Dicembre 2006 – N°2
DG Mercato interno e servizi
Newsletter sui servizi finanziari
La Newsletter Fin-Focus fornisce un quadro delle iniziative della Commissione europea
nel settore dei servizi finanziari, concentrandosi sugli aspetti che sono più rilevanti per gli
utenti e i consumatori. Questa Newsletter rientra nel quadro della politica per i servizi
finanziari della Commissione per il periodo 2005-2010 e sarà pubblicata due volte all'anno.
Per maggiori informazioni, si può consultare la homepage:
http://ec.europa.eu/internal_market/finances/index_en.htm
IN QUESTO NUMERO:
•
"Voi e la MiFID" – L'impatto del nuovo quadro di regolamentazione
riguardante le operazioni su titoli per gli investitori al dettaglio
•
ESME – Nuovo gruppo di esperti per l'esame delle regole relative ai valori
mobiliari
•
OICVM – L'impatto del contenuto del Libro bianco per i consumatori
•
Sviluppo dell'area unica dei pagamenti in euro nella UE (SEPA)
•
Frode nei pagamenti non in contante – Che cosa viene fatto a livello della UE?
•
Credito ipotecario: dialogo tra industria e consumatori
•
Codice di condotta post-negoziazione
•
Risparmio a lungo termine – Nuovo studio
"Voi e la MIFID" – L'impatto del nuovo quadro di
regolamentazione riguardante le operazioni su titoli
per gli investitori al dettaglio
La MiFID è la direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (2004/39/CE), che tra l'altro
regolamenta il modo in cui i prestatori di servizi di investimento operano nei confronti dei
loro clienti. Sarà pienamente operativa dal 1° novembre 2007.
La direttiva prevede due meccanismi principali per proteggere i consumatori:
1) i prestatori di servizi devono fornire ai consumatori informazioni in merito a sé stessi, ai
servizi che forniscono e agli strumenti finanziari che offrono;
2) i prestatori di servizi sono tenuti a rispettare taluni obblighi fiduciari, nel senso che
debbono agire nel migliore interesse del consumatore. In pratica, il prestatore deve
eseguire gli ordini dei consumatori alle migliori condizioni possibili ("best execution") e
deve raccogliere le informazioni necessarie per accertarsi che i prodotti e i servizi che
fornisce siano adatti per il singolo consumatore (in funzione del suo livello di esperienza,
della sua situazione finanziaria e degli obiettivi di investimento) e che le richieste del
consumatore siano trattate correttamente.
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L'obiettivo è che il consumatore riceva informazioni sufficienti per poter scegliere con
cognizione di causa un prodotto di investimento. Tra tali informazioni rientrano ad esempio
informazioni generali in merito all'impresa di investimento e ai suoi servizi, informazioni
sufficientemente dettagliate in merito al tipo specifico di prodotto finanziario e informazioni
in merito ai costi e agli oneri gravanti sul consumatore. Quest'ultimo dovrebbe disporre del
tempo necessario per leggere e capire le informazioni prima di adottare una decisione di
investimento.
Per maggiori informazioni, cfr.:
http://ec.europa.eu/internal_market/securities/isd/mifid2_en.htm
ESME – Nuovo gruppo di esperti per l'esame delle
regole relative ai valori mobiliari
La Commissione europea ha costituito un gruppo di esperti dei mercati europei dei valori
mobiliari (ESME), composto da 20 membri, con il compito di esaminare attentamente
come funzionano concretamente le direttive, di stabilire se esse consentano di
raggiungere i risultati attesi e di consigliare la Commissione di conseguenza. Il gruppo si
riunirà quattro volte all'anno in riunione plenaria e sono stati creati cinque sottogruppi.
Gli esperti sono stati selezionati in modo da garantire la più ampia rappresentanza
professionale e geografica possibile. Il comitato delle autorità europee di
regolamentazione dei valori mobiliari (CESR) e la Banca centrale europea (BCE) sono
osservatori permanenti presso il gruppo. Inoltre, rappresentanti di associazioni dei
consumatori e degli investitori e accademici possono essere invitati come osservatori a
talune discussioni.
OICVM – L'impatto del contenuto del Libro bianco per i
consumatori
Gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) sono essenzialmente
prodotti di investimento per singoli consumatori e sono importanti anche per il risparmiopensione. Hanno riscosso grande successo e attualmente gestiscono attività per un
importo pari a circa il 50% del PIL della UE. Una relazione recente ha avanzato nuove
idee e suggerimenti pratici per rendere più efficiente il sistema degli OICVM. A tal fine è
stato necessario modificare la direttiva OICVM.
Quando vendono prodotti di OICVM, i prestatori di servizi di investimento debbono
rispettare le norme di comportamento della MIFID, che stabiliscono quali informazioni
debbano essere fornite ai consumatori e in che modo debbano essere curati i loro
interessi (cfr. articolo collegato, supra). Ciò offre una duplice protezione al consumatore,
in primo luogo rispetto al prodotto stesso, in secondo luogo in ordine all'adeguatezza del
prodotto alle sue esigenze.
La Commissione ha pubblicato il 16 novembre un Libro bianco che espone le modifiche
proposte a seguito di tali sviluppi sulla base di un'analisi d'impatto approfondita. Essa mira
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a rendere il mercato europeo dei fondi di investimento più efficiente, ovvero a garantire nel
contempo servizi di investimento migliori a costi inferiori ed un livello elevato di tutela dei
consumatori.
Per maggiori informazioni, cfr.:
http://ec.europa.eu/internal_market/securities/ucits/index_en.htm
Sviluppo dell'area unica dei pagamenti in euro nella
UE (SEPA)
Allo stato attuale, i pagamenti tra paesi europei richiedono spesso molto tempo e il
sistema per l'utilizzo di una carta di addebito nazionale all'estero presenta molte carenze.
Ad esempio, alcune carte di addebito nazionali possono essere utilizzate solo in misura
limitata all'estero, mentre altre non funzionano affatto e il mercato delle carte
transfrontaliere tende ad essere dominato dai grandi sistemi di carte internazionali.
L'obiettivo è instaurare nella UE entro la fine del 2010 un'area unica dei pagamenti in euro
(SEPA), che consentirebbe di effettuare pagamenti in euro in tutta la UE con altrettanta
facilità e sicurezza che nel paese di origine.
Il SEPA consentirebbe di pagare le fatture in euro in altri paesi tramite addebito diretto. Ad
esempio, uno studente greco che trascorra un periodo di studio in Germania nel quadro
del programma Erasmus o un pensionato svedese che trascorra parte dell'anno in Spagna
potrebbero pagare le loro fatture nel paese in cui soggiornano a partire dal loro conto
bancario in euro nel loro paese di origine, senza supplemento di costo. Grazie al SEPA i
cittadini della UE potrebbero utilizzare la stessa carta di addebito nazionale per ritirare
euro ovunque si trovino nella UE, il che ridurrebbe il numero di carte da possedere.
Studi recenti hanno dimostrato che il costo di un conto corrente di base può essere fino a
8 volte superiore a seconda dello Stato membro considerato. Un maggior grado di
efficienza, economie di scala e concorrenza transfrontaliera contribuirebbe a ridurre questi
costi.
Il SEPA dovrebbe inoltre accelerare i pagamenti. Oggi, in taluni paesi, l'esecuzione di un
pagamento può richiedere diversi giorni o addirittura più a lungo, mentre in altri i
pagamenti vengono effettuati entro il giorno lavorativo successivo o persino in giornata.
Maggiore concorrenza ed una migliore efficienza dovrebbero consentire di portare i livelli
dei servizi agli standard più elevati.
I vantaggi a più lungo termine del SEPA sono ancora più importanti, poiché può generare
risparmi consistenti in quanto piattaforma informatica per l'automazione dei processi
d'impresa. L'incremento delle applicazioni informatiche nella catena dei pagamenti, ad
esempio tramite la fatturazione elettronica quale messa a punto dalle banche in
Scandinavia, potrebbe produrre risparmi di oltre 100 miliardi di euro all'anno nell'insieme
della UE.
Nel breve termine il settore bancario dovrà procedere ad investimenti consistenti. Le
banche e i soggetti che si occupano della processazione dei pagamenti dovranno
sviluppare i loro sistemi, potenziare la loro infrastruttura informatica e adattare i sistemi
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delle carte di addebito nazionali e i contratti esistenti con i clienti. Ma questi investimenti
saranno progressivamente compensati da incrementi di efficienza e dallo sviluppo di
servizi quali la fatturazione elettronica. Inoltre la Commissione e le autorità nazionali
garanti della concorrenza seguiranno attentamente il passaggio ai prodotti di pagamento
SEPA per assicurare la tutela degli interessi dei consumatori.
In conclusione, il SEPA è un grande progetto, che i banchieri considerano di portata e
complessità comparabile all'introduzione dell'euro, ma che nel tempo apporterà vantaggi
considerevoli.
Per maggiori informazioni, cfr.:
http://ec.europa.eu/internal_market/payments/sepa/index_en.htm
Frode nei pagamenti non in contante – Che cosa viene
fatto a livello della UE?
La frode nei pagamenti può assumere diverse forme: mancato ricevimento di un
pagamento da parte del destinatario, addebito di una somma troppo elevata o
trasferimento non autorizzato da un conto bancario. Vi sono molti modi in cui questo tipo di
frode può essere realizzato ed è pertanto difficile combatterlo.
Il Piano d'azione della UE per il periodo 2004-2007 prevede diverse iniziative per la lotta
contro la frode nei pagamenti. Ad esempio, nel marzo del 2006, si è svolto un seminario di
due giorni del gruppo di esperti per la prevenzione della frode (FPEG), al quale hanno
partecipato esperti di diversi paesi che desiderano aderire alla UE. Nel novembre 2006 si
e' tenuta un'altra conferenza di esperti. L'FPEG, istituito dalla Commissione, è un gruppo
indipendente che ha principalmente l'obiettivo di intensificare la cooperazione tra tutti i
partecipanti alla catena dei pagamenti, specialmente a livello transfrontaliero.
La frode nei pagamenti è preoccupante non solo per il consumatore, a causa dell'effetto
diretto che può avere sul suo conto in banca, ma anche per il buon funzionamento di
un'area unica dei pagamenti in euro in Europa (cfr. articolo collegato, supra). La lotta
contro la frode, per combattere tecnologie e tattiche criminali in costante evoluzione,
necessita di miglioramenti continui e tutti i partecipanti alla catena dei pagamenti devono
collaborare attivamente. L'introduzione del chip e del codice segreto (PIN) è un esempio di
misura adottata in questo quadro dall'industria europea.
Per maggiori informazioni, cfr.:
http://ec.europa.eu/internal_market/payments/fraud/index_en.htm
Credito ipotecario: dialogo tra industria e consumatori
La Commissione ha lanciato una serie di iniziative volte ad assicurare che i consumatori
possano fare una scelta informata in materia di ipoteche, poiché questo tipo di scelta
condiziona ampiamente la loro vita privata e il loro benessere.
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Nel 2001, la Commissione ha accettato il principio di un accordo volontario tra l'industria
del credito ipotecario e i consumatori, sotto forma di un codice di condotta, che garantisca
che tutti i mutuanti forniscano le stesse informazioni ai mutuatari. L'obiettivo è rendere più
facile il raffronto tra i crediti ipotecari nella UE.
I fornitori di crediti ipotecari che aderiscono a questo codice si impegnano a fornire al
mutuatario informazioni generali sui prodotti, in particolare sul tipo di tasso d'interesse
offerto. La Commissione vigila sull'applicazione del codice e ha pubblicato l'elenco dei
fornitori di crediti ipotecari che si sono impegnati a rispettarlo.
Nel 2006, la Commissione ha costituito il gruppo di dialogo sul credito ipotecario
(Mortgage Industry and Consumers Expert Group), che si è riunito otto volte in nove mesi,
e nell'ambito del quale rappresentanti dei consumatori e dell'industria tentano di trovare
soluzioni accettabili per entrambe le parti in merito a quattro questioni essenziali:
informazione, consulenza, rimborso anticipato e tasso percentuale annuo (APR).
I risultati del dialogo figureranno in una relazione che la Commissione prenderà in
considerazione al momento della redazione del suo Libro bianco sull'integrazione dei
mercati europei del credito ipotecario, che dovrebbe essere pubblicato a fine maggio
2007.
Per maggiori informazioni, cfr.: http://ec.europa.eu/internal_market/finservicesretail/home-loans/integration_en.htm
Codice di condotta post-negoziazione
Per post-negoziazione si intende una catena di operazioni volte a trasferire in modo sicuro
la proprietà di un titolo da un venditore ad un acquirente in cambio di un pagamento.
Mentre i sistemi nazionali post-negoziazione nella UE sono sicuri ed efficienti, i sistemi
transfrontalieri sono più costosi e potenzialmente più rischiosi a causa dell'esistenza di
ostacoli tecnici, regolamentari, giuridici e fiscali causati da approcci nazionali divergenti.
Questa situazione non è accettabile nell'ambito di un mercato unico.
Sulla base dei risultati di uno studio d'impatto e di ampie consultazioni con tutte le parti
interessate, la Commissione ha deciso che, piuttosto che legiferare per rimediare a tale
situazione, è preferibile allo stadio attuale cooperare con l'industria e convenire una
condotta che elimini alcuni ostacoli che si frappongono ad un mercato efficiente ed
integrato.
L'industria ha reagito positivamente e ha concordato un codice di condotta volto a
disciplinare le proprie attività. Inizialmente esso riguarderà le azioni, ma successivamente
dovrebbe essere esteso ad altri strumenti finanziari quali obbligazioni e derivati. L'obiettivo
è accrescere la trasparenza ed introdurre la concorrenza in quei settori del mercato in cui
è scarsa o inesistente. La conseguenza dovrebbe essere una riduzione del costo delle
operazioni per gli utenti e, a più lungo termine, anche per gli investitori finali, i clienti.
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Per maggiori informazioni, cfr. :
http://ec.europa.eu/internal_market/financial-markets/clearing/index_en.htm
Risparmio a lungo termine – Nuovo studio
La Commissione ha annunciato uno studio sul mercato europeo del risparmio a lungo
termine dei consumatori. L'obiettivo è analizzare i prodotti esistenti sul mercato, le loro
modalità di vendita e le condizioni di offerta ai consumatori.
Lo studio tenterà di identificare le principali caratteristiche dei prodotti di risparmio a lungo
termine e di stabilire se essi siano adeguati per il risparmio-pensione in termini di rischio,
rendimento, costo e flessibilità. Esso esaminerà le reti di distribuzione di tali prodotti e la
loro influenza sulle decisioni di acquisto e fornirà un quadro dei principali fattori che
influiscono sulla scelta dei consumatori in materia di prodotti di risparmio a lungo termine.
Tra tali fattori rientrano senz'altro il contesto culturale, la familiarità con il prodotto e gli
incentivi fiscali.
Lo studio includerà inoltre i risultati di un'inchiesta effettuata presso i consumatori in merito
alle informazioni e alla consulenza fornite al momento dell'acquisto di prodotti di risparmio
a lungo termine, ed esaminerà come i fornitori abbiano reagito alle tendenze riguardanti il
risparmio personale, ad esempio al fenomeno dell'invecchiamento della popolazione e al
passaggio dai regimi pensionistici statali a quelli privati.
I risultati di questo studio saranno presi in considerazione per l'elaborazione delle politiche
della DG Mercato interno e servizi nel settore dei servizi finanziari, in particolare per
quanto riguarda l'integrazione del mercato dei servizi finanziari al dettaglio. Lo studio sarà
realizzato nel corso del 2007 e i suoi risultati dovrebbero essere disponibili all'inizio del
2008.
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Pubblicazioni e eventi in corso o imminenti
La tabella sottostante fornisce un elenco indicativo, non esaustivo, delle pubblicazioni e
degli eventi in corso e programmati che possono rivestire un interesse particolare per i
consumatori e gli utenti. Queste pubblicazioni saranno disponibili sul sito web della
Commissione, salvo indicazione contraria.
Pubblicazioni
Relazione sui progressi del mercato unico dei servizi
finanziari
Dicembre 2006
Servizi bancari al dettaglio: risultati delle inchieste
settoriali
Fine 2006
Relazione del gruppo di esperti sulla mobilità della
clientela per quanto riguarda i conti bancari
Primavera 2007
Relazione del gruppo di esperti sul finanziamento del
credito ipotecario
Dicembre 2006
Relazione di sintesi in merito al dialogo tra industria e
consumatori sul credito ipotecario
Dicembre 2006
Assicurazione: un opuscolo per i consumatori relativo
alle direttive sull'assicurazione degli autoveicoli
Fine 2006
Eventi
Giornata europea del consumatore – I servizi finanziari
in Europa
16 Marzo 2007, Berlino
Contatto: [email protected]
Conferenza sulla capacità finanziaria dei consumatori
28 Marzo 2007, Bruxelles
Contatto: [email protected]
I pareri espressi nella Newsletter Fin-Focus non riflettono necessariamente il parere della Commissione. La riproduzione di articoli è
autorizzata, salvo per finalità commerciali, purché sia menzionata la fonte.
E-mail:
[email protected]
Persona di contatto:
Sarah Lynch,
Commissione europea, DG Mercato interno e servizi, Politica dei servizi finanziari
Tel.:
+32 (0)2 292 10 81
http://ec.europa.eu/internal_market/finances/index_en.htm
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