VIBO VALENTIA E PROV.
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F. M. 106.1 - 100.5
REP. PUBBLICITA’ &
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TEL. 0963-45733
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MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA
ANNO X n.1 Gennaio 2008
IN EDICOLA OGNI MESE
1,00 EURO
TROPEA
A colloquio con
DINA RUFFA
27 dicembre
La prima NOTTE BIANCA
tropeana
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Aug tutti
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A
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Buo
LA PIAZZA GIOVANI
Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne
ALL’INTERNO:
TROPEA
Pag. 2 - Memorial Lello Pontorieri
TROPEA anni ‘70
Pag. 3 - Anno 2007: siamo certi di aver fatto tutti la nostra parte? Il fenomeno delle Radio Libere
Pag. 5 - Intitolata a Lorenzo Albino la Biblioteca di Tropea
Pag. 6 - Il Presepe antico nella Chiesa dei Liguorini
ASSOCIAZIONI
Pag.6-Gruppo Paleontologico: occasioni di approfondimenti scientifici
Pag. 8 - Oltre il Giardino presenta la “Festa dell’accoglienza”
Pag. 10 - Le “Chiazzarole” di Tropea: oltre trenta anni di successi
IN ESCLUSIVA LE
IMMAGINI DELLA
Leggenda de “I missaggi”
Pag. 2 -gennaio 2008
- Tropea-
Intervista a Dina Ruffa
“ credo che quanto più la classe dirigente calabrese, sarà
capace di lasciare spazi per nuove speranze, nuovi progetti e
nuove idee, tanto minore sarà il numero di giovani che
saranno costretti ad abbondonarla alla ricerca del loro futuro”
di Saverio Ciccarelli
Nata a Tropea il 2 ottobre 1957.
Laureata in lingue e letterature staniere c/o
l'università “ La Sapienza” di Roma con il
massimo dei voti nel Dicembre 1979.
Insegnante di Lingua Francese al Liceo
Classico di Tropea. Coniugata e mamma di 1
figlia.
Oggi membro della commissione pari
opportunità alla Regione Calabria.
Consigliere del Partito Democratico al
Comune di Tropea con delega per la Cultura.
Sei impegnata in molti settori del sociale a Tropea. Qual'è la
motivazione del tuo impegno ?
R. Il mio impegno nel sociale è parte della storia della mia famiglia
(permettetemi di ricoradare le figure dei miei zii Don Gerardo,
Francesco, Raffaele e di mio padre Rocco Ruffa), particolarmente
presente nei settori inerenti alle tematiche del mondo della scuola e
del disagio giovanile, nonché alle questioni del lavoro che
riguardano la gente più umile e meno tutelata. Tutto questo
certamente non può non aver influito sul mio percorso formativo e
sulla mia cultura.
La sensibilità all'ascolto dei problemi di tutti mi è sembrata, quindi,
una continuità naturale e ritengo di averla acquisita come valore
peculiare per la mia crescita umana e politica.
Mons. Bregantini dice che le donne, nella nostra regione, hanno il
compito di insegnare ai calabresi l'amore per la propria terra.
Senti anche tu il peso di questo compito? Se si, come pensi di poter
coinvolgere altre donne in questo impegno ?
R.Io ritengo che nel pensiero di Mons. Bregantini ci sia un appello
alle “donne di mafia” in quanto potrebbero scardinare meccanismi
talmente consolidati d'aver reso fin qui inattaccabile culturalmente
questo fenomeno. Le donne hanno il potere sui figli e quindi sulla
loro educazione e sulle loro scelte. Per ciò che mi riguarda, il fatto
che abbia scelto di fare politica attivamente penso sia stata la
risposta più responsabile a questo tipo di impegno. Naturalmente
come è proprio del pensiero di genere, non posso prescindere dal
coinvolgere un gruppo dal quale attingere le migliori forze sul
territorio.
Come consigliere comunale, mi attiverò per una serie di iniziative
tra le quali l'istituzione anche all'interno del Comune di Tropea, di
una analoga commisssione di pari opportunità così come alla
Provincia ed alla Regione, in modo tale da rafforzare la rete tra le
donne che già lavorano in tale direzione nel nostro territorio.
Come spieghi il tuo recente successo nelle elezioni primarie del Pd
tropeano ?
R. Io mi auguro che questa affermazione, sia l'affermazione di un
progetto per il governo del nostro territorio, a livello comunale,
provinciale e regionale, nonché per il governo del Paese.
Questo progetto auspica l'incontro delle culture cattolica, popolare
e progressista. Se questo progetto fallisce, la mia affermazione non
LA PIAZZA Mensile indipendente
Registrazione Tribunale di V. Valentia n. 82 del 25.02.1994
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Capo redattore: Pino Carone
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Redazione: viale Tondo, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081
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Progetto grafico di Pino Carone
Stampa: Grafiche PAPRINT via Orazio Falduti
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Chiuso in redazione il 6 gennaio 2008
La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La
redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli
articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I
collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni responsabilità di natura
civile e penale. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito.
LA PIAZZA
sarà servita a nulla. Tuttavia, non eludo la domanda e, per rispondere,
dico che, evidentemente, i cittadini tropeani, che voglio ancora
ringraziare, hanno creduto al mio impegno nonostante, ad oggi, io
non abbia alcun ruolo nel governo della nostra città.
Si parla di violenza alle donne. Pensi che a Tropea esista il
problema e se si in che misura ?
R. Parlare di violenza alle donne è come violare la coscienza più
rimossa e più profonda di Noi. E' come entrare in una dimensione che
non sempre riusciamo a fare emergere e a portare ad una reale
coscienza della portata del problema. In parole più semplici la
violenza alle donne non va inquadrata nella risultante drammatica di
un omicidio o di uno stupro, quindi ad una violenza di tipo
esclusivamente fisico. La violenza più subdola alle donne è quella
che viene fatta continuamente come frutto di un mondo maschilista
che non riesce a relazionarsi col pensiero delle donne. In questo
quadro, culturalmente ancora così arretarto, Tropea, non può
certamente non avere questo tipo di problematiche. Anche a Tropea
quindi esiste il problema, in tutte le sue forme, anche le più gravi.
Tu sei anche un'educatrice che svolge il suo lavoro con passione, ci
pensi ogni tanto che la quasi totalità dei giovani a cui tu insegni, un
domani andranno via da questa terra, non contribuendo così al suo
sviluppo e che la cosa purtroppo rischia di perpetuarsi ?
R. Io credo che quanto più la classe dirigente calabrese, sarà capace
di lasciare spazi per nuove speranze, nuovi progetti e nuove idee,
tanto minore sarà il numero di giovani che saranno costretti ad
abbondonarla alla ricerca del loro futuro.
Tornando alla politica, pensi di avere spazio all'interno del
neocostituito Partito democratico?
R. Intanto il fatto di essere stata eletta nelle ultime primarie per
l'assemblea regionale del nuovo partito è un successo che mi
gratifica e mi inorgoglisce. Le primarie, poi, costituiscono solo il
punto di partenza per la costruzione del partito democratico.Per
quanto riguarda lo spazio che io potrò avere, esso dipenderà dal
sostegno che continuerò ad avere e da come questo progetto si
svilupperà.
Secondo te perché sono poche le donne tropeane che si impegnano
in politica e cosa faresti per coinvolgerle?
R.Ritengo che le donne impegnate in politica siano poche sia per un
fattore culturale, sia perché, purtroppo, ancora i tempi, gli spazi e i
luoghi della politica sono assolutamente maschili. Se questi tempi e
questi luoghi fossero più a misura di donna, allora ci sarebbero
maggiori chanches per un una partecipazione più diretta delle donne.
Di mio, come già detto molte volte, posso ripetere l'appello che le
donne devono assolutamente partecipare e volerci essere nella vita
pubblica con forza e determinazione.
Sei impegnata anche come consigliere comunale di maggioranza.
Che regalo vorresti fare per il nuovo anno ai tropeani ?
R.Vi voglio sorprendere! Vorrei che Tropea fosse, in Italia, il
segnapasso di una politica diversa finalmente a misura di donna.
Cosa pensi che bisognerebbe fare per trattenere i giovani nella
nostra terra e pensi veramente che loro potrebbero essere la carta
vincente per lo sviluppo della regione ?
R. Ci sono dei temi, come “le donne”, “ l'ambiente”, “ i giovani” di
cui tutti si riempono la bocca perché “ tirano” molto.
Io credo sia ora di smetterla con i luoghi comuni. I giovani hanno il
diritto di pensare al loro futuro. Il futuro dei giovani è il diritto di
pensare ad un lavoro, una casa, un progetto di famiglia. Se questo
diritto viene loro negato i giovani continueranno ad andare via. Per
farli restare, perché possano essere una “carta vincente” bisogna non
negar loro questo diritto, altrimenti il loro futuro è già passato.
Il turismo è il futuro della città. Ma di fatto siamo molto indietro, sia
a livello comunale che regionale, cosa pensi che si dovrebbe fare di
più e secondo te perché non si fa?
R. Partendo dal dato oggettivo che Tropea è la capitale del turismo
regionale, occorrerebbe senza mezzi termini una legge speciale per il
turismo, così come altre città a vocazione turistica hanno (vedi
Taormina ad esempio) che possa permettere a noi amministratori di
programmare a medio e lungo termine politiche turistiche efficaci,
senza dover sprecare energie e fondi per coprire le emergenze che si
presentano di volta in volta.
In definitiva credo, che Tropea meriti, non solo sulla carta, l'appellativo di “perla del Tirreno”, ma che questo nome, questa tradizione, questa bellezza siano oggi ripagate concretamente. Poco si
può fare in caso contrario. Solo grande demagogia. Senza una legge
con queste caratteristiche, anche i più riusciti eventi, la costruzione
di pregio, la stessa realtà portuale, saranno piccole cose o cose di
corto respiro. Perché non si fa? Occorre fantasia e molto coraggio.
- Tropea-
LA PIAZZA
ANNO 2007: SIAMO CERTI DI AVER
FATTO OGNUNO LA PROPRIA PARTE?
L'anno 2007 è finito e lo lasciamo alle nostre spalle. Si apre
un nuovo anno ricco di speranze e di aspettative.La nostra città
non può non avere aspettative e fiducia nella propria principale
risorse: il turismo. Il 2007
è stato un anno un po'
particolare per il vistoso
calo di presenze che
saranno quantificate dai
dati forniti dagli organi
preposti. Le ragioni sono
diverse ma certamente
non tutte attribuibili alla
città, bensì anche alla c.d.
congiuntura nazionale.
Alcune cose sono andate
male per l'aumento dei
prezzi, per il diminuito
potere di acquisto di salari
e stipendi e, per la
concorrenza di altre
realtà.Anche se,a parte il
vistoso calo di presenze,
alcune componenti della Il presepe vivente del gruppo folk “Le
città (commercianti edchiazzarole”
associazioni di
volontariato) si sono veramente date da fare con ottimi risultati,
creando eventi di rilievo nazionale che hanno messo Tropea al
pari di altre realtà.nazionali. Le manifestazioni di un certo
rilievo ci sono state, l'impegno di promozione durante l'estate
c'è stato. Si è colmata una lacuna che da tempo era vuota, quella
delle manifestazioni e degli intrattenimenti.
Il settore che ha risposto meno, purtroppo, è stato quello
dell'amministrazione della città che, non si comprende bene per
quale motivo, ha esibito notevoli smagliature (poca pulizia per
le strade, carenza d'acqua, rumori molesti, viabilità caotica).
Ancora una volta per le strade della città, in quel breve periodo
delle vacanze estive, si sono viste molte carenze che ci hanno
MEMORIAL
LELLO PONTORIERI
Si è conclusa con la finale del 31 dicembre il secondo Memorial di calcio
dedicato a Lello Pontorieri, il giovane scomparso tragicamente due anni
fa.Le squadre Beautiful e quella Punto Luce, si
sono incontrate nel pomeriggio allo Stadio del sole
dove hanno dato vita ad un incontro che ha
suscitato, come sempre, l'entusiasmo dei numerosi
tifosi presenti. Alla fine l'ha spuntata la squadra
Punto Luce, capitanata da Giuseppe Larosa che ha
ottenuto il giusto riconoscimento la sera stessa in
piazza Vittorio Veneto, nel corso di una
manifestazione, presentata con brio da Valeria
Valente, patrocinata dall'Ascot, cui ha partecipato,
fra gli altri, il Presidente della Provincia Ottavio Il veterano Tonino
Gaetano Bruni che ha consegnato a Tonino La La Torre con la coppa
Torre (Il mago del gelato), una coppa alla carriera
“per la dedizione allo sport e in particolar modo per aver contribuito alla
formazione calcistica ed all'educazione allo sport di molti giovani di Tropea
da oltre quaranta anni.” E' infatti nella memoria di tutti i tropeani la sua
macchina piena zeppa di giovani che ha trasportato in giro per la Calabria per
partecipare alle partite di calcio.
Oltre al primo ed al secondo posto (la squadra Punto Luce e la squadra
Beautiful, capitanata quest'ultima da Antonello Accorinti) hanno ricevuto
riconoscimenti: la squadra Amici di Lello (cap. Tardone) la Coppa Fair play,
la Coppa simpatia è andata ai Real Gesuiti (cap. Pasquale Russo), la coppa al
Pag. 3 - gennaio 2008
fatto perdere terreno e
credibilità nei confronti dei
villeggianti. Tirate le somme:
le bellezze naturali e storiche
ci sono e sono di alto livello, le
manifestazioni ci sono state e
anche di alto livello (Film
festival, Premio letterario,
Festival del blues, Radio Il presepe vivente della Scuola media
Italia, Tour arancio), manca una di Tropea
cura particolare alla città .
Per questo nuovo anno non possiamo che augurarci che
l'associazione dei
commercianti continui con
successo il suo lavoro, le
associazioni di
volontariato continuino
con tenacia e passione pari
a quella del 2007 e che
l'Amministrazione
comunale renda questa
cittadina un esempio di
ordine e pulizia,
nell'arredo e nei servizi, La terza edizione della Mostra dei presepi i
restituendo ad essa quello miniatura è stata quest’anno ospitata nella
che manca: la dignità di Chiesa di S. Caterina
una cittadina turistica.
Sarebbe veramente un bel regalo. (S.C.)
Scena del Presepe vivente e gli zampognari che hanno suonato ogni mattina,
dalle 4,30 alle 8,00, nei giorni della Novena
giocatore più anziano l'ha ricevuta
Agostino Scordo che a 59 anni ancora
calpesta, con la stessa passione ed
entusiasmo di sempre, il terreno di gioco e
poi al miglior portiere Francesco
Addolorato, al miglior giocatore
Pasquale Adilardi, al miglior capo
cannoniere Giuseppe Caprera e ad
Alessandro Mamone insignito del titolo La premiazione
di Miglior allenatore (del Real Gesuiti).
Un riconoscimento più che meritato anche per gli arbitri Pasquale
Addolorato, Enzo Pugliese e Francesco Cortese, quest'ultimo anche
instancabile organizzatore che ha faticato non poco a dirigere e coordinare
tutte le squadre in campo sin dalla prima partita. Soddisfatta la presidente
dell'Ascot Deborah Valente che ha ringraziato tutti gli sportivi, tifosi e
calciatori, per la collaborazione prestata e lo spirito calcistico mantenuti in un
Torneo che vuol ricordare ogni anno, la figura del giovane Lello, tifoso
appassionato della Roma.
Francesco Cortese,e
il numeroso pubblico
sugli spalti
LA PIAZZA
- Tropea-
Pag. 4-gennaio 2008
27 dicembre
La prima Notte bianca tropeana
Numerosa la partecipazione di giovani per una serata diversa che ha
coinvolto diversi gruppi musicali ed artistici. Un’esperienza da ripetere
Pensieri e propositi
per il nuovo anno
di Deborah Valente
Molti i giovani presenti che hanno cantato e ballato durante l’esibizione dei complessi
Si è conclusa con un bilancio positivo la prima Notte bianca tropeana
organizzata dall’Ascot, con la collaborazione della Consulta delle associazioni ed
il patrocinio del Comune di Tropea. Molti i giovani presenti che hanno ballato, fin
oltre la mezzanotte, al ritmo della musica suonata dai gruppi musicali che si sono
esibiti sul palco, ma anche molto seguito il balletto eseguito dagli allievi del Ballet
schule. Soddisfazione fra i commercianti che sono rimasti aperti.
L’associazione Enotria di Brattirò, ha fornito vino e pane biscottato per tutti; gli opuscoli contro la
violenza sulle donne, e l’albero di Natale offerto dal Presidente della Camera di Commercio Michele
Lico, all’Ascot.
La postazione di Radio
Onda verde che per tutta la
sera ha trasmesso in diretta,
e il simpatico Babbo Natale
che ha distribuito caramelle
ai presenti
Sta per concludersi il primo anno di attività
dell'Ascot. Abbiamo un lungo elenco di
attività e di iniziative svolte. E' stato un lavoro
intenso, dinamico, entusiasmante ma difficile
e faticoso. All'inizio è stato necessario darci
una struttura, un'organizzazione , definire gli
obiettivi e quindi i progetti da sviluppare.
L'entusiasmo e la positività hanno unito
alcune persone che hanno dato corpo ad un
direttivo che si è dimostrato un gruppo di
lavoro unito, pulito e positivo, spesso
attaccato e che ha subito iniziative tese a
provocarne la divisione al suo interno.
Abbiamo fatto molto e avremmo potuto fare
di più e certamente di meglio, ma dobbiamo
dire grazie a pochissimi. La notte bianca del
27 dicembre scorso, è stata la realizzazione di
una delle idee tese a rivitalizzare Tropea e a
darle una propria dimensione e una sua vitalità
indipendentemente dal flusso turistico.
L'obiettivo dell'Ascot è migliorare la qualità
della vita dei tropeani nel corso dell'intero
anno e non solo in funzione della stagione
estiva e dei turisti. Questo è possibile solo se i
commercianti capiranno che, nella totale
assenza di collaborazione di enti e istituzioni,
l'unica soluzione è fare da soli. E quello che
possiamo fare da soli è dare vita ad iniziative e
tenere aperte le proprie attività il più
possibile.
La notte del 27, chi ha avuto l'accortezza di
aprire, è stato premiato da una clientela che
diversamente non avrebbe avuto e che altri,
chiusi, non hanno avuto e mai avranno se non
comprenderanno che occorre credere nelle
proprie attività tutto l'anno. Solo così,
lavorando nella legalità, producendo attività,
manifestando cura per la cosa privata e per
quella pubblica, i commercianti, forti e uniti,
avranno ragione di pretendere servizi,
giustizia e regole.
Criticare, sparlare, fare disfattismo,
distruggere, tentare di dividere, non fa del
male solo all'Ascot, che qualcuno vuole
spegnere, ma fa male ad ognuna delle nostre
attività e soprattutto alla collettività.I progetti
da realizzare sono innumerevoli e in molte
direzioni: ricreative ma anche nel sociale,
nella formazione e, ove occorre,
nell'indirizzare politicamente e
commercialmente le scelte che riguardano la
nostra categoria.
Ma l'Ascot può vivere solo se gli stessi
commercianti ne comprendono l'assoluta
necessità, nell'interesse proprio e dell'intera
cittadina. Diversamente, anche persone
entusiaste, determinate ed innamorate di
Tropea, sono pronte a rimettere il mandato, in
favore di chi, si ritenga più capace.
LA PIAZZA
-Attualità-
Pag.5 -gennaio 2008
Intitolata al pittore Albino Lorenzo
la biblioteca comunale della città
Giornata contro la violenza sulle donne.
Grande successo e molta partecipazione
Su iniziativa del Rotary club di Tropea si è svolta la cerimonia di
intitolazione della Biblioteca comunale al pittore tropeano Albino Lorenzo,
scomparso lo scorso anno. Erano
presenti, oltre al numeroso pubblico, il
Sindaco Giuseppe Euticchio, la
presidente della Consulta delle
associazioni Vittoria Saccà, il
presidente del Rotary di Tropea Luigi
Condina, l'assessore comunale al
turismo Michele Accorinti, la
presidente del circolo artisti “La
fenice”,alcuni dei figli del pittore e la
moglie Gina Capua. La cerimonia, che
ha avuto il suo culmine nella scopertura
dell'intestazione sulla vetrata della
porta principale, si è svolta in maniera
molto sobria ma partecipata.
Commosso anche il ricordo che del
maestro ha fatto il pittore Giuseppe
Vitetta, tramite alcune brevi parole di
ringraziamento lette dalla stessa
Vittoria Saccà.
Il critico d'arte Piperno si è Il ritratto dell’artista esposto in sala e
complimentato per chi ha preso realizzato da Giuseppe Vitetta
l'iniziativa di intitolare la biblioteca ad
uno dei pittori più importanti del
nostro Meridione. Nel corso
della manifestazione sono stati
consegnati attestati di
partecipazione a numerosi
pittori tropeani e dell'hinterland.
Incontro tra i ragazzi di Tropea le
Operatrici dei Centri Antiviolenza
Da sinistra: Vittoria Saccà,
Michele Accorinti, Antonio
Euticchio,Luigi Condina e
Marcella Romano
A lato, il quadro di Lorenzo
esposto nella sala e dal quale è
stato realizzato un francobollo
per le poste elvetiche
Sotto, il numeroso pubblico
presente nella sala della
Biblioteca del Comune di
Tr o p e a , o r a i n t i t o l a t a
all’artista tropeano
“Ferite”
di Elisa Salvati
I ragazzi dell'Istituto d'Istruzione Superiore di
Tropea ed i Centri Antiviolenza di Roma sono stati i
protagonisti dell'incontro che, il 13 dicembre scorso,
si è tenuto nella splendida sala convegni del liceo
scientifico di Tropea, patrocinato dalla Commissione
Regionale di Pari
Opportunità,
dall'Associazione
Differenza Donna, e
dalle Associazioni
femminili di Tropea
Inner Wheel, Plurale
Femminile e Fidapa.
L'incontro,
incastonato nella
Campagna contro la
violenza sulle donne
della provincia di
Vibo Valentia, è nato
dalla consapevolezza
che, arma di contrasto
alla violenza non può
che essere un
cambiamento culturale che deve partire dai ragazzi;
prevenzione, dunque, oltre che interventi di contrasto
alla violenza già in atto.
La giornata, aperta dalla Dirigente scolastica,
Beatrice Lento e da Dina Ruffa, in qualità di delegata
della Commissione di Pari Opportunità per la
provincia di Vibo Valentia, che hanno voluto la
manifestazione, proposta dalla Responsabile del
Centro Antiviolenza del Comune di Roma, Luigia
Barone, ha visto 140 ragazzi coinvolti in un confronto
con le operatrici dei Centri, sul fenomeno della
violenza contro le donne.
Luigia Barone, Maria Spiotta e Francesca
Spadafora, anche attraverso l'utilizzo di materiale
multimediale, hanno parlato della spirale della
violenza domestica e di altre forme di violenza,
coinvolgendo attivamente i ragazzi che si sono
mostrati interessati, curiosi, profondi ed acuti; ha
avuto luogo un confronto intenso, vivo e partecipato.
Le esperienze delle operatrici dei centri hanno
permesso ai ragazzi di entrare a pieno nella tematica
proposta ed in alcuni aspetti di una professione in
favore di tutte le donne, di qualsiasi nazionalità,
religione ed età che subiscono violenza.
Alcuni messaggi importanti sono stati lanciati in
questa giornata che, si vuole, essere solo un primo
passo verso la realizzazione di un progetto importante
con i ragazzi delle scuole superiori di Tropea.
Si è parlato della trasversalità del fenomeno della
violenza che, a volte, ci tocca più da vicino di quanto si
possa pensare, della capacità di confrontarsi con
fenomeni importanti che non
possono lasciarci
indifferenti.
Luigia Barone ha chiuso
l'incontro ricordando ai
ragazzi quanto sia
importante credere nei propri
sogni e perseguirli fino a farli
diventare degli obiettivi e
come questo possa accadere
anche partendo da Tropea.
LA PIAZZA
- Attualità -
Pag.6 -gennaio 2008
Brindisi per gli auguri di Natale al
Gruppo Paleontologico
UN’OCCASIONE DI
APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI
Anche quest’anno il Gruppo Paleontologico, ha voluto
chiudere l’anno sociale con una festa degli auguri che si è svolta
nella Sede espositiva dell’Associazione sita nello stabile della
scuola media di Parghelia. Tra i presenti, oltre ai soci e le loro
famiglie, vi erano anche amici e il vice Sindaco di Cessaniti
Giuseppe Costanzo, sensibile al problema della paleontologia e da
sempre vicino alle iniziative dell’Associazione. L'occasione degli
auguri è stata anche quella di approfondire con una breve conferenza
tenuta della dottoressa Claudia Caruso, geologa presso il
Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università della Calabria
che ha relazionato su delle osservazioni microstrutturali e
diagenetiche su alcuni echinidi del sito paleontologico di Cessaniti,
e ha concluso Luigi Cotroneo, vice presidente del Gruppo
paleontologico, con una relazione sulle oggettive difficoltà di La sala con una parte del materiale
individuare i parametri morfologici negli echinidi ai fini paleontologico esposto
tassonomici. Ha introdotto i lavori lo stesso presidente del gruppo
Particolare di uno scheletro ritrovato
Pino Carone che ha salutato i presenti ed augurato un anno ricco di
nella cava
nuove scoperte. La giovane ricercatrice universitaria, con il
supporto di alcune immagini ricavate al microscopio a scansione
elettronica, ha documentano gli studi fatti sui reperti, fornendo ai
presenti elementi paleoambientali del nostro territorio e sulla
struttura e le origini dei numerosi “clipeastri” presenti nell’area di
Cessaniti.
Gino Cotroneo ha anche mostrato e commentato una serie di
immagini sugli “echinidi” da lui stesso raccolti e classificati in anni
di ricerche e di sopralluoghi in quello che, a detta degli esperti, è uno
dei luoghi fra i più importanti del Mediterraneo per la ricchezza di
forme di vita risalenti a circa sette milioni di anni fa.
Alla fine della serata i presenti hanno visitato la mostra
permanente del Gruppo nei locali messi a disposizione
dall'amministrazione comunale di Parghelia. Fra i tanti reperti, lo
scheletro di un “sirenide” che il gruppo ha allestito nel corso
dell'anno; le bacheche malacologiche con numerosi reperti
provenienti dalla valle del fiume Mesima della prima glaciazione
ecc. Come ha dichiarato lo stesso Pino Carone “Il materiale esposto
rappresenta solo una piccola parte rispetto a quanto vorremmo
esibire, ma ciò ci viene impedito dalla mancanza di spazia deguati”.
Da sin. Claudia Caruso, Pino Carone e Luigi Cotroneo
Presepi storici
Saverio Laureana (detto Vevè), un
vero artista del presepe, ha
realizzato dal 1987 al 1999 (anno
della sua scomparsa) un presepe
nella chiesa dei Liguorini, con delle
statue antichissime. L’opera è stata
arricchita ogni anno da nuove
rappresentazioni. Il Laureana ha
provveduto a restaurare, spesso
personalmente, gli antichi pastori,
alcuni dei quali di pregiatissima
fattura.
Saverio Laureana (detto Vevè) davanti al “suo” presepe.
Pag.7-gennaio 2008
-Attualità -
PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA
“Tropea: Onde mediterranee”5a edizione 2008
REGOLAMENTO
Il Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” si articola nelle seguenti sezioni:
Onda prima - Poesia giovane: inedita, in lingua italiana, per giovani autori fino a 18 anni di
età; si suddivide in :A - riservato agli alunni di scuola elementare- B - riservato agli alunni di scuola
media inferiore-C - riservato agli alunni di scuola media superiore.
Onda seconda - Poesia adulti: inedita, in lingua italiana per autori che abbiano già compiuto 18
anni di età. Onda terza - Poesia in vernacolo: inedita, in tutti i dialetti d'Italia con traduzione a
fronte, perautori senza limiti di età. Onda quarta - Poesia edita: in lingua italiana, per autori senza
limiti di età. Onda quinta - Poesia d'Europa e mediterranea: inedita, in una delle lingue parlate in
Europa o neiPaesi mediterranei, con traduzione a fronte, per autori senza limiti di età. Onda sesta Poesia del primo lustro: inedita, in lingua italiana o in vernacolo, per gli autori adulti che abbiano
partecipato a tutte le edizioni precedenti. Tutti gli autori, a prescindere dall'età, possono partecipare
con una o due poesie, ciascuna nons uperiore a 30 versi.Di ogni poesia bisogna inviare sei copie
dattiloscritte, di cui solo una va firmata dall'autore; le altrecopie, completamente anonime e senza
alcun segno di riconoscimento, devono contenere soltanto il testo e il titolo della poesia.
Nella busta contenente le opere deve essere allegata la scheda di partecipazione,
debitamentecompilata.
Per Onda prima - Poesia giovane sulla copia firmata è necessario apporre il timbro della scuola e
indicare la classe frequentata. La partecipazione è gratuita.Per la Onda terza - Poesia in vernacolo
è obbligatoria la traduzione a fronte in lingua italiana el'indicazione sulla copia firmata del luogo in
cui il dialetto è parlato.Per la Onda quarta - Poesia edita ogni autore partecipa con un solo libro
pubblicato negli ultimi cinque anni, inviando sei copie; una sola copia deve riportare la firma.Per la
Onda quinta - Poesia d'Europa e mediterranea è obbligatoria la traduzione a fronte inlingua
italiana e l'indicazione sulla copia firmata del luogo in cui la lingua è parlata.Per ogni sezione del
premio (esclusa la sezione Onda prima-Poesia giovane) è richiesto un contributominimo di €
10,00 da inserire nel plico unitamente alle opere e alla scheda di partecipazione.È consentita la
partecipazione a più sezioni purché per ognuna di esse sia regolarmente inviato ilcontributo
minimo di € 10,00.Le opere, corredate da quanto prescritto nel presente regolamento, devono
essere inviate per posta entro e non oltre il 28 febbraio 2008 (farà fede il timbro postale) al seguente
indirizzo:Prof. PASQUALE DE LUCA, CONTRADA GORNELLA, 89861 Tropea (VV)
ITALIA. La mancata osservanza di uno dei requisiti richiesti comporta l'esclusione dal Premio.I
concorrenti accettano incondizionatamente le norme del presente regolamento ed il giudizio
dellaCommissione esaminatrice (i cui nomi saranno resi pubblici durante la manifestazione di
premiazione) che è insindacabile e non ricorribile.Le poesie inedite premiate, segnalate o ritenute
particolarmente interessanti, potranno essere pubblicate in volume, che sarà inviato ad enti
pubblici e biblioteche nazionali o messo in vendita. Glieventuali proventi saranno utilizzati per
l'organizzazione del Premio. Gli organizzatori si ritengono aciò autorizzati. Tutte le opere inviate
al premio, anche quelle non ammesse, non saranno restituite.La partecipazione degli autori alla
premiazione finale non comporterà onere di alcun genere per gli organizzatori.
La premiazione avverrà domenica 27 aprile 2008 a Tropea (VV).
Nel corso della manifestazione verrà conferito un riconoscimento speciale ad un personaggio
che con la sua opera si sia particolarmente distinto in attività che abbiano dato lustro alla nostra
Comunità.
PREMI
Onda prima - Poesia giovane: per i primi tre classificati dei settori A, B, C, sono previsti i seguenti
premi:Primo posto: coppa-Secondo posto: targa-Terzo posto: targa
Onda seconda - Poesia adulti: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi:Primo
posto: € 100,00 + coppa-Secondo posto: € 50,00 + targa-Terzo posto: targa
Onda terza - Poesia in vernacolo: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi:
Primo posto: € 100,00 + coppa-Secondo posto: € 50,00 + targa-Terzo posto: targa
Onda quarta - Poesia edita: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi:
Primo posto: € 200,00 + coppa-Secondo posto: € 100,00 + targa-Terzo posto: € 50,00 + targa
Onda quinta - Poesia d'Europa e mediterranea: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti
premi:Primo posto: € 100,00 + coppa-Secondo posto: € 50,00 + targa-Terzo posto: targa
Onda sesta - Poesia del primo lustro: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi:
Primo posto: coppa-Secondo posto: targa-Terzo posto: targa
Gli autori che risulteranno vincitori nella sezione Onda quarta - Poesia edita, hanno facoltà di
apporresulla copertina del libro la dicitura “Premio Internazionale di Poesia - Tropea: Onde
Mediterranee”e l'indicazione del posto conseguito.Gli autori premiati saranno tempestivamente
informati sull'ora e sul luogo della premiazione; ad essi è fatto obbligo di ritirare personalmente in
tale data il premio che, in ogni caso, non sarà spedito a domicilio.
Per ulteriori informazioni: Tel (+39) 0963 666344 - (+39) 329 7094134 - (+39) 338 6157041
oppure visitate il sito www.meligranaeditore.com - [email protected]
Informativa ex art, 13 dlgs 196/03. Titolare del trattamento l'organizzazione del Premio. Verranno a
conoscenza dei dati solo il titolare e gli addetti alla commissione. Ai sensi della legge 675/96 gli
indirizzi ed i dati dei partecipanti saranno usati solo per comunicazioni riguardanti il concorso.
Scrivendo al titolare del trattamento si potrà esercitare il diritto di cui all'ari. 7 dlgs 196/03
(aggiornamento, rettificazione, cancellazione, opposizione).
TORNA IL CLUB
ARTISTI
“LA FENICE”
La cerimonia di intitolazione della
Biblioteca comunale al pittore
tropeano Albino Lorenzo è stata
l'occasione per il ritorno sulla scena
del Circolo di artisti “La Fenice”
diretto da Marcella Romano.
Numerosi i pittori che, con le loro
opere hanno impreziosito la
Biblioteca rendendo così omaggio al
loro maestro, Lorenzo. E' bene citarli
tutti per meglio comprendere la
sostenuta partecipazione, la
sensibilità dimostrata all'iniziativa e
la vitalità che il mondo della pittura
esprime a Tropea: Buttafuoco
Salvatore, Di Benedetto Antonio,
Giroldini Ernesto, Romano Marcella,
Fortuna Celestina, Saccà Vittoria,
Vitetta Giuseppe, Fortebraccio
Antonio, Tambuscio Antonio, Cricelli
Enza, Muscia Tanina, Caracciolo
Agostino, Cuturello Francesco,
Mirabella Giuliana, Certo Vincenzo,
Laganà Franco, Dauphin Kim,
Davola Francesco e, da ultimo, una
rivelazione, la figlia del pittore,
Lorenzo Lucia. La mostra,
sponsorizzata da Officine e Bar
Madison, rimane aperta fino al 7
gennaio. Prossimo appuntamento con
il Club degli artisti, a Pasqua con la
manifestazione “Arte in vetrina”.
La consegna dell’attestato da parte della
moglie di Lorenzo, al pittore Vitetta
-La piazza giovani-
LA PIAZZA
Pag.8 - gennaio 2008
Tenutasi nei locali del “Seminario” il 12 dicembre scorso
Fine anno:
L'associazione “Oltre il giardino”
presenta: “La festa dell'accoglienza” tempo di buoni
La festa ha dato l' avvio ai preparativi per un Natale “Interculturale” ed
propositi…
aprirà un ciclo d'incontri ludico-ricreativi rivolti ai bambini dai 5 ai 10 anni
di Chiara Petracca
di Francesco Marino
Il 12 dicembre si è tenuta, nei locali del seminario, la “Festa dell'accoglienza”, organizzata
dall'associazione interculturale “Oltre il giardino”. Gli invitati sono stati accolti da una
canzone slava seguita poi da una italiana e, una volta presenti tutti nella sala, Annarita
Pandullo ha recitato un passo di “Ogni uno”, una canzone di Eugenio Bennato; al termine
Annarita ha ceduto la parola alla presidentessa dell'associazione Sonia di Sanza che ha
presentato la festa e ha passato ai ringraziamenti a Don Ignazio per la disponibilità e per i
locali, alla presidentessa del gruppo “Abbraccio”, al Centro “Don Mottola” e alla signora
Marcella Romano ed al
gruppo Folk. Finiti i
ringraziamenti la
presidentessa è passata ad
illustrare i prossimi
appuntamenti, infatti
questa associazione
prevede un ciclo di
incontri ludico-ricreativi
rivolti ai bambini
compresi tra i 5-10 anni
italiani e stranieri nei
locali del seminario a
partire dal 16 gennaio
2008. Ma un primo
ritrovo è stata una
tombolata all'Hotel
Virgilio. Saluti in tutte le
lingue sono stai rivolti ai
presenti: ucraino,
bulgaro, polacco, rumeno
e cecoslovacco.
Si è passato poi alla presentazione del gruppo“Le Chiazzarole” da parte della signora
Romano che si sono esibite in alcuni balli tipici tropeani; dopo i balli tropeani quelli ucraini,
che hanno coinvolto anche le Chiazzarole ed alcuni invitati. Al termine del ballo sono state
recitate alcune poesie, una polacca ed un'altra ucraina; ma dopo le poesie si è entrati nella vera
festa, nella quale si
sono alternati diversi
balli, capaci di
coinvolgere tutti gli
invitati, piccoli e
grandi: ucraini, bulgari
e anche un greco.
Alla fine dei balli il
buffet, composto da
dolci delle varie
nazioni presenti, e con
la presentazione del
pane slavo offerto a
tutti gli invitati, che
indica, secondo la
t r a d i z i o n e ,
l'accoglienza degli
ospiti.
Il 2007 è ormai alla fine, e come
ogni anno, dopo aver tirato le
somme su ciò che è stato, bisogna
anche fare nuovi propositi per
l'imminente 2008. In molti cercano
in un certo modo di prevederlo
compilando una ipotetica lista di
cose da fare ad ogni costo durante
l'anno nuovo, alcune magari troppo
“grandi” o “impossibili”, altre un
po' più banali, ma comunque
importanti.
Ho chiesto così ai giovani di
Tropea quali sono i loro buoni
propositi per il 2008. Mi sono state
date diverse risposte, a seconda
delle esigenze di ognuno. Alcuni
confidano in una migliore
situazione politica, ma anche
ambientale, meno inquinamento,
più rispetto per l'ambiente che ci
circonda, un maggiore senso di
solidarietà nei confronti di chi ha
bisogno, ma anche buoni propositi
forse meno teorici: prendere la
patente, portare a termine i propri
studi nel migliore dei modi, trovare
un lavoro soddisfacente, sapere le
persone care felici, avere una
maggiore serenità, perseverare nei
campi dove si ha l'impressione di
vedersi realizzati, coltivare lo
sport, le proprie passioni, smettere
di fumare, trovare una facoltà
adatta ai propri interessi, essere più
“buoni” con se stessi e con gli altri,
imparare ad essere più puntuali,
ascoltare di più chi sta intorno,
viaggiare, dire sempre ciò che si
pensa, fare volontariato, essere più
ordinati …e infine, l'ultimo buono
proposito, come ci suggerisce
Bridget, la trentenne inglese
protagonista del film e del libro
“Diario di Bridget Jones”, ragazza
che inizia il proprio diario con la
lista dei buoni propositi, è proprio
quello di rispettare tutti i buoni
propositi per l'anno nuovo!
Pag. 9- gennaio 2008
LA PIAZZA
-La piazza giovani-
“La violenza contro le donne è
un reato contro i diritti umani”
Convegno sulla violenza sulle donne. E
non solo quella fisica.
di Annalisa Fusca, Alessandra Pepè e Lucia Rizzo
Il 13 dicembre scorso, giornata internazionale contro la
violenza sulle donne, si è tenuto, nell'aula magna del Liceo
Scientifico “Fratelli Vianeo”, il convegno in ricorrenza della
morte delle sorelle Mirabal: Maria e Minerva uccise il 25
novembre 1960 per essersi opposte alla dittatura di Rafael
Trujillo nella Repubblica Domenicana.
Hanno partecipato: La dirigente dell'Istituto d'Istruzione
Superiore, Professoressa Beatrice Lento; la docente Ruffa Maria
Gerarda, referente del comitato regionale “Pari Opportunità” ; la
dottoressa Luigia Barone, co-responsabile del centro
antiviolenza di Roma;
Maria Spiotta e Francesca
Spatafora, anch'esse del
centro antiviolenza.
La psicologa ha
innanzitutto delineato lo
scopo e il compito dei
centri anti-violenza, nati da
pochi anni in Italia - come
del resto sono passate solo
poche decine di anni da
quando per la prima volta la
violenza sulle donne è
divenuta un reato
perseguibile - “ nei nostri
centri le donne si sentono accolte e protette, vengono sempre
credute e le aiutiamo a sporgere denuncia verso l'aggressore, che
spesso, troppo spesso è un membro della famiglia, un marito o un
padre, da pochissimo la violenza in famiglia è diventata un vero è
proprio crimine, prima era considerata un avvenimento privato
che non doveva riguardare nessuno se non i diretti interessati…” .
È stata riportata la testimonianza di una donna che per dieci
anni ha subito violenza dal marito. Le dinamiche sono quasi
sempre le stesse, la donna si sente inadeguata, inadatta, il suo
cervello inizia a formulare sensi di colpa, poi subentrano
l'isolamento e la vergogna, si rende conto di non avere più
nessuno e si vergogna della sua situazione, molto spesso è l'amore
per i figli che da alle donne il coraggio di ribellarsi.
“La violenza contro le donne è un reato contro i diritti
umani. Un male che uccide più del cancro, degli incidenti, delle
guerre”. La violenza agita sulle donne riguarda Paesi
Occidentali e Paesi Orientali. Coinvolge tutte le classi sociali e
non comprende una fascia d'età precisa. Questa non è una realtà
lontana, ma ci circonda quotidianamente. Ogni anno, infatti, nel
nostro Paese vengono uccise oltre 100 donne (138 solo nel 2005)
per aver subito violenze. Nel convegno ci si è soffermati molto
sul tipo di violenza più comune, quella domestica.
Generalmente, quando si parla di violenza sulle donne, si
pensa ad una violenza operata da mariti, padri, fidanzati, fratelli e
consanguinei, che maltrattano le donne attraverso percosse. In
realtà la violenza si manifesta in vari modi: controllo economico,
violenza fisica, violenza sessuale e violenza psicologica. Nel
controllo economico, la donna, viene intrappolata; l'uomo le
impedisce di gestire autonomamente anche i soldi che le derivano
dal suo lavoro, ed esercita un duro controllo su di essa. Nella
violenza psicologica, la donna, è sempre umiliata e svilita
dall'uomo attraverso insulti, denigrazione e ridicolizzazioni
rivolti in privato o in pubblico e spesso anche in presenza dei figli
così da sminuire, oltre l'autostima, il suo ruolo di madre. La
violenza fisica è rappresentata da continue percosse che la donna
è costretta a subire nei momenti e per i motivi più diversi. Anche
la violenza sessuale è parte integrante del reato di maltrattamento,
l'aspetto peggiore di questo tipo di violenza è che, nella maggior
parte dei casi, la donna non riconosce come violenza la
costrizione del marito o del compagno ad atti sessuali poiché
ritiene suo “dovere” assecondare i desideri sessuali dell'uomo che
ama. La realtà, naturalmente, non è questa. Non esiste alcun
obbligo, né di tipo religioso, né di tipo “legislativo”.
Si è cercato di trovare una definizione di violenza, insieme
dunque si è arrivati alla conclusione che la violenza stessa è la
violenza, nessun altro modo per definirla.
Durante il convegno, le responsabili dei centri antiviolenza,
hanno fatto sì che i ragazzi, attraverso varie diapositive,
comprendessero che anche la più piccola delle minuzie può
portare alla violenza sulla donna, infatti le diapositive
mostravano la vita coniugale di una comune coppia. Dapprima il
marito ha un comportamento consueto, in seguito, la gelosia lo
porta a isolare la moglie e a privarla di qualsiasi cosa. Quindi è
importante ricordare che: “la gelosia patologica non è una forma
di riconoscimento, ma solo
desiderio di controllo;
mancanza di rispetto per la
persona che si dice di
amare”. Un breve
cortometraggio
ambientato in un
commissariato, mostra una
donna che denuncia il
marito di aver abusato di
lei. Per dare un ulteriore
prova dell'attualità del
tema è stato mostrato il
video della canzone
“Mary” dei Gemelli
Diversi, che tratta di una ragazza che viene violentata
sessualmente e psicologicamente dal padre. Per tutelare le vittime
esistono centri “antiviolenza”, ovvero luoghi adeguati per
prevenire e contrastare il fenomeno in maniera specifica e
specializzata. Questi centri, gestiti esclusivamente da donne,
hanno lo scopo di sensibilizzare “l'altra metà del cielo”, come
afferma la docente Ruffa Maria Gerarda rivolgendosi a
quell'altro universo degli uomini.
È curata da:
Ines Barritta, Carlo Candido,
Domenico Ceravolo,
Chiara Condò, Valeria Frezza.
Francesco Marino,
Maria Romana Pedazzo
Chiara Petracca,
Giuseppe Privitera,
Alberto Tassone
E-Mail:
[email protected]
LA PIAZZA
Notizie
natalizie
di Chiara Condò
Come ogni anno di questo periodo
l'Istituto Comprensivo di Tropea si è
impegnato nella rappresentazione della
nascita del Cristo che ha avuto luogo
tradizionalmente nel Centro Storico di
Tropea, con una sola, particolare e quanto
mai inaspettata variante: il presepe si è
tenuto all'interno del Palazzo Gabrielli (
foto sopra) posizione scomoda per i
visitatori, costretti a darsi il cambio, ma
logisticamente parlando favorevole ai
ragazzi che non hanno dovuto confrontarsi
con il freddo- , su due piani. Nel primo
bambine vestite di abiti sfarzosi e colorati
tessevano e ricamavano, mentre nel piano
terra Maria cullava un bambino (vero,
signori, non il solito bambolotto di
plastica) ricevendo i Re Magi e i pastori. E
poi musici imbraccianti strumenti antichi
che sembravano quasi provenire da un
quadro del Caravaggio, e botteghe, giare
di vibo e così via.
Ma la vera novità è stata nel'impronta
che i professori hanno voluto dare
quest'anno: il presepe si è liberamente
ispirato al presepe di matrice napoletana. I
costumi ricchi e colorati, gli strumenti
musicali tipici del 600 ne sono stati
bandiera.
È giunta anche nel Liceo Classico di
Tropea la “Luce di Betlemme” (foto a
fianco) ovvero la fiaccola portata dagli
Scouts contenente in sé una fiamma che
attraverso le loro laboriose mani ha visto il
mondo intero. Chiarissimo messaggio di
pace e fraternità, invito a trovare noi stessi
prima di partire alla ricerca delle cose del
mondo, un frammento di luce di questa
fiamma è adesso anche nel nostro Liceo
Classico, e chiunque, portando con sé una
candela, potrà portarla a casa.
-La piazza giovani-
Pag. 10 gennaio 2008
TUTTI (O QUASI)
PAZZI PER IL PESCE!
“Cucinerò pesce!” ecco cosa hanno
risposto la maggior parte dei
tropeani alla domanda: “carne o
pesce”?
di Roberta Gagliardi e
M. Elena Muggeri
”A casa mia si mangerà insalata di mare,
risotto al salmone, orata al forno, mousse di
formaggio con piselli, crne con peperoni e
parmigiana di melanzane”: questo è il
tradizionale menù di una famiglia tropeana. Un
altro: ”spaghetti alle vongole, calamari ripieni,
baccalà, insalata di frutti di mare e orata al
cartoccio”, un altro invece ha preferito
rinunciare al pesce prediligendo piatti a
base di carne: “Faremo un cenone
semplice composto da ravioli, polpette,
insalate e carne”. Le anziane signore a loro
volte non possono assolutamente
abbandonare il “tradizionale menù della
notte di Natale” di una volta: Ai miei tempi
- afferma una signora- ogni anno si
mangiava risotto agli scampi
Ma molti andranno al ristorante,
piuttosto che mettersi ai fornelli e anche in
questo caso, molto gettonato il pesce, sono
infatti pochi i tropeani che hanno
dichiarato di voler mangiare carne la notte di
Natale.
Nonostante carne o pesce, i tropeani si sono
però trovati d'accordo sul dessert: nessuna
rinuncia a pandoro e spumante. In tutte le case di
Tropea il classico dolce natalizio sarà consumato
in grande quantità, accompagnato da un
bicchiere di Ferrari o di Martini.
Gli scouts con la “Luce di Betlemme”
Pag. 11 - gennaio 2008
-Associazioni-
LA PIAZZA
LE CHIAZZAROLE DI TROPEA
Da oltre trenta anni testimone del nostro folklore
Nell'anno 2000 il gruppo folk “Le
chiazzarole” di Tropea, di cui è
presidente Mimmo Sganga e direttore
artistico Marcella Romano, ha
festeggiato i trenta anni di attività
continua. Per l'occasione è stato
realizzato un opuscolo in cui la stessa
direttrice, con ritagli di giornale e foto,
illustra e documenta l'attività del gruppo
in giro per il mondo.
Iniziò tutto alla fine dell'anno
scolastico di quell'anno, quando,
assieme a Franca Mazzara,
allora presidente della Proloco, si recò al liceo per
reclutare ragazzi disposti
ad esibirsi in canti e balli
folkloristici durante un
convegno medico che si
sarebbe tenuto di li a poco a
Villa Felice di S. Angelo.
Ad agosto il gruppo si
costituì e crebbe,
percorrendo, da quel giorno
le vie di mezzo mondo. Si
aggregarono, nella
dirigenza, Cristina
Romano (direttrice del
coro) e poi Lucio Bosco,
Salvatore Mazzara e Certo
Rosario, fino ai giorni
nostri.Dalle foto storiche
del gruppo è facile vedere come molta
parte della gioventù tropeana sia passata
da queste fila, il cui scopo è stato quello
di diffondere e far conoscere le
rivivere queste tradizioni è quella dei
musicisti, Silvio Blasa, mastro Carmelo
Seva, Pietro Certo, Caracciolo
Francesco, Dalila Nesci, Michele
Simonelli, solo per citarne alcuni, sono
stati coloro che, con chitarra e
fisarmonica, hanno accompagnato le
loro esibizioni.
I festeggiamenti in onore di San
Pantaleone di Limbadi, con la
partecipazione di Albano e Kocis, hanno
visto il gruppo Le chiazzarole esibirsi al
Primo Raduno del
folklore calabrese, poi
Zurigo e, il 2 giugno 1973
al Palalido di Milano, con
Mino Reitano, Otello
Profazio ed i gruppi di
Castrovillari e Cittanova.
Nel giugno del 1974
all'Hotel Excelsior di
Roma, l'on.le Giulio
Andreotti, consegnò
nelle mani di Franca
Mazzara, accompagnata
dal gruppo folk, il premio
“Leader del turismo”. E
poi, nello stesso anno,
l'assegnazione del
premio europeo leader
del folklore nella sala del
Campidoglio in Roma da
parte del Centro europeo progresso
economico e sociale. La partecipazione
al Carnevale di Castrovillari, la
medaglia d'oro del folklore calabrese in
Campidoglio nel 1988, il primo premio
nazionale Unicef (anni '89 e '90), la
partecipazione all'Oktober fest con
assegnazione del premio da parte del
Sindaco di Monaco del 1996, la
segnalazione speciale alla Festa delle
nazioni a Vienna nel 1999 e tanti altri
riconoscimenti hanno sempre premiato
la professionalità e la passione di questo
gruppo che è stato il primo a portare il
nome della nostra città in giro per il
mondo.Ancora oggi gli artisti si
esibiscono in occasione di incontri con
tour operator stranieri, feste private,
manifestazioni pubbliche ed in tutte
quelle occasioni in cui occorre un
“biglietto da visita” per presentare la
nostra città a chi non la conosce. Auguri
ancora di buon lavoro e di tanti successi,
per i prossimi anni, sotto la direzione di
Mimmo Sganga e Marcella Romano.
tradizioni della nostra terra.
Il gruppo ha partecipato altresì a
molte manifestazioni riscuotendo
ovunque consenso e successo e
veicolando un'immagine positiva della
nostra regione. Oltre ai ballerini ed ai
cantanti, l'altra figura importante per far
Il 16 dicembre scorso
per poche ore il Monte
Poro è stato ricoperto
dalla neve. Questo
fenomeno non si
rinnova tutti gli anni a
causa della modesta
altitudine dell’altopiano
che ha un’altezza media
di 600 metri
Nel centro storico
di Tropea, dietro le
Tre fontane ,c’è
una piazzetta
chiamata “Làmia”.
Che vorrà dire?
-Tropea-
LA PIAZZA
Negli anni Settanta in Italia si diffuse l'informazione libera…
anche in Calabria
Radio Tropea 95 Mhz… sembra ieri
L'emittente tropeana è stata tra le prime in Italia
Di Bruno Cimino
Foto Archivio A.C. Tropeana
Pag. 12 -gennaio 2008
Di celebrità, per quell'epoca, ce ne
furono tante altre, come ad esempio
Claudio Villa, Gian Pieretti, Mino
Reitano…
C'è stato pure qualche boccone amaro
difficile ancora oggi, dopo trent'anni, da
mandare giù: in evidenza un telegramma
che un giorno inviò un ufficio della
Regione Calabria dove si annunciava di
avere concesso una piccola sovvenzione a
sostegno della radio … che mai poi
giunse.
pensiero che non erano disgreganti e non
aveva alcunché di opportunistico. Non
dimentichiamo che quelli erano gli
anni dove ancora gli echi delle Giuseppe Tropeano e Franco Grillo
proteste sessantottine erano forti e i
focolai delle guerre americane o
l'ultima delle grandi rivolte
nazionali, quella di Reggio
Calabria, erano ancora vive.
Inizialmente la sede
radiofonica fu presso i locali del
“Convento”, dove fino a qualche
anno prima c'era stato l'Istituto
Professionale di Stato per il
Commercio. Le altre sedi, dove si
scrissero pagine di storia locale e
nazionale, furono in Via Libertà ed
in Viale Tondo.
Nei primi anni Ottanta Radio Tropea
In stretto rapporto di collaborazione stentava economicamente. Le pubblicità
con Radio Milano International ed iniziavano ad essere sempre meno, c'era
Effetto Radio di Roma, emittenti con le l'affitto dei locali da pagare e stare dietro
quali sono state realizzate anche delle alle innovazioni tecnologiche non era
dirette radiofoniche, Radio Tropea cosa da poche lire. Già da qualche anno
tecnicamente veniva considerata tra le erano stati installati dei ripetitori e la loro
migliori d'Italia.
manutenzione aveva un costo esoso, così
Gaetano Vallone, Pasquale Tropeano e Bruno Cimino
I momenti che esaltarono come costavano tutte le apparecchiature,
quell'impegno giornalistico furono alcune divenute obsolete della sala di
davvero parecchi e le trasmissioni di registrazione e della sala principale.
un certo spessore altrettante. Non
Alla fine non si poté evitare la vendita,
mancarono le dirette degli incontri anzi la svendita che chiudeva uno dei
di calcio (in casa) del Tropea, capitoli più belli ed interessanti della
o p p u r e q u e l l e d e i C o n s i g l i storia di Tropea.
Comunali a Palazzo Sant'Anna,
inizialmente osteggiati sia da
esponenti della minoranza che
della maggioranza.
Interessantissime furono
alcune trasmissioni
(specialmente in estate) con la
partecipazione di giornalisti
bisogno di comunicare, ascoltare,
che si trovavano in vacanza a
imparare, informare.
Tropea, e ciò significava uno
I programmi spaziavano dalla
scambio di opinioni serrate su
musica leggera a quella dei cantautori,
argomenti che variavano dal
alla disco music, a quella folk, pop,
sociale all'impegno politico sino
reggae e rock internazionale; quelli
alla necessità di garantire pluralità
culturali sviluppavano argomenti di
d'informazione. Queste erano, ad
medicina, religione, politica, cinofilia,
esempio, le trasmissioni che Gaetano Vallone, Giuseppe Tropeano, Carlo Romano,
turismo, ambiente, sport e attualità.
seguiva l'ex brigatista Corrado Bruno Cimino e, seduto, Egidio Repice
Tra gli slogan veicolati che meglio
Alunni, almeno così dichiarò
rispondevano ai principi etici di tutti gli
quando venne arrestato e gli fu
speaker c'era quella di matrice
chiesto come trascorresse le Foto di gruppo
kennediana: “Non chiederti cosa può
giornate “in vacanza clandestina”
fare per te la tua città, l' importante è
a Tropea.
cosa tu puoi fare per Tropea!”, e poi:
La maggior parte dell'opinione
“L'informazione deve essere onesta,
pubblica non sa e vale ricordarlo
corretta e veritiera!”.
che è stata Radio Tropea, durante
Radio Tropea è stata davvero
una manifestazione, a battezzare
un'emittente libera. I protagonisti,
Tropea “Capitale delle Vacanze” e
conduttori, tecnici, soci e collaboratori,
“Perla del Tirreno”, presenti
avevano idee politiche differenti e
testimonial d'eccezione come il
all'epoca la politica aveva un senso,
compianto amico attore Gianni
ossia un significato vero d'appartenenza,
Medici e la star Mal dei Primitives.
stralciava da autentiche culture di
Roma - Negli anni '70 l'Italia visse il
fermento delle emittenti radiofoniche
libere. Tropea alzò la sua prima antenna
nella primavera del 1975 e per circa dieci
anni la città visse uno dei periodi più
intensi e coinvolgenti in termini
d'informazione musicale, politica,
sportiva e di impegno sociale che ancora
oggi non conosce confronti.
A decidere questo straordinario
successo fu un esercito di circa settanta
giovani i quali si alternavano nella
conduzione di programmi radiofonici di
vario genere, 24 ore su 24.
Grazie a queste collaborazioni, le
trasmissioni andavano in onda in diretta,
tranne le pubblicità.
Non so se l'immaginazione possa
dare un'idea completa di quello che
significò questo coinvolgimento
giovanile che rispondeva al sogno di
tutti, per fare qualcosa nella e per la
propria città, per i propri ideali, per il
LA PIAZZA
-Tropea-
Oltre a Radio Tropea, in quegli anni vi erano altre realtà
radiofoniche nella città. Ricordiamo: radio Sud Alternativa
che purtroppo ha avuto breve vita, radio Antenna del Mare
(105 mhz) che trasmetteva da una postazione sita in largo
Mercato le cui frequenze coprivano tutta la costa tirrenica
della Calabria fino a Cetraro. Garantì un servizio radiofonico
che durò molti anni e la sua valenza è stata, tra le altre, quella
di proporre musiche alternative introducendo generi
Pag. 13 - gennaio 2008
musicali ancora poco conosciuti ma che divennero anche a
Tropea di grande successo negli anni che seguirono, quali il
Blues, il Rock Psichedelico e il Country. Radio Giovane (98
mhz), quest’ultima con trasmissioni di intrattenimento ed
informazione, saltuarie.
(Nella foto a sinistra il mago Alexander ai microfoni di
Radio Giovane; nella foto a destra Pino Carone ai microfoni di
Radio Antenna del Mare. Correva l’anno 1979)
5 gennaio 2008
Manifestazioni conclusive del Natale tropeano
Nelle foto:
gli auguri
dell’Amministrazi
one Comunale
ai cittadini, la
premiazione
della mostra dei
presepi con
consegna dei
regali ai
bambini
bielorussi
dell’Associazione
Kuore, e la
befana
organizzata
dall’Associazion
e “Carabinieri in
pensione”,
simpaticamente
interpretata da
Francesco
Stefanelli.
LA PIAZZA
-Attualità-
Pag. 14-gennaio 2008
STORIA CITTADINA
Una spiaggia da ribattezzare: I Missaggi
(*)
Chi si affaccia da quello sperone di roccia, che si lascia alle spalle il convento dei
Francescani, vede distendersi un lungo nastro di bianca spiaggia che ha come punti
terminali, a levante, il grande scoglio dell'Isola con il Santuario dedicato alla Sacra
Famiglia; a ponente , la rupe di Riace, con la sua pittoresca insenatura. Il Creatore, come
se avesse voluto evitare la monotonia di un paesaggio uniforme e fissare quasi il centro di
quella distesa marina, incastrò nella sabbia uno scoglio arenario, oggi in fase avanzata di
disfacimento e destinato a seguire la triste sorte del suo vicino, detto Scarpa, già divorato
dalla ingorda rapacità del tempo e del mare. E ne calò nel mare altri due di granito,
facendoli emergere dal pelo dell'acqua come una coppia di scuri maialini, attaccati al
primo da una recente innaturale corda di pietrame, che il mare- come indispettito- si
propone di spezzare nei suoi momenti di furiosa rabbia. Oggi questo complesso di scogli,
con un tratto di spiaggia a destra ed a sinistra del masso di terra, è chiamato “Spiaggia del
Convento “ per il monastero che domina dall'alto della rupe; ma il suo originario
toponimo, ancora sulla bocca della gente fino ad alcune decine di anni orsono, è
“Spiaggia di Missaggi”, derivato da un episodio ivi accaduto e tramandato da Lorenzo
Dardano, scrittore tropeano del XVI secolo.
Da poco era passata una di quelle non frequenti terribili tempeste che, abbattutasi
violentemente su Tropea e dintorni, aveva dimostrato la pochezza e la paura dell'uomo di
fronte a certi violenti capricci della natura. Il mare, che aveva dato spettacolo con una
convulsa esibizione, pur se aveva ripreso il suo pacifico aspetto, era ancora oggetto di
curiosa attenzione, specialmente da parte di chi, portato a meditare sulle vicende della
vita, si rende conto che l'umano dualismo buono-cattivo asume anche dimensioni
cosmiche quando la natura si lascia incattivire dalla furia della sua ira. Ad un tratto, allo
sguardo attonito di alcuni curiosi che avevano scelto come posto di osservazione lo
sperone di roccia, apparve una scena che, sul momento, fu considerata un'allucinazione
collettiva: un uomo, evidentemente in cerca di salvezza, tentava di salire, con visibili
sforzi non comuni, su uno dei due scogli a mare, precisamente su quello lato Vaticano.
L'amore verso il prossimo, che generalmente si concreta più pienamente nelle disperate
contingenze della vita, fu di molla in alcuni per portare aiuto a quello sconosciuto, che
l'invocava con cenni delle mani. Per i più svelti e volenterosi, procurarsi una barca ed
avvicinarsi al naufrago per trasportarlo a terra, fu cosa di poco tempo. Era alto, bello, di
straordinaria forma; sembrava proprio un angelo, commentava chi era sceso alla spiaggia
per curiosare più da vicino. Chiestogli chi fosse, fece capire che non riusciva a parlare,
poteva solo scrivere. Infatti su un pezzo di carta portagli, scrisse :”Non so chi io sia, né
donde, né come sia venuto. La vita è breve per tutti, brevissima è la mia” Mentre gli
astanti si tiravano dalle mani il foglio con incontrollato desiderio di sapere, pur coscientii più- di essere analfabeti, il naufragò spirò dolcemente ed il suo corpo fu cristianamente
seppellito nella chiesa del convento dei Cappuccini, oggi dei Francescani Minori. La
fantasia popolare, subito messasi in azione, vide nel fatto un segno soprannaturale ed
interpretò l'espressione “la vita è breve per tutti” come un messaggio ammonitore agli
uomini. Da qui venne fuori la denominazione “Spiaggia di Missaggi”.
NELLE FOTO IN ESCLUSIVA PER LA
PRIMA VOLTA LE IMMAGINI DELLA
LEGGENDA DE “I MISSAGGI” nel
diorama di Saverio Ciccarelli
UN PRESEPE SOTTO LA
RUPE
(*)Tratto da “Storie e leggende di Tropea e dintorni” di Antonio Sposaro a cura
dell'Amministrazione provinciale di Catanzaro-Centro culturale del folklore e delle tradizioni
popolari di Tropea- Off.Grafiche Garrì- aprile 1985- (Per gentile concessione dell'autore)
Perché la Madonna di Romania
viene festeggiata il 27 marzo ed il
9 settembre?
E' una domanda alla quale molti non
sanno rispondere. Nell'anno 1638 la
Madonna apparve in sogno al vescovo
dell'epoca, Ambrogio Codova e gli
annunciò che Tropea si sarebbe salvata
da un imminente pericolo, se si fosse
messa sotto la sua protezione. Il
vescovo indisse una processione il 27
marzo e, nel corso del suo svolgimento,
un terremoto scosse la città senza che
subisse alcun danno. Si gridò subito al
miracolo e la Vergine venne posta
sull'altare principale. Il 9 settembre è il
giorno in cui, nell'anno 1877, il quadro
venne incoronato con la corona d'oro
che ancor oggi è posta sul suo capo.
E’ uno spazio del lungomare e della
rupe pericoloso ed inagibile. Per
abbellirlo, almeno durante il Natale, gli
artisti locali potrebbero realizzare
ciascuno delle statue a grandezza
naturale e ricostruire la Natività.
-Poesia antica-
LA PIAZZA
Massara Gaetano
LA PIAZZA
(Rimatore-1746--1823)
Questo gaio spirito e festevole nacque il 7 novembre 1746 e rnorì il 12 settembre 1823, ai tempi
del Vescovo Giovanni Tomasuolo. Tra gli Affaticati si nomò il “Furibondo”. Nulla donò alle
stampe. Ma le sue composizioni nel materno dialetto tropeano sono veramente graziose, e
sentono del sale Oraziano.
Compose: La Camarra degli Accademici Affatigati di Tropea, recitata all'Accademia
nel 1822. I Tignosi, cantata recitata nell'accademia nel 1783. La presa di Gioacchiuo
Murat a Pizzo 1815. Il fanatismo confutato.
La Tigneide
I
Mannaia n'ura e quantu si nsustusu,
Non parri vota nommu parri a casu:
Cu ti lu dissi a tia ca non è usu
Mu nchiana a vogghia sua supra a Parnasu.
Cui pi sua mala sorti fu tignusu,
E cui di pici consumau nu vasu ?
Si chissu fissi veru, pardeu santu,
Chiù d'unu nisceriamu di stu cantu.
2
E' veru ca jeu ndeppi setti cappi,
Ma tu Don Cicciu avisti chimmu sciuppi.
La tua fu vera tigna rappi rappi,
Ch'eppìsti cu li cipru mu l'accuppi.
Jeu mi ricordu beni ca ma scappi
Ndavisti (mbivisti ?) amari e pessimi sciruppi.
E mo pi ricordanza, amicu caru.
Paghi la pici ogn'anno a S. Gennaru.
3
Si fussi veru quantu tu mi dici,
Non nci sarria tignusi ma' capaci;
.Anzi avarria tali virtù la pici
L'umanu ciriveju pimmu spaci.
Nè don Gnaziu sarria tantu felici
E di virtuti tanto perspicaci:
Perchì la tigna sua fu tali e tanta
Chi subra ogn'autra tigna si la vanta.
4
Vidi a don Mariu. ca m'aiuta o diri,
E cu la prova di la tigna ch'avi
Dici ca chissu non pò mai sci-tiri,
Ca sugn mbenzioni chi ti scavi;
Si no la leggi non porria sapiri,
E li dutturi li cchiu grossi e bravi;
Anzi asserisce apposta ca è tignusu
E cchiu di l'autri dottu e virtuusu,
5
Ca sia don Ferdinandu ed è pueta
Lu migghiuri di tutta sta brigata;
Puru la tigna sua fu tanta nqueta
Ch'eppi cchiù di na coppula mpicata.
Dimmi don Cicciu chistu cu lu veta
Di fari la sua solita cantata?
Dunca voI diri ca su li tignusi
Li poeti cchiu grandi e valurusi.
6
Anzi hannu tra nui lu megghiu locu,
E li posti cchiù grandi ed anurati.
Guarda don Cicciu Politu nu pocu
E vidinci li cuzzichi mundati.
La tesa ci ristau, vidila jocu,
Cu trenta capijuzzi spettinati,
E paga ogn'annu cchiù di mia la decima
Pirchì ha la luna sempri a quinta decima
7
Lu medicu Cutuli avi a Galenu,
E l'usa cu li punti (cu la parma?) di la manu,
E puru di la tigna lu vilenu
Di testa lu ridussi beju spanu
Na cosa nc'è, ca la pilucca arrnenu
Nci cummogghia lu coccalu supranu
Si no tu viderissi la sua luna
Rendi-i chiara la cchiù notti bruna
8
Votati l'occhiu und'è Peppi Ciminu,
Guardalu puru attentu e chianu chianu
Viditi com'è fattu lu meschinu.
S'ebbi la tigna sua cchiù di Gaitanu.
E s'arrampica puro a capu chinu
M'arriva di Parnasu nta lu chianu
Apollu chi lu vidi a la nchianata
Lu chiama e ju pari ca si schiata.
9
Puru u patri nobili viggenti
Eppi la tigna pi tutti li canti,
Anzi pi quantu criu nsina a li denti
Nci arrivanu li cuzzichi penanti,
Tanti i duluri ch'eppi e li turmenti
Lu ficiru in virtù cchiù penetranti;
Dunca si vidi ca la tigna è strata
Chi li conduci porta litterata.
10
Jeu non lu dicu pirchì m'è frateju,
E mi pungi la contra e la custata,
Tu sai si l'arciptreviti Mazziteju
La faci megghiu d'ognuno la frittata,
Chi ppì tant'anni non portau cappeju
Tantu eppi la sua tigna disperata;
Perciò non è lu mastru in Teologia
E nu veru Petracca in poesia?
11
Guardati lu decanu, viderai
Ch'eppi la tigna a pateju di fundu:
Ma di la lingua sua poi sentirai
Cosi daveru di chiantaru mundu,
Se dotto o non è dottu tu lu sai,
Chi l'omini conusci sinu a fundu.
Pirchì la tigna a tia Cicciu Baruni
Pardeu! Ti fici dottu, e dutturuni.
12
Ma cu tutta sa celebri duttrina
Jeu vi fici la cosa chiana chiana,
E v'ammostrai cu la mia lingua fina,
Che è la vera perfetta Trupiana,
Ca lu tignusu ha purviri e farina
Ed è lu primu ch'o Parnasu nchiana,
Anzi Apollu e li Musi su cuntenti
Aviri li tignusi pi parenti.
(L'ò copiata da un manoscritto, favoritomi
dal Signor Raffaele La Torre, nell’ottobre
1932. La poesia dev'essere riveduta perché
ortograficamente scorretta. Ho rifatto
qualche piede di qualche verso. Essa è stata
copiata, ne siam certi, sotto dettatura di
qualcuno che la sapeva a memoria.Il
manoscritto portava la data del 4 giugno
1904. La Tigneide venne recitata
all'Accademia degli Affaticati nel 1783. Lo
ricavo da un manoscritto della Tigneide del
Maestro Antonio Cutuli).
Per le festività natalizie, si è pensato bene di
ripulire le strade dalle erbacce e dalla terra
accumulata lungo i marciapiedi. Ma perché, come
al solito, il lavoro è rimasto a metà ed i cumuli di
terra non sono stati rimossi ?
Continuano i lavori per la pavimentazione
dello spazio antistante la chiesa
dell’Annunziata.
DIVIETO DI TRANSITO
O DIVIETO DI SOSTA ?
All’imbocco di via Umberto primo (la via
dei forgiari) c’è un segnale di divieto di
transito e, nello stesso tempo, due segnali di
divieto di sosta.....Ma se è completamente
vietato il transito, come fa una macchina a
sostare ?
A causa dello sciopero dei Tir, del
mese scorso, il libro uscirà in
edicola nel mese di gennaio.
Pag. 16 -gennaio 2008
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Gennaio 08 - Mensile La Piazza