LA POLITICA
ENERGETICA
ITALIANA
Anche il nostro Paese
presenta una politica
energetica
Essa si rifà alla normativa
vigente in Europa…
e, in particolare, oggi essa
tiene conto degli obiettivi
fissati dal Pacchetto
clima-energia "20-20-20"
Questo programma
prefigura uno scenario
energetico
europeo più sostenibile e
sicuro
Ma come
raggiungerlo?
Semplice!
Attraverso la riduzione
delle emissioni di
CO2, l'aumento del
ricorso a energie
rinnovabili e una maggior
efficienza energetica!
Ma in Italia come ci
stiamo muovendo in
base alle direttive
europee?
Dal 28 luglio 2005 il nostro
Paese ha introdotto un nuovo
sistema che prevede la
remunerazione dell’energia
elettrica prodotta
dall’impianto fotovoltaico: il
“Conto Energia”
Questo conto ha fatto
raggiungere così importanti
risultati al nostro Stato che
è stato necessario
introdurre nuovi incentivi,
in quanto essi si sono
esauriti prima della
scadenza imposta dai
decreti
Inoltre…
Il Piano d'Azione Nazionale per le
energie rinnovabili (PAN),
adottato dal Governo Italiano nel
giugno 2010, prevede che, entro il
2020, il 26% del nostro
fabbisogno energetico venga
coperto mediante la produzione
di energia rinnovabile
Poiché la capacità
installata in Italia a fine
2011 è in grado di
assicurare una produzione
di
circa 94 TWh/anno (l’obiettivo di
produzione previsto per il 2020 è pari a 100 TWh),
in base al quinto conto
energia del 5 luglio 2012, non
possiamo più continuare a
seguire l’approccio
sinora adottato per il
perseguimento degli obiettivi
in materia di
fonti rinnovabili,
considerando anche che i
notevoli progressi
tecnologici e le economie
di
scala hanno comportato
una rapida diminuzione del
costo degli
impianti solari fotovoltaici,
che, per l'energia solare
fotovoltaica, la rapida
diminuzione dei costi
degli impianti ha
determinato una crescita
accelerata delle
installazioni,
e non dimenticando che
diversi altri Paesi europei
hanno adottato misure
finalizzate alla riduzione
degli incentivi al
fotovoltaico,
anche il nostro paese si
deve adeguare agli
standard europei sul
livello delle
incentivazioni!!!
Quali saranno allora
le conseguenze di
ciò?
La legge finanziaria per il
2014 ha stabilito che le
detrazioni fiscali per
l’installazione di impianti
fotovoltaici sono state
confermate e prorogate al
31 dicembre 2014
Ma, a partire dal 2015, è
prevista la riduzione
progressiva della
percentuali di detrazione al
40% ed essa dal 2016
tornerà ad essere pari al
36%
Ma che cosa
comporta questo
fatto?
La possibilità di detrarre la
metà del costo dell’impianto
e
L’aliquota IVA del 10%
MA…
i prezzi di realizzazione degli
impianti dovrebbero scendere
ulteriormente durante
quest’anno portando, così, il
comparto del solare alla grid
parity, cioè in una situazione
in cui il costo del kwh
prodotto dal fotovoltaico è
minore di quello d’acquisto
e quindi?
Il fotovoltaico diventerà
realmente competitivo con
l’elettricità prodotta dalle
centrali convenzionali!
Tutti sappiamo che gli impianti
fotovoltaici hanno un costo
iniziale molto elevato e,
sebbene tutti noi siamo a
conoscenza dei grandi benefici
economici e ambientali
garantiti da essi, l'investimento
iniziale non è sempre alla nostra
portata
ecco perché numerosi
enti si sono mossi per
salvaguardare gli
investimenti nel settore
del fotovoltaico
e perché gli istituti di
credito propongono, sia a
privati che alle aziende,
mutui e prestiti agevolati,
mentre le regioni o delle
iniziative comunitarie
propongono finanziamenti a
fondo perduto, cioè a tassi
minimi
Diamoci da fare allora!
Non dobbiamo
dimenticare che le nostre
case, ma in generale tutti
gli edifici, sono
responsabili di una grossa
fetta dei consumi
energetici e delle
emissioni di gas serra
A questo riguardo
dobbiamo tenere
presente che…
la direttiva europea
2002/91 ha introdotto
precisi obiettivi in termini
di rendimento energetico e
l’obbligo della certificazione
degli edifici nuovi (con le diverse
classi di appartenenza, dalla A alla G) e nelle
compravendite di quelle
esistenti
Poi Bruxelles si è spinta
oltre con la direttiva
31/2010 e ha stabilito
che…
dal 1 gennaio 2021 tutti i
nuovi edifici dovranno
garantire prestazioni di
rendimento dell’involucro,
tali da non aver bisogno di
apporti per il riscaldamento
e il raffreddamento, oppure
di soddisfarli attraverso le
fonti rinnovabili
Che cosa aspettiamo
dunque?
Entro il 30 Aprile 2014,
infatti, il Governo italiano
dovrà inviare a Bruxelles
una strategia per mobilitare
investimenti nella
ristrutturazione degli
edifici residenziali e
commerciali, sia pubblici
che privati!!!
PRESTO!
AFFRETTIAMOCI!!!
Scarica

PoliticaEnergeticaIt - Istituto Comprensivo San Vendemiano