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Luglio n. 7/2006
NOTIZIE DAL MONDO CAMERALE
Banche-imprese: da strategie comuni, più occasioni di crescita
Le prospettive dei rapporti tra imprese bancarie ed industriali come “fattore chiave” per il rilancio dello
sviluppo del territorio: questo il messaggio principale emerso dal convegno organizzato dall’ABI
Piemonte e dalla Camera di Commercio di Vercelli presso l’Ente Camerale.
“I rapporti di collaborazione tra le imprese bancarie e industriali rappresentano un passaggio
essenziale per accrescere le opportunità di sviluppo del territorio. Bisogna puntare insieme a strategie
comuni per accelerare il recupero di competitività dell’economia: miglioramento della gestione
d’impresa, crescente disponibilità di risorse finanziarie, insieme allo sviluppo delle infrastrutture, sono
gli elementi principali per innescare una nuova fase di crescita”.
Lo ha dichiarato oggi il Vice Presidente della Commissione regionale Abi Piemonte, Vladimiro
Rambaldi, nel corso di un convegno, svoltosi il 21 giugno u.s. presso il Centro Convegni “Pastore”
della Camera di Commercio di Vercelli, su “Territorio, banche e imprese: una nuova cultura di dialogo
per favorire la crescita”, con Giovanni Carlo Verri, Presidente della Camera di Commercio di Vercelli, e
Giuseppe Masini, Assessore al Bilancio e al Turismo della Provincia di Vercelli.
“Le banche sostengono molto le imprese – ha ricordato Rambaldi – in particolare le Pmi che
rappresentano uno degli elementi cardine dell’economia del nostro territorio.
Con l’applicazione delle regole di Basilea2, questa collaborazione avrà nuove opportunità di
rafforzamento, perché incentiverà un dialogo più approfondito e duraturo e permetterà una razionale
allocazione del risparmio e uno sviluppo economico più sostenuto”.
Sommario
Notizie dal mondo camerale
Pag. n.
1
Indici dei prezzi Istat
Pag. n.
16
Sportello per l’Internazionalizzazione
Pag. n
17
Pag. n.
21
Notizie dalla Comunità Europea
Il territorio, le banche e le imprese: una nuova cultura di dialogo per favorire la
crescita
Nell’ambito delle iniziative previste dal Progetto che vede coinvolti a livello nazionale l’Associazione
Bancaria Italiana e le Camere di Commercio in un’ottica di maggior collaborazione tra Enti e Istituzioni
del territorio si è pensato di organizzare un convegno promosso dalla Commissione Regionale ABI per
il Piemonte e dalla Camera di Commercio di Vercelli con il supporto delle Associazioni di Categoria
della Provincia. Il tema individuato è quello della “cultura del dialogo” in considerazione delle attuali
importanti innovazioni con risvolti operativi immediati sulle banche, gli intermediari finanziari e gli altri
soggetti che assistono le imprese.
Il cambiamento di tendenza dei dati regionali relativi alla produzione industriale degli ultimi due
trimestri, positivi per la prima volta dopo una serie negativa che durava da ben 18 trimestri
consecutivi, e il moderato ottimismo che emerge dall’ultima indagine congiunturale di Unioncamere
sull’industria manifatturiera relativa al 2006 evidenziano una prima timida ripresa del nostro sistema
produttivo. Anche a livello provinciale, dopo l’aumento dell’ 1,4% della produzione industriale
registrato nell’ultimo trimestre del 2005, il dato del primo periodo 2006 è positivo, attestandosi con un
il +4,1%, poco al di sotto della media regionale (+ 4,2%) e nazionale (+4,8%).
Un segnale finalmente positivo, che coinvolge tutti i principali settori produttivi, accompagnato da una
ripresa della domanda che, nelle previsioni degli operatori, dovrebbe sostenere la produzione anche
nel prossimo semestre. Tuttavia è evidente come le nostre imprese abbiano ancora molta strada da
fare per recuperare in termini di competitività, attraverso investimenti in ricerca e tecnologia, la
riconquista dei mercati esteri e l’incremento dimensionale. A sostegno di tali dinamiche va senza
dubbio, un rinnovato clima di collaborazione tra le istituzioni, le banche e le imprese.
Obiettivo del convegno, indirizzato agli imprenditori, ai commercialisti e ai direttori delle banche, è
quello di fornire un quadro esauriente degli strumenti finanziari e servizi all’internazionalizzazione
stimolando, allo stesso tempo, riflessioni e proposte alle Pubbliche amministrazioni per un loro
possibile sviluppo futuro.
CSR: “La responsabilità sociale delle imprese”
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere hanno siglato un Protocollo d´Intesa in
cui è previsto l´intervento delle Camere di Commercio nella diffusione della cultura della responsabilità
sociale, attraverso l´apertura di Sportelli informativi che si occuperanno:
•di dare informazioni sulla CSR e sulle iniziative poste in essere dal Ministero
concernenti tale tematica;
•di promuovere l´adesione delle PMI al Progetto CSR-SC supportando le imprese
interessate nell’implementazione dell’autovalutazione;
•di organizzare eventi informativi e fornire indicazioni sulle iniziative e sulle
agevolazioni previste per la CSR.
Al momento l´apertura ufficiale di tali Sportelli è avvenuta solamente presso le Camere di Commercio
di Lecce, Milano, Roma e Sassari.
Al fine di approfondire queste tematiche e valutare insieme le opportunità che il progetto del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali può offrire anche in termini di competitività delle imprese
artigiane/commerciali/agricole ecc. della nostra provincia lunedì 17 luglio u.s. presso la Sala Giunta
“Marcello Biginelli” della sede camerale, si è tenuta una Tavola Rotonda alla quale hanno
partecipato:
ƒ Responsabilità sociale e creazione del valore nella strategia dell’impresa
Davide Maggi, Professore Associato di Economia Aziendale, Università degli Studi
del Piemonte Orientale
ƒ
Testimonianza: il caso di Nordiconad S.c.a.r.l. di Vercelli
Mauro Ronco, Direttore Area Piemonte Valle d’Aosta Nordiconad S. c.a.r.l.
ƒ
Etica e mercato. I nuovi consumatori e la comunicazione della CSR
Gioacchino D’Angelo, Ricercatore SDA Bocconi School of Management
2
Basilea Due: in regola il 96,1% delle Pmi
Saranno piccole e poco strutturate, ma per le banche sarebbero da considerare
clienti di prim'ordine, visto che nel 96,1% dei casi sono in regola con le nuove
norme introdotte dalla riforma del Trattato di Basilea, e nel 95,3% dei casi
possono essere considerate molto o abbastanza affidabili in vista di eventuali
finanziamenti. Sono i 5 milioni di piccole imprese italiane oggi esistenti, analizzate
da Unioncamere nella seconda edizione dell'indagine "L'affidabilità delle imprese
minori".
L'indagine, che si pone l'obiettivo di misurare il grado di affidabilità economicofinanziaria delle imprese diverse dalle società di capitale (ditte individuali e
società di persone) sulla base dei nuovi criteri di Basilea 2 e di offrire un vero e proprio modello di
rating utilizzabile dalle banche ai fini della concessione del credito a questa tipologia di aziende, è
stata effettuata su un campione di 17mila imprese, 12mila delle quali costituite in forma di ditte
individuali e 5mila società di persone. Le imprese sono rappresentative dei settori commercio,
manifatturiero, servizi, costruzioni.
Un modello di rating che consenta alle banche di stimare il rischio di insolvenza delle imprese minori,
valutando una serie di parametri oggettivi di operatività dell'impresa. E' questa la novità principale
dello studio realizzato da Unioncamere.
Dopo aver calcolato che solo il 3,9% delle imprese minori è da considerare in stato di default, ovvero
insolvente secondo il parametro fissato da Basilea 2, si è proceduto a stimare la probabilità di default
a 12 mesi delle imprese costituite in forma diversa dalle società di capitale. Le imprese sono state
distribuite lungo una scala di rischiosità, composta da 10 classi di rating.
Il primo risultato che emerge è che solo il 4,7% delle imprese si colloca nella fascia di rischiosità
elevata. Il 73,8% delle imprese analizzate si raccoglie nelle classi di "eccellenza" (solvibilità elevata e
solvibilità buona 1 e 2 e solvibilità sufficiente 1 e 2), che comportano un rischio di insolvenza quasi
nullo o assolutamente accettabile. Un ulteriore 21,5% di imprese, appartenente alle classi
Vulnerabilità 1, 2 e 3, mostra una relativa esposizione al rischio, rientrando comunque fra le imprese
"solventi". ''Paradossalmente - ha commentato il presidente di Unioncamere e della Cciaa di
Roma, Andrea Mondello - più le imprese sono piccole, più sono affidabili. Lungi dal rafforzarle la
grande dimensione in Italia le rende più deboli. Le imprese hanno difficoltà a crescere, ma in Italia ci
sono aziende troppo piccole. Per questo dobbiamo trovare un tavolo di lavoro con il governo e con le
banche per favorire uno sviluppo dimensionale coerente e solido''.
Registro europeo delle imprese
Il Registro europeo delle imprese, Ebr (European business register), è una rete che consente
l’accesso ai dati delle imprese tenuti dalle banche informatiche dei Registri Imprese dei 14 paesi
europei aderenti.
REGISTRO EUROPEO DELLE IMPRESE EBR (EUROPEAN BUSINESS REGISTER)
L' Ebr, il Gruppo Europeo di Interesse Economico, è costituito dai gestori dei registri delle imprese di 14 Paesi europei: Austria,
Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Norvegia, Spagna e Svezia.
Su tale rete sono consultabili tutte le informazioni fondamentali e i documenti ufficiali delle imprese nazionali dei diversi paesi
europei.
Di un’impresa estera si possono estrarre:
- La scheda impresa: il profilo standard che contiene i dati anagrafici, legali ed amministrativi;
- La lista dei titolari di cariche: l’elenco delle persone fisiche o giuridiche che amministrano l’impresa;
- Gli atti e i bilanci: offerti generalmente nella lingua originale;
- La scheda persona: il profilo standard che raggruppa le informazioni relative ad una persona
(data di nascita, indirizzo, codice fiscale) e la lista delle cariche che questa ricopre in una o più imprese.
La navigazione nei 14 registri è facilitata da maschere di accesso e di ricerca in lingua italiana, che consentono la lettura
immediata dei dati fondamentali di una impresa.
I documenti ufficiali messi a disposizione dai singoli registri sono invece in lingua originale, così come variano a seconda dei
registri le tipologie di informazioni disponibili e le modalità di ricerca.
La consultazione dell’Ebr può essere effettuata presso gli sportelli camerali oppure, tramite internet, attraverso il servizio
Telemaco Pay.
Il costo del servizio è determinato in base al Paese fornitore dell’informazione e varia da un minimo di 2 euro a un massimo di
15,50 euro + IVA.
Per coloro che accedono attraverso il servizio di Telemaco il dettaglio dei costi è riportato all’interno del sito Telemaco nella
sezione: il mio conto/Visualizza il listino; per gli utenti camerali è previsto il corrispettivo indicato nel listino Ebr allegato
3
Albo degli installatori
E’ all’approvazione del Parlamento un provvedimento (il cosiddetto decreto mille proroghe) che
prevede l’ulteriore slittamento, all’1.1.2007, dell’entrata in vigore del D.P.R. 380/2001, Testo Unico
delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, e del D.M. del Ministero delle Attività
Produttive del 24.11.2004, relativo all’istituzione dell’Albo dei soggetti in possesso dei requisiti
professionali, comunemente indicato come Albo degli installatori.
Si ricorda comunque che, se e quando le norme sopra richiamate entreranno in vigore:
l’Albo degli installatori è un Albo cui dovranno iscriversi tutti e soltanto coloro
(persone fisiche) che vorranno ricoprire il ruolo di responsabili tecnici nelle imprese di
impiantistica;
pertanto le imprese, al momento della denuncia di inizio attività al Registro Imprese o
all’Albo Artigiani, dovranno aver già provveduto all’iscrizione del responsabile tecnico
nell’albo installatori;
le imprese di impiantistica già in attività al momento dell’entrata in vigore del decreto
nulla devono fare in proposito. I loro responsabili tecnici, se interessati, avranno un
anno di tempo per iscriversi all’Albo degli installatori
Ulteriore proroga dell’avvio dell’Albo installatori
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2006, la legge 12 luglio 2006, n. 228, di
“Conversione del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga di termini per l’emanazione
di atti di natura regolamentare. Ulteriori proroghe per l’esercizio delle deleghe legislative e in materia
di istruzione”.
All’art. 1-quater, aggiunto in sede di conversione, viene stabilita una ulteriore proroga all’avvio
dell’Albo degli installatori e manutentori di impianti al 1° gennaio 2007.
Considerato che la legge di conversione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio
2006 ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, l’Albo degli installatori che era
stato in precedenza sospeso fino al 30 giugno 2006 dalla legge n. 148 del 26 luglio 2005, di
conversione del D.L. 27 maggio 2005, n. 86, ha di fatto operato a decorrere dal 1° luglio al 12
luglio 2006.
RICONOSCIMENTO DI "ECCELLENZA ARTIGIANA"
Ottengono il riconoscimento di “Eccellenza artigiana” le imprese artigiane iscritte agli Albi
provinciali dell’Artigianato che possiedono i requisiti previsti dai disciplinari di produzione per i vari
settori già approvati dalla Giunta regionale.
Ad oggi sono stati approvati i disciplinari con la relativa modulistica per la presentazione delle
domande dei seguenti settori:
Legno
Restauro Ligneo
Stampa Legatoria Restauro
Metalli Pregiati, pietre dure e lavorazioni affini
Strumenti musicali
Tessitura, Ricamo ed affini, Abbigliamento
Vetro
Ceramica
4
Metalli comuni
Altre attività dell'artigianato artistico, tradizionale tipico
Alimentare
o Caseario
o Cioccolato, caramelle, torrone
o Pasticceria fresca e secca, gelato
o Distillati, liquori, birra e prodotti di torrefazione
o Gastronomia e prodotti sotto vetro
o Pasta Fresca
o Panificazione
o Salumi
Le domande per il riconoscimento di “Eccellenza artigiana” per i settori indicati possono essere
presentate dal 15 luglio al 15 ottobre di ogni anno (DGR n. 37-9885 dell’8 luglio 2003) alle
Commissioni provinciali per l'Artigianato competenti.
Per il settore "Altre attività dell'artigianato artistico tradizionale e tipico" le domande per il
riconoscimento di "Eccellenza artigiana" possono essere presentate durante tutto il corso dell'anno.
Le aziende piemontesi iscritte all'Albo artigiani possono rivolgersi alle Commissioni Provinciali per
l'Artigianato (C.P.A.), ritirare il Disciplinare di Produzione relativo al settore e, in base ai requisiti
posseduti, compilare la modulistica richiesta, seguendo le istruzioni per la compilazione e redigere il
curriculum possibilmente corredato da documentazione fotografica.
La modulistica compilata va consegnata nei termini previsti (15 luglio – 15 ottobre).
Per il settore "Altre attività dell'artigianato artistico" la consegna può essere effettuata durante tutto il
corso dell'anno.
Gli artigiani interessati possono anche rivolgersi alle associazioni artigiane di categoria presso le sedi
territoriali di Confartigianato, Cna, ecc.
Inoltre per agevolare ulteriormente le imprese interessate, si consiglia di recuperare la modulistica in
via telematica.
Direzione Commercio Artigianato:Tiziana Bernengo tel. 011/432.3419 - fax 011/432.5170 E-mail:
[email protected]
Per informazioni: Commissione Provinciale per l'Artigianato - Tel: 0161/598.274 - Fax:
0161/598.250 E-mail: [email protected].
ALPAA - 30^ EDIZIONE
Varallo, dal 8 luglio al 16 luglio 2006
La graziosa località di Varallo, nel cuore della Valsesi ha ospitato Alpàa. Si tratta di nove giorni
all’insegna di una mostra mercato di attività commerciali, artigianali, industriali nonché di rassegna
delle Pro Loco, Enti e Associazioni Valsesiane. Nata nel 1977 la manifestazione si presenta come un
insieme di proposte che spaziano dalla mostra mercato all’artigianato, dalla gastronomia alla rassegna
delle Pro Loco. Questa manifestazione offre inoltre momenti dedicati all’arte e alla cultura, nonché la
possibilità di assistere gratuitamente agli spettacoli e ai concerti tenuti da nomi importanti del
panorama musicale italiano nello splendido scenario di Piazza Vittorio Emanuele.
5
Decreto sulle liberalizzazioni
Il decreto Legge 04.07.2006, n. 223, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 luglio ed in vigore dallo
stesso giorno, soggetto a conversione in legge entro 60 gg. dalla data di pubblicazione, ha portato
rilevanti novità in materia di esercizio di talune attività economiche e pertanto anche nelle competenze
della Camera di Commercio.
Panifici
Ai sensi dell’articolo 4 del D.L. cessa ogni competenza della Camera di Commercio in materia di
panifici, essendo stata abrogata la legge 1002/1956. Chi intende iniziare l’attività di panificazione
dovrà rivolgersi al Comune in cui vuole esercitare l’attività.
Somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristorazione in genere)
Ai sensi dell’articolo 3 del D.L. parrebbe abrogata la normativa inerente il Registro Esercenti il
Commercio (REC). Pertanto, chi intende avviare un’attività di somministrazione (bar, ristorante,
pizzeria, birreria, catering, mense aziendali, somministrazione tramite apparecchi automatici) deve
rivolgersi al Comune in cui vuole esercitare l’attività.
Legge n. 388/2000 - ART. 103:
INCENTIVI A FAVORE DEL COMMERCIO ELETTRONICO
Le istanze possono essere presentate dal 14 luglio al 14 agosto 2006.
La procedura informatica per la compilazione on line delle domande è disponibile dal 26 giugno
2006.
Possono beneficiare delle agevolazioni i soggetti seguenti, orientati allo sviluppo di attività di
commercio elettronico:
• imprese titolari di partita IVA individuali o societarie
• cooperative, consorzi, società consortili
• società consortili miste tra imprese industriali, commerciali e di servizi
• consorzi di sviluppo industriale
• centri per l'innovazione e per lo sviluppo imprenditoriale.
Sono escluse dalle agevolazioni le imprese che, alla data di sottoscrizione della domanda di
prenotazione o di fruizione, sono sottoposte a procedure concorsuali, ivi inclusa l'amministrazione
controllata.
Non possono beneficiare degli aiuti le imprese che operano in settori per i quali non è possibile
applicare la disciplina de minimis, quali il settore dei trasporti e le attività legate alla produzione, alla
trasformazione o alla commercializzazione dei prodotti di cui all'allegato I del Trattato CE.
Il progetto d´investimento deve mirare allo sviluppo per via elettronica delle transazioni che le imprese
richiedenti effettuano nei mercati interni o esteri. Le spese ammissibili alle agevolazioni sono quelle
sostenute in data successiva a quella di pubblicazione del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale (24
maggio 2006).
I progetti devono prevedere, per ogni impresa, una spesa ammissibile compresa tra € 30.000,00 e €
100.000,00. Le spese ammissibili per le suddette attività sono quelle sostenute, da parte di ciascuna
impresa, per l´acquisizione di:
• hardware (di nuova fabbricazione) nel limite del 5%
• software per tiratura ai fini della realizzazione del progetto
• consulenze specialistiche per lo sviluppo, la customizzazione e personalizzazione
dell’applicazione che gestisce l´attività di vendita via internet (ad esempio applicazioni di eCommerce, applicazioni business-to-business, etc.) e per l´integrazione di questa con gli altri
sistemi informativi aziendali (gestione magazzino, vendite, distribuzione, amministrazione,
Business Intelligence, CRM)
• consulenze specialistiche di marketing nel limite del 15%, più propriamente spese che
consentono un aumento di visibilità dell’offerta on-line quali, a titolo esemplificativo creazione
e registrazione di marchi, search advertising, banner, comparatori di prezzo
• servizi destinati alla formazione del personale comprese spese per e-learning ovvero spese
per gestire in house la formazione, nel limite del 15%
• servizi per lo sviluppo, manutenzione e aggiornamento nella piattaforma tecnologica nel limite
del 10%.
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Non sono agevolabili fatture di acquisto di beni e servizi di cui siano avvenuti pagamenti, anche in
misura parziale, prima della data di pubblicazione del presente bando in Gazzetta Ufficiale (24
maggio 2006).
Le spese sono ammissibili al netto di imposte, spese notarili e legali, interessi ed oneri accessori con
eccezione delle spese per imballo, trasporto, monitoraggio e collaudo.
Le agevolazioni consistono nella concessione di un credito d'imposta, nei limiti stabiliti dalla
disciplina comunitaria per gli aiuti de minimis.
L'ammontare dell'agevolazione è calcolato in percentuale sui costi sostenuti e documentati per ogni
impresa partecipante:
• 45% in caso di consorzi costituiti da almeno 5 PMI (piccole medie imprese)
• 40% in caso di associazioni temporanee costituite da almeno 14 PMI
• 35% in tutti gli altri casi.
Le istanze possono essere presentate dal 14 luglio al 14 agosto 2006 .
La procedura informatica per la compilazione on line delle domande è disponibile dal 26 giugno 2006
Il termine di ricezione delle domande viene interrotto a decorrere dal giorno successivo
all'esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
La dichiarazione-domanda di prenotazione delle risorse deve essere inviata al gestore, MCC S.p.a.
per via telematica, utilizzando l'apposito tool applicativo disponibile nel sito http: www.mcc.it; copia
dell'istanza deve essere presentata entro 30 giorni tramite raccomandata A/R al Gestore stesso al
seguente indirizzo:
MCC Via Piemonte, 51 - 00178 ROMA
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare i seguenti indirizzi Internet: www.legge388.info
www.mcc.it
Vini DOCG – Fascette sostitutive dei contrassegni di Stato
Con decreto 8 febbraio 2006, il Ministero delle politiche agricole e forestali aveva dettato disposizioni
sulle caratteristiche, la fabbricazione, la distribuzione, l'uso ed il controllo delle fascette sostitutive dei
contrassegni di Stato per i vini a denominazione di origine controllata e garantita.
Con decreto del 13 giugno 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 151 del 1° luglio 2006, il
Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha modificato il D.M. febbraio 2006, recante
disposizioni su caratteristiche, fabbricazione, distribuzione, uso e controllo delle fascette sostitutive dei
contrassegni di Stato per i vini DOCG, prorogando al 31 dicembre 2006 il termine per lo
smaltimento.
CONCORSO ENOLOGICO NAZIONALE "PREMIO DOUJA D'OR"
Ogni anno la Camera di Commercio di Asti bandisce il Concorso Nazionale
per i vini D.O.C. e D.O.C.G. "Premio Douja d´Or".
Le Commissioni O.N.A.V., dopo un’accurata selezione, stabiliscono quali sono
i migliori vini italiani partecipanti al Concorso e che possono fregiarsi del
riconoscimento "Premio Douja d´Or". L´iniziativa, che ha avuto nel 2001 l´Alto
Patronato della Presidenza della Repubblica, si colloca fra le manifestazioni di
maggior interesse e richiamo per i produttori vinicoli italiani, rappresentando
un ottimo strumento promozionale per i vini di qualità ed educativo nei confronti del consumatore. Il 23
giugno 2006 il Presidente Mario Sacco ha annunciato ai mass media i vincitori del Concorso 2006.
Produttori e vini premiati 2006 in provincia di Vercelli sono:
TRAVAGLINI GIANCARLO - GATTINARA (VC)
¥
¥
GATTINARA DOCG RISERVA 2000
GATTINARA DOCG 2000 TreVigne
7
SALONE NAZIONALE DI VINI SELEZIONATI "DOUJA D'OR"
Il Salone Nazionale di Vini selezionati Douja d'Or compie quarant'anni. Sono
infatti quaranta le edizioni di questa manifestazione che - nata nel 1967 - nel
corso degli anni si è ampliata, è cresciuta fino a diventare un appuntamento
importante ed unico nel panorama enologico nazionale.
L’edizione 2006 si presenta rinnovata nei suoi obiettivi: più radicata e più legata
al territorio, più aperta ai produttori locali e con un più forte coinvolgimento della
città.
E proprio al suo prodotto più significativo e più caratterizzante, la Barbera, sarà rivolta la nuova
rassegna dei vini doc d’eccellenza.
La valorizzazione dell’Astigianità della Douja d'Or sarà celebrata a Palazzo Ottolenghi, perché la 40^
edizione, come anticipa il Presidente Sacco, “si sdoppia e si raddoppia” e per la prima volta “occupa”,
oltre a Palazzo del Collegio, lo splendido Palazzo Ottolenghi con una serie di eventi che vogliono
promuovere prioritariamente risorse e peculiarità del territorio.
Insieme alla nuova iniziativa legata alla Barbera, ci saranno le degustazioni dei prodotti più tipici, gli
incontri tra i produttori locali ed i consumatori in un contatto ancora più diretto ed efficace,
l’esposizione delle opere del maestro Carlo Carosso sul tema del vino e una Mostra che ripercorrerà,
attraverso le immagini più significative, i quarant’anni della manifestazione.
Palazzo del Collegio resterà invece il palcoscenico tradizionale del Concorso Enologico Nazionale
“Premio Douja d'Or” e della rassegna dei vini stranieri dedicata quest’anno alle migliori produzioni
della Grecia e dell’Argentina e di iniziative consolidate come Piatti d’autore, Serate di assaggio,
degustazioni delle Camere di Commercio e delle Associazioni di categoria, Mostre d’arte e spettacoli.
Un caleidoscopio di eventi che si affiancheranno a quelli di Palazzo Ottolenghi.
Un percorso goloso e affascinante tra le produzioni migliori del territorio che si estenderà fino a
Palazzo del Michelerio per gustare “La Cioccolata del Conte”, alla torre Troyana con “La Douja tra le
rondini” per brindare a 38 metri d’altezza e a piazza S. Secondo con il torneo di scacchi “Scacco con
Bacco”, una ulteriore occasione per apprezzare i pregiati vini astigiani premiati al Concorso Enologico
Nazionale “Douja d'Or” 2006.
Non soltanto la Douja della Barbera, ma anche la “la Douja degli studenti” identificherà la 40^
edizione, grazie ad un concorso di idee e di progetti bandito in collaborazione con il C.S.A. nelle
scuole secondarie di primo e di secondo livello della provincia di Asti. I lavori migliori saranno premiati
proprio a settembre nel Salone Nazionale Douja d'Or. In considerazione del suo significato per la
promozione dell’economia locale e per la valorizzazione del territorio e di uno dei suoi prodotti
d´eccellenza, la Manifestazione ha ottenuto l´Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
Dall'8 al 17 settembre la Douja d'Or si sdoppia e si raddoppia a Palazzo del Collegio e a Palazzo
Ottolenghi con i vini premiati al Concorso Nazionale "Douja d'Or" 2006, la grande gastronomia e la
nuova Rassegna della Barbera. In programma degustazioni, mostre, convegni e spettacoli. Ufficio
comunicazione ed eventi 0141/535262.
LA PRODUZIONE VINICOLA 2005 IN PIEMONTE:
Unioncamere Piemonte ha sempre dato grande importanza alla valorizzazione dei prodotti tipici e fra
questi, in particolare, a quelli vitivinicoli che appartengono a uno dei settori più rinomati sia all’interno
delle regioni italiane sia all’estero. È ormai consolidata, infatti, l’opinione che gli oltre 50 vini a
denominazione di origine controllata e a denominazione di origine controllata e garantita siano i
nostri migliori ambasciatori nel mondo, grazie all’elevato livello qualitativo dei prodotti e alla
comprovata professionalità dei piccoli e grandi produttori.
I pregiati vini di 200 aziende piemontesi verranno presentati da Unioncamere Piemonte e
Regione Piemonte alla 40° edizione del Vinitaly.
L’impegno del sistema camerale per tutelare questo patrimonio si è maggiormente rafforzato nelle
ultime stagioni vinicole con il consolidamento della denuncia telematica della produzione delle uve,
estendendosi inoltre, attraverso la gestione dell’Albo Imbottigliatori, all’insieme delle lavorazioni che
precedono l’immissione su mercato del prodotto vino. A ciò si aggiunge, sul fronte istituzionale,
l’attività delle Commissioni di degustazione e di gestione degli Albi vigneti provinciali per il
riconoscimento delle denominazioni Doc e Docg.
8
Nell’ambito della promozione diretta del comparto vitivinicolo non devono poi essere dimenticati i noti
concorsi nazionali ed internazionali “Douja d’Or” di Asti, “Monferrato Barbera Festival” e “Marengo
Doc” di Alessandria, “Vinum” di Alba e il “Salone del Vino” di Torino, iniziative da sempre sostenute e
organizzate dal sistema camerale piemontese.
“I dati oggi presentati restituiscono un quadro generale estremamente positivo per il mercato: sia la
qualità che la produttività della vendemmia 2005 risultano tra le migliori dell’ultimo decennio.
Con queste prospettiva crediamo che il vino piemontese possa affrontare serenamente il confronto sul
mercato internazionale, nel quale da anni proprio il modello produttivo delle nostre aziende - che
punta su un’indiscussa qualità del prodotto, sulla sua forte connessione con il territorio e con gli altri
prodotti tipici piemontesi - occupa una posizione di primo piano e trova in misura crescente l’opinione
favorevole dei consumatori finali” ha commentato Massimo Deandreis, direttore di Unioncamere
Piemonte.
Per quanto riguarda la tutela della denominazione di origine dei vini, è di fondamentale importanza
l’operato delle Commissioni di degustazione il cui presupposto legislativo è la Legge 164 del 10
febbraio 1992.
Per citare alcuni dati, in Piemonte operano 27 commissioni che, nel 2005, hanno effettuato 793
sedute ed esaminato 13.096 campioni, riferiti a circa 197 milioni di litri di vino. Il totale dei campioni
analizzati corrisponde ad una commercializzazione di oltre 260 milioni di bottiglie per un volume
di affari regionale intorno ai 2,8 miliardi di euro.
Commissioni
provinciali
Alessandria
Asti
Biella
Cuneo
Novara
Torino
Vercelli
Piemonte
N. sedute
nel 2005
158
235
10
340
18
16
16
793
N. campioni
analizzati
2.379
4.270
43
6.000
146
214
44
13.096
Campioni idonei
in litri
37.513.897
60.719.196
114.584
96.462.300
741.600
1.742.153
182.581
197.476.311
Questa è la realtà fotografata dalle Commissioni di degustazione nell’anno solare 2005, un anno in cui
si è consolidato l’utilizzo di uno strumento importante quale la denuncia informatica delle uve: un
servizio che avvicina ulteriormente il sistema produttivo alle istituzioni, chiamate a garantire la bontà
dei prodotti in tempi sempre più stretti. Tutto ciò si è tradotto immediatamente in una maggiore
competitività del prodotto, che così può arrivare prima sul mercato, mantenendo inalterate tutte le
garanzie di qualità.
Proprio l’utilizzo della denuncia telematica ha consentito di disporre dei dati definitivi della
vendemmia 2005: dagli Albi vigneti provinciali emerge che si supererà il traguardo di 260 milioni di
bottiglie di vini Doc e Docg che partiranno dal Piemonte verso i vari mercati del mondo, con un
corrispondente volume di affari superiore ai 2.800 milioni di euro.
È significativo, inoltre, il dato relativo alla superficie investita nella produzione vinicola di
qualità: 38.698 ettari. Tale superficie è aumentata di oltre il 5% rispetto al 2004 (36.777 ettari). In
termini assoluti, la produzione media di ogni ettaro è risultata pari a 51,06 ettolitri: questo è
ovviamente il dato statistico, che non tiene conto né del diverso andamento dell’annata tra un’area e
l’altra né della differenza di resa tra i vari tipi di uva.
Il migliore risultato, sempre a livello statistico, si è raggiunto nella provincia di Asti (53,17 ettolitri per
ettaro), seguita da Torino (52,57 ettolitri per ettaro), Alessandria (50,51 ettolitri per ettaro), Cuneo
(49,72 ettolitri per ettaro), Novara (49,23 ettolitri per ettaro), Biella (40,44 ettolitri per ettaro) e Vercelli
(37,95 ettolitri per ettaro).
Albo vigneti
provinciale
Alessandria
Asti
Biella
Cuneo
Novara
Torino
Vercelli
Piemonte
N. iscrizioni
all’albo
%
Superficie investita
(mq)
%
Produzione
Doc/Docg (l)
%
9.746
14.100
115
13.990
314
1.089
74
24,7
35,7
0,3
35,5
0,8
2,8
0,2
105.403.289
128.990.596
757.473
144.673.656
2.329.468
3.720.306
1.107.586
27,2
33,3
0,2
37,4
0,6
1
0,3
53.240.363
68.582.544
306.298
71.933.800
1.146.899
1.956.038
420.316
26,9
34,7
0,2
36,4
0,6
1
0,2
Produz.
media
hl/ha
50,51
53,17
40,44
49,72
49,23
52,57
37,95
39.428
100
386.982.374
100
197.586.258
100
51,06
9
L’andamento della vendemmia 2005 ha privilegiato quantitativamente la produzione dei
vini Docg, aumentata dell’ 1,2% rispetto al 2004 (da circa 770mila ettolitri a 780mila). È in ribasso,
invece, la produzione dei vini Doc, diminuita di circa 7 punti percentuale (da circa un milione e 290mila
ettolitri a oltre un milione e 195mila).
Produz.
Docg
2005 (hl)
%
su tot.
Produz. Doc
2005 (hl)
%
su tot.
Produz.
Docg
2004 (hl)
%
su tot.
Produz.
Doc
2004 (hl)
%
su tot.
Produz.
Docg
2003 (hl)
%
su
tot.
Produz.
Doc
2003 (hl)
%
su
tot.
778.897
39,4
1.196.966
60,6
769.991
37,4
1.287.381
62,6
749.633
41,7
1.047.043
58,3
La ripartizione percentuale dei vini Docg e Doc nelle vendemmie 2003-2004-2005 rispetto al totale
della produzione, suddivisa per provincia, risulta essere la seguente:
Provincia
Alessandria
Asti
Biella
Cuneo
Novara
Torino
Vercelli
Vendemmia
Docg 2003
36,1
37,5
51,1
17,5
88,8
Vendemmia
Doc 2003
63,9
62,5
48,9
82,5
11,2
Vendemmia
Docg 2004
31,9
33,3
46,5
13,2
91,8
Vendemmia
Doc 2004
68,1
66,7
53,5
86,8
8,2
Vendemmia
Docg 2005
31,7
33,7
52
13,1
88,5
Vendemmia
Doc 2005
68,3
66,3
48
86,9
11,5
Tra le grandi produzioni regionali di vini rossi spicca il Barbera, che ha totalizzato 11.668 diversi
produttori iscritti all’Albo vigneti. Gli oltre 11.623 ettari messi a disposizione hanno restituito un
raccolto di 601.335 ettolitri, per una media produttiva di circa 51,75 ettolitri per ettaro. Tra i bianchi
primeggia l’Asti/ Moscato d’Asti che, a fronte delle 5.850 realtà iscritte negli albi di Asti, Alessandria
e Cuneo su un’estensione di 9.840 ettari, ha totalizzato 525.556 ettolitri di produzione, con una media
di 53,4 ettolitri per ettaro.
Dalla prima valutazione dei dati regionali sulla vendemmia 2005, emerge quindi un quadro della
situazione che può essere così sintetizzato:
• la produzione globale dei vini Doc e Docg è diminuita del 4,1% dalla vendemmia
2004 alla vendemmia 2005, passando da un totale di oltre 2 milioni e 57mila ettolitri nel
2004 al milione e 976mila circa del 2005
• è diminuita la resa media per ettaro dei vigneti piemontesi, passata dai 55,9 ettolitri
del 2004 ai 51,06 ettolitri del 2005
• è aumentata la superficie produttiva, passata dai 36.770 ettari del 2004 ai 39.428 ettari
del 2005
• è aumentata l’incidenza della produzione Docg rispetto al totale della produzione dei vini a
denominazione di origine, dal 37,4% del 2004 al 39,4% del 2005.
Per ulteriori informazioni: Grace De Girolamo, Annalisa D’Errico Ufficio stampa Unioncamere
Piemonte Tel. 011 5669270, E-mail
10
Assocamerestero: stabile la ripresa dell'export
"Oramai è da novembre 2004 che le nostre esportazioni crescono.
Il +1,7% fatto registrare ad aprile 2006 dimostra che la macchina produttiva italiana ha ripreso a
marciare in modo stabile sull'estero". Lo afferma in una nota il direttore generale di Assocamerestero,
Gaetano Fausto Esposito, commentando i dati Istat.
"I principali settori del made in Italy stanno dando chiari segnali di risveglio - prosegue - il passivo della
bilancia commerciale è dovuto principalmente all'import di materiali energetici. Fatto sta che nei primi
quattro mesi del 2006, il saldo della bilancia commerciale al netto dei minerali energetici è risultato
positivo per 6683 milioni di euro a fronte di un surplus di 5.478 milioni del 2005".
Rinnovata convenzione Anci Piemonte - Laboratorio Chimico
L´ANCI Piemonte ed il Laboratorio pattuiscono una serie di prestazioni a condizioni agevolate da
proporre ai Comuni soci del Piemonte.
L´ANCI Piemonte si impegna a curare la promozione della presente convenzione presso tutti gli
associati, fornendo copia al Laboratorio.
L´ANCI Piemonte non assume alcun onere diretto verso il Laboratorio, ma saranno i Comuni
richiedenti le prestazioni, a beneficiare delle medesime, facendosi carico anche dei relativi oneri.
Il Laboratorio s´impegna a garantire le prestazioni e a mantenere i costi invariati (fatte salve le
indicizzazioni ISTAT), per tutta la durata di validità della convenzione, riservandosi tuttavia di
concordare di volta in volta con i Comuni interessati i tempi e le modalità di adempimento.
Sono esclusi dalla presente convenzione i contratti già in essere con le singole Amministrazioni
Comunali, che saranno portati a compimento alle condizioni a suo tempo pattuite tra le parti.
I servizi oggetto della presente convenzione sono indicati nel Tariffario Ufficiale del
Laboratorio: sui prezzi, in esso riportati, sarà applicato uno sconto del 30% per le
Amministrazioni Comunali fino a 5.000 abitanti, del 20% fino a 15.000, del 15% fino a 200.000 e
del 10% oltre i 200.000.
La presente convenzione ha la durata di tre anni dalla data della sua stipula e potrà, di comune
accordo tra le parti, essere rinnovata per uguale periodo.
Iniziativa promozionale
Valorizzazione delle aziende artigiane attraverso la fotografia
La Camera di Commercio di Vercelli, col contributo della Regione Piemonte e di Unioncamere
Piemonte, in collaborazione con le Associazioni Artigiane di categoria, ha promosso un’iniziativa
finalizzata a valorizzare le aziende artigiane attraverso la fotografia.
Le imprese artigiane di fotografia sono invitate a realizzare un servizio fotografico presso un’azienda
artigiana provinciale.
Tutte le opere saranno esposte in una mostra che verrà proposta al pubblico in almeno due occasioni
e verranno raccolte in una pubblicazione di prestigio accompagnate da articoli/intervista sulle aziende
partecipanti, cui verrà data la massima diffusione.
Per informazioni: Commissione Provinciale per l'Artigianato Tel: 0161 598274 - Fax: 0161 598250
11
Rapporto di Previsione
Come ogni anno a marzo le previsioni di Prometeia hanno un orizzonte di medio periodo (oggi il
quinquennio 2006-2010) e affrontano
aspetti di natura strutturale e
non solo ciclica.
Lo
scenario
internazionale
si
caratterizzerà
anche
nei
prossimi anni per un alto prezzo del
petrolio e una crescita
mondiale ancora sostenuta. Ciò sarà
reso compatibile dal peso in
aumento dei paesi emergenti per
l’economia
mondiale.
L’importanza di tali paesi riguarda:
•
la quota crescente di Pil
attribuibile e il sostegno che
sviluppo
del
commercio
attraverso
l’aumento
paesi dell’Asia;
mondiale
a
essi
consegue
allo
mondiale
anche
dell’interscambio tra i
•
la quota crescente di manufatti
funzione
di
contenimento
mondiale che così svolgono;
esportati
e
la
dell’inflazione
•
la politica di impiego delle riserve valutarie che accumulano, impiego non privo di effetti sui
rendimenti a lungo termine per i titoli di stato americani.
In maggiore dettaglio, nei prossimi anni la crescita media annua del Pil mondiale sarà superiore alle
previsioni precedenti anche se in rallentamento (3.9 per cento a fronte del 4.4 del 2005).
Decelera il Pil negli Usa al 3 per cento medio annuo, rallentamento probabilmente sufficiente a non
esacerbare gli squilibri presenti da tempo, ma certamente insufficiente a risolverli. Il deprezzamento
del dollaro potrà perciò essere rinviato ma non evitato.
La nostra previsione indica un valore del cambio dollaro euro a 1.4 nel 2010; essa si affianca alla
previsione di un apprezzamento dello yuan nei confronti del dollaro maggiore di quella indicata per
l’euro.
Di conseguenza, i tassi a breve termine non dovrebbero superare il 5 per cento: gli interventi restrittivi
della politica monetaria avviati nel 2004 dovrebbero avere termine nell’anno in corso. I tassi di
interesse a lunga supererebbero il 5 per cento solo nel medio periodo, quando potranno scontare un
più alto rischio paese associato agli Stati Uniti.
In questo panorama l’Europa accelera il ritmo di crescita, in desincronizzazione dagli Usa: 2 per cento
nel 2006, 1.9 per cento medio nei quattro anni successivi.
La crescita è in linea con quella potenziale che continua, quindi, a rispecchiare la relativa debolezza
dell’economia europea rispetto a quella delle aree più dinamiche.
In Italia i nuovi conti nazionali confermano la crescita nulla del Pil nel 2005, con un andamento però
largamente inferiore alle attese della domanda di beni di consumo e di investimento.
Dal 2006 si prevede un recupero dell’attività produttiva: il Pil cresce all’1 per cento nell’anno in corso,
1.1 per cento nella media dei prossimi anni (dopo lo 0.6 per cento del quinquennio 2001-2006).
Il consolidamento della crescita previsto nei prossimi anni è affidato alla tenuta della domanda a livello
mondiale e, soprattutto, alla ripresa in Germania, principale mercato di sbocco delle nostre
esportazioni.
La spesa per consumi potrà trarre beneficio dal rallentamento dell’inflazione innescato dalla riduzione
del prezzo del petrolio e dal contenimento del cuneo contributivo sul lavoro.
12
Quadro di
previsioni
sintesi
Pil
Inflazione
Indebitamento
netto
delle
(in % del Pil)
delle
Italia
Uem
Usa
2005
0.0
1.4
3.5
2006
1.0
2.0
3.0
2007
1.2
1.8
2.7
20082010
1.2
1.9
2.9
2005
2.0
2.5
3.5
2006
2.2
2.1
3.4
2007
1.5
1.9
2.9
20082010
1.9
1.9
3.0
2005
4.1
2.4
3.5
2006
4.8
2.3
3.6
2007
4.4
2.2
3.6
20082010
3.5
2.0
3.2
AP
Gli Atenei Piemontesi promotori dell’Innovazione nel sistema Piemonte
Unioncamere Piemonte, insieme con il Politecnico, l’Università di Torino, l’Università del Piemonte
Orientale e l’Università di Scienze Gastronomiche organizza un incontro finalizzato a presentare i dati
relativi alla partecipazione degli Atenei al 6° Programma Quadro di RST e ad approfondire con i
relatori della Direzione Generale Ricerca della Commissione europea alcuni temi relativi agli assi del
7° Programma Quadro di RST. In tale contesto verrà anche presentata la nuova legge regionale per la
ricerca approvata dalla Regione Piemonte.
L’incontro si terrà presso il Parlamento europeo a Bruxelles il giorno 11 settembre 2006. Per maggiori
informazioni: [email protected] tel. 0032.2.5500250
13
Sviluppo Italia: Terzo settore, aperto il bando 'fertilità'
(
www.lavorare.net) - Mai come in questo caso il bando è “fertile”. Lo scorso 22 giugno è stato
pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il secondo programma per la creazione e il consolidamento di
imprese del Terzo settore, esteso alle aree sottoutilizzate dell’intero territorio nazionale (tutto il
Mezzogiorno e circa 3.900 comuni del centro-nord tra cui moltissimi del Lazio). Il bando “Fertilità”,
gestito e promosso da Sviluppo Italia, si rivolge a iniziative di impresa sociale operanti nei seguenti
settori: servizi alla persona, sanità, istruzione, turismo, ambiente, cultura, servizi alle imprese, attività
commerciali e manifatturiere.
Possono essere “promotori”, cioè capofila dei progetti presentati, le cooperative sociali, le
associazioni, le fondazioni, le Ong, gli organismi di volontariato, gli enti ecclesiastici e le altre
organizzazioni non aventi finalità di lucro, anche di altri Paesi europei. Si allarga la platea dei
“destinatari” - e questa è una novità del secondo bando – perché oltre alle cooperative sociali, arrivano
anche le associazioni nazionali di promozione sociale.
Per ogni nuova iniziativa sono previste tre misure di contributo, per un ammontare complessivo
comunque non superiore a 330mila euro. I promotori, infatti, sono beneficiari di un contributo fino a
50mila euro per formazione, consulenza e tutoraggio; i destinatari possono ottenere agevolazioni fino
a 200mila euro per l’accrescimento patrimoniale e fino a 80mila euro, in tre anni, per costi generali e
oneri finanziari.
Le domande vanno presentate entro il 20 ottobre 2006 e comunque non prima del 22 agosto. Il bando
integrale è disponibile sul sito internet www.opportunitalia.it. La validità del bando arriva
dall’esperienza: nella prima edizione del programma Fertilità sono state finanziate 160 cooperative
sociali, che nel 2005 hanno conseguito un fatturato pari a 51,8 milioni di euro (+21% sul 2004). Inoltre,
le iniziative finanziate hanno creato, nel triennio 2003-2005, nuova occupazione per 1.200 unità.
Maggiori dettagli al numero telefonico 0642160966.
14
INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI E IMPIEGATI (FOI) al
netto dei consumi di tabacchi – Dati nazionali
ANNO
MESE
Variazione percentuale
corrispondente periodo
INDICE
(base
100)
1995
= dell’anno precedente
intero
rid. 75%
affitti
rispetto
al
di due anni
precedenti
2005
Luglio
125,60
1,8
1,35
3,9
Agosto
125,80
1,8
1,35
3,9
Settembre
125,90
1,9
1,425
3,7
Ottobre
126,10
2,0
1,5
3,8
Novembre
126,10
1,8
1,35
3,5
Dicembre
126,30
1,9
1,425
3,7
Gennaio
126,60
2,2
1,65
3,8
Febbraio
126,90
2,1
1,575
3,7
Marzo
127,10
2,1
1,575
3,8
Aprile
127,40
2,0
1,5
3,7
Maggio
127,80
2,2
1,65
3,9
Giugno
127.90
2,1
1,575
3,7
2006
15
SPORTELLO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
PRESSO LA CCIAA
Gateway to Japan 3 Plus
L’EU Gateway to Japan è un programma della Commissione Europea finalizzato alla promozione
delle esportazioni in Giappone. Operativo ormai da molti anni, ha lo scopo di assistere le PMI europee
nelle loro attività di export; in particolar modo si rivolge a coloro che non hanno mai, o solo
sporadicamente, avuto rapporti con il mercato giapponese o che hanno riscontrato notevoli difficoltà a
rapportarsi con tale realtà.
Proprio in questi giorni la Commissione Europea e EUROCHAMBRES hanno annunciato il lancio del
“Gateway to Japan 3 Plus”: un’estensione di 15-16 mesi (aprile 2006-giugno 2007) del consolidato
programma che era ormai giunto al termine. Grazie a questa estensione 210 PMI avranno la
possibilità di recarsi in Giappone per presentare i propri prodotti a selezionati operatori nipponici.
I settori oggetto della nuova campagna Gateway to Japan sono:
GATEWAY 3 PLUS
Calendario missioni 2006 - 2007
Data missione
Luogo
Deadline
candidature
Interior Lifestyle MTF
30 Ott - 3 Nov 06
Tokyo Radisson
Miyako
5 lug 06
Information &
Communication
Technologies
MTF
29 Genn. - 2 Febb.
Settore missione
European Fashion MTF
Construction MTF
Environmental
Technologies Nexpo TF
Healthcare MTF
12 - 16 Marzo 07
16 - 20 Aprile 07
21 - 25 Maggio 07
18 - 22 Giugno 07
(da confermare)
Tokyo Palace
Tokyo Izumi Garden
Gallery
Tokyo New Otani or
Palace (da
confermare)
Tokyo Big Sight
Meridien Grand
Pacific Tokyo
Tokyo Palace or
Hilton (da
confemare)
25 set 06
16 ott 06
17 nov 06
18 dic 06
9 feb 07
Per maggiori informazioni sul programma: www.gatewaytojapan.org
Le aziende interessate possono scaricare dal sito calendario delle missioni ed i pacchetti informativi. I
documenti verranno aggiornati man mano che perverranno da Mondimpresa - capofila nazionale del
progetto.
per informazioni: Centro Estero Camere Commercio Piemontesi Via Ventimiglia 165 – 10127 Torino
Gabriella Diverio, Francesca Bernardelli, Rossella Gioia tel. 011 6700.622 – 677 e-mail:
[email protected]
Per informazioni: Ms Immacolata Gentile Mondimpresa S.C.P.A. Viale Manzoni 22 00185 Roma
Telefono: 0039 06 777 13 310 Fax: 0039 06 777 13 409 E-mail: [email protected]
16
ISH - FRANCOFORTE, 6/10 MARZO 2007
ALLE AZIENDE PRODUTTRICI DI:
· valvolame e rubinetteria industriale
· rubinetteria sanitaria ed accessori
· impianti igienico-sanitari
· impianti di riscaldamento
· impianti di aerazione e di condizionamento dell’aria
· strumenti e dispositivi di misurazione, controllo e comando
· tubi, condutture e accessori
· pompe
Dati statistici dell’edizione 2005: - numero espositori: 2.350 (provenienti da 58 paesi) - numero
visitatori: 192.000 (provenienti principalmente da: Unione Europea, Europa dell’Est, Asia e Nord
America) Cadenza biennale. Riservata agli operatori economici.
Le dimensioni degli stand saranno, per quanto possibile, corrispondenti alle richieste degli espositori.
L’allestimento darà modo alle aziende partecipanti di porre in risalto la merce esposta.
Servizi compresi nel prezzo: A pagamento, su richiesta:
¥ consulenza pre-fiera (informazioni sulla fiera, * iscrizione catalogo (obbligatoria)
¥ consulenze doganali, legali, fiscali, ecc.) * impianto di telefono/fax individuale in stand
¥ servizi tecnici, tessere d’ingresso * tessere parcheggio, biglietti invito
¥ pubblicità * interprete individuale
¥ assistenza sul posto del Centro Estero
Quest’anno le aziende che aderiranno ad ISH avranno la possibilità di partecipare gratuitamente al
programma comunitario europeo Al-Invest, finalizzato alla creazione di legami commerciali ed
industriali tra imprese latino-americane ed imprese europee. In occasione del salone di Francoforte
saranno infatti organizzate delle giornate di incontri d’affari individuali sulla base di un’agenda di
incontri prefissati. Maggiori dettagli sull’iniziativa e sulle modalità di partecipazione verranno forniti in
seguito all’adesione a ISH.
Costo
- Stand lineare allestito: Euro 410,00/mq. + IVA
- Area espositiva nuda: Euro 290,00/mq. + IVA
- Supplemento angolare: Euro 450,00/cad. + IVA
Inoltre, sulla base delle nuove indicazioni dell’ente fiera, la quota inerente l’iscrizione obbligatoria
nell’elenco alfabetico del catalogo ufficiale (Euro 290,00+iva) verrà inizialmente addebitata al Centro
Estero che provvederà a fatturarla alle aziende unitamente al saldo della partecipazione (da pagarsi
entro il 15 gennaio 2007).
Modalità di adesione
Si aderisce mediante l’invio, entro il 31 luglio 2006, di:
- Modulo di adesione, compilato e firmato
- Condizioni generali di partecipazione alle fiere, firmate e timbrate
- Copia della contabile bancaria che testimoni il pagamento dell’acconto tramite
bonifico UniCredit Banca d’Impresa, filiale 06761 Torino Sud - c/c 000000736219
intestato a Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, ABI 03226 – CAB 01004 CIN C di Euro 288,00 iva compresa per ogni mq. prenotato con area allestita e di
Euro 216,00 iva compresa per ogni mq. prenotato con area nuda.
Per informazioni: Centro Estero Camere Commercio Piemontesi Via Ventimiglia 165 – 10127
TORINO Katia Franchini
011.6700660 – Paola Nano
011.6700670
011.6965456
[email protected]
17
-12/09/2006 - MISSIONE IMPRENDITORIALE IN TURCHIA: SETTORE AMBIENTE
La Camera di commercio di Torino e Promos/Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con il
Ministero delle Attività Produttive - Punto di Contatto Nazionale, organizzano una missione istituzionale
e imprenditoriale in Turchia con l’obiettivo di diffondere una nuova cultura d’impresa legata alle linea
OCSE e creare contatti personalizzati per le imprese.
La missione si terrà dal 10 al 12 settembre 2006 e verrà organizzata con il supporto del Desk Turchia
delle due camere di commercio, operativo ad Istanbul presso la Camera di commercio italiana.
Per quanto riguarda le aziende piemontesi, il focus sarà sul settore ambiente e le agende di incontri
prevederanno contatti con aziende turche dei settori indicati nella compilazione della scheda di
adesione.
I posti disponibili per aziende partecipanti sono cinque: verrà data priorità di iscrizione in base
all’ordine cronologico di ricevimento della scheda di adesione.
La Turchia il cui tasso di crescita del PIL nel 2005 è stato del 7,7%, continua ad essere un paese
importante per l’Italia che è il terzo partner commerciale e che si posiziona al sesto posto per
investimenti diretti.
Il tema della protezione ambientale conosce una nuova attenzione nel paese che ha preventivato
finanziamenti pari a 8-10 miliardi i dollari per i prossimi anni.
Le tecnologie ambientali più richieste sono nel campo delle energie alternative, riciclaggio rifiuti,
trattamento acque.
La missione prevede la partecipazione ad una conferenza per la diffusione delle linee OCSE a cui farà
seguito un’agenda d’incontri bilaterali con imprese locali, in base alle specifiche esigenze segnalate da
ciascuna impresa partecipante.
COSTI DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione per un rappresentante aziendale, grazie al contributo del Ministero Attività
Produttive è pari a Euro 700.00 + IVA, comprensiva di:
• Volo A/R e trasferimenti interni in classe economica (business su richiesta);
• Trasferimenti comuni da e per l’aeroporto;
• Pernottamento e prima colazione (2 notti hotel in camera singola);
• Ricerca e selezione di partner locali;
• Agenda incontri d’affari personalizzata;
• Assistenza diretta durante la missione;
• Servizio di interpretariato;
Tutte le spese extra sono a carico dei partecipanti. La quota di partecipazione potrà subire variazioni
per fattori indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Eventuali variazioni saranno tempestivamente
comunicate.
PROGRAMMA E SCHEDA DI ADESIONE
Si prega di prendere attentamente visione del programma e di compilare debitamente la scheda di
adesione da inviare via e-mail e via fax alla Segreteria Organizzativa di Torino: Camera di commercio
di Torino – Settore Estero Via San Francesco da Paola, 24 10123 – Torino Att.: Giovanni Pischedda
Tel.: 011 571 6368 / 6365 Fax: 011 571 6369 E-mail: [email protected]
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Grecia - Opportunità d'affari
La Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco propone le seguenti opportunità d'affari:
IOANNIDOU MARIA Agias Sofias 92 - 54634 Thessaloniki Tel. 0030-6945-549827 Fax : 00302310-234977 e-mail : [email protected] Resp. per contatti : Mouratidis Alexandros
Richiesta : Produttori e grossisti italiani di abbigliamento femminile.
PETRIDIS GAVRIIL & MICHAIL Katsimidi 25 - 54638 Thessaloniki Tel. 0030-2310-247561 Fax :
0030-2310-24788 Resp. per contatti : Petridis Gavriil
Richiesta : Produttori italiani di sedie per cucine.
ATHANASIADIS DIMITRIOS Ippokratous 12 - 50100 Kozani Tel. 0030-24610-36028 Fax : 003024610-33058 e-mail : [email protected] Resp. per contatti : Athanasiadis Dimitrios
Richiesta : Produttori italiani di piccola pelletteria.
Per ulteriori informazioni:
[email protected]
www.italchamber.gr
Tel.:
0030/2310/951272
Fax:
0030/2310/951542
E-mail
:
GLOBUS Sportello per l’Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Vercelli: Rag.a Elena
Baldin - tel. 0161/598.303 - fax 0161/598265 – E-mail [email protected].
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NOTIZIE DALLA COMUNITÀ EUROPEA
UE FOCUS
La Commissione prepara la revisione dell’art. 82
Dalla procedura di consultazione chiusa a fine marzo è emersa un’ampia condivisione delle parti circa
l’intenzione della Commissione europea di adottare un approccio più economico all’art. 82 del Trattato
CE (abuso di posizione dominante). L’obiettivo della revisione è duplice: da un lato migliorare la
qualità delle decisioni e dall’altro accertarsi che esse continuino sulla buona strada. La consultazione
consentirà all’Esecutivo di presentare un documento formale, eventualmente sotto forma di linee
direttive. La Commissione ha inteso esaminare in modo più preciso gli effetti potenziali in termini
economici di comportamenti di evizione delle imprese che si trovano in posizione dominante. Il
documento si concentrava sugli ostacoli all’ingresso nel mercato attraverso pratiche sui prezzi, ribassi
o vendite legate ma non trattava di altri comportamenti discriminatori o di sfruttamenti abusivi da parte
di un’azienda della sua posizione sul mercato (per esempio attraverso prezzi elevati). Tali categorie di
abuso saranno infatti specificate entro fine anno e in primavera verrà organizzata un’audizione
pubblica al riguardo. Con l’introduzione della nozione di guadagni efficienti nell’analisi tradizionale
degli abusi in posizione dominante, la Commissione cercherà di determinare se gli effetti benefici
pratici di aziende permetteranno di compensare le perdite della concorrenza che ne derivano. Non
tutti i comportamenti sono necessariamente abusivi o restrittivi; rispetto al passato, l’analisi degli effetti
pratici commerciali delle aziende si accentrerà su più aspetti. Per constatare i guadagni in efficacia,
l’esame dovrà mostrare l’effetto di causa dell’azienda e i benefici supplementari che ne derivano per i
clienti e i consumatori. Per quanto riguarda le pratiche legate come ad esempio i ribassi la
Commissione si interroga sull’opportunità di considerare come abusive solo le pratiche che rischiano
di escludere concorrenti altrettanto efficaci rispetto all’azienda in posizione dominante.
La Commissione europea ha ben accolto il voto del Parlamento a
favore della proposta della Commissione di realizzare un
collegamento tra il sistema Europeo per la registrazione dei
brevetti industriali e il sistema internazionale dell’Organizzazione
Mondiale della Proprietà Intellettuale.
Le proposte permetteranno alle imprese di ottenere con una sola richiesta la protezione dei brevetti
non solo in Europa, grazie al sistema comunitario, ma anche nei paesi che fanno parte dell’Atto di
Ginevra sulla registrazione internazionale dei brevetti industriali. La prima proposta riguarda
l’adesione della Comunità europea all’Atto di Ginevra, mentre la seconda contiene le disposizioni
necessarie per dare effetto a tale adesione, in particolare in riferimento ad una modifica del
regolamento n° 6/2002 del Consiglio sui brevetti comunitari. Il Commissario europeo Mc Creevy ha
sottolineato l’importanza del voto, per il raggiungimento di obiettivi quali la salvaguardia da parte
delle imprese dei diritti sui brevetti e modelli e lo snellimento delle procedure burocratiche in modo da
incoraggiare gli scambi commerciali.
20
Il sistema di protezione dei disegni comunitari prevede la protezione dei brevetti registrati su tutto il
territorio dell’UE, mentre la Convenzione di Ginevra permette di ottenere la protezione in un certo
numero di paesi mediante un’unica domanda di registrazione internazionale. Grazie a questa
procedura semplificata, sarà possibile realizzare economie di costo ottenendo un impatto positivo
sulle attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Il collegamento tra i due sistemi di protezione porterà
dei vantaggi soprattutto a settori industriali quali il tessile, dell’arredamento, dell’automobile, della
gioielleria e dei telefoni cellulari.
Parlamento europeo: divieto di utilizzo di trucioli di legno nel vino
In base a un'interrogazione orale alla Commissione europea si è svolto un dibattito in PE sulla
proposta di consentire l'invecchiamento del vino ricorrendo a trucioli di legno. La questione dei trucioli
di legno come metodo di produzione in cantina del vino era stata già sollevata con molte polemiche
all'epoca dell'Accordo siglato tra l'UE e gli Stati Uniti sul commercio vitivinicolo che, tra le altre cose,
riconosceva questa pratica enologica. Secondo dati elaborati dall'organizzazione degli imprenditori
agricoli Coldiretti - che ha peraltro condannato la proposta all'esame del comitato vini - nell'ultimo
quarto di secolo il consumo di vini di qualità classificati in Europa come VQPRD (DOC e DOCG per
l'Italia) è aumentato del 54,6% in Italia, del 51,4% in Francia e dell'82,4% in Spagna, mentre
contemporaneamente in questi stessi Paesi si è praticamente dimezzato il consumo di vini da tavola.
L’Italia, inoltre, che rappresenta circa il 25 per cento delle esportazioni mondiali e ha recentemente
conquistato negli Usa il primato delle vendite. Nel 2005 la produzione di vino in Italia era pari a 48,1
milioni di ettolitri, con un fatturato di 9 miliardi di euro e un valore delle esportazioni di 3 miliardi di euro
realizzati grazie anche a 460 vini DOC, DOCG e IGT. Il nostro Paese, infine, conta 147 strade del vino
e dei sapori e 540 città del vino, che delimitano territori e aziende aperti ai visitatori. Il PE evidenzia il
rischio di mettere a repentaglio gli sforzi dei produttori tesi al miglioramento della qualità del vino. I
deputati chiedono il divieto di utilizzo dei trucioli di legno per i vini di qualità, mentre sulle etichette
degli altri deve essere indicato il ricorso a tale metodo. Promossa da Vincenzo LAVARRA (PSE, IT),
l'interrogazione orale alla Commissione ricorda che l'UE ritiene prioritarie le politiche di tutela dei
consumatori, di trasparenza delle etichette dei prodotti alimentari e di valorizzazione della qualità dei
prodotti agricoli. Tuttavia, in sede di Comitato di gestione vino, sarebbe stata raggiunta una intesa di
massima fra la maggioranza dei delegati nazionali che include tra le pratiche enologiche di
invecchiamento anche il ricorso all'utilizzo di trucioli. D'altra parte, è sottolineato che i consumatori
europei si stanno sempre più orientando verso i vini di qualità, «anche in virtù dell’affidamento a
pratiche tradizionali e sicure di produzione con forte radicamento territoriale», e che la competitività
del settore vitivinicolo europeo «si fonda principalmente su prodotti di qualità certificata, che
incontrano sempre più il favore dei consumatori del mercato internazionale». Pertanto, alla luce degli
orientamenti comunitari in materia di qualità e trasparenza delle etichette, è chiesto alla Commissione
come valuta la proposta all'esame del Comitato Vini e se, al riguardo, non ritiene che detta pratica
enologica potrebbe essere lesiva dei principi di trasparenza «simulando impropriamente le
caratteristiche dei vini che si ottengono normalmente attraverso un invecchiamento tradizionale in
barrique». Inoltre, la Commissione è invitata ad esprimere la sua opinione sulla necessità, sottolineata
dall'interrogazione, di non autorizzare tali pratiche per i vini DOC, DOCG, IGT e, per gli altri vini, di
imporre l’obbligo di citare in etichetta la pratica di utilizzo di truciolato di legno. D'altra parte, è chiesto
all'Esecutivo se non ritiene che l’autorizzazione di detta pratica possa provocare un abbandono da
parte dei produttori europei dei metodi tradizionali di invecchiamento, «a causa dei costi superiori di
dette pratiche rispetto alla eventuale nuova» e se ha valutato gli impatti di questa proposta, in
particolare quelli dei riflessi sulla competitività del mercato europeo dei vini di qualità.
Revisione a metà strada del Libro bianco sui trasporti: la
Commissione punta per il futuro sul contributo di tutti i tipi di
trasporto compreso quello stradale
Il 22 giugno la Commissione europea ha presentato il bilancio a metà strada sull’attuazione del Libro
Bianco sulla politica UE dei trasporti del 2001. Con la comunicazione, attesa da lungo tempo, la
Commissione intende riequilibrare il rapporto fra trasporto basato sulla strategia di Lisbona, nuove
tecnologie e logistica proponendo varie azioni da qui al 2010.
21
Nel Libro Bianco del 2001 si era scelto un approccio ambizioso puntando sul trasporto intermodale,
dando ampio spazio al rilancio delle ferrovie per limitare la crescita del trasporto stradale. La
Commissione afferma che dal 2001 gli obiettivi non sono cambiati. E’ mutato tuttavia il quadro:
allargamento dell’UE, ambiente industriale internazionale competitivo, scarsa crescita, impegni
ambientali, terrorismo.
La Commissione preferisce adesso gestire il potenziale di ogni tipo di trasporto. Se nel 2001 si dava
priorità alle ferrovie, oggi si deve puntare sui vantaggi di tutti i tipi di trasporto compreso quello
stradale. Contrariamente al Libro bianco del 2001 che proponeva ben 60 misure precise da prendere
a livello UE, il documento di revisione propone azioni generali che privilegino la concertazione con i
partner, secondo il seguente calendario:

2006: Bilancio del mercato interno stradale, azioni per eliminare gli ostacoli tecnici
all’interoperatività e al riconoscimento reciproco delle strutture ferroviarie e dei programmi per
promuovere i corridoi ferroviari di merci nella logistica; bilancio della liberalizzazione in campo
aereo, esame degli oneri e capacità aeroportuali; strategia quadro per la logistica del trasporto
merci europeo e dibattito su una possibile azione a livello UE; identificazione di futire eventuali
applicazioni per i trasporti del sistema europeo Galileo; strategia per la sicurezza delle
infrastrutture critiche; piano d’azione per l’efficacia energetica e tabella di marcia per energie
rinnovabili;

2007: Libro Verde sui trasporti urbani; definizione di un piano d’azione per la logistica dei
trasporti; consultazione per una tassazione intelligente delle infrastrutture (ogni tipo di
trasporto); revisione delle regole su condizioni di lavoro per il trasporto stradale; revisione del
mercato interno ferroviario; inizio di Naiades (programma di azione UE per la navigazione);

2008: Libro Bianco sullo spazio marittimo comune; definizione di una politica UE per la
tassazione intelligente delle infrastrutture; seguito del Libro verde sui trasporti urbani; avvio di
un programma per introdurre sistemi intelligenti nel trasporto stradale; bilancio delle regole di
sicurezza in campo marittimo e aereo, esame di un regime di sicurezza per il trasporto
pubblico;

2009: Adesione dell’UE alle organizzazioni internazionali (in particolare all’OMI,
Organizzazione marittima internazionale, ed all’OACI, Organizzazione dell’aviazione civile
internazionale); inizio della concessione per Galileo; attuazione del sistema UE di gestione del
traffico ferroviario (RTMS) su alcuni corridoi;
La Commissione europea lancia un appello per l’introduzione di
obblighi di trasparenza sui mercati obbligazionari e degli altri
strumenti finanziari diversi dalle azioni
L’appello si inserisce nell’ambito delle direttive per la regolamentazione dei mercati finanziari,
riferendosi in particolar modo ai mercati obbligazionari e degli strumenti finanziari diversi dalle azioni.
L’obiettivo dell’inchiesta è quello di raccogliere informazioni e dati sull’introduzione di nuovi obblighi di
trasparenza. Le risposte a quest’appello serviranno a redigere il rapporto che la Commissione dovrà
trasmettere al Consiglio dei Ministri e al Parlamento nell’ottobre 2007. Si tratta una questione
d’importanza notevole per determinare quanto sarà conveniente l’introduzione su scala europea di
nuove esigenze di trasparenza pre e post negoziazione. L’appello sollecita pareri riguardo alla
pertinenza delle priorità proposte e pone una serie di questioni sull’esistenza di problemi che
l’introduzione di nuovi obblighi di trasparenza servirà a risolvere. Il commissario McCreevy ha
sottolineato l’importanza della questione, che riguarda un aspetto fondamentale del mercato interno
degli strumenti finanziari diversi dalle azioni, auspicando di ricevere un riscontro da parte di tutti gli
stakeholders europei . Le risposte all’appello e i relativi dibattiti serviranno alla Commissione per
redigere un progetto di rapporto che sarà oggetto di una consultazione, e che precederà la redazione
definitiva del rapporto l’autunno del prossimo anno. La data limite per rispondere all’appello è il 15
settembre 2006.
22
Accordo politico quasi unanime sulla direttiva servizi
Il 29 maggio i ministri dell’economia dei 25 hanno trovato un accordo sulla proposta di direttiva sui
servizi nel mercato interno. Quasi tutte le delegazioni hanno indicato che sostengono il compromesso.
Solo Lituania e Belgio si sono astenuti. Quando il Consiglio adotterà la posizione comune il dossier
verrà trasmesso al PE. Un accordo in seconda lettura a fine anno pare possibile. Si è trattato di un
accordo politico senza voti contrari, che ha evitato uno scontro tra vecchi e nuovi membri.
Il testo del Consiglio è vicino al compromesso del PE votato in prima lettura, ripreso poi dalla
Commissione nella proposta modificata, segno dell’affermazione del PE nel gioco istituzionale
comunitario. Il documento rispetta il campo di applicazione della direttiva e approva il principio di libera
prestazione dei servizi che sopprime il principio del paese di origine per la prestazione transfrontaliera
dei servizi. Per trovare un accordo la presidenza austriaca doveva fare un passo verso una
maggioranza di paesi che ritengono restrittivo il compromesso, riprendendo l’idea del meccanismo
valutativo (screening) delle esigenze nazionali per la prestazione transfrontaliera di servizi. I paesi UE
che hanno autorizzazioni dovranno comunicarle alla Commissione (l’elemento è stato uno dei più
controversi). Alla data limite di trasposizione della direttiva ogni paese UE presenterà una relazione
sulle esigenze nazionali per la prestazione transfrontaliera di servizi attuati per motivi politici, di salute
e sicurezza pubblica, protezione dell’ambiente e legati alla protezione del lavoro. Le reazioni del
mondo politico, delle parti sociali e degli ambienti economici sono stati in maggioranza positive. I
gruppi PPE-DE e PSE del Parlamento europeo esprimono soddisfazione. In febbraio, la loro intesa
era stata indispensabile per far votare il compromesso con un’ampia maggioranza; Al contrario, i
Verdi/ALE del PE riconoscono alcuni progressi ma deplorano che l’accordo del Consiglio Competitività
non porti risposte soddisfacenti ai rischi che questa direttiva fa correre al modello sociale europeo. La
Confederazione europea dei sindacati (CES) si rallegra dell’accordo politico sulla direttiva, ritenendo
tuttavia che talune disposizioni restano da chiarire riguardo alla dimensione sociale del campo
d’applicazione, ovvero l’esclusione del diritto del lavoro e dei servizi sociali d’interesse generale e il
rispetto dei diritti fondamentali.
EuroCommerce si dichiara “rinfrancata” dall’accordo politico e accoglie positivamente le disposizioni
relative alla cooperazione amministrativa, all’accesso agevolato all’informazione e all’obbligo per gli
Stati membri di analizzare la propria legislazione nazionale alla luce della direttiva. La realizzazione di
un vero mercato interno dei servizi è sentita sempre più come una priorità: i ministri dell’area euro
infatti si sono recentemente detti preoccupati per l’alto livello dell’inflazione nel settore dei servizi.
Jean Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, ha deciso di approfondire l’analisi paese per paese
e settore per settore per far si che ogni Stato membro sappia che misura adottare. Il Commissario
Almunia ha dichiarato che l’inflazione nel settore dei servizi è stata generalmente più elevata (2.3 per
cento) dell’inflazione in generale, e molto più elevata nel settore dei prodotti industriali non energetici
0.7 per cento). I motivi sono stati individuati nella produttività più debole della manodopera, che ha
determinato una crescita maggiore del costo del lavoro, e inoltre nella concorrenza che ha patito
dell’assenza di un mercato unico dei servizi. Il commissario ha quindi auspicato un’applicazione a
breve scadenza di un direttiva sui servizi. Ad un recente incontro a Bruxelles di Confrontation Europe
si è evidenziato come oramai la questione della direttiva servizi porti ad interrogarsi sulla concezione
europea: se zona di libero cambio o costruzione politica con apertura di mercati e rispetto dei diritti
sociali. Il Consiglio trasmetterà la posizione comune sulla direttiva servizi probabilmente a settembre
nell’ottica di una seconda lettura del PE a novembre-dicembre. Il prof. Nicolaidis dell’Università di
Oxford ha paragonato il dibattito odierno sulla direttiva servizi a quello sulle merci di due decenni fa.
La grande differenza è la polarizzazione data dalle preoccupazioni nate dalla mondializzazione e la
distinzione tra vantaggi comparati e dumping sociale. Poiché il principio del paese di origine non è
stato accolto e quello del paese di destinazione neanche, la signora Nicolaidis ha parlato di
“riconoscimento reciproco regolato”: non è possibile “chiedere tutto prima” tramite un atto legislativo, la
regolamentazione è caratterizzata in questo caso da un processo dinamico. Attraverso tale metodo,
gli Stati membri non si affidano ciecamente l’uno all’altro Ma creano fra loro una “fiducia che li lega”. Vi
sarà più automatismo se i paesi ospitanti sono rassicurati dal buon funzionamento della cooperazione
amministrativa e in particolare dai controlli. Un ruolo significativo sarà sicuramente rivestito in materia
dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Altra questione è se i servizi siano merci o meno.
Secondo Evelyn Gebhardt esiste un’enorme differenza tra servizi e prodotti.
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Per Norman Rose, che dirige la BSA implicata nei servizi, “i servizi sono da considerare legati alle
persone” perché il capitale umano è altrettanto importante del capitale finanziario. Pisani Ferry invece
ritiene da economista che non esista una differenza fondamentale: i servizi evidenziano problemi che
comunque esistono anche con i prodotti.
Mc Creevy parla di due piste di riflessione per una revisione del
quadro di regolamento sui fondi di investimento
Il commissario Mc Creevy ha recentemente parlato degli elementi che potrebbero comportare il
miglioramento dei regolamenti per i fondi di investimento. Come il Parlamento europeo, la
Commissione vuole infatti migliorare il funzionamento dell’opuscolo semplificato, con una particolare
attenzione al modo in cui i fondi e altri prodotti di investimento vengono venduti agli investitori per
poter fare una scelta accorta. Il miglioramento dell’aspetto distribuzione del settore dei fondi di
investimento è una seconda pista di riflessione, vale a dire come utilizzare meglio le libertà del
mercato interno diminuendo i costi relativamente alti nel settore europeo dei fondi. La Commissione
ha chiesto ad un gruppo di esperti di ripresentare entro fine giugno una relazione sulle strozzature
maggiori. A luglio poi la Commissione proporrà un’audizione pubblica su tale relazione e su un
ulteriore documento sui fondi alternativi. Lo scorso aprile il Parlamento europeo aveva adottato una
relazione sulla gestione degli attivi, seguendo la linea del Libro verde del luglio 2005. I deputati
rilevano carenze per la protezione degli investitori, la diversità dei prodotti, le condizioni di
concorrenza giuste e la competitività globale del settore malgrado le direttive UE (1985/61,
2001/107/CE, 2001/108/CE) sugli organi di investimento collettivo in valori mobiliari (OPCVM).
Secondo il PE é necessario modificare il diritto europeo sui seguenti punti: un opuscolo semplificato,
la procedura di notifica, l’eliminazione degli ostacoli fiscali per le fusioni, l’adattamento degli attivi
eleggibili alle evoluzioni di mercato. Per l’informazione e la protezione degli investitori, si rileva che il
prospetto semplificato è stato introdotto sotto forme diverse da un paese UE all’altro e che a volte
delle esigenze nazionali rigorose si sono aggiunte malgrado la raccomandazione 2004/384/CE della
Commissione. Il PE propone un nuovo opuscolo semplificato sotto forma di scheda tecnica che
avrebbe nella lingua dell’investitore un insieme armonizzato a livello UE di informazioni sul tipo di
strumenti finanziari usati e sul rischio che hanno, sulla relazione totale spese generali-premi, e una
chiara descrizione della strategia di gestione di attivi. Il PE sottolinea anche la diversità delle esigenze
nazionali per la procedura di notifica di un fondo e fa notare che in pratica la procedura di notifica si è
trasformata in una procedura di autorizzazione rilasciata dall’autorità competente del paese di origine.
Infine i deputati invitavano la Commissione a identificare ostacoli, fiscali in particolare, alle fusioni
transfrontaliere dato che dimensione e numero dei fondi UE non sono ottimali e soli il 18 % di essi
sono transfrontalieri.
La prospettiva agricola (An agricultural perspective)
H. Summa, DG Agricoltura I Biocarburanti sono di particolare interesse per gli agricoltori poiché sono
questi a fornire la materia prima. I Biocarburanti sono una scelta vincente per:
¥ Riduzione delle emissioni di gas serra;
¥ Sicurezza negli approvvigionamenti;
¥ Spinta per l’innovazione;
¥ Sbocco per la produzione agricola;
¥ Fonte di lavoro e denaro per le comunità rurali.
La Commissione ha pubblicato una Comunicazione riguardante i biocarburanti, i cui punti principali
sono: Cominciarne la promozione ora (anche se la tecnologia dà qualche problema);
¥ Prepararsi per un utilizzo su larga scala (migliorare i costi per renderli più
¥ competitivi); Esplorare le possibilità d’impiego nei paesi in via di viluppo (che sono
fonti di materie prime).
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Per raggiungere questi obiettivi, si propone di:
¥ Stimolarne la domanda (il documento intende basarsi sulle regole di mercato);
¥ Catturare i benefici ambientali;
¥
Sviluppare produzione e distribuzione di biocarburanti;
¥ Espandere la produzione (gli strumenti sono già a disposizione, manca solo la domanda);
¥ Migliorare le opportunità commerciali per ottenere rifornimenti a costi più bassi; Sostenere i
paesi in via di sviluppo per fargli produrre le materie prime in maniera sostenibile;
¥ Supportare la ricerca e sviluppo. Per raggiungere l’obiettivo del 5,75% del mercato nel 2010,
l’Europa dovrà utilizzare 1518 milioni ha (15-16% del totale) per produrre materie prime per
biocarburanti. Questa superficie potrebbe essere quella lasciata libera dalla barbabietola da
zucchero e dai cereali dopo la fine dei sussidi. L’Europa ha bisogno di una strategia
equilibrata basata su produzione ed importazione. Attualmente meno del 2% della superficie
arabile europea è usata per produrre biocarburanti. Secondo uno scenario di crescita
bilanciata, metà delle materie prime dovranno essere importate. Quello che succederà
dipenderà dagli sviluppi del mercato e della PAC (Politica Agricola Comune). La riforma della
PAC (2003) con il disaccoppiamento, gli incentivi alla produzione di prodotti non alimentari ed
il premio per i prodotti energetici, favorisce la produzione delle materie prime per
biocarburanti. Un altro passo importante è stata la Riforma dello zucchero (2005).
I Programmi di sviluppo rurale (2007-13) aiuteranno a creare una catena dei biocarburanti ed ad
informare gli agricoltori sui biocarburanti (in questo quadro potrà essere supportata l’autonomia
energetica degli agricoltori). Oggi i biocarburanti si trovano in uno stadio intermedio. L’arrivo della
seconda generazione (che avrà una resa migliore) potrebbe portare ad una riduzione dei costi
nell’ordine del 20-30%, ma sono necessarie maggiori informazioni sull’energia da materie prime e
sulla tecnologia di conversione avanzata.
I problemi legati al commercio di biocarburanti (Biofuel trade
issue)
M. Junginger, Università di Utrecht La produttività della terra è il fattore chiave per lo sviluppo dei
biocarburanti: se l’agricoltura sviluppa la sua produttività, la biomassa potrebbe coprire il 50% del
fabbisogno energetico mondiale nel 2050. Una delle aree più promettenti è l’Africa del sud, ad es. il
Mozambico.
Il prezzo può variare di molto in funzione di diversi fattori (costo del lavoro, clima, ecc.), ma il fattore
più importante è il costo del lavoro.
Le barriere che bloccano il commercio di biocarburanti sono: Economiche: molte risorse ancora
troppo care;
¥ Tecniche;
¥ Tariffarie (tariffe doganali);
¥ Logistiche (pretrattamento inadeguato, capacità logistica insufficiente, prezzi dei trasporti);
¥ Disponibilità terriera;
¥ Altri criteri di sostenibilità;
¥ mancanza di regole contabili.
Per maggiori informazioni: www.bioenergytrade.org
La ricerca sui biofuels nel 7PQ (Biofuel RTD in FP7)
W. Raldow, DG Ricerca Il 7PQ coinvolge I 25 membri dell’UE, più i quattro paesi candidati ed i quattro
paesi associati. È un programma aperto e rientra nella Strategia di Lisbona. I biocarburanti sono
finanziati con il budget dei programmi per l’energia (2.3 miliardi di euro). Lo scopo della ricerca
energica è rendere la nostra energia più pulita, e quindi la ricerca sui biocarburanti deve essere
inquadrata in una visione generale.
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I fondi per la ricerca sui biocarburanti possono provenire da:
¥ Fondi del 7PQ:
¥ Programmi Ideas, People e Capacities;
¥ Altri programmi;
¥ Temi che riguardano l’energia;
¥ Fonti esterne al 7PQ:
¥ Intelligent Energy Europe (IEE);
¥ Fondi strutturali;
¥ Banca europea per gli investimenti (BEI).
I biocarburanti fanno parte della Piattaforma energetica insieme a: fotovoltaico (piattaforma
operativa), solare (operativa), ecc. è importante ricordare la propria Piattaforma tecnologica.
http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/2003/l_123/l_12320030517it00420046.pdf
26
Si ricorda ai nostri lettori che "CVC Notizie" è disponibile sul sito della Camera di Commercio di
Vercelli, www.vc.camcom.it, con le stesse caratteristiche dell'edizione cartacea e con largo anticipo
sull'arrivo per posta.
La versione on-line della rivista può essere scaricata in formato PDF dalla sezione ”Newsletter” del
sito camerale
ATTENZIONE AI FALSI BOLLETTINI D.A.
Quando si avvicina l’epoca del pagamento del Diritto Annuale, siamo costretti a segnalare il rischio dei
bollettini falsi.
L’unica modalità di pagamento del Diritto Annuale dovuto dalle imprese è ESCLUSIVAMENTE
attraverso il MODELLO UNICO F24, reperibile presso qualsiasi Sportello bancario o Ufficio
postale.
Per informazioni: Ufficio Diritto Annuale Tel.: 0161/598223 – Fax.:598265
848 800 540: È ATTIVO IL CALL CENTER PER IL REGISTRO IMPRESE.
La Camera di Commercio di Vercelli, dal mese di maggio 2003, ha attivato, in via sperimentale, il
servizio di Call Center per il
Registro Imprese.
Il servizio consente agli utenti
che utilizzano i servizi informatici e telematici
camerali, di dialogare con una
squadra di consulenti dotati di professionalità e
competenze specifiche in materia.
L’assistenza offerta riguarda i servizi connessi alla comunicazione "elettronica" tra imprese,
professionisti e Camera di Commercio per gli adempimenti legati al Registro Imprese (FEDRA,
TELEMACO e PRATICA TELEMATICA, FIRMA DIGITALE), nonché al Registro Protesti (ARIANNA).
Il Call Center risponde al numero verde 848 800 540, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore
17.00. Il costo del servizio per l’utente è di una telefonata urbana ordinaria.
ATTENZIONE! INGIUSTIFICATE RICHIESTE DI PAGAMENTO PER I TITOLARI DI MARCHI DI
IMPRESA.
Se avete depositato una domanda di registrazione per marchio d'impresa internazionale potreste
ricevere richieste di pagamento da parte di una certa "Centrale per il Commercio per l'Industria e
l'Artigianato", che si offre di inserire il vostro marchio in un registro dati dietro pagamento di € 1.423,10
su conti svizzeri. Non è un'iniziativa degli organismi ufficiali preposti alla tutela della proprietà
industriale. La Camera di Commercio di Vercelli conferma che nessun importo ulteriore è dovuto per la
registrazione del marchio internazionale, dopo aver effettuato il deposito della domanda presso l'Ufficio
marchi e brevetti della Camera di Commercio
SPORTELLO INTERCAMERALE
Lo Sportello intercamerale di Borgosesia (finanziato dalle Camere di Commercio di Vercelli, Biella e
Novara) ha un bacino di utenza che comprende 34 Comuni della provincia di Vercelli, 22 di Biella e 15
di Novara, attualmente è in grado di fornire servizi e svolgere pratiche di pertinenza del Registro
Imprese, Rec, Albi e Ruoli, Commercio Estero, Commissione Provinciale Artigianato, Albi e Ruoli,
Commercio Estero, Promozione, Marchi/Brevetti/Sanzioni, Panificazione, Ragioneria, Protesti e Ufficio
Prezzi.
Sede: Viale Varallo 33 - Borgosesia
Tel. 0163/21903 - Fax: 0163/26956
Orario apertura Uffici: 8.30 - 12.30 dal lunedì al venerdì; 14.45 - 15.30 dal lunedì al giovedì
Direttore responsabile CVC Notizie
Dr. Renato Boretti
Autorizzazione Tribunale di Vercelli n. 295 del 13.4.1995
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