della Marca Trevigiana
A N N O L X X X X V I X N . 6 - 2 0 1 2 - P U B B L I C A Z I O N E B I M E S T R A L E - A U T. T R I B U N A L E T R E V I S O N . 9 d e l 2 1 . 0 9 . 1 9 4 8
IL RISCHIO DI ESSERE IMPRENDITORE
LA FORZA DI ESSERLO ADESSO.
Il ruolo della Camera di Commercio.
S
ono quasi 130.000 le persone che in provincia svolgono la funzione di imprenditore, amministratore, socio
d’impresa.
Nicola Tognana Presidente CCIAA di Treviso
Una forza che sa innovare, investire e produrre eccellenze esportate nel mondo.
La capacità di individuare le reti del valore, per poi passare
ad internazionalizzare, ha portato le nostre aziende in nuovi
mercati, senza temere i rischi, con la volontà di conoscere
nuove frontiere e nuove culture, posizionandosi nelle
filiere globali con confermato successo.
Nel 2011 Treviso è stata la settima provincia in Italia per esportazioni di prodotti manifatturieri.
Sono cambiati gli scenari e con innovativa creatività le
aziende hanno trasformato i processi produttivi creando
nuovi manufatti per i mutati scenari internazionali.
Pag. 2
Speciale Mediazione
Mediazione: l’impegno
continua
Pag. 12 Attualità
La tutela del turista
Pag. 16 Attualità
La detrazione sulle
ristrutturazioni edilizie
diventa definitiva e sale al
50%
Pag. 24 Monitor economia
Il commercio estero nei primi
nove mesi del 2012
Pag. 31 Legislazione
Affitto d’azienda e cessazione
dell’attività economica
L’imprenditore ha saputo attorniarsi di nuovi profili professionali interagendo con il mercato delle
competenze e creando, con i propri collaboratori,
nuove competenze.
Le aziende intese come un mondo di processi aziendali,
come progettazione del prodotto, come competenze, come
strategia aziendale ed identità, identità da comunicare attraverso il web, i social network , la ricchezza semantica dei
prodotti.
Il cambiamento e la velocità richiesta dal mercato, per tutte
le dinamiche aziendali, dalla piccola alla grande è stato ed
è terreno su cui gli imprenditori quotidianamente lavorano,
misurandosi con una crisi economica che ha stravolto ogni
indice di riferimento.
Ma nonostante ciò, storie di successo anche in tempi di crisi, se ne sono viste e sono patrimoni che la
Camera di Commercio monitorerà con attenzione.
Sono convinto che se riusciamo a identificare bene i fattori
(strategici, organizzativi, produttivi, relazionali) che spiegano le performance positive, possiamo sostenerli meglio, a
livello di sistema-territorio, in tutte le forme possibili.
Un forte impegno per il sostegno alle imprese per superare la crisi è la filosofia che ha ispirato la Giunta ed il
Consiglio della Camera di Commercio. Il 7 dicembre 2012,
il Consiglio, su proposta della Giunta, ha deciso di ricorrere all’impiego di avanzi patrimonializzati per aumentare
la capacità d’intervento a vantaggio dell’economia locale,
per favorirne la ripresa.
I dati sono rilevanti: 10 milioni di euro per interventi
diretti e indiretti a sostegno dell’economia che, cumulati
con la contribuzione alle iniziative di sistema regionale e
nazionale, raggiungono il 48% degli oneri, pari ad oltre 25
milioni di euro.
Considerati gli oneri di struttura connessi ai processi produttivi per l’erogazione dei servizi alle imprese, sia amministrativi che promozionali, si raggiunge oltre il 66%
degli oneri direttamente destinati a favore del
sistema economico. Credo sia un bilancio rilevante,
segnale di un’attenta gestione dei proventi versati
dalle aziende del territorio, per un loro più efficiente riutilizzo a favore dell’intero sistema locale.
Tutti gli indici lo confermano. Insieme al Consiglio abbiamo
già definito, con la programmazione strategica, gli ambiti
di intervento per dare il nostro apporto al superamento di
questa crisi che morde ancora: punteremo molto sull’innovazione, ma anche sull’internazionalizzazione, l’accesso al
credito, la formazione e semplificazione. Queste saranno le
linee guida della nostra azione 2013.
Nicola Tognana Presidente CCIAA di Treviso
Sede Camera di Commercio
Speciale Mediazione
2
MEDIAZIONE: L’IMPEGNO CONTINUA
Confermati gli investimenti di Curia Mercatorum anche per il 2013
In occasione della riunione del 23 novembre, l’Assemblea
degli Associati di Curia Mercatorum ha deliberato, con
l’approvazione del budget 2013, di mantenere fermo e
inalterato l’impegno dell’Associazione nell’offerta e nella
promozione dei servizi di mediazione e di arbitrato cui la
stessa è deputata.
Curia Mercatorum è il Centro di Mediazione ed Arbitrato costituito nel 1995, in forma associata e senza scopo di lucro,
su iniziativa della Camera di Commercio di Treviso.
Ad esso partecipano anche gli enti camerali di Belluno, Gorizia e Pordenone, che oggi ne costituiscono altrettante sedi
operative distaccate sui territori di pertinenza.
Dopo quasi tre anni di spiccata e costante crescita delle
attività dell’Associazione, determinata dalla riforma della
mediazione introdotta a marzo 2010 (con il d.lgs. n. 28),
pochi giorni fa la Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa,
del decreto legislativo 28/2010 nella parte in cui prevede
il carattere obbligatorio della mediazione in determinate
materie (sentenza n. 272 del 24 ottobre).
Di conseguenza, dal momento della pubblicazione della
sentenza della Consulta nella Gazzetta Ufficiale, il tentativo
di mediazione non costituirà più condizione di procedibilità, rispetto al processo giudiziale ordinario, per tutte le liti
inerenti alle materie indicate dall'art. 5.1 del decreto 28.
NICOLA TOGNANA
Anche per il 2013 la Camera di Commercio ha inteso mantenere il proprio ruolo a
sostegno dell’attività di Curia Mercatorum.
Per gli Organismi di mediazione che, come Curia Mercatorum, sono stati costituiti dalla Camere di Commercio in
virtù dell’oramai lontana legge 580/93, e che pertanto possono vantare una lunga esperienza maturata sul campo, si
tratta, per così dire, di un ritorno al passato, nel senso che
le procedure di mediazione verranno gestite in regime di
volontarietà, ossia su richiesta delle parti in lite o su invito
del giudice.
Secondo il Presidente della CCIAA di Treviso, dott. Nicola
Tognana, Presidente altresì di Curia Mercatorum “malgrado la pronuncia della Corte, la linea strategica di investire
in un servizio efficace come la mediazione non cambia.
Anche per il 2013 la Camera di Commercio ha inteso mantenere il proprio ruolo a sostegno dell’attività di Curia, confortata oltretutto dagli ottimi riscontri emersi con l’indagine di
customer satisfaction condotta dall’Associazione.”.
Nei 20 mesi in cui la normativa, pur con adattamenti e
aggiustamenti in corsa, ha potuto esplicare i propri effetti
anche con riguardo al regime dell’obbligatorietà, le procedure gestite da Curia hanno registrato un incremento medio
annuo pari ad un + 200%. Sull’intero periodo 2011-2012,
sino al momento in cui si scrive, le mediazioni obbligatorie
rappresentano il 75% del totale, mentre il restante 25%
è costituito da procedure di natura volontaria (comprese
quelle derivanti da clausola contrattuale e da invito del
giudice). Quanto agli esiti, nel 41% dei casi in cui le Parti
si sono incontrate al Tavolo della mediazione, si è giunti a
trovare un accordo di conciliazione.
Numeri di tutto rispetto, dunque, soprattutto se si considera la scarsa propensione all’uso dello strumento da parte
degli avvocati, incentivata, negli ultimi mesi, proprio della
pendenza della questione di legittimità costituzionale giudicata il 24 ottobre scorso.
ESITI DELLA CONCILIAZIONE
nel 41% dei casi in cui le Parti si sono
incontrate al Tavolo della mediazione, si è
giunti a trovare un accordo di conciliazione.
“La pronuncia della Consulta potrebbe offrire una buona
occasione per introdurre, a livello legislativo, un sistema
di incentivi che, al contrario del regime impositivo cassato,
rappresenta, a nostro avviso, una via più adeguata per una
proficua diffusione della mediazione, soprattutto in un Paese,
come l’Italia, ancora distante culturalmente dai principi che
ispirano questo istituto di alternative dispute resolution.
In ogni caso”, conclude Tognana, “i dati raccolti anche in
questo periodo di sperimentazione della mediazione obbligatoria, ci confortano viepiù nella già concreta convinzione
della bontà dello strumento, per questo Curia Mercatorum
continuerà ad impegnarsi con determinazione, così come
tutto il sistema camerale, per offrire un servizio la cui validità
potrà essere apprezzata da cittadini e imprese solo avendolo
sperimentato.”.
Speciale Mediazione
3
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DI MEDIAZIONE DI CURIA MERCATORUM (gennaio - ottobre 2012)
1
2
3
4
Come e perché si è ricorsi al servizio:
Risp
Per clausola inserita nel contratto
Su suggerimento del consulente (avvocato/commercialista/altro consulente)
Su invito del giudice
A seguito del deposito della domanda presso l'Organismo di mediazione, effettuata da una parte
Perché la legge prevede un tentativo obbligatorio di mediazione
Altro (specificare)
1
2
Esprima un voto di gradimento sul Servizio di
(insuff)
(suff)
mediazione di Curia Mercatorum
1
1
1
2
Esprima un giudizio complessivo su:
(insuff)
(suff)
Disponibilità e cortesia dei funzionari
Preparazione e professionalità dei funzionari
Semplicità della procedura
1
4
Chiarezza delle informazioni ottenute
1
Precisione e completezza delle informazioni ottenute
1
Chiarezza e comprensibilità della modulistica
2
Trasparenza delle procedure
2
Gestione dei tempi
6
Comfort degli ambienti (ampiezza sala, luminosità..)
1
Riservatezza
1
1
2
Esprima un giudizio sul mediatore:
(insuff)
(suff)
Disponibilità e cortesia del mediatore
1
Preparazione e professionalità del mediatore
1
Chiarezza espositiva
Imparzialità, indipendenza e neutralità
1
Riservatezza
7
27
13
29
81
6
Senza
Risp
7
Senza
Risp
3
(discr)
5
3
(discr)
3
9
6
5
7
6
13
8
3
(discr)
2
1
1
4
(buono)
48
4
(buono)
24
34
57
46
37
54
41
38
41
40
4
(buono)
19
29
25
26
22
5
Il costo sostenuto è conforme al servizio da Lei ricevuto?
6
È a conoscenza dell'attivazione del sito internet di Curia Mercatorum dove è possibile
reperire informazioni, conoscere servizi, ecc.?
5
(ottimo)
104
5
(ottimo)
142
128
95
113
122
103
116
108
116
125
5
(ottimo)
144
126
131
126
135
1
1
1
Senza
Risp
2
10
8
12
8
SI
NO
133
26
SI
NO
125
36
Come è venuto a conoscenza del Servizio di mediazione di Curia Mercatorum?
7
1
Risp
Giornali
Radio
Televisione
Sito Internet della Camera di Commercio
Associazione di categoria
Professionista (Avvocato, Commercialista….)
Associazione dei consumatori
Familiare, amico, conoscente che aveva già provato il servizio
Altro
Senza
Risp
3
Media
4,6
Media
4,9
4,8
4,5
4,6
4,7
4,6
4,6
4,5
4,6
4,7
Media
4,9
4,8
4,8
4,8
4,8
Senza
Risp
7
Senza
Risp
5
Senza
Risp
4
1
22
5
100
11
2
21
Senza
Risp
156
5
5
Senza
SI
NO
Utilizzerà di nuovo il Servizio di mediazione di Curia Mercatorum qualora ne avesse
Risp
9
bisogno?
156
5
5
Tabella 1 - Risultati dello spoglio delle schede di valutazione raccolta da Curia Mercatorum a conclusione degli incontri di mediazione gestiti nel periodo gennaio-ottobre 2012
8
Consiglierà il Servizio di mediazione di Curia Mercatorum ad un
familiare/amico/conoscente?
SI
NO
Speciale Mediazione
4
CURIA MERCATORUM: LA qUALITà PRIMA DI TUTTO
Giulia Poli
LA MEDIAZIONE NON HA BISOGNO DELL’OBBLIGATORIETà,
MA SOLO DI ESSERE PROVATA
Il dm 180/2010, che ha dato attuazione alla disciplina
della mediazione nelle controversie civili e commerciali,
introdotta col d.lgs. 28/2010, prevede, tra le varie disposizioni indirizzate agli Organismi di mediazione accreditati
dal Ministero della Giustizia (ed iscritti nell’apposito elenco
ministeriale), che venga predisposta dagli stessi una “scheda di valutazione” idonea alla rilevazione del gradimento
percepito dalle Parti intervenute nelle singole procedure di
mediazione (art. 7.5, lett. b, dm 180).
In sostanza, al termine di ogni procedimento, gli
Organismi hanno l’obbligo di consegnare, a ciascuna delle Parti interessate, un questionario contenente diverse domande relative a specifici e caratteristici aspetti inerenti al servizio di mediazione
di cui hanno fruito.
Le schede di valutazione devono recare le generalità e la
sottoscrizione dei soggetti che le compilano e, una volta
consegnate all’Organismo che ha gestito la procedura, devono essere da questo trasmesse al Ministero della Giustizia, precisamente al Direttore generale della giustizia civile
che, in qualità di Responsabile del Registro degli Organismi
di mediazione, ha il compito di vigilare e controllare che
vengano rispettate le prescrizioni stabilite nel dm 180 per
il mantenimento dell’iscrizione nel Registro ministeriale.
Si tratta, dunque, di un preciso dovere volto ad esplorare
il grado di soddisfacimento percepito e riconosciuto da
chi abbia utilizzato il servizio, attività d’indagine tanto più
necessaria quanto più il contesto in cui si inquadra risulti
contrassegnato da significativi mutamenti e aggiustamenti
ravvicinati nel tempo qual è stato il settore della mediazione civile e commerciale a partire dalla sua riorganizzazione
normativa a marzo 2010.
Curia Mercatorum, come tutti gli organismi di mediazione di
emanazione camerale, ha adottato la scheda di valutazione
elaborata, nell’ambito del Tavolo di lavoro sulla conciliazione, dalla Commissione dell’Unione nazionale delle Camere
di Commercio, che l’ha approvata, nel novembre 2010, dopo
averne condiviso il contenuto con il Ministero della Giustizia.
Da marzo dello scorso anno, vale a dire da quando la riforma sulla mediazione ha trovato applicazione anche nella
parte in cui prevede l’obbligatorietà del tentativo rispetto
al ricorso giudiziale ordinario (1), le procedure gestite
da Curia Mercatorum sono cresciute a ritmo in-
tenso (+200% in media all’anno) e l’Associazione
ha sostenuto notevoli sforzi organizzativi e nuovi
investimenti per affrontare l’incrementato carico
di lavoro e per adeguare le prassi procedurali alle
prescrizioni di legge. In questa complessiva operazione di assestamento, la struttura ha sempre tenuto fermo e
prioritario l’obiettivo di preservare e presidiare gli standard
qualitativi dei propri servizi, ben consapevole che la vitalità
degli strumenti di adr attinge direttamente all’efficienza
e all’accuratezza con cui vengono gestiti. Scontata quindi
l’importanza strategica attribuita da Curia allo “spoglio” delle schede di valutazione raccolte a conclusione degli incontri
di mediazione amministrati, sì da trarne ogni possibile indicazione utile a correggere o migliorare l’operatività e la direzione dell’Associazione, in quell’ottica di customer satisfac-
tion che si è sempre posta come imprescindibile traguardo.
Nella tabella n. 1, raffigurata a pagina 2, sono riportati i
risultati del processo di rilevazione e lavorazione dei giudizi
espressi dagli utenti nelle schede raccolte da Curia Mercatorum da gennaio a ottobre di quest’anno presso le diverse
sedi operative in cui l’Organismo opera (Treviso, Belluno,
Pordenone e Gorizia).
Le domande proposte nel questionario sono articolate in
modo tale da vagliare l’oggetto dell’indagine, la qualità della mediazione, sulla base di 3 diversi punti di osservazione:
- il servizio di mediazione in sé considerato (domande 1 e 5)
- il servizio ricevuto dallo specifico Organismo cui l’utente
si è rivolto (domande 2, 3, 6, 7, 8 e 9)
- la prestazione resa dal mediatore che ha governato l’incontro di mediazione (domanda 4)
Tabella 2 - Rappresentazione del costo complessivo, a carico di ciascuna parte, di una
procedura di mediazione e dei tassi di incidenza dello stesso per ciascuno scaglione di lite
ipotizzabile, nel caso di tentativo volontario.
COSTO DELLA MEDIAZIONE E VALORE DELLA CONTROVERSIA:
FORBICI DEI TASSI DI INCIDENZA
VALORE DI LITE
MEDIAZIONE VOLONTARIA* MEDIAZIONE OBBLIGATORIA*
fino a € 1000
12,71 - 14,67 %
10,08 - 12,05 %
da € 1.001
a € 5.000
da € 5.001
a € 10.000
da € 10.001
a € 25.000
da € 25.001
a € 50.000
da € 50.001
a € 250.000
da € 250.001
a € 500.000
da € 500.001
a € 2.500.000
da € 2.500.001
a € 5.000.000
20,55 - 24,48 %
15,31 - 19,24 %
6,77 - 8,23 %
4,84 - 6,29 %
4,48 - 5,93 %
3,40 - 4,48 %
3,10 - 3,82 %
2,13 - 2,86 %
2,52 - 3,12 %
1,71 - 2,32 %
0,99 - 1,23 %
0,50 - 0,75 %
0,93 - 1,16 %
0,47 - 0,70 %
0,25 - 0,32 %
0,13 - 0,19 %
0,22 - 0,28 %
0,11 - 0,17 %
Oltre € 5.000.000
(*) Il tasso di incidenza è calcolato come rapporto percentuale tra l’indennità complessiva (IVA inclusa) e il valore di lite minimo dello scaglione di riferimento, eccetto per il primo in cui si è considerato il valore di lite massimo (ossia 1.000 euro). Per questo i tassi indicati nelle tabelle esprimono un’incidenza
minima con riguardo al primo scaglione, e un’incidenza massima, invece, per tutti gli altri.
(1) Si ricorda che l’art. 5.1 del d.lgs. 28/10, in cui è previsto che la mediazione sia condizione di procedibilità dell’azione in giudizio per le liti relative a determinati ambiti civili e commerciali (e recentemente
cassato dalla Corte Costituzionale con la recente sentenza 272/2012, citata in nota 3), ha acquisito efficacia a partire dal 20 marzo 2011 per le controversie in materia di diritti reali, divisione, successioni
ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione a mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti
assicurativi, bancari e finanziari. Solo dal 20 marzo di quest’anno, invece, la diposizione è divenuta operativa anche per le altre due materie in essa contemplate ossia condominio e il risarcimento del danno
derivante dalla circolazione di veicoli e natanti.
Speciale Mediazione
5
Al di là dei lusinghieri riscontri che dal sondaggio emergono
con riguardo al servizio reso da Curia, preme in questa sede
evidenziare in modo particolare come dalle risposte date
alle domande n. 5, 8 e 9, possa ricavarsi un complessivo
indice di apprezzamento positivo per la mediazione.
Per l’80% degli intervistati, il costo sostenuto è
ritenuto conforme al servizio fruito (grafico 1): a dispetto, dunque, di quanto è stato detto e scritto negli ultimi
mesi dai detrattori della mediazione, possiamo affermare
che, quando questa venga amministrata secondo appropriati canoni di qualità e di efficienza, non rappresenti affatto né una perdita di tempo né uno spreco di denaro.
Per quel 16% di risposte che, viceversa, dichiarano l’inadeguatezza del costo della mediazione, una giustificazione
plausibile si può trarre osservando come le tariffe stabilite
dalla normativa (art. 16 del dm 180) possano in concreto
risultare incongruenti quando il valore della controversia
sia molto contenuto. Le spese di mediazione, infatti, pur
essendo determinate in misura crescente all’aumentare
del valore di lite, appaiono francamente eccessive laddove
quest’ultimo rientri nel primo degli scaglioni di riferimento
individuati dal dm 180.
Se si prende in esame il tasso di incidenza del costo complessivo di una procedura (per ciascuna parte) rispetto al
valore ipotizzato della disputa, è evidente che quando
quest’ultimo si attesti nell’ambito del primo scaglione,
può risultare antieconomico ricorrere alla mediazione: ciò
è pacifico per valori di lite inferiori alle stesse spese di mediazione, ed è comunque possibile, al di là di questi casi, se
si considera che l’incidenza minima dei costi si aggira, per il
primo scaglione, sul 10-15% ca. (si veda tabella 2).
Per gli scaglioni superiori al primo, invece, il tasso di incidenza tende a ridursi significativamente, attestandosi su
valori massimi pari ad un 15-24% quando i valori di lite
sono compresi tra i 1001 e i 5000 euro (secondo scaglione),
ed ancor più contenuti per valori più alti (2).
Restringendo l’attenzione alle tariffe ministeriali indicate per le ipotesi di mediazione volontaria (tabella 3)
allorché il valore di lite superi i 5.001 Euro (cioè dal terzo
scaglione in su), il tasso di incidenza dei costi di procedura
decresce significativamente, man mano che il valore di lite
aumenta, partendo da un tasso massimo dell’8.23%, sino
ad arrivare ad un tasso, sempre massimo, dello 0,28% per
l’ultimo scaglione (3).
Tutto ciò considerato, appare allora ragionevole ritenere che
il dato emerso dalla nostra indagine, circa l’inadeguatezza
del costo della mediazione segnalata dal 16% degli utenti
Tabella 3 - Rappresentazione del costo complessivo, a carico di ciascuna parte, di una
procedura di mediazione e dei tassi di incidenza dello stesso per ciascuno scaglione di lite
ipotizzabile, nel caso di tentativo volontario.
MEDIAZIONE VOLONTARIA
SPESE
AVVIO
SPESE MEDIAZIONE
Valore di lite
€ 40.00
fino a € 1000
da € 1.001
a € 5.000
da € 5.001
a € 10.000
da € 10.001
a € 25.000
da € 25.001
a € 50.000
da € 50.001
a € 250.000
da € 250.001
a € 500.000
da € 500.001
a € 2.500.000
da € 2.500.001
a € 5.000.000
Oltre € 5.000.000
INDENNITÀ COMPLESSIVA (IVA INCLUSA)
Indennità di
base (IVA
esclusa)
In caso di
mancato
accordo
Incidenza
spese su
valore di lite*
In caso di
accordo
Incidenza
spese su
valore di lite*
€ 65,00
€ 127,05
12,71%
€ 146,71
14,67%
€ 130,00
€ 205,70
20,55%
€ 245,03
24,48%
€ 240,00
€ 338,80
6,77%
€ 411,40
8,23%
€ 360,00
€ 484,00
4,84%
€ 592,90
5,93%
€ 600,00
€ 774,40
3,10%
€ 955,90
3,82%
€ 1.000,00
€ 1.258,40
2,52%
€ 1.560,90
3,12%
€ 2.000,00
€ 2.468,40
0,99%
€ 3.073,40
1,23%
€ 3.800,00
€ 4.646,40
0,93%
€ 5.795,90
1,16%
€ 5.200,00
€ 6.340,40
0,25%
€ 7.913,40
0,32%
€ 9.200,00
€ 11.180,40
0,22%
€ 13.963,40
0,28%
Tabella 4 - Rappresentazione del costo complessivo, a carico di ciascuna parte, di una
procedura di mediazione e dei tassi di incidenza dello stesso per ciascuno scaglione di lite
ipotizzabile, nel caso di tentativo obbligatorio (ipotesi comunque cancellata dalla Corte
Costituzionale).
MEDIAZIONE OBBLIGATORIA
SPESE
AVVIO
SPESE MEDIAZIONE
Valore di lite
€ 40.00
fino a € 1000
da € 1.001
a € 5.000
da € 5.001
a € 10.000
da € 10.001
a € 25.000
da € 25.001
a € 50.000
da € 50.001
a € 250.000
da € 250.001
a € 500.000
da € 500.001
a € 2.500.000
da € 2.500.001
a € 5.000.000
Oltre € 5.000.000
INDENNITÀ COMPLESSIVA (IVA INCLUSA)
Indennità di
base (IVA
esclusa)
In caso di
mancato
accordo
Incidenza
spese su
valore di lite
In caso di
accordo
Incidenza
spese su
valore di lite
€ 43,33
€ 100,83
10,08%
€ 120,49
12,05%
€ 86,67
€ 153,27
15,31%
€ 192,60
19,24%
€ 160,00
€ 242,00
4,84%
€ 314,60
6,29%
€ 240,00
€ 338,80
3,40%
€ 447,70
4,48%
€ 400,00
€ 532,40
2,13%
€ 713,90
2,86%
€ 666,67
€ 855,07
1,71%
€ 1.157,57
2,32%
€ 1.000,00
€ 1.258,40
0,50%
€ 1.863,40
0,75%
€ 1.900,00
€ 2.347,40
0,47%
€ 3.496,90
0,70%
€ 2.600,00
€ 3.194,40
0,13%
€ 4.767,40
0,19%
€ 4.600,00
€ 5.614,40
0,11%
€ 8.397,40
0,17%
(2) La misura del tasso di incidenza, pur in considerazione di uno stesso scaglione di riferimento, varia entro una forbice di valori, per il fatto che le spese di mediazione sono diversificate, dal dm 180, in
relazione sia al tipo di procedura attivata (obbligatoria o volontaria), sia alla sua complessità, sia all’esito della stessa (con accordo o senza accordo, con proposta o senza proposta). Nelle tabelle 2, 3 e 4, i
tassi sono determinati considerando solo le ipotesi di mediazione volontaria e obbligatoria conclusesi con accordo o senza.
(3) Tale regime si estenderà a tutte le mediazioni, indipendentemente dall’oggetto del contendere, per effetto della sentenza n. 272 del 24 ottobre scorso, con cui la Corte Costituzionale ha
dichiarato l’illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del decreto legislativo 28/2010 nella parte in cui prevede il carattere obbligatorio della mediazione
in determinate materie (pubblicata in GU n. 49 del 12-12-2012). In sostanza ciò comporta che, nelle materie indicate dall'art. 5.1 del d.lgs. 28/2010, il tentativo di mediazione non costituirà
più condizione di procedibilità per il processo giudiziale ordinario, per cui tutte le procedure di mediazione nelle controversie in materia civile e commerciale potranno essere attivate solo per volontà delle
parti, anche su invito del giudice, e saranno assoggettate alla disciplina prevista nel decreto 28 per le mediazioni cd. "volontarie" (ovviamente ciò non riguarda quei casi in cui l’obbligatorietà del tentativo
sia disposta da altro testo normativo, ad esempio in materia di telecomunicazioni e subfornitura).
Speciale Mediazione
serviti, dipenda proprio dalla descritta incongruità nella determinazione delle tariffe, che va a penalizzare, rendendolo
in concreto controproducente, il tentativo di mediazione per
le controversie di modico valore (4).
Ma se su questo aspetto appare condivisibile lamentare
che si dovrebbe operare un avveduto aggiustamento delle
indennità di mediazione laddove queste risultino irragionevoli, ciò non legittima affatto quell’atteggiamento pregiudizialmente ostile assunto nei mesi scorsi con riguardo alla
mediazione e culminato coi festeggiamenti (sic!) dei giorni
successivi alla pronuncia della Consulta.
Il costo di una causa giudiziale rapportato all’importo della
stessa è stimato, per l’Italia, al 29,9% (5), mentre per una
mediazione si aggira su una media del 3%: ben si comprende quale sia il risparmio conseguibile risolvendo una
singola controversia per via conciliativa piuttosto che per
via giudiziale.
Che la normativa sia perfettibile è pacifico, come sovente
accade per i testi normativi licenziati dal legislatore, ed è di
questo che si dovrebbe discutere volendo rendere un onesto riconoscimento anche all’opinione di chi, avendo sperimentato il servizio, magari pur forzatamente, ne ha sottoscritto il proprio positivo apprezzamento dichiarando,
nel 96% dei casi, che lo utilizzerebbe di nuovo in caso
di bisogno e che lo consiglierebbe a familiari, amici, conoscenti (grafici 2 e 3). Se poi teniamo in conto che quando
le parti siedono al tavolo della mediazione riescono a raggiungere un accordo nel 48% dei casi (6) e che le schede
di valutazione vengono compilate anche da coloro che non
sono riusciti a conciliare, si può concludere che la mediazione è stata ritenuta utile per gran parte di coloro che pur
non hanno trovato un accordo. Coordinando, in definitiva, i
dati affioranti dalle risposte ai 3 quesiti presi in esame, ne
emerge un deciso messaggio di incoraggiamento, per tutti
gli Organismi che hanno molto investito per rendere un servizio di buona qualità, nel proseguire con risoluto impegno
il travagliato cammino della promozione della cultura conciliativa, in un sistema di giustizia refrattario a un tale spirito
qual è quello del nostro Paese. Se l’intenzione è quella di
offrire ai cittadini una modalità diversa ed ulteriore, rispetto
all’azione in giudizio, per risolvere le liti, appare doveroso
(4) Nel tariffario relativo al servizio di conciliazione preriforma, Curia Mercatorum prevedeva che le spese di avvio
non fossero dovute in caso di controversie di consumo, e ciò
proprio nell’intento di incentivare l’utilizzo della mediazione
anche in questo tipo di dispute, caratterizzate da valori di lite
per lo più molto contenuti.
(5) Dato ripreso dal Rapporto dell’Osservatorio Unioncamere
sulla mediazione e la conciliazione “La mediazione delle camere di commercio. Marzo 2011 – maggio 2012”, nel quale viene
riportato l’esito di una recente indagine «World Bank» all’interno del «DoingBusiness».
(5) Tale dato (che per Curia si attesta su un 41%) risulta dalle
rilevazioni statistiche operate, a livello nazionale, dal Ministero della Giustizia durante i mesi di piena operatività della
disciplina, e commentato nel precedente numero di questa
newsletter, in “Curia Mercatorum punta sulla formazione.
Le iniziative del 2012” (Newsletter n. 1-2/2012, pag. 5).
valorizzare questo messaggio adoperandosi con convinzione per il miglioramento del percorso tracciato dal legislatore piuttosto che per avvalorare il ritorno ad un passato
rassicurante per alcuni, stagnante per altri. E invece l’impressione che oggettivamente si sta facendo strada dopo la
sentenza della Consulta, è proprio che si voglia ignorare ed
obliare quanto di positivo è emerso in questi mesi di sperimentazione dell’obbligatorietà della mediazione, sprecando perciò una valida occasione per riconoscere l’utilità di
questo strumento ed il giovamento che ne potrebbe trarre
il sistema di giustizia tipicamente giudiziale qual è quello
italiano, proponendosi come complementare ad esso, non
Grafico 1
Grafico2
Grafico 3
6
certo sostitutivo come taluno vorrebbe sostenere.
Dei vantaggi della mediazione si è spesso detto e scritto:
il risparmio di tempo, il coinvolgimento delle parti nella
ricerca di una soluzione che non viene loro imposta, la possibilità di non compromettere il rapporto tra i contendenti,
la gestione semplice e snella del procedimento, i costi contenuti e predeterminati.
E i giudizi espressi dagli utenti ci confortano nel convincimento che l’obiettivo più proficuo sia di continuare a
promuovere la mediazione: chi l’ha provata, o l’ha dovuta
provare, ci ha dichiarato proprio questo, 96 volte su cento.
Tra i due litiganti...
Curia
Mercatorum!
Curia Mercatorum
è un centro per la risoluzione
delle controversie civili e commerciali,
che gestisce procedure di arbitrato e conciliazione
in Italia e all'estero, in alternativa al ricorso alla
giustizia ordinaria.
Curia Mercatorum è un'associazione privata
partecipata da Camere di Commercio,
Associazioni di categoria e Ordini Professionali.
Se sei coinvolto in una causa e vuoi una mano
per venirne fuori, rivolgiti a Curia Mercatorum.
C U R I A M E RC ATO RU M
CENTRO DI MEDIAZIONE ED ARBITRATO
Associazione Riconosciuta
promossa dalla CCIAA di Treviso
T REVISO - S EGRETARIATO
Sede Legale Camera di Commercio I.A.A. - Piazza Borsa 3/b - 31100 Treviso
Sede Operativa c/o Centro Cristallo Via Roma, 4
31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. 0422 917891 - Fax 0422 917893
E-mail: [email protected] - http://www.curiamercatorum.com
Innovazione
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UNIVERSITà IUAV DI VENEZIA
CORSO DI LAUREA IN DESIGN DELLA MODA - CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE IN DESIGN E TEORIE DELLA MODA
Maria Luisa Frisa
L’attività portata avanti nel corso dell’anno accademico
2011-12 dal corso di laurea in Design della moda ha confermato ancora una volta questo corso di studio come un
unicum in Italia per la formazione e la riflessione sul design
della moda, e - rispetto al panorama internazionale - come
la sola realtà italiana che può confrontarsi con le università
straniere sul piano della formazione di designer.
How To Create Your Final Collection di Mark Atkinson (Laurence King, 2012)
Un dato questo confermato dal fatto che nel 2012 il corso di
laurea in Design della moda dell’Università Iuav di Venezia
è la sola scuola italiana di fashion design che compare nel
libro di Mark Atkinson How To Create Your Final Collection
(Laurence King, 2012), manuale dedicato alle collezioni che
gli studenti realizzano al termine del loro percorso di studio.
Il libro utilizza le capsule collections realizzate da neolaureati provenienti da 18 scuole di moda fra le più prestigiose al
mondo come case studies. I neolaureati Iuav che compaiono nel libro sono Andrea Tramontan e Irene Corazza.
Indirizzo magistrale in Design e teorie della moda
Va detto che finalmente stiamo assistendo agli eccellenti
risultati dovuti all’attivazione dall’anno accademico 20102011 dell’indirizzo magistrale in Design e teorie della
moda, che ha completato il percorso di studi in moda dello
Iuav, affermando la centralità dell’approccio progettuale
FASHION AT IUAV - In the making 2012
FASHION AT IUAV - In the making 2012
FASHION AT IUAV - Sfilata all’aperto
attraverso il ruolo dei “laboratori avanzati di design della
moda”. I primi laureati della magistrale sono stati proclamati all’inizio di dicembre 2012.
Il corso di laurea in Design della moda si attesta come un
luogo dove affrontare questioni centrali per la contemporaneità.. Il corso di laurea in Design della moda, attraverso
una didattica laboratoriale sperimentale, sta mettendo a
punto un modello italiano di scuola di moda: affrontando
simultaneamente questioni interne al sistema della moda
e questioni disciplinari e coinvolgendo una pluralità di voci
con la consapevolezza di mettere in evidenza che oggi
è urgente non isolare la riflessione accademica
dalle esigenze creative, progettuali e produttive
della moda stessa.
Grazie a un corpo docente internazionale (professori e
professionisti) e a laboratori sperimentali di design, gli
studenti affrontano un percorso di studi universitario che
forma fashion designer in grado di ideare, progettare e realizzare una collezione, utilizzare criticamente strumenti e
linguaggi diversi e riflettere sulla moda come sistema
culturale.
Gli studenti sono stimolati a mettere in relazione la dimensione del fare con quella riflessiva, sia in una prospettiva di
lavoro individuale che di gruppo, sia in un’ottica di produzione artigianale che industriale. Il laboratorio finale, che si
articola in design dell’abito e design dell’accessorio, si conclude con una sfilata dei progetti migliori che si tiene
durante Fashion at Iuav, open day che quest’anno
abbiamo organizzato a Treviso, con una straordi-
naria sfilata all’aperto il 6 luglio 2012.
Il dato occupazionale dopo la laurea
La percentuale di laureati in corso per il corso di laurea in
Design della moda è fra le più alte dell’Università Iuav di
Venezia (80% al 2012), un dato confermato anche dall’andamento dell’ultima sessione di laurea dello scorso novembre; la restante parte di studenti tende a laurearsi entro il
primo anno fuori corso. Così come molto alta è la percentuale dei laureati che trovano posto di lavoro a
12 mesi dalla laurea: il buon dato occupazionale è
ottenuto grazie a un’attenta attivazione di stage
curricolari ed extracurricolari (postlaurea).
Ogni anno vengono attivati circa 60 stage curricolari (che
molto spesso diventano la base per lo stage extracurricolare, primo step verso un inserimento nell’azienda): moltissimi in Veneto (aziende quali Ballin, Almaplena, Bottega
Veneta, Staff International, Gruppo Coin, Oviesse, Pier, Barena, Safilo, Archivio Rubelli); a Milano (uffici stile, stylist,
agenzie di comunicazione e organizzazione eventi, istituzioni come la Fondazione Gianfranco Ferré); in altre realtà
italiane collocate fuori dal Veneto (fra cui Armani, Leitmotiv,
Les Copains, Marvielab); all’estero (Londra, Parigi, Berlino,
Praga, Barcellona, Bruxelles e San Francisco, presso brand
come Balenciaga, Giles Deacon, Andrea Cammarosano, e
presso alcune importanti redazioni di riviste di moda).
Programmazione di eventi: special lecture
Il corso di laurea triennale integra l’attività didattica curricolare con un’intensa programmazione di eventi: special
lecture di professionisti del settore, workshop intensivi,
mostre, partecipazioni a contest internazionali, progetti
Innovazione
9
editoriali. A questo tipo di attività, si aggiunge una stretta
collaborazione con l’unità di ricerca “Il progetto nella moda”,
che si è manifestata attraverso ricerche, workshop, mostre.
Lo stretto rapporto con le aziende del settore si è
trasformato anche in concreta collaborazione a livello di didattica: Università Iuav di Venezia, Bottega Veneta e Fondazione Rumor Centro Produttività Veneto hanno
realizzato nel 2011 il workshop Bag Factor: costruzione di
accessori al maschile rivolto ai laureati della triennale e agli
iscritti alla magistrale (che verrà riproposto anche durante
questo anno accademico, 2012-13); nel 2012 hanno dato
vita al corso di perfezionamento Iuav in Bag Design and
Product Development. Le due esperienze sono un esperimento innovativo e unico in cui la didattica universitaria si
confronta con la trasmissione del sapere a diretto contatto
con artigiani e tecnici di Bottega Veneta, per fornire una visione di tutti gli aspetti del design della borsa di alta qualità
e del suo sviluppo realizzativo e produttivo.
Concorsi internazionali
Anche la partecipazioni a concorsi di respiro internazionali
conferma gli eccellenti risultati raggiunti dal corso di laurea.
Nel 2011 uno dei neolaureati del corso di laurea triennale, Kristian Guerra, è stato selezionato per partecipare alle
finale della decima edizione del concorso ITS International
Talent Support nella sezione “fashion”.
Già nel 2009, in occasione dell’ottava edizione del concorso,
The upcycling Gallery
Erika Comin, un’altra studentessa del corso di laurea, era arrivata in finale. Kristian Guerra ha poi vinto nel luglio 2011 il
premio della giuria e il premio offerto da “D-La Repubblica”,
ed è stato il primo designer italiano premiato nella storia del
concorso. Nel 2012 una nostra neolaureata, Silvia Romanelli, è arrivata in finale all’undicesima edizione di ITS, nella
sezione “accessories design”. Si tratta di una conferma per
il progetto formativo dedicato alla moda e promosso dallo
Iuav: questi corsi di laurea rappresentano una delle poche
scuole di moda italiane che formano designer italiani.
Progetti di ricerca
Durante l’anno accademico 2011-12, abbiamo attivato
una prestigiosa collaborazione con le aziende Lotto Sport
Italia e Stonefly, che hanno finanziato un importante
progetto di ricerca nell’ambito del Laboratorio finale di
progettazione degli accessori condotto da Els Proost con
Martina Grasselli. Il progetto ha permesso di creare sinergie fra il mondo dell’industria e della didattica universitaria
nel campo del design della moda. Gli studenti, discutendo
i brief proposti dalle aziende, hanno avuto la possibilità di
sviluppare collezioni di accessori (calzature e borse) con il
costante supporto delle aziende. Le collezioni sono state
presentate in occasione dell’open day Fashion at Iuav 2012.
Nel 2011 al Corso di laurea è stata assegnata la Cattedra
Gaetano Marzotto. Questo conferimento ha coinciso
anche con l’inizio di un progetto di ricerca, che coinvolge i
docenti dei corsi di laurea in moda dello Iuav e tutta l’unità
di ricerca “Il progetto nella moda” e che sarà dedicato alla
storia della confezione industriale. Questo progetto verrà
portato avanti in ambito europeo, con la collaborazione del
Centre for Fashion Studies della Stockholm University, del
London College of Fashion (University of the Arts London),
della Technische Universität di Dortmund, e sarà l’occasione
per riflettere sulla storia dell’abbigliamento industriale e
della moda di massa, fino alle più recenti evoluzioni della
cosiddetta fast fashion.
Diana Vreeland After Diana Vreeland
Le Mostre
A marzo 2012 abbiamo ottenuto un altro risultato straordinario, organizzando la mostra Diana Vreeland After Diana
Vreeland, curata da me e Judith Clark (Venezia, Palazzo
Fortuny, 10 marzo- 25 giugno 2012) e un convegno internazionale dedicato alla figura di Diana Vreeland e alla disciplina del fashion curating. Il convegno è stato organizzato
da me e Judith Clark (fashion curator e docente allo Iuav e
al London College of Fashion). Al convegno, organizzato in
collaborazione con il London College of Fashion, hanno partecipato personalità provenienti da tutto il mondo:
Harold Koda (Costume Institute del Metropolitan Museum
of Art di New York), Akiko Fukai (Kyoto Costume Institute),
Kaat Debo (Mode Museum, Anversa), Stefano Tonchi (“W”
magazine), Amy de la Haye (London College of Fashion),
Laurent Cotta (Musée Galliera, Parigi), esponenti del mondo dei musei, delle università, delle riviste che si dedicano
specificamente alla moda. Un’occasione di studio, riflessione e confronto importantissima, che ha confermato anche
Diana Vreeland After Diana Vreeland
la posizione dello Iuav nel panorama internazionale delle
istituzioni culturali che si occupano di moda.
Ancora, da maggio a giugno 2012, abbiamo allestito a
Schio, presso lo Spazio espositivo Lanificio Conte, la mostra
Under the Cover, esito di un importante progetto dei corsi di
laurea in moda dello Iuav (in collaborazione con l’unità di
ricerca “Il progetto nella moda / Heritage, design e innovazione nella moda”, con Archivi Vivi, e con il Ministero per i
beni e attività culturali / Soprintendenza archivistica per il
Veneto), che ha messo in scena gli esiti del workshop a cui
hanno partecipato i nostri studenti: dopo aver analizzato
l’Archivio Lanerossi, di proprietà del Gruppo Marzotto, hanno progettato una serie di outfit a partire da un elemento
iconico della storia Lanerossi: la coperta.
Il lavoro svolto fin qui dal corso di laurea in Design della
moda insieme alla magistrale in Design e teorie della moda
evidenzia la continua messa a punto di un progetto formativo vincente, un’esigenza data anche dalla disciplina che
trattiamo, che deve essere sempre attenta alle nuove sfide
della contemporaneità. I corsi di laurea in moda dello IUAV
sanno rinnovarsi costantemente, proprio perché formare i
creativi della moda implica garantire un corpo docente e
un’offerta in grado di restituire l’oggi e i suoi cambiamenti.
Under the Cover
Under the Cover
Innovazione
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I CORSI DI DESIGN IUAV A TOKIO
Chiara Pagani
TOKYO DESIGNERS WEEK
I corsi di laurea triennale e magistrale in disegno industriale
e product design dello Iuav hanno partecipato alla Tokyo
Designers Week, l'equivalente giapponese del Salone del
Mobile di Milano, che si è svolta dal 30 ottobre al 5 novembre.
Ogni anno un padiglione e parte dei giardini dell’area espositiva vengono riservati per la presentazione delle scuole
e delle università di design (quest’anno 47), provenienti
prevalentemente dal continente asiatico. In questa edizione
il Politecnico di Tokyo - Kogei Tokyo Polytechnic University
ha invitato l’Università Iuav di Venezia come rappresentante
internazionale.
Degli undici studenti coinvolti inizialmente, dopo una prima selezione fatta a Treviso con la presenza di un docente
giapponese e di due sue allieve, ne sono rimasti sei: tra
questi sono stati scelti i due che hanno vinto il viaggio a
Tokyo per partecipare alla Designers Week e altri due segnalati hanno avuto l’opportunità di essere esposti.
Fingerprint di Eleonora Pesce, uno dei due progetti vincitori, è una piccola e super avanzata fotocamera capace di
Fingerprint - Eleonora Pesce
Fingerprint - Eleonora Pesce
La collaborazione, che ha potuto contare sul prestigioso
patrocinio di Nikon, è stata finalizzata a immaginare una
nuova tipologia di dispositivi per catturare, registrare e rivedere le immagini e i filmati, anche in coerenza con il tema
“Home & Play” dell’intera manifestazione.
Gli studenti e i neolaureati, appositamente selezionati
attraverso un concorso di idee ad inviti, hanno lavorato in
parallelo ai loro colleghi giapponesi: dopo una prima giorTreviso
nata di presentazione del tema e del brief conclusa con un
brainstorming collettivo, i ragazzi hanno sviluppato il loro
percorso autonomamente seguiti da un autorevole gruppo
di docenti e tutor attraverso revisioni periodiche.
Mentre gli italiani si sono concentrati sul concept degli oggetti,
il Politecnico di Tokyo ha lavorato maggiormente sull’aspetto della presentazione, realizzando video di scenari futuri.
dialogare con micro rilevatori che si indossano direttamente
su pollice e indice delle mani, rendendo immediato il gesto dell’inquadratura e dello scatto. La videocamera è poi
in grado di proiettare le immagini su una superficie, dalla
quale possono essere direttamente spedite o salvate.
L’altro vincitore, Alberto Bellot, ha invece ideato Close your
eyes and see, un paio di avveniristici occhiali per catturare le informazioni visive legate al paesaggio circostante e
tradurle in suoni, attraverso un intelligente mini computer
integrato che sfrutta un algoritmo inventato recentemente
Close your eyes and see - Alberto Bellot
per aiutare le persone non vedenti a decodificare oggetti
complessi; questi dati audio-visivi possono essere poi facilmente “rivissuti”, memorizzati e condivisi.
Tra i segnalati Italo Alliani che con il suo Memories Book ha
voluto riconquistare la componente fisica delle immagini
nell’era della digitalizzazione estrema, attualizzando il rito
dell’album: questo strumento tecnologico permette infatti
di stampare virtualmente le fotografie su una speciale lastra.
Memories Book - Italo Alliani
Nel progetto E+ di Aaron Borin le reazioni fisiche e le pulsazioni del cuore generano imput che vengono registrati
attraverso biosensori e sono così disponibili insieme alle
immagini: ogni momento, fin dai primi anni di vita, può
quindi essere fissato in un personalissimo album multisensoriale, in una nuova forma di introspezione e condivisione.
L’oggetto è composto da un supporto fasce-collare dove
sono collocati i biosensori e due fotocamere semisferiche
comandate dai movimenti del collo.
Tutti i progetti sono comunque risultati molto innovativi
- alcuni addirittura visionari - e per questo hanno avuto
ottimo riscontro sia di pubblico sia nella presentazione
ufficiale a Nikon: all’azienda il lavoro è piaciuto talmente
che ha deciso di premiare lo Iuav regalando una macchina
fotografica all’oggetto più interessante.
E+ - Aaron Borin
Innovazione
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PRESENTAZIONE DEL MASTER IN DESIGN
PER LA MONTAGNA
L’Università IUAV di Venezia e la Fondazione
per l’Alta Cultura in Provincia di Belluno danno il via al “Master in Design per la Montagna”
con la giornata di presentazione al Campus
Universitario di Feltre (BL) del 17 dicembre 2012.
All’evento erano presenti, oltre agli organizzatori Prof.
Medardo Chiapponi (Responsabile Scientifico del Master),
Prof. Gianni Mazzonetto (Responsabile del Modulo sulla
Sicurezza in Montagna), Prof. Gianni Nobile (Responsabile
del modulo di Marketing Territoriale e Servizi) e la dott.ssa
Anna Zandanel (coordinatore didattico e tutor) e ai docenti
del Master, anche alcune personalità di spicco del mondo
della montagna, tra cui: l’On. Franco Gidoni, il Presidente
FISI del Veneto Roberto Bortoluzzi, l’ex team manager della
nazionale italiana di sci Robert Brunner, Edy Strickner della
Tecnica Group, Cristina Parisotto, Davide Parisotto e Massimo Pellizer di S.C.A.R.P.A.
Il Master ha l’obiettivo di formare persone che
vogliano lavorare nell’ambiente montano, imparando a gestirlo e valorizzarlo. Per ottenere questo
risultato, il programma è stato diviso in 6 moduli didattici,
improntati sulle esigenze specifiche del territorio: Riduzione
alla fonte e gestione dei rifiuti (prof.ssa Laura Badalucco),
Logistica e mobilità di persone e merci (prof. Silvio Nocera),
Produzione e utilizzi di energia in montagna (prof. Piercarlo
Romagnoni), Sistemi di rilevamento e visualizzazione delle
informazioni (prof. Luigi di Prinzio), Marketing territoriale
e servizi (prof. Gianni Nobile) e Sicurezza della montagna
(prof. Gianni Mazzonetto).
Il corso, della durata di un anno, è iniziato a gennaio e vanta
tra gli studenti di questa prima edizione sia ragazzi neolaureati che persone già legate al mondo della montagna per
professione e/o passione, come la campionessa olimpica
Daniela Ceccarelli.
L’organizzazione del Master è curata dal responsabile scientifico, direttore del Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi dello IUAV di Venezia, prof.
Medardo Chiapponi, il coordinatore didattico e tutor del
master, dott.ssa Anna Zandanel, dal responsabile del
corso in Sicurezza della Montagna, prof. Gianni Mazzonetto e dal responsabile del corso in Marketing Territoriale
e Servizi, dott. Gianni Nobile.
Il percorso formativo vanta anche, tra i pochi in Italia, la
presenza di un illustre comitato tecnico scientifico, compo-
sto sia da personalità di spicco a livello accademico che di
esponenti tecnici legati allo sport e al territorio montano,
cui membri sono:
Paolo Bevilacqua, Prof. Ordinario della Facoltà di Ingegneria meccanica dell’Università di Trieste;
Roberto Bortoluzzi, Presidente della FISI Veneto;
Marco Aurelio Fontana, Campione Italiano di CrossCountry e Medaglia di Bronzo di Cross Country alle Olimpiadi di
Londra 2012;
Kristian Ghedina, Campione del Mondo di Sci;
Franco Gidoni, ex Membro della Nazionale di Bob;
Sandro Lazzari, Presidente Superski Dolomiti;
Marco Mezzalama, Professore ordinario di Sistemi di Elaborazione prorettore del Politecnico di Torino;
Sandro Rosa, Caporedattore in pensione de La Stampa di
Torino;
Roberto Pierobon, Presidente del Collegio dei Maestri di
Sci del Veneto;
Domenico Schiavon, ex Direttore impanti Madonna di
Campiglio;
Ernesto Silvestrini, Medico Ortopedico;
Lino Zani, Scalatore e Consulente del Ministero del Turismo;
Paolo Zucco, Membro della Commissione Medica Mondiale di Sci.
Tutte le informazioni relative al Master sono disponibili sul sito: http://nordestsystems.com/
designperlamontagna/
Attualità
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LA TUTELA DEL TURISTA
Silvana Manica
Con il decreto legislativo 23 maggio 2011 n. 79 è stato
adottato il “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo” con cui è stata riordinata
l’intera materia del turismo. Il Codice è suddiviso in sette
Titoli. Dopo le disposizioni generali del Titolo I, nel Codice del Turismo troviamo la regolamentazione delle professioni turistiche (Titolo II), del mercato del turismo,
costituito dalle varie tipologie di strutture ricettive (Titolo III), delle agenzie di viaggio e turismo (Titolo IV),
dei prodotti turistici (turismo culturale, sociale, termale,
naturalistico, nautico) e dei relativi circuiti nazionali di
eccellenza (Titolo V). Il Titolo VI disciplina le numerose
problematiche riguardanti i contratti stipulati in questo
settore, compresi gli aspetti connessi al risarcimento del
danno per vacanza rovinata. L’ultimo Titolo del Codice
(il VII) è dedicato ai soggetti istituzionali che operano
nel settore turistico.
Soffermando l’attenzione sul Titolo VI (artt. 3253), che disciplina i pacchetti turistici, aventi ad
oggetto i viaggi, le vacanze, i circuiti tutto compreso e le
crociere turistiche, possiamo affermare che la regolamentazione relativa alla fase di esecuzione del contratto e dei
diritti e obblighi delle parti è rimasta pressoché immutata
rispetto alla disciplina previgente contenuta nel Codice del
consumo. Importantissimo invece il nuovo art. 47 che
riconosce al turista, a fronte dell’inadempimento o dell’inesatto adempimento dell’organizzatore o dell’intermediario,
il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata, da commisurarsi in base
al tempo di vacanza inutilmente trascorso e all’irripetibilità dell’occasione perduta.
Nel dettaglio: l’art. 32 del Codice del Turismo definisce l’ambito di applicazione, stabilendo che le
disposizioni del Capo I si applicano ai pacchetti turistici, venduti o offerti in vendita a chiunque nel territorio
nazionale, dall’intermediario o dall’organizzatore, e a quelli
negoziati al di fuori dei locali commerciali o a distanza. Le
LE PARTI DEL CONTRATTO DI VENDITA DI PACCHETTO TURISTICO
- Organizzatore del viaggio: chi si obbliga a fornire pacchetti turistici (attraverso la combi-
nazione dei servizi turistici di trasporto, alloggio e servizi non accessori al trasporto o all'alloggio
che rappresentino parte significativa pel pacchetto), o offre al turista, anche mediante un sistema
di comunicazione a distanza, la possibilità di confezionare su misura pacchetti turistici. Può vendere
pacchetti turistici direttamente o tramite un venditore o un intermediario.
- Intermediario: Il soggetto che, anche non professionalmente e senza scopo di lucro, vende o
procura a terzi pacchetti turistici o singoli servizi turistici.
- Turista: l'acquirente, il cessionario di un pacchetto turistico, o qualsiasi persona per conto della
quale il contraente principale si impegna ad acquistare senza remunerazione un pacchetto turistico.
definizioni di intermediario, organizzatore e turista sono contenute nell’art. 33 (vedi box). L’art 34 stabilisce
l’oggetto dei pacchetti turistici e il successivo art. 35
la forma dei contratti turistici. E’ previsto che il contratto di vendita dei pacchetti turistici sia redatto in forma
scritta in termini chiari e precisi, assicurando al turista una
copia del contratto stipulato e sottoscritto dall’organizzatore
o dal venditore. Gli elementi del contratto di vendita
di pacchetti turistici sono elencati nell’art. 36, mentre
l’art. 37 precisa le modalità relative all’informazione del turista. L’intermediario o l’organizzatore devono
infatti fornire delle informazioni obbligatorie di carattere
generale nel corso delle trattative e comunque prima della
conclusione del contratto, e delle informazioni specifiche,
per iscritto, prima dell’inizio del viaggio. Sono vietate le
informazioni ingannevoli. Relativamente all’opuscolo
informativo: deve riportare precisi elementi (destinazione, mezzo di trasporto, sistemazione in albergo o altro
tipo di alloggio, pasti forniti, acconto da versare (che non
deve superare il 25% del prezzo), data entro cui deve essere
versato il saldo ecc.) in modo chiaro e preciso; le informazioni contenute nell’opuscolo vincolano l’organizzatore e
l’intermediario. Sono equiparati all’opuscolo le informazioni e i materiali illustrativi divulgati su supporto elettronico
o per via telematica. Gli articoli 39, 40 e 41 disciplinano,
rispettivamente la cessione del contratto, la revisione
del prezzo, le modifiche delle condizioni contrattuali.
I diritti del turista in caso di recesso o annullamento del servizio sono definiti nell’art. 42. Quando il turista
IL DANNO DA VACANZA ROVINATA
Al turista che non ha potuto godere, anche solo parzialmente della vacanza, viene riconosciuto il
diritto al risarcimento (anche) del danno da vacanza rovinata, inteso come pregiudizio di natura non
patrimoniale, consistente nel disagio e nello stress sofferti per non aver potuto fruire pienamente
della vacanza, momento di svago e di riposo, da vivere secondo le proprie aspettative. Il diritto al
risarcimento sussiste solo laddove l'inadempimento non sia di scarsa importanza.
recede dal contratto nei casi previsti dagli articoli 40 e 41,
oppure se il pacchetto turistico viene cancellato prima della
partenza per qualsiasi motivo, tranne che per colpa del turista, questi ha diritto:
di usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo o di un
pacchetto turistico qualitativamente inferiore, previa restituzione della differenza del prezzo, o il rimborso della som-
Attualità
13
IL RECLAMO DEL TURISTA
Il mancato o l'inesatto adempimento delle obbligazioni assunte dall'organizzatore o dall'intermediario (incluse le difformità degli standard qualitativi del servizio promessi o pubblicizzati rispetto a
quelli effettivamente fruiti), comportano l'obbligo del risarcimento dei danni.
Il turista è tenuto a sporgere reclamo mediante l'invio di una raccomandata o di altri
mezzi che garantiscano la prova dell'avvenuto ricevimento, entro dieci giorni lavorativi dalla data del rientro nel luogo di partenza.
ma di denaro già corrisposta, entro sette giorni lavorativi
dal momento del recesso o della cancellazione; a essere
risarcito di ogni ulteriore danno derivante dalla mancata
esecuzione del contatto (tranne nei casi previsti nel terzo
comma dell'art. 42).
In caso di mancato o inesatto adempimento delle
obbligazioni a loro carico, l’organizzatore o l’intermediario debbono risarcire il danno, secondo
le rispettive responsabilità (art. 43). Il diritto al
risarcimento dei danni alle persone si prescrive in
tre anni dalla data di rientro del turista nel luogo di partenza (art. 44), mentre nel caso di danni diversi da
quelli alla persone, il diritto al risarcimento si prescrive
in un anno dal rientro nel luogo della partenza (art. 45).
La responsabilità di cui agli articoli 43, 44, e 45, viene
meno se la mancata o inesatta esecuzione del contratto
è imputabile al turista o è dipesa dal fatto di un terzo
ovvero da un caso fortuito o di forza maggiore (art. 46).
Il danno da vacanza rovinata è regolamentato infine
dall’articolo 47: il turista può chiedere, oltre e indipendentemente dalla risoluzione del contratto, il risarcimento del danno da vacanza rovinata se l’inadempimento o
l’inesatta esecuzione non sono di scarsa importanza.
In caso di disservizi il turista deve presentare
reclamo all’organizzatore o all’intermediario entro dieci
giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di parten-
za, mediante l’invio di una raccomandata o di altri mezzi
idonei che ne garantiscano la prova (art. 49).
E' prevista l'assicurazione obbligatoria a carico dell'organizzatore o dell'intermediario a garanzia
dell'esatto adempimento degli obblighi assunti verso i
clienti con il contratto di viaggio (art. 50).
Infine, presso la Presidenza del Consiglio del Ministri
opera un fondo nazionale di garanzia per consentire, in caso di insolvenza o di fallimento del venditore
o dell'organizzatore, il rimborso del prezzo versato e il
rimpatrio del consumatore in caso di viaggi all'estero
(art. 51).
Attualità
14
LA DISCIPLINA DELLE PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE
Silvana Manica
Dal 2007 le pratiche commerciali scorrette sono
vietate. In base al D.Lgs. 206/2005 (di seguito Codice del
consumo) per pratica commerciale si intende “qualsiasi
azione, omissione, condotta o dichiarazione,
comunicazione com-merciale ivi compresa
la pubblicità e la commercializzazione del
prodotto, posta in essere da un professionista,
in relazione alla promozione, vendita o
fornitura di un prodotto ai consumatori”.
Ad essere vietati sono non solo i messaggi (spot,
annunci, affissioni) di pubblicità ingannevole, ma
qualsiasi pratica “non corretta”, in quanto contraria
alla diligenza professionale, o idonea ad alterare
sensibilmente la capacità del consumatore di
prendere una decisione consapevole, inducendolo
pertanto ad assumere una decisione di natura
commerciale che non avrebbe altrimenti preso.
E’ vietato, ad esempio: esibire false autorizzazioni o codici
di condotta inesistenti, inviare promozioni con fatture che
facciano ritenere il prodotto già ordinato, indurre a credere
che un determinato bene abbia proprietà curative, esibire
un marchio di fiducia, un marchio di qualità o un marchio
equivalente senza esserne autorizzati, promettere premi
inesistenti, effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni
commerciali per telefono, via fax, per posta elettronica o
mediante altro mezzo di comunicazione a distanza, ecc.
Le sanzioni previste per questi e altri comportamenti scorretti arrivano fino a 500.000 euro. Se
la pratica scorretta riguarda prodotti pericolosi o può minacciare, seppur indirettamente, la sicurezza di bambini e
adolescenti, la sanzione minima è di 50.000 euro.
La vigilanza spetta all’Autorità garante della
concorrenza e del mercato (di seguito Antitrust),
che può agire d’ufficio, o su segnalazione dei
LE DECISIONI DELL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA
E DEL MERCATO
Nonostante la disciplina comunitaria sulle pratiche commerciali scorrette sia stata recepita nel nostro
ordinamento da soli cinque anni, è possibile affermare che l’Antitrust, con le sue decisioni, ha
garantito una piena tutela dei diritti del consumatore, censurando molti messaggi promozionali ingannevoli e contribuendo a ridurre vere e proprie distorsioni del mercato.
I settori coinvolti dalle pronunce dell’Antitrust sono stati innumerevoli: dalla “Grande distribuzione” al
settore “Viaggi e turismo”, dalle “Telecomunicazioni”, ai “Servizi”. Sono state comminate sanzioni per aver
reclamizzato creme dimagranti miracolose, attivato forniture non richieste, proposto “falsi” saldi, non
aver riconosciuto la garanzia spettante al consumatore, non aver attivato servizi telefonici richiesti, ecc.
Nonostante le conquiste realizzate, va detto che, al fine di realizzare risultati ancora più
efficaci, sarebbe auspicabile l’introduzione di misure risarcitorie concrete a favore dei
consumatori, che allo stato attuale non ricevono alcun beneficio (personale) dalle pronunce dell’Antitrust.
PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE
Sono pratiche contrarie alla diligenza professionale (cioè al livello di competenza e cura
che normalmente il consumatore attende dal professionista, tenuto conto del settore di attività
di riferimento) e idonee a falsare in misura rilevante il comportamento economico del
consumatore medio (in quanto alterano la sua capacità di prendere una decisione consapevole,
inducendolo ad assumere una decisione che altrimenti non avrebbe preso). Si tratta di pratiche
vietate.
L’attuale normativa distingue tra: pratiche commerciali ingannevoli (azioni ed omissioni
ingannevoli) e pratiche commerciali aggressive.
consumatori, delle loro associazioni, delle imprese
concorrenti. Da aggiungere che può effettuare la
segnalazione anche chi non è stato personalmente
danneggiato e che per l’invio della segnalazione
non sono richieste particolari formalità, né l’assistenza di un legale. L’Autorità può vietare la diffusione
o la continuazione della pratica scorretta, e disporre la
pubblicazione di dichiarazioni rettificative a spese dell’impresa responsabile. Prima di avviare la procedura davanti
all’Antitrust, è previsto che i consumatori, i concorrenti, le
loro associazioni o organizzazioni possano ricorrere ad un
organismo di autodisciplina. Il ricorso all’organo di autodisciplina non pregiudica di per sé il diritto del consumatore
di rivolgersi all’Antitrust.
Attualità
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AZIONI ED OMISSIONI INGANNEVOLI E PRATICHE COMMERCIALI AGGRESSIVE
Azioni commerciali ingannevoli
Si reputa ingannevole una pratica commerciale che:
- contiene informazioni false e pertanto non è veritiera
- in qualsiasi modo inganna o può ingannare il consumatore medio, anche se l’informazione è di fatto corretta
- induce o è idonea ad indurre il consumatore medio a prendere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso.
L’informazione può riguardare la natura del prodotto, la sua disponibilità, gli accessori, l’assistenza post-vendita, la consegna, la quantità, il prezzo, ecc.
Omissioni commerciali ingannevoli
E’ ingannevole una pratica commerciale che:
- omette di fornire informazioni rilevanti per poter assumere decisioni consapevoli
- nasconde o presenta in modo ambiguo o incomprensibile informazioni rilevanti
- non indica l’intento commerciale della pratica, se è necessario.
Sono considerate rilevanti, se non evidenti dal contesto, tre le altre, le informazioni relative alle caratteristiche principali del prodotto,
al prezzo comprensivo delle imposte, alle modalità di pagamento, all’indirizzo e all’identità del professionista, ecc.
Pratiche commerciali aggressive
Una pratica è aggressiva quando è idonea a limitare considerevolmente la libertà di scelta e di autodeterminazione del consumatore, con molestie,
coercizione, anche psicologica (ad es. con minacce), e altre forme di indebito condizionamento.
PRATICHE COMMERCIALI CONSIDERATE IN OGNI CASO SCORRETTE
Il legislatore ha individuato un’elencazione di condotte considerate in ogni caso scorrette. Negli esempi che seguono ne vengono descritte alcune,
per le quali non è necessario dimostrare l’idoneità a falsare le scelte del consumatore. Si tratta di:
-
affermare, contrariamente al vero che il prodotto ha la capacità di curare malattie, disfunzioni o malformazioni;
descrivere il prodotto come gratuito quando, in realtà, saranno addebitati al consumatore altri costi (per ritirare o farsi recapitare il prodotto);
affermare che il professionista sta per cessare l’attività o traslocare, ove non stia per farlo;
indurre a credere di essere firmatari di un codice di condotta, o esibire un marchio di fiducia o un marchio di qualità, quando ciò non corrisponde al vero;
esortare i bambini (facilmente manipolabili) ad acquistare o a convincere i genitori o altri adulti ad acquistare il prodotto;
pubblicizzare il prodotto a un buon prezzo quando il prodotto stesso non sarà di fatto disponibile a quel prezzo;
creare l’impressione che il consumatore non possa lasciare i locali commerciali fino alla conclusione del contratto;
effettuare visite presso l’abitazione del consumatore, nonostante gli inviti a non ritornarvi;
effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni commerciali per telefono, fax, posta elettronica o altro mezzo di comunicazione a distanza;
informare il consumatore che se non acquista il prodotto o il servizio sarà in pericolo il lavoro del venditore;
affermare che alcuni prodotti possono facilitare la vincita in giochi basati sulla sorte;
lasciare credere che il consumatore abbia già vinto, o vincerà, un premio in caso di acquisto del prodotto;
presentarsi come consumatore o lasciare credere di non svolgere attività imprenditoriale;
dichiarare falsamente che il prodotto sarà disponibile solo per un periodo molto limitato o a condizioni particolari solo per un periodo molto limitato
(non lasciando tempo per una decisione consapevole);
- far credere che quel prodotto non è disponibile ad un prezzo così basso presso nessun altro venditore.
Attualità
16
LA DETRAZIONE SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE DIVENTA
DEFINITIVA E SALE AL 50%
Antonio Biasi
CI SONO ANCORA 6 MESI DI TEMPO PER USUFRUIRE DELL’ALIqUOTA
MAGGIORATA AL 50% DELLE SPESE SOSTENUTE
La detrazione fiscale del 36% ai fini IRPEF è la più diffusa fra
le agevolazioni concesse per la ristrutturazione, dopo continue modifiche normative è finalmente entrata a regime
ordinario dal primo gennaio 2012.
LA DETRAZIONE IRPEF PER LE SPESE
DI RISTRUTTURAZIONE
In particolare, con il Decreto Legge 83/2012 (Decreto Crescita) si è intervenuti innalzando la percentuale di detrazione IRPEF al 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012
al 30 giugno 2013, per un massimo di spesa, raddoppiato,
pari a 96.000 euro per unità immobiliare.
Quindi ancora per sei mesi, salvo ulteriori proroghe, sarà ancora possibile usufruire dell’aliquota
di detrazione pari al 50% delle spese sostenute e
comunque entro il 30 giugno 2013, dopo tale data
l’aliquota di detrazione tornerà al 36% originario.
Inoltre dal 1° gennaio 2012, la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie non ha più scadenza.
L’agevolazione, introdotta fin dal 1998 e prorogata più volte, è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011
(art. 4) che ha previsto il suo inserimento tra gli oneri detraibili ai fini Irpef. Negli ultimi anni la normativa che disciplina la materia era stata più volte modificata.
Tra le altre novità più recenti si segnalano:
1. l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di
inizio lavori al Centro operativo di Pescara;
2. la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno
l’obbligo di operare;
3. l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa
dall’impresa che esegue i lavori;
4. la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità
immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire
delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto
all’acquirente (persona fisica) dell’immobile;
5. l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista
per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire
la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali;
6. l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari
alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato
lo stato di emergenza.
È possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle
persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.
A seguito delle novità introdotte dal decreto legge n. 83
del 2012, i contribuenti possono usufruire delle seguenti
detrazioni:
per il periodo d’imposta 2012:
- detrazione del 36% per le spese sostenute fino al 25 giugno 2012, per un ammontare massimo di 48.000 euro;
- detrazione del 50% per le spese sostenute dal 26 giugno
2012 al termine del periodo d’imposta, per un ammontare massimo di 96.000 euro, al netto delle spese già sostenute alla predetta data, comunque nei limiti di 48.000
euro, per le quali resta ferma la detrazione del 36%;
per il periodo d’imposta 2013:
- detrazione del 50% per le spese sostenute dall’inizio del
periodo d’imposta fino al 30 giugno 2013, per un ammontare massimo di 96.000 euro, tenendo conto – in
caso di mera prosecuzione dei lavori – delle spese sostenute negli anni precedenti;
- detrazione del 36% per le spese sostenute dal 1° luglio
2013, per un ammontare massimo di 48.000 euro.
L’ammontare complessivo della spesa va suddiviso fra tutti
i soggetti che l’hanno sostenuta e che hanno diritto alla
detrazione.
Se gli interventi realizzati in ciascun anno consistono nella
prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve
tenere conto di quelle sostenute nei medesimi anni: si avrà
diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già
fruito della relativa detrazione non ha superato il limite
complessivo previsto.
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute
nell’anno, secondo il criterio di cassa.
Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su
immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio
di un’attività commerciale, dell’arte o della professione,
la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni
dell’edificio, il beneficio compete con riferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte
dell’amministrazione del condominio.
In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino
nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che
quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei
redditi.
Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la
quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in
questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti
l’imposta.
La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali
di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in
quelli successivi.
Per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2011,
i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni
possono ripartire la detrazione, rispettivamente,
in cinque o tre rate annuali di pari importo.
È necessario, però, essere proprietari o titolari di altro diritto
reale sull’unità abitativa oggetto di intervento. Non può beneficiare di tale ripartizione, per esempio, l’inquilino.
Dal 1° gennaio 2012 non è più prevista questa diversa modalità di ripartizione.
Per approfondimenti di maggiore dettaglio tecnico consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Attualità
17
SOGGETTI E LAVORI INTERESSATI
Antonio Biasi
ECCO I SOGGETTI ED I LAVORI CHE POSSONO USUFRUIRE
DELLA DETRAZIONE DEL 50% AI FINI IRPEF
Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito
delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio
dello Stato.
L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili
ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento
sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono
le relative spese:
• proprietari o nudi proprietari
• titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso,
abitazione o superficie)
• locatari o comodatari
• soci di cooperative divise e indivise
• imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti
fra i beni strumentali o merce
Per quali lavori spettano le agevolazioni
I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici
residenziali per i quali spetta l’agevolazione
fiscale sono:
A. quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr
380/2001 (Testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia).
In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per
interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di
restauro e risanamento conservativo e per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari
residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e
sulle loro pertinenze
B. quelli indicati alle lett. a), b), c) e d) dell’articolo 3 del
Dpr 380/2001 (manutenzione ordinaria, manutenzione
straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati su tutte le parti comuni degli
edifici residenziali.
Sono definiti familiari, ai sensi dell’art. 5 del Testo unico
delle imposte sui redditi, il coniuge, i parenti entro il terzo
grado e gli affini entro il secondo grado.
C. gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino
dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi,
anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate
nelle precedenti lettere A e B e a condizione che sia stato
dichiarato lo stato di emergenza. La detrazione delle spese
sostenute per questi interventi è stata introdotta dal decreto
legge n. 201/2011.
D. gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o
posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune
E. i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi (ad
esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione)
F. gli interventi per la realizzazione di ogni strumento che,
attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo
di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità
interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici
di handicap gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della
legge 104/1992.
La detrazione compete unicamente per le spese sostenute
per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta
per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di
strumenti, anche se diretti a favorire la comunicazione e la
mobilità interna ed esterna. Pertanto, a titolo di esempio,
non rientrano nell’agevolazione i telefoni a viva voce, gli
schermi a tocco, i computer, le tastiere espanse. Tali beni,
tuttavia, sono inquadrabili nella categoria dei sussidi tecnici
e informatici per i quali, a determinate condizioni, è prevista
la detrazione Irpef del 19%
G. gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di
opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
L’agevolazione spetta anche ai titolari
di diritti reali/personali di godimento
sugli immobili.
H. interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di
terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti
(per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e
ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di
diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione
è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare
interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per
esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
Attualità
I. gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento
di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza
statica e antisismica degli edifici, all’esecuzione di opere
interne. Gli interventi per l’adozione di misure antisismiche
e per l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica
devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o
complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici. Se riguardano i centri storici, devono essere
eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità
immobiliari.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini
della detrazione è possibile considerare anche:
• le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
• le spese per prestazioni professionali comunque richieste
dal tipo di intervento
le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM
37/2008 - ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle
norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71)
• le spese per l’acquisto dei materiali
• il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei
lavori alle leggi vigenti
• le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
• l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti
pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie
di inizio lavori
• gli oneri di urbanizzazione
• gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti
stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi
agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).
Non possono invece ritenersi comprese tra quelle oggetto
della detrazione le spese di trasloco e custodia dei mobili
per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di
recupero edilizio.
Pagamento mediante bonifico
Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti
siano effettuati con bonifico bancario o postale da cui risultino:
• causale del versamento
• codice fiscale del soggetto che paga
• codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del
pagamento.
18
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per
esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute
fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità.
Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa, e
tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate
al beneficio fiscale.
Se il bonifico contiene l’indicazione del codice fiscale del
solo soggetto che fino al 13 maggio 2011 era obbligato a
presentare il modulo di comunicazione al Centro operativo
di Pescara, gli altri aventi diritto, per ottenere la detrazione,
devono riportare in un apposito spazio della dichiarazione
dei redditi il codice fiscale indicato sul bonifico.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali,
oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare
quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.
Altri adempimenti
I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali [highlights]
relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di
I contribuenti devono
conservare le fatture
o le ricevute fiscali.
ristrutturazione. Questi documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della detrazione, potrebbero
essere richiesti, infatti, dagli uffici finanziari che controllano
le loro dichiarazioni dei redditi.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali
il contribuente, in luogo di tutta la documentazione prevista, può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui lo stesso attesti di avere
adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di
cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.
Attualità
19
LA NUOVA NORMA UNI EN ISO 19011:2012. COS'È CAMBIATO?
Antonio Biasi
È stata recentemente pubblicata la nuova edizione della
norma UNI EN ISO 19011, che specifica le linee guida per
la conduzione di audit di sistemi di gestione. Si tratta di un
aggiornamento significativo che tiene conto del moltiplicarsi dei sistemi di gestione (qualità, ambientale, sicurezza
delle informazioni, ecc.), quindi della necessità di una loro
più efficace integrazione. In breve, la nuova edizione della
norma intende rispondere alle esigenze delle organizzazioni che chiedono piena armonizzazione e, quando possibile,
massima ottimizzazione, dei sistemi di gestione e dei relativi processi di audit.
Rispetto all’edizione precedente, del 2003, che si applicava solo ai sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001) e
ai sistemi di gestione ambientale (ISO 14001), l’edizione
2012 dunque, ha esteso il proprio campo di applicazione
a tutti i sistemi di gestione, comprese piccole e medie
organizzazioni.
Le novità principali riguardano la gestione del Programma
di audit, dando maggiore rilevanza e importanza all’attività
di programmazione e responsabilità e autorità alla figura
della “persona che gestisce il Programma di audit”. È suo
compito, oltre alla definizione degli obiettivi, del campo di
applicazione e dei criteri; selezionare i membri del gruppo
ed assegnare la responsabilità, anche fornire informazioni
(tra le quali quelle relative alla salute e sicurezza sul lavoro)
e scegliere il metodo per lo svolgimento dell’audit. Inoltre è previsto il riesame e miglioramento del programma
di audit che comprende la valutazione di metodi di audit
alternativi o nuovi, l’efficacia delle misure per affrontare i
rischi associati al programma di audit e le questioni inerenti
la riservatezza e la sicurezza delle informazioni riguardanti
il programma di audit.
elementi disponibili per ottenere e valutare le evidenze di
conformità. Il campionamento può essere effettuato per
attributi (l’unità campionata è classificata semplicemente
come conforme o non conforme, oppure viene conteggiato il numero di non conformità nella unità di prodotto con
riferimento ad un requisito), che risulta un metodo robusto
e semplice da utilizzare, o per variabili, che consente di richiedere un campione di numerosità minore e fornisce più
informazioni relative alla variabilità del processo.
Il capitolo relativo agli auditor viene interamente riorganizzato e viene eliminata la definizione sia qualitativa che
quantitativa, relativa ai prerequisiti richiesti per gli auditor
(grado di istruzione, formazione, esperienze di lavoro, esperienze di audit) fornendo loro una guida supplementare per
la pianificazione e la conduzione degli audit.
Vengono introdotti dei concetti nuovi, mentre altri vengono
rafforzati, tra i quali:
Viene previsto un maggior coordinamento con la persona
che gestisce il Programma di audit e maggior attenzione
agli impatti dell’attività di audit sull’organizzazione, definendo gli obiettivi del programma, quali ad esempio contribuire al miglioramento di un sistema di gestione e delle
sue prestazioni, soddisfare i requisiti esterni, verificare la
conformità ai requisiti contrattuali, determinare l’efficacia
del sistema di gestione e quindi valutare la compatibilità
e l’allineamento degli obiettivi del sistema di gestione con
la politica del sistema di gestione stesso e con gli obiettivi
generali dell’organizzazione.
• osservatore, persona che accompagna il gruppo di
audit ma non effettua l’audit;
• guida, persona designata dall’organizzazione oggetto
dell’audit per assistere il gruppo di audit;
• rischio, effetto dell’incertezza sugli obiettivi;
• conformità-non conformità, soddisfacimento o
meno di un requisito;
• sistema di gestione, sistemi per stabilire politica ed
obiettivi e per conseguire tali obiettivi;
• audit combinato, approccio per il quale due o più
norme di sistema di gestione di diverse discipline sono
sottoposti ad audit contemporaneamente;
• audit congiunto, quando due o più organizzazioni di
audit cooperano per sottoporre ad audit un unico cliente;
• audit integrato, applicazione dei requisiti di due o più
norme di sistemi di gestione in un unico sistema di gestione ed è sottoposto ad audit rispetto a più di una norma;
• riservatezza, gli auditor dovrebbero agire con discrezione nell’utilizzo delle informazioni acquisite nel corso
dei loro compiti (segreto professionale, obbligo di segretezza nei confronti del dipendente);
• indipendenza, gli auditor dovrebbero essere indipendenti dall’attività sottoposta ad audit ogni qual volta
possibile, agendo liberamente da pregiudizi e conflitto
d’interessi.
Viene introdotto il campionamento statistico in fase di
audit, con l’obiettivo di fornire informazioni all’auditor sufficienti a dargli fiducia della conformità della totalità degli
elementi. Consiste nel selezionare meno del 100% degli
Viene inoltre inserita una nuova modalità per controllare
un reparto, un’organizzazione o un fornitore dall’altra parte
del mondo senza lasciare l’ufficio: l’audit a distanza o
remoto, grazie ad internet, alle videoconferenze ed ad altri
strumenti di comunicazione è possibile valutare requisiti
del sistema/i di gestione e per raccogliere prove elettroniche, e interagisce con gli interlocutori indipendentemente
dalla presenza fisica, evitando costose trasferte, chiedendo
ad un collega di visitare luoghi con l’uso ad esempio di
webcam ed eseguire eventuali prove, prevedendo piani di
emergenza in caso in cui vi siano problemi durante l’audit e
pianificando anche le attività alternative.
AUD IT A D ISTA N Z A
Per controllare un reparto, un fornitore dall'altra parte del mondo
senza lasciare l'ufficio.
Un altro aspetto certamente innovativo è l’introduzione
del concetto di rischio per le attività di audit. Tale concetto si riferisce al rischio di non raggiungere gli obiettivi
di audit stabiliti ed è altresì correlato alla minimizzazione
dell’impatto delle attività di audit sui processi operativi delle organizzazioni sottoposte ad audit.
Un’attenzione particolare viene altresì prestata alla elaborazione ed attuazione del programma di audit ed alla verifica,
gestione e mantenimento della competenza di tutte le figure coinvolte nel processo di audit. In definitiva, le rinnovate
linee guida della ISO 19011:2012 fanno dell’attività di audit
un utile strumento per la direzione di un’organizzazione ai
fini del raggiungimento dei propri obiettivi di business.
Rispetto all’edizione del 2003, la norma aggiunge il concetto di ”rischio” e riconosce più esplicitamente le specifiche
competenze degli auditor, così come riconosce le opportunità fornite dalle nuove tecnologie per lo svolgimento delle
attività di audit a distanza (remote auditing).
In conclusione quindi, la revisione 2012 della norma UNI EN
ISO 19011 è da considerarsi un’opportunità per rivalutare
le proprie pratiche aziendali di conduzione degli audit ed
individuare le nuove opportunità di miglioramento.
Monitor Economia
21
LA CONGIUNTURA NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO
IN PROVINCIA DI TREVISO NEL TERZO TRIMESTRE 2012
Michela Bianchin
Unioncamere del Veneto ha diffuso i risultati della consueta
indagine congiunturale sul commercio al dettaglio relativi
al terzo trimestre 2012.
A livello regionale l’indagine ha coinvolto un campione di
oltre 1.184 imprese con almeno 3 addetti per un totale di
oltre 28.700 addetti; di queste afferiscono alla provincia di
Treviso circa 200 imprese e 4.500 addetti.
Quasi un quinto delle aziende del campione provinciale
appartiene al settore alimentare, mentre le restanti imprese
appartengono al settore non alimentare. Quanto al canale
distributivo, il 28% delle aziende del campione rientrano
nella grande distribuzione organizzata, mentre il restante
72% sono piccoli e medi distributori.
le ha registrato una contrazione del -1,7% sia rispetto al
trimestre precedente che allo stesso periodo dello scorso
anno e questo a fronte di una crescita pressoché nulla su
base annua dei prezzi di vendita (+0,2%). Risulta, comunque, più marcato il calo del fatturato a livello regionale sia
nel breve periodo (-3,0%) che su base annua (-5,1%).
distribuzione organizzata.
Anche sul versante degli ordini ai fornitori le imprese
provinciali registrano una variazione negativa sia rispetto
allo scorso trimestre (-2,2%) che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-2,9%), per quanto più contenuta di
quelle rilevata per il complesso delle imprese del campione regionale per le quali il fatturato si contrae del -3,0%
rispetto al trimestre precedente e del -6,0% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno.
L’analisi per settore merceologico e canale distributivo evidenzia una flessione del fatturato su base annua superiore
per il settore alimentare (-3,2%) e per la grande distribuzione organizzata (-3,2%) rispetto al calo registrato dal
settore non alimentare (-1,6%) e dai distributori medi e
piccoli (-1,2%). Va, tuttavia, osservato che le imprese del
settore non alimentare ed i distributori medio-piccoli registravano nello stesso periodo dello scorso anno flessioni
ben più consistenti rispetto all’alimentare ed alla grande
Nel terzo trimestre del 2012 il fatturato derivante dalle
vendite al dettaglio delle aziende del campione provincia-
Entrando nel dettaglio del settore merceologico e dei canali
di vendita si rilevano andamenti analoghi a quanto visto
per il fatturato. Nell’alimentare gli ordini ai fornitori calano
su base annua del -3,8%, mentre nel non alimentare diminuiscono del -2,8%.
SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO
INDICATORI CONGIUNTURALI PER TERRITORIO SERIE STORICA 2° TRIM. 2009 - 3° TRIM. 2012
(VARIAZIONI CONGIUNTURALI E TENDENZIALI)
PRINCIPALI INDICATORI
2°
trim.
2009
3°
trim.
4°
trim.
1°
trim.
2010
2°
3°
trim. trim.
4°
trim.
1°
trim.
2011
2°
3°
trim. trim.
4°
trim.
1°
trim.
2012
2°
trim.
3°
trim.
TREVISO
FATTURATO
variazione rispetto al:
trimestre precedente
stesso trim. anno preced.
3,3
0,2
-6,3
-7,8
-3,4
-1,4
-1,8
-1,6
-2,5
-9,8
-1,3
-15,7
0,9
-1,7
-0,8
-1,3
-2,1
-2,2
-3,0
-1,9
0,1
-7,7
-2,0
-7,2
-2,4
0,0
-7,3
-1,7
trimestre precedente
stesso trim. anno preced.
2,2
2,6
7,3
-9,0
-4,7
-1,2
-0,2
-3,3
-6,5
-6,4
-2,3
-2,6
-2,1
-2,2
-4,5
-2,8
-4,9
-2,0
-7,5
-1,9
-0,5
-3,3
-6,3
-6,5
-4,5
-1,2
-4,5
-2,9
stesso trim. anno preced.
0,7
-0,5
-0,3
-0,5
-3,7
-0,5
0,8
2,9
3,5
3,9
1,3
0,8
1,6
0,2
ORDINI AI FORNITORI
variazioni rispetto al:
PREZZI DI VENDITA
variazioni rispetto al:
VENETO
FATTURATO
variazione rispetto al:
trimestre precedente
stesso trim. anno preced.
1,4
-1,6
2,9
-10,0
0,6
5,5
5,6
-2,9
-0,2
-1,1
9,7
-12,0
-1,9
-3,0
-6,5
-4,5
-3,3
-0,5
2,3
0,2
2,7
-0,7
-2,6
-3,4
-4,2
-1,5
-8,7
-5,1
trimestre precedente
stesso trim. anno preced.
-2,5
-3,3
0,7
-5,4
-0,7
-0,5
2,5
-3,2
-3,0
-1,0
5,1
-5,9
-2,3
-3,8
-6,5
-8,3
-4,9
-1,2
2,4
-0,8
2,2
0,6
-3,8
-3,0
-5,5
-3,3
-6,8
-6,0
stesso trim. anno preced.
-0,3
-2,2
-0,9
0,4
-0,9
0,0
1,4
4,1
2,0
1,2
1,9
1,0
0,5
0,5
ORDINI AI FORNITORI
variazioni rispetto al:
PREZZI DI VENDITA
variazioni rispetto al:
Fonte: Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto - CCIAA Treviso
Monitor Economia
22
Nonostante il trimestre includa il periodo natalizio, le previsioni per l’ultimo scorcio d’anno delle imprese del commercio al dettaglio provinciali sono ancora caratterizzate
da saldi negativi, pur presentando un lieve miglioramento
rispetto a giugno 2012. Per quanto riguarda le prospettive
di fatturato è del 57% la percentuale degli intervistati che
esprime ancora giudizi di flessione e del 15% la quota di
coloro che prevedono un aumento, con una differenza pari
a -42 punti percentuali (era -59 lo scorso trimestre).
Anche sul fronte degli ordinativi si mantiene attorno al 53%
il numero degli intervistati polarizzati su giudizi negativi e
sale di poco la quota degli ottimisti (dal 3 all’8 per cento)
con un saldo negativo che di conseguenza un poco si riduce:
da -51 a -45 punti percentuali.
Quanto ai canali distributivi, la GDO registra una flessione degli ordini ai fornitori del -8,4% rispetto al terzo trimestre dello
scorso anno, mentre per i distributori medi e piccoli il calo degli
ordinativi è decisamente più contenuto (-1,2% su base annua).
Anche a livello nazionale i risultati della rilevazione mensile
sulle vendite al dettaglio condotta dall’Istat su un campione di circa 8.000 imprese operanti sul territorio italiano
evidenziano per il terzo trimestre 2012 risultati negativi su
base annua (-2,1%). Il calo appare, tuttavia, meno accentuato per il settore alimentare (-0,8%) e per la Grande distribuzione (-0,8%) rispetto a quanto registrato nel settore
non alimentare (-2,7%) e nella distribuzione su piccole
superfici (-3,1%).
Quanto ai prezzi di vendita, circa due terzi degli intervistati
rimane orientato per la stabilità ed una piccola percentuale
si sposta su aspettative di rialzo che passano dal 16% al
22%, così che il saldo fra giudizi positivi e negativi sale da 2
a 6 punti percentuali.
In merito all’occupazione rimane attorno all’87% il numero degli intervistati che propende per la stabilità, mentre il
12% si esprime per la diminuzione.
Alcune anticipazioni sui possibili risultati per l’ultimo trimestre dell’anno provengono dell’indicatore del clima di
fiducia delle imprese del commercio al dettaglio a livello
nazionale calcolato mensilmente dall’Istat1.
SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO
% DI GIUDIZI DI PREVISIONE SUI PRINCIPALI INDICATORI PER I PROSSIMI 3 MESI
TREVISO E VENETO. SERIE STORICA TRIMESTRALE 2° TRIM. 2009- 3° TRIM. 2012
PRINCIPALI INDICATORI
2°
trim.
2009
3°
trim.
4°
trim.
1°
trim.
2010
2°
3°
trim. trim.
4°
trim.
2011(*)
1°
2° trim
3°
trim.
(*)
trim.
4°
trim.
1°
trim.
2012
2°
trim.
3°
trim.
TREVISO
VENDITE
ORDINI AI FORNITORI
PREZZI DI VENDITA
OCCUPAZIONE
in aumento
stazionario
in diminuzione
19,2
23,4
20,4
15,5
21,8
14,8
17,7
32,9
12,8
20,0
0,0
9,3
4,2
14,8
41,4
44,3
43,4
49,6
31,2
61,4
52,7
37,3
47,7
40,0
31,8
37,8
32,9
28,6
39,4
32,2
36,2
34,9
46,9
23,9
29,6
29,8
39,5
40,0
68,2
52,9
62,8
56,6
in aumento
stazionario
in diminuzione
4,7
14,6
14,6
14,0
15,4
12,7
16,8
17,4
7,4
10,8
3,1
2,8
3,3
8,2
57,1
54,4
47,8
55,9
48,3
61,4
54,9
51,7
61,6
47,0
29,5
42,5
42,7
39,0
38,2
31,0
37,6
30,1
36,3
25,9
28,3
30,9
31,0
42,2
67,4
54,7
53,9
52,7
in aumento
stazionario
in diminuzione
6,4
17,4
10,8
7,9
22,1
16,2
40,5
28,6
23,4
29,8
37,4
23,0
15,6
21,5
72,0
55,4
61,9
74,6
65,2
76,0
52,7
58,7
63,5
66,9
53,4
61,7
70,8
63,1
21,6
27,2
27,4
17,5
12,6
7,8
6,8
12,7
13,1
3,3
9,2
15,3
13,6
15,3
2,7
7,3
4,0
4,5
8,3
1,8
0,0
6,6
0,5
0,0
0,0
8,1
0,0
1,0
83,6
79,6
79,8
82,6
86,2
88,7
85,0
83,9
90,8
91,7
86,6
81,2
88,2
86,6
13,7
13,1
16,3
12,9
5,5
9,5
15,0
9,5
8,7
8,3
13,4
10,7
11,8
12,3
in aumento
stazionario
in diminuzione
VENETO
VENDITE
ORDINI AI FORNITORI
PREZZI DI VENDITA
OCCUPAZIONE
in aumento
stazionario
in diminuzione
21,5
19,4
13,0
21,4
25,1
23,8
17,3
26,1
15,5
26,2
9,7
16,6
11,2
16,1
37,8
39,3
40,6
43,3
41,4
49,1
54,0
46,7
46,2
37,0
31,6
31,1
29,4
28,7
40,7
41,2
46,4
35,2
33,5
27,0
28,7
27,2
38,2
36,8
58,6
52,3
59,4
55,2
in aumento
stazionario
in diminuzione
11,8
11,1
10,5
14,6
18,9
12,0
11,1
16,4
9,4
13,8
7,1
10,8
7,7
9,8
49,0
47,7
45,1
54,8
50,3
64,8
64,2
57,4
60,6
52,1
39,4
41,2
38,8
38,3
39,2
41,2
44,4
30,6
30,7
23,1
24,7
26,1
30,0
34,1
53,5
48,0
53,4
51,9
in aumento
stazionario
in diminuzione
10,1
12,9
12,6
12,6
19,7
23,0
30,0
36,9
22,8
25,3
32,5
24,3
19,4
23,9
in aumento
stazionario
in diminuzione
74,9
69,0
69,5
75,2
71,4
69,4
62,0
56,6
67,7
66,1
54,7
63,8
65,7
62,8
15,0
18,1
17,9
12,2
8,9
7,6
7,9
6,5
9,4
8,6
12,9
11,9
14,9
13,3
6,1
2,2
4,6
6,7
4,0
1,8
3,6
3,5
0,7
2,9
2,0
3,1
1,3
1,3
74,8
82,1
81,7
81,5
87,5
88,0
83,1
86,4
92,9
86,3
79,6
82,6
84,8
83,7
19,1
15,7
13,7
11,8
8,5
10,2
13,3
10,1
6,4
10,7
18,5
14,3
13,9
15,0
(*) dal secondo trimestre 2011 l'orizzonte temporale della domanda è stato modificato da 6 a 3 mesi.
Fonte: Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto - CCIAA Treviso
Monitor Economia
23
COMMERCIO AL DETTAGLIO: Previsioni sulle vendite e gli ordini ai fornitori.
Confronto giudizi positivi, negativi e saldi in provincia di Treviso. Serie storica trimestrale anni 2009-2012
VENDITE
ORDINI FORNITORI
80,0
80,0
60,0
60,0
40,0
40,0
20,0
20,0
3,1
0,0
0,0
-20,0
-20,3
-40,0
-60,0
-80,0
-8,8
-15,8 -19,4
-9,1
-11,9
-25,1
-26,7
-20,0
-20,0
-40,0
-58,6
-68,2
I
-41,9
-43,5
-50,8
II
III
IV
I
2009
II
III
IV
I
2010
saldo
II
III
IV
I
2011
giudizi positivi
II
-23,7
-16,3
-33,5
-22,9
-16,0 -20,9 -13,2 -11,4 -13,5
-23,6
-31,4
-60,0
-80,0
III
2012
-64,3
I
II
III
IV
2009
giudizi negativi
I
II
III
IV
I
2010
saldo
II
III
IV
-51,9 -50,6
I
2011
giudizi positivi
II
-44,5
III
2012
giudizi negativi
Nota: le previsioni passano da 6 a 3 mesi succesivi a partire dal 2° trimestre 2011
Fonte: elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO E DEI CONSUMATORI
A LIVELLO NAZIONALE.
Indici destagionalizzati (Base 2005=100). Dicembre 2009 - Dicembre 2012
Dopo i lievissimi rialzi di ottobre e novembre, l’indicatore di
fiducia delle imprese del commercio al dettaglio scende a
dicembre a 77,8. In particolare, peggiorano i giudizi e le attese sulle vendite ed in lieve crescita sono giudicate le scorte
di magazzino.
Guardando alla disaggregazione per tipologia distributiva,
l’indicatore di fiducia registra un calo in entrambi i circuiti distributivi, grande distribuzione e distribuzione tradizionale.
Anche sul fronte dei consumatori non si colgono significative variazioni rispetto al terzo trimestre 2012.
Anzi, nonostante il lieve rialzo di dicembre, negli ultimi tre
mesi l’indice medio appare in ulteriore peggioramento2.
Fonte: Elab. Ufficio Studi CCIAA Treviso su dati Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto
L’Approfondimento completo, a cura dell’Area
Studi e Sviluppo Economico Territoriale, fa parte
della collana Congiuntura & Approfondimenti
è consultabile sul sito camerale all’indirizzo:
http://www.tv.camcom.it/docs/studi/
monitor_economia.htm_cvt.htm
(1) L’Istat conduce mensilmente l’Indagine sulla fiducia delle imprese del commercio al dettaglio nell’ambito d’un ampio schema d’inchieste congiunturali, armonizzato a livello europeo. L’indagine si
propone la raccolta e la diffusione tempestiva dei dati riguardanti i giudizi sull’andamento degli affari, sul livello delle scorte, sui prezzi d’acquisto del settore, nonché le tendenze (per i tre mesi successivi)
del volume degli ordini, del numero degli occupati, dei prezzi di vendita e del volume delle vendite. Mensilmente vengono elaborati, inoltre, gli indicatori del clima di fiducia del comparto sia nel suo
insieme, sia nelle due grandi disaggregazioni (distribuzione tradizionale e grande distribuzione).
(2) L’indagine congiunturale sul clima di fiducia dei consumatori viene svolta mensilmente dal 1982 nell’ambito di un progetto armonizzato dell'Unione su un campione rappresentativo della popolazione
adulta italiana di numerosità pari a circa 2000 unità. Le opinioni sono richieste nella forma di giudizi riguardanti il recente passato (i precedenti dodici mesi) oppure nella forma di attese sull’evoluzione futura a breve termine (nei successivi dodici mesi). In dettaglio l’indagine comprende domande mensili sui seguenti aspetti: giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia; attese sulla disoccupazione;
giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia; giudizi sul bilancio familiare; giudizi e attese sull’andamento dei prezzi; opportunità attuale e futura di risparmio; opportunità attuale e intenzioni
future di acquisto di beni durevoli. Per ogni domanda i risultati sono espressi in termini di frequenze relative delle singole modalità di risposta e di saldi, calcolati come differenza fra le frequenze percentuali
delle modalità favorevoli e di quelle sfavorevoli. Il clima di fiducia è un indicatore sintetico complessivo dei risultati dell’indagine ed è finalizzato a valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori italiani;
esso può essere disaggregato sia nei climi economico e personale, sia, alternativamente, nei climi presente e futuro. Tutti gli indicatori del clima di fiducia sono espressi come numeri indici destagionalizzati
in base 2005=100.
Monitor Economia
24
IL COMMERCIO ESTERO NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012
Michela Bianchin
PRINCIPALI RISULTATI DELLA PROVINCIA DI TREVISO
Nel recente comunicato di metà dicembre l’Istat ha reso
noto che nella media dei primi nove mesi del 2012 la dinamica tendenziale dell’export è positiva per tutte le ripartizioni italiane, anche se in progressiva decelerazione nel
corso dell’anno. Rispetto alla media nazionale (+3,5%), la
ripartizione nord-orientale registra una crescita più contenuta e pari al +1,1%, in particolare le esportazioni della
regione Veneto crescono nei primi nove mesi del 2012 del
+1,5%.
Treviso è l’unica provincia a contribuire in negativo al dato
medio regionale con una flessione tendenziale del -7,5%,
contro una crescita del +2,7% per Vicenza e del +3,9% per
Padova.
A questo risultato concorrono più fattori sia di natura congiunturale, ma anche di tipo strutturale.
Senz’altro influisce il generale rallentamento della domanda globale da più fonti registrato. Secondo i più recenti dati
diffusi dal WTO complessivamente le esportazioni mondiali
nei primi nove mesi del 2012 sono rimaste sostanzialmente
stabili rispetto allo stesso periodo del 2011 (-0,2%). Ma,
ove si guardi più in dettaglio alle diverse aree geografiche
si riscontra per l’area Ue27 una flessione del -5,6% contro
una crescita dell’export dei paesi extra Ue del +2,5%.
Oltre a ciò, si ricorda ancora una volta che la variazione negativa su base annua rilevata per la nostra provincia è senza
dubbio amplificata dal considerevole calo delle esportazioni di macchinari rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno, quando le vendite di questo settore conoscevano un
importante picco, soprattutto verso la Cina. Macchinari a
parte, infatti, l’export manifatturiero provinciale risulta subire un calo ben più contenuto rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno (-1,4%, invece che -7,4%), frutto peraltro di due andamenti contrapposti: le esportazioni verso i
paesi extra Ue crescono nel periodo del +6,2%, mentre
quelle in area Ue flettono del -4,7%.
Il calo della domanda ha un duplice riflesso sul fronte importazioni: non solo cala la richiesta di beni finali, ma si
contraggono anche i flussi di semilavorati in entrata per
la lavorazione finale. Non stupisce quindi che la flessione
dell’import provinciale risulti ancor più accentuata di quella
delle esportazioni: complessivamente nei primi nove mesi
del 2012 l’import di Treviso è calato del -12,3% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. La flessione risulta al di
sopra della media regionale (-9,1%), e ancor più di quella
nazionale (-6,0%), per quanto anch’esse in lieve peggioramento rispetto ai consuntivi di fine giugno. D’altra parte,
allargando gli orizzonti, si osserva che questa contrazione
dell’import accomuna tutta l’area Ue. Sempre secondo i
dati WTO, nei primi nove mesi del 2012 le importazioni dei
Paesi dell’Unione sono calate del -7,2% rispetto allo stesso
periodo del 2011, mentre l’import dei Paesi Extra Ue è cresciuto del +4,1%.
Il calo più che proporzionale dell’import rispetto all’export
mantiene il saldo commerciale su valori positivi sia a
livello provinciale che regionale (rispettivamente pari a
3.090 e 9.775 milioni di euro) ed un poco superiori a quelli
registrati nello stesso periodo del 2011.
L’ANALISI PER SETTORI
Le esportazioni di macchinari nei primi nove mesi del
2012 risultano del 29,2% inferiori ai valori registrati nello
stesso periodo del 2011, effetto combinato di una contrazione delle vendite del -8,4% in area UE e del -39,7% nei
mercati extra UE (nel solo mercato cinese le esportazioni
calano del -87%). Come già ricordato, però, il confronto avviene con un periodo in cui si è assistito ad un vero e proprio
picco dell’export di questo settore verso il mercato cinese,
probabilmente connesso all’acquisizione di particolari
commesse. Cina a parte, vi sono alcune performance verso
paesi extra Ue decisamente positive. Si osservi, in particolare, la crescita del +23,2% delle esportazioni verso gli Stati
Uniti e l’interessante incremento delle vendite nel mercato indonesiano. Quanto ai mercati europei, penalizzano il
risultato complessivo del periodo le flessioni delle vendite
in Regno Unito (-18,1%) e in Spagna (-21%), mentre si
registra un calo del tutto modesto nei primi due mercati di
riferimento europei: Francia (-2,1%) e Germania (-2,6%).
Oltre ai macchinari, contribuisce al calo complessivo dei
primi nove mesi dell’anno anche il settore delle calzature (terzo settore in provincia per valore delle esportazioni)
le cui vendite all’estero diminuiscono su base annua del
-11,0%, flessione peraltro tutta imputabile all’andamento
delle vendite in area Ue (-14,4%) ed in particolare nei mercati tedesco (-14,0%) e spagnolo (-19,6%), senza contare
il calo dei flussi in conto lavorazione verso il mercato rumeno (-22,1%) e quello ungherese (-39,6%). Continua a
crescere, al contrario, l’export fuori Unione (+5,5%), specie
verso gli Stati Uniti (+22,1%), la Russia (+30,4%) ed il
Giappone (39,2%). Infine, è senz’altro da non sottovalutare, anche se ancora nei piccoli numeri, l’aumento delle
esportazioni verso il mercato Cinese (+66,7%).
Anche gli altri settori del comparto Sistema Moda contabilizzano a fine settembre risultati negativi: le vendite di
prodotti tessili, abbigliamento e maglieria calano
complessivamente del -7,1% rispetto ai primi nove mesi
del 2011. Flessione a cui contribuisce maggiormente il settore tessile (-15,6%), mentre appare decisamente più lieve
il calo dell’abbigliamento (-3,8%) e le maglieria si porta
addirittura in terreno positivo (+1,4%). Va come sempre
precisato, tuttavia, che si tratta di risultati sicuramente
parziali: sfuggono infatti alle statistiche nazionali i flussi
di prodotti non più passanti per l’Italia in quanto realizzati
all’estero e destinati direttamente ai mercati esteri.
Anche per il settore della gomma-plastica si registra un
calo delle vendite all’estero rispetto ai primi nove mesi dello
scorso anno (-3,3%). Si mantiene anche negli ultimi mesi,
tuttavia, un andamento positivo delle esportazioni verso la
Germania, primo mercato di riferimento per questo settore,
così che l’incremento da inizio anno in questo mercato si
attesta al +8,9%.
Tra i settori che, invece, realizzano nel periodo un risultato
positivo, si segnala innanzitutto l’industria del mobile,
secondo settore per valore delle esportazioni provinciali. Le
vendite all’estero di mobili nei primi nove mesi del 2012
crescono del +3,6% su base annua. Questa crescita è imputabile in toto all’aumento dell’export nei mercati extra
UE (+21,3%) ed in particolare verso la Russia (+16,8%)
e gli Stati Uniti (+33,6%). Appaiono, inoltre, interessanti,
seppur ancora modesti nei volumi, gli incrementi delle
vendite verso il mercato cinese (+27%) e gli Emirati Arabi
Uniti (+44,6%). Il peso delle vendite fuori unione cresce di
oltre quattro punti percentuali rispetto a prima della crisi
attestandosi al 33,9% (era del 28,8% nello stesso periodo
del 2009) contro il 66,1% delle vendite intra UE (era del
71,8% nel 2009), ad indicare uno sforzo di diversificazione
dei mercati innescato dalla crisi che ha colpito più di altri
questo settore.
Positiva anche la performance della carpenteria metallica: le esportazioni del settore crescono del +8,4% rispetto ai primi nove mesi del 2011. L’aumento si registra tanto
in area Ue (+7,2%) che extra Ue (+12,5%). In ambito UE
è da segnalare l’aumento del +4,5% delle vendite verso la
Germania che, per quanto sotto al dato medio, conferma
la tenuta del primo mercato di riferimento per il settore. Al
di fuori dei paesi dell’Unione all’incremento su base annua
delle esportazioni di carpenteria metallica contribuiscono
in misura significativa gli aumenti delle vendite negli Stati
Uniti (+47%), e probabili commesse straordinarie in Algeria ed in Turkmenistan.
In crescita, su base annua, anche l’export di elettrodomestici (3,6%). Il dato complessivo è frutto di una sostanziale
tenuta delle vendite nei mercati intra unione (+0,3%) che
pesano per il 64,9% sul totale delle esportazioni del periodo (era del 76,7% nel 2009), e di un discreto incremento
nei mercati extra Ue (+10,5%), il cui peso passa dal 23,3%
dei primi nove mesi del 2009 ad oltre il 35% di quest’an-
Monitor Economia
25
no. Contribuiscono in particolare gli aumenti a due cifre
delle vendite negli Stati Uniti (+33%), in Nuova Zelanda
(+43,7%) ed in Sud Africa (+87,5%).
Infine, si segnala che continua la dinamica positiva dell’ex-
port di prodotti alimentari (+9,9%) e di bevande
(+10,8%) anche se con un trend più contenuto dello
stesso periodo dell’anno scorso. Per entrambe i settori, in
termini relativi, crescono maggiormente le esportazioni
verso i mercati extra europei (rispettivamente +10,8%
e +14,1%). In particolare per l’industria delle bevande il
peso delle vendite al di fuori dei mercati dell’unione raggiunge nel periodo il 33,1% contro il 26,7% del 2009.
TREVISO: COMMERCIO ESTERO PER VOCE MERCEOLOGICA. PRIMI 9 MESI 2012 (DATI PROVVISORI)
CONFRONTO CON I CORRISPONDENTI PERIODI DEL 2010 E 2011. DATI IN MIGLIAIA DI EURO
EXPORT
Cod.
A
B
C
D-V
Voce merceologica
Agricoltura e pesca
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti petroliferi raffinati
Prodotti alimentari (incl. tabacco)
Bevande
Filati e tessuti
Abbigliamento
Maglieria
Concia e lavorazioni pelli
Calzature
Gioielli
Occhialeria
Mobili
Legno
Carta e stampa
Prodotti chimici, farmaceutici, fibre sintetiche
Prodotti in gomma o plastica
Vetro e prodotti in vetro
Pietre tagliate, modellate e finite
Metallurgia
Carpenteria metallica
Elettronica, app. medicali e di misuraz. (escl. occhialeria)
Elettrodomestici
Altre apparecchiature elettriche
Macchinari
Mezzi di trasporto e componentistica
Altri prodotti dell'industria manifatturiera
Altri servizi
Totale Complessivo
2010
2011
19.437
4.907
414
259.869
203.510
262.785
524.491
104.850
80.912
709.755
120.943
47.401
972.543
85.981
122.104
106.598
267.382
45.821
9.630
126.960
403.535
126.738
498.210
315.365
1.264.308
203.333
301.636
36.326
7.225.744
18.366
4.325
228
305.688
245.218
295.696
522.779
92.679
83.335
756.097
112.109
51.026
1.031.787
92.031
133.773
113.824
311.840
53.592
7.554
158.222
446.143
108.483
501.739
351.502
1.742.926
209.932
310.733
51.852
8.113.479
2012 (rett.)
17.189
4.906
162
335.922
271.801
249.457
502.941
93.980
61.886
672.985
113.844
53.406
1.068.827
86.441
131.899
126.653
301.579
40.598
9.758
172.684
483.481
90.426
520.136
325.553
1.233.205
198.214
294.554
43.948
7.506.434
Var.%
12/11
Peso%
12/10
-6,4
13,4
-29,1
9,9
10,8
-15,6
-3,8
1,4
-25,7
-11,0
1,5
4,7
3,6
-6,1
-1,4
11,3
-3,3
-24,2
29,2
9,1
8,4
-16,6
3,7
-7,4
-29,2
-5,6
-5,2
-15,2
-7,5
-11,6
-0,0
-60,9
29,3
33,6
-5,1
-4,1
-10,4
-23,5
-5,2
-5,9
12,7
9,9
0,5
8,0
18,8
12,8
-11,4
1,3
36,0
19,8
-28,7
4,4
3,2
-2,5
-2,5
-2,3
21,0
3,9
2010
2012
0,3
0,1
0,0
3,6
2,8
3,6
7,3
1,5
1,1
9,8
1,7
0,7
13,5
1,2
1,7
1,5
3,7
0,6
0,1
1,8
5,6
1,8
6,9
4,4
17,5
2,8
4,2
0,5
100,0
0,2
0,1
0,0
4,5
3,6
3,3
6,7
1,3
0,8
9,0
1,5
0,7
14,2
1,2
1,8
1,7
4,0
0,5
0,1
2,3
6,4
1,2
6,9
4,3
16,4
2,6
3,9
0,6
100,0
IMPORT
Cod.
A
B
C
D-V
Voce merceologica
Agricoltura e pesca
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti petroliferi raffinati
Prodotti alimentari (incl. tabacco)
Bevande
Filati e tessuti
Abbigliamento
Maglieria
Concia e lavorazioni pelli
Calzature
Gioielli
Occhialeria
Mobili
Legno
Carta e stampa
Prodotti chimici, farmaceutici, fibre sintetiche
Prodotti in gomma o plastica
Vetro e prodotti in vetro
Pietre tagliate, modellate e finite
Metallurgia
Carpenteria metallica
Elettronica, app. medicali e di misuraz. (escl. occhialeria)
Elettrodomestici
Altre apparecchiature elettriche
Macchinari
Mezzi di trasporto e componentistica
Altri prodotti dell'industria manifatturiera
Altri servizi
Totale Complessivo
2010
2011
143.959
7.706
860
197.873
11.436
181.226
638.643
192.907
35.169
562.927
2.905
24.612
49.430
221.070
98.416
299.077
184.420
44.002
981
276.845
148.772
185.252
261.154
132.899
307.139
117.424
167.640
53.305
4.548.054
155.280
9.082
1.337
227.459
13.941
245.852
706.290
192.475
42.871
607.348
3.299
25.997
48.324
213.776
118.247
364.814
202.762
46.000
1.404
334.015
158.399
220.167
225.339
146.273
394.004
93.833
169.936
67.034
5.035.558
2012 (rett.)
162.270
8.167
1.912
208.665
14.056
197.060
621.541
195.974
33.595
531.140
2.859
22.062
45.680
195.987
105.592
323.302
186.658
38.853
882
295.539
169.423
136.080
260.320
115.166
264.683
78.030
142.446
58.213
4.416.155
Var.%
12/11
4,5
-10,1
43,0
-8,3
0,8
-19,8
-12,0
1,8
-21,6
-12,5
-13,4
-15,1
-5,5
-8,3
-10,7
-11,4
-7,9
-15,5
-37,2
-11,5
7,0
-38,2
15,5
-21,3
-32,8
-16,8
-16,2
-13,2
-12,3
Peso%
12/10
12,7
6,0
122,3
5,5
22,9
8,7
-2,7
1,6
-4,5
-5,6
-1,6
-10,4
-7,6
-11,3
7,3
8,1
1,2
-11,7
-10,2
6,8
13,9
-26,5
-0,3
-13,3
-13,8
-33,5
-15,0
9,2
-2,9
2010
3,2
0,2
0,0
4,4
0,3
4,0
14,0
4,2
0,8
12,4
0,1
0,5
1,1
4,9
2,2
6,6
4,1
1,0
0,0
6,1
3,3
4,1
5,7
2,9
6,8
2,6
3,7
1,2
100,0
Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT
L’Approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, fa parte della collana Congiuntura & Approfondimenti
sarà consultabile sul sito camerale all’indirizzo: http://www.tv.camcom.it/docs/studi/monitor_economia.htm_cvt.htm
2012
3,7
0,2
0,0
4,7
0,3
4,5
14,1
4,4
0,8
12,0
0,1
0,5
1,0
4,4
2,4
7,3
4,2
0,9
0,0
6,7
3,8
3,1
5,9
2,6
6,0
1,8
3,2
1,3
100,0
Treviso Glocal: Via Roma 4/D Palazzo Cristallo - Lancenigo di Villorba ITALY
Tel. +39 0422 911417 Fax +39 0422 911855 e-mail: [email protected]
Partita IVA: 03676710266
Treviso Glocal, società consortile a responsabilità
limitata, che ha nella Camera di Commercio il
socio di maggioranza, è la società di promozione
dell’internazionalizzazione di Treviso.
è stata fondata nel 2001 con la
è una società consortile partecipata
missione di presidiare i mercati favorevoli al made in
dalla Camera di Commercio di Treviso I.A.A., Unicredito
Treviso e di portarvi tutti i prodotti e tutte le imprese che
Italiano, Veneto Banca, Confartigianato della Marca
possono trarne vantaggi, comprese le pmi che da sole
Trevigiana, U.n.a.s.c.o.m., C.n.a. Treviso, Coldiretti Treviso.
non reggono un sistema continuo di relazioni su estero.
è oggi supporto professionale per le
realizza economie di scala: sul piano
aziende che sono in uscita verso il mercato, ma anche
professionale ha assemblato le migliori competenze prima
l'antenna capace di intercettare i segnali di sistema o di
disperse e ha aggiunto la forza di un obiettivo comune a
singoli operatori che provengono dall'estero.
tutti i settori merceologici e a tutti i tipi di aziende, grandi,
piccole, medie, artigiane, del turismo o del commercio,
della produzione agricola o della trasformazione
area
consulenza
gratuita
area
promozione

contrattualistica internazionale

note generali e settoriali sui mercati
internazionali

informazioni su appuntamenti
fieristici e promozionali
agroindustriale.
area
prima
informazione

informazioni sulla situazione e il
quadro congiunturale di un
Paese estero

informazioni circa le strutture di
assistenza presenti sul
territorio estero

pagamenti internazionali

trasporti internazionali

marketing internazionale

opportunità e rischio Paese

leggi di finanziamento per azioni
commerciali

agevolazioni internazionali

progetti di sviluppo consorzi e
raggruppamenti

ricerche fornitori o partners esteri

supporto commerciale per ricerca

informazioni su normativa doganale

traduzioni professionali e interpretariato

partecipazioni espositive

visite a fiere internazionali

missioni economiche e incontri B2B

workshop con operatori esteri
area
consulenza
a
pagamento
Mercati Esteri
27
GUIDA AI MERCATI ESTERI:
IL MESSICO
Daniela Brugnera
elettivi. Il sistema giudiziario si basa sul diritto continentale
europeo, ma è anche influenzato dalla teoria costituzionale
americana.
ografica
ne ge
Il Messico - Posizio
Bandiera del Messico
Il Messico confina a nord con gli USA, a sudest con il Belize e con il Guatemala; si affaccia a est sull’Oceano Atlantico (Golfo del Messico e Mare delle Antille) e a
ovest sull’Oceano Pacifico. Nell’altopiano centrale, chiuso
a sud da cime che superano i 5.000 metri, si uniscono la
Sierra Madre Occidentale e la Sierra Madre Orientale. Sono
isolate dal nucleo centrale le penisole della California (Baja
California) e dello Jucatan. Fra i numerosi fiumi del Paese il
più importante è il Rio Bravo, che traccia il confine con gli
Stati Uniti e sbocca nel Golfo del Messico. Divise tra Oceano
Atlantico e Pacifico si trovano varie isole le quali, tutte assieme, arrivano ad una superficie di 5.073 Kmq. Il Messico
è considerato dalla World Bank come un Paese dal reddito
medio-alto.
Il Messico è un Paese con una gran diversità climatica.
Esteso all’incirca da 15° a 33° di latitudine Nord, il Messico è tagliato a metà dal Tropico del Cancro e si colloca nel
dominio dei climi tropicali e subtropicali. Gli effetti della
latitudine sono però largamente modificati dall’altimetria e
dalla disposizione dei rilievi, inoltre, la presenza degli oceani ha una grande influenza nella formazione della mappa
climatica messicana. Le differenze termiche si fanno più accentuate soprattutto con il variare dell’altimetria, si distinguono, infatti, tre zone: le tierras calientes (terre calde), fino
ai 600-700 metri di altitudine, con temperatura media annua di oltre 22°C, qui si coltivano cacao, banana, canna da
zucchero e cotone; le tierras templadas (terre temperate),
fra i 600-700 metri e i 1600-1700 metri, con temperatura
media annua di 15-22°C, dove si semina canna da zucchero, ma soprattutto caffè, accanto a mais e fagioli; le tierras
frias (terre fredde), al di sopra dei 1700 metri, dove la temperatura media annua è inferiore ai 15°C e sono frequenti
le gelate, qui dominano il mais e il grano, mentre l’orzo e
la patata si incontrano fino ai 3200 metri. Al di sopra di
una zona di foreste e di pascoli che può raggiungere i 4000
metri, si trovano, poi, le tierras heladas (terre gelate): il limite delle nevi permanenti è sui 4700-4800 metri. La parte
tropicale è investita d’estate da aria umida proveniente dal
Golfo del Messico, con abbondanti piogge da fine maggiogiugno fino a settembre-ottobre. Spesso all’inizio e verso la
metà di questo periodo si formano cicloni disastrosi. La costa pacifica è raggiunta, sempre d’estate, da venti periodici
di tipo monsonico, che innescano abbondanti precipitazioni, ad esclusione delle zone a nord del Tropico del Cancro.
Nelle pianure e nei bacini riparati (Sonora, Sinaloa, Bassa
California), la quantità di precipitazioni è assai modesta e
irregolarmente distribuita. I cicloni (chubascos) che colpiscono le coste meridionali e occidentali sono solitamente
meno violenti dei cicloni atlantici. In inverno, il versante
del Golfo del Messico può essere raggiunto da venti settentrionali, freddi e secchi (nortes), che provocano gelate in
pianura e periodi di siccità. La zona pacifica, protetta dagli
alisei umidi e dai nortes, è in genere arida; solo la regione
di Tijuana, nella Bassa California settentrionale, ha piogge
invernali di tipo mediterraneo.
Colonia spagnola dal XVI secolo, il Messico divenne indipendente nel 1821. Il suo territorio, molto più vasto di quello attuale, comprendeva allora anche alcune terre cedute
poi agli USA. Dal punto di vista politico, il Messico
è una Repubblica Federale di tipo Presidenziale
formata da 31 stati e da un Distretto federale che
coincide con la capitale. Il Presidente della Repubblica è
eletto a suffragio universale per 6 anni e non è rieleggibile,
egli è anche il Capo del Governo ed esercita il potere esecutivo; il potere legislativo spetta al Congresso, composto dal
Senato e dalla Camera dei deputati. Tutti gli Stati e il distretto Federale sono dotati di un Governatore e un’Assemblea
La Bandiera messicana venne introdotta per la prima volta
nel 1821 come un semplice tricolore verde, bianco e rosso.
Due anni dopo venne aggiunto al centro della striscia bianca lo stemma del Messico, che rappresenta la fondazione,
nel 1325, della capitale Azteca di Tenochtitlan (sul territorio
attualmente occupato dall’attuale capitale Città del Messico). Secondo la Bandera Trigarante de Mexico che avrebbe
ispirato l’attuale bandiera messicana, i colori rappresentano, in ordine, l’indipendenza, la religione e l’unione fra gli
stati messicani, tuttavia altre interpretazioni legate alla secolarizzazione del Paese operata da Benito Juarez, vedono il
verde come simbolo della speranza, il bianco dell’unità e il
rosso del sangue degli eroi della patria.
Lo stemma del Messico
Lo stemma del Messico ha rappresentato da sempre un
importante simbolo sia della politica sia della cultura del
Paese. Esso raffigura un’aquila reale appoggiata con una
zampa su un cactus del genere Opuntia, mentre con l’altra
zampa stringe un serpente della specie crotalo che si contorce e che viene trattenuto con il becco. Questa raffigurazione simboleggerebbe la vittoria del bene sul male, inoltre
gli abitanti originari di Tenochtitlan le associano significati
religiosi.
Mercati Esteri
spagnoli. Nel 1810 ottennero l’indipendenza e in seguito
si svilupparono diverse attività sotto il dispotismo di Diaz.
Con la caduta del dittatore iniziarono guerre e carestie, solo
più tardi si avviò una ripresa economica.
Città del Messico
Città del Messico si estende su un altopiano del Messico
centrale a circa 2.300 metri di altitudine nel Districo Federal
ed è la capitale del Paese, nonché il suo principale centro.
Popolata da quasi 20.000.000 di abitanti è, inoltre,
una delle più grandi metropoli del mondo, dove
si concentrano le attività economiche, politiche e
culturali. Malgrado questo, la lingua parlata è quasi esclusivamente lo spagnolo e l’inglese, poco diffuso, è riservato
alle relazioni commerciali. La città gode di un clima che la
rende visitabile in qualunque periodo dell’anno, tuttavia è
necessario tener presente che è molto caotica e trafficata.
Di antichissima fondazione, già dal 10.000 a.C. la città
era popolata da gente dedita alla caccia che viveva in villaggi primitivi, tutti concentrati intorno al Lago Texcoco;
a imporsi su questi arrivarono gli Aztechi, che fondarono
Tenochtitlan, in seguito rasa al suolo e ricostruita dagli
Dati di base1
Valori
Superficie
1.964.375 Kmq
Popolazione
112.336.538 ca
Densità della popolazione
57 ab./kmq
Lingua ufficiale
Spagnolo (ufficiale),
lingue Amerinde
Religione
Cattolica (90,4%),
protestante (3,8%)
Unità monetaria
Pesos messicano (MXN) 2
Forma istituzionale
Repubblica federale
presidenziale
Capitale
Città del Messico
Clima
Variabile a seconda
della latitudine
Fuso orario
- 7 ore rispetto all’Italia
Organizzazioni di
appartenenza
APEC, EBRD, NAFTA, OAS,
OCDE, ONU
1
Dove non diversamente specificato, le fonti informative dei
dati qui esposti sono: www.globus.camcom.it, www.ice.gov.it
e www.worldbank.org
2
Il tasso di cambio al 03/12/2012 è il seguente:
1 € = 16.8477 MXN e 1 MXN = 0.0593 €;
1 USD = 12.9165 MXN e 1 MXN = 0.0774 USD.
Nell’ambito del Nuovo Mondo il Messico è un Paese di antichissimo popolamento; l’attuale popolazione messicana
deriva da varie stratificazioni, la più importante si verificò a
seguito della colonizzazione spagnola: il risultato fu la formazione dei mestizos o meticci, che rappresentano circa il
64% della popolazione. I Creoli, Bianchi nati nel Paese, formano insieme ai Bianchi ‘puri’ il 15%. Gli Amerindi o Indios,
di origine soprattutto azteca, sono pari al 18%: presenti in
tutto il Messico, essi conservano i generi di vita tradizionali, ma in posizione di inferiorità rispetto agli altri gruppi,
malgrado la Ley indígena li tuteli. Non mancano comunità
europee e asiatiche di differenti nazionalità. Alla data del
primo censimento (1895), i Messicani erano 12.632.000,
oggi superano i 112 milioni. Nel corso del 20° secolo,
dunque, la popolazione è aumentata di circa otto
volte.
Piramide Azteca
Il rapido incremento si vede a partire dagli anni ‘40, grazie al
miglioramento della dieta alimentare, delle condizioni economiche e delle pratiche igienico-sanitarie: il tasso di mortalità (4,8‰ rispetto al 16,7‰ dell’immediato dopoguerra), compresa quella infantile (18,8‰), è costantemente
sceso. La natalità, invece, è calata solo negli ultimi due decenni (19,7‰ rispetto al 29‰ del periodo 1985-90), per
cui l’eccedenza è stata a lungo elevata. Il valore medio di
densità non è significativo, in quanto esistono aree in cui la
densità è bassissima, ad esempio in Bassa California Meridionale (7 ab./Kmq), Sonora e Chihuahua (13 ab./Kmq), e
aree in cui la densità è altissima, come i 656 ab./Kmq dello
Stato di Messico e di 66 di quello di Michoacán.
A partire dagli anni ‘50 sono state avviate numerose e incisive campagne governative per ovviare
al dilagante analfabetismo, i ripetuti sforzi in questa direzione hanno portato ottimi risultati, tanto
che il grado di alfabetizzazione della popolazione
adulta ha attualmente superato l’86%.
L’istruzione primaria è gratuita e obbligatoria per i bambini
dai 6 ai 14 anni di età.
L’economia messicana ha iniziato un processo di trasfor-
28
Principali indicatori socio-politici
Valori
Tasso di crescita della popolazione (in %)
1,086
Popolazione urbana (in % della popolazione totale)
78
Tasso di natalità (in ‰)
19,7
Tasso di mortalità generale (in ‰)
4,8
Tasso di mortalità infantile (per 1000 bambini nati
vivi)
18,8
Speranza di vita alla nascita (in anni)
76,66
Tasso di alfabetizzazione
86,1
Tasso di disoccupazione
10
mazione a partire dagli anni ‘80, con l’avvio della liberalizzazione economica e l’adesione al NAFTA. Tali cambiamenti hanno prodotto risultati soprattutto nella crescita e
composizione del PIL e in termini di diversificazione delle
esportazioni. Dal punto di vista economico, il Messico
ha un altissimo tasso di crescita, tanto che rientra
tra i primi cinque paesi emergenti con maggiori
potenzialità, fa parte delle prime 20 economie del
mondo ed è la seconda dell’America Latina. A conferma di tutto questo, secondo una ricerca della
PwC denominata “The World in 2050”, il Messico
rappresenterà per quell’anno la sesta economia a
livello globale.
Dopo l’andamento decrescente del PIL del 2009, il Paese,
grazie anche alla ripresa degli USA, ha registrato un notevole miglioramento già dal 2010 (+5,5%), per poi crescere
ulteriormente nel 2011 (+3,9%), malgrado l’aumento dei
prezzi delle materie prime e degli alimenti. La crescita più
importante ha riguardato il settore primario, mentre il secondario ha registrato aumenti più modesti; tra le migliori
performance spiccano i settori delle costruzioni, l’elettricità
e l’industria manifatturiera, mentre di segno opposto è stato l’andamento dell’industria mineraria. Il settore terziario
ha registrato una crescita notevole, soprattutto nel commercio, nell’informazione e nei media, nei servizi finanziari e assicurativi, nei trasporti e nella logistica, nei servizi
immobiliari, professionali, scientifici e tecnici. Tuttavia il
settore è dominato dal turismo, che contribuisce
alla formazione del PIL per il 9% circa. Il numero di
turisti stranieri entrati in Messico nel 2011 è stato
di quasi 23 milioni, il 2% in più rispetto all’anno
precedente. Le attività economiche sono concentrate a
Città del Messico, dove si produce più del 20% del PIL. Per
quanto riguarda le infrastrutture, la rete stradale percorre
356,945 km, di cui 48.319 km di vie federali (circa 7.000
km di tratto autostradale); la rete ferroviaria si estende per
circa 26.655 km. I principali scali marittimi sono Veracruz e
Tampico, sul Golfo del Messico, Guadalajara, Monterrey e
Cancun. Nel 2007 è stato avviato il Programma Nazionale
Infrastrutture 2007-2012, per un investimento complessivo
di circa 144 miliardi di Euro che ha portato all’ammodernamento di molte vie stradali, allo sviluppo del corridoio
intermodale Lázaro-Cárdenas-Veracruz che collega il Pacifico al Golfo del Messico, nonché opere di miglioramento dei
porti di Lázaro-Cárdenas, Altamira e Veracruz.
Mercati Esteri
29
Per quanto riguarda l’inflazione, nel 2011 ha raggiunto il
3,82%, tuttavia la tendenza è quella al ribasso, grazie agli
effetti del cambiamento tributario del 2010 che ha portato
un rallentamento nella crescita delle tariffe, dei servizi e ha
eliminato le pressioni sui costi di lavoro.
Il 2012 é un anno di elezioni presidenziali. Pertanto, le
aspettative di grandi riforme economiche e politiche da
avviare nei prossimi mesi sono piuttosto modeste. Il nuovo
presidente, eletto nel mese di luglio 2012, dovrà contare
su una solida maggioranza al congresso per potere avviare
con successo le riforme del mercato del lavoro, del settore
energia, del fisco e dell’istruzione.
Attualmente la politica commerciale del governo messicano si basa su cinque punti strategici:
•il miglioramento dei numerosi accordi commerciali già
esistenti
•la convergenza dei trattati
•il consolidamento del sistema multilaterale del commercio
•la negoziazione di nuovi accordi
•la diversificazione degli interessi commerciali.
Questo perché, secondo vari studi condotti da esperti analisti economici, il Paese non è ancora in grado di trasformare
adeguatamente in vantaggi competitivi i propri vantaggi
comparativi, solo per citarne alcuni, la sua posizione
di frontiera con gli USA, le numerose risorse petrolifere e minerarie, la presenza di manodopera
giovane e qualificata, un patrimonio turistico e
culturale unico.
Principali indicatori economici
Valori
PIL nominale (bn US$)
1.155
PIL pro capite in €
10.848
Variazione % PIL reale
3,9
Tasso di inflazione
3,82
Debito pubblico (% PIL)
35,4
Export merci (mld €)
251,23
Composizione del PIL in %
• Settore primario
• Settore secondario
• Settore terziario
252,00
4,3
32,9
62,8
Rischio Paese
Cat. OCSE 3/7
Un fattore che ha contribuito a una crescita così rapida del Messico è la sua propensione all’apertura
verso l’estero, tanto da essere il Paese più internazionalizzato dell’America Latina, di cui rappresenta il 35% delle esportazioni e il 40% delle importazioni. Questo cammino è iniziato con l’entrata nel 1986
nel GATT-WTO, poi, negli ultimi due decenni, il Messico ha
spinto per una politica di pieno inserimento nell’economia
mondiale e di crescente liberalizzazione degli scambi. Questa scelta lo ha portato ad essere l’unico Paese al mondo
che ha sottoscritto accordi preferenziali TLC con le tre principali economie mondiali: con gli USA attraverso il NAFTA
(1994), con l’UE attraverso il TLCUEM (2000) e con il Giap-
Grafico1 - Principali paesi clienti e fornitori del Messico
Paesi Clienti
pone (2005), nonché con circa altri 40 paesi. Nel 2011, il
Messico ha esportato beni e servizi per un valore superiore
a 251 miliardi di Euro e importato per un valore pari a 252
miliardi. I principali prodotti importati sono: beni intermedi (75,2%), beni di consumo (14,8%), prodotti petroliferi
(12,2%) e beni capitali (9,9%). Dall’altro lato, i principali
prodotti esportati sono: prodotti manifatturieri (79,7%),
prodotti petroliferi (16,1%) e prodotti agricoli (3%). Si segnala che poco meno dell’80% delle esportazioni e poco
più del 53% delle importazioni si realizzano con gli USA. I
principali partner commerciali sono illustrati nel grafico 1.
I grafici mostrano come l’Italia sia il secondo fornitore europeo del Messico, dopo la Germania e
davanti a Spagna, Francia e Olanda ed il nono partner commerciale del Messico a livello mondiale.
La bilancia commerciale Italia–Messico risulta essere in
attivo per il nostro Paese. Il Messico è un grande acquirente
di tecnologie Made in Italy, tanto che, nel 2011, le imprese italiane hanno esportato in Messico beni e servizi per
circa 3,23 miliardi di Euro (+ 26,4%). Si sottolinea anche
una forte espansione delle esportazioni messicane verso
l’Italia (+60,1%). I principali prodotti importati dall’Italia sono: beni intermedi e strumentali, quali macchinari e
apparecchiature (22,3%), coke e prodotti derivanti dalla
raffinazione del petrolio (18,8%), prodotti della metallurgia (12,4%), autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (7,5%).
Invece, i principali prodotti esportati verso l’Italia sono:
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (25,9%), prodotti chimici (18,8%), prodotti delle miniere e delle cave (10,3%),
prodotti della metallurgia (8,1%).
Per quanto riguarda gli IDE, in base ai dati del censimento messicano, le imprese italiane operanti
nel Paese sono circa 1400. Oltre ai grandi investimenti
diretti realizzati negli ultimi anni dai gruppi italiani in Messico (solo per citarne alcuni: Fiat-Chrysler, Pirelli, Ferrero,
Enel), che generano interessanti flussi commerciali diretti
al nostro Paese, esistono piccole-medie imprese che investono i loro capitali soprattutto nella Riviera Maya: grazie
a questi contributi, le localitá di Playa del Carmen e Tulum
sono diventate destinazioni turistiche di rilievo mondiale.
Dal punto di vista della localizzazione geografica, gli investimenti diretti italiani sono presenti nella parte settentrio-
Paesi fornitori
nale e nella parte centrale del Paese. Si segnala la concentrazione della presenza italiana a Città del Messico, nella
zona industriale di Querétaro, nel distretto calzaturiero di
Leon, nello Stato di Guanajuato, dove sono insediate circa
un centinaio di imprese specializzate e, infine, a Monterrey.
Il settore bancario italiano non é presente in Messico. Tra i
settori che si ritengono strategici per rafforzare la presenza
italiana si indicano: l’automobile, le macchine agricole e i
macchinari per la trasformazione alimentare, l’aerospaziale,
l’ambiente, i macchinari per le costruzioni e per l’industria
mineraria, l’imballaggio, le attrezzature e i macchinari per
gli alberghi, i ristoranti e i parchi tematici, il settore sanitario. Ma l’interesse delle nostre aziende dovrebbe
focalizzarsi soprattutto sul nostro Made in Italy,
poiché una parte della società messicana, numericamente limitata ma con un potere d’acquisto
importante, esprime una domanda crescente dei
nostri tipici beni di consumo. Basti pensare che il 5%
della popolazione messicana acquista più del 50% dei
prodotti di lusso dell’America Latina: il mercato dei beni di
consumo di lusso e dei prodotti alimentari di alta qualità
riscontra sempre maggior interesse da parte di una classe
sociale ad alto reddito, che è sempre più alla ricerca delle
novità e della qualità dei prodotti offerti. Questo è dimostrato dalla crescita vertiginosa della grande distribuzione,
dalla continua apertura di nuovi centri commerciali e di
boutique del lusso, che sono particolarmente interessate
al settore moda, arredo e alimentare, vale a dire le nostre
punte di diamante. Quindi, le nostre imprese dovrebbero
sfruttare questo enorme potenziale e beneficiare anche
delle attività promozionali create ad hoc (il Programma
Straordinario Made in Italy, per citarne uno) dal nostro Ministero per lo Sviluppo Economico per incrementare la presenza in loco, al fine di mettere in campo il valore aggiunto
delle nostre aziende e delle nostre produzioni e contrastare
le azioni e gli investimenti della Germania, nostro principale concorrente in Messico. Le opportunità da cogliere sono
molte e sono limitatamente rischiose, visto che si parla di
un Paese con un’economia stabile e in continua crescita,
con un sistema finanziario solido e con numerosi accordi
commerciali che portano ad una sempre maggior apertura
verso l’esterno e alla creazione di un clima favorevole agli
investimenti esteri.
Legislazione
30
IL PROGETTO DI qUALITà “ATECO.INFOCAMERE.IT”
Andrea Manganiello
Nell’ambito dell’attività dell’Ufficio Registro imprese, la
presentazione delle pratiche relative alla denuncia dell’attività economica da parte delle imprese rappresenta da tempo una criticità data la complessità delle norme nazionali e
regionali che disciplinano le svariate attività esercitabili e le
stringenti prescrizioni dettate dal Ministero dello Sviluppo
economico che, tra l’altro, dispongono quanto segue:
- la descrizione dell’attività, per essere completa, deve comprendere il tipo di attività (ad
esempio produzione, manutenzione, riparazione, installazione, noleggio, commercio al minuto, commercio
all’ingrosso, ecc.) e le categorie dei prodotti e dei servizi
trattati (alimentari, mobili, ecc.);
- non sono ammesse espressioni generiche (ad esempio
se un soggetto denuncia l’inizio attività di “commercio
al dettaglio di abbigliamento” dovrà specificare detta
attività e non denunciare “commercio al dettaglio di
generi non alimentari);
- vanno indicate le attività effettivamente esercitate
(es. produzione di ……, commercio al dettaglio di
………, installazione di ……… ).
Allo scopo di fornire al sistema economico e, in particolare,
agli intermediari che si occupano della trasmissione telematica delle pratiche, uno strumento di indirizzo che consenta peraltro di ridurre l’irregolarità delle pratiche presentate, è stato realizzato un progetto volto alla realizzazione
di un sistema integrato di informazioni che consente, da
un lato, un'informazione precisa sul tipo di adempimento
amministrativo eventualmente connesso all'esercizio di
un'attività economica, e dall'altro di proporre all'utente
una descrizione "standardizzata" dell'attività esercitata.
Il risultato del progetto consiste in un sito liberamente
consultabile nel web alla seguente URL: http://ateco.
infocamere.it/ateq/home.action.
Il software consente alle imprese ed ai professionisti intermediari coinvolti nella presentazione delle
denunce inerenti le denunce di attivazione al Registro
imprese ed al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.):
- di ricercare uno o più codici ATECO - ISTAT 2007,
associati alle attività esercitate, che l'impresa intende
dichiarare al Registro delle Imprese/R.E.A.
- di individuare, in base ai codici individuati, una descrizione attività basata sulle declaratorie, le note di inclusione dei codici, le norme associate, i requisiti richiesti
all'impresa e i documenti (abilitazioni, autorizzazioni,
licenze, Segnalazioni certificate d’inizio attività) che
devono essere presentati, per effettuare correttamente
le denunce al Registro.
ELENCO ATTIVITà
Questo servizio permette di ricercare la propria attività selezionando, attraverso un menù di navigazione a più livelli,
il codice ATECO appropriato. La scelta deve essere effettuata analizzando le varie informazioni presenti (declaratoria,
note di inclusione, esclusione, sezione). E' possibile individuare l'attività con una ricerca per parola (anche parte di
parola), limitata al contenuto delle declaratorie e delle note
di inclusione.
Una volta individuato il codice ATECO si passa alla effettiva
descrizione dell’attività, che si compone di una parte obbligatoria (campo informatico in cui va inserita la attività
contenuta nella declaratoria o delle note di inclusione) e
di una parte facoltativa (campo informatico “ulteriori
dettagli” nel quale vanno inserite eventuali descrizioni aggiuntive che possano qualificare meglio l’effettiva attività
svolta).
Nella sezione “Vai alle norme associate” nella quale è
possibile individuare la norma nazionale e, per la Regione Veneto, anche regionale associata al codice ATECO e si
descrive la documentazione che la Camera di Commercio
verificherà al momento dell'istruttoria.
RICERCA ATTIVITà
Con questa funzione è possibile ricercare la propria attività economica, , individuandola tra quelle che l’ISTAT
ha classificato secondo lo standard ATECO, digitando una
frase che esprime in forma libera l'attività dell’impresa. Il
sistema ne analizza il significato e poi lo ricerca nei contenuti delle classificazioni ATECO delle attività, proponendo i
codici ATECO appropriati.
Dopo aver individuato il codice ATECO sarà possibile utilizzare le funzioni ''Vai a descrizione attività'' e ''Vai alle
norme associate'' con le stesse modalità presenti nel menù
elenco attività.
Per individuare l'attività con maggiore probabilità, InfoCamere consiglia di comporre la frase con uno dei seguenti
criteri:
- una frase compiuta contenente:
- cosa faccio (nel senso produco, vendo, progetto, coltivo
ecc.)
- il prodotto o il servizio di interesse (bulloni, cereali, pubblicità, assicurazioni, ecc.)
- un mestiere (elettricista, antiquario, ecc.)
- un esercizio ben identificabile (pizzeria, pasticceria, ecc.)
COSTRUZIONE DELLA DESCRIZIONE
ATTIVITà
Individuato il codice di interesse tramite l'utilizzo della
Sezione “Ricerca Attività” o della Sezione “Elenco Attività”
e dopo averlo selezionato, il software rende possibile l'accesso alla funzione di costruzione della descrizione attività.
La declaratoria del codice ed ogni sua nota di inclusione
risulta opzionabile separatamente, in modo da selezionare
le componenti che meglio rappresentano l’attività di interesse.
Le componenti selezionate sono riportate automaticamente nell'area "Descrizione attività", nel
cui ambito sarà possibile eliminare le parti del testo afferenti a sotto-attività non di interesse, prestando tuttavia
particolare attenzione nel non eliminare le caratteristiche
peculiari del codice che consentono di mantenere un collegamento certo e inequivocabile tra il codice scelto e la
descrizione attività che si va a costruire.
È possibile aggiungere ulteriore testo nell'ambito dell'area
"Nota Aggiuntiva", prevista appositamente per consentire
all'utente di fornire ulteriori specifiche e connesse all’attività individuata che ritiene opportuno fornire sulla attività
da descrivere.
SEZIONE NORMATIVA ASSOCIATA
ALL’ATTIVITà
Questo servizio contiene una base informativa, definita
dalle Camere di Commercio, che indica le normative
associate a ogni attività. Le attività indicate sono
tutte e solo quelle che possono essere iscritte
nel REA / Registro Imprese, classificate secondo
lo standard ATECO. Questa banca dati inoltre contiene
le informazioni riguardanti la documentazione richiesta
dalla Camera di Commercio, in sede di istruttoria, relativa
alla denuncia di variazione attività. Ad ogni norma viene
quindi associata l’informazione riguardante i documenti
che la Camera richiederà in fase istruttoria. Le norme di
riferimento sono normalmente quelle nazionali e quindi
valide in tutte le Camere di Commercio; per ogni codice
ATECO vengono inoltre indicate anche le eventuali norme
regionali, per cui sarà necessario selezionare la regione di
interesse per poter ottenere le informazioni complete. Nel
ricordare che il servizio è attualmente in fase di sperimentazione, si rimanda al video dimostrativo (http://ateco.
infocamere.it/ateq/video_ateco_1.htm) ed alla
Guida on line che illustra analiticamente il funzionamento
del software, reperibile dalla home page del sito.
Legislazione
31
AFFITTO D’AZIENDA E CESSAZIONE DELL’ATTIVITà ECONOMICA
Andrea Manganiello
COME DENUNCIARE L’EVENTO AI FINI DELL’AGGIORNAMENTO
DELLA POSIZIONE AL REGISTRO IMPRESE
L’affitto d’azienda, disciplinato dall’art. 2562 del codice civile con rinvio alle disposizioni previste dall’art. 2561 cod.
civ. per l’usufrutto di azienda, è un contratto con il quale
l'imprenditore concede una delle sue aziende, o la sua unica azienda, in gestione ad altro imprenditore, verso il pagamento di un canone, in modo da non aver più (per un periodo di tempo contrattualmente determinato) la disponibilità
del complesso dei beni organizzati ai fini della produzione.
L’affitto può riguardare l’intera azienda, più aziende possedute dallo stesso imprenditore o un solo ramo d’attività.
Come accennato, l’affittuario corrisponde un canone, precedentemente pattuito, conservando la destinazione economica e la struttura organizzativa dell’azienda, assumendosi
l’obbligo di esercitare la medesima attività del concedente.
L’oggetto del contratto d’affitto è l’azienda, considerata
come il complesso dei beni mobili e immobili, materiali e
immateriali concessi in godimento, in quanto organizzati
unitariamente per la produzione di beni e servizi.
Ai sensi dell’art. 2556 cod. civ. il contratto va provato per
iscritto, anche come scrittura privata e depositato entro 30
giorni al Registro delle imprese, a cura del notaio rogante
o autenticante l’atto, corredato da un inventario iniziale redatto dalle parti per quantità e valori da cui risultano i beni
dati in affitto. È frequente la richiesta degli operatori
economici all’Ufficio del Registro delle imprese sul
comportamento da seguire nel caso di affitto di azienda e
conseguente modificazione dell’attività economica a suo
tempo denunciata: si tratta di cessazione dell’attività, con conseguente inserimento nella posizione
camerale dello stato di “inattività”, o l’impresa
deve continuare a risultare attiva con la descrizione “affitto di azienda”?
La questione va affrontata, oltre che sul versante della pubblicità legale, anche con riguardo agli aspetti fiscali e previdenziali ed alla diversa natura giuridica dell’imprenditore
(persona fisica o società).
Per quanto concerne le imprese individuali, si rileva che ai
fini delle imposte sui redditi, l’art. 67, comma 1, lettere h
del D.P.R. 917/86, stabilisce che “l’affitto e la concessione in
usufrutto dell’unica azienda da parte dell’imprenditore non
si considerano fatti nell’esercizio dell’impresa, ma in caso di
successiva vendita totale o parziale le plusvalenze realizzate
concorrono a formare il reddito complessivo come redditi
diversi”. Con la Risoluzione n. 374 del 28/11/2002, l’Agenzia delle Entrate ha a suo tempo affermato che, nonostante
il concedente conservi la proprietà dell’azienda, la qualifica
di imprenditore spetta esclusivamente all’affittuario che si
fa carico di organizzare il complesso dei beni ai fini
della produzione e dello scambio; lo status di impren-
ditore, di conseguenza, viene meno in capo al concedente
per l’intera durata del contratto di affitto, salva l’ipotesi in
cui lo stesso sia titolare di un’altra azienda e prosegua così
un’attività di impresa.
Ciò premesso, al fine di definire il regime di imposizione dei
corrispettivi percepiti per l’affitto d’azienda, dunque, risulta necessario distinguere l’ipotesi in cui il locatore
sia una società o un imprenditore individuale, che
affitta un ramo d’azienda o una fra le più aziende possedute, e il caso in cui sia un imprenditore
individuale che affitta l’unica azienda posseduta:
nella prima fattispecie, il locatore mantiene la qualifica di
imprenditore, nella seconda invece la perde.
Alla luce di quanto sopra descritto, nel caso di società che
affitta la sua unica azienda, i canoni di affitto di competenza nel singolo periodo di imposta concorreranno alla
formazione del reddito di impresa.
Quanto all’aspetto previdenziale, l'INPS con Messaggio del
10/6/2010, n. 15352, nel riepilogare la disciplina fiscale
sopra riassunta, ha chiarito che nel caso di imprenditore
individuale non si configurano, in capo al concedente, gli
estremi per l’iscrizione alla gestione esercenti attività commerciali. Diversamente, ove il cedente dell’intera azienda sia
una società, i canoni di affitto partecipano alla formazione
del reddito d’impresa, pertanto, ricorrendone i presupposti,
i relativi soci potranno restare soggetti ad imposizione previdenziale. Allo stesso modo, ove - indifferentemente - un
imprenditore individuale o una società cedano in affitto
soltanto una parte dell’azienda medesima, o una delle attività condotte, permarrà l’obbligo di iscrizione alla gestione
commercianti e nell’imponibile contributivo rientreranno
anche i canoni derivanti dall’affitto del ramo d’azienda, che
saranno configurabili come redditi di impresa.
Di diverso tenore è il caso in cui un’impresa, proprietaria di
uno o più immobili, dichiari ed eserciti l’attività di “affitto
L’affitto d’azienda è un
contratto con il quale l'imprenditore concede una delle sue
aziende in gestione.
di immobili propri” (locazione immobiliare di beni propri)
e dizioni similari. Tale attività, sia che consegua ad una precedente e diversa attività commerciale svolta nei locali in
questione, sia che venga intrapresa ex novo da soggetti mai
iscritti alla gestione commercianti, rientra a pieno titolo nel
settore terziario, ai sensi della legge n. 88/89, trattandosi di
un’attività di servizi dotata di autonoma caratterizzazione,
quindi soggetta ad obbligo contributivo.
In conclusione, quanto alla denuncia al Registro imprese
e/o al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.):
- nel caso di società: andrà presentata denuncia di modificazione dell’attività economica con modello S5/
variazione di attività concernente l’esercizio dell’attività
esclusiva di “affitto di azienda” (Codice Ateco 68.20.02);
- nel caso di impresa individuale che affitta la sua unica
azienda, invece, si dovrà procedere in alternativa alla
cancellazione dal Registro delle imprese (con contestuale dichiarazione di cessazione ai fini IVA ex art. 35, D.P.R.
633/72) o quanto meno alla modificazione concernente
la cessazione totale dell’attività economica (con variazione dell’attività ai fini IVA, denunciando il codice attività sopra indicato).
Relativamente alla “data in cui la modifica si è verificata”,
andrà riportata la data di decorrenza indicata nel contratto
d’affitto di azienda, che non necessariamente coincide con
la data di sottoscrizione.
La qualifica di imprenditore spetta esclusivamente all’affittuario.
Regolazione Mercato
32
DISPOSIZIONI REGIONALI IN MATERIA DI ATTIVITà
DI ESTETISTA, ACCONCIATORE E TINTOLAVANDERIA
Andrea Manganiello
Dal 28 luglio 2012 è entrata in vigore la legge regionale
n. 24/2012 con la quale sono state dettate una serie di
disposizioni in materia di esercizio delle attività di estetista, acconciatore e tintolavanderia, volte a semplificare l'
esercizio delle suddette attività e successivamente confermate su base nazionale con le novità introdotte in materia
dal recente D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147, entrato in vigore
il 14 settembre 2012. La Giunta della Regione Veneto, ai
fini di un'omogenea applicazione delle nuove disposizioni
ha emanato in data 29.10.2012 una nota informativa che
illustra le principali novità introdotte, riportando alcune
precisazioni in merito.
ATTIVITà DI ESTETISTA
L'articolo 28, della citata legge regionale, adegua l'art. 2
della legge regionale 27 novembre 1991, n. 29 "Disciplina
dell'attività di estetista" all' istituto della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Viene quindi ribadito che l'esercizio dell'attività è soggetto
a SCIA, ivi incluso l'ampliamento dei locali, il trasferimento
della gestione o della sede dell'attività e la variazione del
responsabile tecnico. Ai fini di un coordinamento della normativa regionale con l'art. 5 del DPR n. 160/2010, viene,
inoltre, sottolineato che destinatario della SCIA è lo sportello unico attività produttive (SUAP) competente per territorio. Viene, infine, recepita, dalla citata legge regionale, la
figura del responsabile tecnico di cui all'art. 78 del decreto
legislativo n. 59 del 2010. Al riguardo, si ricorda che l'art.
16, comma l, lettera b) del D.Lgs. n. 147/2012 dispone che
"il responsabile tecnico è iscritto al repertorio delle notizie
economico amministrative (REA) contestualmente alla trasmissione della SCIA".
ATTIVITà DI ACCONCIATORE
Anche i successivi articoli 30, 31, 32 e 33, della citata legge
regionale, adeguano la L.R. 23 ottobre 2009, n. 28 "Disciplina dell'attività di acconciatore" all'istituto della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Pertanto, l'esercizio
dell'attività di acconciatore è soggetto a SCIA con le medesime prescrizioni già descritte per l'attività di estetista.
Con riferimento all'attività di acconciatore, si richiama
l'attenzione sull'intervenuta abrogazione dell'art. 2 della
legge 14.02.1963, n. 161 ad opera dell'art. 15, comma 2
del citato d.lgs n. 147/2012. Detta abrogazione rende praticamente inapplicabile la disposizione di cui all'art. 7 della
legge n. 174/2005 secondo cui "'la legge 14 febbraio 1963,
n. 161, la legge 23 dicembre 1970, n. 1142, e la legge 29
ottobre 1984, n. 735, in quanto compatibili con la presente
legge, continuano ad avere applicazione fino alla data indicata dalle leggi regionali adottale in base dei principi recati
dalla presente legge".
Di conseguenza, a partire dal 14 settembre 2012, anche
nelle Regioni che non avevano ancora dato attuazione alla
legge 174/2005, l'abilitazione professionale all'esercizio
dell'attività regolamentata di acconciatore potrà essere
acquisita (com'è da tempo nella Regione Veneto) esclusivamente con i percorsi formativi o lavorativi e formativi
previsti dall'art. 3 della legge citata.
Restano comunque ferme le disposizioni di cui alla nota
informativa del 26.01.2010, prot. n. 43156 "L.R. 28/2009,
Disciplina dell'attività di acconciatore. Definizione del
termine finale di applicazione della legge del 14 febbraio
1963, n. 161, come modificata dalla legge 23 dicembre
1970, n. 1142".
ATTIVITà DI ESTETISTA E ACCONCIATORE. SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE
MEDIANTE SCIA (ART. 2 DEL D.L. 09.02.2012, N. 5)
In relazione all'attività di estetista e di acconciatore, si
richiama l'attenzione sull'importante semplificazione
delle procedure amministrative mediante SCIA, introdotta
dall'art. 2 del D.L. n. 5 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 35 del 2012. Tale disposizione prevede
che la SCIA sia corredata dalle asseverazioni ed attestazioni
dei tecnici solo quando espressamente previsto dalla normativa di settore. Pertanto, i requisiti igienico sanitari dei
locali, in cui sono esercitate le attività di estetista e/o acconciatore, non devono costituire oggetto di asseverazione
da parte di tecnici abilitati, bensì di dichiarazione sostitutiva
di atto di notorietà resa dal titolare/rappresentante legale
dell'impresa ai sensi dell'art. 47 del DPR n. 445/2000, salvo
il controllo successivo da parte dell' AULSS competente per
territorio ai sensi dell’art. 11 della L.R. n. 29/91.
ATTIVITà DI TINTOLAVANDERIA
L'articolo 34 della citata legge regionale contiene una serie
di disposizioni relative all'esercizio dell'attività di tintolavanderia; in particolare, si ribadisce che l'esercizio di tale attività è soggetto a SCIA da presentare al SUAP competente
per territorio, nonché alla designazione di un responsabile
tecnico in possesso dell'idoneità professionale di cui all'articolo 2 della legge 22 febbraio 2006, n. 84. Al riguardo, si
ricorda che la figura del responsabile tecnico non si applica
alle tintolavanderie c.d. self-service o a gettone. L'art 17,
comma l, lettera b) del d.lgs. n. 147/2012 ha infatti esteso,
anche a tale tipologia di attività, la disciplina prevista per
le tintolavanderie a lavorazione manuale/meccanica, con
esclusione della figura del responsabile tecnico.
La Giunta richiama l'attenzione sui commi 4 e 5 dell'art.
34 citato, con cui viene data attuazione alla previsione di
cui all'art. 6 della legge n. 84/2006 prevedendo, in sede di
prima applicazione, che le imprese, che esercitano attività
di tintolavanderia alla data di entrata in vigore della legge
regionale, devono designare, entro il termine perentorio
del 28 luglio 2014, un responsabile tecnico in possesso di
almeno uno dei requisiti di idoneità professionale previsti
dall'articolo 2, comma 2, della legge n. 84/2006, comunicandolo al SUAP territorialmente competente. Le imprese
del settore, che non avranno provveduto a comunicare
il nominativo del responsabile tecnico entro il suddetto
termine, non potranno continuare a svolgere l'attività di
tintolavanderia.
Da ultimo, si fa presente che, con provvedimento della
Giunta regionale, prossimamente verranno approvati i contenuti tecnico-culturali dei programmi e dei corsi per il conseguimento dell' idoneità professionale, nonché individuati
i diplomi abilitanti all' esercizio dell'attività di tintolavanderia, ciò in attuazione del combinato disposto del citato art.
34, comma 2, con l'art. 2, comma 4 della legge n. 84/2006.
Biblioteca
34
SELEZIONE ARTICOLI: PAC - POLITICA AGRARIA COMUNE
Gli articoli, individuati effettuando lo spoglio di riviste specializzate, sono disponibili nel testo integrale presso la biblioteca camerale.
Titolo
Autore/i
Periodico, fascicolo, pagg.
Appunti sul regime di trasferimento dei diritti all'aiuto previsti dal regolamento CE n. 1782/2003
nell'ambito della riforma della politica agraria comune
Mattia, Maria Laura
Studi e materiali, 1/2007, 385-398
Assetto istituzionale e processo negoziale nella riforma della PAC: un modello di giochi evolutivi
Cavallo, Aurora ; Correani, Luca ; Rivista di economia agraria, 4/2006, 541-593
Sorrentino, Alessandro
Napoli : Edizioni
scientifiche italiane
Efficienza delle politiche e formulazione dei contratti per la produzione di servizi multifunzionali
da parte dell'agricoltura
Bartolini, Fabio ; Gallerani,
Vittorio ; Raggi, Meri ;
Viaggi, Davide
Rivista di economia agraria, 2/2005, 255-274
Napoli : Esi
Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale.
Pianificazione, strumenti di intervento e di valutazione
Marangon, Francesco ;
Reho, Matelda ;
Tempesta, Tiziano
Rivista di economia agraria, 2/2005, 363-380
Napoli : Esi
Health Check ed efficienza delle aziende agricole: una valutazione comparativa su quattro regioni Arfini, Filippo ;
agricole europee
Donati, Michele
Rivista di economia agraria, 1/2008, 65-92
Napoli : Edizioni
scientifiche italiane
Il benessere degli animali nei nuovi obiettivi della PAC
Henke, Roberto ;
Macrì, Maria Carmela
Rivista di economia agraria, 2/2005, 469-491
Napoli : Esi
La controriforma della PAC
Costato, Luigi
Rivista di diritto agrario, 1/2010, 128-136
Milano : Giuffrè
La disciplina degli aiuti di Stato relativa al settore agricolo nel Trattato sul funzionamento
dell'Unione europea, nella disciplina attuativa della PAC e nei regolamenti di esenzione:
la difficile quadratura del cerchio
Russo, Luigi
Diritto comunitario e degli scambi internazionali,
2/2011, 207-253
Napoli : Editoriale
scientifica
La Pac e le altre politiche comunitarie: la nuova frontiera
Gencarelli, Fabio
Diritto comunitario e degli scambi internazionali,
2/2002, 365-379
Napoli : Editoriale
scientifica
La revisione a medio termine della Pac nel regolamento n. 1782/2003 e sua attuazione in Italia:
prosegue il processo di riforma tra allargamento e negoziati Wto
Barani, Armando
Diritto comunitario e degli scambi internazionali,
4/2004, 661-700
Napoli : Editoriale
scientifica
La riforma della Pac del 2003 e le norme agrarie del Trattato
Costato, Luigi
Rivista di diritto agrario, 3/2005, 480-487
Milano : Giuffrè
La riforma della PAC e la multifunzionalità dell'agricoltura: il caso della OCM olivicola in Toscana
Alampi Sottini, Veronica ;
Fagarazzi, Claudio ;
Menghini, Silvio
Rivista di economia agraria, 2/2005, 313-340
Napoli : ESI
La riforma della PAC nel 2003
Costato, Luigi
Rivista di diritto agrario, 4/2003, 387-403
Milano : Giuffrè
La sostenibilità della PAC nel processo di integrazione europea
Covino, Daniela ;
Scarpato, Debora
Rivista di economia agraria, 1/2004, 97-126
Napoli : ESI
Le politiche di sviluppo rurale nell'Unione europea: un "secondo pilastro" tutto da inventare
De Filippis, Fabrizio ;
Storti, Daniela
Sviluppo locale, 19/2002, 43-80
Torino : Rosenberg
& Sellier
Rivista di diritto agrario, 4/2011, 604-627
Milano : Giuffrè
Le proposte per la riforma della PAC verso il 2020: profili di innovazione istituzionale e di contenuti Albisinni, Ferdinando
Edizione
Milano : Giuffrè
L'impatto della riforma della PAC su due sistemi irrigui italiani: la cerealicoltura lombarda e
l'orticoltura pugliese
Bartolini, Fabio ; Bazzani, Guido Rivista di economia agraria, 2/2005, 243-254
Maria ; Gallerani, Vittorio ;
Raggi, Meri ; Viaggi, Davide
Napoli : Esi
Metodo e risultati delle valutazioni d'impatto della riforma MTR della PAC in Sicilia
Bellia, Claudio ;
Spampinato, Domenico
Rivista di economia agraria, 3/2005, 525-554
Napoli : Esi
Politica agricola e accordi internazionali: gli interessi dei cittadini europei
Tarditi, Secondo
Consumatori diritti e mercato, 2/2006, 106-120
Milano :
Altroconsumo
Riforma della PAC e multifunzionalità del sistema zootecnico alpino: una prima valutazione
Raffaelli, Roberta ; Gios, Geremia ; Rivista di economia agraria, 2/2005, 341-362
Notaro, Sandra ; Molfetta, Pietro
Napoli : Esi
Riforma della PAC e multifunzionalità: l'agricoltura tra nuove sfide e nuove opportunità.
Introduzione
Casini, Leonardo
Rivista di economia agraria, 2/2005, 185-194
Napoli : Esi
Trent'anni di un regime temporaneo. Le quote latte nella PAC: 1984-2014
Bianchi, Daniele
Rivista di diritto agrario, 1/2004, 76-126
Milano : Giuffrè
Valutazioni e proposte sulla revisione di medio termine della Pac
Gorini, Albino
Studi economici e sociali, 2/2003, 119-121
Pisa : S.e.s.
Anna Morandin
Biblioteca
35
SELEZIONE ARTICOLI: IL "SOMMERSO"
Gli articoli, individuati effettuando lo spoglio di riviste specializzate, sono disponibili nel testo integrale presso la biblioteca camerale.
Titolo
Autore/i
Periodico, fascicolo, pagg.
Edizione
Al di là del lavoro sommerso
Bellavista, Alessandro
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale,
1/2008, 9-24
Roma : Ediesse
Azioni di contrasto al lavoro sommerso e vigilanza amministrativa
Fiengo, Giuseppe
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale,
2/2012, 313-334
Roma : Ediesse
Crescita economica ed economia sommersa. Un approccio di simulazione e verifica empirica per l'Italia Dell'Anno, Roberto
Rivista di politica economica, 7-9/2012, 193-228
Roma : Sipi
Economia sommersa e crescita economica in presenza di complementarietà tra innovazione e capitale
umano
Carillo, Maria Rosaria ;
Papagni, Erasmo
Rivista di politica economica, 5-6/2002, 249-280
Roma : Sipi
Economia sommersa e lavoro degli immigrati
Cillo, Rossana
Economia e società regionale : Oltre il Ponte nuova
serie, 3/2010, 25-34
Milano :
F. Angeli
Gioco di evasione e gioco per l'"evasione": una proposta di contrasto all'economia sommersa
Di Domizio, Marco ;
Marè, Mauro
Economia dei servizi, 2/2010, 311-320
Bologna :
Il mulino
Il lavoro sommerso e l'applicazione del contratto collettivo
Di Benedetto, Barbara
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 245-258
Napoli : ESI
Il lavoro sommerso e le scelte del Sindacato
Treves, Claudio
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale,
2/2012, 283-290
Roma : Ediesse
Il turismo subacqueo: un potenziale "sommerso" per le destinazioni italiane
Favero, Claudia
Turistica, 4/2007, 99-112
Firenze :
Mercury
Immigrazione, lavoro ed economia sommersa
Nappi, Severino
Il diritto del mercato del lavoro, 3/2006, 457-472
Napoli : ESI
La configurazione del modello sanzionatorio nella legislazione sul lavoro sommerso
De Felice, Alfonsina
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 213-224
Napoli : ESI
Lavoro sommerso e iniziative locali per l'occupazione
D'Aponte, Marcello
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 191-212
Napoli : ESI
Le misure di contrasto del lavoro sommerso: profili evolutivi
De Falco, Fabrizio
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 127-140
Napoli : ESI
Le nuove misure contro il lavoro sommerso
Ferrari, Paola
Giurisprudenza italiana, 11/2011, 2457-2460
Torino : Utet
L'emersione del lavoro sommerso: soggetti, benefici e procedure
Monda, Giuseppe Maria
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 259-274
Napoli : ESI
Nullafacenti e sommerso amministrativo: due facce della stessa medaglia?
Viola, Luigi
RIP La rivista dell'impiego e della dirigenza pubblica,
4/2007, 1-6
Bologna : Gedit
Politiche pubbliche e lavoro sommerso: realtà e prospettive
Bellavista, Alessandro ;
Garilli, Alessandro
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale,
2/2012, 269-282
Roma : Ediesse
Regolarizzazione del lavoro sommerso e obblighi comunitari
Sena, Eufrasia
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 225-244
Napoli : ESI
Servizi a pagamento, prelievo di contante e stima del sommerso: i risultati di una indagine sul caso
italiano
Ardizzi, Guerino ;
Petraglia, Carmelo ;
Piacenza, Massimiliano ;
Turati, Gilberto
Rivista bancaria, 4/2011, 5-38
Milano :
Minerva
bancaria
Sommerso ed economia criminale
Betrice, Filippo ;
Borrelli, Antonio
Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 275-290
Napoli : ESI
Sussidi di disoccupazione ed economia sommersa: un'analisi keynesiano-istituzionalista
Forges Davanzati, Guglielmo
Studi e note di economia, 3/2011, 321-338
Siena : Banca
Monte dei
Paschi
Sussidio di disoccupazione: tassazione ed economia sommersa
Valentini, Enzo
Rivista di politica economica, 3-4/2007, 227-260
Roma : Sipi
Unione europea e lavoro sommerso: nuove attenzioni e vecchie contraddizioni
Zoppoli, Lorenzo
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale,
1/2008, 81-106
Roma : Ediesse
Viaggio all'interno della nuova economia sommersa in Spagna
Ybarra, Josep-Antoni
L'industria, 1/2003, 183-192
Bologna :
Il mulino
Anna Morandin
Brevetti
BREVETTI
PER INVENZIONI
INDUSTRIALI
DEPOSITATI NEL MESE
DI OTTOBRE 2012
36
PRAMAOR SRL – Taibon Agordino (BL) – Asta composta
accorciabile per occhiali.
DUSSIN LIBERALE – Castello di Godego (TV) – Procedimento
per la realizzazione di una muratura portante con l'impiego di
materiali inerti compattabili.
CANUTO ALMERINO – Casale sul Sile (TV) – Struttura di
interfaccia.
STELLA BRUNO – Romano d'Ezzelino (VI) – Dispositivo di
contrasto al momento sterzante nei movimenti a pedali solidali
allo sterzo.
FERRO FABIOLA - GARBOSSA ELEONORA – Castello di
Godego (TV) - Nove (VI) – Utensile del tipo cucchiaino.
JACUZZI EUROPE SPA – Valvasone (PN) – Dispositivo di
idromassaggio
B&B DI BORSOI MICHELE – Tarzo (TV) – Sistema di riempimento di articoli imbottiti.
JACUZZI EUROPE SPA – Valvasone (PN) – Vasca da bagno ad
accesso facilitato.
DE FAVERI SRL – Refrontolo (TV) – Sistema di protezione del
profilo interno di controtelaio per favorire l'adesione dei sigillanti
nel processo di posa in opera dei serramenti.
MILANESE PIERANTONIO – Susegana (TV) – Ferro da stiro a
vapore con piastra da stiro aggiuntiva.
TIVERON FIORAVANTE – Treviso – Mattone antisismico a
taglio termico.
CANTARELLA DANIELE – Nervesa della Battaglia (TV) –
Connettore per archi o fili ortodontici.
PET ENGINEERING SRL – San Vendemiano (TV) – Bottiglia
con etichetta multifunzione.
INGLASS SPA – San Polo di Piave (TV) – Guidavalvola per
iniezione a caldo.
LUNARDELLI LEONARDO – Motta di Livenza (TV) – Pannello
decorativo.
LACOPLAST.IT SRL – San Fior (TV) – Struttura portante del
tipo mensola scaffale o cassetto illuminante.
ALTINIER CORRADO - MONTANARI UBALDO - NEGLIA LORENZO – Godega di S. Urbano - Castel Maggiore (BO) - Castano Primo (MI) – Sistema e metodo per validare un contenitore per rifiuti.
OLIANA PIERLUIGI – Conegliano (TV) – Dispositivo di
protezione per serrature.
CALZATURIFICIO S.C.A.R.P.A. SPA – Asolo (TV) – Scarpone
da sci.
PIETRO ROSA T.B.M. SRL – Maniago (PN) – Metodo di
costruzione di una paletta alleggerita per turbomacchine.
PORCELLATO RENZO – Monastier di TREVISO – Macchina da
palificazione.
BREVETTI PER MODELLI
DI UTILITà DEPOSITATI
NEL MESE DI OTTOBRE 2012
TIRON IOAN – Vittorio Veneto (TV) – Water con la sua propria
ventilazione.
CELOTTI LIDIA – Majano (UD) – Scala amovibile.
PASQUAL ANTONIO – Montebelluna (TV) – Struttura di
cerniera perfezionata.
DISEGNI E MODELLI
DEPOSITATI NEL MESE
DI OTTOBRE 2012
suddivisa in due spicchi. Nella parte sottostante è disegnata una
torre con cinque merli. La torre è suddivisa in tre parti. La parte
superiore è formata da una cornice di merli, la parte centrale ha
due finetre, ciascuna suddivisa in tre parti. La parte inferiore è
separata da una cornice di merli, ha una porta centrale, le pareti
laterali e la parte sottostante hanno i mattoni disegnati in rilievo.
CHRISTIAN ZANELLA – S. Lucia di Piave (TV) – Il marchio
consiste nella denominazione "ACUTI RIFLESSI" con immagine di
un cerchio contenente due ovali.
CAFFE' CENTRALE F.LLI BOTTER SNC – Asolo (TV) – Il marchio è composto dalla denominazione "GOBET" in qualsisi colore
(o combinazione di colori), dimensioni e carattere di stampa.
CAFFE' CENTRALE F.LLI BOTTER SNC – Asolo (TV) – Il marchio è composto dalla denominazione "POET" in qualsisi colore
(o combinazione di colori), dimensioni e carattere di stampa.
CAVARZAN SRL – Altivole (TV) – Il marchio figurativo consiste
nella dicitura "CAVARZAN" in carattere tahoma, la lettera "c"
è in rapporto di grandezza 2:1 con la restante parte "avarzan"
schiacciata verticalmente dell'80% con una stella a quattro punte
posizionate in direzione ortogonale agli assi principali, con il
centro sulla parte in alto a destra della lettera "c".
ENNEVI SNC DI VIDOR M. & C. – Pieve di Soligo (TV) –
Modello di cornice avente carattere individuale.
MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio consiste
nella dicitura "MOBILCLAN" di fantasia, in qualsiasi carattere e
dimensione.
FLORIAN ILARIA – Roncade (TV) – Serie di lampade presentanti elementi e motivi aventi carattere individuale.
MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio è costituito da
un'impronta raffigurante una testa stilizzata di cavallo.
I'M SPA – Milano – Cento modelli di icone riproducenti faccine
stilizzate espressive di utilizzo nella comunicazione extra-verbale.
ESSEDUE ALIMENTARI SRL – Milano – Il marchio consiste in
un'impronta costituita da quattro arcate bordate, uguali a due
a due, a mo' di nuvoletta entro la quale è racchiusa la dicitura
"PATAMORE GLI ORIGINALI", in carattere di fantasia, essendo la
dicitura patamore di maggiori dimensioni e posta superiormente.
GEA LUCE SRL – San Severo (FG) – Serie di elementi per
illuminazione aventi carattere individuale.
MARCHI DI IMPRESA
DEPOSITATI NEL MESE
DI OTTOBRE 2012
QUALITY FOOD GROUP SPA – Martignacco (UD) – Il marchio
è costituito dalla dicitura "TI VOGLIO", in qualsiasi carattere e
dimensione.
PASQUALOTTO PAOLO – San Vendemiano (TV) – Figura
stilizzata del Parlamento di colore arancione, la scritta di colore
nero "FEDERAZIONE DELLE PERSONE LIBERE" e due righe
trasversali nella parte in basso una di colore verde e una di colore
rosso (effetto spray) .
FAVALESSA FRANCESCO – Conegliano (TV) – Rettangolo ad
angoli arrotondati. Al suo interno, nella parte laterale verticale
di destra è disegnato un semicerchio. Al centro del rettangolo ci
sono due braccia con le mani che si uniscono. La mano di sinistra
è chiusa a pugno, quella di destra ha il pollice, l'anulare ed il
mignolo chiusi, mentre l'indice e il medio sono tesi ed aperti
a forma di "V" appoggiati sull'altra mano a forma di pugno.
Nella parte superiore di destra c'è la scritta a caratteri stilizzati:
Y.D. MFS, nella parte inferiore di sinistra c'è la scritta: "PEACE &
ARMONY" (traduzione: pace e armonia).
FAVALESSA FRANCESCO – Conegliano (TV) – Stemma con la
parte superiore divisa in tre parti separate e ad effetto arrotolato
sul retro di ciascun lato. Le parti laterali sono arrotondate terminando a punta nella parte inferiore. All'interno dello stemma,
nella parte superiore c'è la scritta "FDC" a caratteri stilizzati, sotto
la scritta è disegnata una stella a cinque punte, ogni punta è
PICCOLI DOMENICO – Treviso – Cerchio diviso in due
semicerchi, uno superiore bianco e uno inferiore blu. Al centro
del semicerchio bianco è posta, con asse inclinato a 45°, un'ape
con corpo di forma ellittica suddiviso in quattro strisce trasversali
all'andamento del corpo, di colore alternato bianco e blu. Il corpo
termina, nella sua parte inferiore, con un pungiglione definito
da una linea nera a forma di "V". Le ali dell'ape sono di forma
ellittica, colore rosso e orientamento, una orizzontale e l'altra
verticale. Quest'ultima ala invade il semicerchio blu sottostante.
All'interno delle ali è definita una croce bianca formata da due
linee curve a simulazione di uno scudo crociato. Sul riquadro
superiore e interno di ciascuna ala, è posizionata una stella ad
asterisco di colore bianco. La testa dell'ape, isolata, è formata da
un'ellisse di colore giallo ocra con l'asse maggiore ortogonale
al corpo-ellisse. Sopra la testa sono poste due antenne uguali e
simmetriche, definite da una linea nera di andamento ellittico.
Corpo-ellisse, ali e testa hanno contorni definiti da linea nera.
Nel semicerchio inferiore è inserita, in asse al semicerchio, la
scritta bianca "GRUPPO RICERCA TREVISO", formata da tre parole
sovrapposte di carattere thaoma.
RESPONSOR SRL – Conegliano (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "IDEALSTICK".
VIROSAC SRL – Pederobba (TV) – Dicitura "STOPSAC"
comunque scritta.
LORAN SRL – Pieve di Soligo (TV) – Scritta "LORAN EVERYDAY
PASSION"".
D.M.C. SRL – San Vendemiano (TV) – Marchio comprendente
la dicitura "DEGIUSTI" in caratteri stilizzati, superiormente alla
Brevetti
37
quale campeggia una raffigurazione di fantasia idealmente rappresentante una lettera "D" ed una lettera "G" della medesima
dimensione, reciprocamente speculari.
COLOGNESE SRL CON UNICO SOCIO – Montebelluna (TV) – Il
marchio è costituito dalla dicitura : 1^ riga "COLOGNESE" in
carattere stilizzato, 2^ riga "LINEA CONTINUA".
COLOGNESE SRL CON UNICO SOCIO – Montebelluna (TV)
– Il marchio e' costituito dalla dicitura: 1^ riga COLOGNESE in
carattere stilizzato, 2^ riga linea continua, 3^ riga: il n. "1882".
IMPA SPA – S. Pietro di Feletto (TV) – Marchio composto
dalla scritta "IMPA" stilizzata con lettera "i" atta a simboleggiare
la sagoma di una figura umana in movimento di colore rosso.
La lettera "m" è di colore rosso per una parte del segmento di
sinistra e nera per la restante parte, come sono di colore nero le
lettere "pa". Sottostante c'è la scritta "CONTEMPORARY IDEAS" di
colore nero (traduzione idee contemporanee).
JOLLY SGAMBARO SRL – Castello di Godego (TV) – Il marchio
consiste nella denominazione "SGAMBARO".
IMPRESA SAS DI DIANA ALESSANDRO & C. – Treviso – Il
marchio consiste nella parola "IMPRESA" di colore grigio scritta
tutta in stampatello minuscolo a parte le lettere "re" realizzate in
stampatello maiuscolo e in negativo all'interno di un rettangolo
rosso. Il tutto sottolineato dalla scritta "SERVIZI E CONSULENZA".
IMPRESA SAS DI TOMMASI ANTONIO & C. – Treviso – Il
marchio consiste nella parola "IMPRESA" di colore grigio scritta
tutta in stampatello minuscolo a parte le lettere "re" realizzate in
stampatello maiuscolo e in negativo all'interno di un rettangolo
blu. Il tutto sottolineato dalla scritta "INTERMEDIAZIONE DI
IMMOBILI".
F.LLI BARAZZA SRL – S. Lucia di Piave (TV) – Il marchio
consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "JOLLYNOX" di
fantasia, in caratteri di fantasia.
IL NOCETO SOC. COOP. AGRICOLA – Chiarano (TV) –
Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura
"NOCETO", in caratteri di fantasia e con la lettera iniziale di grandi
dimensioni, cui è anteposto l'articolo "IL", in caratteri minuscoli e
di piccole dimensioni, lateralmente alla lettera iniziale di noceto
ed inferiormente alle altre lettere di detta parola essendo posta
la dicitura "NOCICULTORI" in terra veneta, in caratteri di piccole
dimensioni.
R.D.Z. SPA – Sacile (TV) – Il marchio consiste in una impronta
raffigurante la dicitura "RDZ" di fantasia, in caratteri di fantasia.
CAFFE' CENTRALE F.LLI BOTTER SNC – Asolo (TV) – Il
marchio è composto dalla denominazione "CAFFE' CENTRALE"
in qualsiasi colore (o combinazione di colori), dimensione e
carattere di stampa.
NOVAMOBILI SPA DEL COMM. A. BATTISTELLA & C. – Pieve
di Soligo (TV) – Il marchio in un'impronta raffigurante la dicitura
"NOVAMOBILI", in caratteri di fantasia, essendo le lettere "A",
"M" unite inferiormente fra loro così come risultano unite fra loro
inferiormente che superiormente le lettere "I", "L".
AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di
Livenza (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "CAMPO
DELLA MADONNA".
AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di
Livenza (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "BACCA
BIANCA".
AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Li-
venza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "BACCA ROSSA".
volti stilizzati.
Il marchio è composto dalla scritta "BACCA ROSSA" –
Motta di Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta
"NERO D'UVA".
MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "MOBILCLAN", in qualsiasi carattere e dimensione.
AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di
Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "ORO D'UVA".
AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "GRIGIO D'UVA".
AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di
Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "ROSSO DI
SOTTOBOSCO".
GRUPPO ROSTIROLLA SRL – Paese (TV) – Dicitura "POOM
LIGHTING".
DRUSIAN FRANCESCO – Vittorio Veneto (TV) – Dicitura :
COLFONDO.
GRUPPO ROSTIROLLA SRL – Paese (TV) – Dicitura "ROTIROLLA" comunque scritta.
KOTONASI DI FORNER MATTIA – Maser (TV) – Il marchio
consiste nella denominazione "KOTONASI".
SALVADORI AGRICOLTURA SRL – Villorba (TV) – Il marchio
è costituito dalla scritta "KORE CONCIMI", dove la parola "kore" è
scritta in maiuscolo e la parola "concimi" in minuscolo. La scritta
"kore" è riportata in giallo e si sovrappone alla stessa scritta
sottostante in colore verde. La scritta "concimi" è in verde.
La "o" di "kore" si unisce poi ad uno stelo con foglie stilizzate.
ABATE ZANETTI SRL – Venezia -Murano – Il marchio
consiste nella dicitura "ABATE ZANETTI" in qualsiasi carattere e
dimensione.
FONDAZIONE IL NOSTRO DOMANI ONLUS – Silea (TV) –
Mela di colore verde con all'interno una casa, a lato un cerchio di
colore grigio con all'interno una casa e sotto la scritta "FRUTTO DI
UN SOSTEGNO SOCIALE" di colore verde.
COLORIFICIO SAN MARCO SPA– Marcon (VE) – Parola
"GLOBAL".
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola
"WASSERLAC".
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola
"SINTOLIN".
HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA – Nervesa della Battaglia
(TV) – Il marchio è costituito da una corona circolare, di area
scura, nella cui parte superiore è inscritta la dicitura di fantasia
"BIRRERIA PORTE APERTE" in caratteri di fantasia; all'interno
della corona circolare compaiono, superiormente, la figura di
un faro associato al disegno di un'aquila con ali spiegate e una
banda scura, inferiormente, la dicitura "THERESIANER" e "ANTICA
BIRRERIA DI TRIESTE 1766" in caratteri di fantasia.
MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio consiste in
un'impronta raffigurante la testa in profilo di un cavallo stilizzato,
con la narice, l'orecchio, la bocca, l'occhio e la criniera stilizzate,
essendo sparse sulla stessa alcune impronte circolari.
RADIO BIRICHINA SRL – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio
consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "RADIO SORRISO"
in caratteri di fantasia.
RADIO BIRICHINA SRL – Castelfranco Veneto (TV) –
Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "RADIO
BELLA&MONELLA", in caratteri di fantasia e interposta tra due
SFOGGIA AGRICULTURE DIVISION SRL – Montebelluna
(TV) – Marchio figurativo comprendente la dicitura "SFOGGIA
AGRICULTURE DIVISION" in caratteri stilizzati in cui la dicitura
SFOGGIA e' di dimensioni maggiori e con tipologia di caratteri
differenti relativamente alla sottostante dicitura "agriculture
division, il tutto seguito da un disegno di fantasia comprendente un cerchio, esternamente al quale sono due linee curve
oppostamente orientate.
DAMINI ILARIA – Asolo (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "ILA KEIP" di fantasia, in caratteri
di fantasia, essendo le lettere della dicitura ila unite fra loro ed il
tutto racchiuso entro un'impronta quadrilatera.
GRUPPO EUROSYSTEM SISTEMARCA SRL – Villorba (TV) – Il
marchio consiste nella denominazione "LOGIN PASSWORD NOT
REQUIRED".
CENTRO SISTEMI TREVISO SRL – S.Biagio di Callalta (TV) –
Parola "ITEK".
PLASTIDUE SRL – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste
nella dicitura "PLASTIDUE" a lettere attraversate da una linea decentrata orizzontale, collegata al corpo cavo della "p" raffigurante
un uniettore da termoplastici.
BERTI DANIELE – Vittorio Veneto (TV) – "HAPPYDEMIA".
SALVADORI CORNICI SRL – Spresiano (TV) – Il marchio e'
"ARTEXPRESS".
SALVADORI CORNICI SRL – Spresiano (TV) – Il marchio e'
"SALFIX".
BRESOLIN MICHELE – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio
e' composto da una bottiglia con un'apposita scritta "BEER"
posizionata orizzontalmente, che fa fuoriuscire del liquido e delle
bollicine che cadono perpendicolarmente alla bottiglia. Sotto
alla bottiglia è riportata la scritta "LAKOTA" in caratteri di fantasia
collocata verticalmente e parallela alla sinistra del liquido.
ROBERTO INDUSTRIA ALIMENTARE SRL – Susegana
(TV) – Marchio figurativo comprendente le diciture ROBERTO
TUTTO IL BUONO DEL PANE GRANPIADA PRODUCT OF ITALY" in
caratteri stilizzati ove la dicitura roberto è di colore bianco ed
ombreggiato e posta su una banda curva nelle sfumature del
rosso (pantone 485), sottostante alla quale, disassata, è una
banda di colore bianco idealmente riprendente la sagoma della
banda superiore ed inferiormente comprendente le diciture tutto
il buono del pane di colore marrone (pantone 4625), ed in cui
, inferiormente, è ricompresa un'impronta idealmente ovale di
colore blu (pantone 2736), sulla quale centralmente capeggia la
dicitura granpiada, ombreggiata, di colore giallo (pantone 109c),
ove la detta impronta parzialmente ricomprende la stilizzazione
della bandiera italiana nei colori verde, bianco, rosso, la quale,
nella porzione sporgente comprende un bordo di colore blu
(pantone 2736), essendo al di sotto della stessa bandiera la
dicitura product of italy di colore blu (pantone 2736).
FACCHINI OMAR – Colle Umberto (TV) – Il marchio è costituito
dalla dicitura "VIVI & DEI" in caratteri stilizzati.
FACCHINI OMAR – Colle Umberto (TV) – Il marchio è costituito
dalla dicitura "FACCIA A FACCIA" in caratteri stilizzati.
LA RIVA DEI FRATI DI CESARE ADAMI & C. SAS – Cornuda
(TV) – Il marchio consiste nella dicitura "LA RIVA DEI FRATI",
Brevetti
sottolineata con un tratto lievemente ondulato.
VALERIO SILVERIO - CINEL ELEONORA GLORIA – Mogliano
Veneto (TV) – "PROBLEM SOLVING NORDIC WALKING".
VALERIO SILVERIO - CINEL ELEONORA GLORIA – Mogliano
Veneto (TV) – "SOUND NORDIC WALKING".
SAMAS SAS DI GALLI MASSIMO & C. – Colle Umberto (TV)
– Il marchio consiste nella dicitura "ATTILA", in qualsisi carattere
e dimensione.
TRAMITE SRL – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste in
un'impronta raffigurante la dicitura "PER MEA PERMEA", in caratteri di fantasia, essendo la dicitura permea di minori dimensioni
e posta al di sotto delle diciture per mea, posizionate una sotto
l'altra in cui la lettera e di maggiori dimensioni risulta essere in
comune per entrambi.
VALERIO SILVERIO - CINEL ELEONORA GLORIA – Mogliano
Veneto (TV) – Il marchio consiste nell'immagine stilizzata di un
uomo durante la camminata con tecnica Nordic Walking inscritto
sulla spirale della sezione aurea.
ZORZI PAOLO – Treviso – Riproduzione di un'arca a scacchi
bianchi e gialli con riproduzioni floreali con casetta bianca e tetto
rosso. Sul ponte ci sono vari animali a colori con forme stilizzate
e due persone. Nello spazio sottostante allo scafo ci sono dei
pesci azzurri sorretti da un piedistallo azzurro. Il tutto su uno
sfondo amaranto e bianco con forme stilizzate. Al di sotto della
riproduzione si trova la dicitura "l'ARCA".
BOUILLON DANIELLE - DERTON MINH – Asolo (TV) – "CA'
DERTON".
FRATELLI BATTISTINI SPA – Monastier di TREVISO –
Il marchio consiste nella parola "SCATTI" scritto in caratteri di
fantasia.
BREVETTI
PER INVENZIONI
INDUSTRIALI
DEPOSITATI NEL MESE
DI NOVEMBRE 2012
38
TIVERON FIORAVANTE – Treviso – Tetto antigrandine a
scomparsa.
BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione
per indumenti sportivi e relativo metodo di realizzazione.
BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione
per pantaloncini da ciclismo e relativo metodo di realizzazione.
MAGG CONSULTING SRL – Roma – Nuovo metodo di
espansione ed essicazione del tabacco ed impianto per attuare
il metodo.
SIVIERI PAOLO – Villorba (TV) – Sonda geotermica e relativo
metodo di funzionamento.
SMC TECHNOLOGY SRL – Treviso – Procedimento per
confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta.
MILANESE PIERANTONIO – Susegana (TV) – Asse da stiro con
mobile contenitore.
PRESAZZI FRANCESCO – Treviso – Manichino da combattimento.
JACUZZI EUROPE SPA – Valvasone (PN) – Bocchetta per
idromassaggio e vasca comprendente tale bocchetta.
SKEMA S.R.L. – Ponte di Piave (TV) – Pannello calpestabile per
realizzare un pavimento.
G & G AEQUAM S.R.L. – Montebelluna (TV) – Sottopiede
flebologico per calzature strutturato per stimolare la circolazione
sanguigna.
INOVIKA S.R.L. – Montebelluna (TV) – Tomaia migliorata.
BREVETTI PER MODELLI
DI UTILITà DEPOSITATI NEL
MESE DI NOVEMBRE 2012
PASQUAL ANTONIO – Montebelluna (TV) – Struttura di profilo
per doghe verticali.
SALVADORI CORNICI S.R.L. – Spresiano (TV) – Sistema per
costruzione di telai tendi tela adattabili a qualsiasi misura di tela.
PRESAZZI FRANCESCO – Treviso – Manichino da combattimento elettronico.
MARTEX S.R.L. – Prata di Pordenone (PN) – Poltrona.
NOFORM SRL – Meolo (VE) – Metodo di lavorazione.
TREVISIOL EZIO – Treviso – Ponte dinamico per sci.
REGAL GRID SRL – Roma – Sistema e dispositivo di architettura e gestione per micro - reti con generazione, accumulo e
consumo di energia.
F.LLI VIVAN SAS DI VIVAN FRANCESCO & C. – Motta di
Livenza (TV) – Cornice in legno profumata e profumante.
CANUTO ALMERINO – Casale sul Sile (TV) – Morsa modulare
per la lavorazione di particolari grezzi, semi finiti e finiti.
VISMUNDA S.R.L. – Venezia – Impianto e procedimento per
l'assemblaggio automatico di pannelli fotovoltaici.
NOFORM SRL – Meolo (VE) – Fermentatore migliorato.
RECCHIA AGOSTINO – Farra di Soligo (TV) – Giocattolo con
bordi e tramezze, atto a consentire il movimento di pedine.
MARCHI DI IMPRESA
DEPOSITATI NEL MESE
DI NOVEMBRE 2012
BENATO ALDO – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio "VEG"
consta di: una "V" stilizzata con la specifica della dicitura "VEG",
sottostante, in caratteri di fantasia.
GOPPION CAFFE' S.P.A. – Preganziol (TV) – Il marchio consiste in un’impronta raffigurante la dicitura "G GOPPION CAFFE'", in
caratteri di fantasia, essendo la lettera "G" fortemente stilizzata
posta all'interno di una impronta circolare posta sopra la dicitura
"GOPPION", la quale a sua volta è posizionata sopra la dicitura
"CAFFE'", il tutto racchiuso entro una impronta quadrilatera.
PARENTI FLAVIO – Roma – CROSSMOVIE (dicitura di fantasia
scritta in qualunque carattere di stampa).
MODE GLADYS DI SCARPIS ARMANDO – Vittorio Veneto (TV)
– Il marchio e' formato dalle due parole "INTI" e "FASHION". la
scritta "INTI" ha un carattere piu' alto e stretto rispetto alla scritta
"fashion" e viene attraversata da una linea orizzontale che parte
da sinistra per finire a destra dove si congiunge con la lettera "F"
iniziale di "FASHION".
MODE GLADYS DI SCARPIS ARMANDO – Vittorio Veneto (TV)
– Il marchio consiste nella denominazione "AKOKA".
F.LLI VIVAN SAS DI VIVAN FRANCESCO & C. – Motta di
Livenza (TV) – Marchio costituito dalla dicitura "VIVAN" con
la seconda lettera "V" stilizzata dalla quale parte un quadrato
stilizzato che racchiude le lettere "AN".
EL.DI SRL – Godega di S.Urbano (TV) – Il marchio consiste
nella scritta "CONSORTIUM" e sotto questa, in modo centrato,
la scritta con carattere piu' grande "PREMIUM ITALY WINES" in
caratteri di fantasia e di colore oro. Sotto le scritte si trovano tre
linee di uguale dimensione e staccate tra di loro: una linea di
colore verde, una linea di colore bianco e oro e una linea di colore
rosso. Il tutto su sfondo nero.
SOCIETA' AGRICOLA VAL DE CUNE S.S. – Valdobbiadene (TV)
– Scritta "VAL DE CUNE".
TOGNON DAVIDE – Valdobbiadene (TV) – Grappolo d'uva
stilizzato e integrato con la lettera "T" in carattere di fantasia,
preceduto nella parte superiore dalla scritta "VALDOBBIADENE"
e inferiormente dalla scritta "VIGNAIPERPASSIONE" e "TOGNON"
divise da una linea di separazione.
FASHION TRADE SNC DI ARRIGONI C. & PAVANELLO M. –
Istrana (TV) – Logo costituito da due "V" stilizzate, una interna
all' altra, poste in orizzontale.
PRESAZZI FRANCESCO – Treviso – Manichino da combattimento elettronico.
FASHION TRADE SNC DI ARRIGONI C. & PAVANELLO M. –
Istrana (TV) – Marchio costituito dalla scritta "VIRTUS CALZE"
comunque scritto.
DISEGNI E MODELLI
DEPOSITATI NEL MESE
DI NOVEMBRE 2012
FASHION TRADE SNC DI ARRIGONI C. & PAVANELLO M. –
Istrana (TV) – Logo costituito dalla dicitura "IMORBIDOSI", scritto
in caratteri di fantasia e con la lettera "I" minuscola e con le altre
lettere maiuscole.
F.LLI VIVAN SAS DI VIVAN FRANCESCO & C. – Motta di
Livenza (TV) – Supporto in legno per cornice portafoto a forma
di parallelepipedo con un taglio inclinato.
I.C.S. SRL – Monastier di Treviso (TV) – Serie di 5 modelli di
layout grafico per pubblicazione.
AZIENDA AGRICOLA TONI DORO DI CHIARA DORO – Vittorio
Veneto (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "TONIDORO"
in perpetua titling MT maiuscolo, sormontata da un rettangolo
verticale a fondo pieno che contiene un intreccio di curve di
diverso spessore che tagliano lo sfondo e rappresentano due
piante di vite su una collina.
Brevetti
39
CASA AL TRAGHETTO SAS DI ANDRETTA PIERLUIGI &
C. – Torviscosa (UD) – Una barca tipo traghetto veneziano con la
vela gonfia decorata da un fiore stilizzato e dalla denominazione
"CASA AL TRAGHETTO" inserita in uno sfondo a linee orizzontali a
costituire un riquadro.
nazione "NOTHINGMORE BY RUBINATO" in caratteri speciali con
immagine di cerchio con linea curva.
NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba
(TV) – Il marchio consiste nella denominazione "NATURALMIX”.
BIASI MARIA PATRIZIA – S.Vendemiano (TV) – Il marchio
consiste nella denominazione "SIDIGITAL" in caratteri speciali.
F.LLI BORTOLIN SNC DI VALERIANO BORTOLIN & C. –
Valdobbiadene (TV) – ZAN.
MICROMEGA SRL – S.Biagio di Callalta (TV) – EVOLUTION.
MEDICAL MICRO DESIGN S.R.L. – Montebelluna (TV) – Il
marchio consiste in un’impronta raffigurante la dicitura "MMD
MEDICAL MICRO DESIGN" (in traduzione MMD DESIGN MICRO
MEDICO), in caratteri di fantasia, essendo la dicitura "MMD" di
maggiori dimensioni e posta sopra la dicitura "MEDICAL MICRO
DESIGN".
ITALBOVINI SRL – Ormelle (TV) – Marchio figurativo
comprendente la stilizzazione di una bandiera italiana nei colori
verde pantone 355c, bianco, rosso pantone 186c, al di sotto della
quale sono incolonnate rispettivamente le seguenti diciture
“SCOTTONA ITALBOVINI L’ELEGANZA DEL GUSTO ITALIANO”in
caratteri stilizzati e di colore nero, al di sotto delle quali è la
dicitura “ITALBOVINI LA CARNE DI QUALITÀ”, immediatamente al
di sopra delle quali ultime è un disegno di fantasia idealmente
riproducente due foglie di cui la prima di colore verde pantone
355c, la seconda di colore rosso pantone 186c ove la dicitura
“ITALBOVINI” risulta di colore rosso pantone 186c per la parte
“ITAL” e di colore verde pantone 355c per la rimanente parte
“BOVINI” essendo la dicitura “la carne di qualità” di colore nero,
ulteriormente al di sotto della quale ultima è la dicitura “WWW.
ITALBOVINI.IT” di colore nero.
RUZZENENTE FLAVIO – Casale sul Sile (TV) – Scritta "AD
MAIORA LUX" con quadratino sopra la "I" su sfondo acquarello
sfumato. Scritta "AD MAIORA" sulla prima riga, "LUX" sotto le
lettere "IORA", entrambe in carattere di fantasia.
GEALIFE DI GIANNA VELO – Castelfranco Veneto (TV) – Il
marchio consiste nella dicitura "ACQUA LIBERA" in carattere
fantasia. La scritta "ACQUA" IN stampatello maiuscolo e la scritta
"LIBERA" in minuscolo. La "Q" di "ACQUA" e' rappresentata da
una spirale che finisce in una foglia stilizzata.
GARBARA AZIENDA AGRICOLA DI GROTTO MIRCO – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "GARBARA",
in qualsiasi carattere e dimensione.
DE FRANCESCHI LUCA – Castelfranco Veneto (TV) – E’ costituito dal disegno di un'auto in stile anni 50, nella parte superiore
dell'immagine c'e' la scritta con carattere maiuscolo di fantasia
"'50 BROTHERS EST.2011", nella parte inferiore dell'immagine
c'e' la scritta sempre in maiuscolo ma con carattere diverso al
precedente "CAR CLUB". Traduzione: '50 FRATELLI EST.2011 CLUB
DELL'AUTO.
GOBBO MARIO – Orsago (TV) – Il marchio consiste nella
denominazione "GOBUR".
CELOTTO MANUEL – Nervesa della Battaglia (TV) – Disegno di
una fatina stilizzata vista di profilo.
CELOTTO MANUEL – Nervesa della Battaglia (TV) – Sospiri
di fate.
SOCIETA' AGRICOLA VIARIVEUNDICI S.S. – Pieve di Soligo
(TV) – VIARIVEUNDICI - trattasi di unica parola, tutta attaccata,
senza spazi.
TENENGA SRL – S.Giovanni in Persiceto (BO) – Il marchio
consiste nell'immagine di un cerchio, quattro linee curve e un
lucchetto stilizzato.
TENENGA SRL – S.Giovanni in Persiceto (BO) – Il marchio
consiste nell'immagine di un cerchio e quattro linee curve.
TENENGA SRL – S.Giovanni in Persiceto (BO) – Il marchio
consiste nella denominazione "FIDES CODE".
RUBINATO SRL – Treviso – Il marchio consiste nella denomi-
SOCIETA' AGRICOLA SPAGNOL S.S. – Valdobbiadene (TV)
– "DOMUS-PICTA" sottolineata, scritta con caratteri di fantasia
e colore oro, con sottostante la scritta "VALDOBBIADENE" in
caratteri di fantasia e colore oro. Soprastante compare uno scudo
ovale, contenente nella parte centrale la scritta "R.A.M.", la
stilizzazione di un vigneto e tre alfieri, inoltre lo scudo e' ornato
da un cappello tipico dei dogi. Lo stemma e' di colore bianco,
oro, rosso e bronzo. Lo sfondo è di colore bronzo.
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Marchio
comprendente la dicitura "CONCRET_ART" in caratteri stilizzati
nelle sfumature del grigio.
GALATIOTO LUCA – Pioltello (MI) – ARKAIOS.
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Marchio
figurativo comprendente la dicitura “MY ART” in caratteri stilizzati
in cui le lettere componenti sono caratterizzate da macchie puntiformi, a seconda del loro posizionamento di colore navy blue o
bianco essendo le lettere componenti la detta dicitura di colore
navy blue, ed in cui il disegno di fantasia spiraliforme di colore
blu turquoise si interpone tra le lettere “MY” E “ART” della dicitura.
TURI PIETRO AL SILETTO SAS DI TURI GIORDANO & C. –
Treviso – Il marchio e' costituito dalla dicitura "U-615", impressa
nella parte inferiore di un timbro postale circolare, su cui campeggiano: nella parte superiore n. 4 stelle; nella parte centrale
un dado a tre facce (con rispettivamente sovraimpressi uno, sei e
cinque bollini) affiancato dalla cifra 1943. il timbro e' sovrastato
da sette linee orizzontali ondulate con effetto vintage.
VILLAMIL DANIEL – HONG KONG – Il marchio consiste nella
scritta "KINTA" in carattere stilizzato.
DAMO PAOLO, DAMO ANDREA – Motta di Livenza (TV) – Il
marchio consiste nella denominazione "BLU AU" con immagine
di cerchio e gocce.
UNIAMO FEDERAZIONE ITALIANA MALATTIE RARE ONLUS
– Roma – "UNIAMO" scritta in stampatello maiuscolo in stile
brodway bt, sovrastante la scritta "FEDERAZIONE ITALIANA"
scritta in stampatello maiuscolo stile copperplate ghotic light,
sovrastante "MALATTIE RARE" scritta in stampatello maiuscolo
COPPERPLATE GHOTIC LIGHT, sovrastante "ONLUS" scritta in
stampatello maiuscolo copperplate ghotic light.
GATTO LUIGINA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio è composto
dalla denominazione "TONI BORET" e dal disegno raffigurante
due rilievi stilizzati posti sopra la parola "TONI".
LE LUNE GEMELLE DI SARA GARAU – Pederobba (TV) – Il
marchio si compone di una scritta in corsivo "LE LUNE GEMELLE"
dove fra la parola "LUNE" e la parola "GEMELLE" vi è un disegno
composto da due mezze lune speculari che si toccano nella parte
della curva e sopra l'intersezione delle lune vi sono due accenti.
DE BORTOLI LUCIANA – Venezia – Il marchio consiste in un
rettangolo delimitato esternamente da una cornice dal tratto
continuo e da una cornice interna dal tratto discontinuo, al cui
interno e' scritta la dicitura "PIGHINI ! " nella meta' superiore
del rettangolo, mentre nella sottostante meta' del rettangolo,
a sinistra e' disegnato il muso stilizzato di un maialino, e nella
parte di destra e' scritta la dicitura "DI LULU' ".
MEDICAL MICRO DESIGN S.R.L. – Montebelluna (TV) –
Il marchio consiste in una impronta raffigurante la dicitura
"DYNFORCE" di fantasia, in caratteri di fantasia, essendo la stessa
affiancata alla destra da una impronta sostanzialmente quadrilatera dagli angoli arrotondati e contenente una fascia arcuata.
NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba
(TV) – Il marchio consiste nella denominazione "LAWSON'S”.
NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba
(TV) – Il marchio consiste nella denominazione "NATUREL
PARISIEN".
LORAN SRL – Pieve di Soligo (TV) – Il marchio è costituito
dalla dicitura "LORAN EVERYDAY PASSION". Scritto in caratteri di
fantasia dove nella prima riga c'e' la scritta "LORAN", sotto la "L"
In maiuscolo parte una linea che prosegue verso sx mentre sotto
la "R" in minuscolo parte la scritta "EVERYDAY PASSION" dove
finisce sotto la "N".
VIRI SRL – Motta di Livenza (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "NO DOLOR TECHNOLOGY" (in traduzione tecnologia no
dolor) in qualsiasi carattere, dimensione e colore.
VIRI SRL – Motta di Livenza (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "CURA I TUOI DENTI SENZA TRAPANO" in qualsiasi
carattere, dimensione e colore.
ROBSA DI SCHULTZ R.R. SNC – Venezia – Dicitura "ROBSA".
LORUSSO DARIO GIULIO – Motta di Livenza (TV) – Scritta
"MICRO FOCUSER" in carattere di fantasia con una stella in luogo
del punto della lettera "I", attraversata da un'orbita ellittica.
I'M SPA – Milano – Marchio comprendente la dicitura "I'M
HERE" in caratteri stilizzati ed in cui la dicitura "I'M" è di
dimensioni maggiori e sovrasta la dicitura "HERE", come da
riproduzione allegata.
T.P.S. S.R.L. – Gorgo al Monticano (TV) – Il marchio consiste
in un’impronta stilizzante una "X", con le estremità arrotondate e
con i bracci inferiori tra loro raccordati da un tratto arcuato, detta
impronta essendo inscritta in una cornice poligonale, inferiormente aperta, alla cui base è riportata la dicitura "SOLIDO".
COPPE ROSITA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste
nella dicitura "MONT" scritta in caratteri di fantasia.
RUGGERI MAURIZIO – Valdobbiadene (TV) – Il marchio
consiste nella dicitura "LE ZENTE".
RUGGERI MAURIZIO – Valdobbiadene (TV) – Un sole stilizzato
leggermente schiacciato ai poli. Sul bordo esterno, lungo gli assi
dei punti cardinali, vi sono tre/quattro cerchietti sovrapposti a
contatto tra loro. All'interno del cerchio solare l'area è divisa in tre
settori da una t rovesciata. In senso orario i tre settori contengono
le lettere "M", "A", "R".
COLLALTO MARIA TRINIDAD; COLLALTO CATERINA; COLLALTO GIULIANA; CASTILLO TRINIDAD –Bologna; Susegana
(TV); Verona; Susegana (TV) – Il marchio consiste nella dicitura
"COLLALTO" in qualsiasi carattere e dimensione.
Brevetti
NORD-ALL SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "GLISSADE" di
fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione.
NORD-ALL SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste in un’impronta raffigurante
due frecce affiancate e contrapposte in diversa tonalità cromatica
stilizzanti delle lettere s.
I.C.S. SRL – Monastier di Treviso (TV) – Il marchio consiste nella
denominazione "BF BEST FACE NOI CI METTIAMO LA FACCIA" con
immagine di faccina stilizzata.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE G.B. CERLETTI – Conegliano (TV) – SCUOLA ENOLOGICA DI
CONEGLIANO.
CASTELLO SAN SALVATORE EVENTI S.R.L. – Susegana (TV)
– Il marchio consiste in un’impronta stilizzante il profilo di un
castello con sottostante la dicitura "CASTELLO SAN SALVATORE".
UNICOMM - S.R.L. – Dueville (VI) – Il marchio consiste
nella dicitura "MASSERIA DEL BORGO", in qualsiasi carattere e
dimensione.
UNICOMM - S.R.L. – Dueville (VI) – Il marchio consiste in una
impronta raffigurante la dicitura "MASSERIA DEL BORGO", in
caratteri di fantasia, essendo la dicitura "MASSERIA" posta sopra
la dicitura "DEL BORGO", in cui la gambetta della lettera "G" si
prolunga verso sinistra con una fascia arcuata a sottolineare le
lettere "B", "O", "R".
UNICOMM - S.R.L. – Dueville (VI) – Il marchio consiste in una
impronta raffigurante la dicitura "MASSERIA DEL BORGO", in
caratteri di fantasia, essendo la dicitura "MASSERIA" posta sopra
la dicitura "DEL BORGO", il tutto posizionato sopra una impronta
di un rametto di ulivo con le olive e le foglie stilizzate ed un prato
con dei fili d'erba e degli alberi stilizzati e sullo sfondo delle
colline sulle quali sono posti degli alberi stilizzati e delle case con
finestre e porte stilizzate.
MASI WEB SAS DI MAZZER SIMONE & C. – S.Vendemiano
(TV) – Il marchio consiste in un carrello elevatore visto lateralmente, rappresentato schematicamente con dei tratti. Le linee
seguono le parti principali del carrello, ma proseguono oltre i
limiti dei contorni visivamente percepiti, dando un'impressione
di movimento. La parte anteriore del carrello elevatore è situata
a destra.
AZIENDA AGRICOLA CHECH STELLA – Farra di Soligo (TV)
– Il marchio consiste nella stilizzazione di un calice, composto
da due triangoli posti uno dentro l'altro, il cui vertice poggia al
centro di un rettangolo, al cui interno e' posta la dicitura "VIC"
scritta in itc giovanni black.
AZIENDA AGRICOLA LE MANZANE DI BALBINOT ERNESTO
– S.Pietro di Feletto (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta
"SABBIATO".
SOCIETA' AGRICOLA BERNARDI PIETRO E FIGLI S.S. – Susegana (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "CAPOCANTINA".
AZIENDA AGRICOLA ARMAN ANGELO – Valdobbiadene (TV)
– Marchio figurativo comprendente la dicitura “TENUTA GUARDIAN” in caratteri stilizzati in cui i caratteri della parola “TENUTA”
sono di dimensioni inferiori relativamente alla dimensione dei
caratteri della sottostante parola “GUARDIAN”, al di sopra della
quale dicitura tutta è la stilizzazione di fantasia di una composizione comprendente una lettera “A” IN stampatello maiuscolo che
racchiude una lettera “A” in stampatello minuscolo.
40
di illuminazione da incaso e relativo metodo di produzione.
BREVETTI
PER INVENZIONI
INDUSTRIALI
DEPOSITATI NEL MESE
DI DICEMBRE 2012
DALLA MUTTA GRAZIA – S.Donà di Piave (VE) – Sistema
modulare di mobili contenitori a cassetti.
KRILLIANT SRL – Treviso – Sistema per la realizzazione di
monili in acetato di cellulosa dotato di castone per pietre preferibilmente ma non esclusivamente preziose.
PRIANTE GHERARDO - DALLA VALERIA GIAMPAOLO –
Arzignano (VI) – Sistema automatico e modulare di pulizia per
pannelli solari.
BREVETTI PER MODELLI
DI UTILITà DEPOSITATI NEL
MESE DI NOVEMBRE 2012
DE FAVERI SRL – Refrontolo (TV) – Sistema di protezione dl
profilo interno di controtelaio per favorire l'adesione dei sigillanti
nel processo di posa in opera dei serramenti.
DE MARCHI MICHELE - DE GIORGIO MORENO – Zero Branco
- Mogliano Veneto (TV) – Dima di precisione per posizionamento e messa in muratura delle scatole portafrutti degli impianti
elettrici.
ECLISSE SRL – Pieve di Soligo (TV) – Orditura per pareti o lastre
in cartongesso.
PREMEC SPA – Godega di S. Urbano (TV) – Struttura di leva
perfezionata per calzature sportive.
CANTARELLA DANIELE – Nervesa della Battaglia (TV) –
Connettore per archi o fili ortodontici.
EBERLE GIORGIO - DARIO LUIGI – Pieve di Soligo (TV) –
Conegliano (TV) – Dispositivo regolatore di altezza per chiusini
di tombini.
BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Salvietta disinfettante
monouso a base di PHMB e Benzalconio cloruro accoppiata con
una salvietta asciutta monouso per l'asciugatura post disinfezione marcata Dispositivo Medico.
AUTOMOTIVE LIGHTING ITALIA SPA – Venaria Reale (TO)
– Portalampade e fanale automobilistico provvisto di tale
portalampada.
BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Macchinario per la
disinfezione ad ozono con sistema di certificazione-registrazione
del processo di disinfezione.
BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione
per indumenti sportivi e relativo metodo di realizzazione.
BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Acqua ozonizzata per
ricostituire prodotti chimici disinfettanti a base di perossimonosolfato di potassio, cloruro di sodio, acido sulfamico, acido malico,
dodecilbenzensolfonato di sodio, esametafosfato di sodio, oppure
prodotti a base di percarbonato e TAED.
BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione
per indumenti sportivi e relativo metodo di realizzazione.
BERENIS D.O.O. – Croazia – Metodo per realizzare un fondello
imbottito di protezione per pantalonicini da ciclismo.
NARDI COMPRESSORI SRL – Montecchio Maggiore (VI) – Apparecchiatura per l'alimentazione di miscele gassose in ingresso
ad un compressore ad alta pressione.
NOFORM SRL – Meolo (VE) – Sistema di fermentazione.
CADORE ARREDO DI UNTERBERGER ALESSANDRA & C.
SNC – Pieve di Cadore (BL) – Procedimento per la saldatura
di componenti in alluminio o in leghe di rame a prodotti in
alluminio.
AGOSTINI RICCARDO – Salzano (VE) – Dispositivo di controllo
per la conduzione di un catamarano.
TECHNOWRAPP SRL – Fonzaso (BL) – Metodo per la realizzazione di un rivestimento contenitivo su di un carico pallettizzato e
macchina implementante tale metodo.
CORVAGLIA ROBERTO – Ceggia (VE) – Sistema per il fissaggio
di moduli per la produzione di energia da fonte solare.
TECNOSYSTEMI SPA – Vittorio Veneto (TV) – Struttura
perfezionata di sifone.
DE FAVERI SRL – Refrontolo (TV) – Dispositivo di coibentazione interna del rullo avvolgibile di tapparelle e tende oscuranti.
TONCELLI DARIO – Bassano del Grappa (VI) – Metodo ed
impianto per realizzare pannelli formati con lastre incollate.
DAL MAS GIANLUIGI – Godega di S. Urbano (TV) – Dispositivo
DISEGNI E MODELLI
DEPOSITATI NEL MESE
DI DICEMBRE 2012
CABOX SRL – Quinto di Treviso (TV) – Modello di pannello da
costruzione.
BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Macchinario per la
disinfezione ad ozono con sistema di certificazione-registrazione
del processo di disinfezione.
MARCHI DI IMPRESA
DEPOSITATI NEL MESE
DI DICEMBRE 2012
ECOR-NATURASI' SPA – Verona – Il marchio consiste in
un'impronta raffigurante la dicitura "LE TERRE DI ECOR ECOR" in
caratteri di fantasia posti in basso a sinistra entro un'impronta
quadrilatera suddivisa in tante impronte sostanzialmente quadrilatere di diverse dimensioni ad evocare degli appezzamenti di
terreno, essendo le diciture le terre di ecor di maggiori dimensioni
ed essendo la dicitura di ecor posta al di sotto ed affiancata alla
destra da una impronta quadrilatera entro la quale è inscritta la
dicitura ecor ed un'impronta stilizzata di un cuore.
ECOR-NATURASI' SPA – Verona – Il marchio consiste in
un'impronta raffigurante la dicitura "ALIMENTI RITROVATI ECOR",
Brevetti
41
in caratteri di fantasia, essendo la dicitura ritrovati di maggiori
dimensioni e posta al di sotto della dicitura alimenti che è affiancata alla destra da un'impronta quadrilatera in cui è inscritta la
dicitura ecor e l'impronta di un cuore stilizzato, mentre sotto la
dicitura ritrovati è posizionata per tutta la lunghezza una fascia
ondulata con delle impronte fortemente stilizzate di fiori.
DACOS SISTEMI SRL – San Donà di Piave (VE) – Il marchio
consiste nella denominazione "DACOS SISTEMI".
AZIENDA AGRICOLA COLLE REGINA DI MARTINOTTO ORNELLA – Farra di Soligo (TV) – Il marchio si presenta a forma di
mezza luna ruotata di 90° (lato orizzontale rivolto verso il basso)
con all'interno la rappresentazione di due figure contadine che
portano un asse ricurvo a cui è appeso un tralcio di vite con un
grappolo d'uva di grandi dimensioni. Il marchio riporta i seguenti
colori: lo sfondo è grigio-azzurro e le figure riportate all'interno
insieme al bordo esterno in azzurro con varie sfumature di colore
blu.
MAGAZZINI ZANCHETTA DI E. ZANCHETTA & C. SNC –
Mareno di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazioe
"MIRALIBRO".
BORTOLOMIOL SPA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio
consiste nella dicitura "MORMORO' "In qualsiasi carattere e
dimensione.
CALZATURIFICIO GUE - MAR SPORT DI POLONIATO E
GAZZOLA SNC – Vedelago (TV) – Il marchio è costituito da
un'impronta raffigurante una punta di freccia stilizzata.
CALZATURIFICIO GUE - MAR SPORT DI POLONIATO E GAZZOLA SNC – Vedelago (TV) – Il marchio consiste nella dicitura
"APTA", in qualsiasi carattere e dimensione.
BORTOLOMIOL SPA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio
consite nella dicitura "CANTO FERMO" in qualsiasi carattere e
dimensione.
PENGO SPA – Bassano del Grappa (TV) – Il marchio consiste
nella dicitura "HABI" di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione.
INDUSTRIE COTTO POSSAGNO SPA – Possagno (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ANTONIANA", in qualsiasi carattere e
dimensione.
PRONTO ICE SNC DI ZOTTAREL MASSIMO & BIANCHIN L. –
Villorba (TV) – Il marchio consiste nella rappresentazione di un
carretto del gelato con la dicitura "IL GELATIERE DI TREVISO".
RIVERWATT SRL – Cavarzere (VE) – Il marchio è costituito
dalla dicitura "RIVERWATT SRL ENERGIA PULITA DALLA NATURA".
La dicitura river è scritta in carattere moolboran maiuscolo di
colore blu e la lettera r finale è di dimensioni maggiori rispetto
al resto della dicitura e in corsivo; la dicitura watt è scritta in
carattere moolboran maiuscolo di colore rosso con con la w
iniziale di dimensioni maggiori rispetto al resto della dicitura e in
corsivo. La dicitura srl è scritta in carattere calibri minuscolo e di
colore nero. Sottostante è riportata la dicitura energia pulita dalla
natura con carattere calibri minuscolo di colore verde su sfondo
verde più chiaro.
RUSSO VINCENZO – Treviso – Il marchio consiste nella denominazione "GIORGELLINI".
GLOBAL SHIPPING SPA – Villorba (TV) – Il marchio consiste in
una prima rappresentazione in caratteri arabi di un'espressione
tradotta in caratteri italiani "ABU ZARRAFAH", detta espressione
riportata al di sotto dei primi caratteri arabi e di una seconda
rappresentazione in caratteri arabi, che tradotta in caratteri
italiani risulta essere "mastice per marmo", il tutto affiancato da
un'immagine di giraffa.
ONECOUPONATIMESRL – Venezia – Il marchio consiste in
un'impronta raffigurante la dicitura "ONECOUPONATIME" di
fantasia, in caratteri di fantasia.
DACOS SISTEMI SRL – San Donà di Piave (VE) – Il marchio
consiste nella denominazione "DACOS SISTEMI".
MION ELISA – Treviso – "LE CICCIS"
MAGAZZINI ZANCHETTA DI E. ZANCHETTA & C. SNC –
Mareno di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazione
"MONTAGNALEGGE".
I'M SPA – Milano – Dicitura "SMART TETHERING" comunque
scritta.
FINANZIARIA INTERNAZIONALE HOLDING SPA – Conegliano (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "FININT".
MARTUZZI MARCO – San Vendemiano (TV) – Dicitura "MECMART" scritta in qualunque carattere di stampa e dimensione.
EMMEQUATTRO SRL – Trebaseleghe (PD) – Il marchio è
costituito da due coppie di lettere "ME" con interposto il n. "4".
EMMEQUATTRO SRL – Trebaseleghe (PD) – Il marchio consiste
in un'impronta raffigurante le lettere "ME" in corsivo rovesciate,
affiancate da un'impronta contenente il numero 4 e da altre
lettere "ME" in corsivo.
D.M.C. SRL – S. Vendemiano (TV) – Dicitura "PEPERINO".
ACQUAVITE SPA – Vazzola (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "MILLESIMATA" in qualsiasi carattere e dimensione.
ACQUAVITE SPA – Vazzola (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "TORBA NERA" in qualsiasi carattere e dimensione.
MASCHIO BENIAMINO SRL – San Pietro di Feletto (TV) – Il
marchio consiste nella dicitura "DISTILLERIA DELL'ALPE" in
qualsiasi carattere e dimensione.
DOMOENERGIA SRL – San Vendemiano (TV) – Il marchio
consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "D DOMOENERGIA
ENERGIA EFFICIENTE", in caratteri di fantasia, essendo la lettera
D racchiusa in un'impronta circolare, contenuta a sua volta in tre
cerchi stilizzati disposti gli uni internamente agli altri, affiancata
alla destra dalla dicitura domoenergia, sotto la quale sono
posizionate le diciture energia efficiente, in caratteri di minori
dimensioni.
POLONIATO MARINO – Crocetta del Montello (TV) – Consiste
nella scritta "POLO PESCA" e da un pesce stilizzato. E' composto
da una linea curva, la schiena, ad un'estremità della quale si
forma il labbro superiore che individua la posizione della bocca.
Un'ellisse bordata vicino al labbro, con in mezzo un'ellisse piena,
formano l'occhio.
FIORI FEDERICO – Volpago del Montello (TV) – Disegno fatto
a mano di un cane di tipologia segugio in posizione seduta
appoggiato sulle zampe posteriori. Porta gli occhiali e regge con
le zampe anteriori un libro aperto che sta leggendo.
FIORI FEDERICO – Volpago del Montello (TV) – Il marchio è
composto dalla scritta "ILCANEISTRUITO".
TUBES RADIATORI SRL – Resana (TV) – Due parole "TUBES
RADIATORI" disposte una sotto l'altra con un archetto sopra e
sette piccoli cerchi disposti a semicerchio sotto.
TUBES RADIATORI SRL – Resana (TV) – Denominazione
"TUBES PROLINE" stilizzata ove la parola tubes è contenuta
all'interno di una figura geometrica rettangolare e protesa
perpendicolarmente alla parola proline ed ancora in cui il detto
tratto perpendicolare, concide con parte della lettera "p".
LAMPOSTIL SRL – Conegliano (TV) – Il marchio consiste nella
dnominazione "AQUA DI PROSECCO"
BONTEMPI ALFIO – Cimadolmo (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "ASPARAGO BIANCO E VERDE DELLE GRAVI DI
PAPADOPOLI" con immagine di vista stilizzata di area geografica
e mazzo di asparagi, il tutto incluso in una sagoma ovale bordata.
SALVI MARILENA – Zero Branco (TV) – Impronta ovale
contenente la dicitura "SALVI NOLEGGI" disposta in due righe in
carattere maiuscolo grassetto e sovrastante le lettere n-o. Nella
parte sinistra del nome Salvi si trova l'immagine stilizzata di uno
stand di piccole dimensioni.
RAVINI SILVANA – Treviso – Riporta la dicitura "FLAM&FIT" di
fantasia in carattere stilizzato dove la & è inscritta all'interno di
due cerchi leggermente sovrapposti.
I'M SPA – Milano – Marchio figurativo comprendente la
dicitura "I'M SMART" in caratteri stilizzati ed in cui la dicitura i'm
è di dimensioni maggiori e sovrasta la dicitura smart come da
riproduzione allegata.
I'M SPA – Milano – Marchio figurativo comprendente la
dicitura "I'M SPORT" in caratteri stilizzati ed in cui la dicitura i'm
è di dimensioni maggiori e sovrasta la dicitura sport come da
riproduzione allegata.
ZALF INDUSTRIA MOBILI COMPONIBILI SPA – Maser
(TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ESCAPE " di fantasia, in
qualsiasi carattere e dimensione.
EUROMOBIL SPA – Sernaglia della Battaglia (TV) – Il marchio
consiste in una impronta circolare in cui sono inscritte due lettere
e contrapposte e rovesciate.
EUROMOBIL SPA – Sernaglia della Battaglia (TV) – Il marchio
consiste nella dicitura DOGANOVE di fantasia, in qualsiasi
carattere e dimensione.
EUROMOBIL SPA – Sernaglia della Battaglia (TV) – Il marchio
consiste nella dicitura "ALUTEMA" di fantasia, in qualsiasi
carattere e dimensione.
FONDAZIONE VALDOBBIADENE SPUMANTE – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste in una bottiglia di corpo
tendenzialmente cilindrico così costituito: da un anello superiore,
dal collo, che va poi allargandosi scendendo verso la base.
Appena sotto il collo della bottiglia si va a collocare in rilievo la
lettera "v" di fantasia in corsivo e alla base della stessa la scritta
"VALDOBBIADENE" in corsivo minuscolo ad iniziale maiuscola. Le
proporzioni tra i vari elementi della bottiglia, posta uguale a 100
la sua intera altezza, sono le seguenti: larghezza collo da 8,9%
a 14,40, larghezza del corpo della bottiglia da 27,8% a 30,34%,
base della bottiglia da 28,35 a 24,35, altezza collo 24,40%.
MPR SRL – Trento – Dicitura "STREAMER" comunque scritta.
B.H.B. SRL – Paese (TV) – Marchio composto da cuore stilizzato, con richiamo al ferro di prora-dolfin-della gondola veneziana,
scritta "AMORE VENEZIANO " stilizzata.
FOVAL SRL – Valdobbiadene (TV) – Dicitura "ARQUO"
comunque scritta.
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Dicitura
"ARUM" comunque scritta.
Brevetti
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Dicitura
"ICARO" comunque scritta.
VECTUR SAS DI VECCHIATO GIANLUCA & C. – Vidor (TV) – Il
marchio consiste nella denominazione "VAL DEL BRICK".
SOCIETA' AGRICOLA GUIDI DI RONCOFREDDO DI GUIDI
GIANCARLO E NICOLINI FAUSTA S.S. – Forli-Cesena – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "REDMARTY"
di fantasia, in caratteri di fantasia, essendo la prima lettera "r" di
maggiori dimensioni ed essendo tutte le lettere che compongono
la suddetta dicitura contornate.
D.F.I. di ASTOLFI DIEGO – Tarzo (TV) – Scritta DFH in primo
piano in caratteri di fantasia e in secondo piano la scritta "DON'T
FORGET HEAT" (non dimenticare il calore)
42
sovrastata da un logo a forma ovale contenente l'immagine di
una gru con la zampa sollevata e subito sotto la dicitura "fondata
nel 1972".
NORD RESINE SPA – Susegana (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "BRIGHT STONE" in qualsiasi carattere di stampa.
GASPARIN MARCO – Silea (TV) – Il marchio consiste nel nome
"LAIKLY".
GASPARIN MARCO – Silea (TV) – Il marchio consiste in una
sorta di semicerchio stilizzato che partendo da in alto a destra si
espande verso il basso e poi verso sinistra si divide in due richiamando i tratti di una ciocca di capelli. All'interno di detta forma
circolare è disposta la scritta "LAIKLY" appositamente studiata
con un carattere personalizzato.
MOBIL G.A.M. SPA – Godega di S. Urbano (TV) – Quadrato
con scritta a carattere di stampa speciale "MOBILGAM" sul lato
basso interno, in contrasto. Sotto il quadrato in corrispondenza
della scritta interna, la dicitura : "L'IMPEGNO DI UNA RICERCA" in
caratteri di stampa speciali.
GIRADI PIO – Breda di Piave (TV) – Il marchio consiste nella
denominazione "SALICETUM".
TODERO ANDREA – Farra di Soligo (TV) – Il marchio si
compone da due parole: la prima "FREEYARD" (zona libera) nella
colorazione rosso, giallo, verde e nera. La seconda "SELECTA"
(selezionatori) scritta con la prima e la seconda lettera "e"
modificate con dei semicerchi all'interno delle medesime atti a
simulare due dischi in vinile e per rappresentare all'interno della
stessa un mixer musicale.
D'ALESSI NICOLETTA - CHIARIELLO MICHELE – Treviso –
Marchio composto da due elementi: albero con persona che
dondola su un'altalena; scritta "CLOE' ". Figura, immagine e
scritta sono stilizzate.
NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba
(TV) – Il marchio consiste nella denominazione "SWEETNESS".
NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba
(TV) – Il marchio consiste nella denominazione "GRANDECOR"
DONAZZON CLAUDIO – Ponte di Piave (TV) – Il marchio
consiste nella denominazione "PERLA RUBRA".
COSTA SNC DI COSTA GIOVANNI & C. – Castelfranco Veneto
(TV) – Il marchio è costituito da un'etichetta contenente l'immagine stilizzata di un dolce con intorno delle pannocchie, dei chicchi di grano e dello zucchero a velo. Sotto vi è l'immagine di una
scatola regalo. In alto vi è la denominazione "COSTA" su impronta
ovale. Sul fondo la scritta "POLENTINA DI CASTELFRANCO" .
MAZZIER MANUELA – Alano di Piave (BL) Marchio figurativo
comprendente la dicitura "AUPAIR EUROPE" in caratteri stilizzati
di colore nero, ove tra le diciture AUPAIR e EUROPE è la raffigurazione di fantasia di una mela comprensiva di picciolo con foglia
sulla cui buccia compare la raffigurazione di un planisfero, il tutto
nelle sfumature del colore blu pantone 3005c.
CAPRETTA MASSIMO – Valdobbiadene (TV) – Il marchio
consiste nella denominazione "VENTI3 PIAZZA MARCONI". Il numero ventitre è scritto venti in lettere e tre in numero. A sinistra
della denominazione è raffigurato un disegno che consiste in un
rettangolo bordato dove all'interno sono presenti altri quattro
rettangoli bordati non allineati, nel primo in alto a sinistra è
raffigurato al suo interno un grappolo d'uva, nel secondo un po'
più in basso rispetto al primo, a destra è rappresentato un fiasco,
nel terzo in basso a sinistra è presente un calice, nel quarto in
basso a destra c'è una botte di vino. La scritta è all'interno di un
rettangolo.
NOVACOLOR SRL – Forli – Dicitura "ANIMAMUNDI" comunque
scritta.
DE NARDO CLAUDIO – Treviso – Il marchio consiste nella
denominazione "BAROQUIP".
NOVACOLOR SRL – Forli – Dicitura "MIRROR "comunque
scritta.
WELL ALIMENTARE ITALIANA SRL – Casale sul Sile (TV) – Il
marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "CHEF
TO CHEF" (in traduzione Chef a Chef), in caratteri di fantasia, essendo posta tra le diciture chef to e la dicitura chef un'impronta
di un cuoco a mezzo busto fortemente stilizzato con il cappello
stilizzato, che tiene nella mano destra stilizzata un cucchiaio stilizzato che è posizionato sopra una pentola stilizzata appoggiata
al petto e sostenuta con la mano sinistra stilizzata.
NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso DEL Tomba
(TV) – Il marchio consiste nella denominazione "CANOVA".
NOVACOLOR SRL – Forli – Dicitura "WALL2FLOOR" comunque
scritta.
MICHELUZ MARIA LUISA – Godega di S.Urbano (TV) – Il
marchio consiste nella dicitura "LINO SONEGO", in qualsiasi
carattere e dimensione.
LATTERIA DI SOLIGO SOCIETA' AGRICOLA COOPERATIVA – Farra di Soligo (TV) – Dicitura "FORMAJO IMBRIAGO DI
MONOVITIGNO LATTERIA DI SOLIGO - SCUOLA ENOLOGICA DI
CONEGLIANO" comunque scritta.
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola
"ORIENTALITE".
COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola
"SATURNO"
BALANZIN LUCIANO – Montebelluna (TV) – Il marchio
consiste nella dicitura principale "ELLEBI AGENZIA IMMOBILIARE"
TORTATO MARCO – Montebelluna (TV) – Il marchio denominativo si compone della scritta "DAL TRAMONTO ALL'ALBA" in
qualsiasi carattere e colore.
POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "TKI LIFT&SERVICE" sulla prima riga "LIFTING SYSTEMS"
sulla seconda riga entrambe in stampatello maiuscolo, dove le
lettere tki sono di colore grigio, lift di colore arancione, & di colore
grigio, service di colore arancione e lifting systems di colore
grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di
colore arancione con all'interno la lettera t troncata nella parte
destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un rettangolo
disposti uno sopra l'altro di colore bianco. (Trad. TKI impianti di
sollevamento e assistenza - sistemi di sollevamento).
POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "SIAG ENGINEERING" stampatello maiuscolo, dove le lettere siag engineering è di colore grigio. Tale dicitura è preceduta
da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la
lettera "t" troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata
da un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore
bianco. (trad.: ingegneria siag).
POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "EURO SIAG" stampatello maiuscolo, dove le lettere euro
siag sono colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato
in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera t troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e
un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco.
POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "TEKNO SIAG" stampatello maiuscolo, dove le lettere
tekno siag sono di colore grigio. Tale dicitura è preceduta da
un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la
lettera t troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da
un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore
bianco.
POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella
dicitura "SIAG" stampatello maiuscolo, dove le lettere siag sono
di colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera "t" troncata
nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un
rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco.
Report
43
PREZZI ALL’INGROSSO
SULLA PIAZZA DI TREVISO
INDICAZIONE DELLA MERCE
MEDIE MENSILI NOVEMBRE 2012
NOV. 2011
NOV. 2012
334,30
480,50
seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza VE GM
“
seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza RA GM
“
334,30
475,13
seme tostato partenza stabilimento (um. 13%)
“
355,10
505,63
t
358,50
402,50
PRODOTTI DELLA MOLITORIA
INDICAZIONE DELLA MERCE
NOV. 2011
NOV. 2012
(alla tonnellata, IVA esclusa)
FARINE DI GRANO TENERO
CEREALI E SEMI OLEOSI (alla tonnellata, IVA esclusa, merce
f.co veicolo, partenza magazzino venditore)
CARATT. DI LEGGE – rinfusa partenza
FRUMENTO TENERO
CARATTERISTICHE DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio)
NAZIONALE
tipo 00 - cen. 0,5 - glut. 7
“
479,00
507,50
N. 1 SUPERFINO (p.s. min. 80, imp. 1%, umidità 14%,
W min. 280, P/L max 0,8, glutine min. 33%, prot. 13%)
tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 9
“
471,50
500,00
t
-
-
N. 2 FINO (p.s. min. 79, imp. 1%, umid. 14%, W min. 180,
P/L max 0,8, glutine min. 26%, i.c. 280, prot. 12%)
“
-
273,00
tipo 00 - cen. 0,45 - glut. 12-13
“
579,00
612,50
tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 11-12
“
506,50
540,00
PER PASTICCERIA
“
599,00
632,50
“
439,00
437,50
Farina bianca nostrana
“
470,00
555,00
Farina bianca granita
“
490,00
575,00
Farina gialla nostrana nazionale
“
410,00
485,00
Farina gialla granita nazionale
“
430,00
505,00
Spezzato degerminato tenero
“
270,50
341,25
N. 3 BUONO MERCANTILE (p.s. min. 78, imp. 1%, umid. 14%,
i.c. 250 min.)
“
205,20
267,25
N. 4 MERCANTILE (p.s. inferiore a 74, imp. 1%, umid. 14%)
“
-
-
FRUMENTI ESTERI
(Nazionalizzati, rinfusa f.co veicolo partenza VE)
GLUTINE SUP. AL MINIMO DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio)
PRODOTTI DEL GRANO DURO (f.co pastificio - um. 14,5% - rinfusa)
Semola - cen. 0,70-0,90
Francese (p.s. 76/77)
“
-
-
Northern Spring n. 2 (prot. 15%)
“
-
347,25
Manitoba n. 1
“
334,00
350,00
Grano Australiano prime hard
“
-
-
Estero (p.s. 74/75) (franco arrivo)
“
200,60
-
Tedesco (franco arrivo)
“
-
-
Austriaco (franco arrivo)
“
-
-
GRANONI Rinfusa, partenza magazzino venditore,
franco veicolo, essiccato, 14% umidità (caratteristiche a norma di legge)
PRODOTTI DEL GRANOTURCO (f.co partenza - imb. compreso)
SOTTOPRODOTTI DEL FRUMENTO (f.co arrivo provincia)
CRUSCA E CRUSCHELLO
in sacco
“
210,90
246,25
NAZIONALI
rinfusa
“
165,90
198,75
IBRIDO GIALLO
rinf. in pellets di grano tenero
“
167,90
201,88
rinf. in pellets di grano duro
“
167,90
201,88
Semivitreo
“
-
-
Uso zootecnico Treviso - Venezia
“
182,20
250.75
TRITELLO
Uso zootecnico Friuli
“
180,10
248,00
in sacco
“
215,90
251,25
Uso alimentare Treviso - Venezia
“
-
-
rinfusa
“
175,90
206,25
Uso alimentare Friuli
“
-
-
FARINACCIO
A stagione da essiccare (base 25% um.)
“
-
-
in sacco
“
233,90
292,25
rinfusa
“
203,90
257,25
IBRIDO BIANCO
Uso zootecnico
“
182,20
-
Uso alimentare
“
202,50
302,50
ESTERI
Franco arrivo TV-VE umidità 14%
Giallo comunitario
“
-
-
SOTTOPRODOTTI DEL GRANOTURCO (rinfusa – f.co partenza)
Farinetta
“
165,40
225,25
Germe (base 20% grassi)
“
270,10
322,50
t
-
267,50
Farina erba med. disid. pr. 16/17% stq - fibra 26 betacarotene 120-150
“
221,50
257,50
Farina di estr. di soia nazionale e/o USA pr. 44% stq GM
“
299,30
479,50
Farina di estr. di soia naz. pr. 48% stq GM
“
307,30
490,00
Farina di estr. di soia estera pr. 48% stq GM
“
305,30
489,63
Farina di estr. di soia nazionale pr. 44% stq
“
320,30
501,25
Farina di estr. di soia bras./arg. in pellets pr.44% stq GM
“
-
-
Farina estr. girasole non sgusciato estero
“
-
-
Farina estr. girasole sgusciato proteico estero
“
180,50
315,25
Farina estr. girasole nazionale pr. 28-29% stq
“
130,10
217,75
Farina estr. colza nazionale prot. 37% stq
“
212,50
306,50
PRODOTTI ALIMENTAZIONE BESTIAME
(alla tonnellata, rinfusa arrivo, IVA esclusa)
ALTRI CEREALI
FARINE DI ORIGINE VEGETALE
ORZO
Farina di erba med. disid.pr. 17/18% stq - fibra 24 betacarotene 150-180
Nazionale
p.s. inferiore a 62 - umidità 14% - imp. 2%
“
-
-
p.s. superiore a 62 - umidità 14% - imp. 2%
“
213,60
252,75
Estero
Comunitario p.s. 64/65 (partenza VE)
“
-
-
p.s. 64/65 (franco arrivo)
“
222,60
265,13
SORGO Estero p.s. 64/65 - franco arrivo
"
-
-
AVENA ESTERA Bianca p.s. 50/55 (franco arrivo)
“
240,00
260,00
“
344,50
514,25
SEMI OLEOSI:
seme di soia nazionale um. 14% imp. 2% partenza TV-VE
Report
44
INDICAZIONE DELLA MERCE
Farina di estr. di germe di mais prot. 19-20% stq
“
NOV. 2011
NOV. 2012
-
-
FARINE DI ORIGINE ANIMALE
INDICAZIONE DELLA MERCE
NOV. 2011
NOV. 2012
Chardonnay DOC Venezia
6,75
7,75
Incrocio Manzoni 6.0.13 IGT Marca Trevigiana gr. 11-12,5
6,34
7,15
7,15
Farina di aringhe danesi "999"pr. 72% stq in sacco
“
1.346,50
1.717,50
Sauvignon IGT Marca Trevigiana gr. 10-12
6,34
Farina di pesce Perù/Cile pr. 65% stq
“
1.159,00
1.602,50
Glera IGT Marca Trevigiana gr. 9-10 (al litro)
0,53
0,68
Glera IGT Colli Trevigiani gr. 9-10 (al litro)
0,57
0,73
1,68
1,20
SFARINATI, PANNELLI, ALTRI
Erba med. disid. pellets pr. 15-16% stq fibra 28
“
203,50
247,50
PROSECCO
Sfarinato di fieno pr. 7-8% stq fibra 35-40
“
145,00
187,50
DOC (al litro)
Glutine di granoturco pr. 55-58% stq
“
650,00
-
-
-
DOCG Conegliano-Valdobbiadene (al litro)
2,04
2,03
POLPE ESSICCATE
DOCG Superiore di Cartizze (al litro)
7,60
5,25
di bietole in pellets
DOCG Asolo (al litro)
1,85
1,90
PASTE ALIMENTARI (f.co dettagliante) IVA escl.
PINOT E CHARDONNAY (atti al taglio con DOCG) (al litro)
1,45
1,75
in confezioni da kg 5
1,20
VINO Novello rosso gradi 12 circa (al litro)
0,65
0,80
Semola glutinata di mais pr. 17-18% stq
“
“
kg
191,50
206,30
1,20
253,75
233,63
v.n.f. (atto a Prosecco DOC) gr. 9-10 (al litro)
in confezioni da kg 1
“
1,14
1,14
MOSTI CONC. (grado feheling in peso x 0,6 per 100 kg)
in confezioni da kg 0,500
“
1,22
1,22
concentrato rosso
4,10
-
concentrato rettificato nazionale
3,78
5,85
RISO (f.co mag. grossista - in confezioni da 1 kg)
Originario
kg
0,84
0,76
Padano
“
0,90
0,85
Vialone nano
“
1,30
1,34
Ribe (R.B.)
“
1,14
1,04
S. Andrea
“
1,14
1,04
Arborio
“
1,39
1,18
VINI (IVA esclusa, al grado/100 lt)
ROSSI
Merlot IGT Marca Trevigiana gr. 10-12
Merlot del Veneto gr. 11,0-12,0
4,53
6,00
ACETI E SPIRITI (f.co magazzino grossista)
Aceto di vino (6% acid. acetica tot. decolorato)
al litro
1,40
1,70
Aceto di vino (6% acid. acetica tot. bianco/rosso)
al litro
1,36
1,65
Alcool puro a non meno di 95° da melasso
gr/100
litri
889,51
884,51
Alcool puro a non meno di 95° da cereali
gr/100
litri
897,68
891,68
Vinaccioli secchi (partenza distilleria)
100 kg
13,00
18,00
Grappa Veneta di vinaccia 75-80°
gr/100
litri
983,89
1.018,89
Acquavite di vino invecchiata oltre 3 anni
gr/100
litri
1.057,51
1.217,51
SPIRITI (da produttore, merce nuda, f.co partenza su
autocisterna, imp. cons. - accisa compresa)
-
-
Merlot DOC Venezia
5,15
6,80
Merlot DOC Piave
5,35
7,25
Merlot DOC Montello e Colli Asolani (al litro)
0,73
0,95
UOVA FRESCHE DI GALLINA CAT. “A” ( f.co centro di imballaggio,
colorate) IVA esclusa
Cabernet IGT Marca Trevigiana gr. 11-13
4,71
6,15
XL grandissime + di 73 grammi
100 pz
13,82
17,30
Cabernet DOC Venezia (Sauvignon/Franc)
5,25
7,25
L grandi da 63 a 73 grammi
“
11,98
15,30
Cabernet DOC Piave
5,75
7,45
M medie da 53 a 63 grammi
“
10,98
14,40
Cabernet DOC Montello e Colli Asolani (al litro)
0,78
1,10
S piccole meno di 53 grammi
“
9,88
13,00
Pinot nero IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12 (al litro)
0,89
1,00
A PESO IN NATURA (al kg, IVA esclusa)
Raboso IGT rosso Marca Trevigiana gr. 9-11
5,25
6,75
fino a 53 grammi
kg
1,00
1,46
Raboso IGT rosato Marca Trevigiana gr. 9,5-11
5,45
6,75
da 54 a 63 grammi
“
1,13
1,65
oltre 63 grammi
“
1,15
1,65
Raboso DOC Venezia rosato
-
7,75
Raboso DOC Piave
-
-
4,63
6,65
-
-
4,79
6,65
-
7,75
6,39
IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12
DOC Venezia bianco
TAI (Tocai Friulano) IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12,5
DOC Piave
Verduzzo IGT Marca Trevigiana gr. 10-12
OLI DI OLIVA f.co mag. grossista (in confezioni da 1 a 5 lt)
acidità massima 2%
lt
3,33
3,85
extra vergine acidità massima 1%
“
3,77
4,00
vari
“
1,80
1,75
di girasole
“
1,37
1,42
7,15
di mais
“
1,35
1,37
“
1,55
1,96
BIANCHI
OLI DI SEMI f.co mag. grossista (in latte da 1 a 25 lt)
Verduzzo DOC Piave
6,75
7,75
di arachide
Pinot bianco IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5
6,55
7,40
SALUMI (f.co magazzino grossista)
-
8,05
Prosciutto crudo di S. Daniele con osso
kg
11,40
11,40
1,05
1,30
Prosciutto crudo di S. Daniele disossato s.v.
“
13,65
13,65
-
-
Prosciutto crudo di Parma con osso
“
10,30
10,30
“
12,70
12,70
Pinot bianco DOC Piave
Pinot grigio IGT Marca Trevigiana gr. 12-12,5 (al litro)
v.n.f. (atto a IGT M.T.) gr. 10,5-11(al litro)
DOC Venezia (al litro)
Chardonnay IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5
Chardonnay DOC Piave (prezzo indicativo)
-
1,55
Prosciutto crudo di Parma disossato s.v.
6,39
7,15
Prosciutto cotto di alta qualità
“
8,05
8,55
-
7,75
Prosciutto cotto scelto
“
6,60
7,05
Report
45
INDICAZIONE DELLA MERCE
NOV. 2011
NOV. 2012
INDICAZIONE DELLA MERCE
NOV. 2011
NOV. 2012
Prosciutto cotto
“
5,75
6,15
Trifoglio ladino estero (certificato ENSE) iscritto
“
5,60
5,68
Speck IGP
“
9,42
9,50
Ginestrino (veriolo nero) selezionato (certificato ENSE)
“
11,65
13,75
Speck non IGP
“
7,52
7,98
Veccia nera vellutata (certificato ENSE)
“
2,10
2,35
Mortadella puro suino IGP
“
5,65
6,23
Veccia nera sativa (certificato ENSE)
“
0,93
0,88
Mortadella puro suino non IGP
“
4,30
4,73
Lojetto perenne estero
“
2,40
2,28
Sopressa nostrana Trevigiana/Trevisana
“
9,35
9,85
Lojetto italico di produzione estera
“
1,85
1,78
Sopressa nostrana casalinga
“
8,15
8,65
Sorgo zuccherino per erbaio
“
-
-
Sopressa nostrana industriale
“
6,85
7,35
AVENA
Salame nostrano casalingo
“
7,35
7,73
di 1a moltiplicazione
“
-
0,60
Salame nostrano industriale
“
6,65
6,98
di 2a moltiplicazione
“
0,56
-
Ossocollo stagionato
“
8,78
9,65
ORZO
Ossocollo semistagionato
“
7,85
8,63
di 1a moltiplicazione
“
0,53
0,52
Pancetta supercoppata
“
7,15
7,85
di 2a moltiplicazione
“
-
0,50
Pancetta arrotolata coppata
“
6,10
6,70
Segale certif.
“
0,58
0,62
Pancetta arrotolata scotennata
“
5,43
5,98
FRUMENTI TENERI
Pancetta stufata
“
5,50
6,05
di 1a riproduzione
“
0,53
0,52
Salsiccia trevigiana
“
5,40
5,68
di 2a riproduzione
“
-
0,50
Cotechino trevigiano
“
4,65
4,90
FRUMENTI DURI
Porchetta Trevigiana/Trevisana
“
5,75
5,75
di 1a riproduzione
“
-
-
CASEARI (franco distribuzione organizzata)
di 2a riproduzione
“
-
-
BURRO
CONCIMI CHIMICI (merce resa imballata in sacchi di plastica da kg
50, su mezzo di trasporto del consumatore, f.co mag. del rivenditore)
Solfato ammonico al 20%
t
375,00
355,00
Nitrato ammonico al 26%
“
430,00
365,00
Nitrato di calcio al 15%
“
467,50
460,00
Concimi potassici solfato 50% gran.
“
675,00
655,00
Centrifugato impacchettato
kg
3,91
3,45
DA CONDIMENTO
Parmigiano reggiano stagionatura minimo 24 mesi
Grana Padano stagionatura da 12 a 15 mesi
Grana Padano stagionatura oltre 15 mesi
“
“
12,30
9,63
11,90
9,63
“
10,00
10,00
Urea agricola 46% prilled
“
580,00
535,00
“
5,59
5,50
Perfosfato minerale 19% granulare
“
309,50
301,25
6,50
Triplo 46% granulare
“
628,00
572,50
5,60
Complessi ternari 15-15-15
“
555,00
530,00
8-24-24 complesso
“
622,50
-
DA TAVOLA
Asiago pressato in forme, al naturale
Asiago d'allevo mezzano in forme, da 4 a 6 mesi
“
6,64
Emmenthal in forme o parti di forma (escl.Emmenthaler
Switzerland)
“
5,60
Provolone 30 gg dolce
“
5,72
5,72
ANTICRITTOGAMICI (f.co mag. rivenditore – a confezione)
Provolone 90 gg stagionato
“
5,88
5,88
Solfato di rame 98/99% - naz. (conf. 25 kg)
conf.
86,00
108,50
Stracchino
“
5,50
5,50
Zolfo ventilato 99% fino a 85% (conf. 25 kg)
“
15,00
14,50
Latteria pronto consumo
“
4,75
4,65
PRODOTTI AVICUNICOLI (alla produzione - franco azienda) IVA esclusa
Tipo latteria d’importazione
“
4,30
4,30
POLLI ALLEV. INTENSIVO A TERRA
Montasio 60 gg
“
5,80
5,70
A PIGMENTAZIONE BIANCA pesanti
kg
1,19
1,27
Montasio allevo 90 gg
“
6,30
6,20
A PIGMENTAZIONE GIALLA:
Gorgonzola tipico
“
6,08
6,08
leggeri
“
1,19
1,26
Caciotta trevigiana
“
5,70
5,70
pesanti
“
1,19
1,27
Mozzarella di mucca (bocconcini da 100 a 250 gr)
“
5,80
5,80
GALLINE DI ALLEVAMENTO INTENSIVO A TERRA
Mozzarella di mucca (filoni da 1 kg)
“
5,38
5,38
medie
“
0,73
0,50
Taleggio tipico nazionale
“
5,60
5,60
pesanti
“
0,76
0,53
Formaggella trevigiana
“
5,35
5,35
GALLINE DI ALLEV. INTENSIVO IN BATTERIA
leggere
“
0,72
0,48
medie
“
0,75
0,51
femmine
“
2,31
2,21
maschi
“
2,35
2,26
“
2,42
2,45
SEMENTI DA PRATO (merce f.co vagone o autocarro, partenza,
tela provv. ed IVA escluse, con garanzia di legge, conf. 50 kg da
addebitare a parte - tra rivenditori)
Erba medica locale varietà selez. (certificato ENSE)
kg
2,96
3,75
Erba medica locale varietà in natura - secondo resa
alla selezione dell’annata (certicato ENSE)
“
1,55
2,05
Trifoglio violetto nazionale selezionato (certificato ENSE)
“
-
-
Trifoglio estero selezionato (certif. ENSE) iscritto
“
4,12
5,15
Trifoglio ladino gigante italiano selez. (certificato ENSE)
“
-
-
ANATRE MUTE
FARAONE
allevamento tradizionale intensivo
TACCHINI PESANTI
Report
46
INDICAZIONE DELLA MERCE
NOV. 2011
NOV. 2012
INDICAZIONE DELLA MERCE
NOV. 2011
NOV. 2012
femmine
“
1,38
1,39
ali
“
1,63
1,65
maschi
“
1,53
1,44
TACCHINI a busto
“
2,50
2,29
fesa
“
5,65
5,25
coscie
“
2,33
2,25
ali
“
1,63
1,65
TACCHINI MINI
da kg 3,2 a kg 3,8
PARTI DI TACCHINO
“
2,41
2,45
TACCHINI MEDI
“
-
-
da carne femmine
“
0,31
0,39
tradizionali
“
3,78
3,84
da carne maschi
“
0,46
0,56
a busto
“
4,74
4,78
femmine per uova da consumo
“
0,66
0,75
CONIGLI MACELLATI freschi nazionali
“
5,04
5,03
POLLASTRE 112 giorni
“
3,63
4,20
OCHE nazionali
“
5,39
6,75
POLLI a collo nudo
kg
2,36
2,25
CAPPONI freschi
“
4,75
4,98
da kg 4,5 a kg 5,5
ANATRE FEMMINE
PULCINI
GALLETTI
BESTIAME SUINO (prezzi corrisposti agli agricoltori f.co allev. peso vivo) IVA esclusa
golden
kg
2,61
2,49
GRASSI
livornesi
“
2,67
2,70
da 90 a 115 kg
kg
1,64
1,73
da 115 a 130 kg
“
1,48
1,53
CAPPONI
allevamento intensivo
“
3,34
3,52
da 130 a 145 kg
“
1,49
1,55
allevamento all'aperto tradizionale
“
-
3,62
da 145 a 160 kg
“
1,52
1,59
OCHE allevamento intensivo
“
3,59
4,31
da 160 a 180 kg
“
1,57
1,64
oltre 180 kg
“
1,52
1,61
CONIGLI
fino a kg 2,500
“
2,10
2,15
MAGRONI
oltre kg 2,500
“
2,16
2,21
da 40 kg
“
1,89
2,13
da 50 kg
“
1,68
1,92
POLLAME MACELLATO NAZ. FRESCO "classe A"
POLLI TRADIZIONALI
da 65 kg
“
1,58
1,82
leggeri e medi
kg
2,00
2,10
da 80 kg
“
1,53
1,75
pesanti
“
2,00
2,10
LATTONZOLI
da 15 kg
“
3,32
3,78
leggeri
“
2,45
2,53
da 25 kg
“
2,42
2,78
pesanti
“
2,45
2,39
da 30 kg
“
2,19
2,44
A BUSTO
PARTI DI POLLO
SCROFE
petti con forcella
“
5,11
5,11
1a qualità
“
0,70
0,86
cosciotti
“
2,14
2,21
2a qualità
“
0,60
0,76
ali non separate
“
1,62
1,65
PREZZI DEL BESTIAME E DEI FORAGGI SUL MERCATO DI
ODERZO (Rilevazioni effettuate dal Comune)
a collo nudo
“
3,47
3,40
golden comet
“
3,89
3,80
livornesi
“
3,95
3,84
Simmenthal 1a categoria
kg
1,85
2,00
Simmenthal 2a categoria
kg
-
1,75
medie
“
2,01
2,04
pesanti
“
2,04
2,03
Bruno Alpina 1a qualità
kg
1,00
1,03
Razza Simmenthal 1a qualità
“
1,20
1,20
leggere
“
2,22
2,19
Razza Simmenthal 2a qualità
“
0,95
1,03
pesanti
“
2,23
2,04
Pezzata nera 1a qualità
“
1,00
1,10
Pezzata nera 2a qualità
“
0,55
0,90
100 kg
14,40
16,00
“
15,60
19,00
11,90
9,00
GALLI TRADIZIONALI
GALLINE TRADIZIONALI
A BUSTO
FARAONE
allevamento tradizionale intensivo
VITELLONI FEMMINE DA MACELLO
VACCHE DA MACELLO
FORAGGI (f.co domicilio compratore, imballati) IVA esclusa
“
3,70
3,60
TACCHINE
Fieno maggengo di prato naturale
Erba medica
“
2,34
2,29
fesa
“
5,64
5,25
coscie
“
2,31
2,33
a busto
BESTIAME (prezzi al foro boario - peso vivo) IVA esclusa
PARTI DI TACCHINA
Paglia di frumento pressata
“
I prezzi indicati nel presente listino si intendono (salva espressa indicazione in contrario) al
netto dell'IVA, pagamento in contanti.
Report
47
PREZZI ALL’INGROSSO
SULLA PIAZZA DI TREVISO
INDICAZIONE DELLA MERCE
MEDIE MENSILI DICEMBRE 2012
DIC. 2011
DIC. 2012
339,00
472,50
seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza VE GM
“
seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza RA GM
“
339,00
472,50
seme tostato partenza stabilimento (um. 13%)
“
363,25
502,50
t
352,50
412,50
PRODOTTI DELLA MOLITORIA
INDICAZIONE DELLA MERCE
DIC. 2011
DIC. 2012
(alla tonnellata, IVA esclusa)
FARINE DI GRANO TENERO
CEREALI E SEMI OLEOSI (alla tonnellata, IVA esclusa, merce
f.co veicolo, partenza magazzino venditore)
CARATT. DI LEGGE – rinfusa partenza
FRUMENTO TENERO
CARATTERISTICHE DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio)
NAZIONALE
tipo 00 - cen. 0,5 - glut. 7
“
475,00
510,00
N. 1 SUPERFINO (p.s. min. 80, imp. 1%, umidità 14%,
W min. 280, P/L max 0,8, glutine min. 33%, prot. 13%)
tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 9
“
467,50
502,50
t
-
-
N. 2 FINO (p.s. min. 79, imp. 1%, umid. 14%, W min. 180,
P/L max 0,8, glutine min. 26%, i.c. 280, prot. 12%)
“
-
279,67
tipo 00 - cen. 0,45 - glut. 12-13
“
575,00
615,00
tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 11-12
“
502,50
542,50
PER PASTICCERIA
“
595,00
635,00
“
435,00
437,50
Farina bianca nostrana
“
470,00
555,00
Farina bianca granita
“
490,00
575,00
Farina gialla nostrana nazionale
“
410,00
485,00
Farina gialla granita nazionale
“
430,00
505,00
Spezzato degerminato tenero
“
268,75
340,83
N. 3 BUONO MERCANTILE (p.s. min. 78, imp. 1%, umid. 14%,
i.c. 250 min.)
“
203,00
274,33
N. 4 MERCANTILE (p.s. inferiore a 74, imp. 1%, umid. 14%)
“
-
-
FRUMENTI ESTERI
(Nazionalizzati, rinfusa f.co veicolo partenza VE)
GLUTINE SUP. AL MINIMO DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio)
PRODOTTI DEL GRANO DURO (f.co pastificio - um. 14,5% - rinfusa)
Semola - cen. 0,70-0,90
Francese (p.s. 76/77)
“
-
-
Northern Spring n. 2 (prot. 15%)
“
-
335,33
Manitoba n. 1
“
334,00
339,00
Grano Australiano prime hard
“
-
-
Estero (p.s. 74/75) (franco arrivo)
“
201,00
-
Tedesco (franco arrivo)
“
-
-
Austriaco (franco arrivo)
“
-
-
GRANONI Rinfusa, partenza magazzino venditore,
franco veicolo, essiccato, 14% umidità (caratteristiche a norma di legge)
PRODOTTI DEL GRANOTURCO (f.co partenza - imb. compreso)
SOTTOPRODOTTI DEL FRUMENTO (f.co arrivo provincia)
CRUSCA E CRUSCHELLO
in sacco
“
217,00
274,33
NAZIONALI
rinfusa
“
172,00
226,83
IBRIDO GIALLO
rinf. in pellets di grano tenero
“
174,00
232,17
rinf. in pellets di grano duro
“
174,00
232,17
Semivitreo
“
-
-
Uso zootecnico Treviso - Venezia
“
181,38
250,00
TRITELLO
Uso zootecnico Friuli
“
179,13
247,67
in sacco
“
222,00
279,33
Uso alimentare Treviso - Venezia
“
-
-
rinfusa
“
182,00
234,33
Uso alimentare Friuli
“
-
-
FARINACCIO
A stagione da essiccare (base 25% um.)
“
-
-
in sacco
“
240,00
304,67
rinfusa
“
210,00
269,67
IBRIDO BIANCO
Uso zootecnico
“
181,38
-
Uso alimentare
“
205,00
302,50
ESTERI
Franco arrivo TV-VE umidità 14%
Giallo comunitario
“
-
-
SOTTOPRODOTTI DEL GRANOTURCO (rinfusa – f.co partenza)
Farinetta
“
163,50
228,67
Germe (base 20% grassi)
“
264,50
316,50
t
-
267,50
Farina erba med. disid. pr. 16/17% stq - fibra 26 betacarotene 120-150
“
227,50
257,50
Farina di estr. di soia nazionale e/o USA pr. 44% stq GM
“
302,25
473,17
Farina di estr. di soia naz. pr. 48% stq GM
“
310,00
496,17
Farina di estr. di soia estera pr. 48% stq GM
“
308,00
496,17
Farina di estr. di soia nazionale pr. 44% stq
“
323,00
491,50
Farina di estr. di soia bras./arg. in pellets pr.44% stq GM
“
-
-
Farina estr. girasole non sgusciato estero
“
-
-
Farina estr. girasole sgusciato proteico estero
“
177,50
316,50
Farina estr. girasole nazionale pr. 28-29% stq
“
128,00
228,17
Farina estr. colza nazionale prot. 37% stq
“
212,50
343,83
PRODOTTI ALIMENTAZIONE BESTIAME
(alla tonnellata, rinfusa arrivo, IVA esclusa)
ALTRI CEREALI
FARINE DI ORIGINE VEGETALE
ORZO
Farina di erba med. disid.pr. 17/18% stq - fibra 24 betacarotene 150-180
Nazionale
p.s. inferiore a 62 - umidità 14% - imp. 2%
“
-
-
p.s. superiore a 62 - umidità 14% - imp. 2%
“
212,50
262,50
Estero
Comunitario p.s. 64/65 (partenza VE)
“
-
-
p.s. 64/65 (franco arrivo)
“
220,13
274,33
SORGO Estero p.s. 64/65 - franco arrivo
"
-
-
AVENA ESTERA Bianca p.s. 50/55 (franco arrivo)
“
245,00
258,33
“
348,75
512,50
SEMI OLEOSI:
seme di soia nazionale um. 14% imp. 2% partenza TV-VE
Report
48
INDICAZIONE DELLA MERCE
Farina di estr. di germe di mais prot. 19-20% stq
“
DIC. 2011
DIC. 2012
-
-
FARINE DI ORIGINE ANIMALE
INDICAZIONE DELLA MERCE
DIC. 2011
DIC. 2012
Chardonnay DOC Venezia
6,85
7,75
Incrocio Manzoni 6.0.13 IGT Marca Trevigiana gr. 11-12,5
6,40
7,15
7,15
Farina di aringhe danesi "999"pr. 72% stq in sacco
“
1.312,50
1.735,00
Sauvignon IGT Marca Trevigiana gr. 10-12
6,40
Farina di pesce Perù/Cile pr. 65% stq
“
1.125,00
1.635,00
Glera IGT Marca Trevigiana gr. 9-10 (al litro)
0,53
0,70
Glera IGT Colli Trevigiani gr. 9-10 (al litro)
0,58
0,73
1,73
1,20
SFARINATI, PANNELLI, ALTRI
Erba med. disid. pellets pr. 15-16% stq fibra 28
“
207,50
247,50
PROSECCO
Sfarinato di fieno pr. 7-8% stq fibra 35-40
“
145,00
189,17
DOC (al litro)
Glutine di granoturco pr. 55-58% stq
“
650,00
-
-
-
DOCG Conegliano-Valdobbiadene (al litro)
2,08
2,03
POLPE ESSICCATE
DOCG Superiore di Cartizze (al litro)
7,60
5,25
di bietole in pellets
DOCG Asolo (al litro)
1,85
1,90
Semola glutinata di mais pr. 17-18% stq
“
“
191,00
204,00
241,83
229,67
v.n.f. (atto a Prosecco DOC) gr. 9-10 (al litro)
PASTE ALIMENTARI (f.co dettagliante) IVA escl.
PINOT E CHARDONNAY (atti al taglio con DOCG) (al litro)
-
1,75
in confezioni da kg 5
1,20
VINO Novello rosso gradi 12 circa (al litro)
-
-
kg
1,20
in confezioni da kg 1
“
1,14
1,14
MOSTI CONC. (grado feheling in peso x 0,6 per 100 kg)
in confezioni da kg 0,500
“
1,22
1,22
concentrato rosso
4,10
-
concentrato rettificato nazionale
3,85
5,85
RISO (f.co mag. grossista - in confezioni da 1 kg)
Originario
kg
0,80
0,80
Padano
“
0,90
0,85
Vialone nano
“
1,25
1,33
Ribe (R.B.)
“
1,10
1,00
S. Andrea
“
1,10
1,00
Arborio
“
1,30
1,15
VINI (IVA esclusa, al grado/100 lt)
ROSSI
Merlot IGT Marca Trevigiana gr. 10-12
Merlot del Veneto gr. 11,0-12,0
4,55
6,00
ACETI E SPIRITI (f.co magazzino grossista)
Aceto di vino (6% acid. acetica tot. decolorato)
al litro
1,40
1,70
Aceto di vino (6% acid. acetica tot. bianco/rosso)
al litro
1,36
1,65
Alcool puro a non meno di 95° da melasso
gr/100
litri
889,51
884,51
Alcool puro a non meno di 95° da cereali
gr/100
litri
897,68
891,68
Vinaccioli secchi (partenza distilleria)
100 kg
13,50
18,00
Grappa Veneta di vinaccia 75-80°
gr/100
litri
993,89
1.018,89
Acquavite di vino invecchiata oltre 3 anni
gr/100
litri
1.127,51
1.257,51
SPIRITI (da produttore, merce nuda, f.co partenza su
autocisterna, imp. cons. - accisa compresa)
-
-
Merlot DOC Venezia
5,15
6,80
Merlot DOC Piave
5,35
7,25
Merlot DOC Montello e Colli Asolani (al litro)
0,73
0,95
UOVA FRESCHE DI GALLINA CAT. “A” ( f.co centro di imballaggio,
colorate) IVA esclusa
Cabernet IGT Marca Trevigiana gr. 11-13
4,75
6,15
XL grandissime + di 73 grammi
100 pz
14,18
17,37
Cabernet DOC Venezia (Sauvignon/Franc)
5,25
7,25
L grandi da 63 a 73 grammi
“
12,18
15,37
Cabernet DOC Piave
5,75
7,45
M medie da 53 a 63 grammi
“
11,35
14,57
Cabernet DOC Montello e Colli Asolani (al litro)
0,78
1,10
S piccole meno di 53 grammi
“
10,25
13,17
Pinot nero IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12 (al litro)
0,90
1,00
A PESO IN NATURA (al kg, IVA esclusa)
Raboso IGT rosso Marca Trevigiana gr. 9-11
5,25
6,75
fino a 53 grammi
kg
1,13
1,47
Raboso IGT rosato Marca Trevigiana gr. 9,5-11
5,45
6,75
da 54 a 63 grammi
“
1,23
1,66
oltre 63 grammi
“
1,24
1,66
Raboso DOC Venezia rosato
-
7,75
Raboso DOC Piave
-
-
4,65
6,65
-
-
4,80
6,65
-
7,75
6,60
IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12
DOC Venezia bianco
TAI (Tocai Friulano) IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12,5
DOC Piave
Verduzzo IGT Marca Trevigiana gr. 10-12
Verduzzo DOC Piave
Pinot bianco IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5
Pinot bianco DOC Piave
Pinot grigio IGT Marca Trevigiana gr. 12-12,5 (al litro)
v.n.f. (atto a IGT M.T.) gr. 10,5-11(al litro)
DOC Venezia (al litro)
Chardonnay IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5
Chardonnay DOC Piave (prezzo indicativo)
OLI DI OLIVA f.co mag. grossista (in confezioni da 1 a 5 lt)
acidità massima 2%
lt
3,25
-
extra vergine acidità massima 1%
“
3,65
-
vari
“
1,79
1,76
di girasole
“
1,39
1,42
7,15
di mais
“
1,35
1,37
“
1,55
1,91
BIANCHI
OLI DI SEMI f.co mag. grossista (in latte da 1 a 25 lt)
-
7,75
di arachide
6,85
7,40
SALUMI (f.co magazzino grossista)
-
8,05
Prosciutto crudo di S. Daniele con osso
kg
11,40
11,40
1,05
1,30
Prosciutto crudo di S. Daniele disossato s.v.
“
13,65
13,65
-
-
Prosciutto crudo di Parma con osso
“
10,30
10,30
“
12,70
12,70
-
1,55
Prosciutto crudo di Parma disossato s.v.
6,60
7,15
Prosciutto cotto di alta qualità
“
8,15
8,55
-
7,75
Prosciutto cotto scelto
“
6,70
7,05
Report
49
INDICAZIONE DELLA MERCE
DIC. 2011
DIC. 2012
INDICAZIONE DELLA MERCE
DIC. 2011
DIC. 2012
Prosciutto cotto
“
5,85
6,15
Trifoglio ladino estero (certificato ENSE) iscritto
“
5,60
5,73
Speck IGP
“
9,50
9,50
Ginestrino (veriolo nero) selezionato (certificato ENSE)
“
12,00
13,25
Speck non IGP
“
7,60
7,98
Veccia nera vellutata (certificato ENSE)
“
2,10
2,35
Mortadella puro suino IGP
“
5,65
6,23
Veccia nera sativa (certificato ENSE)
“
0,93
0,88
Mortadella puro suino non IGP
“
4,30
4,73
Lojetto perenne estero
“
2,40
2,26
Sopressa nostrana Trevigiana/Trevisana
“
9,35
9,85
Lojetto italico di produzione estera
“
1,85
1,76
Sopressa nostrana casalinga
“
8,15
8,65
Sorgo zuccherino per erbaio
“
1,70
-
Sopressa nostrana industriale
“
6,85
7,35
AVENA
Salame nostrano casalingo
“
7,35
7,73
di 1a moltiplicazione
“
-
0,60
Salame nostrano industriale
“
6,65
6,98
di 2a moltiplicazione
“
0,56
-
Ossocollo stagionato
“
8,78
9,65
ORZO
Ossocollo semistagionato
“
7,85
8,63
di 1a moltiplicazione
“
0,53
0,52
Pancetta supercoppata
“
7,15
7,85
di 2a moltiplicazione
“
-
0,50
Pancetta arrotolata coppata
“
6,10
6,70
Segale certif.
“
0,58
0,62
Pancetta arrotolata scotennata
“
5,43
5,98
FRUMENTI TENERI
Pancetta stufata
“
5,50
6,05
di 1a riproduzione
“
0,53
0,52
Salsiccia trevigiana
“
5,40
5,68
di 2a riproduzione
“
-
0,50
Cotechino trevigiano
“
4,65
4,90
FRUMENTI DURI
Porchetta Trevigiana/Trevisana
“
5,75
5,75
di 1a riproduzione
“
-
-
CASEARI (franco distribuzione organizzata)
di 2a riproduzione
“
-
-
BURRO
CONCIMI CHIMICI (merce resa imballata in sacchi di plastica da kg
50, su mezzo di trasporto del consumatore, f.co mag. del rivenditore)
Solfato ammonico al 20%
t
363,75
355,00
Nitrato ammonico al 26%
“
413,13
371,67
Nitrato di calcio al 15%
“
467,50
460,00
Concimi potassici solfato 50% gran.
“
675,00
655,00
Centrifugato impacchettato
kg
3,90
3,50
DA CONDIMENTO
Parmigiano reggiano stagionatura minimo 24 mesi
Grana Padano stagionatura da 12 a 15 mesi
Grana Padano stagionatura oltre 15 mesi
“
“
12,30
9,63
11,90
9,63
“
10,00
10,00
Urea agricola 46% prilled
“
553,13
538,33
“
5,61
5,50
Perfosfato minerale 19% granulare
“
307,50
300,00
6,50
Triplo 46% granulare
“
626,25
570,00
5,60
Complessi ternari 15-15-15
“
555,00
530,00
8-24-24 complesso
“
622,50
-
DA TAVOLA
Asiago pressato in forme, al naturale
Asiago d'allevo mezzano in forme, da 4 a 6 mesi
“
6,65
Emmenthal in forme o parti di forma (escl.Emmenthaler
Switzerland)
“
5,60
Provolone 30 gg dolce
“
5,72
5,72
ANTICRITTOGAMICI (f.co mag. rivenditore – a confezione)
Provolone 90 gg stagionato
“
5,88
5,88
Solfato di rame 98/99% - naz. (conf. 25 kg)
conf.
86,00
108,50
Stracchino
“
5,50
5,50
Zolfo ventilato 99% fino a 85% (conf. 25 kg)
“
15,00
14,50
Latteria pronto consumo
“
4,75
4,65
PRODOTTI AVICUNICOLI (alla produzione - franco azienda) IVA esclusa
Tipo latteria d’importazione
“
4,30
4,30
POLLI ALLEV. INTENSIVO A TERRA
Montasio 60 gg
“
5,80
5,70
A PIGMENTAZIONE BIANCA pesanti
kg
1,19
1,21
Montasio allevo 90 gg
“
6,30
6,20
A PIGMENTAZIONE GIALLA:
Gorgonzola tipico
“
6,08
6,08
leggeri
“
1,19
1,21
Caciotta trevigiana
“
5,70
5,70
pesanti
“
1,19
1,21
Mozzarella di mucca (bocconcini da 100 a 250 gr)
“
5,80
5,80
GALLINE DI ALLEVAMENTO INTENSIVO A TERRA
Mozzarella di mucca (filoni da 1 kg)
“
5,38
5,38
medie
“
0,59
0,51
Taleggio tipico nazionale
“
5,60
5,60
pesanti
“
0,71
0,53
Formaggella trevigiana
“
5,35
5,35
GALLINE DI ALLEV. INTENSIVO IN BATTERIA
leggere
“
0,57
0,49
medie
“
0,61
0,53
femmine
“
2,38
2,46
maschi
“
2,42
2,46
“
2,44
2,52
SEMENTI DA PRATO (merce f.co vagone o autocarro, partenza,
tela provv. ed IVA escluse, con garanzia di legge, conf. 50 kg da
addebitare a parte - tra rivenditori)
Erba medica locale varietà selez. (certificato ENSE)
kg
3,03
3,83
Erba medica locale varietà in natura - secondo resa
alla selezione dell’annata (certicato ENSE)
“
1,55
2,18
Trifoglio violetto nazionale selezionato (certificato ENSE)
“
-
-
Trifoglio estero selezionato (certif. ENSE) iscritto
“
4,45
5,48
Trifoglio ladino gigante italiano selez. (certificato ENSE)
“
-
-
ANATRE MUTE
FARAONE
allevamento tradizionale intensivo
TACCHINI PESANTI
Report
50
INDICAZIONE DELLA MERCE
DIC. 2011
DIC. 2012
INDICAZIONE DELLA MERCE
DIC. 2011
DIC. 2012
femmine
“
1,39
1,43
ali
“
1,65
1,65
maschi
“
1,53
1,44
TACCHINI a busto
“
2,50
2,30
fesa
“
5,65
5,25
coscie
“
2,33
2,30
ali
“
1,65
1,65
TACCHINI MINI
da kg 3,2 a kg 3,8
PARTI DI TACCHINO
“
2,41
2,45
TACCHINI MEDI
da kg 4,5 a kg 5,5
“
-
-
“
0,31
0,39
tradizionali
“
3,90
4,12
ANATRE FEMMINE
PULCINI
da carne femmine
da carne maschi
“
0,46
0,56
a busto
“
4,90
5,02
femmine per uova da consumo
“
0,66
0,75
CONIGLI MACELLATI freschi nazionali
“
5,05
4,95
POLLASTRE 112 giorni
“
3,65
4,20
OCHE nazionali
“
5,40
6,65
POLLI a collo nudo
kg
2,45
2,25
CAPPONI freschi
“
4,90
5,05
GALLETTI
BESTIAME SUINO (prezzi corrisposti agli agricoltori f.co allev. peso vivo) IVA esclusa
golden
kg
2,62
2,53
GRASSI
livornesi
“
2,67
2,73
da 90 a 115 kg
kg
1,58
1,61
da 115 a 130 kg
“
1,42
1,41
CAPPONI
allevamento intensivo
“
3,45
3,55
da 130 a 145 kg
“
1,43
1,43
allevamento all'aperto tradizionale
“
-
3,65
da 145 a 160 kg
“
1,46
1,47
OCHE allevamento intensivo
“
3,60
4,10
da 160 a 180 kg
“
1,51
1,52
oltre 180 kg
“
1,46
1,49
CONIGLI
fino a kg 2,500
“
2,10
2,16
MAGRONI
oltre kg 2,500
“
2,16
2,22
da 40 kg
“
2,03
2,12
da 50 kg
“
1,74
1,91
POLLAME MACELLATO NAZ. FRESCO "classe A"
da 65 kg
“
1,59
1,77
leggeri e medi
kg
2,00
2,02
da 80 kg
“
1,53
1,70
pesanti
“
2,00
2,02
LATTONZOLI
da 15 kg
“
3,63
3,80
leggeri
“
2,45
2,45
da 25 kg
“
2,67
2,78
pesanti
“
2,45
2,35
da 30 kg
“
2,43
2,45
POLLI TRADIZIONALI
A BUSTO
PARTI DI POLLO
SCROFE
petti con forcella
“
5,05
4,95
1a qualità
“
0,68
0,80
cosciotti
“
2,15
2,23
2a qualità
“
0,58
0,70
ali non separate
“
1,65
1,65
PREZZI DEL BESTIAME E DEI FORAGGI SUL MERCATO DI
ODERZO (Rilevazioni effettuate dal Comune)
a collo nudo
“
3,55
3,40
golden comet
“
3,90
3,85
livornesi
“
3,95
3,95
Simmenthal 1a categoria
kg
1,85
1,95
Simmenthal 2a categoria
kg
-
1,70
Bruno Alpina 1a qualità
kg
1,00
0,98
Razza Simmenthal 1a qualità
“
1,20
1,15
Razza Simmenthal 2a qualità
“
0,95
0,98
Pezzata nera 1a qualità
“
1,00
1,05
Pezzata nera 2a qualità
“
0,55
0,85
100 kg
13,50
16,00
“
15,00
19,00
11,00
9,00
GALLI TRADIZIONALI
GALLINE TRADIZIONALI
medie
“
1,95
2,05
pesanti
“
1,95
2,05
A BUSTO
leggere
“
2,15
2,20
pesanti
“
2,15
2,05
FARAONE
allevamento tradizionale intensivo
“
3,73
3,80
TACCHINE
a busto
BESTIAME (prezzi al foro boario - peso vivo) IVA esclusa
VITELLONI FEMMINE DA MACELLO
VACCHE DA MACELLO
FORAGGI (f.co domicilio compratore, imballati) IVA esclusa
Fieno maggengo di prato naturale
Erba medica
“
2,35
2,35
PARTI DI TACCHINA
fesa
“
5,65
5,25
coscie
“
2,31
2,33
Paglia di frumento pressata
“
I prezzi indicati nel presente listino si intendono (salva espressa indicazione in contrario) al
netto dell'IVA, pagamento in contanti.
della Marca Trevigiana
L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA
Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso
Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948
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In redazione: Silvia Trevisan
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e non impegnano la Direzione del periodico nè l'Ente camerale.
GLI ARTICOLISTI DI qUESTO NUMERO
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Commissione Contratti
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04/10/2010
17.08.52
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