Qualificazione ed emersione
del lavoro di cura:
Innovazione sviluppo delle attività
di contatto e aggiornamento
delle assistenti famigliari
Parma, 23 Settembre 2011
Dott.ssa Simonetta Puglioli
Servizio Governo dell’
dell’Integrazione sociosocio-sanitaria
e delle politiche per la non autosufficienza
Direzione Generale Sanità
Sanità e Politiche Sociali
Regione EmiliaEmilia-Romagna
1
INDICE
v CONTESTO socio-demografico e normativo
v OBIETTIVI RER e Sistema Autonomie locali
v DATI di riferimento realtà regionale e
provinciale
vPERCORSO delineato
2
Il contesto
3
Il Contesto: anziani e lavoratori stranieri
q 22,3% >=65 anni (986.845); 11,7% >= 75 anni (516.9449); 314.652 >= 80 anni (7,1%)
q 40% pop. >= 80 anni vive in nuclei monomono-parentali (aumento fam unipers.
unipers. e anziani SOLI)
SOLI)
q Nel 2010 diagnosticati circa 10.200 casi di demenza
Riduzione
Riduzione
Ø > fragilità
fragilità e frammentazione strutture famigliari
capacità
à didicura
capacit
capacità
cura
Ø incremento occupazione femminile
da
parte
delle
famiglie
da parte delle famiglie
Ø difficoltà
difficoltà conciliazione tempi di vita e di lavoro
4
I “caregiver informali”
Dall’indagine inerente la “qualità della vita percepita
dalle persone con 65 anni e più”, emerge che le
persone “parzialmente o totalmente disabili”
ricevono aiuto nelle attività della vita quotidiana nel
54% dei casi da famigliari e il 43% da una persona a
pagamento, il 3% da personale dei servizi pubblici.
Da chi riceve aiuto chi non è
autosufficiente in almeno una ADL (%)
Familiari
54
Persona a
pagamento
Servizio
pubblico
% 0
43
3
10
20
30
40
50
60
Giudizio dell’
dell’aiuto ricevuto (%)
Soddisfacente
84
Appena
sufficiente
8
Non
sufficiente
7
% 0
20
40
60
80
100
5
L’assistenza domiciliare
6
L’assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare socio-sanitaria (FRNA)
UTENTI Anno 2010
Socioassistenziale
anziani
54%
Programma di
Dimissioni protette
34%
Socioassistenziale
disabili
5%
Socio - educativa
disabili
7%
7
Requisiti assistenza domiciliare anziani e
disabili per l’accreditam. transitorio
Servizio integrato per target diversi
Presa in carico globale
Target: - persone non autosufficienti
- persone parzialmente n.a.
n.a.
- disabili gravi
- persone a rischio di n.a.
n.a. con
bisogni assistenziali e sociosocioeducativi di diversa intensità
intensità,
Assistibili a domicilio con :
- Opportuni interventi di
supporto a loro
- Opportuni interventi di
supporto ai famiglairi
- In collaborazione con le
assistenti famigliari
Centralità della progettazione personalizzata
Il servizio garantisce le prestazioni previste con rif. a:
Ø PAI (Programma
(Programma assistenziale individualizzato) o
Ø PEI (Programma educativo individualizzato)
Ø
Ø
Resp.
Resp. operativo
Continuità
Continuità
operatori
Integrazione professionale, interdisciplinare e socio-sanitaria
Le prestazioni sono fornite in modo flessibile e integrato tra professionisti
professionisti e
discipline diverse. Deve essere garantita l’l’attuazione degli accordi e
protocolli con l’
l’AUSL circa le modalità
modalità di collaborazione col DCP e i
MMG su base distrettuale.
8
Requisiti assistenza domiciliare anziani e
disabili per l’accreditamento transitorio
Tipologia di prestazioni:
1. Presa in carico persone n.a assistite da famigliari o AA.FF.
tramite supervisione, consulenza e affiancamento,
tutoring sia per i familiari che per le assistenti fam.
2. Presa in carico socio-assistenziale con rif. al PAI:
- Cura personale (aiuto nell’igiene personale, nel vestirsi, nei pasti)*
- Supporto sociale (nella vita quotidian, nelle proprie relazioni, ecc)
- Supporto educativo, emotivo e psicologico, gruppi auto-aiuto, ecc.
- Assistenza pratica (aiuto nella cura della casa, spesa, ecc.)
3. Piena Integrazione con interventi e Prestazioni di carattere
sanitario (medico, infermieristiche riabilitative) di competenza del
Dipartimento di cure primarie.
9
Le assistenti famigliari
10
Il Fenomeno “badanti”: le caratteristiche
q Ricorso alle assistenti famigliari private da parte
delle famiglie per la soddisfazione di diversi bisogni
(tutela, compagnia, governo della casa ed anche di cura
alla persona);
q Individuazione assistente prevalentemente attraverso
canali informali (amici e conoscenti);
q Diversi progetti migratori, di vita e di
lavoro; aspettative, disponibilità, propensione
all’integrazione variegate
q Livello di studi e professionalità diversi
q Si tratta soprattutto di donne, provenienti dall’Est
(Ucraina-Moldavia-Romania- Bielorussia e Polonia)
11
Il Fenomeno “badanti”: le caratteristiche
Prov. PR
= 12%
dei lav.
lav.
dom. con
contributi
12
Le Politiche regionali
13
L’Azione della Regione E-R
l
l
l
l
l
l
l
Programma straordinario per l’emersione/qualificazione
DAL 394/02
Progetti europei EQUAL e INTERREG
Percorso formativo specifico DGR 924/03
Protocolli d’intesa con OOSS
Modifica regole concessione assegno di cura
Programma obiettivi piano d’azione DAL 91/2006
Strumenti informativi divulgativi (opuscoli)
l
FRNA DGR 509/07 e 1206/07
Fondo nazionale per la famiglia
l
Fondi Ministero del Lavoro
l
14
Le assistenti famigliari
APPROCCIO POLITICHE INTEGRATE
INCLUSIONE
Immigrazione
Socio-sanitarie
Internazionali
Assistente fam.
Persona assistita
Famiglia
Formazione
Lavoro
Sicurezza
Cultura
Casa
15
Logica di governance
Programmazione integrata territoriale:
- risorse,
- interventi,
- RETE di soggetti pubblici e privati
- condivisione di intenti e assunzione di impegni
(es. Protocolli, Intese, accordi)
Concertare e collegare il momento di incontro domandaofferta alle iniziative di qualificazione del lavoro di cura e
viceversa, garantendo
percorsi di ACCOMPAGNAMENTO - INTEGRAZIONE
16
Contesto normativo di rif.
DGR 509/07 “FRNA – Programma per l’avvio nel 2007 e per lo
sviluppo nel triennio 2007-2009” ha inserito, fra gli elementi
essenziali minimi della rete distrettuale di servizi, opportunità ed
interventi per le persone non autosufficienti, la garanzia di un
programma di emersione, regolarizzazione e qualificazione del lavoro
delle assistenti famigliari
La DGR 1206/07 “FRNA. Indirizzi attuativi della deliberazione G.R.
n. 509/2007” (Allegato 3) ha definito le linee di indirizzo per la
programmazione di ambito distrettuale inerente l’emersione e la
qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari nell’ambito
delle azioni/interventi del FRNA
La regione integra le linee di indirizzo nell’ambito dell’FRNA con le
“Linee guida per l’innovazione e lo sviluppo di attività di contatto
ed aggiornamento” per le assistenti famigliari (DGR 2375/09)
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Qualificazione e regolarizzazione delle assistenti familiari
(DGR 1206/07)
Obiettivi:
Ø Sostenere la scelta della famiglia creando rete di sostegno e
tutela della relazione tra AF - persona n.a. - famigliari
accompagnando i soggetti e riducendo rischio
isolamento/solitudine
ØInserire lav. AF nella rete dei servizi;
Ø Assicurare l’integrazione degli interventi tra servizi profess.
e assistenti fam. nell’ambito del PAI
Ø Garantire la differenziazione e la flessibilità delle forme di
sostegno
Ø Favorire l’emersione del lavoro nero e la regolarizzazione, in
particolare attraverso l’assegno di cura (sperimentazione 160€)
18
Qualificazione e regolarizzazione delle assistenti familiari
(DGR 1206/07)
Nel 2010, si
rilevano 23.175
percettori di
Assegno di
cura, di cui circa
8.900 (39%)
con assistente
famigliare
privata (62%
con contributi
aggiuntivi).
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PROGRAMMI DISTRETTUALI (DGR 1206/07)
In ogni ambito distrettuale devono essere assicurati i seguenti interventi :
1)
MONITORAGGIO (x efficacia programmi, indispensabile la
conoscenza andamento, delle dimensioni e caratteristiche del
fenomeno e peculiarità
peculiarità locali) a livello provinciale UdS CTSS in
collaborazione con:
Sportelli unici per l’l’Immigrazione c/o Prefetture, Inps, Osservatori,
ecc.: si rileva numero delle assistenti famigliari e caratteristiche
caratteristiche
(provenienza, turnturn-over, composizione famigliare) + info su
presenza reale a livello distrettuale
- Costruzione rete con soggetti attivi sul tema
2)
PUNTO DI ASCOLTO (all’
(all’interno o collegamento sportello
sociale), di ascolto e informazione per le famiglie e le assistenti
assistenti ;
promozione forme di autoauto-aiuto
3)
Promozione di un sistema strutturato di INCONTRO
DOMANDADOMANDA-OFFERTA in collaborazione ai soggetti deputati
(Centri per l’l’Impiego e altri soggetti accreditati) con collaborazione
sportelli sociali per garantire consulenza e orientamento al livello
livello +
prossimo e procedure/percorsi semplificati per le famiglie
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Azioni ed interventi di ambito distrettuale:
4) Innovazione organizzazione SAD prevedendo PRESA IN
CARICO persone n.a con AF/caregiver da parte operatori
professionali:
Ø Integrazione nel PAI attività
attività AF;
Ø aiuto e integrazione attività
attività complesse e nelle emergenze;
Ø consulenza, supporto e mediazione culturale e relazionale x favorire
comprensione rec.;
rec.;
Ø attività
attività strutturata di tutoring,
tutoring, supervisione e affiancamento e formaz.
formaz. in situaz.;
situaz.;
Ø accordo con terzo settore per copertura periodi sostituzione
sostituzione e partec.
partec. attività
attività
formative;
Ø accoglienza temporanea di sollievo programmata per periodo di ferie
Ø Sviluppo Assegno di cura grazie contatto attivo persone n.a. con AF e/o
Indennità
Indennità Accompagnamento
5) Percorsi di FORMAZIONE ed aggiornamento:
A) Apprendimento lingua – (collegato a tematiche inerenti i problemi relazionali,
assistenziali, fisici, di gestione della casa).
B) Formazione: sviluppare approccio più
più flessibile e innovativo x intercettare > n.
assistenti: autoformazione,
autoformazione, affiancamento e formazione in situazione con verifica
periodica in collegamento strutturato con servizi e operatori della rete;
rete;
aggiornamenti brevi in collaborazione con i servizi su specifiche
specifiche tematiche.
21
Il nuovo percorso
22
Punto di partenza
Contesto sociosocio-demografico
+
Caratteristiche lavoratrici
private addette alla cura:
Diversi
,
migratori
Diversiprogetti
progettimigratori,
migratori,
didivita,
vita,didilavoro
lavoroeediversa
diversa
propensione
all’
’
integrazione
all
propensione all’integrazione
Presenza
PresenzadidiAF
AFregolari
regolarieedidi
AF
AFirregolari
irregolari
NUOVE STRADE
Fenomeno
Fenomeno
diversificato
diversificato
eeinin
mutamento
mutamento
Poche
Poche
AA.FF
AA.FF
coinvolte
coinvolte
+
Valutazione
Valutazioneesperienze
esperienze
formative
realizzate
formative realizzateininquesti
questi
anni
anni
>>Capacit
à di
Capacità
dicontatto
contatto
>>Flessibilit
à
Flessibilità
organizzativa
organizzativa
>>Continuit
à
Continuità
>>Fruibilit
à delle
Fruibilità
delle
opportunit
à di
opportunità
di
qualificazione
qualificazione
>>Responsabilizzazione
Responsabilizzazione
operatori
operatorilocali
locali
Poche
Poche
AA.FF
AA.FF
formate
formate
23
Programmi distrettuali per la qualificazione e
la regolarizzazione del lavoro di cura
Nell’ambito dell’FRNA la programmazione di ambito
distrettuale ha sviluppato interventi diffusi:
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Obiettivi di fondo
ØIntercettare percorsi di vita e di lavoro.
Ø Sostenerne l’integrazione nella rete dei servizi
Ø Promuovere l’integrazione dell’attività dei caregiver
Ø Sostenere la scelta di mantenimento a domicilio
persone n.a. attraverso:
- Qualificazione del lavoro di cura
- Creazione RETE DI SOSTEGNO che includa
l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento
25
Obiettivi specifici
Sviluppare una modalità innovativa di contatto
Ø Organizzare un sistema di supporto all’aggiornamento
ØPromuovere metodologie che garantiscano massima
fruibilità interventi
Ø Valorizzare e sviluppare la professionalità degli
operatori della rete
Ø Garantire la prossimità, riconducendo i momenti di
accompagnamento e verifica a livello locale
Scelte di fondo:
FLESSIBILITA’
RIPRODUCIBILITA’
ALTA CAPACITA’ DI CONTATTO
26
Il nuovo percorso (DGR 2375/09)
Team di
ESPERTI a
Percorso di
APPRENDIMENTO
alternativo
livello distr.
Multi
professional
i integrate
Verifiche
periodiche
dell’apprendimento
STRUMENTI
multimediali di
supporto
Formazione
congiunta
Collegamento strutturato con la
RETE dei servizi
27
Supporto
La RER mette a disposizione:
Strumenti:
Supporto per l’auto-apprendimento
a distanza (DVD)
Lettori DVD per rendere fruibile
lo strumento
Sezione web dedicata nel
portale regionale
Strumenti didattici e di
verifica per i Team
Formazione
Percorso
formativo
omogeneo degli
esperti dei Team
distrettuali
( che assicureranno la
funzione di supervisione,
facilitazione,
accompagnamento,
perfezionamento
dell’
dell’apprendimento)
apprendimento)
28
Articolazione del percorso
29
IPOTESI PERCORSO APPRENDIMENTO
A) AUTO-APPRENDIMENTO
Visualizzazione filmati e svolgimento esercitazioni
(Tempo medio da stimare). Sperimentazione su gruppo AA.FF.
B) VERIFICHE APPRENDIMENTO IN AULA
4 FASI:
1) Incontro iniziale di presentazione, orientamento, introduzione:
- Rilevazione carenze percepite
- Integrazione con tutoring domiciliare, formaz. in situaz. operatori SAD
-Verifica liv. conoscenza lingua italiana
Mini-modulo di 10 ore
- Nozioni di base su utilizzo strumento
- Attivazione assistenza remota con n. telefono per supporto tecnico
2) Verifica a breve di valutazione primo impatto
3) Verifica medio periodo per verificare grado di autonomia
4) Incontri in aula: 7/8 incontri di perfezionamento apprendimento
30
Il ruolo dei diversi attori
1a scelta: Individuazione del SOGGETTO responsabile per le funzioni di
promozione, costruzione relazioni e collaborazioni, monitoraggio e verifica
percorso di accompagnamento aggiornamento AA.FF.
AA.FF.
Individuazione dei professionisti deiTEAM
deiTEAM
di esperti
PROGRAMMA OPERATIVO (per
AMBITO
pianificazione varie fasi, organizzazione,
avvio, monitoraggio e valutazione dei
DISTRETTUALE
risultati in iter e finale)
• UFFICI DI PIANO
Garanzia :
Organizzazione e avvio dell’
dell’iniziativa,
Coordinamento e gestione processo
Monitoraggio e valutazione in iter e finale
• SAA (Servizi assist. anziani)
Collegamento con la RETE servizi
Coinvolgimento/collaborazione strutturata
Terzo settore e sindacati locali e altri
soggetti rilevanti; coinvolgimento Comunità
Comunità
- Regia
- responsabilità
responsabilità
- garanzia generale per l’
l’azione
Possibile avvalersi, come SUPPORTO TECNICO per l’
l’ORGANIZZAZIONE
delle attività
attività di:
q Enti di formazione professionale
q Aziende di servizi alla persona (ASP)
q Soggetti del terzo settore (Associazionismo, Volontariato, Cooperative
Cooperative sociali)
31
Gli strumenti
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Quali competenze: gli ambiti
DI BASE
ISTITUZIONALE
-
Rete dei servizi socio-sanitari (figure
professionali, normativa)
CONTRATTUALE
-
TRASVERSALI
RELAZIONALE
-
TECNICOPROFESSIONALI
Diritti e doveri, CCNL, condizione
giuridica straniero
Psicologia assistito, modalità
relazionali, mediazione, gestione
emozioni, ascolto, comunicazione
TECNICO-OPERATIVA
-
Igiene
Mobilizzazione
Alimentazione
Nozioni Patologie più frequenti
Nozioni Pronto soccorso
33
New!
STRUMENTI per qualificare il lavoro di cura
Italiano e
8 LINGUE:
LINGUE:
- Russo
- Ucraino
- Rumeno
- Polacco
- Arabo
- Spagnolo
- Inglese
- Albanese
34
OPUSCOLI Multilingue
ITALIANO
RUSSO
ROMENO
POLACCO
SPAGNOLO
ARABO
FRANCESE
ALBANESE
INGLESE
35
DVD Demenze
New!
Sostenere la famiglia nella comprensione
della malattia e dei disturbi ad essa
associati
DVD cartone animato sulla comprensione e gestione
dei disturbi del comportamento nella vita di tutti I
giorni
36
I Team distrettuali
37
Il Team di esperti
38
Il Team di esperti
Grande OPPORTUNITA’!
Ø Realizzare nella realtà l’Integrazione
PROFESSIONALE
Ø Integrazione socio-sanitaria
Ø Punto di riferimento qualificato unitario e
continuativo in ambito distrettuale
Ø Punto di collegamento e di promozione di un
approccio omogeneo
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Il Team di esperti
Grande OPPORTUNITA’!
Ø L’obiettivo di uscire dalla visione
“autoreferenziale” circoscritta alla propria realtà
promuovendo il confronto, la condivisione, la
messa in comune dei saperi e delle esperienze
ØNell’ottica di una RETE regionale di Team
40
Efficacia dell’azione
Come gestito intero percorso
Contatto
Accesso
Orientamento
Accompagnamento
Flessibilità e fruibilità iniziative
Qualità e continuità delle Relazioni
Punto di riferimento qualificato all’interno dei servizi
41
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
Riferimenti:
Simonetta Puglioli
Tel. 051/5277068
E-mail: [email protected]
Segreteria Servizio
Tel. 051/5277326-7536
E-mail: [email protected]
Portale tematico Regionale:
http://sociale.regione.emilia-romagna.it/
42
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Qualificazione ed emersione del lavoro di cura