L’Unione Europea
Leonardo Fimiani
La UE nel mondo
• Gli USA sono il principale partner della UE, anche attraverso le diverse
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associazioni internazionali (NATO, ONU, G8)
Anche il Giappone ha un ruolo fondamentale negli scambi con l’UnioneLa UE ha sempre intrattenuto buoni rapporti con i Paesi vicini, soprattutto
con quelli dell’EFTA (ad eccezione della Svizzera).
Dopo la fine dei regimi comunisti sono stati messi a punto degli accordi e
programmi con i PECO (Paesi dell’Europa Centrale e Orientali) e con gli Stati
della ex Unione Sovietica.
Da sempre i Paesi mediterranei sono tra i più importanti partner
commerciali della UE.
Con la Turchia sono in vigore accordi doganali destinati progressivamente e
realizzare un’unione doganale
L’accordo più importante con i Paesi del terzo Mondo l’Unione lo ha
realizzato con i 69 Paesi dell’Africa attraverso la Convenzione di Lomé. La
Convenzione ha offerto a questi Paesi preferenze commerciali e aiuti allo
sviluppo per oltre 2 miliardi di dollari all’anno
Premesse alla CEE
• Prima della nascita della CEE sulla spinta dell’idea europeista del
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ministro degli esteri francese Schuman viene realizzato il primo
embrione di quella che diventerà una comunità economica: la CECA.
Gli obiettivi della CECA sono:
Ridurre i costi di produzione della siderurgia
Abolire gradualmente i dazi doganali e le forme di protezionismo
degli Stati aderenti
Promuovere la ricostruzione industriale dei Paesi aderenti
Ridurre la dipendenza economica dagli Stati Uniti
La risposta del mercato fu positiva con un aumento della
produzione e l’abbattimento dei dazi influì fondamentalmente sulla
commercializzazione dei prodotti siderurgici
La CEE/UE
• La CECA fu quindi la premessa indispensabile per la nascita del
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Mercato Europeo Comune (MEC) e della CEE (Comunità Economica
Europea)
Il Trattato Istitutivo del MEC e delle Comunità Europee fu siglato a
Roma nel 1957 dai sei Paesi firmatari della CECA: Italia, Francia,
Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Germania)
Nel Trattato si trovano indicati i segueni obiettivi:
l’unione doganale
la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei
capitali
l’integrazione economica
Per realizzare gli obiettivi i singoli Paesi conferiscono alla Comunità
poteri propri esercitabili autonomamente
Contemporaneamente alla CEE fu istituita l’EURATOM con finalità
scientifica, tecnica e applicativa sull’uso pacifico dell’energia
nucleare.
Ampliamenti della CEE/UE
• 1973: entrano nella CEE il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca
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(Europa dei Nove)
1981: aderisce la Grecia (Europa dei Dieci)
1986: la Comunità si allarga con l’ingresso di Spagna e Portogallo
(Europa dei Dodici)
1995: entrano Austria, Svezia e Finlandia (Europa dei Quindici)
2005: avviene l’allargamento più grande della storia della comunità;
entrano 10 paesi: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica
Ceca, Repubblica Slovacca, Ungheria, Slovenia, Malta e la parte
greca dell’isola di Cipro (Europa dei Venticinque)
2007: si aggiungono Romania e Bulgaria (Europa dei Ventisette)
Tra le candidate all’ingresso ricordiamo la Turchia, che però deve
risolvere i problemi che ha con la Grecia per la questione cipriota e
alla situazione dei diritti civili
Le istituzioni
• Le principali istituzioni comunitarie sono:
- La Commissione Europea, che è composta da 27 membri (uno per ogni stato
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membro), nominati ogni 5 anni. Opera collegialmente, rappresenta l’interesse
comune e non deve sottostare ad alcuna influenza da parte dei singolo Stati
membri. Essa predispone i progetti di legge e opera per la corretta attuazione
dei trattati da parte delle istituzioni comunitarie e dei singoli stati.
Il Consiglio dei Ministri, principale organo decisionale, che riunisce i ministri di
ogni singolo Stato nell’ambito delle singole materie. Il Consiglio adotta atti
giuridici. La Presidenza è assunta a rotazione e dura per un periodo di sei mesi.
Il Consiglio Europeo che si riunisce due volte all’anno e definisce gli
orientamenti politici generali comunitari
Il Parlamento Europeo è l’organo di espressione democratica eletto a suffragio
universale ogni 5 anni ed è formato da 732 deputati
La Corte di Giustizia europea è composta da 25 giudici e assicura la corretta
applicazione delle leggi europee
La Corte dei Conti che garantisce il controllo dei conti della Comunità
La Banca Centrale Europea (BCE), nata nel 1998, che gestisce la politica
monetaria dell’Unione
La realizzazione del mercato unico
• Il primo passo per l’unione doganale fu quello di eliminare i dazi doganali
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nell’area della comunità.
Questo fu un fatto compiuto nel 1968, quando insieme all’abolizione dei
dazi, fu fissata una tariffa doganale comune. Nei 10 anni successivi tutti gli
indici economici furono più positivi di quelli agli USA
Nonostante queste misure importanti restavano in piedi formalità che
impedivano una reale libera circolazione delle merci, delle persone e dei
capitali.
Ad anticipare l’integrazione economica fu l’adozione della PAC (Politica
Agricola Comune), rimasta la più importante anche ai nostri giorni
A partire dal 1979, anno del primo Parlamento europeo eletto direttamente
dai cittadini, nasce lo SME (il sistema monetario europeo) che anticipa quella
che negli anni ’90 sarà l’UEM (l’Unione Monetaria Europea.
In quegli anni fu elaborato un progetto per la costituzione dell’Unione
Europea, su proposta dell’italiano Altiero Spinelli.
Il processo di creazione dell’Unione vide il suo momento culminante nella
nascita dell’Atto Unico nel 1986. Questo documento gettava le basi per
quella che sarebbe diventata a partire dal 1992 l’Unione Europea
La nascita della UE
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La cittadina olandese di Maastricht è nota ormai come il luogo nel quale è stato firmato il
Trattato costitutivo dell’Unione, che di questa rappresenta una vera e propria costituzione
I tre pilastri dell’Unione sono:
le comunità europee
la politica estera comune
la cooperazione in materia di giustizia e affari interni
Ma la decisione che ha cambiato la vita quotidiana è quella che riguarda l’unione monetaria
Rispettando il calendario stabilito a Maastricht dal 1° gennaio 1999 l’Unione ha una Banca
Centrale Europea. La moneta unica viene adottata da 11 dei 15 paesi (allora presenti).
I requisiti richiesti per entrare nell’euro sono:
Il debito pubblico deve essere inferiore al 60% del PIL
Un deficit annuo non superiore al 3% del PIL
Un’inflazione contenuta ad un limite non superiore all’1,5% della media dei tre paesi con
minore inflazione
Un tasso d’interesse non superiore al 2% dei tre paesi con tassi più bassi
La valuta dei paesi aspirante deve dimostrare la sua stabilità per un periodo di almeno due
anni
Esemplare è stato il caso dell’Italia, che per rispettare i parametri, dovette mettere in atto
una manovra di risanamento rigorosa e dolorosa dal punto di vista dei cittadini
Adesso sono presenti nell’UEM 17 paesi: Belgio, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna,
Francia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia,
Slovacchia e Finlandia
Rimangono fuori per loro scelta Regno Unito, Svezia, Danimarca
L’unione politica
• Le principali azioni che impegnano l’UE dopo Maastricht posso essere così
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riassunte:
Legislazione sociale: La comunità deve garantire ai cittadini uguali diritti,
uguali condizioni di lavoro, uguale tutela della salute e della maternità
Cittadinanza europea: La UE deve garantire ai cittadini i diritti politici
all’interno delle sua frontiere e l’esercizio dell’elettorato passivo e attivo, con
il conseguimento di una vera cittadinanza europea da affiancare a quella
nazionale
Politica estera e di sicurezza comune: Definizione di politiche estere comuni
e di difesa comune
Parlamento Europeo: a questo organismo sono attribuite la competenze
legislative dell’UE
Trasporti e telecomunicazioni: treni ad alta velocità e sviluppo del sistema
integrato delle comunicazioni
Istruzione: Progetti Erasmus (scambio di studenti e docenti universitari),
Comett (cooperazione tra università e industria9, Lingua (per la promozione
e l’apprendimento delle lingue), Petra, Socrates, Leonardo, Gioventù per
l’Europa
Ambiente: impegno comune per la difesa dell’ambiente
I trattati di Amsterdam e di Nizza
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Il Trattato di Amsterdam (1997) si articola su tre punti:
Il ruolo dei cittadini
L’identità esterna
Il carattere democratico della istituzioni
L’Unione garantisce il rispetto dei diritti dei cittadini e sanzioni le violazioni di tali diritti
Con il Trattato di Amsterdam si rafforzano gli strumenti in materia di politica estera e della
sicurezza comune dell’Unione; tra questi il mantenimento della pace e il rafforzamento della
sicurezza interna e internazionale
Sono state valorizzati il rafforzamento del carattere democratico delle istituzioni comunitarie
(Parlamento, Commissione, Consiglio d’Europa, Consiglio delle Regioni)
Con il Trattato di Nizza (2001) si hanno le modifiche necessarie ad una comunità non più a sei,
ma ( in quel momento) a 15:
Il numero dei parlamentari europei viene fissato a 732 e aumenta il ruolo colegislatore del
Parlamento
Il Consiglio assume decisioni a maggioranza per trenta materie circa
La Commissione, anche se l’UE avrà nuovi ingressi, non avrà più di 25 commissari
La Corte di Giustizia suddividerà le sue competenze tra Corte e Tribunale
La Corte dei Conti avrà sempre un membro per ogni Stato
Il Comitato economico e sociale e il Comitato delle regioni avranno 350 membri per istituzione
Il 29 ottobre 2005 a Roma, nella stessa sala dove le sei nazioni fondatrici firmarono il Trattato di
Roma, viene firmata la Costituzione Europea, che deve essere ratificata o dai parlamenti
nazionali o da consultazioni referendarie. Francia e Paesi bassi hanno bocciato la ratifica e
quindi l’approvazione generale è ancora in bilico a più di 5 anni dalla presentazionedella
Costituzione Europea
L’Agenda 2000 e la grandi politiche dell’Unione
• L’Agenda 2000, programma di riforme dell’Unione, contiene interventi su tre campi
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fondamentali:
aggiornare il modello europeo di agricoltura
ridurre le differenze tra regioni in termini di ricchezza
gestire in modo efficiente e responsabile le risorse dell’Unione
Le politiche agricole, che vedono la loro nascita nel 1962, basano il loro sistema sui seguenti
cardini:
unicità del mercato (libera circolazione dei prodotti all’interno della UE)
preferenza comunitaria (priorità accordata ai prodotti alimentari comunitari)
solidarietà finanziaria (i costi devono essere sostenuti comunemente da tutti gli Stati)
Il sistema si è però tradotto in una serie di sovvenzioni che col tempo ha dato luogo ha
disfunzioni notevoli a vantaggio di alcune ragioni rispetto alle altre.
Spesso la garanzia dei prezzi di vendita ha generato come conseguenza di eccedenze di
produzione che restano invendute nei magazzini comunitari
Nel 1992 la riforma McSharry ha individuato le seguenti priorità:
La salvaguardia dell’ambiente
Una maggiore corrispondenza tra domanda e offerta
L’eliminazione delle eccedenze
Il miglioramento della qualità e una maggiore competitività
Le novità di questa Agenda hanno visto nel periodo 2000 – 2006 una ulteriore diminuzione dei
prezzi, una serie di programmi di sviluppo rurale.
L’allargamento ad Est ha originato una particolare situazione di sostegno ai nuovi paesi
dell’Unione che dovrebbe permettere loro di colmare, anche se solo in parte, il divario con gli
altri paesi dell’Unione
La gestione finanziaria
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La UE si finanzia con risorse messe a disposizione dai singoli Stati membri.
Tutte le entrate sono determinate in funzione delle spese. Esse si distinguono in quattro risorse proprie:
Le risorse proprie tradizionali derivate dai prelievi agricoli
I dazi doganali derivanti dalla tariffa doganale comune
L’IVA nella misura dell’1%dell’imposta percepita dai Paesi membri
I contributi degli Stati membri
Le uscite sono costituite da tutte le spese affrontare per poter portare avanti le politiche comunitarie
Quattro sono i fondi strutturali della UE
Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (che ha lo scopo di aiutare le regioni più sfavorite)
Il Fondo Sociale Europeo (per promuovere lo sviluppo delle risorse umane e dell’occupazione)
Il Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola (per la realizzazione della Politica Agricola
Comunitaria – PAC)
Lo Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca (per migliorare il settore della pesca con investimenti
di ammodernamento e lo sviluppo dell’acquacoltura)
Ci sono ancora due fondi complementari:
Il Fondo di Coesione, finalizzato ad aiutare Grecia, Spagna e Portogallo per colmare lo svantaggio nei
confronti degli altri paesi della UE
Il Fondo Europeo degli Investimenti ( che accorda garanzie per gli investimenti diretti a favorire le piccole e
medie imprese
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