Istituto Comprensivo di Ponte in Valtellina
Numero 2
a.s. 2010-2011
In questo numero SPECIALISSIMO di ben 24 pagine:
* Tutti in gita!
* Prosa e poesia
* Il Corso Musicale
* TTTantissimo TTTTeatro
*
*
*
*
Scoprire il restauro
Come funziona il 118
Studiamo l’Universo
E tanto altro!
La poesia è
…è musica ...sono tante parole per fare una storia
…sono le cose che pensiamo...
FARE POESIA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La poesia è una forma di comunicazione per esprimere i propri vissuti, le
emozioni provate, i desideri, i sogni
Nella scuola dell'infanzia si può “fare poesia” attraverso l'educazione linguistica; i
bambini, giocando con le parole, i suoni e le immagini apprendono divertendosi.
Durante le attività proposte i bambini hanno inventato rime di nomi e cognomi (foto
rima nomi), costruito catene di parole che richiamavano sensazioni (foto catena
parole e parole calde), rappresentato graficamente filastrocche e canzoni, hanno
provato ad immaginare, raccontare i desideri, le paure, le fantasie (cosa vorresti...
cosa vorresti essere... dove vorresti essere... come vorresti essere...).
L’attività conclusiva li ha visti partecipi nelle creazione
di testi poetici dal tema “il sogno”.
SOGNI DI GIOCHI
“…tra i colori dell’arcobaleno
abbiam fatto un sogno che sembra proprio vero
di diventare tanti giochi che con le mani possiam
usare
senza mai litigare”
IL SOGNO E’ DIVENTATO FELICITA’
Il sogno e’ diventato realtà
e nel mio cuore c’è tanta felicità.
E’ come una stella che brilla nel cielo con la luna.
Vorrei volare come un aquilone leggero
tra il sole e i fuochi d’artificio
che scoppiano tutti colorati
come i fiori nei prati
SOGNI SULLE NUVOLE
I sogni sono come le nuvole, li vedi ma non li tocchi.
Nuvole bianche e nuvole nere, sogni grandi e piccoli, belli e
brutti.
Sogni che sogni e sogni che pensi
Sogni di notte e pensi di giorno
Vorrei essere al mare, avere un cavallo da cavalcare.
Essere grande, avere un fratellino, un gattino o un cagnolino.
Il sogno è quello che vorrei!
Sogno un vampiro, un fantasma, un mostro e la strega
Le cose brutte che ho visto in tv,
la guerra e il terremoto che fa tremare la terra.
Il sogno è quello che mi fa paura!
Scuola dell’Infanzia di Piateda
Sulla strada del fare
Impariamo ad imparare
Le piante officinali
Macinatura all’Archeopark
Conoscere il bosco
Un orto in casa
Teatro interclasse
Alcune esperienze delle classi 2a e 3a
della Scuola Primaria di Tresivio
NOTIZIE DAL CORSO MUSICALE
Anche quest'anno il Corso Musicale ha vissuto tante belle esperienze.
Vediamo di cominciare dall'inizio: spero di non dimenticare niente!
Ad ottobre abbiamo cominciato a selezionare i brani natalizi e verso la
metà del mese abbiamo cominciato a provare tutti insieme in orchestra.
A dicembre concerto natalizio in grande spolvero: brani orchestrali alternati a brani dei singoli gruppi di strumento!
Poi a gennaio una breve preparazione e subito pronti per suonare nelle
giornate di accoglienza rivolte ai ragazzi delle quinte classi. Dopo quegli
appuntamenti un bel numero di studenti ha richiesto l'iscrizione al Corso Musicale.
Da marzo prove di orchestra molto intense per prepararci alla rassegna provinciale delle Scuole ad
Indirizzo Musicale. Ad aprile eravamo a Tirano a confrontarci con Bormio, Sondrio, Morbegno e la
stessa Tirano. Sembra che ce la siamo cavata bene!
Dopo qualche giorno siamo partiti per una breve gita di un giorno per seguire una
prova (lezione concerto) alla società del quartetto di Milano della Passione Secondo S. Giovanni di J.S. Bach.
Siamo partiti la mattina e dopo una bella visita di Monza siamo arrivati a Milano.
Pranzo al sacco o al fast-food e poi giro informale nei negozi del centro. Alle 16.00
pronti ad ascoltare l'esecuzione presso la sala Verdi del Conservatorio di Milano.
Che delusione! Dopo mezz'ora di spiegazioni (inutili...) i musicisti arrivano alla spicciolata, cominciano a suonare per i fatti loro e le spiegazioni (ascolto guidato) cessano completamente! Prima della fine della prova ce ne siamo andati via con l'amaro in bocca.
Dopo una intensa preparazione il 20 maggio un gruppo di studenti si presenta al concorso di Sondrio
per giovani musicisti delle scuole musicali. Una buona soddisfazione per il nostro corso: molti studenti sono stati premiati. Ha fatto man bassa di premi il nostro Mirco!
Il 26 maggio saggio finale: al chiuso o all'aperto? Sfidare il tempo incerto nella bella cornice del cortile delle prigioni o restare al sicuro nella chiesa di S. Ignazio? Decidiamo un po' a malincuore di stare al chiuso. E questa è stata una fortuna, perché qualche goccia all'orario di inizio e un acquazzone
più tardi ci avrebbero creato molti problemi.
Iniziamo con l'orchestra che esegue tre brani, poi ogni classe presenta dei gruppi e di nuovo nel finale l'orchestra impegnata in altri tre brani. Tanti applausi e l'orchestra esegue un bis. Davvero una
bella serata. E il 6 giugno saggio delle prime classi!
Nelle foto alcuni momenti
Quest'anno, malgrado tanti problemi organizzativi ed artistici, siamo
delle prove d’orchestra
riusciti a fare tante belle esperienze. Abbiamo arricchito l'orchestra
con basso elettrico e percussioni e finalmente abbiamo cominciato ad
amplificare le chitarre classiche.
Quanti progetti per l'anno prossimo: il rientro in orchestra degli studenti di prima media, l'uso della viola oltre al violino, la tecnica del
basso elettrico insegnato a più allievi e altre sorprese che vi sveleremo durante l'anno.
Uffa, che fatica...Ma che soddisfazioni!!!!!
Dimenticavo. Seguendo il sito della scuola (www.icponte.it) alla
pagina del Corso Musicale troverete nei prossimi giorni alcuni video caricati su Youtube ® delle nostre attività.
Arrivederci a presto dal Corso Musicale!
Gli alunni della Scuola Primaria di Tresivio
Hanno rappresentato:
IL PAESE DEI CANI
ED ALTRE STORIE
Capirsi non è semplice, dice Rodari, autore
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scomode in forma di narrazione poetica; i
is
bambini vedono e giudicano il mondo dei
grandi, cogliendo il bello e il giusto. Soltanto i bambini sanno intendersi oltre qualsiasi diversità
(ma, per fortuna, anche qualche adulto).
Quest’anno il progetto “Suono, canto
e ballo”, realizzato con la collaborazione delle esperte Simonetta Del
Nero e Gabriella Mascadri, è stato attuato in due momenti.
I bambini delle classi prima e seconda, in occasione del Natale, hanno presentato un simpatico spettacolo ambientato al Polo Nord.
I ragazzi delle classi terza, quarta e quinta, invece, a conclusione dell’anno scolastico, hanno messo
in scena lo spettacolo teatrale ambientalista “La città dei fiori”.
CLASSI PRIMA E SECONDA
L’ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie, abbiamo presentato ai nostri genitori e nonni un simpatico
spettacolo con Babbo e Mamma Natale attorniati da elfi,
gnomi, folletti e renne.
Protagonista principale era Babbo Natale che doveva prepararsi per portare i doni ai bambini, ma non riusciva più ad
indossare i suoi abiti… Era diventato troppo grasso???
In realtà erano stati i folletti a fargli uno scherzetto… mentre dormiva, avevano scambiato i suoi
vestiti con altri molto piccoli!
Pensate che si sia messo a dieta?
Niente affatto!
Ha concluso lo spettacolo cantando:
IO NON SONO TROPPO GRASSO…
IO MI PIACCIO COME SONO!!!
CLASSI TERZA, QUARTA E QUINTA
Giovedì scorso, gli intrepidi bambini di 3^, 4^ e 5^
della scuola primaria di Chiuro hanno messo in scena
LA CITTÀ DEI FIORI al cinema teatro Vittoria di
Ponte in Valtellina.
La storia, liberamente tratta dal racconto di Eveline
Hasler, una scrittrice svizzera, narra di una cittadella piena di fiori e farfalle di vari colori. Un giorno, un sindaco cattivo prende il potere e decide di
eliminare aiuole, parchi e giardini. La città si spegne
e intristisce, saranno i bambini, con la loro forte
volontà, a riportare la vita, i colori e l’allegria.
Con le insegnanti e le professoresse Simonetta Del
Nero e Gabriella Mascadri, gli alunni hanno creato
bellissime scenografie con le case da un lato fiorite e
colorate e dall’altro grigie e cupe. Nella maggior parte delle scene il palco era invaso dai fiori che sbucavano
fuori da oggetti alquanto insoliti: scarponi, ombrelli, cestini
per la spazzatura…
Ad aprire lo spettacolo c’erano dodici violinisti, allievi del
professor Luca Brandani.
Anche se suonano da meno di un anno, sono stati incredibilmente bravi ed hanno ricevuto molti applausi.
Come conclusione ogni bambino ha regalato un fiore ai propri
genitori.
Il successo dello spettacolo è stato sottolineato dai fragorosi applausi finali; speriamo che tutti abbiano compreso che non si va scuola solo per scrivere e leggere, ma anche per svolgere delle attività creative.
Scuola Primaria di Chiuro
Uscita a Cataeggio per conoscere i nostri amici della scuola dell’infanzia
si parte!
giochiamo tutti assieme in un grande salone
Finito il gioco si esce a scoprire tante cose
Scuola dell’Infanzia
di CASTIOETTO
UNA BELLA ESPERIENZA:
PRIMI ELEMENTI DI PRONTO SOCCORSO
Il cinque aprile sono arrivati a scuola due soccorritori e una infermiera del 118. Lorenza, l'infermiera, è la mamma del nostro compagno
Alessio.
Nel cortile della scuola hanno
parcheggiato l’ambulanza.
Sono saliti in aula dove ci hanno
raggiunti anche gli alunni di
quarta.
I due soccorritori, Giacomo e
Marco, portavano una grande
valigia e tutti noi eravamo incuriositi.
Lorenza ha cominciato a spiegare cosa bisogna fare quando si
chiama il 118. Mentre parlava, Jacopo faceva scorrere delle immagini sulla lavagna multimediale.
Ad un certo punto i due soccorritori hanno aperto la valigia ed
hanno estratto, tra la sorpresa di tutti, un manichino che sembrava una persona vera. Lo hanno steso
a terra sopra un telo.
I due soccorritori ci hanno spiegato come comportarci quando ci si
trova di fronte ad una persona che sta male. Lorenza ci ha spiegato
quando e come vanno fatti il massaggio cardiaco e la respirazione
bocca a bocca. Lentamente Marco e Giacomo ci mostravano come fare utilizzando il manichino.
Anche noi abbiamo provato a mettere in pratica quello che ci hanno
spiegato ed è stato molto bello. Dovevamo seguire con attenzione
tutte le procedure che ci hanno insegnato.
Dopo di che, siamo andati in cortile dove ci aspettava l'ambulanza.
Ci hanno mostrato tutte le apparecchiature che vi sono all'interno e che servono per portare i primi
soccorsi alle persone che stanno male. Alcuni di noi hanno fatto finta
di stare male, così ci hanno mostrato come fanno a metterli sulla barella e a trasportarli sull'ambulanza. E' stata un'esperienza veramente interessante, abbiamo imparato tante cose e ci siamo pure
divertiti.
Un
grazie di cuore
ha chi ci ha dato
questa opportunità.
Abbiamo concluso la giornata con una bella foto
davanti all'ambulanza!
Gli alunni di quinta di Piateda
GITA A GROSOTTO
A CONCLUSIONE DEL PROGETTO ANNUALE “ACQUA” I
BAMBINI,
LE
INSEGNANTI E LA CUOCA
D E L L A
S C U O L A
DELL’INFANZIA DI
TRESIVIO SI SONO
RECATI AL LAGHETTO DI
GROSOTTO
OSSERVIAMO LE
VASCHE CHE
CONTENGONO
LE TROTE
PROVIAMO A TENERE
IN MANO UNA TROTA
APPENA PESCATA
GUARDIAMO LE PAPERE
CHE MANGIANO
PIC-NIC!!!
SCUOLA DELL’INFANZIA DI TRESIVIO
Noi bambini di classe 1^della scuola Primaria, insieme ai ‘’grandi ‘’ della scuola
dell’Infanzia, abbiamo giocato con i rifiuti scoprendo che si possono riciclare
anche per…
Che bello pasticciare con la carta di vecchi giornale e l’ acqua!
Sembrava soltanto una poltiglia puzzolente e invece abbiamo fatto la carta!
Chi poteva immaginare che
con bottiglie, contenitori,
vasetti di plastica e…
… tanta fantasia si potessero costruire dei giocattoli
così belli?
Alunni di classe prima della Scuola Primaria e
dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia di Ponte
Il progetto sull’astronomia, che ha coinvolto tutta la nostra
scuola, ha dato l’occasione a noi alunni di quarta e quinta di conoscere qualcosa in più su un nostro illustre concittadino: GIUSEPPE PIAZZI e quanto abbia significato per il suo e il nostro
paese. Accompagnati dalla proff.ssa Bertoletti e dal sig. Baruta noi alunni di quinta abbiamo ricercato nel nostro borgo tracce del settecento, che ci hanno aiutato
nella ricostruzione della sua vita.
Con i consigli dell’illustratrice Silvia
Bonanni abbiamo immaginato e tratteggiato l’aspetto dell’astronomo nei vari
momenti della sua vita, che abbiamo
raccontato in un fumetto.
Fin da piccoli siamo stati abituati a vedere il bel monumento, in Piazza B. Luini, dedicato a Piazzi… Ma potevamo
dire di conoscerlo veramente?
Noi ragazzi di quarta ci siamo occupati della storia del suo monumento con il prezioso contributo della
signora Maria Lorenza Bertoletti, esperta in storia locale. Il lavoro è
stato “immortalato”in un fumetto realizzato da tutti noi.
Che dire di noi, bambini di prima e
seconda, che ci siamo trasformati in
pianeti viventi e abbiamo provato a
“rivoluzionare” intorno al
Sole ??!
Tutti insieme, poi, il 19
maggio siamo saliti sul palco del teatro Vittoria e,
guidati dalla regista Roberta De Devitiis, abbiamo dato
vita allo spettacolo teatrale
“IL
CIELO E’ DI TUTTI GLI OCCHI” .
Questo lavoro di un anno intero troverà spazio in un diario - agenda astronomico disponibile a settembre per
tutti gli alunni della scuola di Ponte.
Gli alunni della classe 4^ e 5^ della Scuola Primaria di Ponte
Con la fantasia abbiamo letto e inventato miti e poesie su dei ed eroi che troviamo anche in cielo. Viaggiando tra stelle, pianeti, asteroidi,… abbiamo scoperto ed imparato
cose nuove.
Biribix, un extraterrestre arrivato dal pianeta
“Sempreverde” con il suo disco volante, ha imparato, grazie alle nostre canzoni, a conoscere
la bellezza delle stagioni. La nostra aula è diventata
un piccolo
angolo di
Spazio.
Con tanta creatività abbiamo realizzato navicelle spaziali, astronavi e
missili, il Sistema Solare e un diver-
tente “Gioco dell’oca spaziale”.
Gli alunni della classe 3^
della Scuola Primaria di Ponte
PARTIAM, PARTIAM , ……
AI FORTI NOI ANDIAM !!
Per concludere serenamente l’anno scolastico, “LE
FORMICHINE OPEROSE “si sono messe ancora
all’opera, e …pensa e ripensa….., ecco ci propongono una
interessante visita guidata al Forte di Fuentes e al
Forte Lusardi, così vicini,….ma a noi sconosciuti .
…..Giovedì 5 maggio 2011,armati di tanto entusiasmo e
muniti di capienti zainetti ben forniti di viveri, puntuali
si parte ! …Il tempo è molto favorevole, la nostra euforia aumenta sempre di più !... Per fortuna il tragitto
con il pullman è breve, Colico non è molto distan-
te….Attenzione, il nostro vociare sta superando la pazienza dell’autista!....
……Siamo sempre scortati da NICOLA e
MASSIMO, esperte e pazienti guide che
conosciamo da tanto e per noi simpatici
amici …e pure guidati da Carlo Il Grande
(non solo per la sua statura,ma soprattutto per il costante interesse che dimostra
per la nostra scuola) referente delle
“FORMICHINE OPEROSE “…..
..Oh! che meraviglia ! Come è bella questa pergola ! …. Se tu conoscessi la funzione che aveva fi-
no alcuni decenni fa ……Era una trappola per
gli uccelli migratori chesostavano per riprendere un po’ di forze !!.....Ma non è possibile !!!
….Ecco i resti del Forte di Fuentes, fatto
costruire dal conte spagnolo Pedro Enriquez,
conte di Fuentes,sulla sommità del colle di
Monteggiolo , zona strategica per il controllo degli sbocchi di Valtellina e Val Chiavenna
Guarda , la foce dell’Adda!! Ma l’acqua va in su, in
direzione della Valtellina!! ……Nooo, è la breva che
soffiando
da Ovest a Est fa uno scherzetto, illudendoci di
far ritornare
il nostro grande fiume dove è nato !.....
Finalmente la pausa pranzo, ..il mio stomaco è da
un bel po’ che brontola…,un gustoso paninozzo ci
voleva proprio !!!!....
E come digestivo che dite di bagnarci un pochino sulla
riva del lago ?Sìììììììììììììì
…..Eccoci al Forte Lusardi,sulle cupole corazzate ,
con i cannoni rivolti verso la Valtellina!!!..........
--La visita è interessante , tante cose da vedere : la caserma, la galleria di collegamento, la batteria……
attenzione!!!!la polveriera!!!!!
…….Tranquilli, tutti salvi,
nessun ferito…..nessun
disperso!!!
Bene, le sentinelle salutiam e per Castionetto
ripartiam !!
Gli alunni della
scuola primaria
di Castionetto
La classe 2^C, sollecitata dall’insegnante di lettere, ha effettuato
un’indagine sul territorio, riguardante la qualità della vita degli anziani di Ponte in Valtellina
e dei comuni limitrofi. Ogni alunno ha intervistato mediamente tre anziani, di età compresa tra i 65 e i 90 anni. I quesiti posti miravano a conoscere meglio le loro condizioni di vita secondo alcuni indicatori:
•
•
•
•
•
condizioni di salute;
condizioni economiche;
grado di socializzazione;
rapporto con figli e nipoti;
rapporto con la tecnologia.
Inoltre agli intervistati è stato chiesto di esprimere un sogno per la loro vita futura.
In molti desidererebbero per sé stessi e la propria famiglia di avere una buona salute ed un avvenire migliore.
Altri vorrebbero riabbracciare il/la proprio/a compagno/a defunto/a. Altri ancora vorrebbero la vicinanza e l’affetto
dei parenti lontani. Accanto a queste richieste “classiche”altri anziani vorrebbero avere cinquant’anni in meno,
andare in bicicletta e viaggiare, tutte cose che indicano la loro profonda vitalità. Tra gli intervistati un simpatico
signore desidererebbe avere tra le braccia una bella svedesona con un fisico da urlo o in alternativa una bella
donna dell’est.
Indicatori
Ottimo
Buono
Discreto
Accettabile
Inaccettabile/ precario
Condizioni di salute:
17.5%
27.5%
27.5%
22.5%
5%
Condizioni economiche:
15%
47.5%
15%
22.5%
0%
Grado di socializzazione:
40%
22.5%
15%
22.5%
0%
Rapporto con figli e nipoti:
57.5%
30%
10%
2.5%
0%
Rapporto con la tecnologia:
2.5%
7.5%
22.5%
47.5%
20%
Andando ad analizzare i dati in nostro possesso riguardanti le quaranta persone intervistate di entrambi i sessi si
deduce che la maggior parte di essi ha buone condizioni di salute, non ha grandi problemi economici in quanto il
47% ha dichiarato di avere un buon tenore di vita. Per quanto riguarda il grado di
socializzazione è da ritenersi più che buono, per il 40% addirittura ottimo. Questo
indica una buona qualità della vita sociale. Inoltre risulta più che buono il rapporto
con i figli e i nipoti con un massimo di 57.5% di anziani che ha espresso una valutazione ottimale. Un aspetto da tenere in considerazione è il rapporto non sempre
facile che gli anziani hanno con la tecnologia, infatti il 47.5% ha valutato appena
accettabile il modo di relazionarsi con gli apparecchi tecnologici, mentre per il 20%
è addirittura inaccettabile. Questo lavoro ha consentito alla classe di conoscere meglio le abitudini degli anziani, il loro tenore di vita e il loro mondo.
La classe 2^C Con la collaborazione di Benedetta Zitti,
Sara Baruta e Alice Motalli.
IL GRUPPO DI PIATEDA DELLA 1^B RACCONTA….
Il nostro gruppo ha voluto realizzare un’indagine sul territorio, raccogliendo informazioni relative al nostro comune di provenienza, per poi allargare la nostra ricerca alla provincia e infine alla regione. In primo luogo aiutati da un libretto informativo abbiamo ricavato informazioni relative all’aspetto fisico di Piateda, presentando la piantina del paese con le rispettive caratteristiche: (altitudine, superficie, abitanti,
distanza da Sondrio, prefisso telefonico). Successivamente abbiamo spiegato le origini del nostro paese
con alcuni cenni storici e indicando perché si chiama così. Infatti il nome deriva dal latino “platea” che
rappresenta il pianoro su cui poggia Piateda Alta, che molto probabilmente è stato il primo nucleo abitativo. Abbiamo rappresentato lo stemma di Piateda in cui è presente sulla destra un leone con la lingua biforcuta che rappresenta la famiglia degli Ambra e sulla sinistra in basso il fiume Adda con ai lati le coltivazioni mentre in alto è riprodotto il cielo con quattro stelle. Abbiamo illustrato le varie chiese ed in particolare la parrocchia di Piateda Alta dedicata a S. Antonio Abate e la chiesa di S. Caterina di Boffetto,
una delle più belle chiese barocche presenti sul territorio. Successivamente abbiamo accompagnato il nostro lavoro con delle immagini della biblioteca comunale,della palestra, della scuola e della mensa scolastica. Fra gli aspetti del territorio ci siamo soffermati sul fiume Adda che attraversa Piateda e Boffetto in
cui si praticano sport fluviali: rafting e canoa. Maggior attenzione è stata data alle centrali idroelettriche presenti sul territorio grazie alla considerevole portata d’acqua del fiume Adda. In seguito si è parlato della presenza sul territorio della miniera di uranio in cui secondo l’Agip Mineraria sono presenti 6000
tonnellate di ossido di uranio; abbiamo riportato un articolo di giornale con allegata una fotografia della
miniera.
Dopo aver parlato del nostro paese abbiamo continuato il nostro studio descrivendo la nostra provincia.
In primo luogo abbiamo presentato la cartina con le vie principali, seguita dallo stemma e dalle caratteristiche del territorio. La nostra indagine è partita dalla storia del capoluogo valtellinese per poi continuare
con la presentazione dei monumenti della cittadina (Piazza Garibaldi, Piazza Campello, Palazzo Comunale,
Piazza Carbonera, Museo di Storia e Arte valtellinese). Successivamente abbiamo parlato delle attività
economiche e produttive presenti sul territorio presentando occupazioni e attività industriali. Per terminare con Sondrio abbiamo illustrato tradizioni e curiosità della nostra provincia.
Il nostro studio è continuato parlando dei più importanti paesi della provincia di Sondrio e dopo aver riportato la cartina con i confini fisici del territorio, li abbiamo trattati in modo specifico con molti particolari. Inoltre abbiamo aggiunto alla fine un giornalino riguardante Grosio e le incisioni rupestri (Castello
e Rupe Magna).
La nostra indagine si è conclusa con lo studio della regione Lombardia, siamo partiti con una tabella nella
quale sono state riportate le distanze chilometriche di Sondrio dai capoluoghi di provincia lombardi. Successivamente ci siamo concentrati sullo studio di due cartine, una fisica e una politica.
Abbiamo curato l’aspetto fisico parlando dei principali passi che collegano la regione con la Svizzera, dei
rilievi, dei fiumi, dei laghi e della Pianura Padana.
Ovviamente non potevano mancare i riferimenti storici ma accanto ad essi si è trattato della popolazione
e delle attività economiche. Il testo è stato abbellito con immagini dei principali luoghi.
La parte finale del lavoro è stata affrontata selezionando e incollando foto che hanno reso possibile la
descrizione immediata degli aspetti più curiosi dei capoluoghi di provincia.
Con questo lavoro abbiamo provato interesse e curiosità nello scoprire nuovi aspetti che non conoscevamo
e nello stesso tempo una grande emozione nel descrivere i luoghi in cui siamo nati e che osserviamo ogni
giorno.
GRUPPO DI PIATEDA
DELLA 1^B
IL GRUPPO DI CHIURO DELLA I D RACCONTA…
Noi ragazzi di Chiuro della I D sollecitati dall’insegnante di geografia abbiamo svolto un lavoro di
indagine sul territorio, a partire dal paese di origine fino alla regione passando dalla provincia.
In questo lavoro di gruppo ci siamo impegnati tanto per raggiungere buoni risultati e la cosa più
bella é che abbiamo lavorato tutti assieme.
Il professore ci ha chiesto di descrivere il nostro paese di origine dal punto di vista geografico,
culturale, artistico, religioso, storico ed economico. Abbiamo descritto usi e costumi, tradizioni ed
abitudini del nostro Comune, abbiamo parlato dei prodotti tipici , della nostra parrocchia, del paesaggio che ci circonda e del patrimonio artistico. In questa circostanza abbiamo appreso alcune
informazioni che non erano in nostro possesso, ci è piaciuto descrivere i luoghi in cui viviamo abitualmente, spesso abbiamo aggiunto delle immagini e la cosa ci ha appassionato. Abbiamo provato
una forte emozione parlando dell’alluvione del 1987, è la nostra memoria storica, abbiamo consultato dei libri che parlano dell’argomento, abbiamo scoperto particolari del dramma del popolo valtellinese, abbiamo visto il nostro paese distrutto , la ferrovia danneggiata e tanta desolazione. Solo
così abbiamo capito il dolore della nostra gente, la fatica e gli sforzi per ricostruire quanto la natura aveva cancellato. Nel nostro lavoro abbiamo parlato dei cibi tradizionali (cupeta), dei nostri
vini e dei terrazzamenti che ornano il paesaggio. Abbiamo parlato delle nostre chiese (la Chiesa
Parrocchiale dei S.S. Giacomo e Andrea, il Santuario della Madonna della Neve di S. Carlo e la
chiesetta di S. Antonio) testimonianza della profonda religiosità degli abitanti di Chiuro. Per orientarci nella nostra provincia abbiamo calcolato le distanze chilometriche tra Chiuro e alcuni paesi
della Valtellina.
Dopo aver parlato del nostro paese abbiamo allargato l’indagine alla nostra provincia prendendo in
considerazioni gli aspetti più importanti. Abbiamo parlato del capoluogo, dei suoi negozi, dei ristoranti, delle piazze e dei monumenti. Dopo aver segnato su una cartina i confini della Valtellina e
della Valchiavenna, abbiamo sottolineato i paesi principali, le vie di comunicazione, le valli, il fiume
Adda e i monti circostanti. A questo punto abbiamo parlato dei prodotti tipici della Valtellina
(bresaola, bitto, vini, mele, succo e aceto di mele, pizzoccheri, stringa d’asino e di cavallo e lavorazione del salmone a Morbegno), della loro lavorazione e dei paesi di provenienza. A questo punto
abbiamo parlato delle aziende agricole, di come si viveva e si vive in montagna e tutto ciò ci ha fatto riflettere sul nostro modo di essere. Per concludere con la provincia abbiamo parlato degli itinerari turistici dei paesi valtellinesi ed in particolare delle chiese di Chiavenna, di Morbegno, di
Sondrio, di Tirano, di Bormio e di Livigno.
Seguendo l’indagine dal particolare al generale siamo arrivati alla nostra regione, la Lombardia.
Abbiamo descritto i laghi con i paesi vicini, abbiamo riportato il disegno della Rosa Camuna che è il
simbolo della nostra regione. Inoltre abbiamo curato l’aspetto fisico, abbiamo parlato delle province con i loro stemmi e delle industrie presenti nella regione.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione su Milano e su alcune opere d’arte che la caratterizzano
nel mondo cioè: il Duomo e la statua “Ago e filo”. Abbiamo parlato della storia e della popolazione
di questo capoluogo di regione. Infine abbiamo segnato sulla cartina della Lombardia i capoluoghi di
provincia.
Abbiamo messo il nostro lavoro su cartelloni colorati per renderlo più bello e
allegro ma nello stesso tempo questo supporto ci è servito per incollare immagini, cartine ed opuscoli informativi.
La preparazione è durata diversi giorni ma alla fine abbiamo ottenuto con fatica i risultati desiderati.
IL GRUPPO DI CHIURO DELLA I D
Nel mese di marzo, nel compito in classe di italiano una nostra alunna così parlava della
CRISI DEI REGIMI DEL NORD AFRICA
Basta un piccolo gesto… .Premere un pulsante del telecomando ed ecco che sullo schermo appare
subito l'immagine di aerei, fucili,bombe. La guerra in Libia ormai sta coinvolgendo tutta l'Europa e
non solo. Un po' come le rivolte nella Tunisia di Ben Ali e nell'Egitto di Hosni Mubarak , entrambi
presidenti di una repubblica presidenziale . Queste rivolte sono nate a causa del troppo egoismo
dei potenti che vogliono tutte le ricchezze presenti nel territorio per loro . La gente allora si è
ribellata ed entrambi i due presidenti sono stati costretti a lasciare il potere . Dietro questo esempio anche i libici sono insorti contro Gheddafi , presidente della repubblica social -popolare libica . Queste persone sono dette “insorti” , ovvero
sono un gruppo di individui che , stufi di quarant'anni di dittatura , vogliono la democrazia nel proprio
paese . Per raggiungere questo obiettivo però hanno scelto un metodo sbagliato , l'uso delle armi .
Dopo centinaia di morti e tanta violenza l'Unione
Europea ha deciso di intervenire . Ci sono stati numerosi incontri e il primo passo è stato fatto dalla
Francia con la missione “ Odissea all'alba” . Successivamente anche l'Italia è intervenuta con
quattro aerei ma non è ancora entrata ufficialmente in guerra , ha solo dato a disposizione delle basi
militari e degli aerei antiradar . Come sempre però ci sono persone contrarie come Bossi, leader
della Lega Nord che si esprime dicendo : “Era meglio rimanerne fuori !” . Oppure Napolitano afferma : “ Faremo quello che è necessario !”. Invece il papa
proprio ieri , dopo la visita alle Fosse Ardeatine , ha detto : “Cessi il rumore delle armi e si apra un dialogo !” . Ma
questi appelli sono inutili infatti la guerra continua e i ribelli hanno conquistato un pozzo di petrolio e sono pronti a
venderlo . Come risposta Gheddafi ha ucciso i civili e liberato i prigionieri. In questo periodo volano anche videomessaggi con minacce fatte da Gheddafi e da suo figlio
che dicono : “ L'Italia si pentirà di averci tradito !” . Intanto tra Francia ed Italia una settimana fa era iniziata
una piccola discussione per decidere chi doveva comandare
le missioni e la risposta è arrivata oggi : la Nato prenderà
il comando . Tutto questo è dovuto , secondo il mio punto di vista , alla presenza del petrolio , infatti tutti sperano di impadronirsene . Dimenticavo un fatto importante: se vinceranno gli insorti
chi prenderà il posto di Gheddafi ? Non c'è un capo in questo gruppo e si pensa che potrebbero
salire al trono dei terroristi , altre persone cattive e violente . Ormai la violenza è da tutte le parti , anche in Italia come nel caso Sarah Scazzi e Yara Gambirasio , due ragazzine uccise senza motivo anche se non c'è mai un motivo logico per uccidere ! La cosa più brutta della violenza e della
guerra è vedere fratelli che combattono contro fratelli .
Basta violenza , c'è il dialogo !
Benedetta Gianoncelli
L’ ARTE DEL RESTAURO
Mercoledì 9 febbraio, noi alunni di classe 4^ siamo andati a visitare il Museo valtellinese di storia e
arte, che si trova a Sondrio, con le maestre Rosalba e Raffaella. Quando siamo arrivati, una guida di
nome Marina ci ha accolto e ci ha accompagnato in una sala al secondo piano; ci siamo seduti su degli
sgabelli colorati, posizionati intorno a quattro tavoli.
Abbiamo ascoltato con attenzione la guida che ci ha
spiegato l’importanza della conservazione delle opere
d’arte e in cosa consiste il lavoro del restauratore. Il
restauratore prima deve capire su che materiale è stato realizzato il dipinto, la tecnica, lo stile e il periodo a
cui potrebbe risalire, dopo interviene solo su una piccola parte mancante dell’ immagine o lacuna.
Il primo affresco che ci ha mostrato è stato ritrovato
in una casa a Poggiridenti ed è stato dipinto da Jacopo
da Pendolasco; raffigura scene tratte dal Vangelo. Per
salvare quest’ opera, è stata usata la tecnica dello
strappo: è stata applicata una tela adesiva che poi è
stata rimossa, così l’affresco si è staccato dalla parete. Successivamente, con una colla speciale, è
stato sistemato su un supporto, cioè una tavola di legno, per poter essere trasportato al
museo.
Deve operare un’integrazione riconoscibile,
per questo deve usare un colore più chiaro
dell’ opera originale e tracciare solo semplici
linee per completare i contorni delle figure.
Se la lacuna è estesa, non va modificata, altrimenti il dipinto perderebbe la sua autenticità e diventerebbe un falso. Terminata la
spiegazione, la guida ci ha accompagnati nella
pinacoteca, dove abbiamo osservato con attenzione opere restaurate che risalgono al
1400 e 1500 d.C.
Il restauratore è potuto intervenire solo su alcune piccole parti con semplici linee. La seconda opera
che abbiamo osservato è stata realizzata con tempere ad olio; rappresenta l’ “Adorazione di Gesù”
ed è stata ritrovata nella chiesa di Albosaggia. Anche il terzo quadro è stato dipinto con tempere ad
olio e raffigura la “Madonna e il Bambino” tra S. Bernardo e S. Clemente. Le aureole dei santi sono
state restaurate con luccicanti lamine d’oro. Queste due opere sono di artisti anonimi . Terminata la
visita alla pinacoteca, siamo tornati nella prima sala, ci siamo divisi in quattro gruppi e ci siamo seduti
ancora intorno ai tavoli.
Il restauratore è potuto intervenire solo su alcune piccole parti con semplici linee. La seconda opera
che abbiamo osservato è stata realizzata con tempere ad olio; rappresenta l’ “Adorazione di Gesù”
ed è stata ritrovata nella chiesa di Albosaggia. Anche il terzo quadro è stato dipinto con tempere ad
olio e raffigura la “Madonna e il Bambino” tra S. Bernardo e S. Clemente. Le aureole dei santi sono
state restaurate con luccicanti lamine d’oro. Queste due opere sono di artisti anonimi . Terminata la
visita alla pinacoteca, siamo tornati nella prima sala, ci siamo divisi in quattro gruppi e ci siamo seduti
ancora intorno ai tavoli.
Ad ogni gruppo la guida ha dato due
foto di dipinti a cui mancavano delle parti e una busta in cui c’ erano
dei pezzi di immagini che potevano
essere utilizzati per completarle.
Dovevamo osservare ciascuna opera, poi scegliere solo sfondi che
potevano essere adatti alla foto e
incollarli con precisione. Dopo aver
sistemato bene tutti i pezzi,potevamo intervenire solo sulle
lacune più piccole, con la “tecnica a
rigatino”, cioè tracciando semplici
linee, oppure potevamo
riempire con colori più
chiari gli spazi vuoti.
È stato bello lavorare
insieme e ci siamo divertiti. Ci è piaciuta
molto la visita alla pinacoteca che è stata
interessante: abbiamo
imparato cosa vuol dire
restaurare, e abbiamo
capito che ci vuole molta pazienza e precisione in questo lavoro.
ANDREA B. - MANUEL CLASSE 4^ - Scuola primaria di Piateda
Teatro a Tresivio
Artisti pronti per il TG semiserio
La Mongolfiera
Istituto Comprensivo di Scuola
dell’infanzia, primaria e
secondaria di I grado
Piazza Libero della Briotta, 3
Ponte in Valtellina (SO)
tel-fax 0342 489006 — 565256
[email protected]
http://www.icponte.it
anno scolastico 2010-2011
Dicembre 2010
Il laboratorio di danza
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