Cosa cambia per
noi?
?
Nulla (di fatto)!
ATTESA LA NECESSITÀ di adeguare gli
obiettivi specifici di apprendimento
per l’insegnamento della religione
cattolica,[….] agli sviluppi del sistema
educativo di istruzione e formazione.
Ma anche di adeguare gli obiettivi
ad una realtà in continua
evoluzione.
- 1986-87: i programmi
- 2002: Sperimentazione nazionale
- 2003-05: Osa
•2003 (23 ottobre): Primaria e Infanzia
•2004 (26 maggio): Secondaria di Primo Grado
•2005 (13 ottobre): Secondaria di Secondo Grado
Tante riforme costringono ad un
continuo ripensamento
dell’attività didattica, in relazione
al contesto sempre nuovo in cui
si attua
COMPETENZE
Le competenze indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro
o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sono descirtte in
termini di responsabilità e autonomia
Def. EQF Quadro Eureopo delle qualifiche e dei
titoli (2006)
• L’allievo protagonista del processo di
apprendimento.
• La scuola dove si impara a imparare
• I docenti come facilitatori
• Dal “cosa insegnare?” Al “Come fare,
attraverso le materie scolastiche, ad
aiutare gli studenti a sviluppare le
abilità che servono alla vita adulta, a
renderli consapevoli di se stessi e del
mondo che li circonda?”
Dai contenuti della disciplina al soggetto che
apprende, consapevoli che solo la minima parte
dell’apprendimento avviene in un ambiente
formale (la scuola).
La competenza in ogni caso si realizza per mezzo
di contenuti disciplinari, non è ad essa opposta
Nuove indicazioni
per l’Irc

Primo ciclo






Intesa 1 agosto 2009.
DPR 11-2-2010.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi
di apprendimento relativi all’irc nella scuola
dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione
In Gazzetta Ufficiale 7-5-2010.
In vigore dall’a.s. 2010-11.
Secondo ciclo


CM 3-8-2010, n. 70
Indicazioni sperimentali per l’insegnamento della
religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione
CARATTERISTICHE
1- Essenzialità
2- Linguaggio meno “ecclesiale”
3- Apertura interculturale/interreligiosa
ESSENZIALITA’
SS2C3+
SS2C5+
SS3B +
SO3C6+
SO5A +
……. =
___________________
PROGRAMMAZIONE
LINGUAGGIO MENO
ECCLESIALE
Non si parte dal dato cattolico ma
antropologico o biblico.
SS3C2:”Gesù è
pertanto modello di
uomo ideale in
quanto è figlio di
Dio,, per una grazia
vissuta con coerenza
e fedeltà”
Riconoscere la
preghiera come
dialogo tra l’uomo
e Dio,
evidenziando nella
preghiera cristiana
la specificità del
Padre Nostro”.
APERTURA
INTERCULTRALE/INTERRELIGIOSA
“A partire dal confronto interculturale e interreligiso,
l’alunno si interroga sulla propria identità e sugli
orizzonti di senso cui può aprirsi”
Non si tratta di
pluralismo
relativista
“La scuola che verrà è quella dove le religioni
verranno messe a tema come disciplina formativa,
capace di educare al dialogo, all’incontro, alla
dimensione critica e all’utopia. […]. Al concorso per
un mondo migliore sono convocate anche le
religioni. […] Come si può immaginare che i cittadini
di domani possano vivere assieme gestendo
nonviolentemente i conflitti (religiosi e culturali) se,
in pratica, si fa di tutto perché rimangano analfabeti
dal punto di vista (multi) religioso?”
B. SALVARANI, Progetto aconfessionale dei licei
torinesi, Rocca, 18 (2011) p. 24.
INTESA
Sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione
cattolica
nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
e
Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Roma, 1 agosto 2009
Traguardi per lo sviluppo
dello Competenze e
Obiettivi di
Apprendimento
dell’insegnamento della
religione cattolica
per la Scuola dell’infanzia
e per il Primo Ciclo
d’istruzione
Che cos’è un traguardo?
Il traguardo è un traguardare (guardare
per mezzo del traguardo)
È un traguardo di tappa in una corsa più
lunga
Per lo sviluppo e non per l’acquisizione delle
competenze (concezione dinamica)
Traguardi (= passaggi intermedi)
per lo sviluppo (= nel quadro di un
processo continuo)
di competenze (= da perfezionare
altrove e all’infinito)
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le attività in ordine all’insegnamento della religione
cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni
per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini,
aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola,
promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di
esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di
significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la
loro maturazione personale, nella sua globalità
I traguardi sono distribuiti nei 5 campi di esperienza:
1- Il sé e l’altro
2- Il corpo in movimento
3- Linguaggi, creatività, espressione
4- Discorsi e parole
5- Conoscenza del mondo
Primo ciclo
Vista la ripartizione delle discipline d’insegnamento in tre distinte aree
disciplinari, l’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area
linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto
interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e
sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le
essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui
esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano
gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e
artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età
sono articolati in quattro ambiti tematici:
 Dio e l’uomo;
 la Bibbia e le fonti;
 il linguaggio religioso;
 i valori etici e religiosi.
3 al termine della scuola primaria
TSC
4 alla fine della scuola secondaria di 1°
10 al termine della classe III della scuola primaria
OA
16 al termine della classe V della scuola primaria
16 al termine della classe III della scuola secondaria di I°
Indicazioni sperimentali per
l’insegnamento della religione
cattolica nel secondo ciclo di
istruzione
L’Irc mira ad arricchire la formazione globale della
persona con particolare riferimento agli aspetti spirituali
ed etici dell’esistenza, in vista di un efficace inserimento
nel mondo civile, professionale e universitario; offre
contenuti e strumenti che aiutano lo studente a
decifrare il contesto storico, culturale e umano della
società italiana ed europea, per una partecipazione attiva
e responsabile alla costruzione della convivenza umana.
2° ciclo: obiettivi

Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati
in conoscenze e abilità riconducibili in vario modo a tre
aree di significato:



antropologico-esistenziale,
storico-fenomenologica,
biblico-teologica.
3 al termine del primo biennio
Competenze
3 al termine dell’intero corso di studi
9 al termine del primo biennio
Conoscenze
8 al termine del secondo biennio
5 al termine del quinto anno
8 al termine del primo biennio
Abilità
8 al termine del secondo biennio
4 al termine del quinto anno
Per i licei
Nota
esplicativa
Per i tecnici
Per i professionali
PROGRESSIVITA’
Porsi domande di
senso in ordine alla
ricerca di
un’identità…
Sapersi interrogare
sulla propria
identità umana,
religiosa, spirituale,
in relazione con gli
altri e con il
mondo…
RIPETIZIONE DEI CONTENUTI
DEL CONCORDATO
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico,
culturale ed umano della società italiana; per questo,
secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del
Concordato, la Scuola Italiana si avvale della
collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i
principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano
avvalersi di questa opportunità. L’insegnamento della
religione cattolica (Irc), mentre offre una prima conoscenza
dei dati storico-positivi della Rivelazione cristiana, favorisce
e accompagna lo sviluppo intellettuale e di tutti gli altri
aspetti della persona, mediante l’approfondimento critico
delle questioni di fondo poste dalla vita. Per tale motivo,
come espressione della laicità dello Stato, l’Irc è offerto a
tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del
cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura
italiana ed europea. Stanti le disposizioni concordatarie, nel
rispetto della libertà di coscienza, è data agli studenti la
possibilità di avvalersi o meno dell’Irc.
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Le Indicazioni nazionali per l`IRC: lettura d`insieme