Art. 3
Le leggi ingiuste
Le leggi razziali di cui parla Liliana Segre sono
oggi unanimemente considerate leggi ingiuste.
Come reagire di fronte a queste leggi?
Leggi ingiuste
La maggioranza delle persone in Italia, come in
Germania e nei territori occupati non ha
reagito, le ha semplicemente applicate o fatte
applicare.
Liliana Segre accusa l’indifferenza dei cittadini
L’importanza di saper dire NO!
Alcuni però si opposero.
Chi con la forza:
- Partigiani italiani
- Alcuni tedeschi
Chi con la non violenza:
- Persone comuni che hanno nascosto ebrei, oppositori al
regime, ricercati politici…(i Giusti)
- un popolo intero: i danesi.
Grazie a loro l’umanità si è salvata.
La Costituzione italiana
Oggi molte Costituzioni, tra le quali quella
italiana, esplicitano il principio di uguaglianza
tra i cittadini dello Stato.
Articolo 3 – prima parte
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali.
Riflettiamo
Cosa significa essere uguali?
Ti proponiamo 2 situazioni.
Prova a riflettere e a indicare
1.come si deve sentire il protagonista
2.come ti senti tu.
3. Proponi una soluzione
Art.3 /seconda parte
E` compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Art.3
In questo articolo:
• Si escludono le discriminazioni tra i cittadini
• Si obbliga la Repubblica ( e cioè tutti noi
perché la Repubblica è fondata sul lavoro di
tutti) a togliere concretamente di mezzo gli
ostacoli che si frappongono alla distribuzione
paritaria delle possibilità
Un principio che viene da lontano
“Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno
secondo i suoi bisogni”.
Questa frase, resa celebre da Marx, è in realtà
presa dagli Atti degli apostoli (cfr. At 4, 35).
Un principio che viene da lontano: la
Regola di S. Benedetto
[…] Capitolo XXXIV - La distribuzione del necessario: 1 "Si
distribuiva a ciascuno proporzionatamente al bisogno", si legge
nella Scrittura. 2 Con questo non intendiamo che si debbano
fare preferenze - Dio ce ne liberi! - ma che si tenga conto
delle eventuali debolezze; 3 quindi chi ha meno necessità,
ringrazi Dio senza amareggiarsi, 4 mentre chi ha maggiori
bisogni, si umili per la propria debolezza
Riflessione
Il principio della uguaglianza degli uomini non significa
disconoscere che esistono delle differenze fra gli
uomini
Allora “ uguaglianza” non significa che tutti gli uomini
sono uguali, ma che bisogna fare in modo che tutti
abbiano la possibilità di migliorare, raggiungere
certe mete e che chi eventualmente non ne fosse
capace avrebbe comunque assicurato un minimo di
standard di vita.
Non è realistico pensare ad esempio che tutti
meccanicamente debbano avere lo stesso
livello economico, ma che tutti debbono avere
la possibilità di migliorare la propria
condizione economica: bisogna cioè
abbattere quelle barriere, quelle situazioni di
privilegio che impediscano che tutti possano
aspirare a migliorare livello economico.
L’art. 3 della nostra Costituzione afferma
proprio che lo Stato deve provvedere a dare
a tutti l’opportunità di migliorare
afferma che tutti hanno pari dignità e sono
uguali davanti alla legge e aggiunge che lo
Stato deve rimuovere gli ostacoli economici e
sociali che impediscano lo sviluppo e non che
tutti devono raggiungere le stesse mete.
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