ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECORVINO PUGLIANO
“ S.E. MONSIGNOR GIOVANNI TORIELLO “
Cod. Mecc. SAIC86200P
AUTONOMIA 114
C. F. 95021480652
PIANO
TRIENNALE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
“L’educazione non serve a preparare alla vita ma è vita stessa”
John Dewey
1
INDICE
Il P.T.O.F.
PAG. 5
La premessa
Cosa cambia
Elementi costitutivi del Piano triennale dell’offerta formativa
Collegamento tra PDM e PTOF
Coinvolgimento di stakeholder esterni
CAPITOLO I: L’I.C. Montecorvino Pugliano si presenta
PAG. 10
L’identikit dell’I.C. Montecorvino Pugliano
Analisi del contesto territoriale
Indirizzi di studio
Alunni frequentati (dato riferito all’a.s. 2015/2016)
Orario
Flessibilità organizzativa - Tempo scuola – AOF
La mission
La vision
Obiettivi di qualità
Obiettivi Prioritari (L.107/2015)
CAPITOLO II: COMUNICAZIONE E TERRITORIO
PAG. 17
Comunicazione esterna: rapporti scuola-famiglia
2
Comunicazione esterna: Rapporto scuola – Comune di Montecorvino Pugliano e Istituzioni e
Associazioni locali e territoriali
Reti di scuole
CAPITOLO III : L’ORGANIZZAZIONE
PAG. 20
Organigramma
Risorse interne
Risorse Umane e risorse strutturali
Funzionigramma:
Organi Collegiali
CAPITOLO IV : IL MIGLIORAMENTO
PAG. 31
Punti di forza
Criticità
Aree di miglioramento: Esiti, priorità, traguardi, processi triennali da migliorare
Azioni di miglioramento
Risorse interne coinvolte nel miglioramento
Ordini di scuola e classi coinvolte nel miglioramento
Consulenze Esterne/Reti coinvolte nel miglioramento
CAPITOLO V: LA PROGETTAZIONE CURRICULARE, I BISOGNI EDUCATIVI
Curricolo Verticale d’Istituto
PAG. 36
Orientamento scolastico e professionale
Attività alternative all’insegnamento della Religione cattolica per alunni della Primaria e della
secondaria di I grado
Curricolo potenziato
PAG. 41
CAPITOLO VI: AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CAPITOLO VII: LA VALUTAZIONE
PAG. 44
CAPITOLO VIII: L’INCLUSIVITA’ E L’INTEGRAZIONE – IL PAI
PAG. 49
CAPITOLO IX: L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
PAG. 50
Posti comuni e di sostegno
Organico di potenziamento
Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limitie dei parametri come riportati nel
comma 14 art. 1 legge 107/2015
CAPITOLO X: IL FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
PAG. 53
CAPITOLO XI: LA SICUREZZA
PAG. 54
3
CAPITOLO XII: LA PRIVACY
PAG. 62
CAPITOLO XIII: I REGOLAMENTI
PAG. 64
CAPITOLO XIV: IL PIANO DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE
PAG. 64
CAPITOLO XV: IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE
PAG. 64
CAPITOLO XVI: IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE ATA
PAG. 65
CAPITOLO XVII: IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
PAG. 65
CAPITOLO XVIII: IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
PAG. 66
PAG. 66
CAPITOLO XIX: LA CARTA DEI SERVIZI
CAPITOLO XX: IL MONITORAGGIO, IL CONTROLLO E IL RIESAME
ALLEGATI
1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti
2. Patto di corresponsabilità
3. PNSD - Piano Nazionale Scuola Digitale
4. PDM - Piano di Miglioramento
5. Curricolo Verticale d’Istituto
6. Curricolo potenziato
7. Rubriche di Valutazione
8. PAI - Piano Annuale dell’Inclusività
9. Sicurezza
10. Privacy
11. Piano viaggi d’istruzione
12. Piano delle Attività del Personale Docente
13. Piano delle Attività del Personale ATA
14. Piano della Formazione del personale docente
15. Piano della Formazione dei personale ATA
4
PAG. 67
IL P.T.O.F.
La premessa
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), ai sensi di quanto previsto dal c. 3 art. 1
della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”,è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole
scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Scaturisce da una riflessione sui bisogni educativi espressi dal contesto sociale, culturale
ed economico, dalle diverse esigenze formative degli alunni, dalle attese espresse dalle
famiglie e si arricchisce di stimoli che favoriscono percorsi integrati valorizzando tutte le
opportunità culturali, ricreative, sportive e interculturali presenti sul territorio.
E’ un documento pubblico, trasparente e condiviso in cui si esplicita l’autonomia
scolastica e la flessibilità curricolare.
E’ un documento flessibile, dinamico che viene aggiornato annualmente per poter
raggiungere traguardi di miglioramento graduali.
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo
Montecorvino Pugliano è redatto dalla Funzione Strumentale ad esso preposta ed è elaborato
dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione
e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di Indirizzo1 prot. N. 4905
C1 del 24 Novembre 2015, che si allega al presente documento e ne è parte integrante
Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti con delibera n. 2 nella
seduta del 18 gennaio 2016 ed è stato poi definitivamente approvato dal Consiglio d’Istituto
con delibera n. 26 nella seduta del 19 gennaio 2016.
Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge
ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato e, infine, è
stato pubblicato sul portale unico dell’Istituto e sul Portale Scuola in Chiaro.
1
Allegato n. 1: Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti
5
Cosa cambia
La Legge 107/2015 di “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione” ha ridefinito
sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del POF,
modificando quando previsto dalla normativa precedente:
DPR n. 275/1999
L n. 107/2015
Durata
Annuale
Triennale - revisione annuale
Indirizzi
Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico
Stesura
Collegio Docenti
Collegio Docenti
Approvazione
Collegio Docenti
Consiglio d’Istituto
Adozione
Consiglio d’Istituto
La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di
elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico” (art.1, comma14),
anziché degli indirizzi del Consiglio di Istituto. Quindi:
alla luce
- della Legge n.107 del l3 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56-58, 124 dell’art.1, che
definiscono i contenuti del PTOF
- della mission dell’Istituto
- delle finalità e degli obiettivi generali delle Indicazioni Nazionali
- delle priorità e dei traguardi individuati nel RAV Report di Autovalutazione
- degli indirizzi già individuati dal Consiglio di Istituto
in attesa
- dell’emanazione dei decreti legislativi attuativi individuati dai commi 180-185 della Legge n.107/2015
o di eventuali modelli standard di PTOF definiti a livello ministeriale
al fine
- di consentire una progettazione unitaria del PTOF
sono state elaborate dal Dirigente Scolastico nell’Atto di Indirizzo, le linee di indirizzo che forniscono
indicazioni di massima per la stesura del Piano per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
6
Elementi costitutivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE
RAV
ATTO DI INDIRIZZO
DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
AL COLLEGIO DOCENTI
ATTO DI
INDIRIZZO
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
PdM
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA TRIENNALE
POFT
7
Collegamento tra PdM e PTOF
A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione,
dopo la compilazione e la revisione del RAV Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori
messi a disposizione dall’INVALSI, emerge:
ESITI DEGLI STUDENTI
Punti di forza:
Risultati alquanto positivi da parte della totalità dell’utenza anche grazie alla personalizzazione dei
percorsi educativi. Nella scuola primaria il valore percentuale di ammissione alla classe successiva
supera tutti gli altri valori di riferimento (provinciali, regionali, nazionali).
Punti di debolezza
La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce;
le disparità di risultati sono concentrate nei plessi di minor frequenza, dislocati in collina.
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Punti di forza:
Buone sono le iniziative per l’inclusione e la differenziazione anche se necessiterebbero di ulteriori
risorse. La scuola ha curato con attenzione l’individuazione del curricolo fondamentale a livello di
istituto, strutturandolo in verticale e condividendolo in tutti e tre gli ordini scolastici (infanzia, primaria,
secondaria di primo grado).
Punti di debolezza:
Debole implementazione delle attività laboratoriali e non diffuso utilizzo di supporti didattici
multimediali dovuto anche a problemi tecnici. Debole curvatura della progettazione curricolare alle
competenze e ai compiti di realtà. Inoltre, i risultati delle prove Invalsi hanno evidenziato che i nostri
allievi non sanno applicare le abilità apprese a scuola ad un contesto meno strutturato in cui devono
decidere quali sono le conoscenze pertinenti e come applicarle.
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE
Punti di forza:
Positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche
attraverso il sito web.
Punti di debolezza:
Purtroppo sono state poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici.
La dematerializzazione dell’ufficio di segreteria non è stata completata.
La comunicazione tra i plessi è stata carente e finora basata sul cartaceo.
Manca una strutturata leadership distribuita.
***
Questi dati hanno determinato la scelta degli obiettivi del RAV e hanno spinto il gruppo di
miglioramento ad un confronto dal quale è emersa la necessità di condividere i processi e i percorsi tra
i docenti al fine di migliorare i risultati scolastici soprattutto in italiano e matematica senza trascurare
le competenze in Lingua straniera e le competenze comunicative oltre alle competenze chiave di
cittadinanza. E’ necessario, dunque, che il curricolo verticale sia curvato sul trasferimento delle
conoscenze in competenze, su una didattica innovativa, finalizzata al saper fare con il relativo
monitoraggio di tre aree di processo: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO – INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE.
8
Coinvolgimento di stakeholder esterni
Il Dirigente Scolastico, nell’arco temporale di elaborazione del PTOF, ha promosso i necessari rapporti
con gli enti locali e con diverse realtà istituzionali, culturali, locali, sociali, ed economiche operanti nel
territorio, realizzando diverse reti che coinvolgono altre istituzioni scolastiche, Enti locali, associazioni
sportive e culturali del territorio; ha tenuto conto, altresì, delle proposte e dei pareri formulati dai
genitori negli Organi Collegiali.
9
CAPITOLO I
L’I.C. Montecorvino Pugliano si presenta
L’identikit dell’I.C. Montecorvino Pugliano
LA SCUOLA DELL'INFANZIA
CAPOLUOGO SANTA TECLA SAN VITO BIVIO PRATOLE
LA SCUOLA PRIMARIA
CAPOLUOGO SANTA TECLA SAN VITO BIVIO PRATOLE
LA SCUOLA SECONDARIA
SANTA TECLA BIVIO PRATOLE
L’Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano istituito ai sensi della L.97/1994, è stato oggetto di
dimensionamento riducendo i suoi plessi all’ambito territoriale del comune .
È intitolato a Monsignor Giovanni Toriello, illustre cittadino della comunità e parroco del Duomo di
Salerno dal 1966 al 1996.Unanimamente riconosciuto come persona dotata di carisma e carica umana
tale da essere il promotore di numerose iniziative che ancora oggi si svolgono nel centro storico
coinvolgendo un gruppo di ragazzi che lo circondavano “i ragazzi di don Toriello”, e che grazie a lui
seppero esprimere doti e capacità artistiche e diventando essi stessi illustri cittadini nel campo artistico e
creativo. A Mons. Toriello si devono numerose iniziative come il Teatro Barbuti e la mostra permanente
del presepe in grandezza naturale del maestro Carotenuto tuttora attive dando così lustro e dignità ad un
centro storico degradato negli anni passati.
10
Analisi del contesto territoriale
La scuola è il centro di maggiore aggregazione culturale e sociale e si fa carico di prevenire le
devianze giovanili che rappresentano un pericolo reale in una società slegata dai vecchi rapporti sociali e
dalle tradizioni.
La nostra istituzione è dislocata su un vasto territorio suddivisa tra la zona collinare e quella
pianeggiante con non poche difficoltà di collegamento e comunicazione.
L’Istituto consta di ben 10 plessi, di cui 4 plessi della Scuola dell’Infanzia, 4 plessi di scuola
Primaria e 2 plessi della Scuola Secondaria di I grado.
I docenti, nonostante le difficoltà, stanno affrontando con competenza, motivazione e
professionalità, il nuovo assetto organizzativo della scuola in seguito all’emanazione della Legge
107/2015 “La Buona Scuola”.
Dall’osservazione sistematica degli alunni, dai contatti con le famiglie e con le altre realtà
extrascolastiche, dalle relazioni con gli Enti Locali e con tutti i soggetti presenti sul territorio, la
comunità scolastica ha individuato le seguenti problematiche:
Socioculturale: il comune è formato da più frazioni molto diverse tra loro per conformazione
territoriale (collinare – pianeggiante), per la densità di popolazione e per la diversità di livello
socio-economico e culturale. In particolare, si rileva che nei territori di San Vito e Bivio Pratole
si registra una continua espansione urbanistica e un conseguente incremento demografico che ha
portato all’incontro di modelli sociali e culturali diversi; mentre nei territori di Santa Tecla e
Capoluogo si registra un notevole calo demografico che influenza la costituzione di nuove classi
scolastiche con conseguente invecchiamento della popolazione e restrizione del nucleo
familiare.
La carenza su tutto il territorio di un tessuto associativo e di aggregazione giovanile a carattere
ricreativo, culturale e artistico finalizzato ad una reale integrazione dovrebbe essere in parte
colmata dalle strutture e gli spazi per l’impiego del tempo libero che sono in progetto da parte
dell’ente comunale. La piscina comunale, sita a Pugliano Capoluogo è a disposizione degli
alunni dell’Istituto Comprensivo per attività curriculari ed extracurriculari. Il nuovo palazzetto
comunale dello sport sito in Bivio Pratole è una struttura adeguata per allenamenti,
competizioni e gare, ma per ora solo parzialmente a disposizione dell’istituto. Il Teatro
Comunale è disponibile per attività educative – didattiche di associazioni quali ad es. l’ACLE,
spettacoli di fine anno e convegni. La biblioteca deve essere riorganizzata, alcuni plessi
mancano di connessione internet. In altri plessi non sempre il collegamento è sufficiente; in
alcuni plessi mancano o non sono funzionanti le nuove tecnologie (computer, LIM, connessioni
internet, stampante…); mancano anche strumenti e materiali didattici. La strumentazione
musicale non è utilizzata al meglio.
Intensa è la partecipazione dei genitori alla vita scolastica.
Amministrativa: gli Enti Locali, mostrano attenzione alle problematiche ed alle urgenze
scolastiche, ma riescono a soddisfare solo in parte le esigenze del vasto bacino di utenza (arredi,
manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali e degli spazi esterni etc.). Le opportunità di
collaborazione con l’Amministrazione comunale (anche attraverso la società “Montecorvino
Pugliano Multiservizi e Sport” s.r.l Società Unipersonale del Comune di Montecorvino Pugliano
senza scopo di lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto del requisito del
controllo integrale da parte dello stesso Comune promotore) e con le agenzie educative e le
associazioni culturali e sociali presenti sono buone.
11
Indirizzi di studio
SCUOLA DELL’ INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Alunni frequentanti2
Gli alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado sono così suddivisi:
Scuola dell’ Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di
76
Capoluogo
2
33
27
3+pluricl. 60
San Vito
3
68
27
6
96
Bivio Pratole
3
74
27
14
262
2
I dati si riferiscono all’a.s. 2015/2016.
12
N. alunni
5
N. classi
27
Curricolo
N. alunni
24
Ore
N. classi
Curricolo
1
Ore
N. alunni
Santa Tecla
Ore
N. sezioni
Plessi
Curricolo
I grado
3
71
15
318
ORARIO PRESUNTO a.s. 2016/2017
Scuola
Infanzia
Scuola
Primaria3
Secondaria
I Grado
3
Capoluogo
San Vito
Bivio Pratole
S.Tecla
TEMPO PIENO
50 h
su 5 gg/sett.
Tempo
Normale
27 h
su 5gg/sett.
8,15-13,15/16,15
8,00-13,00
/16,00
8,00-13,00/16,00
8,30-13,30/ 16,30
8,10-13,10
8,15-13,15
8,35-13,35
8,30-13,30
8,10-16,10
lunedì
8,15/16,15
mercoledì
8,35-16,35
martedì
8,30-16,30
mercoledì
Tempo
pieno4 40 h
settimanali
con mensa
8,10-16,10
8,15-16,15
8,35-16,35
8,30-16,30
Tempo
normale
30 h
su 6gg/sett
8,15-13,15
Tempo
Prolungato
38 h su
6gg/sett.
8,15-13,15
8,15-17,15 martedì
e giovedì
8,00-13,00
8,00/17,00
martedì e
giovedì
Tempo
Prolungato
36 h su 6
gg/sett.
8,15-13,15
8,00-13,00
8,15-16,15 martedì
e giovedì
8,00/16,00
martedì e
giovedì
Eventuale progetto accoglienza da definire.
4
Subordinato al servizio di refezione scolastica con contributo delle famiglie in base all’ISEE e alle strutture idonee forniti
dal Comune di Montecorvino Pugliano.
13
Flessibilità organizzativa - Tempo scuola – AOF
FLESSIBILITA’
ORGANIZZATIVA
ORGANIZZAZIONE E TEMPO
SCUOLA E CATTEDRA
DOCENTE
AMPLIAMENTO OFFERTA
FORMATIVA
Scuola del’Infanzia
Contemporaneità dei docenti per
svolgere attività laboratoriali
Tempo pieno 40 h. settimana
su cinque giorni a settimana
***
Docente 25 h. settimanali
Scuola Primaria
Moduli organizzati per fasce di età
per approfondimento nei campi di
esperienza in orario curriculare
Contemporaneità dei docenti per:attività alternative
Tempo normale
27 h. settimanali su cinque giorni
a settimana
L’ampliamento dell’Offerta formativa
prevede
attività
curriculari
e
pomeridiane extracurriculari rivolte al
recupero/consolidamento/potenziamen
to e valorizzazione delle discipline e di
obiettivi trasversali, al fine di offrire
risposte ai bisogni differenziati degli
alunni, per garantire loro pari
opportunità formative e risponde alla
finalità della prevenzione al disagio,
nel rispetto dei tempi e delle modalità
diverse di apprendimento.
-
gruppi di livello all’interno di
una classe o tra più classi
Tempo Pieno
- recupero/potenziamento
40 h settimanali su cinque giorni a
settimana con mensa
- sostituzione docenti assenti
***
- gruppi di livello classi parallele
inclusione alunni BES
Docente 24 h. settimanali
comprensivi di programmazione
- inclusione alunni stranieri
La cattedra del docente è articolata
in antimeridiano/ pomeridiano con
due ore di contemporaneità e due
ore di programmazione settimanale
Secondaria di I grado
- apertura classi parallele
-Gruppi di livello per
recupero/potenziamento
disciplinare
– alfabetizzazione alunni stranieri
Tempo normale:
30 h. su sei giorni a settimana
Tempo Prolungato:
38 h. su sei giorni a settimana di cui
due giorni con pausa mensa
36 h. su sei giorni a settimana di cui
due giorni con pausa mensa
***
Docente 18 h settimanali
(docenti di italiano e matematica
ore distribuite in antimeridiano e
pomeridiano)
14
L’ampliamento dell’Offerta formativa
prevede
attività
curriculari
e
pomeridiane extracurriculari rivolte al
recupero/consolidamento/potenziamen
to e valorizzazione delle discipline e di
obiettivi trasversali, al fine di offrire
risposte ai bisogni differenziati degli
alunni, per garantire loro pari
opportunità formative e risponde alla
finalità della prevenzione al disagio,
nel rispetto dei tempi e delle modalità
diverse di apprendimento. Promuovere
inoltre un percorso di orientamento alla
prosecuzione agli studi.
MISSION DELL’ISTITUTO
Le finalità primarie della scuola si concretizzano nel perseguimento dei seguenti obiettivi:
• garantire il “sapere”, il “saper essere”, il “saper fare”, il “saper scegliere” e il “saper vivere
insieme”attraverso lo sviluppo delle conoscenze, delle abilità e la maturazione delle competenze
chiave di cittadinanza e nella perfetta concretizzazione dei diritti sanciti dalla Costituzione della
Repubblica Italiana;
• garantirei principi di equità ed inclusività con l’obiettivo comune di elevare la qualità degli
apprendimenti;
• favorire il successo formativo di ciascuno e di tutti;
• creare ambienti di apprendimento significativo;
• educare ai valori e alla cittadinanza europei;
• promuovere la consapevolezza del “bene comune”;
• valorizzare le competenze professionali e il merito.
VISION DELL’ISTITUTO
La vision è ciò che la Scuola vuole essere nel futuro, la direzione verso cui deve muovere il
cambiamento, la motivazione per orientarsi quando i percorsi sono complessi e difficili. E la vision della
nostra Scuola è:
“diventare una finestra aperta per guardare il mondo
ed una porta aperta per far entrare il mondo”
OBIETTIVI DI QUALITÀ’
•
•
•
•
•
•
•
Migliorare la qualità della scuola attraverso una maggiore consapevolezza e partecipazione del
personale, degli studenti, delle famiglie e del territorio.
Promuovere la cultura della qualità progettuale e operativa attraverso l’attenta analisi e il
controllo continuo dei processi formativi.
Promuovere e incentivare le eccellenze offrendo occasioni ed esperienze significative nei
processi di apprendimento.
Utilizzare con efficacia ed efficienza le risorse disponibili aprendosi alle continue innovazioni
tecnologiche.
Realizzare un percorso formativo in cui l’alunno sia soggetto di diritto alla cura, all’educazione,
alla vita di relazione.
Creare occasioni ed opportunità di crescita culturale e professionale per alunni, docenti,
personale ATA, genitori e realtà territoriali.
Perseguire, in un clima sereno e disteso, la politica del “NOI” attraverso Collaborazione,
Condivisione e Corresponsabilità.
15
OBIETTIVI PRIORITARI (L. 107/2015)
PRIORITA’
SCUOLA
INFANZIA
Potenziamento competenze matematico-logiche
scientifiche
Valorizzazione competenze linguistiche
Valorizzazione competenze linguistiche in L2
Insegnamento lingua inglese nella scuola
dell’Infanzia
Potenziamento competenze espressive (arte,
musica, cinema, media
Potenziamento discipline motorie
Percorsi formativi individualizzati per il recupero
degli alunni con BES
Percorsi formativi individualizzati per il recupero
degli alunni diversamente abili
Percorsi formativi individualizzati per il
potenziamento delle eccellenze e la valorizzazione
del merito degli alunni
Definizione di un sistema di orientamento
Sviluppo competenze digitali
Didattica laboratoriale
Sviluppo di competenze di cittadinanza attiva
ispirate alla cura del “bene comune”, alla
consapevolezza dei diritti e dei doveri, al rispetto
della legalità , all’educazione interculturale e alla
pace e all’educazione alle pari opportunità
Valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l’interazione con le
famiglie e con le comunità locali
Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano
come lingua seconda
16
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
I GRADO
CAPITOLO II
COMUNICAZIONE E TERRITORIO
La relazione e il clima di lavoro fra il personale tutto e il rapporto con i genitori degli alunni sono
fondamentalmente positivi ma suscettibili di ulteriori miglioramenti attraverso una intensificazione delle
modalità e dei strumenti di comunicazione.
Pertanto la scuola è consapevole che una rete di comunicazione interna ed esterna sia un fattore
strategico da perseguire ed implementare perché :
- garantisce la massima informazione possibile agli utenti;
- favorisce la circolazione dell’informazione all’interno della scuola;
- documenta l’attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;
- rendiconta le attività ;
- consente di ottenere feedback dall’esterno
Comunicazione esterna
Rapporto scuola – famiglia
La scuola vuole creare un clima relazionale collaborativo con le famiglie perché solo attraverso le
sinergie sviluppate d’intesa fra scuola e famiglia è possibile realizzare percorsi educativi di eccellenza
nelle diverse dimensioni e garantire a ciascun alunno il pieno successo formativo. Pertanto la scuola si
mette in gioco impegnandosi sempre nell’instaurare un dialogo costruttivo grazie all’ ascolto attivo, al
confronto
ed
alla
ricerca
di
collaborazione
con
l'utenza.
La relazione comunicativa tra scuola e famiglia avviene attraverso:
• OOCC;
• incontri scuola-famiglia;
• colloqui individuali negli orari di ricevimento;
• incontri per la consegna del documento di valutazione quadrimestrale.
• Assemblee di genitori
Tutte le forme di comunicazione comprese le convocazioni a riunioni, ad incontri/colloqui collettivi ed
individuali con i docenti viene effettuata primariamente attraverso avvisi pubblicati sul Sito-Web
dell’Istituto ma anche attraverso avvisi cartacei e trascrizioni sul diario per non penalizzare le famiglie
socialmente e culturalmente svantaggiate ancora in situazione di emarginazione tecnologica.
La scuola, quindi,promuove occasioni d’incontro con i genitori degli alunni :
1. per informare e accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione dell’attività educativa
e didattica, alla programmazione e conduzione dell’attività stessa:
2. per illustrare e recepire istanze sulle linee essenziali della programmazione ed organizzazione
didattica;
3. per raccogliere di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine relazionale
dell’alunno al di fuori del contesto scolastico;
17
4. per consegnare ed illustrare i documenti di valutazione, occasione di verifica congiunta tra
scuola e famiglia a metà e a fine anno scolastico;
Uno strumento di FORTE SINERGIA è il Patto di Corresponsabilità5
Rivisto nell’a.s. 2015/16 sarà periodicamente
genitori ed alunni.
strumento di confronto e condivisione fra docenti,
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
•
•
INCONTRI
PERIODICI
PARTECIPAZIONE
ORGANI COLLEGIALI
►CONSIGLIO DI
ISTITUTO
COLLOQUI
INDIVIDUALI
INCONTRI PERSONALI
►CONSIGLI DI
1. INTERSEZIONE
ASSEMBLEE
DI CLASSE
2. INTERCLASSE
3. CLASSE
5
Allegato n. 2: Patto di corresponsabilità
18
Rapporto scuola – Comune di Montecorvino Pugliano e Istituzioni e Associazioni
locali e territoriali
La scuola interagisce con il territorio valorizzando nella programmazione educativa e didattica le risorse culturali,
ambientali e strumentali offerte dal territorio stesso e dalle strutture su di esso operanti. I rapporti fra l’Istituzione
scolastica e gli Enti locali territoriali sono improntati alla massima
collaborazione allo scopo di:
promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che gli Enti locali
mettono a disposizione della scuola sia in orario curriculare che extracurriculare;
promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per
attività sportive, culturali e di interesse generale.
L’interazione con le Istituzioni locali si articola in diversi ambiti. Tra questi alcune collaborazioni sono:
Biblioteca centro culturale per promuovere la lettura (in progettazione);
ASL per l’integrazione degli alunni con problemi di svantaggio;
Servizio trasporti alunni comunale;
Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport” s.r.l Società Unipersonale del Comune di
Montecorvino Pugliano senza scopo di lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto
del requisito del controllo integrale da parte dello stesso Comune promotore.
Osservatorio Astronomico “G.C. Gloriosi” di Montecorvino Rovella
Conservatorio Musicale “G. Martucci” di Salerno
CTS Centro Territoriale di Supporto “IC Calcedonia” di salerno
CTI Centro Territoriale per l’Inclusione “IC Giovanni Paolo II” di Salerno
Parrocchie
Forum Giovani
Protezione Civile
Polizia Postale
Palazzetto dello Sport Comunale
Piscina Comunale
Teatro Comunale
Istituto di Istruzione Superiore “Alfano I” di Salerno per alternanza Scuola-Lavoro e progetto Musicale
Istituzioni scolastiche in rete
Associazioni di volontariato
ASP Associazione di promozione Sociale “Le Cirque” di Montecorvino Pugliano
Piano di Zona
Reti di scuole
L’Istituzione Scolastica ader isce a numer ose Reti Istituzionali ed Inter istituzionali che
per mettono il coordinamento di alcune attività dell’IC per la condivisione di pr ogetti e di risorse,
anche partecipando a bandi specifici, con l’intento di:
favorire la collaborazione tra le scuole partecipanti alla Rete per la realizzazione di percorsi di ricercaazione finalizzati a migliorare i processi si insegnamento-apprendimento;
creare uno strumento di reciproco sostegno per la sperimentazione di progetti didattici innovativi e
promuovere un confronto permanente.
19
CAPITOLO III
L’ORGANIZZAZIONE
Organigramma
20
Risorse Interne
Risorse Umane
Le risorse umane della nostra scuola sono così suddivise:
Comune
Sostegno
Docenti scuola infanzia
18
0
Docenti scuola primaria
41
5
Docenti scuola secondaria
47
7
Docenti
ATA
DSGA
1
Personale ATA
14
Personale Segreteria
5
21
Risorse Strutturali
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAPOLUOGO
S. TECLA
BIVIO PRATOLE
S. VITO
Sala docenti (ex cucina) laboratorio Aule
di religione
sala mensa
sala mensa
saloni
piccolo deposito
spazio
personale
ATA
tre bagni (due per alunni e uno per ambulatorio
personale docente e ATA)
giardino
quattro aule con piccolo atrio e con
accesso diretto al giardino che palestra comunale con adiacente
campo di calcetto
circonda l’intero edificio.
Aule
Salone
sala mensa
2 aule
salone
sala docenti
aula insegnanti
sala mensa
ripostiglio
servizi igienici
infermeria
2 ripostigli
spazio personale ATA (ex cucina)
infermeria
servizi igienici
spazio personale ATA giardino.
giardino.
SCUOLA PRIMARIA
CAPOLUOGO
7 aule
S .TECLA
BIVIO PRATOLE
S. VITO
servizi palestra
L’edificio è dislocato su due Piano terra: 14 aule:
livelli: 5 aule
sala docenti
aula multimediale laboratorio
laboratorio
lingue
campo di calcetto
palestra
due piccoli ripostigli
aula multimediale
sala docenti
atrio
infermeria
tre sale igieniche per alunni e Primo piano:
tre bagni per personale docente
3 aule e servizi.
e ATA;
cortile
deposito
mini giardino
giardino/spazio
campetto.
saletta
terrazzo.
Piano terra: 3 aule e servizi
atrio piccolo
cortile.
Piano seminterrato: palestra,
aula multimediale
esterno
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CAPOLUOGO
BIVIO PRATOLE
Collocata al secondo piano di un edificio comunale ed è dotata di:
Collocataal primo piano dell’edificio. L’intera scuola è dotata di:
5 aule - aula multimediale - sala professori – ufficio di presidenza due laboratori - spazio esterno – palestra - aula biblioteca - aula
riunione.
12 aule - un laboratorio multimediale - un laboratorio musicale - un ufficio di
presidenza/sala docenti, palestra e mensa al piano interrato.
22
Funzionigramma
23
DIRIGENTE SCOLASTICO (DS)
Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione
delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli
organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di
coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza
l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni
sindacali (art. 25 D.Lgs 165/2001).
Staff dell’Ufficio di Dirigenza
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (DSGA)
Sovrintende ai Servizi Amministrativo-Contabili e ne cura l’organizzazione con autonomia operativa
nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico. E’ componente dell’Ufficio di Dirigenza.
1° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
• Sostituisce il Dirigente in caso di Sua assenza, ferie, impedimento o su delega
• Collabora con il Dirigente, predispone e coordina le attività dell’Ufficio di Dirigenza, dei
dipartimenti, dei coordinatori, dei referenti e delle commissioni assicurando la comunicazione tra
loro e il Dirigente.
• Cura i rapporti e la comunicazione con le famiglie e con l’esterno anche attraverso le funzioni
strumentali
• Svolge la funzione di Segretario verbalizzante del Collegio docenti.
• Vigila sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire al Dirigente qualunque fatto o
circostanza che possa, a Suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso, Coordina le
emergenze
• E’ componente dell’Ufficio di Dirigenza.
•
•
•
2° COLLABORATORE
Ha le stesse funzioni del 1° Collaboratore che supporta e sostituisce in caso di Sua assenza, ferie,
impedimento
Raccoglie ed evade le richieste dei docenti e dei responsabili di plesso dei singoli plessi;
E’ componente dell’Ufficio di Dirigenza.
24
FUNZIONI STRUMENTALI
Gli incarichi di “Funzione Strumentale” sono conferiti dal Dirigente
Scolastico su delibera del Collegio. I docenti incaricati sono responsabili
di uno specifico settore che può essere organizzativo o didattico. I loro
compiti, anche se distintamente individuati, sono interconnessi, perché
sono orientati tutti alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa
Triennale. In alcuni casi il docente incaricato coordina una commissione
relativamente all’ambito per il quale è stato nominato.
Sono componenti dell’Ufficio di Dirigenza.
1. Funzione Strumentale Area POF/PTOF - Progettazione curricolare ed extracurricolare:
Coordinamento, aggiornamento, integrazione e monitoraggio POF/PTOF - Curricolo verticale Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia.
2. Funzione Strumentale Area POF/PTOF - Valutazione – INVALSI - Autovalutazione e
Qualità del Servizio: Informazioni, comunicazioni e Report relativi a prove INVALSI e al
SNV Sistema Nazionale di Valutazione – Monitoraggio della qualità del servizio –
Organizzazione dell’autovalutazione d’Istituto – Coordinamento attività di Valutazione – Piani
di miglioramento
3. Funzione Strumentale Rapporti col territorio - Visite guidate e viaggi d’istruzione –
Accoglienza, Continuità e Orientamento: Integrazione della scuola con il territorio; rapporti
con enti e associazioni; accoglienza, divulgazione di manifestazioni ed eventi, partecipazione a
manifestazioni ed eventi, gare - certificazioni, competizioni organizzazione di visite guidate e
viaggi di istruzione – Accoglienza, Continuità e Orientamento.
4. Funzione Strumentale Sostegno ai docenti - Multimedialità – Le TIC a scuola - Ufficio
Stampa: Supporto docenti formazione e TIC (Tecnologie dell’informazione e della
Comunicazione) – Coordinamento equipe di manutenzione laboratori - Cura ed aggiornamento
del sito web - Supporto per l’uso del registro on-line.
5. Funzione Strumentale Sostegno agli alunni - Inclusione - Benessere a scuola - Integrazione
- Dispersione: Individuazione, gestione e coordinamento di situazioni con disabilità e BES
Bisogni Educativi Speciali - Dispersione scolastica - progettazione e divulgazione di percorsi
didattici specifici, coordinamento delle attività di integrazione e recupero, coordinamento GLI,
GLHI e GLHO – Protocollo accoglienza alunni stranieri.
RESPONSABILE DI PLESSO e Suo Vice
Scuola dell’Infanzia: Capoluogo, Santa Tecla, San Vito, Bivio Pratole
Scuola Primaria: Capoluogo, Santa Tecla, San Vito, Bivio Pratole
Scuola Secondaria di I Grado: Capoluogo, Bivio Pratole
•
•
•
•
•
Coordina e gestisce l’organizzazione, le attività didattiche e il personale del plesso
Cura i rapporti con l’utenza del plesso e con la segreteria riferendo periodicamente al Dirigente.
Controlla le scadenze degli adempimenti.
Sovrintende al corretto uso dei beni in utilizzo nel plesso.
Raccoglie e vaglia adesioni ed iniziative generali.
25
• Cura e controlla il registro firme del personale.
• Sovrintende alla tutela dei dati sensibili di lavoratori e alunni del plesso.
• Coordina e attua nel plesso la normativa in materia di igiene e sicurezza.
*Il vice responsabile sostituisce il coordinatore in Sua assenza in tutti i suoi compiti, attuando le
indicazioni organizzative ricevute dal coordinatore e/o dal dirigente scolastico.
COORDINATORE DI DIPARTIMENTI PER AREE DISCIPLINARI
(area linguistica, area matematico-scientifica, area artistico-espressiva)
•
•
•
•
Presiede le riunioni del Dipartimento, ne organizza il lavoro nell’ottica del curricolo verticale
collegandosi con gli altri ordini di scuola attraverso le figure ad esso preposte.
Verbalizza controllando la correttezza e la completezza dell’atto amministrativo e raccoglie e
conserva copia della documentazione prodotta dal dipartimento.
Coordina la programmazione annuale di dipartimento sia per quanto riguarda le attività
curriculari che extracurriculari.
Riferisce al Collegio sulle tematiche affrontate dal dipartimento e informa il Dirigente
Scolastico ed i suoi collaboratori sulle riflessioni e proposte più significative emerse.
COORDINATORE DI CLASSE/INTERCLASSE/SEZIONE/INTERSEZIONE
• Presiede il Consiglio in assenza del Dirigente.
• Coordina l’organizzazione didattica ed educativa promuovendo con le famiglie un proficuo
dialogo a supporto
• Controlla la completezza e la correttezza di tutti gli atti amministrativi di competenza della
classe/interclasse/sezione/intersezione (verbali, documenti di valutazione, ecc.)
• Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato dell’andamento delle dinamiche della classe
evidenziando la presenza di gruppi e casi disciplinari, dando informazioni in merito al recupero,
sostegno, approfondimento al Consiglio, all’organico potenziato di riferimento, agli allievi, alle
loro famiglie, al responsabile di plesso, a seconda della competenza.
COORDINATORE CURRICOLO VERTICALE E CLASSI PONTE
Assicura la continuità e il collegamento tra i vari ordini di scuole nella realizzazione del curricolo
verticale.
E’componente del Gruppo di Autovalutazione e Miglioramento
COORDINATORE ATTIVITA’ SICUREZZA
Coordina tutte le iniziative e le attività relative alla sicurezza al fianco del Dirigente, mantenendo i
rapporti tra RSPP, le varie figure preposte e il Dirigente.
DOCENTI TUTOR DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO (solo in presenza di neo-immessi)
Accompagnano l’anno di formazione e di prova dei docenti neoassunti in ruolo, supportandoli,
consigliandoli e aiutandoli nella loro attività educativa e didattica come definito dalla L n. 107/2015.
REFERENTI ACCORDI DI RETE
• Coordinano e gestiscono i rapporti con le reti di scuole.
• Supportano il collegio e le sue articolazioni all’elaborazione e realizzazione dei progetti
collegati alle reti.
• Partecipano alle riunioni di rete.
REFERENTE ORARIO
Elabora l’orario dei vari ordini di scuole sulla base delle esigenze di servizio e lo adatta alle situazioni
emergenti.
26
REFERENTE SPERIMENTAZIONE MATEMATICA IN CURRICOLO VERTICALE
Coordina la progettazione dell’area matematico scientifica e la sua relazione col curricolo verticale. E’
componente del Gruppo di Autovalutazione e Miglioramento
REFERENTE LINGUE STRANIERE
Coordina tutte le attività interne ed esterne relative alle Lingue straniere in collaborazione con i docenti
referenti dei progetti specifici.
E’ componente del Gruppo di Autovalutazione e Miglioramento
ANIMATORE DIGITALE
Elabora il PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale6
ANIMATORE DELL’INCLUSIVITA’
Docente specializzato sul sostegno con funzione di coordinamento, di presidio culturale, organizzativo e
formativo nel campo di processi di integrazione riferiti in particolare al campo della disabilità
Gruppi di Lavoro e Commissioni
GRUPPO di AUTOVALUTAZIONE E DI MIGLIORAMENTO
Nome
Funzione interna all’I.S.
Petti Flavia
Matarazzo Katia
Troisi Anna
Dirigente Scolastico
D.S.G.A.
Docente - Collaboratore DS
Ruggiero Gaetana
Docente Collaboratore DS
Mirra Maria Rosaria
Docente - FS Valutazione
Speranza Caterina
Docente FS – Pof/PTOF
Angrisani Antonietta
Mottola Gabriella
Docente
Docente
Docente
Stasio Domenico
DocenteFS – supporto docenti
formazione e TIC
Animatore digitale
Compiti di supporto
Linee di indirizzo, coordinamento e gestione dei processi
Supporto amministrativo-contabile
Coordinamento step del progetto e valutazione
dell’azione
Analisi dei processi di insegnamento e apprendimento in
relazione alle Indicazioni Nazionali
Lettura dei risultati delle prove Invalsi – coordinamento
dei processi di valutazione ed autovalutazione di Istituto –
documentazione – redazione PDM
Coordinamento generale della progettualità didattica,
della verifica/valutazione secondo le Indicazioni Nazionali
e le finalità del PTOF
Coordinamento curricolo verticale e classi ponte
Referente della sperimentazione di matematica e del
curricolo potenziato
Coordina tutte le attività interne ed esterne relative alle
Lingue Straniere in collaborazione con i docenti referenti
dei progetti specifici e in raccordo con le Funzioni
Strumentali preposte.
Coordinamento dei progetti “Classe 2.0” e “Classe 3.0” –
formazione –veste grafica - pubblicazione sul sito Web
COMITATO DI VALUTAZIONE
Costituito da tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal
consiglio di istituto, due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di
istruzione scelti dal consiglio di istituto, un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico
regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici (L. n.107/2015).
Nelle sue funzioni e a competenza differenziata individua i criteri per la valorizzazione dei docenti,
6
Allegato n.3: PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale
27
esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente
ed educativo, valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su
richiesta dell’interessato.
ORGANO DI GARANZIA
Designato dal Consiglio di Istituto che ne assume la presidenza, 1 rappresentante dei docenti
scelto fra i candidati disponibili, 2 rappresentanti eletti dai genitori fra i candidati disponibili, 2
membri supplenti, uno per la componente docenti, uno per la componente genitori. In
composizione perfetta, si esprime a maggioranza, in merito all'impugnazione dei procedimenti
disciplinari e sui conflitti che sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del
presente Regolamento.
GRUPPI DI LAVORO PER I BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI)
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la Circolare n°8 del
6 marzo 2013, ridefiniscono e completano il tradizionale approccio
all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,
ed estendono il campo di intervento e di responsabilità di tutta la
comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali
(BES), comprendente diverse tipologie:
• Disabilità (Legge 104/92)
• Disturbi Evolutivi specifici (DSA/Legge 170/2010, ADHD,
Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo,
Disturbo del Linguaggio DL, Deficit delle abilità non verbali,
Disprassia, Disturbo della condotta in adolescenza), con presenza di
certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico
• Svantaggio socio-economico
• Svantaggio linguistico e culturale
• Disagio comportamentale/relazionale
La normativa estende a tutti gli alunni BES la possibilità di attivare percorsi scolastici inclusivi, che
prevedono l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative, prima riservati solo agli alunni
con certificazione DSA.
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)
Rileva i Bisogni Educativi Speciali presenti a scuola, raccoglie e valuta documentazione e tipologia di
disabilità, strategie di integrazione ai fini dell’elaborazione del PAI (Piano Annuale dell’Inclusività),
verifica periodicamente interventi, formula proposte per la formazione. Costituito da:
• Dirigente scolastico
• Docente Funzione Strumentale preposto
• Docenti coordinatori delle classi dove sono inseriti alunni in situazione di diversabilità,
• Insegnanti di sostegno dell’istituto;
• Uno o due rappresentanti dei genitori degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola;
• Uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi degli alunni
diversamente abili frequentanti la scuola.
GRUPPO DI LAVORO HANDICAP OPERATIVO (GLHO)
Coordina e pianifica gli interventi formativi del PEI e del PDP, elabora ed aggiorna alla fine di ogni
ordine di scuola il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e la relazione finale.
28
Costituito da:
• Dirigente Scolastico
• Neuropsichiatra dell’ASL SA 2
• Assistente sociale
• Docente Funzione Strumentale preposto
• Docenti specializzati;
• Docenti curriculari dove sono inseriti gli alunni DA, DSA;
• Genitori degli alunni;
• Rappresentanti istituzionali che si occupano dei suddetti alunni.
GRUPPO DI LAVORO HANDICAP PER L’INTEGRAZIONE (GLHI) (DM 2012 e
CM n. 8/2013)
Coesiste col GLI e si occupa anche delle problematiche degli alunni con BES e si pone come gruppo
allargato che agisce in favore anche dell’inclusione, accanto ai GLI di recente introduzione. E’
composto da:
• Dirigente Scolastico
• Docente Funzione Strumentale preposto
• Insegnante di sostegno infanzia/primaria/secondaria, 2 insegnanti del C.d.C in cui sono inseriti
alunni DA, 2 genitori in rappresentanza degli alunni DA.
Membri aggregati:
• Neuropsichiatra dell’ASL SA 2
• Assistente sociale.
• Associazioni.
• Esperti (supervisor, tecnici ABA forniti dall’ASL).
GRUPPO DI LAVORO PER L’AUTISMO (L. 134 del 18/08/2015) (eventuale)
•
•
•
•
•
•
•
•
Dirigente Scolastico
Neuropsichiatra dell’ASL S A 2
Assistente sociale
Docente Funzione Strumentale preposto
Docenti specializzati;
Docenti curriculari dove sono inseriti gli alunni autistici;
Genitori degli alunni;
Rappresentanti istituzionali che si occupano dei suddetti alunni (supervisor, tecnici ABA).
29
ORGANI COLLEGIALI
Gli Organi Collegiali sono organismi di autogoverno e di gestione delle attività scolastiche a livello di
singolo Istituto.
Garantiscono l'efficacia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro delle norme cheli
definiscono.
Collegio docenti: tutti i docenti
Consiglio d’Istituto: Dirigente Scolastico (DS), 8 docenti, 8 genitori,2 ATA
Giunta esecutiva: Dirigente Scolastico (DS), Direttore dei Servizi Generali e ed Amministrativi (DSGA),
1 docente, 1 genitore, 1 ATA
Consiglio di intersezione: Dirigente Scolastico (DS), docenti e rappresentanti dei genitori di ogni sezione
Consiglio di interclasse: Dirigente Scolastico (DS), docenti e rappresentanti dei genitori di ogni classe
Consiglio di classe: Dirigente Scolastico (DS), docenti della classe e rappresentanti dei genitori
30
CAPITOLO IV
IL MIGLIORAMENTO7
PUNTI DI FORZA
I risultati degli studenti sono alquanto positivi da parte della totalità dell’utenza anche grazie alla
personalizzazione dei percorsi educativi: nella scuola primaria il valore percentuale di ammissione alla
classe successiva supera tutti gli altri valori di riferimento (provinciali, regionali, nazionali).
CRITICITÀ
All’esame di Stato una parte consistente si colloca nelle fasce più basse (voto 6 il 29,8 %, voto 7 il
33,1%); il valore percentuale dei voti ”8”, “9”, “10” e “lode” è inferiore ai valori provinciali e regionali
La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce:
carente la fascia valutativa dell’”8” rispetto ai valori di riferimento.
Nell’A.S. 2013/2014 i risultati delle prove Invalsi hanno registrato dati positivi nel loro complesso in
italiano. Per la matematica il punteggio registra uno scostamento negativo rispetto a quello delle scuole
con background socio-economico-culturale simile nella scuola primaria. Nella prova di matematica le
classi seconde hanno avuto punteggio inferiore al punteggio ottenuto dalle classi con background
socio-economico simile. Le classi quinte hanno riportato punteggi inferiori a quelli del Sud, d’Italia e
delle classi con background socio economico simile, sia nella prova di italiano che in quella di
matematica. Le disparità di risultati sono concentrate nei plessi di minor frequenza, dislocati in collina.
Dalla lettura dei dati sull’incidenza della variabilità tra le classi e dentro le classi seconde emerge che
la scuola tende a formare classi poco equilibrate nella loro costituzione, la causa può essere ricercata
nella diversa e distante dislocazione dei diversi plessi. Le disparità a livello di risultati tra gli alunni
meno dotati e quelli più dotati sono in aumento nel passaggio dalla classe seconda alla classe quinta
primaria.
7
Allegato n. 4: PDM Piano di Miglioramento
31
Aree di miglioramento
Esiti, priorità e traguardi/processi da migliorare
Risorse interne coinvolte nel miglioramento
ESITI DEGLI
STUDENTI
RISULTATI
SCOLASTICI
Aree di
processo
Priorità
Traguardi
Migliorare risultati scolastici
in italiano e matematica
Spostare di fascia di livello in avanti del 5% la
distribuzione dei risultati di fine anno nelle classi
campione
Ridurre la variabilità degli
esiti tra le classi
Spostare la percentuale dal 35% al 28% in classe
II Primaria e dal 19%al 15% in classe V Primaria
Obiettivi di processo
AZIONE DI MIGLIORAMENTO N. 1: sperimentazione nuovo format UdA e Verifica
bimestrale, adeguamento del curricolo verticale per competenze, rubriche di valutazione
e certificazione delle competenze, formazione docenti
Curricolo,
progettazione e
valutazione
CONDIVIDERE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE COMUNI CON USO DI RUBRICHE DI VALUTAZIONE
INDIVIDUARE OBIETTIVI MISURABILI MINIMI COMUNI PER CLASSI PARALLELE PER TUTTI GLI
ORDINI
AZIONE DI MIGLIORAMENTO N. 2: inserimento di attività specifiche relative agli aspetti
da migliorare nei progetti curricolari ed extracurricolari, progetto curricolo potenziato,
sperimentazione metodo Bortolato (classi IA e IB scuola Primaria di Bivio Pratole),
formazione docenti
Inclusione e
differenziazione
FAVORIRE UNA MAGGIORE INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
FAVORIRE INIZIATIVE FORMATIVE INTERNE
AZIONE DI MIGLIORAMENTO N. 3: manutenzione dotazione multimediale dell’Istituto,
interventi 32nfrastrutturali per l’innovazione tecnologica e per l’apprendimento delle
competenze chiave, formazione docenti, azione PSND#28Animatore digitale,
alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda , potenziamento
lingue straniere, potenziamento competenze chiave e di cittadinanza
Ambiente di
apprendimento
IMPLEMENTARE LE ATTIVITÀ LABORATORIALI E TRASFORMAZIONE DI ALCUNE AULE IN LUOGHI
SPECIFICI DISCIPLINARI
MAGGIORE UTILIZZO DI SUPPORTI DIDATTICI MULTIMEDIALI E DI COMPITI DI REALTÀ
32
RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Dirigente Scolastico
DSGA
Docenti Funzioni Strumentali
Gruppo diMiglioramento
Collaboratori D.S.
Referenti
(responsabili di plesso, di dipartimento,
coordinatori…)
Docenti curriculari
e dell’ organico potenziato
Docente Animatore digitale
Docenti specializzati /animatore dell’inclusione
personale ATA
TIPOATTIVITÀ
Direzione/Coordinamento/
gestione/supporto/scelte strategiche
Supporto amministrativo-contabile
-Ptof: coordinamento generale della progettualità
didattica
-Valutazione: coordinamento dei processi di
autovalutazione di Istituto
-Sostegno agli alunni: diffondere capillarmente
buone prassi di inclusione e differenziazione
-Sostegno ai docenti: verifica laboratori e
dotazioni multimediali, iniziative di formazione,
cura del sito Web
-Rapporti con il territorio: integrazione della
scuola con il territorio
Elaborazione,
monitoraggio,
valutazione,
supporto e rendicontazione delle scelte
strategiche
Consolidare la collaborazione interna ed esterna
Garantire la continuità verticale e la coerenza
interna del curricolo e vigilare sui processi di
apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle
competenze
Potenziare le attività che possano migliorare
l’apprendimento degli studenti in difficoltà e
valorizzare le eccellenze per ridurre la variabilità
tra e dentro le classi
Piano Nazionale Scuola Digitale
Diffondere capillarmente buone prassi di
inclusione
supporto
Ordini di Scuola e Classi coinvolte nel miglioramento
CLASSI
Tutte
Tutte
Tutte
ORDINI SCUOLA
Infanzia
Primaria
Secondaria I grado
Consulenze Esterne/Reti coinvolte nel Miglioramento
TIPO RISORSA
TIPO ATTIVITÀ
Centro documentazione Qualità ed Confronto tra le scuole mediante audit
eccellenza Marchio S.A.P.E.R.I.
(peerassessment,
benchmarking)
e
Capofila IC “S.Tommaso d’Aquino”
autovalutazioni secondo i modelli d’eccellenza
di Salerno
europei (EFQM/CAF)
Rete SIRQ
Supporto al monitoraggio, al riesame e al
Capofila: IC “S.Tommaso
miglioramento
d’Aquino” di Salerno
Rete LI.SA.CA (Liberi Saperi
• Formazione del personale in materia di
33
Finanziamento
€ 450
Campania) – 30 scuole del
territorio
Capofila: IC “S.Tommaso
d’Aquino” di Salerno
RETE per la metodologiadidattica “Indicazioni
Nazionali” 2012 [email protected]”
Capofila: ICMontecorvino
Pugliano”
“Rete delle sane relazioni”
Capofila: IC Montecorvino
Pugliano”
Rete “Una Scuola Per tutti”
IC “Montecorvino Pugliano”
valutazione e miglioramento
• Promozione di tavoli di
problematiche comuni
confronto
su
Iniziative sperimentali in materia di certificazione
competenze
In attesa di Finanziamento
MIUR
“Dalle esperienze online alla In attesa di Finanziamento –
cittadinanza digita ”Piano di azioni e iniziative Avviso pubblico MIUR prot.
Progetto
per la prevenzione dei fenomeni del cyberbullismo
• Rafforzamento Inclusione scolastica degli
alunni con spettro autistico
• Servizio di consulenza didattica (Sportello
Autismo) attraverso una formazione
specifica;
• Costituzione di reti sociali che sostengono
la scuola (Associazioni genitori/ Istituzioni/
Enti locali/ Servizi socio-sanitari)
VALORIZZAZIONE E RECUPERO DI AMBIENTI
SCOLASTICI E REALIZZAZIONE DI SCUOLE
ACCOGLIENTI
N.1135 del 30 ottobre 2015
In attesa di finanziamento
MIUR
–
Avviso
Prot.
AOODPIT n. 1061 del 15
ottobre 2015
In attesa di Finanziamento –
Avviso pubblico MIUR prot.
14384 del 5.11.2015
#LAMIASCUOLACCOGLIENTE
Rete “Sotto lo stesso cielo… la
terra gira ma io non cado” - scuole
del territorio con l’Osservatorio
Astronomico “G.C.Gloriosi” di
Montecorvino Rovella abilitato alla
Ricerca Scientifica dal MIUR –
COD. 59635PIB e dal Minor Placet
Center (USA) – Capofila DD
Montecorvino Rovella
Rete “Cantiamo e Balliamo 2.0”
Capofila Liceo Musicale e Coreutico
“Alfano I” di Salerno con
Conservatorio “G.Martucci” di
Salerno
Rete – Capofila: Direzione
Didattica Don Lorenzo Milani di
Giffoni valle Piana (SA)
Rete Capofila: Liceo Scientifico
“Severi” di Salerno
Progetto Nazionale “Sport in
classe” per la scuola primaria con
CONI
Rete – Capofila: IC Moscati di
Pontecagnano Faiano
Rete – Capofila: IC Moscati di
Pontecagnano Faiano
Giochi della gioventù
Rete CLIL – Crescere Ludicamente
• Realizzazione di percorsi di formazione con
gli alunni attraverso attività didattiche di
ricerca, di sperimentazione e sviluppo
• Realizzazione di iniziative di formazione e
aggiornamento per gli insegnanti per la
gestione di gruppi di riflessione filosofica
su
tematiche
inerenti
allo
studio
dell’astronomia
Promozione della cultura musicale
“Concorso di idee #LA MIA SCUOLA SICURA
per l’individuazione di proposte progettuali
per la promozione della sicurezza nelle
scuole”
“Piano nazionale per il potenziamento
dell’orientamento e contrasto alla dispersione
scolastica”
Favorire lo star bene con se stessi e con gli
altri nell’ottica dell’inclusione sociale
“Piano Nazionale per il potenziamento
dell’educazione motoria e sportiva”
Promozione del teatro in classe
Miglioramento
competenze
34
linguistico-
Senza oneri
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
1137 del 30.10.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
N. 14616 del 10.11.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
1138 del 30/10/2015
Finanziamento
MIUR
–
Avviso pubblico prot. N.
16552 del 4.12.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico Prot.
980 del 30.09.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico Prot.
981 del 30.09.2015
MIUR
Da definire
In Lingua
Capofila: IC Giovanni Paolo II
Polo Qualità di Napoli
Esperto madrelingua
Esperto
madrelingua
spagnolo
tedesco
Piano di Zona
Comune di Montecorvino Pugliano
ASL – Forze dell’ordine – Protezione
Civile – Associazioni presenti sul
territorio
Montecorvino Pugliano Multiservizi
e Sport s.r.l - Società Unipersonale
del Comune di Montecorvino
Pugliano senza scopo di lucro
istituita in forma societaria, non
profit e nel rispetto del requisito del
controllo integrale da parte dello
stesso Comune promotore
APS Associazione di promozione
Sociale “Le Cirque di Montecorvino
Pugliano
Forum Giovani
Esperto tecnico
comunicative in lingua straniera
Miglioramento abilità trasversali
promozione di didattica laboratoriale
quale “ambiente di apprendimento”
privilegiato per la ricerca e formazione
nonché quale strumento di lavoro
didattico.
Approfondimento culturale, pedagogico e
didattico degli aspetti innovativi della
legge 107/15
• Formazione
• Laboratorio di ricerca-azione
• Orientamento
Certificazione Cambridge (eccellenze)
Progetti spagnolo e tedesco livello 1, 2, 3
Supporto disabilità
Progetto Legalità e Sicurezza
Supporto alla progettazione ed interventi su
tematiche della legalità, della sicurezza e del
disagio. Iniziative varie
• Supporto alla creazione di ambienti di
apprendimento motivanti e inclusivi.
• Supporto alla pratica sportiva e ai valori di
cittadinanza ad essa correlati
• Apertura della scuola al territorio
Senza oneri
Scuola e contributo famiglie
Scuola e contributo famiglie
Senza oneri
Senza Oneri
Senza oneri
Contributi
famiglie
volontari
delle
Biblioteca e Centro culturale
Comune di Montecorvino e
ASP
Apertura al territorio
Assistenza tecnica e manutenzione laboratori
e LIM
Senza oneri
Da
individuare
norma
35
secondo
CAPITOLO V
LA PROGETTAZIONE CURRICULARE, I BISOGNI EDUCATIVI
CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO8
La Scuola si configura come ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni allievo trova occasioni
cognitive valide per lo sviluppo progressivo delle proprie capacità di autonomia, di relazione, di
disponibilità alla critica e al dialogo, di studio individuale, spazi e tempi motivanti per lo sviluppo di
conoscenze e competenze.
Tutte le attività mirano a garantire, nel compito unitario, la trasversalità degli interventi e
l’interdisciplinarietà.
Nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado la pratica educativa intende garantire il
successo formativo di tutti gli alunni mediante il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• sviluppo integrale e armonico della persona valorizzando sia la
sfera cognitiva che quella affettivo- relazionale;
• operatività del fare nella consapevolezza che il processo di
apprendimento è inscindibile dalla corporeità;
• funzione educativa dell'esempio ritenendo importante la
coerenza tra i comportamenti dell'adulto e i valori proposti
• atteggiamento di ricerca, inteso come capacità di
problematizzare la realtà, formulare ipotesi, programmare
verifiche e porsi in atteggiamento di curiosità nei confronti del
mondo e della realtà;
• educazione all'impegno e al senso di responsabilità personale e
collettiva, per giungere al rispetto di se stessi e degli altri;
• centralità del gruppo, per favorire la crescita e lo sviluppo
cognitivo, sociale e affettivo attraverso la discussione e il
confronto.
Il curricolo è espressione, quindi, del nostro modello di scuola, basato sui seguenti principi:
8
Allegato n.5: Curricolo Verticale d’Istituto.
36
Continuità
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni del nostro istituto comprensivo è progressivo e
continuo pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità
educativa e didattica.
Unitarietà
Gli obiettivi di apprendimento, le abilità e le conoscenze sono strutturate in un unico percorso, che si
concretizza nel curricolo verticale.
Inclusivitá
La nostra scuola, in sinergia con gli enti locali e le altre agenzie educative del
territorio, programma la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle
persone e dell’integrazione delle culture straniere. Nella progettazione dell’offerta formativa
particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali. Considera
l’accoglienza e la diversità valori irrinunciabili per cui si impegna con specifiche strategie e percorsi
personalizzati a garantire a ciascun alunno il successo formativo.
Alla luce delle nuove INDICAZIONI NAZIONALI elaborate nel D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009 e
secondo i criteri indicati nella C.M. n.31 del 18 aprile 2012, il curricolo delle discipline si articola
attraverso una strutturazione verticale che prevede un itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, e
che, pur abbracciando tre tipologie di scuola, ciascuna con le sue identità educative e professionali, sia
progressivo e continuo.
Nel nuovo curricolo, sono specificate le finalità, gli obiettivi e i traguardi per lo sviluppo delle
competenze relativi ai campi di esperienze e delle discipline dei tre ordini di scuola.
L’ambiente in cui la scuola opera è ricco di stimoli culturali, scientifici e tecnologici e la scuola è
chiamata a rispondere prontamente alla rapida evoluzione dei tempi.
Pertanto non può limitarsi ad educare all’ APPRENDIMENTO in modo rigido e settoriale ma insegnare
“IL SAPER STARE AL MONDO” anche grazie ad una fattiva collaborazione con le famiglie.
37
lo sviluppo dell’identità;
Scuola dell’infanzia
ISTITUTO
C
O
La scuola dell’infanzia è oggi
un sistema pubblico integrato
in evoluzione che rispetta le
scelte educative delle famiglie
e realizza il senso nazionale e
universale del diritto
all’istruzione pone la finalità
di promuovere:
M
E
Scuola Primaria
I
V
O
lo sviluppo della
cittadinanza.
promuovere
lo
sviluppo
dell’identità,
dell’autonomia,
delle competenze ed ella
cittadinanza;
R
S
lo sviluppo delle
competenze;
garantire e promuovere la
dignità e l’uguaglianza di tutti
gli studenti;
P
N
lo sviluppo
dell’autonomia;
Le seguenti finalità devono
essere definite a partire dalla
persona che apprende, con
l’originalità del suo percorso
individuale e le aperture offerte
dalla rete di relazioni che la
legano alla famiglia e agli
ambiti sociali:
offrire
occasioni
di
apprendimento dei saperi e dei
linguaggi culturali;
promuovere negli studenti la
capacità di elaborare metodi e
categorie in grado di fare da
bussola negli itinerari personali;
favorire l’autonomia di pensiero
degli studenti.
far acquisire e potenziare le
strutture culturali di base;
arricchire la formazione culturale
e scientifica;
promuovere esperienze didattiche
valide che utilizzano moderne
attrezzature tecniche in tutte le
discipline;
sostenere la conoscenza di
discipline che si occupano di
tecnologie
informatiche
e
multimediali
e
reti
di
telecomunicazioni (internet)
"Mons. G.
Toriello
Scuola Secondaria
di Primo Grado
38
Orientamento scolastico e professionale
Nella Scuola Secondaria di Primo grado, l’Orientamento costituisce parte integrante del curricolo di
studio e più in generale del processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’infanzia, quando si
realizzano le prime interazioni culturali con la realtà, finalizzate ad amplificare il potenziale di ciascun
allievo. Per questo motivo la scuola svolge una serie di attività che, attraverso la condivisione di un
progetto comune, favoriscano la conoscenza di sé e dell’altro.
Esso prevede due obiettivi:
•
di tipo formativo per dare la possibilità agli alunni di utilizzare al meglio le proprie possibilità e
riguarda la conoscenza del sé, l’individuazione del proprio stile cognitivo, la gestione delle dinamiche
relazionali;
•
di tipo informativo per dare notizie sulle opportunità formative del territorio.
Attività alternative all’insegnamento della Religione cattolica per alunni della
Primaria e della secondaria di I grado (DPR 20/08/2012 n. 175)
Le famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica hanno la facoltà
di scegliere fra diverse opzioni:
• Attività alternative deliberate dal Collegio dei docenti;
• Attività di lettura, di studio e/o ricerca individuale con assistenza di personale docente;
• Libera attività di studio e/o ricerca individuale con la sola vigilanza da parte della scuola;
• Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica (Ingresso
posticipato/Uscita anticipata dalla scuola prelevati dai genitori)
Finalità progettuali
Recupero e/o Potenziamento competenze linguistiche, matematiche e trasversali
Modalità
Attività individualizzate o in piccoli gruppi da svolgere insieme nell'ambito della classe o fuori dall'aula
di appartenenza.
Docenti coinvolti
docenti in compresenza o docenti del curricolo potenziato
Verifica
Le verifiche saranno effettuate in itinere.
39
CURRICOLO POTENZIATO
Premessa
9
Il Curricolo del potenziamento si articola nelle seguenti attività destinate ad ampliare il curricolo
d’Istituto con attività di recupero, potenziamento e valorizzazione trasversale alle competenze linguistiche
e in raccordo con le discipline del curricolo:
Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può effettuare
le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con
personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore,
conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenza”.
Esonero collaboratore del Dirigente Scolastico
Contemporaneità di carattere specialistico e metodologico curriculare.
Corsi di approfondimento curriculare.
Attività extracurriculari
E’ strutturato come segue:
Scuola Secondaria di Primo grado:
Nell’ambito di una specifica disciplina si prevede la possibilità di svolgere recupero, potenziamento
e valorizzazione di un certo aspetto specialistico, utilizzando le competenze del docente del
potenziamento che si innestano sulle base di conoscenze e di abilità che sono ordinariamente
trattate dal docente curricolare. Il Curricolo potenziato si avvarrà di:
n. 1 DOCENTE di Potenziamento Secondaria I grado classe concorso A028 Ed. Artistica e di n. 1
DOCENTE di Potenziamento Secondaria I grado classe di concorso A032 Ed. Musicale che si
raccorderanno con le discipline Italiano, Storia, Inglese, Francese, Tecnologia, Ed. Fisica, Ed Artistica e
per le Attività alternativa religione cattolica (dove previste).
Scuola Primaria:
n. 1 Docente area Comune Primaria per esonero collaboratore del Dirigente Scolastico
n. 1 Docente area Comune Primaria che si raccorderà con i docenti di classe (l’attività potrebbe prevedere
anche ore di accoglienza/pre-scuola)
n. 2 Docenti di Secondaria di I grado classe di concorso A032 e A028 in orario extracurricolare
Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio 2016/2019
e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico già assegnato per l’a.s. 2015/2016 e di
quello nominato per l’a.s. 2015/2016 ai sensi della Circolare n. 502 del 18 dicembre 2015
Prot. N. 12786/4 del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – Ufficio X Ambito
territoriale di Salerno
9
Allegato n.6: Curricolo Potenziato.
40
CAPITOLO VI
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
AREA DI
MIGLIORAMENTO E
AREE COLLATERALI
COMPETENZE
IN
LINGUA MADRE
DESCRIZIONE
PROGETTO
SEZIONI
Curricolo Potenziato “La Danza
di parole, suoni e segni” Recupero
e
Potenziamento
Italiano (collegato a curricolo
potenziato Matematica)
Primaria
CLASSI
Potenziamento Prove INVALSI Italiano
Classi e gruppi aperti e
allievi singoli
RISORSE
COINVOLTE
C10
Docenti
potenziamento
X
E11
Area Comune
Attività alternative a IRC
Gruppi classi parallele
Docenti
X
Seconda e Quinta
Primaria
Terza Sec.I Grado
*Curricolo Potenziato ”Dialogo
Visivo” progetto di recupero,
potenziamento,
valorizzazione,
trasversale
alle
competenze
linguistiche
(vedi
area
Espressione Culturale)
*Curricolo Potenziato “Dialogo
Sonoro” - progetto di recupero,
potenziamento,
valorizzazione,
trasversale
alle
competenze
linguistiche
(vedi
area
Espressione Culturale)
“Tutti in scena”
+
Attività alternative a IRC
Sec. I grado + Primaria
+
Attività alternative a IRC
X
Docente potenziato
Ed. Musicale +
Docenti discipline
coinvolte
X
X
Da definire
Docenti
“Primi passi di Spagnolo” livello
1“In cammino verso lo spagnolo”
livello 2 – a.s. 2016/17
“Buenos Dias, Spagna!” livello 3
Sec. I grado
Docenti
X
Sec I grado
Docenti
X
Sec. I grado
Docenti
X
“Primi passi di Tedesco” livello 1
Sec. I grado
Docenti
X
“In cammino verso il tedesco”
livello 2 – a.s. 2016/17
“Guten Morgen, Germania!”
livello 3
Preparazione Certificazione
Linguistica Cambridge
Sec I grado
Docenti
X
Sec I grado
Docenti
X
IN CLIL –
“Crescere
Lingua”
Ludicamente
X
X
In
Quinta Primaria
Terza Sec I grado
11
X
Docenti
Prima e Seconda Sec.I
grado
10
Docente potenziato
Ed. Artistica +
Docenti discipline
coinvolti
Classi terze Secondaria
di 1° grado
Potenziamento di italiano
COMPETENZE
LINGUA
STRANIERA
Sec. I grado
curriculare
extracurriculare
41
X
Preparazione
Certificazione
Linguistica Cambridge
City Camp - estate
Esame
Valorizzazione delle
Eccellenze
Madrelingua
X
Classi aperte
ACLE
X
Primaria
Docenti
X
“Summer School”
classi aperte
COMPETENZE
MATEMATICOSCIENTIFICOTECNOLOGICHE
Curricolo potenziato
“La danza dei numeri e delle
forme”
Recupero
e
Potenziamento di matematica
(collegato a curricolo potenziato
Italiano)
Primaria
Classi e gruppi aperti e
allievi singoli +Attività
alternative a IRC
Progetto astronomia:
“La Terra gira… ma io non cado”
Sezione anni cinque
scuola dell’ Infanzia
Docenti
X
“Il cielo a colpo d’occhio”
Classi quarte e quinte
Primaria
rete con
X
Classi terze
Scuola Secondaria
Osservatorio
Astronomico
X
“L’Universo nel tempo”
Potenziamento Prove INVALSI
matematica
Docente
potenziamento
X
Area Comune
Gruppi classi parallele
X
di
Seconda e Quinta
Primaria
Terza Sec.I Grado
ECDL - Certificazione
COMPETENZE
SOCIALI
CIVICHE
E
Terza secondaria
Esperto esterno
“Incontro all’altro” Italiano L2
per stranieri
classi con presenza alunni
stranieri
Mediatore
linguistico
X
“A scuola sono al sicuro”
progetto sulla sicurezza e tutela
della salute
Progetto Sicurezza
tutti
Docenti
X
Primaria e Secondaria
X
Educazione
alla
Legalità,
Sicurezza e Giustizia Sociale
Seconda e Terza Sec I
grado
Nucleo Protezione
Civile di Bellizzi
(SA)
Comune di
Montecorvino
”Io farei Così” laboratorio di
ricerca sull’orientamento
“Erbe dell’orto in
Educazione alla salute
tavola”-
“Cittadinanza Attiva”
X
X
Terza Sec. I Grado
Docenti + Polo
Qualità Napoli
Secondaria
Docenti
Potenziato
X
Quarta Primaria
Docenti
X
X
Bivio Pratole
Supporto alla disabilità
ESPRESSIONE
CULTURALE
Infanzia Primaria e Sec I
grado
Piano di Zona
X
Scuola Infanzia
Docenti
X
Docente potenziato
Ed. Artistica +
X
“Con la musica nel cuore”
Capoluogo
*Curricolo Potenziato ”Dialogo
Visivo” progetto di recupero,
Sec. I grado + Primaria
42
X
potenziamento,
valorizzazione,
trasversale
alle
competenze
linguistiche
(vedi
area
Competenze in lingua madre)
*Curricolo Potenziato “Dialogo
Sonoro” - progetto di recupero,
potenziamento,
valorizzazione,
trasversale
alle
competenze
linguistiche
(vedi
area
Competenze in lingua madre
COMPETENZE
SPORTIVE
GFF
Giochi
Studenteschi
Sportivi
Docenti discipline
coinvolti
Sec. I grado + Primaria
Docente potenziato
Ed. Musicale +
Docenti discipline
coinvolte
X
X
Sec. I grado
Docenti Ed. Fisica
X
X
Primaria
Esperto
X
e
Sport in classe
CONI +Docente
Progetto Nuoto
Secondaria I grado
Docenti+Piscina
Comunale tramite
MP Multiservizi e
Sport
Montecorvino
Pugliano
Progetto Nuoto
Infanzia
Docenti+Piscina
Comunale tramite
MP Multiservizi e
Sport
Montecorvino
Pugliano
Brevetto Nuoto
Primaria e Sec I grado
Docente
accompagnatore+
esperto Piscina
comunale
X
SCUOLA APERTA “In Festa” la scuola si apre al
territorio in occasione delle
AL TERRITORIO
Alunni, docenti, genitori
e territorio
Forum Giovani
Montecorvino
Pugliano tramite
MP Multiservizi e
Sport
Montecorvino
Pugliano
X
“A Natale canto, ballo, suono
e…”
Alunni, docenti, genitori
Docenti + genitori
X
X
Comunità scolastica e
territorio
Alunni + Docenti +
genitori + Comune
di Montecorvino
Pugliano+APSAssociazione di
promozione Sociale
“Le Cirque” di
Montecorvino
Pugliano
X
X
festività, cerimonie ed eventi
Biblioteca e centro culturale
43
X
X
CAPITOLO VII
LA VALUTAZIONE12
Autoanalisi, autovalutazione, valutazione degli apprendimenti
La nostra scuola, per far sì che ogni alunno possa raggiungere in maniera adeguata la giusta formazione,
presta costante attenzione alla qualità delle azioni educativo-didattico-organizzative, coinvolgendo
docenti, alunni, genitori e operatori scolastici alla partecipazione attiva, al miglioramento continuo e alla
riprogettazione.
Essa segue con attenzione non solo il processo degli apprendimenti ma anche e soprattutto la verifica
dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.
Con rilevazioni periodiche effettua il monitoraggio sull’efficacia e l’efficienza di quanto programmato e
pianificato per poi intervenire, qualora ce ne fosse bisogno, sui processi di insegnamento-apprendimento
consentendo l’adeguamento della programmazione didattica che permette in tal modo di offrire all’alunno
l’aiuto necessario per il superamento delle difficoltà che si presentano in itinere; predisporre piani
individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.
Tale valutazione di tipo formativo, offre l’opportunità di fare il punto della situazione per individuare
eventuali errori di impostazione del lavoro, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del
progetto educativo.
Nella scuola dell’infanzia i docenti valutano basandosi essenzialmente sull’osservazione sia occasionale
sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento con osservazioni
iniziali (livelli di sviluppo), in itinere (sequenze didattiche), finale (esiti formativi).
Inoltre, a partire dall’anno scolastico 2011/12, alla luce della Legge 8 ottobre 2010 n. 170, recante nuove
Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, l’Istituto Comprensivo di
Montecorvino Pugliano ha avviato un percorso di screening delle competenze rivolto ai bambini
frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia. A tutti gli alunni dell’ultimo anno è stato
somministrato il Questionario Osservativo IPDA per l’individuazione precoce dei disturbi di
apprendimento, attraverso la valutazione di abilità generali e abilità specifiche di tipo pre-disciplinare.
Nella scuola primaria i docenti, in sede di programmazione e di verifica bimestrale, predispongono prove
di verifica per la valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti in ingresso, in itinere e in uscita. Il
tutto si conclude in un giudizio sul profilo formativo raggiunto dai singoli alunni.
Nella scuola secondaria di primo grado, in sede di verifica bimestrale, i docenti, divisi in tre dipartimenti
disciplinari (linguistico, scientifico ed espressivo), programmano le unità di apprendimento
interdisciplinari per classi parallele, dopo aver verificato il raggiungimento delle competenze pianificate
nell’UdA precedente; alla fine di ciascun quadrimestre vengono programmate prove di verifica comuni
per classi parallele. La valutazione viene espressa in decimi.
Tutte le attività del curricolo integrato, integrativo ed aggiuntivo svolte all’interno della scuola, hanno
specifici strumenti e modelli di valutazione i cui esiti rappresentano utili indicatori di miglioramento, per
la gestione della scuola nel contesto, dell’innovazione.
12
Allegato n.7: Rubriche di Valutazione
44
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
(Riferimenti normativi D.L. 137/2008, LEGGE N.169/2008, DPR 122/2009)
“Il Collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della
valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte
integrante del piano dell’offerta formativa”. *(Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole
di ogni ordine e grado). Sono previste prove di verifica iniziali per classi parallele volte a monitorare la
situazione in ingresso di ogni singolo alunno. Tali prove vengono valutate secondo criteri comuni
elaborati dai docenti delle discipline al fine di assicurare una omogeneità di valutazione (allegate rubriche
di valutazione). Seguiranno prove di verifica intermedia e finale comuni organizzate sempre per classi
parallele e in accordo con le progettazioni di classe con indicatori comuni di valutazione.
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze
sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi sul livello globale di
competenze raggiunto dall'alunno.
Al termine del primo quadrimestre il voto espresso sulla scheda di valutazione scaturirà dalle osservazioni
sistematiche e, rapportata alla situazione di partenza di ogni singolo alunno, terrà conto dei progressi
registrati in ciascun ambito disciplinare, nonché nell’interesse e nella partecipazione alle attività
didattiche, secondo i criteri elaborati nelle griglie di valutazione disciplinare di cui al Regolamento
d’Istituto.
Al termine dell’anno scolastico, la valutazione sarà effettuata tenendo conto non solo dei risultati delle
prove di verifica ma anche di tutto il percorso formativo dell’alunno rispetto alla partecipazione,
all’interesse, all’autonomia, alla costanza nell’impegno e all’ordine nell’eseguire i lavori sia a scuola che
a casa.
Le valutazioni di fine quadrimestre e di fine anno nelle varie discipline si attengono ai criteri che saranno
approvati dal Collegio dei docenti.
Al termine di ogni quadrimestre i docenti di classe compilano le griglie per la valutazione degli
apprendimenti.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CONBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
La Legge 8 ottobre 2010, n. 170 e le successive Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli
studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011), invitano
i Docenti a riappropriarsi della propria professionalità e competenza didattica per svolgere quello che da
sempre caratterizza il ruolo dell’insegnante in una scuola democratica: garantire il successo formativo dei
propri alunni, così da rendere tutti gli allievi competenti nell’agire pratico della vita quotidiana e fare in
modo che ciascuno sia capace di dare il proprio significativo contributo allo sviluppo ed al progresso
scientifico e umano della società in cui vive. Per poter assolvere questo compito in maniera realmente
efficace, le suddette Linee guida evidenziano l’importanza fondamentale che un attento processo di
valutazione assume nel lavoro di elaborazione dei percorsi didattici da attivare con gli alunni che
mostrano difficoltà di vario genere in ambito scolastico:
“Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà non si deve procedere aumentando la mole degli esercizi per
ottenere dei risultati, ma è necessario effettuare una valutazione accurata che consenta di capire se e
quale tipo di didattica e di supporto sarebbero necessari” ( Linee guida per il diritto allo studio degli
alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.2.1).
Con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative ; si delinea e
precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento
per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013).
45
La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla
certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità
educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. (circ. ministeriale
n.8 del 6/3/2013).
La Direttiva, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento,
richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle
situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle
scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione
della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in
carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Tutti gli ordini di scuola sono importanti per l’individuazione e il riconoscimento dei BES, anche se, per
quanto riguarda i disturbi specifici dell’apprendimento, essi potranno venire diagnosticati con certezza ed
essere certificati solo al termine della classe seconda. In particolare alla Scuola dell’Infanzia la Legge 8
ottobre 2010, n. 170 affida l’importante compito di “…identificare precocemente le possibili difficoltà di
apprendimento e riconoscere i segnali di rischio…” ( Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.1), mentre ai Docenti che seguiranno si richiede
un percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha
lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e
partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Il processo valutativo, quindi, assume un ruolo fondamentale nella fase iniziale, con valore diagnostico e
preventivo, nei periodi intermedi, per la continua rimodulazione del percorso educativo, e nella fase
finale, quando si tratta di andare a verificare gli esiti di quanto è stato realizzato nel corso delle attività
didattiche.
Il Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 definisce i criteri dei quali tener conto per la predisposizione delle
prove di verifica intermedie e finali per alunni con DSA:
“Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con
DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di
misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando
particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati
all’abilità deficitaria” (Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, art.6, comma 2).
Per tutti gli alunni BES, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in
specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile
attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure
dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la
scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate.
In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo
strettamente necessario.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate la valutazione e
la verifica degli apprendimenti devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni
In ottemperanza a queste disposizioni si definiscono i seguenti criteri per la predisposizione delle
verifiche per gli alunni con DSA.
Realizzare verifiche strutturate a scelta multipla, V/F,ecc.
Predisporre le verifiche con testi e immagini, grafici, ecc. ben chiari sia nella strutturazione e
stesura sia nella eventuale fotocopia.
Nel corso delle verifiche scritte accertarsi che l’alunno abbia ben compreso la consegna ed
eventuale lettura del testo della verifica scritta da parte dell’insegnante.
46
Ridurre, se necessario la quantità (ma non la qualità) di esercizi nelle verifiche scritte.
Garantire all’alunno un tempo maggiore per lo svolgimento delle verifiche.
Segnare in maniera diversa gli errori legati al contenuto della verifica rispetto a quelli di tipo
strumentale.
Consentire l’uso di eventuali strumenti compensativi (calcolatrice, tabella dei mesi, ecc.)
Se necessario sostituire le prove scritte con quelle orali nella lingua non materna.
Validità dell’anno scolastico
Visti i commi 1 e 2 dell’art.10 del Decreto Legislativo 59/2004 che nel rispetto dell’art.11- comma 1- del
D. L.vo n.59/2004, ai fini della validità dell’anno scolastico, è obbligatoria la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’art.10.
Le deroghe riguardano solo casi eccezionali, certi e documentati come i ricoveri ospedalieri o in altri
luoghi di cura e terapie e/o cure programmate ed eccezionalmente per la partecipazione a gare sportive di
rilievo nazionale. Si precisa che, ai fini del calcolo, vengono presi in considerazione i ritardi e le uscite
anticipate.
ESAMI DI STATO
L’ammissione agli esami tiene conto del percorso individuale di crescita e di maturazione e dei risultati
raggiunti nei tre anni frequentati dall’alunno. La valutazione complessiva del percorso formativo
costituisce parte integrante della valutazione finale e di essa si tiene conto sia ai fini dell’attribuzione del
voto, sia ai fini della certificazione delle competenze.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, nello
svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse
finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta
menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”.
In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza
di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669
del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida.
Ai singoli alunni in sede di valutazione finale viene attribuito un voto d’idoneità (DPR 122/08), sulla base
dei criteri e di una griglia valutativa condivisa dai Docenti e approvata dal Collegio dei Docenti. La
certificazione delle competenze fa riferimento al curricolo d’Istituto, redatto sulle linee guida indicate nel
curricolo ministeriale (D.Lgs. 59/2004 e Indicazioni Nazionali 2012) e la valutazione delle competenze
raggiunte è definita sulla base dei seguenti livelli: avanzato, intermedio, base, iniziale.
La certificazione delle competenze
La scuola finalizza il curricolo allo sviluppo delle competenze previste nel profilo dello studente al
termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo.*
I traguardi per lo sviluppo delle competenze riportati nelle Indicazioni Nazionali concorrono al più ampio
sviluppo delle competenze-chiave, fondamentali per lo sviluppo personale e la partecipazione sociale.
Tali competenze vengono riassunte in una certificazione delle competenze per livelli.
Avanzato (in decimi: 10/9) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume
in modo responsabile decisioni consapevoli.
Intermedio (in decimi: 8) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
47
Base(in decimi: 7) L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di
possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
Iniziale (in decimi: 6) L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni
note.
Criteri di non ammissione alla classe successiva e/o agli esami di stato
FREQUENZA
L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto ad
una deroga (poiché non rientra tra i casi deliberati dal Collegio dei Docenti
o perché le numerose assenze hanno pregiudicato la possibilità di
valutarlo).
N.B. è necessario che il consiglio di classe abbia comunicato alla famiglia
l’avvenuto superamento del monte ore di assenze consentito ed abbia
verbalizzato quanto è stato fatto per evitare tale situazione di “evasione”.
Per quanto riguarda l’impossibilità di valutare un alunno a causa delle
numerose assenze, è opportuno ricordare che, per procedere con una non
ammissione, è necessario che tale circostanza sia stata oggetto di
accertamento da parte del Consiglio di Classe e che vi sia traccia di ciò nel
registro dei verbali della classe interessata.
Condizioni per la non ammissione alla classe successiva e/o all’esame finale a conclusione del ciclo
di studi
(è sufficiente che una sola condizione sia soddisfatta)
COMPORTAMENTO
Il consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all’alunno un voto di
comportamento inferiore a sei decimi
MANCATO
I membri del Consiglio di Classe ritengono che la non ammissione
RAGGIUNGIMENTO
dell’alunno/a in questione rappresenti una possibilità di recupero per
DEGLI OBIETTIVI
quest’ultimo/a e la scheda di valutazione dell’alunno/a presenti
DI APPRENDIMENTO 5insufficienze di cui almeno 1 grave (inferiore al voto 5) oppure3
insufficienze gravi (inferiori al voto 5), delle quali almeno 2 riguardino
materie con verifiche scritte (italiano, matematica).
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
Il D.L. 137/2008, convertito in L.169/2008 prevede che la valutazione del comportamento degli studenti,
attribuita collegialmente dal consiglio di interclasse/classe, concorre alla valutazione complessiva dello
studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame
conclusivo del I ciclo.
Per tutto quel che attiene la valutazione delle discipline e del comportamento è necessario attenersi al
Regolamento d’Istituto quale fonte primaria per l’elaborazione del presente Piano dell’Offerta Formativa.
Ne consegue che per un’analisi più approfondita, è opportuno consultare il Regolamento d’Istituto.
Il Collegio dei docenti ha indicato dei criteri di massima per l’attribuzione del voto di
comportamento.
48
CAPITOLO VIII
L’INCLUSIVITA’ E L’INTEGRAZIONE – IL PAI13
Una scuola davvero inclusiva è una scuola che accoglie, che non separa ma valorizza le diversità. È una
scuola che si sente comunità, con un sistema di valori in cui si riconosce e per i quali si impegna. Gli
alunni, membri attivi della comunità, condividono la responsabilità di controllare e regolare i
comportamenti. Gli insegnanti definiscono i loro rapporti in termini di “comunità professionale”.
Inclusiva è la scuola che promuove la collaborazione tra gli alunni, l’empatia, l’autostima, la
valorizzazione di sé e dell’altro, la motivazione all’apprendimento e curiosità.
Una scuola che accoglie gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con
Disturbi Specifici di Apprendimento), opera in modo che essi siano parte integrante del contesto
scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna, assicurando
a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola
non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e
familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione
della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica
personalizzata, sia negli obiettivi di apprendimento, sia nei percorsi formativi che nelle strategie
didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i suoi
punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro: il Piano Educativo Individualizzato,
“Progetto di vita” per gli alunni con disabilità, per gli alunni autistici in base alla L. 134 del 18/08/2015, il
Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA, il protocollo di accoglienza per gli stranieri e
sopratutti il PAI Piano di Inclusione.
E’ fondamentale che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati nel loro impegno di
autorealizzazione personale.
Il PAI Allegato contiene anche il protocollo di accoglienza per alunni con BES e il protocollo di accoglienza
per alunni stranieri.
13
Allegato n.8: PAI Piano Annuale dell’Inclusività
49
CAPITOLO IX
L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Triennio 2016/2018 previsione
La nuova normativa, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell'autonomia e di
riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, istituisce per l'intera istituzione scolastica l'organico
dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni
scolastiche. I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale
dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di
progettazione e di coordinamento. La nostra scuola individua il fabbisogno di posti dell'organico
dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in
riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il
raggiungimento degli obiettivi formativi per il POTENZIAMENTO individuati come prioritari.
L'organico dell'autonomia comprende:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla base del
monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli
spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità istituire
posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa;
c) sono attivati altresì, per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l'adeguamento della dotazione
organica alla situazione di fatto.
L’organico dell’autonomia dovrà:
a) consentire al dirigente scolastico di individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10%
di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica;
b) effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a dieci
giorni;
c) ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica anche
in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità.
50
Posti Comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Annualità
Fabbisogno per il triennio
a.s. 2016-17
Posto
comune
18
Motivazione: indicare il piano
delle sezioni previste e le loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
Posto di sostegno
-Si confermano 9 sezioni a tempo
pieno
-Incremento di un posto di sostegno
INCREMENTO DEMOGRAFICO
Si prevede l’incremento di una
sezione a tempo pieno (totale10 sez.)
1
a.s. 2017-18
20
1
a.s. 2018-19
20
1
Si confermano 10 sezioni a tempo
pieno
a.s. 2016-17: n.
38
6
29 classi a tempo normale
1 classe a tempo pieno14
a.s. 2017-18: n.
39
7
Incremento15di una classe a tempo
normale
-29 classi a tempo normale
- 2 classi a tempo pieno
-Incremento di una unità di sostegno
a.s. 2018-19: n.
40
7
28 classi a tempo normale
3 classi a tempo pieno
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di a.s. 2016-17
concorso/s
ostegno
31
7
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
Motivazione: indicare il piano
delle classi previste e le loro
caratteristiche
32
32
18 classi di cui
12 tempo normale e 5 a tempo
prolungato
7
7
Si conferma il numero di cattedre
di sostegno
14
L’istituzione della classe a tempo pieno è subordinata al servizio di refezione scolastica e alle strutture idonee forniti dal
Comune di Montecorvino Pugliano
15
L’incremento di una classe è subordinato alla presenza di locali forniti dal Comune di Montecorvino Pugliano
51
ORGANICO DI POTENZIAMENTO
Potenziamento
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso
scuola
secondaria,
sostegno…)*
Primaria
Posto Comune
n.
docenti
max 8
316
Secondaria
Classe concorso A043
1
POTENZIAMENTO
SCIENTIFICO
Secondaria Classe concorso
A059
1
POTENZIAMENTO
ARTISTICO
E
MUSICALE
Secondaria:
- Classe concorso A032 Ed.
Musicale
117
118
POTENZIAMENTO
MOTORIO
- Classe concorso A028 Ed.
Artistica
Secondaria
Classe di concorso A030
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche
al capo I e alla progettazione del capo III)
Esonero collaboratore (24 ore);
Recupero e potenziamento della competenze
linguistiche e logico-matematiche;
Recupero, valorizzazione e potenziamento delle
competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue
dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della
metodologia Content Language Integrated Learning;
Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni
Recupero
Potenziamento
delle
competenze
matematico-logiche e scientifiche
Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella
cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante
il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati.
Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni
1
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di
comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione
fisica eallo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attività sportiva
agonistica
Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni
PERSONALE ATA
Nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015:
Tipologia
Assistente amministrativo
Collaboratore scolastico
16
n.
6
16
Per l’a.s. 2015/2016 sono stati assegnati 2 docenti con convocazioni fascia C
17
Unità attribuita all’IC ma non assegnata per graduatoria esaurita. Nominata per l’a.s. 2015/16 con contratto a TI fino al 30
giugno 2016 per disposizione MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Ambito Territoriale Salerno Circolare n.502
del 18/12/15 prot. 12786/4
18
Per l’a.s. 2015/2016 è stato assegnato 1 docente classe Concorso A028 con convocazioni Fascia C
52
CAPITOLO X
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E
INFRASTRUTTURE MATERIALI
È indubbia la crescente importanza di un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie. A tale scopo sono in
corso rilevanti progettazioni e altre sono in previsione, sia nell'ambito del Piano Nazionale per la Scuola
Digitale sia grazie ai Fondi Strutturali Europei.
Di seguito sono indicate le necessità più urgenti e con potenziale maggiore impatto, in modo da poter poi
destinare ad esse le progettualità e le risorse che man mano si renderanno disponibili, in un'ottica
"dinamica" di analisi dei fabbisogni, in coerenza con le priorità di medio e lungo periodo e con i traguardi
prefigurati nel piano di miglioramento.
In riferimento a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di
scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015.
Infrastrutture
Attrezzature
Lan
Ambienti
apprendimento
LIM
di
Classe 3.0
Teatro
Microfoni
Refettorio
Tavoli, sedie, armadi
Scuolabus
Autista+vigilanza
(Convenzione)
Attrezzature sportive
Palestra
Laboratorio
scientifico
Laboratorio arte e
immagine
Laboratorio
linguistico
Osservatorio
astronomico
Spazi per attività.
Ascensore
Motivazione, in riferimento
alle priorità strategiche del
capo I e alla progettazione del
capo III
Implementazione
PNSD
Implementazione
PNSD
Fonti di finanziamento
PON
PON
Progetto “Promozione del
teatro in classe”
Classi a tempo prolungato
(Secondaria)+
Classia tempo pieno
(Primaria)
MIUR
I plessi sono dislocati
Regione
Progetto
potenziamento
educazione motoria
MIUR - CONI
Miur
Telescopio
Progetto la mia scuola
accogliente
Potenziamento competenze
linguistiche
Progetto astronomia + rete
Sussidi e ausilii specifici per
alunni Bes
Piano di inclusività
Fabbisogno alunni BES
Ente locale e famiglie
Attrezzature per laboratori
Attrezzature varie: microfoni
Lim +tablet + cuffie
Piano di Miglioramento
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e
strumentali con esso individuate e richieste.
53
CAPITOLO XI
LA SICUREZZA19
PREMESSA
La salute e la sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona sanciti dalla
Costituzione. (art. 32)
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.
(Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Articolo 3, 1948)
Le Direttive Europee, recepite nella legislazione italiana dal Decreto Legislativo n° 81/2008,
prevedono espressamente che anche la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute e
sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione.
La scuola, in quanto ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per i diversi ruoli che vi
operano, rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, organizzare, approfondire, nell’ottica
dell’educazione alla cittadinanza attiva, la cultura della sicurezza e del benessere psicofisico.
“… le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, prima ancora che un obbligo di legge
con una serie di adempimenti che ne conseguono, un’opportunità per promuovere all’interno delle
istituzioni scolastiche una cultura della sicurezza sul lavoro, per valorizzarne i contenuti e per sollecitare
il coinvolgimento e la convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche in un processo organico
di crescita collettiva, con l’obiettivo della sicurezza sostanziale della scuola …”.
Due aspetti sono particolarmente importanti per affrontare i rischi e padroneggiare le emozioni
che una situazione di emergenza può suscitare: la conoscenza e la collaborazione.
La conoscenza dell’esistenza di un pericolo è il primo modo di neutralizzare il pericolo stesso. Su
questa base la normativa richiede al datore di lavoro, come prima cosa, di individuare e valutare i
rischi per la salute e la sicurezza che si concretizza nel documento di valutazione dei rischi,
l’individuazione di misure di prevenzione e protezione e il programma di aggiornamento delle
misure di protezione.
Sempre sulla base del fattore conoscenza è previsto che i lavoratori o i loro rappresentanti, in
relazione alle questioni riguardanti la sicurezza e salute, siano informati, formati, consultati e
coinvolti. Per questo motivo la legislazione prevede una molteplicità di soggetti coinvolti
(collaborazione) e attribuisce dei doveri anche in capo ai lavoratori che, tradizionalmente, sono
sempre stati considerati solo titolari del diritto alla sicurezza.
19
Allegato n.9 Sicurezza
54
DLGS N. 81 DEL 2008 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Attualmente il TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO dlgs n.81/2008
coordinato con il Dlgs n.106/2009, rappresenta il principale documento di riferimento e fornisce un
quadro organico su tutta la normativa.
Gli artt. 17 e 18 stabiliscono l’obbligo per il datore di lavoro (nella scuola il Capo d’Istituto) di:
• provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione circa i rischi e
l’organizzazione della sicurezza nel luogo di lavoro, e riceva una formazione sufficiente ed
adeguata in materia di sicurezza e di salute
• designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP)
• consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
• elaborare e aggiornare il Documento della Valutazione dei Rischi con la collaborazione del RSPP
e del RLS
• nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi
previsti dal presente decreto legislativo
• designare
preventivamente
i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di
prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di
pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione
dell'emergenza affidare i compiti ai lavoratori, tenendo conto delle capacità e delle condizioni
degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza
• fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il
responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente;
• richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle
disposizioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione
collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione
• adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare
istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile,
abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa
• comunicare in via telematica all'INAIL e all'IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema
informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all'articolo 8, entro 48 ore
dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni
relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l'assenza dal lavoro di almeno un giorno,
escluso quello dell'evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che
comportino un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni.
L’art. 20 dispone che tra gli obblighi dei lavoratori vi è:
• prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul
luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua
formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro
• contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli
obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
• osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai
preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale
• utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i
mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza
• utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione (DPI) messi a loro disposizione
• segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei
mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a
conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze
e possibilità
55
•
•
•
•
non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di
controllo
non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza
ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori
partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro
sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal
medico competente.
56
Scuola dell’Infanzia
PREPOSTO
DIFFUSIONE
ALLARME
CONTROLLO
EVACUAZIONE
CHIAMATA
SOCCORSO
INTERRUZIONE
DEI SERVIZI
CONTROLLO
USCITE
EMERGENZA
APERTURA
CANCELLI
PRIMO
SOCCORSO
ASSISTENZA
DISABILI
ADDETTO
ANTINCENDIO
CONTROLLO
DIV. FUMO
RESP.PUNTO
DI RACCOLTA
FORNITURE
DPI
ADDETTI
IMP.
TECNOLOGICI
DEFIBRILLATO
RE
Capoluogo
Santa Tecla
San Vito
Bivio Pratole
Romano
Colasurdo
Barone
Cavallaro
Carbone
Capuano
Costa
Iezza
D’Angelo
Romano
Cavallaro
Carbone
Capuano
Sica A.
Sgarbini
Carpentieri
Russomando
Barone
Costa
Iezza
D’Angelo
Pietrofesa
Sgarbini
Tuosto
Apicella
Barone
Costa
Iezza
D’Angelo
Colasurdo
Pietrofesa
Barone
Cavallaro
Sgarbini
Carpentieri
Tuosto
Basso
Iezza
Russomando
Ingaggiato
D’angelo
Capuano
Landi
Romano
Cavallaro
Raimo
Colasurdo
Sgarbini
Basso
Inguaggiato
Pietrofesa
Cavallaro
Innocenzio
Meliande
DSGA
DSGA
DSGA
DSGA
Colasurdo
Sgarbini
Carbone
Russomando
Pietrofesa
Cavallaro
Tuosto
Raimo
Capuano
Sica
57
Scuola Primaria
Capoluogo
Santa Tecla
San Vito
Sabetta
ASPP
PREPOSTO
Russomando
DIFFUSIONE
ALLARME
CONTROLLO
EVACUAZIONE
CHIAMATA
SOCCORSO
INTERRUZIONE
DEI SERVIZI
CONTROLLO
USCITE
EMERGENZA
APERTURA
CANCELLI
PRIMO
SOCCORSO
ASSISTENZA
DISABILI
ADDETTO
ANTINCENDIO
CONTROLLO
DIV. FUMO
RESP.PUNTO
DI RACCOLTA
FORNITURE
DPI
ADDETTI
IMP.
TECNOLOGICI
DEFIBRILLATO
RE
Bivio Pratole
Scarpa A.
Corrado
Verrioli
Buonomo
Schettini
Montella
Parra
Troisi
Mottola
Scalcione
Montella A.
Corrado
Schettini
Troisi
Toriello G.
D’Alessandro
Vairo
Angrisani
Scarpa A.
Buonomo
Parra
Greco
Scarpa
Verrioli M.
D’Ambrosio
Giordano
Scarpa
Buonomo
Parra
Giordano
Toriello
Villano
Palo
Scarpa
D’Alessandro
Santoro
Pentagallo
Buonomo
Imbimbo
Savastano
D’Ambrosio
Parra
Angrisani
Mottola
Cappellania
Vitale
Carbonaro
Toriello
Villano
Corrado M
Santoro
///////
Schettini
Sola V.
Palladino
Concilio
Troisi
Corrado
Petrocelli
Vitolo
Troisi
Palo C.
Santoro
Imbimbo
Speranza
DSGA
DSGA
DSGA
DSGA
Corrado A.M.
Pentagallo
Di Micco
Stasio
Montella
Scarpa
Pentagallo
Santoro
Imbimbo
Vairo
MontellaAd
Stasio
Sola
Speranza
Carbonaro
58
Scuola Secondaria di I grado
Capoluogo
Bivio Pratole
ASPP
Sabetta
Sabetta
PREPOSTO
DIFFUSIONE
ALLARME
CONTROLLO
EVACUAZIONE
CHIAMATA
SOCCORSO
INTERRUZIONE
DEI SERVIZI
CONTROLLO
USCITE EMERGENZA
APERTURA
CANCELLI
PRIMO
SOCCORSO
Ruggiero
Magazzeno
Volzone
Merola
Ruggiero
Cerra
Volzone
Sabetta
Spina
Magazzeno
Merola
Ruggiero
Mirra
Magazzeno
Merola
Cerra
Ruggiero
Streppone
Beatrice
Verrioli
Sessa
Magazzeno
Manera
Nappo
Coppola
Russo
Merola
ASSISTENZA
DISABILI
Sessa
Desantis
Beatrice
Nappo
Spina
Varese
Ambrosio
De Rosa
ADDETTO
ANTINCENDIO
CONTROLLO
DIV. FUMO
RESP.PUNTO
DI RACCOLTA
FORNITURE
DPI
ADDETTI
IMP. TECNOLOGICI
DEFIBRILLATORE
Verrioli
Cerra
Verrioli
Avagliano
Cerra
Sabetta
DSGA
DSGA
Marzullo
Torricelli
Cerra
Cerra
Antonacci
59
Uffici di segreteria
Segreteria
PREPOSTO
DIFFUSIONE
ALLARME
CONTROLLO
EVACUAZIONE
CHIAMATA
SOCCORSO
INTERRUZIONE
DEI SERVIZI
CONTROLLO
USCITE EMERGENZA
APERTURA
CANCELLI
PRIMO
SOCCORSO
ASSISTENZA
DISABILI
ADDETTO
ANTINCENDIO
CONTROLLO
DIV. FUMO
RESP.PUNTO
DI RACCOLTA
FORNITURE
DPI
ADDETTI
IMP. TECNOL.
DEFIBRILLATORE
DS
DSGA
Di Palma
DS
DSGA
Santoro F.
Passarella
Di Palma
Di Palma
De Luca
Matarazzo Katia
De Luca
DA FORMARE
Peduto
Passarella
DSGA
Peduto
De Luca
SICUREZZA IN CLASSE
Affinché la sicurezza diventi stile di vita e sia un valore radicato nelle nuove generazioni, è fondamentale
che la scuola offra occasioni formative e percorsi trasversali ed interdisciplinari volti a promuovere, sin
dalla scuola dell’infanzia, comportamenti responsabili, rispettosi sempre dell’integrità fisica e psicologica
propria e degli altri. Pertanto l’educazione alla sicurezza non va considerata un’attività occasionale e/o
facoltativa ma parte integrante dell’attività didattica curricolare.
Il problema della sicurezza assume una sua centralità nelle unità di apprendimento ed ha continui
momenti di applicazione nell’assetto organizzativo delle diverse attività di insegnamento e nella
molteplicità di iniziative che ampliano e arricchiscono sempre di più l’offerta formativa della nostra
scuola. L’offerta formativa si arricchirà delle seguenti attività:
60
INCONTRI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE/ATTIVITA’ RELATIVI
ALLA SICUREZZA NEI PLESSI
DESCRIZIONE
DESTINATARI
Informativa
sulla sicurezza
Docenti e
ATA
Progetto
Sicurezza
Alunni
Primaria e
Secondaria
ORARIO
DURATA
obbligatorio
4 ore formazione
generale
RISORSE
RSPP/DS
Senza oneri
Nucleo
Protezione
Civile di
Bellizzi (SA)
Senza oneri
Da definire
MIUR
in attesa di
Finanziamento
Da definire
School
Movie in
Senza oneri
8 ore formazione
specifica
Ogni anno a
Dicembre nei
plessi (parte
sicurezza fuochi
d’artificio)
curriculare
EROGATORE
e annuale per
altre attività
Bullismo e
cyberbullismo
Curriculare/
Alunni Scuola
Secondaria in extracurriculare
rete
Informazione/
formazione
Produzione
cortometraggi
sulla sicurezza
in web
Primaria e
Secondaria
Educazione
alla Legalità,
Sicurezza e
Giustizia
Sociale
Seconda e
Terza Sec I
grado
Curriculare/
extracurriculare
Curriculare
collaborazione
con Giffoni Film
Festival
4 incontri
annuali
61
Comune di
Montecorvino
Pugliano
Senza oneri
CAPITOLO XII
LA PRIVACY20
La scuola è chiamata ogni giorno a costruire le condizioni per un futuro migliore delle nuove generazioni,
non solo nello studio, ma anche nelle esperienze di vita che coinvolgono alunni, docenti e personale
scolastico perché definisce il mondo dei valori che permette alla società di crescere nel rispetto reciproco.
Questa sfida positiva – nella scuola – riguarda anche il "corretto trattamento dei dati personali".
Un'espressione che può sembrare asettica, ma che in realtà costituisce una condizione essenziale per il
rispetto della dignità delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza.
Nelle scuole di ogni ordine e grado, vengono usate ogni giorno informazioni che riguardano gli
studenti e le loro famiglie, i loro problemi di salute o di disagio sociale, le abitudini alimentari, il loro
credo religioso e tutto questo deve avvenire nel rispetto di tutti e di ciascuno. Non si possono divulgare
dati sensibili, né si possono rifiutare agli interessati informazioni dovute alla trasparenza. Le scuole
pubbliche devono dare informativa completa di quali dati raccolgono e di come li utilizzano, mentre non
occorre il consenso degli utenti per la raccolta e il trattamento quando questo sia necessario per la
realizzazione del diritto allo studio. Gli interessati hanno diritto di accesso per conoscere i contenuti dei
documenti con i propri dati sensibili per eventuali correzioni o cancellazioni. Ciò ai sensi della legge n.
241/90 sulla trasparenza amministrativa.
Il 1 gennaio 2004 è entrato il vigore il D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali” che ha comportato la necessità, per tutti coloro che sono preposti al trattamento di dati
personali, di mettersi adeguarsi alla norma. Tra i soggetti preposti figurano anche le Istituzioni
Scolastiche. Il decreto sancisce che:
Art.1. Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano.
Art.2. Il trattamento dei dati personali si deve svolgere nel rispetto dei diritti e delle libertà
fondamentali, nonché della dignità dell’interessato, con particolare riferimento alla riservatezza,
all’identità personale e al diritto e alla protezione dei dati personali.
Gli adempimenti di cui le istituzioni scolastiche si fanno carico sono le seguenti:
•
Informare i soggetti interessati dal trattamento (alunni, personale etc ...) suchi tratta i dati,
in che modo e per quali finalità (art. 13).
•
Garantire a chiunque l’accesso ai dati che li riguarda (art. 7)
•
Nominare, ad opera del Titolare del trattamento, ovvero del Dirigente scolastico, un
responsabile del trattamento dati che lo affianchi nella gestione degli adempimenti relativi
al a protezione dei dati (art. 39)
•
Organizzare misure di sicurezza per la custodia dei dati che prevengano perdite,
accessi non autorizzati e utilizzo illecito degli stessi. In questo quadro si colloca il
Documento Programmatico della sicurezza (artt.31 – 36 e allegato B del Codice)
•
Formare il personale preposto al trattamento dei dati.
Ciascuna Istituzione Scolastica, nel rispetto del Codice, potrà utilizzare in base alle proprie
esigenze specifiche procedure di trattamento dati ritenute idonee alla situazione esistente nella propria
struttura.
Si allega al presente PTOF la documentazione relativa alla Privacy contenente i seguenti documenti:
20
Allegato 10: Privacy.
62
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il Lessico della Privacy a Scuola
Il Garante della Privacy a Scuola
La Sicurezza dei Dati
Informativa Trattamento Dati
Lettera di nomina del responsabile del trattamento dei dati personali Direttore dei Servizi Generali
e Amministrativi
LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER IL DOCENTE INCARICATO DEL
TRATTAMENTO
Lettera di nomina dell’incaricato-docente del trattamento dei dati personali
LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER IL COLLABORATORE SCOLASTICO
INCARICATO DEL TRATTAMENTO
Lettera di nomina dell’incaricato del trattamento dei dati personali-collaboratore scolastico
LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER L’ ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
INCARICATO DEL TRATTAMENTO
Lettera di nomina dell’incaricato assistente amministrativo del trattamento dei dati personali
Informativa trattamento dati personali – lavoratori
Informativa trattamento dati personali – fornitori
63
CAPITOLO XIII
I REGOLAMENTI D’ISTITUTO
Premessa
I Regolamenti d’Istituto contengono le regole perchè il sistema scuola possa funzionare e realizzare il
proprio compito.
Le regole in essi indicate sono dettate dalla necessità di creare nell’istituto un sereno ed ordinato ambiente
di vita scolastica e di fissare i limiti entro cui la libertà del singolo non interferisca con la libertà altrui.
I regolamenti rinnovati per l’a.s. 2015/2016 sono Regolamento Viaggi d’istruzione, Regolamento
Concessione in uso temporaneo e precari locali a terzi, Regolamento disciplinare e sono pubblicati sul sito
della scuola.
Il Regolamento d’Istituto generale ed alcuni regolamenti sono in aggiornamento. Pertanto sono validi i
Regolamenti degli anni precedenti già pubblicati sul sito.
CAPITOLO XIV
IL PIANO VIAGGI D’ISTRUZIONE21
Premessa
I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, le uscite didattiche costituiscono un arricchimento
dell’offerta formativa e, dunque, sono attività complementari a quelle istituzionali di insegnamento. Dette
attività, certamente diverse da quelle tradizionali, possono essere anche parte integrante delle discipline
curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo.
Come tali, quindi, esse devono essere coerenti con gli obiettivi educativi, didattici e professionale della o
delle discipline che ne richiedono la realizzazione. Non sono certamente attività esclusivamente ricreative.
Esse devono servire a completare la preparazione degli allievi e i giorni ad esse dedicati assumono a pieno
titolo il valore di giorni scolastici.
Il Piano allegato contiene proposte indicative per il triennio 2016/2017 da integrare e/o modificare sulla
base delle esigenze e delle offerte del territorio.
CAPITOLO XV
IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE22
Premessa
Considerata la necessità di dover garantire “adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici” e
sulla base del CCNL 2007, sentite le proposte del Collegio dei Docenti, viene elaborato il Piano e portato
all’approvazione del Collegio. Il Piano indica le modalità organizzative per l’esercizio della funzione docente
ai sensi dell’art. 27 del CCNL 2007. Allegato al presente documento il piano con la previsione delle attività del
triennio 2016/2019.
21
22
Allegato n.11: Piano Viaggi d’Istruzione
Allegato n. 12: Piano delle attività del personale docente
64
CAPITOLO XVI
IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE ATA23
Premessa
Il Piano illustra, attraverso la descrizione dell’orario di servizio, delle funzioni e dei compiti del
personale, il modello organizzativo dei servizi generalii ed amministrativi dell’istituzione scolastica
mediante il quale si intendono perseguire i sotto elencati obiettivi:
•
•
•
•
•
Efficacia, efficienza ed economicità dell’intero processo organizzativo e gestionale;
Miglioramento del servizio
Razionalizzazione del lavoro del personale
Produzione di atti amministrativi conformi alle norme vigenti
Equilibrio di carico di lavoro da distribuire tra le risorse umane coinvolte, nel rispetto delle
competenze e delle attitudini di ciascuno
• Creazione di un sano rapporto relazionale sul posto di lavoro.
Si presume possa rimanere invariato per il triennio 2016/2019, ma è possibile che sia modificato in base
alle esigenze che si presenteranno.
CAPITOLO XVII
IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE24
Premessa
La Legge n. 107/2015, comma 124 definisce che “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione
docente, la formazione in servizio è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono
definite dalle istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)”.
La formazione dei docenti è condizione basilare per la valorizzazione delle risorse umane della scuola e
per mettere in pratica la cultura della qualità. Attraverso la crescita dei singoli, la ricerca, lo scambio e la
condivisione di competenze e buone pratiche si migliora l’azione educativa, compiendo al meglio il
percorso di insegnamento/apprendimento, nell’ottica del lifelong learning. La formazione dei docenti è
sistemica e progressiva, fondata sui bisogni dell’utenza al fine di soddisfare le necessità di apprendimento
degli alunni.
Sulla base delle evidenze emerse nel RAV nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle
azioni per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF sono state individuate le attività per il
piano formativo triennale del personale docente.
23
Allegato n. 13 Piano delle attività del personale
24
Allegato n. 14 Piano di formazione del personale Docente
65
CAPITOLO XVIII
IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA25
Premessa
Sulla base delle evidenze emerse nel RAV, nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni per il
miglioramento della qualità della didattica e al PTOF, programmate dal DSGA sentito il personale ATA, sono state
individuate le attività per il piano formativo triennale del personale non docente.
CAPITOLO XIX
LA CARTA DEI SERVIZI
(In corso di aggiornamento)
In applicazione del D. P. C. M. del 7 giugno del 1995, pubblicato sulla G.U. del 15 giugno 1995, sulla
base dello “Schema Generale di Riferimento” predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica,
nonché delle direttive impartite dal M. P.I., l’Istituto Comprensivo di Montecorvino Pugliano, con il
coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, sta aggiornando la Carta dei Servizi da
approvare con delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto. Pertanto è valida la Carta dei
Servizi degli anni precedenti.
La Carta dei Servizi contiene tutte le indicazioni sul funzionamento dei servizi della scuola. Ha come
fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione della Repubblica Italiana ed in particolare gli articoli 3,
33 e 34 e fa propri i principi fondamentali di uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza e
integrazione, diritto di scelta, partecipazione, libertà di insegnamento e aggiornamento del personale così
come si ricavano anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (Artt. 1 e 2.1 -10 dicembre
1948) e dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo/Bambino (Art1-2-5-7-8-1 0).
25
Allegato n. 15: Piano di Formazione del personale ATA
66
CAPITOLO XX
IL MONITORAGGIO, IL CONTROLLO E IL RIESAME
Per la realizzazione di attività di autoanalisi, la scuola predispone un piano di rilevamento interno ed
esterno al contesto scolastico, individua gli ambiti d’indagine, definisce gli indicatori, procede alla
somministrazione di questionari, rileva i dati mediante tabulazione, attiva processi di comparazione e
strategie per la risoluzione dei problemi emersi.
Il monitoraggio, il controllo e il riesame del PTOF procederà sulle azioni prioritarie del PDM (vedi
monitoraggio PDM allegato) e su quelle trasversali di pari passo.
Il percorso d’autoanalisi richiede:
a) la definizione delle finalità per garantire coerenza d’intervento;
b) la responsabilità dei ruoli e delle funzioni;
c) la condivisione degli obiettivi e il coinvolgimento nei processi di cambiamento;
d) la valorizzazione della ricerca- azione .
Per quanto riguarda la “valutazione d’impatto” sull’utenza, circa la qualità del servizio e l’efficacia del
PTOF si procederà alla somministrazione di questionari, in coerenza con quanto previsto
dall’Autovalutazione d’Istituto.
Il gruppo di miglioramento monitora le fasi di realizzazione per verificare l’efficacia delle azioni in modo
da intervenire in corso d’opera con aggiustamenti sulle modalità di somministrazione dei questionari. In
particolare, il monitoraggio dovrà avvenire seguendo i seguenti indicatori:
- temporali:
raccolta dati – Maggio
elaborazione dati – Giugno
pubblicazione risultati – Giugno
-di obiettivo:
% degli alunni
% delle famiglie
% del personale
% stakeholder esterni
Il riesame e il miglioramento prevederà incontri dei Gruppi di lavoro con il Dirigente Scolastico,
con il Gruppo di Miglioramento, che avranno come scopo quello di ricalibrare il lavoro svolto
per il conseguimento degli obiettivi prefissati e per realizzare miglioramenti pianificati della
perfomance dell’Istituzione Scolastica. Negli incontri avrà molta rilevanza la discussione sulle criticità
emerse in corso di attuazione e l’elaborazione di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di consentire
azioni di feedback per misurare il contributo dello stesso sui risultati attesi.
Le risorse professionali della Scuola concorrono, all’interno del sistema, a favorire un clima di
partecipazione e collaborazione e a integrare competenze e responsabilità ad ogni livello.
67
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECORVINO PUGLIANO
Cod. Mecc. SAIC86200P
AUTONOMIA 114
C. F. 95021480652
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE
DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
TRIENNIO 2016/17, 2017/18, 2018/19
Al Collegio dei Docenti
E. p.c.
Al Consiglio d’istituto
Al Direttore Generale dell’USR
Agli Enti territoriali locali
Al D.S.G.A.
Atti
Albo/Sito web
PROT. N. 4905 C1
Montecorvino Pugliano, lì 24 Novembre 2015
OGGETTO: Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti per la
predisposizione del Piano triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2016/17- 2017/18 - 2018/19
ex art. 1, comma 14, Legge n.107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59/1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
VISTO l’art. 25 del D.lgs.165 del 31 marzo 2001
VISTA la Legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione
e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
- le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);
- il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
- il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
- esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
VISTA la proroga per la presentazione del Piano definita dal MIUR prot. 2157 del 5/10/2015 e
Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 "!
Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected][email protected]
Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it
una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale
unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle
associazioni dei genitori;
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015,
n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
Al fine di definire le linee di azione e di orientamento secondo le quali il Collegio dei docenti
possa, nelle sue articolazioni dipartimentali e operative, individuare i percorsi didattici e le
proposte organizzative che meglio definiscano la realizzazione della MISSION dell’istituzione
scolastica secondo la VISION che si concretizzerà in tutte le attività previste nella stesura del
piano triennale dell’offerta formativa, documento identitario della scuola.
CONSIDERATO
•
•
che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena realizzazione
dell’autonomia scolastica, che trova la sua espressione di massima trasparenza nella
individuazione delle aree e delle modalità di attuazione del piano dell’offerta formativa
triennale, in un’ottica di organizzazione flessibile e democratica, condivisa con tutte le
componenti del processo formativo e sentiti tutti gli stakeholder;
che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 in termini di organico funzionale
consentiranno la realizzazione di un’offerta formativa arricchita, potenziata e curvata da una
parte a rispondere ai bisogni dell’utenza rilevati attraverso focus group e conferenze di
servizio e dall’altra ad allineare il sistema scolastico italiano alle sempre più pressanti
richieste dell’Europa, attraverso l’impianto di un’offerta formativa strutturata sulla
conquista di competenze europee e di cittadinanza
PRESO ATTO CHE
•
•
•
le innovazioni introdotte dalla L.107/2015 prevedono uno spostamento della competenza
nell’emanazione degli indirizzi del Piano dal Consiglio di istituto al dirigente scolastico,
nella consapevolezza che, questi è l’unico organo in possesso di una visione globale e
sistemica dell’istituzione, avendone chiare le istanze sociali a cui rispondere, le risorse
professionali di cui poter disporre nonché quelle finanziarie e strutturali
in proposito, è in capo al dirigente scolastico la responsabilità di attivare relazioni con i
soggetti istituzionali del territorio per ottenerne la collaborazione e valutarne le opportunità
offerte, nonché acquisire eventuali proposte funzionali allo sviluppo di un’organizzazione
logistica, temporale e didattica che sia sostenuta da servizi esterni e da sinergie
programmatiche.
il Collegio dei Docenti elabora il Piano prendendo atto delle presenti linee di indirizzo e
articolandosi in gruppi di lavoro che elaborano, nel rispetto di specifiche competenze di
indirizzo, le procedure e i piani attuativi delle diverse dimensioni: didattica, metodologica,
Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 #!
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!
•
•
•
valutativa, organizzativa, curricolare, potenziata,
extracurriculare, inclusiva,
formativa, orientativa, sociale ;
il Consiglio di Istituto lo approva, individuandone la fattibilità anche sul piano contabile,
definendo le aree di interfaccia con il Programma annuale
il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre.
nel piano vanno chiaramente indicate e motivatamente sostenute le ragioni dell’organico
potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione per il
conseguimento degli obiettivi previsti dal piano, in particolare nell’ottica del perseguimento
degli obiettivi di miglioramento previsti nel Piano di miglioramento, parte integrante del
Piano triennale dell’offerta formativa, secondo il target definito, alla luce
dell’autovalutazione effettuata e rappresentata nelle rubriche valutative del Rapporto di
autovalutazione di cui alla C.M.47/2014 e alla direttiva 11/2014
considerate
prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di autovalutazione (RAV) nonché dagli esiti
formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti
TENUTO CONTO
•
•
•
•
•
•
•
Dell’analisi del contesto
Degli esiti degli alunni in termini didattici e comportamentali, in attuazione delle procedure
valutative collegialmente condivise ed attuate,
degli esiti delle prove standardizzate dello scorso anno scolastico in cui risulta quanto segue:
Il punteggio di Italiano e Matematica alle prove INVALSI è generalmente in linea con
quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile, specialmente per
quanto riguarda la Scuola Secondaria di I grado. È presente qualche varianza tra classi
dello stesso plesso e tra i plessi dove ci sono casi di singole classi che in italiano e
matematica si discostano in positivo o in negativo. In particolare in italiano la
maggior parte delle classi seconde della scuola primaria si discostano in positivo (max
13,8); le classi quinte della scuola Primaria in italiano si discostano ma solo
lievemente in negativo (max -5,5). In matematica solo in alcune classi della primaria i
valori si discostano in negativo (max -28,2).
Delle risultanze derivate dalle esperienze con altre scuole, enti locali e associazioni
degli esiti e dei miglioramenti ottenuti con attività di arricchimento dell’offerta formativa
nonché per l’acquisizione di attrezzature informatiche e di impianti cablaggio, tali da
rendere anche gli ambienti di apprendimento adeguati e funzionali ad un apprendimento
sostenibile ed inclusivo,
delle iniziative di formazione realizzate a favore dei docenti
delle proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e dei genitori e di cui tener conto
nella formulazione del Piano
premesso e tenuto presente quanto sopra
definisce
al fine dell’ elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per il triennio 2016/17,
2017/18 e 2018/19, le seguenti linee di indirizzo su cui orientare le attività della scuola e le
scelte di management, coordinamento e controllo di gestione e di amministrazione:
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!
Il Piano dell’offerta formativa triennale è rivolto in primis al conseguimento degli obiettivi
di miglioramento previsti dal Piano di miglioramento che è parte integrante del Piano
triennale dell’offerta formativa
Pertanto la progettazione curricolare, aggiuntiva/potenziata, ed extracurriculare avrà,
già a partire dall’annualità 2015/2016 e per il triennio 2016-2019, un’impostazione orientata
al miglioramento delle competenze in italiano e matematica, in ottica verticale.
Esse sarà innanzitutto rivolto all’attenta conservazione e consolidamento dei punti di forza
già riscontrati ed evidenziati nel RAV come sopra descritti.
Le scelte metodologiche, la mediazione didattico-educativa, gli strumenti di verifica
degli apprendimenti e delle competenze, i processi di valutazione, saranno rivolti a
garantire personalizzazione e successo formativo, inclusione e differenziazione, a seconda
delle necessità, in una logica di collegialità e di condivisione delle procedure.
In coerenza con quanto previsto dal Piano di miglioramento sarà stilato il curricolo
potenziato secondo lo schema di seguito allegato (ALL.1), con l’obiettivo di processo di
implementare la struttura della progettazione curricolare di istituto, già in dimensione
verticale ed orizzontale con il recupero e il potenziamento delle discipline di base, con
l’utilizzo dei docenti dell’organico potenziato nonché con l’impiego di strategie didattiche
quali il cooperative learning, peer to peer, tutoring in un’ottica anche di sviluppo di
competenze trasversali che conducano gli studenti oltre ad abilità di problem solving, di
learning by doing, anche di quelle di cittadinanza attiva con la sperimentazione di
atteggiamenti di accoglienza, di tolleranza, di solidarietà e di apertura all’intercultura e alla
differenziazione di genere.
Altrettanto sinergica con la progettazione del curricolo verticale, orizzontale e potenziato,
sarà la progettazione delle attività extracurricolari finalizzate alla valorizzazione dei
talenti, alla scoperta delle attitudini, all’orientamento di ciascuna persona. L’offerta
formativa avrà lo sguardo rivolto all’intreccio tra i saperi sottesi ai linguaggi verbali e le
acquisizioni possibili attraverso la valorizzazione dei linguaggi non verbali, valorizzando e
portando a regime le esperienze sperimentali di notevole spessore già condotte nella scuola e
prenderà in considerazione innanzitutto le proposte progettuali finanziate dal MIUR, poi le
proposte del territorio pervenute sia in rete che da singole istituzioni o associazioni o enti.
Su questa linea il curricolo potenziato di cui all’allegato format rappresenterà il processo di
rinforzo e di potenziamento perche nessuno resti indietro, perché nessuno non sia
valorizzato nell’eccellenza delle sue caratteristiche di apprendimento, perché gli obiettivi di
miglioramento siano perseguiti con il concorso di risorse plurime tutte orientate ad una
formazione sostanziale e culturalmente valida degli studenti soprattutto nella conquista degli
strumenti funzionali all’alfabetizzazione culturale.
In particolare si terrà conto delle seguenti priorità:
1. Valorizzazione, Recupero e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea
2. Recupero e potenziamento delle competenze matematico-logiche
3. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile
di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e alle
attività sportive offerte dal territorio e particolare attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica
4. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte anche
mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali
settori per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee,
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esperienze ed emozioni
5. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il sostegno e l'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri
6. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali
8. potenziamento dell'uso della lim e delle attrezzature tecnologiche
9. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e
del bullismo, anche informatico;
10. potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche
con il supporto e la collaborazione dei servizi educativi del territorio (mediatore culturale
e CTS di Salerno “Calcedonia”, Piano di Zona, CTI ) e delle associazioni di settore
11. apertura pomeridiana con il tempo pieno per la scuola dell'Infanzia e il tempo prolungato
per la scuola secondaria di I grado
12. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti (gare e competizioni)
13. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso
attività e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare
anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità
di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali e del tutoring.
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente
che è necessario un numero maggiore di aule nei plessi che si trovano in pianura che
fanno registrare un trend in crescita dell’utenza scolastica, un auditorium, una sala
teatro, sale mensa
Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio
di riferimento è così definito:
Situazione attuale secondo organico di diritto:
Scuola dell’infanzia 18 Docenti Comune
Scuola primaria 33 Docenti Comune + 3 docenti L2 +5 docenti sostegno
Scuola secondaria di primo grado:
11 docenti di italiano
5 docenti di matematica
2 docenti di francese
3 docenti di inglese
2 docenti di ed. artistica
2 docenti di ed.tecnica
2 docenti di ed musicale
2 docenti di ed. fisica
7 docenti di sostegno
Per ciò che concerne l’organico di potenziamento, questo è assegnato per la
programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa e dovrà
rispondere agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico e confluirà successivamente
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nel più ampio organico dell’autonomia da definirsi, poi, con apposito Decreto
Interministeriale ai sensi del comma 64 della L 107/2015. Per la definizione della dotazione
organica di potenziamento del nostro Istituto è stato essenziale individuare le priorità
d'intervento nell'ambito degli obiettivi indicati dal MIUR, coerentemente con la
programmazione dell'Offerta Formativa e sulla base dei risultati del RAV. La circolare
MIUR n.30549 del 21/09/2015 ha chiesto di individuare in ordine di preferenza tutti i campi
di potenziamento proposti, propendendo in tal modo per una descrizione qualitativa oltre
che quantitativa. I campi da potenziare in ordine di priorità così come risultano dal RAV
sono esplicati nella tabella che segue elaborata, approvata e deliberata dal Collegio dei
Docenti nella seduta del 2 ottobre 2015 delibera n.7:
ordine Campi di Potenziamento
lett. Obiettivi Formativi comma
7
di
priorità
1
2
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
“a)”
valorizzazione
e
potenziamento
delle
competenze linguistiche, con
particolare
riferimento
all'italiano nonché alla lingua
inglese e ad altre lingue
dell'Unione europea, anche
mediante
l'utilizzo
della
metodologia
Content
Language
Integrated
Learning;
2
3
POTENZIAMENTO
SCIENTIFICO
“b)”
Potenziamento
delle
competenze
matematicologiche e scientifiche
3
4
POTENZIAMENTO ARTISTICO “c)” potenziamento
delle
E MUSICALE
competenze nella pratica e
nella cultura musicali, nell'arte
e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei
media di produzione e di
diffusione delle immagini e
dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e
degli altri istituti pubblici e
privati operanti in tali settori
4
5
POTENZIAMENTO MOTORIO
“g)” potenziamento delle discipline
motorie
e
sviluppo
di
comportamenti ispirati ad uno
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!
stile di vita sano, con
particolare
riferimento
all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo
sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli
studenti praticanti attività
sportiva agonistica
5
1
POTENZIAMENTO
UMANISTICO
ECONOMICO E
LEGALITA’
“d)” sviluppo delle competenze in
SOCIO
materia di cittadinanza attiva e
PER LA
democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il
sostegno dell'assunzione di
responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei
beni
comuni
e
della
consapevolezza dei diritti e
dei doveri;
(potenziamento
delle
conoscenzein
materia
giuridica
ed
economicofinanziariae di educazione
all'autoimprenditorialità)
6
6
POTENZIAMENTO
LABORATORIALE
“h)” sviluppo delle competenze
digitali degli studenti, con
particolare
riguardo
al
pensiero
computazionale,
all'utilizzo
critico
e
consapevole
dei
social
network e dei media nonché
alla produzione
Nell’ambito dei posti di potenziamento è stato accantonato preliminarmente un posto di
docente della classe di concorso area comune Primaria per il semiesonero del primo
collaboratore del dirigente;
nell’ambito delle scelte di organizzazione, sono previste le seguenti figure:
! collaboratori del Dirigente
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!
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!
Funzioni Strumentali
coordinatore/responsabile di plesso
coordinatore di classe per la Secondaria di I grado;
coordinatore Scuola Infanzia
coordinatore di classi parallele per la scuola primaria (il più giovane per servizio);
Coordinatore della programmazione per classi verticali scuola primaria (il
responsabile di plesso )
Coordinatore dipartimenti classi ponte (il docente più giovane per servizio)
coordinatore di dipartimento per aree disciplinari con la finalità di preparare test in
ingresso, programmazioni comuni, verifiche comuni alle discipline e scelta libri di
testo uguali per classi parallele
tutor neoimmessi
referenti di accordi di rete
per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è
così definito: 18 unità in Organico di diritto compreso il DSGA + 2 unità in deroga.
Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio
dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione
sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale
dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni
scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica
28marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di
formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. Il piano di
formazione dei docenti, strutturato sulla base dell’analisi dei bisogni e sulle proposte del
collegio nella seduta del 2 ottobre 2015 al punto 6 dell’O.d.G è stato approvato e deliberato
dal Collegio dei Docenti nella seduta del 23 ottobre 2015 delibera n. 4. Il piano potrà essere
rivisto annualmente entro il mese di ottobre”. Particolare attenzione è data alla formazione
sulla sicurezza e tutela dei lavoratori.
Si procederà anche alla programmazione delle attività formative rivolte al personale docente
e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti.
CONSEGUE A QUANTO SOPRA ESPRESSO la PRESA D’ATTO E ACQUISIZIONE da
parte di tutte le componenti professionali della scuola del REGOLAMENTO sul sistema
nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione ai fini dell’implementazione del
Piano di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti nonché della
valutazione dell'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in coerenza
con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286.
Di conseguenza, annualmente sarà monitorato il Piano di miglioramento, anche sulle base delle
scadenze e degli input eventualmente provenienti dall’INDIRE. Esso è integrato al POF e lo sarà al
PTOF ed è strettamente coerente con le progettazioni del curricolo verticale, in particolare di
italiano e matematica.
Sarà altresì rivisitato il Rapporto di autovalutazione per lo SVILUPPO E POTENZIAMENTO
del sistema e del procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, sulla base dei
protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi;
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I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle
attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici
dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le
indicazioni di cui al presente Atto di indirizzo, potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si
ritiene di dovere inserire i seguenti punti:
• La progettazione si ispirerà ai principi di equità ed inclusività con l’obiettivo comune di
elevare la qualità degli apprendimenti.
• La Progettazione curriculare sarà finalizzata alla promozione di competenze e di assi
culturali e dovrà prevedere:
a) Percorsi didattici individualizzati e personalizzati
b) Percorsi di potenziamento e recupero
c) Percorsi comuni agli ordini di scuola e verticalizzati
d) Percorsi basati su obiettivi minimi raggiungibili
•
La Progettazione extracurriculare dovrà privilegiare l’area linguistica e matematica, le
attività sportive, la musica, l’arte e le scienze e l’informatica trasversalmente.
• La Progettazione si avvarrà di:
• Adesione o costituzione di accordi di rete, convezioni con altre istituzioni formative
• Adesione a progetti finanziati dal MIUR
• Eventuale partecipazione a progetti europei
Infatti, a rafforzare l’offerta formativa concorreranno le opportunità offerte dai finanziamenti
europei, nazionali, comunali o regionali/provinciali alle cui iniziative la scuola garantirà la
PARTECIPAZIONE per assicurare la forza economica con cui affrontare le proprie esigenze e
quelle della comunità di riferimento.
Inoltre:
- LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia,
economicità, trasparenza, nonché, ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di
tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva;
L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e
nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari
di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al
pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, come previsto dalla Carta dei Servizi;
- L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo
della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola;
- IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo
il Regolamento d’Istituto e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari
professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che
garantiscano il massimo della professionalità;
- NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE COL
TERRITORIO si sottolinea la necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante
strumenti, di efficacia e trasparenza, quali ad esempio:
! Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto
! Ufficio stampa
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!
! Registro digitale
! Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision dell’I.S.
! Partecipazione ad eventi istituzionali
-
Per quanto riguarda la RENDICONTAZIONE SOCIALE:
" sarà compito del sottoscritto Dirigente scolastico curare la rendicontazione sociale di cui
alla Circolare Ministeriale n. 47/2014, attraverso Relazione quali/quantitativa al consiglio di
istituto relativa all’efficacia dei percorsi progettati e pubblicazione degli esiti sul sito web
della scuola oltre che sul Portale Unico in corso di elaborazione da parte del Ministero e su
Scuola in chiaro.
" Sarà compito della Funzione Strumentale all’autovalutazione con il concorso di tutte le
FF.SS: POF, Supporto ai docenti, integrazione e inclusione, continuità e orientamento,
rapporti con il territorio preordinare tale rendicontazione con la documentazione
quali/quantitativa del loro operato di coordinamento (tabulazione dei dati e grafici con
calcolo dello scarto tra il progettato e l’agito e della media/mediana tra i dati in ingresso e
quelli in uscita per calcolare la percentuale di raggiungimento del TARGET).
A conclusione, assunti per prioritari i sopra descritti obiettivi di processo funzionali al
raggiungimento della PRIORITA’ intese quale aspetto più critico e urgente del miglioramento, si
ritiene, nelle presenti linee di indirizzo, di orientare l’attenzione del collegio, nella definizione del
Piano triennale dell’offerta formativa, a non trascurare quei processi che nella fase
dell’autovalutazione sono stati ritenuti collaterali alla priorità individuata ma che tuttavia
non possono non essere declinati in obiettivi strategici da raggiungere nel lungo periodo o
essere successivamente oggetto di prospettive di miglioramento.
Si sottolinea, altresì, che tutte le azioni di pianificazione, di gestione e le azioni volte al
superamento delle emergenze didattiche e organizzative devono essere sempre volte a garantire il
diritto allo studio dei nostri allievi e il loro successo formativo. Pertanto il diritto allo studio e le
esigenze di servizio ad esso correlate sono prioritarie rispetto alle esigenze personali.
- Il Piano dovrà essere strutturato secondo le seguenti macro-aree:
− Organizzazione della Didattica;
− Organizzazione della Scuola;
− Valutazione nella, per la e della Scuola;
− Risorse umane e materiali.
AL CONTROLLO ED ALLA SUPERVISIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL PIANO
TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA SARA’ PREPOSTO PRIORITARIAMENTE IL
DIRIGENTE SCOLASTICO PER LE ATTRIBUZIONE NORMATIVE E, DI CONSEGUENZA, I
SUOI COLLABORATORI E TUTTE LE FF.SS., CIASCUNA PER L’AREA DI PROPRIA
PERTINENZA.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Prof.ssa Flavia Petti
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Allegato n. 1 all’Atto di indirizzo del DS
Curricolo potenziato
Competenza da potenziare: Comunicare in madrelingua
…………………..
Competenza di cittadinanza: Imparare ad imparare
…………………..
Obiettivi di processo per
a. Migliorare i risultati nelle prove
realizzare il miglioramento:
standardizzate
b. Ridurre la variabilità tra le classi
Medio termine
Obiettivi formativi
Tempi: medio e lungo termine
Lungo termine
Percorsi da attivare
Scuola primaria
Scuola secondaria di I grado
Obiettivi didattici
Contenuti
Attività
Mediazione didattica
Strategie inclusive
Verifica e valutazione
Valutazione di processo e di prodotto
(efficacia)
(efficienza)
Strumenti per la valutazione (competenze):
Indicatori di osservazione,
rubrica valutativa,
compiti di realtà.
RISORSE PROFESSIONALI DA RICHIEDERE IN ORGANICO POTENZIATO/ RICHIESTE /
ASSEGNATE:
n.
DOCENTI area linguistica (l1+l2)
n.
docenti area logico matematica – tecnologica
n.
docenti per l’inclusione e l’integrazione (sostegno)
n.
Si allegano gli strumenti di valutazione degli apprendimenti (indicatori di prodotto) e delle competenze
(indicatori di processo)
ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALEDIMONTECORVINOPUGLIANO“S.E.MONSIGNOR
GIOVANNITORIELLO“
Cod.Mecc.SAIC86200P
AUTONOMIA114
C.F. 95021480652
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Postacertificata:[email protected] ͲSitointernet:www.icpugliano.gov.it
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ALLEGATO n. 3
Piano Nazionale Scuola Digitale
Premessa
La legge 107 prevede che dall’anno 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta
Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi :
di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
● di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati,
● di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
● di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella
amministrazione,
● di potenziamento delle infrastrutture di rete,
● di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
● di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni
tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche
e le strategie usate con gli alunni in classe.
●
●
L’animatore digitale è un docente che insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un
ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Individuato in ogni scuola sarà formato in modo
specifico affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle
scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento
e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” .
Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio
quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
Coinvolgimento della comunita’ scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli
studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche
attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una
cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la
scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre
scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola
stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
ALLEGATO n. 3
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), in qualità di Funzione Strumentale area 4
(sostegno al lavoro dei docenti, T.I.C. e sito internet) e Animatore Digitale dell’istituto, il sottoscritto in
attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015, presenta il proprio piano di intervento :
Interventi dell’Animatore Digitale nel triennio 2016-2019
a.s. 2016/2017
• Creazione di uno sportello permanente di assistenza.
• Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di
pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
• Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
• Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già
Formazione interna
presenti a scuola.
• La sicurezza e la privacy in rete.
• Formazione per l’uso di software open source per la Lim.
• Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in
•
•
•
•
•
adozione.
Formazione all’uso del coding nella didattica.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale.
Formazione all’utilizzo registro elettronico (neoimmessi in ruolo nel nostro
istituto) .
Formazione base sulla redazione degli spazi web esistenti sul sito istituzionale
per i componenti della commissione web.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
• Creazione e formazione inerente uno spazio cloud: utilizzo di cartelle
condivise e documenti condivisi di Google Drive e/o Microsoft for Education
per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.
• Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
• Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore
•
•
•
•
•
•
digitale e dal DSGA e progressivamente un piccolo staff in ciascun plesso,
costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie
competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi
Creazioni sul sito scolastico di spazi web specifici di documentazione e
diffusione delle azioni relative al PNSD.
Creazione di una commissione web di Istituto.
Creazione e formazione inerente uno spazio cloud: utilizzo di cartelle
condivise e documenti condivisi di Google Drive e/o Microsoft for Education
per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella
scuola in formato multimediale.
Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi,
community).
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week
ALLEGATO n. 3
e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti
al territorio.
• Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni
sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, privacy, uso dei social
network, educazione ai media, cyberbullismo )
• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali (eTwinning,
Erasmus)
• Revisione, integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto
•
Creazione di
soluzioni innovative
•
•
•
•
•
•
•
•
•
attraverso l’azione #2 del PNSD attraverso progetti PON.
Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante
la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON se
la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR.
Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale
integrazione / revisione
Utilizzo dei Tablet in possesso della scuola in alcune classi per le attività
didattiche.
Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree
tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
Aggiornamento dei
curricola verticali per la costruzione di competenze
digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline
Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del
PNSD)
Sviluppo del pensiero computazionale.
Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le
attrezzature in dotazione alla scuola.
Selezione e presentazione di
contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti didattici
siti dedicati, App, Webware, Software e Cloud per la didattica
strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum, blog e classi
virtuali.
● La cittadinanza digitale
● Creazione di aule 2.0 o 3.0
a.s. 2017/2018
• Sportello permanente per assistenza.
• Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni
Formazione interna
formativi.
• Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di
•
•
•
•
•
pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Formazione di secondo livello per:
l’uso di software open source per la Lim.
l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
l’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la
ALLEGATO n. 3
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
didattica .
l’uso di strumenti per la realizzazione di digital story telling
l’uso del coding nella didattica.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale anche in ambiti non scientifici.
Introduzione alla stesura dell’ e-portfolio di ogni studente per la registrazione
delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle
certificazioni acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD).
Formazione all’utilizzo registro elettronico (nuovi docenti dell’istituto).
Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema.
Utilizzo di piattaforme di elearning ( Edmodo, Fidenia, Moode, iOsmosi, ecc…
) per potenziare e rendere interattivo il processo di
insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della
comunità scolastica.
Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del
PNSD).
Introduzione e sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di
dispositivi individuali ( BYOD ).
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
• Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
•
•
•
•
•
•
•
•
•
assistenti tecnici e del gruppo di lavoro.
Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione
delle azioni relative al PNSD.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla
documentazione di eventi / progetti di Istituto.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella
scuola in formato multimediale.
Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive e/o Microsoft for
Education per la formulazione e consegna di documentazione:
Programmazioni
relazioni finali
monitoraggi azioni del PTOF e del PdM
Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività.
Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community).
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week
e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al
territorio.
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni
sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, privacy, uso dei social
network, educazione ai media, cyberbullismo ).
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali (eTwinning,
Erasmus)
• Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
• Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree
Creazione di
soluzioni innovative
tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
• Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o
selezionati a cura della comunità docenti.
• Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale.
ALLEGATO n. 3
• Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli
alunni.
• Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch).
• Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte
nella scuola.
• sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software.
• creazione di webinar (hangout) per le attività di recupero.
• Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle
•
•
•
•
•
•
•
•
famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative.
Stimolare e diffondere la didattica project-based.
Costruire curricola verticali per le competenze digitali, soprattutto trasversali
o calati nelle discipline.
Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le
attrezzature in dotazione alla scuola.
Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.
La cittadinanza digitale
Autorevolezza e qualità dell’informazione.
Creazione di aule 2.0 o 3.0.
a.s. 2018/2019
Formazione interna
• Sportello permanente per assistenza.
• Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni
formativi.
• Utilizzo da parte dei docenti dell’e-portfolio (cfr. azione #10 del PNSD) e
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
stesura dell’e-portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività
svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni
acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD).
Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi
per gli anni successivi. Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale
integrata.
Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz
Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica
(uso del linguaggio Scratch)
Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio.
Formazione all’utilizzo registro elettronico (nuovi docenti dell’istituto).
Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale
integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network, .
Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi
individuali ( BYOD ).
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
• Coordinamento con lo staff di direzione e con le figure di sistema
• Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.
• Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione
delle azioni relative al PNSD.
ALLEGATO n. 3
• Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla
documentazione di eventi / progetti di Istituto.
• Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella
•
•
•
•
•
Creazione di
soluzioni innovative
scuola in formato multimediale
Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e
consegna di documentazione:
programmazioni
relazioni finali
monitoraggi azioni del PTOF e del PdM
richieste ( svolgimento di attività, incarichi, preferenze orario)
Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività.
Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week
e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al
territorio.
Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di
studenti, docenti, famiglie, comunità.
• Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
• Creazione di un laboratorio mobile sfruttando oltre alla tecnologia già in
•
•
•
•
•
dotazione della scuola, la tecnologia in possesso degli alunni e docenti.
Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree
tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
Implementazione di repository disciplinari di video per la didattica autoprodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.
Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch –
Scratch 4 Arduino),
Utilizzo di classi virtuali ( comunity, classroom)
Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare
riferimento agli alunni BES
• Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale
•
•
•
•
•
•
•
integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: webquest, EAS, flipped
classroom, BYOD, eTwinning.
Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più
innovative e condivisione delle esperienze
Realizzazione di biblioteche scolastiche come ambienti mediali
creazione di webinar (hangout) per le attività di recupero Collaborazione e
comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità
virtuali di pratica e di ricerca.
Creazione di aule 2.0 o 3.0
Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le
attrezzature in dotazione alla scuola.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle
azioni del PNSD
ALLEGATO n. 3
Il piano di intervento proposto, essendo parte di un Piano Triennale, potrebbe essere modificato o subire
delle modifiche in itinere, secondo le necessità espresse dal personale della scuola, dagli alunni, dal
territorio in cui l’Istituzione Scolastica opera.
ALLEGATO n.4
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECORVINO PUGLIANO “ S.E. MONSIGNOR GIOVANNI TORIELLO”
Cod. Mecc. SAIC86200P
AUTONOMIA 114
C. F. 95021480652
Via A. D’Ajutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) –
Segreteria Tel. 089/801590 Fax 089/802035 Dirigente Tel. 089/802935 –
E-mail: [email protected][email protected]
Posta certificata: [email protected] ‐ Sito internet : www.icpugliano.gov.it
1
ALLEGATO n.4
INDICE
1. Premessa
3
Le ragioni del miglioramento
2. Pianificazione del miglioramento
5
Composizione del gruppo per la progettazione del PdM
3. Aree di miglioramento
6
Esiti ‐ Priorità, traguardi di lungo periodo
Processi ‐ Obiettivi e priorità di miglioramento
Aree di processo collaterali e corrispondenti obiettivi di processo
4. Indicatori valori iniziali e attesi
8
5. Azioni per il miglioramento
9
6. Cronoprogramma
12
7. Azioni del Dirigente Scolastico per il miglioramento
13
8. Risorse umane interne e costi
14
9. Risorse umane/Consulenze esterne
15
10. Risorse strumentali
17
11. Monitoraggio, Controllo e Riesame
18
2
ALLEGATO n.4
1. PREMESSA
Le ragioni del miglioramento
A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la
compilazione e la revisione del Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione
dall’INVALSI, emerge:
CONTESTO E RISORSE
Punti di forza:
Le opportunità di collaborazione con l’Amministrazione comunale (anche attraverso la società “Montecorvino
Pugliano Multiservizi e Sport” s.r.l Società Unipersonale del Comune di Montecorvino Pugliano senza scopo di
lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto del requisito del controllo integrale da parte dello
stesso Comune promotore) e con le agenzie educative presenti sono buone.
Intensa è anche la partecipazione dei genitori alla vita scolastica.
La piscina comunale, sita a Pugliano Capoluogo è a disposizione degli alunni dell’Istituto Comprensivo per attività
curriculari ed extracurriculari e il nuovo palazzetto comunale dello sport sito in Bivio Pratole è una struttura
adeguata per allenamenti, competizioni e gare, ma solo parzialmente a disposizione dell’istituto.
Punti di debolezza:
Si registra un notevole calo demografico nella zona collinare con conseguente invecchiamento della popolazione
e restrizione del nucleo familiare e una continua espansione urbanistica nelle frazioni in pianura con
conseguente incontro di modelli sociali e culturali diversi. Questo provoca una frattura di stili di vita tra i vari
contesti.
Si rileva inoltre la carenza di un tessuto associativo e di aggregazione giovanile a carattere ricreativo, culturale e
artistico finalizzato ad una reale integrazione e il significativo calo della natalità con conseguente
invecchiamento della popolazione e restrizione del nucleo familiare.
Gli Enti Locali mostrano attenzione alle problematiche ed alle urgenze scolastiche, ma riescono a soddisfare solo
in parte le esigenze del vasto bacino di utenza.
Alcuni plessi mancano di connessione internet e non sempre il collegamento è sufficiente; in alcuni plessi
mancano o non sono funzionanti le nuove tecnologie (computer, LIM, connessioni internet, stampante…);
mancano anche strumenti e materiali didattici; le biblioteche sono fornite di pochi testi.
ESITI DEGLI STUDENTI
Punti di forza:
I risultati sono alquanto positivi da parte della totalità dell’utenza anche grazie alla personalizzazione dei
percorsi educativi: nella scuola primaria il valore percentuale di ammissione alla classe successiva supera tutti gli
altri valori di riferimento (provinciali, regionali, nazionali).
Punti di debolezza:
All’esame di Stato una parte consistente si colloca nelle fasce più basse (voto 6 il 29,8 %, voto 7 il 33,1%); il
valore percentuale dei voti ”8”, “9”, “10” e “lode” è inferiore ai valori provinciali e regionali La distribuzione degli
studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce: carente la fascia valutativa
dell'"8" rispetto ai valori di riferimento.
Nell’A.S. 2013/2014 i risultati delle prove Invalsi hanno registrato dati positivi nel loro complesso in italiano. Per
la matematica il punteggio registra uno scostamento negativo rispetto a quello delle scuole con background
socio‐economico‐culturale simile nella scuola primaria. Nella prova di matematica le classi seconde hanno avuto
punteggio inferiore al punteggio ottenuto dalle classi con background socio‐economico simile. Le classi quinte
hanno riportato punteggi inferiori a quelli del Sud, d’Italia e delle classi con background socio economico simile,
sia nella prova di italiano che in quella di matematica. Le disparità di risultati sono concentrate nei plessi di
minor frequenza, dislocati in collina. Dalla lettura dei dati sull’incidenza della variabilità tra le classi e dentro le
classi seconde emerge che la scuola tende a formare classi poco equilibrate nella loro costituzione, la causa può
essere ricercata nella diversa e distante dislocazione dei diversi plessi. Le disparità a livello di risultati tra gli
alunni sono in aumento nel passaggio dalla classe seconda alla classe quinta primaria.
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
3
ALLEGATO n.4
Punti di forza:
Buone sono le iniziative per l’inclusione e la differenziazione anche se necessiterebbero di ulteriori risorse. La
scuola ha curato con attenzione l’individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto, strutturandolo in
verticale e condividendolo in tutti e tre gli ordini scolastici (infanzia, primaria, secondaria di primo grado).
Punti di debolezza:
È necessaria un’implementazione delle attività laboratoriali, un maggiore utilizzo di supporti didattici
multimediali, una verifica ed un adeguamento della progettazione curricolare per competenze.
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE
Punti di forza:
Positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito
web.
Punti di debolezza:
Purtroppo sono state poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici.
La dematerializzazione dell’ufficio di segreteria non è stata completata.
La comunicazione tra i plessi è stata carente e finora basata sul cartaceo.
Manca una strutturata leadership distribuita
POLICY
Il piano di miglioramento è innanzitutto rivolto all’attenta conservazione e consolidamento dei punti di forza
riscontrati ed evidenziati nel RAV. Attraverso i dati di rendicontazione e le proposte degli OO.CC. appare necessario
che la Scuola affini la didattica per competenze superando la didattica basata sulle conoscenze, attraverso la
riproposizione non sterile e meccanica delle discipline, e attraverso un potenziamento della lezione laboratoriale,
così da rendere lo studente protagonista dei processi di apprendimento.
Le scelte metodologiche, la mediazione didattico‐educativa, gli strumenti di verifica degli apprendimenti e delle
competenze, i processi di valutazione, saranno rivolti a garantire personalizzazione e successo formativo, inclusione
e differenziazione, a seconda delle necessità, in una logica di collegialità e di condivisione delle procedure. In
coerenza con quanto previsto dal Piano di miglioramento sarà stilato il curricolo potenziato, con l’obiettivo di
processo di implementare la struttura della progettazione curricolare di istituto, perché nessuno resti indietro e
perché gli obiettivi di miglioramento siano perseguiti con il concorso di risorse plurime tutte orientate ad una
formazione sostanziale e culturalmente valida degli studenti soprattutto nella conquista degli strumenti funzionali
all’alfabetizzazione culturale.
Dal momento che dall’attento esame dei risultati delle prove standardizzate, risulta evidente che i nostri allievi non
sanno applicare le abilità apprese a scuola ad un contesto meno strutturato in cui devono decidere quali sono le
conoscenze pertinenti e come applicarle, con il presente piano di miglioramento si agirà soprattutto sul
trasferimento delle conoscenze in competenze, punto di debolezza strategico per importanza ed urgenza anche in
considerazione della Mission e Vision del PTOF della scuola. Per tale motivo il piano interesserà in via prioritaria
l’area RISULTATI SCOLASTICI (competenze in tutte le discipline , ma soprattutto in italiano e matematica e variabilità
degli esiti fra i vari plessi, senza trascurare le competenze chiave di cittadinanza), grazie all’attivazione sinergica di
tre aree di processo che insieme mirano al traguardo del miglioramento delle performance degli studenti
(AMBIENTE DI APPRENDIMENTO – INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE – CURRICOLO, PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE), cercando nel contempo di non trascurare quei processi collaterali alle priorità individuate,
consolidando in tal modo anche i punti di forza evidenziati nel RAV.
In particolare sono state individuate due classi prime da coinvolgere in una fase di sperimentazione del metodo
Bortolato di matematica (area ESITI DEGLI STUDENTI), per estendere successivamente le pratiche acquisite a tutte le
classi, ed una classe V della scuola primaria per il progetto “Classe 3.0” (area PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE)
Anche il curricolo potenziato avrà come obiettivo prioritario l’equità degli esiti, potenziando quelle aree disciplinari
che, dall’analisi dei punti di forza e di debolezza emersi nel RAV necessitano di interventi di recupero (matematica
ed italiano nella scuola primaria) di motivazione all’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES,
attraverso l’uso di tutte le forme espressive e linguistiche rispondenti alle diverse intelligenze gardneriane ,
attraverso una didattica laboratoriale, l’uso delle nuove tecnologie e nuove metodologie didattiche.
4
ALLEGATO n.4
2. PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM
NOME
FUNZIONE INTERNA
ALL’I.S.
COMPITI DI SUPPORTO
Petti Flavia
Dirigente Scolastico
Linee di indirizzo, coordinamento e gestione dei
processi
Matarazzo Katia
D.S.G.A.
Supporto amministrativo‐contabile
Troisi Anna
Docente
Collaboratore DS
Coordinamento step del progetto e valutazione
dell’azione
Mirra Maria
Rosaria
Docente
FS Valutazione
Lettura dei risultati delle prove Invalsi –
coordinamento dei processi di valutazione ed
autovalutazione di Istituto – documentazione
Speranza
Caterina
Docente
FS Pof/PTOF
Coordinamento generale della progettualità
didattica, della verifica/valutazione secondo le
Indicazioni Nazionali e le finalità del POF/PTOF
Ruggiero
Gaetana
Docente
Collaboratore DS
Analisi dei processi di insegnamento e
apprendimento in relazione alle Indicazioni
Nazionali
Angrisani
Antonietta
Docente
Coordinamento curricolo verticale e classi ponte
Mottola
Gabriella
Docente
Referente della sperimentazione di matematica
e del curricolo potenziato
Stasio Domenico Docente ‐
FS Nuove Tecnologie
5
Coordinamento dei progetti “Classe 3.0” –
formazione. Pubblicazione sul sito Web,
animatore digitale
ALLEGATO n.4
3. AREE DI MIGLIORAMENTO
Esiti
Priorità, traguardi di lungo periodo
ESITI DEGLI
STUDENTI DA
MIGLIORARE
RISULTATI
SCOLASTICI
OBIETTIVI
Priorità
1
2
COMPETENZA IN LINGUA MADRE: migliorare le competenze in lettura,
produzione e riflessione e rielaborazione linguistica
1
COMPETENZA IN MATEMATICA: acquisire competenza nel calcolo veloce e
risoluzione di problemi concreti utilizzando tecniche note e compiti di realtà,
acquisire pensiero matematico – utilizzare algoritmi
COMPETENZA IN LINGUA STRANIERA: migliorare l’esercizio delle quattro
abilità linguistiche
1
2
COMPETENZE COMUNICATIVE ATTRAVERSO L’ESPRESSIONE ARTISTICA E
MUSICALE: potenziare la consapevolezza dell’espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di
comunicazione
2
RISULTATI NELLE
PROVE
STANDARDIZZATE
NAZIONALI
RIDUZIONE DELLA LIEVE DIFFERENZA DEI RISULTATI NELLE PROVE DI
ITALIANO TRA CLASSI E PLESSI: potenziare le competenze in Italiano nelle
classi V primaria
RIDUZIONE DELLE DIFFERENZE DI RISULTATO NELLE PROVE INVALSI TRA
CLASSI E PLESSI: potenziare competenze in Matematica nelle classe II e V
primaria
2
COMPETENZE
CHIAVE E DI
CITTADINANZA
IMPARARE AD IMPARARE: gestire tempo di lavoro autonomo in classe su
contenuti e metodi scelti autonomamente da alunni
RISULTATI A
DISTANZA
1
2
SPIRITO DI INTRAPRENDENZA: potenziare il lavoro di gruppo
1
COMPETENZA SOCIALE: condividere comportamenti, scelte organizzative peer education e cooperative learning
1
EDUCARE AD UNA CITTADINANZA RESPONSABILE: utilizzare sport e regole
sportive come strumento di convivenza civile, educazione all’ascolto della
musica e alla pratica di uno strumento musicale
2
ORIENTAMENTO FIN DALLA PRIMA CLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA:
sviluppare e potenziare l’autovalutazione
2
MAGGIORE FLUSSO DI INFORMAZIONI TRA PRIMARIA, SECONDARIA E
SECONDARIA DI 2° GRADO DEL TERRITORIO: migliorare la comunicazione
con le scuole del territorio
1
Sulla base di una stima sulla fattibilità e sull’impatto degli esiti degli studenti da migliorare
sopra indicati è risultato necessario l’intervento sull’esito RISULTATI SCOLASTICI
6
ESITI DEGLI STUDENTI
Priorità 1
Traguardi
RISULTATI SCOLASTICI
Migliorare risultati
scolastici in italiano e
matematica
Spostare di fascia di livello in avanti del 5%
la distribuzione dei risultati di fine anno
nelle classi campione
Ridurre la variabilità
degli esiti tra le classi
Spostare la percentuale dal 35% al 28% in
classe II Primaria e dal 19% al 15% in
classe V Primaria
ALLEGATO n.4
Processi
Obiettivi e priorità di miglioramento
Area di processo
Obiettivi di processo
priorità
1
2
Curriculo, progettazione e valutazione
CONDIVIDERE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE COMUNI CON USO DI
RUBRICHE DI VALUTAZIONE
1
INDIVIDUARE OBIETTIVI MISURABILI MINIMI COMUNI PER CLASSI PARALLELE
PER TUTTI GLI ORDINI
1
Ambiente di apprendimento
IMPLEMENTARE LE ATTIVITÀ LABORATORIALI E TRASFORMAZIONE DI ALCUNE
AULE IN LUOGHI SPECIFICI DISCIPLINARI
1
MAGGIORE UTILIZZO DI SUPPORTI DIDATTICI MULTIMEDIALI E DI COMPITI DI
REALTÀ
1
Inclusione e differenziazione
FAVORIRE UNA MAGGIORE INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI
1
FAVORIRE INIZIATIVE FORMATIVE INTERNE
1
AREE DI PROCESSO COLLATERALI E CORRISPONDENTI OBIETTIVI DI PROCESSO
Ottenere dalle scuole del II grado le informazioni sugli esiti a distanza per migliorare la
progettazione
CONTINUITÀ E
ORIENTAMENTO
Risultati a distanza
Progettare attività educative comuni tra bambini dell’infanzia e della primaria
Sviluppare percorsi di orientamento per la comprensione del sé e delle propri
inclinazioni
ORIENTAMENTO
STRATEGICO E
ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
SVILUPPO E
VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE UMANE
Leadership
distribuita
Pianificazione e
monitoraggio
Rafforzare i rapporti professionali e personali tra docenti e gruppo di lavoro per la
costituzione di una leadership distribuita
Monitorare costantemente le principali azioni messe in atto dall’istituto e restituzione
dei risultati
Aprire la scuola ad attività extrascolastiche pianificando l’interazione e la ricaduta sugli
studenti e sul miglioramento dell’offerta
Coinvolgimento
interno
Prestare maggiore attenzione alla formazione
Coinvolgimento interno per una massima unitarietà delle azioni di tutti
Aprirsi alla realtà sociale e culturale in cui si trova ubicata la scuola con il duplice
atteggiamento di recettività e propositività
INTEGRAZIONE CON IL
TERRITORIO E RAPPORTI CON
LE FAMIGLIE
Collaborazione con
il territorio
Affidare con chiarezza compiti di responsabilità ai referenti delle reti Strutturate e
formalizzate (RETI, FOCUS GROUP, CONFERENZE DI SERVIZIO) per coinvolgere le
istituzioni diverse dalla scuola in attività di promozione sociale e culturale ed ottenerne
collaborazione e interazione di risorse
Aprire la scuola ad attività extrascolastiche pianificando l’interazione e la ricaduta sugli
studenti e sul miglioramento dell’offerta
7
ALLEGATO n.4
4. INDICATORI - VALORI INIZIALI E ATTESI
Pianificazione
Esiti/Processi
Indicatori
valori iniziali
dopo il I
anno
valori attesi
dopo il II
dopo il III
anno
anno
ESITO: RISULTATI SCOLASTICI
PROCESSO 1:
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE/
PROCESSO 2:
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
PROCESSO 3:
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
Riduzione
numero alunni in
fascia 1-2
Variabilità esiti
tra i plessi
Aumento
dell’utilizzo di
strategie
metodologiche
innovative
31% (livello 1
matematica classi V
primaria)
29%
27%
25%
35,4%
(livello 2
matematica secondaria)
34%
32%
30%
38,3%
(matematica
classi II
primaria)
35%
30%
28%
20,1%
(matematica classi V
primaria)
19%
17%
15%
13,3%
(italiano -classi
II primaria)
12%
11%
10%
0,5%
10%
12%
15%
12%
15%
18%
Maggiore utilizzo 10%
supporti multimediali
Indicatori
1
2
3
4
8
Modalità dei controlli
Statistica sul numero di alunni che hanno
raggiunto successo formativo
Variabilità esiti tra i plessi
Periodicità
Date previste
annuale
giugno
bimestrale
dicembre,
marzo,maggio
Fine secondo
quadrimestre
giugno
Questionario customer satisfaction (docenti annuale
– alunni - famiglie)
Questionario customer satisfaction
annuale
ALLEGATO n.4
5. AZIONI MIGLIORAMENTO
Azione di Miglioramento n° 1
ESITI DEGLI STUDENTI-MIGLIORAMENTO PERFORMANCE DEGLI ALUNNI (variabilità risultati tra i vari plessi)
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE (condividere metodologie di valutazione comuni, individuare
obiettivi misurabili minimi)
FASI CICLO PDCA
Attività n 1
Fase Pianificazione-PLAN
Plessi/Classi
Classi scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado
Docenti coinvolti
Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, Docenti dell’organico potenziato
Descrizione azione
• analisi degli item con esito negativo
• nuovo format UdA e Verifica bimestrale (competenze ed obiettivi minimi)
• verifica e adeguamento del curricolo, rubriche di valutazione, certificazione delle
competenze
• riunioni classi ponte
• inserimento di attività specifiche relative agli aspetti da migliorare nei progetti
curricolari ed extracurricolari
• somministrazione di prove strutturate interne, analisi dei risultati, conferma delle
modifiche al curricolo/piani di lavoro in caso di risultati soddisfacenti
• Formazione docenti:
- Rete per la ricerca metodologica-didattica – “Indicazioni Nazionali 2012
[email protected] (capofila Montecorvino Pugliano): Attività di formazione e ricerca in
applicazione delle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia
e del I Ciclo d’Istruzione.
- Formazione on line sulla didattica per competenze: Pearson Academy
Fase Realizzazione-DO
Orari di svolgimento
Tempi di realizzazione
Modalità documentazione
Attività funzionali all’insegnamento secondo il piano delle Attività predisposto ad inizio
dell’anno scolastico (programmazione di inizio e fine anno, riunioni dipartimentali,
verifiche bimestrali)
annuale
Relazione finale
Fase Monitoraggio -Check
Modalità indagini di
gradimento
Periodicità dei controlli di
efficacia
Verifica impatto previsto
sulla scuola
Impatto previsto su tutte le
classi
Modalità controllo e
documentazione
questionario interno per docenti, alunni e famiglie
Bimestrale
finale
analisi dei risultati nelle prove comuni d'istituto (verifica bimestrale)
analisi dei risultati delle prove nazionali (finale)
omogeneità dei risultati di apprendimento (verifica bimestrale)
miglioramento della performance degli allievi
Rilevazione delle performance degli allievi/e con prove strutturate
Elaborazione statistica dei risultati (finale)
Fase Revisione -ACT
Valutazione risultati e
riesame. Miglioramento
9
verifica dell'abbassamento della variabilità iniziale tra i plessi. In caso di risultati non
soddisfacenti, approfondimento dell'analisi delle possibili cause e riattivazione del ciclo
ALLEGATO n.4
Azione di Miglioramento n° 2
ESITI DEGLI STUDENTI-MIGLIORAMENTO PERFORMANCE DEGLI ALUNNI (riduzione alunni in fascia 1-2)
AREA DI PROCESSO–INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE (maggiore inclusione di alunni con BES e iniziative
formative interne)
FASI CICLO PDCA
Attività n 2
Fase Pianificazione-PLAN
Plessi/Classi
Classi scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
Allievi coinvolti
Docenti coinvolti
tutti
Descrizione azione
Risorse Finanziarie
Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, Docenti dell’organico potenziato
Formazione metodo ABA per docenti specializzati e curriculari che operano in classe con alunni
interessati da patologie inerenti i disturbi dello spettro autistico
Per la sperimentazione del metodo Bortolato: i docenti di matematica delle classi IA e IB della
scuola primaria di Bivio Pratole
Animatore per l’inclusione
• analisi degli item con esito negativo
• riunioni classi ponte
• inserimento di attività specifiche relative agli aspetti da migliorare nei progetti
curricolari ed extracurricolari
• Progetto curricolo potenziato (miglioramento performance prove INVALSI italiano e
matematica scuola primaria)
• somministrazione di prove strutturate interne, analisi dei risultati, conferma delle
modifiche al curricolo/piani di lavoro in caso di risultati soddisfacenti
• sperimentazione metodo Bortolato (matematica classi prime-curricolare)
• Formazione docenti:
- “Una scuola per tutti" - scuola capofila CTS “Calcedonia” (Sa): inclusione alunni
con spettro autistico, sportello autismo;
- Ricerca/azione DSA – Metodo Aba ;
- corso di formazione “La qualità dell’integrazione scolastica e sociale”
- Formazione Didattica inclusiva – BES/DSA- stranieri;
- Rete CTI animatore inclusività – Scuola capofila Giovanni Paolo II (SA)
FIS – Finanziamenti MIUR
Fase Realizzazione-DO
Orari di svolgimento
In parte curriculare ed in parte extracurriculare
Tempi di realizzazione
Modalità documentazione
annuale
Relazione finale
Fase Monitoraggio -Check
Modalità indagini di
gradimento
Periodicità dei controlli di
efficacia
Verifica impatto previsto
sulla scuola
Impatto previsto sulle
classi prime scuola primaria
Impatto previsto su tutte le
classi
Modalità controllo e
documentazione
questionario interno per docenti, alunni e famiglie
Bimestrale
finale
analisi dei risultati nelle prove comuni d'istituto (verifica bimestrale)
analisi dei risultati delle prove nazionali (finale)
Diminuzione alunni collocati nella fascia 1-2 in matematica (finale) per le classi in cui si
effettua la sperimentazione
omogeneità dei risultati di apprendimento (verifica bimestrale)
miglioramento della performance degli allievi
Rilevazione delle performance degli allievi/e con prove strutturate
Elaborazione statistica dei risultati (finale)
Fase Revisione -ACT
Valutazione risultati e
riesame. Miglioramento
10
verifica dell'effettiva riduzione del numero di alunni in fascia 1-2 e abbassamento della
variabilità iniziale tra i plessi. In caso di risultati non soddisfacenti, approfondimento
dell'analisi delle possibili cause e riattivazione del ciclo
ALLEGATO n.4
Azione di miglioramento n° 3
ESITI DEGLI STUDENTI- MIGLIORAMENTO PERFORMANCE DEGLI ALUNNI (riduzione alunni in fascia
1-2 e variabilità risultati tra i vari plessi)
PROCESSO- AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (aumento dell’utilizzo di strategie metodologiche
innovative e maggiore utilizzo di supporti multimediali)
FASI CICLO PDCA
Attività n 3
Fase Pianificazione - PLAN
Plessi/Classi
Classi scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
Allievi coinvolti
tutti
Docenti coinvolti
Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe
Docenti dell’organico potenziato
Animatore digitale
Descrizione azione
Manutenzione dotazione multimediale dell’Istituto
Interventi infrastrutturali per l'innovazione tecnologica, laboratori di settore
e per l'apprendimento delle competenze chiave. (Rete Lan/Wan e Classe 3.0
con progetti PON)
Formazione docenti (Adesione Progetto Polo Qualità e Rete Marchio
SAPERI/SIRQ-Scuole in rete per la Qualità)
Azione PNSD #28 Animatore Digitale
Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
attraverso attività e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non
italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo
settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei
mediatori culturali e del tutoring
Potenziamento Lingue straniere: Certificazione Cambridge e Metodo CLIL
Potenziamento competenze chiave e di cittadinanza attraverso cooperative
learning: curricolo potenziato scuola secondaria
Implementazione compiti di realtà
Strumenti e sussidi
Laboratori multimediali dei plessi
L.I.M.
Laboratorio classe 3.0
FIS
PON FESR prot.n. AOODGEFID/9035– REALIZZAZIONE RETE LAN/WLAN
(finanziato).
PON/FESR prot. n. AOODGEFID/12810 - AMBIENTI DIGITALI (candidatura): il
progetto Classe 3.0 sarà realizzato solo se verrà finanziato con i fondi europei
Risorse finanziarie
Fase Realizzazione - DO
Tempi di realizzazione
Modalità documentazione
annuale
Relazioni finali
Fase Monitoraggio - CHECK
Modalità indagini di
gradimento
Periodicità dei controlli di
efficacia
Verifica impatto previsto
sulla scuola
Impatto previsto sulla
classe/sezione
Modalità controllo e
documentazione
Questionario interno per docenti
Questionario alunni
annuale
Analisi dei risultati negli OO.CC.
Equità degli esiti
Rilevazione delle performance degli allievi con prove strutturate,
elaborazione statistica dei risultati
Fase Revisione - ACT
Valutazione risultati e
riesame. Miglioramento
11
Verifica dell’effettivo miglioramento degli esiti
ALLEGATO n.4
6. CRONOPROGRAMMA ATTIVITÀ
ATTIVITÀ DEL
TEAM DI
MIGLIORAMENTO
OTT
NOV
DIC
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
Pianificazione
generale della
attività di
miglioramento Attribuzione
compiti
Pianificazione
Realizzazione
*
Raccolta dati
Analisi dei dati
Presentazione al
DS per riesame
Valutazione e
proposte di
miglioramento
*
•
•
12
Il nuovo format di unità di apprendimento e di verifica bimestrale è stato già sperimentato per la prima
UdA (ottobre-novembre 2015), con l’inserimento degli obiettivi minimi e delle competenze da raggiungere.
La formazione per gli alunni BES e quella on line per la didattica per competenze (Webinair) è iniziata nel
mese di ottobre 2015
ALLEGATO n.4
7. AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER IL MIGLIORAMENTO
PRIORITA'
Garantire un maggiore flusso di informazioni tra primaria, secondaria e secondaria di 2° grado al fine di assicurare il
successo formativo di tutti gli allievi: gli obiettivi di apprendimento e il miglioramento delle competenze devono
diventare un traguardo generale per tutti gli operatori della scuola. Tali obiettivi devono essere conosciuti da tutti, in
primo luogo dagli alunni e devono essere oggetto di capillare informazione preventiva e consuntiva ai genitori nelle
forme più efficaci. Inoltre devono essere chiari e misurabili.
Il Dirigente definisce la mission e la vision dell’istituzione emanando l’Atto di indirizzo al fine di definire le linee di
azione e di orientamento secondo le quali individuare i percorsi didattici e le proposte organizzative che meglio
definiscano la realizzazione dell’offerta formativa della scuola coerente con i bisogni degli studenti, delle famiglie e
del territorio.
AREA DI PROCESSO
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e valorizzazione delle risorse umane
OBIETTIVO DI PROCESSO
Maggiore attenzione alla formazione e coinvolgimento interno per una massima unitarietà delle azioni di tutti
Rafforzamento dei rapporti con Enti territoriali ed altre agenzie educative
AZIONE DEL DIRIGENTE
DIMENSIONI PROFESSIONALI
INTERESSATE
Atto di indirizzo
Definizione mission e vision
Al fine di garantire efficienza, efficacia e trasparenza, l’organizzazione
Risorse umane
amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA
e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto,
dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena
attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario
antimeridiano che pomeridiano, come previsto dalla Carta dei Servizi.
Dematerializzazione
Al fine di garantire un maggiore flusso di informazioni e raccordo tra i vari
ordini di scuola, sono previste le seguenti figure:
collaboratori del Dirigente (esonero completo)
Funzioni Strumentali
coordinatore/responsabile di plesso;
coordinatore intersezione (responsabile di plesso)
coordinatore di classi parallele per la scuola primaria;
coordinatore di classe per la Secondaria di I grado;
coordinatore Scuola Infanzia, Scuola Primaria (I° collaboratore), Scuola
Secondaria di I° grado (II° collaboratore);
Coordinatore curricolo verticale e classi ponte;
coordinatore di dipartimento per aree disciplinari;
referenti di accordi di rete;
tutor neoimmessi;
responsabile orario
Piano di formazione
Nell’ambito di intervento nelle relazioni con il territorio
Relazioni con il contesto
• Accordi di rete
• COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante strumenti, di efficacia e trasparenza,
quali ad esempio:
o Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto
o Ufficio stampa
o Registro digitale
o Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision dell’I.S.
o Partecipazione ad eventi istituzionali
Adesione a progetti finanziati dal MIUR
Gestione risorse strumentali e
Partecipazione a progetti europei
finanziarie
Relazione quali/quantitativa al Consiglio di Istituto relativa all’efficacia dei
percorsi progettati - Rendicontazione sociale (CM 47/2014)
8. RISORSE UMANE INTERNE E COSTI
13
Monitoraggio e rendicontazione
ALLEGATO n.4
RISORSE UMANE
INTERNE ALLA
SCUOLA
Dirigente
scolastico
D.S.G.A
Docenti FF.SS.
Gruppo di
miglioramento
Collaboratori
D.S.
Referenti
(responsabili di
plesso, di
dipartimento,
coordinatori…)
Docenti
curricolari e
dell’Organico
Potenziato
Docente
Animatore
digitale
Docente
Animatore per
l’inclusione
Personale ATA
TIPO ATTIVITÀ
Direzione/Coordinamento/
gestione/supporto/scelte
strategiche
Supporto amministrativocontabile
- Ptof: coordinamento
generale della progettualità
didattica
- Valutazione: coordinamento
dei processi di
autovalutazione di Istituto
- Sostegno agli alunni:
diffondere capillarmente
buone prassi di inclusione e
differenziazione
- Sostegno ai docenti: verifica
laboratori e dotazioni
multimediali, iniziative di
formazione, cura del sito
Web
- Rapporti con il territorio:
integrazione della scuola
con il territorio
Elaborazione, monitoraggio,
valutazione, supporto e
rendicontazione delle scelte
strategiche
Consolidare la collaborazione
interna ed esterna
garantire la continuità
verticale e la coerenza
interna del curricolo e vigilare
sui processi di apprendimento
per lo sviluppo dei saperi e
delle competenze
Potenziare le attività che
possano migliorare
l’apprendimento degli
studenti in difficoltà e
valorizzare le eccellenze per
ridurre la variabilità tra e
dentro le classi
PNSD
SPESA PREVISTA
(a.s. 2015/16)
//
//
//
//
€ 4319,85 (lordo dip.)
MIUR
//
//
€ 4760,00 (lordo dip.)
FIS
€ 11112,5 (lordo dip.)
FIS
// (ore curricolari)
//
€ 18795,00 (ore
FIS
extracurricolari – lordo
dip.))
€ 1000
MIUR
Diffondere capillarmente
buone prassi di inclusione
//
//
supporto
//
//
9. RISORSE UMANE/CONSULENZE ESTERNE
14
FONTE FINANZIARIA
ALLEGATO n.4
TIPO RISORSA
TIPO ATTIVITÀ
Centro documentazione Qualità ed Confronto tra le scuole mediante audit (peer
eccellenza Marchio S.A.P.E.R.I.
assessment, benchmarking) e autovalutazioni
Capofila IC “S.Tommaso d’Aquino”
secondo i modelli d’eccellenza europei
di Salerno
(EFQM/CAF)
Rete SIRQ
Supporto al monitoraggio, al riesame e al
Capofila: IC “S.Tommaso
miglioramento
d’Aquino” di Salerno
Rete LI.SA.CA (Liberi Saperi
• Formazione del personale in materia di
Campania) – 30 scuole del
valutazione e miglioramento
territorio
• Promozione di tavoli di confronto su
Capofila: IC “S.Tommaso
problematiche comuni
d’Aquino” di Salerno
RETE per la metodologia-didattica
Iniziative speriementali in materia di
certificazione competenze
“Indicazioni Nazionali” 2012
[email protected]”
Capofila: IC “Montecorvino
Pugliano” (SA)
“Rete delle sane relazioni”
Progetto “Dalle esperienze online alla
cittadinanza digita ”Piano di azioni e iniziative
Capofila: IC “Montecorvino
per la prevenzione dei fenomeni del cyberPugliano” (SA)
bullismo
Rete “Una Scuola Per tutti”
• Rafforzamento Inclusione scolastica degli
Capofila CTS “Calcedonia” di
alunni con spettro autistico
Salerno
• Servizio di consulenza didattica (Sportello
Autismo) attraverso una formazione
specifica;
• Costituzione di reti sociali che sostengono
la scuola (Associazioni genitori/ Istituzioni/
Enti locali/ Servizi socio-sanitari)
IC “Montecorvino Pugliano” (SA)
VALORIZZAZIONE E RECUPERO DI AMBIENTI
SCOLASTICI E REALIZZAZIONE DI SCUOLE
ACCOGLIENTI
Finanziamento
€ 450
In attesa di Finanziamento
MIUR
In attesa di Finanziamento Avviso pubblico MIUR prot.
n.1135 del 30 ottobre 2015
In attesa di finanziamento
MIUR
Avviso
Prot.
AOODPIT n. 1061 del 15
ottobre 2015
In attesa di Finanziamento Avviso pubblico MIUR prot.
14384 del 5.11.2015
#LAMIASCUOLACCOGLIENTE
Rete “Sotto lo stesso cielo… la
terra gira ma io non cado” rete di
scuole del territorio con
l’Osservatorio Astronomico “Gian
Camillo Gloriosi” di Montecorvino
Rovella abilitato alla Ricerca
Scientifica dal MIUR – COD.
59635PIB e dal Minor Placet
• Realizzazione di percorsi di formazione con
gli alunni attraverso attività didattiche di
ricerca, di sperimentazione e sviluppo
• Realizzazione di iniziative di formazione e
aggiornamento per gli insegnanti per la
gestione di gruppi di riflessione filosofica
su
tematiche
inerenti
allo
studio
dell’astronomia
Senza oneri
Center (USA)
Capofila DD Montecorvino Rovella
(SA)
Rete “Cantiamo e Balliamo 2.0”
Capofila Liceo Musicale e Coreutico
“Alfano I” di Salerno con la
partecipazione in rete del
Conservatorio di Salerno
Rete
Capofila: Direzione Didattica “Don
Lorenzo Milani “di Giffoni Valle
Piana (SA)
Rete Capofila: Liceo Scientifico
“Severi” di Salerno
15
Promozione della cultura musicale
“Concorso di idee #LA MIA SCUOLA SICURA
per l’individuazione di proposte progettuali
per la promozione della sicurezza nelle
scuole”
“Piano nazionale per il potenziamento
dell’orientamento e contrasto alla dispersione
scolastica”
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
1137 del 30.10.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
n. 14616 del 10.11.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
1138 del 30/10/2015
ALLEGATO n.4
Progetto Nazionale “Sport in
classe” per la scuola primaria con
CONI
Rete
Capofila: IC “Moscati” di
Pontecagnano Faiano (SA)
Rete – Capofila: IC “Moscati” di
Pontecagnano Faiano (SA)
Favorire lo star bene con se stessi e con gli
altri nell’ottica dell’inclusione sociale
“Piano Nazionale per il potenziamento
dell’educazione motoria e sportiva”
Promozione del teatro in classe
• Miglioramento
competenze
linguisticocomunicative in lingua straniera
• miglioramento abilità trasversali
Capofila CTI “Giovanni Paolo II” di • promozione di didattica laboratoriale quale
Salerno
“ambiente di apprendimento” privilegiato
per la ricerca e formazione nonché quale
strumento di lavoro didattico.
• Approfondimento culturale, pedagogico e
didattico degli aspetti innovativi della legge
107/15
- Polo Qualità di Napoli
• Formazione
• Laboratorio di ricerca-azione
• Orientamento
Esperto madrelingua
Certificazione Cambridge (eccellenze)
ASL – Forze dell’ordine – Protezione Supporto alla progettazione ed interventi su
Civile – Associazioni presenti sul tematiche della legalità e del disagio.
territorio (supporto)
Iniziative varie
Montecorvino Pugliano Multiservizi
e Sport s.r.l - Società Unipersonale
del Comune di Montecorvino • Supporto alla creazione di ambienti di
Pugliano senza scopo di lucro
apprendimento motivanti e inclusivi.
istituita in forma societaria, non • Supporto alla pratica sportiva e ai valori di
profit e nel rispetto del requisito del
cittadinanza ad essa correlati
controllo integrale da parte dello • Apertura della scuola al territorio
stesso Comune promotore
Forum Giovani
Apertura al territorio
Esperto tecnico
Assistenza tecnica e manutenzione laboratori
e LIM
- Rete CLIL “Crescere
Ludicamente In Lingua”
16
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico prot.
N. 16552 del 4.12.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico Prot.
980 del 30.09.2015
In attesa di finanziamento
MIUR – Avviso pubblico Prot.
981 del 30.09.2015
€ 250
Senza oneri
Dotazione ordinaria
Senza oneri
Contributi
famiglie
volontari
Senza oneri
Da
individuare
norma
delle
secondo
ALLEGATO n.4
Risorse strumentali
10. RISORSE STRUMENTALI
17
Realizzazione, ampliamento delle Autorizzazione
PON –FERS “Per la scuola –
infrastrutture di rete LAN/WLAN
Competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014-2020.
Asse II Infrastrutture per
l’istruzione – Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale (FESR) Obiettivo specifico – 10.8 –
“Diffusione della società della
conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e
adozione di approcci didattici
innovativi” – Azione 10.8.1
Interventi infrastrutturali per
l’innovazione
tecnologica,
laboratori di settore e per
l’apprendimento
delle
competenze chiave.
Realizzazione classe 3.0
in attesa di autorizzazione
con Fondi Strutturali Europei
PON FSER 10.8.1 A3 Avviso
pubblico rivolto alle Istituzioni
Scolastiche Statali per la
realizzazione di ambienti
digitali. Asse II infrastrutture
per l’istruzione – Fondo
Europeo per lo sviluppo
regionale 10.8 –“Diffusione
della
società
della
conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e
adozione di approcci didattici
innovativi ;
Acquisto tablet e LIM
Da definire
ALLEGATO n.4
11. MONITORAGGIO, CONTROLLO E RIESAME
L’Autovalutazione d’Istituto rappresenta il momento diagnostico funzionale all’implementazione
del processo innovativo. Rappresenta, quindi, una modalità di promozione del cambiamento
della scuola basata sulla capacità degli operatori di affrontare e risolvere problematiche. Il
processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti enfatizza l’assunzione di
una modalità di lavoro auto-riflessiva che produce miglioramento, sia nella consapevolezza
professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia nelle modalità di lavoro organizzativo
e di progettazione collegiale, sia nella qualità dei processi di insegnamento-apprendimento.
L'autovalutazione viene sostenuta dall’etero valutazione effettuata dall’INVALSI, che diventa
uno dei riferimenti per la valutazione del servizio scolastico e per una valutazione dei processi e
dei risultati conseguiti.
I docenti del gruppo di lavoro RAV/PDM impegnati in prima linea hanno la responsabilità di
socializzare e coinvolgere la comunità scolastica in tutti gli step previsti dal PdM contribuendo a
diffondere condivisione e corresponsabilità:
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di condivisione
Persone coinvolte
Strumenti
interna
Collegio dei docenti
Dirigente Scolastico
Slide e Relazioni
Gruppi disciplinari
Docenti
Sito Web dell’Istituto
Consigli di interclasse/classe
Personale ATA
Il monitoraggio realizzato attraverso i periodici riesami delle iniziative intraprese consentono,
attraverso la misurazione degli indicatori di processo, di verificare la validità delle Azioni di
miglioramento implementate in relazione agli obiettivi da raggiungere.
Inoltre la raccolta sistematica dei dati consentirà l’individuazione dei target da raggiungere e la
rilevazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni poste in essere.
Le azioni di miglioramento una volta a sistema nella pratica scolastica diventeranno routine
procedurali che produrranno miglioramenti finalizzati al successo scolastico dei nostri allievi.
18
ALLEGATO n.5
(DAL TESTO DELLE INDICAZIONI 2012)
“La scuola finalizza il curricolo alla maturazione
delle competenze previste nel profilo e che
saranno oggetto di certificazione.”
Il seguente Curriculo è declinato nelle conoscenze di ogni annualità
ALLEGATO n.5
8. Consapevolezza
ed espressione
culturale
7. Spirito di
iniziativa e
intraprendenza
1.
Comunicazione
nella madrelingua
LE OTTO COMPETENZE CHIAVE
PER LA CITTADINANZA E
L’APPRENDIMENTO
PERMANENTE
2. Comunicazione
nelle lingue
straniere
3. Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza
e tecnologia
6. Competenze
sociali e civiche
5. Imparare ad
imparare
4. Competenza
digitale
ALLEGATO n.5
Dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23.04.2008
• “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono
descritte come teoriche e/o pratiche.
• “Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know how
per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte
come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
• “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e/o personale
ALLEGATO n.5
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
TRAGUARDI ALLA FINE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
DELLA SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA
DELL’ INFANZIA
• Il bambino usa la lingua italiana, • L'allievo partecipa a scambi comunicativi • L'allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative,
arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui
significati.
• Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni,
sentimenti,
argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
• Sperimenta
rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i
significati.
• Ascolta e comprende narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa
il linguaggio per progettare attività e definire
regole .
• Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di
lingue diverse, riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura con la
creatività e la fantasia.
• Si avvicina alla lingua scritta, esplora e
sperimenta prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media
(conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile
adeguato alla situazione.
• Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi"
dai media cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
• Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non
continui, ne individua il senso globale e le informazioni
principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli
scopi.
• Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei
testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un
argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in
funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo
nucleo di terminologia specifica.
• Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura
per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e
autonoma e formula su di essi giudizi personali.
attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò
matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere
informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
• Usa
la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella
realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella
formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
• Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione
dell'emittente.
• Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca,
anche avvalendosi di supporti specifici
computer, ecc.).
(schemi, mappe, presentazioni al
• Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti)
nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi
o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
• Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti,
legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura
che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli,
completandoli, trasformandoli.
• Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a
costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli
fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più
frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
• Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei
• Capisce
• Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità
morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce
che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla
varietà di situazioni comunicative.
•È
consapevole che nella comunicazione sono usate
varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
• Padroneggia
e
applica
in situazioni
diverse
le
• Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
• Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base
(fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).
• Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
• Adatta opportunamente i registri informale e formale in base
alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
• Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il
loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
ALLEGATO n.5
conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del
discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase
semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze
metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per
correggere
SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare gli strumenti
espressivi e lessicali indispensabili
per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari campi
d’esperienza.
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
I DISCORSI E LE PAROLE
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 3-4
•
•
•
•
•
•
•
Comprendere testi di vario tipo letti
da altri
•
Riflettere sulla lingua orale e scritta
•
•
•
•
•
•
•
Ascolto messaggi orali
Ascolto ed esecuzione di consegne semplici e/o più complesse
Ascolto finalizzato al riconoscimento di personaggi, ambienti
Ascolto, comprensione e rielaborazione di fiabe e di vari tipi di testi anche da
mezzi audio-visivi
Giochi per stimolare l’attenzione.
Giochi, con o senza strumenti strutturati, per esercitare la memoria.
Partecipazione alle conversazioni e ai dialoghi comprendendo le regole e
interagendo con gli altri ( richiesta della parola, ascolto degli altri interventi,
pertinenza rispetto al tema trattato, rispetto del proprio turno.
Verbalizzazione di esperienze collocate nel tempo e descrizione di stati
d’animo e di emozioni
Conversazioni libere e guidate su varie tematiche,
Domande stimolo
Dialoghi e drammatizzazioni
Esercizi
per
l’ampliamento
del
lessico:
indovinelli,scioglilingua,
raggruppamento di parole per categorie ( es.: le parole della scuola, della casa,
del parco giochi, etc…)
Giochi fonologici: riconoscimento e produzione di rime
Esperienze di coordinamento occhio/mano: cerchiatura di uno o piu’ elementi
dati
Esperienze di coordinamento occhio/mano discriminazione di immagini e
forme.
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 5
Interventi pertinenti con l’utilizzo di un linguaggio ricco e variegato
Composizione di frasi a tema
Invenzione di storie; e / o di finali diversi in una storia, e/o del titolo
alla stessa
Inversione delle sequenze in una storia e creazione di nuove storie
Tecniche rodariane per giocare a inventare storie
Rappresentazione grafica e verbalizzazione di storie in due o tre
sequenze.
Giochi fonologici: segmentazione in sillabe di parole / fusione
sillabica;
Giochi fonologici: riconoscimento in parole diverse della sillaba
iniziale uguale
Giochi fonologici: delezione della sillaba iniziale / della sillaba finale
Giochi fonologici: riconoscimento e
produzione di parole che
iniziano con lo stesso fonema.
Coloritura di righi e quadretti, realizzazione di cornici decorative
Esperienze di scrittura spontanea e di lettura spontanea Lettura di
immagini e giochi ipotetici sulla lingua scritta;
Esperienze di coordinamento occhio / mano: tratteggio di segni
grafici seguendo la giusta direzione : sinistra-destra , alto-basso , in
senso antiorario.
Esperienze occhio/mano:esecuzione grafica di ritmi (forme, simboli,
colori..)
ALLEGATO n.5
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
DISCIPLINA
ITALIANO
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe quarta
classe quinta
Ascolto e parlato
Ascolto e parlato
Ascolto e parlato
Ascolto e parlato
Ascolto e parlato
Discussioni collettive nel rispetto delle
norme.
Conversazioni libere e guidate.
Domande stimolo.
Interazioni efficaci.
Ascolto e comprensione di messaggi
orali.
Struttura di base di una narrazione.
Riconoscimento della coesione di una
narrazione.
Riconoscimento della consequenzialità
di una narrazione.
Stati d’animo dei personaggi: emozioni.
Stati d’animo dei personaggi: emozioni.
La sequenza temporale in una
narrazione.
Contemporaneità degli eventi di una
narrazione.
Regole di un gioco e/o di un’attività.
Ascolto
ed
intervento
nelle
conversazioni collettive rispettando i
turni di parola.
Sviluppo capacità di comprendere
argomento e informazioni di discorsi
affrontati in classe.
Ascolto di testi narrativi ed espositivi e
riesposizione orale.
Comprensione e sviluppo della capacità
di dare semplici istruzioni su un gioco o
un’attività conosciuta.
Racconti di esperienze personali o di
storie fantastiche nel rispetto dell’ordine
cronologico e della chiarezza.
Ricostruzione verbale di fasi di
esperienze vissute a scuola o in altri
contesti .
Ascolto
ed
intervento
nelle
conversazioni collettive rispettando i
turni di parola.
Sviluppo capacità di comprendere
l’argomento e le informazioni di
discorsi affrontati in classe.
Ascolto di testi narrativi ed espositivi e
riesposizione orale.
Comprensione e sviluppo della capacità
di dare semplici istruzioni su un gioco o
un’attività conosciuta.
Racconti di esperienze personali o di
storie fantastiche nel rispetto dell’ordine
cronologico e della chiarezza.
Ricostruzione verbale di fasi di
esperienze vissute a scuola o in altri
contesti .
Partecipazione in conversazioni,
discussioni, dialoghi su esperienze
vissute, con la formulazione di domande,
risposte e spiegazioni.
Comprensione di un’esposizione (diretta
o trasmessa) cogliendone il tema e le
informazioni; ascolto e comprensione di
messaggi mediatici.
Formulazione di domande di spiegazione
e di approfondimento durante e dopo
l’ascolto.
Comprensione di consegne e istruzioni
per l’esecuzione di attività.
Ascolto e comprensione delle posizioni
espresse dai compagni esprimendo in
modo chiaro la propria opinione.
Esposizione orale chiara , in ordine
logico e cronologico di esperienze
personali o di storie inventate.
Organizzazione di un breve discorso
orale utilizzando una scaletta.
Partecipazione
in
conversazioni,
discussioni, dialoghi su esperienze
vissute, con la formulazione di
domande, risposte e spiegazioni.
Comprensione di un’esposizione (diretta
o trasmessa) cogliendone il tema e le
informazioni; ascolto e comprensione di
messaggi mediatici.
Formulazione
di
domande
di
spiegazione e di approfondimento
durante e dopo l’ascolto.
Comprensione di consegne e istruzioni
per l’esecuzione di attività.
Ascolto e comprensione delle posizioni
espresse dai compagni esprimendo in
modo chiaro la propria opinione.
Esposizione orale chiara , in ordine
logico e cronologico di esperienze
personali o di storie inventate.
Organizzazione di un breve discorso
orale utilizzando una scaletta.
Lettura
Lettura
Lettura
Lettura silenziosa e ad alta voce.
Esprimere ipotesi sul contenuto di un
testo in base al titolo e alle immagini,
comprensione di parole poco note.
Lettura di testi e individuazione
Lettura silenziosa e ad alta voce
Esprimere ipotesi sul contenuto di un
testo in base al titolo e alle immagini,
comprensione di parole poco note.
Lettura
di
testi
individuando
Lettura scorrevole di brani rispettando
pause ed intonazioni sia ad alta voce che
in silenzio.
Uso di strategie per l’analisi del
contenuto di vari tipi di testo ( porsi
Lettura
Lettere dell’alfabeto
Abilità visuo-percettive
Abilità ritmiche.
Consapevolezza fonologica analitica.
Personaggi, luoghi, tempi e fatti.
Testi di vario genere.
Lettura
Lettura scorrevole di brani rispettando
pause ed intonazioni sia ad alta voce che
in silenzio.
Uso di strategie per l’analisi del
contenuto di vari tipi di testo ( porsi
ALLEGATO n.5
dell’argomento, delle informazioni
principali e le loro relazioni.
Comprensione di testi regolativi.
Lettura di semplici e brevi testi letterari,
poetici e narrativi, individuandone il
senso globale.
l’argomento, le informazioni principali
e le loro relazioni.
Comprensione di testi regolativi.
Lettura di semplici e brevi testi letterari,
sia poetici sia narrativi, individuandone
il senso globale
Lettura di semplici testi di divulgazione
per ricavarne informazioni utili.
Scrittura
Scrittura
Scrittura sotto dettatura curando
l’ortografia.
Produzione di semplici testi (con frasi
semplici e compiute) funzionali,
narrativi e descrittivi legati a scopi
concreti e connessi con situazioni
quotidiane, rispettando le regole
ortografiche e di interpunzione.
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo.
Intuizione del significato delle parole
non note in base al contesto e alla
conoscenza delle famiglie di parole.
Ricerche su parole ed espressioni
presenti nei testi.
Acquisizione
capacità
manuali,
percettive e cognitive necessarie per
l’apprendimento della scrittura.
Scrittura sotto dettatura curando
l’ortografia.
Produzione di semplici testi (con frasi
semplici e compiute) funzionali,
narrativi e descrittivi legati a scopi
concreti e connessi con situazioni
quotidiane, rispettando le regole
ortografiche e di interpunzione.
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo.
Intuizione del significato delle parole
non note in base al contesto e alla
Scrittura
La frase.
Produzione di semplici e brevi testi.
Arricchimento del lessico.
Direzionalità grafica.
Forme prescrittorie.
Scrittura in corsivo.
Le zone grafiche.
I collegamenti.
Segni di punteggiatura.
Comunicazione scritta.
domande all’inizio e durante la lettura,
cogliere
indizi
utili
per
la
comprensione).
Intuizione del contenuto di un testo
attraverso il titolo, le immagini e le
didascalie.
Lettura e confronto di informazioni
contenute in testi diversi per trovare
spunti per parlare o scrivere su un
determinato argomento.
Ricerca di informazioni in testi per scopi
pratici o conoscitivi applicando tecniche
di
supporto
alla
comprensione
(sottolineare, annotare informazioni,
costruire mappe e schemi ecc.).
Lettura e comprensione di istruzioni
scritte.
Lettura di testi narrativi e descrittivi, sia
realistici sia fantastici, distinguendo la
fantasia dalla realtà.
Lettura di testi narrativi, in lingua
italiana contemporanea, testi poetici
cogliendone il senso e le caratteristiche
formali esprimendo un parere personale.
domande all’inizio e durante la lettura,
cogliere
indizi
utili
per
la
comprensione).
Intuizione del contenuto di un testo
attraverso il titolo, le immagini e le
didascalie.
Lettura e confronto di informazioni
contenute in testi diversi per trovare
spunti per parlare o scrivere su un
determinato argomento.
Ricerca di informazioni in testi per
scopi pratici o conoscitivi applicando
tecniche di supporto alla comprensione
(sottolineare, annotare informazioni,
costruire mappe e schemi ecc.).
Lettura e comprensione di istruzioni
scritte.
Lettura di testi narrativi e descrittivi, sia
realistici sia fantastici, distinguendo la
fantasia dalla realtà.
Lettura di testi narrativi, in lingua
italiana contemporanea, testi poetici
cogliendone il senso e le caratteristiche
formali esprimendo un parere personale.
Scrittura
Scrittura
Pianificazione di un racconto o di
un’esperienza attraverso la raccolta e
l’organizzazione delle idee.
Produzione di racconti scritti contenenti
informazioni relative a persone, luoghi,
tempi, situazioni, azioni.
Scrittura di lettere o di articoli di
cronaca per il giornalino scolastico o per
il sito web della scuola.
Scrittura di un diario personale per
raccontare di se stessi.
Rielaborazione di testi( parafrasi,
riassunto,
trasformazione
e
completamento) e redazione di nuovi,
anche utilizzando programmi di
Pianificazione di un racconto o di
un’esperienza attraverso la raccolta e
l’organizzazione delle idee.
Produzione di racconti scritti contenenti
informazioni relative a persone, luoghi,
tempi, situazioni, azioni.
Scrittura di lettere o di articoli di
cronaca per il giornalino scolastico o per
il sito web della scuola.
Scrittura di un diario personale per
raccontare di se stessi.
Rielaborazione di testi (parafrasi,
riassunto,
trasformazione
e
completamento) e redazione di nuovi,
anche utilizzando programmi di
videoscrittura.
ALLEGATO n.5
conoscenza delle famiglie di parole.
Ampliamento del patrimonio
Ricerche su parole ed espressioni
presenti nei testi.
Riflessione
lingua.
sugli
Convenzioni di scrittura.
Parti del discorso
usi
della
Riflessione
lingua.
sugli
usi
della
Riconoscimento
degli
elementi
essenziali della frase.
Acquisizione e applicazione delle regole
ortografiche nella propria produzione
scritta.
Riflessione
lingua.
sugli
usi
della
Confronto di testi per rilevarne le
caratteristiche e le differenze.
Riconoscimento
degli
elementi
essenziali della frase (soggetto, verbo
e complementi necessari).
Acquisizione e applicazione delle regole
ortografiche nella propria produzione
scritta
videoscrittura.
Scrittura di semplici testi regolativi o
progetti schematici per l’esecuzione di
attività.
Realizzazione di testi collettivi per
relazionare su esperienze scolastiche e
argomenti di studio.
Produzione di testi creativi (filastrocche,
racconti brevi, poesie):
Sperimentazione nella creazione di
ipertesti con l’utilizzo del computer.
Produzione di testi corretti dal punto di
vista
ortografico,
morfosintattico,
lessicale, rispettando le funzioni
sintattiche
dei
principali
segni
interpuntivi.
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo.
Comprensione e utilizzo del lessico con
l’uso del vocabolario.
Arricchimento progressivo del lessico
riconoscendo pluralità di significato
utilizzando sinonimi,
contrari e appartenenza a un campo
semantico.
Parole che hanno diverse accezioni e
individuazione dell’accezione specifica
di una parola in un testo.
Uso e significato figurato delle parole.
Uso di termini specifici di discipline di
studio.
Uso del dizionario.
Elementi
di
grammatica
esplicita e riflessione sugli usi
della lingua.
Riconoscimento della variabilità della
lingua nel tempo, nello spazio
geografico, sociale e comunicativo nei
testi e in situazioni di esperienza diretta.
Parole semplici, derivate, composte.
Somiglianze, differenze, appartenenza a
un campo semantico di parole.
Scrittura di semplici testi regolativi o
progetti schematici per l’esecuzione di
attività.
Realizzazione di testi collettivi per
relazionare su esperienze scolastiche e
argomenti di studio.
Produzione di testi creativi (filastrocche,
racconti brevi, poesie):
Sperimentazione nella creazione di
ipertesti con l’utilizzo del computer.
Produzione di testi corretti dal punto di
vista
ortografico,
morfosintattico,
lessicale, rispettando le funzioni
sintattiche
dei
principali
segni
interpuntivi.
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo.
Comprensione e utilizzo del lessico con
l’uso del vocabolario.
Arricchimento progressivo del lessico
riconoscendo pluralità di significato
utilizzando sinonimi,
Contrari e appartenenza a un campo
semantico.
Parole che hanno diverse accezioni e
individuazione dell’accezione specifica
di una parola in un testo.
Uso e significato figurato delle parole.
Uso di termini specifici di discipline di
studio.
Uso del dizionario.
Elementi
di
grammatica
esplicita e riflessione sugli usi
della lingua.
Riconoscimento della variabilità della
lingua nel tempo, nello spazio
geografico, sociale e comunicativo nei
testi e in situazioni di esperienza diretta.
Parole semplici, derivate, composte.
Somiglianze, differenze, appartenenza a
un campo semantico di parole.
La frase minima: predicato, soggetto e
ALLEGATO n.5
La frase minima: predicato, soggetto e
altri elementi richiesti dal verbo.
Le parti del discorso; le congiunzioni.
Rispetto delle convenzioni ortografiche
nella revisione e correzione della propria
produzione scritta.
Parti del discorso
altri elementi richiesti dal verbo.
Le parti del discorso; le congiunzioni.
Rispetto delle convenzioni ortografiche
nella revisione e correzione della propria
produzione scritta.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare
gli
strumenti
espressivi
ed
argomentativi
indispensabili
per
gestire
l’interazione comunicativa verbale
in vari contesti.
Leggere,
comprendere
ed
interpretare testi scritti di vario
tipo.
Produrre testi di vario tipo in
relazione ai differenti scopi
comunicativi.
Riflettere sulla lingua e sulle sue
regole di funzionamento.
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
ITALIANO
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
Comprensione orale e scritta
Comprensione orale e scritta
Comprensione orale e scritta
Prosa: Testo narrativo –Favola - Fiaba- Mito e
leggenda- Epica
Poesia: Introduzione al linguaggio poetico
(filastrocche, limerick, poesie, ecc.) poesia epica
Prosa:
Diario- Autobiografia- Lettera- RaccontoRomanzo
Letteratura italiana
Poesia:
Lettura, comprensione ed analisi del testo
poetico
Prosa: Analisi dei generi letterari: romanzo,
racconto, novella. Letteratura italiana
Poesia: Lettura, comprensione ed analisi del testo
poetico
Elementi di grammatica esplicita
e riflessione sugli usi della lingua
Elementi di grammatica esplicita e
riflessione sugli usi della lingua
Ortografia e fonetica
Morfologia: le parti variabili ed invariabili del
discorso all’interno di una frase semplice
Sintassi della frase semplice
Scrittura
Narrazione di esperienze personali
Descrizione oggettiva e soggettiva
Produzione scritta
Scrittura
Diario-Brevi testi autobiografici - lettera formale e
informaleProduzione dei diversi generi testuali
Elementi di grammatica esplicita e
riflessione sugli usi della lingua
Sintassi della frase complessa
Scrittura
Produzione di diversi generi testuali Stesura ed
elaborazione di appunti
ALLEGATO n.5
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
SCUOLA PRIMARIA
(I traguardi sono riconducibili al Livello
PRIMA LINGUA INGLESE
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
A1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le lingue del Consiglio
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro
(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
d’Europa)
Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
• L’alunno comprende brevi messaggi orali e
scritti relativi ad ambiti familiari.
• Descrive oralmente e per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati.
• Interagisce nel gioco; comunica in modo
comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni
semplici e di routine.
• Svolge i compiti secondo le indicazioni date
in
lingua
straniera
dall’insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni.
• Individua alcuni elementi culturali e coglie
rapporti tra forme linguistiche e usi nella
lingua straniera.
Consiglio d’Europa)
• L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti
essenziali di testi in lingua standard su argomenti
familiari o di studio che affronta normalmente a scuola
e nel tempo libero.
• Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed
esperienze personali, espone argomenti di studio.
• Interagisce con uno o più interlocutori in contesti
familiari e su argomenti noti.
• Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo
scopo.
• Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a
contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici
resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a
coetanei e familiari.
• Individua elementi culturali veicolati dalla lingua
materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli
veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di
rifiuto.
• Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio
linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti
anche di ambiti disciplinari diversi e collabora
fattivamente con i compagni nella realizzazione di
attività e progetti.
• Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del
Consiglio d’Europa)
• L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad
ambiti familiari.
• Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno
scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti
familiari e abituali.
• Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
• Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo
scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
• Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguisticocomunicativi e culturali propri delle lingue di studio.
• Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le
strategie utilizzate per imparare.
ALLEGATO n.5
proprio modo di apprendere.
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA CHIAVE
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
EUROPEA
DISCIPLINA
INGLESE
COMPETENZE SPECIFICHE
Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla
famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi.
Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso
l’uso degli strumenti digitali.
Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
CONTENUTI
classe quarta
CONTENUTI
classe quinta
Comprensione orale
Comprensione orale
Comprensione orale
Comprensione orale
Comprensione orale
• Saluti formali e informali
• Istruzioni e semplici comandi relativi alla
vita della classe (go! come! open your book
! sit down ! stand up!)
• Semplici dialoghi relativi a se stessi e ai
compagni
• I suoni K –J – W –Y - X
• Le lettere dell’alfabeto
• Dialoghi e interazioni relativi a sé
e ai compagni
• Istruzioni e comandi relativi alla
vita scolastica
• I suoni dell’alfabeto
• Lo spelling
• Il ritmo e l’intonazione degli elementi
comunicativi relativi all’accettazione –
rifiuti – piacere– dispiacere
• Istruzioni e frasi relativi a se stesso, ai
compagni, alla famiglia, alla classe
• Espressioni di uso quotidiano relative
all’ora, al tempo atmosferico, al tempo
ciclico, alla descrizione di persone, luoghi,
oggetti
• Istruzioni e procedure
• Semplici messaggi e strutture relative
alle diverse situazioni di vita
Produzione e interazione orale
Produzione e interazione orale
Produzione e interazione orale
• Le formule di saluto e di cortesia (thank • Le strutture utili per dare e
you – please – sorry……)
chiedere informazioni (How are
• I colori
you? – How old are you?)
• I numeri entro il 10
•
Presentazione
di se stessi, le cose,
• Gli animali domestici e della fattoria
gli animali (This is………)
• Gli oggetti scolastici
• Strutture relative ai colori, ai
• Le parti del viso
• Le parti del corpo
numeri (What colour is it? What
• La famiglia
number is it?)
• Dare e chiedere informazioni
• Gli animali selvatici
• I numeri entro il 20
• Gli alimenti più comuni
• I numeri fino al 100
• Il cibo
• La posizione di persone, cose o
animali
• La casa
• Localizzatori spaziali
• Giorni della settimana
• “To be” e “to have”
• I pronomi personali
• Agg. qualificativi e possessivi
• Espressioni utili per esprimere
preferenze
Produzione e interazione orale
• Conversazioni utili a dare e a chiedere
informazioni
• I mesi
• La data
• L’ora
• tempo atmosferico
• I numeri ordinali
• abbigliamento estivo ed invernale
• discipline scolastiche
• gusti e preferenze
• ambienti domestici
• azioni che si svolgono quotidianamente
Produzione e interazione orale
• Descrizioni
relative
alla
presentazione di se stesso, delle
proprie abitudini, e delle proprie
preferenze
• Materie scolastiche e l’orario
scolastico
• Descrizioni
relative
alla
presentazione dei compagni, dei
familiari, degli oggetti o animali
• Strutture relative alla provenienza,
alla nazionalità, alle condizioni
atmosferiche
ALLEGATO n.5
• Agg. qualificativi
• Il plurale “s”
• Le stagioni
Comprensione scritta
• Copia di semplici parole
Civiltà e cultura anglosassone
La bandiera
Le festività principali
utili
per
esprimere
Comprensione scritta
Comprensione scritta
• Lettura di semplici parole relative a se
• Lettura di parole note
stessi e agli argomenti trattati
• Lettura di messaggi e formule
augurali
Produzione scritta
• Espressioni
possesso
• Il plurale
• Lettura di brevi
l’argomento trattato
• Lettura di dialoghi
testi
inerenti
• Completamento di parole già
conosciute
• Completamento di semplici frasi
• Utikizzare il “tick” e il “cross”
per la comprensione
• Cerchiare la parola richiesta
• Collegare l’immagine e la relativa
parola
Civiltà e cultura anglosassone
• Semplici frasi da completare
• Scrivere correttamente le parole già
conosciute
Civiltà e cultura anglosassone
Tipi di abitazione
I vari paesaggi
Le direzioni
Do – don’t – doesn’t
Can – can’t
present continuous
Il suono “th”
Comprensione scritta
• Lettura della data e di semplici storie
• Lettura di didascalie e abbinarle alle
immagini
• Lettura di brevi testi relativi alla cultura
anglosassone
Produzione scritta
Produzione scritta
•
•
•
•
•
•
•
Produzione scritta
• Produzione di semplici frasi: presentazione e
descrizione di sé, degli altri, delle cose o
degli animali
• Scrivere correttamente le parole già
conosciute
Civiltà e cultura anglosassone
L’ Union Jack
Gli aspetti geografici della Gran Bretagna
Simboli e caratteristiche della Gran
Bretagna
Ricorrenze e festività
• Le condizioni fisiche e gli stati
d’animo personali e altrui
• • Le azioni della giornata
• Ora e frazioni orarie
• La data con i numeri ordinali
• I percorsi e gli indicatori spaziali
• La città, gli edifici e i negozi cittadini
• Le professioni più comuni
• La compravendita e il sistema
monetario
• Decine e centinaia
• “Present continuous”
• I pronomi possessivi
• Le W – questions
• Il genitivo sassone
Comprensione scritta
• Lettura di brevi e semplici testi
relativi agli argomenti trattati
• Lettura di testi relativi alla cultura
anglofona
Produzione scritta
• Produzione di brevi testi utilizzando
il “simple present” e il “present
continuous”
• Produzione di testi descrittivi relativi
agli argomenti trattati
• Produzione di lettere e messaggi
Civiltà e cultura anglosassone
Le tradizioni, gli usi e i costumi
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
COMUNICAZIONE IN LINGUA STRANIERA
INGLESE
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI’
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
ALLEGATO n.5
Comprendere frasi ed espressioni di
uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (ad esempio
informazioni di base sulla persona e
sulla famiglia, acquisti, geografia
locale, lavoro), da interazioni
comunicative o dalla visione di
contenuti multimediali, dalla lettura
di testi.
Interagire oralmente in situazioni di
vita
quotidiana
scambiando
informazioni semplici e dirette su
argomenti familiari e abituali, anche
attraverso l’uso degli strumenti
digitali;
Interagire per iscritto, anche in
formato digitale e in rete, per
esprimere informazioni e stati
d’animo, semplici aspetti del
proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati
Ascolto (comprensione orale)
Comprendere i punti essenziali di un discorso, a
condizione che venga usata una lingua chiara e che
si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola,
al tempo libero, ecc.
Individuare
l’informazione
principale
di
programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti
di attualità o su argomenti che riguardano i propri
interessi, a condizione che il discorso sia articolato
in modo chiaro.
Ascolto (comprensione orale)
Comprendere i punti essenziali di un discorso, a
condizione che venga usata una lingua chiara e che
si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola,
al tempo libero, ecc.
Individuare
l’informazione
principale
di
programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti
di attualità o su argomenti che riguardano i propri
interessi, a condizione che il discorso sia articolato
in modo chiaro.
Individuare ascoltando termini e informazioni
attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Individuare ascoltando termini e informazioni
attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere o presentare persone, condizioni di
vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che
cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e
motivarla con espressioni e frasi connesse in
modo semplice.
Interagire con uno o più interlocutori,
comprendere i punti chiave di una conversazione
ed esporre le proprie idee in modo chiaro e
comprensibile.
Gestire conversazioni di routine, facendo
domande e scambiando idee e informazioni in
situazioni quotidiane prevedibili.
Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere o presentare persone, condizioni di vita
o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa
piace o non piace; esprimere un’opinione e
motivarla con espressioni e frasi connesse in modo
semplice.
Interagire con uno o più interlocutori,
comprendere i punti chiave di una conversazione
ed esporre le proprie idee in modo chiaro e
comprensibile.
Gestire conversazioni di routine, facendo domande
e scambiando idee e informazioni in situazioni
quotidiane prevedibili.
Ascolto (comprensione orale)
Comprendere i punti essenziali di un discorso, a
condizione che venga usata una lingua chiara e che si
parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al
tempo libero, ecc.
Individuare l’informazione principale di programmi
radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su
argomenti che riguardano i propri interessi, a
condizione che il discorso sia articolato in modo
chiaro.
Individuare ascoltando termini e informazioni
attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o
di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace
o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con
espressioni e frasi connesse in modo semplice.
Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i
punti chiave di una conversazione ed esporre le
proprie idee in modo chiaro e comprensibile.
Gestire conversazioni di routine, facendo domande e
scambiando idee e informazioni in situazioni
quotidiane prevedibili.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e individuare informazioni esplicite in
brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.
Leggere globalmente testi relativamente lunghi
per trovare informazioni specifiche relative ai
propri interessi e a contenuti di studio di altre
discipline.
Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un
oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività
collaborative.
Leggere brevi storie, semplici biografie e testi
narrativi più ampi in edizioni graduate.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e individuare informazioni esplicite in
brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.
Leggere globalmente testi relativamente lunghi per
trovare informazioni specifiche relative ai propri
interessi e a contenuti di studio di altre discipline.
Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un
oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività
collaborative.
Leggere brevi storie, semplici biografie e testi
narrativi più ampi in edizioni graduate.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi
testi di uso quotidiano e in lettere personali.
Leggere globalmente testi relativamente lunghi per
trovare informazioni specifiche relative ai propri
interessi e a contenuti di studio di altre discipline.
Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un
oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività
collaborative.
Leggere brevi storie, semplici biografie e testi
narrativi più ampi in edizioni graduate.
Scrittura (Produzione scritta)
Produrre risposte e formulare domande su testi.
Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo
Scrittura (Produzione scritta)
Produrre risposte e formulare domande su testi.
Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo
sensazioni e opinioni con frasi semplici.
Scrittura (Produzione scritta)
Produrre risposte e formulare domande su testi.
Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo
ALLEGATO n.5
sensazioni e opinioni con frasi semplici.
Scrivere brevi lettere personali adeguate al
destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di
lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi
elementare.
Riflessione sulla lingua
Rilevare semplici regolarità e variazioni nella
forma di testi scritti di uso comune.
Confrontare parole e strutture relative a codici
verbali diversi.
Rilevare semplici analogie o differenze tra
comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Riconoscere come si apprende e che cosa
ostacola il proprio apprendimento.
Scrivere brevi lettere personali adeguate al
destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di
lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi
elementare.
sensazioni e opinioni con frasi semplici.
Scrivere brevi lettere personali adeguate al
destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di
lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi
elementare.
Riflessione sulla lingua
Rilevare semplici regolarità e variazioni nella
forma di testi scritti di uso comune.
Confrontare parole e strutture relative a codici
verbali diversi.
Rilevare semplici analogie o differenze tra
comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola
il proprio apprendimento.
Riflessione sulla lingua
Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma
di testi scritti di uso comune.
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali
diversi.
Rilevare semplici analogie o differenze tra
comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il
proprio apprendimento.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Comprendere frasi ed espressioni di
uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (ad esempio
informazioni di base sulla persona e
sulla famiglia, acquisti, geografia
locale, lavoro), da interazioni
comunicative o dalla visione di
contenuti multimediali, dalla lettura
di testi.
Funzioni comunicative: salutare in modo
formale/informale,
presentarsi,
presentare,
chiedere e dare informazioni personali,
descrivere fisicamente e caratterialmente una
persona, informarsi e dare informazioni sulla
salute, esprimere il possesso, contare, chiedere e
indicare l’ora. Aree lessicali concernenti numeri,
date, colori, oggetti dell’ambiente circostante.
Strutture grammaticali:
Aspetti fonologici della lingua, alfabeto,
articoli, preposizioni, pronomi personali,
FRANCESE
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
Funzioni
comunicative:
telefonare,
esprimere l’appartenenza, chiedere ed
indicare la strada, ringraziare, fare acquisti,
chiedere e dare un’opinione, informarsi sul
meteo, chiedere e indicare la data,
raccontare.
Funzioni comunicative: comprendere e formulare
messaggi che parlano di vita sociale, esprimere opinioni
sui problemi degli adolescenti, chiedere e dare semplici
informazioni in un ufficio postale; comprendere e
produrre testi al presente, passato, futuro; produrre
questionari, lettere, dialoghi e riassumere.
Strutture grammaticali:
Approfondimento
delle
strutture
grammaticali gia conosciute, numeri
Strutture grammaticali:
Approfondimento delle strutture grammaticali gia
conosciute, discorso diretto e indiretto, superlativo,
ALLEGATO n.5
Interagire oralmente in situazioni di
vita
quotidiana
scambiando
informazioni semplici e dirette su
argomenti familiari e abituali, anche
attraverso l’uso degli strumenti
digitali;
Interagire per iscritto, anche in
formato digitale e in rete, per
esprimere informazioni e stati
d’animo, semplici aspetti del
proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati
accenti, plurale e femminile di nomi e aggettivi,
forma negativa e interrogativa , avverbi, numeri
cardinali e aggettivi, aggettivi possessivi,
aggettivi dimostrativi.
Verbi: verbi ausiliari, verbi regolari di I° e
II° gruppo (principali tempi verbali), alcuni
verbi irregolari, verbi riflessivi.
Civiltà: carta d’identità, tradizioni delle
principali festività, letture di vario genere,
Francia fisica ed aspetti vari della cultura e
civiltà francofona impliciti nella lingua.
cardinali ed ordinali, comparativi, pronomi
personali e complementi, forma negativa,
pronomi relativi, possessivi e dimostrativi,
avverbi di tempo, accordo participio
passato.
Verbi: verbi regolari (tempi composti), verbi
irregolari (dovere, prendere, sapere, mettere,
aprire), passé récent, présent duratif, futur
proche, verbi indicanti fenomeni atmosferici,
imperfetto.
Civiltà: Parigi e i suoi monumenti, analogie e
differenze tra la Francia e l’Italia: la moda, i
negozi, i segnali stradali, alcolismo, il corpo
umano, l’inquinamento, ecc.
aggettivi e pronomi indefiniti.
Verbi: futuro dei verbi regolari
condizionale, congiuntivo e gerundio.
e
irregolari,
Civiltà: letture varie per raccordare la dimensione
storica, letteraria e della civiltà, letture sulle
problematiche adolescenziali, sulla scuola e sui
principali problemi d’attualità.
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
TRAGUARDI ALLA FINE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
DELLA SCUOLA
PRIMARIA
DELL’INFANZIA
• Il bambino raggruppa e ordina oggetti • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri
e materiali secondo criteri diversi, ne
identifica alcune proprietà, confronta e
valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazione usando
strumenti alla sua portata.
• Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della settimana.
• Riferisce correttamente eventi del
passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo.
mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di
ricorrere a una calcolatrice.
• Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio,
relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state
create dall’uomo.
• Descrive, denomina e classifica figure in base a
caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e
costruisce modelli concreti di vario tipo.
• Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga,
compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura
(metro, goniometro...).
razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la
grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure
di variabilità e prendere decisioni.
• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le
informazioni e la loro coerenza.
• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta,
ALLEGATO n.5
• Osserva con attenzione il suo corpo, gli
• Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce
organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali, accorgendosi dei loro
cambiamenti.
• Si interessa a macchine ed a strumenti
tecnologici, sa scoprire le funzioni e i
possibili usi
• Ha familiarità sia le strategie del
contare e dell’operare con i numeri sia
con quelle necessarie per eseguire le
prime misurazioni di lunghezze, pesi, e
altre quantità.
• Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come
avanti/dietro,
sopra/sotto,
destra/sinistra ecc.; segue correttamente
un percorso sulla base di indicazioni
verbali
rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni
anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.
• Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di
incertezza.
• Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e
matematici.
• Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di
contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito
e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
• Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le
proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.
• Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti
matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di
riduzione, ...).
• Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica, attraverso esperienze significative, che gli
hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha
imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema specifico a una classe di
problemi.
• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche
acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà
caratterizzante e di definizione).
• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi
adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di
cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano,
formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio
naturale.
• Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si
orienta con valutazioni di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica
attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti
matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella
realtà.
SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare
gli
strumenti
espressivi e lessicali indispensabili
per
gestire
l’interazione
comunicativa verbale in vari campi
d’esperienza.
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 3-4
• Osservazione e formulazione di ipotesi;
• Percezione della ciclicità del tempo;
• Approccio al numero;
• Esplorazione e conoscenza degli ambienti naturali;
• Esperienze senso-percettive sulle proprietà degli oggetti;
• Gioco e scoperta dei processi di trasformazione;
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 5
• Utilizzazione corretta dello spazio-foglio;
• Individuazione dei nessi spaziali (sopra/sotto; dentro/fuori, etc…)
in un racconto;
• Individuazione dei nessi temporali (ieri, oggi, …prima, dopo..) in
un racconto;
• Conoscenza di abitudini e comportamenti degli esseri viventi e non
viventi;
• Esperienze e giochi di simmetria;
ALLEGATO n.5
Comprendere testi di vario tipo letti
da altri
•
•
Riflettere sulla lingua orale e scritta
•
•
Giochi di localizzazione di oggetti;
Educazione alimentare:esperienze contestualizzate per l’individuazione e
l’acquisizione di comportamenti adeguati per una buona salute.
Osservazione e manipolazione di oggetti per
caratteristiche ed il materiale di cui sono fatti;
conoscere alcune
Esercizi di raggrupparmento e/o ordine di oggetti e materiali secondo le
proprieta’
• Esperimenti e catalogazioni in base a criteri dati;
• Giochi di associazione tra oggetti presenti nella realtà e forme
geometriche;
• Utilizzo di tabelle, istogrammi, esercizi di insiemistica;
• Esperienze di quantificazione e di conteggio di oggetti presenti
nella realtà circostante;
• Esperienze di conteggi in senso progressivo e regressivo entro il
numero dieci
• Quantificazione e classificazione usando i termini molti/pochi,
alcuni/tutti, nessuno, qualcuno;
• Esperienze di misurazione di lunghezze, pesi, e altre quantita’
usando strumenti alla sua portata ( matite, pezzi di costruzioni,
mani, corpo) registrandoli in tabelle.
• Giochi di simulazione dell’uso di strumenti tecnologici (
macchina fotografica, computer, televisione, etc…) costruiti con
materiale di facile consumo e/o di riciclo.
• Iniziare ad intuire il concetto di zero;
• Giochi rivolti alla conoscenza del territorio: i fatti,gli eventi
che intervengono a modificarlo: inquinamento, smaltimento
rifiuti, non spreco dell’acqua,corretto stile di vita.
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIE
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali
Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali.
Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e
strumenti di calcolo.
Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo
consapevole i linguaggi specifici
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe terza
classe terza
Numeri
La quantità;
la conservazione della quantità;
il numero come proprietà di un insieme;
Numeri
Numeri naturali fino a 100.
Scrittura simbolica dei numeri rispetto
al valore posizionale.
Numeri
Significato e scrittura degli interi: le
gerarchie fino al 1000
La rappresentazione dei numeri
Numeri
Lettura,
scrittura
composizione
scomposizione e ordinamento di numeri
fino alla classe delle migliaia
Numeri
Introduzione ai grandi numeri (classi dei
milioni e dei miliardi)
Le potenze: quadrato e cubi dei numeri,
ALLEGATO n.5
i numeri naturali
ordinali e cardinali.
Lettura e scrittura numeri entro il 20
Il concetto di decina
intuizione del concetto di addizione e
sottrazione
Spazio e figure
L’orientamento nello spazio vissuto e
grafico
Gli indicatori topologici
Spostamenti lungo percorsi
Verbalizza i percorsi
Relazioni , dati e previsioni
Appartenenza e non appartenenza
all’insieme dato.
Primi quantificatori
Classificazione, Seriazioni, relazioni e
corrispondenze
I connettivi: non, e, o e i quantificatori
in situazioni concrete.
Schemi e tabelle
Grafici di Venn, Carroll, ideogramma,
istogramma a colonne verticali e
orizzontali.
Legenda
Rappresentazione dei numeri naturali in
base 10.
Strategie di calcolo mentale con le
quattro operazioni.
Addizioni e sottrazioni con e senza
cambio.
Moltiplicazione
come
addizione
ripetuta.
La moltiplicazione in colonna senza
riporto.
Memorizzazione
delle
sequenze
moltiplicative.
Approccio alla divisione
Concetto di divisione (ripartizione e
contenenza)
Spazio e figure
Localizzazioni spaziali
Percorsi reticoli
Le linee
Figure piane e solide nella realtà
Rappresentazione dello spazio
La simmetria
naturali o razionali secondo la
notazione decimale.
Le frazioni di figure e quantità
La frazione decimale
La rappresentazione dei numeri
decimali
Le
operazioni:
addizioni
e
sottrazioni tra numeri naturali e
decimali
Le proprietà delle quattro operazioni
Moltiplicazioni e divisioni tra
numeri naturali
Le moltiplicazioni e divisioni per
10, 100,1000
Calcolo mentale
Spazio e figure
Collocazione di oggetti in un
ambiente
Mappe, piantine e orientamento
I percorsi
Sistema di riferimento cartesiano
Le principali figure geometriche del
piano e dello spazio
Manipolazione e costruzione di
figure geometriche
Simmetria
Esecuzione delle quattro operazioni con
numeri interi e decimali
Le
proprietà
delle
operazioni
Individuazione di relazioni tra numeri (
multipli, divisori……..)
Le frazioni: significato e termini.
Riconoscimento di vari tipi di frazione.
La frazione come operatore.
La frazione decimale
Sistemi di notazione dei numeri che sono
o sono stati in uso in luoghi, tempi e
culture diversi dalla nostra.
legami con la scrittura posizionale
Operazioni con i decimali e loro proprietà
Numeri negativi
Espressioni aritmetiche
Multipli e divisori, numeri primi
Rappresentazione di frazioni in modo
diverso: iconico, linguistico, numerico
I numeri romani
Spazio e figure
Linee
e
angoli:
riconoscimento,
misurazione e classificazione di vari tipi
di linee e angoli
I poligoni :riconoscimento di vari tipi di
poligoni e dei loro elementi
Individuazione
di
posizione
e
spostamenti nel piano
Riconoscimento di figure sottoposte a
traslazione, rotazione e ribaltamento
Confronto e rappresentazione grafica di
figure
equiestese,
isoperimetriche,
congruenti e simili
Misure e calcolo di perimetro e area delle
principali figure piane
Spazio e figure
L’angolo: classificazione e misurazione
I poligoni
Le isometrie: traslazione, rotazione e
ribaltamento
Il piano cartesiano
Perpendicolarità, orizzontalità, verticalità
e parallelismo.
Riproduzione in scala di una figura
assegnata
Riconoscimento di misure equiestese,
isoperimetriche, congruenti e simili
Misure e calcolo di perimetro e area dei
poligoni regolari e non
Il cerchio
I solidi
Rappresentazioni
piane di oggetti
tridimensionali.
Relazioni, dati e previsioni
Gli insiemi
Le relazioni
Prodotto cartesiano
I connettivi logici
I problemi non matematici e matematici,
il testo, i dati e le domande, le relazioni
Algoritmi di soluzione e sistemi di
rappresentazione
Le misure
Previsioni e calcolo delle probabilità
Relazioni, dati e previsioni
Previsioni e indagini statistiche
Classificazioni in base a una o più
proprietà
Grafici di tipologia diversa
I problemi non matematici e
matematici, il testo, i dati e le
domande, le relazioni
Misure con unità arbitrarie e
convenzionali
Indagine statistica
Quantificatori, connettivi e relazioni
enunciati
Relazioni, dati e previsioni
Raccolta,
organizzazione
e
rappresentazione di dati mediante grafici
di vario tipo. Gli indici statistici: moda e
media
Il
sistema
di
misura:
stime,
misurazioni,conversioni
Misure di lunghezza,peso capacità, di
tempo e di valore
I problemi non matematici e matematici,
il testo, i dati e le domande, le relazioni
Valutazione di probabilità di eventi
Uso di quantificatori e connettivi logici
Relazioni, dati e previsioni
Rilevamenti statistici: raccolta di dati e
relativa rappresentazione con vari tipi di
grafici.
Moda, media e mediana
Uso di quantificatori e connettivi logici
Problemi con tabelle e grafici
I problemi non matematici e matematici,
il testo, i dati e le domande, le relazioni
Le misure del sistema metrico decimale
Valutazione di probabilità di eventi
ALLEGATO n.5
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
Utilizzare con sicurezza le tecniche
e le procedure del calcolo aritmetico
e algebrico, scritto e mentale, anche
con riferimento a contesti reali
Rappresentare,
confrontare
ed
analizzare
figure geometriche,
individuandone varianti, invarianti,
relazioni, soprattutto a partire da
situazioni reali
Rilevare
dati
significativi,
analizzarli, interpretarli, sviluppare
ragionamenti
sugli
stessi,
utilizzando
consapevolmente
rappresentazioni
grafiche
e
strumenti di calcolo
Riconoscere e risolve problemi di
vario genere, individuando le
strategie appropriate, giustificando
il
procedimento
seguito
e
utilizzando in modo consapevole i
linguaggi specifici
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
MATEMATICA
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
ARITMETICA
Sistemi di numerazione;
Operazioni con i numeri naturali;
Multipli e divisori di un numero;
M.C.D. e m.c.m.
Potenze di numeri naturali;
I numeri razionali.
Cenni di statistica e probabilità
ARITMETICA
I numeri razionali;
Operazioni con i numeri razionali;
La radice quadrata.
Rapporti, percentuali e proporzioni;
LGEBRA
Gli insiemi numerici e le proprietà dirette e inverse in essi
Uso consapevole degli strumenti di calcolo, ordine di
grandezza,approssimazione , errore
Dal numero al simbolo:uso delle lettere come generalizzazione dei
numeri i casi semplici
Elementi fondamentali di calcolo algebrico
Semplici equazione di primo grado
Funzioni e loro rappresentazione grafica
Elementi di statistica
Elementi di probabilità
Elementi di logica matematica : le proposizioni e i connettivi logici
non,et,vel,au
GEOMETRIA
Gli enti geometrici fondamentali;
Le grandezze ed il sistema internazionale
di misura;
I poligoni
GEOMETRIA
Equiscomponibilità di semplici figure
piane;
Figure piane e calcolo delle aree;
Teorema di Pitagora;
Trasformazioni geometriche;
Rapporto tra grandezze;
Omotetie, similitudini;
I Teoremi di Euclide;
Il sistema di riferimento: le coordinate ed
il piano cartesiano
GEOMETRIA
Lunghezza della circonferenza e area del cerchio
Significato di π e cenni storici ad esso relativi
Elementi di geometria solida
I solidi : calcolo dei volumi dei principali solidi e calcolo delle aree
delle loro superfici ( prismi, cubo, parallelepipedo,piramide,cono,
cilindro, sfera
ALLEGATO n.5
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
SCIENZE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
• L’alunno sviluppa
atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di
ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
• Individua
• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
• Sviluppa
semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,
quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
• Riconosce
aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
• Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo;
• Individua
• Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
• Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi
organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua
salute.
• Ha
atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
• Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
• Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni
sui
problemi che lo interessano
nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli
negli specifici contesti ambientali.
• È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente
responsabili.
• Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
• Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo scientifico e tecnologico.
GEOGRAFIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
• L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
• Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,
colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
• Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
• L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le
molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
• Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
• È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
• Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli
e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
• Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
ALLEGATO n.5
• Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza
• Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
• Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e
socializzazione.
• Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i
compagni.
• Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e di programmazione.
TECNOLOGIA
• L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
• E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del
relativo impatto ambientale.
• Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne
la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
• Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette,
volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
• Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a
seconda delle diverse situazioni.
• Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale
• che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
• Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
• È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
• Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e
di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
• Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
• Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
• Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
• Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica
e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
• Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e di programmazione.
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
SCIENZE
COMPETENZE SPECIFICHE
ALLEGATO n.5
Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle,
utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni.
Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli
ecosistemi.
Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili
in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse.
CONTENUTI
classe prima
Esplorare e descrivere oggetti e
materiali
Osservazione e descrizione di alcuni
animali .
Le caratteristiche essenziali degli esseri
viventi e non viventi.
Le principali parti di piante e animali e
le loro funzioni.
I cambiamenti del mondo vegetale e
animale in relazione al variare delle
stagioni e del clima.
Osservare e sperimentare sul campo
Osservazione e descrizione di alcuni
animali .
Le caratteristiche essenziali degli esseri
viventi e non viventi.
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
L’ecosistema: intuire i rapporti di
equilibrio che esistono tra i vari
elementi che compongono un ecosistema.
Osservazione e descrizione di alcuni
animali.
Le caratteristiche essenziali degli esseri
viventi e non viventi.
Le principali parti di piante e animali e le
loro funzioni.
I cambiamenti del mondo vegetale e
animale in relazione al variare delle
stagioni e del clima.
Comportamento dell’uomo nei confronti di
alcuni animali e piante
Catene alimentari: produttori, consumatori,
decompositori
L’adattamento degli organismi
Il riciclaggio e il riutilizzo
Comportamenti atti ad affrontare il
problema dei rifiuti.
Esplorare e descrivere oggetti
materiali
Metodo sperimentale e scientifico;
Gli stati della materia;
Le proprietà di solidi, liquidi e gas;
Il suolo e il sottosuolo
Osservare e sperimentare sul campo
Osservazione e descrizione di alcuni
animali .
Le caratteristiche essenziali degli esseri
viventi e non viventi.
Le principali parti di piante e animali e le
loro funzioni.
I cambiamenti del mondo vegetale e
animale in relazione al variare delle
stagioni e del clima.
Osservare e sperimentare sul campo
metodo sperimentale e scientifico;
Gli stati della materia Le proprietà di
solidi,liquidi e gas;Il suolo e il sottosuolo
e
CONTENUTI
classe quarta
CONTENUTI
classe quinta
Oggetti, materiali e trasformazioni
Gli stati della materia e i suoi
passaggi.
L’energia e il calore.
Passaggi di calore tra i corpi : buoni
conduttori ed isolanti.
Effetti del calore e la dilatazione
termica.
Strumenti per la misurazione del
calore: il termometro clinico, da
cucina, ecc.
L’aria,iventi, l’atmosfera
L’inquinamento atmosferico:effetto
serra.
Composizione e struttura di suolo e
sottosuolo.
Oggetti, materiali e trasformazioni
Concetti
geometrici
e
fisici
fondamentali.
Il passaggio dalle unità di misura
arbitrarie a quelle convenzionali.
Materiali comuni per individuarne le
proprietà
Energia
Fenomeni fisici, chimici e biologici
Osservare e sperimentare sul campo
Gli stati della materia e i suoi
passaggi.
L’energia e il calore.
Passaggi di calore tra i corpi : buoni
conduttori ed isolanti.
Effetti del calore e la dilatazione
termica.
Strumenti per la misurazione del
calore : il termometro clinico, da
cucina, ecc.
Osservare e sperimentare sul campo
Costruzione operativa in contesti
concreti di esperienze quotidiane
di
concetti geometrici e fisici
fondamentali.
Costruzione, tarature e utilizzo di
strumenti per il passaggio dalle
unità di misura arbitrarie a quelle
convenzionali.
Esperimenti sul comportamento di
materiali comuni per individuarne
ALLEGATO n.5
L’aria,
i
venti,
l’atmosfera
L’inquinamento atmosferico:effetto
serra.
Composizione e struttura di suolo e
sottosuolo.
L’uomo . I viventi. L’ambiente
Le caratteristiche essenziali degli esseri
viventi e non viventi.
Le principali parti di piante e animali e
le loro funzioni.
I cambiamenti del mondo vegetale e
animale
L’uomo . I viventi. L’ambiente
Gli stati di aggregazione della materia e i
cambiamenti di stato
Il ciclo e gli stati dell’acqua.
L’uomo . I viventi. L’ambiente
Conoscere il ciclo e gli stati dell’acqua e
dell’aria;
Il ciclo vitale;
Gli animali;
I vegetali;
Gli ambienti naturali e i loro elementi.
Il funzionamento del proprio corpo in
relazione agli stimoli esterni ed interni.
I fenomeni atmosferici e la periodicità dei
fenomeni celesti.
L’uomo . I viventi. L’ambiente
Dalla cellula all’organismo.
Il regno vegetale.
Le parti che compongono la pianta e
loro funzioni.
Respirazione,
traspirazione,
fotosintesi
clorofilliana,
impollinazione, fecondazione.
Distinzione,
classificazione
caratteristiche e comportamenti di
vertebrati e invertebrati.
proprietà.
Avvio esperienziale alle idee di
irreversibilità e di energia.
Osservazione di fenomeni fisici,
chimici
e
biologici
per
l’individuazione
di
elementi,
connessioni e trasformazioni.
Esplorazioni
di
ambienti
per
distinguerne le componenti
L’uomo. I viventi. L’ambiente ..
Esplorazioni
di
ambienti
per
distinguerne le componenti.
Diversità tra ecosistemi.
La diversità dei viventi e dei loro
comportamenti.
Gli organi di senso.
Studio del funzionamento degli
organismi e comparazione tra la
riproduzione
dell’uomo,
degli
animali e delle piante.
Rispetto del proprio corpo
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
Osservare, analizzare e descrivere
fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e agli aspetti della vita
quotidiana, formulare ipotesi e
verificarle, utilizzando semplici
schematizzazioni e modellizzazioni
Riconoscere le principali interazioni
tra mondo naturale e comunità
umana,
individuando
alcune
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
SCIENZE
CONTENUTI
classe prima
La materia: peso, massa, peso
specifico
Le trasformazioni della materia
Primo approccio alla chimica
Aria, acqua e suolo
Cellule e organismi
I viventi: ciclo vitale
Ecosistema terra: ambiente terrestre,
acquatico
CONTENUTI
classe seconda
Le forze e i moti dei corpi.
Condizioni di equilibrio
Sistemi e apparati del corpo
umano
CONTENUTI
classe terza
Introduzione ai principi della meccanica
Elettricità : concetti di carica e corrente elettrica
Magnetismo: la calamita , i poli magnetici terrestri, la
bussola
Elettromagnetismo
L’Universo: teorie sulla sua origine e la sua evoluzione
Il Sole e il Sistema Solare
Principali movimenti della Terra e loro conseguenze
ALLEGATO n.5
problematicità
dell'intervento
antropico negli ecosistemi
Utilizzare il proprio patrimonio di
conoscenze per comprendere le
problematiche
scientifiche
di
attualità
e
per
assumere
comportamenti responsabili in
relazione al proprio stile di vita, alla
promozione della salute e all’uso
delle risorse.
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIE
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
GEOGRAFIA
COMPETENZE SPECIFICHE
Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico
Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico
Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni
orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe quarta
classe quinta
Orientamento
Acquisizione del concetto di spazio
Utilizzazione di alcuni indicatori
spaziali (sopra, sotto, davanti ecc.).
Descrizione verbale, utilizzando gli
indicatori
spaziali,
dei
propri
spostamenti nello spazio vissuto.
Orientamento
I concetti topologici sopra-sotto,
davanti-dietro,
vicino-lontano,
sinistra-destra su di sè, sugli altri,
sugli oggetti
Posizioni nello spazio mediante
semplici sistemi di riferimento
La posizione degli oggetti e delle
Orientamento
Esercizi psicomotori;
Verbalizzazione finalizzata all’utilizzo
dei concetti concetti topologici
corretti.
Rappresentazione grafica delle attività
svolte
Lettura e decodificazione di immagini
Orientamento
Lettura del territorio: analisi degli
elementi fisici, antropici.
I riferimenti spaziali e i punti cardinali.
Conoscere ed usare strumenti utili per
orientarsi
Gli strumenti della geografia.
Punti cardinali ed orientamento.
Orientamento
Lettura del territorio: analisi degli
elementi fisici, antropici.
I riferimenti spaziali e i punti cardinali.
Conoscere ed usare strumenti utili per
orientarsi
Lettura di cartine e orientamento spaziale
su rappresentazioni cartografiche.
ALLEGATO n.5
Linguaggio
della
geo-graficità
Conoscenza di spazi e ambienti della
scuola primaria.
Individuazione delle principali funzioni
degli ambienti scolastici.
Osservazione e rappresentazione degli
spazi extra-scolastici frequentati dai
bambini e descrizione degli oggetti che
li compongono.
Osservazione e rappresentazione di un
ambiente conosciuto attraverso una
mappa.
Paesaggio
Uscite in quartiere e rappresentazione
iconica degli elementi fisici e antropici
di alcuni paesaggi.
Regione e sistema territoriale
Conoscenza degli ambienti familiari e
non
persone relativa
ai
punti
di
riferimento presi in considerazione
(il punto di vista)
Giochi
ed
attività
per
il
riconoscimento di regioni e confini
Regioni interne e regioni esterne
Individua i confini di una regione
Indica e rappresenta la regione interna
e la regione esterna
Indica nell’ambiente gli elementi che
fungono da confine
Definisce le relazioni tra diverse
regioni in rapporto al confine:
confinanti, disgiunte, intersecate
Utilizza i riferimenti spaziali per
definire posizioni di oggetti rispetto a
sé, rispetto ad altri oggetti e la
posizione di sé nello spazio
Effettua
percorsi
usando
correttamente i concetti topologici
Ricerca del confine di uno spazio
vissuto (aula, scuola, cortile, casa,
quartiere…)
Linguaggio della geo-graficità
rappresentazione del confine di
uno spazio vissuto (aula, scuola,
cortile, casa, quartiere…)
Rappresentazione di oggetti da vari
punti di vista
Uso dei riferimenti spaziali per
definire posizioni di oggetti rispetto a
sé, rispetto ad altri oggetti e la
posizione di sé nello spazio
Rappresenta percorsi utilizzando
correttamente i concetti topologici
Lettura e interpretazione di percorsi
utilizzando correttamente i concetti
topologici
Lettura e interpretazione di spazi
vissuti (aula, scuola, cortile, casa,
quartiere…)
Paesaggio
Uscite in quartiere e rappresentazione
iconica degli elementi fisici e
antropici di alcuni paesaggi.
Individuazione e descrizione degli
elementi
fisici
e
antropici
caratterizzanti
i
paesaggi
dell’ambiente di vita
Spazi di vita quotidiana: l’aula, la
casa, il cortile, la mensa, la scuola,
e conversazioni per utilizzare la
memoria visiva e condividere le
esperienze e conoscenze dei vari
alunni.
Uso di schede predisposte
Orientamento nella carta geografica ,
dove i punti cardinali sono in una
posizione fissa
Modi diversi di riprodurre la superficie
terrestre: la cartografia, la fotografia da
satellite.
Riduzione in scala (scala grafica e scala
numerica).
Il reticolato geografico
Statistiche, tabelle e grafici relativi agli
aspetti della società e dell’economia
italiana
Linguaggio della geo-graficità
Misurare l’ aula, utilizzando misure
convenzionali convenute con il
gruppo.
Rappresentare la pianta dell’aula
con riduzione in scala e con
l’utilizzo di misure convenute con il
gruppo.
I
punti
cardinali,
attraverso
l’osservazione della posizione del
sole.
Utilizzo della bussola.
Orientamento nella carta geografica ,
dove i punti cardinali sono in una
posizione fissa.
Linguaggio della geo-graficità
Ambienti e attività umane: il rapporto
uomo – ambiente
Interventi dell’uomo sull’ambiente e
sviluppo sostenibile.
Lettura del territorio: analisi degli
elementi fisici, antropici
Linguaggio della geo-graficità
Ambienti e attività umane: il rapporto
uomo – ambiente
Interventi dell’uomo sull’ambiente e
sviluppo sostenibile.
Lettura del territorio: analisi degli
elementi fisici, antropici
Paesaggio
regione
e
sistema
territoriale
La pianura La collina La montagna.
Il fiume. Il mare
Lettura e decodificazione di immagini
e conversazioni per utilizzare la
memoria visiva e condividere le
esperienze e conoscenze dei vari
alunni.
Uscite in quartiere e rappresentazione
Paesaggio,
regione
e
sistema
territoriale
Italia fisica
La Campania
Settori di produzione
Lo spazio fisico dell’Italia: morfologia
e idrografia.
Clima e regioni climatiche.
I paesaggi italiani: la zona alpina, la
zona appenninica, le pianure, le zone
Paesaggio, regione e sistema territoriale
Lo Stato italiano: l’Italia in Europa e nel
mondo.
L’ordinamento dello Stato
L’Italia
settentrionale,
centrale,
meridionale ed insulare.
Caratteristiche
fisiche,
sociali
ed
economiche delle regioni italiane, arte e
cultura, cenni storici e curiosità.
La tutela e la valorizzazione del
ALLEGATO n.5
ecc…
La funzione degli arredi
I vari ambienti di una casa e ne
specifica la funzione
iconica degli elementi fisici e
antropici di alcuni paesaggi.
Individuazione e descrizione degli
elementi
fisici
e
antropici
caratterizzanti
i
paesaggi
dell’ambiente di vita
Uso di schede predisposte
Funzioni e discriminazione degli spazi
conosciuti: il paese, la città
Comprensione delle modifiche e
dell’organizzazione
dello
spazio
apportate dall’uomo sul territorio.
collinari
La tutela e la valorizzazione del
patrimonio naturale e culturale con
proposte di soluzioni idonee
patrimonio naturale e culturale
proposte di soluzioni idonee.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
Conoscere e collocare nello spazio e
nel tempo fatti ed elementi relativi
all’ambiente di vita, al paesaggio
naturale e antropico
Orientamento nello spazio.
Caratteri generali dell’Italia nell’Europa.
Il territorio di appartenenza.
In viaggio per l’Italia.
Individuare trasformazioni
paesaggio naturale e antropico
nel
Rappresentare il paesaggio e
ricostruirne le caratteristiche anche
in base alle rappresentazioni;
orientarsi nello spazio fisico e nello
spazio rappresentato
GEOGRAFIA
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
L’Unione Europea.
Caratteri fisici e politici dell’Europa.
Le regioni europee: aspetti, politici, socioeconomici e culturali.
L’organizzazione politica ed economica della UE
CONTENUTI
classe terza
Le aree continentali:
ambienti naturali.
caratteri demografici.
caratteristiche culturali.
dinamiche socio-economiche
con
ALLEGATO n.5
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
TECNOLOGIA
COMPETENZE SPECIFICHE
Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo.
Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.
Individuare le potenzialità, i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
CONTENUTI
classe quarta
Oggetti d’uso comune: materiali
più idonei alla loro realizzazione
e la relazione tra materiali,
forma, funzione e contesto d’uso.
Materiali
e
loro principali
caratteristiche
(pesantezza/leggerezza,
resistenza,
fragilità,
durezza,elasticità, plasticità).
Oggetti: forme, materiali , funzioni
e contesti d’uso
Realizzazione
di
manufatti
semplici d’uso comune.
Uso di semplici materiali digitali e
conoscenza dei nuovi strumenti di
comunicazione
Oggetti d’uso comune: materiali
più
idonei
alla
loro
realizzazione e la relazione tra
materiali, forma, funzione e
contesto d’uso.
Materiali e
loro
principali
caratteristiche
(pesantezza/leggerezza,
resistenza,
fragilità, durezza,
elasticità, plasticità).
Oggetti: forme, materiali, funzioni
e contesti d’uso
Smontare semplici oggetti d’uso
comune
per
cogliere
caratteristiche e funzioni delle
parti e relazioni tra loro.
Raggruppare oggetti secondo
criteri autonomamente stabiliti e
dati.
Realizzazione
di
manufatti
semplici d’uso comune.
Uso di semplici materiali digitali e
conoscenza dei nuovi strumenti di
comunicazione
Oggetti d’uso comune: materiali
più
idonei
alla
loro
realizzazione e la relazione tra
materiali, forma, funzione e
contesto d’uso.
materiali e loro principali
caratteristiche
(pesantezza/leggerezza,
resistenza,
fragilità,
durezza,elasticità, plasticità).
oggetti: forme, materiali ,
funzioni e contesti d’uso
smontare semplici oggetti d’uso
comune
per
cogliere
caratteristiche e funzioni delle
parti e relazioni tra loro.
Raggruppare oggetti secondo
criteri autonomamente stabiliti e
dati.
Realizzazione
di
manufatti
semplici d’uso comune.
Uso di semplici materiali dig
Le funzioni di un artefatto e di
una semplice macchina.
Uso di oggetti e strumenti
coerentemente con le loro
funzioni.
Composizione e scomposizione
di oggetti nei loro elementi.
Realizzazione
di
oggetti
seguendo
una
definita
metodologia progettuale.
Le trasformazioni di utensili e i
processi produttivi nella storia
dell’umanità.
Uso di strumenti informatici per
ricercare, elaborare, presentare
risultati e comunicare.
Reperimento di informazioni e
notizie utilizzando il canale
privilegiato.
Procedure per la selezione,
preparazione e conservazione
degli alimenti
CONTENUTI
classe quinta
Le funzioni di un artefatto e di una
semplice macchina.
Uso di
oggetti
e
strumenti
coerentemente con le loro funzioni.
Composizione e scomposizione di
oggetti nei loro elementi.
Realizzazione di oggetti seguendo una
definita metodologia progettuale.
Le trasformazioni di utensili e i
processi produttivi nella storia
dell’umanità.
Uso di strumenti informatici per
ricercare,
elaborare,
presentare
risultati e comunicare.
Reperimento di informazioni e notizie
utilizzando il canale privilegiato.
Procedure
per
la
selezione,
preparazione e conservazione degli
alimenti
ALLEGATO n.5
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
Progettare e realizzare semplici
manufatti e strumenti spiegando le
fasi del processo;
Definizione della disciplina: differenza fra
tecnica e tecnologia e fra ambiente naturale
ed artificiale
Osservazioni, analisi e descrizione di oggetti
Rapporti oggetto-forma-materiale-funzionecosto
Processo produttivo dei principali materiali e
relative caratteristiche fisiche, meccaniche e
tecnologiche
Evoluzione storica di alcuni manufatti e
della loro tecnologia produttiva
I settori produttivi ed economici
Educazione al consumo alimentare e i
principi nutritivi
Unità e strumenti di misura
Conoscenza dei linguaggi specifici della
disciplina
Uso degli strumenti da disegno
Conoscenza e soluzione grafica degli
elementi base del disegno geometrico:
punto, linea, angolo e squadratura del foglio
Realizzazione grafica di figure geometriche
piane semplici e complesse
Progettazione ed esecuzione di semplici
manufatti con alcuni materiali oggetto di
studio
Definizione di informatica e conoscenza degli
elementi basilari che compongono un personal
computer
Utilizzare con dimestichezza le più
comuni tecnologie, individuando le
soluzioni potenzialmente utili ad un
dato contesto applicativo, a partire
dall’attività di studio;
Individuare le potenzialità, i limiti e
i rischi nell’uso delle tecnologie,
con particolare riferimento al
contesto produttivo, culturale e
sociale in cui vengono applicate.
TECNOLOGIA
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
L’Abitazione: tipologie, standard abitativi,
ambienti principali, l’arredamento e
rappresentazione grafica in scala di
riduzione
La struttura di un edificio: elementi portanti
e portati, tipio di carichi e principali
sollecitazioni di sforzo
Materiali da costruzione e altri: processo
produttivo e relative caratteristiche fisiche,
meccaniche e tecnologiche
Evoluzione storica dei processi produttivi
dei materiali e dei manufatti
Impatto economico, sociale ed ambientale
dei processi produttivi, dei materiali e del
loro utilizzo
Tecnologia agraria: tecniche agronomiche, di
irrigazione e concimazione; la riproduzione
delle piante e i fattori ambientali che
influiscono sull’agricoltura
Processi di lavorazione dei prodotti alimentari
e le biotecnologie alimentari ed animali
Educazione alimentare: lettura delle etichette
alimentari e denominazioni dop, doc, ecc.
Realizzazione grafica di figure geometriche
piane rappresentate anche attraverso
l’utilizzo della tecnica delle proiezioni
ortogonali
Progettazione ed esecuzione di semplici
manufatti con alcuni materiali oggetto di
studio
Differenza fra elementi hardware e software e
descrizione degli stessi
Utilizzo di strumenti informatici e della
CONTENUTI
classe terza
Definizione di Energia e forme energetiche
Fonti energetiche esauribili e rinnovabili
Convertitori per la produzione di energia
elettrica: tipi ed analisi del sistema di
funzionamento (centrale idroelettrica, eolica,
solare, nucleare, ecc.)
Aspetti socio-economici-ambientali derivanti
dall’uso delle fonti energetiche
Educazione
alimentare:
tecniche
di
conservazione degli alimenti
Educazione stradale
I settori produttivi dell’economia
Il mercato del lavoro e tutela del lavoratore
I moderni mezzi di comunicazione ed il loro
utilizzo
Realizzazione grafica di figure geometriche
solide mediante l’uso della tecnica delle
proiezioni assonometriche e prospettiche
Utilizzo di strumenti informatici e della
comunicazione per l’elaborazione di dati,
testi, immagini e per la produzione di
documenti vari
ALLEGATO n.5
comunicazione per l’elaborazione di dati,
testi, immagini e per la produzione di
documenti vari
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
STORIA – IL SÉ E L’ALTRO
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
• Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli
• L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo
• L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche
altri, sa argomentare, confrontarsi,
ambiente di vita.
mediante l’uso di risorse digitali.
e esplora in modo via via più approfondito le
tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza
del patrimonio artistico e culturale.
• Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali
• sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
• Sviluppa il senso dell’identità’ personale, percepisce le
proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in
modo sempre più adeguato;
• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le
tradizioni della famiglia , della comunità e le mette a
confronto con altre .
• Riflette,
si confronta, discute con gli adulti e con gli
altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di
attenzione tra chi parla e chi ascolta.
• Pone
• Riconosce
• Usa
la linea del tempo per organizzare informazioni,
conoscenze,
periodi
e
individuare
successioni,
contemporaneità, durate, periodizzazioni.
• Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
• Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e
usando le concettualizzazioni pertinenti.
• Comprende
i testi storici proposti e sa individuarne le
domande su temi esistenziali e religiosi, sulle
diversità culturali, su ciò che e’ bene o male, sulla
giustizia ed ha raggiunto una prima consapevolezza dei
propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
caratteristiche.
orienta nelle prime generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e
autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento anche in rapporto
con gli altri e con le regole condivise.
anche con risorse digitali.
• Si
• Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del
territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento
delle piccole comunità e della città
• Usa
carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti
informatici.
• Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici,
• Comprende
avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e
civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal
paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di
apertura e di confronto con la contemporaneità.
• Comprende
aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal
paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con
possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
– e le sa organizzare in testi.
• Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di
studio,
• Espone oralmente e con scritture – anche digitali
le conoscenze storiche
acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
• Usa
le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del
presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi
fondamentali del mondo contemporaneo.
• Comprende
aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia
italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione
dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità
di aperture e confronti con il mondo antico.
• Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale,
moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti
con il mondo antico.
• Conosce
aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla
civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
• Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa
mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.
ALLEGATO n.5
ARTE E IMMAGINE – IMMAGINI, SUONI, COLORI
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
• Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta,
utilizzando le varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
• Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e le altre
attività manipolative; Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative; Esplora le potenzialità
offerte dalle tecnologie.
• Segue
con
curiosità e
piacere
spettacoli
di
vario
tipo
(teatrali,
musicali, visivi, di animazione……); sviluppa
interesse per l’ascolto della musica e per fruizione di
opere d’arte.
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
•
•
•
•
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al
linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi
visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi)
e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici
tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici
e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere
immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti,
fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati,
videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte;
apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel
proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la
loro salvaguardia
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
•
•
•
•
•
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione
e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del
linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali
differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e
comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati
audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale,
moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti
storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal
proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua
tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio appropriato.
MUSICA – IMMAGINI, SUONI, COLORI
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
• Segue con
curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo
(teatrali,
musicali,
visivi,
di
animazione……); sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per fruizione di opere d’arte.
• Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando voce,
corpo e oggetti.
• Sperimenta e combina elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze sonoro- musicali.
• Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
• L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal
punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro
fonte.
• Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti
sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e
gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
• Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche,
applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e
gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
• Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando
- L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze
musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e
vocali appartenenti a generi e culture differenti.
- Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla
riproduzione di brani musicali.
- È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio
ALLEGATO n.5
simboli di una notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli
gradualmente a dominare tecniche e materiali.
• Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o
strumentali, appartenenti a generi e culture differenti,
utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti,.
• Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano
musicale.
• Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso
genere.
musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
- Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i
significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai
diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze
musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
EDUCAZIONE FISICA – IL CORPO E IL MOVIMENTO
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
• Il bambino vive pienamente la propria corporeità , ne
•L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la
percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,
matura condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a scuola.
• Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le
differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
• Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi
posturali e motori , li applica nei giochi individuali e
di gruppo anche con l’ uso di piccoli attrezzi ed è
in grado di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
• Controlla l’esecuzione del gesto , valuta il rischio,
interagisce con gli altri nei giochi di movimento,
nella danza, nella comunicazione espressiva
• Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e
rappresenta il corpo come fermo e in movimento.
percezione del proprio corpo e la padronanza degli
schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali contingenti.
•Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e
coreutiche.
•Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di
maturare competenze di giocosport anche come
orientamento alla futura pratica sportiva.
•Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente
sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
•Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli
altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e
trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
•Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio
benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a
un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso
di sostanze che inducono dipendenza.
•Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di
sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
• L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti
di forza che nei limiti.
• Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento
•
•
•
•
in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per
entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i
valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e
di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione
dello “ star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di
impegnarsi per il bene comune.
ALLEGATO n.5
SCUOLA DELL’ INFANZIA
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE SPECIFICHE
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Sviluppare
il senso dell’identità; avere
consapevolezza delle proprie esigenze e sa
esprimerle in modo adeguato.
Giochi liberi e strutturati di socializzazione e interiorizzazione delle regole;
Ggiochi e conversazioni finalizzate ad una prima reciproca conoscenza;
Giochi simbolici con dialoghi spontanei
Verbalizzazione e confronto di esperienze personali;
Rappresentazioni grafiche;
Conversazioni libere e guidate
Conversazioni su esperienze personali, collettive, eventi particolari;
Conversazioni e discussioni : collaborare nelle attività di routine;
Conversazione, dialogo, discussione su argomenti attinenti esperienze,
relazioni interpersonali;
Lettura di storie e racconti, fiabe a tema: la diversità, la tolleranza,
l’accoglienza, il rispetto degli altri;
Esperienze per consolidare l’identità, conoscere la propria storia personale e
familiare mettendola a confronto con altre.
Riflessioni e confronto per socializzare nel piccolo e nel grande gruppo.
Giochi per imparare a condividere e/o scambiare cose.
Interazioni con agenzie esterne finalizzate alla conoscenza del territorio, delle
Istituzioni ( Comune, Scuola, Chiesa, etc…) e dei Servizi Pubblici.
Realizzazione di cartelloni di esperienze comuni;
Individuazione di ruoli e compiti nel rispetto della turnazione;
Attività e giochi finalizzati al rafforzamento dell’autonomia.
Porre domande su temi esistenziali, sulle diversità
culturali, su ciò che è bene e male, sulla giustizia;
essere consapevole dei propri diritti e doveri e
delle regole del vivere insieme;
giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo
con gli altri bambini.
Riconoscere i segni della propria cultura e del
territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle città e delle piccole
comunità.
IL SÉ E L’ALTRO
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 3-4
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 5
• Descrizione di azioni mimate, di oggetti, di immagini
e dell’ambiente in generale.
• Giochi senso- percettivi e di conoscenza dei gusti
delle preferenze proprie e altrui
• Giochi / Attività eseguiti sulla base di regole
condivise.
ALLEGATO n.5
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA CHIAVE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
EUROPEA
DISCIPLINA
STORIA
COMPETENZE SPECIFICHE
Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità, del Paese, delle civiltà
Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società
Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare
atteggiamenti critici e consapevoli.
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe quarta
classe quinta
Organizzazione delle informazioni
Utilizzazione degli indicatori temporali di
successione e di durata.
Individuazione delle parole del tempo:
prima - adesso – poi - infine / ieri - oggi –
domani.
Ricostruzione di avvenimenti comuni
vissuti a scuola.
Rappresentazione dei vari momenti della
giornata scolastica e non.
Scoperta della successione e della
contemporaneità.
Padronanza della terminologia relativa a
giorno, settimana, mese, anno, stagioni.
Riconoscere la successione delle azioni in
una storia
Riconoscere la ciclicità dei fenomeni
naturali
Disposizione dei fatti e delle esperienze in
ordine cronologico
Comprensione che gli eventi hanno una
durata diversa
Percezione della differenza tra tempo
soggettivo e tempo oggettivo
Uso del calendario come strumento per
misurare il tempo.
Organizzazione delle informazioni
La consapevolezza e la conoscenza del
tempo che passa
la misurazione del tempo nel tempo: il
calendario, tanti tipi di orologio
gli eventi in successione utilizzando
come fonte storica la memoria
ordinamento di eventi in successione
utilizzando come fonte storica alcuni
documenti: oggetti del passato, foto,
certificato di nascita, documento di
valutazione, ecc…
la percezione soggettiva della durata del
tempo
riordinare sequenze di eventi (nella
realtà, nelle fiabe)
misurazione del tempo: la settimana, il
mese, l’anno, le stagioni, l’orologio
l’agenda settimanale, il calendario
la data intesa in senso cronologico
il fatto: cause e conseguenze
tempo lungo, tempo breve: il decennio,
il secolo, il millennio
ordinare il tempo: la linea del tempo
Organizzazione delle informazioni
Analisi delle metodologie usate
dall'uomo per la misurazione del
tempo (anno, decennio, secolo,
millennio; periodo preistorico e
periodo storico)
Individuazione delle diverse fonti
storiche (orali, materiali, scritte,
iconografiche) di cui ci si serve per
ricostruire un passato recente (i
vissuti individuali, dei genitori, dei
nonni)
Uso delle fonti
Osservazione
di
foto,
cartelloni,
quaderni e documenti personali per
rilevare i cambiamenti e le permanenze
tra passato e presente.
Il cambiamento avvenuto nel tempo in
persone, animali, cose e ambiente
Uso delle fonti
ricerca, interpretazione (lettura) e
classificazione di fonti e documenti
Il cambiamento avvenuto nel tempo
in persone, animali, cose e ambiente
attraverso osservazioni di foto e/o
racconti di anziani.
Uso delle fonti
riconoscimento dei mezzi utilizzati
per ricostruire un passato molto
lontano nel tempo, tanto da non
poter
attingere
ad
alcuna
testimonianza orale: fonti materiali
(reperti fossili, resti archeologici),
Organizzazione delle informazioni
Lettura di carte storiche relative alle
civiltà studiate
civiltà dei fiumi
Organizzazione delle informazioni
Lettura di carte storiche relative alle
civiltà studiate
Uso dei contenuti e organizzazione delle
informazioni.
civiltà dei mari
Uso delle fonti
storicizzazione
di
esperienze
personali, familiari, collettive
la linea del tempo
storia locale e
culturale.
del
patrimonio
Uso delle fonti
storicizzazione di esperienze personali,
familiari, collettive
la linea del tempo
storia locale e del patrimonio culturale
Ricostruzione di fenomeni storici
attraverso l’utilizzo di fonti di diversa
ALLEGATO n.5
attraverso osservazioni di foto e/o
racconti di anziani.
Strumenti concettuali
Racconti del passato da parte di nonni
sulla loro vita di quando erano bambini.
Conoscenza delle più importanti regole
della vita scolastica e degli ambienti
scolastici.
Conoscenza delle principali regole per il
rispetto dell’ambiente e del vivere
insieme. Produzione scritta ed orale
Costruzione della linea del tempo per
la rappresentazione di avvenimenti,
periodi, scansioni di un anno scolastico.
Rappresentazione di grafici del tempo
atmosferico mensile.
Rappresentazione con disegni di fatti ed
esperienze vissute singolarmente e/o
insieme.
Rappresentazione con disegni, racconti e
brevi frasi del proprio senso del passato
per comprendere le differenze con quello
espresso dai compagni
Strumenti concettuali
Racconti del passato da parte di nonni
sulla loro vita di quando erano bambini.
Conoscenza delle più importanti regole
della vita scolastica e degli ambienti
scolastici.
Conoscenza delle principali regole per il
rispetto dell’ambiente e del vivere
insieme
Produzione scritta ed orale
Realizzazione di strisce del tempo,
cartelloni murali, testi individuali e/o
di gruppoi, ipertesti multimediali, ecc…
Esposizione semplice e coerente delle
conoscenze acquisite.
fonti scritte (antichi documenti) e
fonti
iconografiche
(graffiti,
incisioni rupestri, dipinti, sculture)
Strumenti concettuali
disamina delle diverse attività
lavorative che permettono di
conoscere eventi passati (la
paleontologia, l'archeologia, la
geologia, l'antropologia, ecc.)
studio
particolareggiato
della
Preistoria
con
particolare
riferimento alle
varie tappe
evolutive animali e umane (dalle
origini della Terra ai primi esseri
pre-umani e quindi all'Homo
sapiens)
individuazione dei mezzi usati
dall'uomo primitivo per rispondere
dapprima ai bisogni fondamentali
per la sopravvivenza (nutrimento,
abitazione, abbigliamento, mezzi di
difesa), poi a quelli mirati al
miglioramento delle condizioni e
della qualità della vita (spiritualità,
vita associata)
Individuazione dei criteri utilizzati
dai popoli del passato per
organizzare forme di comunità in
luoghi resi idonei dalla presenza di
determinati
elementi
naturali
(presenza di acqua, vicinanza a mari
o a fiumi, fertilità del suolo,
posizione elevata) e dei mezzi usati
per lo sfruttamento razionale delle
risorse esistenti con conseguente
modificazione
dell'ambiente
(agricoltura, allevamento, sistemi di
irrigazione, costruzione di villaggi e
città, navigazione, ecc.)
Ricostruzione di fenomeni storici
attraverso l’utilizzo di fonti di diversa
natura Strumenti concettuali
il linguaggio specifico della disciplina
metodo di studio
Produzione scritta ed orale
le civiltà antiche dopo il Neolitico:
egizi, sumeri, babilonesi, fenici, ebrei
Creta e Micene
Realizzazione di strisce del tempo,
cartelloni murali, testi individuali
e/o di gruppo, ipertesti multimediali,
ecc…
Esposizione
coerente
delle
conoscenze e dei concetti appresi con
l’uso
dello
specifico
codice
linguistico.
natura
Strumenti concettuali
La civiltà greca: le città-stato, confronto
fra Sparta e Atene, l’educazione, le
colonie, la religione, lo sport, le arti, la
filosofia e la storia, la letteratura e il
teatro, le guerre persiane.
I Macedoni e Alessandro Magno
Carta geo – storica delle civiltà italiche
nel secondo e primo millennio a.C.
I popoli italici vissuti nel nostro
territorio.
Le civiltà dei Veneti, Villanoviani,
Siculi nel I millennio a.C. circa.
La civiltà degli Etruschi.
Le origini di Roma.
Il periodo monarchico e la cronologia
dei re.
L’organizzazione politica a Roma
(monarchia e repubblica).
L’Impero romano.
La caduta dell’Impero romano.
La diffusione del Cristianesimo.
Produzione scritta ed orale
Realizzazione di strisce del tempo,
cartelloni murali, testi individuali e/o
di gruppoi, ipertesti multimediali, ecc…
Esposizione coerente delle conoscenze e
dei concetti appresi con l’uso dello
specifico codice linguistico
ALLEGATO n.5
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
Conoscere e collocare nello spazio e
nel tempo fatti ed eventi del la storia
della propria comunità, del Paese, delle
civiltà
Individuare trasformazioni intervenute
nelle strutture delle civiltà nella storia e
nel paesaggio, nelle società
Utilizzare conoscenze e abilità per
orientarsi nel presente, per comprendere
i problemi fondamentali del mondo
contemporaneo, per sviluppare
atteggiamenti critici e consapevoli
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
STORIA
CONTENUTI
classe prima
Gli eventi storici dell’alto e basso
Medioevo
Il patrimonio culturale del periodo
medioevale
La dissoluzione del mondo
medievale
CONTENUTI
classe seconda
Umanesimo e rinascimento.
Riforma e controriforma.
Il Seicento: L’assolutismo francese; la
rivoluzione
inglese;
la
rivoluzione
scientifica.
Il Settecento: dall’assolutismo illuminato
all’età napoleonica.
La crisi dell’assolutismo
CONTENUTI
classe terza
L’età risorgimentale e le problematiche postunitarie.
La Belle Epoque.
Le guerre mondiali.
I regimi totalitari.
La guerra fredda.
Le problematiche dell’età contemporanea.
Conoscere avvenimenti e conquiste di carattere
istituzionale in Italia dall’Unità ad oggi
ALLEGATO n.5
SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE SPECIFICHE
comunicare, esprimere emozioni,
raccontare, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del
corpo consente;
inventare storie ed esprimerle
attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività
manipolative;
utilizzare materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative;
esplora le potenzialità offerte dalle
tecnologie.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
SUONI, IMMAGINI, COLORI
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 3-4
Spettacoli con i burattini liberamente organizzati e
drammatizzazione di storie;
Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali, visivi, di animazione;
Ascolto di brani musicali e semplici ritmi;
Differenziazione tra suoni e rumori;
Ascolto, memorizzazione ed esecuzione di canti, filastrocche e
ritmi ;
Ascolto e interpretazione a livello motorio e grafico delle
caratteristiche connotative e denotative delle musiche;
Giochi con maschere e travestimenti;
Scoperta ed utilizzo creativo delle diverse tecniche graficopittoriche;
Disegno libero .
Disegno a tema.
Uso creativo della voce e del corpo nel gioco;
Associazione di suoni e simboli in sequenza ritmica con la voce
e/o con il corpo
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 5
Invenzioni di storie libere, interpretazione di ruoli e
drammatizzazioni;
Giochi di interpretazione mimici e imitativi;
Conoscenza, uso e creazione di strumenti musicali;
Produzione di elaborati grafici pittorici e realizzazione di
oggetti con l’utilizzo di tecniche grafico-pittoriche e
manipolative e materiali di riciclo
Discriminazione visuo - percettive ( es. di un disegno e/o
dato come modello tra altri che si differenziano per
posizione, orientamento, colore, dimensione, forma)
Lettura ed interpretazione personale di quadri d’autore;
Esplorazione, percezione, discriminazione ed imitazione dei
fenomeni sonori;
Lettura di spartiti costruiti con simboli collegati a suoni (per
apprendere la direzionalita’ della lettura da sinistra verso
destra)
Lettura di immagini ed elaborazione (configurazione)
dell’esperienza attraverso modalità grafico-pittoriche
plastiche
ALLEGATO n.5
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
ARTE ED IMMAGINE
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e
produzione, lettura critica)
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe quarta
classe quinta
Osservare e leggere le immagini
Osservazione degli elementi della natura
per saperli rappresentare.
Lettura di immagini semplici secondo il
criterio percettivo del colore.
Osservazione del paesaggio conosciuto..
Lettura di immagini.
Riconoscimento dei diversi piani di un
paesaggio.
Scoperta del colore.
Presentazione di alcuni personaggi dei
fumetti più conosciuti.
Lettura di immagini semplici secondo il
criterio percettivo del colore
Discriminazione col colore della figura o
dello sfondo.
Schema corporeo
Osservare e leggere le immagini
Distinguere, leggere e costruire
immagini semplici
Immagini fisse e in movimento
Immagini grafiche e fotografiche
Ombre cinesi
Segnaletiche stradali e non
Immagini digitali al computer
Familiarizzare, in termini sia di lettura,
che di scrittura, con i primi elementi di
narrazione per immagini
Le ombre cinesi: costruzione di
scenari e di personaggi per la
realizzazione di storie inventate
I fumetti: conoscenza delle tecniche
grafiche
necessarie
alla
loro
realizzazione e in particolare -i piani; nella nuvoletta, il parlato, il pensato,
l’urlato; -nella didascalia il presente, il
futuro, il passato; -le onomatopee; -la
metafora
Immagini fisse e in movimento,
grafiche e fotografiche.
Osservare e leggere le immagini
Osservazione della natura nelle varie
stagioni e secondo il proprio punto di
vista;
Elementi che caratterizzano le più
importanti festività dell’anno.
Linguaggio del fumetto:segni,simboli
ed immagini;
Onomatopee,nuvolette e grafemi;
Caratteristiche dei personaggi e degli
ambienti;
Sequenze logiche di vignette.
Osservare e leggere le immagini
Immagini appartenenti al vissuto
personale del bambino
Suoni, rumori e brani musicali
che
possano
commentare
e
arricchire le immagini presentate
e/o prodotte dai bambini
Testi letterari, testi poetici ed
elaborati personali da affiancare alle
immagini presentate e/o create dai
bambini
Osservare e leggere le immagini
Descrizione degli elementi formali
presenti nell’ambiente
Analisi del messaggio pubblicitario
Ritratti e paesaggi.
Osservazione e lettura di opere d’arte
Esprimersi e comunicare
Uso dei colori in modo finalizzato.
Uso di forme e figure con finalità
espressive e comunicative..
Descrizione delle proprie esperienze con il
disegno.
Organizzazione dello spazio grafico ( il
Esprimersi e comunicare
L’animazione digitale: utilizzando il
programma
power
point
si
imposteranno
alcune elementari
tecniche di movimento e animazione
ipertestuale
Conoscere operativamente vari modi,
strumenti,
tecniche,
materiali,
Esprimersi e comunicare
Produzione di collage,
disegni;
Produzione di manufatti
Tecniche di colorazione..
Esprimersi e comunicare
Produzione di collage, mosaici,
disegni
Produzione di manufatti
Tecniche di colorazione
Esprimersi e comunicare
Rappresentazione di ritratti e paesaggi.
Rappresentazione pittorica di un periodo
storico.
Produzione di immagini con materiali
diversi.
Produzione di foto.
Strumenti e tecniche per realizzare
mosaici,
ALLEGATO n.5
foglio).
Disegni eseguiti secondo il codice reale, in
modo fantastico usando i colori primari
e/o secondari.
Riconoscimento dei colori primari e
secondari.
Produzione di un’immagine utilizzando
una o più forme date
Rappresentazione dello schema corporeo
in
modo completo ( testa completa,
collo, tronco, arti)
Rappresentazione di esperienze proprie e
elementi naturali e artificiali con cui ha un
contatto quotidiano e diretto.
Disegni con l’uso della linea di terra e
colorando tutto lo sfondo.
Potenziamento della creatività usando
tecniche manipolative.
Creazione di oggetti con materiale di
recupero.
Associazione del segno grafico alle
caratteristiche di una musica ascoltata
Riproduzione del paesaggio conosciuto..
Comprendere e apprezzare le opere
d’arte
Riproduzione di quadri
produzione grafica
Conoscere
semplici
forme
di
produzione plastico-tridimensionale
Comprendere e apprezzare le opere
d’arte
Lettura e riproduzione di quadri
prodotti grafici
Comprendere e apprezzare le opere
d’arte
Lettura e riproduzione di quadri
Comprendere e apprezzare le
opere d’arte
Opere
d’arte,
fotografie
e
immagini riconducibili a stili,
epoche,
generi
e
culture
sensibilmente diversi
Linguaggio, tecnica e stile di un
artista
Comprendere e apprezzare le opere
d’arte
Opere d’arte, fotografie e immagini
riconducibili a stili, epoche, generi e
culture sensibilmente diversi
Le produzioni artigianali appartenenti alla
propria e ad altre culture.
Il patrimonio ambientale e urbanistico e i
principali monumenti storico-artistici
ALLEGATO n.5
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Padroneggiare
gli
strumenti
necessari ad un utilizzo consapevole
del patrimonio artistico e letterario
(strumenti e tecniche di fruizione e
produzione, lettura critica)
Gli elementi del linguaggio visuale
ARTE ED IMMAGINE
CONTENUTI
classe prima
La percezione visiva
Elementi della composizione
L’ ambiente
Paradigmi di storia dell’arte dalla
preistoria all’arte gotica
Tecniche grafico – pittoriche
Produzione di elaborati
Lettura di opere d’arte paradigmatiche
CONTENUTI
classe seconda
Raffigurare lo spazio a tre
dimensioni
Luce, ombra, volume ed alcuni
Elementi della composizione
Il paesaggio
La figura umana in movimento
Paradigmi di storia dell’arte dal
rinascimento al neoclassicismo
tecniche grafico – pittoriche
Produzione di elaborati
Lettura
di
opere
d’arte
paradigmatiche
CONTENUTI
classe terza
I linguaggi audiovisivi multimediali
la progettualita’ del design
I beni culturali e ambientali
Arte e societa’
Paradigmi di storia dell’arte
contemporaneita’
Tecniche grafico – pittoriche
Produzione di elaborati
Lettura di opere d’arte paradigmatiche
dall’ottocento
alla
ALLEGATO n.5
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
MUSICA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e
produzione, lettura critica)
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe quarta
classe quinta
Ascolto
Uso consapevole del suono e del
silenzio.
Conoscenza del possibile rapporto tra
segno e suono
Discriminazione di suoni gravi ed acuti
Discriminazione di timbri differenti.
Discriminazione delle diverse sonorità
corporee (mani, piedi).
Discriminazione delle diverse sonorità
vocali (parlato, sussurrato, urlato,
cantato).
Ascolto attento e consapevole di alcuni,
facili brani musicali
Produzione
Giochi con la voce;
Canti,poesie e filastrocche a tema;
giochi musicali con l'uso del corpo e
della
Ascolto
Uso consapevole del suono e del
silenzio.
Conoscenza del possibile rapporto tra
segno e suono
Discriminazione di suoni gravi ed
acuti
Discriminazione di timbri differenti
Associazione dei suoni e i rumori alle
fonti che li producono
I parametri del suono: il timbro,
l'intensità, l'altezza, la durata, il ritmo
Discriminazione delle diverse sonorità
corporee (mani, piedi).
Discriminazione delle diverse sonorità
vocali (parlato, sussurrato, urlato,
cantato).
Le sonorità prodotte da oggetti di uso
comune
Ascolto attento e consapevole di
alcuni, facili brani musicali
Gli strumenti musicali e le loro
caratteristiche
Gli strumenti dello strumentario
didattico
Produzione
Giochi con la voce;
Canti,poesie e filastrocche a tema;
giochi musicali con l'uso del corpo e
della voce
Ascolto
L’ambiente sonoro.
Ascolto e analisi degli eventi sonori
della realtà circostante.
Il silenzio.
Canzoni tratte dal repertorio infantile
Ascolto
Ascolto di brani musicali di vario
genere e stile.
Comprensione delle caratteristiche
espressive delle sequenze musicali.
Canzoni tratte dal repertorio
infantile.
Produzione
Produzione
Giochi con la voce;
Memorizzazione ed esecuzione di
Canti,poesie e filastrocche a tema;
giochi musicali con l'uso del corpo e semplici canti della tradizione popolare.
Giochi musicali con l’uso del corpo e
della voce .
della voce
Imitare suoni ascoltati.
Produzione
Uso della voce in modo creativo e
consapevole.
Brani vocali collettivi ed individuali
Rappresentazioni grafiche di eventi
sonori attraverso segni e simboli
Ascolto
I parametri del suono: il timbro,
l'intensità, l'altezza, la durata, il ritmo
Discriminazione delle diverse sonorità
corporee (mani, piedi).
Discriminazione delle diverse sonorità
vocali (parlato, sussurrato, urlato,
cantato).
Le sonorità prodotte da oggetti di uso
comune
Ascolto attento e consapevole di alcuni,
facili brani musicali
Gli strumenti musicali e le loro
caratteristiche
Gli strumenti dello strumentario didattico
ALLEGATO n.5
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare
gli
strumenti
necessari ad un utilizzo consapevole
del patrimonio artistico e letterario
(strumenti e tecniche di fruizione e
produzione, lettura critica)
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
MUSICA
CONTENUTI
classe prima
Suoni e accenti: il ritmo, le alterazioni,
la scala.
Laboratorio vocale-strumentale.
Origini della musica: preistoria e
antiche civiltà
Brevi composizioni sul pentagramma.
Classificazione degli strumenti musicali
e loro caratteristiche Il Medioevo in
musica:forme e musicisti.
La voce
La musica del 1300: forme e musicisti.
CONTENUTI
classe seconda
Il codice musicale.
Tempo e ritmo
Forme della musica
Il Quattrocento : forme e musicisti
Suoni organizzati
Alterazioni
Cellule raddoppiate.
Il Cinquecento:forme e musicisti
Il Seicento e il Settecento attraverso la
musica di Bach, Mozart e Beethoven.
Il settecento napoletano.
Laboratorio strumentale e vocale
CONTENUTI
classe terza
Principi di armonia
Concetto di tono e semitono
La tonalità e l’accordo.
Musica popolare
Il Jazz
Nascita della canzone
Musica e cinema
Fra Ottocento e Novecento
Wagner e Puccini
Il Novecento
Shönberg, Stravinskiy
Esercitazioni strumentali e vocali
ALLEGATO n.5
SCUOLA DELL’ INFANZIA
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE SPECIFICHE
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Raggiungere
autonomia
personale
nell’alimentarsi
e
nel
vestirsi;
riconoscere i segnali del corpo;
interiorizzare pratiche corrette di cura di
sé, di igiene e di sana alimentazione.
Esperienze sensoriali per la conoscenza e la cura della persona
Giochi di percezione contestualizzati per la conoscenza del proprio corpo
Attivita’ di esplorazione e sperimentazione dello spazio attraverso i sensi
Semplici percorsi con e senza attrezzi, giochi di equilibrio e destrezza
all’interno della scuola e all’aperto.
Giochi di imitazione per rappresentare con il corpo eventi naturali e/o
situazioni comunicative
Giochi di percezione della globalità dello schema corporeo
Giochi di conoscenza del corpo e delle sue funzioni e differenziazione di
genere
Esercizi di lateralizzazione
Rappresentazione grafica dei vari segmenti corporei
Giochi motori, anche a tempo, per acquisire la corretta postura: da seduti,
rispetto
Giochi motori con e senza attrezzi per esercitare il movimento della mano:
(apri,chiudi,ruota..), delle dita: (tamburellare, prendere un oggetto con un
dito per volta);roteare un oggetto nei due sensi.
Esercizi motori con l’aiuto di strumenti per migliorare il modo di tenere
penne, matite, pennelli , forbici
IL CORPO E IL MOVIMENTO
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 3-4
Partecipare a forme di attività e di
destrezza che richiedono l’uso di piccoli
attrezzi e il rispetto di regole; essere in
grado di sperimentare gli schemi
posturali e motori adattandoli alle
situazioni ambientali all’interno della
scuola e all’aperto.
Coordinarsi con gli altri nei giochi di
movimento,
nella
danza,
nella
comunicazione espressiva.
Conoscere il proprio
sue diverse parti.
corpo
e
le
ATTIVITÀ/CONTENUTI
ANNI 5
Esercizi di movimento guidato in base a suoni, rumori,
musica su base verbale e/o imitazione per affinare
ulteriormente la capacità di assumere posizioni globali e
segmentarie anche per realizzare coreografie
Attività di routine per la cura autonoma della propria persona
(lavarsi, vestirsi- svestirsi,alimentarsi apparecchiaresparecchiare...etc.)
Giochi,attività,conversazioni per riconoscere e comunicare i
bisogni del proprio corpo
Ricomposizione del puzzle della figura umana divisa in due
o più parti
Esercizi e percorsi di adeguamento della propria condotta
motoria agli spazi scolastici
Rappresentazione grafica completa e strutturata del proprio
corpo in situazione statica e dinamica
Simulazione di percorsi particolarmente impegnati per
sviluppare il concetto di responsabilità e di attenzione
Esercizi ritmici con l’uso del corpo ( es.battere le mani o i
piedi seguendo una sequenza di simboli come in uno
spartito)
Esercizi di coordinazione occhio-mano ( ripasso tratteggi,
collegamento di immagini, completamento figure….)
Esecuzione di percorsi tratteggiati a difficolta’ crescente
(orizzontali, verticali, curvi, circolari, misti).
Coloritura di spaziature sempre piu’ piccole.
ALLEGATO n.5
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
CHIAVE EUROPEA
DISCIPLINA
EDUCAZIONE FISICA
COMPETENZE SPECIFICHE
Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse
Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole; assumere responsabilità delle proprie azioni e per il bene comune
Utilizzare gli aspetti comunicativo- relazionali del messaggio corporeo
Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
CONTENUTI
classe prima
classe seconda
classe terza
classe quarta
classe quinta
Il corpo e la sua relazione con lo
spazio e il tempo
Indica verbalmente una parte del corpo e
i bambini la devono toccare
Per le spalle eseguire tutti i movimenti
possibili.
Disegna il contorno delle mani e dei
piedi su un foglio.
Esegue in successione le posizioni
fondamentali ( in piedi, in ginocchio,
ecc.
In ordine sparso eseguire slanci delle
braccia fuori alto, circonduzioni, ecc
Camminare, correre, saltare, rotolare e
strisciare, lanciare, arrampicarsi, gli
equilibri.
Riconoscere i ritmi del proprio corpo
Riconoscere e riprodurre con il corpo
ritmi diversi.
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo-espressiva
Esecuzione di semplici coreografie di
gruppo basata sul limitazione gestuale
Movimento del corpo in relazione allo
spazio e coordinamento di un’azione
corporea associata ad un determinato
ritmo musicale.
Il corpo e la sua relazione con lo
spazio e il tempo
Ricostruzione della figura umana
Riconoscimento e discriminazione delle
percezioni sensoriali
Schemi motori
Relazioni spaziali
Punti di riferimento diversi
Camminare, correre, saltare, rotolare e
strisciare, lanciare, arrampicarsi, gli
equilibri.
Riconoscere i ritmi del proprio corpo.
Riconoscere e riprodurre con il corpo
ritmi diversi.
In ordine sparso eseguire slanci delle
braccia fuori alto, circonduzioni
Il corpo e la sua relazione con lo
spazio e il tempo
Attività motorie che condurranno i
bambini ad una conoscenza sempre più
intenzionale del proprio corpo e delle
sue parti
Giochi di squadra (staffette con diverse
andature), oppure giochi individuali.
Varie camminate e stop ad un dato
comando ed in posizioni prestabilite
ecc.
Verbalizzazione di quanto eseguito, al
fine di condurre gli alunni alla
rappresentazione corretta del proprio
schema corporeo
Esercizi per affinare gli schemi motori
di base: camminare, correre, rotolare,
strisciare, saltare, ecc.
Percorsi con gli ostacoli per migliorare
l’agilità, la velocità e la destrezza.
Giochi che prevedono l’uso della palla
sia individualmente che sotto forma di
staffette o
Giochi di squadra
Il corpo e la sua relazione con lo
spazio e il tempo
Schemi motori e posturali , in forma
combinata e simultanea.
Esecuzione e qualità del movimento.
Esercizi
fisici
mirati
all’uso
consapevole e finalizzato dei diversi
segmenti corporei.
Elementi di gioco- sport delle principali
discipline sportive ( regole, ruoli
individuali
e
della
squadra,
cooperazione, competizione, confronto
leale)
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
il tempo
Il corpo e le funzioni senso – percettive.
Le funzioni fisiologiche e i loro
cambiamenti conseguenti all’esercizio
fisico
Il movimento del corpo e la sua relazione
con lo spazio e il tempo.
Esercizi motori sempre più complessi.
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo-espressiva
Esecuzione di semplici coreografie di
gruppo basata sul limitazione gestuale
Movimento del corpo in relazione allo
spazio e coordinamento di un’azione
corporea associata ad un determinato
Il linguaggio del corpo come Il linguaggio del corpo come
modalità comunicativo-espressiva
modalità comunicativo-espressiva
Esecuzione di semplici coreografie di
Gesti
naturali: camminare, correre,
gruppo basata sul limitazione gestuale
Movimento del corpo in relazione allo saltare, lanciare, all’interno di percorsi
spazio e coordinamento di un’azione attrezzati e studiati appositamente
corporea associata ad un determinato
ritmo musicale.
Esperienza di teatro
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo-espressiva
Utilizzo del corpo e del movimento per
esprimersi.
Semplici coreografie o sequenze di
movimento su musiche o ritmi
ALLEGATO n.5
Esperienza di teatro.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair
play
Il valore della sconfitta e/o della vittoria
mediante giochi.
Partecipazione a giochi rispettando le
regole e gli altri. Salute e benessere,
prevenzione e sicurezza.
Abilità motorie semplici sui piccoli
e grandi attrezzi: funicelle,
cerchi, alle, bacchette, ceppi, ostacoli
ecc
ritmo musicale.
Esperienza di teatro.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Le regole e cooperare all’interno di un
gruppo utilizzando consapevolmente le
abilità motorie richieste dal gioco stesso.
Le regole e la cooperazione all’interno
di
un
gruppo
utilizzando
consapevolmente le abilità motorie
richieste dal gioco stesso.
Il valore della sconfitta e/o della vittoria
mediante giochi.
Partecipazione a giochi rispettando le
regole e gli altri. Salute e benessere,
prevenzione e sicurezza
Comportamenti pericolosi per la
sicurezza in casa
Riconoscimento
di
comportamenti
pericolosi per la sicurezza a scuola
I comportamenti pericolosi e scorretti
nelle situazioni ludiche.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair
play
Comportamenti pericolosi per la
sicurezza in casa
Riconoscimento di comportamenti
pericolosi per la sicurezza a scuola, per
strada.
I comportamenti pericolosi e scorretti
nelle situazioni ludiche. Salute e
benessere, prevenzione e sicurezza
Conoscere le regole di comportamento
per la sicurezza e la prevenzione degli
infortuni.
I comportamenti pericolosi e scorretti
nelle situazioni ludiche.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair
play
Attività ludiche :
giochi di percezione, esplorazione,
imitazione, movimento.
Giochi di coppia e in squadra
Giochi con diversi tipi di palla Salute e
benessere, prevenzione e sicurezza
Conoscere le regole di comportamento
per la sicurezza e la prevenzione degli
infortuni.
Alimentazione e corporeità, salute e
benessere.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Il gioco, lo sport, le regole e il fair – play.
Partecipazione attiva a giochi sportivi di
squadra e non anche in forma di gara.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza.
Comportamenti
adeguati
per
la
prevenzione degli infortuni e per la
sicurezza nei vari ambienti di vita.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA
DISCIPLINA
COMPETENZE SPECIFICHE
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Padroneggiare abilità motorie di
base in situazioni diverse
Potenziamento fisiologico: corse a regime
prevalentemente aerobico.
Miglioramento e potenziamento delle
capacità condizionali (resistenza, forza,
rapidità,
mobilità articolare)
Consolidamento
delle
capacità
coordinative e degli schemi motori di base.
Esercizi di educazione posturale e
respiratoria
Esercizi a carico naturale o con piccoli
carichi
Esercizi a corpo libero, con piccoli e
Partecipare alle attività di gioco e
di sport, rispettandone le regole;
assumere responsabilità delle
proprie azioni e per il bene
comune
Utilizzare gli aspetti comunicativo-
EDUCAZIONE FISICA
CONTENUTI
classe prima
CONTENUTI
classe seconda
CONTENUTI
classe terza
Potenziamento fisiologico: corse a
regime prevalentemente aerobico.
Miglioramento e potenziamento delle
capacità condizionali (resistenza, forza,
rapidità,
mobilità articolare)
Consolidamento
delle
capacità
coordinative e degli schemi motori di
base.
Esercizi di educazione posturale e
respiratoria
Esercizi a carico naturale o con piccoli
carichi
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Il corpo e le funzioni senso – percettive.
Le funzioni fisiologiche e i loro cambiamenti conseguenti
all’esercizio fisico
Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo.
Esercizi motori sempre più complessi.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
Utilizzo del corpo e del movimento per esprimersi.
Semplici coreografie o sequenze di movimento su musiche o ritmi
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Il gioco, lo sport, le regole e il fair – play.
Partecipazione attiva a giochi sportivi di squadra e non anche in
forma di gara.
ALLEGATO n.5
relazionali del messaggio corporeo
Utilizzare
nell’esperienza
le
conoscenze relative alla salute, alla
sicurezza, alla prevenzione e ai
corretti stili di vita
grandi attrezzi
Esercizi a coppie, gruppi, squadre.
Percorsi e circuiti ginnici.
Tecniche di espressione corporea
Giochi ed attività propedeutiche ai giochi
di squadra
Elementi tecnici e regolamentali degli
sport realizzabili a livello scolastico.
Norme fondamentali di prevenzione degli
infortuni legati all’attività fisica anche in
strada.
Educazione Alimentare.
La segnaletica stradale e le norme di
conduzione dei cicli e dei ciclomotori.
Esercizi a corpo libero, con piccoli e
grandi attrezzi
Esercizi a coppie, gruppi, squadre.
Percorsi e circuiti ginnici.
Tecniche di espressione corporea.
Giochi ed attività propedeutiche ai
giochi di squadra
Elementi tecnici e regolamentali degli
sport realizzabili a livello scolastico.
Effetti delle attività motorie e sportive
per il benessere della persona e la
prevenzione delle malattie.
Norme fondamentali di prevenzione
degli infortuni legati all’attività fisica
anche in strada.
Educazione Alimentare
La segnaletica stradale e le norme di
conduzione dei cicli e dei ciclomotori.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza.
Comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la
sicurezza nei vari ambienti di vita
RELIGIONE CATTOLICA
INDICAZIONI R.C. -D. P.R. 11-02-2010
SCUOLA PRIMARIA
Traguardi per lo Sviluppo delle competenze al termine della scuola Primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento
alle tradizioni dell’ambiente in cui vive, riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al
modo in cui lui stesso percepisce vive tali festività.
Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di
testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui
più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale.
Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica
nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il valore specifico dei
Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA
CLASSE TERZA
CLASSE QUINTA
ALLEGATO n.5
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Dio e l’uomo
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore, Padre e
che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.
Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia,
testimoniato e risorto.
Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
Identificare come nella preghiera l’uomo si apra al dialogo con
Dio e riconoscere, nel “Padre Nostro”, la specificità della
preghiera cristiana.
La Bibbia e le altre fonti
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia
Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche
fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le
figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei
racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Il linguaggio religioso
Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua,
nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare.
Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come
espressione di religiosità.
I valori etici e religiosi
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento
dell’amore di Dio e del prossimo insegnato da Gesù
Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel
porre alla base della convivenza l’amicizia e la solidarietà.
Dio e l’uomo
• Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela
all’uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e
azioni.
• Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.
• Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della
Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni
cristiane.
• Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della
salvezza di Gesù e l’agire dello Spirito Santo nella Chiesa fin dalle sue
origini.
• Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi
religioni.
La Bibbia e le altre fonti
• Confrontare la Bibbia con testi sacri delle altra religioni
• Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone
il genere letterario e individuandone il messaggio principale.
• Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana.
• Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita
di santi e in Maria, la madre di Gesù.
Il linguaggio religioso
• Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle
narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.
• Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se
stessi, con l’altro, con Dio.
• Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle
presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e
comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
• Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso
vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio
all’uomo.
I valori etici e religiosi
ALLEGATO n.5
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e
confrontarla con quelle delle principali religioni non cristiane
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte
responsabili, in vista di un personale progetto di vita
CLASSE PRIMA
Contenuti
• Il valore del nome e
l’identità personale
• Insieme: l’identità sociale
• Il mondo dono di Dio
• I segni del Natale
• Concetto di dono gratuito
• La storia evangelica del
Natale
• il valore del dono
• La casa la scuola e i
giochi di Gesù
La mia casa ,la scuola e i
miei giochi
• Comprendere che i
miracoli sono segni
dell’amore di Dio verso
tutti gli esseri umani
• Conoscere Gesù
attraverso i suoi
insegnamenti
• I segni cristiani della
Pasqua
• la Pasqua: festa della vita
nuova
• Storia evangelica della
Pasqua
• Il quartiere :gli edifici
CLASSE SECONDA
La bontà: varietà e l’utilità
delle opere umane
• Francesco ,il santo che
amava ogni creatura
animata e inanimata
• Comportamenti di tutela e
rispetto del creato
• Le origini del primo
Presepe
• Il significato
dell’Avvento
• La storia biblica del
Natale
• i segni del Natale;
• i segni nelle celebrazioni
delle feste;
• La Palestina: terra di
Gesù
• I miracoli
• le Parabole
• Il vangelo della Pasqua
• L’evento della
risurrezione
• I segni della Pasqua
• Il racconto biblico della
Pentecoste
• La Chiesa è una comunità
di cui faccio parte
CLASSE TERZA
Racconti mitologici
sull’origine del mondo
Le antiche Religioni
politeistiche
La Creazione del mondo
nella Genesi
L’origine dell’universo
secondo la scienza e la
religione
La composizione del testo
biblico
La Bibbia e l’ebraismo
La tradizione orale e scritta
L’ispirazione divina del
Testo Sacro
Dal Vangelo :la Nascita di
Gesù
Osservazione
dell’ambiente natalizio :Il
presepio, il dono e l’albero
L’Alleanza con i Patriarchi
d’Israele
La storia di Giuseppe e il
disegno di divino
La chiamata di Mosè e il
CLASSE QUARTA
• La terra di Gesù
• I gruppi sociali
• Mentalità e cultura della
Palestina venti secoli fa
• Iter di formazione dei
Vangeli
• Gli evangelisti: identità
,opera e simboli
• Generi letterari: storico
,poetico, normativo
• Il vangelo di Natale:
notizie storiche Il natale
nell’arte Il Battesimo di
Gesù
• I miracoli
• Le parabole della
misericordia e del Regno
• I cristiani costruttori del
Regno
• Le Beatitudini cristiane
• I testimoni delle
beatitudini
• I simboli della Pasqua
• Storia biblica della
Pasqua
• L’evento della Pentecoste
• I simboli dello Spirito
Santo
CLASSE QUINTA
• Il mandato Apostolico
testimoniato nei vangeli
• La vita delle prime
comunità cristiane
• La storia degli Apostoli
Paolo e Pietro
• L’inizio delle
persecuzioni contro i
cristiani nell’impero
romano
• I martiri cristiani
• L’editto di Costantino
• Il testo del Credo
• Il monachesimo di San
Benedetto
• Ortodossi e protestanti
• il movimento ecumenico
• Gli stili architettonici
della chiesa
• i sacramenti
• l’anno liturgico
• le tradizioni natalizie del
mondo
• il Papa e la gerarchia
ecclesiastica
• la storia evangelica della
Pasqua
• Il Cristo risorto nella
ALLEGATO n.5
• L’edificio chiesa
:elementi esterni
• Gli elementi presenti
all’interno della chiesa
• la Chiesa è una comunità
di cui faccio parte e ricorda
Gesù e il suo messaggio
• Il Battesimo
• La Domenica per i
cristiani
• La preghiera cristiana :il
Padre Nostro
• La preghiera nelle
religioni monoteiste
valore del decalogo
I Re d’Israele e il Tempio
di Gerusalemme
Le profezie messianiche
La terra di Gesù e il suo
ambiente naturale e sociale
Le parabole e i miracoli di
Gesù
La Pasqua nell’antica
alleanza
Il valore salvifico della
Risurrezione di Cristo
Stile di vita delle prime
comunità cristiane
Documenti biblici e storici
L’esempio di cristiani oggi
• Maria nel Vangelo
• Maria nell’arte
• I santuari mariani
• Nasce la Chiesa
• Paolo, l’apostolo delle
genti
• I cristiani nel mondo
simbologia iconica
• Le religioni nel mondo
• Ebraismo
• Islam
• Induismo
• Buddismo
• La pace: prodotto della
giustizia
Allegato n.6
CURRICOLO POTENZIATO
Il Curricolo del potenziamento si articola nelle seguenti attività destinate ad ampliare il curricolo
d’Istituto con attività di recupero, potenziamento e valorizzazione trasversale alle competenze
linguistiche e in raccordo con le discipline del curricolo:
Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può effettuare le
sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con
personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il
trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenza”.
Esonero collaboratore del Dirigente Scolastico
Contemporaneità di carattere specialistico e metodologico curriculare.
Corsi di approfondimento curriculare.
Attività extracurriculari
1. CURRICULO POTENZIATO - SCUOLA PRIMARIA Triennio 2017/2019
Progetto di Recupero/Potenziamento/Valorizzazione:
“La danza dei numeri e delle forme ”
Competenze Disciplinari: Competenza in matematica
Competenze chiave di cittadinanza: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche
Priorità
Esiti degli Studenti
Obiettivi di
processo per
realizzare il
miglioramento:
Tempi: breve/medio e lungo termine
-Migliorare lettura e comprensione del testo
disciplinare
-Migliorare il calcolo veloce e la risoluzione di
problemi concreti utilizzando tecniche note e
compiti di realtà
- Migliorare la percezione di spazio e figure - dati
e probabilità
-Selezione dei saperi
-Analisi degli item a cui i ragazzi hanno risposto
o non hanno risposto correttamente
-Perseguimento obiettivi misurabili minimi
comuni per classi parallele progettati nelle UA
Obiettivi trasversali 1) COMUNICARE
-Migliorare la risoluzione di problemi
concreti
-Migliorare i risultati finali
-Ridurre la variabilità tra le classi
Implementare pratiche educative e
didattiche innovative
1) comprendere messaggi di genere
diverso
(quotidiano,
letterario,
tecnico,
scientifico) e di complessità diversa,
trasmessi utilizzando linguaggi diversi
(verbale,
matematico,
scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e
multimediali)
1
Allegato n.6
2) PROGETTARE
3)INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
1a) rappresentare eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti,
stati
d’animo,
emozioni,
ecc.
utilizzandolinguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.)
e diverse conoscenze disciplinari,
mediante diversi supporti (cartacei
informatici e multimediali;
2)elaborare e realizzare progetti
riguardanti
lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire obiettivi
significativi e realistici e le relative
priorità, valutando i vincoli e le
possibilità esistenti, definendo strategie
di azione e verificando i risultati
raggiunti.
4) RISOLVERE PROBLEMI
3)
Individuare
e
rappresentare,
elaborando argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari,
e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze, cause ed effetti
e la loro natura probabilistica
4) Affrontare situazioni problematiche
costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando i
dati, proponendo soluzioni utilizzando,
secondo il tipo di problema, contenuti e
metodi delle diverse discipline.
Risorse Umane:
Docenti delle classi coinvolte
Organico di Potenziamento: n. 2 DOCENTI Primaria Area Comune
Destinatari del progetto:
Gruppo omogeneo aperto
Gruppo eterogeneo aperto
Gruppo classe
Allievi singoli
Target: Alunni con basse competenze in matematica e alunni con buone competenze in matematica
per applicare la metodologia del peer tutoring
Obiettivi operativi:
docente-alunno:
• Motivare l’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES, attraverso una didattica laboratoriale e l’uso
delle nuove tecnologie e il cooperative learning
• migliorare la consapevolezza e la padronanza di calcolo con numeri interi e soprattutto con i decimali;
• promuovere lo sviluppo e l’applicazione di procedimenti logici nella risoluzione di un problema;
• promuovere la competenza di riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper
utilizzare strumenti di misura
• sviluppare l’approccio all’autovalutazione (per le classi quinte)
docente-docente
• recuperare le competenze metodologiche e didattiche;
• omogeneizzare le strategie operative dei docenti;
• Condivisione di metodologie didattiche comuni con
2
• usare rubriche di valutazione
Strategie PER IL RECUPERO:
Allegato n.6
• Percorsi formativi personalizzati
• Studio assistito in classe
• Esperienze di laboratorio nel corso delle quali gli alunni o gruppi di alunni saranno richiamati ad osservare,
descrivere e relazionare fatti e fenomeni.
•
•
•
•
•
•
•
•
Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari
Metodologie e strategie d’insegnamento differenziate
Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari
Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
Coinvolgimento in attività collettive (lavori di gruppo, ecc.)
Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità
Cooperative learning
tutoring
Valutazione di processo e di prodotto
(efficacia)
(efficienza)
Indicatori di prodotto:
• L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi
• L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale
• L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni
• I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari
• L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria
Indicatori di processo:
• L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte
• L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati
• L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro
• L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo
• L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la
propria azione
Indicatori di osservazione,
• Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente
• Organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa
Usa adeguatamente le tecniche operative
Strumenti di valutazione:
Prove scritte:
• sintesi
• questionari aperti
• questionari a scelta multipla
• test da completare
• esercizi
Prove orali:
• Verifiche orali
• Esercitazioni svolte a casa e in classe con correzione collettiva
• Esercizi contenuti nel libro di testo
3
Allegato n.6
2. CURRICULO POTENZIATO - SCUOLA PRIMARIA
Progetto di Recupero/Potenziamento/Valorizzazione:
“La Danza di parole, suoni e segni”
Competenze Disciplinari: Competenza
in lingua madre - italiano
Competenze chiave di cittadinanza: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche
PRIORITA’
Esiti degli studenti
Obiettivi di processo per
realizzare il miglioramento
Obiettivi trasversali
Tempi: breve/medio e lungo termine
Migliorare le competenze in lettura,
comprensione e riflessione del testo
-Migliorare la produzione e la rielaborazione
linguistica
-Migliorare i risultati finali
-Ridurre la variabilità tra le classi
- Selezione dei saperi
implementare pratiche educative -didattiche
- Analisi degli item risposti o non innovative
risposti correttamente
- perseguimento obiettivi misurabili
minimi comuni per classi parallele
1)
IMPARARE AD IMPARARE 1)
organizzare
il
proprio
apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e
varie modalità di informazioni e di formazione
(formale, non formale ed informale), anche in
funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie
2) COMUNICARE
e del proprio metodo di studio e di lavoro.
2) comprendere messaggi di genere diverso
(quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi
diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,
3) COLLABORARE E PARTECIPARE ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici
e multimediali)
3)
rappresentare eventi, fenomeni, principi,
4)ACQUISIRE E INTERPRETARE
concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati
L’INFORMAZIONE
d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico scientifico, simbolico, ecc.) e
diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi
5) AGIRE IN MODO AUTONOMO E
supporti (cartacei informatici e multimediali)
RESPONSABILE
4)
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui
capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle
attività collettive, nel riconoscimento dei diritti
fondamentali degli altri
5)
acquisire ed interpret.are criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed
attraverso
diversi
strumenti
comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo
fatti e opinioni.
6)
Sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere al suo
interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti,
le regole, le responsabilità.
Risorse Umane:
Docenti delle classi coinvolte
Organico di Potenziamento: n. 2 DOCENTI Primaria su attività di recupero/potenziamento
Destinatari del progetto:
Gruppo omogeneo aperto
Gruppo eterogeneo aperto
Gruppo classe
Allievi singoli
Target: Alunni con basse competenze in italiano e alunni con buone competenze in italiano per applicare la metodologia
del peer tutoring
4
Obiettivi operativi:
docente-alunno:
Allegato
n.6
• Motivare
l’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES, attraverso una didattica laboratoriale e l’uso
delle nuove tecnologie e il cooperative learning
•
•
•
•
migliorare la consapevolezza e la padronanza dell’uso del lessico;
promuovere lo sviluppo e l’ applicazione di procedimenti logici nelle situazioni problematiche;
promuovere la competenza di saper riconoscere persone, oggetti, fenomeni in contesti diversi;
sviluppare l’approccio all’autovalutazione (per le classi quinte)
docente-docente
•
•
•
•
omogeneizzare le strategie operative ;
recuperare le competenze metodologiche e didattiche;
condivisione di metodologie didattiche comuni
usare rubriche di valutazione
Strategie PER IL RECUPERO:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Percorsi formativi personalizzati
Studio assistito in classe
Esperienze di laboratorio nel corso delle quali gli alunni o gruppi di alunni saranno richiamati ad osservare, descrivere
e relazionare fatti e fenomeni.
Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari
Metodologie e strategie d’insegnamento differenziate
Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari
Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
Coinvolgimento in attività collettive (lavori di gruppo, peer educator ecc.)
Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità
Cooperative learning
tutoring
Valutazione di processo e di prodotto
(efficacia)
(efficienza)
Indicatori di prodotto:
• L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi
• L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale
• L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni
• I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari
• L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria
Indicatori di processo:
• L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte
• L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati
• L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro
• L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo
• L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria
azione
• Indicatori di osservazione,
• L'alunno individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente
• L'alunno organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa
• L'alunno usa adeguatamente le tecniche operative
Strumenti di valutazione:
Prove scritte:
• relazioni
• sintesi
• questionari aperti
• questionari a scelta multipla
• test da completare
• esercizi
Prove orali:
5
• relazione su attività svolte
• discussione su argomenti di studio
• Verifiche
orali
Allegato
n.6
• Esercitazioni svolte a casa e in classe con correzione collettiva
• Esercizi contenuti nel libro di testo
Modalità di utilizzo dell’organico Potenziato PRIMARIA triennio 2017/2019
n. 2 DOCENTI Primaria su attività di recupero in orario non corrispondente ad ore di
compresenza già presenti
1)Docente: 24 ORE PRIMARIA di cui 5 ore per attività di accoglienza/pre-scuola subordinata
all’effettiva fattibilità e richieste del territorio per il triennio 2017/2019
2) Docente: 24 ORE per esonero collaboratore del Dirigente Scolastico
Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85.
“…, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze
temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di
istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza”.
Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio
2017/2019 e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico già assegnato per l’a.s.
2015/2016 e di quello nominato per l’a.s. 2015/2016 ai sensi della Circolare n. 502 del 18
dicembre 2015 Prot. N. 12786/4 del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania –
Ufficio X Ambito territoriale di Salerno.
6
Allegato n.6
3. Curricolo potenziato Ed. Artistica A028
”Dialogo visivo”
Competenze Disciplinari: Competenze linguistiche e artistico espressive
Competenze chiave: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche - Consapevolezza ed espressione culturali
che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso
un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
PRIORITA’
Esiti degli studenti
Tempi: breve/medio e lungo termine
- Migliorare le competenze in
lettura,
espressione
e
comprensione attraverso la
riflessione
e
l’analisi
prioritariamente
di
un’immagine o di un suono o
di un movimento
- Migliorare il lessico anche
attraverso
la
lettura
prioritariamente di un’opera
d’arte o l’ascolto di un testo
musicale o di un movimento
del corpo
- Aumentare la motivazione
all’apprendimento
dell’italiano
- Sviluppare la capacità di
osservare
e
descrivere
oralmente e graficamente e
col corpo la realtà
- sviluppare
l’intelligenza
prioritariamente visiva e poi
cinestetica e uditiva
- valorizzare talenti
Obiettivi di processo per - Selezione dei saperi
realizzare il
- Perseguimento obiettivi
misurabili minimi comuni
miglioramento:
Obiettivi trasversali
Migliorare la produzione e la
rielaborazione linguistica attraverso la
pratica artistica
Migliorare la consapevolezza
della storia e dell’arte del proprio
territorio
Padroneggiare gli strumenti
necessari ad un utilizzo consapevole
del patrimonio artistico e letterario
(strumenti e tecniche di fruizione e
produzione, lettura critica)
Migliorare i risultati
Ridurre la variabilità tra le
classi
Implementazione pratiche educativedidattiche innovative
Pratica nuove tecniche di disegno
tecnico e artistico
- innalzare il livello di inclusione
- aumentare livello di socializzazione
- contrastare la dispersione scolastica
- favorire il rispetto del bene comune
Risorse Umane:
Docenti delle classi coinvolte
n. 1 DOCENTE di potenziamento Secondaria I grado A028 Ed. Artistica
Destinatari del progetto:
Gruppo eterogeneo aperto
Gruppo omogeneo aperto
Gruppo classe
7
Singoli alunni
Allegato
n.6 di processo e di prodotto
Valutazione
(efficacia)
(efficienza)
Indicatori di prodotto:
• L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi
• L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale
• L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni
• I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari
• L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria
Indicatori di processo:
• L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte
• L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati
• L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro
• L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo
• L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria
azione
Indicatori di osservazione,
• L'alunno individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente
• L'alunno organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa.
Pertanto, nell’ambito di una specifica disciplina si prevede la possibilità di svolgere un
approfondimento di un certo aspetto specialistico, utilizzando le competenze del docente del
potenziamento che si innestano sulle base di conoscenze ed abilità che sono ordinariamente trattate
dal docente curricolare, attraverso la contemporaneità di n. 1 DOCENTE di potenziamento
Secondaria I grado A028 Ed. Artistica che si raccorderà con i docenti di Italiano, Storia, Inglese,
Francese, Tecnologia, Ed. Fisica, Ed. Artistica delle classi coinvolte sui seguenti argomenti
specialistici e per le Attività alternativa religione cattolica (dove previste):
Italiano-Storia
Obiettivi operativi
Motivare l’apprendimento
Migliorare la consapevolezza e la
padronanza dell’uso del lessico e
delle immagini
Promuovere la ricerca e raccolta
di notizie dei beni
storico-monumentali del territorio
Descrizione dell’attività didattica
Sviluppo della creatività attraverso semplici prodotti
personali.
Esperienze di rafforzamento della padronanza dell’uso del
lessico e delle immagini,
Attività di comprensione, lettura, espressione attraverso la
riflessione e l’analisi di un’immagine,
Esperienze di laboratorio nel corso delle quali gli
alunni o gruppi di alunni saranno richiamati ad
osservare, descrivere e
disegnare un monumento
presente sul territorio attraverso
fotografie e
costruzione di un plastico che lo riproduca
Lingue straniere
Obiettivi operativi
Motivare l’apprendimento degli
alunni, in particolare quelli con
BES/DSA, attraverso una
didattica laboratoriale
Motivare l’apprendimento degli
alunni, in particolare quelli con
BES/DSA, attraverso una
Descrizione dell’attività didattica
L’arte nei paesi inglesi e francesi: i musei più
famosi, monumenti, artisti, quadri celebri.
Laboratorio di creatività.
L’arte nei paesi inglesi e francesi: i musei più
famosi, monumenti, artisti, quadri celebri.
Laboratorio di creatività.
8
didattica laboratoriale
Allegato n.6
Tecnologia
Descrizione dell’attività didattica
Utilizzo di strumenti del disegno tecnico; tecniche di
rappresentazione grafica;il disegno cartografico;scale
di rappresentazionicostruzioni e decorazioni
geometriche.
Obiettivi operativi
Pratica tecnica
di disegno e procedure.
Educazione fisica
Obiettivi operativi
Migliorare la consapevolezza e la
padronanza dell’uso del lessico specifico
Descrizione dell’attività didattica
Disegno anatomico; disegno di corpi in movimento;
Contemporaneità metodologiche
Durante la compresenza metodologica i due docenti suddividono la classe in gruppi ed attuano
strategie e metodologie didattiche innovative, che permettono sia il potenziamento di
competenze esistenti, sia il recupero di conoscenze ed abilità non del tutto acquisite.
Le compresenze metodologiche possono essere utili anche per supportare gruppi di studenti
in difficoltà. Parimenti, sono uno strumento utile per affiancare studenti con bisogni educativi
speciali.
Disciplina
Ed.fisica
Lingue
straniere
Tecnologia
Italiano
Metodo
1. Uno insegna, l’altro osserva. Un insegnante conduce la lezione nei confronti dell’intero
gruppo di studenti, mentre l'altro osserva la classe. L’osservazione è finalizzata a
raccogliere dati comportamentali o sociali sui singoli studenti o su gruppi di studenti.
L’osservazione può essere fatta con appositi moduli sui quali il docente segna le occorrenze
di alcuni comportamenti considerati desiderabili ed altri da evitare; inoltre, il docenteosservatore può annotare eventuali criticità riscontrate durante la lezione. La
configurazione dell’aula è quella usuale della lezione frontale, il docente osservatore
assume di solito una presenza discreta e poco ravvisabile dagli studenti, in modo da non
influenzare i comportamenti. Per tale motivo l’osservatore si colloca di solito in
fondo all’aula, alle spalle degli studenti.
2. Insegnamento a stazione. Si formano diversi gruppi di studenti, solitamente
tre. Nell’aula vengono assemblate tre isole di banchi, che sono chiamate
stazioni. Gli insegnanti si muovono a rotazione tra le stazioni.
3. Insegnamento in parallelo. I due insegnanti dividono la classe in due gruppi,
di solito delle stesse dimensioni. Generalmente, i due gruppi costituiti in modo casuale e,
pertanto, risultano eterogenei. I due insegnanti presentano la medesima lezione in parallelo
ai due gruppi. In questo caso l’obiettivo aumentare il coinvolgimento e la partecipazione
degli studenti, che, in gruppi più piccoli, hanno maggiore possibilità di partecipare
attivamente alla lezione. In alcuni casi, l’insegnamento in parallelo prevede la formazione di
due gruppi omogenei di egual numero. Il gruppo è omogeneo in quanto formato da
studenti con stili cognitivi e i bisogni formativi simili. In questo secondo caso, i due
insegnanti presentano la medesima lezione con approcci diversi, ponendo l’accento su
contenuti distinti ed usando strategie didattiche che più si prestano a coinvolgere il gruppo di
studenti che è stato loro assegnato. L’obiettivo principale è attuare la personalizzazione
dell’apprendimento.
4. Insegnamento alternativo. La classe viene divisa in due gruppi, uno di numero
maggiore e l’altro con un numero minore di alunni. Un insegnante lavora con il
gruppo più numeroso, presentando i contenuti della lezione. L’altro insegnante compie
interventi specifici sul gruppo meno numeroso. Si può trattare di interventi di
recupero di abilità di base, di interventi di potenziamento e arricchimento della
conoscenza, di verifiche specifiche. Anche in questo caso l’orientamento principale è verso
9
Allegato n.6
Arte
la personalizzazione dell’apprendimento
5. Team-teaching. I due docenti lavorano in squadra ed in stretta sinergia, anche
durante lo svolgimento della lezione. I due insegnanti si alternano nella lezione alla classe,
ciascuno presentando aspetti specifici della lezione. In alcuni casi, i due insegnanti
possono proporre due approcci diversi alla risoluzione di un problema, oppure possono
presentare due distinte procedure risolutive di un problema. In alternativa, si può
pensare anche ad una sorta di lezione-
10
Allegato n.6
4. Curricolo potenziato Ed. Musicale A032
“Dialogo sonoro”
Competenze Disciplinari: Competenze musicali espressive e linguistiche
Competenze chiave: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche - Consapevolezza ed espressione culturali che
implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso
un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
PRIORITA’
Esiti degli studenti
Obiettivi di processo per
realizzare il miglioramento:
Obiettivi trasversali
Tempi: breve/medio e lungo termine
Migliorare le competenze in
lettura, espressione e comprensione
attraverso la riflessione e l’analisi di
immagini, suoni, movimenti
Migliorare il lessico anche
attraverso l’ascolto di un testo
musicale ;
Sviluppare la capacità di
osservare e descrivere oralmente e
graficamente e col corpo la realtà e le
percezioni della realtà
Aumentare la motivazione
all’apprendimento dell’italiano
Potenziare
l’intelligenza
visiva e uditiva
Valorizzare talenti
- Selezione dei saperi
- perseguire obiettivi misurabili
minimi comuni
Migliorare la produzione canora ed
espressiva in senso lato Migliorare la
consapevolezza del proprio territorio
Padroneggiare gli strumenti necessari
ad un utilizzo consapevole del patrimonio
naturale.
- Migliorare i risultati
-Ridurre la variabilità tra le classi
implementare pratiche educative-didattiche
innovative
praticare canto, musica, strumento musicale
praticare
assemblaggio,
manipolazione,
costruzione di strumenti musicali
- innalzare il livello di inclusione
- aumentare livello di socializzazione
- contrastare la dispersione scolastica
- favorire il rispetto della natura come bene
commune
- sviluppare inventiva, manualità e creatività,
attraverso esperienze
-Consolidare la coordinazione oculo-manuale
Risorse Umane:
Docenti delle classi coinvolte
n. 1 DOCENTE di potenziamento Secondaria I grado A032 Ed. Musicale
Destinatari del progetto:
Gruppo eterogeneo aperto
Gruppo omogeneo aperto
Gruppo classe
Singoli alunni
Paradigmi utilizzati:
L'intervento è orientato su due dei tre paradigmi conosciuti:
movimento-suono-ritmo
materia-colore-forma
Tali paradigmi serviranno come mezzi per sensibilizzare i ragazzi sui "suoni naturali", intesi come suoni
ecologici, suoni che sono intrinseci nella natura e serviranno anche a migliorare la relazione tra i ragazzi; a potenziare a
percezione tattile; a sviluppare abilità fino-motorie; a favorire, inoltre, l’espressione di stati emotivi attraverso suoni,
movimenti, ritmi diversi, ma anche con l'utilizzo di colori e materiali diversi, a cui loro daranno la forma che
sentono più vicina a loro, al loro mondo, al loro modo di vedersi nella natura e con la natura.
11
Metodologia:
Il Metodo Dinamico Transdisciplinare, utilizzato per stilare l'ipotesi di questo progetto, riguarda il modo di ciascun
individuo
Allegato
n.6di mettere in una certa forma di tipo estetico (corporeo, affettivo, simbolico e cognitivo) l'esperienza e la
conoscenza. I ragazzi attribuiranno significati sempre più profondi alle loro creazioni. Le attività laboratoriali
guideranno gli alunni alla scoperta, a livello sensoriale, delle caratteristiche di diversi materiali e a cogliere le
differenze tra le opere bidimensionali (il disegno) e quelle tridimensionali (la scultura). Il MDT opera, in tale progetto,
attraverso una fluttuazione di codici. C'è l'integrazione tra diversi tipi di linguaggio sia spaziale che temporale: da
un linguaggio grafico – scultoreo - musicale, facilmente visibile e percepibile, ad un linguaggio in stretta
relazione con il vedere ed il sentire interno dei ragazzi (più nascosto e complesso).
Valutazione di processo e di prodotto
(efficacia)
(efficienza)
Indicatori di prodotto:
• L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi
• L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale
• L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni
• I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari
• L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria
Indicatori di processo:
• L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte
• L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati
• L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro
• L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo
• L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria
azione
Indicatori di osservazione,
• L'alunno individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente
• L'alunno organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa.
SCUOLA PRIMARIA EXTRACURRICULARE
Per le attività extra-curriculari nella Primaria il progetto sarà maggiormente curvato sulle abilità degli
alunni nelle attività laboratoriali di musica ed arte, fermo restando la valenza trasversale espressiva
dell’attività in relazione alle competenze linguistiche.
Pertanto, nell’ambito di una specifica disciplina si prevede la possibilità di svolgere un
approfondimento di un certo aspetto specialistico, utilizzando le competenze del docente del
potenziamento che si innestano sulle base di conoscenze ed abilità che sono ordinariamente trattate
dal docente curricolare, attraverso la contemporaneità di n. 1 DOCENTE di potenziamento
Secondaria I grado A032 Ed. Musicale che si raccorderà con i docenti di Italiano, Inglese,
Francese, Tecnologia, Ed. Fisica, Ed. Artistica e per le Attività alternative alla religione
cattolica delle classi coinvolte sui seguenti argomenti specialistici:
Obiettivi operativi
Motivare l’apprendimento
Potenziare l'aumento della coesione
della classe con esperienze ludico-sonore.
Sensibilizzare e focalizzare l'attenzione
sull'ascolto dei suoni di varia provenienza
Descrizione dell’attività didattica
Valorizzare il canto corale in quanto esperienza formativa atta a
sviluppare e migliorare la memoria, l’autocontrollo e la socializzazione,
la respirazione diaframmatica e l’appropriazione delle proprie capacità
vocali,
l’educazione dell’orecchio e potenziamento della lettura
musicale
Movimento- suono-ritmo
Materia-colore-forma
Giochi sonori con materiale di recupero
Sviluppo della sicurezza individuale e della capacità di integrarsi con gli
altri, educazione dell’affettività del gusto estetico
Incontri sull’acqua: il ciclo dell'acqua e i suoi suoni nella natura; I suoni
dell'acqua Riconoscimento e sviluppo di temi musicali.
Percorsi sonori sul territorio:
Potenziare l’offerta formativa della scuola tenendo conto che la stessa è
inserita nel territorio
Costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero
12
Modalità di utilizzo dell’organico Potenziato:
n. 2 DOCENTI classe concorso A028 Ed. Artistica e A032 Ed. Musicale:
Allegato n.6
Attività curriculari ed extracurriculari di ampliamento dell’offerta formativa su Scuola Secondaria di I Grado e su
Primaria
Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85.
“…, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze
temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di
istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza”.
PRODOTTI FINALI:
Performance degli alunni: Presentazione al territorio del Coro, mostre ed esposizioni, esibizioni.
Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio
2016/2019 e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico già assegnato per l’a.s.
2015/2016 e di quello nominato per l’a.s. 2015/2016 ai sensi della Circolare n. 502 del 18
dicembre 2015 Prot. N. 12786/4 del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania –
Ufficio X Ambito territoriale di Salerno.
13
ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALEDIMONTECORVINOPUGLIANO“S.E.MONSIGNORGIOVANNITORIELLO”
Cod.Mecc.SAIC86200P
AUTONOMIA114
C.F. 95021480652
9LD$'¶$MXWRORQ±0RQWHFRUYLQR3XJOLDQR6$±
6HJUHWHULD7HO )D[ 'LULJHQWH7HO±
(PDLOVDLFS#LVWUX]LRQHLW±LFVPSXJOLDQR#WLVFDOLLW
Postacertificata:[email protected] ͲSitointernet:www.icpugliano.gov.it
PREMESSA
3
INFORMATIVA ALLA FAMIGLIA (DURANTE L’ANNO SCOLASTICO)
6
INFORMATIVA ALLA FAMIGLIA (VALUTAZIONE FINALE)
9
RUBRICHE SCUOLA DELL’INFANZIA
10
RUBRICHE SCUOLA PRIMARIA
15
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (PRIMARIA)
45
RUBRICHE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
47
ESAME DI STATO
59
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (SECONDARIA)
68
PREMESSA
LeindicazionicontenuteinquestasezionefannoriferimentoessenzialmentealDPRn°122del22giugno
2009,pubblicatosullaG.U.n.191del19agosto2009..Essoaffermachelavalutazioneèespressione
dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione individuale e
collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ha per oggetto il processo di
apprendimento,ilcomportamentoeilrendimentoscolasticocomplessivodeglialunnieconcorre,conla
suafinalitàancheformativa,almiglioramentodeilivellidiconoscenzaealsuccessoformativo.
La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in quanto
permettediseguireiprogressidell’alunnorispettoagliobiettivieaifinidaraggiungere:ilsapere,ilsaper
fareeilsaperessere.
Ilsapereriguardal’acquisizionedeicontenutidisciplinari,ilsaperfarelacapacitàditrasformareinazione
i contenuti acquisiti e il saper essere la capacità di tradurre conoscenze e abilità in comportamenti
razionali.
Ilprocessodivalutazioneconstaditremomenti:
x lavalutazionediagnosticaoinizialecheserveaindividuareillivellodipartenzadeglialunni,ad
accertareilpossessodeiprerequisiti,
x lavalutazioneformativaoinitinereèfinalizzataacogliereinformazionianaliticheecontinuesul
processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai
docentiindicazioniperattivareeventualicorrettiviall’azionedidatticaopredisporreinterventidi
recuperoerinforzo,
x lavalutazionesommativaofinalechesieffettuaallafinedelquadrimestre,afineanno,altermine
dell’interventoformativo,serveperaccertareinchemisurasonostatiraggiuntigliobiettivi,ed
esprimereungiudiziosullivellodimaturazionedell’alunno,tenendocontosiadellecondizioni
dipartenzasiadeitraguardiattesi.
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NellaScuoladell’Infanzialaverificasiattuamedianteosservazionisistematiche,schede,giochimotori,
grafici,pittorici,attivitàmanuali,conversazioni,cartellonidisintesi.
NellaScuolaPrimarialeprovediverificariguardanoosservazionisistematichedeicomportamenti,attività
fisiche e psicoͲmotorie, rappresentazioni grafiche, esercitazioni individuali orali e scritte, schede
strutturateesemiͲstrutturate,domandeacompletamento.Ingenereessevengonoeffettuateallafinedi
ogniUnitàdiapprendimento.
Nella Scuola Secondaria di primo grado le verifiche vengono predisposte al termine di ogni Unità di
ApprendimentoocomunqueallaconclusionediunprocessoformativoͲculturaleesonoconnessecon
l’attività svolta, in modo da controllare conoscenze e abilità, nonché verificare l’efficacia delle
metodologie usate, l’incidenza dell’intervento didattico, la validità degli eventuali aggiustamenti da
apportareoapportati.
Duranteilcorsodell’annoscolastico,icolloquidimattinoepomeriggioe,senecessario,lecomunicazioni
tramite lettera/mail o diario, costituiscono uno strumento ulteriore di informazione per le famiglie
sull’andamentoscolasticodeiproprifigli.
Alfinedi:
¾ renderepiùefficacelacollaborazionescuolaͲfamiglianell’arcodell’interoannoscolastico
¾ informare tempestivamente i genitori sull’andamento didattico e sulla frequenza scolastica del
propriofiglio(cumulodiassenze,ingressiinritardoingiustificati,usciteanticipate)
¾ sottolinearel’importanzacherivestelaregolarefrequenzaneidueordinidiscuolainrelazionealla
valutazionedelcomportamentoedanche,nellaSc.secondariadiIgrado,peraccertarelavalidità
dell’annoscolastico
sonostatiredatti,siaperlaScuolaPrimaria,siaperlaScuolaSecondariadiIgrado,iseguentimodellidi
comunicazioneallafamiglia:
Ͳcomunicazioneinmeritoallafrequenzascolasticae/oall’andamentodidattico(Sc.Primaria)
Ͳcomunicazioneinmeritoallafrequenzascolastica(Sc.Secondaria)
Ͳcomunicazioneinmeritoall’andamentodidattico(Sc.Secondaria)
Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa
dellascuolaediavviareglialunniallaconsapevolezzadelsignificatoattribuitoalvotoespressoindecimi,
i docenti della stessa disciplina concordano ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di
misurazionepredisposteperlesingolediscipline,icriteridivalutazioneinbaseaindicatoriedescrittori
condivisi.IlCollegioapprovaedeliberale“Grigliedivalutazionedisciplinare”conirelativiobiettividi
apprendimentoedescrittoridivalutazione.
Lavalutazionedell’insegnamentodellaReligionecattolicanonvieneespressaconvotonumerico,aisensi
dell’art.2,comma4,delDPR122/2009.
Alterminedellascuolaprimariaedellascuolasecondariadiprimogrado,lascuolacertificalecompetenze
raggiuntedaciascunalunno.
L’ammissioneononammissioneallaclassesuccessivavienedeliberatainsedecollegialedatuttiidocenti
contitolari;ilCollegiodeliberache,nelcasoincuil’ammissioneallaclassesuccessivasiacomunquedecisa
inpresenzadicarenzerelativealraggiungimentodegliobiettividiapprendimento,lascuolaprovvede(art
2comma7DPR122/2009),insedediconsegnadellaschedadivalutazionefinale,adarecomunicazioni
aggiuntive alla famiglia (nota informativa per la famiglia), affinché gli alunni si esercitino durante il
periodoestivo.Taleimpegnosaràverificatoall’iniziodell’annoscolasticosuccessivo.
Per gli alunni con D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), il consiglio di classe valuta in base a
quantostabilitonelPianoEducativoIndividualizzato,condivisodagliinsegnantiefamiliaridellostudente,
conriferimentoallelineeguidadiattuazionedellaLegge170/2010.
Perglialunnicondisabilitàcertificata,lavalutazioneèriferitaalcomportamento,disciplineeattività
svolte,sullabasedelPianoEducativoIndividualizzato,aisensidell’art.9delDPR122/2009.
Ai sensi dell’art. 2, comma 8, lettera “a” del DPR 122/2009, il Collegio definisce anche le modalità di
formulazione della valutazione del comportamento, espressa con voto numerico e formulata
collegialmente, nonché illustrata con specifica nota e riportata anche in lettere nel documento di
valutazione.
L’informazione circa il processo di apprendimento e gli esiti della valutazione, in attuazione dell’art. 7
comma1delgiàcitatoDPR122/2009,sonocomunicatiallefamiglietramitela“SchedadiValutazione”
consegnataperiodicamenteaigenitori(prima/secondadecadedifebbraioedopoilterminedellelezioni).
IlCollegiodeliberaquantosegue:
x Grigliedivalutazionedisciplinare
x insedediconsegnadellaschedadivalutazionefinale,sarannoeffettuate,anomedelConsigliodi
Classe,eventualicomunicazioniaggiuntive(notainformativaperlafamiglia)perlefamiglieper
glialunnidelleprimeesecondedellascuolasecondariadiprimogradochesonostatiammessialla
classesuccessivaconalcunecarenzeechepertantodovrannoesercitarsiduranteilperiodoestivo
Questoimpegnosaràverificatoall’iniziodell’annoscolasticosuccessivo.
x icriteridiassegnazionedelvotodiammissioneall’esamedistato
x icriteridicorrezionedelleprovescritte
x icriteridivalutazionedelcolloquioorale
x icriteridiattribuzionedelvotofinale
x icriteridiattribuzionedella“Lode”
x icriteriperlaformulazionedelgiudiziofinale
Perquantononprevistodalpresentedocumento,lascuolafariferimentoalcitatoD.P.R.n.122/2009
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HGDO'35JLXJQR
“Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. È ammesso alla classe
successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo di studi l’alunno che ha ottenuto una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”.
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GLFRRUGLQDPHQWRGHOOHQRUPHSHUODYDOXWD]LRQHGHJOLDOXQQLGLFXLDO'35JLXJQRQSUHYHGH
FKH ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell'orario annuale personalizzato”
&LzFRQVLGHUDWRDLILQLGHOODYDOLGLWjGHOO¶DQQRVFRODVWLFRLJHQLWRULVRQRLQYLWDWLDIDURVVHUYDUH
O¶REEOLJRGLIUHTXHQ]DHLOWRWDOHGHOOHRUHJLRUQDOLHUHHYLWDUHIUHTXHQWLULWDUGLHXVFLWHDQWLFLSDWH,QFDVL
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Treanni
IDENTITÀPERSONALE
Siriconosceallospecchio
Conosceilproprionome
Conosceilnomedeigenitori
Conosceilnomedeifratelli
Conosceilnomediunamico
Conosceilnomedeglioggettidiusoquotidiano
Rispondealrichiamodelproprionome
Sausareipronomituedio
AUTONOMIEPERSONALI
Savestirsiesvestirsidasolo
Èautonomoinbagno
Siorientaneglispazifamiliari(sezione,saloneetc.)
Mangiadasolousandoleposate
Impugnalamatitacorrettamente
ESPLORAZIONESENSOͲMOTORIA
SIMUOVECONBUONACOORDINAZIONE:
Nelcamminare
Nelcorrere
Nelsaltare
Nelloscendereesalirelescale
Sariprodurreposturesemplici
Satrasportareoggettisenzafarlicadere
Saevitareostacoli
RELAZIONE/COMUNICAZIONE
Saesprimereipropribisognifisiologici
Saraccontareconparoleproprieunfattoaccaduto
Sacomunicareconicompagni
Saattirarel’attenzionealtrui
Sachiedereaiuto,incasodinecessità
Cercalacompagniadeglialtri
Saoffrireaiutoaicompagni
DIMENSIONELUDICA
Dimostrapiacerenelgioco
Ècreativonelgioco
Giocaconuncompagno(preferibilmente)
Giocaconpiùcompagni(preferibilmente)
Cercalacompagniadegliadultinelgioco
Amafaregiochidicostruzione
Glipiacedipingereconilpennelloricoprendotuttoilfoglio
SI
NO
NON
SEMPRE
Quattroanni
CAMPIDIESPERIENZA
ILCORPOEILMOVIMENTO/IMMAGINI,SUONI,COLORI
Cammina,corre,saltaacomando
Saafferrarelapalla
Salanciarelapalla
Rotola
Striscia
Simuovesecondounritmoveloceolento
Impugnalamatitacorrettamente
Disegnalafiguraumanaconlatesta,tronco,gambee
braccia
Nominalepartichecompongonoilpropriocorpo
Riconosceenominacorrettamentetreoquattrocolori
Coloraidisegnirispettandoicontorni
PartecipavolentieriadattivitàritmicoͲmotorie
IDISCORSIELEPAROLE
Possiedeunlessicoadeguato
Rispondeadeguatamenteadomande
Raccontaun’esperienzavissuta
Riconoscefenomenimeteorologici:sole,vento,
temporale
ILSE’EL’ALTRO
Èautonomoneiserviziigienici
Utilizzainmodocorrettocucchiaioeforchetta
Chiedel’aiutodiuncompagnoincasodidifficoltà
Chiedel’aiutodiunadultoincasodidifficoltà
Riordinasurichiestaimateriali
Riordinaspontaneamenteimateriali
Partecipaadattivitàdigiocoinpiccoloograndegruppo
Capiscelanecessitàdirispettareiturinelgioco
Rispettaleregoledellavitadisezione
SI
NO
INPARTE
Cinqueanni
CAMPIDIESPERIENZA
ILCORPOEILMOVIMENTO/IMMAGINI,SUONI,COLORI
Cammina,corre,saltaacomando
Saltellaalternandoipiedi
Simuovearitmicamenteatempodimusica
Simuoveinbaseaconcettitopologici
Conosceedenominalevariepartidelcorpo
Disegnalafiguraumanariconoscibileconlatesta,iltronco,le
gambe,lebraccia
Copiaunquadrato
Copiauntriangolo
Scriveedisegnausandocondisinvolturamatiteepennelli
Conoscealmeno10o12colori
Coloraidisegnirispettandoicontorni
PartecipavolentieriadattivitàritmicoͲmotorie
IDISCORSIELEPAROLE
Ascoltaconinteresse
Comprendeciòchevieneraccontato
Raccontalesueesperienze
Partecipainmodocoerentealleconversazioni
Possiedeunlessicoadeguato
Èingradodiraggruppareglioggettiinordinealcolore
Èingradodiraggruppareglioggettiinordineallaforma
Èingradodiraggruppareglioggettiinordinealladimensione
ILSE’EL’ALTRO
Èautonomoneisuoibisogniprimari
Ècooperativocongliamici
Èprotettivoversoibambinipiùpiccoli
Riordinaspontaneamenteimateriali
Riordinasurichiestaimateriali
Comprendeerispettaleregoledelgruppo
SI
NO
INPARTE
48(67,21$5,2266(59$7,92,3'$
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HVHFX]LRQHROWUHDOUDJJLXQJLPHQWRGHOOHFRPSHWHQ]HHGHJOLRELHWWLYLGL
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GHOO¶LPSHJQRGHOO¶LQWHUHVVHHGHOODSDUWHFLSD]LRQHDOOHDWWLYLWjGLGDWWLFKH
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9$/87$=,21(
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SURFHVVLGLDSSUHQGLPHQWRROWUHFKHGLVWLPRORDGXQPLJOLRUDPHQWRFRQWLQXRGHOOH
SUHVWD]LRQL
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VHJXHFRQDWWHQ]LRQHH 2UJDQL]]DLOSURSULR
UHJROHGHOODYLWD
FRUUHWWRHDEEDVWDQ]D
LQWHUYLHQHLQPRGR ODYRURLQPRGRHIILFDFH
VFRODVWLFD
GLVSRQLELOH
DSSURSULDWR
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VRVWDQ]LDOPHQWHFRUUHWWR YLWDVFRODVWLFDWDOYROWD
HQHOODSDUWHFLSD]LRQH
DXWRQRPRHSURILFXR
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FRQVXSHUILFLDOLWj
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1RQVHPSUHULVSHWWDOH 6LLQWHUHVVDHSDUWHFLSD 8WLOL]]DXQPHWRGRGL
LQVWDXUDUHUDSSRUWLVHUHQL
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DGHJXDWDPHQWHDOOH
ODYRURJHQHUDOPHQWH
FRQDGXOWLHR
VFRODVWLFD
DWWLYLWjSURSRVWH
SURGXWWLYR
FRPSDJQL
3DUWHFLSDDOOHDWWLYLWj
7HQGHDOLPLWDUHL
GLGDWWLFKHPDSHU
8WLOL]]DXQPHWRGRGL
UDSSRUWLLQWHUSHUVRQDOL
(¶VFDUVDPHQWH
LPSHJQDUVLKDELVRJQR
ODYRURQRQVHPSUH
HRQHOODFRPXQLFD]LRQH ULVSHWWRVRGHOOHUHJROH
GLVWLPROLFRQWLQXLHRGL
DXWRQRPRHSURGXWWLYR
WHQGHDSUHYDULFDUHJOL
GHOODYLWDVFRODVWLFD
HVVHUHVHJXLWR
DOWUL
FRVWDQWHPHQWH
6IXJJHDOOHSURSULH
0DQLIHVWDRVWLOLWjH
6LULILXWDGLODYRUDUHR
DWWHJJLDPHQWLYLROHQWL 1RQULHVFHDGDFFHWWDUH UHVSRQVDELOLWjHQRQ
ODYRUDLQPRGR
SDUWHFLSDDOOHDWWLYLWj
OHUHJROHGHOODYLWD
QHLFRQIURQWLGHL
GLVSHUVLYRLPSUHFLVRH
GLGDWWLFKH
VFRODVWLFD
FRPSDJQLHPDQFDGL
GXQTXHLPSURGXWWLYR
GLVWXUEDQGROH
VHQVRGLUHVSRQVDELOLWj
/,9(//2
(&&(//(17(
277,02
',67,172
%8212
68)),&,(17(
,168)),&,(17(
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
$PELW &RPSHWHQ]H
R
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQH
GHOODFODVVHWHU]DGHOODVFXRODSULPDULD
Ascolto
e
parlato
L’allievopartecipaa
scambicomunicativi
(conversazione,
discussionediclasseo
digruppo)con
compagnieinsegnanti
rispettandoilturnoe
formulandomessaggi
chiariepertinenti,in
unregistroilpiù
possibileadeguatoalla
situazione.
Ascoltaecomprende
testiorali“diretti”o
“trasmessi”daimedia
cogliendoneilsenso,le
informazioniprincipali
eloscopo.
L’alunnoprendelaparolanegliscambicomunicativi
(dialogo,conversazione,discussione)rispettandoiturni
diparola.
Comprendel’argomentoeleinformazioniprincipalidi
discorsiaffrontatiinclasse.
Ascoltatestinarrativiedespositivimostrandodisaperne
cogliereilsensoglobaleeriesporliinmodocomprensibile
achiascolta.
Comprendeedàsempliciistruzionisuungiocoo
un’attivitàconosciuta.
Raccontastoriepersonaliofantasticherispettando
l’ordinecronologicoedesplicitandoleinformazioni
necessarieperchéilraccontosiachiaroperchiascolta.
Ricostruisceverbalmentelefasidiun’esperienzavissutaa
scuolaoinaltricontesti.
Lettura
Leggeecomprende
testidivariotipo,
continuienon
continui,neindividuail
sensoglobaleele
informazioniprincipali,
utilizzandostrategiedi
letturaadeguateagli
scopi.
Utilizzaabilità
funzionaliallostudio:
individuaneitesti
scrittiinformazioniutili
perl’apprendimentodi
unargomentodatoele
metteinrelazione;le
sintetizza,infunzione
anchedell’esposizione
orale;acquisisceun
primonucleodi
terminologiaspecifica.
Leggetestidivario
generefacentiparte
dellaletteraturaper
l’infanzia,siaavoce
altasiainlettura
silenziosaeautonoma
eformulasudiessi
giudizipersonali.
Scrivetesticorretti
nell’ortografia,chiarie
coerenti,legati
all’esperienzaealle
diverseoccasionidi
Padroneggialaletturastrumentale(didecifrazione)sia
nellamodalitàadaltavoce,curandonel’espressione,sia
inquellasilenziosa.
Prevedeilcontenutodiuntestosempliceinbasead
alcunielementicomeiltitoloeleimmagini;comprendeil
significatodiparolenonnoteinbasealtesto.
Leggetesti(narrativi,descrittivi,informativi)cogliendo
l’argomentodicuisiparlaeindividuandoleinformazioni
principalielelororelazioni.
Comprendetestiditipodiverso,continuienoncontinui,
invistadiscopipratici,diintrattenimentoedisvago.
Leggesempliciebrevitestiletterari,siapoeticisia
narrativi,mostrandodisapernecogliereilsensoglobale.
Leggesemplicitestididivulgazioneperricavarne
informazioniutiliadampliareconoscenzesuteminoti.
Scrittura
'LVFLSOLQD,7$/,$12
DDD6FXROD3ULPDULD
Acquisiscelecapacitàmanuali,percettiveecognitive
necessarieperl’apprendimentodellascrittura.
Scrivesottodettaturacurandoinmodoparticolare
l’ortografia.
Descrittori di voto
Ascolta,comprende,
interagisceinmodo:
Ͳ prolungato,pronto,
corretto,articolato,
pertinentee
approfondito,con
argomentazioni
elaborate;
Ͳ prolungato,pronto,
corretto,articolato,
pertinentee
approfondito;
Ͳ adeguato,pertinentee
corretto;
Ͳ prolungato,abbastanza
correttoepertinente;
Ͳ minimoepertempi
brevi,essenziale,
Ͳ pococorrettoenon
semprepertinente;
Ͳ limitato,inadeguato,
scorretto,non
pertinente.
Leggeinmodo:
Ͳ eccellente
Ͳ Corretto,scorrevoleed
espressivo
Ͳ Correttoescorrevole
Ͳ Abbastanzacorretto
Ͳ Meccanico
Ͳ Stentato
Comprendeinmodo:
Ͳ Eccellente
Ͳ Completoerapido
Ͳ Completo
Ͳ Corretto
Ͳ Essenziale
Ͳ Parzialee
frammentario
Scrivesottodettaturae/o
brevifrasistrutturatein
brevitestiautonomamente
inmodo
YRWR
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
scritturachelascuola
offre;rielaboratesti
parafrasandoli,
completandoli
trasformandoli.
Producesemplicitestifunzionali,narrativiedescrittivi
legatiascopiconcreti(perutilitàpersonale,per
comunicareconaltri,perricordare,ecc.)econnessicon
situazioniquotidiane(contestoscolasticoe/ofamiliare).
Comunicaconfrasisempliciecompiute,strutturatein
brevitesticherispettinoleconvenzioniortograficheedi
interpunzione.
Acquisizi
oneed
espansi
onedel
lessico
ricettivo
e
produtti
vo
Capisceeutilizza
nell’usooraleescrittoi
vocabolifondamentali
equellidialtouso;
capisceeutilizzaipiù
frequentitermini
specificilegatialle
disciplinedistudio.
Comprendeinbrevitestiilsignificatodiparolenoteenon
basandosisiasulcontestosiasullaconoscenzaintuitiva
dellefamigliediparole.
Ampliailpatrimoniolessicaleattraversoesperienze
scolasticheedextrascolasticheeattivitàdiinterazione
oraleedilettura.
Usainmodoappropriatoleparolemanmanoapprese.
Effettuasempliciricerchesuparoleedespressioni
presentineitesti,perampliareillessicod’uso.
Element
idi
gramma
tica
esplicita
e
riflessio
nisugli
usidella
lingua.
ͲRiflettesutestipropri
edaltruipercogliere
regolarità
morfosintattichee
caratteristichedel
lessico;riconosceche
lediversescelte
linguistichesono
correlateallavarietàdi
situazioni
comunicative.
ͲÈconsapevoleche
nellacomunicazione
sonousatevarietà
diversedilinguae
linguedifferenti
plurilinguismo).
ͲPadroneggiaed
applicainsituazioni
diverseleconoscenze
fondamentalirelative
all’organizzazione
logicoͲsintatticadella
frasesemplice,alle
partideldiscorso(o
categorielessicali)eai
principaliconnettivi.
Confrontatestipercogliernealcunecaratteristiche
specifiche(ades.maggioreominoreefficacia
comunicativa,differenzetratestooraleetestoscritto,
ecc.)
Riconosceseunafraseèonocompleta,costituitacioè
daglielementiessenziali(soggetto,verbo,complementi
necessari).
Prestaattenzioneallagrafiadelleparoleneitestie
applicaleconoscenzeortografichenellapropria
produzionescritta.
Ͳ
Corretto,ben
strutturatoecreativo
Ͳ correttoeben
strutturato
Ͳ Correttoechiaro
Ͳ Abbastanzacorrettoe
abbastanzachiaro
Ͳ Pococorrettoepoco
organizzato
Ͳ Scorrettoedisorganico
Conosce,capisceedutilizza
vocaboli:
Ͳ Conpienapadronanza
erielaborazione
personale.
Ͳ Conpienapadronanza
Ͳ Autonomamente.
Ͳ Inmodoabbastanza
adeguato.
Ͳ Sufficientemente.
Ͳ Concarenzedi
conoscenze.
Riconosceedusalalingua:
Ͳ Conpienapadronanza
Ͳ Conpadronanza
Ͳ Correttamente
Ͳ Abbastanza
correttamente
Ͳ Essenzialmente
Ͳ Conmoltelacune
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
$PELWR
Ascoltoe
parlato
Lettura
Scrittura
&RPSHWHQ]H
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD,7$/,$12
D D
6FXROD3ULPDULD
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD
GHOODVFXRODSULPDULD
L’allievopartecipaa
Ͳ Interagisceinmodocollaborativoinunaconversazione,inuna
scambicomunicativi
discussione,inundialogosuargomentidiesperienzadiretta,
(conversazione,
formulandodomande,dandorisposteefornendospiegazioni
discussionediclasseodi
edesempi.
gruppo)concompagnie
Ͳ
Comprendeiltemaeleinformazioniessenzialidi
insegnantirispettandoil
un’esposizione(direttaotrasmessa).
turnoeformulando
Ͳ
Comprendeloscopoel’argomentodimessaggitrasmessidai
messaggichiarie
pertinenti,inunregistro
media
ilpiùpossibileadeguato Ͳ Formuladomandepreciseepertinentidispiegazioneedi
allasituazione.
approfondimentoduranteodopol’ascolto.
Ͳ Comprendeconsegneeistruzioniperl’esecuzionediattività
Ascoltaecomprende
scolasticheedextrascolastiche.
testiorali“diretti”o
Ͳ
Coglieinunadiscussioneleposizioniespressedaicompagni
“trasmessi”daimedia
edesprimerelapropriaopinionesuunargomentoinmodo
cogliendoneilsenso,le
informazioniprincipalie
chiaroepertinente.
loscopo.
Ͳ Raccontaesperienzepersonaliostorieinventateorganizzando
ilraccontoinmodochiaro,rispettandol’ordinecronologicoe
logicoeinserendogliopportunielementidescrittivie
informativi.
Ͳ Organizzaunsemplicediscorsooralesuuntemaaffrontatoin
classeconunbreveinterventopreparatoinprecedenzao
un’esposizionesuunargomentodistudioutilizzandouna
scaletta.
Leggeecomprendetesti Ͳ Impiegatecnichediletturasilenziosaediletturaespressivaad
divariotipo,continuie
altavoce.
noncontinui,ne
Ͳ Usa,nellaletturadivaritipiditesto,opportunestrategieper
individuailsenso
analizzareilcontenuto;porsidomandeall’inizioedurantela
globaleeleinformazioni
letturadeltesto;cogliereindiziutiliarisolvereinodidella
principali,utilizzando
comprensione.
strategiedilettura
Ͳ Sfruttaleinformazionidellatitolazione,delleimmaginiedelle
adeguateagliscopi.
didascalieperfarsiun’ideadeltestochesiintendeleggere.
Utilizzaabilitàfunzionali Ͳ Leggeeconfrontainformazioniprovenientidatestidiversiper
allostudio:individuanei
farsiun’ideadiunargomento,pertrovarespuntiapartiredai
testiscrittiinformazioni
qualiparlareoscrivere.
utiliper
Ͳ
Ricercainformazioniintestididiversanaturaeprovenienza
l’apprendimentodiun
perscopipraticioconoscitivi,applicandotecnichedisupporto
argomentodatoele
allacomprensione
metteinrelazione;le
sintetizza,infunzione
Ͳ Segueistruzioniscritteperrealizzareprodotti,perregolare
anchedell’esposizione
comportamenti,persvolgereun’attività,perrealizzareun
orale;acquisisceun
procedimento.
primonucleodi
Ͳ Leggetestinarrativiedescrittivi,siarealisticisia
terminologiaspecifica.
fantastici,distinguendol’invenzioneletterariadallarealtà.
Leggetestidivario
Ͳ Leggetestiletterarinarrativi,inlinguaitaliana
generefacentiparte
dellaletteraturaper
contemporanea,esemplicitestipoeticicogliendoneilsenso,
l’infanzia,siaavoce
lecaratteristicheformalipiùevidenti,l’intenzione
altasiainlettura
comunicativadell’autoreedesprimendounmotivatoparere
silenziosaeautonomae
personale.
formulasudiessigiudizi
personali.
Scrivetesticorretti
Ͳ Raccoglieleidee,organizzarleperpunti,pianificarelatraccia
nell’ortografia,chiarie
diunraccontoodiun’esperienza.
coerenti,legati
all’esperienzaealle
Descrittori di voto
YRWR
Ascolta,comprende,
interagisceinmodo:
Ͳ prolungato,pronto,
corretto,articolato,
pertinente,
approfonditoecon
argomentazioni
elaborate;
Ͳ prolungato,pronto,
corretto,articolato,
pertinente;
Ͳ adeguato,pertinente
ecorretto;
Ͳ prolungato,
abbastanzacorrettoe
pertinente;
Ͳ minimoepertempi
brevi,essenziale;
Ͳ pococorrettoenon
semprepertinente;
Ͳ limitato,inadeguatoe
incongruente.
10
9
8
7
6
5
4
Leggeinmodo:
Ͳ Eccellente
Ͳ Corretto,scorrevole
edespressivo
Ͳ Correttoe
scorrevole
Ͳ Abbastanza
corretto
Ͳ Meccanico
Ͳ Stentato
Ͳ Nonautonomo
Comprendeinmodo:
Ͳ eccellente
Ͳ Completoerapido
Ͳ Completo
Ͳ Corretto
Ͳ Essenziale
Ͳ Parzialee
frammentario
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
Scrivesottodettatura
e/obrevifrasi
strutturateinbrevitesti
Ͳ Produceraccontiscrittidiesperienzepersonaliovissuteda
altrichecontenganoleinformazioniessenzialirelativea
persone,luoghi,tempi,situazioni,azioni.
Ͳ Scrivelettereindirizzateadestinatarinoti,lettereaperteo
breviarticolidicronaca,adeguandoiltestoaidestinatarie
allesituazioni.
Ͳ Esprimereperiscrittoesperienze,emozioni,statid’animo
sottoformadidiario.
Ͳ Rielaboratestieneredigedinuovi,ancheutilizzando
programmidivideoscrittura.
Ͳ Scrivesemplicitestiregolativioprogettischematiciper
l’esecuzionediattività
Ͳ Realizzatesticollettiviperrelazionaresuesperienze
scolasticheeargomentidistudio.
Ͳ Producetesticreativisullabasedimodellidati
Ͳ Sperimentaliberamente,ancheconl’utilizzodelcomputer,
diverseformediscrittura,adattandoillessico,lastrutturadel
testo,l’impaginazione,lesoluzionigraficheallaformatestuale
sceltaeintegrandoeventualmenteiltestoverbalecon
materialimultimediali.
Ͳ Producetestisostanzialmentecorrettidalpuntodivista
ortografico,morfosintattico,lessicale,rispettandolefunzioni
sintattichedeiprincipalisegniinterpuntivi.
Ͳ Comprendeedutilizzareinmodoappropriatoillessicodi
Capisceeutilizza
nell’usooraleescrittoi
base.
vocabolifondamentalie Ͳ Arricchisceilpatrimoniolessicaleattraversoattività
quellidialtouso;
comunicativeorali,diletturaediscritturaeattivandola
capisceeutilizzaipiù
conoscenzadelleprincipalirelazionidisignificatotrale
frequentitermini
parole.
specificilegatialle
Ͳ Comprendecheleparolehannodiverseaccezionie
disciplinedistudio.
individuarel’accezionespecificadiunaparolainuntesto.
Ͳ Comprende,neicasipiùsempliciefrequenti,l’usoeil
significatofiguratodelleparole.
Ͳ Comprendeeutilizzareparoleeterminispecificilegatialle
disciplinedistudio.
Ͳ Utilizzaildizionariocomestrumentodiconsultazione.
ͲRiflettesutestipropri
Ͳ Relativamenteatestioinsituazionidiesperienzadiretta,
edaltruiecoglie
riconoscelavariabilitàdellalinguaneltempoenellospazio
regolarità
geografico,socialeecomunicativo.
morfosintattichee
Ͳ Conosceiprincipalimeccanismidiformazionedelleparole
caratteristichedel
(parolesemplici,derivate,composte).
lessico;riconoscechele
Ͳ
Comprendeleprincipalirelazionidisignificatotraleparole
diversescelte
(somiglianze,differenze,appartenenzaauncampo
linguistichesono
correlateallavarietàdi
semantico).
situazionicomunicative. Ͳ Riconoscelastrutturadelnucleodellafrasesemplice(la
ͲÈconsapevolechenella
cosiddettafraseminima):predicato,soggetto,altrielementi
comunicazionesono
richiestidalverbo.
usatevarietàdiversedi
Riconosceinunafraseoinuntestolepartideldiscorso,o
Ͳ
linguaelinguedifferenti
categorielessicali,riconoscerneiprincipalitratti
ͲPadroneggiaedapplica
grammaticali;riconoscerelecongiunzionidiusopiù
insituazionidiversele
conoscenze
frequente(comee,ma,infatti,perché,quando).
fondamentalirelative
Ͳ Conoscelefondamentaliconvenzioniortograficheeservirsi
all’organizzazione
diquestaconoscenzaperrivederelapropriaproduzione
logicoͲsintatticadella
scrittaecorreggereeventualierrori.
frasesemplice,alleparti
deldiscorsoeai
principaliconnettivi.
diverseoccasionidi
scritturachelascuola
offre;rielaboratesti
parafrasandoli,
completandoli
trasformandoli.
Acquisizio
need
espansion
edel
lessico
ricettivoe
produttiv
o
Elementi
di
grammati
ca
esplicitae
riflessioni
sugliusi
della
lingua.
autonomamentein
modo
Ͳ Eccellente
Ͳ Moltocorrettoe
benstrutturato
Ͳ Correttoechiaro
Ͳ Abbastanza
correttoe
abbastanzachiaro
Ͳ Pococorrettoe
pocoorganizzato
Ͳ Scorrettoe
disorganico
10
9
8
7
6
5
Conosce,capisceed
utilizzavocaboli
Ͳ Conpienapadronanza,
rielaborazionepersonale
ecreatività.
Ͳ Conpienapadronanzae
rielaborazione
personale
Ͳ Autonomamente.
Ͳ Inmodoabbastanza
adeguato.
Ͳ Sufficientemente.
Ͳ Concarenzedi
conoscenze.
10
9
8
7
6
5
Riconosceedusala
lingua:
Ͳ Conpiena
padronanza
Ͳ Conpadronanza
Ͳ Correttamente
Ͳ Abbastanza
correttamente
Ͳ Essenzialmente
Ͳ Conmoltelacune
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD6725,$
D D D
6FXROD3ULPDULD
$PELWR
&RPSHWHQ]H
USODELLEFONTI
L'alunnoriconosceelementi
significatividelpassatodelsuo
ambientedivita.
Riconosceedesplorainmodovia
viapiùapprofonditoletracce
storichepresentinelterritorioe
comprendel'importanzadel
patrimonioartisticoeculturale.
Usalalineadeltempoper
organizzareinformazioni,
conoscenze,periodieindividuare
successioni,contemporaneità,
durate,periodizzazioni.
Individualerelazionitragruppi
umaniecontestispaziali.
Organizzaleinformazioniele
conoscenze,tematizzandoeusando
leconcettualizzazionipertinenti.
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI
STRUMENTI
CONCETTUALI
PRODUZIONE
SCRITTAEORALE
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOOD
VFXRODSULPDULD
Descrittori di voto
YRWR
Ͳ L’alunnoindividualetracceeleusa
comefontiperprodurreconoscenze
sulpropriopassato,dellagenerazione
degliadultiedellacomunitàdi
appartenenza.
Ͳ Ricava da fonti di tipo diverso
informazioni e conoscenze su aspetti
delpassato.
Individualetracceesa
usarlenellaricostruzione
deifattiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Ͳ Rappresentagraficamentee
verbalmenteleattività,ifattivissutie
narrati.
Ͳ Riconoscerelazionidisuccessioneedi
contemporaneità,durate,periodi,
ciclitemporali,mutamenti,in
fenomeniedesperienzevissutee
narrate.
Ͳ Comprendelafunzioneel’usodegli
strumenticonvenzionaliperla
misurazioneelarappresentazionedel
tempo(orologio,calendario,linea
temporale…).
Comprendeitestistoricipropostie Ͳ Segueecomprendevicendestoriche
saindividuarnelecaratteristiche.
attraversol’ascoltooletturaditesti
Comprendeavvenimenti,fattie
dell’antichità,distorie,
fenomenidellesocietàeciviltàche
Ͳ racconti,biografiedigrandidel
hannocaratterizzatolastoria
passato.
dell’umanitàdalpaleoliticoallafine
Organizzaleconoscenzeacquisitein
Ͳ
delmondoanticoconpossibilitàdi
semplicischemitemporali.
aperturaediconfrontoconla
contemporaneità.Comprende
Ͳ Individuaanalogieedifferenze
aspettifondamentalidelpassato
attraversoilconfrontotraquadri
dell’Italiadalpaleoliticoallafine
storicoͲsocialidiversi,lontaninello
dell’imperoromanod’Occidente,
spazioeneltempo.
conpossibilitàdiaperturaedi
confrontoconlacontemporaneità.
UsacartegeoͲstoriche,anchecon
l’ausiliodistrumentiinformatici.
Raccontaifattistudiatiesa
Ͳ Rappresentareconoscenzeeconcetti
produrretestistorici,anchecon
appresimediantegrafismi,disegni,
risorsedigitali.
testiscrittieconrisorsedigitali.
Ͳ Riferireinmodosempliceecoerente
leconoscenzeacquisite.
Collocanellospazioenel
tempofattiedeventiin
modo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Mostradipossederee
applicareiconcetti
acquisitiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Rappresentaconcettie
conoscenzeinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
$PELWR
&RPSHWHQ]H
USODELLEFONTI
L'alunnoriconosceelementisignificativi Ͳ L’alunnoproduceinformazionicon
delpassatodelsuoambientedivita.
fontididiversanaturautilialla
Riconosceedesplorainmodoviavia
ricostruzionediunfenomeno
piùapprofonditoletraccestoriche
storico.
presentinelterritorioecomprende
Ͳ Rappresenta,inunquadrostoricoͲ
l'importanzadelpatrimonioartisticoe
culturale. sociale,leinformazioniche
scaturisconodalletraccedel
passatopresentisulterritorio
vissuto.
Usalalineadeltempoperorganizzare
Ͳ LeggeunacartastoricoͲgeografica
informazioni,conoscenze,periodie
relativaalleciviltàstudiate.
individuaresuccessioni,
Ͳ UsacronologieecartestoricoͲ
contemporaneità,durate,
geograficheperrappresentarele
periodizzazioni.
conoscenze.
Individualerelazionitragruppiumanie Ͳ Confrontaiquadristoricidelle
civiltàaffrontate.
contestispaziali.
Organizzaleinformazioniele
conoscenze,tematizzandoeusandole
concettualizzazionipertinenti.
Comprendeitestistoricipropostiesa
Ͳ Usailsistemadimisuraoccidentale
individuarnelecaratteristiche.
deltempostorico(avantiCristo–
Comprendeavvenimenti,fattie
dopoCristo)ecomprendeisistemi
fenomenidellesocietàeciviltàche
dimisuradeltempostoricodialtre
hannocaratterizzatolastoria
civiltà.
dell’umanitàdalpaleoliticoallafinedel
Ͳ Elaborarappresentazionisintetiche
mondoanticoconpossibilitàdi
dellesocietàstudiate,mettendoin
aperturaediconfrontoconla
contemporaneità.
rilievolerelazionifraglielementi
Comprendeaspettifondamentalidel
caratterizzanti.
passatodell’Italiadalpaleoliticoalla
finedell’imperoromanod’Occidente,
conpossibilitàdiaperturaedi
confrontoconlacontemporaneità.
UsacartegeoͲstoriche,anchecon
l’ausiliodistrumentiinformatici.
Raccontaifattistudiatiesaprodurre
Ͳ Confrontaaspetticaratterizzantile
testistorici,ancheconrisorsedigitali.
diversesocietàstudiateanchein
rapportoalpresente.
Ͳ Ricavaeproduceinformazionida
grafici,tabelle,cartestoriche,
repertiiconograficieconsultatesti
digenerediverso,manualisticie
non,cartaceiedigitali.
Ͳ Esponeconcoerenzaconoscenzee
concettiappresi,usandoil
linguaggiospecificodelladisciplina.
Ͳ Elaboraintestioraliescrittigli
argomentistudiati,ancheusando
risorsedigitali.
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI
STRUMENTI
CONCETTUALI
PRODUZIONE
SCRITTAEORALE
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD6725,$
D D
6FXROD3ULPDULD
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWDGHOOD
VFXRODSULPDULD
Descrittori di voto
YRWR
Individualetracceesa
usarlenella
ricostruzionedeifattiin
modo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Collocanellospazioe
neltempofattied
eventiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Mostradipossederee
applicareiconcetti
fondamentalidella
storiainmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Rappresenta,comunica
concettieconoscenze
inmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD*(2*5$),$
D D D
6FXROD3ULPDULD
&RPSHWHQ]H
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOOD
VFXRODSULPDULD
Descrittori di voto
YRWR
Orientamento
L'alunnosiorientanellospazio
circostanteesullecarte
geografiche,utilizzandoriferimenti
topologiciepunticardinali.
L’alunnosimuoveconsapevolmente
nellospaziocircostante,orientandosi
attraversopuntidiriferimento,
utilizzando
gliindicatoritopologici(avanti,dietro,
sinistra,destra,ecc.)elemappedi
spazinotichesi
formanonellamente(cartementali).
10
9
8
7
6
5
Linguaggiodella
geograficità
UtilizzaillinguaggiodellageoͲ
graficitàperinterpretarecarte
geograficheegloboterrestre,
realizzaresemplicischizzi
cartograficiecartetematiche,
progettarepercorsieitineraridi
viaggio.
Ricavainformazionigeograficheda
unapluralitàdifonti(cartografiche
esatellitari,fotografiche,artisticoͲ
letterarie).
Riconosceedenominaiprincipali
“oggetti”geograficifisici(fiumi,
monti,pianure,coste,colline,
laghi,mari,oceani…).
Individuaicarattericheconnotano
ipaesaggi(dimontagna,collina,
pianura,vulcanici,ecc.)con
particolareattenzioneaquelli
italiani,eindividuaanalogiee
differenzeconiprincipalipaesaggi
europeiedialtricontinenti
Rappresentainprospettivaverticale
oggettieambientinoti(pianta
dell’aula,ecc.)etracciapercorsi
effettuatinellospaziocircostante.
–Leggeeinterpretalapiantadello
spaziovicino.
Siorientanellospazio
vissutoinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
Mostradipossederee
usareillinguaggiodella
geograficitàinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
Individuaglielementidi
unambienteinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Comprendeericonoscei
sistemiterritorialiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Paesaggio
Regioneesistema
territoriale
$PELWR
Conosceilterritoriocircostante
attraversol’approcciopercettivoe
l’osservazionediretta.
Individuaedescriveglielementifisici
eantropicichecaratterizzanoi
paesaggidell’ambientedi
vitadellapropriaregione.
Coglieneipaesaggimondialidella Comprendecheilterritorioèuno
storialeprogressivetrasformazioni
spazioorganizzatoemodificatodalle
operatedall’uomosulpaesaggio
attivitàumane.
naturale.
Sirendecontochelospazio
Riconosce,nelproprioambientedi
geograficoèunsistematerritoriale, vita,lefunzionideivarispazieleloro
costituitodaelementifisicie
connessioni,gliinterventipositivie
antropicilegatidarapportidi
negatividell’uomoeprogetta
connessionee/odiinterdipendenza. soluzioni,esercitandolacittadinanza
attiva.
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD*(2*5$),$
D D
6FXROD3ULPDULD
$PELWR
&RPSHWHQ]H
Orientamento
L'alunnosiorientanellospazio
circostanteesullecarte
geografiche,utilizzando
riferimentitopologiciepunti
cardinali.
Linguaggiodella
geograficità
Paesaggio
Regioneesistema
territoriale
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD
GHOODVFXRODSULPDULD
Siorientautilizzandolabussolaeipunti
cardinaliancheinrelazionealSole.
Estendelepropriecartementalial
territorioitaliano,all’Europaeaidiversi
continenti,attraversoglistrumenti
dell’osservazioneindiretta(filmatie
fotografie,documenticartografici,
immaginidatelerilevamento,
elaborazionidigitali,ecc.).
UtilizzaillinguaggiodellageoͲ
Ͳ Analizzaiprincipalicaratterifisici
graficitàperinterpretarecarte
delterritorio,fattiefenomenilocali
geograficheegloboterrestre,
eglobali,interpretandocarte
realizzaresemplicischizzi
geografichedidiversascala,carte
cartograficiecartetematiche,
tematiche,grafici,elaborazioni
progettarepercorsieitineraridi
digitali,repertoristatisticirelativia
viaggio.
indicatorisocioͲdemograficied
Ricavainformazioni
economici.
geografichedaunapluralitàdi
Ͳ Localizzasullacartageografica
fonti(cartograficheesatellitari,
dell’Italialeregionifisiche,storichee
fotografiche,artisticoͲletterarie).
amministrative;localizzasul
planisferoesulglobolaposizione
Riconosceedenominaiprincipali
dell’ItaliainEuropaenelmondo.
“oggetti”geograficifisici(fiumi,
Ͳ Localizzaleregionifisicheprincipali
monti,pianure,coste,colline,
laghi,mari,oceani…).
eigrandicaratterideidiversi
continentiedeglioceani.
Conosceglielementichecaratterizzano
Individuaicaratteriche
iprincipalipaesaggiitaliani,europeie
connotanoipaesaggi(di
mondiali,individuandoleanalogieele
montagna,collina,pianura,
vulcanici,ecc.)conparticolare
differenze(ancheinrelazioneaiquadri
socioͲstoricidelpassato)eglielementi
attenzioneaquelliitaliani,e
diparticolarevaloreambientalee
individuaanalogieedifferenze
coniprincipalipaesaggieuropeie culturaledatutelareevalorizzare.
dialtricontinenti
Coglieneipaesaggimondiali
dellastorialeprogressive
trasformazionioperatedall’uomo
sulpaesaggionaturale.
Sirendecontochelospazio
geograficoèunsistema
territoriale,costituitodaelementi
fisicieantropicilegatidarapporti
diconnessionee/odi
interdipendenza.
Acquisisceilconcettodiregione
geografica(fisica,climatica,storicoͲ
culturale,amministrativa)eutilizzarloa
partiredalcontestoitaliano.
Individuaproblemirelativiallatutelae
valorizzazionedelpatrimonionaturalee
culturale,proponendosoluzioniidonee
nelpropriocontestodivita.
Descrittori di voto
YRWR
Siorientanellospazioe
sullecartegeografichein
modo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Mostradipossederee
usareillinguaggiodella
geograficitàinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
Conosceedescrivegli
elementidiunambientein
modo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
Comprendeericonoscei
sistemiterritorialiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
frammentario
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
$PELWR
&RPSHWHQ]H
Numeri
L’alunnosimuovecon
sicurezzanelcalcoloscrittoe
mentaleconinumerinaturali
esavalutarel’opportunitàdi
ricorrereaunacalcolatrice.
Riconosceedutilizza
rappresentazionidiversedi
oggettimatematici(numeri
decimali,frazioni,percentuali,
scalediriduzione,…)
Spazioe
figure
Riconosceerappresenta
formedelpianoedellospazio,
relazioniestrutturechesi
trovanoinnaturaochesono
statecreatedall’uomo.
Descrivere,denominae
classificafigureinbasea
caratteristichegeometriche,ne
determinamisure,progettae
costruiscemodelliconcretidi
variotipo.
Utilizzastrumentiperil
disegnogeometrico(riga,
compasso,squadra)eipiù
comunistrumentidimisura
(metro,goniometro).
Ͳ Ricercadatiperricavare
informazioniecostruisce
rappresentazioni(tabellee
grafici.Ricavainformazioni
anchedatabelleegrafici.
Ͳ Riconosceequantifica,in
casisemplici,situazionidi
incertezza.Ͳ
Ͳ Leggeecomprendetesti
checoinvolgonoaspetti
logiciematematici.
Relazioni,
datie
previsioni
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD0$7(0$7,&$
DDD6FXROD3ULPDULD
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQH Descrittori di
GHOODFODVVHWHU]DGHOODVFXRODSULPDULD voto
Ͳ L’alunnocontaoggettioeventi,avocee
mentalmente,insensoprogressivoeregressivoe
persaltididue,tre,...
Ͳ Leggeescriveinumerinaturaliinnotazione
decimale,avendoconsapevolezzadellanotazione
posizionale;liconfrontaeliordina,anche
rappresentandolisullaretta.
Ͳ Eseguementalmentesemplicioperazioniconi
numerinaturalieverbalizzaleproceduredi
calcolo.
Ͳ Conosceconsicurezzaletabellinedella
moltiplicazionedeinumerifinoa10.
Ͳ Esegueleoperazioniconinumerinaturalicongli
algoritmiscrittiusuali.
Ͳ Legge,scrive,confrontanumeridecimali,li
rappresentasullarettaedeseguesemplici
addizioniesottrazioni,ancheconriferimentoalle
moneteoairisultatidisemplicimisure.
Ͳ Percepiscelapropriaposizionenellospazioestima
distanzeevolumiapartiredalpropriocorpo.
Ͳ Comunicalaposizionedioggettinellospaziofisico,
siarispettoalsoggetto,siarispettoadaltre
personeooggetti,usandoterminiadeguati
(sopra/sotto,davanti/dietro,destra/sinistra,
dentro/fuori).
Ͳ Esegueunsemplicepercorsopartendodalla
descrizioneverbaleodaldisegno,descriveun
percorsochesistafacendoedaleistruzionia
qualcunoperchécompiaunpercorsodesiderato.
Ͳ Riconosce,denominaedescrivefigure
geometriche.
Ͳ Disegnafiguregeometricheecostruiscemodelli
materialianchenellospazio.
Ͳ Classificanumeri,figure,oggettiinbaseaunaopiù
proprietà,utilizzandorappresentazioniopportune,
asecondadeicontestiedeifini.
Ͳ Argomentasuicriterichesonostatiusatiper
realizzareclassificazionieordinamentiassegnati.
Ͳ Leggeerappresentarelazioniedaticon
diagrammi,schemietabelle.
Ͳ Misuragrandezze(lunghezze,tempo,ecc.)
utilizzandosiaunitàarbitrariesiaunitàe
strumenti
Ͳ convenzionali(metro,orologio,ecc.).
YRWR
Conta,legge,scrive,
confrontaeordinai
numeriinmodo:
eccellente
sicuroecorretto
corretto
adeguato
sufficiente
inadeguato
Eseguementalmentee
periscrittooperazioni
coninumerinaturaliin
modo:
eccellente
sicuroecorretto
corretto
adeguato
sufficiente
inadeguato
Esegueaddizionie
sottrazioniconinumeri
decimaliinmodo:
eccellente
sicuroecorretto
corretto
adeguato
sufficiente
inadeguato
Siorientanellospazio,
riconosce,denomina,
descriveedisegna
figuregeometrichein
modo:
eccellente
autonomo
corretto
abbastanzacorretto
sufficiente
incerto
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
Classifica,argomenta
suicriteridi
classificazione,leggee
rappresentadati,
misuragrandezzein
modo:
eccellente
autonomoecorretto
corretto
adeguato
essenziale
inadeguato
10
9
8
7
6
5
Ͳ Riescearisolverefacili
problemiintuttigliambiti
dicontenuto,mantenendo
ilcontrollosiasulprocesso
risolutivo,siasuirisultati.
Ͳ Descriveilprocedimento
seguitoericonosce
strategiedisoluzione
diversedallapropria.
Ͳ Costruisceragionamenti
formulandoipotesi,
sostenendoleproprieidee
econfrontandosiconil
puntodivistadialtri.
Ͳ L’alunnosviluppaun
atteggiamentopositivo
rispettoallamatematica,
attraversoesperienze
significative,cheglihanno
fattointuirecomegli
strumentimatematiciche
haimparatosianoutiliper
operarenellarealtà.
$PELW
R
&RPSHWHQ]H
Numeri
L’alunnocalcolainmodorapidoe
preciso.Applicaproprietàe
individuaprocedimentie
collegamentiinterdisciplinariin
modoautonomoecreativo.
L’alunnocalcolainmodorapidoe
preciso.Applicaproprietàe
individuaprocedimentiinmodo
autonomo
Calcolainmodopreciso,corretto,
rispettandoitempi.Applica
proprietàeindividua
procedimentiinmodopertinente.
Calcolainmodocorretto.Applica
proprietàeindividua
procedimentiinmodopertinente.
Calcolainmodoadeguato,
Individuaeapplicaproprietàe
proceduredibase.
Calcolainmodoapprossimato,
individuaeapplicaproprietàe
proceduredibaseinmodo
inadeguato
Conosce,comprende,utilizzai
Riconosceerappresenta Ͳ Descrive,denominaeclassificafigure
formedelpianoedello
geometriche,identificandoelementisignificativie contenutiinmanieraautonoma,
operacollegamenti
spazio,relazioniestrutture simmetrie,anchealfinedifarleriprodurreda
chesitrovanoinnaturao
interdisciplinari.
altri.
–Riproduceunafigurainbaseaunadescrizione,
chesonostatecreate
Conosce,comprendeeutilizzai
utilizzandoglistrumentiopportuni
dall’uomo.
contenutiinmanieraautonoma.
–Utilizzailpianocartesianoperlocalizzarepunti.
–Costruisceeutilizzamodellimaterialinellospazio enelpianocomesupportoaunaprimacapacità
Conosce,comprendeeutilizzai
Descrivere,denominae
divisualizzazione.
contenutiinmanieracorretta.
classificafigureinbasea
–Riconoscefigureruotate,traslateeriflesse.
caratteristiche
geometriche,nedetermina –Confrontaemisuraangoliutilizzandoproprietàe Conosceicontenutiinmodo
adeguato,comprendeeutilizzai
strumenti.
misure,progettae
procedimentidibase
costruiscemodelliconcreti –Utilizzaedistinguefraloroiconcettidi
padroneggiandoli.
perpendicolarità,parallelismo,orizzontalità,
divariotipo.
verticalità,parallelismo.
–Riproduceinscalaunafiguraassegnata
Conosceicontenutiessenzialie
Utilizzastrumentiperil
disegnogeometrico(riga, –Determinailperimetrodiunafigurautilizzandole comprendeiprocedimentidi
compasso,squadra)eipiù piùcomuniformuleoaltriprocedimenti.
base.
comunistrumentidi
–Determinal’areadirettangolietriangoliedialtre Conosceicontenutiessenzialie
misura(metro,
figureperscomposizioneoutilizzandolepiù
goniometro).
comuniformule.
comprendeiprocedimentidibase
inmodoinadeguato.
–Riconoscerappresentazionipianedioggetti
tridimensionali,identificapuntidivistadiversidi
unostessooggetto(dall’alto,difronte,ecc.).
Spazioe
figure
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD0$7(0$7,&$
DD6FXROD3ULPDULD
L’alunnosimuovecon
sicurezzanelcalcoloscritto
ementaleconinumeri
naturaliesavalutare
l’opportunitàdiricorrerea
unacalcolatrice.
Riconosceedutilizza
rappresentazionidiversedi
oggettimatematici(numeri
decimali,frazioni,
percentuali,scaledi
riduzione,…)
,QGLFDWRULDOWHUPLQHGHOODFODVVH
TXLQWDGHOODVFXRODSULPDULD
Ͳ Legge,scrive,confrontanumeridecimali.
Ͳ Eseguelequattrooperazioniconsicurezza,
valutandol’opportunitàdiricorrerealcalcolo
mentale,scrittooconlacalcolatriceaseconda
dellesituazioni.
Ͳ Esegueladivisioneconrestofranumeri
naturali;individuamultipliedivisoridiun
numero.
Ͳ Stimailrisultatodiunaoperazione.
Ͳ Operaconlefrazioniericonoscerefrazioni
equivalenti.
Ͳ Utilizzanumeridecimali,frazioniepercentuali
perdescriveresituazioniquotidiane.
Ͳ Interpretainumeriinterinegativiincontesti
concreti.
Ͳ Rappresentainumericonosciutisullarettae
utilizzascalegraduateincontestisignificativi
perlescienzeeperlatecnica.
Ͳ Conoscesistemidinotazionedeinumeriche
sonoosonostatiinusoinluoghi,tempie
culturediversedallanostra.
Descrittori di voto
YRWR
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
Relazioni,
datie
previsioni
Ricercadatiperricavare
informazioniecostruisce
rappresentazioni(tabellee
grafici.Ricavainformazioni
anchedatabelleegrafici.
Riconosceequantifica,in
casisemplici,situazionidi
incertezza.Ͳ
Leggeecomprendetesti
checoinvolgonoaspetti
logiciematematici.
Riescearisolverefacili
problemiintuttigliambiti
dicontenuto,mantenendo
ilcontrollosiasulprocesso
risolutivo,siasuirisultati.
Descriveilprocedimento
seguitoericonosce
strategiedisoluzione
diversedallapropria.
Costruisceragionamenti
formulandoipotesi,
sostenendoleproprieidee
econfrontandosiconil
puntodivistadialtri.
L’alunnosviluppaun
atteggiamentopositivo
rispettoallamatematica,
attraversoesperienze
significative,cheglihanno
fattointuirecomegli
strumentimatematiciche
haimparatosianoutiliper
operarenellarealtà.
Rappresentarelazioniedatie,insituazioni
significative,utilizzalerappresentazioniper
ricavareinformazioni,formularegiudizie
prenderedecisioni.
Usalenozionidifrequenza,dimodaedimedia
aritmetica,seadeguataallatipologiadeidatia
disposizione.
Rappresentaproblemicontabelleegraficichene
esprimonolastruttura.
Utilizzaleprincipaliunitàdimisuraperlunghezze,
angoli,aree,volumi/capacità,intervallitemporali,
masse,pesipereffettuaremisureestime.
Passadaun’unitàdimisuraaun’altra,
limitatamentealleunitàdiusopiùcomune,anche
nelcontestodelsistemamonetario.
Insituazioniconcrete,diunacoppiadieventi
intuisceecominciaadargomentarequalèilpiù
probabile,dandounaprimaquantificazionenei
casipiùsemplici,oppurericonoscesesitrattadi
eventiugualmenteprobabili.
Riconosceedescriveregolaritàinunasequenzadi
numeriodifigure.
Osserva,classifica,coglie
analogieedifferenzediun
fenomenoinmodoautonomoe
creativo.Individuaconsicurezza
procedurerisolutivedisituazioni
problematiche.
Osserva,classificaecoglie
analogieedifferenzediun
fenomenoinmodoautonomoe
corretto.
Elaborainmodoautonomo
procedurerisolutivedisituazioni
problematiche
Osserva,classificaecoglie
analogieedifferenzediun
fenomenoinmodocorretto.
Elaboraprocedurerisolutivedi
situazioniproblematicheinmodo
corretto.
Osserva,classificaecoglie
analogieedifferenzediun
fenomenoinmodoadeguato.
Elaboraprocedurerisolutivedi
situazioniproblematicheinmodo
adeguato.
Osservaifenomenienecogliegli
elementiessenzialiRisolve
sempliciproblemi.
Osservaifenomeniinmodo
inadeguato.Risolvesemplici
problemisolosesostenuto.
10
9
8
7
6
5
$PELWR &RPSHWHQ]H
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD6&,(1=(
D D D
6FXROD3ULPDULD
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOODVFXROD
SULPDULD
Descrittori di voto
YRWR
Osserva,individua/classifica/coglie
analogieedifferenzeconsicurezzae
approfondimentilequalitàeleproprietà
deglioggettiedeimateriali.
Osserva,individua/classifica/
coglie
analogie e differenze con sicurezza le
qualità e le proprietà degli oggetti e dei
materiali.
Osserva, individua/classifica/ coglie
analogie e differenze le proprietà degli
oggettiedeimateriali.
Osserva,individua/classifica/coglie
analogieedifferenzeinmodoadeguato
lequalitàeleproprietàdeglioggettie
deimateriali.
Osserva e individua/classifica/ coglie
analogie e differenze con qualche
incertezza le qualità e le proprietà degli
oggetti.
Osserva, individua/classifica/ coglie
analogieedifferenzeinmodoinadeguato
lequalitàele
proprietàdeglioggetti
Effettuaesperimenti/formulaipotesie
prospettasoluzioniinmodoautonomo,
correttoecreativo.
Effettuaesperimenti/formulaipotesie
prospettasoluzioniinmodoautonomo,
corretto.
Effettuasempliciesperimenti/formula
ipotesieprospettasoluzioniinmodo
corretto.
Effettuasempliciesperimenti/formula
ipotesieprospettasoluzioniinmodo
adeguato.
Guidatoeffettuasempliciesperimenti/
formulaipotesieprospettasoluzioni.
Effettuaesperimenti/formulaipotesie
prospettasoluzioniinmodo
inadeguato.
Usaconpadronanzaillinguaggio
scientifico(raccogliedati,
rappresentagraficamente,interpreta).
10
9
8
7
6
5
Esplorar
ee
descrive
re
oggettie
material
i
L’alunnosviluppa
atteggiamentidicuriositàe
modidiguardareilmondo
chelostimolanoacercare
spiegazionidiquellochevede
succedere.
ͲEsploraifenomeniconun
approccioscientifico:con
l’aiutodell’insegnante,dei
compagni,inmodo
autonomo,osservaedescrive
losvolgersideifatti,formula
domande,anchesullabasedi
ipotesipersonali,proponee
realizzasempliciesperimenti.
L’alunnoindividua,attraversol’interazione
diretta,lastrutturadioggettisemplici,ne
analizzaqualitàeproprietà,
lidescrivenellalorounitarietàenelleloro
parti,liscomponeericompone,ne
riconoscefunzioni
emodid’uso.
Saseriareeclassificareoggettiinbasealle
loroproprietà.
Individuastrumentieunitàdimisura
appropriatiallesituazioniproblematichein
esame,effettuamisure
eusalamatematicaconosciutapertrattarei
dati.
Descrivesemplicifenomenidellavita
quotidianalegatiailiquidi,alcibo,alleforze
ealmovimento,
alcalore,ecc.
Osservar
ee
sperime
ntaresul
campo
ͲIndividuaneifenomeni
uguaglianzeedifferenze,fa
misurazioni,registradati
significativi,identifica
relazionispazioͲtemporali.
ͲIndividuaaspettiqualitativie
quantitativineifenomeni,
producerappresentazioni
graficheeschemidilivello
adeguato,elaborasemplici
modelli.
Ͳ Osservaimomentisignificativinellavitadi
pianteeanimali,realizzandoallevamenti
inclassedipiccolianimali,seminein
terrarieorti,ecc.
Ͳ Individuasomiglianzeedifferenzenei
percorsidisviluppodiorganismianimalie
vegetali.
Ͳ Osserva,conusciteall’esterno,le
caratteristichedeiterreniedelleacque.
Ͳ Osservaeinterpretaletrasformazioni
ambientalinaturali(adoperadelsole,di
agentiatmosferici,
Ͳ dell’acqua,ecc.)equelleadopera
dell’uomo(urbanizzazione,coltivazione,
industrializzazione,ecc.).
Ͳ Hafamiliaritàconlavariabilitàdei
fenomeniatmosferici(venti,nuvole,
pioggia,ecc.)econlaperiodicitàdei
fenomenicelesti(dì/notte,percorsidel
sole,stagioni).
L’uomo i
viventi e
l’ambien
te
Riconosceleprincipali
caratteristicheemodidi
viverediorganismianimalie
vegetali.
Riconosceedescrivelecaratteristichedel
proprioambiente.
Osservaeprestaattenzioneal
funzionamentodelpropriocorpo(fame,
sete,dolore,movimento,
10
9
8
7
6
5
10
ͲHaconsapevolezzadella
strutturaedellosviluppodel
propriocorpo,neisuoidiversi
organiedapparati,ne
riconosceedescriveil
funzionamento,utilizzando
modelliintuitiviedhacura
dellasuasalute.
ͲHaatteggiamentidicura
versol’ambientescolastico
checondivideconglialtri;
rispettaedapprezzailvalore
dell’ambiente
freddoecaldo,ecc.)perriconoscerlocome
organismocomplesso,proponendomodelli
elementari
delsuofunzionamento.
Riconosceinaltriorganismiviventi,in
relazioneconiloroambienti,bisogni
analoghiaipropri.
Usainmodoesaurienteillinguaggio
scientifico(raccogliedati,rappresenta
graficamente,interpreta).
Usaunlinguaggioscientificocorretto
(raccoglieidati,
rappresentagraficamente,interpreta).
Usaunlinguaggioscientificoadeguato(
raccogliedati,
rappresentagraficamente,interpreta).
Usaillinguaggiospecificoinmodo
sufficientementecorretto.
Usaillinguaggiospecificoinmodo
inadeguato
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD6&,(1=(
D D
6FXROD3ULPDULD
$PELW
R
&RPSHWHQ]H
Oggetti,
materiali
e
trasforma
zioni
L’alunnosviluppaatteggiamentidi
curiositàemodidiguardareil
mondochelostimolanoacercare
spiegazionidiquellochevede
succedere.
ͲEsploraifenomeniconun
approccioscientifico:conl’aiuto
dell’insegnante,deicompagni,in
modoautonomo,osservaedescrive
losvolgersideifatti,formula
domande,anchesullabasediipotesi
personali,proponeerealizza
sempliciesperimenti.
Osservare
e
sperimen
taresul
campo
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO Descrittori di voto
WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWDGHOOD
VFXRODSULPDULD
Individua,nell’osservazionediesperienze
concrete,alcuniconcettiscientificiquali:
dimensionispaziali,peso,pesospecifico,
forza,movimento,pressione,temperatura,
calore,ecc.
Cominciaariconoscereregolaritànei
fenomenieacostruireinmodoelementare
ilconcettodienergia.
Osserva,utilizzae,quandoèpossibile,
costruiscesemplicistrumentidimisura,
imparandoaservirsidiunitàconvenzionali.
Individualeproprietàdialcunimateriali
come,adesempio:ladurezza,ilpeso,
l’elasticità,latrasparenza,ladensità,ecc.;
realizzasperimentalmentesemplicisoluzioni
inacqua
Osservaeschematizzaalcunipassaggidi
stato,costruendosemplicimodelli
interpretativieprovandoadesprimerein
formagraficalerelazionitravariabili
individuate
ͲIndividuaneifenomeniuguaglianze Proseguenelleosservazionifrequentie
edifferenze,famisurazioni,registra regolari,aocchionudooconappropriati
strumenti,conicompagnie
datisignificativi,identificarelazioni
autonomamente,diunaporzionedi
spazioͲtemporali.
ambientevicino;individuaglielementiche
ͲIndividuaaspettiqualitativie
locaratterizzanoeilorocambiamentinel
quantitativineifenomeni,produce
tempo.
rappresentazionigraficheeschemi
dilivelloadeguato,elaborasemplici Conoscelastrutturadelsuolo
modelli.
sperimentandoconrocce,sassieterricci;
osservalecaratteristichedell’acquaeilsuo
ruolonell’ambiente.
Ricostruisceeinterpretailmovimentodei
diversioggetticelesti,rielaborandolianche
attraverso
giochicolcorpo.
YRWR
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomenoinmodocompletoe
approfondito.
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomenoinmodocompleto.
Osserva ,classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomenoinmodocorretto.
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomenoinmodoadeguato.
Osservaifenomenicogliendone
glielementiessenziali.
Osserva i fenomeni in modo
inadeguato
10
9
8
7
6
5
Effettuaesperimenti,formula
ipotesie
prospettasoluzioniinmodo
eccellente,correttoe
autonomo.
Effettuaesperimenti,formula
ipotesie
prospettasoluzioniinmodo
correttoeautonomo.
Effettuaesperimenti,formula
ipotesie
prospettasoluzioniinmodo
corretto.
Effettuaesperimenti,formula
ipotesie
prospettasoluzioniinmodo
adeguato.
Sostenutoeffettua
esperimenti,formula
ipotesieprospettasoluzioni.
Effettuaesperimenti,formula
ipotesie
prospettasoluzioniinmodo
inadeguato.
10
9
8
7
6
5
L’uomo i
viventi e
l’ambient
e
Riconosceleprincipali
caratteristicheemodidiviveredi
organismianimalievegetali.
ͲHaconsapevolezzadellastrutturae
dellosviluppodelpropriocorpo,nei
suoidiversiorganiedapparati,ne
riconosceedescriveil
funzionamento,utilizzandomodelli
intuitiviedhacuradellasuasalute.
ͲHaatteggiamentidicuraverso
l’ambientescolasticochecondivide
conglialtri;rispettaedapprezzail
valoredell’ambiente
Descriveeinterpretailfunzionamentodel
corpocomesistemacomplessosituatoinun
ambiente;costruiscemodelliplausibilisul
funzionamentodeidiversiapparati,elabora
primimodelliintuitividistrutturacellulare.
Hacuradellapropriasaluteanchedalpunto
divistaalimentareemotorio.
Acquisisceleprimeinformazionisulla
riproduzioneelasessualità.
Riconosce,attraversol’esperienzadi
coltivazioni,allevamenti,ecc.chelavitadi
ogniorganismoè
inrelazioneconaltreedifferentiformedi
vita.
Elaboraiprimielementidiclassificazione
animaleevegetalesullabasediosservazioni
personali.
Proseguel’osservazioneel’interpretazione
delletrasformazioniambientali,ivi
compresequelle
globali, in particolare quelle conseguenti
all’azionemodificatricedell’uomo.
Usaconpadronanzail
linguaggioscientifico(
raccogliedati,rappresenta
graficamente,interpreta).
Usainmodoesaurienteil
linguaggioscientifico(
raccogliedati,rappresenta
graficamente,interpreta).
Usaunlinguaggioscientifico
corretto(raccoglieidati,
rappresentagraficamente,
interpreta).
Usaunlinguaggioscientifico
adeguato(raccoglie
dati,rappresentagraficamente,
interpreta).
Usaillinguaggiospecificoin
modosufficientemente
corretto.
Usaillinguaggiospecificoin
modoinadeguato
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD/,1*8$,1*/(6(
DDD6FXROD3ULPDULD
$PELWR &RPSHWHQ]H
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWR
DOWHUPLQHGHOODFODVVHWHU]D
GHOODVFXRODSULPDULD
Ascolto
(compren
sione
orale)
L’allievocomprendebrevi
messaggioraliescrittirelativiad
ambitifamiliari.
Comprendevocaboli,istruzioni,
espressioniefrasidiusoquotidiano,
pronunciatichiaramentee
lentamenterelativiasestesso,ai
compagni,allafamiglia.
Parlato
(produzio
nee
interazio
neorale)
Descriveoralmenteinmodo
semplice,aspettidelproprio
vissutoedelproprioambienteed
elementichesiriferisconoa
bisogniimmediati.
Producefrasisignificativeriferitead
oggetti,luoghi,persone,situazioni
note.
Interagisceconuncompagnoper
presentarsie/ogiocare,utilizzando
espressioniefrasimemorizzateadatte
allasituazione.
Descrittori di voto
Ͳ Comprendeememorizzacon
immediatezza.
Ͳ Comprendeememorizza.
Ͳ Comprendeinmodonon
immediatoenecessitadiun
secondoascolto.
Ͳ Comprendenoncompletamentee
deveesseresupportato
dall’insegnante.
Ͳ Comprendeconalcunedifficoltàe
vasupportatoconpiùascoltie
ripetizioni.
Ͳ Dimostraframmentarietànella
competenzadell’ascoltoe
comprendesolopochivocabolied
espressioninote.
Ͳ Memorizza,produceeripetecon
immediatezzaefacilitàsemplici
elementidellalinguaperuna
comunicazioneprogressivamente
piùaccurata.
Ͳ Memorizza,produceeripetere
semplicielementidellalinguaper
unacomunicazione
progressivamentepiùaccurata.
Ͳ Ripete,produceememorizza
paroleutilizzandoespressioni
ancheseformalmentenon
corretteperstabilirecontatti
socialidibase.
Ͳ Ripete,produceememorizza
paroleedespressioniconil
supportodell’insegnante.
Ͳ Saesprimersiinmodo
comprensibile,utilizzandoinparte
leespressionielestrutture
conosciute.Intervieneconalcune
difficoltàinscambidialogici.
Ͳ Dimostradiesprimersicon
frammentarietàeinmodonon
comprensibile.Noninteragiscee
necessitadelcontinuosupporto
dell’insegnante.
YRWR
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
Ͳ Lettura
(compren
sione
scritta)
Individuaalcunielementiculturali
ecoglierapportitraforme
linguisticheeusidellalingua
straniera.
Comprenderecartoline,bigliettie
brevimessaggi,accompagnati
preferibilmentedasupportivisivio
Ͳ Riconosceparole,frasiesemplici
testi.Saricavaresenzadifficoltà
10
sonori,cogliendoparoleefrasigià
acquisitealivelloorale.
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Scrittura
Descriveperiscritto,inmodo
(produzio semplice,aspettidelproprio
nescritta) vissutoedelproprioambienteed
elementichesiriferisconoa
bisogniimmediati.
Scrivere parole e semplici frasi di uso
quotidianoattinentialleattivitàsvolte
inclasseeadinteressi
personaliedelgruppo.
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
informazionidibaseedespressioni
diusocomune.
Riconosceparole,frasiesemplici
testi.Saricavareinformazionidi
baseedespressionidiusocomune.
Riconosceparole,frasi,semplici
testiesaricavareinformazionidi
baseconilsupportodiimmagini.
Riconosceparole,frasi,semplici
testiesaricavareinformazionidi
baseconilsupporto
dell’insegnante.
Dimostraincertezzanel
riconoscimentoenellaletturadi
parole,frasiesemplicitesti.Ricava
parzialiinformazionidibase.
Dimostradifficoltànel
riconoscimentoenellaletturadi
parole,frasiesemplicitesti.Ricava
informazionidibasesolocon
l’ausiliodell’insegnante.
Copia,ricompone,produceparole
esemplicifrasiconprecisione.
Utilizzaespressioniperscopi
diversiinrelazioneaipropribisogni
edinteressipersonali.
Copia,ricompone,produceparole
esemplicifrasi.Utilizzaespressioni
inrelazioneaipropribisognied
interessipersonali.
Dopoaverconsolidatola
comprensioneelaproduzione
orale,dimostradicopiare,
ricomporre,produrreparolee
semplicifrasi.Utilizzaespressioni
inrelazioneaipropribisogni.
Dimostraconalcunedifficoltàdi
copiare,ricomporre,produrre
paroleesemplicifrasi.Utilizzanon
autonomamenteespressioni,
necessitadiunmodellodatoper
comunicareipropribisogni.
Dimostradisapercopiareparolee
semplicifrasi.Hapocasicurezza
nell’utilizzodiespressionie
necessitadelsupporto
dell’insegnantepercomunicarei
propribisogni.
Dimostradinonsapercopiare
paroleesemplicifrasi.Nonèin
gradodicomunicareipropri
bisognineancheconilcostante
aiutodell’insegnante.
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD/,1*8$,1*/(6(
D D
6FXROD3ULPDULD
$PELW
R
&RPSHWHQ]H
Ascolto
(compren
sione
orale)
L’allievocomprende
brevimessaggioralie
scrittirelativiadambiti
familiari.
Parlato
(produzio
nee
interazio
neorale)
Descriveoralmentein
modosemplice,aspetti
delpropriovissutoedel
proprioambienteed
elementichesi
riferisconoabisogni
immediati.
Lettura
(compren
sione
scritta)
Individuaalcuni
elementiculturalie
coglierapportitraforme
linguisticheeusidella
linguastraniera.
Leggeecomprendebrevie
semplicitesti,accompagnati
preferibilmentedasupportivisivi,
cogliendoillorosignificatoglobale
eidentificandoparoleefrasi
familiari.
Scrittura
Descriveperiscritto,in
(produzio modosemplice,aspetti
nescritta) delpropriovissutoedel
proprioambienteed
elementichesi
riferisconoabisogni
immediati.
Scriveinformacomprensibile
messaggisempliciebreviper
presentarsi,perfaregliauguri,per
ringraziareoinvitarequalcuno,per
chiedereodarenotizie,ecc.
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD
GHOODVFXRODSULPDULD
Comprendebrevidialoghi,
istruzioni,espressioniefrasidiuso
quotidianosepronunciate
chiaramenteeidentificailtema
generalediundiscorsoincuisi
parladiargomenticonosciuti.
Comprendebrevitestimultimediali
identificandoneparolechiaveeil
sensogenerale.
Descrivepersone,luoghieoggetti
familiariutilizzandoparoleefrasi
giàincontrateascoltandoe/o
leggendo.
Riferiscesempliciinformazioni
afferentiallasferapersonale,
integrandoilsignificatodiciòchesi
diceconmimicaegesti.
Interagisceinmodocomprensibile
conuncompagnoounadultocon
cuisihafamiliarità,utilizzando
espressioniefrasiadattealla
situazione.
Descrittori di voto
Ͳ Comprendeememorizzaconimmediatezza.
Ͳ Comprendeememorizza.
Ͳ Comprendeinmodononimmediatoenecessita
diunsecondoascolto.
Ͳ Comprendenoncompletamenteedeveessere
supportatodall’insegnante.
Ͳ Comprendeconalcunedifficoltàevasupportato
conpiùascoltieripetizioni.
Ͳ Dimostraframmentarietànellacompetenza
dell’ascoltoecomprendesolopochivocabolied
espressioninote.
Ͳ Memorizza,produceeripeteconimmediatezza
efacilitàsemplicielementidellalinguaperuna
comunicazioneprogressivamentepiùaccurata.
Ͳ Memorizza,produceeripetesemplicielementi
dellalinguaperunacomunicazione
progressivamentepiùaccurata.
Ͳ Ripete,produceememorizzaparoleutilizzando
espressioniancheseformalmentenoncorrette
perstabilirecontattisocialidibase.
Ͳ Ripete,produceememorizzaparoleed
espressioniconilsupportodell’insegnante.
Ͳ Saesprimersiinmodocomprensibile,utilizzando
inparteleespressionielestruttureconosciute.
Intervieneconalcunedifficoltàinscambi
dialogici.
Ͳ Dimostradiesprimersiconframmentarietàein
modononcomprensibile.Noninteragiscee
necessitadelcontinuosupportodell’insegnante.
Ͳ Riconosceparole,frasiesemplicitesti.Sa
ricavaresenzadifficoltàinformazionidibaseed
espressionidiusocomune.
Ͳ Riconosceparole,frasiesemplicitesti.Sa
ricavareinformazionidibaseedespressionidi
usocomune.
Ͳ Riconosceparole,frasi,semplicitestiesa
ricavareinformazionidibaseconilsupportodi
immagini.
Ͳ Riconosceparole,frasi,semplicitestiesa
ricavareinformazionidibaseconilsupporto
dell’insegnante.
Ͳ Dimostraincertezzanelriconoscimentoenella
letturadiparole,frasiesemplicitesti.Ricava
parzialiinformazionidibase.
Ͳ Dimostradifficoltànelriconoscimentoenella
letturadiparole,frasiesemplicitesti.
Ricavainformazionidibasesoloconl’ausilio
dell’insegnante.
Copia,ricompone,produceparoleesemplicifrasi
conprecisione.Utilizzaespressioniperscopidiversi
inrelazioneaipropribisogniedinteressipersonali.
Copia,ricompone,produceparoleesemplicifrasi.
Utilizzaespressioniinrelazioneaipropribisognied
interessipersonali.
YRWR
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
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6
5
10
9
Riflession
esulla
linguae
sull’appre
ndimento
.
Individuaalcuni
elementiculturalie
coglierapportitraforme
linguisticheeusidella
linguastraniera.
Osservacoppiediparolesimili
comesuonoenedistingueil
significato.
Osservaparoleedespressioninei
contestid’usoenecoglieirapporti
disignificato.
Osservalastrutturadellefrasie
metteinrelazionecostruttie
intenzionicomunicative.
Riconoscechecosasièimparatoe
checosasideveimparare.
Dopoaverconsolidatolacomprensioneela
produzioneorale,dimostradicopiare,ricomporre,
produrreparoleesemplicifrasi.Utilizzaespressioni
inrelazioneaipropribisogni.
Dimostraconalcunedifficoltàdicopiare,
ricomporre,produrreparoleesemplicifrasi.
Utilizzanonautonomamenteespressioni,necessita
diunmodellodatopercomunicareipropribisogni.
Dimostradisapercopiareparoleesemplicifrasi.
Hapocasicurezzanell’utilizzodiespressionie
necessitadelsupportodell’insegnanteper
comunicareipropribisogni.
Dimostradinonsapercopiareparoleesemplici
frasi.Nonèingradodicomunicareipropribisogni
neancheconilcostanteaiutodell’insegnante.
Inmodoeccellente.
Inmodosicuroecorretto.
Inmodocorretto.
Inmodonondeltuttocorretto.
Inmodoincertocommettendoalcunierrori.
Inmodoparzialeeincompleto.
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD$57((,00$*,1(
D D D D D
6FXROD3ULPDULD
$PELW
R
&RPSHWHQ]H
Esprimers
ie
comunica
re
Ͳ L’alunnoelaboracreativamente
produzionipersonalieautenticheper
esprimeresensazioniedemozioni;
rappresentaecomunicalarealtà
percepita.
Ͳ Trasformaimmaginiemateriali
ricercandosoluzionifigurativeoriginali.
Ͳ Sperimentastrumentietecniche
diverseperrealizzareprodottigrafici,
plastici,pittoriciemultimediali.
Ͳ Introducenelleproprieproduzioni
creativeelementilinguisticiestilistici
scopertiosservandoimmaginieopere
d’arte.
Ͳ Guardaeosservaconconsapevolezza
Èingradodiosservare,esplorare,
descrivereeleggereimmagini(opere
un’immagineeglioggettipresenti
d’arte,fotografie,manifesti,fumetti,ecc)
nell’ambientedescrivendoglielementi
emessaggimultimediali(spot,brevi
formali,utilizzandoleregoledella
filmati,videoclip,ecc.)
percezionevisivael’orientamentonello
spazio.
Ͳ RiconosceinuntestoiconicoͲvisivogli
elementigrammaticalietecnicidel
linguaggiovisivo(linee,colori,forme,
volume,spazio)individuandoilloro
significatoespressivo.
Ͳ Individuanellinguaggiodelfumetto,
filmicoeaudiovisivolediversetipologie
dicodici,lesequenzenarrativee
decodificainformaelementareidiversi
significati.
Ͳ Individuainun’operad’arte,siaantica
Individuaiprincipaliaspettiformali
dell’operad’arte;apprezzaleopere
chemoderna,glielementiessenziali
artisticheeartigianaliprovenientida
dellaforma,dellinguaggio,dellatecnica
culturediversedallapropria.
edellostiledell’artistaper
comprenderneilmessaggioela
ConosceiprincipalibeniartisticoͲ
funzione.
culturalipresentinelproprioterritorioe
Ͳ Familiarizzaconalcuneformediartee
manifestasensibilitàerispettoperla
lorosalvaguardia.
diproduzioneartigianaleappartenenti
allapropriaeadaltreculture.
Ͳ Riconosceeapprezzanelproprio
territoriogliaspettipiùcaratteristicidel
patrimonioambientaleeurbanisticoei
principalimonumentistoricoͲartistici.
Osservare
eleggere
le
immagini
Compren
deree
apprezzar
eleopere
d’arte
L’alunnoutilizzaleconoscenzeele
abilitàrelativeallinguaggiovisivoper
produrrevarietipologieditestivisivi
(espressivi,narrativi,rappresentativie
comunicativi)erielaborareinmodo
creativoleimmaginiconmolteplici
tecniche,materialiestrumenti(graficoͲ
espressivi,pittoricieplastici,maanche
audiovisiviemultimediali).
2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWR
DOWHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD
GHOODVFXRODSULPDULD
'HVFULWWRULGLYRWR
YRWR
Conoscelevarietecnicheele
usainmodo:
eccellente
esaurienteecreativo
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
10
9
8
7
6
5
Leggeimmaginieopere
d’arteinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
Osservaedescriveimmaginie
oggettiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD7(&12/2*,$
D D D D D
6FXROD3ULPDULD
$PELWR
&RPSHWHQ]H
VEDEREE
OSSERVARE
L’alunnoriconoscee
identificanell’ambiente
chelocircondaelementie
fenomeniditipo
artificiale.
Èaconoscenzadialcuni
processiditrasformazione
dirisorseediconsumodi
energia,edelrelativo
impattoambientale.
Producesemplicimodellio
rappresentazionigrafiche
delpropriooperato
utilizzandoelementidel
disegnotecnicoo
strumentimultimediali.
PREVEDEREE
IMMAGINARE
2ELHWWLYLGL
'HVFULWWRULGLYRWR
DSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQH
GHOODFODVVHTXLQWDGHOOD
VFXRODSULPDULD
ͲL’alunnoeseguesemplici
misurazionierilievi
fotograficisull’ambiente
scolasticoosullapropria
abitazione.
ͲLeggeericavainformazioni
utilidaguided’usoo
istruzionidimontaggio.
ͲImpiegaalcuneregoledel
disegnotecnicoper
rappresentaresemplici
oggetti.
ͲEffettuaproveedesperienze
sulleproprietàdeimateriali
piùcomuni.
ͲRiconosceedocumentale
funzioniprincipalidiuna
nuovaapplicazione
informatica.
ͲRappresentaidati
dell’osservazioneattraverso
tabelle,mappe,diagrammi,
disegni,testi.
Producesemplicimodellio Effettuastimeapprossimative
rappresentazionigrafiche
supesiomisuredioggetti
delpropriooperato
dell’ambientescolastico.
utilizzandoelementidel
disegnotecnicoo
Prevedeleconseguenzedi
strumentimultimediali.
decisioniocomportamenti
personaliorelativeallapropria
Iniziaariconoscerein
classe.
modocriticole
caratteristiche,lefunzioni Riconosceidifettidiun
eilimitidellatecnologia
oggettoeimmaginarne
attuale.
possibilimiglioramenti.
Pianificalafabbricazionediun
sempliceoggettoelencandogli
strumentieimateriali
necessari.
Organizzaunagitaounavisita
adunmuseousandointernet
perreperirenotiziee
informazioni.
YRWR
Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni
attraversoun'osservazioneautonomae
approfondita;siorientaadacquisireunsapere
piùintegrale.
Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni
attraversoun'osservazioneautonoma;si
orientaadacquisireunsaperepiùintegrale.
Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni
attraversounabuonaosservazione;siorienta
adacquisireunsaperecompleto.
Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni
attraversoun’osservazioneabbastanzacorretta;
conoscenozionieconcetti.
Ͳ Riconoscereglielementieifenomeniattraverso
un'osservazioneessenziale.
Ͳ Conosceinmodoparzialeglielementiei
fenomenidellarealtàtecnologica.
10
9
8
7
6
5
Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni
graficheinmodoautonomo;usaglistrumenti
tecniciomultimedialiconscioltezzaeproprietà.
Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni
graficheinmodo
Ͳ autonomo;usaglistrumentitecnicio
multimedialiconproprietà
Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni
graficheinmodo
Ͳ razionale;usaglistrumentitecnicio
multimedialiconsicurezzaeinmodo
appropriato.
Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni
graficheinmodocorretto;usaglistrumenti
tecniciomultimedialiinmodoadeguatoed
abbastanzaappropriato.
Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni
graficheinmodoessenziale;usaglistrumenti
tecniciomultimedialiinmodosufficientemente
corretto.
Ͳ Rappresentaeriproducesemplicimodellio
rappresentazionigraficheinmodoincerto;usa
glistrumentitecniciomultimedialiinmodo
pococorretto.
10
9
8
7
6
5
INTERVENIREE
TRASFORMARE
Conosceeutilizzasemplici
oggettiestrumentidiuso
quotidianoedèingrado
didescrivernelafunzione
principaleelastrutturae
dispiegarneil
funzionamento.
Saricavareinformazioni
utilisuproprietàe
caratteristichedibenio
servizileggendoetichette,
volantinioaltra
documentazionetecnicae
commerciale.
Siorientatraidiversi
mezzidicomunicazioneed
èingradodifarneunuso
adeguatoasecondadelle
diversesituazioni.
Smontasemplicioggettie
meccanismi,apparecchiature
obsoleteoaltridispositivi
comuni.
Utilizzasempliciprocedureper
laselezione,lapreparazionee
lapresentazionedeglialimenti.
Esegueinterventidi
decorazione,riparazionee
manutenzionesulproprio
corredoscolastico.
Realizzaunoggettoin
cartoncinodescrivendoe
documentandolasequenza
delleoperazioni.
Cerca,seleziona,scaricae
installasulcomputerun
comuneprogrammadiutilità.
Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso
quotidianoin
manieraeccellente.
Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso
quotidianoin
manieraautonoma.
Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso
quotidianoinmanierasicura.
Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso
quotidianoin
modocorretto.
Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso
quotidianopiù
semplici.
E’incertonell’usareivarioggettiestrumentidi
usoquotidiano.
10
9
8
7
6
5
*5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(
'LVFLSOLQD086,&$
D D D D D
6FXROD3ULPDULD
$PELWR &RPSHWHQ]H
Ascolto,
interpretaz
ionee
descrizione
del
linguaggio
musicale.
L’alunnoesplora,discriminaedelabora
eventisonoridalpuntodivista
qualitativo,spazialeeinriferimentoalla
lorofonte.
Esploradiversepossibilitàespressive
dellavoce,dioggettisonoriestrumenti
musicali,imparandoad
ascoltaresestessoeglialtri;fausodi
formedinotazioneanalogicheo
codificate.
Articolacombinazionitimbriche,
ritmicheemelodiche,applicando
schemielementari;leesegueconla
voce,ilcorpoeglistrumenti,ivi
compresiquellidellatecnologia
informatica.
Improvvisaliberamenteeinmodo
creativo,imparandogradualmentea
dominaretecnicheemateriali.
Esegue,dasoloeingruppo,semplici
branivocaliostrumentali,appartenenti
agenerieculturedifferenti,utilizzando
anchestrumentididatticieautoͲ
costruiti.
Riconosceglielementicostitutividiun
semplicebranomusicale.
Ascolta,interpretaedescrivebrani
musicalididiversogenere
2ELHWWLYLGL
DSSUHQGLPHQWRDO
WHUPLQHGHOODFODVVH
TXLQWDGHOODVFXROD
SULPDULD
'HVFULWWRULGLYRWR
YRWR
L’alunnoutilizzavoce,strumentie
nuovetecnologiesonoreinmodo
creativoeconsapevole,ampliando
congradualitàlepropriecapacità
diinvenzioneeimprovvisazione
sonoroͲmusicale.
Eseguecollettivamentee
individualmentebrani
vocali/strumentalianche
polifonici,curando
l’intonazione,l’espressivitàe
l’interpretazione.
Valutaaspettifunzionaliedestetici
inbranimusicalidivariogeneree
stile,inrelazioneal
riconoscimentodiculture,ditempi
eluoghidiversi.
Riconosceeclassificaglielementi
costitutivibasilaridellinguaggio
musicaleall’internodibranidi
variogenereeprovenienza.
Rappresentaglielementibasilaridi
eventisonoriemusicaliattraverso
sistemisimboliciconvenzionalie
nonconvenzionali.
Riconoscegliusi,lefunzioniei
contestidellamusicaedeisuoni
nellarealtàmultimediale(cinema,
televisione,computer).
Ascoltaediscrimina
diversifenomenisonori
inmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
Siesprimevocalmente
inmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
Riproduceritmiin
modo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
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7
6
5
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Ilcorpoe
lasua
relazione
conlo
spazioeil
tempo.
L’alunnoacquisisceconsapevolezzadi
séattraversolapercezionedelproprio
corpoelapadronanzadeglischemi
motorieposturalinelcontinuo
adattamentoallevariabilispazialie
temporalicontingenti.
Sicoordinaall’internodiuno
spazioinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
10
9
8
7
6
5
Il
linguaggio
delcorpo
come
modalità
comunica
tivoͲ
espressiva
.
Ilgioco,lo
sport,le
regoleeil
fairplay.
Utilizzaillinguaggiocorporeoe
motoriopercomunicareedesprimerei
propristatid’animo,ancheattraverso
ladrammatizzazioneeleesperienze
ritmicoͲmusicaliecoreutiche.
–Coordinaeutilizzadiversischemimotori
combinatitraloroinizialmenteinforma
successivaepoiinformasimultanea
(correre/saltare,afferrare/lanciare,
ecc).
–Riconosceevalutatraiettorie,distanze,
ritmiesecutiviesuccessionitemporali
delleazionimotorie,sapendoorganizzare
ilpropriomovimentonellospazioin
relazioneasé,aglioggetti,aglialtri.
Utilizzainformaoriginaleecreativa
modalitàespressiveecorporeeanche
attraversoformedidrammatizzazionee
danza,sapendotrasmetterenel
contempocontenutiemozionali.
Elaboraedeseguesemplicisequenzedi
movimentoosemplicicoreografie
individualiecollettive.
Conosceeapplicacorrettamente
modalitàesecutivedidiversepropostedi
giocosport.
Sautilizzarenumerosigiochiderivanti
dallatradizionepopolareapplicandone
indicazionieregole.
Partecipaattivamenteallevarieformedi
gioco,organizzateancheinformadigara,
collaborandoconglialtri.
Rispettaleregolenellacompetizione
sportiva;saaccettarelasconfittacon
equilibrio,eviverelavittoriaesprimendo
rispettoneiconfrontideiperdenti,
accettandolediversità,manifestando
sensodiresponsabilità.
Organizzacondottemotorie
complesseinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
10
9
8
7
6
5
Ͳ Utilizzasemprecorrettamente
ifondamentalinelle
dinamichedigiocomettendo
inattocollaborazionee
autocontrolloecreatività.
Ͳ Utilizzasemprecorrettamente
ifondamentalinelle
dinamichedigiocomettendo
inattocollaborazionee
autocontrollo.
Ͳ Eseguecorrettamentei
Fondamentalicon
autocontrollo.
Ͳ Eseguecorrettamentei
fondamentali
Ͳ Esegueifondamentalianche
seinmodoimprecisoe
difficoltoso.
Ͳ Nonsaeseguirei
Fondamentali.
Acquisisceedapplicaicontenuti
inmodo:
eccellente
esauriente
corretto
adeguato
abbastanzacorretto
inadeguato
10
9
8
7
6
5
Salutee
benessere
,
prevenzio
nee
sicurezza.
Sperimentaunapluralitàdiesperienze
chepermettonodimaturare
competenzedigiocosportanchecome
orientamentoallafuturapratica
sportiva.
Sperimenta,informasemplificatae
progressivamentesemprepiù
complessa,diversegestualitàtecniche.
Comprende,all’internodellevarie
occasionidigiocoedisport,ilvalore
delleregoleel’importanzadi
rispettarle.
Agiscerispettandoicriteribasedi
sicurezzaperséeperglialtri,sianel
movimentochenell’usodegliattrezzie
trasferiscetalecompetenza
nell’ambientescolasticoed
extrascolastico.
Riconoscealcuniessenzialiprincipi
relativialpropriobenesserepsicoͲ
fisicolegatiallacuradelpropriocorpo,
auncorrettoregimealimentareealla
prevenzionedell’usodisostanzeche
induconodipendenza.
Assumecomportamentiadeguatiperla
prevenzionedegliinfortunieperla
sicurezzaneivariambientidivita.
Riconosceilrapportotraalimentazione,
edeserciziofisicoinrelazioneasanistili
divita.
Acquisisceconsapevolezzadellefunzioni
fisiologiche(cardioͲrespiratoriee
muscolari)edeilorocambiamentiin
relazioneall’eserciziofisico.
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YRWR
Dioe
l’uomo
L’alunnoriflettesuDioCreatoree
Padre,sudatifondamentalidellavita
diGesùesacollegareicontenuti
principalidelsuoinsegnamentoalle
tradizionidell’ambienteincuivive.
Esprimeicontenuti
inmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
LaBibbia
ealtre
fonti
RiconoscechelaBibbiaèillibrosacro
per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura,
sapendoladistingueredaaltretipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identificalecaratteristicheessenzialidi
unbranobiblico,safarsiaccompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria
esperienza.
Riconosceilsignificatocristianodel
NataleedellaPasqua,traendone
motivoperinterrogarsisulvaloredi
talifestivitànell'esperienzapersonale,
familiareesociale.
L’alunnoscoprecheperlareligionecristianaDioè
CreatoreePadreechefindalleoriginihavoluto
stabilireun'alleanzaconl'uomo.
ConosceGesùdiNazareth,EmmanueleeMessia,
crocifissoerisortoecometaletestimoniatodai
cristiani.
IndividuaitrattiessenzialidellaChiesaedellasua
missione.
Riconoscelapreghieracomedialogotral'uomoe
Dio,evidenziandonellapreghieracristianala
specificitàdel"PadreNostro".
Conoscelastrutturaelacomposizionedella
Bibbia.
Ascolta,leggeesariferirecircaalcunepagine
biblichefondamentali,tracuiiraccontidella
Creazione,levicendeelefigureprincipalidel
popolod'Israele,gliepisodichiavedeiracconti
evangeliciedegliAttidegliapostoli.
Leggee
comprendelefonti
biblicheinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Riconosceisegni
cristianiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Riconosceivalori
religiosiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Il
linguaggio
religioso
Ivalori
eticie
religiosi
Siconfrontaconl'esperienzareligiosa
edistinguelaspecificitàdellaproposta
disalvezzadelcristianesimo;identifica
nellaChiesalacomunitàdicoloroche
credonoinGesùCristoesiimpegnano
permettereinpraticailsuo
insegnamento;coglieilsignificatodei
Sacramentiesiinterrogasulvaloreche
essihannonellavitadeicristiani.
RiconosceisegnicristianiinparticolaredelNatale
edellaPasqua,nell'ambiente,nellecelebrazionie
nellapietàenellatradizionepopolare.
Conosceilsignificatodigestiesegniliturgici
propridellareligionecattolica(modidipregare,di
celebrare,ecc.).
Riconoscechelamoralecristianasifondasul
comandamentodell'amorediDioedelprossimo,
comeinsegnatodaGesù.
Riconoscel'impegnodellacomunitàcristiananel
porreallabasedellaconvivenzaumanalagiustizia
elacarità.
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
insufficiente
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Padre,sudatifondamentalidellavita
diGesùesacollegareicontenuti
principalidelsuoinsegnamentoalle
tradizionidell’ambienteincuivive.
LaBibbia
ealtre
fonti
RiconoscechelaBibbiaèillibrosacro
per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura,
sapendoladistingueredaaltretipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identificalecaratteristicheessenzialidi
unbranobiblico,safarsiaccompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria
esperienza.
Il
linguaggio
religioso
Riconosceilsignificatocristianodel
NataleedellaPasqua,traendone
motivoperinterrogarsisulvaloredi
talifestivitànell'esperienzapersonale,
familiareesociale.
Ivalori
eticie
religiosi
Siconfrontaconl'esperienzareligiosa
edistinguelaspecificitàdellaproposta
disalvezzadelcristianesimo;identifica
nellaChiesalacomunitàdicoloroche
credonoinGesùCristoesiimpegnano
permettereinpraticailsuo
insegnamento;coglieilsignificatodei
Sacramentiesiinterrogasulvaloreche
essihannonellavitadeicristiani.
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2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQHGHOODFODVVH
TXLQWDGHOODVFXRODSULPDULD
Ͳ SacheperlareligionecristianaGesùèil
Signore,cherivelaall’uomoilvoltodelPadree
annunciailRegnodiDioconparoleeazioni.
Ͳ Descriveicontenutiprincipalidelcredo
cattolico.
Ͳ Riconosceavvenimenti,personeestrutture
fondamentalidellaChiesacattolicaelimettea
confrontoconquellidellealtreconfessioni
cristiane.
Ͳ Individuaneisacramentienellecelebrazioni
liturgicheisegnidellasalvezzadiGesùel’agire
delloSpiritoSantonellaChiesafindallesue
origini.
Ͳ Conosceleoriginielosviluppodel
cristianesimoedellealtregrandireligioni.
Ͳ ConfrontalaBibbiacontestisacridellealtra
religioni.
Ͳ Leggedirettamentepaginebiblicheed
evangeliche,riconoscendoneilgenere
letterarioeindividuandoneilmessaggio
principale.
Ͳ Identificaiprincipalicodicidell’iconografia
cristiana.
Ͳ Saattingereinformazionisullareligione
cattolicaanchenellavitadisantieinMaria,la
madrediGesù.
Ͳ IntendeilsensoreligiosodelNataleedella
Pasqua,apartiredallenarrazionievangelichee
dallavitadellaChiesa.
Ͳ Riconosceilvaloredelsilenziocome“luogo”di
incontroconsestessi,conl’altro,conDio.
Ͳ Individuasignificativeespressionid’arte
cristiana(apartiredaquellepresentinel
territorio),perrilevarecomelafedesiastata
interpretataecomunicatadagliartistinelcorso
deisecoli.
Ͳ Sirendecontochelacomunitàecclesiale
esprime,attraversovocazionieministeri
differenti,lapropriafedeeilproprioservizio
all’uomo.
ScoprelarispostadellaBibbiaalledomandedi
sensodell’uomoelaconfrontaconquelledelle
principalireligioninoncristiane.
RiconoscenellavitaenegliinsegnamentidiGesù
propostediscelteresponsabili,invistadiun
personaleprogettodivita.
'HVFULWWRULGLYRWR
YRWR
Esprimeicontenuti
inmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Leggee
comprendelefonti
biblicheinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Riconosceisegni
cristianiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Riconosceivalori
religiosiinmodo:
eccellente
esauriente
corretto
abbastanza
corretto
inadeguato
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
insufficiente
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A – Avanzato
B – Intermedio
C – Base
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D – Iniziale
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VHPSOLFLVLWXD]LRQLGLYLWDTXRWLGLDQD
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SUREOHPLUHDOL
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7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ DWWULEXLVFH VLJQLILFDWR DG DPELHQWL IDWWL IHQRPHQL H &RQVDSHYROH]]D
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LQIRUPD]LRQL
HG 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ 8WLOL]]DJOLVWUXPHQWLGLFRQRVFHQ]DSHUFRPSUHQGHUH &RQVDSHYROH]]D
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
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OHWUDGL]LRQLFXOWXUDOLHUHOLJLRVHLQXQ¶RWWLFDGLGLDORJR
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HG 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ WDOHQWR VL HVSULPH QHJOL DPELWL PRWRUL DUWLVWLFL H HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
PXVLFDOLFKHJOLVRQRFRQJHQLDOL
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LPSUHQGLWRULDOLWj
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
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6LLPSHJQDSHUSRUWDUHDFRPSLPHQWRLOODYRURLQL]LDWR FLYLFKH
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7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
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PRGR SHUVRQDOH H QRQ PQHPRQLFR LO PHWRGR GL ODYRUR H O¶DXWRQRPLD GL HVHFX]LRQH ROWUH DO
UDJJLXQJLPHQWRGHOOHFRPSHWHQ]HHGHJOLRELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWR,QROWUHVLWHUUjFRQWRROWUHFKH
GHOOD VLWXD]LRQH GL SDUWHQ]D GHOO¶LPSHJQR GHOO¶LQWHUHVVH H GHOOD SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWj
GLGDWWLFKH
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GRPDQGHGLUHWWH±FROORTXLVHPLVWUXWWXUDWL±SURYHGLFRPSUHQVLRQH
9$/87$=,21(
/DYDOXWD]LRQHDVVXPHUjXQDSUHPLQHQWHIXQ]LRQHIRUPDWLYDGLDFFRPSDJQDPHQWRGHLSURFHVVLGL
DSSUHQGLPHQWRROWUHFKHGLVWLPRORDGXQPLJOLRUDPHQWRFRQWLQXRGHOOHSUHVWD]LRQL
*5,*/,$',9$/87$=,21(3(5,/&203257$0(172'(*/,678'(17,
(ODERUDWDLQEDVHDLVHJXHQWLLQGLFDWRUL
D 5LVSHWWRGHOUHJRODPHQWRLQWHUQR
E &RPSRUWDPHQWRQHOO¶XWLOL]]RGLVWUXPHQWLHGHOOHVWUXWWXUHQHOODFROODERUD]LRQHFRQLGRFHQWLLOSHUVRQDOH
GHOODVFXRODLFRPSDJQLGXUDQWHOHDWWLYLWjVFRODVWLFKH
F ,PSHJQRHSDUWHFLSD]LRQH
*,8',=,2',&203257$0(172
,QWHUHVVH FRVWDQWH H FULWLFR SDUWHFLSD]LRQH DVVLGXD H SURGXWWLYD DOOH
OH]LRQL UHVSRQVDELOLWj H DXWRGLVFLSOLQD QHO ODYRUR VFRODVWLFR H
GRPHVWLFR UHJRODUH H VHULR VYROJLPHQWR GHL FRPSLWL VFRODVWLFL
FRPSRUWDPHQWR HVHPSODUH HFFHOOHQWH VRFLDOL]]D]LRQH H LQWHUD]LRQH
DWWLYD HFRVWUXWWLYDQHOJUXSSRFODVVHSLHQRULVSHWWRGLVpGHJOL DOWUL H
GHOO¶DPELHQWHFRQVDSHYROHHVFUXSRORVRULVSHWWRGHOOHUHJROHGLFODVVH
GHOUHJRODPHQWRG¶,VWLWXWR GHOOH QRUPHGLVLFXUH]]D
9LYR LQWHUHVVH H DWWLYD SDUWHFLSD]LRQH DOOH OH]LRQL FRVWDQWH
DGHPSLPHQWR GHL ODYRUL VFRODVWLFL FRPSRUWDPHQWR FRUUHWWR HG
HGXFDWR RWWLPD VRFLDOL]]D]LRQH H FROODERUD]LRQH QHO JUXSSR FODVVH
SLHQR ULVSHWWR GL Vp GHJOL DOWUL H GHOO¶DPELHQWH VFUXSRORVR ULVSHWWR
GHOOH UHJROH GL FODVVH GHO UHJRODPHQWR G¶,VWLWXWR GHOOH QRUPH GL
VLFXUH]]D
$WWHQ]LRQH H SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWj VFRODVWLFKH VRVWDQ]LDOH
VYROJLPHQWR GHL FRPSLWL DVVHJQDWL FRPSRUWDPHQWR FRUUHWWR HG
HGXFDWR EXRQD VRFLDOL]]D]LRQH H DGHJXDWD SDUWHFLSD]LRQH DO
IXQ]LRQDPHQWR GHO JUXSSR FODVVH ULVSHWWR GL Vp GHJOL DOWUL H
GHOO¶DPELHQWH RVVHUYDQ]D UHJRODUH GHOOH QRUPH UHODWLYH DOOD YLWD
VFRODVWLFD
(SLVRGL GL OLHYHLQRVVHUYDQ]D GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR ULWDUGLHXVFLWH
DQWLFLSDWHTXDOFKHULFKLDPRYHUEDOHHRVFULWWRLQFRVWDQ]DQHOULVSHWWR
GHL GRYHUL VFRODVWLFL QRQ HQWXVLDVWD SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWj
VFRODVWLFKH FRPSRUWDPHQWR QRQ VHPSUH FRUUHWWR QHO UDSSRUWR FRQ
FRPSDJQLHSHUVRQDOHVFRODVWLFRIUHTXHQ]DLUUHJRODUH
(SLVRGL GL JUDYH LQRVVHUYDQ]D GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR IUHTXHQWL
ULFKLDPL YHUEDOL H VFULWWL GLVLQWHUHVVH H SRFD SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWjVFRODVWLFKHFRQWLQXRGLVWXUERGHOOHOH]LRQLHFRPSRUWDPHQWR
SRFR FRUUHWWR YHUVR FRPSDJQL H SHUVRQDOH VFRODVWLFR IUHTXHQ]D
LUUHJRODUHULWDUGLHXVFLWHDQWLFLSDWH
(SLVRGL SHUVLVWHQWL GL LQRVVHUYDQ]D GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR FKH
LQGLFDQRODYRORQWjGLQRQPRGLILFDUHO¶DWWHJJLDPHQWRDWWLGLEXOOLVPR
FRPSOHWRGLVLQWHUHVVHHVFDUVDSDUWHFLSD]LRQHDOOH DWWLYLWjVFRODVWLFKH
UDSSRUWL SUREOHPDWLFL H FRPSRUWDPHQWR VFRUUHWWR YHUVR FRPSDJQL H
SHUVRQDOH VFRODVWLFR IXQ]LRQH QHJDWLYD QHO JUXSSR FODVVH JUDYL H
UHLWHUDWH LQIUD]LRQL GLVFLSOLQDUL DWWL GL YLROHQ]D JUDYH VDQ]LRQDWL FRQ
SURYYHGLPHQWL FKH FRPSRUWDQR DQFKH DOORQWDQDPHQWR GDOOD FRPXQLWj
VFRODVWLFD
/,9(//2',
9272
& 203257$0(172
(6(03/$5(
277,02
',67,172
%8212
68)),&,(17(
,168)),&,(17(
'(6&5,7725,',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(&/$66,,,,,,,
,7$/,$12
$VFROWDUHSDUODUH
/HJJHUH
6DOHJJHUHXQWHVWRVLD
VLOHQ]LRVDPHQWHFKHDGDOWDYRFH
XWLOL]]DQGRWHFQLFKHDGHJXDWH
FRPSUHQGHLOVLJQLILFDWRGLWXWWHOH
SDUROHDQDOL]]DFRQVLFXUH]]DOD
VWUXWWXUDGLXQWHVWRULFRQRVFHYDUL
JHQHULWHVWXDOLHOHUHODWLYHWHFQLFKH
VSHFLILFKHORVFRSRHO¶LQWHQ]LRQH
FRPXQLFDWLYDGHOO¶DXWRUH&RJOLHOH
LQIRUPD]LRQLHVSOLFLWHHGLPSOLFLWH
DSSUH]]DODOHWWXUDDQFKHIXRULGDOOD
VFXROD
6DDVFROWDUHHULFRQRVFHUH
6DOHJJHUHXQWHVWRVLD
WHVWLGLYDULRJHQHUH
VLOHQ]LRVDPHQWHFKHDGDOWDYRFH
XWLOL]]DQGRWHFQLFKHDGHJXDWHQH
FRPSUHQGHQGRQHLO
PHVVDJJLR5LIHULVFHLQPRGR FRPSUHQGHLOVLJQLILFDWRHDQDOL]]D
FKLDURHFRUUHWWR
ODVWUXWWXUDHOHPHQWLSULQFLSDOL
VHFRQGDULVHTXHQ]HH
OLQJXDJJLRULFRQRVFHYDULJHQHUL
WHVWXDOL
6DDVFROWDUHHULFRQRVFHUHOH 6DOHJJHUHLQPRGRVRGGLVIDFHQWHXQ
SULQFLSDOLWLSRORJLHWHVWXDOL
WHVWRVLDVLOHQ]LRVDPHQWHFKHDGDOWD
FRJOLHQGRQHLOVLJQLILFDWR
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JOREDOH5LIHULVFHLQPRGR
JOREDOHLQGLYLGXDQGROH
VHPSOLFHPDFRUUHWWR
LQIRUPD]LRQLSULQFLSDOL
/HJJHXQWHVWRFRQTXDOFKHGLIILFROWj
6DDVFROWDUHWHVWLH
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ULFRQRVFHUHJXLGDWROH
SULQFLSDOLWLSRORJLHWHVWXDOLH VLJQLILFDWRHVVHQ]LDOHDOFXQH
FDUDWWHULVWLFKHVWUXWWXUDOL
VDULIHULUHLFRQWHQXWL
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OHVVLFROLPLWDWR$UJRPHQWDLQ
PRGRVHPSOLFHPDDOTXDQWR
FRUUHWWR
6DDVFROWDUHWHVWLGLYDULR
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HVLJQLILFDWLHPHVVDJJL
,QWHUYLHQHFRQSHUWLQHQ]DH
ULIHULVFHFRQULFFKH]]DH
SURSULHWjGLOLQJXDJJLR
1RQVHPSUHVDDVFROWDUH
ULFRQRVFHUHHULIHULUHDQFKH
VHJXLGDWROHSULQFLSDOL
WLSRORJLHWHVWXDOLHL
FRQWHQXWL$UJRPHQWDLQ
PRGRLQFRPSOHWRH
IUDPPHQWDULR
1RQFRQRVFHJOLDUJRPHQWLGL
VWXGLRQHDQFKHLQPRGR
HVVHQ]LDOH
1RQVYROJHOHFRQVHJQH
1RQLQWHUYLHQHQHOOH
FRQYHUVD]LRQL
/HJJHLQPRGRLQDGHJXDWRLWHVWLH
DQFKHVHJXLGDWRFRPSUHQGHH
DQDOL]]DLFRQWHQXWLLQPRGR
IUDPPHQWDULRHFRQIXVR
/HJJHFRQHVWUHPDGLIILFROWjLWHVWL
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FRPSUHQGHLFRQWHQXWLLQPRGR
LQDGHJXDWRHQRQVLRULHQWD
QHOO¶DQDOLVLGHOWHVWR
6FULYHUH
YRWR
6FULYHWHVWLGLGLYHUVRWLSRGDO
FRQWHQXWRDPSLRHSHUVRQDOH
FRUUHWWLQHOO¶RUWRJUDILDHQHOOD
VLQWDVVLFRHUHQWLHGRUJDQLFL,O
OHVVLFRqPROWRULFFRH
SHUWLQHQWH
6FULYHWHVWLGLGLYHUVRWLSRGDO
FRQWHQXWRSHUVRQDOHFRUUHWWL
QHOO¶RUWRJUDILDHQHOODVLQWDVVL
FRUUHWWLHGRUJDQLFL,OOHVVLFRq
DSSURSULDWR
6FULYHWHVWLGLGLYHUVRWLSRGDO
FRQWHQXWRVRGGLVIDFHQWHQHO
FRPSOHVVRRUJDQLFLHFRUUHWWL,O
OHVVLFRqLGRQHR
6HJXHLQPRGROLPLWDWROH
SURFHGXUHGLSLDQLILFD]LRQHGHO
WHVWR6FULYHWHVWLGLVHPSOLFH
LPSRVWD]LRQHVHJXHQGROH
LQGLFD]LRQLGHOGRFHQWH
(YLGHQ]LDLQFHUWH]]H
QHOO¶RUJDQLFLWjHQHOOD
FRUUHWWH]]DIRUPDOH,OOHVVLFR
ULVXOWDHVVHUHSRFRHIILFDFH
3URGXFHHODERUDWLLQFHUWLQHO
FRQWHQXWRHSRFRFRUUHWWLGDO
SXQWRGLYLVWDPRUIRVLQWDWWLFRH
RUWRJUDILFR
3URGXFHWHVWLLQFRHUHQWLHQRQ
FRUUHWWLGDOSXQWRGLYLVWDPRUIR
VLQWDWWLFRHRUWRJUDILFR
,7$/,$12*5,*/,$9$/87$=,21(352'8=,21(6&5,77$
,QGLFDWRUL
3XQWHJ 3XQWHJJL
JLR
RDL
PDVVL
GLYHUVL
PR
OLYHOOL
SXQWL
&RPSHWHQ]D
PRUIRVLQWDWWLFDOH
VVLFDOH
HG
RUWRJUDILFD
&RQRVFHQ]D
VSHFLILFD
GHJOL DUJRPHQWL
ULFKLHVWL
SXQWL
DGHUHQ]D
DOOD
WUDFFLD
'HVFULWWRUL
x
/¶HVSUHVVLRQHSUHVHQWDJUDYLHQXPHURVLHUURUL
x
6LHVSULPHLQPRGRVFRUUHWWRSXUVHFRPSUHQVLELOHXVDXQOHVVLFRLPSURSULR
x
x
x
x
1RQKDFDSLWRODFRQVHJQDHPRVWUDXQDOLPLWDWDFRQRVFHQ]DGHOO¶DUJRPHQWR
x
Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento
x
x
x
x
&DSDFLWj
GL
HODERUD]LRQH
FULWLFDRULJLQDOLWj SXQWL
HRFUHDWLYLWj
+D FDSLWR OD FRQVHJQD H VRVWLHQH OH VXH WHVL FRQ GLVFUHWD FRQRVFHQ]D
GHOO¶DUJRPHQWR
+D FDSLWR OD FRQVHJQD H VRVWLHQH OH VXH WHVL FRQ RWWLPD FRQRVFHQ]D
GHOO¶DUJRPHQWR
1RQVDRUJDQL]]DUHLOGLVFRUVRLQPDQLHUDFRHUHQWHHRFRHVD
6YROJHLOGLVFRUVRLQPRGRIUDPPHQWDULRLQFRPSOHWRHFRQOLPLWLGLFRHUHQ]DH
FRHVLRQH
x
x
6YROJHLOGLVFRUVRLQPRGRDUWLFRODWRFRPSOHWRHFRHUHQWH
x
(ODERUDLQPRGREHQRUJDQL]]DWRORJLFRFRQYLQFHQWHHGDUWLFRODWR
6L HVSULPH FRQ IOXLGLWjH FRUUHWWH]]D IRUPDOH XVD XQ UHJLVWUR OLQJXLVWLFR
DSSURSULDWR
1RQqDGHUHQWHDOODWUDFFLDHSURGXFHVFDUVDGRFXPHQWD]LRQH
H SXQWL
GHO
6LHVSULPHFRQIOXLGLWjSXUFRQRFFDVLRQDOLLQFHUWH]]HXVDXQOHVVLFRDSSURSULDWR
x
&RHUHQ]D
FRHVLRQH
WHVWR
L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico ancora un po’ limitato,
ma corretto
x
x
x
x
Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente completo ed ordinato
0DQFDGLRULJLQDOLWjFUHDWLYLWjHFDSDFLWjGLULHODERUD]LRQH
Presenta un taglio personale nell’elaborare e rielabora in modo semplice
$IIURQWDO¶DUJRPHQWRFRQGLVFUHWDRULJLQDOLWjHFUHDWLYLWj
5LHODERUDO¶DUJRPHQWRFRQVLFXUH]]DHFRQVWLOHSHUVRQDOH
9RWR
&RQRVFHJOL
DUJRPHQWLLQ
PRGR
ODFXQRVRH
VXSHUILFLDOHHG
KDGLIILFROWj
QHOOD
ULHODERUD]LRQH
GHLFRQWHQXWL
DSSUHVL
9RWR
&RQRVFHJOL
DUJRPHQWLLQ
PRGR
LQFRPSOHWRH
IUDPPHQWDULR
HGKD
LQFHUWH]]H
QHOOD
ULHODERUD]LRQH
GHLFRQWHQXWL
DSSUHVL
9RWR
&RQRVFHJOL
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LQPRGR
ODFXQRVRH
IUDPPHQWDULR
1RQULHVFHD
VWDELOLUH
UHOD]LRQLGL
FDXVDHIIHWWR
&RPPHWWH
QXPHURVLH
JUDYLHUURUL
FRQFHWWXDOLHR
GL
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HR
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1RQ
FRPSUHQGHH
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OLQJXDJJLR
VSHFLILFR
9RWR
&RQRVFHJOL
HYHQWLVWRULFL
LQPRGR
IUDPPHQWDULR
6WDELOLVFHOH
UHOD]LRQLGL
FDXVDHIIHWWR
LQPRGR
LQDGHJXDWR
1RQ
FRQRVFHL
IRQGDPHQWL
GHOOH
LVWLWX]LRQL
GHOODYLWD
VRFLDOHFLYLOH
HSROLWLFD
&RPSUHQGHHG
XVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
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0$7(0$7,&$6&,(1=(
9RWR
&RQRVFH
JOL
DUJRPHQWL
LQPRGR
VHPSOLFH
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9RWR
&RQRVFHJOL
DUJRPHQWLLQ
PRGR
FRUUHWWRH
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FRQGLVFUHWD
SDGURQDQ]D
GHO
OLQJXDJJLR
VFLHQWLILFR
GHQRWDQGR
GLVFUHWD
FDSDFLWj
LQWHUSUHWDWLYD
9RWR
&RQRVFHJOL
HYHQWLVWRULFL
LQPRGR
VXSHUILFLDOH
6WDELOLVFHOH
UHOD]LRQLGL
FDXVDHIIHWWR
FRQTXDOFKH
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&RQRVFHL
IRQGDPHQWL
GHOOH
LVWLWX]LRQL
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FLYLOHH
SROLWLFDLQ
PRGR
VXSHUILFLDOH
&RPSUHQGH
HGXVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGR
LPSUHFLVR
6725,$
9RWR
&RQRVFHJOL
HYHQWLVWRULFL
QHOOHOLQHH
HVVHQ]LDOL
6WDELOLVFH
VROROH
SULQFLSDOL
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&RQRVFHL
IRQGDPHQWL
GHOOH
LVWLWX]LRQL
GHOODYLWD
VRFLDOHFLYLOH
HSROLWLFD
QHOOHOLQHH
HVVHQ]LDOL
&RPSUHQGH
HGXVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGR
DFFHWWDELOH
9RWR
&RQRVFHJOL
DUJRPHQWL
LQPRGR
SUHFLVRH
FRQIHULVFH
XVDQGRXQ
FRUUHWWRH
DSSURSULDWR
OLQJXDJJLR
VFLHQWLILFR
9RWR
+D
SDGURQDQ]D
GHLFRQWHQXWLH
FDSDFLWjGL
ULHODERUD]LRQH
DXWRQRPD
8VDXQ
OLQJXDJJLR
VSHFLILFR
DSSURSULDWRH
GHQRWD
FDSDFLWj
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9RWR
&RQRVFHJOL
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VWRULFLLQ
PRGR
DEEDVWDQ]D
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6WDELOLVFHOH
SULQFLSDOL
UHOD]LRQLGL
FDXVDHIIHWWR
FRQ
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&RQRVFHL
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DEEDVWDQ]D
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&RPSUHQGH
HGXVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGR
DEEDVWDQ]D
SUHFLVR
9RWR
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GHLFRQWHQXWLH
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DXWRQRPD8VD
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OLQJXDJJLR
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PXOWLGLVFLSOLQDUL
9RWR
&RQRVFHJOL
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VWRULFLLQ
PRGR
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6WDELOLVFH
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FRQ
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&RQRVFHL
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SROLWLFDLQ
PRGR
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&RPSUHQGH
HGXVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGR
SUHFLVR
9RWR
&RQRVFHJOL
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6WDELOLVFH
UHOD]LRQLGL
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H
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&RQRVFHL
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LVWLWX]LRQL
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VRFLDOH
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PRGR
DSSURIRQGLWR
&RPSUHQGHH
XVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGRSUHFLVR
HVLFXUR
9RWR
3RVVLHGH
FRQRVFHQ]H
PROWR
ODFXQRVH
IUDPPHQWDULH
HQRQ
FRRUGLQDWH
&RPPHWWH
QXPHURVLH
JUDYLHUURUL
FRQFHWWXDOLHR
GL
SURFHGLPHQWR
HR
HVHFX]LRQH
(VSRQHLQ
PRGRVWHQWDWR
H
IUDPPHQWDULR
9RWR
5LFRQRVFHJOL
HOHPHQWLVLD
ILVLFLFKH
DQWURSLFLGHO
WHUULWRULRLQ
PRGR
IUDPPHQWDULR
8VDJOL
VWUXPHQWL
SURSULGHOOD
GLVFLSOLQDLQ
PRGR
VFRUUHWWR
5LFRQRVFHOH
SULQFLSDOL
UHOD]LRQLWUD
GLYHUVL
IHQRPHQL
JHRJUDILFLLQ
PRGRFRQIXVR
&RPSUHQGHH
XVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGR
LPSURSULR
a.Livellodieccellenza
Pariaunavalutazionein
decimidi10o9
Pariaunavotazionein
decimidi8
b.Livellodiaccettabilità
Pariaunavotazionein
decimidi7
Pariaunavotazionein
decimidi6
*(2*5$),$
9RWR
5LFRQRVFHJOL
HOHPHQWLVLD
ILVLFLFKH
DQWURSLFLGHO
WHUULWRULRLQ
PRGR
VXSHUILFLDOH
8VDJOL
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SURSULGHOOD
GLVFLSOLQDLQ
PRGR
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5LFRQRVFHOH
UHOD]LRQLWUD
GLYHUVL
IHQRPHQL
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FRQ
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&RPSUHQGHH
XVDLO
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PRGR
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VWUXPHQWL
SURSULGHOOD
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PRGR
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5LFRQRVFH
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SULQFLSDOL
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GLYHUVL
IHQRPHQL
JHRJUDILFL
&RPSUHQGH
H
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OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGR
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JOLHOHPHQWL
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DQWURSLFLGHO
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FRPSOHWR
8VDJOL
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&RPSUHQGH
H
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VLDILVLFLFKH
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PRGR
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GLVFLSOLQDLQ
PRGR
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5LFRQRVFHOH
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&RPSUHQGH
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5LFRQRVFHJOL
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H
DSSURIRQGLWR
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SURSUL
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PRGRSUHFLVR
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5LFRQRVFHOH
UHOD]LRQLWUD
GLYHUVL
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JHRJUDILFLFRQ
VLFXUH]]DH
DXWRQRPLD
&RPSUHQGHH
XVDLO
OLQJXDJJLR
VSHFLILFRLQ
PRGRSUHFLVR
HFRPSOHWR
/,1*8(675$1,(5(
COMPRENSIONEDELLALINGUAORALE
(LISTENING)
COMPRENSIONEDELLALINGUASCRITTA
(READING)
Comprendebeneeconprontezzailcontenuto
diunmessaggiooraleesariferirneil
contenuto.
Comprendebeneilcontenutodiunmessaggio
oraleesariferirneilcontenuto.
Sacogliereintegralmenteilsignificatodiun
semplicetestoscrittoesariferirneil
contenuto.
Comprendelamaggiorpartediunbreve
testoscrittoesariferirneilcontenuto.
Comprendequasiintegralmenteunmessaggio Sacogliereglobalmenteilsignificatodiun
oraleesariferirneilcontenuto.
brevetestoscrittoesariferirneilcontenuto
generale.
Haqualchedifficoltàdicomprensionediun
Comprendealcunielementisignificatividi
messaggiooralealprimoascoltoeavelocità
unbrevetestoesariferirnepersommicapi
normaleesariferirneilcontenutopersommi ilcontenuto.
capi.
c.Livellodinonaccetibilità
Pariaunavotazionein
Hadiversedifficoltànelseguirequantoviene
decimidi5oinferioria5 dettoenonriesceariferireilcontenuto
generaledelmessaggioorale.
Incontradifficoltànelcomprendereun
brevetestoscritto.Nonriesceariferirneil
contenutogenerale.
7(&12/2*,$
xNonriconoscelerelazionitraoggetto/forma/funzione/materiale.
xNonconoscelecaratteristichedellacartadeilavoratidellegnonéiloroprocessiproduttivi
xNonècapacedicostruiresemplicischemiriassuntivi
xNonècapacediutilizzareinmanieraappropiataglistrumentideldisegnogeometiconellacostruzionedifigure
piane:angoli,circonferenze,triangoli.
xArgomentainmodoconfuso
xPresentaincertezzenelriconoscererelazionitraoggetto/forma/funzione/materiale
xConosceinpartelecaratteristichedellacarta,deilavoratidellegnoedeiloroproceswsiproduttivi.
xInterpretaecostruisceconqualchedifficoltàsemplicitabelleeschemiriassuntivi.
xUtilizza gli strumenti del disegno tecnico in modo non sempre corretto, la produzione grafica delle figure
geometriche:angoli,circonferenzeetriangolirisultainprecisa.
xArgomentainmodoessenzialeesemplice.
xConoscelerelazionitraoggetto/forma/funzione/materiale
xConosceinmodoessenzialelecaratteristichedellacarta,deilavoratidellegnoedelloroprocessoproduttivo.
xInterpretaecostruisceinmodoalquantocorrettotabelleeschemiriassuntivi
xUtilizzainmodocorrettoglistrumentideldisegnotecnico,masievincequalcheincertezzanellainterpretazione
graficadellefiguregeometriche:angoli,circonferenze,triangoli.
xArgomentainmodonozionisticomaconaccettabilelinguaggiodisciplinare.
xConosce le relazioni tra oggetto/forma/funzione/materiale e ne evidenzia le differenze economiche e
qualitative.
xConosce le caratteristiche della carta , dei lavorati del legno e il loro processo produttivo; coglie gli aspetti
economicieambientalidelriciclo.
xUtilizzainmodoabbastanzacorrettoglistrumentideldisegnotecnico,interpretaecostruiscegraficiefigure
geometriche:angoli,circonferenzeetriangoli,conunacertaprecisione
xArgomentainmodochiaroeconlinguaggiodisciplinare.
xConosce le relazioni oggetto/forma/funzione/materiale e ne evidenzia aspetti economici, qualitativi e di
evoluzionestoricaetecnologica
xConosceinmododettagliatolecaratteristichedellacarta,deilavoratidellegnoeilloroprocessoproduttivo,
cogliegliaspettieconomiciͲcommerciali–ambientaliediriciclo
xUtilizzainmodocorrettoglistrumentideldisegnotecnico;interpretaecostruisceconapprezzabileprecisione
semplicigraficiefiguregeometriche:angoli,circonferenze,triangoli.
xArgomentainmodochiaroconlinguaggiospecifico,nonmancanospuntidicriticapersonali.
xConosce le relazioni tra oggetto/forma/ funzione/materiale e ne evidenzia con spirito critico aspetti legati
all’ergonomica,all’economiadimercato,allaqualità,allaevoluzionestoricatecnologica.
xConoscelecaratteristiche,latipologiadellacartaedeilavoratidilegno,illoroprocessoproduttivoecogliegli
aspettistorici,economiciedambientalidellaevoluzionetecnologicadelloroprocessoproduttivo.
xUtilizzacorrettamenteglistrumentideldisegnotecnico,interpretaecostruisceconprecisionegraficiefigure
geometriche:angoli,circonferenzeetriangoli
xArgomentainmodocritico,utilizzacorrettamenteillinguaggiodisciplinare
xConosce la relazione tra oggetto/forma/funzione/materiale e ne evidenzia con spiritio critico aspetti legati
all’ergonomia,almarketing,allaqualità,allapubblicitàall’evoluzionestoricaetecnologica.
xConoscelecaratteristiche,latipologiadellacartaedeilavoratidellegno,illoroprocessoproduttivo,einmodo
criticocogliegliaspettistorici,economici,ambientaliedell’evoluzionetecnologicadelloroprocessoproduttivo
xUtilizzacorrettamenteglistrumentideldisegnotecnico;interpetraecostruisceconprecisioneefantasiagrafici
efiguregeometriche:angoli,circonferenze,triangoli,
xArgomentainmododisinvolto,criticoeconlinguaggiospecifico.Lasuacomunicazioneèriccadidettagli,con
riferimentiancheallealtredisciplinedistudioerapportataalsuovissuto.
4
(quattro)
5
(cinque)
6
(sex)
7
(sette)
8
(otto)
9
(nove)
10
(dieci)
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LQIRUPD]LRQL
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PHORGLD
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ALUNNICONDIAGNOSIDIHANDICAPODSAEALUNNIBES
Lavalutazionedeglialunnicondisabilitàcertificata,secondoquantodispostodalD.P.R.122del22giugno
2009,siriferiscealcomportamento,alledisciplineealleattivitàsvoltedall’alunnosullabasedelPiano
EducativoIndividualizzato.
Per l'esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate,
comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a
valutareilprogressodell'alunnoinrapportoallesuepotenzialitàeailivellidiapprendimentoiniziali.Le
provesonoadattate,ovenecessario,inrelazionealPianoEducativoIndividualizzato,acuradeidocenti
componentilacommissione.Leprovedifferenziatehannovaloreequivalenteaquelleordinarieaifinidel
superamentodell'esameedelconseguimentodeldiplomadilicenza.
Leprovedell'esameconclusivodelprimociclopossonoesseresostenuteancheconl'usodiattrezzature
tecnicheesussidididattici,nonchédiognialtraformadiausiliotecniconecessario.Suidiplomidilicenza
èriportatoilvotofinaleindecimi,senzamenzionedellemodalitàdisvolgimentoedidifferenziazione
delleprove.
NelcasoincuigliobiettividelPianoEducativoIndividualizzatosianonettamentedifformirispettoaquelli
dell’ordinamento di studi della classe, la programmazione viene dichiarata differenziata e l’alunno,
pertanto,nonpuòconseguireiltitolodistudio.Lafamigliavainformatapreventivamentediquestascelta
ehafacoltàdiopporsi.Aglialunnicondisabilitàchenonconseguonolalicenzaèrilasciatounattestatodi
creditoformativo,titolovalidoperl'iscrizioneeperlafrequenzadelleclassidellascuolasecondariadi
secondogradoaisolifinidelriconoscimentodicreditiformativieperl'accessoaipercorsiintegratidi
istruzioneeformazione.
Perglialunnicondiagnosididisturbispecificidiapprendimentosarannoutilizzatemisuredispensative
e/ocompensativeinbaseallalegge170del2010esuccessivelineeguidadel12luglio2011,inbasea
quantoprevistodalleindicazionicontenuteannualmentenellerelativeordinanzesugliesamiequanto
previstodalpianodistudiopersonalizzato.Lemisuresonoratificateinsedediconsigliodiclasseedi
riunionepreliminare.
PerglialtrialunniconBisogniEducativiSpecialisipropongonolestesseprovadiesameeglistessicriteri
divalutazionedeglialtrialunni,consideratochelacirc.8/2013prevedeulterioridisposizionicheadoggi
nonsonostateemanate.L’attenzionevacomunquepostaallepersonalicondizionidell’alunno,inmodo
dafacilitarel’utilizzodiunavarietàdiformedicomunicazioneel’espressionediparticolaristilidi
apprendimento.
ESAMEDISTATO
Losvolgimentodell’esamedistatoalterminedellascuolasecondariadiIgradorestadisciplinatodalleistruzioni
forniteconC.M.48/2012,contenenteindicazioniacaratterepermanente.
AMMISSIONEAGLIESAMI
L’ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo accertamento della prescritta
frequenzaaifinidellavaliditàdell’annoscolastico(art.3,c.2,DPRn.122/2009),neiconfrontideglistudentiche
hannoottenuto,condecisioneassuntaamaggioranzadalConsigliodiclasse,unvotononinferioreaseidecimiin
ciascunadisciplinaedunvotodicomportamentononinferioreaseidecimi.
Il voto di idoneità, formulato dal consiglio di classe in sede di ammissione, tiene conto del comportamento,
dell’interesse,dell’impegnoedelmetododilavoromostratonelcorsodell’ultimoanno.Nonfarannomediailvoto
relativoalcomportamentoeilgiudiziodireligione
PROVE
Cisarannocinqueprovescritteeduncolloquiopluridisciplinaresututtelematerie.
1.ProvascrittadiItaliano(durata4ore)
2.ProvascrittadiMatematica(durata3ore)
3.ProvanazionaleINVALSI(durata75minuti+75minuti)
4.ProvascrittadiInglese(durata3ore)
5.Provascrittadellasecondalinguastraniera(durata3ore)
6.Provaorale(colloquiopluridisciplinare).
Ogniprovaverràvalutataconunvotonumericointeroespressoindecimi
PROVANAZIONALE
Laprovascrittaacaratterenazionaleèvoltaaverificareilivelligeneraliespecificidiapprendimentoconseguiti
daglistudentinelledisciplinedistudioindividuateappositamentedaspecificadirettivaministeriale.Itestirelativi
allasuddettaprovasonosceltidalMinistrotraquellipredispostidall’INVALSI,einviatialleistituzioniscolastiche.
Glialunnisosterrannounaprovanazionalediitalianoe matematica della duratadidue oree trenta minuti.La
correzionesaràeffettuataattraversol’usodiunagrigliafornitadall’INVALSI.
Criteriperlaprovanazionale
(C.M.n°32del13marzo2009;schemadiRegolamentodellaleggen.69del30ottobre2008)
1) Tuttiicandidati(ancheiprivatisti,glistranieri,idiversamenteabili)sostengonolaprova
2) PeridiversamenteabililaprovavienepredefinitadalConsigliodiClasseoadattatadallasottocommissione,se
siritienechelaprovanonpossaesseresvoltacosìcomepresentatadall’Invalsi
3) Nonèconsentitol’usodellacalcolatrice,delvocabolarioecc.
4) Nonèconsentitodisporreditelefonicellulariedialtreapparecchiatureelettroniche
5) Icandidaticondisabilitàsostengonolaprovaconinecessariausilieformediassistenzaepossono,seoccorre,
averepiùtempoadisposizione.Glialtriaspetterannoprimadipassareallaprovasuccessiva.
6) Perlacorrezionesiadottanoglischemisuggeritidall’Invalsiedallegatialleprove
7) Perlavalutazionesiadottailseguentecriterio:alpunteggioottenutosifissaunascaladivotazioniindecimi.
8) I candidati con certificazione DSA potranno utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico
Personalizzatoodaaltradocumentazione,redattaaisensidell’articolo5deldecretoministeriale12luglio2011.I
candidatipotrannousufruiredidispositiviperl’ascoltodeitestidellaprovaregistratiinformati“mp3”.Perlapiena
comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione potrà anche prevedere di individuare un proprio
componentechepossaleggereitestidelleprovescritte.Inparticolare,sisegnalal’opportunitàdiprevederetempi
piùlunghidiquelliordinariperlosvolgimentodellaprovescritte.
ITALIANO
Sarannosottopostealcandidatotretipologieditracce:
1ͲEsposizionedicaratterepersonalesottoformadidiario,letteraocronaca.
2ͲTrattazionediunargomentoculturaleosocialecheconsental’esposizionediriflessionipersonali.
3ͲRelazionesuunargomentodistudioosuun’attivitàsvolta.
MATEMATICA
Laprovaconsisteràinquattroquesiti,ciascunoarticolatoinpiùpuntiinmododaconsentireungradualelivellodi
difficoltà:
•Quesitodigeometriasolida
•Quesitoinerenteladeterminazionedellaradicediunaopiùequazionidiprimogradoadun’incognita
•Quesitosulcalcolodelleprobabilità
•Quesitodiscienze
LINGUESTRANIERE
Laprovad’esamesiarticoleràsutretracce:
a)
questionariorelativoaunbranosottopostoalettura
b)
completamentodiundialogo
c)
lettera
COLLOQUIOPLURIDISCIPLINARE
Ilcolloquiod’esameavràun’impostazioneditipodialogicoͲdiscorsivo:aicandidativerràinfattichiestodipartire
dalladiscussionediunparticolareargomentoodiunaspecificaproblematicacontemplatadaiprogrammiedalle
attivitàsvoltenelcorsodeltriennio,perpoioperare,anchedietrosollecitazionedellacommissioneesaminatrice,
opportunirinviiecollegamentiadaltriambitidisciplinarie/oadaltrifenomenietematiche.Questaimpostazione
appare senza dubbio la più pertinente ai fini di una corretta valutazione delle capacità di argomentazione,
rielaborazioneeriflessionepersonalesuicontenutitrattatipossedutedaglialunni,nonchédelloroimpiego
dimodelliespressiviecomunicativiadeguati.
ESITODELL’ESAME
L’esitodell’esamesaràespressoconvalutazioneindecimiallacuideterminazioneconcorrerannoilvoto
d’ammissione, la valutazione delle prove scritte, la prova nazionale, la valutazione del colloquio
pluridisciplinare.Incasodiesitonegativodell’esame,convalutazioneinferioreaiseidecimi,l’esamedi
licenzasiconcluderàconladichiarazione“nonlicenziato”.
E’curadellacommissionefarsìcheilvotoconclusivosiailfruttomeditatodiunavalutazionecollegiale
dellediverseproveedelcomplessivopercorsoscolasticodeigiovanicandidati.Occorreevitarepossibili
appiattimenti,cherischierebberodipenalizzarepotenziali“eccellenze”edievidenziareipuntidiforza
nellapreparazionedeicandidati,ancheinfunzioneorientativarispettoalproseguimentodeglistudi.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della
commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità, tenendo conto del profitto ottimo
conseguitoneltriennio,nonchédelpossessodiconoscenzeecompetenzeapprofonditeepienamente
acquisiteintutteledisciplineconfermatoancheinseded’esame.
CRITERIDIVALUTAZIONEDELLEPROVED’ESAME
IlconsigliodiClasseproponeallaCommissioned’Esameiseguenticriteridivalutazioneperlevarie
proved’esame.
Perlaprovadiitalianoverrannovalutati:
x Coerenzaedorganicitàdipensiero
x Sviluppodeicontenuti
x Capacitàdiespressionepersonale
x Correttoedappropriatousodellalingua
Perlaprovadimatematicaverrannovalutati:
x l’acquisizionedelletecnichedicalcolo
x l’acquisizionedeiconcettialgebrici,digeometriapianaesolida
x lacomprensioneel’usodellinguaggiospecifico
x l’utilizzodeiprocedimentimatematicianchenellostudiodellescienze
Perlaprovadilinguastranieraverrannovalutati:
xQuestionario–comprensionedeltesto,chiarezzadelmessaggio,correttezzaortografica,
grammaticaleelessicale,conoscenzadellessicoeusodellestrutture
xCompletamentodiundialogo–impostazioneformale,pertinenzadelcontenutoconlatraccia,
correttezzaortografica,grammaticaleelessicale,chiarezzadelleinformazionifornite,
completezzaericchezzadelcontenuto
xLettera–completezzadellatraccia,organizzazionelogicadeicontenuti,correttezzaortograficae
dellessico,usodellestrutture
xProvedifferenziate:comprensioneglobaledeltesto,usodisemplicistrutture,correttezza
ortografica.
Perilcolloquiooraleverrannovalutati:
x sapersiesprimereinmodochiaro,scioltoeappropriato
x esporreleconoscenzeinmodocoerenteecompleto
x fornireapportipersonali
x sapercogliereeoperarecollegamenti
x sapersirapportareallasituazione
*5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$,7$/,$1$
,QGLFDWRUL
3XQWHJ 3XQWHJJL
JLR
RDL
PDVVL
GLYHUVL
PR
OLYHOOL
0
0,5
1
SXQWL
&RPSHWHQ]D
PRUIRVLQWDWWLFDOH
VVLFDOH
HG
RUWRJUDILFD
&RQRVFHQ]D
VSHFLILFD
SXQWL
GHJOL DUJRPHQWL
ULFKLHVWL
DGHUHQ]D
DOOD
WUDFFLD
&RHUHQ]D
H SXQWL
FRHVLRQH
GHO
WHVWR
&DSDFLWj
GL
SXQWL
HODERUD]LRQH
FULWLFDRULJLQDOLWj
HRFUHDWLYLWj
1,5
2
0,5
1
2
2,5
3
'HVFULWWRUL
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
0,5
1
2
2,5
3
x
0
0,5
1
1,5
2
x
x
x
x
x
x
x
L’espressionepresentagravienumerosierrori
Siesprimeinmodoscorrettopursecomprensibile;usaunlessicoimproprio
L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico ancora un po’ limitato, ma
corretto
Siesprimeconfluiditàpurconoccasionaliincertezze;usaunlessicoappropriato
Siesprimeconfluidità,ecorrettezzaformale;usaunregistrolinguisticoappropriato
Nonèaderenteallatracciaeproducescarsadocumentazione
Hacapitolaconsegnamamostraunalimitataconoscenzadell’argomento
Hacapitolaconsegnaepresentaun’accettabileconoscenzadell’argomento
Hacapitolaconsegnaesostienelesuetesicondiscretaconoscenzadell’argomento
Hacapitolaconsegna,esponelesueconoscenzee/osostienelesuetesiconottima
conoscenzadell’argomento
Nonsaorganizzareildiscorsoinmanieracoerente/eocoesa.Usaunlessicominimo
Svolge il discorso in modo frammentario , incompleto e con limiti di coerenza e
coesione
Svolgeildiscorsoinmodoschematico,conqualchelimitedicoesioneeusaunlessico
essenziale.
Svolgeildiscorsoinmodoarticolato,completoecoerente.Usaunlessicoadeguato,
Elabora in modo ben organizzato logico, convincente ed articolato. Usa un lessico
adeguato.Presentaosservazionipersonali.
Noncomprendelaformatestualerichiesta
Rielaborainmodosemplice
Affrontal’argomentocondiscretaoriginalitàecreatività
Rielaboral’argomentoconsostanzialesicurezzaeoriginalità.
Presentauntagliopersonale,originalitàecreativitànelrielaborare
9RWRFRPSOHVVLYRDWWULEXLWRDOODSURYD««««
1%il voto complessivo della prova scritta sarà calcolato tenendo presente il punteggio parziale dei
diversi livelli fino alla definizione di un voto intero, da un minimo di 3-4 ad un massimo di 10/10
*5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',0$7(0$7,&$
INDICATORI
Laconoscenzae
l’applicazionediregolee
proprietàinambito
geometricoealgebrico
sono
Ilprocedimentorisolutivo
L’usodeilinguaggispecifici
è
LIVELLI
Ƒ corretteecomplete
Ƒ approfondite
Ƒ sostanzialmentecorrette
Ƒ essenziali
Ƒ nondeltuttocorrette
Ƒ parziali
Ƒ lacunose/frammentarie
Ƒ logicoerazionale
Ƒ consapevole
Ƒ logico
Ƒ adeguato
Ƒ incerto/parziale
Ƒ incompleto
Ƒ disorganizzato/dispersivo
Ƒ precisoecurato
Ƒ appropriato
Ƒ soddisfacente
Ƒ adeguato
Ƒ adeguatopurconalcuneincertezze
Ƒ approssimativo
Ƒ pressochéinesistente
MISURAZIONE
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
*5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$675$1,(5$
(QUESTIONARIO)
INDICATORI
LIVELLI
MISURAZIONE
10
Ƒ completoeanalitico
Comprendeiltestoinmodo
Formularisposte
Elaborarispostepersonali
Lacompetenzaortografica,
grammaticaleelessicaleè
Ƒ completo
Ƒ abbastanzacompleto
Ƒ sostanziale
Ƒ essenziale
Ƒ limitato/moltolimitato
Ƒ ricche,coerentieappropriate
Ƒ coerentieappropriate
Ƒ coerenti
Ƒ abbastanzacoerenti
Ƒ sufficientementecoerenti
Ƒ noncoerenti
Ƒ ottime
Ƒ moltobuone
Ƒ buone
Ƒ semplici
Ƒ minimemacomprensibili
Ƒ nonsemprecomprensibili
Ƒ eccellente
Ƒ moltobuona
Ƒ buona
Ƒ discreta
Ƒ accettabile
Ƒ scarsa/nonraggiunta
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
*5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$675$1,(5$
/(77(5$
INDICATORI
L’impostazionegraficaè
L’attinenzaallatracciaè
L’elaboratorisulta
Lacompetenzaortografica,
grammaticaleelessicaleè
LIVELLI
Ƒ accurata
Ƒ generalmenteprecisa
Ƒ perlopiùordinata
Ƒ abbastanzaordinata
Ƒ approssimativa
Ƒ imprecisa
Ƒ ottima
Ƒ moltobuona
Ƒ buona
Ƒ abbastanzabuona
Ƒ complessivamenteadeguata
Ƒ parzialmenteadeguata/inadeguata
Ƒ scorrevole,esaurienteeoriginale
Ƒ chiaro,organicoepersonale
Ƒ chiaroecompeto
Ƒ generalmentecomprensibileesemplice
Ƒ globalmentecomprensibilemasuperficiale
Ƒ pocochiaroeapprossimativo
Ƒ eccellente
Ƒ moltobuona
Ƒ buona
Ƒ discreta
Ƒ accettabile
Ƒ scarsa/nonraggiunta
MISURAZIONE
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
*5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$675$1,(5$
',$/2*2
INDICATORI
L’elaboratomostraun’aderenza
allatracciadata
Lacapacitàdialogica(funzioni
linguistiche,lessico,registro
linguistico)è
L’elaboratoèespressoinforma
Laconoscenzadellestruttureè
LIVELLI
Ƒ completaeanalitico
Ƒ quasicompleta
Ƒ abbastanzacompleta
Ƒ soddisfacente
Ƒ accettabile
Ƒ incompleta
Ƒ ottima
Ƒ motobuona
Ƒ appropriata
Ƒ buona
Ƒ sufficiente
Ƒ inadeguata
Ƒ corretta
Ƒ perlopiùcorretta
Ƒ generalmentecorretta
Ƒ abbastanzacorretta
Ƒ sufficientementecorretta
Ƒ pococorretta
Ƒ sicura
Ƒ adeguata
Ƒ perlopiùadeguata
Ƒ abbastanzaadeguata
Ƒ sufficientementeadeguata
Ƒ incerta/lacunosa
MISURAZIONE
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
4Ͳ5
*5,*/,$',9$/87$=,21('(/&2//248,23/85,',6&,3/,1$5(
&203(7(1=(
9272,1'(&,0,
Comunicainmodoimproprioedisorganico.
L’esposizionerisultasuperficialeedisarticolata
Comunicainmodosempliceedessenziale,con
alcunielementiripetitiviemnemonici
Comunicainmodochiaroepertinente,
dimostrandosicurezzanell’organizzazionelogica
deldiscorso
Esponeconprecisioneechiarezza,dimostrandodi
saperporreinrelazioneleconoscenze
pluridisciplinari
Esponeinmodoampioedaccurato,con
competenzalogicaecomunicativanell’usodeivari
codicilinguistici
Argomentainmodocritico,creativoecon
competenzalessicale.Rielaboraconefficaciae
disinvolturaoperandocollegamentiinpiena
autonomia.
,VWLWX]LRQHVFRODVWLFD
BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
6&+('$3(5/$&(57,),&$=,21('(//(&203(7(1=(
$/7(50,1('(/35,02&,&/2',,6758=,21(
,O'LULJHQWH6FRODVWLFR
9LVWLJOLDWWLG¶XIILFLRUHODWLYLDOOHYDOXWD]LRQLHVSUHVVHGDJOLLQVHJQDQWLHDLJLXGL]LGHILQLWLGDO&RQVLJOLRGL
FODVVHLQVHGHGLVFUXWLQLRILQDOH
WHQXWRFRQWRGHOSHUFRUVRVFRODVWLFRHGLQULIHULPHQWRDO3URILORGHOORVWXGHQWH
&(57,),&$
FKHO¶DOXQQ««««««««««««««««««««««««««««««««««
QDW«D««««««««««««««««««««««LO««««««««««««
KDIUHTXHQWDWRQHOO¶DQQRVFRODVWLFR««ODFODVVH«VH]«FRQRUDULRVHWWLPDQDOHGL«RUH
KDUDJJLXQWRLOLYHOOLGLFRPSHWHQ]DGLVHJXLWRLOOXVWUDWL
/LYHOOR
,QGLFDWRULHVSOLFDWLYL
A–
Avanzato
/¶DOXQQRD VYROJH FRPSLWL H ULVROYH SUREOHPL FRPSOHVVL PRVWUDQGR SDGURQDQ]D QHOO¶XVR
GHOOHFRQRVFHQ]HHGHOOHDELOLWjSURSRQHHVRVWLHQHOHSURSULHRSLQLRQLHDVVXPHLQPRGR
UHVSRQVDELOHGHFLVLRQLFRQVDSHYROL
/¶DOXQQRDVYROJHFRPSLWLHULVROYHSUREOHPLLQVLWXD]LRQLQXRYHFRPSLHVFHOWH
FRQVDSHYROLPRVWUDQGRGLVDSHUXWLOL]]DUHOHFRQRVFHQ]HHOHDELOLWjDFTXLVLWH
/¶DOXQQRD VYROJH FRPSLWL VHPSOLFL DQFKH LQ VLWXD]LRQL QXRYH PRVWUDQGR GL SRVVHGHUH
FRQRVFHQ]HHDELOLWjIRQGDPHQWDOLHGLVDSHUDSSOLFDUHEDVLODULUHJROHHSURFHGXUHDSSUHVH
/¶DOXQQRDVHRSSRUWXQDPHQWHJXLGDWRDVYROJHFRPSLWLVHPSOLFLLQVLWXD]LRQLQRWH
B–
Intermedio
C – Base
D – Iniziale
3URILORGHOOHFRPSHWHQ]H
&RPSHWHQ]HFKLDYH
'LVFLSOLQHFRLQYROWH
/LYHOOR
+D XQD SDGURQDQ]D GHOOD OLQJXD LWDOLDQD WDOH GD FRQVHQWLUJOL GL &RPXQLFD]LRQH QHOOD 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ FRPSUHQGHUHHQXQFLDWLHWHVWLGLXQDFHUWDFRPSOHVVLWjGLHVSULPHUHOH PDGUHOLQJXD R OLQJXD SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
«««««««««
SURSULHLGHHGLDGRWWDUHXQUHJLVWUROLQJXLVWLFRDSSURSULDWRDOOHGLYHUVH GLLVWUX]LRQH
VLWXD]LRQL
1HOO¶LQFRQWUR FRQ SHUVRQH GL GLYHUVH QD]LRQDOLWj q LQ JUDGR GL &RPXQLFD]LRQH QHOOH 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
OLQJXHVWUDQLHUH
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
HVSULPHUVL D OLYHOOR HOHPHQWDUH LQ OLQJXD LQJOHVH H GL DIIURQWDUH XQD
«««««««««
FRPXQLFD]LRQHHVVHQ]LDOHLQVHPSOLFLVLWXD]LRQLGLYLWDTXRWLGLDQDLQ
XQD VHFRQGD OLQJXDHXURSHD 8WLOL]]D OD OLQJXDLQJOHVH QHOO¶XVRGHOOH
WHFQRORJLHGHOO¶LQIRUPD]LRQHHGHOODFRPXQLFD]LRQH
7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
/H VXH FRQRVFHQ]H PDWHPDWLFKH H VFLHQWLILFRWHFQRORJLFKH JOL &RPSHWHQ]D
H SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
FRQVHQWRQR GL DQDOL]]DUH GDWL H IDWWL GHOOD UHDOWj H GL YHULILFDUH PDWHPDWLFD
O¶DWWHQGLELOLWjGHOOHDQDOLVLTXDQWLWDWLYHHVWDWLVWLFKHSURSRVWHGDDOWUL,O FRPSHWHQ]H GL EDVH LQ «««««««««
SRVVHVVR GL XQ SHQVLHUR ORJLFRVFLHQWLILFR JOL FRQVHQWH GL DIIURQWDUH VFLHQ]DHWHFQRORJLD
SUREOHPL H VLWXD]LRQL VXOOD EDVH GL HOHPHQWL FHUWL H GL DYHUH
FRQVDSHYROH]]DGHLOLPLWLGHOOHDIIHUPD]LRQLFKHULJXDUGDQRTXHVWLRQL
FRPSOHVVHFKHQRQVLSUHVWDQRDVSLHJD]LRQLXQLYRFKH
7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
8VD FRQ FRQVDSHYROH]]D OH WHFQRORJLH GHOOD FRPXQLFD]LRQH SHU &RPSHWHQ]HGLJLWDOL
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
ULFHUFDUH H DQDOL]]DUH GDWL HG LQIRUPD]LRQL SHU GLVWLQJXHUH
«««««««««
LQIRUPD]LRQLDWWHQGLELOLGDTXHOOHFKHQHFHVVLWDQRGLDSSURIRQGLPHQWR
GLFRQWUROORHGLYHULILFDHSHULQWHUDJLUHFRQVRJJHWWLGLYHUVLQHOPRQGR
6L RULHQWD QHOOR VSD]LR H QHO WHPSR GDQGR HVSUHVVLRQH D FXULRVLWj H ,PSDUDUHDGLPSDUDUH 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
HG SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
ULFHUFD GL VHQVR RVVHUYD HG LQWHUSUHWD DPELHQWL IDWWL IHQRPHQL H &RQVDSHYROH]]D
HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH
«««««««««
SURGX]LRQLDUWLVWLFKH
3RVVLHGHXQSDWULPRQLRRUJDQLFRGLFRQRVFHQ]HHQR]LRQLGLEDVHHGq ,PSDUDUHDGLPSDUDUH 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
DOORVWHVVRWHPSRFDSDFHGLULFHUFDUHHGLSURFXUDUVLYHORFHPHQWHQXRYH
«««««««««
LQIRUPD]LRQL HG LPSHJQDUVL LQ QXRYL DSSUHQGLPHQWL DQFKH LQ PRGR
DXWRQRPR
HG 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
8WLOL]]D JOL VWUXPHQWL GL FRQRVFHQ]D SHU FRPSUHQGHUH VH VWHVVR H JOL &RQVDSHYROH]]D
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
DOWUL SHU ULFRQRVFHUH HG DSSUH]]DUH OH GLYHUVH LGHQWLWj OH WUDGL]LRQL HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH
«««««««««
FXOWXUDOL H UHOLJLRVH LQ XQ¶RWWLFD GL GLDORJR H GL ULVSHWWR UHFLSURFR
,QWHUSUHWDLVLVWHPLVLPEROLFLHFXOWXUDOLGHOODVRFLHWj
HG 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
,QUHOD]LRQHDOOHSURSULHSRWHQ]LDOLWjHDOSURSULRWDOHQWRVLHVSULPHLQ &RQVDSHYROH]]D
HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
DPELWLPRWRULDUWLVWLFLHPXVLFDOLFKHJOLVRQRFRQJHQLDOL
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'LPRVWUD RULJLQDOLWj H VSLULWR GL LQL]LDWLYD 6L DVVXPH OH SURSULH 6SLULWR GL LQL]LDWLYD H 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
UHVSRQVDELOLWj FKLHGH DLXWR TXDQGR VL WURYD LQ GLIILFROWj H VD IRUQLUH LPSUHQGLWRULDOLWj
DLXWRDFKLORFKLHGHÊGLVSRVWRDGDQDOL]]DUHVHVWHVVRHDPLVXUDUVL &RPSHWHQ]H VRFLDOL H «««««««««
FLYLFKH
FRQOHQRYLWjHJOLLPSUHYLVWL
7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
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7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
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VRFLDOL
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7XWWH
OH GLVFLSOLQH FRQ
+DFXUDHULVSHWWRGLVpFRPHSUHVXSSRVWRGLXQVDQRHFRUUHWWRVWLOHGL
SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD
YLWD $VVLPLOD LO VHQVR H OD QHFHVVLWj GHO ULVSHWWR GHOOD FRQYLYHQ]D FLYLFKH
«««««««««
FLYLOH+DDWWHQ]LRQHSHUOHIXQ]LRQLSXEEOLFKHDOOHTXDOLSDUWHFLSDQHOOH
GLYHUVHIRUPHLQFXLTXHVWRSXzDYYHQLUHPRPHQWLHGXFDWLYLLQIRUPDOL
HQRQIRUPDOLHVSRVL]LRQHSXEEOLFDGHOSURSULRODYRURRFFDVLRQLULWXDOL
QHOOH FRPXQLWj FKH IUHTXHQWD D]LRQL GL VROLGDULHWj PDQLIHVWD]LRQL
VSRUWLYHQRQDJRQLVWLFKHYRORQWDULDWRHFF
+D FRQVDSHYROH]]D GHOOH SURSULH SRWHQ]LDOLWj H GHL SURSUL OLPLWL ,PSDUDUH DG LPSDUDUH
2ULHQWDOHSURSULHVFHOWHLQPRGRFRQVDSHYROH6LLPSHJQDSHUSRUWDUH &RPSHWHQ]H VRFLDOL H
FLYLFKH
DFRPSLPHQWRLOODYRURLQL]LDWRGDVRORRLQVLHPHDGDOWUL
5LVSHWWDOHUHJROHFRQGLYLVHFROODERUDFRQJOLDOWULSHUODFRVWUX]LRQH &RPSHWHQ]H VRFLDOL H
GHOEHQHFRPXQHHVSULPHQGROHSURSULHSHUVRQDOLRSLQLRQLHVHQVLELOLWj FLYLFKH
/¶DOXQQRDKDLQROWUHPRVWUDWRVLJQLILFDWLYHFRPSHWHQ]HQHOORVYROJLPHQWRGLDWWLYLWjVFRODVWLFKHHRH[WUDVFRODVWLFKHUHODWLYDPHQWHD
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6XOOD EDVH GHL OLYHOOL UDJJLXQWL GDOO¶DOXQQRD QHOOH FRPSHWHQ]H FRQVLGHUDWH LO &RQVLJOLR GL &ODVVH SURSRQH OD
SURVHFX]LRQH
GHJOL
VWXGL
QHOL
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SHUFRUVRL
«««««««««««««««««««««««««««««
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,O'LULJHQWH6FRODVWLFR
«««««««««««««
ALLEGATO n. 8
PAI PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
Con l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per
alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica” e la successiva Circolare Ministeriale n.8 del marzo 2013 di esplicitazione delle
competenze delle singole istituzioni scolastiche, viene ridefinito il tradizionale approccio
all’integrazione scolastica, estendendo il campo di intervento a tutti gli alunni e gli studenti in
situazione di difficoltà.
La Direttiva, vista la complessità e diversità di problemi specifici, individua tre grandi sotto
categorie all’interno dei Bisogni Educativi Speciali:
• Disabilità ex legge 104/92
• Disturbi Evolutivi Specifici ex legge 170/2010
• Svantaggio socio - economico, linguistico o culturale.
A seguito delle citate disposizioni il nostro Istituto ha elaborato per l’a.s. 2015/2016 il PIANO
ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ (PAI) dove vengono riportate le opzioni programmatiche e le
variabili significative, che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di
inclusività dell’Istituzione Scolastica.
Il Piano Contiene anche il protocollo di accoglienza per alunni con BES e il protocollo di
accoglienza per alunni stranieri.
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella
che segue:
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro : Deficit dell’attenzione e dell’apprendimento
Disturbo di apprendimento non verbale (DANV)
Deficit visu-spaziale.
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale (stranieri)
Disagio comportamentale/relazionale
Altro : in via di certificazione
Totali
% su popolazione scolastica
34
20
29
2
84
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
1
ALLEGATO n. 8
Prevalentemente utilizzate in…
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Altri docenti Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari
D. Coinvolgimento personale
ATA
E. Coinvolgimento famiglie
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
Informazione /formazione su
Sì / No
SI
SI
/
/
/
/
1
1
/
/
Sì / No
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
2
ALLEGATO n. 8
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
Centri Territoriali di
Supporto (CTS) e con Centri
Territoriali dell’Inclusione
(CTI)
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
H. Formazione docenti
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
SI
Dal Rapporto di autovalutazione VALES, VALUTAZIONE E SVILUPPO DELLA SCUOLA,
sono emersi i seguenti punti di criticità e punti di forza attuali dell’Istituto:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
0
1
2
3
4
/
/
/
/
3
ALLEGATO n. 8
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
/
/
/
/
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
/
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
/
successivo inserimento lavorativo.
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
punti di criticità:
a) organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti;
b) ruolo della famiglia e della comunità a dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano organizzazione delle attività educative;
c) acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione;
d) difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata,
informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES
punti di forza:
a) presenza di funzione strumentale, per DA, per DSA e BES
b) presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti in difficoltà.
c) Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti;
d) Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
e) Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola dedicati ai
diversamente abili ex l.104/92;
f) Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
g) Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola.
Preso atto che il coinvolgimento delle famiglie nei processi formativi, non risulta funzionale
all’azione generale dell’apprendimento, si individuano, nel su citato Rapporto VALES i seguenti
standard di miglioramento:
•
•
•
•
•
Favorire nelle famiglie atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dei processi
formativi;
Acquisire strumenti atti a favorire rapporti positivi tra scuola/famiglia;
Informare sulle dinamiche relative alle difficoltà di apprendimento ( DSA e BES);
Informare sulle problematiche adolescenziali
Partecipazione a reti di scuole.
4
ALLEGATO n. 8
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
• Costituzione GLI.
• Incontri periodici del GLI anche in forma settoriale per confrontarsi sui casi cercando di far
emergere delle ‘buone pratiche’, di consulenza e di supporto sulle strategie/metodologie di
gestione.
• Informazione alle famiglie e loro coinvolgimento nelle pratiche educative e didattiche.
• Individuazione di figure di sistema e di coordinamento rapporti esterni.
• Protocollo d’intesa tra istituzione scolastica-ASL-Ente Locale e/o Università degli Studi di
Salerno dipartimento di Scienze della Formazione.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
•
•
•
Completamento formazione Metodo Feurestein: modulo 2.
Corso di formazione/aggiornamento sui BES.
Partecipazione ad iniziative di formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie nel processo
di apprendimento-insegnamento, sviluppo e socializzazione attivate dai Centri Territoriali
di Supporto (CTS) e Centri Territoriali Inclusione (CTI).
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
• Migliorare la formazione delle classi per assicurare l’eterogeneità delle stesse ed evitare che
le disparità siano concentrate in alcune sezioni.
• Assicurare l’equità dei risultati rispettando l’equa distribuzione degli alunni nelle classi per
livelli di apprendimento.
• Coerenza tra la verifica/la valutazione e progettazione interdisciplinare per accertare e per
adeguare metodologie e contenuti al fine di migliorare la qualità progettuale del Curricolo.
• Operare per gruppi di livello e/o eterogenei o elettivi.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
• Organizzazione educativa e didattica integrata dei diversi strumenti e le diverse
professionalità di cui dispone la scuola facendo emergere, da un processo bottom-up, i
bisogni educativi speciali di ciascuno.
• Diritto ad uno specifico Piano per tutti gli alunni rilevati: a) PEI ex art.12 com.5 L.104/92
per alunni diversamente abili; b) PDP ex art.5 DM n.5669 del 12.7.2011 per gli alunni con
DSA; c) PDP per tutti gli alunni con BES diversi da quelli a e b rilevati dai consigli di
classe/interclasse tecnici.
• Flessibilità organizzativo-didattica dei docenti di sostegno e/o docenti curriculari con
specifiche competenze.
• Utilizzo aule multimediali, LIM, servizio biblioteca sia magistrale sia dedicata agli alunni
e/o con BES.
• Coinvolgimento del personale ATA, assistenti alla comunicazione con compiti dedicati
all’inclusione.
5
ALLEGATO n. 8
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
• Convenzione con ASL – Ente locale – Piano di Zona Sociale.
• Prosecuzione “Progetto Campus Scuola” (Protocollo di Intesa con Comune – Associazione
Sportiva Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport ).
• Prosecuzione progetto “A Scuola Io Nuoto” (Protocollo di Intesa con Comune –
Associazione Sportiva Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport )
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
• Migliorare l’attenzione delle famiglie alle problematiche educative.
• Utilizzo di tecniche si survey per verificare la soddisfazione delle famiglie verso il servizio
educativo erogato dalla scuola per porre in essere correttivi di processo, di contesto e di
esiti sulla base dei feed-back ricevuti (customer satisfaction a scuola).
• Generare un canale comunicativo con le famiglie, tramite le nuove tecnologie, sulle
difficoltà di apprendimento ( DSA e BES).
• Condividere con le famiglie il progetto di rilevazione precoce DSA nei termini di un
“sostegno alla salute ed allo sviluppo dei bambini”, per creare un terreno favorevole.
• Coinvolgimento delle famiglie in progetti di inclusione.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
• Rilevazione pre-alfabetizzazione alunni ultimo anno scuola dell’Infanzia sul protocollo
osservativo IPDA.
• Identificazione preventiva e rilevazione alunni “a rischio” di disturbi dell’apprendimento,
utilizzando i seguenti protocolli di monitoraggio/screening per le classi I- II scuola
primaria: classe I protocollo dettato “Lista di parole” di Giacomo Stella; Classe II Prove
MT comprensione del testo, come previsto dall’art.3 della L.170/10 che attribuisce alla
scuola il compito di svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti DSA sin
dai primi anni del percorso scolare.
• Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di difficoltà emerse sull’intero gruppo
classe in modo da realizzare un percorso formativo-progettuale in continuità con il
successivo ordine di scuola.
• Segnalazione alle famiglie di casi di soggetti “resistenti” all’intervento didattico.
Valorizzazione delle risorse esistenti
• Uso funzionale delle risorse a favore degli alunni: FF.SS, docenti di sostegno, curriculari,
assistenti addetti per la disabilità, personale ATA.
• Migliorare il coinvolgimento della comunità professionale nel processo di inclusione.
• Valorizzare le performance individuali, organizzative e il merito di chi persegue il successo
formativo degli alunni valorizzando gli apprendimenti formali, non formali, informali.
• Partecipazione dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento presso enti
accreditati.
6
ALLEGATO n. 8
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione
• Progettazione di un laboratorio di letto-scrittura e di recupero delle abilità di calcolo per
gruppi di livello con alunni BES per la scuola primaria.
Finalità generale: Riconoscere e valorizzare le diverse situazioni individuali nella classe e saper
accettare la sfida che la diversità pone.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,
la continuità tra i diversi ordini di scuola.
• Attività didattico-educative per sviluppare l’auto-orientamento curriculare ed
extracurriculari.
• Elaborazione curricolo verticale integrato e curricolo dai 4 agli 8 anni; curricolo verticale
passaggio classe V primaria – classe I secondaria – Misure di accompagnamento per
l’attuazione delle Indicazioni Nazionali 2013/2014 Accordo di Rete – Prot. N. 5177 – B/32
del 16.10.2013.
• Incontri informativi e progettazione collegiale tra docenti anni ponte.
• Attività didattiche comuni nelle giornate della continuità : infanzia, primaria, secondaria.
• Visite nelle scuole secondarie 2° grado ed OPEN DAY per orientare studenti e famiglie
nelle scelte del successivo percorso.
• Coordinamento delle FF.SS
STRATEGIE ORGANIZZATIVE
Il Piano Annuale per l’Inclusione intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi
per affrontare le problematiche relative all’inclusività degli alunni con diverse abilità, Disturbi
Evolutivi Specifici (DSA) e svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, comportamentale.
Nel nostro Istituto per garantire il successo formativo a tutti gli alunni vengono istituiti i seguenti
gruppi di lavoro:
GLHO - Gruppo di Lavoro Handicap Operativo (art. 5 DPR 24/02/1994) composto: Dirigente
scolastico dott.ssa Petti Flavia, neuropsichiatra dell’ASL SA2, dott. Michele Conte, Funzione
Strumentale prof.ssa Concetta Anna Spina, docenti specializzate e docenti curriculari dove sono
inseriti gli alunni diversamente abili, dai genitori degli alunni e dai rappresentanti istituzionali che si
occupano dei suddetti alunni;
Il G.L.H. Operativi, sulla base di un’analisi dettagliata dei casi dei soggetti in difficoltà presenti nel
corrente anno scolastico, ha concordato e propone le sotto indicate linee di azione programmate e
finalizzate a mete ed obiettivi strettamente legati alla realtà degli alunni stessi.
Dopo un’attenta analisi delle Diagnosi Funzionali, si è giunti ad una programmazione delle attività
realizzata da tutti i docenti curriculari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno
definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni con disabilità in correlazione con quelli
previsti con l’intera classe.
È necessario che i ragazzi in difficoltà siano messi in condizioni di lavorare, durante tutte le ore
curriculari motivandoli nelle attività loro proposte ed adeguando la richiesta delle loro prestazioni
alle reali capacità per non provocare inutili frustrazioni ed ansie.
La partecipazione al progetto educativo con insegnanti e compagni normodotati costituisce per gli
alunni diversamente abili un rilevante fattore di socializzazione, di apprendimento, di
comunicazione e di relazione.
7
ALLEGATO n. 8
Il gruppo dei docenti specializzati opera secondo una modalità di programmazione flessibile allo
scopo di rendere più produttivo il percorso scolastico di ogni alunno.
La flessibilità si può concretizzare in:
a) modalità diverse di raggruppare gli alunni (classi aperte);
b) attivazione di laboratori per attività specifiche (attività pratiche, creative, informatica);
c) uso di spazi attrezzati all’interno della scuola;
d) partecipazione ad attività sportive organizzate dalla scuola;
e) progettazione di interventi, mirati allo sviluppo di competenze anche fuori delle classi
nell’incontro con gruppi provenienti da più classi.
GLI - Gruppo di Lavoro per l’Inclusione composto da: Dirigente scolastico dott.ssa Flavia Petti,
F.S. Concetta Anna Spina, Commissione per l’inclusione, docenti curriculari e/o coordinatori di
classe con alunni BES e genitori. Il gruppo Valuta documentazione e tipologia disabilità, strategie
di integrazione ai fini dell’elaborazione del PAI (Piano Annuale dell’Inclusività), verifica
periodicamente interventi, formula proposte per la formazione.
Svolge le seguenti funzioni:
• rilevazione dei BES presenti nella scuola;
• raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con
azioni strategiche dell’Amministrazione;
• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie
digestione delle classi;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
• raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base
delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in
sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n.
122 ;
• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con
BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
GLHI – Gruppo di Lavoro handicap per L’integrazione (art. 15, comma 2 L104/92, DM 2012 e
CM n. 8/2013)
Coestiste col GLI e si occupa anche delle problematiche degli alunni con BES e si pone come
gruppo allargato che agisce in favore anche dell’inclusione, accanto ai GLI di recente introduzione.
E’ composto da:
• Dirigente Scolastico
• Docente Funzione Strumentale preposto
• Insegnante di sostegno infanzia/primaria/secondaria, 2 docenti del Consiglio di Classe in cui
sono inseriti alunni con BES, 2 genitori in rappresentanza degli alunni con BES.
Membri aggregati:
• Neuropsichiatra dell’ASL S A 2
• Assistente sociale.
• Associazioni.
• Esperti (supervisor, tecnici ABA forniti dall’ASL).
L’Istituto adotta, quindi, prassi consolidate e procedure formalizzate per assicurare a tutti gli alunni
il diritto ad essere accolti.
8
ALLEGATO n. 8
Tuttavia l’accoglienza non può essere relegata ad una fase definita nel tempo, ma deve
corrispondere ad una modalità di lavoro atta a favorire l’instaurarsi di un clima accettabile e
motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa (alunni, genitori, docenti, collaboratori
scolastici, personale amministrativo).
Avere procedure chiare e condivise è il primo passo per elevare la qualità dell’inclusione scolastica.
Esse permettono di delineare con chiarezza ruoli e compiti, di stabilire tempi e modalità di lavoro,
di garantire la trasmissione efficace delle informazioni.
Ciò significa che le strategie e le azioni da promuovere devono tendere a rimuovere tutte quelle
forme di esclusione sociale che le persone con disabilità, con bisogni educativi speciali o straniere
potrebbero subire nella loro vita quotidiana. Nel caso della scuola, includere vuol dire offrire a tutti
gli alunni l’opportunità di realizzarsi e di divenire cittadini a tutti gli effetti, fermo restando le
caratteristiche peculiari di ciascuno. Ciò significa spostare il focus di analisi e di intervento dalla
persona al contesto, per individuare gli ostacoli ed operare per la loro rimozione.
Scopo del progetto educativo è quello di promuovere la cultura dell’inclusione e la realizza-zione di
percorsi educativi e didattici rispondenti alle reali necessità formative degli alunni con bisogni
educativi speciali.
9
ALLEGATO n. 8
Obiettivi Formativi
I principali obiettivi del nostro progetto educativo sono:
•
•
•
•
•
•
•
Favorire lo sviluppo di una rete di collaborazione tra tutti gli operatori che si occupano di
inclusione (scuola, famiglia, Asl, servizi sociali, agenzie educative extrascolastiche, ecc.) al
fine di operare sinergicamente.
Conoscere e monitorare le caratteristiche e le esigenze dell’utenza dell’Istituto in relazione
all’handicap e ai bisogni educativi speciali.
Promuovere la costruzione di percorsi efficaci per l’inclusione.
Promuovere la predisposizione di modelli condivisi di progettazione e/o documentazione del
lavoro e l’utilizzo di procedure comuni.
Promuovere il confronto e la condivisione di esperienze sulle tematiche inerenti i BES.
Promuovere ed organizzare eventuali incontri, corsi di formazione/ aggiornamento su
tematiche relative all’area del sostegno.
Promuovere la continuità educativa e didattica a favore degli alunni in situazione di
handicap nel passaggio tra i diversi ordini di scuola.
Gli obiettivi saranno gli stessi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ma
si differenzieranno per metodologie, strategie e contenuti che saranno rapportati alle singole
tipologie di bisogni educativi.
Per ogni alunno in situazione di handicap o con bisogni educativi speciali la scuola si sforza di
ricercare ed attuare buone pratiche d’integrazione secondo standard di qualità, così come la
normativa prevede e dispone.
10
ALLEGATO n. 8
Presupposto dell’inclusione è la programmazione coordinata tra servizi scolastici e quelli
territoriali. La scuola si pone come momento di integrazione degli interventi sociali e sanitari
precedenti, concomitanti e successivi (riabilitazione, orientamento,...).
La famiglia va considerata come una risorsa importante (oltre che come portatrice di diritti/doveri),
nella definizione e verifica dei piani educativi.
La scelta degli obiettivi specifici di apprendimento e formativi sarà stabilita dal Consiglio di classe,
interclasse, intersezione con la stesura degli specifici documenti previsti per i bisogni educativi
speciali (BES) che evidenzieranno per ogni singolo alunno le aree fondamentali di potenzialità e di
competenza per attivare interventi da includere nel curriculum. Essi, quindi, saranno compatibili
con le possibilità di sviluppo dell’alunno e nello stesso tempo integrati a quelli della classe ove è
inserito.
L’avvio e la continuazione del processo di integrazione scolastica poggiano sulla produzione,
l’acquisizione e l’uso di una documentazione tecnico- conoscitivo- progettuale che, in base
all’art.12, comma 5, della L.104/92, si compone dei documenti di seguito indicati:
- certificazione di handicap ai sensi dell’art. 4 L. 104/92;
- diagnosi funzionale (D.F.);
- profilo dinamico funzionale (P.D.F.);
- piano educativo individualizzato (PEI);
- fascicolo personale.
Per gli alunni con DSA viene realizzato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) elaborato sulla
base delle normative vigenti, volto a definire le azioni di seguito riportate, sulla base della diagnosi
e compatibilmente con le risorse umane ed economiche disponibili.
♦ Individuazione delle abilità carenti
♦ Definizione degli interventi didattici e delle metodologie più idonee a cercare di ridurre la portata
del disturbo, laddove possibile.
♦ Individuazione delle misure compensative.
♦ Individuazione delle misure dispensative.
♦ Definizione dei criteri per le verifiche.
Per gli alunni in situazione di svantaggio la Direttiva del 27/12/ 2012 estende a tutti gli studenti in
difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai
principi enunciati dalla Legge 53/2003.
“….E’ compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie
indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in
carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.”
Il Piano Didattico Personalizzato è lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere:
•
•
•
progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita
(di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica,
abbisognano);
strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a
carattere squisitamente didattico- strumentale.
Definizione dei criteri per le verifiche.
11
ALLEGATO n. 8
STRATEGIE METODOLOGICHE – DIDATTICHE
Attraverso:
• Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
apprendere”;
• Rispetto dei ritmi di apprendimento e comunicativi;
• Enfatizzazione dei comportamenti positivi mediante rinforzatori sociali, i quali sono
collegati ai rapporti interpersonali: approvazione, attenzione, affetto, ecc.;
•
•
•
•
•
•
•
•
Suggerimenti verbali, gestuali e fisici, per accelerare l’emissione della risposta (prompting);
Attenuazione graduale del suggerimento, sia esso verbale che fisico, fino alla completa
eliminazione (fading);
Utilizzazione di un modello di comportamento (modelling);
Feedback informazionale;
Problem solving (soluzione dei problemi);
Tecnica del tutoring;
Misure compensative e dispensative;
Attività didattiche in forma laboratoriale e a classi aperte.
Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale.
MODI E STRUMENTI DELLE VERIFICHE
•
•
•
Verifica iniziale delle abilità e dei prerequisiti, attraverso prove condivise
dell’èquipe pedagogica che saranno uguali/differenziate rispetto alle prove del gruppo
classe, secondo le abilità possedute dall’alunno;
Verifica in itinere del grado raggiunto, rispetto agli obiettivi programmati
all’interno delle singole U.A. e a scadenza bimestrale;
Verifica finale del grado di competenze raggiunte rispetto ai piani elaborati (PEI-PDPecc…) e relazione finale.
Ai sensi del DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 9 “Valutazione degli alunni con disabilità”,
richiamato nella Circolare Ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012:
“Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie
disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere
nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive
modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso
dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono
12
ALLEGATO n. 8
adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti
componenti la commissione”.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza.
Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature
tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico
loro necessario, previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto
legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza
menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove.
Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza e' rilasciato un attestato di credito
formativo. Tale attestato e' titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli
fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di
istruzione e formazione”.
La durata dell’obbligo di istruzione è stata elevata a 10 anni e quindi a 16 anni di età dalla legge
27/12/2006 n° 296, art. 1.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
(BES)
La recente Legge 8 ottobre 2010, n. 170 e le successive Linee guida per il diritto allo studio degli
alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al Decreto Ministeriale 12
luglio 2011), invitano i Docenti a riappropriarsi della propria professionalità e competenza
didattica per svolgere quello che da sempre caratterizza il ruolo dell’insegnante in una scuola
democratica: garantire il successo formativo dei propri alunni, così da rendere tutti gli allievi
competenti nell’agire pratico della vita quotidiana e fare in modo che ciascuno sia capace di dare il
proprio significativo contributo allo sviluppo ed al progresso scientifico e umano della società in cui
vive.
Per poter assolvere questo compito in maniera realmente efficace, le suddette Linee guida
evidenziano l’importanza fondamentale che un attento processo di valutazione assume nel lavoro di
elaborazione dei percorsi didattici da attivare con gli alunni che mostrano difficoltà di vario genere
in ambito scolastico:
“Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà non si deve procedere aumentando la mole degli esercizi
per ottenere dei risultati, ma è necessario effettuare una valutazione accurata che consenta di
capire se e quale tipo di didattica e di supporto sarebbero necessari” (Linee guida per il diritto allo
studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.2.1).
Con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative ;
si delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. (circ. ministeriale n.8
del 6/3/2013).
La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla
certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la
comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio
sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture
diverse”. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013).
13
ALLEGATO n. 8
La Direttiva, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Il tema è stato ripreso nelle Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, un documento di
impegno a vari livelli di integrazione affinché l’intervento orientativo assuma un ruolo strategico
per tutta la società ( Nota ministeriale 19 febbraio 2014-Prot.n.4232)
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti
alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei
docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella
prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Tutti gli ordini di scuola sono importanti per l’individuazione e il riconoscimento dei BES, anche
se, per quanto riguarda i disturbi specifici dell’apprendimento, essi potranno venire diagnosticati
con certezza ed essere certificati solo al termine della classe seconda. In particolare alla Scuola
dell’Infanzia la Legge 8 ottobre 2010, n. 170 affida l’importante compito di “…identificare
precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio…” (Linee
guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento,
4.1), mentre ai Docenti che seguiranno si richiede un percorso individualizzato e personalizzato,
redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e
documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come
mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì
lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui
livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di
qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior
misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico-strumentale. (circ.
ministeriale n.8 del 6/3/2013).
Il processo valutativo, quindi, assume un ruolo fondamentale nella fase iniziale, con valore
diagnostico e preventivo, nei periodi intermedi, per la continua rimodulazione del percorso
educativo, e nella fase finale, quando si tratta di andare a verificare gli esiti di quanto è stato
realizzato nel corso delle attività didattiche.
Il Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 definisce i criteri dei quali tener conto per la predisposizione
delle prove di verifica intermedie e finali per alunni con DSA:
“Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente
con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante
l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione
da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli
aspetti legati all’abilità deficitaria” (Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, art.6, comma 2).
In ottemperanza a queste disposizioni si definiscono i seguenti criteri per la predisposizione delle
verifiche per gli alunni con DSA.
Realizzare verifiche strutturate a scelta multipla, V/F,ecc.
Predisporre le verifiche con testi e immagini, grafici, ecc. ben chiari sia nella strutturazione e
stesura sia nella eventuale fotocopia.
Nel corso delle verifiche scritte accertarsi che l’alunno abbia ben compreso la consegna ed
eventuale lettura del testo della verifica scritta da parte dell’insegnante.
Ridurre, se necessario la quantità (ma non la qualità) di esercizi nelle verifiche scritte.
Garantire all’alunno un tempo maggiore per lo svolgimento delle verifiche.
Segnare in maniera diversa gli errori legati al contenuto della verifica rispetto a quelli di tipo
strumentale.
14
ALLEGATO n. 8
Consentire l’uso di eventuali strumenti compensativi (calcolatrice, tabella dei mesi, ecc.)
Se necessario sostituire le prove scritte con quelle orali nella lingua non materna.
Riguardo all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si fa riferimento al D.P.R.122
del 22 giugno 2009, art. 10:
“Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate (le
certificazioni dovranno essere presentate entro il termine del 31 marzo, come previsto all’art.1
dell’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA (R.A. n. 140 del 25
luglio 2012), la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di
esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni.
A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito
delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami
non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”.
Ai sensi della Circolare Ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012:
“I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono
utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato
(PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011.
È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo
svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati
possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato “mp3”.
Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in
conformità con quanto indicato dal citato decreto ministeriale, di individuare un proprio
componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi
vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In
particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo
svolgimento della prove scritte, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella
lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.
Al candidato può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel
caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti utili nello
svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove”.
La Circolare Ministeriale n. 8 del 6/3/2013 richiama l’attenzione sullo Svantaggio socioeconomico,
linguistico e culturale. A tal proposito sottolinea che la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica” recita che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può
manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata
risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come
ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche.
Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e,
in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno - è parimenti
possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti
compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività
ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra
indicate.
In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il
tempo strettamente necessario.
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ALLEGATO n. 8
Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative,
nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando
dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti
compensativi e misure dispensative.
In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in
presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6
del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle Linee guida.
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ALLEGATO n. 8
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE
PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Premessa
Una scuola davvero inclusiva è una scuola che accoglie, che non separa ma valorizza le diversità. È
una scuola che si sente comunità, con un sistema di valori in cui si riconosce e per i quali si
impegna. Gli alunni, membri attivi della comunità, condividono la responsabilità di controllare e
regolare i comportamenti. Gli insegnanti definiscono i loro rapporti in termini di “comunità
professionale”.
Inclusiva è la scuola che promuove la collaborazione tra gli alunni, l’empatia, l’autostima, la
valorizzazione di sé e dell’altro , la motivazione all’apprendimento e curiosità.
Una scuola che accoglie gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni
con Disturbi Specifici di Apprendimento), opera in modo che essi siano parte integrante del
contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione
alcuna, assicurando a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è
necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della
realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e
soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di
un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi di apprendimento, sia nei
percorsi formativi che nelle strategie didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali
capacità cognitive del singolo alunno, i suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti
cammini di lavoro: il Piano Educativo Individualizzato, “Progetto di vita” per gli alunni con
disabilità, per gli alunni autistici in base alla L. 134 del 18/08/2015, il Piano Didattico
Personalizzato per gli alunni con DSA , il protocollo di accoglienza per gli stranieri e al piano di
inclusione per gli altri alunni.
E’ fondamentale che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati nel loro
impegno di autorealizzazione personale.
Partendo dalle Linee Guida dell'12/07/2011 relative all'inclusione scolastica degli alunni con DSA
(Disturbi Specifici d'Apprendimento: dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia), il Ministero
della Pubblica Istruzione definisce, con la DM 27-12-12, gli strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali (BES), nonché l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica,
quest’ultima meglio specificata, nelle sue fasi operative, dalla CM n.8 06-03-13, dalle note MIUR
del 29-05-13 e 21-08-13 e dalla L. 134 del 18/08/2015 sull’autismo.
Indicazioni generali
Con il termine BES si intendono:
1. alunni con disabilità
2. alunni con DSA
3. alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
A tutte queste tipologie, la Direttiva Ministeriale 27-12-12 estende i benefici delle misure
compensative e dispensative comprese nella L. n° 170/10
Se nei primi due casi esiste una consolidata procedura relativamente alla certificazione redatta da
enti preposti e conseguentemente viene adottato un piano didattico personalizzato (PEI O PDP), con
le ultime Direttive, il Ministero della Pubblica Istruzione intende fornire un’azione didattica
funzionale anche agli alunni che non siano certificabili né con disabilità , né con DSA, ma che
abbiano comunque difficoltà di apprendimento dovute a svantaggio personale, familiare, socioambientale e linguistico. Nei singoli consigli di classe si farà dunque riferimento al protocollo di
accoglienza per gli stranieri e al piano di inclusione per gli altri alunni.
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ALLEGATO n. 8
L’elemento che differenzia gli alunni diversamente abili o DSA dagli altri alunni BES è proprio
una diagnosi scritta e certificata da terzi, su parametri comuni, che vede l’istituzione scolastica
prendere atto della situazione e proporre un progetto didattico condiviso, oltre che con la famiglia,
anche con ASL, associazioni e territorio. Risulta fondamentale un'individuazione dei BES sulla
base di un proficuo rapporto con gli enti extra scuola (servizi sociali, neuropsichiatrico infantile,
centro servizi per l’adolescenza, associazioni) e la famiglia, pur nell’autonomia delle istituzioni
scolastiche.
Per garantire agli alunni con Bisogni Educativi Speciali il necessario supporto didattico ed il
successo scolastico si ritiene necessario:
1. Istituire il Gruppo di lavoro per l’Inclusione con le seguenti funzioni:
a. Aiuto e consulenza esperta interna sui bisogni educativi speciali
b. Rilevazione, valutazione, monitoraggio del grado di inclusività della scuola
c. Comunicazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari
d. Interfaccia esterna con i servizi territoriali per azioni di formazione, monitoraggio,
prevenzione, presa in carico, ecc.
2. Attivare il GLHI: Gruppo di Lavoro Handicap per l’Integrazione
Il GLHI si può riunire in seduta plenaria, ristretta (con la sola presenza degli insegnanti e/o
docenti e genitori), o dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in
particolare di un alunno). Gli incontri di verifica con gli operatori sanitari (Unità
Multidisciplinare) sono equiparati a riunioni del GLH- Operativo in seduta dedicata. Le riunioni
sono convocate dal Dirigente Scolastico o dalla FS Inclusione –H.
Coestiste col GLI e si occupa anche delle problematiche degli alunni con BES e si pone come
gruppo allargato che agisce in favore anche dell’inclusione, accanto ai GLI di recente
introduzione.
3. Attivare il Gruppo di Lavoro Handicap Operativo per le sue competenze.
4. Individuare i bisogni educativi speciali (necessità dell’alunno), in collaborazione con le
realtà del territorio che possano supportare l’istituzione scolastica nella sua progettazione
didattica.
5. Analizzare le risorse/procedure utilizzabili per migliorare il “funzionamento” e la
“partecipazione” dell’alunno:
a. docenti di sostegno, tutor, educatori, esperti;
b. progettualità inclusiva per una scuola che non ponga barriere, ma anzi faciliti
l’apprendimento (didattica per problemi e progetti);
c. Lavoro sul gruppo classe con utilizzo anche di compresenze.
6. Attivare le risorse: sulla base delle necessità individuate, quali risorse da attivare: utilizzo
degli strumenti informatici/laboratori/ lavori di gruppo
7. Attivare risorse del Territorio: Specialisti ASL, operatori dei Servizi del Territorio, Piano
di zona, ecc.
8. Potenziare le risorse già presenti: integrazione progettuale del piano dell’offerta formativa
di istituto (necessità di pervenire all’elaborazione di una politica inclusiva centrale e
trasversale al PTOF, condiviso all’interno del Collegio dei Docenti) con progettazioni ad
18
ALLEGATO n. 8
hoc, che includano tutto il gruppo classe, con funzione fortemente orientativa per la
secondaria.
9. Programmare in modo individualizzato: assieme agli strumenti programmatici già
utilizzati (PEI per gli alunni certificati secondo la legge 104 e legge 134 del 18/08/2015,
PDP per gli alunni DSA, il protocollo di accoglienza alunni stranieri) si può formalizzare
una progettazione individualizzata, riferibile al protocollo di inclusione, qualora il cdc lo
ritenga necessario, inserendola in una programmazione di classe inclusiva con tutte le
misure compensative e dispensative indirizzate specificatamente agli alunni BES.
10. Sensibilizzare: Il gruppo classe dovrà essere soprattutto “educato” alle differenze ed alla
comprensione dei concetti di “inclusività” ed “ integrazione”
11. Coinvolgere puntualmente le famiglie.
12. Formare e auto formare tutti gli agenti della progettualità classe/alunno: docenti
curricolari e di sostegno, educatori, tutor.
Definizione del Protocollo
Il Protocollo è nato per:
• essere uno strumento di lavoro soggetto a modifiche ed integrazioni
• essere parte integrante del PTOF;
• definire pratiche comuni all’interno dell’istituto;
• facilitare l’accoglienza
• realizzare un proficuo percorso formativo per gli studenti con bisogni educativi speciali;
• accompagnare gli studenti con bisogni educativi speciali agli Esami di Stato.
Finalità generali
1. garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con bisogni educativi
speciali;
2. favorire il successo scolastico
3. agevolare l’ integrazione sociale e culturale;
4. ridurre i disagi formativi ed emozionali
5. sensibilizzare e formare attivamente tutti i soggetti coinvolti nell’azione didattica.
Finalità
Le finalità sotto indicate rispondono ai principali bisogni educativi e didattici che evidenziano gli
alunni diversamente abili, dal momento del loro ingresso nel nuovo contesto scolastico e durante
tutto il percorso scolastico, in un’ottica verticale.
1. Facilitare l’ingresso a scuola degli alunni attraverso la rimozione degli eventuali ostacoli
all’accoglienza, alla partecipazione, alla relazione educativa e all’apprendimento.
2. Costruire la disponibilità a conoscere e farsi conoscere in un clima di rispetto e solidarietà.
3. Realizzare la continuità dell’azione educativa
4. Costruire un’identità che sappia scegliere in funzione delle proprie potenzialità un adeguato
Progetto di Vita.
5. Compensare le difficoltà specifiche della tipologia del deficit recuperando abilità di base e
avviando l’acquisizione di competenze spendibili nel progetto di Vita.
6. Favorire le condizioni perché la presenza dell’alunno rappresenti un’opportunità di crescita per
tutto il gruppo classe, attraverso la creazione di un clima positivo.
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ALLEGATO n. 8
7. Distribuire ed utilizzare le risorse professionali, economiche e strumentali per promuovere
iniziative educativo- didattiche personalizzate in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti.
Azioni fondamentali
Tutte le componenti, secondo la loro competenza, collaborano e si coordinano per pianificare gli
interventi formativi del PEI, per realizzare l’integrazione e sviluppare le competenze dell’alunno
negli apprendimenti, nella comunicazione e nella socializzazione.
• Il gruppo GLHO: gruppo operativo centrato su ogni singolo alunno
• La creazione di una rete di collaborazione tra scuola, ASL, Enti Locali, Servizi del
Territorio.
• Il coinvolgimento di tutti i docenti della classe nel Progetto Educativo Individualizzato.
•
•
•
•
•
•
•
•
Indicazioni operative per realizzare una buona accoglienza
Continuità: scuola dell’infanzia/ scuola primaria / scuola secondaria di 1° grado: attuare la
continuità educativa mediante incontri tra docenti, visite guidate e attività per consentire
all’alunno di conoscere le scuole prima del suo effettivo inserimento.
Fine maggio-inizio giugno: raccolta di tutte le informazioni relative all’alunno diversamente
abile, nel corso degli incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola, con completamento di
apposita scheda.
Giugno: predisposizione degli ambienti; previsione delle attrezzature e formazione dei
gruppi classe sulla base delle informazioni raccolte. In particolare per l’alunno diversamente
abile si pone particolare attenzione nel creare un gruppo classe che possa costruire un
contesto favorevole alla sua inclusione e alla sua crescita formativa.
Prima metà di settembre: analisi collegiale da parte del GLH delle Diagnosi Funzionali,
stilate dall’equipe medica e pervenute alla scuola entro l’inizio dell’anno scolastico (DPR
24/02/92 art. 3 c.1). Nelle scuole dell’infanzia e primaria, il docente di sostegno prende
visione della documentazione relativa all’alunno assegnato e avrà un primo contatto con la
funzione strumentale che darà ulteriori informazioni sul caso. Nella scuola secondaria di 1°
grado il docente di sostegno raccoglierà tutti i dati emersi dalla documentazione in possesso
alla scuola per presentare, in modo più completo e preciso possibile, l’alunno al Consiglio di
Classe.
Prima metà di ottobre: si completa il quadro conoscitivo dell’alunno incontrando la famiglia,
l’ASL, le strutture e/o le Associazioni coinvolte nel suo Progetto di Vita, così come previsto
dalle Linee Guida sull’integrazione scolastica, per prevedere le strategie di orientamento che
lo aiuteranno nelle abilità utili a raggiungere l’autonomia necessaria nell’età adulta.
A fine ottobre/ inizio novembre: viene definito il PEI che indica le aree di intervento ne
definisce gli obiettivi, i tempi, le modalità e i sussidi per la loro realizzazione secondo una
struttura elaborata e condivisa a livello di istituto. Il PEI è una pianificazione puntuale e
logica degli interventi formativi, elaborato sulle effettive potenzialità dell’alunno e in
relazione alle competenze che egli potrà sviluppare, potrà essere:
Equipollente: fa riferimento alla Programmazione della Classe, selezionando gli obiettivi
raggiungibili e adeguando opportunamente i contenuti.
Differenziato: non persegue obiettivi e contenuti della programmazione di classe.
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ALLEGATO n. 8
In entrambi i casi il PEI farà riferimento agli assi culturali per consentire il completamento del
quadro sulle competenze alla fine del percorso scolastico seguito. La documentazione relativa alla
programmazione deve essere resa disponibile alle famiglie. IL PEI DEVE ESSERE
COMPLETATO ENTRO IL 30 novembre.
1. Nel corso dell’anno: il Docente di sostegno (comunque contitolare della classe e tenuto a
partecipare a tutti i momenti e atti previsti dalla normativa) coordina gli interventi individualizzati,
predispone le verifiche concordate con i colleghi curricolari e valuta e documenta il percorso
formativo attraverso la registrazione dei progressi raggiunti dall’alunno
2. Metà novembre: completamento della scheda intermedia per la scuola secondaria di 1° grado e
colloquio individuale nelle scuole dell’infanzia e primaria
3. Fine gennaio-inizio febbraio: completamento scheda di valutazione del primo quadrimestre.
Predisposizione del PDF nel passaggio da un ordine di scuola a un altro.
4. In corso d’anno il Docente di sostegno verificherà periodicamente la programmazione
apportando eventuali modifiche e aggiornamenti.
5. Al termine dell’anno: verifica del PEI - PDP da parte di tutti i soggetti coinvolti (consiglio di
classe, team docenti, specialisti Asl, famiglia, operatori del territorio). Il Docente di sostegno
predispone quindi la Relazione Finale, firmata da tutti gli insegnanti della classe durante lo scrutinio
finale e allegata al verbale. Completamento della scheda di valutazione finale.
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ALLEGATO n. 8
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
Premessa
Il “Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri” è uno strumento operativo che contiene
principi, criteri e indicazioni riguardanti l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri. La
finalità di questo strumento di lavoro è quella di presentare le modalità con le quali affrontare e
facilitare le procedure di inclusione, imponendo all’Istituto un’attenta riflessione sui temi
dell’accoglienza, dell’apprendimento di una seconda lingua e sul confronto tra culture diverse.
Il “Protocollo d’accoglienza” è un documento che viene discusso e deliberato dal Collegio dei
Docenti nella prima seduta utile ed è parte integrante del PAI.
La sua attuazione consente di applicare in modo operativo le indicazioni normative nell’art. 45 del
DPR del 31/8/99.
Esso costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle
esigenze e delle risorse della scuola.
Dal momento che
• Definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici
potrà subire variazioni anche in corso d’anno
• Promuove la comunicazione e la collaborazione tra la scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale
Sarà sempre possibile introdurre nuove e più efficaci collaborazioni con gli Enti e le
Agenzie esterne.
FINALITA’
DEFINIRE PRATICHE CONDIVISE TRACCIARE
LE
FASI
ALL’INTERNO DELLE SCUOLE IN DELL’ACCOGLIENZA A SCUOLA
TEMA DI ACCOGLIENZA DEGLI
ALUNNI FIGLI DI IMMIGRATI
Facilitare l’ingresso nel nostro Istituto degli Definire i compiti e ruoli degli operatori
allievi appartenenti ad altre culture.
scolastici
Sostenere gli alunni nella fase di adattamento Individuare i criteri e le indicazioni relative
Favorire un clima di accoglienza scolastica e all’iscrizione e all’inserimento a scuola degli
sociale che prevenga e rimuova eventuali alunni stranieri.
ostacoli alla piena integrazione.
Entrare in relazione con la famiglia
Proporre modalità di intervento per straniera /comunità.
l’apprendimento
della
lingua
italiana Entrare in relazione con altre scuole e
Costruire un contesto favorevole all’incontro risorse del territorio.
con le altre culture.
Il Protocollo d’accoglienza è uno degli strumenti che consentono all’Istituto Comprensivo di
realizzare un’accoglienza “competente”, per facilitare l’inserimento degli alunni stranieri
iscritti e neo arrivati e la partecipazione delle famiglie immigrate al loro percorso scolastico.
Il Protocollo si propone di realizzare i seguenti obiettivi:
• Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza sia per gli alunni
stranieri, sia per coloro che provengono da altre scuole e/o da altre città italiane.
• Facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri, sostenendoli nella fase di adattamento al
nuovo contesto.
• Favorire un clima di accoglienza nella scuola, che prevenga e rimuova eventuali ostacoli
alla piena integrazione.
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ALLEGATO n. 8
•
•
•
•
Costruire un “clima favorevole” all’incontro con altre culture e con le storie di ogni
bambina e di ogni bambino.
Proporre modalità di intervento efficaci al fine dell’apprendimento della lingua italiana
come L2.
Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi
dll’accoglienza, delle relazioni interculturali, del rapporto scuola/famiglia.
Promuovere la comunicazione e la collaborazione tre lescuole e tra scuola e territorio sui
temi dell’accoglienza, delle relazioni interculturali, del rapporto scuola/famiglia.
Il Protocollo, viene accompagnato ed integrato da un testo operativo che precisa le diverse fasi
dell’accoglienza, i compiti e i ruoli dei vari operatori scolastici, i tempi, i materiali di supporto.
Viene prevista dalla normativa vigente la costituzione di una Commissione di accoglienza (CdA)
(nell’ambito dei compiti attribuiti dal DPR 31-08-1999 n. 394, art. 45, il Collegio dei Docenti
istituisce la CDA come gruppo di lavoro e di articolazione dell’organo collegiale d’Istituto per
l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri.
Il CdA, per il suo carattere consultivo e propositivo, è formato da:
• Dirigente Scolastico o suo delegato,
• Docente referente per il settore intercultura/integrazione degli alunni stranieri
• Un docente (preferibilmente un docente della classe o del Plesso dove verrà inserito
l’alunno)
• Assistente ATA della segreteria didattica, designato dal DS.
Qualora venisse deliberata la formazione del CdA, esso avrebbe i seguenti compiti:
• Coordinare i Progetti per l’accoglienza e l’inserimento degli studenti e l’acquisto di
materiali specifici
• Curare il monitoraggio del protocollo di Accoglienza
• Definire modalità di osservazione degli alunni inseriti, preparare i test d’ingresso
• Programmare i percorsi di facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse
umane.
Fra i compiti della CdA risulta prioritario quello di seguire e accompagnare le varie fasi
dell’inserimento dell’alunno in una determinata classe o sezione in accordo con il Dirigente e con il
docente coordinatore di classe.
Al CdA viene concesso il tempo necessario per prendere decisioni ponderate sull’inserimento, per
predisporre gli specifici interventi di facilitazione e per preparare la classe prescelta ad accogliere il
nuovo arrivato.
23
ALLEGATO n. 8
ISCRIZIONE
Per facilitare il primo contatto con la scuola, viene identificato, all’interno della segreteria, un
collaboratore amministrativo che si incaricherà dell’iscrizione degli alunni stranieri.
Il primo contatto avviene in genere quando la famiglia o chi per essa si reca presso l’Ufficio di
segreteria per avere informazioni sull’iscrizione (quali documenti, quando consegnarli, quali servizi
offerti dalla scuola ecc..)
La scelta di indicare nel nostro Protocollo il nome dell’assistente amministrativo designato dalla
segreteria,serve a ribadire che non si improvvisa “accoglitori”.
La continuità, l’esperienza, consentono all’Assistente di maturare una serie di competenze tecniche
e di affinare progressivamente le abilità comunicative e relazionali che aiutano l’interazione con i
nuovi utenti.
L’assistente informa tempestivamente la Commissione Accoglienza della scuola al fine di favorire
le successive fasi della procedura.
Sempre nella fase preliminare viene compilata a cura della Segreteria una scheda anagrafica.
COLLOQUIO INIZIALE
Il CdA dopo le procedure amministrative da parte della segreteria, riceve la famiglia dell’alunno e
acquisisce le informazioni necessarie per conoscere la situazione scolastica pregressa.
Nel caso di evidente difficoltà nella comprensione della lingua si potrà proporre una modalità di
inserimento del nuovo alunno, avvalendosi della presenza di un mediatore culturale.
La commissione delegata, nell’assegnazione alla classe si attiene ai criteri fissati dal D.P.R. 31/8/99
n.° 394:
” …I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente
all'età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa,
tenendo conto:
a. dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare
l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente
all'età anagrafica;
b. dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;
c. del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;
d. del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno…”
Per la raccolta delle informazioni necessarie si segue la traccia del modello per la rilevazione dei
dati anagrafici e le competenze linguistiche.
Perché il colloquio sia chiaramente avvertito come un momento di incontro, di scambio, il “gruppo
accoglienza” cerca di condurre un’intervista di tipo “aperto” e oltre a chiedere informazioni per la
compilazione della scheda si creano le condizioni per un colloquio più ampio e utile a fondare una
relazione costruttiva e di disponibilità reciproca con genitori o chi per esso e alunno/a.
Subito dopo il colloquio, se si ritiene necessario, nella classe di inserimento e a cura del docente di
lingua italiana e delle discipline logico matematico, si possono proporre le PROVE D’INGRESSO
per rilevare la conoscenza della lingua italiana o le conoscenze pregresse.
PROVE D’INGRESSO
Le prove d’ingresso rappresentano solo il primo passo per l’accertamento delle competenze, dei
saperi posseduti dell’alunno che richiede tempi di osservazione più lunghi, all’interno della classe,
ed hanno perciò carattere molto limitato.
Esse costituiscono invece un momento di incontro molto importante con l’alunno che comincia a
conoscere, prendere confidenza, con la nuova realtà scolastica, prima della “full immersion”.
Per la stessa ragione,nei primi mesi di attività scolastica si realizza solo un primo passo per
l’elaborazione di un percorso individualizzato per la cui programmazione è necessario raccogliere
un maggior numero di informazioni relative alla scolarità precedente, ai bisogni di apprendimento,
agli interessi e ai talenti del singolo alunno/a.
24
ALLEGATO n. 8
ACCOGLIENZA IN CLASSE E A SCUOLA
L’insegnante presente al primo giorno d’ingresso nella scuola, accoglierà il nuovo arrivato
presentandolo alla classe e favorendo il suo inserimento nel gruppo già esistente.
Alla prima accoglienza il programma della giornata viene modificato per fare spazio ad alcuni
momenti per la prima conoscenza dei nomi dei compagni e per l’esercitazione dei “comandi” più
frequenti nel linguaggio della classe.
Il Team docenti, composto dagli insegnanti della classe di assegnazione agisce:
• Favorendo l’integrazione nella classe e promuovendo attività a piccolo gruppo;
• Rilevando i bisogni specifici d’apprendimento;
• Individuando modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.
Il team docenti inoltre programma i percorsi di facilitazione che potranno essere attuati sulla base
delle risorse disponibili:
• Il monte ore e il percorso previsto dal laboratorio di italiano;
• I progetti di utilizzo di eventuali ore di contemporaneità dei docenti;
• Eventuali progetti di attività di recupero in orario aggiuntivo dei docenti;
• Laboratori linguistici di italiano come L2;
• Impiego del mediatore linguistico – culturale.
CRITERI DI VALUTAZIONE
1. L’alunno deve essere valutato nelle discipline previste nel suo piano di studi personalizzato.
2. Per gli alunni stranieri, neo arrivati, che non sono in grado di seguire la programmazione di
classe si deve elaborare un piano di studi personalizzato nel quale siano indicati gli obiettivi
di apprendimento che saranno sviluppati e metodologie didattiche per la semplificazione dei
contenuti/testi.
3. Nel documento di valutazione si cercherà di valutare l’alunno in tutte le discipline. Per il
primo quadrimestre solo in casi particolari, in cui vi sia l’impossibilità di collegare
l’alunno ai contenuti relativi a talune disciplina, per valide motivazioni ( neo arrivato,….) si
valuteranno solo le discipline attinenti al suo piano di studi personalizzato e si riporterà la
dicitura “non valutabile” per quelle non incluse nel suo PSP. Nel secondo quadrimestre in
vista dello scrutinio ciascun docente per la propria disciplina predisporrà una
programmazione personalizzata al fine di poter valutare l’alunno in tutte le discipline,
utilizzando anche testi facilitati.
4. Il giudizio sarà espresso in relazione agli obiettivi del PSP dell’alunno. I giudizi esprimibili
nel documento di valutazione sono gli stessi previsti per gli altri alunni.
5. Gli alunni che hanno acquisito una competenza minima della lingua italiana possono seguire
il PSP della classe con eventuali semplificazioni di contenuti e/o metodologie, pertanto
verrano valutati con gli stessi criteri degli alunni della classe.
25
ALLEGATO n. 8
SINTESI INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA
DEGLI ALUNNI STRANIERI
COMPITI DELLA SEGRETERIA
1) ISCRIZIONE
• Iscrizione dell’alunno/a
• Raccolta della documentazione relativa alla precedente scolarità
• Annotazione della scelta o meno di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
• Presentazione del tempo scuola
• Consegna dei moduli relativi al servizio mensa e al servizio di trasporto (se richiesti)
• Consegna di materiali plurilingue (se necessari per ulteriori chiarimenti)
• L’incaricato della segreteria informa tempestivamente il Dirigente Scolastico e il coordinatore per
l’integrazione perché si possano organizzare le fasi successive.
• Una volta scelta la classe di assegnazione e la data di ingresso dell’alunno/a, l’addetto della segreteria
lo comunica alla famiglia.
DOCUMENTI DA RICHIEDERE ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE (C.M. 01/03/06 _.24)
• Documenti anagrafici
• Documenti sanitari
• Documenti scolastici precedenti
• Permesso di soggiorno
• Recapiti telefonici della famiglia o chi per essa.
COMPITI DELLA “COMMISSIONE ACCOGLIENZA”
PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
- Nell’incontro iniziale il Dirigente Scolastico propone la classe di assegnazione per il nuovo alunno,
sulla base dell’età anagrafica, della scolarità pregressa e del sistema scolastico del paese di provenienza,
degli accertamenti e delle informazioni raccolte.
_ La scelta della sezione tiene conto delle caratteristiche delle classi presenti nell’istituto (numero
alunni, percentuale alunni stranieri, casi particolari, ecc.)
_ Il gruppo stile una relazione per informare i referenti di classe del nuovo ingresso e fornisce al
coordinatore tutti i dati raccolti nelle scheda rilevazione dati dell’alunno/a.
_ Il gruppo accoglienza invita i docenti di classe ad effettuare delle prove di valutazione e in base ai
risultati si conferma o meno l’inserimento dell’alunno nella classe
COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE O DEL TEAM DOCENTI DI CLASSE
L’INSERIMENTO NELLA CLASSE
• Gli insegnanti di classe favoriscono l’integrazione nella classe promovendo attività di piccolo
gruppo, di cooperative learning, di tutoring, in base alle effettive esigenze del gruppo classe
• Individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina
• Rileva i bisogni specifici di apprendimento
• Elabora, eventualmente, percorsi didattici di italiano/L2 con l’aiuto dei mediatori
linguistico/culturali
• Per l’esame di Stato elabora prove graduate e colloquio d’esame adeguato al percorso scolastico
e di maturazione dell’alunno/a
COMPITI DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA ( se prevista)
INTERVENTI DIDATTICI
RILEVAZIONE SITUAZIONE IN INGRESSO
Tabella per la definizione del punteggio della PRODUZIONE SCRITTA
26
ALLEGATO n. 8
CONTENUTO
Indicatori Punti Descrittori
Il contenuto rispetta
MOLTO
ABBASTANZA
POCO
l'argomento richiesto
Il contenuto è ricco,
MOLTO
ABBASTANZA
POCO
MOLTO
ABBASTANZA
POCO
completo, con molte
idee e argomenti
Il contenuto è
organizzato, ordinato,
con un filo logico
FORMA
La conoscenza di
parole e termini
MOLTO BUONA
ABBASTANZABUONA
NON BUONA
diversi è
Da un punto di vista
MOLTO BUONA
ABBASTANZABUONA
NON BUONA
della grammatica e
della sintassi la
conoscenza è
Totale NOTE:
Tabella per la definizione del punteggio della PRODUZIONE ORALE
Punti Descrittori
4 Non dimostra di comprendere il senso delle domande
Non riesce a comunicare un messaggio significativo
5 Riesce a comunicare solo in parte un messaggio significativo
Si esprime in maniera disorganica e frammentaria
6 Ha difficoltà a formulare il messaggio ordinato, ma con un aiuto riesce a far capire l'essenziale.
7 Comunica in modo pertinente, riferendo con termini chiari
8 Riferisce con proprietà lessicale
Organizza il discorso in modo chiaro e pertinente e usa in maniera precisa e corretta i termini
27
ALLEGATO n. 8
9 Riferisce con proprietà lessicale e completezza
Pianifica il discorso in modo articolato
Fa commenti personali ed esegue collegamenti
10 Riferisce con proprietà lessicale e completezza
Pianifica il discorso in modo articolato
Utilizza con precisione e ricchezza espressiva la terminologia anche specifica
Fa commenti personali pertinenti ed anche originali
Esegue collegamenti precisi e puntuali.
28
ALLEGATO n. 8
SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLA PRESENZA DI ALUNNI STRANIERI
DI RECENTE IMMIGRAZIONE
ALUNNO/A___________________________________ DATA DI NASCITA ________________
SCUOLA______________________________________ CLASSE __________ SEZ._______
□ Maschio □ Femmina
Età _____________
Stato in cui è nato ________________
Cittadinanza_____________________
Stato d’origine del padre___________
Stato d’origine della madre_________
Se l’alunno è nato all’estero, in quale anno è arrivato in Italia? ___________
L’alunno nell’anno scolastico in corso ha cominciato a frequentare:
□ a partire dall’inizio dell’anno scolastico
□ ad anno scolastico inoltrato
Indicare se l’alunno nell’anno scolastico precedente
□ ha frequentato la scuola regolarmente
□ ha frequentato la scuola saltuariamente
□ si è ritirato durante l’anno scolastico
In Italia nei precedenti anni scolastici ha frequentato:
□ scuola dell’infanzia ____________
□ scuola primaria _______________
□ scuola secondaria ______________
Ha frequentato precedenti anni scolastici all’estero?
□ NO _______________________
□ SI _________________________
Se sì, specificare per quanti anni.____________
N.B. I dati di cui non si è a conoscenza possono essere tralasciati. Seguirà eventuale ricerca nella
documentazione depositata.
Livello di conoscenza della Lingua Italiana:
□ Comunicazione zero ( nessuna conoscenza della lingua italiana
□ Comunicazione orale ( conoscenza e uso di semplici termini funzionali alla vita scolastica
quotidiana)
□ Comunicazione scritta e orale (competenze di lettura e scrittura a livello elementare)
□ Conoscenza limitata della lingua per lo studio (limitate competenze lessicali, grammaticali e
sintattiche necessarie agli apprendimenti disciplinari)
□ Conoscenza sufficiente della lingua per lo studio ( sufficienti competenze lessicali,
grammaticali e sintattiche necessarie agli apprendimenti disciplinari)
Indicare se l’alunno è inserito
□ in una classe corrispondente alla sua età anagrafica
□ in una classe inferiore rispetto alla sua età anagrafica
29
ALLEGATO n. 8
Se è inserito in una classe inferiore rispetto alla sua età anagrafica, specificare a quanti anni
ammonta il ritardo scolastico.
n° anni di ritardo______________
Conoscenza di altra lingua:
□ NO
□ SI
1. Se si, quale?________________
Firma del compilatore
_____________________
TABELLA DI OSSERVAZIONE PER ALUNNI NEOARRIVATI
NON ITALOFONI
ALUNNO______________________ CLASSE ______ DATA____________
ACCETTA SUBITO GLI INVITI DELL’INSEGNANTE AD OSSERVARE E A RIPETERE
SI FA PREGARE PER OSSERVARE E RIPETERE
SI RIFIUTA DI OSSERVARE E RIPETERE
ACCETTA DI RIPETERE LE PAROLE
•
•
•
SUBITO
CON RILUTTANZA
SI RIFIUTA
MENTRE I COMPAGNI LAVORANO
•
•
•
•
•
LI OSSERVA
SI ALZA E VA IN GIRO
DISTURBA
SI DISTRAE
SBADIGLIA E SI ANNOIA
MENTRE SI LAVORA PARLA NELLA
PROPRIA LINGUA
•
•
•
•
CON I COMPAGNI DI LINGUA
UGUALE
CON I COMPAGNI
CON L’INSEGNANTE
DA SOLO
MENTRE SI LAVORA CERCA DI
COMUNICARE
•
•
A GESTI
IN ITALIANO
RIPETE I NUOVI TERMINI DA
ACQUISIRE
•
•
SOTTOVOCE
CON SICUREZZA
30
ALLEGATO n. 8
•
CERCANDO
L’APPROVAZIONE
DELL’INSEGNANTE
LA PRONUNCIA E’
•
•
•
INCOMPRENSIBILE
ACCETTABILE
BUONA
SE SBAGLIA E LA MAESTRA LO INVITA A
RIPETERE
•
•
RIPETE SICURO
MOSTRA
DISAGIO
RIPETE
VA SOLLECITATO
NON RIPETE
•
•
QUANDO RIPETE
CORRETTAMENTE
GRATIFICA
IL NUOVO TERMINE •
E L’INSEGNANTE LO •
•
MA
SORRIDE TIMIDO
E’ INDIFFERENTE
E’ CONTENTO
31
ALLEGATO n.9
PROGETTO SICUREZZA CURRICOLO VERTICALE
“A SCUOLA SONO AL SICURO”
DENOMINAZIONE
PROGETTO
REFERENTE DEL
PROGETTO
Coordinatore curricolo verticale e classi ponte
PLESSO DI
REALIZZAZIONE
TUTTI I PLESSI DI OGNI ORDINE E GRADO
DURATA DEL
PROGETTO
PERIODO DI
REALIZZAZIONE
TRIENNALE
1 ora al mese
2016-2019
OTTOBRE-MAGGIO
TIPOLOGIA
PROGETTO
CURRICOLARE
DESTINATARI
ALUNNI
CLASSI/SEZIONI
COINVOLTE
TUTTE LE CLASSI DI OGNI ORDINE DI SCUOLA
Docenti del Consiglio di classe
DOCENTI
INTERESSATI
AREE
o
LINGUISTICO/ARTISTICO/ESPRESSIVO
DISCIPLINARI
INTERESSATI
o
MATEMATICO/SCIENTIFICO/TECNOLOGICO
o
ANTROPOLOGICO
o
SALUTE/AMBIENTE
o
CITTADINAZA/LEGALITA’
o
INCLUSIONE/BENESSERE
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
FINALITA’:
o
TUTELARE LA SALUTE E IL BENESSERE PSICO FISICO
o
CREARE UNA CULTURA DELLA SICUREZZA
o
POTENZIARE IL RISPETTO, L’ACCETTAZIONE E LA SOLIDARIETA’ CON GLI
ALTRI
o
POTENZIARE LE CAPACITA’ INDIVIDUALI DECISIONALI E DI GESTIONE DI
FATTORI DI RISCHIO E DI PERICOLO
o
FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DI AUTONOMIA OPERATIVE
o
o
GESTIRE LE EMOZIONI
o
SENTIRSI BENE E PROTETTO IN OGNI SITUAZIONE DI VITA
FAVORIRE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PERICOLO E DEI COMPORTAMENTI
CORRETTI PER PROTEGGERE SE STESSI E GLI ALTRI
COMPETENZE DA CONSEGUIRE
o
Fornire informazioni agli alunni in relazione alla fascia di età (SAPERE)
o
Acquisire competenze operative attraverso esperienze pratiche positive
(SAPER FARE)
o
Acquisire un atteggiamento personale positivo (SAPER ESSERE)
OBIETTIVI SPECIFICI
o
Essere consapevole delle situazioni di pericolo concreto e reale.
o
Conoscere e saper mantenere comportamenti idonei a situazioni di pericolo.
o
Percepire la paura come sensazione che avverte del pericolo
o
Sviluppare comportamenti di solidarietà, collaborazione e autocontrollo.
o
Conoscenza dei simboli e segnaletiche relativi alla sicurezza
o
Conoscenza dei numeri della sicurezza
ALLEGATO n.9
o
Conoscere l’importanza del ruolo che determinate figure assumono in una
situazione di emergenza ( Protezione civile, pompieri, forestale, polizia
municipale,…)
CONTENUTI/ATTIVITA’
o
La PAURA tra fantasia e realtà
o
I RISCHI A SCUOLA
o
I RISCHI A CASA
o
I PERICOLI DELLA STRADA
RISULTATI ATTESI/ PRODOTTI FINALI
o
CONOSCENZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE
o
MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA E CONTROLLO DELLE PROPRIE EMOZIONI
o
INTERIORIZZAZIONE DI PRATICHE E PROCEDURE DI PROTEZIONE E
PREVENZIONE
o
CARTELLONI, SEGNALETICA, E-BOOK, OPUSCOLI
METODOLOGIA ADOTTATA E MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
o
MODALITA’ INTERATTIVE
o
SIMULAZIONI-ESERCITAZIONI-ROLE PLAYING
o
ATTIVITA’ DI GRUPPO
o
ATTIVITA’ INDIVIDUALI
o
ATTIVITA’ LABORATORIALI
o
GIOCHI, ATTIVITA’ ESPRESSIVE
MODALITA’ DI VERIFICA
o SCHEDA/QUESTIONARIO MONITORAGGIO FINALE (A CURA DEI DOCENTI)
o
SCHEDA DI CUSTOMER SATISFACTION ( A CURA DEI GENITORI)
o
PRODOTTO E/O RAPPRESENTAZIONE FINALE
SPAZI UTILIZZATI
o AULA
o ATRIO
o SPAZIO ESTERNO (SCUOLA)
SUSSIDI E
MATERIALI
RISORSE
PROFESSIONALI
o
PC, TV, LIM
o
CARTA E CARTONCINI COLORATI
o
PEN-DRIVE, DVD, VIDEO
o
MATERIALE DI FACILE CONSUMO, QUADERNI
o
LIBRI-RIVISTE-CARTINE-ATLANTI
o
STRUMENTI MUSICALI
PERSONALE INTERNO:
o
I DOCENTI DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI
ESPERTI ESTERNO:
COLLABORATORI
SCOLASTICI
RISORSE
FINANZIARIE
o
PROTEZIONE CIVILE
o
VOLONTARI DEL SOCCORSO
supporto
Senza oneri
ALLEGATO n. 10
Il lessico della privacy a scuola
DATO PERSONALE
Qualunque informazione relativa ad un individuo, a una persona giuridica, a un ente o associazione, identificati o
identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione.
DATO SENSIBILE
Qualunque dato che può rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o di altra natura, le opinioni
politiche, l’appartenenza a partiti, sindacati o ad associazioni, lo stato di salute e la vita sessuale.
DATO GIUDIZIARIO
Quel dato personale che rivela l’esistenza di provvedimenti giudiziari a carico di un soggetto. Nella categoria
sono compresi anche la qualità di indagato e di imputato. In linea di massima l’ambito di riferimento è quello penale. Il
trattamento dei dati giudiziari da parte di soggetti pubblici è consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di
legge o provvedimento del Garante.
TRATTAMENTO DEI DATI
Si intende per trattamento dei dati personali (art.4 lettera a del Codice) qualsiasi operazione di raccolta,
registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione,
raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, diffusione, cancellazione
e distruzione di dati,
effettuata anche senza l’utilizzo di strumenti elettronici. La definizione di Trattamento è dunque molto ampia e
abbraccia qualunque tipo di operazione sui dati riguardando non necessariamente solo gli aggregati di dati: anche un
singolo documento non strutturato è soggetto a trattamento. I dati vanno trattati in modo lecito e secondo correttezza,
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi; devono essere pertinenti, completi e non eccedenti
rispetto al e finalità per le quali sono stati raccolti e trattati. Inoltre devono essere esatti e aggiornati (art.11 del
Codice). Il mancato rispetto dei suddetti principi comporta l’inutilizzabilità dei dati stessi (art. 11 comma 2 del Codice).
CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI
La libera manifestazione della volontà con la quale, previa idonea informativa, l’interessato accetta in modo esplicito –
per iscritto, se vi sono dati sensibili – un determinato trattamento di dati personali che lo riguardano.
Per i dati generici il consenso non deve essere dato necessariamente per iscritto ma essere documentato in forma
scritta.
Per i dati sensibili, in linea generale, non è necessario che le scuole richiedano il consenso degli interessati per il
trattamento dei dati, perché si presuppone che i soggetti pubblici utilizzano i dati di cui sono in possesso
esclusivamente per lo svolgimento delle attività delle proprie funzioni istituzionali. Poiché non è necessario che la
scuola richieda il consenso esplicito dei soggetti sottoposti al trattamento, la domanda più ovvia è cosa debba fare per
comunicare a un soggetto che si stanno per trattare i suoi dati. La scuola deve fornire un’informativa cioè comunicare a
un soggetto, verbalmente o per iscritto, quando si stanno raccogliendo i suoi dati: vanno cioè fornite informazioni
relative agli scopi e al e modalità del trattamento, se vengono memorizzati su supporto cartaceo o informatico, a
chi possono essere comunicati o forniti, chi sono il titolare e il responsabile del trattamento e dove sono
raggiungibili.
INFORMATIVA
Contiene le informazioni che il titolare del trattamento deve fornire all’interessato per chiarire, in particolare, se
quest’ultimo è obbligato o meno a rilasciare i dati, quali sono gli scopi e le modalità del trattamento, l’ambito di
circolazione dei dati e in che modo si possono esercitare i diritti riconosciuti dalla legge.
INTERESSATO
La persona cui si riferiscono i dati personali.
TITOLARE DEL TRATTAMENTO
Il Codice definisce “Titolare” la persona fisica, giuridica, l’Ente o la Pubblica Amministrazione a cui compete il
trattamento dei dati personali. Il titolare in questo caso è la stessa Istituzione scolastica rappresentata dal
dirigente scolastico.
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO
Il Responsabile è la persona fisica, giuridica, ente o pubblica amministrazione preposta. Nel nostro caso può trattarsi di
un soggetto esterno all’Istituzione Scolastica che per capacità e competenza viene scelta per affiancare il Titolare
negli
adempimenti
e
nelle
misure
organizzative
in
materia
di
privacy.
ALLEGATO n. 10
La nomina del Responsabile (art.29 del Codice) è facoltativa ed è dettata da regole di buonsenso anche in relazione alla
complessità del ’Istituzione Scolastica in questione.
INCARICATI DEL TRATTAMENTO DEI DATI
Persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile. L’incaricato va scelto tra
le persone che sono sotto la diretta autorità del Titolare (Scuola/ Dirigente Scolastico) o del Responsabile, se nominato,
attenendosi alle istruzioni impartite per iscritto. Con le lettere di incarico, il Titolare del trattamento o il
Responsabile del trattamento individua gli incaricati, dà loro disposizioni su come comportarsi e definisce puntualmente
l’ambito del trattamento consentito. Gli incaricati sono tutti coloro che elaborano, per conto del a scuola, i dati
personali in base alle indicazioni avute: docenti, assistenti di segreteria, assistenti tecnici, anche col aboratori scolastici.
La nomina del l’incaricato non implica l’attribuzione di nuovi compiti o funzioni, ma permette di svolgere i compiti già
attribuiti in ottica di protezione dei dati personali. I docenti e il personale di segreteria possono venire a contatto con
dati sensibili per adempiere al proprio incarico ed in particolare per questi dati devono porre la massima accortezza nel
’applicare i principi dettati dal codice sul a Privacy.
COMUNICAZIONE
il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato, dal rappresentante del
titolare nel territorio dello Stato, dal responsabile e dagli incaricati, in qualunque forma, anche mediante la loro
messa a disposizione o consultazione;
DIFFUSIONE
Il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a
disposizione o consultazione;
SEGRETO D’UFFICIO
Ci si chiede spesso se la normativa sulla privacy non sia ridondante rispetto alla già esistente normativa sul segreto
d’ufficio e le disposizioni che limitano l’accesso agli atti amministrativi del a Pubblica Amministrazione. In realtà, il segreto
d’ufficio e l’accesso agli atti riguardano la qualità degli atti, mentre la normativa sulla privacy pone una serie di obblighi
e di garanzie con l’obiettivo specifico di tutelare compiutamente la sfera privata e il diritto alla riservatezza delle
persone.
DIRITTO DI ACCESSO E RISERVATEZZA
Chiunque, all’interno del ’Istituzione Scolastica, tratti dati personali è tenuto ad attenersi scrupolosamente a tutte le
regole del Codice Privacy (Dlgs. 196/2003) quindi all’obbligo della riservatezza in ordine alle informazioni delle quali si è
venuto a conoscenza, anche quando sia venuto meno l’incarico. I dati trattabili sono solo quel i esplicitamente indicati
nelle lettere d’incarico. I documenti che contengono dati personali non possono essere portati all’esterno del
l’Istituto, senza l’autorizzazione del Titolare o del Responsabile del trattamento.
Com’è possibile conciliare il diritto alla riservatezza con il diritto all’accesso agli atti amministrativi disposto dalla legge
n.241/90? Nel caso di dati sensibili o giudiziari l’accesso è consentito solo se strettamente necessario. Occorre sempre
operare un bilanciamento; se il diritto all’accesso è di pari rango al diritto alla riservatezza il diritto di accesso prevale su
quello alla riservatezza.
SANZIONI E RESPONSABILITA’
L’articolo 15 del Codice dispone che chiunque arrechi danno ad altri attraverso il trattamento dei dati personali è tenuto
al risarcimento ai sensi dell’articolo 2050 del Codice Civile. Tale articolo dispone che “chiunque cagiona danno ad
altri nel o svolgimento di un’attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al
risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno”.
ALLEGATO n. 10
Il Garante della Privacy a scuola
Il Garante per la protezione dei dati personali, autorità amministrativa indipendente istituita dalla cosiddetta legge
sulla privacy (Legge n. 675/1996 - che ha attuato nell'ordinamento giuridico italiano la direttiva comunitaria
95/46/CE - e oggi disciplinata dal dlgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, ha diffuso
nel 2010 il Vademecum "La privacy tra i banchi di scuola" sul trattamento dei dati personali a scuola. Il documento
raccoglie gli orientamenti emersi in precedenti propri documenti e decisioni. Se ne riporta una sintesi:
TEMI IN CLASSE
Non commette violazione della privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe
riguardanti il loro mondo personale o familiare. Nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe –
specialmente se sono presenti argomenti delicati - è affidata alla sensibilità di ciascun insegnante la capacità di
trovare il giusto equilibrio tra le esigenze didattiche e la tutela dei dati personali. Restano comunque validi gli
obblighi di riservatezza già previsti per il corpo docente riguardo al segreto d’ufficio e professionale, nonché quelli
relativi alla conservazione dei dati personali eventualmente contenuti nei temi degli alunni.
VOTI SCOLASTICI, SCRUTINI, TABELLONI, ESAMI DI STATO
Non esiste alcun provvedimento del Garante che imponga di tenere segreti i voti dei compiti in classe e delle
interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato, perché le informazioni sul rendimento scolastico sono
soggette a un regime di trasparenza. Il regime attuale relativo alla conoscibilità dei risultati degli esami di maturità
è stabilito dal Ministero dell’istruzione. Per il principio di trasparenza a garanzia di ciascuno, i voti degli scrutini e
degli esami devono essere pubblicati nell’albo degli istituti. È necessario prestare attenzione, però, a non fornire –
anche indirettamente – informazioni sulle condizioni di salute degli studenti, o altri dati personali non pertinenti.
Ad esempio, il riferimento alle “prove differenziate” sostenute dagli studenti con disabilità non va inserito nei
tabelloni affissi all’albo dell’istituto, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo
studente.
CIRCOLARE E COMUNICAZIONI SCOLASTICHE
Il diritto–dovere di informare le famiglie sull’attività e sugli avvenimenti della vita scolastica deve essere sempre
bilanciato con l’esigenza di tutelare la personalità dei minori. È quindi necessario, ad esempio, evitare di inserire
nelle comunicazioni scolastiche elementi che consentano di risalire, anche indirettamente, all’identità di minori
coinvolti in vicende particolarmente delicate.
ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E INSERIMENTO PROFESSIONALE
Su richiesta degli studenti interessati, le scuole possono comunicare, anche a privati e per via telematica, i dati
relativi ai loro risultati scolastici per aiutarli nell’orientamento, la formazione e l’inserimento professionale anche
all’estero.
QUESTIONARIO PER ATTIVITA’ DI RICERCA
Svolgere attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali, spesso anche sensibili, tramite questionari da
sottoporre agli alunni, è consentito soltanto se i ragazzi, o i genitori nel caso di minori, sono stati preventivamente
informati sulle modalità di trattamento e conservazione dei dati raccolti e sulle misure di sicurezza adottate.
Gli intervistati, inoltre, devono sempre avere la facoltà di non aderire all’iniziativa.
RECITE, GITE SCOLASTICHE E FOTO DI CLASSE.
Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori, durante le recite, le gite e i saggi
scolastici. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e
non alla diffusione. Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini
su Internet, e sui social network in particolare. In caso di comunicazione sistematica o diffusione diventa, infatti,
necessario di regola ottenere il consenso delle persone presenti nelle fotografie e nei video. Di iniziative personali
non risponde la scuola.
REGISTRAZIONE DELLA LEZIONE.
È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale
previa autorizzazione del docente. Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario
prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti…), e ottenere il loro
esplicito consenso. Nell’ambito dell’autonomia scolastica, gli istituti possono decidere di regolamentare
diversamente o anche di inibire gli apparecchi in grado di registrare
VIDEOFONINI, FILMATI, MMS.
ALLEGATO n. 10
L’utilizzo di videofonini, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini è in genere consentito, ma
esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone
coinvolte, in particolare della loro immagine e dignità.
Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l’utilizzo di registratori audio-video,
inclusi i telefoni cellulari abilitati, all’interno delle aule di lezione o nelle scuole stesse.
Non è possibile, in ogni caso, diffondere o comunicare sistematicamente i dati personali di altre persone (ad
esempio immagini o registrazioni audio/video) senza aver prima informato adeguatamente le persone coinvolte e
averne ottenuto l’esplicito consenso.
Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica devono quindi prestare particolare attenzione a non
pubblicare on line immagini (ad esempio su blog, siti web, social network) o a diffonderle via mms. Succede spesso,
tra l’altro, che una fotografia inviata a un amico/familiare, poi venga inoltrata ad altri destinatari, generando
involontariamente una comunicazione a catena dei dati personali raccolti. Tale pratica può dar luogo a gravi
violazioni del diritto alla riservatezza delle persone riprese, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarie ed
eventuali reati.
VIDEOSORVEGLIANZA
L’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle scuole deve garantire il diritto dello studente alla riservatezza.
In caso di stretta necessità le telecamere sono ammesse, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli
istituti.
Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente
delimitato. Le immagini registrate possono essere conservate per brevi periodi.
Infine, i cartelli che segnalano il sistema di videosorveglianza devono essere visibili anche di notte.
RETTA E SERVIZIO MENSA
E’ illecito pubblicare sul sito del a scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel
pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del
servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line
devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di
carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme
le regole sull’accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.
*****
Alla luce di quanto specificato, si sottolinea che le attività svolte all’interno dei progetti programmati nel
PTOF, comprese anche recite, saggi di fine anno, gite, escursioni, viaggi di istruzione, manifestazioni sportive,
giornalini di classe, partecipazioni a concorsi e manifestazioni, occasioni quali compleanni ecc., possono essere
documentate attraverso fotografie e filmati (videocassette, DVD), pubblicazioni cartacee o sul sito internet (o blog
della didattica) dell’istituto dai docenti, dai genitori o da altro personale, comunque autorizzato dalla scuola, per
testimoniare, raccontare e valorizzare il lavoro fatto e per scopi esclusivamente didattici-formativi e culturali.
È vietato l’utilizzo di videofonini, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini allo scopo di acquisire o
"carpire" dati in formato audio, video o immagine che riproducono registrazioni vocali, filmati o fotografie digitali
riconducibili a persone, studenti, docenti o altri soggetti, che operano all'interno della comunità scolastica.
Pertanto, tutti i membri della comunità scolastica e degli OO.CC. nelle sue componenti di diritto o elettive devono
prestare particolare attenzione a non effettuare registrazioni audio/video “seppur accidentali” e a non pubblicare
o diffondere immagini o registrazioni.
ALLEGATO n. 10
La Sicurezza dei dati
Misure di sicurezza
Con l’espressione misure di sicurezza si intendono tutti gli accorgimenti tecnici ed organizzativi utilizzati per
garantire che i dati non vadano distrutti o persi anche in modo accidentale, che solo le persone autorizzate
possano avere accesso ai dati e che non siano effettuati trattamenti contrari al e norme di legge o per fini
diversi da quelli per cui i dati erano stati raccolti. Nel Codice sono fissate una serie di misure, criteri e
procedure che i Titolari del Trattamento devono seguire. L’articolo 31 pone un principio chiaro: tutti i
dati personali oggetti del trattamento sono custoditi e controllati, a prescindere dal fatto che si tratti
di documenti cartacei o conservati su supporti elettronici. Tali misure vanno valutate a seconda dei dati
trattati (salute, adesione a partiti politici, reati contro la P.A., ecc ...).
Misure minime
Il Codice pone un altro principio importante: il Titolare del trattamento deve adottare le cosiddette
misure minime di sicurezza. dettata dagli artt. 33, 34, 35 e 36 del Codice e da un disciplinare tecnico che è
parte integrante del Codice stesso. Una volta che il Dirigente, con l’aiuto del Responsabile, ha
individuato e adottato le misure e ha conseguentemente comunicato le relative istruzioni a chi
materialmente tratta i dati, le maggiori incombenze passano agli incaricati al trattamento che, a pena di
responsabilità, si devono attenere al e indicazioni date. Il Titolare, in ogni caso, ha l’obbligo della vigilanza
rispetto alle istruzioni date.
Cosa è utile sapere?
A chi effettua trattamenti di dati in formato elettronico vanno consegnati dei codici (username e password)
per accedere ai dati; questi codici sono personali e non vanno comunicati nemmeno ad altri incaricati, devono
restare riservati e custoditi diligentemente. La password non deve contenere riferimenti agevolmente
riconducibili all’incaricato, e va cambiata ogni sei mesi. Quando un computer viene utilizzato per il trattamento
dei dati personali è importante porsi sempre nell’ottica del a protezione dei dati trattati. In caso di cancellazione
o smarrimento di dati è fondamentale informare prontamente il Responsabile del trattamento dei dati o il
Dirigente Scolastico.
Suggerimenti tecnici per il trattamento elettronico dei dati
È importante che gli incaricati al trattamento dei dati osservino alcune importanti istruzioni, soprattutto rispetto al
trattamento informatico dei dati:
·
Il back- up dei dati va effettuato settimanalmente.
·
Il programma antivirus va aggiornato annualmente.
·
Utilizzare la massima attenzione nell’apertura dei file allegati ai messaggi di posta elettronica (rischio di
virus o spamming).
·
L’istallazione di nuovi programmi o le operazioni di “download” (cioè caricare un programma da
internet) vanno sempre autorizzate dal Responsabile del trattamento.
Conservazione e custodia dei dati
Il disciplinare tecnico dispone che “agli incaricati sono impartite istruzioni scritte finalizzate al controllo e alla
custodia dei dati” . Quando si effettua un trattamento di dati personali, i documenti utilizzati vanno sempre tenuti
lontani dal a sfera d’azione di soggetti non autorizzati ad accedervi.
Nel caso di registri di classe, di registri di valutazione e di altri documenti utilizzati dai docenti questi vanno sempre
custoditi diligentemente: dal docente fin quando restano nella loro sfera d’azione; altrimenti vanno custoditi in locali
chiusi a chiave. Particolare attenzione va prestata per i dati sensibili e giudiziari. I documenti più delicati andrebbero
conservati in armadi chiusi a chiave. Anche in questi casi il disciplinare tecnico è chiaro:
‹ “Quando gli atti e i documenti concernenti dati personali sensibili o giudiziari sono affidati agli
incaricati per lo svolgimento dei compiti, i medesimi atti e documenti sono controllati e custoditi dagli
incaricati fino al a restituzione”.
‹ L’accesso agli archivi contenenti dati sensibili o giudiziari è controllato. Le persone ammesse sono indicate
e registrate e, quindi, preventivamente autorizzate.
Per questi motivi è bene che i certificati medici riguardanti gli alunni non vengano conservati dentro i registri di
classe, ma adeguatamente conservati.
Le comunicazioni importanti, come ad esempio i richiami disciplinari, comunicazioni contenenti dati sensibili, devono
avvenire in busta chiusa e debitamente sigillata.
Anche sui collaboratori scolastici gravano gli stessi oneri di riservatezza e adeguata custodia dei documenti che
temporaneamente vengono loro affidati. I dati vanno conservati in una forma che consenta l’identificazione del
’interessato per un periodo non superiore a quel o necessario agli scopi per cui i dati sono stati raccolti (art. 11 del
ALLEGATO n. 10
Codice Privacy).
I documenti recanti dati relativi al a salute o al e abitudini sessuali devono essere conservati separatamente dagli
altri dati personali (art. 22 del Dlgs. 196/2003).
Luoghi di tenuta e trattamento dei dati:
I dati su supporto cartaceo sono conservati negli armadi degli uffici: amministrativo, del personale, didattica alunni,
ufficio tecnico e nella stanza del protocollo, nella stanza denominata archivio corrente e nella stanza denominata
archivio storico.
I dati acquisiti attraverso il protocollo riservato sono conservati nella cassaforte dell’ufficio del dirigente scolastico.
I dati su supporto elettronico sono conservati negli archivi elettronici dei computer di tutti i servizi amministrativi.
Distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati
Le misure indicate nel presente documento sono relative alla sede centrale dell’istituzione scolastica.
Le procedure di trattamento dei dati avvengono nella sola sede centrale, considerato che i dati oggetto delle misure
indicate nel presente documento sono trattenuti presso le altri sedi solo per il tempo necessario a provvedere
all’inoltro alla sede centrale. I dati sono trattenuti sotto la responsabilità degli incaricati (docenti e responsabile della
sede) in cassetto chiuso del quale detengono la chiave. L’inoltro avviene in busta chiusa per il tramite del personale
della scuola con consegna all’ufficio protocollo.
Il titolare del trattamento ha designato Dott.ssa PETTI Flavia, ai sensi dell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003, con atto
scritto contenente analitiche istruzioni relative ai compiti affidati, il responsabile del trattamento nella persona del
DSGA Sig.ra MATARAZZO Katia.
Il responsabile del trattamento ha provveduto, sulla base della lettera di designazione e delle disposizione dell’art.30,
ad individuare gli incaricati del trattamento dei dati personali appartenenti ai profili professionali del personale ATA;
ha conferito agli stessi l’incarico con atto scritto contenente puntuali istruzioni relative agli ambiti di trattamento
consentiti, corredato da linee guida e con allegate le schede relative al trattamento dei dati sensibili e giudiziari.
Il Responsabile del trattamento ha provveduto altresì a individuare, nominare e incaricare per iscritto un incaricato
della gestione e della manutenzione degli strumenti elettronici, un incaricato della custodia delle copie delle
credenziali e un incaricato delle copie di sicurezza delle banche dati ai quali sono state fornite puntuali istruzioni
relative ai compiti da svolgere. Il titolare ha direttamente provveduto ad individuare e incaricare il personale
docente con atto che fornisce le istruzioni necessarie. I singoli incaricati, che hanno rilasciato ricevuta della avvenuta
consegna della lettera di incarico, sono stati informati che l’ambito dei trattamenti autorizzati è suscettibile di
aggiornamento periodico e che sono tenuti ad attenersi al divieto di comunicazione e diffusione dei dati trattati nel
corso dell’incarico, anche per il tempo successivo alla sua cessazione, senza limiti temporali.
La comunicazione dei soggetti previsti dal ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 è avvenuta attraverso la pubblicazione all’albo
della scuola dell’organigramma della scuola e delle responsabilità.
A tutti gli incaricati del trattamento di dati mediante strumento elettronico sono state conferite credenziali di
autenticazioni (art.34, comma 1, lett.b) .
Misure da adottare per garantire l'integrità e la disponibilità dei dati, non che la protezione delle aree e dei locali,
rilevanti ai fini della loro custodia e accessibilità
Contro i rischi d’intrusione i locali della sede centrale, unica sede nella quale sono detenuti dati soggetti a protezione,
sono dotati di impianto d’allarme a sensori infrarossi, attivabile mediante digitazione d’un codice consegnato al
personale dipendente. E’ stata disposta l’attivazione dell’allarme al termine dell’orario di lavoro.
Per garantire la sicurezza delle aree in cui i dati sono trattati elettronicamente, sono state introdotte sui personal
computer password di BIOS e password di rete.
Le aree contenenti dati in supporto cartaceo (archivio e mobili contenenti documentazione contabili dei dipendenti e
degli alunni) sono ubicate in modo tale che ciascun addetto possa rilevare a vista e impedire il tentativo di accesso
da parte di persone estranee.
Sono state impartite disposizioni affinché, in assenza del personale, le stanze rimangano chiuse e le chiavi siano
custodite dal personale collaboratore scolastico in servizio addetto alla vigilanza che, al termine del servizio,
provvederà al deposito delle chiavi nell’apposito contenitore.
L’ubicazione di stampanti ed apparecchio telefax tradizionale non consente ad estranei di leggere od asportare
eventualmente documenti non ancora prelevati dal personale.
•
Di seguito si illustrano le norme applicate per garantire la sicurezza e l’integrità dei dati per:
Computer e supporti informatici: I computer, inclusi i server, risultano tutti sollevati da terra, in modo da evitare
eventuali perdite di dati dovuti ad allagamenti; il server è collegato ad un gruppo di continuità che consente di
escludere al perdita di dati derivanti da sbalzi di tensione o di interruzione di corrente elettrica. L’integrità dei dati sul
server amministrativo è garantita da una doppia procedura di backup: la prima avviene in automatico con apposito
software che giornalmente opera il salvataggio di una copia dei dati sul server stesso; la seconda è effettuata
normalmente masterizzando su CD ROM ogni sabato, i backup di tutta la settimana eseguiti sul server. I CD ROM
ALLEGATO n. 10
vengono conservati per almeno due mesi nell’apposta cassaforte ignifuga e stagna alle infiltrazioni di acqua. Titti i
server della rete amministrativa vengono protetti da password per impedire al personale non autorizzato l’accesso
alla rete amministrativa. Le password sono assegnate e riportate su un apposito foglio conservato nella cassaforte
collocata della stanza del DSGA. L’introduzione di password di BIOS all’accensione dei personal computer, di
password dello screen-saver e di password per l’accesso in rete determina un soddisfacente livello di protezione dei
dati contenuti nei PC. L’introduzione delle password e di apposito software antivirus inibisce ad estranei l’uso dei
personal computer, attraverso i quali, tramite Proxy, si accede alla posta elettronica.
• Per l’invio di messaggi e-mail a più destinatari, sono state fornite al personale istruzioni affinché quale destinatario
venga sempre indicata la scuola con l’indirizzo e-mail e in CCN i destinatari, in modo che non possano essere
individuati gli indirizzi e-mail degli altri destinatari attraverso la funzione di proprietà.
I CD ROM masterizzati contenenti copie degli archivi eseguiti localmente dai computer sono custoditi negli appositi
contenitori di plastica e inseriti nella cassaforte sempre chiusa con combinazione. I dati degli studenti, delle famiglie
degli stessi, dei lavoratori dipendenti e collaboratori, possono essere riutilizzati esclusivamente dopo opportuna
formattazione, in modo da impedire la lettura dei dati precedenti, cosi come stabilito dalla legge. I CD ROM non più
utilizzabili vengono distrutti.
HD e penne USB contenenti dati, prima della formattazione, sono custoditi nello stesso modo dei DVD contenenti copie
degli archivi. Per quanto riguarda infine l’obbligo previsto dalle misure minime sulla sicurezza di cui all’allegato B del
codice della privacy, i computer sono dotati di programma antivirus che è aggiornato sotto la responsabilità del
titolare del trattamento a cadenza almeno trimestrale e che consente di rilevare immediatamente all’apertura di un
file la presenza di un virus.
• Supporti cartacei: relativamente ai supporti cartacei sono state impartite dettagliate istruzioni a tutto il personale al
momento dell’affidamento dell’incarico e nel corso degli interventi di formazione.
• Gestione della privacy e trattamento dei dati raccolti attraverso il sito Web
•
•
Descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino della disponibilità dei dati in seguito a distruzione o
danneggiamento
Al fine di garantire il ripristino dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento, l’istituzione scolastica dispone di
idonee procedure di salvataggio periodico (backup) che consistono nell’utilizzo dell’apposito software di backup del
programma di gestione amministrativo il quale crea in automatico una copia compressa dei dati, archiviandoli in
un’apposita cartella del server, e di un masterizzatore DVD che salva i dati anche su disco DVD registrabile, da
utilizzarsi giornalmente al termine dell’orario lavorativo.
Previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento
Gli interventi formativi sono programmati nell’ambito del piano di formazione e aggiornamento del personale, con
cadenza annuale, per rendere gli incaricati del trattamento edotti dei rischi che incombono sui dati, delle misure
disponibili per prevenire eventi dannosi, dei profili della disciplina sulla protezione dei dati personali più rilevanti in
rapporto alle relative attività, delle responsabilità che ne derivano e delle modalità per aggiornarsi sulle misure
minime adottate dal titolare. Sono previste idonee attività di formazione in occasione di innovazioni e/o modifiche
delle norme e in relazione allo sviluppo scientifico/tecnologico dei mezzi e dei sistemi di protezione.
ALLEGATO n. 10
Informativa TRATTAMENTO DATI
Oggetto: Informativa all’interessato ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 per il trattamento dei dati
personali degli alunni e delle loro famiglie.
Gentile Signore/a,
il Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”),
nel seguito indicato sinteticamente come Codice ,impone l’osservanza di severe regole a protezione di
tutti i dati personali, ed in particolar modo per quelli che il Codice definisce “sensibili”, sia nella fase di
raccolta di documenti e informazioni, sia durante l’attività amministrativa e istituzionale.
La invitiamo, quindi, a leggere con attenzione tutta la presente informativa che Le forniamo ai sensi
dell'articolo 13 del Codice.
Secondo quanto previsto dall’art. 13 del D.lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali” recante disposizioni sulla tutela della persona e di altri soggetti, rispetto al trattamento di
dati personali, questa Istituzione Scolastica, rappresentata dal dirigente scolastico Dott.ssa Flavia
Petti, in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, per espletare le sue funzioni istituzionali
e, in particolare, per gestire le attività di istruzione, educative e formative stabilite dal Piano
dell’Offerta Formativa, deve acquisire o già detiene dati personali che Vi riguardano, inclusi quei dati
che il D.lgs 196/2003 definisce “dati sensibili e giudiziari”.
Ai sensi del Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione n. 305 del 7 dicembre 2006 che ha
individuato i dati sensibili e giudiziari che le amministrazioni scolastiche sono autorizzate a trattare,
indicando anche le operazioni ordinarie che i diversi titolari devono necessariamente svolgere per
perseguire le finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge, Vi informiamo che, per
le esigenze di gestione sopra indicate, possono essere oggetto di trattamento le seguenti categorie
di dati sensibili e giudiziari:
a) nelle attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico:
·
dati relativi alle origini razziali ed etniche, per favorire l’integrazione degli alunni con cittadinanza
non italiana;
· dati relativi alle convinzioni religiose, per garantire la libertà di credo religioso e per la fruizione
dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative a tale insegnamento;
· dati relativi allo stato di salute, per assicurare l’erogazione del sostegno agli alunni diversamente abili
e per la composizione delle classi;
· dati relativi alle vicende giudiziarie, per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a
regime di detenzione (i dati giudiziari emergono anche nel caso in cui l’autorità giudiziaria abbia
predisposto un programma di protezione nei confronti degli alunni che abbiano commesso reati).
b) nell’espletamento dell’attività educativa, didattica, formativa e di valutazione:
· dati relativi alle origini razziali ed etniche per favorire l’integrazione degli alunni con cittadinanza non
italiana;
·
dati relativi alle convinzioni religiose per garantire la libertà di credo religioso;
dati relativi allo stato di salute, per assicurare 1 ‘erogazione del servizio di refezione scolastica, del
sostegno agli alunni disabili, dell’insegnamento domiciliare ed ospedaliero nei confronti degli alunni
affetti da gravi patologie, per la partecipazione alle attività educative e didattiche programmate, a
quelle motorie e sportive, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;
ALLEGATO n. 10
· dati giudiziari, per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a regime di detenzione;
· dati relativi alle convinzioni politiche, per la costituzione e il funzionamento delle Consulte e delle
Associazioni degli studenti e dei genitori.
c) nella gestione del contenzioso tra la scuola e le famiglie degli alunni:
· dati sensibili e giudiziari concernenti tutte le attività connesse alla difesa in giudizio delle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado, ivi compresi convitti, educandati e scuole speciali
Vi informiamo inoltre che il trattamento dei vostri dati personali avrà le seguenti finalità:
· partecipazione degli alunni alle attività organizzate in attuazione del Piano dell’Offerta Formativa;
· adempimento di obblighi derivanti da leggi, contratti, regolamenti in materia di igiene e sicurezza del
lavoro, in materia fiscale, in materia assicurativa;
· tutela dei diritti in sede giudiziaria.
·
·
·
·
·
·
·
Vi forniamo a tal fine le seguenti ulteriori informazioni:
Il trattamento dei dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e di
tutela della Vostra riservatezza e dei Vostri diritti anche in applicazione dell’art.2 del DPR n.249/1998;
I dati personali verranno trattati anche con l’ausilio di strumenti elettronici o comunque
automatizzati con le modalità e le cautele previste dal predetto decreto e conservati per il tempo
necessario all’espletamento delle attività istituzionali e amministrative riferibili alle predette finalità;
Sono adottate dalla scuola le misure minime per la sicurezza dei dati personali previste dal decreto;
Il titolare del trattamento è il dirigente scolastico Dott.ssa Flavia Petti;
Il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Dott.ssa Katia
Matarazzo
Gli incaricati al trattamento, componenti del personale scolastico, sono stati individuati ed
espressamente autorizzati all'assolvimento di tali compiti, identificati ai sensi di legge, ed edotti dei
vincoli imposti dal Decreto legislativo; la lista degli incaricati è disponibile presso la segreteria
scolastica;
I dati oggetto di trattamento potranno essere comunicati ai seguenti soggetti esterni all’istituzione
scolastica per le seguenti finalità:
Alle altre istituzioni scolastiche, statali e non statali, per la trasmissione della documentazione
attinente la carriera scolastica degli alunni, limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione
del servizio;
Agli Enti Locali per la fornitura dei servizi ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112,
limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione del servizio;
Ai gestori pubblici e privati dei servizi di assistenza agli alunni e di supporto all’attività
scolastica, ai sensi delle leggi regionali sul diritto allo studio, limitatamente ai dati
indispensabili all’erogazione del servizio;
Agli Istituti di assicurazione per denuncia infortuni e per la connessa responsabilità civile;
All’INAIL per la denuncia infortuni ex D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124;
Alle AUSL e agli Enti Locali per il funzionamento dei Gruppi di Lavoro Handicap di istituto e per
la predisposizione e verifica del Piano Educativo Individualizzato, ai sensi della legge 5 febbraio
1992, n.104;
o Ad aziende, imprese e altri soggetti pubblici o privati per tirocini formativi, stages e
alternanza scuola-lavoro, ai sensi della Legge 24 giugno 1997, n. 196 e del D.Lgs 21 aprile
2005, n. 77 e, facoltativamente, per attività di rilevante interesse sociale ed
economico, limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione del servizio;
Alle Avvocature dello Stato, per la difesa erariale e consulenza presso gli organi di giustizia;
Alle Magistrature ordinarie e amministrativo-contabile e Organi di polizia giudiziaria, per
l’esercizio dell’azione di giustizia;
Ai liberi professionisti, ai fini di patrocinio o di consulenza, compresi quelli di controparte per
le finalità di corrispondenza.
ALLEGATO n. 10
Lettera di nomina del responsabile del trattamento dei dati personali Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
_______________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
In qualità di legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e titolare del trattamento dei dati
personali ;
Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali ex art. 13 D.Lgs.
n.196/2003 ;
Visto il Decreto Ministeriale n. 305 del 7 dicembre 2006, pubblicato in G.U. n. 11 del 15 gennaio 2007,
con il quale è stato adottato il Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari nel
settore dell’istruzione;
Considerato che, nell'ambito di tale ruolo, la S.V. sovrintende, con autonomia operativa, alle
procedure del trattamento dei dati e garantisce in modo idoneo, per capacità, esperienza ed
affidabilità, il pieno rispetto e l'applicazione delle norme previste in materia di trattamento dei dati
personali e di individuazione e attuazione delle misure di sicurezza;
NOMINA la S.V.
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
In particolare, nel rispetto della normativa indicata nelle premesse, alla S.V. vengono affidate le
seguenti responsabilità e compiti :
• Organizzare le operazioni di trattamento dei dati, effettuate dai servizi generali e
amministrativo contabili, nel rispetto delle disposizioni di legge previste dal Testo Unico D.lgs
196/03, con particolare riferimento alle misure minime di sicurezza di cui all’art.31, e dal
Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari;
• Individuare tra il personale alle dirette dipendenze della S.V. gli incaricati del trattamento dei
dati personali, attraverso un atto di nomina individuale, corredato da strumenti idonei a
impartire istruzioni e indicazioni pertinenti ed efficaci e a garantire la conoscenza di quanto
disposto dal Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari in merito alle
finalità dei trattamenti consentiti ed al loro contesto di applicazioni, ai tipi di dati trattati, alle
operazione eseguite;
• Vigilare sul rispetto dell’incarico attribuito e sulle istruzioni specifiche impartite a tutti gli
incaricati del trattamento dei dati personali;
• Garantire che tutte le misure di sicurezza riguardanti i dati personali siano applicate da tutti i
soggetti dalla S.V. incaricati del trattamento;
• Individuare, incaricare e nominare per iscritto, qualora la S.V. lo ritenga necessario, un
Incaricato della gestione e della manutenzione degli strumenti elettronici, un Incaricato della
custodia delle copie delle credenziali e un Incaricato delle copie di sicurezza delle banche dati;
• Redigere ed aggiornare ad ogni variazione l’elenco delle banche dati oggetto di trattamento
e l’elenco dei sistemi di elaborazione;
• Redigere ed aggiornare ad ogni variazione l’elenco delle sedi e degli uffici in cui viene
effettuato il trattamento dei dati;
• Verificare periodicamente le modalità di accesso ai locali e le misure da adottare per la
protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia ed accessibilità;
• Custodire e conservare i supporti utilizzati per le copie dei dati;
• Interagire con il Garante, in caso di richieste di informazioni o effettuazione di controlli;
ALLEGATO n. 10
•
•
•
•
Informare prontamente il titolare di ogni questione rilevante ai fini della normativa sulla
privacy;
Organizzare il servizio di consegna delle informative agli interessati e verificare che la stessa
venga effettuata in tutti i casi previsti e ne sia garantita la registrazione;
Verificare che per ogni trattamento, per il quale sia necessario acquisire il consenso
dell’interessato, lo stesso sia richiesto e registrato;
Verificare che le misure di sicurezza adottate siano costantemente adeguate agli
aggiornamenti legislativi e al progresso tecnico.
In funzione dell'incarico conferito, sarà inoltre cura della S.V. verificare:
• che il trattamento dei dati da parte del personale posto alle dirette dipendenze avvenga in
modo lecito e secondo correttezza;
• che la raccolta e la registrazione avvengano: per scopi determinati e legittimi ed in modo
compatibile con tali scopi e nell'ambito del trattamento necessario per il funzionamento
dell’istituzione scolastica; in modo esatto e se necessario con gli opportuni aggiornamenti; in
modo che essi risultino pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità di raccolta; in
modo che la loro conservazione sia funzionale al periodo di tempo necessario allo scopo per il
quale sono stati raccolti e successivamente trattati.
La S.V. provvederà a diffondere fra gli incaricati il documento programmatico per la sicurezza e
contribuirà, sulla base della sua applicazione, alla revisione periodica del documento stesso.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Titolare del trattamento dati
(Data e firma per accettazione dell’incarico)
ALLEGATO n. 10
Lettera di nomina dell’incaricato-docente del trattamento dei dati personali
Alla/Al professoressa/professore
_______________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
In qualità di Titolare del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica;
Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali ex art. 13 D.Lgs.
n.196/2003;
• Considerato che, nell'ambito di tale funzione, la S.V. compie operazioni di trattamento dei
dati personali nel rispetto delle norme previste in materia;
• Visto il Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle
relative operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione emanato con Decreto
Ministeriale n.305 del 7.12.2006;
• Visto il Documento Programmatico della Sicurezza adottato dall’istituzione scolastica;
NOMINA la S.V.
INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
La S.V. è pertanto autorizzata, nell’espletamento delle attività connesse alla funzione docente,
all’accesso e al trattamento dei dati personali di alunni e genitori, nella misura e nei limiti dal Testo
Unico e dal Regolamento citati nelle premesse.
Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati personali
Nello svolgimento dell’incarico la S.V. avrà accesso ai dati personali gestiti da questa istituzione
scolastica e dovrà attenersi alle seguenti istruzioni, ai sensi dell’art. 11 dell’ ex art. 13 D.Lgs.
n.196/2003 ;
• Trattare i dati personali in modo lecito e secondo correttezza;
• Raccogliere e registrare i dati personali per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzarli
in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
• Verificare che siano esatti e, se necessario, aggiornarli;
• Verificare che siano pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono
raccolti e successivamente trattati;
• Conservarli in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di
tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e
successivamente trattati;
• Comunicare o eventualmente diffondere o trasferire all’esterno i dati
personali
esclusivamente ai soggetti autorizzati e riceverli legittimamente per le finalità per le quali gli
stessi sono stati raccolti e comunque nel rispetto delle istruzioni ricevute;
• Non comunicare a terzi, al di fuori dell’ambito lavorativo, o in difformità dalle istruzioni
ricevute, qualsivoglia dato personale;
• Fornire sempre l’informativa agli interessati, ai sensi dell’art 13 dell’ ex art. 13 D.Lgs.
n.196/2003, utilizzando i moduli appositamente predisposti;
• Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento di ogni circostanza idonea
a determinare pericolo di dispersione o utilizzazione non autorizzata dei dati stessi;
• Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento qualora si verificasse la
necessità di porre in essere operazioni di trattamento di dati personali per finalità o con
modalità diverse da quelle risultanti dalle istruzioni ricevute, nonché di ogni istanza di
accesso ai dati personali da parte di soggetti interessati e di ogni circostanza che esuli dalle
istruzioni impartite alla S.V.;
• Accedere solo ai dati strettamente necessari all’esercizio delle proprie funzioni;
ALLEGATO n. 10
•
•
•
•
•
•
•
Accertarsi dell’identità degli interessati e della loro autorizzazione al trattamento e
dell’eventuale autorizzazione scritta a terzi, al momento del ritiro di documentazione in uscita;
Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni relativi a terzi, senza una
specifica autorizzazione del Titolare;
Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni ai diretti interessati, senza
avere la certezza della loro identità;
Relazionarsi e collaborare con gli altri incaricati del trattamento dei dati, attenendosi alle
indicazioni fornite e provvedendo, a propria volta, a dare indicazioni esaustive in caso di
coinvolgimento di altri incaricati nei trattamenti effettuati;
Rispettare ed applicare le misure di sicurezza idonee a salvaguardare la riservatezza e
l’integrità dei dati, indicate nel Documento Programmatico della Sicurezza dell’istituto e nelle
allegate “Linee guida” elaborate ai sensi dell’art. 31 dell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003;
Seguire le attività di formazione organizzate dalla istituzione scolastica per gli incaricati del
trattamento dati;
Partecipare alla attività di verifica e revisione del Documento Programmatico della Sicurezza.
La presente nomina di Incaricato al trattamento dei dati personali è a tempo indeterminato e può
essere revocata in qualsiasi momento dal Titolare del trattamento dei dati personali senza preavviso.
La presente nomina si intende automaticamente revocata alla data di cessazione del rapporto di
lavoro con questa istituzione scolastica, per trasferimento ad altra istituzione o cessazione del
rapporto di lavoro. Successivamente a tale data, la S.V. non sarà più autorizzata ad effettuare alcun
tipo di trattamento di dati per conto di questa istituzione scolastica. Qualunque violazione delle
modalità sopra indicate e delle linee guida consegnate con la presente dà luogo a precise
responsabilità, ai sensi delle norme contenute nell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Titolare del trattamento dati
(Data e firma per accettazione dell’incarico)
ALLEGATO n. 10
LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER IL COLLABORATORE SCOLASTICO
INCARICATO DEL TRATTAMENTO
Vengono di seguito indicate le misure operative da adottare per garantire la sicurezza dei dati
personali:
(collaboratore scolastico in servizio nelle sedi )
Accertarsi che al termine delle lezioni non restino incustoditi i seguenti documenti, segnalandone
tempestivamente l’eventuale presenza al responsabile di sede e provvedendo temporaneamente alla
loro custodia:
• Registro di classe
• Certificati medici esibiti dagli alunni a giustificazione delle assenze
• Qualunque altro documento contenente dati personali o sensibili degli alunni o dei docenti
Accertarsi che al termine delle lezioni tutti i computers dell’aula di informatica siano spenti e che non
siano stati lasciati incustoditi, cartelle o altri materiali, in caso contrario segnalarne tempestivamente
la presenza al responsabile di laboratorio o di sede e provvedendo temporaneamente alla loro
custodia.
Verificare la corretta funzionalità dei meccanismi di chiusura di armadi che custodiscono dati
personali, segnalando tempestivamente al responsabile di sede eventuali anomalie.
Procedere alla chiusura dell’edificio scolastico accertandosi che tutte le misure di protezione dei locali
siano state attivate.
(collaboratore scolastico in servizio negli uffici di segreteria)
Effettuare esclusivamente copie fotostatiche di documenti per i quali si è autorizzati.
Non lasciare a disposizione di estranei fotocopie inutilizzate o incomplete di documenti che
contengono dati personali o sensibili ma accertarsi che vengano sempre distrutte.
Non lasciare incustodito il registro contenente gli indirizzi e i recapiti telefonici del personale e non
annotarne il contenuto sui fogli di lavoro.
Non abbandonare la postazione di lavoro per la pausa o altro motivo senza aver provveduto a
custodire in luogo sicuro i documenti trattati.
Non consentire che estranei possano accedere ai documenti dell’ufficio o leggere documenti
contenenti dati personali o sensibili.
Segnalare tempestivamente al Responsabile del trattamento la presenza di documenti incustoditi e
provvedere temporaneamente alla loro custodia.Procedere alla chiusura dei locali non utilizzati in
caso di assenza del personale.Procedere alla chiusura dei locali di segreteria accertandosi che siano
state attivate tutte le misure di protezione e che le chiavi delle stanze siano depositate negli appositi
contenitori.Attenersi alle direttive ricevute e non effettuare operazioni per le quali non si stati
espressamente autorizzati dal Responsabile o dal Titolare.
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Responsabile del trattamento dati
ALLEGATO n. 10
Lettera di nomina dell’incaricato del trattamento dei dati personali-collaboratore scolastico
Al Collaboratore scolastico
_______________________
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
In qualità di Responsabile del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica;
Ai sensi degli art. 29 e 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali D.Lgs 196/03;
Tenuto conto del ruolo funzionale svolto dalla S.V. nell’istituzione scolastica ai sensi della Tabella A,
area A del vigente CCNL del Comparto scuola;
Considerato che, nell'ambito di tali mansioni, la S.V. compie attività che possono comprendere il
trattamento dei dati personali;
Visto il Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative
operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione emanato con Decreto Ministeriale n.305
del 7.12.2006;
Visto il Documento Programmatico della Sicurezza adottato dall’istituzione scolastica;
NOMINA la S.V.
INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
La S.V. è pertanto autorizzata all’accesso e al trattamento dei dati personali in occasione della
gestione delle comunicazioni telefoniche e a mezzo fax, della duplicazione attraverso fotocopie, del
trasporto documenti e posta e del trasferimento fra i diversi uffici della scuola di domande,
documenti ed elenchi contenenti dati personali e dati sensibili e giudiziari nei limiti dei trattamenti
consentiti dal Regolamento citato in premessa.
Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati
Nello svolgimento dell’incarico la S.V. avrà accesso ai dati personali gestiti da questa istituzione
scolastica e dovrà attenersi alle seguenti istruzioni, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs 196/2003:
• Trattare i dati personali in modo lecito e secondo correttezza;
• Raccogliere e registrare i dati personali per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzarli in
altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
• Verificare che siano esatti e, se necessario, aggiornarli;
• Conservarli in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non
superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e successivamente trattati;
• Comunicare o eventualmente diffondere o trasferire all’esterno i dati personali esclusivamente ai
soggetti autorizzati e riceverli legittimamente per le finalità per le quali gli stessi sono stati raccolti
e comunque nel rispetto delle istruzioni ricevute;
• Non comunicare a terzi, al di fuori dell’ambito lavorativo, o in difformità dalle istruzioni ricevute,
qualsivoglia dato personale
• Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento di ogni circostanza idonea a
determinare pericolo di dispersione o utilizzazione non autorizzata dei dati stessi;
• Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento qualora si verificasse la
necessità di porre in essere operazioni di trattamento di dati personali per finalità o con modalità
diverse da quelle risultanti dalle istruzioni ricevute, nonché di ogni istanza di accesso ai dati
personali da parte di soggetti interessati e di ogni circostanza che esuli dalle istruzioni impartite alla
S.V.
• Accedere solo ai dati strettamente necessari all’esercizio delle proprie mansioni;
ALLEGATO n. 10
• Accertarsi dell’identità degli interessati e della loro autorizzazione al trattamento e dell’eventuale
autorizzazione scritta a terzi, al momento del ritiro di documentazione in uscita;
• Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni relativi a terzi, senza una specifica
autorizzazione del Responsabile;
• Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni ai diretti interessati, senza avere la
certezza della sua identità;
• Relazionarsi e collaborare con gli altri incaricati del trattamento dei dati, attenendosi alle indicazioni
fornite e provvedendo, a propria volta, a dare indicazioni esaustive in caso di coinvolgimento di altri
incaricati nei trattamenti effettuati;
• Seguire le attività di formazione organizzate dalla istituzione scolastica per gli incaricati del
trattamento dati;
• Partecipare alla attività di verifica e revisione del documento programmatico della sicurezza.
Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari
La S.V., relativamente ai dati sensibili e giudiziari, nel caso in cui sia coinvolta nel loro trattamento, si
atterrà alle specifiche istruzioni impartite dal titolare, dal responsabile e dagli incaricati dei
trattamenti stessi.
La presente nomina di Incaricato al trattamento dei dati personali è a tempo indeterminato e può
essere revocata in qualsiasi momento dal Responsabile del trattamento dei dati personali senza
preavviso.
La presente nomina si intende automaticamente revocata alla data di cessazione del rapporto di
lavoro con questa istituzione scolastica, per trasferimento ad altra istituzione o cessazione del
rapporto di lavoro. Successivamente a tale data, la S.V. non sarà più autorizzata ad effettuare alcun
tipo di trattamento di dati per conto di questa istituzione scolastica.
Qualunque violazione delle modalità sopra indicate e delle linee guida consegnate con la presente dà
luogo a precise responsabilità , ai sensi delle norme contenute nel D.Lgs 196/03.
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Responsabile del trattamento dati
_____________________
ALLEGATO n. 10
LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER L’ ASSISTENTE AMMINISTRATIVO INCARICATO DEL
TRATTAMENTO
Attenersi scrupolosamente alle seguenti indicazioni per garantire la sicurezza dei dati personali e, in
particolare, dei dati sensibili e giudiziari :
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conservare sempre i dati del cui trattamento si è incaricati in apposito armadio assegnato, dotato
di serratura;
Accertarsi della corretta funzionalità dei meccanismi di chiusura dell’armadio, segnalando
tempestivamente al Responsabile eventuali anomalie;
Non consentire l’accesso alle aree in cui sono conservati dati personali su supporto cartaceo a
estranei e a soggetti non autorizzati;
Conservare i documenti ricevuti da genitori/studenti o dal personale in apposite cartelline non
trasparenti;
Consegnare
al personale o ai genitori/studenti documentazione inserita in buste non
trasparenti;
Non consentire l’accesso a estranei al fax e alla stampante che contengano documenti non ancora
ritirati dal personale;
Effettuare esclusivamente copie fotostatiche di documenti per i quali si è autorizzati;
Provvedere personalmente alla distruzione quando è necessario eliminare documenti inutilizzati;
Non lasciare a disposizione di estranei fotocopie inutilizzate o incomplete di documenti che
contengono dati personali o sensibili ma accertarsi che vengano sempre distrutte;
Non lasciare incustodito il registro contenente gli indirizzi e i recapiti telefonici del personale e
degli studenti e non annotarne il contenuto sui fogli di lavoro;
Non abbandonare la postazione di lavoro per la pausa o altro motivo senza aver provveduto a
custodire in luogo sicuro i documenti trattati;
Segnalare tempestivamente al Responsabile la presenza di documenti incustoditi, provvedendo
temporaneamente alla loro custodia;
Attenersi alle direttive ricevute e non effettuare operazioni per le quali non si è stati
espressamente autorizzati dal Responsabile o dal Titolare.
Riguardo ai trattamenti eseguiti con supporto informatico attenersi scrupolosamente alle seguenti
indicazioni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Non lasciare , cartelle o altri documenti a disposizione di estranei;
Conservare i dati sensibili in armadi chiusi, ad accesso controllato o in files protetti da password;
Non consentire l’accesso ai dati a soggetti non autorizzati;
Riporre i supporti in modo ordinato negli appositi contenitori e chiudere a chiave classificatori e
armadi dove sono custoditi;
Scegliere una password con le seguenti caratteristiche:
• originale
• composta da otto caratteri
• che contenga almeno un numero
• che non sia facilmente intuibile, evitando il nome proprio, il nome di congiunti, date di
nascita e comunque riferimenti alla propria persona o lavoro facilmente ricostruibili
curare la conservazione della propria password ed evitare di comunicarla ad altri;
cambiare periodicamente (almeno una volta ogni tre mesi) la propria password;
modificare prontamente (ove possibile) la password assegnata dal custode delle credenziali;
trascrivere su un biglietto chiuso in busta sigillata e controfirmata la nuova password e
consegnarla al custode delle credenziali;
ALLEGATO n. 10
•
•
•
•
•
•
spegnere correttamente il computer al termine di ogni sessione di lavoro;
non abbandonare la propria postazione di lavoro per la pausa o altri motivi senza aver spento la
postazione di lavoro o aver inserito uno screen saver con password;
comunicare tempestivamente al Titolare o al Responsabile qualunque anomalia riscontrata nel
funzionamento del computer;
non riutilizzare i supporti informatici utilizzati per il trattamento di dati sensibili per altri
trattamenti;
non gestire informazioni su più archivi ove non sia strettamente necessario e comunque curarne
l’aggiornamento in modo organico;
utilizzare le seguenti regole per la posta elettronica:
• non aprire documenti di cui non sia certa la provenienza
• non aprire direttamente gli allegati ma salvarli su disco e controllarne il contenuto con un
antivirus
• inviare messaggi di posta solo se espressamente autorizzati
• controllare accuratamente l’indirizzo dei destinatario prima di inviare dati personali
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Responsabile del trattamento dati
______________________________
ALLEGATO n. 10
Lettera di nomina dell’incaricato del trattamento dei dati personali
All’assistente amministrativo
_______________________
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
In qualità di Responsabile del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica;
Ai sensi degli art. 29 e 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali D.lgs 196/03;
Tenuto conto del ruolo funzionale svolto dalla S.V. nell’istituzione scolastica ai sensi della Tabella A,
area B del vigente CCNL del Comparto scuola;
Considerato che, nell'ambito di tale funzione, la S.V. compie operazioni di trattamento dei dati
personali nel rispetto delle norme previste in materia;
Visto il Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative
operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione emanato con Decreto Ministeriale n.305
del 7.12.2006;
NOMINA la S.V.
INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
La S.V. è pertanto autorizzata all’accesso e al trattamento dei dati personali di tutti i soggetti con i
quali l’istituzione scolastica entra in relazione per i suoi fini istituzionali, nella misura e nei limiti
previsti dalle mansioni assegnate, dagli ordini di servizio ricevuti e dalle istruzioni ivi contenute e nel
rispetto del Testo Unico e del Regolamento citati nelle premesse.
In particolare, alla S.V. è affidato l’incarico di trattare i dati personali relativi all’area di assegnazione
risultante dal piano delle attività e dagli ordini di servizio.
Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati personali
Nello svolgimento dell’incarico la S.V. avrà accesso alle banche dati gestite da questa istituzione
scolastica e dovrà attenersi alle seguenti istruzioni, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs 196/2003:
• Trattare i dati personali in modo lecito e secondo correttezza;
• Raccogliere e registrare i dati personali per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzarli
in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
• Verificare che siano esatti e, se necessario, aggiornarli;
• Verificare che siano pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono
raccolti e successivamente trattati;
• Conservarli in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di
tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e
successivamente trattati;
• Comunicare o eventualmente diffondere o trasferire all’esterno i dati
personali
esclusivamente ai soggetti autorizzati e riceverli legittimamente per le finalità per le quali gli
stessi sono stati raccolti e comunque nel rispetto delle istruzioni ricevute;
• Non comunicare a terzi, al di fuori dell’ambito lavorativo, o in difformità dalle istruzioni
ricevute, qualsivoglia dato personale;
• Fornire sempre l’informativa agli interessati, ai sensi dell’art 13 del D.lvo 196/2003,
utilizzando i moduli appositamente predisposti;
• Accertarsi che gli interessati abbiano autorizzato l’uso dei dati richiesti;
• Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento di ogni circostanza idonea
a determinare pericolo di dispersione o utilizzazione non autorizzata dei dati stessi;
• Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento qualora verificasse la
necessità di porre in essere operazioni di trattamento di dati personali per finalità o con
modalità diverse da quelle risultanti dalle istruzioni ricevute, nonché di ogni istanza di
accesso ai dati personali da parte di soggetti interessati e di ogni circostanza che esuli dalle
istruzioni impartite alla S.V.;
• Accedere solo ai dati strettamente necessari all’esercizio delle proprie mansioni;
ALLEGATO n. 10
•
•
•
•
•
•
•
Accertarsi dell’identità degli interessati e della loro autorizzazione al trattamento e
dell’eventuale autorizzazione scritta a terzi, al momento del ritiro di documentazione in uscita;
Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni relativi a terzi, senza una
specifica autorizzazione del Responsabile;
Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni ai diretti interessati, senza
avere la certezza della loro identità;
Relazionarsi e collaborare con gli altri incaricati del trattamento dei dati, attenendosi alle
indicazioni fornite e provvedendo, a propria volta, a dare indicazioni esaustive in caso di
coinvolgimento di altri incaricati nei trattamenti effettuati;
Rispettare ed applicare le misure di sicurezza idonee a salvaguardare la riservatezza e
l’integrità dei dati, indicate nelle allegate “Linee guida in materia di sicurezza” elaborate ai
sensi dell’art. 31 del D.lgs 196/2003;
Seguire le attività di formazione organizzate dalla istituzione scolastica per gli incaricati del
trattamento dati;
Partecipare alla attività di verifica e revisione del documento programmatico della sicurezza.
Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari
Relativamente ai dati sensibili e giudiziari di tutti i soggetti con i quali l’istituzione scolastica entra in
relazione per i suoi fini istituzionali, la S.V. effettuerà, qualora assegnato a settori di lavoro che li
richiedano, i trattamenti consentiti indicati nelle schede, allegate al Regolamento, n.1 ( Selezione e
reclutamento a tempo indeterminato e determinato e gestione del rapporto di lavoro), n.3 (Organismi
collegiali e commissioni istituzionali) n. 4 (attività propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico) e n. 5
(attività educativa, didattica e formativa, di valutazione), per le finalità di rilevante interesse pubblico
indicate e limitatamente ai tipi di dati trattati ed alle operazioni che sono precisate sia come
particolari forme di trattamento che come altre tipologie più ricorrenti di trattamento.
La presente nomina di incaricato al trattamento dei dati personali è a tempo indeterminato e può
essere revocata in qualsiasi momento dal Responsabile del trattamento dei dati personali senza
preavviso.
La presente nomina si intende automaticamente revocata alla data di cessazione del rapporto di
lavoro con questa istituzione scolastica, per trasferimento ad altra istituzione o cessazione del
rapporto di lavoro. Successivamente a tale data, la S.V. non sarà più autorizzata ad effettuare alcun
tipo di trattamento di dati per conto di questa istituzione scolastica.
Qualunque violazione delle modalità sopra indicate e delle linee guida consegnate con la presente dà
luogo a precise responsabilità, ai sensi delle norme contenute nel D.lgs 196/03.
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Responsabile del trattamento dati
______________________________
ALLEGATO n. 10
Informativa trattamento dati personali – lavoratori
Al Sig. __________________
Oggetto: Informativa all’interessato ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 “Codice in materia di protezione
dei dati personali”.
Secondo quanto previsto dall’art. 13 del D.lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali” recante disposizioni sulla tutela della persona e di altri soggetti rispetto al trattamento di
dati personali, questa Istituzione Scolastica, rappresentata dal dirigente scolastico DOTT.SSA FLAVIA
PETTI in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, per espletare le sue funzioni istituzionali
e in particolare per gestire il rapporto di lavoro (per il personale con contratto a tempo
indeterminato) da Lei instaurato con il MPI o (per il personale con contratto a tempo determinato e
per i collaboratori esterni alla scuola e soggetti che intrattengono rapporti di lavoro diversi da quello
subordinato) da Lei instaurato con la scuola, deve acquisire o già detiene dati personali che La
riguardano, inclusi quei dati che il D.lgs 196/2003 definisce “dati sensibili e giudiziari”.
Ai sensi del Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione n. 305 del 7 dicembre 2006, che ha
individuato i dati sensibili e giudiziari che le amministrazioni scolastiche sono autorizzate a trattare,
indicando anche le operazioni ordinarie che i diversi titolari devono necessariamente svolgere per
perseguire le finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge, Vi informiamo che, per le
esigenze di gestione sopra indicate, possono essere oggetto di trattamento le seguenti categorie di
dati sensibili e giudiziari:
a) Relativamente alle operazioni di selezioni di reclutamento indeterminato e determinato e alla
gestione del rapporto di lavoro anche diverso da quello subordinato:
♦ dati inerenti lo stato di salute trattati per l’adozione di provvedimenti di stato giuridico ed
economico, verifica dell‘idoneità al servizio, assunzioni del personale appartenente alle c. d.
categorie protette, benefici previsti dalla normativa in tema di assunzioni, protezione della
maternità, igiene e sicurezza sui luogo di lavoro, causa di servizio, equo indennizzo, onorificenze,
svolgimento di pratiche assicurative, pensionistiche e previdenziali obbligatori e contrattuali,
trattamenti assistenziali, riscatti e ricongiunzioni previdenziali, denunce di infortuni e/o sinistri e
malattie professionali, fruizione di assenze, particolari esenzioni o permessi lavorativi per il
personale e provvidenze, collegati a particolari condizioni di salute dell’interessato o dei suoi
familiari, assistenza fiscale, mobilità territoriale, professionale e intercompartimentale;
♦ dati idonei a rilevare l’adesione a sindacati o ad organizzazioni di carattere sindacale per gli
adempimenti connessi al versamento delle quote di iscrizione o all’esercizio dei diritti sindacali;
♦ dati sulle convinzioni religiose per la concessione di permessi per festività oggetto di specifica
richiesta dell’interessato motivata per ragioni di appartenenza a determinate confessioni religiose.
I dati sulle convinzioni religiose vengono in rilievo anche ai fini del reclutamento dei docenti di
religione;
♦ dati sulle convinzioni filosofiche o d’altro genere che possono venire in evidenza dalla
documentazione connessa allo svolgimento del servizio di leva come obiettore di coscienza;
♦ dati di carattere giudiziario trattati nell‘ambito delle procedure concorsuali al fine di valutare il
possesso dei requisiti di ammissione e per l’adozione dei provvedimenti amministrativo contabili
connessi a vicende giudiziarie che coinvolgono l’interessato;
♦ informazioni sulla vita sessuale che possono desumersi unicamente in caso di eventuale
rettificazione di attribuzione di sesso;
b) Relativamente alla gestione del contenzioso e dei procedimenti disciplinari:
ALLEGATO n. 10
♦ dati sensibili e giudiziari concernenti tutte le attività relative alla difesa in giudizio del Ministero
dell‘istruzione e delle istituzioni scolastiche ed educative nel contenzioso del lavoro e
amministrativo nonché quelle connesse alla gestione degli affari penali e civili.
c) Relativamente al funzionamento degli Organismi collegiali e delle commissioni istituzionali:
♦ dati sensibili (appartenenza alle organizzazioni sindacali) necessari per attivare gli organismi
collegiali e le commissioni istituzionali previsti dalle norme di organizzazione del Ministero
Istruzione e dell‘ordinamento scolastico.
d) Relativamente alla gestione del contenzioso tra la scuola e le famiglie degli alunni:
♦ dati sensibili e giudiziari concernenti tutte le attività connesse alla difesa in giudizio delle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado, ivi compresi convitti, educandati e scuole speciali.
La informiamo inoltre che il trattamento dei suoi dati personali avrà le seguenti finalità:
• elaborazione, liquidazione e corresponsione della retribuzione, degli emolumenti, dei
compensi dovuti e relativa contabilizzazione;
• adempimento di obblighi derivanti da leggi, contratti, regolamenti in materia di previdenza e
assistenza anche integrativa e complementare, di igiene e sicurezza del lavoro, in materia
fiscale, in materia assicurativa;
• tutela dei diritti in sede giudiziaria.
Le forniamo a tal fine le seguenti ulteriori informazioni:
• Il trattamento dei Suoi dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità e
trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti;
• I Suoi dati personali verranno trattati anche con l’ausilio di strumenti elettronici o comunque
automatizzati con le modalità e le cautele previste dal predetto Decreto e conservati per il
tempo necessario all’espletamento delle attività istituzionali e amministrative riferibili alle
predette finalità;
• Sono adottate dalla scuola le misure minime per la sicurezza dei dati personali previste dal
Decreto;
• Il titolare del trattamento è il dirigente scolastico prof.__________________;
• Il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
sig.r___________________;
• Gli incaricati al trattamento sono gli assistenti amministrativi espressamente autorizzati
all'assolvimento di tali compiti, identificati ai sensi di legge, ed edotti dei vincoli imposti dal
D.lgs n. 196/2003;
• I dati oggetto di trattamento potranno essere comunicati ai seguenti soggetti esterni
all’istituzione scolastica per fini funzionali:
o Amministrazioni certificanti in sede di controllo delle dichiarazioni sostitutive rese ai fini del
DPR 445/2000;
o Servizi sanitari competenti per le visite fiscali e per l’accertamento dell’idoneità all’impiego;
o Organi preposti al riconoscimento della causa di servizio/equo indennizzo, ai sensi del DPR
461/2001;
o Organi preposti alla vigilanza in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs. n.
626/1994)
o Enti assistenziali, previdenziali e assicurativi, autorità di pubblica sicurezza a fini assistenziali e
previdenziali, nonché per la denuncia delle malattie professionali o infortuni sul lavoro ai sensi
del D.P.R. n. 1124/1965;
o Amministrazioni provinciali per il personale assunto obbligatoriamente ai sensi della L.
68/1999;
o Organizzazioni sindacali per gli adempimenti connessi al versamento delle quote di iscrizione e
per la gestione dei permessi sindacali;
o Pubbliche Amministrazioni presso le quali vengono comandati i dipendenti, o assegnati
nell’ambito della mobilità;
ALLEGATO n. 10
o Ordinario Diocesano per il rilascio dell’idoneità all’insegnamento della Religione Cattolica ai
sensi della Legge 18 luglio 2003, n. 186;
o Organi di controllo (Corte dei Conti e MEF): al fine del controllo di legittimità e annotazione
della spesa dei provvedimenti di stato giuridico ed economico del personale ex Legge n. 20/94
e D.P.R. 20 febbraio 1998, n.38;
o Agenzia delle Entrate: ai fini degli obblighi fiscali del personale ex Legge 30 dicembre 1991, n.
413;
o MEF e INPDAP: per la corresponsione degli emolumenti connessi alla cessazione dal servizio ex
Legge 8 agosto 1995, n. 335;
o Presidenza del Consiglio dei Ministri per la rilevazione annuale dei permessi per cariche
sindacali e funzioni pubbliche elettive (art. 50, comma 3, D.lgs. n. 165/200 1).
o Alle Avvocature dello Stato, per la difesa erariale e consulenza presso gli organi di giustizia;
o Alle Magistrature ordinarie e amministrativo-contabile e Organi di polizia giudiziaria, per
l’esercizio dell’azione di giustizia;
o Ai liberi professionisti, ai fini di patrocinio o di consulenza, compresi quelli di controparte per
le finalità di corrispondenza.
Le ricordiamo infine:
• che il conferimento dei dati richiesti è indispensabile a questa istituzione scolastica per
l'assolvimento dei suoi obblighi istituzionali e il consenso non è richiesto per i soggetti pubblici e
quando il trattamento è previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria;
• che, ai sensi dell’art. 24 del D.lgs 196/2003, in alcuni casi il trattamento può essere effettuato
anche senza il consenso dell’interessato;
• che in ogni momento potrà esercitare i Suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai
sensi dell’art. 7 del D.lgs 196/2003 .
In allegato alla presente informativa sono riportati gli articoli 7 e 24 del D.lgs 196/2003
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Titolare del trattamento dati
ALLEGATO n. 10
Informativa trattamento dati personali – fornitori
Al Responsabile della ditta ______________________________
Oggetto: Informativa all’interessato ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 “Codice in materia di protezione
dei dati personali”.
Secondo quanto previsto dall’ex art. 13 del D. LGS 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali” recante disposizioni sulla tutela della persona e di altri soggetti rispetto al trattamento di
dati personali, questa Istituzione Scolastica, rappresentata dal Dirigente scolastico Dott.ssa FLAVIA
PETTI in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, per espletare le sue funzioni istituzionali
e in particolare per gestire i rapporti contrattuali instaurati o da instaurare deve acquisire o già
detiene dati personali che La riguardano.
La informiamo inoltre che il trattamento dei suoi dati personali avrà le seguenti finalità:
• predisposizione comunicazioni informative precontrattuali e istruttorie rispetto alla stipula di
un contratto;
• esecuzione del contratto e sua gestione amministrativa: elaborazione, liquidazione e
corresponsione degli importi dovuti e relativa contabilizzazione;
• analisi del mercato e elaborazioni statistiche;
• verifica del grado di soddisfazione dei rapporti;
• adempimento di obblighi derivanti da leggi, contratti, regolamenti in materia di igiene e
sicurezza del lavoro, in materia fiscale, in materia assicurativa;
• tutela dei diritti in sede giudiziaria.
Le forniamo a tal fine le seguenti ulteriori informazioni:
• Il trattamento dei Suoi dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità e
trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti;
• I dati personali trattati sono esclusivamente quelli necessari e pertinenti alle finalità del
trattamento;
• I Suoi dati personali verranno trattati anche con l’ausilio di strumenti elettronici o comunque
automatizzati con le modalità e le cautele previste dal D.Lgs. n. 196/2003 e conservati per il
tempo necessario all’espletamento delle attività istituzionali, gestionali e amministrative
riferibili alle predette finalità;
• Il titolare del trattamento è il dirigente scolastico Prof.r___________________;
• Il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Sig.r______________;
• Gli incaricati al trattamento sono il prof.re _____________, responsabile dell’Ufficio Tecnico e
l’assistente amministrativo sig.r____________________,
espressamente autorizzati
all'assolvimento di tali compiti, identificati ai sensi di legge, ed edotti dei vincoli imposti dal
D.Lgs. n. 196/2003;
• I dati oggetto di trattamento potranno essere comunicati ai seguenti soggetti esterni
all’istituzione scolastica per fini connessi o funzionali al miglioramento dell’efficacia e
dell’efficienza dei servizi amministrativi e gestionali: MPI, Ufficio Scolastico Regionale del
___________, Ufficio Scolastico Provinciale di _______, Altre istituzioni scolastiche,
Amministrazione Regionale del ________, Amministrazione Provinciale di _____________,
Comune di ____________, Organizzazioni Sindacali, Agenzia delle Entrate, Banca che effettua
il servizio di cassa, Organi preposti alla vigilanza su igiene e sicurezza, Collegio Revisori dei
Conti e persone fisiche e giuridiche responsabili di attività connesse con il funzionamento
dell’istituzione scolastica.
Le ricordiamo infine:
ALLEGATO n. 10
•
•
•
che il conferimento dei dati richiesti è indispensabile a questa istituzione scolastica per
l'assolvimento dei suoi obblighi istituzionali e il consenso non è richiesto per i soggetti pubblici e
quando il trattamento è previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria;
che il conferimento dei dati richiesti è indispensabile a questa istituzione scolastica per
l'assolvimento dei suoi obblighi istituzionali e contrattuali, pertanto il mancato consenso al
trattamento può comportare il mancato o parziale espletamento di tali obblighi;
che in ogni momento potrà esercitare i Suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai
sensi dell’art. 7 del D. LGS 196/2003 riportato in calce alla presente comunicazione.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Titolare del trattamento dati
ALLEGATO n. 10
ALLEGATO n. 10
ALLEGATO n. 10
ALLEGATO N. 11
PIANO VIAGGI Triennio 2016/2019
VIAGGI D’ISTRUZIONE
VISITE GUIDATE e USCITE DIDATTICHE
1. I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, le uscite didattiche costituiscono un
arricchimento dell’offerta formativa e, dunque, sono attività complementari a quelle istituzionali di
insegnamento. Dette attività, certamente diverse da quelle tradizionali, possono essere anche parte
integrante delle discipline curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo.
Come tali, quindi, esse devono essere coerenti con gli obiettivi educativi, didattici e professionale
della o delle discipline che ne richiedono la realizzazione. Non sono certamente attività
esclusivamente ricreative. Esse devono servire a completare la preparazione degli allievi e i giorni
ad esse dedicati assumono a pieno titolo il valore di giorni scolastici.
2. La scuola deve procedere all’inizio dell’anno ad una precisa programmazione di tali attività e,
come per tutte le altre attività didattiche, è necessario programmarle seguendo l’iter didattico
classico stabilendo gli obiettivi da raggiungere, le attività da realizzare, le verifiche da effettuare e
loro la valutazione.
3. Lo scopo del Viaggio di istruzione o della Visita guidata o delle uscite didattiche è quello di
potenziare e integrate le conoscenze in modo diverso da come avviene all’interno dell’aula
scolastica, mentre la scelta dei luoghi meta del Viaggio o della Visita (Città, Musei, Parchi,
Aziende, ecc.) o dell’uscita didattica deve essere fatta sulla base di diversi fattori quali:
a) la finalità del Viaggio o della Visita o dell’Uscita didattica;
b) la fascia di età degli alunni interessati;
c) le conoscenze e le competenze degli alunni interessati;
d) le motivazioni di cui sono portatori gli alunni interessati;
e) i temi che si pensa di integrare e approfondire con il Viaggio o la Visita o l’uscita didattica.
Dunque, trattandosi di attività da realizzare fuori dell’aula scolastica classica, esse richiedono una
particolare organizzazione e, quindi, il rispetto di regole chiare e precise, che coinvolgano
l’intervento di tutti gli Organi collegiali della Scuola quali il Collegio dei Docenti, il Consiglio di
classe e il Consiglio di Istituto. Da qui la necessità della formulazione e dell’adozione di uno
specifico regolamento per definire gli adempimenti connessi con dette attività e le figure coinvolte,
con i relativi compiti.
4. Il Viaggio o la Visita o l’Uscita didattica sono sicuramente parte integrante dell’Offerta formativa
dell’Istituzione scolastica, che lo effettua e costituisce senza dubbio, da una parte un momento
importante di apprendimento al di fuori dell’aula scolastica, dall’altra un metodo per integrare ed
ampliare le conoscenze che vengono apprese attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari e
i rapporti interpersonali afferenti al campo dell’affettività, delle emozioni, della
responsabilizzazione individuale
e della responsabilizzazione di gruppo, ossia un’occasione di socializzazione. Nello stesso tempo,
però essi devono costituire un momento di verifica e di riflessione per rendere più consapevoli e più
approfondite le proprie conoscenze, grazie anche alla presenza dei docenti. Il Viaggio o la Visita o
l’Uscita Didattica devono, dunque, essere parte integrante e sostanziale del Piano dell’Offerta
Formativa.
Tipologia dei viaggi
1. I viaggi d’istruzione, così genericamente denominati, comprendono una vasta gamma di
iniziative.
A) Viaggi di integrazione culturale
ALLEGATO N. 11
B) Viaggi connessi ad attività sportive di salute e benessere
C) Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali
D) Visite guidate
E) Scambi culturali
F) Particolari categorie di interventi relativi all’attività scolastica al di fuori delle aule, che non
rientrano nell’accezione dei Viaggi di istruzione.
1. Uscite Didattiche
2. Lezioni sul campo
3. Iniziative esterne alla scuola
4. uscite su richiesta di enti istituzionali.
Pianificazione delle attività
Vengono definite le seguenti modalità operative:
1. I viaggi di istruzione, sono programmati nel rispetto delle procedure indicate nel seguente
articolo.
2. Le proposte, deliberate dal competente Consiglio di Classe in composizione di diritto ed
elettiva, sono presentate all’ufficio di dirigenza (Funzione Strumentale) entro il 30
novembre con l’esatta indicazione dei seguenti elementi:
a) Itinerario, durata e programma di viaggio coerente con il percorso formativo;
b) nominativo docente referente, proposta accompagnatori effettivi e supplente;
c) numero presunto di allievi partecipanti;
d) partecipazione di allievi diversamente abili;
3. Le proposte sono presentate al Collegio dei Docenti, il quale, previa valutazione degli
aspetti didattici ed educativi, delibera il “Piano Annuale dei viaggi di istruzione”. Al
Consiglio di istituto spetta la delibera di adozione di detto “Piano”, al dirigente scolastico
l’esecuzione della delibera con avvio di ogni attività
gestionale e negoziale connessa alla piena realizzazione.
4. All’interno del “Piano” il Collegio dei docenti, in relazione al calendario scolastico,
all’organizzazione delle attività collegiali e didattiche (consigli di classe, attività di
recupero, corsi PON/FSE, ecc.) propone annualmente il periodo di effettuazione di viaggi/
visite/uscite.
5. Il Dirigente scolastico è autorizzato a decidere sulle date di effettuazione delle visite/viaggi
di istruzione/uscite e sugli accorpamenti delle classi, dopo aver sentito le proposte non
vincolanti dei Consigli di classe e dei singoli docenti, nonché gli impegni delle ditte
contattate, anche se non coincidenti con le date proposte dai consigli stessi.
Criteri per la realizzazione delle varie tipologie
Vengono definiti i seguenti criteri per la realizzazione delle varie tipologie:
1. Tutte le tipologie di cui all’art. 2 devono avere una chiara funzione didattica;
2. devono essere coerenti al Piano dell’Offerta Formativa.
3. devono poter partecipare tutti gli alunni delle classi per le quali è stato programmata la
tipologia e comunque, nel caso di mancanza di consenso scritto, va assicurata all’alunno la
possibilità di rimanere a scuola per la durata ordinaria delle lezioni.
4. devono essere adottate misure tali da garantire la sorveglianza di tutti gli alunni:
mediamente 1 insegnante ogni 15 alunni, con una tolleranza del 10% per brevi uscite o in
presenza di più classi e, nel caso di alunni con disabilità certificata, la presenza
dell’insegnante di sostegno.
ALLEGATO N. 11
5. nella proposta di viaggio/visita/uscita didattica deve tenersi conto che non possono essere
richieste alle famiglie quote di partecipazione di rilevante entità o tali, comunque da
determinare situazioni discriminatorie che vanificherebbero natura e finalità dell’attività.
6. deve essere acquisito per iscritto il consenso della persona che esercita la potestà familiare
su apposito modulo (ALL.6).
7. devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile
verso terzi tutti i partecipanti, siano essi alunni o accompagnatori o eventuali genitori
(quando previsto).
8. Non è consentito effettuare viaggi di istruzione e visite guidate nei trenta giorni antecedenti
il termine delle lezioni e in periodi in cui sono previsti o attività istituzionali, quali scrutini,
elezioni scolastiche, ecc., o altre manifestazioni di carattere didattico rientranti nel P.O.F.
salvo che il Consiglio d’Istituto valuti l’esigenza di posticipare il viaggio.
9. Ciascuna classe potrà effettuare massimo tre uscite nell’anno scolastico: 1 visita guidata o
viaggio d’istruzione, 1 uscita didattica o 1 lezione sul campo, 1 partecipazione ad eventi
oppure 3 uscite didattiche oppure altre combinazioni ecc. Non rientrano nel computo:
• le uscite sollecitate dall’esterno per eventi Istituzionali
• le attività dei giochi sportivi studenteschi
• le uscite programmate nei progetti di accordi di rete
• le uscite per l’orientamento della Secondaria di I Grado
10. Le uscite didattiche sul territorio, che non presuppongono l’utilizzo di un mezzo di
trasporto sono autorizzate direttamente dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta del
Consiglio di classe all’unanimità e acquisizione del consenso delle famiglie.
11. I viaggi saranno autorizzati entro questi limiti:
• Entro i 60 Km: Scuola dell’infanzia e prima, seconda e terza della scuola primaria (1
giorno);
• Entro i limiti regionali: quarta e quinta della scuola primaria e prime della scuola secondaria
(1 giorno);
• Oltre i limiti regionali le classi seconde della scuola Secondaria I grado (1 giorno)
• Oltre i limiti regionali max 450 km le classi terze della scuola secondaria di I Grado (max 2
giorni- 1 notte)
Fanno eccezione i progetti con viaggi finanziati dalla comunità europea, le vacanze studio e gli
scambi culturali organizzati da enti accreditati e riconosciuti dal MIUR per i quali è prevista
apposita deroga del Consiglio d’Istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti.
12. E’ fatto divieto, di norma, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne per
ragioni di sicurezza.
13. Particolari deroghe alle disposizioni del presente articolo potranno essere autorizzate per
casi eccezionali dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti.
Art. 4 -Pianificazione delle attività
Vengono definite le seguenti modalità operative:
1. I viaggi di istruzione, sono programmati nel rispetto delle procedure indicate nel seguente
articolo.
2. Le proposte, deliberate dal competente Consiglio di Classe in composizione di diritto ed
elettiva, sono presentate all’ufficio di dirigenza (Funzione Strumentale) entro il 30
novembre con l’esatta indicazione dei seguenti elementi:
a) Itinerario, durata e programma di viaggio coerente con il percorso formativo;
b) nominativo docente referente, proposta accompagnatori effettivi e supplente;
c) numero presunto di allievi partecipanti;
d) partecipazione di allievi diversamente abili;
ALLEGATO N. 11
3. Le proposte sono presentate al Collegio dei Docenti, il quale, previa valutazione degli
aspetti didattici ed educativi, delibera entro il mese di novembre il “Piano Annuale dei
viaggi di istruzione”. Al Consiglio di istituto spetta la delibera di adozione di detto “Piano”,
al dirigente scolastico l’esecuzione della delibera con avvio di ogni attività gestionale e
negoziale connessa alla piena realizzazione.
4. All’interno del “Piano” il Collegio dei docenti, in relazione al calendario scolastico,
all’organizzazione delle attività collegiali e didattiche (consigli di classe, attività di
recupero, corsi PON/FSE, ecc.) propone annualmente il periodo di effettuazione di viaggi/
visite/uscite.
5. Il Dirigente scolastico è autorizzato a decidere sulle date di effettuazione delle visite/viaggi
di istruzione/uscite e sugli accorpamenti delle classi, dopo aver sentito le proposte non
vincolanti dei Consigli di classe e dei singoli docenti, nonché gli impegni delle ditte
contattate, anche se non coincidenti con le date proposte dai consigli stessi.
Primaria Bivio Pratole
Viaggio
Classe
•
Prime
•
Seconde
Terze
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Quarte
Quinte
Fattoria didattiche a scelta tra Parisien M.Pugliano - RonAlfrè Eboli - Barone
Fortunato Giffoni - Il mondo di Heidi Eboli - Tenuta Castel Rovere Giffoni Azienda Barlotti Capaccio - Antica Masseria la Morella Battipaglia - Masseria
Sparano M.Rovella - Il Fontanone San Cipriano;
Teatro a scelta tra Augusteo - Teatro Verdi - Teatro delle Arti - Teatro del
Sorriso
Teatro Verdi
Laboratorio Argonauta
Teatro Augusteo
Fattoria Didattica a scelta tra Parisien M.Pugliano - RonAlfrè Eboli - Barone
Fortunato Giffoni - Il mondo di Heidi Eboli - Tenuta Castel Rovere Giffoni Azienda Barlotti Capaccio - Antica Masseria la Morella Battipaglia - Masseria
Sparano M.Rovella - Il Fontanone San Cipriano;
Uscita didattica a Persano o Paestum con Argonauta
Teatro Verdi
Movie Days (Giffoni Film Festival)
Biblioteca Provinciale di Salerno
Laboratorio con Argonauta a Napoli 1 giorno
Movie Days (Giffoni Film Festival)
Primaria San Vito
Viaggi
Classi
Prima
Seconda
Terza
•
•
•
•
Quarta
•
•
Quinta
Classi
Prima e Seconda
Terza
•
Teatro “Il Piccolo Principe”
•
Teatro “Il Piccolo Principe”
Grotte di Pertosa
Teatro – Il Piccolo Principe
Grotte di Pertosa
Pompei - Vesuvio
•
Teatro “Il Piccolo Principe”
Grotte di Pertosa
Pompei - Vesuvio
•
Teatro “Il Piccolo Principe”
•
Grotte di Pertosa
•
Pompei
•
Vesuvio
Primaria Santa Tecla
Viaggi
Periodo
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Periodo
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Periodo
• Agriturismo Feudo RonAlfrè - Eboli
• Laboratorio Argonauta: Praticarte in classe
• Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe”
Da definire
• Agriturismo Feudo RonAlfrè - Eboli
• Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe”
Da definire
ALLEGATO N. 11
Quarta
Quinta
•
•
•
•
•
Paestum con Laboratorio Argonauta “Alle Radici di un Mito”
Laboratorio Argonauta “Sulle Sponde del Nilo”
Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe”
Paestum con Laboratorio Argonauta “Alle Radici di un Mito”
Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe”
Da definire
Da definire
Primaria Capoluogo
Classe
Prima
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Seconda
Terza
Quarta/quinta
•
•
•
•
•
•
IA
IIA
IIIA
IIIC
III D
IIIE
IIIF
IIIG
Movie days (Giffoni Film Festival)
Movie days (Giffoni Film Festival)
Movie days (Giffoni Film Festival)
Museo dello sbarco di Salerno
Teatro
Recanati 2 giorni/1 notte
Secondaria Bivio Pratole
Viaggi
Classe
IIC
IID
IIE
IIF
IIG
Periodo
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Secondaria Montecorvino Pugliano
Viaggi
Classe
IC
ID
IE
IF
IG
Viaggi
Teatri: Verdi - Augusteo – Delle Arti – Del Sorriso
•
Laboratorio con Argonauta
Teatro scelto tra Verdi-Delle Arti-Augusteo-del Sorriso
Fattoria didattica RonAlfrè oppure Masseria Sparano M.Rovella
Laboratorio con Argonauta
Teatro scelto tra Verdi-Delle Arti-Augusteo-del Sorriso
Fattoria didattica RonAlfrè oppure Masseria Sparano M.Rovella
Laboratorio con Argonauta
Giardini di Minerva Salerno
Teatro scelto tra Verdi-Delle Arti-Augusteo-del Sorriso
Laboratorio con Argonauta
Giardini della Minerva di Salerno
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Movie Days (Giffoni Film Festival)
Teatro Salerno
Cinema
Visita alla Salerno Longobarda
Uscita a Lagopesole (120 Km)
Teatro
Grotte di Castelcivita con visita Azienda Casearia
Reggia di Caserta - San Leucio
Movie Days (Giffoni Film Festival)
Teatro delle Arti
Visita a Salerno Longobarda
Roma: Parlamento – Senato - Quirinale
Teatro da scegliere
Museo dello sbarco di Salerno
Recanati
Movie Days (Giffoni Film Festival)
Cinema Salerno
Periodo
Da definire
Da definire
Da definire
Periodo
Da definire
Da definire
Da definire
ALLEGATO N. 11
Sezione
A –B
Scuola dell’Infanzia Bivio Pratole
Viaggio
Fattoria didattica a scelta tra Parisien M.Pugliano - RonAlfrè Eboli Barone Fortunato Giffoni - Il mondo di Heidi Eboli - Tenuta Castel
Rovere Giffoni - Azienda Barlotti Capaccio - Antica Masseria la Morella
Battipaglia - Masseria Sparano M.Rovella - Il Fontanone San Cipriano;
Sezione
A-B-CA-B-C
A-B-C
•
•
•
Sezione
Unica
Sez.
Scuola dell’Infanzia San Vito
Viaggio
Teatro Augusteo
Fattoria didattica da scegliere
Museo di Villa Guariglia Vietri sul Mare
Scuola dell’Infanzia Santa Tecla
Viaggio
Fattoria didattica da scegliere
Scuola dell’Infanzia di Montecorvino Pugliano
Viaggio
Periodo
Da definire
Periodo
Da definire
Da definire
Da definire
Periodo
Da definire
Periodo
A
Teatro San Demetrio
Da definire
A
Fattoria didattica da scegliere
Da definire
ALLEGATO N. 12
Piano Annuale delle Attività del Personale Docente
Previsione Modalità organizzative Triennio 2016/2019
Scuola dell’infanzia
Incontri di Intersezione ( bimestrale)
Progettazione Unità di Apprendimento
bimestrale
Verifica Collegiale dell’Unità di apprendimento
Incontro scuola famiglia
quadrimestrale
Incontri di continuità
quadrimestrale
8 ore
8 ore
8 ore
4 ore
4 ore
Scuola Primaria
Incontri di Interclasse (bimestrale)
Verifica collegiale delle Unità di Apprendimento bimestrale
Incontro scuola famiglia (quadrimestrale )
Informativa sul documento di valutazione (quadrimestrale)
Incontri di continuità con scuola dell’infanzia e scuola
secondaria di 1° grado ( solo docenti classi ponte )
Scrutini 1° e 2° quadrimestre
8 ore
8 ore
4 ore
4 ore
8 ore
4 ore
Scuola Secondaria di 1° grado
Incontri di Interclasse (bimestrale)
Verifica collegiale e progettazione delle Unità di
Apprendimento ( bimestrale)
Incontro scuola famiglia (quadrimestrale )
Informativa sul documento di valutazione
(quadrimestrale )
Incontri di continuità con la scuola primaria (solo docenti classi
ponte )
Incontri coordinatori Aree Disciplinari
8 ore
8 ore
4 ore
4 ore
4 ore
6 ore
ALLEGATO n.13
PIANO DI
LAVORO
PERSONALE
AMMINISTRATIVO
TECNICO AUSILIARIO
a.s. 2015/2016
Quando cominci un lavoro quello che conta è farlo fino in fondo e bene
[Margaret Thatcher]
1
ALLEGATO n.13
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONTECORVINO PUGLIANO
AUTONOMIA 114 – C.M.: SAIC86200P - CF: 95021480652
Prot. 4543/B10
Montecorvino Pugliano, 28/10/2015
Al DIRIGENTE SCOLASTICO
AL PERSONALE A.T.A
ALLA RSU- delegazioni provinciali
ALL’ALBO
OGGETTO: PIANO DI LAVORO A.S. 2015/2016
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
Visto il CCNL del 29/11/2007 in particolare l’art. 53 il quale attribuisce al Direttore dei servizi generali ed
amministrativi la competenza alla predisposizione del piano delle attività del personale ATA contenente la
ripartizione delle mansioni fra il personale in organico, l’organizzazione dei turni e degli orari e le necessità
di ore eccedenti da sottoporre all’inizio dell’anno scolastico all’approvazione del Dirigente scolastico;
Visto il D.lgs 150/09;
Visto il Piano dell’Offerta Formativa A. S 2015/2016;
Visto il D.L.vo 81/2008;
Vista le sequenze contrattuali dell’8/4/2008 e del 25/07/2008;
Visto il C.C.N.I.- Formazione personale docente ed ATA del 04/07/2008;
Vista le sequenze contrattuali dell’8/4/2008 e del 25/07/2008;
Visto il C.C.N.I.- Formazione personale docente ed ATA del 04/07/2008;
Visto il C.C.N.I.- Formazione personale docente ed ATA del 04/07/2008;
Visto l’Accordo MIUR-OO.SS. del 20/10/2008 nonché quello sulla seconda posizione economica del
12/03/2009;
Considerato l’organico di diritto e di fatto a.s. 2015/2016 relativo al personale ATA;
Viste le direttive di massima impartite dal D.S.,
Considerata la riunione del personale ATA del giorno 12/10/2015
PROPONE
il sotto indicato piano di lavoro e di attività del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, per il
corrente a.s. 2015/2016.
Il presente documento illustra, attraverso la descrizione dell’orario di servizio, delle funzioni e dei
compiti del personale, il modello organizzativo dei servizi genererai ed amministrativi
dell’istituzione scolastica mediante il quale si intendono perseguire i sottoelencati obiettivi:
• Efficacia, efficienza ed economicità dell’intero processo organizzativo e gestionale;
• Miglioramento del servizio
• Razionalizzazione del lavoro del personale
• Produzione di atti amministrativi conformi alle norme vigenti
• Equilibrio di carico di lavoro da distribuire tra le risorse umane coinvolte, nel rispetto delle
competenze e delle attitudini di ciascuno
2
ALLEGATO n.13
•
Creazione di un sano rapporto relazionale sul posto di lavoro.
Premessa
L’organico del personale ATA dell’Istituto Comprensivo di Montecorvino Pugliano oltre al DSGA
prevede:
1)
2)
3)
4)
n° 3 assistenti amministrativi con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
n° 2 assistenti amm.vi con contratto a tempo determinato con nomina fino al 30/06/2016;
n°9 collaboratori scolastici con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
n°5 collaboratori scolastici con contratto di lavoro a tempo determinato con nomina fino al
30/06/2015, di cui due sull’organico di fatto.
PRESTAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO
Ai fini di un preciso e corretto svolgimento delle funzioni istituzionali, per consentire la puntuale
realizzazione del POF e garantire le necessarie relazioni con l’utenza interna ed esterna l’orario prevede
la prestazione delle attività lavorative, che dovranno essere rese dal personale ATA, in ragione di 36 ore
settimanali funzionalmente strutturate all’orario di funzionamento della scuola.
L’organizzazione è pari a 6 ore lavorative continuative antimeridiane per 6 giorni o 7,12 ore se l’orario è
strutturato su 5 giorni; l’orario massimo giornaliero è di 9 ore, comprese le eventuali prestazioni orarie
aggiuntive. Le ore di servizio pomeridiano prestate a completamento dell’orario dell’obbligo saranno, di
norma, programmate per almeno 3 ore consecutive giornaliere, secondo le esigenze di funzionamento
della scuola.
Quando l’orario giornaliero eccede le 6 ore continuative il personale usufruisce, a richiesta, di una pausa
di almeno 30 minuti, al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del
pasto.
Tale pausa deve essere comunque prevista, se l’orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore a 7
ore e 12 minuti. Se per la tipologia o per esigenze di servizio sia necessario prestare l’attività lavorativa
al di fuori della sede di servizio, il tempo di andata e di ritorno per recarsi dalla sede al luogo di
prestazione dell’attività è da considerarsi a tutti gli effetti orario di lavoro.
In funzione delle finalità e degli obiettivi educativi definiti dai diversi gradi scolastici, le seguenti
tipologie di orario che possono coesistere tra loro:
• Orario di lavoro flessibile
• Turnazioni
L’accertamento dell’orario di lavoro avviene attraverso il registro di presenza giornaliero
apponendo orario di inizio e termine della prestazione lavorativa.
3
ALLEGATO n.13
Per adeguare l’orario lavorativo alle esigenze di servizio, nonché di apertura all’utenza, il personale
ATA garantirà il seguente orario:
DSGA E ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
D.S.G.A Matarazzo Katia
Ass. amm. De Luca Rosa
Ass. amm Peduto Roberto
Ass. amm. Passarella
Elvira
Ass. amm. Di Stasi Letizia
Ass. amm. Santoro
Filomena
8:00-15:12
8:00-14:00
14:00-14:30
pausa pranzo
14.30-18.00
8:00-14:00
14:00-14:30
pausa pranzo
14.30-18.00
08:00-14:00
14,00-14,30
pausa pranzo
14.30-18.00
8.00-14.00
14:00-14:30
pausa pranzo
14.30-18.00
8:00-15:12
8:00-15:12
8:00-15:12
8:00-15:12
8:00-14:00
14:00-14:30
8:00-14:00
pausa pranzo
14.30-18.00
8:00-14:00
8:00-14:00 14:00-14:30
pausa pranzo
14.30-18.00
8:00-14:00
14:00-14:30
8:00-14:00
pausa pranzo
14.30-18.00
8:00-14:00
14:00-14:30
libero
pausa pranzo
14.30-18:00
8:00-15:12
8:00-15:12
venerdì
sabato
8:00-15:12
libero
8:00-14:00
libero
8.00 -14.00
8:00-14:00
8:00-14:00
libero
libero
8.00-14.00
8.00 -14.00
8.00-14.00
8.00-14.00
8.00-14.00
8:00-15:12
8:00-15:12
libero
L’orario del personale amministrativo è articolato su 36 ore settimanali e viene svolto su cinque /
sei giorni settimanali.
COLLABORATORI SCOLASTICI
INFANZIA
INFANZIA CAPOLUOGO: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ –
COLLABORATORE SCOLASTICO
ORARIO DELLE LEZIONI
SABATO LIBERO (solo con orario pieno)
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
8,15
13,15
14,00 (SABATO IN DIREZIONE)
BARONE LUCIA
8,00
(senza mensa)
14,00
8,00-14,00 senza mensa x 6gg
8,15
16,15
8,00
8,00-16,30 con mensa x 5gg
(con mensa)
14,00
14,30 pausa pranzo
14,30
16,30
Per un totale di ore 8,00 giornaliere x 5 gg = 40 sett.li (4 ore sett.li eccedenti il normale orario di servizio)
INFANZIA S.TECLA: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ –
SABATO LIBERO(solo con orario pieno)
COLLABORATORE SCOLASTICO
ORARIO DELLE LEZIONI
COSTA VIRGINIA
8,15
8,00-14,00 senza mensa x 6gg
8,00-16,30 con mensa x 5 gg
8,15
13,15
(senza mensa)
16,15
(con mensa)
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
14,00 (SABATO IN DIREZIONE)
8,00
8,00
14,00
14,00
14,30 pausa pranzo
14,30
16,30
Per un totale di ore 8 giornaliere x 5 gg = 40 settimanali (4 ore settimanali eccedenti il normale orario di servizio)
4
ALLEGATO n.13
INFANZIA S.VITO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ –
SABATO LIBERO(solo con orario pieno)
COLLABORATORE SCOLASTICO
ORARIO DELLE LEZIONI
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
8,00
13,00
13,45 (SABATO IN DIREZIONE)
IEZZA ROSA
7,45
(senza mensa)
7,45 – 13,45 senza mensa x 6 gg
7,45
13,45
7,45-16,15 con mensa x 5 gg
8,00
16,00
13,45
14,15 pausa pranzo
(con mensa)
14,15
16,15
Per un totale di ore 8 giornaliere x 5 gg = 40 settimanali (4 ore settimanali eccedenti il normale orario di servizio)
INFANZIA BIVIO PRATOLE DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ –
SABATO LIBERO(solo con orario pieno)
COLLABORATORE SCOLASTICO
ORARIO DELLE LEZIONI
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
8,00
13,00
1) D’ANGELO SILVANA
7,45
13,45
(senza mensa)
7,45 – 13,45 senza mensa x 6 gg
7,45-16,15 con mensa x 5 gg
8,00
16,00
7,45
13,45
(con mensa)
13,45
14,15 pausa pranzo
14,15
16,15
15,17 dal lunedì al venerdì
2) GIORDANO EMILIA
13,45
Per un totale di ore 8 giornaliere x 5 gg = 40 settimanali (4 ore settimanali eccedenti il normale orario di servizio)
SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA CAPOLUOGO. : DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
SABATO LIBERO(solo con prolungato)
ORARIO DELLE LEZIONI
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCARPA ANNA
8,10
13,10
LUNEDI’ 7,50-16,35 con PAUSA 13,40-14,10
MART. GIOV. VEN. 7,50-14,05
(mercoledì pomeriggio uffici)
MERC. 7,50-13,20
8,10
16,10 lunedì
UFFICI MERC. 14,30-18,00
Per un totale di ore 36.00 sett. li
PRIMARIA S.TECLA: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
SABATO LIBERO(solo con prolungato)
ORARIO DELLE LEZIONI
ORARIO DI SERVIZIO PER I
BUONOMO ANTONIO
COLLABORATORI SCOLASTICI
(Pomeriggio di giovedì Suola secondaria
8,30
13,30
8,00
14,00 lunedì e giovedì
di I grado Capoluogo)
13,30
14,30 mensa
8,00
14,00 mercoledì
mercoledì
14,00 14,30 pausa pranzo mercoledì
14,30
16,30
14,30 17,30 tempo prolungato mercoledì
mercoledì
7,45
13,45 martedì
13,45 14,15 pausa pranzo martedì
14,15 17,15 martedì scuola secondaria
Capoluogo
8,00
14,00 Venerdì
Per un totale di ore 36 settimanali di cui 3 ore svolte alla scuola secondaria di I grado Capoluogo
5
ALLEGATO n.13
PRIMARIA S. VITO: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
ORARIO DELLE
LEZIONI
8,15
13,15
PARRA LEONE
13,15
14,15 mensa
(lunedì pomeriggio uffici)
mercoledì
14,15
16,15
mercoledì
SABATO LIBERO(solo con prolungato)
ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI
SCOLASTICI
LUNEDI’ 7,35-13,15
UFFICI LUN. 14,40-18,00
MART. GIOV. VEN. 7,35-13,50
MERC. 7,45-16,30 con PAUSA 14,0014,30
Per un totale di ore 36,00 settimanali di cui 3 ore e 20 minuti presso gli uffici di segreteria
PRIMARIA BIVIO PRATOLE: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
ORARIO DELLE LEZIONI
1) SCALCIONE DONATO
(il sabato scuola secondaria B.P.)
8,35
13,35
13,35
14,35 mensa
martedì
2) GRIECO NICOLA
(il giovedì pomeriggio scuola secondaria di
B.P.)
14,35
16,35 martedì
SABATO LIBERO(solo con prolungato) o in
servizio presso la scuola secondaria di B.P.
ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI
SCOLASTICI
8,05-14,05
da lunedì al venerdì
8,00-14,00
il sabato presso la scuola secondaria
7,45-14,00
8,00-13,35
13,35-14,05
14,05-17,05
8,05-13,20
13,20-13,50
13,50-17,20
lunedì,mercoledì, venerdì
martedì
pausa pranzo martedì
tempo prolungato martedì
giovedì
pausa pranzo giovedì
giovedì scuola secondaria B.P.
3) GIORDANO EMILIA
8,00-13,40
da lunedì , mercoledì, giovedì e
(dal lunedì al venerdì dalle 13,45 alle
venerdì
15,17scuola infanzia B.P.8,00-10,00
martedì presso la secondaria di B.P.
il martedì dalle 8,00-10,00 scuola
10,00-13,40
martedì scuola primaria B.P.
secondaria B.P.)
SCALCIONE E GRIECO si alterneranno settimanalmente
GIORDANO dalle 13,45 alle 15,17 plesso B.P. infanzia dal lunedì al venerdì- martedì dalle 8,00-10,00 scuola secondaria B.P.
SSC
CU
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SCUOLA MEDIA CAPOLUOGO: DAL LUNEDI’ AL SABATO: martedì-giovedì: Tempo Prolungato
ORARIO DELLE LEZIONI
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
1) MAGAZZENO SILVANA
8,15
13,15
8,00
13,20
lunedì, mercoledì, venerdì,sabato
Per un totale di ore 36,20
8,00
13,45 giovedì
13,15
14,15 mensa
13,45
14,15
17,15 lezioni
Mart. e Giov.
14,15
8,00
2) BUONOMO ANTONIO 14,15 - 17,15 martedì scuola secondaria Capoluogo
14,15 pausa pranzo solo il
giovedì
17,15 solo il giovedì
14,15 solo il martedì
6
ALLEGATO n.13
SCUOLA MEDIA BIVIO: DAL LUNEDI’ AL SABATO: martedì-giovedì: Tempo Prolungato
ORARIO DELLE LEZIONI
1) FASULO ROSA
Per un totale di ore 36,00
2) MEROLA ADELMO
Per un totale di ore 37,00
___________________________________
3) GRIECO NICOLA
4) SCALCIONE DONATO
5) GIORDANO EMILIA
SCALCIONE E GRIECO si alterneranno
8,00
13,00
13,00
14.00 mensa martedì
e giovedì Tempo
prolungato
14,00
17,00
Lezioni martedì e
giovedì Tempo
prolungato
OGNI
ORARIO DI SERVIZIO PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
7,45-13,45 dal lunedì al sabato
7,50-13,50
Lunedì-mercoledì-giovedìvenerdì-sabato
10,00-17,00
13,50-17,20
8,00-14,00
8,00-10,00
martedì
solo il giovedì
solo il sabato
solo il martedì
SETTIMANA
Uffici Amministrativi e servizi esterni DI PALMA VINCENZO
Ore 7,30- 14,00 dal lunedì al venerdì
8,00-14,00 il sabato
Il personale è tenuto alla pulizia ordinaria, degli spazi residui, durante le ore di servizio giornaliero.
Anche per l’anno scolastico in corso la dotazione organica dei collaboratori scolastici è ridotta del 25% in
virtù del fatto che l’Istituto utilizza n. 5 unità (ex LSU- Società CICLAT) per lo svolgimento delle pulizie dei
locali in applicazione della legge 3/5/99, nr. 124 e n. 15 unità di lavoratori di cui alla Direttiva 82 (Appalti
Storici) per un impegno quotidiano di ore 1,30 cadauno per i servizi di pulizia.
L’organico attuale dei collaboratori scolastici è composto da 14 unità, di cui 9 unità a tempo indeterminato e
5 unità a tempo determinato con contratto fino al 30/06/2016, assegnati secondo il prospetto sopra riportato.
L’assegnazione ha tenuto conto della complessità dei diversi plessi e della necessità di assicurare i servizi per
la durata del tempo- scuola previsto dall’attuale ordinamento scolastico.
A tal fine, si è posta la necessità di autorizzare ore di lavoro settimanale in aggiunta all’orario obbligatorio.
Analisi dei profili professionali
COLLABORATORI SCOLASTICI
I collaboratori scolastici, secondo la tabella A prevista dall’articolo 46, comma 1 del CCNL del 29/11/2007,
sono inquadrati nell’area A”. Per loro il CCNL prevede:
-“Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del
proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non
specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei
confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività
didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei degli spazi scolastici e degli arredi; di
vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e l'assistenza necessaria durante il pasto nelle mense
scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta
ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche,
all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale anche
con riferimento alle attività previste dall'art. 47”.
I quattordici collaboratori scolastici, operanti nell’I.C. di Montecorvino Pugliano, organizzati
secondo il condiviso organigramma di servizio, rappresentano per gli alunni le persone con le quali stabilire
un primo contatto destinato a trasformarsi in permanente rapporto di reciproca interazione e di fiducia.
La consapevolezza che agli allievi, soprattutto quelli dei primi anni di corso, occorre fornire sicurezza
coniugata con l’esigenza di stimolare il loro senso di appartenenza al gruppo nonché un forte legame
affettivo alla struttura scolastica, rappresenta il polo di orientamento cui si ispirano i collaboratori scolastici
nei quotidiani atti di accoglienza e di integrazione.
7
ALLEGATO n.13
In particolare, attraverso un permanente “ascolto attivo” i collaboratori scolastici fanno sentire agli
allievi l’importanza della loro presenza orientata alla cooperazione e ad un’opera di costante consulenza
esercitata in modo particolare con quelli che risultano meno disinvolti o scarsamente motivati.
Particolare attenzione è richiesta a tutti i collaboratori scolastici nell’assistenza agli alunni
diversamente abili, consapevoli del valore della diversità come risorsa.
Riconoscibili dal cartellino di identificazione essi forniranno all’utenza tutte le informazioni utili per
una rapida ed efficace fruizione dei servizi erogati dall’istituto.
Carichi di lavoro ordinario del personale COLLABORATORE SCOLASTICO
Orario di servizio antimeridiano, secondo lo schema sopra riportato, si svolge su cinque/sei giorni
settimanali.
Per eventuali eccezionali esigenze che richiedano prestazioni in orario pomeridiano, notturno o
festivo o notturno-festivo si seguono i criteri della disponibilità e della rotazione.
Disposizioni comuni
I collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni, nei reparti loro assegnati, soprattutto quando
vi è il cambio dei docenti e sulle classi momentaneamente scoperte di docenti; a vigilare che gli alunni non
rimangano per lungo tempo nei corridoi e nei bagni, nonché a controllare che gli stessi non fumino nei locali
della scuola; sono tenuti, inoltre, alla vigilanza rigida, su eventuali intrusione nei locali della scuola di persone
estranee non autorizzate.
Al termine delle lezioni giornaliere di ogni classe i collaboratori scolastici, ognuno per competenza delle
loro classi sono tenuti a ritirare il giornale di classe.
-
Per eventuali cambiamenti di funzioni, attività e sedi di lavoro e per situazioni di urgenza e/o emergenza, si
provvederà con specifici e appositi atti scritti che saranno sottoposti alla visione degli interessati.
Nel dettaglio sono tenuti alla:
apertura e chiusura dei locali per le attività scolastiche ordinarie e per le altre attività
deliberate dal Consiglio di Istituto;
quotidiana pulizia dei locali scolastici e degli arredi da effettuarsi entro e non oltre l’orario
di servizio
durante l’orario scolastico, dopo l’intervallo, assicuratosi dell’uscita di tutti i ragazzi, dovrà
pulire i servizi degli allievi. Al fine di evitare di calpestare le aree bagnate durante
l’operazione di lavatura dei pavimenti, il Collaboratore scolastico deve iniziare il lavaggio
partendo da una certa zona ed indietreggiare, in modo da non porre mai i piedi sul bagnato.
sorveglianza sull’accesso e sul movimento nell’edificio del pubblico, durante l’orario di
ricevimento;
sorveglianza sugli studenti nelle aule, nei laboratori, in palestra, in occasione di momentanea
assenza degli insegnanti;
accompagnamento nell’ambito delle strutture scolastiche di alunni disabili;
servizio centralino telefonico e all’uso delle macchine per la duplicazione di atti;
piccola manutenzione dei beni;
spostamento suppellettili;
chiusura delle finestre delle aule e dei corridoi del piano assegnato;
compiti esterni (Ufficio Postale, comune, ecc.)
segnalare tempestivamente in Presidenza o ai Responsabili di plesso, la presenza di estranei
nell’Istituto;
portare ai docenti circolari, avvisi, ordini e ordini di servizio redatti dalla Presidenza o
trasmessi al telefono.
In caso di impedimento temporaneo da parte di un destinatario di specifico ordine (assenza
per malattia breve, permessi ecc..) i colleghi presenti dovranno assolvere alle funzioni del
dipendente assente senza formalismo e in collaborazione. In caso di particolare necessità è
possibile anche il temporaneo spostamento in altre sedi dell’istituto.
8
ALLEGATO n.13
Non è consentito allontanarsi dal posto assegnato ed occupato se non previa autorizzazione
firmata dal Dirigente Scolastico e, preventivamente siglata dal D.S.G.A.
Tutto il personale ATA è tenuto ad assolvere le mansioni specifiche del profilo di
appartenenza con solerzia,applicazione e spirito di collaborazione con i colleghi, i superiori
e il personale docente.
Tutto il personale è tenuto a certificare la propria presenza giornaliera sia per l’ordinario che
per lo straordinario apponendo la propria firma sia in entrata che in uscita su appositi registri
custoditi nell’Ufficio di Segreteria o presso i vari plessi;
Eventuali prestazioni aggiuntive di lavoro straordinario (da recuperare o da remunerare)
dovranno essere preventivamente autorizzate dal D.S. e dal D.s.g.a. con ordine scritto.
Tutti sono tenuti al rispetto del Codice di Comportamento (Art. 92 CCNL 24/11/2007) e del
Codice Disciplinare, affissi all’Albo dell’istituto e consegnato a ciascun dipendente con nota
4947/B10 del 05.09.2009, confermata.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Gli assistenti amministrativi, secondo la tabella A prevista dall’articolo 46, comma 1 del CCNL del
29/11/2007, sono inquadrati nell’area B”. Per coloro che sono inseriti nell’area in esame il CCNL prevede
che nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta:
“Area B” amministrativo –Svolge le seguenti attività specifiche con autonomia e responsabilità diretta- nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di magazzino può essere addetto, con responsabilità diretta,
alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in
giacenza. Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione
delle procedure anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione.
Ha competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo”
Gli assistenti amministrativi svolgeranno i loro compiti e impegneranno le loro energie con l’obiettivo finale
di valorizzare la “risorsa alunno”.
Gli stessi svolgono i compiti amministrativo-contabili con autonomia operativa e responsabilità diretta,
supportati dal costante orientamento del DSGA.
Carichi di lavoro ordinario del personale ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
-
Tutti gli assistenti amministrativi sono stati individuati dal DSGA, avendo egli stesso ricevuto dal
Dirigente scolastico l’incarico di “responsabile”, “incaricati” del trattamento di tutti i dati
(personali, sensibili e giudiziari), per l’attuazione puntuale di quanto previsto dal nuovo codice sulla
privacy (D.L.vo 30/06/2003, n. 196 e successivi chiarimenti della direttiva del Ministro della
Funzione Pubblica dell’11 febbraio 2005).
Tutto il personale dalla propria postazione di lavoro ha accesso ad internet per poter navigare sui siti
istituzionali che possano in qualsiasi momento essere di utilità, informazione e formazione per il proprio
lavoro.
Ogni assistente amministrativo, presa visione e conoscenza di richieste inerenti al proprio settore (sito
Ufficio Regionale, ex Provveditorato agli Studi, Ministero dell’Istruzione etc.), autonomamente anticipa i
tempi di istruttoria e definizione delle pratiche recuperando tempo-lavoro prezioso.
Tutti gli assistenti amministrativi provvederanno a coprire i vari settori dell’ufficio di segreteria in caso di
assenza dei colleghi assenti o di superlavoro.
Gli assistenti amministrativi collocati nella sezione personale, provvederanno a ricostruire, tenuto conto
delle relative circolari INPS, le quali prevedono che tutta la fase istruttoria ai fini della quiescenza è posta in
capo alle Istituzioni scolastiche, lo stato giuridico di tutto il personale in servizio con precedenza ai più
anziani, in quanto più prossimi al collocamento a riposo.
Infine ogni assistente amministrativo provvederà a porre in essere, tutti gli adempimenti inerenti ai propri
carichi di lavoro che di seguito si riportano.
9
ALLEGATO n.13
ANALISI DEI CARICHI DI LAVORO, ADEMPIMENTI DA SVOLGERE,
RESPONSABILITA’ DIRETTE PER LE VARIE AREE DELL’UFFICIO
DI SEGRETERIA
AVVERTENZE PER TUTTI GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
AVVERTENZE E RESPONSABILITA’
Gli assistenti amministrativi, che si occuperanno di tutti i procedimenti suddetti, sono ritenuti
responsabili della mancata osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti loro
affidati.
L’articolazione dei servizi amministrativi,tecnici e generali che di seguito si propone, è stata
predisposta prendendo in considerazione le funzioni istituzionali che caratterizzano il nostro
istituto e le specifiche esigenze prospettate nel Piano dell’Offerta Formativa.
Le finalità istituzionali che rientrano nell’ambito dei servizi amministrativi e generali sono state
articolate nei seguenti servizi; per ciascun servizio sono stati specificati i singoli compiti che
ciascun dipendente sarà chiamato a perseguire.
Il lavoro è stato organizzato in modo da coprire tutte le attività dell’Istituto . L’assegnazione dei
compiti di servizio è stata effettuata tenendo presente:
• Esperienza professionale
• Anzianità di servizio nella scuola
• Richiesta dell’interessato
• Normativa vigente
Sono stati individuati 4 settori di servizio individuali all’interno dei quali è indicato:
*attività in oggetto
* i soggetti coinvolti
*la responsabilità connessa allo svolgimento dell’attività.
SEZIONE ALUNNI/DIDATTICA :
Assistente Amministrativa
1. DI STASI LETIZIA
2. DE LUCA ROSA
Con i seguenti compiti:
Cura e gestione della vita scolastica degli alunni e relative certificazioni riguardo a
iscrizioni, frequenza, formazione classi- trasferimento – assicurazione- infortuni-esoneroscrutini-pagelle e tabelloni – esami - diplomi .
Gestione dell’archivio personale dell’alunno
Assemblee, riunioni,sciopero, assenze degli alunni,
Rapporto con i docenti relativi a : consigli di classe, scrutini, esami, ecc.
Rapporti con l’utenza,
Compilazione statistiche
Cura dei rapporti Scuola-Famiglia
Gestione delle attività extrascolastiche
Predisposizione modulistica per Elezione organi collegiali
Gestione adozione libri di testo
Comunicazione dati organici di diritto e di fatto
Monitoraggi richiesti da MIUR-USP-INVALSI-USR
Installazione degli aggiornamenti del programma AXIOS (tutte le aree) sui PC in uso
Collaborazione diretta con il Dirigente Scolastico e Direttore dei S.G.A.
Le Assistenti Amministrative Di Stasi Letizia e De Luca Rosa sono responsabili della mancata
osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti affidati in particolar modo per:
10
ALLEGATO n.13
mancato rispetto dei termini previsti dalla norma in caso di infortuni degli alunni che comportano
trasmissione all’INAIL e la denunzia all’Autorità di sicurezza. A tale adempimento si dovrà dare
esecuzione entro le 48 ore successive alla conoscenza dei fatti.
Su indicazioni del Dirigente Scolastico le Assistenti Amministrative Di Stasi Letizia e De Luca
Rosa sono individuate Responsabili del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e
successive modifiche e integrazioni
SEZIONE PERSONALE E AFFARI GENERALI
Assistente Amministrativa
1. Santoro Filomena– Personale docente Primaria e ATA
2. Passarella Elvira –Personale docente Infanzia e
Secondaria
individuazione supplenti (docenti ed A.T.A.)
Costituzione, svolgimento, modificazioni, estinzione del rapporto di lavoro personale a
Tempo Indeterminato: contratti di lavoro- dichiarazione di servizio- preparazione documenti
periodo di prova- controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione-comunicazione
assunzioni al Centro per l’Impiego
Tenuta ed aggiornamento dei fascicoli
Istruzione Pratiche ricostruzione carriera e relativo decreto da trasmettere alla RPS e DPT –
Domande di riscatto ai fini pensionistici, di ricongiunzione
Gestione assenze e presenze del personale con emissione relativi decreti (registrazione
assenze anche al SIDI)
Richiesta visite medico-fiscali del personale assente;
Emissione decreti e atti relativi alla procedura di liquidazione ferie non godute
Certificati di servizio
Richiesta e trasmissione fascicolo personale
Pratiche causa di servizio: equo indennizzo
Compilazione graduatorie per l’individuazione di eventuale personale soprannumerario per
l’area di appartenenza
Installazione degli aggiornamenti del programma AXIOS (tutte le aree) sui PC in uso;
Collaborazione nella predisposizione degli organici di istituto;
Compilazione del piano ferie del personale da esporre all’albo;
Verifica ed aggiornamento del registro firme del personale ATA e tenuta schede
relative allo straordinario e recupero ore;
Predisposizione e notifica ordini di servizio al personale ATA
Le due assistenti, in collaborazione, provvedono a:
Monitoraggi richiesti da MIUR-USP-USR
Comunicazione dati sciopero al Ministero
Comunicazione servizio Assenza net e rilevazione assenze
Richiesta prestiti e cessioni pluriennali
Tutti gli atti devono essere registrati sul Modello C
Su indicazioni del Dirigente Scolastico le Assistenti Amministrative Santoro Filomena e
Passarella Elvira sono individuate Responsabile del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge
241/90 e successive modifiche e integrazioni)
SEZIONE AFFARI GENERALI/PROTOCOLLO
Assistente Amministrativa
Di Stasi Letizia
Scarico quotidiano della posta elettronica, ordinaria e certificata, più volte al giorno; apertura della
posta arrivata, controllo anche della posta a mezzo fax, protocollazione;
Acquisizione a protocollo della posta in entrata ed in uscita;
Archiviazione nel fascicolo personale degli atti di competenza dell’ufficio
Distribuzione e diffusione telematica della posta protocollata e delle circolari interne
11
ALLEGATO n.13
Archiviazione della posta nel titolario telematico
Gestione Intranet e posta elettronica
Convocazione degli Organi Collegiali (Consigli di classe-iterclasse-intersezione- Consiglio
di Istituto – Giunta esecutiva)
Predisposizione circolari a seguito indicazione del Dirigente Scolastico ed invio ai
plessi
Comunicazioni al Comune relative a manutenzioni, arredi, sicurezza e varie nei plessi,
Affissione agli albi di Istituto, degli atti da pubblicare attività OO.CC (elezioniconvocazioni-verbali-delibere)
distribuzione modulistica, in formato cartaceo o via web, varia al personale interno
gestione circolari interne da distribuire ai vari plessi
Installazione degli aggiornamenti del programma AXIOS (tutte le aree) sul PC in
uso;
Cura dell’Albo dell’Istituto: esposizione e ritiro degli atti secondo quanto previsto
dalla normativa;
supporto al DS, ai collaboratori del DS ed al DSGA
quanto previsto dalla normativa in merito al protocollo informatico
La Sig.ra Di Stasi Letizia è ritenuta responsabile della mancata osservanza dei termini di scadenza
degli adempimenti e compiti affidati.
L’Assistente Amministrativa Di Stasi Letizia è supportata nello svolgimento dei compiti sopra
elencati dalle ass. De Luca Rosa, Passarella Elvira e Santoro Filomena.
Su indicazioni del Dirigente Scolastico l’Assistente Amministrativo Di Stasi Letizia è individuato
Responsabile del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e successive modifiche e
integrazioni
SEZIONE CONABILITA’ - PATRIMONIO/ATTIVITA’ NEGOZIALE
Assistente Amministrativo
PEDUTO Roberto
Personale e Contabilità:
Liquidazione compensi al personale supplente, secondo le nuove procedure predisposte dal
MIUR/MEF
INPS: predisposizione mensile UNIEMENS – TFR GESTIONE
FISCALE:CU,730,DICHIARAZIONE
E
TRASMISSIONE
770,DICHIARAZIONE E TRASMISSIONE IRAP, CONGUAGLIO CONTRIBUTIVO
FISCALE (ex PRE 96, inserimento al mef dei compensi accessori pagati fuori sistema)
ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI
Predisposizione atti per la liquidazione dei compensi accessori al personale (tabelle –
cedolini)
Attività negoziale-patrimonio
acquisizione richieste di materiale da parte del personale docente, ata,ecc.
Cura dei rapporti con le ditte fornitrici
Redazione di prospetti comparativi
Redazione ordini di acquisto
Controllo corrispondenza fatture/ordine
Carico e scarico del materiale di facile consumo
Tenuta dei registri dei beni inventariabili e discarichi
Consegna materiale al personale richiedente e/o a quello individuato come responsabile
L’Assistente Amministrativo Peduto Roberto è ritenuto responsabile della mancata osservanza dei
termini di scadenza degli adempimenti e compiti affidati.
Su ogni pratica istruita deve essere apposta la propria FIRMA.
Su indicazioni del Dirigente Scolastico l’Assistente Amministrativo Peduto Roberto è individuato
Responsabile del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni)
12
ALLEGATO n.13
Per il miglior funzionamento dell’ufficio si sottolinea che l’assegnazione delle mansioni suddette
non fa venir meno l’obbligo individuale di assolvere, durante l’orario di lavoro, gli altri compiti
previsti dal profilo professionale di appartenenza. Onde evitare ripercussioni negative
sull’organizzazione amministrativa e didattica della scuola è necessario che ciascun assistente
amministrativo si impegni al fine di acquisire competenze in tutti i campi, tramite la
collaborazione tra colleghi, così da riuscire a svolgere tutte le pratiche che man mano si
presentano durante la prestazione lavorativa, soprattutto in assenza di personale, in quanto il
lavoro non può e non deve arrestarsi per l’assenza anche di una sola unità.
AVVERTENZE PER TUTTI GLI ASSISTENTI
Su tutti gli atti e provvedimenti a firma del Dirigente Scolastico dovrà essere apposta la firma di chi
ha istruito la pratica.
La copia conservata agli atti dei documenti che vanno consegnati al personale devono riportare la
data di consegna e la firma dell’interessato a testimonianza della ricevuta o della presa visione
Nessuno degli assistenti amministrativi dovrà lasciare il proprio computer acceso, in caso di
temporaneo allontanamento dal posto di lavoro. Al termine del proprio orario di servizio provvedere
alla chiusura a chiave degli uffici.
Tutta l’attività deve essere svolta nel rispetto delle norme sulla trasparenza (legge 241/1990) e della
privacy (d.lgs. nr. 196/2003) . Rispetto ed accortezza massima nel trattamento dei dati, in particolar
modo di quelli sensibili e giudiziari. A tal uopo sono responsabili della custodia degli armadi
contenenti atti e fascicoli correnti e storici degli alunni e del personale docente e ATA..
Gli Assistenti Amministrativi sono ritenuti responsabili della mancata osservanza dei termini di
scadenza degli adempimenti e compiti loro affidati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di
riferimento la cui inosservanza potrà comportare le sanzioni previste dal D.Lgse 150/2009.
Tutti sono tenuti al rispetto del Codice di Comportamento (Art. 92 CCNL 24/11/2007) e del
Codice Disciplinare, affissi all’Albo dell’istituto e consegnato a ciascun dipendente con nota
4947/B10 del 05.09.2009 che si intende confermata.
STANDARD DI EFFICACIA E DI EFFICIENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA
L’azione gestionale è condotta nel rispetto delle disposizioni contenute nel D. Lgs n. 150/2009, nel
D. Lgs n. 235 /2010 (C.A.D.) nel D. Lgs. 163/2006, nel D. l. n. 44/2001 per assicurare trasparenza e
celerità dell’azione amministrativo – contabile, in linea con i termini della Legge n. 241/90
novellata e della Legge n. 69/2009.
Le pratiche amministrative rispondono ai criteri di efficienza, economicità e qualità cui dovrà
attenersi il personale amministrativo coordinato dal Direttore dei S.G.A.
I criteri di qualità cui si fa riferimento per l’ottimizzazione delle risorse professionali sono:
1. livello di responsabilità, autonomia operativa del dipendente, impegno professionale
2. fungibilità delle prestazioni di lavoro e dell’eventuale aggravio di lavoro per situazioni
contingenti non coperte da lavoro straordinario
3. assiduità di presenza
Per l’azione amministrativa, sono fissati i seguenti standard/ indicatori di qualità:
• consegna in tempo reale o entro 3 giorni dei certificati / attestazioni / nulla osta …
• definizione pratica generale ricostruzioni di carriera entro 30gg. dalla richiesta;
13
ALLEGATO n.13
•
concessione permessi ( brevi – retribuiti – aspettative /altro) con emanazione decreto entro 3
giorni dalla presentazione dell’istanza.
• Misurazione della performance individuale in base alla quantità delle pratiche evase
mensilmente, in rapporto al numero di richieste ( misurazione della quantità della performance
indiv.)
• Autoformazione continua da attuarsi anche mediante consultazione settimanale dei Siti–Web di
riferimento:
INPS/
MEF/Funzione
Pubblica/MIUR/Ministero
del
lavoro/Entratel/ANAC/CONSIP/
• Circolarità delle informazioni e collaborazione intersettoriale
• Impegno individuale nel miglioramento del benessere organizzativo e sviluppo di idonee
competenze socio-relazionali
• Misurazione della qualità della performance individuale in rapporto alla
correttezza/precisione/dell’iter di ogni procedimento amministrativo
• pagamenti emolumenti per collaborazioni esterne o per acquisto di beni e/o servizi, entro 30
giorni dalla presentazione della fattura, compatibilmente con le risorse del P.A. e con i tempi di
erogazione dei fondi da parte del M.I.U.R.
• apertura degli uffici all’utenza- ogni lunedì e mercoledì – dalle ore 15,30 alle 17,30
• apertura sportello U.R.P. affidato ad un assistente amministrativoU.R.P.
La legge 150/2000 individua nell’Ufficio Relazioni con il Pubblico uno
dei principali strumenti organizzativi attraverso cui le amministrazioni pubbliche
possano assolvere ai loro compiti di comunicazione e relazione con il pubblico.
L’Ufficio Relazione con il Pubblico è ubicato all’ingresso della segreteria della Scuola Primaria
Capoluogo.
L’URP provvede principalmente all’accoglienza dell’utenza e lo stesso riceve il pubblico:
dal lunedì al sabato
Il lunedì e il mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 17,30
Il responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico è l’Assistente Amministrativo
De Luca Rosa
L'ufficio ha, tra i suoi compiti istituzionali, quello di rispondere alle richieste dei cittadini
fornendo una informazione di carattere generale. Il responsabile valuta se la richiesta inoltrata
può essere soddisfatta in tempo reale.
Qualora non fosse possibile rispondere direttamente, l'URP provvede ad inoltrare la richiesta di
informazioni all'ufficio competente, dandone comunicazione all'interessato.
Il responsabile, inoltre, agevola l'accesso ai documenti amministrativi in applicazione della
legge sulla trasparenza amministrativa.
Tutto ciò è improntato nell’ottica dell’efficienza, dell’efficacia dell’azione amministrativa.
-DISPOSIZIONI COMUNI A TUTTO IL PERSONALE
Per eventuali ed eccezionali e non programmabili esigenze che richiedano prestazioni in orario
aggiuntivo si seguiranno i criteri della disponibilità e della rotazione; ogni prestazione di orario
aggiuntivo dovrà essere preventivamente richieste al DSGA e autorizzate dal Dirigente Scolastico.
CHIUSURA PREFESTIVA DEGLI UFFICI
Il Consiglio di Istituto ha deliberato, nella seduta del 02/10/2015, e il personale ATA, nella seduta
del 12/10/2015 ha all’unanimità approvato, la chiusura della scuola nei giorni pre-festivi quando vi
è sospensione delle attività didattiche e precisamente nei giorni:
14
ALLEGATO n.13
2 novembre,
24 e 31 dicembre 2015,
2 e 5 gennaio 2016,
26 marzo 2016,
i sabato del mese di luglio 2016 (2-9-16-23-30) e i sabato del mese di agosto 2016 (6-13-20-27).
PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO
Sono previsti rientri pomeridiani per l’apertura al pubblico in orario pomeridiano e supporto alla
generale azione amministrativa secondo quanto previsto nella proposta di orario di funzionamento
dell’Ufficio di segreteria indicata nel presente piano.
PER IL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO
•
•
Le ore prestate in eccedenza al normale orario secondo il prospetto orario di cui sopra
andranno a recupero dei giorni di chiusura pre-festiva a cui vanno sommate le ore in
eccedenza prestate con ulteriori rientri pomeridiani a supporto di attività extracurriculari e
attività collegiali.
Esaurito il recupero di tali giornate (90 ore), le ore prestate in eccedenza saranno in parte
retribuite secondo il limite stabilito in sede di contrattazione integrativa di istituto ed
eventuali ore residue saranno recuperate, a richiesta dell’interessato, in forma di
corrispondenti ore e/o giorni di riposo prioritariamente durante la sospensione delle attività
didattiche e compatibilmente con le esigenze di servizio (preventivamente autorizzate).
Qualora le ore a credito del dipendente siano inferiori al monte ore necessario alla copertura dei
prefestivi, i giorni dovranno essere coperti con ferie o festività soppresse.
Il recupero dei prefestivi può essere effettuato solo attraverso prestazioni rese oltre l’orario
d’obbligo (Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze Prot. 0080572 del 15-07-2008)
FERIE
Per venire incontro alle esigenze del personale e, nello stesso tempo, assicurare comunque il
servizio, la presentazione delle richieste di ferie estive da parte del personale deve avvenire
tassativamente entro la fine del mese di Maggio 2016 al fine di assicurare la predisposizione del
piano entro il 15 giugno 2016. Le ferie potranno essere di norma fruite durante i mesi di luglio ed
Agosto, per il personale a tempo indeterminato, e nel mese di giugno per il personale con contratto
fino al termine delle attività didattiche,comunque per un periodo minimo continuativo non inferiore
a 15 giorni.
Nel caso di più richieste per lo stesso periodo si terrà conto delle ferie usufruite negli anni
precedenti avendo riguardo ai criteri della disponibilità e della rotazione.
Eventuali ferie residue dovranno essere richieste entro la fine del mese di febbraio ed usufruite
tassativamente entro il 30 aprile 2016.
RITARDI
Il ritardo fino ad un massimo di ½ ora sull’orario di ingresso non potrà avere carattere abitudinario
quotidiano.
Il ritardo all’ingresso comporta l’obbligo di recupero entro l’ultimo giorno del mese successivo a
quello in cui si è verificato il ritardo. In caso di mancato recupero, per inadempienza del dipendente,
si opera la proporzionale decurtazione della retribuzione cumulando le frazioni di ritardo fino a
un’ora di lavoro o frazioni non inferiori alla mezz’ora.
15
ALLEGATO n.13
PROPOSTE ATTRIBUZIONE DEGLI INCARICHI SPECIFICI E POSIZIONI ECONOMICHE
DESTINATARI dell’art. 47 e 50 CCNL 29/11/2007, dell’ex art. 7 del CCNL 7/12/2005
(ora art. 50 CCNL 29/11/2007) e sequenza contrattuale 25/07/2008
Assistente amministrativo
Peduto Roberto:
- Collaborazione e sostituzione del Direttore dei S.G.A.
- Collaborazione diretta con il Dirigente Scolastico per assicurare l’efficienza e la produttività
dell’unità organizzativa (verifica pratiche Legge 104/92- compilazione graduatorie interne –
verifica generale sul rispetto della normativa sulla sicurezza/privacy/dematerializzazione per
tutte le pratiche amministrative e segnalazione al Dirigente su eventuali inadempienze).
Tutti i compiti di collaborazione amministrativa dovranno essere caratterizzati da autonomia e
responsabilità operativa.
L’assistente amministrativo è destinatario dell’ex art. 7 del CCNL 7/12/2005 (ora art. 50 CCNL
29/11/2007) - art. 2 comma 3 sequenza contrattuale del 25 luglio 2008 dell’art. 62 CCNL
29/11/2007, già formato e beneficiario del compenso annuo erogato in via continuativa
mensilmente dalla rgs.mef di Salerno.
Collaboratori Scolastici
Magazzeno Silvana:
• Assistenza agli alunni diversamente abili
• Organizzazione degli interventi di primo soccorso
• Supporto all’organizzazione generale del plesso
• Raccordo con gli uffici di segreteria
• Responsabilità nella custodia della documentazione amministrativa.
Parra Leone:
• Assistenza agli alunni diversamente abili
• Organizzazione degli interventi di primo soccorso
• Supporto all’organizzazione generale del plesso
• Raccordo con gli uffici di segreteria
• Responsabilità nella custodia della documentazione amministrativa.
I suddetti collaboratori scolastici sono destinatari dell’ex art. 7 del CCNL 7/12/2005 (ora art. 50
CCNL 29/11/2007) - art. 2 comma 2 sequenza contrattuale del 25 luglio 2008 dell’art. 62
CCNL 29/11/2007, già formati e beneficiari del compenso annuo erogato in via continuativa
mensilmente dalla rgs.mef di Salerno.
La finalità degli incarichi specifici è quella di individuare e riconoscere le professionalità del
personale ATA necessarie per la realizzazione degli obiettivi contenuti nel piano dell’offerta
formativa. Vengono individuati sulla base delle effettive esigenze dell’istituzione scolastica.
La soluzione dell’incarico comporta l’assunzione di una ulteriore responsabilità e lo svolgimento di
compiti particolarmente complessi od onerosi rispetto alle mansioni indicate nel profilo
professionale.
L’attribuzione è effettuata dal Dirigente Scolastico secondo le modalità, i criteri ed i compensi
definiti dalla contrattazione di istituto.
Assistenti amministrativi:
- Rosanna De Luca: è incaricata della pubblicazione di atti e circolari sul sito web, albo e
amministrazione trasparente. Si propone, inoltre, un compenso per il maggior carico di lavoro
connesso all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da
attingere dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico.
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ALLEGATO n.13
- Di Stasi Letizia: si propone un compenso per l’incarico connesso al maggior carico di lavoro
dovuto all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da attingere
dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico.
- Passarella Elvira: si propone un compenso per l’incarico connesso al maggior carico di lavoro
dovuto all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da attingere
dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico..
- Santoro Filomena: si propone un compenso per l’incarico connesso al maggior carico di
lavoro dovuto all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da
attingere dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico.
Per quanto concerne gli incarichi specifici da assegnare al personale ausiliario, si propongono quelli
finalizzati all’assolvimento dei compiti legati all’assistenza alla persona, all’assistenza di base agli
alunni diversamente abili e al primo soccorso, ma anche compiti di natura amministrativa, quale
supporto amministrativo all’interno del plesso e raccordo con gli uffici di segreteria.
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo (art. 88).
Per svolgere i carichi di lavoro istituzionali e per il necessario supporto alle attività extracurriculari, nonché
alla realizzazione del POF, si prevede in linea di massima quanto segue in termini di intensificazione e di
prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo:
PERSONALE AMMINISTRATIVO
Prestazioni eccedenti : 250 per ore, 50 pro-capite per:
• Sostituzione di colleghi assenti
• Supporto alle attività progettuali
• Attività connesse all'autonomia scolastica
• Rapporti con il territorio
• Sopravvenute Esigenze indispensabili
Le ore prestate per prestazioni eccedenti l’orario giornaliero devono essere autorizzate dal DSGA.
Gli assistenti, che daranno la propria disponibilità, riceveranno l’ulteriore incarico di procedere alla
ricognizione inventariale e al conseguente discarico di materiale inutilizzabili ed inservibile.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Prestazioni eccedenti per : 1050 ore, 75 ore PRO-CAPITE per:
• Sostituzione di colleghi assenti
• Orario prolungato
• Supporto alle attività progettuali
• Vigilanza in occasione di sedute degli OO.CC.
• Sopravvenute esigenze indispensabili.
In caso di eccedenza delle ore effettuate si provvederà al recupero con riposi compensativi.
Le ore prestate per prestazioni eccedenti l’orario giornaliero devono essere autorizzate dal DSGA.
Si prevede inoltre un budget, pari a 45 ore per sostituzione personale collaboratore scolastico assente.
In base alle esigenze che si manifesteranno concretamente in corso dell’anno, si procederà alle
singole attribuzioni con formale provvedimento di affidamento di incarico.
17
ALLEGATO n.13
Il lavoratore può chiedere di fruire recupero compensativo in luogo del compenso accessorio
economico spettante. I riposi compensativi saranno concessi prevalentemente durante i periodi di
sospensione dell’attività didattica ovvero nei periodi di minore intensità lavorativa
Il personale dovrà dichiarare la propria disponibilità ad effettuare ore aggiuntive.
Per tali attività, autorizzate con incarico scritto, sarà tenuto conto della disponibilità da parte degli
interessati, nonché secondo un principio di equità distributiva delle ore.
Le prestazioni eccedenti il normale orario di servizio saranno remunerate in base alla
disponibilità del budget previsto per il personale A.T.A.. Le ore che non potranno essere
remunerate perché eccedenti il budget, saranno oggetto di riposo compensativo durante la
sospensione delle attività didattiche.
SERVIZI MINIMI E PRESTAZIONI INDISPENSABILI
( ART. 2, L. 146/90, modificata ed integrata
dalla legge 83/2000)
1. Il personale ATA è tenuto a garantire i servizi minimi e le prestazioni
indispensabili previsti dall’art. 2 della Legge 146/90, quali: funzionamento del
servizio pubblico a carattere di urgenza nei confronti dell’utenza e del personale;
vigilanza sui minori, pagamento di emolumenti fondamentali al personale con
contratto a tempo determinato; attività amministrativa riguardante scrutini ed
esami.
2.Il contingente di personale ATA che si propone di utilizzare è in una unità di
assistente amministrativo e dieci unità di collaboratoti scolastici, uno per ogni
plesso di scuola.
3.Il personale ha diritto di esprimere la volontà di aderire allo sciopero, chiedendo
la conseguente sostituzione, nel caso sia possibile e comunque in caso di
ripetizioni di azioni di sciopero, si procederà con il criterio della rotazione per
assicurare a tutti i lavoratori il diritto allo sciopero.
1. ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
Il personale potrà partecipare, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, a corsi di formazione
organizzati dall’amministrazione o Enti. Le ore di formazione sono da considerarsi servizio a tutti
gli effetti, pertanto il dipendente che effettuerà ore eccedenti il proprio orario di lavoro potrà
recuperarle in periodi di minor carico di lavoro o durante le sospensioni/chiusure attività didattica.
DISPOSIZIONE FINALE
Per quanto non previsto nel presente piano delle attività si rimanda alle disposizioni
normative e contrattuali di carattere generale, a quanto previsto dall’ordinamento
giuridico e al senso di responsabilità del personale tutto.
La suddetta ripartizione di compiti rappresenta un quadro di riferimento flessibile e perciò
modificabile ogni qual volta le esigenze di servizio dovessero rendere necessarie le variazioni.
18
ALLEGATO n.13
Resta ben inteso che, in caso di assenza di qualche unità, il servizio sarà comunque assicurato dalle
unità presenti con conseguente surplus di lavoro colmato con prestazione straordinaria. Pertanto si
confida nella collaborazione di tutti nella consapevolezza che le funzioni da ciascuno esercitate
sono a fondamento dell’organizzazione e della serenità dell’intera comunità scolastica.
Alla fine di ogni mese sarà rilasciato dall’Ufficio di segreteria-Sezione Personale – il quadro
sinottico dell’orario prestato con l’indicazione delle ore di straordinario o delle ore a debito.
Infine raccomanda il rispetto di tutti gli obblighi previsti sia dallo schema di codice di condotta da
adottare nella lotta contro le molestie sessuali, che dal codice di comportamento dei dipendenti delle
pubbliche amministrazioni allegati al presente piano.
Si richiama inoltre l’attenzione di tutto il personale a voler prendere visione con un’attenta
lettura dell’ALLEGATO 2 al CCNL 29/11/2007 in ordine al codice di comportamento dei
dipendenti delle pubbliche amministrazione, che si riporta in appendice al presente piano delle
attività.
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
A conclusione del presente piano delle attività il direttore dei servizi generali ed
amministrativi ritiene opportuno affrontare la sua posizione, alla luce di tutte
responsabilità di gestione, coordinamento e di sovrintendere, così come previsto dal
proprio profilo professionale che di seguito si riporta:
Area D
“Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia
operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di
coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati
ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.
Organizza autonomamente l'attività del personale ATA nell'ambito delle direttive del dirigente scolastico.
Attribuisce al personale ATA, nell'ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le
prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo, quando necessario.
Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e
formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e
consegnatario dei beni mobili.
Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione
professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di
attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati
incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche”
Al DSGA spetta il compenso previsto dall’art. 3 della sequenza contrattuale del
25/06/2008, così come riportato nel quadro sinottico sopra riportato ed eventuali
compensi previsti dai Progetti PON FESR- FSE e per progetti finanziati da contributi di
privati.
In attesa di conoscere le Sue conclusioni in merito, sia alla verifica della congruenza rispetto al POF, che
alle procedure previste dall’art. 6 del CCNL 29/11/2007, così come previsto dall’art. 52 comma 3 dello
stesso CCNL porge cordiali saluti e resta a disposizione per qualsiasi chiarimento ed eventuale modifica o
integrazione del presente piano di lavoro.
il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
dott.ssa Katia Matarazzo
19
ALLEGATO n. 14
Piano delle Attività di Formazione e di Aggiornamento
del Personale Docente
La Legge n. 107/2015, comma 124 definisce che “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione
docente, la formazione in servizio è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono
definite dalle istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)”.
La formazione dei docenti è condizione basilare per la valorizzazione delle risorse umane della scuola e per
mettere in pratica la cultura della qualità. Attraverso la crescita dei singoli, la ricerca, lo scambio e la
condivisione di competenze e buone pratiche si migliora l’azione educativa, compiendo al meglio il
percorso di insegnamento/apprendimento, nell’ottica del lifelong learning. La formazione dei docenti è
sistemica e progressiva, fondata sui bisogni dell’utenza al fine di soddisfare le necessità di apprendimento
degli alunni.
Sulla base delle evidenze emerse nel RAV nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni
per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF sono state individuate le attività per il piano
formativo triennale del personale docente.
Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione
•
promosse prioritariamente dall’Amministrazione;
•
progettate in rete fra scuole, anche in collaborazione con l’Università (anche in regime di
convenzione), con gli Istituti di Ricerca e agenzie formative accreditate (Eipass, Trinity, Cambridge , ecc.),
promosse dal Miur, Usr (PNSD, Sidi), Formez,
•
•
•
Attività di autoaggiornamento
Formazione on-line con attestazione finale
Partecipazione individuale dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento progettate da
enti accreditati (la partecipazione a corsi esterni verrà garantita nella misura prevista dalla
normativa vigente)
La scuola fornisce informazioni, strumenti, risorse ed opportunità di formazione in servizio a tutti gli
operatori della scuola, utilizzando diverse fonti di finanziamento, dalle risorse PON-FSE agli altri
finanziamenti MIUR, come ad esempio la ex-legge 440 e saranno comunque realizzate nei limiti della
disponibilità finanziaria e organizzativa.
Le somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al
riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione.
Anche il Dirigente Scolastico parteciperà alle attività di formazione relative agli ambiti amministrativocontabile, pedagogico, tecnologico, della qualità e sicurezza, aderendo ad iniziative formative del Miur,
Invalsi, Indire, Formez, USR, università, agenzie formative accreditate ed altro.
Tutte le azioni formative deliberate dal Collegio dei docenti sono inserite nella logica di sviluppo
pluriennale.
ALLEGATO n. 14
Piano di Formazione
Animatore Digitale.
Animatore dell’inclusione.
Docenti neo-assunti (per far crescere le competenze evidenziate nel bilancio
iniziale).
Soggetti
interessati
Docenti che hanno evidenziato necessità formative nel questionario
(formazione continua in servizio).
Docenti impegnati nel gruppo di miglioramento (e nelle azioni conseguenti al
RAV ed al PDM).
Consigli di classe, team docenti, personale del CTS e del CTI in rete.
Figure sensibili sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc.
Attività di formazione e ricerca in applicazione delle Indicazioni nazionali per il
Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del I Ciclo d’Istruzione.
Attività di formazione e ricerca Marchio SAPERI della Regione Piemonte sulla
valutazione e miglioramento delle ISA. La rete SIRQ, nata nel 2000 a Torino (ex
art. 7 DPR 275), sostiene a livello nazionale gli Istituti scolastici nei percorsi della
gestione dei processi interni di autovalutazione, miglioramento e
rendicontazione sociale secondo le indicazioni del SNV e i principi della qualità.
Attività di formazione per:
• rafforzare l’inclusione scolastica degli alunni con spettro autistico (metodo
ABA);
• costituire un servizio di consulenza didattica (sportello autismo anche in
remoto) attraverso una formazione specifica;
• rafforzare le reti sociali che sostengono la scuola (associazioni genitori/
istituzioni/ enti locali/ servizi socio-sanitari).
Temi strategici
Percorso di formazione: “L’animatore dell’Inclusione” per docenti specializzati
sul sostegno e la promozione delle figure di coordinamento. L’attività formativa
è rivolta ad un docente specializzato per istituzione scolastica individuato dal
Dirigente Scolastico disponibile ad assumere nella propria sede di servizio
compiti di “presidio culturale, organizzativo e formativo” nel campo dei processi
di integrazione riferite in particolare al campo della disabilità.
Azione formativa di II° livello (quindi rivolta a docenti che già svolgono o
intendono svolgere funzioni di coordinamento) e si caratterizza per il forte
collegamento con obiettivi di miglioramento delle pratiche organizzative e
didattiche inclusive di ogni istituto scolastico.
Percorsi di approfondimento ed ampliamento dell’offerta formativa in rete di
scuole del territorio avvalendosi della collaborazione dell’Osservatorio
Astronomico “Gian Camillo Gloriosi” di Montecorvino Rovella abilitato alla
Ricerca Scientifica dal MIUR – COD. 59635PIB e dal Minor Placet Center (USA)
COD. 229 con cui stipulano apposita convenzione
Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Dlgs n. 81/2008.
Ampliamento delle competenze digitali e per l’innovazione didattica e
ALLEGATO n. 14
metodologica:
o
o
o
Temi strategici
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Realizzazione di percorsi formativi (learning by doing) per i docenti,
sulle didattiche innovative e la didattica per competenze.
Incentivazione del peer-tutoring tra docenti, per una condivisione delle
competenze già esistenti nel corpo docente.
Condivisione delle esperienze innovative già realizzate da singoli
docenti o in singoli consigli di classe (banca delle esperienze).
Formazione sulla sicurezza e la Privacy in rete.
Il coding e il pensiero computazionale nei percorsi disciplinari.
La condivisione e il confronto come strumento di crescita didattica.
Promozione del “code week” con creazioni di laboratori aperti al
territorio.
Introduzione e utilizzo di piattaforme digitali con app didattiche e non.
Introduzione e sperimentazione di nuovi ambienti di apprendimento
attraverso strumenti della scuola o propri (webquest, EAS, flipped
classroom, BYOD, eTwinning).
Creazione, aggiornamento e di repository d’istituto per la condivisione
del materiale prodotto.
Sperimentazione e realizzazione di filmati da condividere on-line per
attività di recupero (webinar – hangout).
Sperimentazione del linguaggio Scratch e implementazione dello stesso
sulla piattaforma arduino (robot).
Ampliamento e valorizzazione delle competenze linguistiche attraverso:
o certificazioni internazionali (Cambridge).
o C.L.I.L.
Potenziamento delle competenze base degli studenti, in particolare di lettura e
comprensione, logico argomentative e matematiche
Azioni volte al monitoraggio e alla certificazione delle competenze
Corso di aggiornamento per Dirigenti scolastici e Docenti di ogni ordine e grado,
dalla scuola primaria all'università - IL MIGLIOR SISTEMA EDUCATIVO D'EUROPA
– FINLANDIA
Attività di formazione sui rischi in web per docenti insieme a genitori e alunni
Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione promosse dal M.I.U.R. e
articolazioni territoriali e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati i
presenta e/o on line:
Autori della
formazione
Reti di scuole:
o “Ricerca metodologica-didattica, Indicazioni Nazionali 2012 [email protected]”Scuola capofila I.C. Montecorvino Pugliano
o “Rete delle sane relazioni” – Scuola Capofila: I.C. Montecorvino Pugliano
o “Centro documentazione Qualità ed eccellenza Marchio S.A.P.E.R.I.” Capofila IC “S.Tommaso d’Aquino” di Salerno
o “SIRQ” - Capofila: IC “S.Tommaso d’Aquino” di Salerno
o “LI.SA.CA” (Liberi Saperi Campania) – 30 scuole del territorio - Capofila: IC
“S.Tommaso d’Aquino” di Salerno
o CTS “IC Calcedonia” di Salerno
o CTI “IC Giovanni Paolo II” di Salerno
o “Sotto lo stesso cielo… la terra gira ma io non cado” - Scuole del territorio
con l’Osservatorio Astronomico “Gian Camillo Gloriosi” di Montecorvino
Rovella, abilitato alla Ricerca Scientifica dal MIUR – COD. 59635PIB e dal
ALLEGATO n. 14
o
o
o
Minor Placet Center (USA)
“Cantiamo e Balliamo 2.0” – Scuola capofila Liceo Musicale e Coreutico
“Alfano I” di Salerno con la partecipazione in rete del Conservatorio di
Salerno
Rete C.L.I.L. Crescere Ludicamente In Lingua - Scuola capofila “Giovanni
Paolo II” di Salerno
Scuola Secondaria I grado “Tasso” di Salerno per formazione “Metodo
ABA”
Enti pubblici o privati qualificati o accreditati:
o Polo Qualità di Napoli
o ACLE Associazione Culturale Linguistica Educational Accreditata dal M.I.U.R
(per formazione in Finlandia)
o Enti preposti alla formazione sulla sicurezza
Attività di autoaggiornamento e/o formazione on-line con attestazione finale.
La partecipazione ai corsi dovrà essere documentata e certificata: la certificazione in originale dovrà essere
presentata in segreteria per essere conservata agli atti e nel fascicolo personale. Una copia dovrà rimanere in
possesso dell’interessato.
E’ previsto un monitoraggio finale per valutare il grado di soddisfazione del personale relativamente al corso
effettuato, la qualità e l’efficacia delle attività formative svolte, con la documentazione degli esiti del
percorso formativo, la validazione delle esperienze maturate, la ricaduta sull’intera comunità scolastica e la
creazione di un portfolio personale in formato digitale del discente.
Permessi per la formazione e l’aggiornamento
Pertanto per il CCNL 2007 art. 64 i docenti hanno diritto alla fruizione di 5 giorni nel corso dell’a.s. per la
partecipazione ad iniziative di formazione con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa
vigente sulle supplenze brevi. Quindi nell’intento di favorire la partecipazione del personale scolastico alle
iniziative di formazione e aggiornamento con diritto di esonero, riconosciute dal MIUR e/o approvate dal
Collegio dei Docenti, verranno concessi permessi in misura tale da non pregiudicare l’erogazione del normale
servizio scolastico.
In caso di contemporanea richiesta da parte di più Docenti, verrà data precedenza a chi ha usufruito di minori
permessi negli ultimi due anni di servizio, compreso l’anno scolastico in corso.
ALLEGATO n. 15
Piano delle Attività di Formazione
del Personale ATA
Sulla base delle evidenze emerse nel RAV, nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni
per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF, programmate dal DSGA sentito il personale ATA,
sono state individuate le attività per il piano formativo triennale del personale non docente.
Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione
•
promosse prioritariamente dall’Amministrazione;
•
progettate in rete fra scuole, anche in collaborazione con l’Università (anche in regime di
convenzione), con gli Istituti di Ricerca e agenzie formative accreditate (Eipass, Trinity, Cambridge , ecc.),
promosse dal Miur, Usr (PNSD, Sidi), Formez,
•
•
•
Attività di autoaggiornamento
Formazione on-line con attestazione finale
Partecipazione individuale dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento progettate da
enti accreditati (la partecipazione a corsi esterni verrà garantita nella misura prevista dalla
normativa vigente)
La scuola fornisce informazioni, strumenti, risorse ed opportunità di formazione in servizio a tutti gli
operatori della scuola, utilizzando diverse fonti di finanziamento, dalle risorse PON-FSE agli altri
finanziamenti MIUR, come ad esempio la ex-legge 440 e saranno comunque realizzate nei limiti della
disponibilità finanziaria e organizzativa.
Le somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al
riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione.
Piano di Formazione
Nome del progetto
Formazione personale ATA su
competenze informatiche
avanzate
“La nuova scuola digitale”
(assistenti amministrativi)
Priorità
Definire modello organizzativo, con particolare riferimento alla
modalità di protocollazione in ingresso e in uscita, classificazione,
organizzazione in fascicoli, cartelle, assegnazione e notifica agli uffici
interessati della trattazione, invio della definizione della trattazione
all’esterno per PEO o per PEC.
Definire e codificare tutte le procedure inerenti la nuova procedura di
gestione documentale.
Centralizzare le fasi di ricezione, classificazione e assegnazione delle
comunicazioni in ingresso, seguita dalla fase di notifica di trattazione ad
opera del Dirigente Scolastico.
Saper operare con il software specifico utilizzato per attivare la
procedura dell'archiviazione e conservazione a norma e notificare,
anche in remoto.
Semplificare l'organizzazione della Pubblica Amministrazione rendendo
più agevoli e trasparenti le regole che ne disciplinano i rapporti con i
cittadini, le imprese e i suoi dipendenti.
ALLEGATO n. 15
Corsi per salvaguardare la
sicurezza a scuola (Dlgs 81/2008,
mod. e integr.) e tutelare la
privacy
(assistenti ammistrativi e
collaboratori scolastici)
Interventi formativi previsti per l’attuazione del dlgs 81/2008 sulla
sicurezza nelle scuole e specificatamente:
a) Conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza, elaborato sulla
scorta del Documento di Valutazione dei Rischi;
b) Aggiornamento e formazione delle competenze del personale in
materia di Primo soccorso e Prevenzione degli incendi;
c) Interventi formativi connessi con l’adozione del D.P.S. in attuazione
delle misure minime di sicurezza previste dal Dlgs n. 81/2008
Corso di inglese tecnico per
l’informatica
(Assistenti Amministrativi)
L’obiettivo primario e lo scopo del lavoro di traduzione/localizzazione
dei software e dei manuali d’uso è quello di fornire informazioni chiare
e precise all’utente circa l’utilizzo dei prodotti. Il testo deve essere
chiaro, fluido, privo di ripetizioni in quando il più delle volte la
traduzione letteraria risulterà impossibile.
Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre - previa autorizzazione – la libera
adesione del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione
organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.
La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è comunque
subordinata:
alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica;
alla disponibilità del personale alla partecipazione
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PTOF 2016-2019 - Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano