PREMESSA E PRINCIPI FONDAMENTALI:
CARTA DEI SERVIZI
La CARTA DEI SERVIZI si pone come strumento a tutela del diritto allo studio dei cittadini. Indica agli utenti
(alunni, genitori, docenti e non docenti) gli strumenti per conoscere il funzionamento ed il livello di qualità
dei servizi erogati.
Garantisce la trasparenza degli atti. Regola gli aspetti fondamentali dell'attuazione del diritto allo studio ed
i rapporti tra utenti e Scuola, orientandone i principi e le attività. In questa ottica, la Carta esprime la
necessità della piena collaborazione e del convinto coinvolgimento di tutti i protagonisti del processo
formativo:
la direzione della scuola
i docenti e tutti gli altri operatori della scuola
gli organi collegiali
le strutture centrali e periferiche del M.P.I.
i genitori - utenti ed i loro rappresentanti
gli alunni
gli Enti Locali
i Servizi Sanitari del territorio.
POLITICA DELLA DIREZIONE
La Qualità nella scuola ha senso solo se è Qualità per tutti i suoi allievi, nel rispetto dei fini
istituzionali. Per erogare le sue prestazioni, l'Istituto individua i seguenti principi fondamentali ai quali
intende uniformare la propria attività.
EGUAGLIANZA ED EQUITA'
L'Istituto, riconoscendosi totalmente nei principi posti alla base della Costituzione della Repubblica
(art. 3, 33 e 34), assicura l'uguaglianza di trattamento nell'erogazione del servizio scolastico, senza nessuna
discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni
psicofisiche e socio economiche.
I servizi sono erogati a tutti gli utenti secondo procedure trasparenti ed eque, che tengono conto dei
bisogni formativi dei singoli e della collettività.
1
IMPARZIALITA' E REGOLARITA'
I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità, senza
distinzione di condizione sociale, di sesso, di religione di provenienza.
Tutto il personale dovrà essere coinvolto in questa linea d'azione, superando rigide suddivisioni di ruoli e
funzioni.
OBIETTIVI
E’ impegno di questa Direzione e di tutto il personale scolastico conoscere le aspettative dei nostri
utenti (famiglie, alunni, ecc..) e questo documento intende evidenziare il nostro impegno nel cercare di
soddisfarle al meglio nel rispetto della legislazione che chiede di attuare gradualmente la Riforma scolastica
L. 53/2003, D.Legs.59/2004.
STRUMENTI
Per raggiungere questi risultati la Direzione:
istituisce un Gruppo di Lavoro per la Formazione/Qualità, che coinvolga genitori, allievi, personale
interno, organi collegiali interni per una migliore attuazione della riforma, nella soluzione dei problemi,
nelle scelte, nelle verifiche e nel miglioramento globale dei servizi e dei processi interni;
orienta tutto il sistema al miglioramento continuo.
IMPEGNO DELLA DIREZIONE
La Direzione della scuola si impegna a mettere a disposizione le risorse necessarie per la
realizzazione di questi obiettivi.
La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce
la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in presenza di rivendicazioni
sindacali, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni
contrattuali in materia.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
La scuola, si impegna , con l'apporto di tutti gli operatori scolastici, a favorire l'accoglienza dei
genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di
ingresso alle classi iniziali e ad ogni situazione di particolare rilievo. Particolare impegno è prestato per la
soluzione delle problematiche relative agli stranieri, relative ai ragazzi con disagio e difficoltà scolastiche e
relative agli alunni diversamente abili.
Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dello studente.
FLESSIBILITA'
L'Offerta formativa sarà caratterizzata da flessibilità dell'orario e del curricolo al fine di adeguare gli
interventi alle specifiche esigenze degli alunni, individualizzando il più possibile l'azione didattica per
renderla più efficace e funzionale.
2
CONTINUITA'
La scuola si impegna a garantire agli alunni il diritto ad un percorso formativo organico che gli
permetta di costruirsi una identità personale e culturale attraverso l'individuazione di obiettivi formativi
ricavati dalle nuove indicazioni ministeriali per il curricolo per il primo ciclo dell’istruzione.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta
si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna
di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio di territorialità (residenza,
domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc..)
L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono
assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di
tutte le istituzioni coinvolte, chiamate a collaborare tra loro in modo funzionale ed organico.
PARTECIPAZIONE, MIGLIORAMENTO E TRASPARENZA
Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta
dei Servizi e del P.O.F.”, attraverso una gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organi e delle
procedure vigenti nella prospettiva di promuovere realmente quella “comunità scolastica” nella quale si
attua non solo la trasmissione della cultura ma il continuo autonomo processo di elaborazione di essa, in
uno stretto rapporto con la società, per il pieno sviluppo della personalità dell’alunno nell’attuazione del
diritto allo studio (legge 53\2003 D.lgs.59). A tal fine i comportamenti dei componenti la comunità
scolastica devono mirare alla più ampia realizzazione degli standard generali di servizio dichiarato.
L’istituzione scolastica anche in collaborazione con gli Enti locali si impegna a favorire le attività
extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile,
consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. Tale uso deve
essere regolamentato da apposita convenzione.
L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si uniforma a criteri
di efficienza , di efficacia, flessibilità nell’erogazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e
dell’offerta formativa integrata.
F.to Dirigente Scolastico
Prof.ssa Paola Campagnoli
3
SOMMARIO
1 CONTESTO
1.1 I Numeri Della Scuola
pag.6
- I numeri della scuola in sintesi
pag.6
- I numeri della scuola: chi siamo
pag.7
1.2 Normativa
- POF
pag.8
1.3 Mansionario Incarichi
pag.8
- Funzioni Strumentali
pag.8
1.4 Breve Analisi Del Contesto Economico Socioculturale Del Territorio
pag.11
2 RISORSE
2.1 Risorse Finanziarie
pag.11
2.2 Risorse Strutturali
pag.11
3 ORGANIZZAZIONE
3.1 Calendario Scolastico
pag.16
3.2 Rapporti con i genitori
pag.16
3.3 Scansione giornaliera orario lezioni
pag.17
3.4 Organi Collegiali di governo
pag.17
3.5 Regolamento di Istituto
pag.19
3.6 Patto Educativo di Corresponsabilità
pag.26
3.7 Informazioni generali
pag.27
3.8 Sicurezza nella scuola: Scuola Sicura
pag.27
4 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
4.1 Visione Mission della scuola
pag.32
4.2 Linee indirizzo POF
pag.33
4.3 Organizzazione per il curricolo: schema generale
pag.35
4.4 Obiettivi Formativi
pag.38
4.5 Tempo Scuola: curricolo studio
pag.42
4
4.6 Piano Nazionale Scuola Digitale Azione Scuol@ 2.0
- Progetti Istituto
pag.42
pag.43
4.7 Piano per l’Inclusività (PAI)
pag.49
4.8 Compensazione, Recupero, Potenziamento
pag.50
4.9 Attività di Socializzazione, Integrazione e recupero di Alunni certificati
pag.51
4.10 Competenze attese
pag.51
4.11 Area Cognitiva: contenuti
pag.52
4.12 Verifiche
pag.52
4.13 Integrazione, Sostegno, DSA, BES consolidamento e potenziamento
pag.52
4.14 CTP
pag.53
4.15 Alunni diversamente abili
pag.53
4.16 Scuola in Ospedale
pag.54
4.17 Piani di Lavoro Annuali di classe
pag.54
4.18 Valutazione
pag.54
4.19 Modalità di comunicazione POF
pag.57
4.20 Archiviazione della documentazione e registrazioni
pag.57
5 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
5.1 Piani, di formazione e aggiornamento di Istituto
pag.57
Scuola “Francesco Montari”
5
1 CONTESTO
1.1 I NUMERI DELLA SCUOLA
Scuola Secondaria di primo grado “Francesco Montanari”
Presidenza – Segreteria: Via D.Pietro N.4 Mirandola (Mo)
Tel: 0535/ 21187
Fax: 0535/24014
E-mail: [email protected]
Sede di Mirandola Via D.Pietri N.4
Sede di S. Martino Spino
Tempo normale
Tempo normale
Sezioni: A,B,C,D,E,F,G,H,I,3L.
Sezioni: S
Classi 28
Classi 3
Utenza ragazzi. 666
Utenza ragazzi N.46
Scuolabus
Scuolabus
Nella sede di Mirandola dall’a.s. 2007-2008, è attivo il CTP (centro territoriale permanente per
l’Istruzione e la formazione in età adulta)
I NUMERI DELLA SCUOLA….in sintesi
Alunni n. 712
Complessivamente, nelle due sedi ci sono:
Docenti n. 76
Educatori 11
Mediatori culturali 2
Assistenti amministrativi: n. 6
Collaboratori scolastici n. 11
6
I NUMERI DELLA SCUOLA: chi siamo
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Paola Campagnoli
Il Dirigente scolastico riceve famiglie (previo appuntamento telefonico)
Vicario Prof.ssa Loretta Rebecchi (previo appuntamento telefonico)
Direttore amministrativo: Dott.ssa Loredana Pennisi
La segreteria è aperta al pubblico:
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.45 alle ore 8.15 e dalle ore 11.00 alle ore 13.00
al Martedì e al Giovedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00
al Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00
Assistenti amministrativi: Anna Rita Bonini, Calzolari Paola, Cecilia Miele, Leoni Giovanna, Stabellini Rita.
Collaboratori del
Dirigente Scolastico:
Funzioni strumentali:
Collaboratori scolastici
Coll. del Dirigente con funzione Vicaria: Prof.ssa Rebecchi Loretta
Referente succursale S.Martino S.: Prof.ssa Gabriella Reggiani
Gestione POF
Prof.ssa Piva Sandra
Informatica
Prof. Giacomo Dalseno
Disagio e Handicap
Prof.ssa Levratti Eugenia
C.T.P
Prof. Tonolo Renzo
D.S.A
Prof.ssa Antonella Verri
Stranieri /alfabetizzazione
Prof.ssa De Matteo Cristina
Autieri Maria, Barbieri Claudia, Di Martino Rosa, Fabbri Erika,(San Martino),
Ferrarini Valter, Masitti Teresa, Pascarella Nunzia, Po Morena, Scibelli Elena,
Scopazzo Lucia, Terragno Roberto, Vicenzi M. Cristina, Zaccariello Luisa
7
1.2 NORMATIVA
P.O.F.
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Il P.O.F. cioè il Piano dell'Offerta Formativa è il documento di identità della scuola; partendo dall'analisi dei
bisogni e dalle caratteristiche socio- ambientali del territorio e tenendo conto delle competenze
professionali dei docenti esso:
- definisce i percorsi di flessibilità didattica e organizzativa;
- accresce la responsabilità di chi vive e opera a scuola;
- assicura la coerenza e l'integrazione di tutte le scelte e le iniziative.
Il suo scopo principale è quello di definire le caratteristiche specifiche della scuola e di fornire le necessarie
informazioni alle famiglie, agli Enti locali e a tutti i soggetti con i quali la scuola si trova ad operare.
Il P.O.F. viene redatto dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto: il documento illustra la
struttura, l'organizzazione della scuola, i progetti e le attività che vi si svolgono e i servizi offerti
Nell’attuazione del P.O.F. la Scuola Secondaria di 1° grado “F. Montanari” rispetta ed applica le normative
vigenti emanate dal MPI e dagli altri Uffici ad esso collegati che regolano l’attività della scuola pubblica
italiana.
1.3 MANSIONARIO DEGLI INCARCHI FUNZIONI STRUMENTALI
F.S. POF
Responsabile : Piva Sandra
Collaboratore del responsabile: prof.ssa Martini Giuseppina
Definizione linee generali POF a.s. 2013-2014
Aggiornamento e stesura in cartaceo, CD, Organizzazione ipertestuale POF
Predisposizione autovalutazione d’Istituto
Collaborazione per stesura scheda illustrativa e contabile delle attività del piano annuale
Definizione e raccolta dei Progetti (Ambiente, Informatica, Scuola aperta…)
Predisposizione dei questionari relativi a gite e viaggi di istruzione
Tabulazione dati relativi alla autovalutazione di Istituto
F.S. C.T.P
Responsabile: Renzo Antonio Tonolo
elaborazione, per i corsi di alfabetizzazione e di licenza media, dell’annuale indagine statistica (voci
da rilevare e tabulare: composizione dei livelli del Q.C.E.R; presenza M/F, paesi di provenienza;
competenze informatiche; etc.), che “fotografa” il C.T.P. di Mirandola;
predisposizione di un piano di inserimento/integrazione, rivolto alle Scuole Medie dell’Area Nord,
per disciplinare gli eventuali passaggi di studenti presso il CTP di Mirandola;
elaborazione di percorsi formativi semplificati, nei vari ambiti disciplinari, finalizzati alla
preparazione degli esami di licenza media;
elaborazione delle prove d’esame A2, per minori, del Q.C.E.R., secondo il modello di cui all’articolo
9 del Decreto Maroni - Gelmini del 4 Giugno 2010, al fine del rilascio del «Permesso di soggiorno Ce
per soggiornanti di lungo periodo»;
elaborazione delle prove d’esame dei vari livelli del Q.C.E.R. di fine percorso formativo, per la rete
dei CTP della Provincia di Modena;
8
preparazione della modulistica della sicurezza a scuola, organizzazione del piano di evacuazione per
il corrente anno scolastico;
relazioni/sinergie con il territorio locale e le istituzioni operanti nell’ambito della formazione degli
adulti (Coop “La mano sul Berretto”, Associazioni del Volontariato, Caritas, Amministrazione
Comunale, etc.)
F.S. ALUNNI DSA
Responsabile : Antonella Verri
Collaboratori del responsabile:Prof.sse Anna Perretta /Elisa Golinelli
Promuove ed organizzazione dei corsi di formazione su software specifici per i DSA rivolti ai
docenti, agli studenti e ai genitori.
Cura i rapporti con le famiglie e coordina i contatti con le ASL e le associazioni sul territorio;
Partecipa alla formazione delle classi;
Supporta i docenti nella compilazione dei PDP e si rende disponibile per cercare di risolvere
eventuali problematiche.
Comunica e attiva le necessarie procedure da adottare per l’esame di stato;
F.S. INFORMATICA
Responsabile: Giacomo Dalseno
Collaboratore del responsabile: prof. Pollastri Gabriele
Raccordarsi con gli esperti esterni per la manutenzione delle attrezzature (Segnalazione per
l’acquisto di materiali per le postazioni )
Gestire le comunicazioni digitali della scuola e all’esterno tra scuole, aziende e consulenti per la
manutenzione
Gestire la banca dati Multimedialità in collaborazione con docenti e consulenti per la
manutenzione
Promozione dell'uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica e consulenza ai docenti per
la conoscenza e l’uso delle strumentazioni informatiche.
Coordinazione delle attività di ricerca finalizzate alla sperimentazione delle nuove tecnologie,
favorire momenti di formazione comune, di confronto e scambio di esperienze e materiali.
Collaborazione con il Capo di Istituto e con il DSGA; gestione, implementazione e pubblicazione
dati inerenti tutte le attività della scuola;
Gestione sito web dell’Istituzione Scolastica assicurandone il continuativo aggiornamento di
pubblicazione di atti e documenti in applicazione al processo di dematerializzazione e
digitalizzazione in atto nella pubblica amministrazione;
Coordinamento e gestione delle attività dei laboratori informatici e classi digitali,
collaborazione per l’assistenza tecnica con le ditte abilitate ed individuate per la manutenzione
degli stessi;
Gestione delle risorse informatiche dell’Istituto, hardware e software;
supporto ai docenti per utilizzo registri elettronici con il prof. Pollastr;i
Verifica e coordinamento delle strumentazioni informatiche in dotazione alla scuola:
segnalazione di eventuali problemi, proposte per il potenziamento e l’utilizzo dei laboratori
con Pollastri
9
F.S. HANDICAP E DISAGIO
Responsabile: Levratti Eugenia
Coordinamento e conduzione gruppo di lavoro docenti sostegno ed educatori assistenziali;
Indicazioni per la conduzione e la elaborazione delle prove Invalsi classi prime e terze;
Partecipazione agli incontri territoriali e con referenti ASL ( organizzazione e monitoraggio)
Aggiornamento fascicoli personali alunni disabili;
Partecipazione a incontri di continuità tra i vari ordini scolastici per l’ingresso e l’uscita degli
alunni disabili;
Elaborazione di un sito dedicato per la collocazione di buone prassi, leggi, moduli, per
attingere materiale didattico, per spunti di riflessione pedagogica e
psicologica: http://sostegnoutility.weebly.com.
Gestione e organizzazione della biblioteca per l’handicap il cui elenco compare nel sito “weebly
sostegno utility”
F.S. STRANIERI
Responsabile: Prof.ssa De Matteo Cristina
Collaboratore del responsabile: prof.ssa Negrelli Olga
Incontri pomeridiani con la commissione e i docenti che gestiscono i corsi ;
Passaggio di informazioni sui singoli ragazzi inerenti i livelli di formazione iniziali per costituire la
mappatura dei bisogni, collaborazione con i C.di C.;
Collaborazione con l’insegnante funzione strumentale del CTP per ogni aspetto che riguarda gli obiettivi
da raggiungere e condivisione di proposte ;
Formazione dei gruppi di livello destinati ai corsi di alfabetizzazione di fascia A e fascia B per gli alunni
stranieri che frequentano in orario a.m e p.m attraverso la somministrazione e seguente valutazione di
appositi test;
Coordinamento con Enti Locali e/o altre Istituzioni;
Predisposizione della documentazione necessaria per adempiere i vari compiti: stesura orari, calendari,
modulistica da distribuire e controllarne il recupero per la partecipazione ai corsi pomeridiani di
fascia B;
Predisposizione di documenti di valutazione degli alunni e consegna degli stessi ai coordinatori dei
consigli di classe a seguito di analisi della situazione e formulazione di giudizio condivisi;
Incontri con i rappresentanti dell’Istituzione Area Nord preposti alla comunicazione dell’assegnazione
oraria destinata ad interventi di alfabetizzazione e mediazione linguistico -culturale a sostegno degli
alunni stranieri a.s. 2013-2014 e alla rendicontazione del progetto;
Partecipazione attiva ad incontri elaborazione e condivisione di progetti afferenti al contrasto del
disagio e della dispersione scolastica.
Verbalizzazione dell’attività e relazione finale;
Le Funzioni Strumentali e il Dirigente Scolastico costituiscono il GLI (Gruppo di lavoro per
l’inclusione scolastica)
10
1.4 BREVE ANALISI DEL CONTESTO ECONOMICO SOCIO
CULTURALE DEL TERRITORIO
Il comune di Mirandola si trova in provincia di Modena. E’ un centro economico d’importanza nazionale. Il
recente sviluppo economico del comune di Mirandola è stato favorito dall’apertura di stabilimenti operanti
nell'ambito del biomedicale come autotrasfusione, rene artificiale, emodialisi. Contemporaneamente il
comune ha avuto una forte espansione urbanistica, soprattutto verso San Giacomo Roncole e Cividale. Il
comune di Mirandola è altresì un polo scolastico di grande interesse in quanto è riuscito ad affiancare ai
vecchi istituti, scuole rispondenti alle nuove necessità.
2 . RISORSE
2.1 RISORSE FINANZIARIE
Fondo dell'Istituzione Scolastica
Amministrazione Comunale
Fondi dell'Autonomia
Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola
Finanziamenti ministeriali da progettazione
Contributi dei genitori
Sostegno economico al P.O.F. da parte delle famiglie
Nei primi giorni di scuola le famiglie versano un contributo fissato dal Consiglio di Istituto. Questo
importo comprende la quota assicurativa obbligatoria e il contributo volontario che viene chiesto
liberamente ad ogni famiglia.
2.2 Risorse strutturali
Docenti anno scolastico 2013 / 14
LETTERE
MATEMATICA
INGLESE
ALDROVANDI SILVIA
BORTOLI GABRIELLA
CALZOLARI MAURO
GOLINELLI ELISA
GORNI BARBARA
MALLOZZI MONICA ANNA
MARTINI GIUSEPPINA
MONTAGNA MARINA
NAVARRA ROSA
NEGRELLI OLGA
PALTRINIERI OSCAR
PALTRINIERI ROBERTA
PIVA SANDRA
POLLASTRI GABRIELE
REBECCHI LORETTA
RIZZOTTI CARLA
SANDONA’ MARIA GIULIA
BERGAMINI GIOVANNA
CALASSO CONCETTA
CILIA ANNA
GAVIOLI LAURA
GUIGLI LORETTA
MANFREDI GIOVANNA
MAZZONI LILIA
MESCHIARI SIMONA
REGGIANI GABRIELLA
TABACCHINI PAOLA
BASSI MARINA
BRAGHIROLI CHIARA
DI ROSA SARA MARIA
GABRIELLI ANNA MARIA
ROSSI PAOLA
TOMASELLO ANNA
11
SILVESTRI ALESSANDRA
VERRI ANTONELLA
FRANCESE
DE MATTEO CRISTINA
GABRIELLI CARLA
PUTTILLI MARIA
SALAMONE CONCETTA
ED.MUSICALE
GUERZONI CHIARA
MAINI ANDREA
MENGOLI GIORGIO
PELLACANI ANGELA
SOSTEGNO
BACCHELLI DANIELA
BOCALE MARIA CARMELA
CAPUTO FRANCESCO
CASONI SERENA
CATINO VINCENZO
CUSMANO DOMENICA
FAVICCHIA MARIA MADDALENA
FONTANA ROSSANA
CTP
RAOSA WALTER
RAZZABONI RENATA
FASANO ALFONSO
TONOLO RENZO ANTONIO
USUARDI PAOLO
ED.TECNICA
DALSENO GIACOMO
DIFILIPPO MIRIAM
EVANGELISTA ALBINA
MAINI ROBERTO
PARESCHI STEFANO
ED.FISICA
CAVAZZA ANNA
ED. ARTISTICA
BACCARO MARIA
BEDENDI DANIELA
BRUNO CECILIA
MORSELLI MONICA
D’ONOFRIO POMPEO
GRUPPIONI DANIELA
LEONELLI CRISTIANO
EDUCATORI
FERRARI MANLIO
MANTOVANI STEFANO
RELIGIONE
FABBRI GIULIANO
ALFABETIZZAZIONE
LETTERE
INGLESE
MATEMATICA
MAESTRO
MAESTRO
Allegato 2
Incarichi e commissioni anno scolastico 2013-2014
INCARICO
DOCENTI
Segretario del Consiglio di Istituto
Manfredi Giovanna
Segretario del Collegio dei Docenti
Verri Antonella
Coll. del preside con funzione Vicaria
Loretta Rebecchi
F. S. Gestione P.O.F.(con collaboratore)
Piva Sandra (FS) - Martini
Giuseppina (collaboratore)
F. S. Disagio e Handicap (con collaboratori)
Levratti Eugenia (FS)/ Laura ValloElisa Tralli (collaboratori)
F. S. Informatica – Sito web con collaboratori
Giacomo Dalseno (FS)-Pollastri
Gabriele (collaboratore)
Tonolo R.
F.S. CTP
FS Verri Antonella /Collaboratori:
FS per i DSA con collaboratori
12
Perretta -Golinelli Elisa
– Calendario impegni scolastici e comunicazione in
rete con gli insegnanti
Pollastri Gabriele
Referente succursale di San Martino Spino
Reggiani Gabriella
Incaricato gestione orario supplenze
Manfredi-DiFilippo
n°31 docenti
Coordinatori dei Consigli di Classe
(vedi allegato)
n°31 docenti
Segretari dei Consigli di Classe
(vedi allegato)
Comitato di Valutazione per le immissioni in ruolo
Calzolari, Braghiroli, Sandonà
Commissione premi e borse di studio
DS – DSGA -Leonelli- MantovaniFabbri;
Di Matteo Cristina
FS Stranieri (con collaboratore)
Collaboratore: Negrelli Olga
Commissione acquisti, collaudi, discarico beni
Dalseno- Cilia
a) Canale audiovisivo scolastico
b) Referente esami classi terze per
documentazione
Commissione orari delle lezioni – Esami
Maini Andrea
Manfredi- Di Filippo
DS- Funzioni strumentali
Commissione disciplinare
Referenti sedi
Collab. scol. (n.1)Sig.ra Lucia
Commissione BES (GLI)
DS-Funzioni strumentali e
Collaboratori Preside
Cilia Anna – Laura Gavioli
Orientamento
Coordinatori
INCARICO
DOCENTI
Lettere (segretario)
Pollastri Gabriele
Lettere classi prime
Guerzoni
Lettere classi seconde
Negrelli
13
Lettere classi terze
Martini Giuseppina
Lingue straniere
Braghiroli-De Matteo
Scienze e matematica
Cilia
Arte e immagine
Baccaro
Musica
Mengoli
Tecnologia
Dalseno
Scienze motorie
Gruppioni
Religione
Mantovani
Biblioteca alunni
Negrelli- Montagna
Laboratorio scienze
Bergamini Giovanna
Laboratorio musica
Maini Andrea
Laboratorio informatico
Dalseno Giacomo
Palestra
Leonelli Cristiano
Ed. ambientale – Ed. salute
Reggiani Gabriella
Giochi matematici
Cilia Anna
Referenti Campus biomedicale
Guigli- Meschiari
Viaggi e visite d’istruzione
Rossi Paola
Preside- Loretta RebecchiServizio prevenzione e protezione: pronto soccorso Reggiani Gabriella-ManfrediMorselli-Leonelli– antincendio.
Vicenzi (collaboratore)
1. Bergamini Giovanna
2. Guigli Loretta
(referente generale)
3. Eugenia Levratti
4. Gabriella Reggiani
5. Morselli Monica
6. Martini Giuseppina
Referenti Progetto IRIDE
14
Coordinatori e segretari
Classe Coordinatore
Segretario
1^A
Puttilli Maria
Ferrari Manlio
1^B
Gavioli Laura
Salamone Maria Concetta
1^C
Mazzoni Lilia
Guerzoni Sara
1^D
Guigli Loretta
Fontana R.
1^E
Tabacchini paola
Baccaro Maria
1^F
Meschiari Simona
Pellacani Angela
1^G
Calasso Concetta
Gruppioni Daniela
1^H
Bergamini Giovanna
Leonelli Cristiano
1^I
Perretta Anna
Bassi Marina
1^S
Gorni Barbara
Maini Roberto
2^A
Cilia Anna
Dalseno Giacomo
2^B
Piva Sandra
Maini Andrea
2^C
Gabrielli A.M.
D’Onofrio Pompeo
2^D
Negrelli Olga
Gabrielli Carla
2^E
De Matteo M.Cristina
Vallo Laura
2^F
Rebecchi Loretta
Rossi Paola
2^G
Pollastri Gabriele
Braghiroli Chiara
2^H
Bortoli Gabriella
Fabbri Giuliano
2^I
Manfredi Giovanna
Di Filippo Miriam
2^S
Reggiani Gabriella
Cavazza Anna
3^A
Martini Giuseppina
Bruno Cecilia
3^B
Golinelli Elisa
Tomasello Anna
3^C
Verri Antonella
Verri Antonella
3^D
Montagna Marina
Vallo Laura
3^E
Silvestri Alessandra
Levratti Eugenia
3^F
Calzolari Mauro
Morselli Andrea
15
3^G
Rizzotti Carla
Pareschi Stefano
3^H
Aldrovandi Silvia
Mengoli Giorgio
3^I
Sandonà Maria Giulia
Morselli Monica
3^L
Navarra Rosa
Di Rosa
3^S
Paltrinieri Roberta
Guerzoni Chiara
3. ORGANIZZAZIONE
3.1 CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio delle lezioni 16 settembre 2013
FESTIVITA'
Termine Lezioni: 7 Giugno 2014
1° novembre 2013 (Festa dei Santi)
2 novembre 2013 sospensione lezioni calendario regionale
8 dicembre 2013 (Immacolata)
24 Dicembre 2013 al 6 Gennaio 2014 (vacanze Natalizie)
17 Aprile 2014 al 22 Aprile 2014(Vacanze Pasquali)
25 Aprile 2014 ( Ricorrenza della liberazione )
1 maggio 2014 (Festa del Lavoro)
16 maggio 2014 Festa del Patrono
2 giugno 2014 Festa della Repubblica
Chiusura uffici di segreterie in giornate prefestive e/o di sospensione delle lezioni:
tutti i sabati da luglio ad agosto 2014
3.2 RAPPORTI CON I GENITORI
I rapporti con i genitori si baseranno sulle seguenti fasi:
 Ricevimento individuale settimanale da parte dei Docenti;
 Due ricevimenti generali di tutti i Docenti;
 Incontri per i genitori delle classi terze per l'illustrazione dei consigli orientativi (individualmente);
 Incontri periodici con i rappresentanti eletti nei Consigli di Classe;
 Appuntamenti per la consegna delle schede;
 Altri incontri periodici con il comitato genitori per l'organizzazione di particolari attività;
 Incontri di sviluppo di eventuali progetti specifici rivolti ai genitori;
 Eventuali assemblee di classe.
16
3.3 SCANSIONE GIORNALIERA ORARIO DELLE LEZIONI
Sede di Mirandola
Sede di S. Martino Spino
1° ora
8.10
9.10
1° ora
8.10
9.10
2° ora
9.10
10.10
2° ora
9.10
10.10
Intervallo
10.10
10.20
Intervallo
10.10
10.20
3° ora
10.20
11.20
3° ora
10.20
11.20
4° ora
11.20
12.15
4° ora
11.20
12.15
5° ora
12.15
13.10
5° ora
12.15
13.10
N.B. Il Calendario annuale degli impegni dei Docenti è consultabile presso l'Ufficio di Presidenza e in tutte le
aule insegnanti delle tre sedi, presso i collaboratori scolastici
3.4 GLI ORGANI COLLEGIALI DI GOVERNO
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche
Organo collegiale
Consiglio d’Istituto
Composizione
Funzioni
Dirigente scolastico
Adotta il POF elaborato dal Collegio docenti
8 docenti
Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo
8 genitori
Stabilisce come impiegare le risorse finanziarie
2 personale ATA
Adotta il regolamento interno dell’istituto
Decide in merito alla partecipazione dell’Istituto ad attività culturali,
sportive e ricreative
Dirigente scolastico
DSGA
Giunta esecutiva
1 docente
Ha il compito di proporre al Consiglio d’Istituto il programma delle
attività finanziarie, accompagnato da
una relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei
revisori
2 genitori
1 personale ATA
17
Dirigente scolastico
elabora il POF
tutti i docenti
dell’istituto
cura la programmazione dell’azione educativa
Collegio docenti
formula proposte al DS per la formazione e composizione delle classi,
la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre
attività scolastiche
valuta periodicamente l’andamento dell’attività scolastica
provvede all’adozione dei libri di testo
Consiglio di classe
Tutti i docenti della
classe
4 genitori
formula al Collegio proposte in ordine all’azione educativa e didattica
agevola i rapporti fra docenti, genitori e studenti
prende provvedimenti disciplinari a carico degli studenti
Eletti Consiglio di Istituto:
Genitore Sig. Bignardi Stefania
Docente, prof.ssa Manfredi Giovanna
Genitore Sig. Lodi Carmen
Docente, prof. Pollastri Gabriele
Dirigente Scolastico Campagnoli Paola
Docente, prof.ssa Verri Antonella
Genitore, Sig. ra Tommasini Raffaella
Docente, prof.ssa Bassi Marina
Genitore, Sig. Pollastri Paolo
Docente, prof. Giacomo Dalseno
Genitore, Sig. Bergamini Marco
Docente, prof.ssa Reggiani Gabriella
Genitore, Sig. Marletta Salvatore
Docente, prof.ssa Negrelli Olga
Genitore, Sig. Pivetti Paolo
Docente, Prof. Catino Vincenzo
Genitore, Sig. Ferraresi Andrea
Personale A.T.A. Sig.ra Miele Cecilia
Personale A.T.A, Sig.ra Scopazzo Lucia
COMITATO GENITORI. L’assemblea, con statuto proprio, è costituita dai rappresentanti di classe
regolarmente eletti. Il Consiglio Direttivo è eletto all’inizio di ogni anno scolastico dai rappresentanti di
classe. I genitori partecipano alla formazione culturale ed educativa dei ragazzi della nostra scuola con
iniziative di educazione alla solidarietà, alla difesa dei diritti fondamentali dell’uomo e al piacere del
leggere. Con i proventi delle varie attività ha acquistato libri di narrativa per la biblioteca dei ragazzi e
mantiene in vita un’adozione a distanza.
Presidente Comitato genitori: Sig. Bergamini Marco
18
3.5 REGOLAMENTO DI ISTITUTO
DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI
L'alunno ha il diritto:









al rispetto della propria dignità di persona e della propria libertà di coscienza;
alla sicurezza,alla uguaglianza ed imparzialità
alla fruizione delle strutture, attrezzature e strumenti della Scuola
ad una informazione completa e trasparente
ad una formazione qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di
ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee;
di essere informato sulle decisioni e norme che regolano la vita della Scuola;
ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di autovalutazione che
lo conduca ad individuare i propri punti forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento;
alla riservatezza;
gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alle quali
appartengono
L'alunno ha il dovere:
 di conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;
 di partecipare in modo continuo e regolare allo svolgimento delle attività educative ed assolvere
assiduamente agli impegni di studio;
 di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate da regolamento; di utilizzare
correttamente le strutture, gli strumenti e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in
modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola;
 di avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale ATA, dei loro compagni lo
stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi
 di rendere accogliente l'ambiente scolastico e di averne cura costantemente.
Norme di comportamento
Art. 1- INGRESSO, USCITA, INTERVALLO
 L’ingresso degli alunni a scuola è annunciato dal suono di una prima campana; essi, ordinatamente,
si recheranno alle proprie aule , dove troveranno ad attenderli gli insegnanti della prima ora di
lezione. L’inizio effettivo delle lezioni avverrà cinque minuti dopo. Al martedì o al giovedì
pomeriggio le lezioni inizieranno dopo un intervallo di 65 ( 60 a S. Martino) minuti per tutte le
classi; gli alunni delle classi prime svolgeranno i laboratori del pomeriggio.
 Le uscite anticipate saranno consentite solo in casi di estrema necessità e possibilmente durante i
cambi d’ora; i ragazzi verranno affidati esclusivamente ai genitori o a persona adulta con delega
scritta dai genitori stessi o da chi ne fa le veci. Per l'uscita anticipata verrà compilato l'apposito
modulo sul libretto delle giustificazioni oppure potrà essere firmata dal genitore ( o da chi ne fa le
veci) sul registro di classe.
 Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avverrà sotto la vigilanza degli insegnanti dell’ultima
ora, che li accompagneranno in ordine fino all’atrio della scuola o della palestra, dove la classe
potrà essere sciolta.
 La durata dell’intervallo sarà di dieci minuti , si svolgerà fuori dalle aule, dove le finestre verranno
aperte per il ricambio dell’aria; la porta della classe dovrà essere chiusa.
Art. 2 – RITARDI
 Gli alunni in ritardo rispetto l’orario di entrata dovranno essere muniti di giustificazione o si
presenteranno nell’atrio della scuola accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci.
19
 Per i ritardi continuativi, dovuti ad un servizio pubblico, deve essere fatta comunicazione scritta, da
parte di un genitore, in Segreteria, con l’indicazione dell’effettivo orario di arrivo del pullman.
 In caso di ritardi ingiustificati, gli alunni verranno comunque ammessi in classe; dovranno poi
presentare la relativa giustificazione il giorno successivo. In caso di reiterati ritardi, verranno
convocati i genitori tramite lettera.
Art. 3 – ASSENZE
 Gli alunni, al rientro dopo un periodo di assenza, verranno ammessi esibendo la giustificazione dei
genitori o di chi ne fa le veci, sottoscritta con firma autografa e corrispondente a quella depositata
presso la segreteria della scuola e riportata anche sul libretto medesimo; le giustificazioni delle
assenze verranno vagliate e firmate dal Dirigente Scolastico o dall’insegnante della prima ora di
lezione.
 Dopo quattro assenze, la quinta (come pure la decima, la quindicesima, etc…) dovrà essere
giustificata personalmente dai genitori.
 Per le malattie che abbiano causato assenze di oltre cinque giorni consecutivi (domenica
compresa) si dovrà presentare un certificato medico in cui è indicato che l’alunno può riprendere la
frequenza scolastica.
 Per le assenze non giustificate entro tre giorni, verrà mandato avviso con lettera a casa con la
comunicazione di giustificare personalmente a scuola l’assenza.
 Le assenze lunghe per viaggi o motivi famigliari vanno comunicate al dirigente scolastico e
soprattutto ai docenti della classe.
 Assenze corsi di recupero sono gestite dai singoli insegnanti
 Le assenze superiori a 50 giorni determinano l’invalidazione dell’anno scolastico
 Ad eccezione di assenze per malattia grave o casi particolari che possono avere la deroga del
Consiglio di Classe.
Art. 4 – VIGILANZA
 La scuola assicura la regolarità del servizio. In occasione di scioperi o assemblee sindacali del
personale, l’ingresso posticipato, l’uscita anticipata o l’eventuale sospensione del servizio verranno
resi noti alle famiglie tramite comunicazione scritta, almeno tre giorni prima della sospensione
prevista. Detta comunicazione dovrà essere sottofirmata con firma autografa dei genitori ( o di chi
ne fa le veci) e restituita al coordinatore della classe. In caso contrario, gli alunni dovranno
rispettare l’orario normale.
 I collaboratori scolastici ( personale ausiliario), investiti di compiti di sorveglianza ai fini preventivi
ed educativi: collaboreranno a vigilare sulle classi durante il cambio degli insegnanti e durante la
loro eventuale assenza; controlleranno l’uscita dei ragazzi per l’uso dei servizi igienici; si
occuperanno in modo speciale degli alunni affidati, in casi di particolari necessità, alla loro
sorveglianza; si adopereranno affinché il personale estraneo alla scuola non circoli senza
autorizzazione; dovranno garantire presenza costante.
 La scuola inizia alle 8,10 e i genitori sono tenuti a mandare i figli a scuola per questo orario. Si fa
riferimento al successivo articolo 5 per quanto riguarda il comportamento.
 Gli alunni che raggiungono la scuola con le biciclette, dovranno depositarle negli spazi predisposti
in modo ordinato , tenendo presente che devono essere assicurate con congegni a chiave.
Art. 5 - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
 La Direttiva Ministeriale del 30 Novembre 2007 cita all’art. 3:
….gli studenti, i docenti o altri soggetti della comunità scolastica che vorranno scattare delle fotografie o
effettuare registrazioni audio o video all’interno delle istituzioni scolastiche, con il proprio telefono cellulare
20
o altri dispositivi, e successivamente utilizzare, divulgare, inviare i dati personali acquisiti sono obbligati a
porre in essere due adempimenti:
A – si deve informare la persona interessata circa:
 le finalità e le modalità del trattamento che si intende effettuare in relazione a tali dati;
 i diritti di cui è titolare in base all’art. 7 del Codice , quali, ad esempio, il diritto di ottenere la
cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei dati personali;
 gli estremi identificativi di colui che usa il telefono cellulare o altri dispositivi per raccogliere i dati.
B- deve acquisire il consenso espresso dell’interessato.
 Nel caso in cui il trattamento riguardi dati di tipo sensibile, occorre acquisire il consenso in forma
scritta, fermo restando il predetto divieto di divulgare i dati sulla salute.
 L’inosservanza dell’obbligo di preventiva informativa all’interessato, riguardante l’acquisizione o la
divulgazione di immagini, filmati o registrazioni vocali comporta il pagamento di una sanzione
amministrativa che va da un importo minimo di 3.000 euro sino ad un massimo di 18.000 euro
ovvero, in caso di dati sensibili o di trattamenti che comportino situazioni di pregiudizio, di grave
detrimento anche con eventuale danno, la sanzione va da un minimo di 5.000 euro sino ad un
massimo di 30.000 euro (cfr. art. 161 del Codice)….
 Essendo la Scuola un luogo di formazione e di educazione, finalizzato alla crescita della persona in
tutte le sue direzioni, poiché spetta alla famiglia la responsabilità della educazione primaria dei
propri figli, si ritiene indispensabile la collaborazione Scuola – Famiglia per il rispetto delle
seguenti regole comportamentali.
A tal riguardo si ribadisce che il diario e il libretto personale dello studente sono strumenti
fondamentali di comunicazione Scuola-famiglia e di lavoro, pertanto gli alunni sono tenuti a
mantenerli in ordine e farli firmare ai genitori ogni qualvolta sia richiesto.
Il Consiglio di classe si riserva di accettare o di chiedere di sostituire il Diario scolastico degli alunni
se considerato non adatto all’attività scolastica.
 L’ abbigliamento deve essere consono all’ambiente scolastico
 Il comportamento degli alunni durante l’ingresso a scuola , l’uscita, le visite d’istruzione, la
permanenza in classe e gli spostamenti nei vari laboratori e palestra , dovrà essere responsabile e
rispettoso verso i compagni e gli ambienti e verso tutto il personale in servizio e verso gli estranei
 In particolare si raccomanda di non correre, non spingersi lungo le scale, non urlare né parlare in
modo sguaiato e/o scorretto.
 In caso di mancato rispetto delle regole durante l’uscita da scuola o durante gli spostamenti,
l’insegnante provvederà a correggere il comportamento degli alunni secondo le indicazioni della
programmazione educativa concordata dal Consiglio di Classe.
 La partecipazione degli alunni sarà obbligatoria , oltre che alle lezioni, anche a tutte le altre attività
che verranno svolte nel contesto della programmazione scolastica.
 Gli alunni avranno cura di rispettare l’edificio scolastico, le attrezzature, gli arredi della scuola, i
propri libri e gli oggetti dei compagni. E’ severamente proibito attaccare gomma da masticare
sotto i banchi e le sedie. Di eventuali danni dovranno rispondere coloro che li hanno provocati o
pulendo personalmente o riparando o risarcendo il danno .
 Gli alunni non potranno sporgersi dalle finestre o dalle balconate interne all’edificio, né lanciare
oggetti o altro materiale.
 Non è permesso sporcare l’aula con carta o altri rifiuti, scarabocchiare o incidere i banchi, le porte
e i muri. E’ compito degli insegnanti e della famiglia collaborare per educare i ragazzi a
mantenere puliti gli ambienti scolastici e le aree esterne di pertinenza.
 L’accesso ai servizi igienici è consentito durante l’intervallo e singolarmente nei cambi d’ora o
durante le lezioni , chiedendo il permesso all’insegnante. Sarà compito del Consiglio di Classe,
tramite controlli, evitare uscite troppo frequenti o abusi.
 E’ vietato portare a scuola oggetti estranei all’uso scolastico (ad esempio giochi , penne laser,
coltellini ed altri oggetti da taglio o da punta ), tali da creare distrazione personale e collettiva nelle
ore di lezione o da causare rischi per l’incolumità dei compagni di classe e/o del personale. Gli
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insegnanti ritireranno tali oggetti e li restituiranno soltanto ai genitori.
Non è consentito l’uso del telefono cellulare nell’edificio scolastico; per le comunicazioni urgenti e
inderogabili con le famiglie, gli alunni potranno utilizzare il telefono fisso della Scuola.
 Le persone che riceveranno libri in prestito saranno responsabili della loro diligente conservazione.
Chiunque smarrirà o danneggerà opere ricevute in prestito, sarà tenuto a risarcire il danno
arrecato.
 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica . Ai sensi del
D.P.R. n. 249 del 24 Giugno 1998, la responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere
sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni
 Il comportamento negativo nei confronti del personale adulto della scuola e dei compagni, è
punito per decisione del Dirigente Scolastico , su proposta del Consiglio di Classe, a maggioranza,
con la sospensione, in proporzione del danno arrecato, per far riflettere i ragazzi sugli errori
commessi e tutelare i diritti dei compagni.
In caso di gravi e o reiterate infrazioni disciplinari, il Consiglio di classe, anche a maggioranza, potrà
proporre il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica .
 Il Consiglio di Classe programmerà un intervento educativo in accordo coi genitori , tale da
permettere al ragazzo di correggere e di apprendere un comportamento migliore. Le sanzioni
saranno infatti sempre ispirate al principio della riparazione del danno : l’alunno potrà avere la
possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica e di porre rimedio con
un’azione positiva all’errore commesso.
 Sanzioni: l'alunno deve sempre essere informato sulla natura delle mancanze che gli vengono
addebitate ed invitato ad esporre le proprie ragioni e giustificazioni in relazione ai fatti contestati.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazioni disciplinari ed ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione
personale ed è offerta allo studente la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità
scolastica. In nessun caso può essere sanzionata né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità e libertà.
I Provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di
responsabilità ed il ripristino dei rapporti corretti.
NORME GENERALI DI INTERVENTO DISCIPLINARE
1) Frequenza non regolare
Il Consiglio di Classe:
avvisa la famiglia.
Il Preside:
convoca i genitori tramite lettera;
si rivolge agli Organi competenti
2) Scarsa applicazione nell'assolvere gli impegni scolastici
L'insegnante:
avvisa la famiglia tramite diario o libretto personale dell’alunno
Il Consiglio di Classe:
convoca i genitori tramite lettera;
22
stabilisce le modalità di svolgimento del lavoro
3) Mancanza di rispetto verso tutto il personale e verso i compagni
L'insegnante:
fa prendere coscienza dell'accaduto sottolineando i valori di solidarietà e
di rispetto.
Il Consiglio di Classe:
convoca i genitori tramite lettera;
adotta i provvedimenti che ritiene opportuni in rapporto alla gravità della
mancanza commessa.
4) Non accettazione dei diversi per cultura, provenienza e religione.
Prevaricazione del forte sul debole.
L'insegnante:
fa prendere coscienza dell'accaduto sottolineando i valori di solidarietà e di
rispetto.
Il Consiglio di Classe:
convoca la famiglia tramite lettera;
in caso di persistenza del comportamento il Consiglio di Classe prenderà i
provvedimenti che riterrà necessari ad esempio potrà escludere i responsabili da
una attività parascolastica.
5) Non rispetto delle cose altrui. Utilizzo non corretto delle strutture, degli strumenti e dei
sussidi didattici
In caso di danno riparabile con il lavoro da parte degli alunni stessi, saranno i responsabili a provvedere alla
riparazione con l'assistenza di personale scolastico; se non si individuano i responsabili, il Consiglio di classe
stabilirà di volta in volta come rimediare al danno arrecato.
ORGANO DI GARANZIA
In osservanza a quanto stabilito dal D.P.R. 24-06-1998 n. 249, si istituisce l'organo di garanzia interno alla
Scuola, costituito da tre genitori e tre docenti (in rappresentanza delle tre sedi) e da un collaboratore
scolastico; Il Consiglio di Istituto, su proposta delle parti interessate, nomina i componenti dell'organo di
garanzia che restano in carica per un anno e possono essere riconfermati. L'organo di garanzia si riunisce
entro cinque giorni dalla presentazione del ricorso (il ricorso è ammesso se inoltrato entro 10 giorni dalla
sanzione impartita) su convocazione del presidente e, raccolti tutti gli elementi utili, decide entro otto
giorni dalla prima convocazione. Per tutto quanto non precisato nel presente regolamento, vale quanto
disposto nel D.P.R. citato e l'organo di garanzia, su richiesta degli interessati, decide anche sui conflitti che
sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del regolamento stesso
Art. 6 - USO DI SPAZI, LABORATORI, BIBLIOTECA, PALESTRA
 L’accesso alla palestra , alla biblioteca e a qualunque aula speciale o laboratorio, come a tutte le
attrezzature in dotazione alla scuola, e il loro conseguente uso, saranno consentiti a tutte le classi
dell’istituto; i turni e gli orari saranno regolamentati in rapporto ad esplicite esigenze di
programmazione espresse dai docenti , col solo vincolo delle responsabilità in caso di danni
arrecati. (Le palestre verranno utilizzate regolarmente nelle ore curricolari; in ore extracurricolari
23
potranno essere assegnate a società sportive locali nel rispetto dei principi sanciti dal Consiglio
d’Istituto.)
 L’adesione alla tutela assicurativa ritenuta più idonea dal Consiglio di Istituto è obbligatoria per le
famiglie, ma la scuola non risponde per danni causati ad oggetti personali degli alunni.
Art. 7 - MODALITA’ COMUNICAZIONI CON ALUNNI E GENITORI
 Verifiche: Le verifiche potranno essere visionate dai genitori previo accordo con i singoli insegnanti.
 Gli incontri scuola-famiglia avranno luogo :
1) nelle assemblee di classe in occasione dell’elezione dei rappresentanti;
2) in occasione della consegna delle schede di valutazione relative al primo e al secondo
quadrimestre;
3) in assemblee di classe straordinarie, se richieste dagli insegnanti o dai genitori.
 Gli incontri individuali dei genitori coi docenti avranno luogo per appuntamento, nell’ora di
ricevimento concordata tra il docente e il genitore , tramite diario.
Sono previsti due ricevimenti generali pomeridiani : uno nel primo quadrimestre, a Dicembre, e
l’altro nel secondo quadrimestre.
 I genitori saranno avvisati se il Consiglio di Classe decide di attivare per i loro figli percorsi di
potenziamento o recupero; saranno messi al corrente delle modalità e dei tempi di attuazione ,
nonché dei risultati dell’attività stessa; comunque saranno informati, tramite lettera, delle
situazioni scolastiche a rischio.
 Le assemblee dei genitori, qualora si presentasse la richiesta da parte di almeno un terzo degli
aventi diritto o dei rappresentanti di classe, saranno svolte in tempi e modalità da concordare con il
Dirigente Scolastico.
 I Consigli di Classe e il Collegio dei Docenti saranno convocati di norma con comunicazione scritta,
con un preavviso di cinque giorni.
 Il Consiglio d’Istituto sarà convocato dal Presidente, dal Presidente della Giunta Esecutiva , o dalla
maggioranza dei componenti , o su richiesta di duecento elettori , con un preavviso scritto di
cinque giorni o eccezionalmente anche con preavviso telefonico.
Art. 8 - DISTRIBUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO, DEPLIANT E OPUSCOLI
E’ vietata tassativamente la distribuzione di pubblicità commerciale nella scuola.Il materiale informativo
od orientativo relativo a scuole, istituti, attività culturali, ricreative e sportive di carattere locale può essere
affisso all’albo della scuola o distribuito nelle classi, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. In caso di
dubbio, il Consiglio di Istituto si riserva di concedere l’autorizzazione di volta in volta.
Art. 9 - FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
Le classi prime sono formate da un’apposita commissione, costituita dal Dirigente Scolastico e dai docenti
della scuola media cui saranno assegnate le classi.
Si seguiranno i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti :
gli Insegnanti delle classi quinte della scuola elementare saranno invitati a fornire informazioni utili alla
formazione di classi eterogenee .
Si procederà quindi alla formazione delle classi , secondo le indicazioni sottoriportate:
 costituzione di gruppi-classe omogenei tra loro ed eterogenei al loro interno relativamente al livello
di apprendimento e di maturazione globale degli alunni;
 omogeneità tra numero e sesso degli alunni per classe;
 omogeneità rispetto le classi o le scuole elementari di provenienza;
 omogeneità rispetto lo stradario per la scelta della sede, nei limiti imposti dalla capienza delle
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










REGOLAMENTO DI ISTITUTO PER GLI INSEGNANTI
Il personale docente in servizio alla prima ora di lezione deve trovarsi a scuola cinque minuti prima
che comincino le lezioni. Al termine delle lezioni le classi dovranno essere accompagnate fino alla
porta.
L'insegnante non può abbandonare la classe in orario di lezione. In caso di assoluta necessità od
urgenza deve prima affidarla al collaboratore scolastico in servizio per la sorveglianza.
L’avvicendamento degli insegnanti nelle classi deve avvenire il più rapidamente possibile. Gli
spostamenti delle classi o gruppi dalle aule ai laboratori e viceversa si effettueranno in modo
ordinato e corretto, con la vigilanza dell'insegnante, che risponde dei comportamenti disciplinari
dei propri alunni.
Ai docenti è vietato usare un linguaggio poco rispettoso degli alunni, anche in situazioni di
particolare tensione.
Si suggerisce di limitare le note perché l’inflazione annulla l’eventuale efficacia di questo strumento
E' fatto divieto, con l'attuale normativa, di utilizzare il telefono cellulare durante le ore di servizio.
Si rammenta inoltre che non è consentito fotocopiare oltre il 15% dei testi scolastici e non;
duplicare CD, videocassette o software.
Ai docenti è vietato fumare in ogni locale sito all'interno dell'edificio scolastico o nelle sue
immediate adiacenze, che sia destinato alle attività didattiche (aule, palestre, laboratori ecc..) o che
sia specificatamente e con carattere di permanenza adibito a scopo di assemblea e riunioni.
Nessun adulto estraneo all’attività didattica può entrare in classe, eccetto il personale autorizzato
dalla Presidenza.
L’insegnante di ogni 1° ora è tenuto a giustificare le assenze.
Gli alunni in ritardo sono ammessi in classe seguendo le norme del Regolamento di Istituto.. I
docenti avvertiranno la Presidenza se i ritardi dovessero ripetersi. Vanno richieste giustificazioni per
assenze anche di un solo giorno. Per assenze di malattia superiori a 5 giorni va richiesto il certificato
medico di guarigione.
L'insegnante è tenuto ad avvisare in tempo utile la segreteria quando, per legittimo impedimento,
non possa trovarsi a scuola in orario. L'eventuale ritardo deve essere giustificato al Dirigente
Scolastico.
Le uscite degli alunni, durante le ore di lezione, vanno limitate ai casi di effettiva necessità
DISPOSIZIONI FINALI
Il regolamento, pubblicato all'albo, dovrà avere la massima diffusione con la pubblicazione sul sito internet,
dell'Istituzione educativa. Esso sarà consegnato ad ogni studente al momento dell'iscrizione alla prima
classe nonché al personale docente e non docente.
Il presente regolamento può essere modificato con il voto favorevole di almeno 2/3 dei componenti del
Consiglio di Istituto. All'inizio di ogni anno scolastico sarà cura del docente coordinatore illustrare ai genitori
e/o agli studenti il Regolamento di Istituto, della specifica Scuola e la carta dei servizi.
Per quanto non contemplato nel presente regolamento provvede la legge
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Paola Campagnoli
25
3.6 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
In base all’Art. 3 DPR 235/2007, viene sottoscritto all’inizio dell’anno scolastico, dai docenti, alunni e
genitori, il “Patto educativo di corresponsabilità”.
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le
componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici
I docenti si impegnano a:
 Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti
previsti dalla scuola.
 Non usare mai in classe il cellulare.
 Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la
classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore.
 Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli
studenti.
 Favorire un rapporto sereno e costruttivo con le famiglie.
 Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici e dei criteri per la valutazione delle verifiche.
 Rispettare i tempi e i ritmi di apprendimento degli alunni.
 Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche.
 Correggere e consegnare i compiti entro 10 giorni e, comunque, prima della prova successiva.
 Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto.
 Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità.
 Favorire l’accettazione dell’altro e la solidarietà tra gli alunni.
 Prevedere nel proprio lavoro anche attività di recupero e di sostegno il più possibile personalizzate.
Gli alunni si impegnano a:
 Essere puntuali alle lezioni e a frequentarle con regolarità.
 Tenere spenti e negli zaini eventuali cellulari all’interno dell’edificio scolastico e durante tutte le
attività condotte anche all’esterno della scuola (visite a musei, mostre , ecc...).
 Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità, uno per volta e aspettare di essere autorizzati.
 Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente.
 Rispettare i compagni, il personale della scuola.
 Rispettare le diversità personali, culturali e la sensibilità altrui.
 Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto.
 Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola.
 Collaborare a mantenere pulita e ordinata l’aula.
 Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo.
 Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa.
 A far firmare le comunicazioni scuola-famiglia con puntualità.
I genitori si impegnano a:







Rispettare le scelte educative e didattiche della scuola e il Regolamento di Istituto.
Tenere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti.
Rispettare l’orario d’entrata e d’uscita.
Garantire la frequenza assidua dei propri figli alle lezioni.
Controllare quotidianamente le comunicazioni scuola-famiglia e firmarle con puntualità.
Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia.
Controllare l’esecuzione dei compiti assegnati.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Paola Campagnoli
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3.7 INFORMAZIONE GENERALE
La scuola rispetta ed applica la normativa sulla privacy (D.L. 196/ 2003) nel trattamento di tutti i dati
sensibili.
Per l’informazione generale vengono seguiti i seguenti criteri:
La scuola assicura spazi ben visibili adibiti alla informazione; in particolare sono predisposti:
 tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti ( orario dei docenti; orario, funzioni del personale
amministrativo, tecnico ed ausiliario);
 organigramma degli uffici (presidenza, vice - presidenza e servizi)
 organigramma degli organi collegiali;
 organigramma del personale docente ed A.T.A.;
 albi di istituto.
Sono inoltre individuabili sia in tutte le sedi appositi spazi per la bacheca sindacale.
Presso l’ingresso devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le
prime informazioni del servizio.
Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero
orario di lavoro.
Il regolamento di Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante affissione.
3.8 LA SICUREZZA NELLA SCUOLA: SCUOLA SICURA
RSPP: Ing. Lorenzo Pellegatti
ASSEGNAZIONE INCARICHI – D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 ex LEGGE 626/1994
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Incarico
Nominativi Sede Via D. Pietri*, 4
Nominativi Sede S. Martino *
* L’ordine dei nomi indica la priorità dell’incarico per l’ emanazione dell’ ordine di evacuazione
1) Emanazione ordine
di evacuazione
Campagnoli Paola, Rebecchi Loretta, Morselli
Andrea, Manfredi Giovanna, Vicenzi Cristina,
Leonelli Cristiano, Dalseno Giacomo,Tonolo
Renzo,Usuardi Paolo, Raosa Walter
Insegnanti in servizio e personale
ATA: Reggiani G, Gorni Barbara,
Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini
Roberto,Cavazza Anna, Salamone
Concetta, Guerzoni C., Bocale M.,
Bacchelli Daniela, Fabbri
2) Diffusione ordine di
evacuazione
Vicenzi Cristina, Scopazzo Lucia, Po Morena,
Pascarella Nunzia, Zaccariello Luisa, Di Martino
Rosa, Ferrarini V.Autieri M., Scibelli Elena,
Masitti Teresa (palestra), Terragno Roberto.
Insegnanti in servizio e personale
ATA: Reggiani G, Gorni Barbara,
Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini
Roberto,Cavazza Anna, Salamone
Concetta, Guerzoni C., Bocale M.,
Bacchelli Daniela, Fabbri
27
3) Chiamate di
soccorso
Bonini A. Rita, Calzolari Paola, Miele Cecilia,
Stabellini Rita, Pennisi Loredana, Leone
Giovanna
Insegnanti in servizio e personale
ATA: Reggiani G, Gorni Barbara,
Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini
Roberto,Cavazza Anna, Salamone
Concetta, Guerzoni C., Bocale M.,
Bacchelli Daniela, Fabbri
4) Controllo operazioni
di evacuazione:
piano terra: Scopazzo L. Po Morena,Pascarella
Nunzia, Zaccariello Luisa,Masitti Teresa
(palestra)
Insegnanti in servizio e personale
ATA: Reggiani G, Gorni Barbara,
Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini
Roberto,Cavazza Anna, Salamone
Concetta, Guerzoni C., Bocale M.,
Bacchelli Daniela, Fabbri
primo piano: Scibelli Elena,Di Martino
Rosa,Terragno Roberto,Vicenzi M.Cristina
5) Attivazione e
controllo periodico di
estintori e/o idranti:
Vincenzi Cristina, Leonelli Cristiano,Manfredi
Giovanna, Morselli Andrea,Miele Cecilia
Fabbri Erika
6) controllo quotidiano
della praticabilità delle
vie d’uscita
Scopazzo L, Po Morena, Vicenzi M.
Cristina,Scibelli Elena,Masitti teresa
(palestra),Pascarella Nunzia,Zaccariello Luisa,Di
Martino Rosa, Ferrarini Valter,Autieri
Marisa,Terragno Roberto
Fabbri Erika
7) Controllo apertura
porte e cancelli sulla
pubblica via ed
interruzione del
traffico
in base al turno: Scopazzo L., Vicenzi M.
Cristina, Po Morena, Pascarella N., Di Martino
R,Zaccariello Luisa, Scibelli E.Autieri
M,FerrariniV
Masitti Teresa o altro C.Scolastico In
servizio
8) Interruzione
erogazione: energia
elettrica; acqua
ATTIVAZIONE AUTOMATICA
Fabbri Erika
Comportamenti da attivare in caso di scoperta di incendio/pericolo, in base alle mansioni assegnate:
 mantenere la calma;
 valutare bene la situazione: se fosse grave dare l’allarme per l’evacuazione (n. 1, 2);
 attivarsi per chiamare gli aiuti esterni, Vigili del Fuoco, mezzi di primo soccorso in caso di feriti ecc..
(n. 3);
 verificare, ricevuto l’ordine di evacuazione, che tutte le aperture e i percorsi di sicurezza siano
fruibili (n. 6, 7);
 recarsi, al termine di queste operazioni, sul posto interessato dall’evento per coordinare le
operazioni di evacuazione (n. 1, 2);
28
 accertarsi, al termine dell’evacuazione, che tutte le persone siano uscite dalla scuola (n.4 );
 controllare con l’apposito registro delle presenze giornaliere che tutti gli alunni siano sul punto di
ritrovo (insegnanti di classe)
 togliere l’alimentazione elettrica, acqua (n. 8 );
 recarsi, al termine di queste operazioni, sul posto dell’evento per collaborare alle operazioni di
evacuazione (tutti)
Squadra antincendio
 In caso di possibile incendio (segnale di allarme, avviso dei responsabili o di altre persone) si recano
prontamente sul luogo dell’evento;
 Si adoperano per accertare l’entità dell’evento, combatterlo se possibile, e isolarlo contrastandone
la propagazione e difendendo le persone;
 Tengono costantemente informato il responsabile delle emergenze;
 Si mettono a disposizione delle squadre VVF al loro arrivo.
Altre persone (il personale docente)
 In caso di probabile incendio, in assenza del personale antincendio e se lo ritengono possibile,
cercano di contrastare l’incendio con le attrezzature disponibili e isolando il fuoco e il fumo;
 Evacuano rapidamente le zone interessate dall’incendio;
 Accertano, una volta usciti, la presenza di tutti gli alunni ad essi assegnati, come pure dei colleghi.
29
30
31
4 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA
4.1 VISIONE MISSION DELLA SCUOLA
Identità
Tutti i tratti e i connotati fondamentali della identità di scuola sono individuati nel POF.
Essenziale risulta la definizione dei processi, che stabiliscono le procedure per le prese
di decisione e per le politiche del riesame. L’identità è l’approccio più significativo, in quanto afferma quali
sono le scelte educative ed in quale sintonia esse vanno accostate, per offrire ad operatori e utenti il
mosaico più autentico ed espressivo di identità di scuola.
Le scelte educative riguardano:
la vision (i valori, l’idea di persona, di formazione, di società, di scuola e di servizio
formativo);
la mission (l’identità di scuola, i suoi obiettivi strategici, i significati ed i perché del
piano dell’offerta formativa);
finalità educative (i significati ed i perché del progetto curricolare, gli obiettivi e le strategie di
promozione del progetto personale di vita).
Le scelte educative trovano riferimento negli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e di formazione,
rispondono ai bisogni formativi dell’età evolutiva, tengono conto del contesto territoriale con cui la scuola
interagisce. Le scelte educative migliorano la qualità negli approcci della identità, unitarietà, dinamismo,
orientamento ed assertività.
Genitori e POF
Il principio della corresponsabilità educativa scuola famiglia si attua nella condivisione
della predisposizione, realizzazione e valutazione del POF, come risorsa sistemica e
strategica del patto formativo. Tutte le fasi istruttorie per la costruzione e per la
definizione di qualsiasi scelta del POF sottolineano e alimentano il bisogno di una
condivisione scuola famiglia, come confronto, dialogo e sollecitazione reciproca, in
quanto i genitori, facendo parte degli OO. CC., si ritrovano contemporaneamente
fruitori e come co-fornitori del servizio formativo.
Le finalità e gli obiettivi istituzionali della scuola indirizzati al raggiungimento del successo formativo sono :
l’educazione integrale della persona
la conoscenza della realtà sociale
la dimensione orientativa, intesa come scoperta di sé e del mondo in generale
la maturazione del concetto personale di identità
la motivazione ad apprendere e a dare senso e significato a ciò che si apprende
la prevenzione del disagio e il recupero dello svantaggio.
32
4.2 Linee indirizzo POF
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVI
La Scuola promuove il sapere (le
conoscenze) e il fare (le abilità) per
conseguire competenze che indichino uno
sviluppo armonico delle persone
attraverso attività e laboratori.
La Scuola educa all’ascolto, al
dialogo, a valori positivi, alla
condivisione di esperienze,
problemi. Promuove conoscenze
e abilità partendo dai bisogni e
disagi degli alunni e coinvolgendo
le rispettive famiglie.
La Scuola promuove motivazione
e significato dei percorsi da
intraprendere per abbattere la
resistenza agli apprendimenti
degli alunni che si presentano
poco disponibili ad apprendere
anche attraverso percorsi basati
sulle effettive capacità di
ciascuno, motivandoli
La scuola aiuta lo studente ad
acquisire una immagine più chiara
della realtà anche attraverso le
nuove tecnologie per cui lo studente
è sollecitato a trasformare in
competenze le proprie abilità digitali.
Centralità
della persona - studente
La Scuola, dopo i genitori e la
famiglia in generale, promuove
attività per fornire agli allievi capacità
di comprensione di se stessi e abilità
di gestione positiva dei problemi
attraverso il Progetto Adolescenza, il
progetto Affettività e sessualità.
33
Il carattere orientativo è intrinseco
allo studio delle discipline e alle
attività inter e transdisciplinari
attraverso progetti ed attività che
promuovono unitariamente la
conoscenza di sé, delle proprie
abilità, dei propri desideri, dei
propri limiti.
Tutti gli obiettivi enunciati non si possono conseguire se alla base di ogni atto educativo non c’è l’intento di
prevenire il disagio e di promuovere lo "star bene a scuola"; pertanto gli insegnanti concordano diversi
livelli obiettivi ed attività specifici:
Nella classe: si adottano regole di comportamento condivise;
Nel Consiglio di Classe: si discutono e si concordano atteggiamenti comuni per rapportarsi con gli
alunni e si individuano le attività più adatte a sviluppare comportamenti corretti; si stabiliscono
regole di comportamento per i momenti di vita collettiva;
Nel Consiglio di Istituto: si individuano e si stabiliscono modi di operare che possano rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e
impediscono il pieno sviluppo della persona umana come previsto dall'Art. 3 della Costituzione. Il
Consiglio di Istituto si impegna con le istituzioni del territorio per l'ingresso e la piena
scolarizzazione dei bambini portatori di handicap, di lingua diversa, in situazioni di disagio socio –
culturale.
Gli obiettivi formativi che si intendono perseguire nascono dalle esigenze specifiche del contesto
ambientale che il Consiglio di Istituto ha rilevato, che sono le seguenti :
esigenze di tipo culturale
 approfondimento della seconda lingua comunitaria
 conoscenza dei linguaggi multimediali
 sviluppo della creatività e della manualità (attraverso laboratori di educazione artistica, laboratori
teatrali e musicali
 corsi di recupero e motivazione allo studio (anche in orario pomeridiano)
 attività di orientamento
 educazione alla solidarietà
 educazione alla salute




educazione alla legalità
educazione storico ambientale
educazione stradale
visite e viaggi di istruzione
esigenze di educazione consapevole alla cittadinanza :
L’educazione alla convivenza civile è, da una parte, la sintesi delle “educazioni” alla cittadinanza,
ambientale, stradale, alla salute, alimentare, all’affettività, dall’altra il risultato dell’apprendimento delle
conoscenze e delle abilità che caratterizzano le differenti discipline di studio. Nella società multiculturale è
indispensabile convivere civilmente: il concetto di convivenza civile comprende sia il buon comportamento
nello spazio pubblico, ma soprattutto la pratica del buon comportamento anche nel privato per ciò che
riguarda la partecipazione e la coscienza politica, la circolazione stradale, il rispetto dell’ambiente, la cura
della salute e dell’alimentazione, i comportamenti affettivo - sessuali. La consapevolezza che far bene a se
stessi in tutti questi campi contribuisce al bene della collettività e viceversa, è alla base della convivenza
civile.
In questa prospettiva nella Convivenza Civile ed Educazione alla Legalità trovano giustificazione e
fondamento i seguenti progetti di Istituto:
34
Bene-essere, vivere bene con le regole
Il progetto è volto alla prevenzione del bullismo e del disagio nella preadolescenza attraverso la formazione
di docenti ed educatori sulle dinamiche psicosociali e sulle tematiche attinenti alla legalità; la
sensibilizzazione dei genitori attraverso incontri formativi.
“Consiglio Comunale dei ragazzi”:
Il progetto presenta una dimensione fondamentalmente educativa, ponendosi quale principale obiettivo
quello di garantire ai ragazzi che frequentano la scuola media l’opportunità di un apprendimento attivo e
concreto della democrazia e del suo sistema, oltre che di fruire di una educazione civica partecipativa,
critica e costruttiva.
In questa ottica, il Consiglio Comunale dei Ragazzi costituisce un importante momento di crescita e
formazione per tutti i ragazzi e le ragazze, non solo per coloro che, dapprima candidati e poi eletti,
saranno direttamente coinvolti nell’esperienza, ma anche per i compagni che, in ruolo tutt’altro che
passivo, sono tenuti costantemente informati dei lavori del Consiglio, delle deliberazioni adottate, ed
hanno ampia facoltà di esprimere opinioni, formulare richieste, proporre iniziative di cui i rappresentanti
sono promotori.
Integrazione degli alunni diversamente abili
La scuola si impegna alla massima integrazione degli alunni diversamente abili , con l’aiuto del docente
specializzato di sostegno, che fa parte integrante dei Consigli di Classe, e di educatori nominati dal Comune.
Il percorso didattico individualizzato che viene svolto, tenendo conto dei livelli di partenza, delle
potenzialità e degli interessi, è finalizzato al raggiungimento delle abilità di base e della gestione autonoma
dei momenti pratici della vita quotidiana e mira al miglioramento dei rapporti con i compagni.
Integrazione degli alunni stranieri
Il successo scolastico degli allievi stranieri è perseguito attraverso l’attivazione di due corsi intensivi di
alfabetizzazione di lingua italiana tenuto da mediatori linguistici e insegnanti della scuola
4.3 ORGANIZZAZIONE PER IL CURRICOLO: SCHEMA GENERALE
Traendo spunto dalle indicazioni ministeriali per la scuola dell’ infanzia e per il primo ciclo d’istruzione del
settembre 2007, e sulla base delle esperienze pregresse, si delinea il seguente quadro di riferimento per la
costruzione del curricolo della scuola secondaria di primo grado.
ALL’INTERNO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
35
PROMUOVE:
il pieno sviluppo della
persona per prepararla
ad affrontare la vita in
tutte le sue dimensioni.
INDIVIDUA:
i traguardi per lo
sviluppo delle
competenze per
finalizzare l’azione
educativa al pieno
sviluppo dell’alunno
DEFINISCE:
obiettivi di
apprendimento per
raggiungere i
traguardi per lo
sviluppo
delle competenze
SCEGLIE:
gli strumenti per la valutazione
per attivare azioni da
intraprendere, regolare quelle
avviate e promuovere il
bilancio su quelle condotte a
termine
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
obiettivi di apprendimento
obiettivi specifici di apprendimento
(obiettivi propri di ogni disciplina)
precisano
il sapere
(Le conoscenze)
il saper fare
(Le abilità operative)
trovano la loro sintesi unitaria della Convivenza Civile
Indicano con chiarezza le competenze
Cioè
I livelli essenziali di prestazione o standard di prestazione di servizio ( ciò
che ogni allievo/a dovrebbe sapere al termine del primo ciclo della scuola)
36
LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO
La progettazione delle Unità di apprendimento trae ispirazione dagli obiettivi
del processo formativo e si realizza
Attraverso
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI FORMATIVI
COMPRENDE
ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE UNITARIE,
METODI, ORGANIZZAZIONE
MODALITA’ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ED
ABILITA’ ACQUISITE , COMPETENZE
LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO COSTITUISCONO
Per l’alunno
un percorso attraverso il quale egli si appropria di conoscenze e sviluppa
delle abilità che trasforma in competenze.
Per il docente
sono strumenti di lavoro per affrontare in maniera unitaria, progressiva e
graduata le discipline; sono strumenti di documentazione.
Formano
IL PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO
L’insieme delle Unità di Apprendimento effettivamente realizzate, con le eventuali differenziazioni per alunni in
situazioni particolari, costituisce il Piano di Studio Personalizzato.
37
Esso è completato con la scelta, da parte delle famiglie:
delle ore opzionali annuali riservate all’approfondimento, al recupero e al potenziamento
delle attività (laboratori), per le quali è prevista una programmazione specifica
Progettare il Piano di Studio Personalizzato costituisce, perciò, un’ipotesi annuale di lavoro (insieme delle
unità di apprendimento) che va in itinere adattata, ricalibrata e curvata sui bisogni formativi che
emergeranno nei vari contesti dove si dovrà realizzare e la cui efficacia si potrà valutare solo alla fine,
quando si potranno considerare tutti gli elementi entrati in gioco durante l’attuazione del Processo
Formativo.
Il piano di studio personalizzato è a disposizione delle famiglie .
4.4 OBIETTIVI FORMATIVI
1. Imparare a esprimere se stessi interpretando la propria corporeità; confrontare le esperienze con
quelle dei compagni, al fine di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri
Attenzione ai bisogni
Valorizzazione dell'espressività
Offrire pari opportunità
Sviluppo delle
all'accesso dei
potenzialità individuali
percorsi formativi
Attraverso
Interventi per l'accoglienza e l'inserimento degli alunni stranieri
azione quotidiana che favorisca:
- corretti rapporti degli alunni fra loro
- Corretti rapporti degli alunni con il personale scolastico
- continuità di rapporto fra scuola e famiglia.
Azione didattica quotidiana
Azione didattico formativa di progetti specifici di recupero
Progetti di alfabetizzazione
38
Rispetto nei rapporti
interpersonali
2. Sviluppare le abilità espressive logiche ed operative per gestire autonomamente le proprie
risorse
Sviluppare abilità significative per
gestire autonomamente le proprie risorse
Attraverso
Attività didattiche curriculari – Progetti mirati di classe, d’Istituto
3. Consolidare la consapevolezza che la conoscenza è strumento necessario per leggere,
interpretare la realtà. Potenziare le abilità espressive, logiche ed operative per un agevole inserimento
nel mondo del lavoro e per proseguire con sicurezza gli studi superiori.
Competenze strumentali Competenze sociali
di base per
per relazionarsi
padroneggiare
positivamente
i linguaggi fondamentali
con gli altri nel gruppo
delle varie discipline
Competenze specifiche Competenze
trasversali per
disciplinari per
favorire la graduale
indagare e descrivere
conoscenza di sé
la realtà
e operare scelte
consapevoli
Attraverso
Attività curricolare quotidiana
Attività e progetti di recupero di conoscenze, capacità, abilità
Attività laboratoriali per il consolidamento e potenziamento di abilità, capacità,
competenze
progetto specifico d'istituto di Orientamento
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4. Acquisire una immagine sempre più chiara e consapevole della realtà
Per acquisire attraverso contenuti ed esperienze
una immagine sempre più chiara della realtà sociale
Attraverso
Attività specifiche delle discipline
attività di indagine sul territorio con interventi di operatori esterni
adesione alle iniziative del territorio
incontri con esperti
potenziamento delle lingue straniere
uso di strumenti multimediali
progetti mirati
5 Migliorare l’efficienza del servizio scolastico:autoaggiornamento e formazione del personale
Per la formazione di
Per consentire la realizzazione
un patrimonio comune di
di laboratori, attività di recupero
conoscenze, esperienze, strumenti
e di potenziamento didattico
Attraverso
Riunioni per aree disciplinari
partecipazione alle proposte di formazione:
- Informatica
- Storia locale (in rete con le scuole del territorio)
- Corso sulla sicurezza (Primo soccorso)
- Uso della lavagna interattiva
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6 Progetto qualità
Per il miglioramento continuo della qualità del servizio
scolastico con una costante analisi della realtà
e risposte adeguate ai bisogni degli utenti e degli operatori del servizio
Attraverso
Costituzione di una commissione di operatori, rinnovabile di anno in anno, per
progettare e condurre azioni migliorative, descrivere e documentare i servizi
erogati
Controllo degli interventi con attenzione alla qualità e alla valutazione degli esiti.
41
4.5 TEMPO SCUOLA: CURRICOLO STUDIO
Il curricolo di studi è composto da 30 lezioni settimanali uguali per tutti .
A completamento della offerta formativa vengono offerte ore settimanali pomeridiane destinate al
recupero e all’approfondimento .
Ripartizione per Materie
I laboratori pomeridiani di recupero e
30 ore lezioni uguali per tutti
approfondimento
Italiano
6 ore
Storia / Geografia
4 ore
 Completano l’offerta formativa
Matematica
4 ore
 Vanno incontro alle necessità formative
dei singoli alunni.
Scienze
2 ore
Tecnologia
2 ore
Inglese
3 ore
Francese
2 ore
Arte e Immagine
2 ore
Musica
2 ore
Scienze sportive e
motorie
2 ore
Religione
1 ora
 Le attività di alternativa alla Religione:
prevedono corsi di Alfabetizzazione e
recupero-approfondimento di Italiano.
4.6 Piano Nazionale Scuola Digitale Azione [email protected]
La scuola è stata selezionata dalla Commissione di Valutazione, nominata dalla Direzione Generale
dell’ufficio Scolastico Regionale ed ammessa al finanziamento dell’Azione Scuol@ 2.0.
Il finanziamento triennale prevede attività da organizzare le linee guida del Ministero.
Il Progetto prevede azioni trasversali in tutti i percorsi educativo-didattici.
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Progetto Azione COOP
Responsabile: Prof.Dalseno
Obiettivi: promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche in classe con la formazione di docenti e
studenti. Utilizzo degli iPad in classe e apprendimento collaborativo dei saperi
Classe: 2^A
PROGETTI DI ISTITUTO e PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Affettivita’
Responsabile: prof.ssa Reggiani
Obiettivi: Proporre un percorso su una affettività responsabile, rivolta verso il rispetto di sè e dell’altro.
Classi: 3^ tutte
Biodiversita’
Responsabile: prof.sse Reggiani / Manfredi
Obiettivi: comprendere il significato e il valore della biodiversità relativa agli ambienti in cui viviamo, in
particolare conoscere le valli mirandolesi ricche di avifauna.
Classi: 1^L – 2^I
“Dipendo Da Che Dipendo?”
Responsabile : Reggiani Gabriella
Obiettivi: Riflettere sulla differenza tra legame e dipendenza,dipendenza sana e positiva, dipendenza
negativa e patologica, bisogni indotti dalla pubblicità, conseguenze di consumo eccessivo di alcool
Classi: 3^ tutte
Coloranti E Additivi
Responsabile: prof.ssa Reggiani Gabriella
Obiettivi: Comprender l’uso e le funzioni degli additivi, riflettere sull’uso dei coloranti, comprendere le sigle
presenti sull’etichetta.
Classi: 2^ tutte
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Avviamento Al Nuoto
Responsabile: Gruppioni Daniela
Obiettivi: Sviluppo della coordinazione, migliorare gli schemi motori di base.
Classi: tutte suddivisi in fasce di livello.
EDUCAZIONE ALLO STUDIO CONSAPEVOLE
Continuità E Orientamento
Responsabili : Proff. Cilia e Gavioli
Obiettivi: Il progetto tende a sviluppare e trasformare le potenzialità individuali ( le attitudini), in abilità e
comportamenti che favoriscono una capacità di scelta autonoma (auto-orientamento): conoscere se stessi,
le proprie attitudini, i propri interessi, le proprie aspirazioni; conoscere le professioni legate ai settori del
sistema produttivo; conoscere le scuole del territorio e i loro corsi di studio; conoscere il mercato del
lavoro e i meccanismi di incontro tra domanda e offerta.
Classi: 3^ tutte
Recupero Pomeridiano
Responsabile: Coordinatore dei Consigli di Classe
Obiettivi: al fine di prevenire la dispersione scolastica la Scuola aiuta gli studenti a far fronte ad eventuali
difficoltà nell’apprendimento attraverso interventi diversificati:
- recupero “in itinere” (ovvero in orario scolastico, nel corso della normale attività didattica, con
indicazioni di lavoro e periodiche revisioni di alcune porzioni del programma)
- corsi di recupero tenuti da docenti dell’Istituto, qualora se ne riscontri la comprovata necessità e su
richiesta del Consiglio di Classe
Classi: 2^tutte
Potenziamento Matematica / Scienze
Responsabile: prof.ssa Guigli
Obiettivi: laboratori a classi aperte mirati al potenziamento delle conoscenze e delle abilità nelle discipline
matematico-scientifiche
Classi : 3^ tutte
Approfondimento Invalsi Matematica
Responsabile: prof.ssa Guigli
Obiettivi: sviluppare i contenuti di matematica della programmazione del triennio al fine di migliorare le
abilità nel saper interpretare e sviluppare i quesiti Invalsi
Classi: 3^ tutte
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Progetto Iride
Responsabile: prof.ssa Guigli
Obiettivi: prevenire la dispersione e favorire l’orientamento a supporto della permanenza nel sistema
educativo.
Classi: gruppi di alunni di tutte le classi suddivisi a seconda delle attività
Ti Voglio Capace
Responsabile: prof.ssa De Matteo
Obiettivi: creare opportunità per antidispersione e orientamento
Classi: 3^A –I^ -D
L’intervento Nei Dsa:
Momento Di Riflessione E Confronto Disciplinare
Referente: prof.ssa Verri
Obiettivi: stimolare la creazione di una didattica compensativa che coinvolga globalmente tutta l’attività di
insegnamento-apprendimento; stimolare il confronto al fine di impostare una didattica condivisa tra i
docenti.
Classi: tutti gli alunni DSA
STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Insieme Verso Il Sogno Comune Europeo
Responsabile: prof.ssa Rebecchi
Obiettivi: conoscere le tappe di formazione ddel concetto di Europa unita, approfondire il
concetto di stato ideale, stimolare la cultura della pace, confrontare le culture di Italia, Francia,
Inghilterra.
Classe: 2^F
Conoscere Mirandola, La Citta’ Di Giovanni Pico E Il Suo Territorio
“La città abitata”
Responsabile prof.ssa Negrelli Olga
Obiettivi: accostarsi con curiosità e interesse al proprio patrimonio culturale e territoriale dal
Medioevo al ‘900; leggere e interpretare le testimonianze presenti sul territorio; avviare i ragazzi
al metodo della ricerca storica.
Classi: 2^tutte
45
“Anni Affollati”: Percorso Tra Storia E Memoria
Da Piazza Fontana Alla Strage Del 2 Agosto 1980
Responsabile: prof.ssa Golinelli
Obiettivi: Conoscere i momenti particolarmente difficili della storia italiana.
Stimolare la riflessione, il fare insieme, il dibattito sul rapporto tra storia e memoria e sul rapporto
presente/passato/futuro.
Classi: 3^ tutte
Un Nome Una Storia
Responsabile: prof. Maini
Obiettivi: comprendere aspetti e strutture dei processi di storia locale e porli in relazione con i
processi storici italiani; usare fonti di tipo diverso per produrre conoscenze su temi definiti di
storia locale; selezionare e organizzare le informazioni con risorse digitali multimediali.
Classi: 2^F – 3^F – 3^B
La Scelta
Referente: prof.ssa Sandonà
Obiettivi: contribuire a diffondere la conoscenza e il ricordo, soprattutto fra le nuove
generazioni, di uno dei fondamentali momenti della storia contemporanea e diffondere la
conoscenza di due fra i più importanti siti della memoria presenti nella provincia di Modena,
attraverso l’utilizzo di varie fonti storico-documentarie.
Classi 3^tutte
Convivenza Civile E Globalizzazione
Referente: prof.ssa Sandonà
Obiettivi: educare alla tolleranza e alla convivenza tra i popoli, alla realtà della povertà, del debito
pubblico e sfruttamento minorile che colpisce i paesi del sud del mondo. Conoscere l’economia
equo-solidale.
Classi: 3^ tutte
EDUCAZIONE ALL’ARTE
Manifesto e Logo
Referente: prof.ssa Morselli Monica
Obiettivi: conoscenza della storia dell’economia mirandolese e delle varie fasi della produzione di
un manifesto pubblicitario o di un logo.
Classi: 3^ tutte
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Raccont….Arte
Referente: prof.ssa Navarra
Obiettivi: riconoscere e confrontare due diverse modalità (letteraria e artistica) in cui si può
strutturare un testo, prendere coscienza dei vizi, delle virtù, degli stereotipi e degli ostacoli e
riuscire ad esternarli ricorrendo a modalità espressive diverse.
Classi: 1^A
Decoriamo il Natale
Referente: prof.ssa Vallo
Obiettivi: stimolare e rafforzare le capacità manuali dei ragazzi, incoraggiare la cooperazione tra
loro e sostenere il rapporto adulto/bambino, favorire il piacere di vivere in festa in modo creativo.
Classi: Alunni H di fascia A e B
Corso-Concorso Fotografico
Referente: prof. Mengoli
Obiettivi:
 Conoscere e utilizzare l’apparecchio fotografico
 Tecniche di ripresa fotografica
 Scelta e studio dei soggetti di ripresa
Classi: 1^ e 2^ tutte
FARE MUSICA INSIEME
Musica Maestro
Referenti: proff .Maini – Mengoli
Obiettivi: sviluppare le abilità tecnico-strumentali, affinare la sensibilità musicale e il gusto critico,
arricchire e approfondire le conoscenze musicali; sviluppare lo spirito di gruppo e la capacità di
confronto costruttivo; valorizzare il percorso formativo-musicale, attraverso esperienze appaganti
che aiutano la maturazione personale dell’alunno, realizzare un compact dics musicale: conoscere
le apparecchiature e le tecniche di registrazione digitale.
Classi: 3^ tutte
Musica Insieme
Referenti: Proff. Maini – Mengoli
Obiettivi: Sviluppare abilità tecnico-strumentali,
 arricchire e approfondire le conoscenze musicali,



valorizzare il percorso formativo-musicale,
costruzione dell’Orchestra dell’Istituto F. Montanari di Mirandola,
Realizzazione del saggio finale
47
 Selezionare materiale e creare un archivio cui attingere per la realizzazione di dialoghi, letture,
interviste, ecc..
Classi: 3^tutte
Saggio Musicale Di Fine Anno Scolastico
Referenti: prof.ssa Pellacani
Obiettivi: stimolare la socializzazione; fare musica insieme anche attraverso l’espressione
corporea; affinare ill senso ritmico di base; prendere coscienza delle proprie capacità, acquisire
autocontrollo e maggior autodisciplina.
Classi: corsi E-F-G-3^L
Natale Luce Che Risplende
Referente: prof.Mantovani
Obiettivi: mettere a fuoco il significato profondo che il Natale riveste, recuperare la capacità di
stupirsi anche di fronte alle piccole cose, utilizzando i linguaggi del corpo, verbali, della mimica,
dell’improvvisazione, della gestualità e della musica come comunicazione. Educare alla corretta
convivenza, a far posto agli altri e a crescere come persone.
Classi: corsi E-F-G-3^L
Parole e Idee
Mon Quartier Est Un Monde ( Corrispondenza Francese )
Referente: prof.ssa Puttilli
Obiettivi: imparare a conoscersi e a sviluppare la propria immaginazione, a presentarsi in modo
adeguato; comunicare in modo interattivo, migliorare le proprie competenze digitali
nell’apprendimento delle lingue straniere
Classi: 3^ A-B-C
Gardez Les Yeux Ouverts – Etwinning
Referente: prof.ssa Puttilli
Obiettivi: sensibilizzare sull’importanza della memoria storica e sul sentimento di cittadinanza
condivisa.
Classi: 3^A-B-C
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Keep Calm And Read On Biblioteca Inglese
Referente: Gabrielli A.M.
Obiettivi: proporre un percorso di lettura in lingua straniera utilizzando un approccio motivante e
coinvolgente anche per gli studenti in difficoltà nelle lingue straniere.
Classi: 3^ tutte
Spettacolo In Lingua Inglese
Referente: prof.ssa Rossi Paola
Obiettivi: approfondire aspetti culturali e linguistici della lingua inglese, motivare gli alunni
attraverso un uso più estemporaneo della lingua, strumenti in uso su di uno stage.
Classi: 3^tutte
Corso Di Conversazione Inglese Con Madrelingua
Referente: prof.ssa Braghiroli
Obiettivi: recuperare e consolidare conoscenze lessicali e strutturali fondamentali nelle 4
abilità(listening,speaking,reading e writing). Sviluppare strategie utili per affrontare le prove previste
dall’esame di licenza ,attraverso lo svolgimento di attività e l’acquisizione di tecnica. Creare motivazioni e
potenziare la fiducia.
Classi: 3^ tutte
4.7 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
B.E.S.
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della
Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali
e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il
significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una
varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della
personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari
accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni.
Da ( Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna )
A seguire la Circolare Ministeriale n.8 del 6/03/13 invita la scuola ad elaborare il piano per
l’Inclusività come strumento di progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo per
sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni; la
scuola diventa inclusiva quando accoglie tutte le diversità e riformula a tal fine le proprie
scelte organizzative, progettuali, metodologiche, didattiche e logistiche.
49
Tutto ciò richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo.
In questo modo l’inclusione riconosce il diritto alla diversità che non si identifica solamente
come disabilità, ma comprende le molteplici situazioni personali anche problematiche; così
un’analisi dei Bisogni Educativi Speciali pone in primo piano l’individuazione dei problemi e
l’elaborazione di strategie di soluzioni.
La C.M. del 22/11/13 precisa che i singoli Consigli di classe compilano un apposito PDP per
gli alunni BES solo in presenza di una relazione clinica in cui risulti chiara l’area del
bisogno speciale; i docenti assicurano comunque a tutti i ragazzi in difficoltà interventi
individuali finalizzati al recupero delle competenze.
Tutti i progetti affiancano e supportano le azioni messe in atto dalla scuola come piano di
inclusione.
4.8 COMPENSAZIONE ,RECUPERO e POTENZIAMENTO
Referenti: I consigli di classe
Obiettivi:
 Recuperare e consolidare le abilità di base con lo scopo di contrastare le carenze matematiche e
linguistiche che caratterizzano una vasta fascia di alunni
 Fornire agli studenti in difficoltà, attraverso azioni di recupero in itinere, indicazioni personalizzate
di lavoro per garantire il successo formativo a tutti gli alunni
 Valorizzare le potenzialità e gli stili di apprendimento di ciascuno
 Sviluppare, secondo il proprio stile di apprendimento, le conoscenze e le competenze che
permettano agli alunni di qualificare la propria autostima di fronte alla realtà sempre più
complessa.
Destinatari
 Alunni della scuola
 Organizzazione delle attività:
 Corsi specifici (max 15 alunni) organizzate per unità didattiche programmate dal Consiglio di classe
e tenuti dagli insegnanti nel primo quadrimestre a.s. 2013-2014.
 Verifica e valutazione da parte del Consiglio di Classe
 Elaborazione di ulteriori corsi, di graduali e superiori difficoltà, da realizzare da febbraio a maggio
2014
 Verifica e valutazione da parte del Consiglio di Classe
 Verifica e valutazione da parte del Collegio docenti
 Rendicontazione del progetto
 Test di gradimento
Le attività saranno svolte:





in piccoli gruppi di livello con alunni di ciascuna classe
attività individuali per alunni con particolari difficoltà o inseriti in corso d’anno
i tempi di esecuzione saranno, a cominciare dal primo quadrimestre, fino a maggio 2014,
in parte al mattino
in parte al pomeriggio
50
Verifica
 Verranno predisposte:
 verifiche formative in itinere
 verifica finale di quadrimestre preparata dai docenti che hanno svolto il progetto
 verifica elaborata dal Consiglio di Classe per valutare i miglioramenti raggiunti.
Al termine del percorso ogni insegnante presenterà una rendicontazione del lavoro svolto, indispensabile al
coordinatore del progetto per stendere una relazione finale di tutto il percorso realizzato.
Durata
Novembre 2013 a maggio 2014
Le attività potranno essere realizzate da tutti i docenti della scuola qualora se ne riscontri la necessità
4.9 ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE, INTEGRAZIONE E RECUPERO ALUNNI
CERTIFICATI
Le attività di sostegno sono rivolte agli alunni in situazione di diversa abilità.
L’inserimento di tali alunni nelle classi è finalizzato alla piena integrazione e allo sviluppo delle loro
potenzialità, per cui il Consiglio di Classe, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio
territoriale di Neuropsichiatria Infantile, predispone un apposito “piano educativo individualizzato”. Per
favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti statali specializzati, di educatori assistenziali e dei
collaboratori scolastici.
L’iter burocratico prevede l’elaborazione dei documenti di rito compilati in collaborazione con il Consiglio di
Classe ed il personale dedicato al sostegno.
Tali documenti sono soggetti alla normativa vigente degli Accordi di programma provinciali e distrettuali
che applicano in pratica la normativa più ampia sancita dalla legge quadro n.104 del 1992.
Nell’ambito specifico delle attività didattiche vengono utilizzate anche tecnologie informatiche.
Per gli alunni la cui comunicazione è assente o disturbata, il Piano individualizzato può prevedere anche
attività abilitative che includano l’utilizzo della “Comunicazione Facilitata”, strategia che consente di creare
canali di comunicazione funzionale alle necessità della persona. Comunque si cerca di mettere in atto azioni
volte al recupero di abilità o ad alternative che permettano di aprire un canale di comunicazione.
Viene garantito un progetto di continuità con le scuole primarie per gli alunni in ingresso e con le scuole di
istruzione superiore di indirizzo per i ragazzi in uscita.
Sono previste attività esterne alla scuola ma finalizzate a favorire o ad acquisire determinate abilità di vita
pratica e sociale.
4.10 COMPETENZE ATTESE
Obiettivo formativo di riferimento:
Sviluppare le abilità espressive logiche ed operative per gestire autonomamente le proprie risorse
Obiettivi formativi
Relativi alle UA
Rafforza l’autostima
anche attraverso attività
laboratoriali.
Competenze attese livello
AVANZATO
Usa in modo autonomo i
vari linguaggi e gli
strumenti
51
Competenze attese
INTERMEDIO
Usa gli strumenti
Competenze attese
ESSENZIALE
Usa gli strumenti in modo
insicuro
Adopera, per esprimersi
e comunicare con gli
altri, anche codici diversi
dalla parola.
Usa i codici non verbali in Usa i codici non verbali.
modo sicuro.
Capisce messaggi orali e
visivi intuendone,
almeno in prima
approssimazione, gli
aspetti impliciti.
Capisce messaggi orali e
visivi in modo sicuro
Capisce messaggi orali
e visivi
E’ guidato ad usare i
codici non verbali
E’ guidato nella
comprensione di
messaggi orali e visivi.
4.11 AREA COGNITIVA: CONTENUTI
Il programma da svolgere nell'anno scolastico, per le singole discipline, è opportunamente discusso e
concordato secondo le linee propositive dei programmi ministeriali e si rapporta alle reali esigenze e
possibilità di ciascun gruppo classe e di ciascun alunno conservando un significativo rigore culturale.
4.12 VERIFICHE
Ogni programmazione disciplinare dovrà contenere, l'usuale scansione in obiettivi non cognitivi e cognitivi e
rispettare la scansione degli indicatori individuati nelle riunioni monodisciplinari. Dovrà essere chiarito agli
alunni come il processo di valutazione sia un continuo viaggio con la meta del raggiungimento degli
obiettivi stabiliti. L'associazione di un alunno ad una fascia di livello non avrà mai un valore assoluto ma
sempre relativo agli specifici processi d'apprendimento e relativi curricola. Le procedure di verifica
dovranno avere una opportuna cadenza periodica. Le discipline che hanno la prova scritta all'esame di
licenza dovranno curare un progressivo e continuo adeguamento, in particolare nelle classi terminali, alle
procedure formali e sostanziali che si seguiranno nelle verifiche d'esame. Gli esiti delle verifiche vanno
sempre opportunamente registrati nei registri elettronici individuali dei Docenti per ciascun alunno.
L'esattezza e la puntualità delle osservazioni sistematiche sui processi di apprendimento e sulla loro
evoluzione sono essenziali per una motivata stesura delle valutazioni globali finali.
4.13 INTEGRAZIONE, SOSTEGNO, D.S.A, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
Le attività di integrazione e le iniziative di sostegno (previste dalla legge 517/'77 e successive integrazione
modificazioni) sono organizzate dalla gruppo di sostegno d’Istituto, predisposte ed approvate dai Consigli di
Classe e dal Collegio dei Docenti, sulla base dei criteri generali indicati dal Consiglio d'Istituto e dalle norme
vigenti .Il fine deve essere quello di colmare i divari di partenza ed ampliare il campo delle attività e degli
interessi dei discenti. Si prevede una piena utilizzazione delle risorse scolastiche ed individuali disponibili. Si
prevede l'utilizzazione degli insegnanti di sostegno, nelle classi con alunni portatori di handicap, anche con
la modalità delle “classi aperte”. Si inseriranno opportuni momenti di lavoro individualizzato in ciascun
curricolo disciplinare, secondo i bisogni di ciascun alunno delle varie classi su cui il Docente interviene. I
Consigli di Classe formuleranno le loro esigenze al Collegio dei Docenti che definirà i piani specifici di
intervento. Le esigenze finanziarie specifiche vanno opportunamente e tempestivamente comunicate.
Particolare attenzione dovrà essere posta allo sviluppo di un itinerario di lavoro linguistico per gli alunni
extra comunitari.
52
Per i DSA si fa riferimento alla recente normativa di legge del 8-10-2010 N. 170 Decreto ministeriale e del
12 luglio 2011 e seguenti linee Guida
Adempimenti della famiglia al cui figlio viene diagnosticato un “disturbo specifico dell’apprendimento”
Farsi rilasciare dal dottore dei Servizi Sanitari una regolare segnalazione Scolastica. Il documento dovrà
specificare il tipo di disturbo, l’intervento che la scuola dovrà attuare, recare la data, il timbro e la firma
dello specialista.
Consegnare alla scuola il documento (direttamente presso la Segreteria,) la funzione strumentale
provvederà ad avvertire il Coordinatore della presenza del documento, i docenti non sono autorizzati ad
accettare segnalazioni portate dagli studenti); si ricorda che la segnalazione deve essere revisionata ad ogni
cambio di scuola ed ha comunque validità quinquennale.
La famiglia sarà poi contattata dal coordinatore per condividere il PDP (piano offerta formativa)con i
docenti della classe, nel pieno adempimento della normativa vigente.
Attività proposte:
Corsi di formazione su software specifici per DSA rivolti ai docenti e agli studenti
Incontro informativo con le famiglie
Incontri formativi con i genitori
4.14 CTP: CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE IN ETA’ ADULTA
Il principio ispiratore dell’apertura del CTP, nasce dalle significative richieste da parte del territorio
e delle Istituzioni dell’Area Nord. Vuole rappresentare e coordinare le attività di istruzione e di
formazione degli adulti presenti sul territorio, per rispondere alla domanda di alfabetizzazione
culturale, di acquisizione e consolidamento di competenze di base, di opportunità di integrazione
sociale e di acquisizione e sviluppo di competenze professionali.
PROGETTAZIONE
Coordinatore: Prof. Tonolo Renzo
Lo staff di progettazione è composto dal Dirigente Scolastico e dai docenti assegnati all'organico.
Per la programmazione specifica si fa riferimento alla programmazione Ministeriale depositata
presso la segreteria.
4.15 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
In riferimento al punto 4.13, la scuola procede alla stesura dei Piani di lavoro personalizzati dopo una
serie di incontri dei Consigli di Classe o dei Docenti incaricati con l'A.U.S.L. e le famiglie, secondo gli
Accordi di Programma Provinciali e Distrettuali. Le programmazioni tendono il più possibile ad
adeguarsi alle esigenze e potenzialità degli allievi e danno luogo a P.E.I. e:
Vanno inseriti nelle programmazioni delle singole classi;
Gli insegnanti programmano una integrazione finalizzata al raggiungimento per ogni allievo
(ovviamente rispetto alle proprie potenzialità e con metodologie e strumenti differenziati) dei seguenti
obiettivi:
 Autonomia, intesa come capacità di chiedere aiuto quando necessario;
 Acquisizione di competenze ed abilità, motorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive;
 Conquista degli operativi basilari, orientamento
53
4.16 SCUOLA IN OSPEDALE
In caso di necessità i docenti sono in grado di attivare l’apprendimento a distanza attraverso la
piattaforma MOODLE per attuare dei percorsi possibili al fine di recuperare il tempo di assenza e di
consentire il conseguimento degli obiettivi essenziali.
4.17 PIANI DI LAVORO ANNUALI E DI CLASSE E RELAZIONI FINALI
I piani di lavoro dovranno contenere in particolare:
Una analisi generale della situazione della classe con la conseguente definizione delle esigenze degli alunni.
Obiettivi specifici di apprendimento disciplinare
Metodologie di lavoro;
Strumenti che si utilizzeranno;
Indicazione dei contenuti che saranno affrontati (soprattutto per i piani di studio personalizzati);
Iniziative che si intendono attuare in merito a consolidamento, recupero, sostegno, potenziamento,
approfondimento;
Le procedure e i criteri di verifica utilizzati;
Visite e/o viaggi di istruzione ed uscite sul territorio.
RELAZIONI FINALI ED INDIVIDUALI DI CLASSE
Al termine dell'anno scolastico, al fine di una attenta verifica del lavoro svolto e della sua efficacia, i Docenti
predisporranno:
La relazione finale del Consiglio di Classe resta nel registro dei verbali del C.d C.
La relazione finale individuale di ogni docente, con obiettivi raggiunti o non raggiunti e relative precisazioni,
allegata all’ultimo verbale del C.di C.
Questi materiali concorrono alla valutazione finale che il Collegio dei docenti esprime nell’ultima seduta
dell’anno scolastico e contribuiscono all'ossatura della futura programmazione d'Istituto.
4.18 VALUTAZIONE
VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI ALUNNI
L'attenzione va rivolta, globalmente, al raggiungimento degli obiettivi posti, nel rispetto delle deliberazioni
specifiche assunte dal Collegio dei Docenti.
I giudizi globali metteranno in significativa evidenza in uno spirito di piena individualizzazione:
interesse; impegno; partecipazione al lavoro scolastico; rendimento complessivo.
A tal fine i Docenti potranno utilizzare una opportuna griglia di rilevamento dati, concordata a livello
collegiale, che comunque non limiti le esigenze di individualizzazione del giudizio stesso.
Il consiglio orientativo per i discenti delle classi terminali dovrà essere comunicato ai genitori, tramite
opportune convocazioni individuali, prima delle scadenze delle preiscrizioni, verrà verificato in sede
d'esame e verrà inviato alle scuole di futura frequenza.
La valutazione quadrimestrale degli apprendimenti appresi è scritta sulla "Scheda di valutazione per gli
alunni della Scuola Media" (in adozione dall'anno scolastico 1996/97 - Circolare 491 del 7/8/96).
Per quanto concerne i giudizi delle discipline la scheda prevede un unico giudizio sintetico per ogni
disciplina come sintesi delle valutazioni espresse sulla base degli indicatori/criteri.
I giudizi sintetici per discipline sulla scheda sono espressi con voti decimali secondo normativa vigente
54
La valutazione sul livello globale di maturazione è formulata dal Consiglio di classe in base alla
situazione di partenza, alle finalità e agli obiettivi da raggiungere, agli esiti degli interventi realizzati.
La griglia delle osservazioni sistematiche di cui ogni consiglio di Classe tiene conto è formulata in base alle
seguenti voci: COMPORTAMENTO, SOCIALIZZAZIONE, IMPEGNO E INTERESSE, METODO DI LAVORO,
RISPOSTA AGLI INTERVENTI PROGRAMMATI RISPETTO ALLA SITUAZIONE DI PARTENZA.
Alunni e famiglie sono informati su tutto l’iter della valutazione, non solo di quella sommativa e
finale.
Criteri e griglia per la valutazione del comportamento.
La valutazione del comportamento è attribuita dal Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai
seguenti criteri/indicatori:
1. Il voto in condotta è una valutazione del comportamento del singolo studente (carattere
“personale” della responsabilità del rapporto di ogni alunno con la scuola – D.P.R. n. 235, 21
novembre 2007).
2. Il voto di condotta è attribuito a maggioranza su proposta del coordinatore di classe.
3. Il voto in condotta valuta il comportamento complessivo dello studente nel corso dell’anno
scolastico, tenendo conto del suo evolversi e degli eventuali miglioramenti raggiunti e confermati
nel tempo.
4. Nella quantificazione del voto in condotta si terrà conto che la scala di riferimento è diversa da
quella dei voti di profitto, è di fatto limitata dal CINQUE al DIECI.
L’attribuzione del SEI in condotta (valutazione di poco superiore al livello negativo che indica la non
promozione per accertate gravità) non assume il significato del medesimo SEI delle discipline
curricolari, primo livello di una effettiva -anche se limitata- positività.
Nella scala dei voti superiori all’insufficienza:
 SEI e SETTE indicano comportamenti non positivi, più o meno gravi, ma in ogni caso
tali da non implicare la bocciatura;
 OTTO, NOVE e DIECI indicano comportamenti positivi con livelli differenziati.
5. In base al D.M. n.5, 16 gennaio 2009 si procede all’assegnazione di una votazione insufficiente in
presenza di “Ripetuti episodi sanzionati” con la sospensione dalle attività didattiche per periodi
superiori a quindici giorni.
Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera
scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e
verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di Classe sia ordinari sia straordinari e
soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale.
INDICATORI
Rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto di corresponsabilità
Comportamento responsabile
Partecipazione al dialogo educativo
Impegno e costanza
Frequenza e puntualità
Il Consiglio di Classe prenderà in considerazione la prevalenza dei descrittori
corrispondenti al voto proposto.
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Voto
Descrittori
Comportamento corretto e responsabile, scrupoloso rispetto del Regolamento
scolastico.
10
Vivo interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche.
Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne scolastiche.
Ruolo propositivo all’interno della classe.
Frequenza regolare.
Comportamento corretto e responsabile, rispetto del Regolamento scolastico.
9
Interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche.
Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne scolastiche.
Frequenza scolastica regolare.
Comportamento generalmente corretto, rispetto del Regolamento scolastico.
8
Interesse e partecipazione generalmente positiva alle proposte didattiche.
Puntuale/abbastanza puntuale svolgimento delle consegne scolastiche.
Frequenza scolastica regolare/abbastanza regolare.
Comportamento a volte non corretto, non sempre rispettoso del Regolamento
scolastico.
7
Incostante interesse e saltuaria partecipazione al dialogo educativo.
Modesto impegno nell’assolvimento dei propri doveri scolastici.
Irregolarità delle frequenze, giustificazioni non puntuali.
Comportamento scorretto, episodi di mancato rispetto del Regolamento scolastico
soggetti a sanzioni disciplinari.
6
Disturbo del regolare svolgimento delle attività didattiche.
Incostante interesse e discontinua/passiva partecipazione al dialogo educativo.
Frequenza scolastica irregolare, giustificazioni non puntuali.
Grave mancanza di rispetto per la dignità delle persone e per le regole della convivenza
civile e scolastica che abbiano comportato:
5

“l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per
56
periodi superiori a quindici giorni” e che l’alunno

“successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e
riparatoria, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento” - D.M. n.5, art. 4, 16 gennaio 2009
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
LA VALUTAZIONE DI: INSEGNAMENTI SERVIZI STRUTTURA AVVERRA’ ATTRAVERSO:
Schede di raccolta informazioni sull’attuazione dei progetti e sulla loro efficacia nell’ottica di un
miglioramento delle motivazioni e degli apprendimenti
Questionari di soddisfazione del servizio rivolti alle varie componenti dell’Istituto (docenti e A.T.A.)
e alla famiglie.
4.19 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE AUTOVALUTAZIONE DEL P.O.F
Al personale scolastico al CdI: relazione conclusiva sull’autovalutazione del P.O.F e dei Progetti ad esso
correlati;
Al personale scolastico, al CdI: comunicazione dei dati relativi agli esiti degli esami di licenza media;
Al personale scolastico, alle famiglie, all’Amministrazione Comunale al CdI: relazione sull’analisi dei
dati ricavati dai questionari di gradimento.
4.20 ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE E DELLE REGISTRAZIONI
La documentazione relativa alla progettazione, alla modulistica, ai processi già implementati, oltre alle
schede di valutazione è conservata presso l'Ufficio di Presidenza, in appositi raccoglitori con targhetta
identificativa è a disposizione.
I verbali del Consiglio di Istituto, del Collegio dei Docenti sono custoditi nella cassaforte, nell'Ufficio di
Presidenza.
5. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
5.1
PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DELL’ISTITUTO
Nell’offerta di iniziative finalizzate allo sviluppo professionale, l’attenzione della Scuola, in sintonia
con le finalità del P.O.F. si rivolge quest’anno al seguente settore:
 CORSO PROTEZIONE CIVILE/SICUREZZA
 CORSO DI FORMAZIONE PER L’USO DEL REGISTRO ELETTRONICO
Tutto il Personale è libero di aderire alle iniziative di formazione a.s. 2013-2014 che si attuano nel
territorio e nella provincia.
La Preside
Prof.ssa Paola Campagnoli
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premessa e principi fondamentali: carta dei servizi