione per
implementare la procedura aggiornata. Proseguirà l’attività di sorveglianza e controllo sugli animali attraverso
la applicazione del piano di profilassi per la TB bovina, rivolto da una parte al mantenimento della qualifica di
ufficialità di Provincia indenne da TB bovina, dall’altra al rispetto dell’applicazione del regolamento CE sulla
ricerca, attraverso: esame anatomo patologico, di lesioni di TB su tutti i bovini e ovi caprini macellati sul
territorio della ASL , applicazione del protocollo regionale in caso di riscontro di lesioni TB.
4) Verranno mantenute le modalità operative dell’Ambulatorio per il Viaggiatore internazionale, introducendo
eventuali indicazioni innovative proposte dalla Regione.
5) Si proseguirà nel programma di monitoraggio sulla presenza di culicoidi a mezzo di trappole posizionate
presso aziende agricole georeferenziate; monitoraggio sierologico degli animali sentinella e nell’ applicazione
della procedura da attuare in caso di sospetto di malattia o di infezione da West Nile Disease.
6) Si continuerà l’attività vaccinale, proseguendo nella condivisione delle responsabilità operative con PLS E
MMG, la periodica segnalazione dei loro pazienti che, coinvolti nell’offerta vaccinale, risultano essere
inadempienti o “ritardatari”; si intende poi divulgare tra gli operatori gli aggiornamenti del PPPV, soprattutto
per quanto attiene l’offerta vaccinale nelle categorie a rischio.
Popolazione target
La popolazione ASL NO
Attori coinvolti/ruolo
Regione Piemonte (direzione ), Servizio di riferimento regionale per le malattie infettive SEREMI ASL AL (supporto
al coordinamento), Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL (conduzione), Servizi per la prevenzione del rischio
infettivo nelle strutture sanitarie, laboratori di microbiologia (conduzione), rete dei Centri IST, reparti di
infettivologia e pneumologia, area veterinaria territoriale, Istituto Zooprofilattico, rete dell’emergenza.
Direzione Medica P.O. e AOU Maggiore della Carità, SISP , Referente Attività Vaccinali, Referente SIMI, Referente
Ambulatorio Viaggiatore internazionale, MMG, PLS, Laboratorio Analisi Cliniche di riferimento, Strutture
Ospedaliere di assistenza, DMI, PEAS, NPI, Servizi/Enti del territorio: Club di Servizio, Associazioni di Volontariato,
ONLUS, Scuole, SITRPO, Specialisti convenzionati esterni, Medici a contratto, Prefettura di Novara.
SIAV Area A, PMPPV.
Indicatori di processo
Indicatori regionali
Standard per l’anno 2015
Predisposizione nuovi piani
80%
Aggiornamento piani
90%
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
98
Standard per l’anno 2015
Indicatori locali
Partecipazione operatori interessati a iniziative regionali
Riscontro documentale delle attività formative svolte
Aggiornamento protocollo per gestione sanitaria dei migranti
Aggiornamento della Procedura aziendale di Gestione casi TB
Realizzazione di un corso di formazione per implementare la
procedura aggiornata
Report di attività delle profilassi bovina anno 2015
Report della gestione di lesioni anatomo patologiche riscontrate al
macello
Nell’ambito dell’Ambulatorio per il Viaggiatore internazionale:
attuazione degli aggiornamenti operativi, indicati dalla regione
Raccolta dati annuali riferiti alla blu tongue
Attuazione del Piano Regionale di controllo della WND nella
popolazione animale
Trasmissione elenchi soggetti inadempienti ai PLS e MMG
Partecipazione/organizzazione eventi formativi/informativi per
diffondere tra gli operatori la conoscenza degli aggiornamenti del
PPPV
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Secondo indicazioni regionali
Almeno 80% di quelle previste
Entro 31/12/2015
Entro 31/12/2015
Entro 31/12/2015
100% indicazioni regionali
Almeno 90% degli aggiornamenti
previsti
100% dei campioni previsti (trappole
e sierologici) secondo indicazioni
regionali
Almeno n° 2 su due sedi distrettuali
Almeno n° 1 entro il 31/12/2015
99
Azione 8.5.2
Azioni di comunicazione
Obiettivi dell’azione
1) La comunicazione sul tema delle antibiotico resistenze e la trasmissione delle malattie infettive suscettibili di
antibioticoresistenza declina su differenti target gli obiettivi di sensibilizzare al problema e ridurre il consumo
degli antibiotici. Fa parte del più ampio Piano nazionale dedicato al problema e deve essere coerente con
esso. Al fine di realizzare in futuro azioni coordinate con le indicazioni nazionali, l’obiettivo 2015 è quello di
accrescere e rafforzare a livello regionale la consapevolezza nel personale sanitario e veterinario che già
interviene sul problema e favorire in ogni occasione il metodo della interdisciplinarietà.
2) Contrastare il fenomeno dei rifiuti vaccinali tramite una informazione trasparente e scientificamente corretta
veicolata dai canali informativi dei social - network.
1) Mantenere gli stretti rapporti esistenti tra gli ambiti professionali che si occupano di farmaco vigilanza, in
ambito umano e veterinario, in modo da potere rendere più facilmente operative le indicazioni regionali
2) Rafforzare i legami con gli altri attori che partecipano e condividono le responsabilità operative dell’atto
vaccinale (PLS e MMG) al fine di veicolare un unico messaggio per la promozione dell’atto vaccinale ed il
contenimento del “rifiuto”
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
1) Realizzazione di formazioni e incontri tecnici dedicati per gli operatori delle reti territoriali e ospedaliere.
Attivazione di incontri organizzativi a carattere intersettoriale e multidisciplinare per una valutazione e
condivisione degli scopi, per la rilevazione degli strumenti e delle azioni, anche organizzative, che favoriscano
un metodo interdisciplinare per la realizzazione delle future indicazioni nazionali (attività integrata con quella
generale prevista dall’Azione 8.5.1)
2) Progettazione di un intervento sperimentale in una ASL piemontese: coordinamento con la AUSL Romagna
per l’utilizzazione di un social - network per raggiungere la popolazione target e contrastare il fenomeno del
rifiuto vaccinale.
Livello locale
Garantirà la partecipazione degli operatori alle attività proposte. Garantirà la prosecuzione e rafforzamento delle
attività delle reti degli operatori del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e controllo delle
malattie e del rischio infettivo.
1) Consentirà agli operatori individuati, di partecipare agli eventi organizzati a livello regionale ed opererà
affinché possano essere attuate le indicazioni in ambito aziendale; verranno inoltre realizzati momenti
formativi/informativi che consentano di diffondere, tra gli operatori delle strutture sanitarie e del territorio,
gli aggiornamenti in tema di prevenzione delle malattie trasmissibili.
2) Si continuerà nel coinvolgimento dei PLS e MMG, attraverso la segnalazione degli inadempienti ai pediatri
secondo le modalità esplicitate in precedenza, ma cercando anche nuovi strumenti che possano rendere più
incisivo il messaggio
Popolazione target
Popolazione della ASL di Novara
Attori coinvolti/ruolo
Regione Piemonte (direzione), Servizio di riferimento regionale per le malattie infettive (supporto al
coordinamento), Aziende sanitarie del SSR (conduzione), Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (conduzione), rete
degli operatori dedicati alle attività vaccinali, rete degli operatori dedicati alla sorveglianza, prevenzione e
controllo delle malattie infettive in comunità, rete degli operatori dedicati alla prevenzione del rischio infettivo
nelle strutture sanitarie, rete degli operatori addetti alla sorveglianza e prevenzione della tubercolosi, rete dei
Centri IST, reparti di infettivologia, settore veterinario, settore farmaceutico, Istituto Zooprofilattico.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
100
Indicatori di processo
Indicatori regionali
Campagna antibiotico resistenze
Standard per l’anno 2015
Progetto
Comunicazione sociale
Progetto
Indicatori locali
Partecipazione degli operatori alle iniziative regionali
Partecipazione a momenti formativi/informativi su prevenzione e
controllo malattie trasmissibili
Trasmissione elenchi ai PLS
Relazione attività di ricerca nuove modalità operative
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Secondo indicazioni regionali
Almeno n° 1 entro il 31/12/15
Almeno 2 su due sedi distrettuali
Entro 31/12/15
101
Programma 9
Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico
Una recente ricerca svolta dalla Commissione Europea per valutare gli scenari futuri nel campo della sicurezza
alimentare e della nutrizione(Scoping sdy Delivering on EU food safety and nutrition in 2050- Scenarios of future
change and policy responses. DG SANCO - Bruxelles 20/12/2013), evidenzia una probabile continuità nei trend di
aumento della popolazione mondiale, di intensificazione e di industrializzazione dell’agricoltura e della
produzione zootecnica per soddisfare la crescente domanda di prodotti alimentari e di una più ampia varietà di
alimenti con un conseguente aumento in complessità e lunghezza dei passaggi commerciali a livello globale. Lo
studio conferma un ruolo dei cambiamenti del clima sulla sicurezza alimentare, poiché le variazioni di
temperatura modificano i rischi connessi con la produzione alimentare, lo stoccaggio e la distribuzione.
L’impatto delle malattie infettive epidemiche degli animali, come ad esempio l’influenza aviaria e le malattie
vescicolari, oltre che per la salute pubblica, può essere devastante per gli agricoltori e per l’economia in generale.
In tale ottica la salute degli animali è considerato un “bene pubblico mondiale” dalle organizzazioni internazionali
come l’OIE e la Banca Mondiale.
La riduzione delle patologie ed il miglioramento delle condizioni di allevamento degli animali, dal dopoguerra ad
oggi, ha portato ad una importante riduzione delle zoonosi e delle malattie a trasmissione alimentare nell’uomo
e, in contrasto con il prevalente pensare comune, ad un accrescimento della qualità degli alimenti presenti sulle
nostre tavole. Gli effetti delle azioni svolte hanno dimostrato la loro efficacia anche in Piemonte dove, un
indicatore come i casi di brucellosi umana, legati al contatto con animali infetti o con latte o formaggi prodotti da
animali infetti, è passato, in parallelo con la riduzione dei casi negli allevamenti bovini/ovini/caprini dalle 61
persone infette nel 1994 alle 3 del 2009 (fonte: relazione attività della Regione Piemonte 2010). Un altro
indicatore è legato ai programmi per il controllo della salmonellosi umana legata al consumo di uova o carni di
pollame contaminate. Anche in questo caso i programmi di eradicazione negli allevamenti di galline ovaiole e di
polli da carne, il miglioramento dell’igiene legata anche ai controlli ufficiali nelle fasi di macellazione,
trasformazione, commercializzazione e somministrazione ha portato ad una significativa diminuzione delle
positività nei campioni di controllo e degli isolamenti nell’uomo, passati da 1050 casi nel 1994 ai 363 del 2009 con
una quasi scomparsa degli isolamenti umani di Salmonella Enteritidis legata a queste tipologie di alimento (Fonte:
relazione Attività della Regione Piemonte 2010). Si tratta di un fenomeno rilevato dal sistema di sorveglianza sulle
MTA che evidenzia oggi una prevalenza di infezione nell’uomo da Typhimurium molto probabilmente di origine
prevalente dalla filiera del suino.
Le sfide introdotte dal piano della prevenzione riguardano l’antibiotico resistenza. Nel rapporto ECDC/EFSA/EMA
del 2015, le 3 agenzie hanno valutato, per la prima volta in modo congiunto, le correlazioni tra il consumo di
antimicrobici nell’uomo e negli animali e l’antibiotico-resistenza. In alcuni casi sono state evidenziate associazioni
tra consumo di antibiotici negli animali e le resistenze in batteri isolati da persone. Per quanto riguarda
l’antibiotico resistenza, l’Italia risulta essere tra i paesi con il maggior consumo di antibiotici sia in campo umano
che veterinario; inoltre i livelli di resistenza sono più alti al Centro e al Sud rispetto al Nord Italia, dato
strettamente in relazione con il maggior consumo di antibiotici registrato in queste aree geografiche.
In Piemonte vengono attuati i programmi di controllo sui residui e di farmaco sorveglianza (utilizzo del farmaco) e
farmaco vigilanza (effetti negativi conseguenti alla somministrazione di un medicinale).
Strategie di controllo della fauna selvatica (animali che oltre a rappresentare fonte di cibo rappresentano una
sentinella per la valutazione dell’ambiente in cui vivono) ed il controllo sulla sanità e sul benessere degli animali
utilizzati ai fini sportivi rappresentano ulteriori settori del Piano. Il controllo della fauna selvatica deve essere
finalizzato a garantire un monitoraggio permanente e precoce dell’insorgenza, della distribuzione e
dell’evoluzione epidemiologica delle patologie più importanti che possono essere veicolate alla popolazione
animale domestica e all’uomo. I dati relativi alle segnalazioni di patologie negli animali selvatici negli ultimi anni
testimoniano una certa prevalenza di malattie come salmonellosi, yersiniosi, toxoplasmosi, EBHS e virus
influenzali aviari nel territorio italiano; anche in Piemonte è stato evidenziato un numero significativo di positività,
in particolare nei cinghiali, nei cervi, nei caprioli, nei daini, nelle volpi, nelle lepri e nell’avifauna.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
102
Nella relazione alimentazione e salute, oltre alle problematiche legate al rischio igienico sanitario degli alimenti,
sempre maggiore attenzione viene data ai rischi nutrizionali per il loro crescente impatto sulla salute della
popolazione. Conoscenze e comportamenti individuali insieme a fattori ambientali legati al radicale mutamento
dell’offerta e della qualità nutrizionale delle produzioni alimentari rappresentano i principali determinanti di
rischio verso cui indirizzare azioni di sorveglianza/monitoraggio e programmi di prevenzione. Garantire una
corretta e completa informazione sulle caratteristiche, contenuti e proprietà degli alimenti rappresenta una
condizione essenziale per migliorare la capacità di scelta dei consumatori e minimizzare il rischio allergie ed
intolleranze in persone vulnerabili.
Nel territorio dell’ASL NO i Servizi impegnati nel campo della sicurezza alimentare e della sanità pubblica
veterinaria afferiscono al Dipartimento di Prevenzione con compiti di controllo ufficiale sulle imprese del settore
alimentare e del settore mangimi e sugli allevamenti.
SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE
Per quanto riguarda gli alimenti di origine non animale e le altre attività di competenza del SIAN, riferendosi
all’anno 2014, risultano registrate sul sistema informativo regionale n. 5216 imprese di cui n. 142 di produzione
con prevalente vendita all’ingrosso, n. 573 laboratori di produzione e prevalente vendita al dettaglio, n. 112 di
commercio all’ingrosso, n. 1168 di distribuzione al dettaglio, n. 1815 esercizi di ristorazione pubblica (bar,
ristoranti, agriturismi), n. 453 attività di ristorazione collettiva (ospedali, strutture assistenziali, scuole, mense
aziendali); sono presenti, inoltre, n. 31 strutture di vendita di prodotti fitosanitari e n. 331 aziende di produzione
primaria. Nel 2014 sono state controllate complessivamente n. 1330 unità ed effettuati n. 165 campioni. Sono
stati verificati n. 1107 piani di autocontrollo aziendali pari all’83,2% delle unità ispezionate.
Sul territorio sono presenti n. 74 acquedotti con n. 97 reti di distribuzione e n. 6 prese di acque superficiali. Tutti
gli acquedotti e le relative reti di distribuzione a questi afferenti, sono stati controllati, effettuando 2477
campioni. Gli esiti hanno evidenziato un discreto livello delle caratteristiche qualitative delle acque distribuite.
L’indice di potabilità degli acquedotti pubblici è risultato pari a 94,1%.
Nel settore fitosanitario il controllo ufficiale ha riguardato sia la vendita presso n. 22 esercizi, sia l’utilizzo presso
n. 67 aziende agricole.
La sorveglianza delle malattie a trasmissione alimentare, di competenza del SIAN, ha registrato nel territorio
dell’ASL NO, nel periodo 2007-2011, n. 52 episodi rispetto al totale della Regione Piemonte pari a 328. I casi
singoli di MTA, nel periodo considerato, segnalati nella ASL NO sono stati 188 rispetto ai 1835 della Regione
Piemonte. Si é osservata, nel complesso, una diminuzione sia degli episodi di MTA che dei casi di malattia ad essi
associati. La maggior parte degli episodi riscontrati si è verificata nelle abitazioni private. Gli agenti causali,
maggiormente rappresentati, sono risultati: Salmonella spp., Staphylococcus aureus, Istamina e Clostridium
botulinum, quest’ultimo responsabile di un episodio, nel 2011, dovuto al consumo di peperoncini ripieni di tonno
sott’olio preparati in ambito familiare.
Nello stesso periodo, nell’ASL NO, sono stati registrati 13 episodi di intossicazione causati dal consumo di funghi
rispetto ai 76 registrati nel territorio regionale. La maggior parte delle intossicazioni (30%) sono state causate dal
consumo di specie commestibili solo dopo adeguata cottura (Armillaria Mellea) e, per il 15%, da specie velenose
(Amanita phalloides); situazione analoga si é riscontrata anche sul territorio della ASL NO. Tutti i casi registrati
sono stati provocati dal consumo di funghi derivanti da raccolta privata.
Nel periodo 2012 -2014, sono disponibili solo dati locali (ASL NO): n. 6 episodi e n. 179 casi singoli di tossinfezione
alimentare. Gli agenti causali maggiormente rappresentati, sono risultati: Salmonella spp (83), seguita dal
Campylobacter (53), Epatite A (23), Listeria monocytogenes (12). I casi di Campylobacter osservati sono con ogni
probabilità da attribuire all’adozione, a partire dal giugno 2012, di diagnosi di laboratorio specifica. Sono stati
inoltre registrati, nel 2013, n. 14 casi di Epatite A, legati al consumo di frutti di bosco surgelati, nell’ambito di
un’epidemia che ha interessato il territorio nazionale.
Nello stesso periodo, 2012-2014, si sono verificati n. 7 episodi di intossicazione da funghi due dei quali causati da
ingestione di Amanita phalloides con un caso ad esito infausto.
Per quanto riguarda l’impatto nutrizionale sulla salute della popolazione, il SIAN, nel territorio dell’ASL NO, da
diversi anni, organizza programmi di informazione/formazione rivolte a target specifici di popolazione, finalizzate
a migliorare i comportamenti individuali; effettua, inoltre, interventi di vigilanza nutrizionale nella ristorazione
collettiva con la valutazione dei menù anche per soggetti con allergie o intolleranze alimentari. Nel 2014 sono
stati elaborati n. 591 menù speciali e approvate n. 361 tabelle dietetiche per le scuole e n. 43 per la ristorazione
assistenziale.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
103
SERVIZIO IGIENE ASSISTENZA VETERINARIA - AREA SANITA’ ANIMALE
Il SIAV AREA A ha svolto, nel corso del 2014, i compiti istituzionali previsti nel PRISA che hanno riguardato,
principalmente, l’attività di controllo e tutela della salute degli animali, con l’obiettivo di garantire, nel caso di
zoonosi, anche la salute pubblica. Le principali attività hanno interessato: la gestione delle anagrafi zootecniche e
la gestione delle profilassi negli allevamenti; le attività di vigilanza su tutte le strutture permanenti o temporanee
con presenza di animali e la verifica delle condizioni igieniche e di biosicurezza delle stesse allo scopo di prevenire
la diffusione di malattie infettive; il rilascio di certificazioni necessarie per la movimentazione animale e relativo
controllo degli animali introdotti sul territorio di competenza.
In relazione alla vigilanza sull’anagrafe zootecnica sono stati effettuati 48 interventi su 549 allevamenti bovini, 42
su 476 allevamenti ovi-caprini, 7 su 87 allevamenti suini, 65 su 800 allevamenti equini e 33 su 42 allevamenti
avicoli.
L’attività di controllo e monitoraggio di malattie infettive negli allevamenti bovini del territorio ha previsto
l’effettuazione di accertamenti diagnostici per il controllo della tubercolosi in 149 allevamenti da riproduzione su
un totale di 298 e per il controllo della brucellosi e della leucosi rispettivamente in 67 e 65 aziende da
riproduzione. Sono proseguiti l’attività diagnostica mensile sulle tredici aziende sentinella per Blue Tongue e il
monitoraggio in 240 aziende aderenti al piano volontario per IBR; 6 aziende sono state monitorate per BVD in
base ad un programma di screening.
Nel 2014 è iniziato il piano di controllo per la paratubercolosi che ha portato alla certificazione di 290 aziende
bovine da riproduzione.
Per quanto riguarda gli allevamenti ovi-caprini, su un totale di 480 allevamenti, 82 sono state le aziende
controllate per brucellosi e 9 quelle sottoposte a selezione genetica dei maschi riproduttori per la prevenzione
della scrapie.
A fronte di 87 allevamenti suini, 18 sono stati sottoposti ad accertamento per malattia vescicolare e peste suina
classica, 25 per malattia di Aujeszky e 14 per trichinellosi.
Il settore avicolo ha previsto il controllo di 44 aziende per influenza aviaria e 8 accertamenti per salmonellosi.
Gli allevamenti di equidi controllati sono stati 428 per anemia infettiva e 7 per arterite virale equina. E’ proseguita
l’attività di sorveglianza clinica e monitoraggio sierologico per West Nile Disease.
Due aziende ittiche sono state sottoposte a controllo e autorizzazione per setticemia emorragica virale e necrosi
ematopoietica infettiva.
L’attività di controllo dei selvatici (69 capi sottoposti a controllo) ha permesso l’individuazione di un caso di
tubercolosi in un daino che ha portato all’attuazione di un piano straordinario di monitoraggio della malattia nella
popolazione degli ungulati selvatici presenti sul territorio.
Da rilevare, ai fini della prevenzione delle zoonosi, anche un focolaio di influenza aviare verificatosi nel mese di
settembre 2014 in un’azienda di medie dimensioni che alleva selvaggina da ripopolamento (pernici e anatre). Il
focolaio è stato prontamente controllato attraverso l’abbattimento tempestivo degli animali e le successive
disinfezioni.
SERVIZIO IGIENE ASSISTENZA VETERINARIA - AREA IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE
Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale e le altre attività di competenza del SIAV AREA B, riferendosi
all’anno 2014, risultano registrate sul sistema informativo regionale 67 impianti riconosciuti, alcuni dei quali
esercitano più tipologie di attività, mentre per quanto riguarda le imprese registrate risultano attive 462 ditte, di
cui 29 depositi all’ingrosso, 278 punti vendita carni/ittici compresi quelli ubicati all’interno di ipermercati e mediegrandi strutture, 34 vendite carni/ittici su aree mercatali, 64 laboratori di smielatura, 10 caseifici aziendali e 46
laboratori di gelateria.
A livello di impianti riconosciuti l’attività più importante ed impegnativa risulta essere quella legata al controllo
del settore lattiero-caseario, in primis quella del formaggio DOP gorgonzola, che interessa il territorio della nostra
ASL per circa il 65% del totale nazionale (tra produzione e stagionatura). Nel 2014 sono stati emessi circa 2350
certificati sanitari per l’esportazione di gorgonzola e di altri formaggi che transitano sul nostro territorio, attività
che ha richiesto un notevole impiego di tempo e di risorse umane.
Per quanto riguarda il settore carni sono presenti due macelli industriali bovini di medie dimensioni, con un’entità
di macellazione di 14783 capi, e 8 piccoli macelli che macellano da uno a 5/6 capi alla settimana.
E’ presente un impianto per la macellazione dei conigli (39795 capi) e due piccoli macelli aziendali di pollame. Il
sezionamento e la trasformazione delle carni avvengono prevalentemente in piccole realtà, eccezion fatta per due
salumifici, un raviolificio e un sezionamento di carni rosse.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
104
Le macellazioni speciali d’urgenza sono state 11 e le macellazioni dei suini a domicilio 45.
Nel corso del 2014 sono stati effettuati 364 campioni di alimenti di origine animale per ricerche microbiologiche,
chimiche e radiometriche che hanno dato esito ad una sola positività (Listeria M.). Inoltre sono stati eseguiti 17
campioni di carni di cinghiale nell’ambito del Piano nazionale radioattività dei cinghiali.
Ai fini della prevenzione della trichinellosi sono stati effettuati 752 esami trichinoscopici, di cui 610 per cinghiali
cacciati durante la stagione venatoria o oggetto di piani specifici di abbattimento. Tutti i campioni hanno dato
esito negativo.
Sono stati segnalati 4 casi di cisticercosi bovina, comminate 11 sanzioni e inoltrate due notizie di reato all’Autorità
Giudiziaria.
SERVIZIO IGIENE ASSISTENZA VETERINARIA - AREA IGIENE ALLEVAMENTI E PRODUZIONI ZOOTECNICHE
Il SIAV AREA C svolge la propria attività seguendo quanto previsto dal PRISA. Per quanto riguarda la produzione
primaria, la vigilanza interessa: allevamenti di bovini da latte e da carne, bufalini e ovi-caprini, suini, avicoli,
cunicoli, ittici, comprese le attività di vendita diretta di latte (8 aziende autorizzate a vendere latte crudo tramite
distributore automatico) e di prodotti a base di latte in azienda (10 caseifici aziendali). In allevamento vengono
effettuate verifiche sui requisiti igienico sanitari e strutturali, sull’utilizzo del farmaco, sull’alimentazione, sul
benessere animale, sulla rintracciabilità e sulla produzione del latte negli allevamenti appartenenti a questa
tipologia. Per quanto riguarda le attività diverse dalla produzione primaria vengono effettuati controlli
sull’alimentazione animale, presso produttori e commercianti, e sui sottoprodotti di origine animale, per quanto
riguarda depositi, trasporto e utilizzo degli stessi, nella filiera dell’alimentazione animale o in stabilimenti tecnici.
Il controllo del farmaco si esplica sia in allevamento sia presso rivenditori e veterinari con ispezioni in loco e con il
controllo delle prescrizioni veterinarie pervenute al Servizio Veterinario. Questo permette di avere una visione
complessiva dell’utilizzo del farmaco nelle diverse specie animali e di programmare i campionamenti previsti dal
Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA) e dal Piano Nazionale Residui (PNR). Nel corso del 2014
nell’ambito di questi due piani sono stati prelevati 72 campioni per la ricerca di farmaci.
Sono pervenute al Servizio Veterinario 2535 prescrizioni di farmaci destinate ad animali da reddito e sono state
effettuate 158 ispezioni presso allevamenti bovini > 10 capi, suini > 40 capi, ovi-caprini > 50 capi, equini > 10 capi,
avicoli e cunicoli > 500 capi, apiari >10 alveari e ittici secondo la programmazione PRISA. Non si sono verificate
non conformità.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
105
Azione 9.1.1
Costituire e promuovere l’operatività di un Gruppo di lavoro regionale per la
valutazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare a supporto del Settore
Regionale Prevenzione Veterinaria
Obiettivi dell’azione
Integrare competenze e professionalità, valutare e monitorare criticità e problematiche emergenti, proporre
opzioni gestionali appropriate rispetto a rischi definiti.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Costituzione di un gruppo di lavoro che, oltre ai componenti del gruppo PRP e ai rappresentanti dei settori
regionali della Sanità, ARPA, IZS, DORS, ASL (SVet, SIAN, SISP, SPRESAL), sarà integrato di volta in volta con le
professionalità e le figure necessarie (ad esempio Università, Assessorato all’Agricoltura, all’Ambiente, …).
Redazione e monitoraggio dei programmi PRP relativi al MO 10.
Proposta di schemi di rendicontazione sintetici dei dati di attività ai fini della definizione di trend, valutazione di
impatto e proposte di pianificazione e indirizzo.
Svolgimento attività di documentazione e raccolta bibliografica su problematiche specifiche.
Analisi dei bisogni formativi e formulazione di proposte per la strutturazione del programma formativo regionale.
Proposta di strategie per la comunicazione del rischio.
Livello locale
Costituzione/revisione di un gruppo di lavoro che sia rappresentativo di tutte le componenti aziendali coinvolte
nella predisposizione ed attuazione del Piano locale della prevenzione; attribuzione compiti al gruppo.
Partecipazione degli operatori ASL NO individuati al gruppo regionale.
Popolazione target
Popolazione residente nel territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Livello regionale: Rappresentanti dei settori regionali della Sanità, ARPA, IZS, DORS, ASL SVet, SIAN, SISP, SPRESAL,
Università, Assessorato all’Agricoltura, all’Ambiente.
Livello locale: Gruppo PAISA, composto dai Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare integrato, se necessario,
da altri componenti.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Individuazione dei componenti del gruppo di lavoro
e svolgimento delle riunioni (lettera di convocazione
e verbale/sintesi proposte di intervento)
Evidenza documentale
Partecipazione degli operatori ASL NO individuati al
gruppo regionale
Partecipazione dell’operatore ASL NO individuato o, di
un suo sostituto, al gruppo di lavoro regionale, se
attivato
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
106
Azione 9.1.2
Migliorare il livello di coordinamento tra Autorità Competente e Organi di Controllo
Obiettivi dell’azione
Promuovere e migliorare il livello di coordinamento tra le diverse Autorità ed i diversi organi di controllo.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello locale
Redigere un Piano dei controlli della Sicurezza Alimentare che tenga conto delle possibili integrazioni tra servizi e
con i diversi Organi di Controllo, sulla base delle indicazioni previste dal PNI.
Popolazione target
Imprese alimentari, popolazione generale del territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo PAISA composto dai Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare. Altri organi di controllo, enti/istituzioni
interessate.
Indicatori di processo
Produrre documento programmazione e rendicontazione PAISA
Standard per l’anno 2015
100%
Azione 9.1.3
Potenziare il sistema di sorveglianza e gestione MTA
Obiettivi dell’azione
Aggiornare e implementare gli strumenti per potenziare le indagini epidemiologiche sulle MTA.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Aggiornare le linee di indirizzo e la documentazione per l’attività dei gruppi di lavoro regionale e locali per la
sorveglianza sulle MTA, comprese le indicazioni per la parte diagnostica di laboratorio.
Livello regionale, locale
Definire e attuare interventi di informazione, formazione, aggiornamento per gli operatori coinvolti nella gestione
delle MTA sulla base dell’aggiornamento, a livello regionale, delle linee di indirizzo e della documentazione per
l’attività del gruppo di lavoro locale per la sorveglianza delle MTA.
Popolazione target
Popolazione residente nel territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Referenti e gruppo locale MTA.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Numero interventi di informazione/formazione sulla gestione degli episodi di
MTA, a livello locale
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
1
107
Azione 9.4.1
Completare i sistemi anagrafici delle imprese alimentari e del settore dei mangimi
Obiettivi dell’azione
Assicurare l’affidabilità dei sistemi anagrafici delle imprese alimentari e del settore dei mangimi.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Valutare lo stato di adeguamento dei sistemi informativi/informatici e l’adeguamento delle anagrafiche gestite
dalle Autorità competenti alla “Masterlist regolamento CE 852/2004”.
Livello locale
Procedere all’adeguamento delle anagrafiche locali in base alle indicazioni pervenute dalla Regione Piemonte.
Popolazione target
Imprese alimentari del territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare dell’ASL NO.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Percentuale di conformità delle anagrafi locali
50%
Azione 9.5.1
Gestire le emergenze in medicina veterinaria
Obiettivi dell’azione
Gestire le emergenze epidemiche veterinarie e non e gli eventi straordinari.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale e locale
Promuovere la diffusione, a livello regionale e a livello locale, dei protocolli per la gestione delle emergenze
epidemiche e non epidemiche in medicina veterinaria ed eventuali interventi straordinari attraverso
l’organizzazione di interventi di formazione con simulazione sul campo per gli operatori in modo che i servizi siano
preparati a impiegare i protocolli.
Popolazione target
O.S.A., O.S.M., Imprese alimentari, popolazione generale del territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori dei servizi veterinari, SIAN e altri servizi/enti emergenza dell’ASL NO.
Indicatori di processo
Numero incontri di divulgazione/formazione per la diffusione dei
protocolli
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Partecipazione degli operatori coinvolti dei
Servizi veterinari ASL NO all’incontro
organizzato a livello regionale, se attivato
108
Azione 9.6.1
Prevenzione malattie infettive della fauna selvatica
Obiettivi dell’azione
Implementare protocolli e programmi di sorveglianza della fauna selvatica per la prevenzione delle malattie
infettive trasmissibili al patrimonio zootecnico e all’uomo.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Pianificazione di un programma con una distribuzione omogenea e statisticamente significativa dei campioni per
implementare il sistema di monitoraggio sanitario delle principali popolazioni selvatiche (cinghiali e altri ungulati,
volpi, lepri, roditori, avifauna) verso determinate malattie (brucellosi, tubercolosi, peste suina classica, rabbia,
influenza aviare, pseudo peste aviare, west nile disease). Tale monitoraggio sanitario consente di evidenziare
rapidamente la presenza e la distribuzione delle principali patologie trasmissibili al patrimonio zootecnico e
all’uomo.
Popolazione target
Popolazione animale selvatica nel territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
SIAV A e B, PMPPV in collaborazione con IZS, Università, Agricoltura, Enti parco ed altri soggetti interessati.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Attuazione del piano di monitoraggio regionale, qualora attivato
100%
Azione 9.8.1
Migliorare la qualità nutrizionale e la sicurezza dell’offerta alimentare
Obiettivi dell’azione
Migliorare la conoscenza e la capacità di gestione dei rischi nutrizionali e da allergeni da parte degli operatori del
settore alimentare. Aumentare la disponibilità di alimenti salutari.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello locale
Organizzare interventi informativi /formativi finalizzati ad aumentare l’offerta di alimenti idonei a soggetti allergici
o intolleranti. Corsi di formazione per operatori del settore alimentare e per operatori del settore sanitario.
Interventi per verificare la disponibilità/utilizzo di sale iodato nei centri vendita e ristorazione collettiva secondo
gli indirizzi regionali.
Popolazione target
Operatori del settore alimentare e sanitario, Popolazione residente nel territorio ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Operatori SIAN/ Veterinari dell’ASL NO.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
109
Indicatori di processo
Eventi informativi/formativi per gli operatori del settore alimentare o sanitario
/anno
Interventi di vigilanza/valutazione nutrizionale nella ristorazione collettiva
Standard per l’anno 2015
1
20
Azione 9.9.1
Formazione del personale delle Autorità competenti
Obiettivi dell’azione
Assicurare che il personale delle autorità competenti regionale e locali sia adeguatamente formato.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Predisporre, attuare e riesaminare un programma di formazione regionale che preveda un coordinamento degli
eventi formativi regionali e locali.
Livello regionale
Collaborare con la Regione per predisporre ed attuare un evento formativo fruibile dagli operatori addetti al
controllo ufficiale di tutte le AA.SS.LL. regionali.
Popolazione target
Operatori sicurezza alimentare.
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo regionale e locale ASL NO.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
1
Numero eventi formativi/anno
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
110
Azione 9.10.1
Audit sulle Autorità competenti
Obiettivi dell’azione
Assicurare che vengano effettuati gli audit sulle autorità competenti.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Realizzare gli audit previsti dall’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento CE 882/2004.
Rendicontare l’attività di audit svolta ed effettuare il riesame del programma.
Livello locale
Realizzare gli audit previsti dall’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento CE 882/2004.
Popolazione target
Personale delle autorità competenti locali ASL NO.
Attori coinvolti/ruolo
Gruppo audit e auditors Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare ASL NO.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
1
Numero audit interni
Indicatore sentinella (regionale)
numero Audit sulle ACL effettuati/anno
asl novara
da 4 a 6
PLP programmazione
annuale 2015
111
Programma 10
Governance, organizzazione e monitoraggio
del Piano regionale di prevenzione.
Programmazione annuale - anno 2015
Quadro strategico
Dal 20093 la Regione Piemonte si è dotata di una architettura organizzativa per la prevenzione che valorizza il
ruolo di stewardship, articolato su un livello regionale (CORP e Assemblea dei Servizi) e un livello locale (Direzioni
integrate della prevenzione). L’obiettivo era di migliorare integrazione e coordinamento delle attività di
prevenzione, comprese quelle che si attuano al di fuori del Dipartimento di Prevenzione, nonché di coadiuvare le
funzioni di governo a livello regionale e locale. Tale architettura è stata sostanzialmente confermata dal Piano
socio sanitario regionale 2012-20154.
Il Coordinamento Operativo Regionale della Prevenzione (CORP) ha una composizione multidisciplinare e
multisettoriale: al suo interno infatti sono rappresentate le principali strutture di supporto regionali (SSEPI, DoRS,
CPO, ARPA, IZS) che portano la loro competenza nell’utilizzo dei dati per la definizione delle priorità, nella ricerca
dell’efficacia e dell’innovazione e nella valutazione delle performance; sono inoltre presenti i referenti delle
Direzioni integrate della Prevenzione (o Coordinatori di Piano locale della prevenzione - PLP), rappresentativi
anche delle diverse strutture ASL e in grado quindi di evidenziare esigenze e criticità locali.
La ASL NO partecipa al CORP con:
- un rappresentante del Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, attualmente individuato a svolgere le funzioni di
coordinamento regionale delle sorveglianze di popolazione PASSI e PASSI d’Argento e membro del gruppo per la
gestione e valorizzazione delle informazioni derivanti dalle sorveglianze (Det. Reg. 1044 del 30/12/2010).
monitoraggio sorveglianze;
- del Coordinatore Locale del Piano di Prevenzione, identificato con il direttore del Dipartimento di Prevenzione al
quale la DGR n. 21-5144 del 28/12/2012 attribuisce la funzione della Direzione integrata (pensata con la funzione
di integrare, coordinare e armonizzare attività e strutture aziendali rispetto agli obiettivi del PRP). Il Direttore del
Dipartimento “individua, per il governo unitario della prevenzione, modalità di coordinamento ed integrazione
con le altre aree sanitarie coinvolte in attività di prevenzione, che non comportino l’attivazione di strutture
organizzative”.
Nel corso dei precedenti Piani di Prevenzione il rappresentante SSEPI ha periodicamente trasmesso al Settore
regionale di riferimento ed ai Coordinatori Aziendali delle sorveglianze i risultati delle sorveglianze; inoltre, ha
partecipato nel 2014 al gruppo governance contribuendo alla predisposizione del PRP anche con un intervento al
corso regionale tenutosi a Fossano (ASL CN1) il 7 Novembre, “Quale prevenzione per il territorio piemontese”.
Il PNP richiama la funzione di stewardship, a cui la letteratura internazionale attribuisce un ruolo di determinante
di qualità ed efficacia degli interventi del sistema sanitario. Le funzioni di stewardship richiedono tempo dedicato
e riconoscimento del ruolo. A livello locale la mancata concettualizzazione del proprio ruolo di steward,
costituisce una criticità insieme alla partecipazione effettiva, alla rappresentatività delle referenze tecniche, al
bisogno di rafforzare il ruolo di coordinamento in raccordo con chi fa programmazione. Per cercare di dare una
risposta ad alcune di queste criticità, con DDG 616 del 4/7/2014 la ASL NO ha approvato gli indirizzi 2014 del PLP
2014-2018 identificando la figura e le funzioni del Coordinatore Locale di Piano, attivando (identificandone
responsabili e funzioni) gruppi di lavoro su specifici obiettivi di salute ed istituendo un tavolo di coordinamento
per la governance del PLP presieduto dal Direttore Sanitario di ASL.
Nel 2014 come azioni di accompagnamento e supporto alla realizzazione del PLP sono stati realizzati i corsi di
formazione accreditati ECM: “I Piani di Prevenzione 2014-2018: storia e prospettive” (2 edizioni con
coinvolgimento di circa un centinaio di operatori e “L’utilizzo dei dati per la programmazione del PLP: focus sulle
sorveglianze di popolazione”(1 edizione, 29 partecipanti).
3
4
DGR n. 24-10835 del 23/02/2009.
DCR n. 167-14087 del 3/04/2012
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
112
Utilizzo delle prove di efficacia
Sul territorio dell’ASL NO svolge la propria attività il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del
Piemonte Orientale che partecipa al Network Italiano di EBP (NIEBP), nato nel 2007 come consolidamento
dell’iniziativa EBP iniziata nel settembre 1999 a Bologna.
Il NIEBP è inserito dal 2014 fra le azioni centrali del CCM, e ha lo scopo fornire alle regioni sintesi dell’efficacia
degli interventi di prevenzione, a partire dalla letteratura scientifica, a beneficio degli operatori e policy-maker
della prevenzione.
Monitoraggio e contrasto disuguaglianze
Il PNP chiede attenzione alle diseguaglianze sociali di salute e interventi specifici per il loro contrasto.
Il PRP 2014-2018 offre, nel capitolo dedicato al profilo di salute, un esempio di come sia possibile arrivare ad
individuare priorità e valutare impatti sulla salute della popolazione, anche se altre considerazioni dovrebbero
essere incluse all’interno di un ragionamento più articolato e completo dei fattori di rischio verso i quali
converrebbe concentrare i maggiori sforzi della prevenzione.
Individuare e quantificare i rischi associati ad ogni determinata esposizione è un primo elemento che dovrebbe
arricchire la stima dei potenziali impatti. Un altro aspetto importante dovrebbe derivare dall’identificazione dei
gruppi maggiormente vulnerabili ad una determinata esposizione.
In questo ambito le prevalenze regionali di molti indicatori delle sorveglianze PASSI e Passi d’Argento elaborati dal
SSEPI dell’ASL NO sono state spesso presentate stratificate per caratteristiche demografiche o sociali (genere, età,
scolarità, condizioni economiche) e stratificazioni possono essere effettuate anche per altre variabili (quali la
nazionalità o la condizione professionale). Con la sorveglianza PASSI questa tipo di risultato è disponibile anche
per le singole ASL .
Monitoraggio del Piano
Per la programmazione il monitoraggio e la rendicontazione del PLP negli anni si sono svolte riunioni tra il
Coordinatore del PLP ed i responsabili dei gruppi di lavoro, identificati con appositi atti aziendali. A queste
persone inoltre il coordinatore del PLP trasmette gli aggiornamenti riguardanti l’attività CORP.
Anche per il 2015 si seguiranno modalità analoghe alle quali si dovrebbe aggiungere l‘attivazione del tavolo
governance previsto DDG 616 del 4/7/2014.
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
113
Azione 10.1.1
Censimento fonti informative ed eventuale revisione/adattamento dei flussi
Obiettivi dell’azione
Assicurare un’adeguata base informativa per il monitoraggio e la valutazione del Piano.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
• Definizione delle modalità operative (regole di funzionamento, piano di lavoro) del gruppo regionale per il
monitoraggio e la valutazione del PRP, composto da referenti dei servizi di supporto, dai coordinatori delle
sorveglianze e dai referenti dei programmi del PRP (v. nota regionale prot. 23249 del 13/11/2014).
• Attuazione del censimento dei punti critici relativi ai sistemi informativi nei programmi del PRP, a cura del
gruppo regionale per il monitoraggio e la valutazione del PRP.
• Stesura del documento di analisi, a cura del gruppo regionale per il monitoraggio e la valutazione del PRP.
• Promozione dell’utilizzo della banca dati ProSa anche ai fini rendicontativi:
organizzazione di interventi informativi e formativi per le Aziende;
definizione condivisa di un set di indicatori per il monitoraggio e la rendicontazione delle attività
regionali e locali.
• Migliore descrizione dell’impatto e della mortalità da incidenti stradali, attraverso il mantenimento e
sviluppo del sistema di sorveglianza integrato già attivo:
valutazione di completezza e qualità dei dati e dei criteri di linkage;
stima degli indicatori di carico assistenziale;
stima di indicatori di burden of disease (DALY’s).
Livello locale
La ASL NO, garantirà la partecipazione degli operatori coinvolti al gruppo regionale per il monitoraggio e la
valutazione del PRP.
Tutti i progetti e gli interventi di promozione alla salute realizzati dall’ASL dovranno essere caricati su ProSa.
I gruppi di lavoro dei progetti del PRP potranno individuare punti critici relativi ai sistemi informativi dei loro
programmi, da sottoporre al tavolo governance per soluzione e/o stesura di documento da inviare come
contributo a livello regionale.
Popolazione target
Operatori ASL che partecipano alla stesura del PLP
Attori coinvolti/ruolo
Coordinatore PLP, gruppi di lavoro Programmi PLP, tavolo governance
Per ProSa: RePES e referenti aziendali ProSa.
Indicatori di processo
Garantire la partecipazione degli operatori coinvolti al gruppo
regionale per il monitoraggio e la valutazione del PRP
Standard per l’anno 2015
Se individuati, partecipazione di
operatori ASL al gruppo regionale - 90%
Inserimento in ProSa delle attività di promozione della salute attuate
da ASL NO
90% delle attività inserite
Indicatore sentinella:
N. ASL che utilizzano Prosa per la rendicontazione PLP
Presenza set di indicatori per
monitoraggio progetti
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
114
Azione 10.1.2.
Sorveglianze di popolazione
Obiettivi dell’azione
- utilizzo per la pianificazione e il monitoraggio del piano
- garantire l’attuazione delle sorveglianze secondo i protocolli prestabiliti
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Utilizzo dei dati delle sorveglianze nella pianificazione regionale.
Partecipazione all’azione 10.3.1 “Ridefinire e rafforzare le strutture deputate alla governance del Piano di
Prevenzione, la loro composizione e i relativi compiti”.
OKKIO alla Salute: predisposizione report con dati 2014 e comunicazione dei risultati almeno attraverso sua
pubblicazione su sito Regione Piemonte.
HBSC: predisposizione report con dati 2014 e comunicazione dei risultati almeno attraverso sua pubblicazione su
sito Regione Piemonte.
PASSI:
coordinamento tra indicazioni nazionali e svolgimento locale dell’attività;
predisposizione di reportistica con dati 2014 e comunicazione dei risultati almeno attraverso sua
pubblicazione su sito Regione Piemonte;
organizzazione di formazione per operatori PASSI.
PASSI d’Argento: partecipazione alle iniziative che saranno proposte dal livello nazionale.
Livello locale
Utilizzo dei dati delle sorveglianze nella pianificazione locale.
OKKIO alla Salute: predisposizione report con dati 2014 e comunicazione dei risultati almeno attraverso sua
pubblicazione su sito Regione Piemonte.
PASSI:
effettuazione interviste PASSI;
predisposizione di reportistica (almeno 1 documento) con dati 2014 e comunicazione dei risultati almeno
attraverso pubblicazione della reportistica su sito aziendale o nazionale;
partecipazione alla formazione per operatori PASSI organizzata dal livello regionale.
PASSI d’Argento: partecipazione alle iniziative che saranno proposte dal livello regionale.
Popolazione target
Portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle sorveglianze, ed in particolare di
quelle contenute nel PRP (operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori, popolazione).
Attori coinvolti/ruolo
Fonte informativa: campione casuale rappresentativo della popolazione delle diverse classi di età.
Per raccolta dati, analisi, produzione e comunicazione di risultati, promozione di utilizzo dei dati:
livello locale: SSEPI, operatori di varie strutture, aziendali e non, a vario titolo (rif. in reportistica delle
sorveglianze);
livello regionale: Gruppo per la gestione e la valorizzazione delle informazioni derivanti dai sistemi di
sorveglianza, istituito con DD n. 1044 del 30 dicembre 2011 (attualmente costituito da referenti e
coordinatori delle sorveglianze e rappresentante settore regionale); ufficio comunicazione regionale.
Per utilizzo dei risultati: portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle
sorveglianze (operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori, popolazione).
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
115
Indicatori di processo
Azioni locali
Predisposizione report ASL NO Okkio alla salute 2014
Effettuazione interviste PASSI
Standard per l’anno 2015
Trasmissione report a Regione Piemonte Settore Prevenzione e Veterinaria
Almeno 90% delle 275 interviste attese
Reportistica PASSI con risultati aggiornati al 2014
Partecipazione alla formazione per operatori PASSI organizzata
dal livello regionale
Partecipazione alle iniziative che saranno proposte dal livello
regionale per la sorveglianza Passi d’Argento.
Indicatore sentinella:
Rispetto degli indirizzi annuali da parte della ASL NO
Azioni regionali
Aggiornamento dati delle sorveglianze PASSI e PDA nelle
programmazioni annuali (aggiornamento degli indicatori degli
obiettivi centrali del PNP provenienti dalle sorveglianze nei
documenti annuali di programmazione regionale)
Reportistica PASSI con risultati aggiornati al 2014
Organizzazione di formazione per operatori PASSI
Almeno 1 documento pubblicato su sito
aziendale o nazionale
Presenza di operatori ASL NO a tutte le
giornate di formazione organizzate dal livello
regionale
Presenza di operatori ASL NO a tutte le
iniziative che saranno proposte dal livello
regionale per la sorveglianza Passi d’Argento
Rispetto dei 5 indicatori di processo sopra
riportati
Standard per l’anno 2015
100% indicatori aggiornati
Almeno 1 documento pubblicato su sito
Regione Piemonte
Accreditamento di almeno 1 corso di
formazione per operatori PASSI
partecipazione del coordinamento regionale
Partecipazione alle iniziative che saranno proposte dal livello
alle iniziative che saranno proposte dal livello
regionale per la sorveglianza Passi d’Argento.
nazionale per la sorveglianza Passi d’Argento
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
116
Azione 10.1.3.
Monitoraggio e contrasto delle disuguaglianze
Obiettivi dell’azione
Attuare health equity audit sui programmi del piano.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Equity audit
Costituzione del gruppo di lavoro.
Elaborazione di una griglia specializzata di equity audit rapido/ approfondito per ogni setting/programma.
Definizione delle modalità di svolgimento degli audit rapido ed approfondito.
Avvio dell’audit approfondito su un programma dei 4 attesi entro il 2018.
Avvio dell’audit rapido su 2/3 programmi dei 5 attesi entro il 2018.
Avvio sito disuguaglianze
Costituzione della redazione, implementazione del sito, raccolta adesioni e invio periodico della newsletter di
aggiornamento a tutti gli iscritti.
Comunità di pratica
Costituzione di comunità di pratica sui temi oggetto di health equity audit e predisposizione di uno spazio
interattivo ad accesso riservato sul sito web www.disuguglianzedisalute.it per l’accesso ai documenti di lavoro e
ad un forum per la discussione.
Livello locale
Partecipazione alle comunità di pratica.
Popolazione target
Popolazione in situazione di svantaggio e vulnerabilità.
Attori coinvolti/ruolo
Livello regionale: SSEpi ASL TO3 e DORS e gruppi di lavoro dei programmi.
Indicatori di processo
Garantire la partecipazione degli operatori coinvolti al gruppo
regionale per il monitoraggio e la valutazione del PRP
Garantire la partecipazione degli operatori coinvolti alla
comunità di pratica
Risultati PASSI ASL NO con analisi stratificate per variabili
socio demografiche
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Se individuati, partecipazione di operatori ASL
al gruppo di lavoro per programma - 90%
Se individuati, partecipazione di operatori ASL
al comunità di pratica
Trasmissione relazione con risultati PASSI ASL
NO stratificati per variabili sociodemografiche
per indicatori della sorveglianza PASSI
117
Azione 10.2.1.
Laboratorio della prevenzione
Obiettivi dell’azione
Selezionare pratiche di prevenzione primaria e secondaria efficaci per i fattori di rischio più rilevanti del PRP 20142018.
Elaborare una procedura di valutazione costo-benefici e costo - efficacia delle attività selezionate ai fini della
programmazione della prevenzione.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Prosecuzione delle attività di ricerca e trasferimento di evidenze e buone pratiche già in essere.
Individuazione del gruppo di esperti.
Definizione del raccordo con NIEBP.
Messa a punto degli strumenti di selezione attraverso stima dei DALY’s da malattie cronico degenerative ed
infettive e della frazione di malattie prevenibili, individuazione interventi di prevenzione con prove di efficacia e
valutazioni di costo efficacia.
Inventario delle attività di prevenzione in atto o in fase di progetto nel Servizio Sanitario e nelle ONG.
Report.
Popolazione target
Operatori della prevenzione e decisori.
Attori coinvolti/ruolo
Livello regionale: CPO, UPO - Dipartimento di Medicina Traslazionale, DoRS.
Indicatori di processo
Garantire la partecipazione degli operatori coinvolti al gruppo
regionale
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Se individuati, partecipazione di operatori
ASL al gruppo di lavoro - 90%
118
Azione 10.3.1
Proposta revisione organizzativa
Obiettivi dell’azione
Ridefinire o rafforzare le strutture deputate alla governance del Piano di prevenzione, la loro composizione e i
relativi compiti.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Dovranno essere identificate, a cura del CORP, le modalità operative per la stesura del documento di analisi delle
criticità organizzative e proposta di revisione organizzativa a sostegno del PRP.
La proposta dovrà tener conto almeno dei seguenti elementi:
-
per il livello regionale:
• funzionamento complessivo del CORP: criticità, funzioni, composizione, regole di funzionamento, ivi
compresi i gruppi di lavoro su tematiche trasversali;
• definizione dei rapporti con i servizi regionali di supporto;
• referenti e funzioni di coordinamento dei programmi di Piano;
• modalità di raccordo e collaborazione con le altre componenti sanitarie e altri settori regionali.
-
per il livello aziendale:
• funzioni, compiti e modalità organizzative per il coordinamento del PLP e dei singoli programmi nelle ASL;
• modalità di raccordo e di collaborazione con il livello regionale;
• modalità di raccordo e collaborazione con le altre istituzioni a livello di ASL.
Si dovrà inoltre garantire il supporto al funzionamento di gruppi di lavoro trasversali e interistituzionali.
Livello locale
Le ASL dovranno garantire la partecipazione dei propri referenti ai lavori del CORP, nonché l’attuazione locale
degli indirizzi regionali.
Popolazione target
Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.
Attori coinvolti/ruolo
Settore regionale; CORP.
Indicatori di processo
Garantire la partecipazione degli operatori ASL NO ai lavori del
CORP
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Standard per l’anno 2015
Se convocati, partecipazione di operatori
ASL ai lavori del CORP - 90%
119
Azione 10.3.2
Implementazione audit del Piano di prevenzione
Obiettivi dell’azione
Garantire un sistema di monitoraggio e supporto alla realizzazione del Piano.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Il coordinatore regionale del PRP, in collaborazione con il CORP, costituirà il gruppo regionale per l’audit del PRP,
del quale dovranno far parte tutti i coordinatori PLP.
Entro fine 2015, il gruppo sarà convocato almeno una volta per la presentazione dell’iniziativa e per concordare le
modalità di attuazione, in particolare la formazione che dovrà precedere lo svolgimento degli audit.
Livello locale
Ogni coordinatore di PLP dovrà partecipare alle attività previste per il gruppo.
Popolazione target
Coordinatori PLP e altri operatori impegnati nei PLP e nel coordinamento regionale.
Attori coinvolti/ruolo
Settore regionale; Coordinatore regionale PRP; CORP; Coordinatori PLP.
Indicatori di processo
Partecipazione del Coordinatore PLP ASL NO al gruppo
regionale Audit.
asl novara
Standard per l’anno 2015
Se convocato, partecipazione del Coordinatore PLP
al gruppo regionale Audit - 90%
PLP programmazione
annuale 2015
120
Azione 10.4.1
Realizzazione eventi informativi e formativi a livello regionale e locale
Obiettivi dell’azione
•
•
•
•
•
Promuovere la cultura della prevenzione come strategia delle Aziende Sanitarie e degli Enti Locali, anche in
funzione di un razionale utilizzo di risorse
Aumentare la consapevolezza tra gli operatori delle funzioni e potenzialità del Piano di prevenzione
Accrescere le competenze per migliorare la qualità degli interventi
Riconoscere e ridurre le diseguaglianze sociali e adottare azioni di provata efficacia
Migliorare la capacità di utilizzare strumenti di comunicazione efficace
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
A cura del CORP, sarà organizzato un incontro di presentazione del PRP con le Direzioni Generali delle ASL del
Piemonte.
Una riunione CORP, da effettuarsi entro fine 2015, sarà dedicata ad approfondire l’analisi dei bisogni formativi per
varie categorie di operatori impegnati sui programmi del PRP: CORP, referenti e gruppi di lavoro dei programmi
PRP, coordinatori PLP. Sarà chiesto ai coordinatori PLP di effettuare l’analisi dei bisogni formativi a livello locale,
relativa agli operatori impegnati nel PLP.
I risultati dell’analisi svolta ai due livelli (regionale e locale) saranno propedeutici alle iniziative formative previste
per gli anni successivi.
Livello locale
Le Direzioni Generali delle ASL parteciperanno alle iniziative loro rivolte per la presentazione del PRP.
I coordinatori PLP effettueranno un’analisi dei bisogni formativi degli operatori impegnati nel PLP secondo le
indicazioni fornite dal CORP.
Popolazione target
Le Direzioni Generali e operatori delle ASL del Piemonte coinvolti nella realizzazione dei PLP.
Attori coinvolti/ruolo
CORP; Assessorato / Direzione Sanità.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Partecipazione Direzione Generale a iniziative per
presentazione del Piano.
Ricognizione dei bisogni formativi da parte del coordinatore
del PLP
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Secondo quanto proposto dalla Regione
Secondo indicazioni CORP
121
Azione 10.5.1
Comunicazione e partecipazione a sostegno delle politiche per la salute
Obiettivi dell’azione
Migliorare la comunicazione e la collaborazione interistituzionale relativa agli obiettivi di piano e favorire la
partecipazione sociale alle decisioni e alle politiche per la salute.
Descrizione delle attività previste nell’anno
Livello regionale
Avvio lavori per la produzione di modelli di partecipazione/collaborazione interistituzionale e format per la
comunicazione, a sostegno degli obiettivi del Piano.
Avvio lavori per l’organizzazione di eventi, incontri, seminari, tavoli tematici a livello regionale (ed eventuale
realizzazione già nel 2015) per valutare e migliorare programmi e azioni del Piano e rendere effettiva la
collaborazione interistituzionale e la partecipazione sociale allo sviluppo di politiche per la salute.
Livello locale
Avvio lavori per l’organizzazione di eventi, incontri, seminari, tavoli tematici a livello locale (ed eventuale
realizzazione già nel 2015) per valutare e migliorare programmi e azioni del Piano e rendere effettiva la
collaborazione interistituzionale e la partecipazione sociale allo sviluppo di politiche per la salute.
Popolazione target
Operatori della prevenzione, decisori, cittadini.
Attori coinvolti/ruolo
Livello regionale: Assessorato alla Sanità e altri assessorati; altri enti e istituzioni, esterni alla Regione Piemonte.
Livello locale: ASL, scuola, socio-assistenziale, associazioni, enti e istituzioni territoriali.
Indicatori di processo
Standard per l’anno 2015
Organizzazione di un evento atto a promuovere la
collaborazione interistituzionale per lo sviluppo di politiche
per la salute
asl novara
PLP programmazione
annuale 2015
Entro il 31/12/2015
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piano locale di prevenzione