PREMESSA E PRINCIPI FONDAMENTALI: CARTA DEI SERVIZI La CARTA DEI SERVIZI si pone come strumento a tutela del diritto allo studio dei cittadini. Indica agli utenti (alunni, genitori, docenti e non docenti) gli strumenti per conoscere il funzionamento ed il livello di qualità dei servizi erogati. Garantisce la trasparenza degli atti. Regola gli aspetti fondamentali dell'attuazione del diritto allo studio ed i rapporti tra utenti e Scuola, orientandone i principi e le attività. In questa ottica, la Carta esprime la necessità della piena collaborazione e del convinto coinvolgimento di tutti i protagonisti del processo formativo: la direzione della scuola i docenti e tutti gli altri operatori della scuola gli organi collegiali le strutture centrali e periferiche del M.P.I. i genitori - utenti ed i loro rappresentanti gli alunni gli Enti Locali i Servizi Sanitari del territorio. POLITICA DELLA DIREZIONE La Qualità nella scuola ha senso solo se è Qualità per tutti i suoi allievi, nel rispetto dei fini istituzionali. Per erogare le sue prestazioni, l'Istituto individua i seguenti principi fondamentali ai quali intende uniformare la propria attività. EGUAGLIANZA ED EQUITA' L'Istituto, riconoscendosi totalmente nei principi posti alla base della Costituzione della Repubblica (art. 3, 33 e 34), assicura l'uguaglianza di trattamento nell'erogazione del servizio scolastico, senza nessuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio economiche. I servizi sono erogati a tutti gli utenti secondo procedure trasparenti ed eque, che tengono conto dei bisogni formativi dei singoli e della collettività. 1 IMPARZIALITA' E REGOLARITA' I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità, senza distinzione di condizione sociale, di sesso, di religione di provenienza. Tutto il personale dovrà essere coinvolto in questa linea d'azione, superando rigide suddivisioni di ruoli e funzioni. OBIETTIVI E’ impegno di questa Direzione e di tutto il personale scolastico conoscere le aspettative dei nostri utenti (famiglie, alunni, ecc..) e questo documento intende evidenziare il nostro impegno nel cercare di soddisfarle al meglio nel rispetto della legislazione che chiede di attuare gradualmente la Riforma scolastica L. 53/2003, D.Legs.59/2004. STRUMENTI Per raggiungere questi risultati la Direzione: istituisce un Gruppo di Lavoro per la Formazione/Qualità, che coinvolga genitori, allievi, personale interno, organi collegiali interni per una migliore attuazione della riforma, nella soluzione dei problemi, nelle scelte, nelle verifiche e nel miglioramento globale dei servizi e dei processi interni; orienta tutto il sistema al miglioramento continuo. IMPEGNO DELLA DIREZIONE La Direzione della scuola si impegna a mettere a disposizione le risorse necessarie per la realizzazione di questi obiettivi. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in presenza di rivendicazioni sindacali, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE La scuola, si impegna , con l'apporto di tutti gli operatori scolastici, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e ad ogni situazione di particolare rilievo. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli stranieri, relative ai ragazzi con disagio e difficoltà scolastiche e relative agli alunni diversamente abili. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. FLESSIBILITA' L'Offerta formativa sarà caratterizzata da flessibilità dell'orario e del curricolo al fine di adeguare gli interventi alle specifiche esigenze degli alunni, individualizzando il più possibile l'azione didattica per renderla più efficace e funzionale. 2 CONTINUITA' La scuola si impegna a garantire agli alunni il diritto ad un percorso formativo organico che gli permetta di costruirsi una identità personale e culturale attraverso l'individuazione di obiettivi formativi ricavati dalle nuove indicazioni ministeriali per il curricolo per il primo ciclo dell’istruzione. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio di territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc..) L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, chiamate a collaborare tra loro in modo funzionale ed organico. PARTECIPAZIONE, MIGLIORAMENTO E TRASPARENZA Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta dei Servizi e del P.O.F.”, attraverso una gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti nella prospettiva di promuovere realmente quella “comunità scolastica” nella quale si attua non solo la trasmissione della cultura ma il continuo autonomo processo di elaborazione di essa, in uno stretto rapporto con la società, per il pieno sviluppo della personalità dell’alunno nell’attuazione del diritto allo studio (legge 53\2003 D.lgs.59). A tal fine i comportamenti dei componenti la comunità scolastica devono mirare alla più ampia realizzazione degli standard generali di servizio dichiarato. L’istituzione scolastica anche in collaborazione con gli Enti locali si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. Tale uso deve essere regolamentato da apposita convenzione. L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si uniforma a criteri di efficienza , di efficacia, flessibilità nell’erogazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. F.to Dirigente Scolastico Prof.ssa Paola Campagnoli 3 SOMMARIO 1 CONTESTO 1.1 I Numeri Della Scuola pag.6 - I numeri della scuola in sintesi pag.6 - I numeri della scuola: chi siamo pag.7 1.2 Normativa - POF pag.8 1.3 Mansionario Incarichi pag.8 - Funzioni Strumentali pag.8 1.4 Breve Analisi Del Contesto Economico Socioculturale Del Territorio pag.11 2 RISORSE 2.1 Risorse Finanziarie pag.11 2.2 Risorse Strutturali pag.11 3 ORGANIZZAZIONE 3.1 Calendario Scolastico pag.16 3.2 Rapporti con i genitori pag.16 3.3 Scansione giornaliera orario lezioni pag.17 3.4 Organi Collegiali di governo pag.17 3.5 Regolamento di Istituto pag.19 3.6 Patto Educativo di Corresponsabilità pag.26 3.7 Informazioni generali pag.27 3.8 Sicurezza nella scuola: Scuola Sicura pag.27 4 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA 4.1 Visione Mission della scuola pag.32 4.2 Linee indirizzo POF pag.33 4.3 Organizzazione per il curricolo: schema generale pag.35 4.4 Obiettivi Formativi pag.38 4.5 Tempo Scuola: curricolo studio pag.42 4 4.6 Piano Nazionale Scuola Digitale Azione Scuol@ 2.0 - Progetti Istituto pag.42 pag.43 4.7 Piano per l’Inclusività (PAI) pag.49 4.8 Compensazione, Recupero, Potenziamento pag.50 4.9 Attività di Socializzazione, Integrazione e recupero di Alunni certificati pag.51 4.10 Competenze attese pag.51 4.11 Area Cognitiva: contenuti pag.52 4.12 Verifiche pag.52 4.13 Integrazione, Sostegno, DSA, BES consolidamento e potenziamento pag.52 4.14 CTP pag.53 4.15 Alunni diversamente abili pag.53 4.16 Scuola in Ospedale pag.54 4.17 Piani di Lavoro Annuali di classe pag.54 4.18 Valutazione pag.54 4.19 Modalità di comunicazione POF pag.57 4.20 Archiviazione della documentazione e registrazioni pag.57 5 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 5.1 Piani, di formazione e aggiornamento di Istituto pag.57 Scuola “Francesco Montari” 5 1 CONTESTO 1.1 I NUMERI DELLA SCUOLA Scuola Secondaria di primo grado “Francesco Montanari” Presidenza – Segreteria: Via D.Pietro N.4 Mirandola (Mo) Tel: 0535/ 21187 Fax: 0535/24014 E-mail: [email protected] Sede di Mirandola Via D.Pietri N.4 Sede di S. Martino Spino Tempo normale Tempo normale Sezioni: A,B,C,D,E,F,G,H,I,3L. Sezioni: S Classi 28 Classi 3 Utenza ragazzi. 666 Utenza ragazzi N.46 Scuolabus Scuolabus Nella sede di Mirandola dall’a.s. 2007-2008, è attivo il CTP (centro territoriale permanente per l’Istruzione e la formazione in età adulta) I NUMERI DELLA SCUOLA….in sintesi Alunni n. 712 Complessivamente, nelle due sedi ci sono: Docenti n. 76 Educatori 11 Mediatori culturali 2 Assistenti amministrativi: n. 6 Collaboratori scolastici n. 11 6 I NUMERI DELLA SCUOLA: chi siamo Dirigente Scolastico: Prof.ssa Paola Campagnoli Il Dirigente scolastico riceve famiglie (previo appuntamento telefonico) Vicario Prof.ssa Loretta Rebecchi (previo appuntamento telefonico) Direttore amministrativo: Dott.ssa Loredana Pennisi La segreteria è aperta al pubblico: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.45 alle ore 8.15 e dalle ore 11.00 alle ore 13.00 al Martedì e al Giovedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 al Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00 Assistenti amministrativi: Anna Rita Bonini, Calzolari Paola, Cecilia Miele, Leoni Giovanna, Stabellini Rita. Collaboratori del Dirigente Scolastico: Funzioni strumentali: Collaboratori scolastici Coll. del Dirigente con funzione Vicaria: Prof.ssa Rebecchi Loretta Referente succursale S.Martino S.: Prof.ssa Gabriella Reggiani Gestione POF Prof.ssa Piva Sandra Informatica Prof. Giacomo Dalseno Disagio e Handicap Prof.ssa Levratti Eugenia C.T.P Prof. Tonolo Renzo D.S.A Prof.ssa Antonella Verri Stranieri /alfabetizzazione Prof.ssa De Matteo Cristina Autieri Maria, Barbieri Claudia, Di Martino Rosa, Fabbri Erika,(San Martino), Ferrarini Valter, Masitti Teresa, Pascarella Nunzia, Po Morena, Scibelli Elena, Scopazzo Lucia, Terragno Roberto, Vicenzi M. Cristina, Zaccariello Luisa 7 1.2 NORMATIVA P.O.F. PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. cioè il Piano dell'Offerta Formativa è il documento di identità della scuola; partendo dall'analisi dei bisogni e dalle caratteristiche socio- ambientali del territorio e tenendo conto delle competenze professionali dei docenti esso: - definisce i percorsi di flessibilità didattica e organizzativa; - accresce la responsabilità di chi vive e opera a scuola; - assicura la coerenza e l'integrazione di tutte le scelte e le iniziative. Il suo scopo principale è quello di definire le caratteristiche specifiche della scuola e di fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli Enti locali e a tutti i soggetti con i quali la scuola si trova ad operare. Il P.O.F. viene redatto dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto: il documento illustra la struttura, l'organizzazione della scuola, i progetti e le attività che vi si svolgono e i servizi offerti Nell’attuazione del P.O.F. la Scuola Secondaria di 1° grado “F. Montanari” rispetta ed applica le normative vigenti emanate dal MPI e dagli altri Uffici ad esso collegati che regolano l’attività della scuola pubblica italiana. 1.3 MANSIONARIO DEGLI INCARCHI FUNZIONI STRUMENTALI F.S. POF Responsabile : Piva Sandra Collaboratore del responsabile: prof.ssa Martini Giuseppina Definizione linee generali POF a.s. 2013-2014 Aggiornamento e stesura in cartaceo, CD, Organizzazione ipertestuale POF Predisposizione autovalutazione d’Istituto Collaborazione per stesura scheda illustrativa e contabile delle attività del piano annuale Definizione e raccolta dei Progetti (Ambiente, Informatica, Scuola aperta…) Predisposizione dei questionari relativi a gite e viaggi di istruzione Tabulazione dati relativi alla autovalutazione di Istituto F.S. C.T.P Responsabile: Renzo Antonio Tonolo elaborazione, per i corsi di alfabetizzazione e di licenza media, dell’annuale indagine statistica (voci da rilevare e tabulare: composizione dei livelli del Q.C.E.R; presenza M/F, paesi di provenienza; competenze informatiche; etc.), che “fotografa” il C.T.P. di Mirandola; predisposizione di un piano di inserimento/integrazione, rivolto alle Scuole Medie dell’Area Nord, per disciplinare gli eventuali passaggi di studenti presso il CTP di Mirandola; elaborazione di percorsi formativi semplificati, nei vari ambiti disciplinari, finalizzati alla preparazione degli esami di licenza media; elaborazione delle prove d’esame A2, per minori, del Q.C.E.R., secondo il modello di cui all’articolo 9 del Decreto Maroni - Gelmini del 4 Giugno 2010, al fine del rilascio del «Permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo»; elaborazione delle prove d’esame dei vari livelli del Q.C.E.R. di fine percorso formativo, per la rete dei CTP della Provincia di Modena; 8 preparazione della modulistica della sicurezza a scuola, organizzazione del piano di evacuazione per il corrente anno scolastico; relazioni/sinergie con il territorio locale e le istituzioni operanti nell’ambito della formazione degli adulti (Coop “La mano sul Berretto”, Associazioni del Volontariato, Caritas, Amministrazione Comunale, etc.) F.S. ALUNNI DSA Responsabile : Antonella Verri Collaboratori del responsabile:Prof.sse Anna Perretta /Elisa Golinelli Promuove ed organizzazione dei corsi di formazione su software specifici per i DSA rivolti ai docenti, agli studenti e ai genitori. Cura i rapporti con le famiglie e coordina i contatti con le ASL e le associazioni sul territorio; Partecipa alla formazione delle classi; Supporta i docenti nella compilazione dei PDP e si rende disponibile per cercare di risolvere eventuali problematiche. Comunica e attiva le necessarie procedure da adottare per l’esame di stato; F.S. INFORMATICA Responsabile: Giacomo Dalseno Collaboratore del responsabile: prof. Pollastri Gabriele Raccordarsi con gli esperti esterni per la manutenzione delle attrezzature (Segnalazione per l’acquisto di materiali per le postazioni ) Gestire le comunicazioni digitali della scuola e all’esterno tra scuole, aziende e consulenti per la manutenzione Gestire la banca dati Multimedialità in collaborazione con docenti e consulenti per la manutenzione Promozione dell'uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica e consulenza ai docenti per la conoscenza e l’uso delle strumentazioni informatiche. Coordinazione delle attività di ricerca finalizzate alla sperimentazione delle nuove tecnologie, favorire momenti di formazione comune, di confronto e scambio di esperienze e materiali. Collaborazione con il Capo di Istituto e con il DSGA; gestione, implementazione e pubblicazione dati inerenti tutte le attività della scuola; Gestione sito web dell’Istituzione Scolastica assicurandone il continuativo aggiornamento di pubblicazione di atti e documenti in applicazione al processo di dematerializzazione e digitalizzazione in atto nella pubblica amministrazione; Coordinamento e gestione delle attività dei laboratori informatici e classi digitali, collaborazione per l’assistenza tecnica con le ditte abilitate ed individuate per la manutenzione degli stessi; Gestione delle risorse informatiche dell’Istituto, hardware e software; supporto ai docenti per utilizzo registri elettronici con il prof. Pollastr;i Verifica e coordinamento delle strumentazioni informatiche in dotazione alla scuola: segnalazione di eventuali problemi, proposte per il potenziamento e l’utilizzo dei laboratori con Pollastri 9 F.S. HANDICAP E DISAGIO Responsabile: Levratti Eugenia Coordinamento e conduzione gruppo di lavoro docenti sostegno ed educatori assistenziali; Indicazioni per la conduzione e la elaborazione delle prove Invalsi classi prime e terze; Partecipazione agli incontri territoriali e con referenti ASL ( organizzazione e monitoraggio) Aggiornamento fascicoli personali alunni disabili; Partecipazione a incontri di continuità tra i vari ordini scolastici per l’ingresso e l’uscita degli alunni disabili; Elaborazione di un sito dedicato per la collocazione di buone prassi, leggi, moduli, per attingere materiale didattico, per spunti di riflessione pedagogica e psicologica: http://sostegnoutility.weebly.com. Gestione e organizzazione della biblioteca per l’handicap il cui elenco compare nel sito “weebly sostegno utility” F.S. STRANIERI Responsabile: Prof.ssa De Matteo Cristina Collaboratore del responsabile: prof.ssa Negrelli Olga Incontri pomeridiani con la commissione e i docenti che gestiscono i corsi ; Passaggio di informazioni sui singoli ragazzi inerenti i livelli di formazione iniziali per costituire la mappatura dei bisogni, collaborazione con i C.di C.; Collaborazione con l’insegnante funzione strumentale del CTP per ogni aspetto che riguarda gli obiettivi da raggiungere e condivisione di proposte ; Formazione dei gruppi di livello destinati ai corsi di alfabetizzazione di fascia A e fascia B per gli alunni stranieri che frequentano in orario a.m e p.m attraverso la somministrazione e seguente valutazione di appositi test; Coordinamento con Enti Locali e/o altre Istituzioni; Predisposizione della documentazione necessaria per adempiere i vari compiti: stesura orari, calendari, modulistica da distribuire e controllarne il recupero per la partecipazione ai corsi pomeridiani di fascia B; Predisposizione di documenti di valutazione degli alunni e consegna degli stessi ai coordinatori dei consigli di classe a seguito di analisi della situazione e formulazione di giudizio condivisi; Incontri con i rappresentanti dell’Istituzione Area Nord preposti alla comunicazione dell’assegnazione oraria destinata ad interventi di alfabetizzazione e mediazione linguistico -culturale a sostegno degli alunni stranieri a.s. 2013-2014 e alla rendicontazione del progetto; Partecipazione attiva ad incontri elaborazione e condivisione di progetti afferenti al contrasto del disagio e della dispersione scolastica. Verbalizzazione dell’attività e relazione finale; Le Funzioni Strumentali e il Dirigente Scolastico costituiscono il GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione scolastica) 10 1.4 BREVE ANALISI DEL CONTESTO ECONOMICO SOCIO CULTURALE DEL TERRITORIO Il comune di Mirandola si trova in provincia di Modena. E’ un centro economico d’importanza nazionale. Il recente sviluppo economico del comune di Mirandola è stato favorito dall’apertura di stabilimenti operanti nell'ambito del biomedicale come autotrasfusione, rene artificiale, emodialisi. Contemporaneamente il comune ha avuto una forte espansione urbanistica, soprattutto verso San Giacomo Roncole e Cividale. Il comune di Mirandola è altresì un polo scolastico di grande interesse in quanto è riuscito ad affiancare ai vecchi istituti, scuole rispondenti alle nuove necessità. 2 . RISORSE 2.1 RISORSE FINANZIARIE Fondo dell'Istituzione Scolastica Amministrazione Comunale Fondi dell'Autonomia Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Finanziamenti ministeriali da progettazione Contributi dei genitori Sostegno economico al P.O.F. da parte delle famiglie Nei primi giorni di scuola le famiglie versano un contributo fissato dal Consiglio di Istituto. Questo importo comprende la quota assicurativa obbligatoria e il contributo volontario che viene chiesto liberamente ad ogni famiglia. 2.2 Risorse strutturali Docenti anno scolastico 2013 / 14 LETTERE MATEMATICA INGLESE ALDROVANDI SILVIA BORTOLI GABRIELLA CALZOLARI MAURO GOLINELLI ELISA GORNI BARBARA MALLOZZI MONICA ANNA MARTINI GIUSEPPINA MONTAGNA MARINA NAVARRA ROSA NEGRELLI OLGA PALTRINIERI OSCAR PALTRINIERI ROBERTA PIVA SANDRA POLLASTRI GABRIELE REBECCHI LORETTA RIZZOTTI CARLA SANDONA’ MARIA GIULIA BERGAMINI GIOVANNA CALASSO CONCETTA CILIA ANNA GAVIOLI LAURA GUIGLI LORETTA MANFREDI GIOVANNA MAZZONI LILIA MESCHIARI SIMONA REGGIANI GABRIELLA TABACCHINI PAOLA BASSI MARINA BRAGHIROLI CHIARA DI ROSA SARA MARIA GABRIELLI ANNA MARIA ROSSI PAOLA TOMASELLO ANNA 11 SILVESTRI ALESSANDRA VERRI ANTONELLA FRANCESE DE MATTEO CRISTINA GABRIELLI CARLA PUTTILLI MARIA SALAMONE CONCETTA ED.MUSICALE GUERZONI CHIARA MAINI ANDREA MENGOLI GIORGIO PELLACANI ANGELA SOSTEGNO BACCHELLI DANIELA BOCALE MARIA CARMELA CAPUTO FRANCESCO CASONI SERENA CATINO VINCENZO CUSMANO DOMENICA FAVICCHIA MARIA MADDALENA FONTANA ROSSANA CTP RAOSA WALTER RAZZABONI RENATA FASANO ALFONSO TONOLO RENZO ANTONIO USUARDI PAOLO ED.TECNICA DALSENO GIACOMO DIFILIPPO MIRIAM EVANGELISTA ALBINA MAINI ROBERTO PARESCHI STEFANO ED.FISICA CAVAZZA ANNA ED. ARTISTICA BACCARO MARIA BEDENDI DANIELA BRUNO CECILIA MORSELLI MONICA D’ONOFRIO POMPEO GRUPPIONI DANIELA LEONELLI CRISTIANO EDUCATORI FERRARI MANLIO MANTOVANI STEFANO RELIGIONE FABBRI GIULIANO ALFABETIZZAZIONE LETTERE INGLESE MATEMATICA MAESTRO MAESTRO Allegato 2 Incarichi e commissioni anno scolastico 2013-2014 INCARICO DOCENTI Segretario del Consiglio di Istituto Manfredi Giovanna Segretario del Collegio dei Docenti Verri Antonella Coll. del preside con funzione Vicaria Loretta Rebecchi F. S. Gestione P.O.F.(con collaboratore) Piva Sandra (FS) - Martini Giuseppina (collaboratore) F. S. Disagio e Handicap (con collaboratori) Levratti Eugenia (FS)/ Laura ValloElisa Tralli (collaboratori) F. S. Informatica – Sito web con collaboratori Giacomo Dalseno (FS)-Pollastri Gabriele (collaboratore) Tonolo R. F.S. CTP FS Verri Antonella /Collaboratori: FS per i DSA con collaboratori 12 Perretta -Golinelli Elisa – Calendario impegni scolastici e comunicazione in rete con gli insegnanti Pollastri Gabriele Referente succursale di San Martino Spino Reggiani Gabriella Incaricato gestione orario supplenze Manfredi-DiFilippo n°31 docenti Coordinatori dei Consigli di Classe (vedi allegato) n°31 docenti Segretari dei Consigli di Classe (vedi allegato) Comitato di Valutazione per le immissioni in ruolo Calzolari, Braghiroli, Sandonà Commissione premi e borse di studio DS – DSGA -Leonelli- MantovaniFabbri; Di Matteo Cristina FS Stranieri (con collaboratore) Collaboratore: Negrelli Olga Commissione acquisti, collaudi, discarico beni Dalseno- Cilia a) Canale audiovisivo scolastico b) Referente esami classi terze per documentazione Commissione orari delle lezioni – Esami Maini Andrea Manfredi- Di Filippo DS- Funzioni strumentali Commissione disciplinare Referenti sedi Collab. scol. (n.1)Sig.ra Lucia Commissione BES (GLI) DS-Funzioni strumentali e Collaboratori Preside Cilia Anna – Laura Gavioli Orientamento Coordinatori INCARICO DOCENTI Lettere (segretario) Pollastri Gabriele Lettere classi prime Guerzoni Lettere classi seconde Negrelli 13 Lettere classi terze Martini Giuseppina Lingue straniere Braghiroli-De Matteo Scienze e matematica Cilia Arte e immagine Baccaro Musica Mengoli Tecnologia Dalseno Scienze motorie Gruppioni Religione Mantovani Biblioteca alunni Negrelli- Montagna Laboratorio scienze Bergamini Giovanna Laboratorio musica Maini Andrea Laboratorio informatico Dalseno Giacomo Palestra Leonelli Cristiano Ed. ambientale – Ed. salute Reggiani Gabriella Giochi matematici Cilia Anna Referenti Campus biomedicale Guigli- Meschiari Viaggi e visite d’istruzione Rossi Paola Preside- Loretta RebecchiServizio prevenzione e protezione: pronto soccorso Reggiani Gabriella-ManfrediMorselli-Leonelli– antincendio. Vicenzi (collaboratore) 1. Bergamini Giovanna 2. Guigli Loretta (referente generale) 3. Eugenia Levratti 4. Gabriella Reggiani 5. Morselli Monica 6. Martini Giuseppina Referenti Progetto IRIDE 14 Coordinatori e segretari Classe Coordinatore Segretario 1^A Puttilli Maria Ferrari Manlio 1^B Gavioli Laura Salamone Maria Concetta 1^C Mazzoni Lilia Guerzoni Sara 1^D Guigli Loretta Fontana R. 1^E Tabacchini paola Baccaro Maria 1^F Meschiari Simona Pellacani Angela 1^G Calasso Concetta Gruppioni Daniela 1^H Bergamini Giovanna Leonelli Cristiano 1^I Perretta Anna Bassi Marina 1^S Gorni Barbara Maini Roberto 2^A Cilia Anna Dalseno Giacomo 2^B Piva Sandra Maini Andrea 2^C Gabrielli A.M. D’Onofrio Pompeo 2^D Negrelli Olga Gabrielli Carla 2^E De Matteo M.Cristina Vallo Laura 2^F Rebecchi Loretta Rossi Paola 2^G Pollastri Gabriele Braghiroli Chiara 2^H Bortoli Gabriella Fabbri Giuliano 2^I Manfredi Giovanna Di Filippo Miriam 2^S Reggiani Gabriella Cavazza Anna 3^A Martini Giuseppina Bruno Cecilia 3^B Golinelli Elisa Tomasello Anna 3^C Verri Antonella Verri Antonella 3^D Montagna Marina Vallo Laura 3^E Silvestri Alessandra Levratti Eugenia 3^F Calzolari Mauro Morselli Andrea 15 3^G Rizzotti Carla Pareschi Stefano 3^H Aldrovandi Silvia Mengoli Giorgio 3^I Sandonà Maria Giulia Morselli Monica 3^L Navarra Rosa Di Rosa 3^S Paltrinieri Roberta Guerzoni Chiara 3. ORGANIZZAZIONE 3.1 CALENDARIO SCOLASTICO Inizio delle lezioni 16 settembre 2013 FESTIVITA' Termine Lezioni: 7 Giugno 2014 1° novembre 2013 (Festa dei Santi) 2 novembre 2013 sospensione lezioni calendario regionale 8 dicembre 2013 (Immacolata) 24 Dicembre 2013 al 6 Gennaio 2014 (vacanze Natalizie) 17 Aprile 2014 al 22 Aprile 2014(Vacanze Pasquali) 25 Aprile 2014 ( Ricorrenza della liberazione ) 1 maggio 2014 (Festa del Lavoro) 16 maggio 2014 Festa del Patrono 2 giugno 2014 Festa della Repubblica Chiusura uffici di segreterie in giornate prefestive e/o di sospensione delle lezioni: tutti i sabati da luglio ad agosto 2014 3.2 RAPPORTI CON I GENITORI I rapporti con i genitori si baseranno sulle seguenti fasi: Ricevimento individuale settimanale da parte dei Docenti; Due ricevimenti generali di tutti i Docenti; Incontri per i genitori delle classi terze per l'illustrazione dei consigli orientativi (individualmente); Incontri periodici con i rappresentanti eletti nei Consigli di Classe; Appuntamenti per la consegna delle schede; Altri incontri periodici con il comitato genitori per l'organizzazione di particolari attività; Incontri di sviluppo di eventuali progetti specifici rivolti ai genitori; Eventuali assemblee di classe. 16 3.3 SCANSIONE GIORNALIERA ORARIO DELLE LEZIONI Sede di Mirandola Sede di S. Martino Spino 1° ora 8.10 9.10 1° ora 8.10 9.10 2° ora 9.10 10.10 2° ora 9.10 10.10 Intervallo 10.10 10.20 Intervallo 10.10 10.20 3° ora 10.20 11.20 3° ora 10.20 11.20 4° ora 11.20 12.15 4° ora 11.20 12.15 5° ora 12.15 13.10 5° ora 12.15 13.10 N.B. Il Calendario annuale degli impegni dei Docenti è consultabile presso l'Ufficio di Presidenza e in tutte le aule insegnanti delle tre sedi, presso i collaboratori scolastici 3.4 GLI ORGANI COLLEGIALI DI GOVERNO Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche Organo collegiale Consiglio d’Istituto Composizione Funzioni Dirigente scolastico Adotta il POF elaborato dal Collegio docenti 8 docenti Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo 8 genitori Stabilisce come impiegare le risorse finanziarie 2 personale ATA Adotta il regolamento interno dell’istituto Decide in merito alla partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative Dirigente scolastico DSGA Giunta esecutiva 1 docente Ha il compito di proporre al Consiglio d’Istituto il programma delle attività finanziarie, accompagnato da una relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori 2 genitori 1 personale ATA 17 Dirigente scolastico elabora il POF tutti i docenti dell’istituto cura la programmazione dell’azione educativa Collegio docenti formula proposte al DS per la formazione e composizione delle classi, la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche valuta periodicamente l’andamento dell’attività scolastica provvede all’adozione dei libri di testo Consiglio di classe Tutti i docenti della classe 4 genitori formula al Collegio proposte in ordine all’azione educativa e didattica agevola i rapporti fra docenti, genitori e studenti prende provvedimenti disciplinari a carico degli studenti Eletti Consiglio di Istituto: Genitore Sig. Bignardi Stefania Docente, prof.ssa Manfredi Giovanna Genitore Sig. Lodi Carmen Docente, prof. Pollastri Gabriele Dirigente Scolastico Campagnoli Paola Docente, prof.ssa Verri Antonella Genitore, Sig. ra Tommasini Raffaella Docente, prof.ssa Bassi Marina Genitore, Sig. Pollastri Paolo Docente, prof. Giacomo Dalseno Genitore, Sig. Bergamini Marco Docente, prof.ssa Reggiani Gabriella Genitore, Sig. Marletta Salvatore Docente, prof.ssa Negrelli Olga Genitore, Sig. Pivetti Paolo Docente, Prof. Catino Vincenzo Genitore, Sig. Ferraresi Andrea Personale A.T.A. Sig.ra Miele Cecilia Personale A.T.A, Sig.ra Scopazzo Lucia COMITATO GENITORI. L’assemblea, con statuto proprio, è costituita dai rappresentanti di classe regolarmente eletti. Il Consiglio Direttivo è eletto all’inizio di ogni anno scolastico dai rappresentanti di classe. I genitori partecipano alla formazione culturale ed educativa dei ragazzi della nostra scuola con iniziative di educazione alla solidarietà, alla difesa dei diritti fondamentali dell’uomo e al piacere del leggere. Con i proventi delle varie attività ha acquistato libri di narrativa per la biblioteca dei ragazzi e mantiene in vita un’adozione a distanza. Presidente Comitato genitori: Sig. Bergamini Marco 18 3.5 REGOLAMENTO DI ISTITUTO DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI L'alunno ha il diritto: al rispetto della propria dignità di persona e della propria libertà di coscienza; alla sicurezza,alla uguaglianza ed imparzialità alla fruizione delle strutture, attrezzature e strumenti della Scuola ad una informazione completa e trasparente ad una formazione qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee; di essere informato sulle decisioni e norme che regolano la vita della Scuola; ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento; alla riservatezza; gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alle quali appartengono L'alunno ha il dovere: di conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; di partecipare in modo continuo e regolare allo svolgimento delle attività educative ed assolvere assiduamente agli impegni di studio; di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate da regolamento; di utilizzare correttamente le strutture, gli strumenti e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; di avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale ATA, dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi di rendere accogliente l'ambiente scolastico e di averne cura costantemente. Norme di comportamento Art. 1- INGRESSO, USCITA, INTERVALLO L’ingresso degli alunni a scuola è annunciato dal suono di una prima campana; essi, ordinatamente, si recheranno alle proprie aule , dove troveranno ad attenderli gli insegnanti della prima ora di lezione. L’inizio effettivo delle lezioni avverrà cinque minuti dopo. Al martedì o al giovedì pomeriggio le lezioni inizieranno dopo un intervallo di 65 ( 60 a S. Martino) minuti per tutte le classi; gli alunni delle classi prime svolgeranno i laboratori del pomeriggio. Le uscite anticipate saranno consentite solo in casi di estrema necessità e possibilmente durante i cambi d’ora; i ragazzi verranno affidati esclusivamente ai genitori o a persona adulta con delega scritta dai genitori stessi o da chi ne fa le veci. Per l'uscita anticipata verrà compilato l'apposito modulo sul libretto delle giustificazioni oppure potrà essere firmata dal genitore ( o da chi ne fa le veci) sul registro di classe. Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avverrà sotto la vigilanza degli insegnanti dell’ultima ora, che li accompagneranno in ordine fino all’atrio della scuola o della palestra, dove la classe potrà essere sciolta. La durata dell’intervallo sarà di dieci minuti , si svolgerà fuori dalle aule, dove le finestre verranno aperte per il ricambio dell’aria; la porta della classe dovrà essere chiusa. Art. 2 – RITARDI Gli alunni in ritardo rispetto l’orario di entrata dovranno essere muniti di giustificazione o si presenteranno nell’atrio della scuola accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci. 19 Per i ritardi continuativi, dovuti ad un servizio pubblico, deve essere fatta comunicazione scritta, da parte di un genitore, in Segreteria, con l’indicazione dell’effettivo orario di arrivo del pullman. In caso di ritardi ingiustificati, gli alunni verranno comunque ammessi in classe; dovranno poi presentare la relativa giustificazione il giorno successivo. In caso di reiterati ritardi, verranno convocati i genitori tramite lettera. Art. 3 – ASSENZE Gli alunni, al rientro dopo un periodo di assenza, verranno ammessi esibendo la giustificazione dei genitori o di chi ne fa le veci, sottoscritta con firma autografa e corrispondente a quella depositata presso la segreteria della scuola e riportata anche sul libretto medesimo; le giustificazioni delle assenze verranno vagliate e firmate dal Dirigente Scolastico o dall’insegnante della prima ora di lezione. Dopo quattro assenze, la quinta (come pure la decima, la quindicesima, etc…) dovrà essere giustificata personalmente dai genitori. Per le malattie che abbiano causato assenze di oltre cinque giorni consecutivi (domenica compresa) si dovrà presentare un certificato medico in cui è indicato che l’alunno può riprendere la frequenza scolastica. Per le assenze non giustificate entro tre giorni, verrà mandato avviso con lettera a casa con la comunicazione di giustificare personalmente a scuola l’assenza. Le assenze lunghe per viaggi o motivi famigliari vanno comunicate al dirigente scolastico e soprattutto ai docenti della classe. Assenze corsi di recupero sono gestite dai singoli insegnanti Le assenze superiori a 50 giorni determinano l’invalidazione dell’anno scolastico Ad eccezione di assenze per malattia grave o casi particolari che possono avere la deroga del Consiglio di Classe. Art. 4 – VIGILANZA La scuola assicura la regolarità del servizio. In occasione di scioperi o assemblee sindacali del personale, l’ingresso posticipato, l’uscita anticipata o l’eventuale sospensione del servizio verranno resi noti alle famiglie tramite comunicazione scritta, almeno tre giorni prima della sospensione prevista. Detta comunicazione dovrà essere sottofirmata con firma autografa dei genitori ( o di chi ne fa le veci) e restituita al coordinatore della classe. In caso contrario, gli alunni dovranno rispettare l’orario normale. I collaboratori scolastici ( personale ausiliario), investiti di compiti di sorveglianza ai fini preventivi ed educativi: collaboreranno a vigilare sulle classi durante il cambio degli insegnanti e durante la loro eventuale assenza; controlleranno l’uscita dei ragazzi per l’uso dei servizi igienici; si occuperanno in modo speciale degli alunni affidati, in casi di particolari necessità, alla loro sorveglianza; si adopereranno affinché il personale estraneo alla scuola non circoli senza autorizzazione; dovranno garantire presenza costante. La scuola inizia alle 8,10 e i genitori sono tenuti a mandare i figli a scuola per questo orario. Si fa riferimento al successivo articolo 5 per quanto riguarda il comportamento. Gli alunni che raggiungono la scuola con le biciclette, dovranno depositarle negli spazi predisposti in modo ordinato , tenendo presente che devono essere assicurate con congegni a chiave. Art. 5 - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI La Direttiva Ministeriale del 30 Novembre 2007 cita all’art. 3: ….gli studenti, i docenti o altri soggetti della comunità scolastica che vorranno scattare delle fotografie o effettuare registrazioni audio o video all’interno delle istituzioni scolastiche, con il proprio telefono cellulare 20 o altri dispositivi, e successivamente utilizzare, divulgare, inviare i dati personali acquisiti sono obbligati a porre in essere due adempimenti: A – si deve informare la persona interessata circa: le finalità e le modalità del trattamento che si intende effettuare in relazione a tali dati; i diritti di cui è titolare in base all’art. 7 del Codice , quali, ad esempio, il diritto di ottenere la cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei dati personali; gli estremi identificativi di colui che usa il telefono cellulare o altri dispositivi per raccogliere i dati. B- deve acquisire il consenso espresso dell’interessato. Nel caso in cui il trattamento riguardi dati di tipo sensibile, occorre acquisire il consenso in forma scritta, fermo restando il predetto divieto di divulgare i dati sulla salute. L’inosservanza dell’obbligo di preventiva informativa all’interessato, riguardante l’acquisizione o la divulgazione di immagini, filmati o registrazioni vocali comporta il pagamento di una sanzione amministrativa che va da un importo minimo di 3.000 euro sino ad un massimo di 18.000 euro ovvero, in caso di dati sensibili o di trattamenti che comportino situazioni di pregiudizio, di grave detrimento anche con eventuale danno, la sanzione va da un minimo di 5.000 euro sino ad un massimo di 30.000 euro (cfr. art. 161 del Codice)…. Essendo la Scuola un luogo di formazione e di educazione, finalizzato alla crescita della persona in tutte le sue direzioni, poiché spetta alla famiglia la responsabilità della educazione primaria dei propri figli, si ritiene indispensabile la collaborazione Scuola – Famiglia per il rispetto delle seguenti regole comportamentali. A tal riguardo si ribadisce che il diario e il libretto personale dello studente sono strumenti fondamentali di comunicazione Scuola-famiglia e di lavoro, pertanto gli alunni sono tenuti a mantenerli in ordine e farli firmare ai genitori ogni qualvolta sia richiesto. Il Consiglio di classe si riserva di accettare o di chiedere di sostituire il Diario scolastico degli alunni se considerato non adatto all’attività scolastica. L’ abbigliamento deve essere consono all’ambiente scolastico Il comportamento degli alunni durante l’ingresso a scuola , l’uscita, le visite d’istruzione, la permanenza in classe e gli spostamenti nei vari laboratori e palestra , dovrà essere responsabile e rispettoso verso i compagni e gli ambienti e verso tutto il personale in servizio e verso gli estranei In particolare si raccomanda di non correre, non spingersi lungo le scale, non urlare né parlare in modo sguaiato e/o scorretto. In caso di mancato rispetto delle regole durante l’uscita da scuola o durante gli spostamenti, l’insegnante provvederà a correggere il comportamento degli alunni secondo le indicazioni della programmazione educativa concordata dal Consiglio di Classe. La partecipazione degli alunni sarà obbligatoria , oltre che alle lezioni, anche a tutte le altre attività che verranno svolte nel contesto della programmazione scolastica. Gli alunni avranno cura di rispettare l’edificio scolastico, le attrezzature, gli arredi della scuola, i propri libri e gli oggetti dei compagni. E’ severamente proibito attaccare gomma da masticare sotto i banchi e le sedie. Di eventuali danni dovranno rispondere coloro che li hanno provocati o pulendo personalmente o riparando o risarcendo il danno . Gli alunni non potranno sporgersi dalle finestre o dalle balconate interne all’edificio, né lanciare oggetti o altro materiale. Non è permesso sporcare l’aula con carta o altri rifiuti, scarabocchiare o incidere i banchi, le porte e i muri. E’ compito degli insegnanti e della famiglia collaborare per educare i ragazzi a mantenere puliti gli ambienti scolastici e le aree esterne di pertinenza. L’accesso ai servizi igienici è consentito durante l’intervallo e singolarmente nei cambi d’ora o durante le lezioni , chiedendo il permesso all’insegnante. Sarà compito del Consiglio di Classe, tramite controlli, evitare uscite troppo frequenti o abusi. E’ vietato portare a scuola oggetti estranei all’uso scolastico (ad esempio giochi , penne laser, coltellini ed altri oggetti da taglio o da punta ), tali da creare distrazione personale e collettiva nelle ore di lezione o da causare rischi per l’incolumità dei compagni di classe e/o del personale. Gli 21 insegnanti ritireranno tali oggetti e li restituiranno soltanto ai genitori. Non è consentito l’uso del telefono cellulare nell’edificio scolastico; per le comunicazioni urgenti e inderogabili con le famiglie, gli alunni potranno utilizzare il telefono fisso della Scuola. Le persone che riceveranno libri in prestito saranno responsabili della loro diligente conservazione. Chiunque smarrirà o danneggerà opere ricevute in prestito, sarà tenuto a risarcire il danno arrecato. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica . Ai sensi del D.P.R. n. 249 del 24 Giugno 1998, la responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni Il comportamento negativo nei confronti del personale adulto della scuola e dei compagni, è punito per decisione del Dirigente Scolastico , su proposta del Consiglio di Classe, a maggioranza, con la sospensione, in proporzione del danno arrecato, per far riflettere i ragazzi sugli errori commessi e tutelare i diritti dei compagni. In caso di gravi e o reiterate infrazioni disciplinari, il Consiglio di classe, anche a maggioranza, potrà proporre il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica . Il Consiglio di Classe programmerà un intervento educativo in accordo coi genitori , tale da permettere al ragazzo di correggere e di apprendere un comportamento migliore. Le sanzioni saranno infatti sempre ispirate al principio della riparazione del danno : l’alunno potrà avere la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica e di porre rimedio con un’azione positiva all’errore commesso. Sanzioni: l'alunno deve sempre essere informato sulla natura delle mancanze che gli vengono addebitate ed invitato ad esporre le proprie ragioni e giustificazioni in relazione ai fatti contestati. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazioni disciplinari ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale ed è offerta allo studente la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità scolastica. In nessun caso può essere sanzionata né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità e libertà. I Provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di responsabilità ed il ripristino dei rapporti corretti. NORME GENERALI DI INTERVENTO DISCIPLINARE 1) Frequenza non regolare Il Consiglio di Classe: avvisa la famiglia. Il Preside: convoca i genitori tramite lettera; si rivolge agli Organi competenti 2) Scarsa applicazione nell'assolvere gli impegni scolastici L'insegnante: avvisa la famiglia tramite diario o libretto personale dell’alunno Il Consiglio di Classe: convoca i genitori tramite lettera; 22 stabilisce le modalità di svolgimento del lavoro 3) Mancanza di rispetto verso tutto il personale e verso i compagni L'insegnante: fa prendere coscienza dell'accaduto sottolineando i valori di solidarietà e di rispetto. Il Consiglio di Classe: convoca i genitori tramite lettera; adotta i provvedimenti che ritiene opportuni in rapporto alla gravità della mancanza commessa. 4) Non accettazione dei diversi per cultura, provenienza e religione. Prevaricazione del forte sul debole. L'insegnante: fa prendere coscienza dell'accaduto sottolineando i valori di solidarietà e di rispetto. Il Consiglio di Classe: convoca la famiglia tramite lettera; in caso di persistenza del comportamento il Consiglio di Classe prenderà i provvedimenti che riterrà necessari ad esempio potrà escludere i responsabili da una attività parascolastica. 5) Non rispetto delle cose altrui. Utilizzo non corretto delle strutture, degli strumenti e dei sussidi didattici In caso di danno riparabile con il lavoro da parte degli alunni stessi, saranno i responsabili a provvedere alla riparazione con l'assistenza di personale scolastico; se non si individuano i responsabili, il Consiglio di classe stabilirà di volta in volta come rimediare al danno arrecato. ORGANO DI GARANZIA In osservanza a quanto stabilito dal D.P.R. 24-06-1998 n. 249, si istituisce l'organo di garanzia interno alla Scuola, costituito da tre genitori e tre docenti (in rappresentanza delle tre sedi) e da un collaboratore scolastico; Il Consiglio di Istituto, su proposta delle parti interessate, nomina i componenti dell'organo di garanzia che restano in carica per un anno e possono essere riconfermati. L'organo di garanzia si riunisce entro cinque giorni dalla presentazione del ricorso (il ricorso è ammesso se inoltrato entro 10 giorni dalla sanzione impartita) su convocazione del presidente e, raccolti tutti gli elementi utili, decide entro otto giorni dalla prima convocazione. Per tutto quanto non precisato nel presente regolamento, vale quanto disposto nel D.P.R. citato e l'organo di garanzia, su richiesta degli interessati, decide anche sui conflitti che sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del regolamento stesso Art. 6 - USO DI SPAZI, LABORATORI, BIBLIOTECA, PALESTRA L’accesso alla palestra , alla biblioteca e a qualunque aula speciale o laboratorio, come a tutte le attrezzature in dotazione alla scuola, e il loro conseguente uso, saranno consentiti a tutte le classi dell’istituto; i turni e gli orari saranno regolamentati in rapporto ad esplicite esigenze di programmazione espresse dai docenti , col solo vincolo delle responsabilità in caso di danni arrecati. (Le palestre verranno utilizzate regolarmente nelle ore curricolari; in ore extracurricolari 23 potranno essere assegnate a società sportive locali nel rispetto dei principi sanciti dal Consiglio d’Istituto.) L’adesione alla tutela assicurativa ritenuta più idonea dal Consiglio di Istituto è obbligatoria per le famiglie, ma la scuola non risponde per danni causati ad oggetti personali degli alunni. Art. 7 - MODALITA’ COMUNICAZIONI CON ALUNNI E GENITORI Verifiche: Le verifiche potranno essere visionate dai genitori previo accordo con i singoli insegnanti. Gli incontri scuola-famiglia avranno luogo : 1) nelle assemblee di classe in occasione dell’elezione dei rappresentanti; 2) in occasione della consegna delle schede di valutazione relative al primo e al secondo quadrimestre; 3) in assemblee di classe straordinarie, se richieste dagli insegnanti o dai genitori. Gli incontri individuali dei genitori coi docenti avranno luogo per appuntamento, nell’ora di ricevimento concordata tra il docente e il genitore , tramite diario. Sono previsti due ricevimenti generali pomeridiani : uno nel primo quadrimestre, a Dicembre, e l’altro nel secondo quadrimestre. I genitori saranno avvisati se il Consiglio di Classe decide di attivare per i loro figli percorsi di potenziamento o recupero; saranno messi al corrente delle modalità e dei tempi di attuazione , nonché dei risultati dell’attività stessa; comunque saranno informati, tramite lettera, delle situazioni scolastiche a rischio. Le assemblee dei genitori, qualora si presentasse la richiesta da parte di almeno un terzo degli aventi diritto o dei rappresentanti di classe, saranno svolte in tempi e modalità da concordare con il Dirigente Scolastico. I Consigli di Classe e il Collegio dei Docenti saranno convocati di norma con comunicazione scritta, con un preavviso di cinque giorni. Il Consiglio d’Istituto sarà convocato dal Presidente, dal Presidente della Giunta Esecutiva , o dalla maggioranza dei componenti , o su richiesta di duecento elettori , con un preavviso scritto di cinque giorni o eccezionalmente anche con preavviso telefonico. Art. 8 - DISTRIBUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO, DEPLIANT E OPUSCOLI E’ vietata tassativamente la distribuzione di pubblicità commerciale nella scuola.Il materiale informativo od orientativo relativo a scuole, istituti, attività culturali, ricreative e sportive di carattere locale può essere affisso all’albo della scuola o distribuito nelle classi, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. In caso di dubbio, il Consiglio di Istituto si riserva di concedere l’autorizzazione di volta in volta. Art. 9 - FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME Le classi prime sono formate da un’apposita commissione, costituita dal Dirigente Scolastico e dai docenti della scuola media cui saranno assegnate le classi. Si seguiranno i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti : gli Insegnanti delle classi quinte della scuola elementare saranno invitati a fornire informazioni utili alla formazione di classi eterogenee . Si procederà quindi alla formazione delle classi , secondo le indicazioni sottoriportate: costituzione di gruppi-classe omogenei tra loro ed eterogenei al loro interno relativamente al livello di apprendimento e di maturazione globale degli alunni; omogeneità tra numero e sesso degli alunni per classe; omogeneità rispetto le classi o le scuole elementari di provenienza; omogeneità rispetto lo stradario per la scelta della sede, nei limiti imposti dalla capienza delle 24 REGOLAMENTO DI ISTITUTO PER GLI INSEGNANTI Il personale docente in servizio alla prima ora di lezione deve trovarsi a scuola cinque minuti prima che comincino le lezioni. Al termine delle lezioni le classi dovranno essere accompagnate fino alla porta. L'insegnante non può abbandonare la classe in orario di lezione. In caso di assoluta necessità od urgenza deve prima affidarla al collaboratore scolastico in servizio per la sorveglianza. L’avvicendamento degli insegnanti nelle classi deve avvenire il più rapidamente possibile. Gli spostamenti delle classi o gruppi dalle aule ai laboratori e viceversa si effettueranno in modo ordinato e corretto, con la vigilanza dell'insegnante, che risponde dei comportamenti disciplinari dei propri alunni. Ai docenti è vietato usare un linguaggio poco rispettoso degli alunni, anche in situazioni di particolare tensione. Si suggerisce di limitare le note perché l’inflazione annulla l’eventuale efficacia di questo strumento E' fatto divieto, con l'attuale normativa, di utilizzare il telefono cellulare durante le ore di servizio. Si rammenta inoltre che non è consentito fotocopiare oltre il 15% dei testi scolastici e non; duplicare CD, videocassette o software. Ai docenti è vietato fumare in ogni locale sito all'interno dell'edificio scolastico o nelle sue immediate adiacenze, che sia destinato alle attività didattiche (aule, palestre, laboratori ecc..) o che sia specificatamente e con carattere di permanenza adibito a scopo di assemblea e riunioni. Nessun adulto estraneo all’attività didattica può entrare in classe, eccetto il personale autorizzato dalla Presidenza. L’insegnante di ogni 1° ora è tenuto a giustificare le assenze. Gli alunni in ritardo sono ammessi in classe seguendo le norme del Regolamento di Istituto.. I docenti avvertiranno la Presidenza se i ritardi dovessero ripetersi. Vanno richieste giustificazioni per assenze anche di un solo giorno. Per assenze di malattia superiori a 5 giorni va richiesto il certificato medico di guarigione. L'insegnante è tenuto ad avvisare in tempo utile la segreteria quando, per legittimo impedimento, non possa trovarsi a scuola in orario. L'eventuale ritardo deve essere giustificato al Dirigente Scolastico. Le uscite degli alunni, durante le ore di lezione, vanno limitate ai casi di effettiva necessità DISPOSIZIONI FINALI Il regolamento, pubblicato all'albo, dovrà avere la massima diffusione con la pubblicazione sul sito internet, dell'Istituzione educativa. Esso sarà consegnato ad ogni studente al momento dell'iscrizione alla prima classe nonché al personale docente e non docente. Il presente regolamento può essere modificato con il voto favorevole di almeno 2/3 dei componenti del Consiglio di Istituto. All'inizio di ogni anno scolastico sarà cura del docente coordinatore illustrare ai genitori e/o agli studenti il Regolamento di Istituto, della specifica Scuola e la carta dei servizi. Per quanto non contemplato nel presente regolamento provvede la legge IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Paola Campagnoli 25 3.6 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ In base all’Art. 3 DPR 235/2007, viene sottoscritto all’inizio dell’anno scolastico, dai docenti, alunni e genitori, il “Patto educativo di corresponsabilità”. Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola. Non usare mai in classe il cellulare. Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore. Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti. Favorire un rapporto sereno e costruttivo con le famiglie. Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici e dei criteri per la valutazione delle verifiche. Rispettare i tempi e i ritmi di apprendimento degli alunni. Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche. Correggere e consegnare i compiti entro 10 giorni e, comunque, prima della prova successiva. Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto. Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità. Favorire l’accettazione dell’altro e la solidarietà tra gli alunni. Prevedere nel proprio lavoro anche attività di recupero e di sostegno il più possibile personalizzate. Gli alunni si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni e a frequentarle con regolarità. Tenere spenti e negli zaini eventuali cellulari all’interno dell’edificio scolastico e durante tutte le attività condotte anche all’esterno della scuola (visite a musei, mostre , ecc...). Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità, uno per volta e aspettare di essere autorizzati. Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente. Rispettare i compagni, il personale della scuola. Rispettare le diversità personali, culturali e la sensibilità altrui. Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto. Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola. Collaborare a mantenere pulita e ordinata l’aula. Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo. Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa. A far firmare le comunicazioni scuola-famiglia con puntualità. I genitori si impegnano a: Rispettare le scelte educative e didattiche della scuola e il Regolamento di Istituto. Tenere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti. Rispettare l’orario d’entrata e d’uscita. Garantire la frequenza assidua dei propri figli alle lezioni. Controllare quotidianamente le comunicazioni scuola-famiglia e firmarle con puntualità. Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia. Controllare l’esecuzione dei compiti assegnati. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Paola Campagnoli 26 3.7 INFORMAZIONE GENERALE La scuola rispetta ed applica la normativa sulla privacy (D.L. 196/ 2003) nel trattamento di tutti i dati sensibili. Per l’informazione generale vengono seguiti i seguenti criteri: La scuola assicura spazi ben visibili adibiti alla informazione; in particolare sono predisposti: tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti ( orario dei docenti; orario, funzioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario); organigramma degli uffici (presidenza, vice - presidenza e servizi) organigramma degli organi collegiali; organigramma del personale docente ed A.T.A.; albi di istituto. Sono inoltre individuabili sia in tutte le sedi appositi spazi per la bacheca sindacale. Presso l’ingresso devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni del servizio. Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro. Il regolamento di Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante affissione. 3.8 LA SICUREZZA NELLA SCUOLA: SCUOLA SICURA RSPP: Ing. Lorenzo Pellegatti ASSEGNAZIONE INCARICHI – D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 ex LEGGE 626/1994 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Incarico Nominativi Sede Via D. Pietri*, 4 Nominativi Sede S. Martino * * L’ordine dei nomi indica la priorità dell’incarico per l’ emanazione dell’ ordine di evacuazione 1) Emanazione ordine di evacuazione Campagnoli Paola, Rebecchi Loretta, Morselli Andrea, Manfredi Giovanna, Vicenzi Cristina, Leonelli Cristiano, Dalseno Giacomo,Tonolo Renzo,Usuardi Paolo, Raosa Walter Insegnanti in servizio e personale ATA: Reggiani G, Gorni Barbara, Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini Roberto,Cavazza Anna, Salamone Concetta, Guerzoni C., Bocale M., Bacchelli Daniela, Fabbri 2) Diffusione ordine di evacuazione Vicenzi Cristina, Scopazzo Lucia, Po Morena, Pascarella Nunzia, Zaccariello Luisa, Di Martino Rosa, Ferrarini V.Autieri M., Scibelli Elena, Masitti Teresa (palestra), Terragno Roberto. Insegnanti in servizio e personale ATA: Reggiani G, Gorni Barbara, Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini Roberto,Cavazza Anna, Salamone Concetta, Guerzoni C., Bocale M., Bacchelli Daniela, Fabbri 27 3) Chiamate di soccorso Bonini A. Rita, Calzolari Paola, Miele Cecilia, Stabellini Rita, Pennisi Loredana, Leone Giovanna Insegnanti in servizio e personale ATA: Reggiani G, Gorni Barbara, Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini Roberto,Cavazza Anna, Salamone Concetta, Guerzoni C., Bocale M., Bacchelli Daniela, Fabbri 4) Controllo operazioni di evacuazione: piano terra: Scopazzo L. Po Morena,Pascarella Nunzia, Zaccariello Luisa,Masitti Teresa (palestra) Insegnanti in servizio e personale ATA: Reggiani G, Gorni Barbara, Paltrineri R.,Bedendi D.,Maini Roberto,Cavazza Anna, Salamone Concetta, Guerzoni C., Bocale M., Bacchelli Daniela, Fabbri primo piano: Scibelli Elena,Di Martino Rosa,Terragno Roberto,Vicenzi M.Cristina 5) Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: Vincenzi Cristina, Leonelli Cristiano,Manfredi Giovanna, Morselli Andrea,Miele Cecilia Fabbri Erika 6) controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita Scopazzo L, Po Morena, Vicenzi M. Cristina,Scibelli Elena,Masitti teresa (palestra),Pascarella Nunzia,Zaccariello Luisa,Di Martino Rosa, Ferrarini Valter,Autieri Marisa,Terragno Roberto Fabbri Erika 7) Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico in base al turno: Scopazzo L., Vicenzi M. Cristina, Po Morena, Pascarella N., Di Martino R,Zaccariello Luisa, Scibelli E.Autieri M,FerrariniV Masitti Teresa o altro C.Scolastico In servizio 8) Interruzione erogazione: energia elettrica; acqua ATTIVAZIONE AUTOMATICA Fabbri Erika Comportamenti da attivare in caso di scoperta di incendio/pericolo, in base alle mansioni assegnate: mantenere la calma; valutare bene la situazione: se fosse grave dare l’allarme per l’evacuazione (n. 1, 2); attivarsi per chiamare gli aiuti esterni, Vigili del Fuoco, mezzi di primo soccorso in caso di feriti ecc.. (n. 3); verificare, ricevuto l’ordine di evacuazione, che tutte le aperture e i percorsi di sicurezza siano fruibili (n. 6, 7); recarsi, al termine di queste operazioni, sul posto interessato dall’evento per coordinare le operazioni di evacuazione (n. 1, 2); 28 accertarsi, al termine dell’evacuazione, che tutte le persone siano uscite dalla scuola (n.4 ); controllare con l’apposito registro delle presenze giornaliere che tutti gli alunni siano sul punto di ritrovo (insegnanti di classe) togliere l’alimentazione elettrica, acqua (n. 8 ); recarsi, al termine di queste operazioni, sul posto dell’evento per collaborare alle operazioni di evacuazione (tutti) Squadra antincendio In caso di possibile incendio (segnale di allarme, avviso dei responsabili o di altre persone) si recano prontamente sul luogo dell’evento; Si adoperano per accertare l’entità dell’evento, combatterlo se possibile, e isolarlo contrastandone la propagazione e difendendo le persone; Tengono costantemente informato il responsabile delle emergenze; Si mettono a disposizione delle squadre VVF al loro arrivo. Altre persone (il personale docente) In caso di probabile incendio, in assenza del personale antincendio e se lo ritengono possibile, cercano di contrastare l’incendio con le attrezzature disponibili e isolando il fuoco e il fumo; Evacuano rapidamente le zone interessate dall’incendio; Accertano, una volta usciti, la presenza di tutti gli alunni ad essi assegnati, come pure dei colleghi. 29 30 31 4 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA 4.1 VISIONE MISSION DELLA SCUOLA Identità Tutti i tratti e i connotati fondamentali della identità di scuola sono individuati nel POF. Essenziale risulta la definizione dei processi, che stabiliscono le procedure per le prese di decisione e per le politiche del riesame. L’identità è l’approccio più significativo, in quanto afferma quali sono le scelte educative ed in quale sintonia esse vanno accostate, per offrire ad operatori e utenti il mosaico più autentico ed espressivo di identità di scuola. Le scelte educative riguardano: la vision (i valori, l’idea di persona, di formazione, di società, di scuola e di servizio formativo); la mission (l’identità di scuola, i suoi obiettivi strategici, i significati ed i perché del piano dell’offerta formativa); finalità educative (i significati ed i perché del progetto curricolare, gli obiettivi e le strategie di promozione del progetto personale di vita). Le scelte educative trovano riferimento negli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e di formazione, rispondono ai bisogni formativi dell’età evolutiva, tengono conto del contesto territoriale con cui la scuola interagisce. Le scelte educative migliorano la qualità negli approcci della identità, unitarietà, dinamismo, orientamento ed assertività. Genitori e POF Il principio della corresponsabilità educativa scuola famiglia si attua nella condivisione della predisposizione, realizzazione e valutazione del POF, come risorsa sistemica e strategica del patto formativo. Tutte le fasi istruttorie per la costruzione e per la definizione di qualsiasi scelta del POF sottolineano e alimentano il bisogno di una condivisione scuola famiglia, come confronto, dialogo e sollecitazione reciproca, in quanto i genitori, facendo parte degli OO. CC., si ritrovano contemporaneamente fruitori e come co-fornitori del servizio formativo. Le finalità e gli obiettivi istituzionali della scuola indirizzati al raggiungimento del successo formativo sono : l’educazione integrale della persona la conoscenza della realtà sociale la dimensione orientativa, intesa come scoperta di sé e del mondo in generale la maturazione del concetto personale di identità la motivazione ad apprendere e a dare senso e significato a ciò che si apprende la prevenzione del disagio e il recupero dello svantaggio. 32 4.2 Linee indirizzo POF OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVI La Scuola promuove il sapere (le conoscenze) e il fare (le abilità) per conseguire competenze che indichino uno sviluppo armonico delle persone attraverso attività e laboratori. La Scuola educa all’ascolto, al dialogo, a valori positivi, alla condivisione di esperienze, problemi. Promuove conoscenze e abilità partendo dai bisogni e disagi degli alunni e coinvolgendo le rispettive famiglie. La Scuola promuove motivazione e significato dei percorsi da intraprendere per abbattere la resistenza agli apprendimenti degli alunni che si presentano poco disponibili ad apprendere anche attraverso percorsi basati sulle effettive capacità di ciascuno, motivandoli La scuola aiuta lo studente ad acquisire una immagine più chiara della realtà anche attraverso le nuove tecnologie per cui lo studente è sollecitato a trasformare in competenze le proprie abilità digitali. Centralità della persona - studente La Scuola, dopo i genitori e la famiglia in generale, promuove attività per fornire agli allievi capacità di comprensione di se stessi e abilità di gestione positiva dei problemi attraverso il Progetto Adolescenza, il progetto Affettività e sessualità. 33 Il carattere orientativo è intrinseco allo studio delle discipline e alle attività inter e transdisciplinari attraverso progetti ed attività che promuovono unitariamente la conoscenza di sé, delle proprie abilità, dei propri desideri, dei propri limiti. Tutti gli obiettivi enunciati non si possono conseguire se alla base di ogni atto educativo non c’è l’intento di prevenire il disagio e di promuovere lo "star bene a scuola"; pertanto gli insegnanti concordano diversi livelli obiettivi ed attività specifici: Nella classe: si adottano regole di comportamento condivise; Nel Consiglio di Classe: si discutono e si concordano atteggiamenti comuni per rapportarsi con gli alunni e si individuano le attività più adatte a sviluppare comportamenti corretti; si stabiliscono regole di comportamento per i momenti di vita collettiva; Nel Consiglio di Istituto: si individuano e si stabiliscono modi di operare che possano rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana come previsto dall'Art. 3 della Costituzione. Il Consiglio di Istituto si impegna con le istituzioni del territorio per l'ingresso e la piena scolarizzazione dei bambini portatori di handicap, di lingua diversa, in situazioni di disagio socio – culturale. Gli obiettivi formativi che si intendono perseguire nascono dalle esigenze specifiche del contesto ambientale che il Consiglio di Istituto ha rilevato, che sono le seguenti : esigenze di tipo culturale approfondimento della seconda lingua comunitaria conoscenza dei linguaggi multimediali sviluppo della creatività e della manualità (attraverso laboratori di educazione artistica, laboratori teatrali e musicali corsi di recupero e motivazione allo studio (anche in orario pomeridiano) attività di orientamento educazione alla solidarietà educazione alla salute educazione alla legalità educazione storico ambientale educazione stradale visite e viaggi di istruzione esigenze di educazione consapevole alla cittadinanza : L’educazione alla convivenza civile è, da una parte, la sintesi delle “educazioni” alla cittadinanza, ambientale, stradale, alla salute, alimentare, all’affettività, dall’altra il risultato dell’apprendimento delle conoscenze e delle abilità che caratterizzano le differenti discipline di studio. Nella società multiculturale è indispensabile convivere civilmente: il concetto di convivenza civile comprende sia il buon comportamento nello spazio pubblico, ma soprattutto la pratica del buon comportamento anche nel privato per ciò che riguarda la partecipazione e la coscienza politica, la circolazione stradale, il rispetto dell’ambiente, la cura della salute e dell’alimentazione, i comportamenti affettivo - sessuali. La consapevolezza che far bene a se stessi in tutti questi campi contribuisce al bene della collettività e viceversa, è alla base della convivenza civile. In questa prospettiva nella Convivenza Civile ed Educazione alla Legalità trovano giustificazione e fondamento i seguenti progetti di Istituto: 34 Bene-essere, vivere bene con le regole Il progetto è volto alla prevenzione del bullismo e del disagio nella preadolescenza attraverso la formazione di docenti ed educatori sulle dinamiche psicosociali e sulle tematiche attinenti alla legalità; la sensibilizzazione dei genitori attraverso incontri formativi. “Consiglio Comunale dei ragazzi”: Il progetto presenta una dimensione fondamentalmente educativa, ponendosi quale principale obiettivo quello di garantire ai ragazzi che frequentano la scuola media l’opportunità di un apprendimento attivo e concreto della democrazia e del suo sistema, oltre che di fruire di una educazione civica partecipativa, critica e costruttiva. In questa ottica, il Consiglio Comunale dei Ragazzi costituisce un importante momento di crescita e formazione per tutti i ragazzi e le ragazze, non solo per coloro che, dapprima candidati e poi eletti, saranno direttamente coinvolti nell’esperienza, ma anche per i compagni che, in ruolo tutt’altro che passivo, sono tenuti costantemente informati dei lavori del Consiglio, delle deliberazioni adottate, ed hanno ampia facoltà di esprimere opinioni, formulare richieste, proporre iniziative di cui i rappresentanti sono promotori. Integrazione degli alunni diversamente abili La scuola si impegna alla massima integrazione degli alunni diversamente abili , con l’aiuto del docente specializzato di sostegno, che fa parte integrante dei Consigli di Classe, e di educatori nominati dal Comune. Il percorso didattico individualizzato che viene svolto, tenendo conto dei livelli di partenza, delle potenzialità e degli interessi, è finalizzato al raggiungimento delle abilità di base e della gestione autonoma dei momenti pratici della vita quotidiana e mira al miglioramento dei rapporti con i compagni. Integrazione degli alunni stranieri Il successo scolastico degli allievi stranieri è perseguito attraverso l’attivazione di due corsi intensivi di alfabetizzazione di lingua italiana tenuto da mediatori linguistici e insegnanti della scuola 4.3 ORGANIZZAZIONE PER IL CURRICOLO: SCHEMA GENERALE Traendo spunto dalle indicazioni ministeriali per la scuola dell’ infanzia e per il primo ciclo d’istruzione del settembre 2007, e sulla base delle esperienze pregresse, si delinea il seguente quadro di riferimento per la costruzione del curricolo della scuola secondaria di primo grado. ALL’INTERNO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO 35 PROMUOVE: il pieno sviluppo della persona per prepararla ad affrontare la vita in tutte le sue dimensioni. INDIVIDUA: i traguardi per lo sviluppo delle competenze per finalizzare l’azione educativa al pieno sviluppo dell’alunno DEFINISCE: obiettivi di apprendimento per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze SCEGLIE: gli strumenti per la valutazione per attivare azioni da intraprendere, regolare quelle avviate e promuovere il bilancio su quelle condotte a termine ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO obiettivi di apprendimento obiettivi specifici di apprendimento (obiettivi propri di ogni disciplina) precisano il sapere (Le conoscenze) il saper fare (Le abilità operative) trovano la loro sintesi unitaria della Convivenza Civile Indicano con chiarezza le competenze Cioè I livelli essenziali di prestazione o standard di prestazione di servizio ( ciò che ogni allievo/a dovrebbe sapere al termine del primo ciclo della scuola) 36 LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO La progettazione delle Unità di apprendimento trae ispirazione dagli obiettivi del processo formativo e si realizza Attraverso OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI COMPRENDE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE UNITARIE, METODI, ORGANIZZAZIONE MODALITA’ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ED ABILITA’ ACQUISITE , COMPETENZE LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO COSTITUISCONO Per l’alunno un percorso attraverso il quale egli si appropria di conoscenze e sviluppa delle abilità che trasforma in competenze. Per il docente sono strumenti di lavoro per affrontare in maniera unitaria, progressiva e graduata le discipline; sono strumenti di documentazione. Formano IL PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO L’insieme delle Unità di Apprendimento effettivamente realizzate, con le eventuali differenziazioni per alunni in situazioni particolari, costituisce il Piano di Studio Personalizzato. 37 Esso è completato con la scelta, da parte delle famiglie: delle ore opzionali annuali riservate all’approfondimento, al recupero e al potenziamento delle attività (laboratori), per le quali è prevista una programmazione specifica Progettare il Piano di Studio Personalizzato costituisce, perciò, un’ipotesi annuale di lavoro (insieme delle unità di apprendimento) che va in itinere adattata, ricalibrata e curvata sui bisogni formativi che emergeranno nei vari contesti dove si dovrà realizzare e la cui efficacia si potrà valutare solo alla fine, quando si potranno considerare tutti gli elementi entrati in gioco durante l’attuazione del Processo Formativo. Il piano di studio personalizzato è a disposizione delle famiglie . 4.4 OBIETTIVI FORMATIVI 1. Imparare a esprimere se stessi interpretando la propria corporeità; confrontare le esperienze con quelle dei compagni, al fine di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri Attenzione ai bisogni Valorizzazione dell'espressività Offrire pari opportunità Sviluppo delle all'accesso dei potenzialità individuali percorsi formativi Attraverso Interventi per l'accoglienza e l'inserimento degli alunni stranieri azione quotidiana che favorisca: - corretti rapporti degli alunni fra loro - Corretti rapporti degli alunni con il personale scolastico - continuità di rapporto fra scuola e famiglia. Azione didattica quotidiana Azione didattico formativa di progetti specifici di recupero Progetti di alfabetizzazione 38 Rispetto nei rapporti interpersonali 2. Sviluppare le abilità espressive logiche ed operative per gestire autonomamente le proprie risorse Sviluppare abilità significative per gestire autonomamente le proprie risorse Attraverso Attività didattiche curriculari – Progetti mirati di classe, d’Istituto 3. Consolidare la consapevolezza che la conoscenza è strumento necessario per leggere, interpretare la realtà. Potenziare le abilità espressive, logiche ed operative per un agevole inserimento nel mondo del lavoro e per proseguire con sicurezza gli studi superiori. Competenze strumentali Competenze sociali di base per per relazionarsi padroneggiare positivamente i linguaggi fondamentali con gli altri nel gruppo delle varie discipline Competenze specifiche Competenze trasversali per disciplinari per favorire la graduale indagare e descrivere conoscenza di sé la realtà e operare scelte consapevoli Attraverso Attività curricolare quotidiana Attività e progetti di recupero di conoscenze, capacità, abilità Attività laboratoriali per il consolidamento e potenziamento di abilità, capacità, competenze progetto specifico d'istituto di Orientamento 39 4. Acquisire una immagine sempre più chiara e consapevole della realtà Per acquisire attraverso contenuti ed esperienze una immagine sempre più chiara della realtà sociale Attraverso Attività specifiche delle discipline attività di indagine sul territorio con interventi di operatori esterni adesione alle iniziative del territorio incontri con esperti potenziamento delle lingue straniere uso di strumenti multimediali progetti mirati 5 Migliorare l’efficienza del servizio scolastico:autoaggiornamento e formazione del personale Per la formazione di Per consentire la realizzazione un patrimonio comune di di laboratori, attività di recupero conoscenze, esperienze, strumenti e di potenziamento didattico Attraverso Riunioni per aree disciplinari partecipazione alle proposte di formazione: - Informatica - Storia locale (in rete con le scuole del territorio) - Corso sulla sicurezza (Primo soccorso) - Uso della lavagna interattiva 40 6 Progetto qualità Per il miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico con una costante analisi della realtà e risposte adeguate ai bisogni degli utenti e degli operatori del servizio Attraverso Costituzione di una commissione di operatori, rinnovabile di anno in anno, per progettare e condurre azioni migliorative, descrivere e documentare i servizi erogati Controllo degli interventi con attenzione alla qualità e alla valutazione degli esiti. 41 4.5 TEMPO SCUOLA: CURRICOLO STUDIO Il curricolo di studi è composto da 30 lezioni settimanali uguali per tutti . A completamento della offerta formativa vengono offerte ore settimanali pomeridiane destinate al recupero e all’approfondimento . Ripartizione per Materie I laboratori pomeridiani di recupero e 30 ore lezioni uguali per tutti approfondimento Italiano 6 ore Storia / Geografia 4 ore Completano l’offerta formativa Matematica 4 ore Vanno incontro alle necessità formative dei singoli alunni. Scienze 2 ore Tecnologia 2 ore Inglese 3 ore Francese 2 ore Arte e Immagine 2 ore Musica 2 ore Scienze sportive e motorie 2 ore Religione 1 ora Le attività di alternativa alla Religione: prevedono corsi di Alfabetizzazione e recupero-approfondimento di Italiano. 4.6 Piano Nazionale Scuola Digitale Azione [email protected] La scuola è stata selezionata dalla Commissione di Valutazione, nominata dalla Direzione Generale dell’ufficio Scolastico Regionale ed ammessa al finanziamento dell’Azione Scuol@ 2.0. Il finanziamento triennale prevede attività da organizzare le linee guida del Ministero. Il Progetto prevede azioni trasversali in tutti i percorsi educativo-didattici. 42 Progetto Azione COOP Responsabile: Prof.Dalseno Obiettivi: promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche in classe con la formazione di docenti e studenti. Utilizzo degli iPad in classe e apprendimento collaborativo dei saperi Classe: 2^A PROGETTI DI ISTITUTO e PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AL RISPETTO DELL’AMBIENTE Affettivita’ Responsabile: prof.ssa Reggiani Obiettivi: Proporre un percorso su una affettività responsabile, rivolta verso il rispetto di sè e dell’altro. Classi: 3^ tutte Biodiversita’ Responsabile: prof.sse Reggiani / Manfredi Obiettivi: comprendere il significato e il valore della biodiversità relativa agli ambienti in cui viviamo, in particolare conoscere le valli mirandolesi ricche di avifauna. Classi: 1^L – 2^I “Dipendo Da Che Dipendo?” Responsabile : Reggiani Gabriella Obiettivi: Riflettere sulla differenza tra legame e dipendenza,dipendenza sana e positiva, dipendenza negativa e patologica, bisogni indotti dalla pubblicità, conseguenze di consumo eccessivo di alcool Classi: 3^ tutte Coloranti E Additivi Responsabile: prof.ssa Reggiani Gabriella Obiettivi: Comprender l’uso e le funzioni degli additivi, riflettere sull’uso dei coloranti, comprendere le sigle presenti sull’etichetta. Classi: 2^ tutte 43 Avviamento Al Nuoto Responsabile: Gruppioni Daniela Obiettivi: Sviluppo della coordinazione, migliorare gli schemi motori di base. Classi: tutte suddivisi in fasce di livello. EDUCAZIONE ALLO STUDIO CONSAPEVOLE Continuità E Orientamento Responsabili : Proff. Cilia e Gavioli Obiettivi: Il progetto tende a sviluppare e trasformare le potenzialità individuali ( le attitudini), in abilità e comportamenti che favoriscono una capacità di scelta autonoma (auto-orientamento): conoscere se stessi, le proprie attitudini, i propri interessi, le proprie aspirazioni; conoscere le professioni legate ai settori del sistema produttivo; conoscere le scuole del territorio e i loro corsi di studio; conoscere il mercato del lavoro e i meccanismi di incontro tra domanda e offerta. Classi: 3^ tutte Recupero Pomeridiano Responsabile: Coordinatore dei Consigli di Classe Obiettivi: al fine di prevenire la dispersione scolastica la Scuola aiuta gli studenti a far fronte ad eventuali difficoltà nell’apprendimento attraverso interventi diversificati: - recupero “in itinere” (ovvero in orario scolastico, nel corso della normale attività didattica, con indicazioni di lavoro e periodiche revisioni di alcune porzioni del programma) - corsi di recupero tenuti da docenti dell’Istituto, qualora se ne riscontri la comprovata necessità e su richiesta del Consiglio di Classe Classi: 2^tutte Potenziamento Matematica / Scienze Responsabile: prof.ssa Guigli Obiettivi: laboratori a classi aperte mirati al potenziamento delle conoscenze e delle abilità nelle discipline matematico-scientifiche Classi : 3^ tutte Approfondimento Invalsi Matematica Responsabile: prof.ssa Guigli Obiettivi: sviluppare i contenuti di matematica della programmazione del triennio al fine di migliorare le abilità nel saper interpretare e sviluppare i quesiti Invalsi Classi: 3^ tutte 44 Progetto Iride Responsabile: prof.ssa Guigli Obiettivi: prevenire la dispersione e favorire l’orientamento a supporto della permanenza nel sistema educativo. Classi: gruppi di alunni di tutte le classi suddivisi a seconda delle attività Ti Voglio Capace Responsabile: prof.ssa De Matteo Obiettivi: creare opportunità per antidispersione e orientamento Classi: 3^A –I^ -D L’intervento Nei Dsa: Momento Di Riflessione E Confronto Disciplinare Referente: prof.ssa Verri Obiettivi: stimolare la creazione di una didattica compensativa che coinvolga globalmente tutta l’attività di insegnamento-apprendimento; stimolare il confronto al fine di impostare una didattica condivisa tra i docenti. Classi: tutti gli alunni DSA STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE Insieme Verso Il Sogno Comune Europeo Responsabile: prof.ssa Rebecchi Obiettivi: conoscere le tappe di formazione ddel concetto di Europa unita, approfondire il concetto di stato ideale, stimolare la cultura della pace, confrontare le culture di Italia, Francia, Inghilterra. Classe: 2^F Conoscere Mirandola, La Citta’ Di Giovanni Pico E Il Suo Territorio “La città abitata” Responsabile prof.ssa Negrelli Olga Obiettivi: accostarsi con curiosità e interesse al proprio patrimonio culturale e territoriale dal Medioevo al ‘900; leggere e interpretare le testimonianze presenti sul territorio; avviare i ragazzi al metodo della ricerca storica. Classi: 2^tutte 45 “Anni Affollati”: Percorso Tra Storia E Memoria Da Piazza Fontana Alla Strage Del 2 Agosto 1980 Responsabile: prof.ssa Golinelli Obiettivi: Conoscere i momenti particolarmente difficili della storia italiana. Stimolare la riflessione, il fare insieme, il dibattito sul rapporto tra storia e memoria e sul rapporto presente/passato/futuro. Classi: 3^ tutte Un Nome Una Storia Responsabile: prof. Maini Obiettivi: comprendere aspetti e strutture dei processi di storia locale e porli in relazione con i processi storici italiani; usare fonti di tipo diverso per produrre conoscenze su temi definiti di storia locale; selezionare e organizzare le informazioni con risorse digitali multimediali. Classi: 2^F – 3^F – 3^B La Scelta Referente: prof.ssa Sandonà Obiettivi: contribuire a diffondere la conoscenza e il ricordo, soprattutto fra le nuove generazioni, di uno dei fondamentali momenti della storia contemporanea e diffondere la conoscenza di due fra i più importanti siti della memoria presenti nella provincia di Modena, attraverso l’utilizzo di varie fonti storico-documentarie. Classi 3^tutte Convivenza Civile E Globalizzazione Referente: prof.ssa Sandonà Obiettivi: educare alla tolleranza e alla convivenza tra i popoli, alla realtà della povertà, del debito pubblico e sfruttamento minorile che colpisce i paesi del sud del mondo. Conoscere l’economia equo-solidale. Classi: 3^ tutte EDUCAZIONE ALL’ARTE Manifesto e Logo Referente: prof.ssa Morselli Monica Obiettivi: conoscenza della storia dell’economia mirandolese e delle varie fasi della produzione di un manifesto pubblicitario o di un logo. Classi: 3^ tutte 46 Raccont….Arte Referente: prof.ssa Navarra Obiettivi: riconoscere e confrontare due diverse modalità (letteraria e artistica) in cui si può strutturare un testo, prendere coscienza dei vizi, delle virtù, degli stereotipi e degli ostacoli e riuscire ad esternarli ricorrendo a modalità espressive diverse. Classi: 1^A Decoriamo il Natale Referente: prof.ssa Vallo Obiettivi: stimolare e rafforzare le capacità manuali dei ragazzi, incoraggiare la cooperazione tra loro e sostenere il rapporto adulto/bambino, favorire il piacere di vivere in festa in modo creativo. Classi: Alunni H di fascia A e B Corso-Concorso Fotografico Referente: prof. Mengoli Obiettivi: Conoscere e utilizzare l’apparecchio fotografico Tecniche di ripresa fotografica Scelta e studio dei soggetti di ripresa Classi: 1^ e 2^ tutte FARE MUSICA INSIEME Musica Maestro Referenti: proff .Maini – Mengoli Obiettivi: sviluppare le abilità tecnico-strumentali, affinare la sensibilità musicale e il gusto critico, arricchire e approfondire le conoscenze musicali; sviluppare lo spirito di gruppo e la capacità di confronto costruttivo; valorizzare il percorso formativo-musicale, attraverso esperienze appaganti che aiutano la maturazione personale dell’alunno, realizzare un compact dics musicale: conoscere le apparecchiature e le tecniche di registrazione digitale. Classi: 3^ tutte Musica Insieme Referenti: Proff. Maini – Mengoli Obiettivi: Sviluppare abilità tecnico-strumentali, arricchire e approfondire le conoscenze musicali, valorizzare il percorso formativo-musicale, costruzione dell’Orchestra dell’Istituto F. Montanari di Mirandola, Realizzazione del saggio finale 47 Selezionare materiale e creare un archivio cui attingere per la realizzazione di dialoghi, letture, interviste, ecc.. Classi: 3^tutte Saggio Musicale Di Fine Anno Scolastico Referenti: prof.ssa Pellacani Obiettivi: stimolare la socializzazione; fare musica insieme anche attraverso l’espressione corporea; affinare ill senso ritmico di base; prendere coscienza delle proprie capacità, acquisire autocontrollo e maggior autodisciplina. Classi: corsi E-F-G-3^L Natale Luce Che Risplende Referente: prof.Mantovani Obiettivi: mettere a fuoco il significato profondo che il Natale riveste, recuperare la capacità di stupirsi anche di fronte alle piccole cose, utilizzando i linguaggi del corpo, verbali, della mimica, dell’improvvisazione, della gestualità e della musica come comunicazione. Educare alla corretta convivenza, a far posto agli altri e a crescere come persone. Classi: corsi E-F-G-3^L Parole e Idee Mon Quartier Est Un Monde ( Corrispondenza Francese ) Referente: prof.ssa Puttilli Obiettivi: imparare a conoscersi e a sviluppare la propria immaginazione, a presentarsi in modo adeguato; comunicare in modo interattivo, migliorare le proprie competenze digitali nell’apprendimento delle lingue straniere Classi: 3^ A-B-C Gardez Les Yeux Ouverts – Etwinning Referente: prof.ssa Puttilli Obiettivi: sensibilizzare sull’importanza della memoria storica e sul sentimento di cittadinanza condivisa. Classi: 3^A-B-C 48 Keep Calm And Read On Biblioteca Inglese Referente: Gabrielli A.M. Obiettivi: proporre un percorso di lettura in lingua straniera utilizzando un approccio motivante e coinvolgente anche per gli studenti in difficoltà nelle lingue straniere. Classi: 3^ tutte Spettacolo In Lingua Inglese Referente: prof.ssa Rossi Paola Obiettivi: approfondire aspetti culturali e linguistici della lingua inglese, motivare gli alunni attraverso un uso più estemporaneo della lingua, strumenti in uso su di uno stage. Classi: 3^tutte Corso Di Conversazione Inglese Con Madrelingua Referente: prof.ssa Braghiroli Obiettivi: recuperare e consolidare conoscenze lessicali e strutturali fondamentali nelle 4 abilità(listening,speaking,reading e writing). Sviluppare strategie utili per affrontare le prove previste dall’esame di licenza ,attraverso lo svolgimento di attività e l’acquisizione di tecnica. Creare motivazioni e potenziare la fiducia. Classi: 3^ tutte 4.7 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ B.E.S. L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. Da ( Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna ) A seguire la Circolare Ministeriale n.8 del 6/03/13 invita la scuola ad elaborare il piano per l’Inclusività come strumento di progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo per sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni; la scuola diventa inclusiva quando accoglie tutte le diversità e riformula a tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche, didattiche e logistiche. 49 Tutto ciò richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo. In questo modo l’inclusione riconosce il diritto alla diversità che non si identifica solamente come disabilità, ma comprende le molteplici situazioni personali anche problematiche; così un’analisi dei Bisogni Educativi Speciali pone in primo piano l’individuazione dei problemi e l’elaborazione di strategie di soluzioni. La C.M. del 22/11/13 precisa che i singoli Consigli di classe compilano un apposito PDP per gli alunni BES solo in presenza di una relazione clinica in cui risulti chiara l’area del bisogno speciale; i docenti assicurano comunque a tutti i ragazzi in difficoltà interventi individuali finalizzati al recupero delle competenze. Tutti i progetti affiancano e supportano le azioni messe in atto dalla scuola come piano di inclusione. 4.8 COMPENSAZIONE ,RECUPERO e POTENZIAMENTO Referenti: I consigli di classe Obiettivi: Recuperare e consolidare le abilità di base con lo scopo di contrastare le carenze matematiche e linguistiche che caratterizzano una vasta fascia di alunni Fornire agli studenti in difficoltà, attraverso azioni di recupero in itinere, indicazioni personalizzate di lavoro per garantire il successo formativo a tutti gli alunni Valorizzare le potenzialità e gli stili di apprendimento di ciascuno Sviluppare, secondo il proprio stile di apprendimento, le conoscenze e le competenze che permettano agli alunni di qualificare la propria autostima di fronte alla realtà sempre più complessa. Destinatari Alunni della scuola Organizzazione delle attività: Corsi specifici (max 15 alunni) organizzate per unità didattiche programmate dal Consiglio di classe e tenuti dagli insegnanti nel primo quadrimestre a.s. 2013-2014. Verifica e valutazione da parte del Consiglio di Classe Elaborazione di ulteriori corsi, di graduali e superiori difficoltà, da realizzare da febbraio a maggio 2014 Verifica e valutazione da parte del Consiglio di Classe Verifica e valutazione da parte del Collegio docenti Rendicontazione del progetto Test di gradimento Le attività saranno svolte: in piccoli gruppi di livello con alunni di ciascuna classe attività individuali per alunni con particolari difficoltà o inseriti in corso d’anno i tempi di esecuzione saranno, a cominciare dal primo quadrimestre, fino a maggio 2014, in parte al mattino in parte al pomeriggio 50 Verifica Verranno predisposte: verifiche formative in itinere verifica finale di quadrimestre preparata dai docenti che hanno svolto il progetto verifica elaborata dal Consiglio di Classe per valutare i miglioramenti raggiunti. Al termine del percorso ogni insegnante presenterà una rendicontazione del lavoro svolto, indispensabile al coordinatore del progetto per stendere una relazione finale di tutto il percorso realizzato. Durata Novembre 2013 a maggio 2014 Le attività potranno essere realizzate da tutti i docenti della scuola qualora se ne riscontri la necessità 4.9 ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE, INTEGRAZIONE E RECUPERO ALUNNI CERTIFICATI Le attività di sostegno sono rivolte agli alunni in situazione di diversa abilità. L’inserimento di tali alunni nelle classi è finalizzato alla piena integrazione e allo sviluppo delle loro potenzialità, per cui il Consiglio di Classe, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria Infantile, predispone un apposito “piano educativo individualizzato”. Per favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti statali specializzati, di educatori assistenziali e dei collaboratori scolastici. L’iter burocratico prevede l’elaborazione dei documenti di rito compilati in collaborazione con il Consiglio di Classe ed il personale dedicato al sostegno. Tali documenti sono soggetti alla normativa vigente degli Accordi di programma provinciali e distrettuali che applicano in pratica la normativa più ampia sancita dalla legge quadro n.104 del 1992. Nell’ambito specifico delle attività didattiche vengono utilizzate anche tecnologie informatiche. Per gli alunni la cui comunicazione è assente o disturbata, il Piano individualizzato può prevedere anche attività abilitative che includano l’utilizzo della “Comunicazione Facilitata”, strategia che consente di creare canali di comunicazione funzionale alle necessità della persona. Comunque si cerca di mettere in atto azioni volte al recupero di abilità o ad alternative che permettano di aprire un canale di comunicazione. Viene garantito un progetto di continuità con le scuole primarie per gli alunni in ingresso e con le scuole di istruzione superiore di indirizzo per i ragazzi in uscita. Sono previste attività esterne alla scuola ma finalizzate a favorire o ad acquisire determinate abilità di vita pratica e sociale. 4.10 COMPETENZE ATTESE Obiettivo formativo di riferimento: Sviluppare le abilità espressive logiche ed operative per gestire autonomamente le proprie risorse Obiettivi formativi Relativi alle UA Rafforza l’autostima anche attraverso attività laboratoriali. Competenze attese livello AVANZATO Usa in modo autonomo i vari linguaggi e gli strumenti 51 Competenze attese INTERMEDIO Usa gli strumenti Competenze attese ESSENZIALE Usa gli strumenti in modo insicuro Adopera, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola. Usa i codici non verbali in Usa i codici non verbali. modo sicuro. Capisce messaggi orali e visivi intuendone, almeno in prima approssimazione, gli aspetti impliciti. Capisce messaggi orali e visivi in modo sicuro Capisce messaggi orali e visivi E’ guidato ad usare i codici non verbali E’ guidato nella comprensione di messaggi orali e visivi. 4.11 AREA COGNITIVA: CONTENUTI Il programma da svolgere nell'anno scolastico, per le singole discipline, è opportunamente discusso e concordato secondo le linee propositive dei programmi ministeriali e si rapporta alle reali esigenze e possibilità di ciascun gruppo classe e di ciascun alunno conservando un significativo rigore culturale. 4.12 VERIFICHE Ogni programmazione disciplinare dovrà contenere, l'usuale scansione in obiettivi non cognitivi e cognitivi e rispettare la scansione degli indicatori individuati nelle riunioni monodisciplinari. Dovrà essere chiarito agli alunni come il processo di valutazione sia un continuo viaggio con la meta del raggiungimento degli obiettivi stabiliti. L'associazione di un alunno ad una fascia di livello non avrà mai un valore assoluto ma sempre relativo agli specifici processi d'apprendimento e relativi curricola. Le procedure di verifica dovranno avere una opportuna cadenza periodica. Le discipline che hanno la prova scritta all'esame di licenza dovranno curare un progressivo e continuo adeguamento, in particolare nelle classi terminali, alle procedure formali e sostanziali che si seguiranno nelle verifiche d'esame. Gli esiti delle verifiche vanno sempre opportunamente registrati nei registri elettronici individuali dei Docenti per ciascun alunno. L'esattezza e la puntualità delle osservazioni sistematiche sui processi di apprendimento e sulla loro evoluzione sono essenziali per una motivata stesura delle valutazioni globali finali. 4.13 INTEGRAZIONE, SOSTEGNO, D.S.A, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO Le attività di integrazione e le iniziative di sostegno (previste dalla legge 517/'77 e successive integrazione modificazioni) sono organizzate dalla gruppo di sostegno d’Istituto, predisposte ed approvate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti, sulla base dei criteri generali indicati dal Consiglio d'Istituto e dalle norme vigenti .Il fine deve essere quello di colmare i divari di partenza ed ampliare il campo delle attività e degli interessi dei discenti. Si prevede una piena utilizzazione delle risorse scolastiche ed individuali disponibili. Si prevede l'utilizzazione degli insegnanti di sostegno, nelle classi con alunni portatori di handicap, anche con la modalità delle “classi aperte”. Si inseriranno opportuni momenti di lavoro individualizzato in ciascun curricolo disciplinare, secondo i bisogni di ciascun alunno delle varie classi su cui il Docente interviene. I Consigli di Classe formuleranno le loro esigenze al Collegio dei Docenti che definirà i piani specifici di intervento. Le esigenze finanziarie specifiche vanno opportunamente e tempestivamente comunicate. Particolare attenzione dovrà essere posta allo sviluppo di un itinerario di lavoro linguistico per gli alunni extra comunitari. 52 Per i DSA si fa riferimento alla recente normativa di legge del 8-10-2010 N. 170 Decreto ministeriale e del 12 luglio 2011 e seguenti linee Guida Adempimenti della famiglia al cui figlio viene diagnosticato un “disturbo specifico dell’apprendimento” Farsi rilasciare dal dottore dei Servizi Sanitari una regolare segnalazione Scolastica. Il documento dovrà specificare il tipo di disturbo, l’intervento che la scuola dovrà attuare, recare la data, il timbro e la firma dello specialista. Consegnare alla scuola il documento (direttamente presso la Segreteria,) la funzione strumentale provvederà ad avvertire il Coordinatore della presenza del documento, i docenti non sono autorizzati ad accettare segnalazioni portate dagli studenti); si ricorda che la segnalazione deve essere revisionata ad ogni cambio di scuola ed ha comunque validità quinquennale. La famiglia sarà poi contattata dal coordinatore per condividere il PDP (piano offerta formativa)con i docenti della classe, nel pieno adempimento della normativa vigente. Attività proposte: Corsi di formazione su software specifici per DSA rivolti ai docenti e agli studenti Incontro informativo con le famiglie Incontri formativi con i genitori 4.14 CTP: CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE IN ETA’ ADULTA Il principio ispiratore dell’apertura del CTP, nasce dalle significative richieste da parte del territorio e delle Istituzioni dell’Area Nord. Vuole rappresentare e coordinare le attività di istruzione e di formazione degli adulti presenti sul territorio, per rispondere alla domanda di alfabetizzazione culturale, di acquisizione e consolidamento di competenze di base, di opportunità di integrazione sociale e di acquisizione e sviluppo di competenze professionali. PROGETTAZIONE Coordinatore: Prof. Tonolo Renzo Lo staff di progettazione è composto dal Dirigente Scolastico e dai docenti assegnati all'organico. Per la programmazione specifica si fa riferimento alla programmazione Ministeriale depositata presso la segreteria. 4.15 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI In riferimento al punto 4.13, la scuola procede alla stesura dei Piani di lavoro personalizzati dopo una serie di incontri dei Consigli di Classe o dei Docenti incaricati con l'A.U.S.L. e le famiglie, secondo gli Accordi di Programma Provinciali e Distrettuali. Le programmazioni tendono il più possibile ad adeguarsi alle esigenze e potenzialità degli allievi e danno luogo a P.E.I. e: Vanno inseriti nelle programmazioni delle singole classi; Gli insegnanti programmano una integrazione finalizzata al raggiungimento per ogni allievo (ovviamente rispetto alle proprie potenzialità e con metodologie e strumenti differenziati) dei seguenti obiettivi: Autonomia, intesa come capacità di chiedere aiuto quando necessario; Acquisizione di competenze ed abilità, motorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive; Conquista degli operativi basilari, orientamento 53 4.16 SCUOLA IN OSPEDALE In caso di necessità i docenti sono in grado di attivare l’apprendimento a distanza attraverso la piattaforma MOODLE per attuare dei percorsi possibili al fine di recuperare il tempo di assenza e di consentire il conseguimento degli obiettivi essenziali. 4.17 PIANI DI LAVORO ANNUALI E DI CLASSE E RELAZIONI FINALI I piani di lavoro dovranno contenere in particolare: Una analisi generale della situazione della classe con la conseguente definizione delle esigenze degli alunni. Obiettivi specifici di apprendimento disciplinare Metodologie di lavoro; Strumenti che si utilizzeranno; Indicazione dei contenuti che saranno affrontati (soprattutto per i piani di studio personalizzati); Iniziative che si intendono attuare in merito a consolidamento, recupero, sostegno, potenziamento, approfondimento; Le procedure e i criteri di verifica utilizzati; Visite e/o viaggi di istruzione ed uscite sul territorio. RELAZIONI FINALI ED INDIVIDUALI DI CLASSE Al termine dell'anno scolastico, al fine di una attenta verifica del lavoro svolto e della sua efficacia, i Docenti predisporranno: La relazione finale del Consiglio di Classe resta nel registro dei verbali del C.d C. La relazione finale individuale di ogni docente, con obiettivi raggiunti o non raggiunti e relative precisazioni, allegata all’ultimo verbale del C.di C. Questi materiali concorrono alla valutazione finale che il Collegio dei docenti esprime nell’ultima seduta dell’anno scolastico e contribuiscono all'ossatura della futura programmazione d'Istituto. 4.18 VALUTAZIONE VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI ALUNNI L'attenzione va rivolta, globalmente, al raggiungimento degli obiettivi posti, nel rispetto delle deliberazioni specifiche assunte dal Collegio dei Docenti. I giudizi globali metteranno in significativa evidenza in uno spirito di piena individualizzazione: interesse; impegno; partecipazione al lavoro scolastico; rendimento complessivo. A tal fine i Docenti potranno utilizzare una opportuna griglia di rilevamento dati, concordata a livello collegiale, che comunque non limiti le esigenze di individualizzazione del giudizio stesso. Il consiglio orientativo per i discenti delle classi terminali dovrà essere comunicato ai genitori, tramite opportune convocazioni individuali, prima delle scadenze delle preiscrizioni, verrà verificato in sede d'esame e verrà inviato alle scuole di futura frequenza. La valutazione quadrimestrale degli apprendimenti appresi è scritta sulla "Scheda di valutazione per gli alunni della Scuola Media" (in adozione dall'anno scolastico 1996/97 - Circolare 491 del 7/8/96). Per quanto concerne i giudizi delle discipline la scheda prevede un unico giudizio sintetico per ogni disciplina come sintesi delle valutazioni espresse sulla base degli indicatori/criteri. I giudizi sintetici per discipline sulla scheda sono espressi con voti decimali secondo normativa vigente 54 La valutazione sul livello globale di maturazione è formulata dal Consiglio di classe in base alla situazione di partenza, alle finalità e agli obiettivi da raggiungere, agli esiti degli interventi realizzati. La griglia delle osservazioni sistematiche di cui ogni consiglio di Classe tiene conto è formulata in base alle seguenti voci: COMPORTAMENTO, SOCIALIZZAZIONE, IMPEGNO E INTERESSE, METODO DI LAVORO, RISPOSTA AGLI INTERVENTI PROGRAMMATI RISPETTO ALLA SITUAZIONE DI PARTENZA. Alunni e famiglie sono informati su tutto l’iter della valutazione, non solo di quella sommativa e finale. Criteri e griglia per la valutazione del comportamento. La valutazione del comportamento è attribuita dal Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri/indicatori: 1. Il voto in condotta è una valutazione del comportamento del singolo studente (carattere “personale” della responsabilità del rapporto di ogni alunno con la scuola – D.P.R. n. 235, 21 novembre 2007). 2. Il voto di condotta è attribuito a maggioranza su proposta del coordinatore di classe. 3. Il voto in condotta valuta il comportamento complessivo dello studente nel corso dell’anno scolastico, tenendo conto del suo evolversi e degli eventuali miglioramenti raggiunti e confermati nel tempo. 4. Nella quantificazione del voto in condotta si terrà conto che la scala di riferimento è diversa da quella dei voti di profitto, è di fatto limitata dal CINQUE al DIECI. L’attribuzione del SEI in condotta (valutazione di poco superiore al livello negativo che indica la non promozione per accertate gravità) non assume il significato del medesimo SEI delle discipline curricolari, primo livello di una effettiva -anche se limitata- positività. Nella scala dei voti superiori all’insufficienza: SEI e SETTE indicano comportamenti non positivi, più o meno gravi, ma in ogni caso tali da non implicare la bocciatura; OTTO, NOVE e DIECI indicano comportamenti positivi con livelli differenziati. 5. In base al D.M. n.5, 16 gennaio 2009 si procede all’assegnazione di una votazione insufficiente in presenza di “Ripetuti episodi sanzionati” con la sospensione dalle attività didattiche per periodi superiori a quindici giorni. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di Classe sia ordinari sia straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. INDICATORI Rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto di corresponsabilità Comportamento responsabile Partecipazione al dialogo educativo Impegno e costanza Frequenza e puntualità Il Consiglio di Classe prenderà in considerazione la prevalenza dei descrittori corrispondenti al voto proposto. 55 Voto Descrittori Comportamento corretto e responsabile, scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico. 10 Vivo interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche. Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne scolastiche. Ruolo propositivo all’interno della classe. Frequenza regolare. Comportamento corretto e responsabile, rispetto del Regolamento scolastico. 9 Interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche. Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne scolastiche. Frequenza scolastica regolare. Comportamento generalmente corretto, rispetto del Regolamento scolastico. 8 Interesse e partecipazione generalmente positiva alle proposte didattiche. Puntuale/abbastanza puntuale svolgimento delle consegne scolastiche. Frequenza scolastica regolare/abbastanza regolare. Comportamento a volte non corretto, non sempre rispettoso del Regolamento scolastico. 7 Incostante interesse e saltuaria partecipazione al dialogo educativo. Modesto impegno nell’assolvimento dei propri doveri scolastici. Irregolarità delle frequenze, giustificazioni non puntuali. Comportamento scorretto, episodi di mancato rispetto del Regolamento scolastico soggetti a sanzioni disciplinari. 6 Disturbo del regolare svolgimento delle attività didattiche. Incostante interesse e discontinua/passiva partecipazione al dialogo educativo. Frequenza scolastica irregolare, giustificazioni non puntuali. Grave mancanza di rispetto per la dignità delle persone e per le regole della convivenza civile e scolastica che abbiano comportato: 5 “l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per 56 periodi superiori a quindici giorni” e che l’alunno “successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento” - D.M. n.5, art. 4, 16 gennaio 2009 VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO LA VALUTAZIONE DI: INSEGNAMENTI SERVIZI STRUTTURA AVVERRA’ ATTRAVERSO: Schede di raccolta informazioni sull’attuazione dei progetti e sulla loro efficacia nell’ottica di un miglioramento delle motivazioni e degli apprendimenti Questionari di soddisfazione del servizio rivolti alle varie componenti dell’Istituto (docenti e A.T.A.) e alla famiglie. 4.19 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE AUTOVALUTAZIONE DEL P.O.F Al personale scolastico al CdI: relazione conclusiva sull’autovalutazione del P.O.F e dei Progetti ad esso correlati; Al personale scolastico, al CdI: comunicazione dei dati relativi agli esiti degli esami di licenza media; Al personale scolastico, alle famiglie, all’Amministrazione Comunale al CdI: relazione sull’analisi dei dati ricavati dai questionari di gradimento. 4.20 ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE E DELLE REGISTRAZIONI La documentazione relativa alla progettazione, alla modulistica, ai processi già implementati, oltre alle schede di valutazione è conservata presso l'Ufficio di Presidenza, in appositi raccoglitori con targhetta identificativa è a disposizione. I verbali del Consiglio di Istituto, del Collegio dei Docenti sono custoditi nella cassaforte, nell'Ufficio di Presidenza. 5. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 5.1 PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DELL’ISTITUTO Nell’offerta di iniziative finalizzate allo sviluppo professionale, l’attenzione della Scuola, in sintonia con le finalità del P.O.F. si rivolge quest’anno al seguente settore: CORSO PROTEZIONE CIVILE/SICUREZZA CORSO DI FORMAZIONE PER L’USO DEL REGISTRO ELETTRONICO Tutto il Personale è libero di aderire alle iniziative di formazione a.s. 2013-2014 che si attuano nel territorio e nella provincia. La Preside Prof.ssa Paola Campagnoli 57