Università di Verona, Dipartimento di Economia Aziendale
«Osservatorio sul Finanziamento della Proprietà Intellettuale»
prof. Michele Rutigliano
Associazione Industriali di Vicenza
La valorizzazione dei
brevetti, marchi e know-how
Vicenza, 16 ottobre 2006
[email protected]
Agenda
2
 Teoria e prassi nella valutazione dei diritti di proprietà intellettuale: metodi
consolidati e nuove possibili impostazioni
 La valutazione in sede di redazione del bilancio di esercizio
 La valorizzazione in sede di rivalutazione dei beni di impresa
  Altre forme di valorizzazione: Lease Back, IP Finance
 I criteri per la determinazione delle Royalties
 La stima del valore in sede di cessione e nelle operazioni di gestione
straordinaria dell’impresa (conferimenti, fusioni, scissioni)
 Ristrutturazioni societarie e valorizzazione della PI
il processo valutativo
3
Rapporto
conclusivo
Profili
dell’analisi
legale
economico
Premesse
scopo
descrizione
opzioni
mercato
Metodologia
flussi
costo
esito
finanziario
utilizzo
asset
soggetti
interessati
La valutazione dei brevetti: i passi logici e operativi
4
1) Verificare la validità del brevetto
2) Precisare il contesto valutativo
3) Acquisire le necessarie informazioni
4) Costituire un team di valutazione
5) Leggere il brevetto
6) Accertare l’estensione del brevetto (patent scope)
7) Approfondire alcune questioni legali (eventuali precedenti controversie in
merito al brevetto, probabilità di violazione attiva o passiva)
La valutazione dei brevetti: i passi logici e operativi
5
8) Accertare la validità del brevetto (probabilità che il brevetto – ex
post - possa essere considerato non valido per mancanza dei
requisiti normativi. In tal caso il brevetto risulta privo di valore)
9) Verifica circa l’esistenza di brevetti dominanti a monte
(diminuzione di valore)
10) Se del caso, considerare le eventuali sinergie tra brevetti
collegati (famiglie). Un portafoglio di brevetti può valere più della
sommatoria dei brevetti individualmente considerati
11) Accertare la copertura internazionale del brevetto o i motivi della
mancata estensione.
La valutazione dei brevetti: i passi logici e operativi
6
12) Tener conto della vita residua del brevetto (non solo sotto il profilo
legale, ma anche economico, tecnologico, regolamentare).
13) Considerare le eventuali royalties precedentemente incassate (valutare
gli eventuali cambiamenti di contesto)
14) Accertare l’esistenza di eventuali contenziosi in corso o realisticamente
possibili
15) Identificare le migliori tecnologie alternative (stima dei risparmi di costo
o dei differenziali di prezzo)
16) Stimare la curva di domanda per gli output dal brevetto (livello di ricavi
in funzione del prezzo dell’output)
La valutazione dei brevetti: i passi logici e operativi
7
17) Stimare i livelli di produzione che massimizzano il profitto
18) Selezionare il criterio/i criteri valutativi:
 costo (raramente utile)
 “prezzi di mercato” (spesso inesistente-non confrontabilità, unicità
“brevetto”) – approccio indiretto e sintetico
x metodo delle royalties ipotetiche (se possibile identificare contratti
di licenza simili) – approccio indiretto e sintetico vs. analitico
x reddituale/finanziario (excess operating profit, premium pricing, cost
savings method) – approccio analitico
x metodi non tradizionali (opzioni reali)
- approccio analitico
La valutazione dei brevetti: i passi logici e operativi
19) Effettuare una valutazione
“reddituale” basata:
 sulle possibili royalties in un
contratto di licenza (attivo/passivo)
 sul contributo stimato al risultato
economico
 DCF analysis (differenziale
con/senza brevetto)
- proiezioni vendite (devono
prescindere dall’effetto “impatto
iniziale” e fondarsi sulla protezione
fornita dal brevetto)
- tasso di attualizzazione (riflette il
costo del capitale, tenuto conto del
rischio dello specifico asset)
8
(categoria investitore)*
20) Redigere la relazione di stima
* Required annual return: Angel 60-70%; Venture Capital 30-35%; Private Equity 20%+; Public Company 12-20%
La valutazione di R&D e dei brevetti: opzioni reali
L’ NPV sottostima il valore ?? (tema: flussi e costo capitale)
Un’opzione reale è un’opportunità discrezionale di investimento e si
sostanzia nella possibilità, ma non nell’obbligo, di effettuare un futuro
investimento/disinvestimento o di modificare le caratteristiche di un
investimento in corso d’esecuzione
Investimenti in
R&D/brevetto +
limitata
commercializzazione
Ulteriori investimenti e
SUCCESSO ?
commercializzazione
su larga scala
NPV complessivo = NPV base + NPV opzione reale
9
La valutazione di R&D e dei brevetti: opzioni reali
10

Valore opzione a scadenza

La valutazione di R&D e dei brevetti: opzioni reali
11
i Marchi: ragioni per una loro valorizzazione
12
•
permettono al consumatore di distinguere prodotti simili,
provenienti da imprese differenti
•
consentono alle imprese di differenziare i loro prodotti e i loro
prezzi rispetto alla concorrenza (price premium)
•
sono strumenti di marketing e la base su cui costruire l’immagine
e la reputazione dell’impresa
•
possono essere concessi in licenza e quindi costituire una fonte
di reddito addizionale (royalties)
•
sono una componente fondamentale dei contratti di franchising
•
stimolano le imprese ad investire nel mantenimento o nel
miglioramento della qualità dei prodotti
•
possono facilitare l’ottenimento di finanziamenti - RINVIO
La valutazione dei marchi
13
Considerazioni preliminari sulla forza del marchio:
-
Attuale Leadership
-
Stabilità/Fedeltà al marchio
-
Mercato/settore di riferimento
-
Trend (forza, adattabilità prospettiche del marchio)
-
Supporti di marketing (investimenti realizzati e a piano)
-
Internazionalità
-
Protezione legale (difendibilità)
La valutazione dei marchi
14

APPROCCIO DI MERCATO
 CRITERI BASATI SUL
COSTO
-
Costo Storico
-
Costo Storico rivalutato
-
Costo di riproduzione
-
 METODI REDDITUALI/
FINANZIARI
-
Differenziali reddituali e
price premium
-
Flussi differenziali
-
Royalties ideali (approccio
di mercato/analitico  rinvio)
“Costo” delle perdite*

Opzioni reali
La valutazione in sede di redazione del
bilancio di esercizio
15
1. Possibilità di rivalutazione al FAIR VALUE
IAS 38
2. Impairment Test
 stima del “valore recuperabile”
maggiore tra “valore d’uso” e fair value
venditore
compratore
Range valore
percepito
massimo
massimo
FMV range
minimo
minimo
La valutazione in sede di redazione del bilancio di
esercizio
16
IN CASO DI RIVALUTAZIONE
PRIMA RIVALUTAZIONE
Patrimonio Netto
RIVALUTAZIONI SUCCESSIVE:
senza svalutazioni precedenti
Patrimonio Netto
con svalutazioni precedenti
Conto Economico fino all’ammontare
delle precedenti svalutazioni,
Patrimonio netto per la differenza
IN CASO DI SVALUTAZIONE
PRIMA SVALUTAZIONE
Conto Economico
SVALUTAZIONI SUCCESSIVE:
senza rivalutazioni precedenti
Conto Economico
con rivalutazioni precedenti
Patrimonio Netto fino all’ammontare
delle precedenti rivalutazioni (fino
azzeramento della relativa riserva),
Conto Economico per la differenza
La valorizzazione in sede di rivalutazione dei beni
di impresa
17
Il collegato alla “Finanziaria 2006” aveva confermato la possibilità di
rivalutazione dei beni delle imprese, introdotta originariamente con Legge 21
novembre 2000, n.342 (GU 276 del 25.11.2000) e regolamentata con Circolare
del Ministero delle Finanze n. 207/E del 16.11.2000.
 Con riferimento ai beni immateriali, sono risultati rivalutabili le immobilizzazioni
immateriali, costituite da beni consistenti in diritti giuridicamente tutelati quali, ad
esempio, i diritti di brevetto industriale ed i diritti di utilizzazione delle opere
dell'ingegno, i diritti di concessione, licenze, marchi, know-how, altri diritti simili
iscritti nell'attivo del bilancio ovvero, ancorchè non più iscritti in quanto
interamente ammortizzati, \ancora tutelati ai sensi delle vigenti disposizioni
normative (Circolare16/11/2000, n. 207).
La valorizzazione in sede di rivalutazione dei beni
di impresa
18
 La rivalutazione doveva riguardare tutti i beni appartenenti alla stessa categoria
omogenea.
 Con riferimento al valore, il limite massimo della rivalutazione era
rappresentato dal valore economico del bene. I valori iscritti in bilancio a
seguito della rivalutazione non dovevano in alcun modo superare i valori
effettivamente attribuibili ai beni con riguardo alla loro consistenza, alla loro
capacità produttiva, all'effettiva possibilità economica di utilizzazione nell'impresa,
nonchè ai valori correnti .....(art. 11, legge 342/2000).
 Sull’importo della rivalutazione è dovuta una imposta sostitutiva pari al 12%. Il
maggior valore fiscale è riconosciuto per Ires/Irpef e Irap (in termini di
ammortamenti, plusvalenze, ecc.) a decorrere dal terzo esercizio successivo a
quello con riferimento al quale la rivalutazione è eseguita.
Discrezionalità nell’utilizzo dei criteri di valutazione
…. necessario approccio “prudenziale” ?
La valorizzazione in sede di rivalutazione dei beni
di impresa
19
 Gli amministratori e il collegio sindacale hanno indicato e motivato nelle loro relazioni i
criteri seguiti nella rivalutazione delle varie categorie di beni e attestare che la rivalutazione non
eccede i limiti fissati.
 Per quanto la legge non lo richiedesse, era ritenuta consigliabile la rivalutazione sulla base di
una perizia estimativa indipendente.
 La valutazione di convenienza per la società nei confronti della rivalutazione consentita dalle
citate norme ha dovuto pertanto fondarsi sul confronto fra l’onere fiscale immediato per
imposta sostitutiva e il beneficio futuro in termini di maggiori ammortamenti a fronte dei più
elevati valori fiscalmente riconosciuti.
 altri vantaggi:
- Thin Cap: effetto positivo dell’incremento del PN (art. 98 Tuir)
- Emersione plusvalori latenti (Basilea 2)
- presupposto per operazioni di Lease-Back  RINVIO
La valorizzazione in sede di rivalutazione dei beni
di impresa
20
Rivalutazione dell’asset immateriale:
euro 25.000.000
Imposta sostitutiva 12%:
euro 3.000.000
Beneficio fiscale (IRES+IRAP) ammortamenti:
euro 9.312.500
Beneficio economico complessivo: euro 6.312.500
La valorizzazione in sede di rivalutazione dei beni
di impresa
21
collegato alla
FINANZIARIA 2007 ?
non conferma l’opportunità
ne riparleremo ….
Altre forme di valorizzazione della PI
IP-Backed Financing
22
Negli ultimi anni l’evoluzione dei mercati e le innovazioni businesstecnologiche hanno rafforzato la consapevolezza nelle aziende
che gli asset IP possono essere monetizzati non solo attraverso la
vendita o la licenza d’uso, ma anche tramite un loro utilizzo per
ottenere nuove fonti di finanziamento.
La proprietà intellettuale si sta così trasformando (per ora
soprattutto in alcuni mercati finanziari più evoluti) da
semplice strumento legale di tutela a vero strumento per
per aumentare la mobilità finanziaria (IP Finance).
Fonte: ICM Advisors
Altre forme di valorizzazione della PI
IP-Backed Financing
I servizi di IP Finance, come:
IP Loan
IP Sale-Lease Back
IP Securitization
offrono opportunità ad imprese ed istituzioni finanziarie.
 Le imprese hanno a disposizione nuove possibilità per ottenere
maggiori finanziamenti sfruttando asset latenti o sottovalutati,
 Le istituzioni finanziarie, grazie a questi nuovi interventi, hanno
l’opportunità di incrementare i margini d’intermediazione e fornire alle
imprese nuove fonti di finanziamento che ne favoriscono lo sviluppo e
che fanno leva sugli asset rappresentativi di una delle principali fonti del
valore aziendale.
Fonte: adattamento da ICM Advisors
23
Altre forme di valorizzazione della PI
IP-Backed Financing
24
Le opportunità di sviluppo di questi strumenti di finanza
innovativa si basano sul grande patrimonio di know-how e
creatività delle aziende italiane, nonché sull’elevata propensione
al finanziamento tramite il capitale di debito rispetto a quello di
rischio.
Necessità delle imprese di proteggere il proprio valore con varie
forme di IP per far fronte sia alla crescente competitività dei paesi
del Far East, sia al problema della contraffazione.
a) Interventi finanziari e di consulenza “spot”
b) Supporto alla gestione strategica dell’IP
Fonte: ICM Advisors
Per molti settori e imprese gli asset intangibili costituiscono
una parte rilevante del valore dell’azienda
25
Valore % Asset Intangibili su Valore Aziendale
Settori intangible-intensive
68%
64%
Il marchio è tra gli intangibili il più
tangibile in termini di valore
economico-finanziario sia attuale
sia prospettico
Fonte: Banca Intesa
33%
tessili e
abbigliamento
31%
mobili
34%
mezzi di
trasporto
In Italia, di regola il
finanziamento bancario NON
prende in considerazione la
proprietà intellettuale delle PMI
38%
alimentari e
bevande
•
meccanica
Contabilizzazione e protezione
della proprietà intellettuale non
sono sempre adeguatamente
trattati
40%
calzature e
pelletteria
•
46%
informatica
•
I beni immateriali rappresentano
una parte rilevante del valore
aziendale (30-70% a seconda
del settore industriale)
prodotti chimici
e farmaceutici
•
Brand Finance: per la valorizzazione dei propri marchi
Soluzioni dedicate al sostegno dei progetti di
valorizzazione dei marchi aziendali
- Fasi del processo di valorizzazione del marchio -
Fase
Valutazione
opportunità
 Analisi posizionamento
strategico/di mercato
dell’azienda cliente
Brand Finance
 Valutazione economico
– finanziaria dei marchi
in portafoglio
 Suggerimento
opportunità e strategie di
valorizzazione del brand
Sostegno
finanziario
 Impostazione e
disegno
dell’architettura
finanziaria di
riferimento
 Perfezionamento
delle soluzioni
finanziarie
identificate
Assistenza
nell’esecuzion
e
 Consulenza
professionale per la
realizzazione degli
interventi di
valorizzazione/
potenziamento del
brand identificati
 Identificazione soluzioni
finanziarie più idonee
Necessario “affiancare” l’impresa in tutte le fasi di una gestione evoluta del marchio
Fonte: Banca Intesa
27
Prodotti di Brand Finance in Italia
28
 finanziamenti a medio termine finalizzati agli
investimenti e alla copertura delle spese di marketing e di
sviluppo del brand, con importi e caratteristiche differenziati
in funzione del valore e del potenziale del portafoglio marchi
dell’azienda cliente (eventualmente “pegno” sui marchi);
soluzioni Leasing dedicate all’acquisto sul mercato di
marchi o al finanziamento di progetti/iniziative tramite
Lease-Back sui brand già in portafoglio
FOCUS: Leasing sui marchi
29
Operazione che si attua secondo la struttura contrattuale del Sale and
Lease Back di un marchio registrato e vigente, di cui è titolare l’impresa
richiedente
Il valore economico del marchio viene stabilito mediante perizia
E’ ammessa fiscalmente la deducibilità dei canoni purchè il contratto
abbia una durata minima di 5 anni (ora 9 anni)
L’eventuale plusvalenza è imponibile
L’operazione è però spesso preceduta da una rivalutazione, con
rilevanza fiscale, del marchio a bilancio
Più volte utilizzata dalle società di calcio
(esempio Sampdoria … 25 milioni di euro)
30
Massimo Moratti mi ha inviato questa lettera che pubblico e della quale lo
ringrazio.
"Caro Beppe,
nel tuo Blog dell’11/11/05 ho trovato una notizia riguardante me, Tronchetti
e l’Inter in generale, a proposito di una operazione di leasing con la Banca
Italease. Mi permetto di risponderti personalmente per confermarti che
abbiamo studiato questa possibilità, con la Banca da te citata, ma che
non siamo arrivati a nessuna conclusione. Per quanto riguarda, invece,
le perdite di bilancio dell’anno scorso, sono state già da me e dagli altri
azionisti appianate e così anche quelle potenziali dei primi mesi dell’anno
in corso. Rimane lo studio per valorizzare patrimonialmente il marchio
dell’Inter, cosa che continuo a considerare una buona opportunità per la
Società.
Il Milan ha ceduto il suo marchio a una società, la Milan
Entertainment Srl, controllata al 100% dall'Ac Milan: il marchio è
stato valutato 183,7 milioni di euro
I criteri per la determinazione delle royalties
31
percorso di analisi
CONTESTO – profilo titolare PI
CONTRATTI DI LICENZA - struttura
TIPOLOGIA DELLE VENDITE
DI RIFERIMENTO
BENCHMARK
ANALISI DELLA FORZA DEL
MARCHIO
REDDITIVITA’ DEL BUSINESS
I criteri per la determinazione delle royalties
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
32
Diverse possibili strategie sottese a contratti di licenza.
Ad esempio:
a) la concessione di licenze costituisce il core business
b) è un modo per sfruttare IP dormienti
c) costituisce la via migliore per valorizzare date opportunità
d) è la strategia adottata per prodotti non “core”
Nel contratto di licenza il Royalty Rate è legato ad altri elementi, quali:
-
l’impegno a pagare una Royalty minima + importo iniziale
-
una struttura decrescente dei tassi di Royalty, in relazione ai volumi
-
……
I criteri per la determinazione delle royalties
I CONTRATTI DI LICENZA
33
1. Identificazione dell’intangible
2. vendite/prezzi: tipologia delle vendite di riferimento
posizionamento della royalty lungo la catena del valore
Produzione
Distribuzione
Retail
€ 10
€ 30
€ 60
€ 100
€5
€5
€5
€5
Catena del valore
Materia
prima
Price point
Royalty
Royalty Rate
Equivalente
I criteri per la determinazione delle royalties
I CONTRATTI DI LICENZA
34
3.Controllo sul Brand
Perimetro di utilizzo + procedure autorizzative
4. Durata
5. Marketing
Royalty rate dipende anche dall’impegno “promozionale” del licenziatario
6. Altri aspetti
Possibili verifiche/audit sul licenziatario ?
I criteri per la determinazione delle royalties
BENCHMARKS
35
TEMA CONTROVERSO
TEORIA:
 Non esistono “Standard Royalty Rates”
 Non esistono “Standard Licence Agreement”
!
IN PRATICA:
 di regola si considera utile se possibile un riferimento a Royalty Rates
comparabili
I criteri per la determinazione delle royalties
a)ANALISI DELLA FORZA DEL MARCHIO E
b)REDDITIVITA’ DEL BUSINESS (equilibrio degli interessi)
Analisi della forza del marchio
punteggio
Punteggio totale
Fattori pesati su scala 0-5 (5 + alto) tenuto conto del contesto
competitivo
50
36
tasso attualizzazione
tax rate
Royalty rate (da anno 3)
tasso crescita utili netti dopo anno 5
10%
37.25%
5%
2%
37
importi in k-euro
1
2
Vendite retail relative al marchio
tasso variazione %
royalty rate %
Royalties
20000
21000
5.0%
anni
3
4
5
25000
19.0%
5%
1250
27000
8.0%
5%
1350
30000
11.1%
5%
1500
Imposte
466
503
559
Utile netto
784
847
941
fattore di attualizzazione
1.1
1.21
1.331
Valore attuale
713
700
707
VALUTAZIONE DEL BRAND
VALORE DEL MARCHIO
valore all'anno 5
valore anni 6-20
valore totale
2120
7025
9145
variabili
tasso attualizzazione
20%
Allocazione profitto (sull'utile ante imposte)
licenziatario
licenziante
70%
30%
Modello per la determinazione delle royalties
38
Licenziante: distribuzione incassi
anno 0 (base payment)
anno 1 (base payment)
anno 2 (base payment)
anni 1-10 (incassi annui)
20%
15%
15%
50%
anni
conto economico (milioni euro)
0
nominale
% dei ricavi
fatturato
costi di produzione
margine lordo
40%
altri costi operativi
utile prima delle imposte
30%
quota di competenza del licenziatario
quota di competenza del licenziante
Simulatore
(possibili analisi di sensibilità del RR)
1
2
3
5
6
7
8
9
10
totali
25,000 50,000 100,000 150,000 150,000 150,000 125,000 100,000 50,000
-10,000 -20,000 -40,000 -60,000 -60,000 -60,000 -50,000 -40,000 -20,000
15,000 30,000 60,000 90,000 90,000 90,000 75,000 60,000 30,000
25,000 925,000
-10,000 -370,000
15,000 555,000
-7,500 -15,000 -30,000 -45,000 -45,000 -45,000 -37,500 -30,000 -15,000
7,500 15,000 30,000 45,000 45,000 45,000 37,500 30,000 15,000
-7,500 -277,500
7,500 277,500
5,250 10,500 21,000
2,250 4,500 9,000
7,500 15,000 30,000
totale
4
31,500
13,500
45,000
31,500
13,500
45,000
31,500
13,500
45,000
26,250
11,250
37,500
21,000
9,000
30,000
10,500
4,500
15,000
5,250
2,250
7,500
955
398
calcolo dei pagamenti a favore del licenziante
NPV (convenzione pagamento a metà anno)
2,054
3,423
5,705
7,132
5,943
4,953
3,439
2,293
NPV cumulativo (convenz.pagam a metà anno)
2,054
5,477 11,183
18,314
24,258
29,210
32,650
34,943
6,533
5,444
7,840
5,444
1,233
1,027
2,465
1,712
4,930
2,853
7,395
3,566
7,395
2,972
7,395
2,477
6,163
1,720
4,930
1,147
2,465
478
1,233
199
45,603
18,148
7,766 10,305
6,471 7,156
4,930
2,853
7,395
3,566
7,395
2,972
7,395
2,477
6,163
1,720
4,930
1,147
2,465
478
1,233
199
67,235
36,298
base payment (nominale)
base payment (attualizzato)
7,259
7,259
royalty annuale sul fatturato (nominale)
royalty annuale sul fatturato (attualizzata)
pagamenti totali (nominali)
pagamenti totali (attualizzati)
Tasso di Royalty (nominale)
7,259
7,259
4.93%
35,898 36,296
21,632
18,148
variabili
tasso attualizzazione
35%
Allocazione profitto (sull'utile ante imposte)
licenziatario
licenziante
80%
20%
Licenziante: distribuzione incassi
anno 0 (base payment)
anno 1 (base payment)
anno 2 (base payment)
anni 1-10 (incassi annui)
15%
10%
0%
75%
anni
conto economico (milioni euro)
0
nominale
% dei ricavi
fatturato
costo del venduto
margine lordo
40%
altri costi operativi
utile prima delle imposte
30%
quota di competenza del licenziatario
quota di competenza del licenziante
Modello per la determinazione delle royalties
39
Simulatore
(possibili analisi di sensibilità del RR)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
totali
15,000 25,000 50,000 75,000 100,000 100,000 50,000
-6,000 -10,000 -20,000 -30,000 -40,000 -40,000 -20,000
9,000 15,000 30,000 45,000 60,000 60,000 30,000
0
0
0
0
415,000
0 -166,000
0 249,000
-4,500
4,500
0
0
0
0
0 -124,500
0 124,500
-7,500 -15,000 -22,500 -30,000 -30,000 -15,000
7,500 15,000 22,500 30,000 30,000 15,000
totale
3,600
900
4,500
calcolo dei pagamenti a favore del licenziante
NPV (convenzione pagamento a metà anno)
775
956
1,417
1,574
1,555
1,152
427
0
0
0
NPV cumulativo (convenz.pagam a metà anno)
775
1,731
3,148
4,722
6,276
7,428
7,855
7,855
7,855
7,855
1,060
785
0
0
784
581
1,307
717
2,615
1,063
3,922
1,181
5,229
1,166
5,229
864
2,615
320
0
0
0
0
0
0
1,845
1,366
1,307
717
2,615
1,063
3,922
1,181
5,229
1,166
5,229
864
2,615
320
0
0
0
0
0
0
base payment (nominale)
base payment (attualizzato)
1,178
1,178
royalty annuale sul fatturato (nominale)
royalty annuale sul fatturato (attualizzata)
pagamenti totali (nominali)
pagamenti totali (attualizzati)
Tasso di Royalty (nominale)
1,178
1,178
5.23%
6,000 12,000
1,500
3,000
7,500 15,000
18,000
4,500
22,500
24,000
6,000
30,000
24,000
6,000
30,000
12,000
3,000
15,000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2,239
1,964
21,700
5,891
La stima del valore in sede di cessione e nelle operazioni
di gestione straordinaria dell’impresa (conferimenti,
fusioni, scissioni)
La PI costituisce spesso un valore/insieme di valori che emergono con
evidenza proprio in occasione di operazioni straordinarie
CESSIONI DI SOCIETA’ E
PARTECIPAZIONI, AZIENDE,
RAMI D’AZIENDA
CONFERIMENTI DI
AZIENDE, RAMI,
PARTECIPAZIONI
AFFITTO
D’AZIENDA
due diligence
FUSIONI E SCISSIONI
speciale know
how estimativo
40
Ristrutturazioni societarie e valorizzazione della PI
41
In occasione di ristrutturazioni societarie nell’ambito di gruppi aziendali può
risultare opportuno effettuare operazioni di valorizzazione della PI, ad
esempio:
-Accentramento presso una holding dei diritti di PI, nonché delle funzioni di
R&D, Pianificazione strategica, Amministrazione e Finanza
-Ridisegno dell’architettura finanziaria del gruppo e verifica delle
opportunità di IP Financing
-Rivalutazione dei diritti di PI, anche nella prospettiva di Basilea 2
-Razionalizzazione del portafoglio IP, con cessioni e/o contratti licenza
42
Vi ringrazio per l’attenzione
[email protected]
02 8463.309
347 8871120
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