distorsivo, anche perchè i sintomi accusati rimangono
sorprendentemente lievi per parecchie settimane
Trattamento
Le distorsioni lievi o di 1° grado possono essere semplicemente trattate con immediata applicazione di ghiaccio e con il
riposo articolare per almeno 48 ore.
Se il dolore e la tumefazione persistono oltre le 48 ore è consigliabile sottoporsi ad una visita specialistica. Nelle distorsioni di media gravità, quando l’esame radiografico risulta
negativo sia per fratture che per alterazioni angolari, il polso
dovrà essere comunque immobilizzato con un apparecchio
gessatio o con un tutore facilmente reperibile in commercio
per almeno 7-10 giorni e rivalutato clinicamente.
Nelle distorsioni gravi sarà necessario un trattamento chirurgico per la riparazione diretta del legamento leso o per
la sua reinserzione ossea.
Sarà comunque opportuno ricordare al paziente che il
recupero completo del polso, nel caso di ricostruzioni complesse, potrà richiedere anche 8-10 settimane.
LA DISTORSIONE
DI POLSO
Dr. Borelli Pier Paolo ©
DR. PIER PAOLO BORELLI
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Specialista in Chirurgia della Mano
Il presente opuscolo riveste carattere informativo per i pazienti.
Non è di carattere divulgativo o pubblicitario ed il suo utilizzo
è consentito solo all’interno del Poliambulatorio.
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Quando si parla di distorsioni si tende a pensare ad un meccanismo traumatico che solitamente colpisce articolazioni
come la caviglia o il ginocchio. Tuttavia anche una articolazione come il polso può essere coinvolta in meccanismi
distorsivi che possono determinare gli stessi effetti lesivi
sulla sua complessa architettuta osteolegamentosa. Il polso
è costituito in effetti dall’estremità distale del radio e dell’ulna e dal carpo costituito a sua volta da 8 ossa. Tutte queste
strutture sono strettamente collegate tra di loro da un complesso sistema legamentoso.
L’integrità di tale sistema legamentoso è indispensabile
una o entrambe le mani. L’urto con il terreno può avvenire
sul palmo della mano oppure sul dorso della mano e di
conseguenza il polso verrà costretto ad un piegamento forzato in estensione, più frequente, o in flessione. Tale meccanismo potrà determinare un semplice allungamento o una
vera e propria rottura dei legamenti che mantengono collegate tra di loro le ossa che compongono l’articolazione del
polso.
Tale evento viene denominato Distorsione di polso.
Solitamente il polso si gonfia e il dolore compare immediatamente nel momento del trauma distorsivo. Il dolore e il
gonfiore possono progressivamente diminuire fino a scomparire completamente nel giro di alcune ore. Il dolore può
tuttavia persistere a riposo oppure comparire solo durante i
movimenti del polso. A volte può comparire, a distanza
variabile dal trauma, una sensazione di “click”, solo a volte
associata a dolore. In genere si riconoscono 3 gradi di
distorsione. Nel 1°grado, o distorsione lieve, i legamenti
sono solamente allungati ma non rotti e la limitazione funzionale è minima e transitoria. Nel 2° e 3° grado, distorsione media o severa , uno o più legamenti possono essere
rotti e determinare una discreta o grave limitazione funzionale del polso. Il legamento può distaccarsi dall’osso a
livello della sua inserzione e, a volte, strappare anche un
piccolo frammento osseo..
Diagnosi
Proprio per evitare di sottostimare una distorsione di media
o severa gravità che nasconde una lesione legamentosa e
per escludere una frattura di polso o di una delle ossa del
carpo, nel caso di traumi distorsivi di polso caratterizzati
dal persistere di dolore e di gonfiore è consigliabile sottoporsi ad una visita specialistica in occasione della quale
verrà preso inizialmente in esame il meccanismo traumatico. Successivamente un esame clinico appropriato potrà
focalizzare nel polso la sede del dolore e farà considerare il
sospetto di una lesione legamentosa o di una frattura ma
non consentirà di formulare alcuna diagnosi certa. Un
esame radiografico potrà però rivelare l’esistenza di una
frattura o indirizzare ulteriormente la diagnosi verso una
lesione legamentosa.
In tal caso sarà necessario ricorrere ad esami strumentali
più sofisticati come la TAC o la RMN o ad un esame più
invasivo, come l’artroscopia di polso, in grado di rivelare
quale legamento sia leso ed in che misura.
Sfortunatamente il riconoscimento di una lesione legamentosa viene spesso ritardata di giorni o settimane perchè a
volte è il paziente stesso che considera banale il trauma
affinchè gli apparenti semplici movimenti del polso come la
flesso-estensione avvengano in una situazione di stabilità.
La lesione di uno o più legamenti determina una condizione
di instabilità tra le ossa del carpo così che i semplici movimenti del polso avvengano con limitazione e producano
dolore e con il passare del tempo determinino una usura
della cartilagine articolare e una artrosi progressiva Durante
una caduta, evento frequente sia nella vita di tutti i giorni
che nelle più svariate attività sportive, la risposta naturale
è quella di proteggersi nel momento dell’impatto a terra con
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