Guida per il paziente
IL PROGRAMMA
FAST-TRAK
IN CHIRURGIA COLO-RETTALE
Eccellenza Globale Certificata
Joint Commission International
Il programma Fast-trak, frutto dell’esperienza
internazionale maturata a partire dai primi anni
90, è volto a migliorare, in termini di sicurezza
e di confort, il decorso intra e post operatorio
dei pazienti sottoposti a chirurgia colo-rettale.
La ripresa più rapida che ne deriva consente
di ridurre i giorni di ospedalizzazione e quindi
anticipare il ritorno ai normali ritmi di vita.
L’intento di questo opuscolo è quello di fornire
un’informazione dettagliata dell’intero percorso
(pre, intra e post operatorio).
Dipartimento di Chirurgia Generale
Direttore Dr E. M. Rosso
Dipartimento di Anestesia e Rianimazione
Direttore Dr A. Bernardini
LA CHIRURGIA
COLO-RETTALE
COSA SAPERE
E COME ORGANIZZARSI
È una branca della chirurgia che si occupa del grosso intestino.
Trova indicazione nelle patologie neoplastiche, o di altro tipo, del colon e del
retto.
Tecniche chirurgiche
utilizzate
Laparoscopica
È la via più moderna e meno invasiva.
Si avvale dell’accesso all’addome mediante 4 o 5
piccole incisioni attraverso le quali si introducono
una telecamera miniaturizzata e tutti gli strumenti
necessari alla rimozione del tratto intestinale
coinvolto dalla malattia.
Durata della degenza in ospedale
La dimissione, in caso di decorso senza complicanze, avverrà in quarta giornata
postoperatoria.
È dimostrato che il ritorno al proprio domicilio favorisce un recupero più rapido.
Pianificare il ritorno a casa
Laparotomica
È adottata quando, per motivi legati alla patologia
stessa o a pregressi interventi sull’addome (ad
esempio: aderenze), non è possibile procedere in
laparoscopia.
Si pratica accedendo all’intestino mediante
apertura dell’addome per il tratto necessario a
garantire una sufficiente esposizione della zona
da trattare.
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Quando si viene dimessi dall’ospedale si è in grado di muoversi e rialimentarsi
e in autonomia, tuttavia, per qualche tempo, si potrebbe avere bisogno di aiuto
per provvedere all’igiene personale (bagni o docce), fare commissioni, tenere in
ordine la casa, occuparsi di animali domestici.
È necessario quindi, avere figure di riferimento (parenti od amici) che possano
essere di aiuto nello svolgimento di queste attività.
Fortemente raccomandata l’astensione dal fumo per almeno tre
settimane precedenti l’intervento.
Questa misura riduce di molto il tasso di complicazioni respiratorie.
Sconsigliato riprendere il vizio una volta tornati a casa.
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IL PRE-RICOVERO
Prima dell’intervento si è sottoposti ad una serie di visite ed esami volti a
fornire informazioni utili a valutare lo stato di salute e a definire al meglio il
piano di cura.
Colloquio
con il chirurgo
In questa sede viene illustrato dettagliatamente
il programma Fast-trak e definita la strategia
chirurgica.
Il paziente potrà ottenere tutte le risposte alle
domande che vorrà porre.
Ufficio Interventi
Fornisce informazioni circa i documenti da
produrre per formalizzare il ricovero (proposta di
ricovero del medico di medicina generale, libretto
sanitario, codice fiscale etc...) e disposizioni per
la preparazione del paziente quali: la dieta da
assumere nei giorni precedenti il ricovero, l’attività
fisica da praticare, il divieto categorico di fumo e
di assunzione di bevande alcoliche, l’acquisto di
calze elastiche antitrombotiche.
Si programma il giorno del ricovero nel pomeriggio
alla vigilia dell’intervento).
Visita anestesiologica
Nel
corso
della
visita
viene
indagato
approfonditamente lo stato di salute del paziente.
A tal scopo è necessario che esso rechi con sé
tutta la documentazione sanitaria relativa a
patologie attuali o pregresse (malattie cardiache,
circolatorie, polmonari, diabete etc...) e a
precedenti interventi chirurgici.
Fondamentale è riferire le terapie farmacologiche
in corso, eventuali allergie e pregresse
complicanze anestesiologiche.
Verranno qui spiegate le tecniche di anestesia
abitualmente utilizzate e le modalità con le quali
si prevede di trattare il dolore.
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L’INGRESSO
IN OSPEDALE
L’INTERVENTO
Si viene accolti, in reparto, da un medico che ripercorre le tappe del percorso
Fast-trak e fornisce ulteriori chiarimenti a richiesta del paziente.
È utile sapere che
Giorno dell’intervento
- non vengono inseriti tubi o cateteri (sondino
naso gastrico, catetere vescicale) prima che
sia indotta l’anestesia ad eccezione del catetere
peridurale (vedi in seguito)
- molti di questi verranno rimossi prima del
risveglio
- non viene fatta alcuna preparazione intestinale
- non è richiesto un lungo digiuno pre operatorio
ed è consentito bere liquidi chiari non alcolici
fino a poche ore prima dell’intervento
- la depilazione (se necessaria) viene fatta dal
personale di reparto.
Ad orario stabilito si è condotti in sala operatoria
ed accolti dall’equipe anestesiologica composta
da un medico anestesista e da una infermiera
dedicata.
Si inserisce un’agocannula in una vena e si
posiziona il catetere peridurale da utilizzarsi per
il controllo del dolore post operatorio.
Quindi viene indotta l’anestesia secondo un
protocollo farmacologico attentamente studiato
per ottenere un pronto risveglio, un ottimale
controllo del dolore, una rapida ripresa della
motilità intestinale ed evitare nausea o vomito
postoperatori.
Lasciata la sala operatoria è prevista la
permanenza in una sala di risveglio (circa 2 ore)
nella quale si è assistita fino al pieno risveglio e al
raggiungimento della stabilità delle funzioni vitali.
Al termine del periodo di osservazione in Recoveryroom il paziente è ricondotto in reparto dove, per
migliorare il processo di guarigione della ferita
chirurgica verrà somministrato ossigeno mediante
maschera facciale o cannula nasale da mantenersi
ancora per qualche ora.
Il sondino nasogastrico sarà già stato rimosso.
Non appena le condizioni lo consentono (in genere
dopo 2 ore dal ritorno in stanza) si viene aiutati
ad assumere la posizione seduta in poltrona e
fortemente incoraggiati a mantenerla il più a
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Punto
di inserimento
Colonna
vertebrale
Midollo spinale
Catetere epidurale
lungo possibile.
Il razionale della mobilizzazione precoce risiede
nel fatto che essa riduce il rischio
- di problemi respiratori (quali infezioni)
- di formazioni di coaguli nei vasi degli
arti inferiori (trombosi)
-
d’insorgenza dell’ileo post operatorio
(arresto della motilità intestinale che
comporta una serie disturbi quali senso
di gonfiore, nausea, vomito e che rallenta
il processo di guarigione).
La chirurgia addominale e l’assunzione di
farmaci oppioidi favoriscono l’insorgenza dell’ileo
contrastato invece dal movimento attivo (quale il
camminare) e dal masticare chewing gum.
Generalmente, trascorse due ore dal ritorno in
stanza, in assenza di nausea o vomito (la norma)
è consentito bere liquidi chiari.
Giorno 1 post operatorio
e successivi
Il catetere vescicale viene rimosso. Ciò riduce il
rischio di infezioni urinarie e rende più agevole la
mobilizzazione del paziente.
Si assumono cibi solidi.
preciso programma riabilitativo il cui svolgimento
viene annotato su un “diario della mobilizzazione”,
la cui compilazione è a cura del paziente stesso.
Si eseguono con regolarità esercizi respiratori con
il supporto di fisioterapisti.
Vale la pena ricordare che è normale sentirsi
stanchi, nervosi, affamati o inappetenti e che,
quindi, è importante riposarsi adeguatamente
dopo ogni camminata, bere e mangiare a seconda
di come ci si sente, ma comunque considerare
il movimento e l’alimentazione come parti
fondamentali del processo di guarigione.
In particolare è importante sapere che è possibile
mangiare ogni volta che si ha fame, senza per
questo doversi sforzare se non si ha appetito.
Diversamente è fondamentale assumere ogni
pasto da seduti anche per semplici spuntini.
In presenza di nausea o sensazione di gonfiore
durante l’assunzione di cibo è bene segnalarlo al
personale sanitario e sospendere.
La masticazione favorisce la motilità intestinale ed
è per questo che si invita ad utilizzare il chewing
gum già dal giorno della chirurgia, non appena si
è in grado di farlo e masticare tre tavolette per
almeno 5 minuti 3 volte al giorno.
Si viene aiutati a compiere camminate
progressivamente sempre più lunghe secondo un
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IL DOLORE
POST OPERATORIO
LE DIMISSIONI
Si presta grande attenzione alla gestione del dolore utilizzando le metodiche
più efficaci e che presentano una bassa incidenza di effetto collaterali quali la
nausea, il vomito e l’ileo.
A tal scopo vi è scarso utilizzo di farmaci oppioidi (ottimi per ridurre il dolore, ma
gravati proprio dagli effetti sovra citati).
Un buon controllo del dolore
• Riduce lo stress e velocizza il recupero
• Favorisce una corretta respirazione ed espettorazione
• Consente una migliore mobilità
• Favorisce il sonno.
Si privilegia l’analgesia peridurale utilizzando un tubicino (catetere peridurale)
inserito mediante un ago nel canale vertebrale attraverso il quale sono iniettati
anestetici locali. Questo tipo di analgesia viene mantenuto in genere per 3 giorni
poi si passa a farmaci endovenosi o assunti per bocca.
Nei casi nei quali non sia possibile o controindicato il posizionamento del catetere
peridurale vengono somministrati farmaci analgesici per via endovenosa o per via
orale.
L’efficacia dell’analgesia viene più volte al giorno verificata chiedendo al paziente
di esprimere un punteggio su una scala da 0 a 10 nella quale:
0 = assenza totale di dolore
10 = dolore insopportabile
In genere il dolore riferito a livello 4 o superiore viene trattato per ridurlo a livelli
ottimali.
Scala di dolore
0
Non fa male
1
2
Fa poco male
3
4
5
Fa abbastanza
male
6
Fa male
- 10 -
7
8
Fa molto male
9
10
Fa malissimo
Di norma si viene dimessi in quarta giornata
postoperatoria, ma solo se:
• non si ha nausea o vomito
• si è in grado di bere e mangiare
• si urina spontaneamente
• si emettono gas (non necessariamente
si è andati di corpo)
• si è in grado di camminare ed uscire
dal letto da soli.
Si viene informati:
• circa i farmaci che dovranno essere assunti
• su cosa bere e mangiare
• sulle attenzioni da prestare alla ferita
chirurgica
• dell’attività fisica consigliata e quella
da evitare
• sull’eventuale insorgenza di sintomi* che
richiedono attenzione ed una
eventuale rivalutazione in ospedale
• a quali numeri telefonici e persone far
riferimento in caso di problemi
o semplici dubbi
• visite di controllo programmate.
Segni e sintomi di allarme*:
• febbre superiore a 38°C
• perdite ematiche dall’ano
• sentirsi costantemente gonfi o nauseati
• vomito persistente
• dolore intenso non alleviato dai farmaci
assunti
• assenza di produzione di feci dopo 7 giorni
dall’intervento
• arrossamento, gonfiore
• dolore, cattivo odore o pus della ferita.
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Riferimenti e numeri utili
Segreteria Dip. Chirurgico
030 3518791 / 8194
Segreteria Dip. Anestesia e Rianimazione
030 3518086
Centralino 030 35151
www.poliambulanza.it
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Fast Track del Colon