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@mente
Stampato su carta riciclata sbiancata senza utilizzo di cloro.
Come applicare criteri di Sostenibilità
negli immobili
Comunità Montana Valtellina di Tirano
Via M. Quadrio 11, 23037 Tirano
Tel. 0342 708511
Fax 0342 708530
www.cmtirano.so.it
Realizzazione: Settore Territorio e Sviluppo Sostenibile
Staff di riferimento:
Dott.ssa Laura Gasparini
Dott.ssa Tamara Della Vedova
[email protected]
Il presente opuscolo rientra nelle attività informative del Progetto AzionEnergiA21L
co-finanziato dall'Unione Europea
Programma Obiettivo 2 2000 - 2006
Regione Lombardia (Bando 2006 Misura
3.5 Sottomisura A “Promozione delle
Agende 21 locali e di altri strumenti di
sostenibilità ambientale: energia, paesaggio, turismo e biodiversità”) .
Settembre 2007
Comunità Montana Valtellina di Tirano
Assessorato al Territorio, Ambiente e Sviluppo Sostenibile
PER SAPERNE DI PIÙ ...
La Società odierna dipende da un enorme consumo energetico;
l’energia è utilizzata costantemente durante tutto l’arco della giornata, sia
per necessità che per piacere. Tuttavia, l’energia che utilizziamo non è un
bene inesauribile e soprattutto produrla nei modi convenzionali, cioè tramite
l’utilizzo di combustibili fossili, causa seri problemi di carattere ambientale e
globale, al cui miglioramento si può contribuire con azioni su scala locale.
Il comparto edilizio rappresenta uno dei settori ad impatto più elevato in termini di consumi energetici. Per questo diventa sempre più urgente
porvi attenzione e predisporre le azioni necessarie per rendere il parco edifici
più efficiente ed ambientalmente sostenibile.
Il ruolo dei decisori locali è sicuramente essenziale e le azioni vanno
dagli strumenti di pianificazione e gestione del territorio (come il Regolamento edilizio comunale) alle attività di informazione per la realizzazione di interventi mirati all’efficienza energetica degli immobili. Per ottenere risultati concreti, occorre però che l’approccio all’Edilizia Sostenibile diventi semplice
prassi operativa di tutti noi, intesi come singoli cittadini, costruttori, progettisti ed anche aziende che producono materiali e prodotti per l’edilizia.
Questa dispensa vuole appunto fornire alcuni spunti per realizzare
interventi di Edilizia Sostenibile, evidenziandone i principali vantaggi ed alcuni aspetti tecnici; di sicuro interesse è la parte che illustra alcune buone pratiche; malgrado la disponibilità di tecniche e tecnologie, di efficacia ormai sperimentata, infatti, la maggior parte degli edifici non è ancora costruita o ristrutturata secondo il criterio della sostenibilità. Ritenuto erroneamente più
oneroso rispetto ai metodi di costruzione tradizionali, se ne sottovalutano
altresì i benefici a lungo termine. Il mutamento delle modalità di progettazione, costruzione, ristrutturazione e demolizione dell’ambiente edilizio può
consentire un notevole miglioramento sia delle prestazioni ambientali che, in
definitiva, della qualità della vita dei cittadini.
Siti internet:
http://ww.cmtirano.so.it
http://agenda21.comune.pv.it/on/Home/Info/Energia.html
http://www.provincia.lecco.it/agenda21/documenti.htm
http://www.agenziacasaclima.it
Documenti:
∗ Linee guida Provincia di Milano per il risparmio energetico
∗ Linee guida per la definizione di un regolamento edilizio tipo
∗
∗
provinciale—Provincia di Pavia
Noi per lo Sviluppo Sostenibile, Risparmio energetico nella
casa, Detrazioni IRPEF del 36% per interventi di risparmio energetico nella casa, 2000 Pubblicazioni Enea
Rapporto energia ambiente 2006 analisi e scenari, 2007 Pubblicazioni Enea
I materiali e le informazioni per la realizzazione di questo opuscolo sono stati selezionati dai documenti presentati durante il Corso
Kyoto per gli Enti Locali tenuto presso la Regione Lombardia tra
dicembre 2006 e marzo 2007. Tutta la documentazione è consultabile sul sito della Comunità Montana Valtellina di Tirano.
L’Assessore al Territorio, Ambiente, Sviluppo Sostenibile
della Comunità Montana Valtellina di Tirano
Lorena Moretti
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LEGISLAZIONE NEL SETTORE EDILIZIO
Decreto legislativo 311/06 . Disposizioni correttive ed integrative al
decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della
direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia.
• A partire dal 1° luglio 2007 gli edifici esistenti, superiori a 1000
metri quadrati, che devono essere immessi nel mercato
immobiliare, devono essere muniti di certificazione energetica.
Indice
La questione energetica - Scenari
4
• Dal 1° luglio 2008 sarà esteso l'obbligo anche per gli edifici sotto i
1000 metri quadrati, nel caso di compravendita dell’intero
immobile.
• Dal 1° luglio 2009 il certificato di efficienza energetica sarà
obbligatorio anche per la compravendita dei singoli appartamenti.
Dal 1° gennaio 2007, l'attestato di certificazione energetica
dell'edificio è, inoltre, necessario per accedere a sgravi fiscali o
contributi pubblici finalizzati al miglioramento delle prestazioni
energetiche degli edifici o degli impianti.
Normativa regionale
La responsabilità delle Amministrazioni - Strategie
10
Come possiamo intervenire?
12
Verso Regolamenti Edilizi comunali
energeticamente efficienti
18
Esempi e Buone Pratiche
19
La certificazione energetica - Procedura
28
I costi della certificazione energetica
30
Legislazione nel settore edilizio Appendice normativa
32
Per saperne di più...
35
La Regione Lombardia ha emanato due Leggi Regionali finalizzate al
risparmio energetico ed alla riduzione delle emissioni:
• la Legge Regionale 26/03 “Norme in materia di gestione dei rifiuti,
di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche”, che prevede che la Regione disciplini le modalità ed i criteri per certificare
l’efficienza energetica degli edifici
• la Legge Regionale 39/04 “Norme per il risparmio energetico negli
edifici e per la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti”,
che prevede il miglioramento delle prestazioni degli involucri edilizi attraverso la dispersione del calore, attualmente in fase di revisione per adeguarla al D.lgs. 192/05
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Pagina 3
LA QUESTIONE ENERGETICA
APPENDICE NORMATIVA
Dipendenza dell’Italia dalle fonti energetiche esterne
E’ necessario riflettere sulle serie debolezze strutturali che caratterizzano oggi i sistemi energetici.
In primo luogo, i fossili rappresentano la fonte prevalente (quasi
l’80% nell’UE-27, circa il 90% per l’Italia) del mix energetico nella media dei Paesi membri dell’UE.
Un altro problema a carattere strutturale è quello della dipendenza
dall’estero. L’Unione Europea presenta attualmente una dipendenza
dalle importazioni d’energia per oltre il 50% del suo fabbisogno; ancora più marcata quella dell’Italia che arriva all’84,5% .
Vi è, infine, un problema di adeguatezza delle reti di approvvigionamento, trasformazione e distribuzione dell’energia.
Le proiezioni della IEA (International Energy Agency) al 2030 indicano che la domanda mondiale di energia crescerà fino a raggiungere
un incremento del 50% rispetto a oggi. Se la composizione delle fonti
dovesse rimanere quella attuale, la dipendenza dell’Europa
dall’estero raggiungerebbe il 65%, con un incremento del 15% circa.
Decreto Legislativo 192/05 di recepimento della Direttiva
2002/91-CE che definisce nuovi criteri progettuali ed introduce la certificazione energetica degli edifici a livello
nazionale. Il decreto, lasciando peraltro specifiche competenze alle Regioni, stabilisce i criteri, le condizioni e le
modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli
edifici con finalità ben precise:
♦ lo sviluppo delle fonti rinnovabili e della diversificazione energetica,
♦ la limitazione delle emissioni inquinanti;
♦ lo sviluppo tecnologico.
L’applicazione del D.lgs. 192/2005, è obbligatoria nei casi
di “edifici di nuova costruzione”, nei casi di
“ristrutturazione totale o parziale e manutenzione
straordinaria dell’involucro edilizio di edifici esistenti”, nel
caso di “ampliamenti di edifici esistenti”, nel caso di
“nuova installazione di impianti termici o ristrutturazione
degli stessi in edifici esistenti” e “sostituzione di generatori
di calore”.
Certificazione energetica
Strumento atto ad informare
sulla qualità energetica di un
edificio o di una singola unità immobiliare attraverso l’entità del
fabbisogno energetico convenzionale e attraverso una valutazione
qualitativa degli elementi progettuali e costruttivi relativi al sistema
edificio-impianto. Il fabbisogno energetico convenzionale viene
indicato separatamente per la climatizzazione degli ambienti, per la
produzione di acqua calda sanitaria e per i consumi elettrici legati al
funzionamento degli impianti necessari ad assicurare i due servizi. La
somma di questi termini è il fabbisogno energetico convenzionale
totale e viene riportato in una scala di grandezze in cui è presente
l’indice del fabbisogno energetico di riferimento. Esso viene quindi
espresso mediante una classe di merito in relazione all’indice di
riferimento.
Dipendenza energetica dell’Italia rispetto ad alcuni Paesi e alla media
UE. Fonte: elaborazione su dati EUROSTAT
Pagina 4
Pagina 33
LEGISLAZIONE NEL SETTORE EDILIZIO
Normativa nazionale
Legge 10/91 "Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".
Direttiva 2002/91-CE ”Promuovere il miglioramento del rendimento
energetico degli edifici della Comunità europea”, introducendo il
concetto di qualità energetica degli edifici.
Le disposizioni contenute nella Direttiva riguardano:
a) il quadro generale di una metodologia per il calcolo del
rendimento energetico integrato degli edifici;
b) l'applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento
energetico degli edifici di nuova costruzione;
c) l'applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento
energetico degli edifici esistenti di grande metratura sottoposti a
importanti ristrutturazioni;
d) la certificazione energetica degli edifici;
e) l'ispezione periodica delle caldaie e dei sistemi di
condizionamento d'aria negli edifici, nonché una perizia del
complesso degli impianti termici le cui caldaie abbiano più di
quindici anni.
Tale direttiva fissa, quindi, le linee guida generali per la certificazione
energetica, intesa come strumento capace di indirizzare il settore edilizio verso standard energetici di qualità.
SCENARI
Aumento del costo del greggio
L’andamento crescente dei prezzi del petrolio influisce
significativamente sulle aspettative e sui costi di gestione
del patrimonio edilizio. Il trend del prezzo del petrolio, che è
rimasto per un lungo periodo sopra la soglia di 70$ al
barile, rimane rivolto verso l’alto. Il picco di
prezzo raggiunto di recente ha avuto un
impatto notevole sulle aspettative, anche
se resta inferiore, in termini di dollari ai
prezzi 2005 e ai valori raggiunti durante la
crisi del 1980.
Per quanto riguarda i prezzi internazionali del gas naturale
e del gas naturale liquido (GNL), essi seguono il trend del
prezzo del petrolio anche se con differenze tra i diverse
paesi dell’UE.
Inoltre i prezzi del carbone risentono, pur con qualche
ritardo, delle tendenze più generali del rialzo dei prezzi
energetici.
Rendimento energetico
La quantità di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere
necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell’edificio,
compresi, tra gli altri, il riscaldamento, il riscaldamento dell’acqua, il
raffreddamento, la ventilazione e l’illuminazione. Tale quantità viene espressa da
uno o più descrittori calcolati tenendo conto della coibentazione, delle
caratteristiche tecniche e di installazione, della progettazione e della posizione in
relazione agli aspetti climatici, dell’esposizione al sole, e dell’influenza delle
strutture adiacenti, dell’esistenza di sistemi di generazione propria di energia e
degli altri fattori, compreso il clima degli ambienti interni, che influenzano il
fabbisogno energetico.
Pagina 32
Prezzo del petrolio: dati storici e previsioni al 2030 ($ USA/barile).
Fonte: International Energy Agency – World Energy Outlook 2006
Pagina 5
LA QUESTIONE ENERGETICA
COSTI E RISPARMI
Utilizzo del petrolio: ma quale ?
Costo Riscaldamento
[€/a]
Edificio in Linea
E' interessante guardarsi intorno e scoprire che praticamente nulla di
ciò che ci circonda esisterebbe senza petrolio. Pensare che l’umanità
brucia buona parte di questa preziosissima materia, per produrre calore. Ma se venisse a mancare, cosa significherebbe in termini di qualità
di vita?
⇒ Fine dell'abbigliamento. Controllate il vostro armadio: il 90% di
calze, mutande, scarpe, pantaloni, camicie, giubbotti, è fibra sintetica o altri derivati del petrolio. Non esistono abbastanza pecore e
campi di cotone per vestire la popolazione mondiale!
⇒ Guardate in casa: il 90% di quello che vedete in casa/ufficio/strada
è plastica. Non esiste abbastanza legno o metallo per fare tutto, il
truciolare è tenuto insieme da “colle” derivate dal petrolio.
⇒ Tutte le cose elettriche ed elettroniche utilizzano plastica, pensate
alla guaina dei fili elettrici; gli stessi componenti elettrici/elettronici
fanno uso di plastica, dunque senza petrolio addio elettricità, addio elettrodomestici, addio frigoriferi, addio computer, addio TV e
radio ecc. ecc.
⇒ Tutte le cose meccaniche fanno uso di derivati del petrolio, le guaine, le guarnizioni, il grasso, l'olio, certi componenti di plastica, contenitori...
⇒ Addio colori: tutte le vernici e colori sono prodotti del petrolio.
⇒ Addio igiene: detersivi, saponi, prodotti pulenti vari, ma anche i
profumi, deodoranti ecc, sono tutti (salvo rare e costose eccezioni)
di produzione dal petrolio.
⇒ Addio salute: il 99% delle medicine è prodotta chimicamente dal
petrolio, anche l'insulina per i diabetici, farmaci salvavita ed antibiotici!
⇒ Addio agricoltura: niente trattori, niente diserbanti, niente pesticidi, niente fertilizzanti, non esiste abbastanza prodotto naturale per
tutto. Quanto concime servirebbe infatti per sostituire i fertilizzanti
chimici attuali?
⇒ Infine, tutte le cose non derivate dal petrolio sono prodotte da
Classe
L.10
/91
Extracosto
di Costruzione
[€]
E
Metano
€
9.830
Gasolio
€
Risparmio Totale
[€/a]
Metano
Pay-back
[anni]
Gasolio
Metano
Gasolio
11.927
D
€
€
7.102 €
8.617 € 2.728 € 3.310
2,7
2,2
C
€ 13.317 €
5.370 €
6.515 € 4.460 € 5.411
3,0
2,5
B
A
€ 83.731 €
€ 135.191 €
3.729 €
2.027 €
4.524 € 6.102 € 7.403
2.460 € 7.803 € 9.467
13,7
17,3
11,3
14,3
7.341
Da questa tabella, si osserva che il “salto” maggiore è tra la classe “C” e
la classe “B”. Cioè i tempi di ritorno (il pay back time semplice) passa
drasticamente da 2,5/3 anni a 11-13,7 anni. Va sottolineato, in ogni
caso, che si sta parlando di interventi strutturali la cui durata supera
abbondantemente i 40-50 anni.
cose o macchinari derivati dal petrolio!
Pagina 6
Pagina 31
I COSTI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
SCENARI
Costi/ extracosti/risparmi.
Aumento delle emissioni gas serra clima alteranti
Un calcolo certo e sicuro del maggior costo e del risparmio che si
può avere nella costruzione di una casa o appartamento, applicando
le tecnologie per arrivare ad una determinata classe energetica è
molto difficile, infatti occorre sempre tener presente diverse variabili
dalla forma dell’edificio in linea a torre casa uni o bi-famigliare al rapporto superficie/volume, all’esposizione, la zona climatica ecc..
L’evoluzione tendenziale del sistema energetico determina
un costante aumento delle emissioni di anidride carbonica,
che dopo essere aumentate del 13% tra il 1990 e il 2004,
aumentano ancora del 4% circa tra il 2004 e il 2012, in
evidente contro-tendenza rispetto alla riduzione prevista
dal Protocollo di Kyoto.
Inoltre per effettuare questa valutazione, si dovranno tener in seria
considerazione oltre agli investimenti complessivi, i costi del combustibile, i risparmi effettivamente realizzabili in termini economici
(tenendo conto delle tariffe medie del gas metano e del gasolio) per
ottenere così gli anni di gestione necessari a ripagare gli interventi.
La valutazione sulle prospettive del sistema energetico
italiano, quindi delle relative emissioni , fatta dall’ENEA ha
utilizzato una consolidata metodologia che permette di
formulare scenari energetici alternativi tenendo conto
dell’insieme delle tecnologie energetiche attuali e future.
Per i mercati dell’energia si prevede in media una
stabilizzazione dei prezzi sugli elevati valori degli ultimi anni,
mentre per la crescita economica si adotta una visione
piuttosto prudente. Gli scenari di intervento rappresentano
invece una prima valutazione degli effetti che una serie di
misure di politica energetica e ambientale possono
determinare sul sistema energetico italiano.
Qui di seguito si riportano i calcoli più “pessimistici” in altri studi di
parla di sovraccosti molto più contenuti: dal 2% al 4% in più sul
costo di costruzione.
Edificio in linea- Dati di sintesi
L. 10/91
risparmio
(rispetto a
L.10/91)
[kWh/mq
anno]
risparmio
(rispetto a
L.10/91)
[%]
extracosto
isolante
(rispetto a
L.10/91)
[%]
extracosto
serramenti
(rispetto a
L.10/91)
[%]
extracosto
totale
(rispetto a
L.10/91)
[%]
classe
Fabbisogno
[kWh/
mq
anno]
E
110,02
D
79,49
30,53
27,7%
0,6%
0,0%
0,6%
C
60,00
50,02
45,5%
1,1%
0,0%
1,1%
B
41,73
68,29
62,1%
6,5%
0,5%
7,0%
A
22,69
87,33
79,4%
10,6%
0,7%
11,3%
Pagina 30
Emissioni
di CO2
negli
scenari
tendenziali
e negli
scenari di
intervento
(Mt)
Pagina 7
LA QUESTIONE ENERGETICA
PROCEDURA
Settori di utilizzo dell’energia
Negli ultimi anni l’aumento della domanda di energia riguarda
soprattutto i settori residenziale e terziario ed è causato
essenzialmente da fattori climatici.
⇒ Riconoscere e valorizzare i proprietari che apportano
miglioramenti energetici importanti ma poco visibili,
come isolamenti di muri, tetti, ecc., i loro investimenti.
In particolare, nel 2003, tali consumi sono aumentati in maniera
sostenuta con un incremento sia dei consumi di gas per il
riscaldamento ambientale sia dei consumi elettrici per la
climatizzazione estiva.
Il trend di crescita si
conferma nel 2004, anche
se ad un ritmo più
contenuto, e nel 2005;
nell’ultimo anno la crescita
dei
consumi nel settore
civile controbilancia la
leggera diminuzione nel
settore dell’industria e dei
trasporti.
Quote per
settore di uso
finale dei
consumi di
energia, anno
2005 (Mtep)
Fonte:
elaborazione
su dati MSE
Pagina 8
Pagina 29
LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
La certificazione energetica deve essere
intesa innanzi tutto come un’azione
informativa rivolta a sensibilizzare
l’utente sulla qualità energetica del
proprio edificio.
Un’azione, evidentemente, condotta
nell’interesse primario del consumatore e
anche per l'intera collettività, nel caso in
cui si ottenga un effetto di riduzione dei
cons umi
a tt rave rso
azioni
di
riqualificazione energetica oppure il
mercato immobiliare si orienti verso
modelli edilizi meno dissipativi.
Gli obiettivi prioritari della certificazione energetica degli edifici
possono essere così sintetizzati:
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
diventare uno strumento per orientare strategie di
incentivazione dell’efficienza energetica;
creare i presupposti oggettivi per un miglioramento continuo
della qualità energetica degli edifici: qualità energetica =
maggiore valore;
migliorare la trasparenza del mercato immobiliare fornendo agli
acquirenti ed ai locatari di immobili un informazione oggettiva e
trasparente delle caratteristiche (e delle spese) energetiche
dell’immobile;
informare e rendere coscienti i proprietari degli immobili del
costo energetico legato alla conduzione del proprio “sistema
edilizio” in modo da incoraggiare interventi migliorativi
dell’efficienza energetica della propria abitazione;
consentire agli interessati di pretendere dal fornitore (venditore)
di un immobile informazioni affidabili sui costi di conduzione;
mettere l’acquirente nelle condizioni di poter valutare se gli
conviene o no spendere di più per un prodotto migliore dal
punto di vista della gestione e manutenzione;
dare la possibilità anche ai produttori e ai progettisti di
confrontarsi in tema di qualità edilizia offerta;
Pagina 28
SCENARI
Prospettive future
Gli andamenti settoriali aiutano a spiegare le ragioni della
significativa crescita della domanda elettrica, condivisa
peraltro dai principali analisti (italiani ed europei).
In primo luogo, la forte crescita della superficie
commerciale, conseguenza di edifici più grandi e di un uso
più intenso di apparecchiature elettriche. In secondo luogo,
l’espansione dell’uso di apparecchi elettrici nel residenziale
e il trend verso abitazioni di dimensioni sempre più grandi.
In entrambi i casi, l’aumento dei consumi è pure
parzialmente mitigato dagli incrementi di efficienza,
stimolati dagli attuali alti prezzi energetici che incentivano
investimenti in apparecchiature più efficienti.
A questi fattori va poi aggiunto l’incremento della
produzione industriale, che determina anch’esso una spinta
ai consumi, nonostante incrementi significativi
dell’efficienza.
Usi finali di energia: quota dei consumi per settore (dati storici 1990-2005 e scenario
tendenziale al 2030).
Pagina 9
LA RESPONSABILITÀ DELLE AMMINISTRAZIONI
Valutati gli scenari energetici (quello attuale e quelli futuri:
dalla dipendenza da fonti petrolifere alle possibilità di esaurimento
delle fonti stesse, al costante aumento del loro costo, insieme ad un
costante aumento del fabbisogno energetico delle societa’ più industrializzate) si rende necessario impegnarsi per la modifica dei nostri
stili di vita, riducendo i consumi possibilmente senza compromettere
la qualità della vita. Il settore residenziale e terziario sta divenendo
uno di quelli più energivori e le previsione degli esperti confermano
che la tendenza andrà aumentando. Occorre quindi impostare delle
azioni sistematiche a livello capillare, non possiamo più basarci solo
sulle buone pratiche portate avanti da singoli individui.
Le Amministrazioni Comunali hanno una grande responsabilità in
questo senso e possono intervenire con azioni strutturali e concrete
fortemente incisive per ridurre i consumi di energia nel comparto
edilizio modificando i Regolamenti Edilizi. Infatti i Piani regolatori
comunali, oggi Piano di Governo del Territorio, le relative norme e
piani di attuazione, i regolamenti edilizi comunali rappresentano gli
strumenti di pianificazione del territorio e di disciplina delle
caratteristiche quali-quantitative degli insediamenti attraverso cui le
autorità locali possono indirizzare le scelte individuali verso obiettivi
di preferibilità collettiva.
Un Regolamento Edilizio comunale
orientato alla sostenibilità
deve prendere in considerazione
Aspetti energetici
Aspetti ambientali
Aspetto territoriale
Edifici
Investire su edifici che consumano meno energia conviene e consente di trasformare un’emergenza in
un’opportunità di crescita
dell’intero comparto edilizio.
Si tratta di un processo che
si deve evolvere nella direzione di una sostenibilità
economica oltre che ambientale.
Dal dopo guerra i piani regolatori comunali si sono concentrati prevalentemente sulle tematiche della salubrità, sicurezza, con un
approccio rigido e vincolistico.
Pagina 10
CasaClima B: ha un fabbisogno termico inferiore a 50 kWh per
metro quadro all’anno. La CasaClima B viene anche chiamata
casa da cinque litri, perché necessita di cinque litri di gasolio per
metro quadro di casa all’anno.
Una casa tradizionale consuma dai 90 ai 120 kWh per metro
quadro all’anno.
La più alta tra le categorie CasaClima è "CasaClimapiù", un contrassegno rilasciato ad edifici abitativi
che si contraddistinguono non
solo per l’alto risparmio energetico, ma anche per una tecnica di
costruzione ecologica e che utilizza materiali ecologici e fonti rinnovabili.
∗ Il fabbisogno termico deve essere inferiore a 50
kWH/M2A
∗ Riscaldamento con fonti
energetiche rinnovabili
∗ Utilizzo di materiali sostenibili per ambiente e salute
∗ Presenza di almeno una delle seguenti misure ecologiche:
Impianto fotovoltaico, collettori solari per la produzione di
acqua calda e per il riscaldamento, recupero dell’acqua piovana o tetto verde.
A
A
A
A
Pagina 27
IL FIORE ALL’OCCHIELLO DI
CASA CLIMA
STRATEGIE
Il progetto Casa Clima - KlimaHaus dimostra chiaramente che il risparmio energetico in edilzia è cosa del
tutto fattibile ed anche economicamente conveniente.
CasaClima è un parametro di valutazione
dell’efficienza energetica delle abitazioni.
In base al consumo annuo di energia per metro quadro, le abitazioni vengono classificate in
categorie A, B, C, D, E, F e G .
La targhetta di Casa Clima Oro
Edifici ricadenti nelle categorie A e B sono eleggibili per la certificazione Casa
Clima e dopo opportuna ispezione possono apporre la targhetta di CasaClima. Le categoria CasaClima non solo certificano i bassi consumi ma corrispondono anche a requisiti di eco-compatibilità, come ad esempio l’utilizzo
di materiali biocompatibili, l’assenza di isolanti con materiale nocivo, di impregnanti chimici e di solventi per i pavimenti. Garantendo un elevato conford abitativo.
Alla luce del grande interesse suscitato e degli innumerevoli ed innegabili
pregi che caratterizzano una costruzione concepita e realizzata secondo gli
standard Casa Clima - KlimaHaus, il progetto Casa Clima - Klima Haus è divenuto legge provinciale del Sud Tirolo - Alto Adige.
Il 12 Gennaio 2005 è infatti entrato in vigore il nuovo regolamento di esecuzione della legge urbanistica provinciale in materia di risparmio energetico.
In base al nuovo regolamento per poter ottenere la dichiarazione di abitabilità sui nuovi edifici, i costruttori sono tenuti a rispettare nella peggiore delle
ipotesi le condizioni della classe C.
Il Sito: www.agenziacasaclima.it
Casa Clima Oro: ha un fabbisogno termico inferiore a 10 kWh per metro
quadro all’anno. La CasaClima Oro viene anche chiamata casa da un litro,
perché necessita di un litro di gasolio o un metro cubo di metano
all’anno/mq.
Casa Clima A: ha un fabbisogno termico inferiore a 30 kWh per metro quadro all’anno. La CasaClima A viene anche chiamata casa da
tre litri, perché necessita di tre litri di gasolio all’anno/mq.
Pagina 26
Oggi si ritiene necessario
ripensare al Regolamento Edilizio
come strumento di sviluppo
sostenibile, in grado di tener
conto in maniera più completa
delle interdipendenze tra le scelte
insediative e le tematiche globali.
I collegamenti tra l’edilizia e i
componenti della sostenibilità
ambientale sono più stretti di
quanto si possa crede. Nei Regolamenti più recenti è emersa
chiaramente la tendenza ad
aumentare il rilievo attribuito alle
tematiche relative alla sostenibilità
e alla cosiddetta bioarchitettura o
agli edifici bioecologici.
Il Regolamento è un
atto normativo, le cui
prescrizioni hanno i caratteri
della generalità e
dell’astrattezza e sono
finalizzate ad obiettivi di
pubblico interesse, quale
l’ordinato sviluppo edilizio.
Inserirvi apposite prescrizioni
inerenti la sostenibilità e la
certificazione energetica è
necessario.
I Regolamenti hanno come finalità quella di indirizzare le
scelte individuali verso interessi collettivi e/o generali, che
potrebbero non trovare adeguato riscontro nelle azioni
dei singoli.
Alla luce del ruolo che il settore residenziale ha per
determinate tematiche di interesse generale (energia,
rifiuti, mobilità, risorse idriche, consumi risorse rinnovabili
e non, paesaggio), l’inserimento di apposite prescrizioni
inerenti la sostenibilità appare del tutto necessario.
Le politiche locali dovrebbero tendere a definire degli obiettivi di risparmio energetico e indicare gli interventi
necessari per raggiungerli, rendendoli obbligatori a livello
di regolamento edilizio.
Naturalmente tali interventi devono rispettare lo stato
dell’arte e della tecnologia e delle convenienza economica. Inoltre occorre operare in un clima di condivisione e di
concertazione con i cittadini, gli operatori economici quali
i costruttori, i progettisti e tutti coloro che operano nel
settore.
Pagina 11
COME POSSIAMO INTERVENIRE?
CASI ESEMPLARI: MORAZZONE (VA)
Possiamo costruire edifici che consumano dal 40% al 60%
in meno rispetto agli standard attuali, con incrementi minimi di costi!
Rosso:
Temperatura
alta (grande dispersione di calore)
Blu:
Te mpe rat ura
bassa (bassa dispersione di calore)
Possibili interventi:
∗ Coibentare efficacemente le
pareti, isolamento a cappotto.
∗ Utilizzare sistemi vetrati basso-
Targa per la certificazione energetica sostenibile
emissivi o con controllo solare;
Indice della categoria
energetica riferita al
fabbisogno di calore
∗ Installare Impianti termici
ad alta efficienza;
∗ Agire sui sistemi di distribuzione del calore;
∗ Utilizzare fonti energetiche
alternativa: pompe di calo
re, pannelli solari, pannelli
fotovoltaici, i sistemi solari
passivi e le biomasse;
Pagina 12
Indice della sostenibilità
ambientale ovvero della
ecosostenibilità
Pagina 25
CASI ESEMPLARI: MORAZZONE (VA)
INVESTIRE SU EDIFICI MENO ENERGIVORI
RECENS 21 è un ambizioso progetto che, oltre alla certificazione energetica
degli edifici, prevede quella ambientale. Gli intervenire sugli edifici nuovi sono
una condizione necessaria
ma non sufficiente per
migliorare l’ambiente nel
suo complesso. Per vincere
la sfida è necessario coinvolgere anche il patrimonio edilizio esistente senza
il quale non può esserci un
significativo risanamento
ambientale. RECENS 21 è il
primo progetto in Italia
che, attraverso uno strumento di governance del
territorio, si rivolge a tutti
gli edifici al fine di ridurre
concretamente i consumi
energetici, premiando le fonti rinnovabili e incentivando la diminuzione
dell’impatto ambientale”.
Pagina 24
Pagina 13
INSTALLARE IMPIANTI TERMICI AD ALTA EFFICIENZA
∗ Impianti autonomi, centralizzati e di quartiere;
∗
Impianti ad alta efficienza:
Caldaie a condensazione;
CASI ESEMPLARI: CARUGATE (MI)
Il Regolamento Edilizio approvato nel 2003 introduce
nuovi criteri.
Adotta alcuni principi della sostenibilità:
• Riduzione dei consumi di energia nelle abitazioni nuove ed esistenti attraverso interventi
di: risparmio energetico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, impiego di tecnologie
bioclimatiche
• Utilizzo delle risorse naturali (acqua, sole)
• Riduzione dell’impatto ambientale
Questo strumento:
Caldaia ad alto rendimento
•
•
Prescrive “interventi
obbligatori”
Suggerisce “interventi
facoltativi”
Coinvolge attori locali
• Costruttori, progettisti, agenzie immobiliari
• Banche, istituti finanziari
Caldaia a condenzazione
∗
Utilizzo di sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura;
∗ Impianti di raffrescamento: a compressione di vapore - ad assorbimento;
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I primi risultati: nel periodo Gennaio 2004Maggio 2006 sono stati presentati 63 progetti
con la coibentazione delle superfici che definiscono l’involucro (pareti verticali e coperture). Per garantire alle strutture una trasmittanza al di sotto dei limiti previsti dal regolamento, sono
state dichiarate soluzioni che prevedono diversi materiali coibenti con
spessori variabili (media 8-10 cm). I valori delle trasmittanza sono risultati
sempre inferiori rispetto a quelli massimi previsti. Tutti i nuovi edifici
sono stati equipaggiati con caldaie a condensazione con potenze variabili. Anche se non obbligatoria, molti impianti hanno adottata la soluzione centralizzata . Nelle palazzine con più appartamenti, grazie
all’isolamento termico maggiorato con una sola caldaia a condensazione, è stato possibile riscaldare tutto l’edificio. Impianti centralizzati ma
con gestione autonoma grazie a delle cassette prefabbricate predisposte per la regolazione e per la contabilizzazione individuale. Sono stati
installati 485 metri quadri di collettori solari (1 mq ogni 28 abitanti) e
110 di pannelli fotovoltaici sui tetti dei nuovi edifici. Il Comune ha installato un impianto fotovoltaico di 9.9 kwp sulla scuola elementare, ha
inizianto la costruzioni di una palazzina in edilizia residenziale sociale (
23 appartamenti ) a basso impatto ambientale e ha avviato delle azioni di diagnosi energetica sugli edifici di proprietà comunali, scuole , ed
in funzione dei risultati ottenuti saranno programmati degli interventi di
riqualificazione energetica.
Pagina 23
AZIONI LOCALI PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ
Di seguito una tabella che riporta i Comuni della Regione Lombardia che
hanno già approvato Regolamenti Edilizi contenenti principi di sostenibilità
ambientale, bioingegneria, risparmio energetico e di risorse in generale.
UTILIZZARE FONTI ALTERNATIVE
∗ Utilizzo di fonti rinnovabili;
Solare termico
Fotovoltaico
Comuni di altre Regioni che hanno integrato o rimodulato i loro regolamenti.
Comune di Venezia, Faenza, Torino, Perugia, Ferrara, Forlì, Roma, Pesaro, Rimini, Firenze, Poggibonsi, Rovereto, Correggio, Asti…….
Esperienze internazionali costruzioni di quartieri a basso consumo:
Comune di Friburgo:
Kronsberg
Pagina 22
Sistemi di cogenerazione
Geotermia
quartiere Vauban; Comune di Hannover: quartiere
Pagina 15
ESEMPIO LINEE GUIDA : SCHEDA
IRRAGGIAMENTO SOLARE
∗ Controllo del soleggiamento estivo e controllo del soleggiamento invernale
∗ Ventilazione naturale: i sistemi solari passivi
Pareti di
accumulo
inverno
estate
Parete solare a
termocircolazione
Pagina 16
Linee Guida per la revisione del Regolamento Edilizio della
Provincia di Pavia: esempio di Scheda
Pagina 21
RISPARMIO IDRICO
ESEMPIO LINEE GUIDA : INDICE
∗ Recupero per uso compatibile delle acque meteoriche:
utilizzo delle acque meteoriche, raccolte dalle coperture
degli edifici, per l’irrigazione del verde pertinenziale, la
pulizia dei cortili e dei passaggi e l’alimentazione delle cassette di scarico dei servizi igienici
∗
Risparmio attraverso dispositivi per la
regolazione del
flusso di acqua
∗ Efficienza degli impianti di illuminazione: l’uso
di dispositivi che permettano di controllare i consumi di energia dovuti all’illuminazione, quali
interruttori locali, interruttori a tempo, controlli
azionati da sensori di presenza, controlli azionati
da sensori di illuminazione naturale.
Pagina 20
Indice Linee Guida per la revisione del Regolamento Edilizio
della Provincia di Pavia
Pagina 17
VERSO REGOLAMENTI EDILIZI COMUNALI
ENERGETICAMENTE EFFICIENTI
Com’è un Regolamento Edilizio energeticamente efficiente?
Esso deve
⇒
⇒
⇒
⇒
essere condiviso dai cittadini
ma anche dagli operatori
quali costruttori, progettisti,
aziende;
essere supportato da azioni
di accompagnamento efficaci (formazione e informazione a tutti i livelli, supporto
tecnico, incentivi mirati);
essere monitorato verificando la realizzazione degli interventi;
essere un processo inteso
come azione di miglioramento continua.
Cosa prevede un Regolamento Edilizio energeticamente
efficiente?
Esso deve
⇒
⇒
definire gli interventi obbligatori nel rispetto dell’arte della tecnologia e della convenienza economica;
definire misure di accompagnamento economico, ad es.
•
misure di sostegno a favore di soggetti più “deboli”
proprietari di case singole o doppie;
•
concessione di agevolazioni per i soggetti che intendono proporre edifici di qualità energeticamente
superiore agli standard inseriti nel regolamento edilizio;
•
coinvolgimento di attori terzi per il finanziamento
dei sovra-costi (Banche, ESCO, ecc.);
•
promozione di campagne a fondo perduto per interventi sull’esistente;
•
costituzione di “gruppi di acquisto “ per ottenere
vantaggi.
Pagina 18
ESEMPI E BUONE PRATICHE
Di seguito si riportano, come esempi di buone pratiche, le azioni che alcune
Province stanno realizzando, mirate alla diffusione di Regolamenti Edilizi
orientati a una concreta sostenibilità.
La Provincia di Milano ha promosso un “tavolo tecnico” di
concertazione, invitando a partecipare tutti gli attori coinvolti:
Comuni, operatori del settore edilizio, esperti, organizzazioni
sindacali, associazioni ambientaliste e dei consumatori. Le sedute del
tavolo si sono tenute regolarmente per sei mesi e nell’ottobre 2005
sono state pubblicate le Linee Guida per la revisione del regolamento Edilizio. Il documento si compone di 29 schede suddivise in 4
sezioni o aree tematiche:
1. Prestazioni dell’involucro;
2. Efficienza energetica degli impianti;
3. Fonti energetiche rinnovabili;
4. Sostenibilità ambientale.
Ogni area è l’insieme di singoli Articoli, la cui applicabilità si classifica
in obbligatorio e/o facoltativo.
Dal lavoro effettuato dalla provincia di Milano hanno preso spunto molte
atre amministrazioni integrando e aggiungendo informazioni alla schede già
sviluppate: Como, Pavia, Varese, ecc.
La Provincia di Cremona ha elaborato delle Linee Guida per la revisione del regolamento Edilizio. nell’ambito del progetto DEEP
“Dissemination of Energy Efficiency Measures in the Public Building
Sector” (Disseminazione di Misure di Efficienza Energetica negli Edifici Pubblici). Tale progetto ha l’obbiettivo di promuovere le opportunità per il miglioramento dell’efficienza energetica attraverso
l’adozione di standards ambientali elevati negli edifici pubblici.
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Dispensa Energetic@mente settembre 2007