INGLESE L3 NELLA SCUOLA MEDIA IN LINGUA ITALIANA
PREMESSA
L’inserimento della lingua inglese nella scuola media di lingua italiana è dettato,
innanzitutto, dalla convinzione che un’educazione plurilingue - elemento di
identità e caratteristica della cittadinanza europea - non può che avvantaggiare
l’allievo altoatesino sia da un punto di vista formativo, sia da un punto di vista
strumentale. Saranno infatti favoriti, da una parte lo sviluppo cognitivo,
l’educazione linguistica ed il relativismo culturale, dall’altra, l’acquisizione di
competenze spendibili nella società attuale.
Va sottolineato, inoltre, che l’inserimento della lingua inglese nella scuola media
è in sintonia con le riflessioni contenute nel documento dei Saggi del marzo
1998 laddove, relativamente ai contenuti essenziali per la formazione di base,
si afferma quanto segue: “ La capacità di proiettarsi nello spazio sempre più
esteso della comunicazione e dell’interscambio deve essere assicurata
proponendo a tutti, fin dai primi anni di scuola, accanto all’italiano come lingua
madre per i più ( ma anche come lingua straniera per gli immigrati ), e, nelle
aree di bilinguismo del nostro paese, alle lingue del luogo, l’apprendimento e
l’uso di un inglese essenziale, finalizzato alla partecipazione attiva a situazioni
di relazione interpersonale e ad ambienti di studio e di lavoro ormai sempre più
frequenti ed ampi, che coinvolgono persone di altre nazionalità. Negli anni
successivi, si introdurrà lo studio avanzato e culturalmente articolato di una o
più lingue della comunità europea.” (1)
Le raccomandazioni dei Saggi sono state tenute presenti nella elaborazione
del programma di lingua inglese della scuola media di lingua italiana,
relativamente alla caratteristica di essenzialità, di sviluppo di una concreta
competenza comunicativa e di selezione accurata dei domini linguistici.
La lingua inglese non dovrà costituire un mero ampliamento dell'offerta
formativa con l'aggiunta di una ulteriore disciplina all’interno del monte ore – già
cospicuo - della scuola media, ma dovrà essere considerata una disciplina
formativa legata al curricolo dell’allievo e collegata con tutte le altre discipline,
sulle quali dovrà avere una ricaduta positiva.
(1) Le conoscenze fondamentali per l'apprendimento dei giovani nella scuola italiana nei prossimi decenni, I
materiali della Commissione dei Saggi, annali della P.I., Studi e documenti, n.78, Roma -1997, p.86
A tal fine si richiama la necessità, da parte dell'insegnante, di considerare alcuni
assi fondamentali quali:
1
•
•
•
•
•
•
•
•
•
una programmazione ed una didattica integrate delle lingue
la trasversalità della lingua inglese nel curricolo
l’educazione al plurilinguismo
la continuità didattica in area linguistica tra i diversi gradi di scuola
il coinvolgimento attivo dell'alunno nel processo di apprendimento e lo
sviluppo contestuale della sua autonomia
la trasparenza degli obiettivi
il nuovo ruolo del docente considerato non più mero trasmettitore di
contenuti ma facilitatore di attività linguistiche basate sui bisogni di
apprendimento dell'alunno e sul lavoro in coppia ed in piccolo gruppo
una nuova concezione non più penalizzante dell'errore, che dovrà essere
considerato elemento naturale del processo linguistico
un processo di apprendimento/insegnamento arricchito dall’utilizzo delle
nuove tecnologie e da attività che permettano all'alunno di far emergere la
sua creatività.
2
1. STRUTTURA DELL’INSEGNAMENTO.
Nell’esercizio dell’autonomia didattico-organizzativa, prevista dalla normativa
vigente, le scuole possono articolare l’insegnamento della lingua inglese –
ferma restando una quota triennale minima di ore, pari a 240 – sulla base
delle seguenti opzioni:
A) Aumento di n. 3 ore settimanali, a partire dalla 1a classe, per un monte ore
triennale di 297 ore. In questo caso l’orario settimanale degli alunni, vigente
nella scuola media in lingua italiana (L.P. 6 dicembre 1983, n. 48), pari a 33 ore,
aumenterebbe di 3 ore, per un totale di 36 ore settimanali.
B) Pacchetto formativo di 297 ore, da distribuire nel triennio, ottenuto
anche con la riduzione - nel triennio - di non più di 99 ore di italiano. In
questo caso l’orario settimanale degli alunni vigente nella scuola media in
lingua italiana (L.P. 6 dicembre 1983, n. 48), pari a 33 ore, aumenterebbe di 2
ore, per un totale di 35 ore settimanali.
C) Utilizzo della flessibilità del 15% per inserire l’insegnamento della lingua
inglese, riducendo, di conseguenza, l’orario di altre discipline, fermo restando
che il monte ore settimanale degli alunni non potrà essere inferiore a 33 ore
settimanali, come da piano orario vigente, in base alla legge provinciale 6
dicembre 1983, n. 48.
Per ciascuna delle tre ipotesi è possibile:
Utilizzare forme di co-docenza, duttile e flessibile;
Modulizzare l’apprendimento.
Per tutte le opzioni indicate si dovrà prevedere una valutazione periodica e
finale sia per l’orale che per lo scritto; la lingua inglese sarà oggetto d’esame di
Stato di licenza media sia come prova scritta, sia in sede di colloquio
pluridisciplinare.
3
2. OBIETTIVI, METODOLOGIE, CONTENUTI E VALUTAZIONE.
Coerentemente con quanto esplicitato in premessa, si postulano una serie di
indicazioni metodologiche che ogni insegnante dovrà opportunamente adattare,
in sede di programmazione educativo-didattica del consiglio di classe, alla
realtà del gruppo classe.
2.1
Sviluppo della competenza linguistico-comunicativa. Il docente
svilupperà - fin dal primo anno di scuola - mediante l'uso costante della
lingua inglese sia da parte sua sia da parte degli studenti, attività
comunicative e strategie di ricezione, interazione e produzione, finalizzate
all'acquisizione di una competenza linguistico-comunicativa che porti gli
studenti a risultati precisi, concreti, misurabili e certificabili sul piano
dell'uso linguistico.
2.2
Sviluppo della competenza metalinguistica. Il docente di inglese - di
concerto con i docenti di italiano e di tedesco - abituerà l'alunno alla
riflessione sulla lingua attivando processi che favoriscano le abilità e le
strategie più che gli aspetti formali. La riflessione sulla lingua - già
richiamata in sede di programmi del '79 - permetterà all'alunno di scoprire
autonomamente - attraverso un naturale processo di "apprendere ad
apprendere" - le regolarità della lingua inglese.
2.3
Sviluppo della competenza interculturale. Il docente di inglese dovrà
essere consapevole del ruolo essenziale e strategico che l'apprendimento
della lingua inglese può rivestire nella realtà altoatesina, connotata dalla
presenza di due culture che si basano su regole, modelli, comportamenti
differenti. L'introduzione della lingua inglese, infatti, dovrà facilitare lo
sviluppo di un "saper fare culturale", di una competenza di ordine
relazionale intesa sia come capacità di interpretare in maniera corretta e
razionale altre realtà, sia come capacità di acquisire una condotta di vita
responsabile e partecipativa.
2.4
Il processo di apprendimento potrà avere - all'interno del normale
curricolo - una articolazione modulare. Si intende, per modulo, una
unità di apprendimento
che indichi - con precisione - attività
comunicative, competenze attese, strategie, metodi, strumenti da
utilizzare, modalità e criteri di valutazione del raggiungimento degli
obiettivi prefissati. La verifica delle competenze acquisite al termine del
modulo, per mezzo di descrittori in uscita, garantirà trasparenza,
4
comunicazione e facilità di certificazione al percorso formativo. Si
possono prevedere moduli di tipo intensivo - distribuiti in un arco di tempo
breve, paragonabili ad una o più unità didattiche - e moduli di tipo
estensivo distribuiti in un arco di tempo più lungo, per esempio 20-30
periodi di insegnamento. È da rilevare che tale strutturazione dei processi
di apprendimento garantisce sia la flessibilità degli itinerari didattici
rendendo possibile, ad esempio, il monitoraggio, l'immediata
individuazione ed il recupero degli allievi che non sono riusciti ad
acquisire gli obiettivi minimi fissati all'interno dei segmenti di
apprendimento, sia una più agevole organizzazione delle classi per gruppi
di livello e/o di interesse. Sarà opportuno che le competenze raggiunte
dall'allievo siano periodicamente riportate in un documento che l'allievo
stesso potrà compilare con l'aiuto dell'insegnante di inglese. Tale
documento dovrebbe costituire un vero e proprio portfolio linguistico,
secondo quanto previsto dal Consiglio d'Europa che così lo definisce:
"documento in cui gli allievi, in modo sistematico, registrano le loro
esperienze ed i traguardi raggiunti in campo linguistico".
2.5
Co-docenza L'utilizzo strategico e flessibile di forme di co-docenza disciplinata secondo quanto previsto dal D.M. n. 275 del 8 marzo 1999 opportunamente inserita ed articolata all'interno dei moduli di
apprendimento potrà favorire:
- l'integrazione e la sinergia fra i docenti dell'area linguistica e fra gli
stessi ed i colleghi dell'area scientifica e delle educazioni, attraverso,
per esempio, l'insegnamento veicolare della lingua inglese, di norma
nella classe terza;
- il monitoraggio sistematico delle prestazioni degli allievi da parte di uno
dei docenti in co-docenza;
- l'individualizzazione dell'insegnamento, dividendo - se rispondente ai
bisogni degli allievi - la classe in due gruppi da alternare nella lezione
successiva;
- la riflessione sulla lingua e la cultura;
- la interazione fra il docente titolare ed l'eventuale lettore di lingua.
2.6
Civiltà e cultura - Domini linguistici. Lo studio della civiltà non dovrà
essere inteso come mero apprendimento nozionistico di elementi storici o
geografici, ma come approfondimento di tutte quelle forme simboliche arti, istituzioni, conoscenze - che costituiscono l'insieme degli strumenti di
cui una cultura dispone per conservarsi, per affrontare situazioni nuove,
per rinnovarsi e progredire. Inscindibile, quindi, il nesso fra civiltà e cultura
e fra cultura e linguaggio, in quanto la lingua e la cultura non sono
separabili. La lingua, infatti, trasmette la cultura ed il docente di lingua
5
inglese è, pertanto, docente di cultura. L'allievo altoatesino, accostandosi
alla civiltà ed alla cultura inglese ed anglofona, sarà avviato ad un tipo di
lettura del "reale" che lo abituerà ad osservare, identificare, descrivere,
paragonare i fenomeni e a costruire un sistema di deduzione culturale,
superando stereotipi ed idee pregresse.
Accanto ad elementi di civiltà quali, ad esempio, il sistema educativo, le
istituzioni, i problemi sociali, dovranno essere affrontati, nel corso del
triennio, alcuni domini linguistici - ampi ambiti d'uso della lingua - che
costituiscono la fonte di situazioni, funzioni e nozioni a dimostrazione
ulteriore del nesso inscindibile che esiste fra lingua e cultura.
Domini linguistici:
- personal identification: (name, address, telephone number, date and
place of birth, age, nationality, origin, family, likes and dislikes)
- House and home, environment (accommodation, rooms, region, flora
and fauna, amenities)
- Daily life (at home, at school, at work)
- Free time, entertainment (leisure, hobbies and interests, entertainment,
cinema theatre, sports, press)
- Travel (public transport, private transport, holidays, accommodation,
luggage, documents)
- Relations with other people (social life, correspondence)
- Health and bodycare (parts of the body, personal comfort, hygiene,
ailments, accidents, medical services)
- Shopping (shopping facilities, foodstuffs, clothes, household articles,
prices)
- Food and drink (types of food and drink)
- Services (post, telephone, police, hospital, petrol station)
- Weather (weather conditions)
6
2.7
Itinerari di auto-apprendimento. In coerenza con la premessa, laddove
si postula l'esigenza di coinvolgere attivamente l'alunno nel processo di
apprendimento favorendo lo sviluppo contestuale della sua autonomia, si
ritiene opportuno attivare presso ogni scuola media un'aula di autoapprendimento - adeguatamente attrezzata - finalizzata a sviluppare
nell'allievo la capacità di organizzare il proprio tempo, operare scelte e
riflessioni, delineare percorsi, procedere a forme di autovalutazione. Il
docente di inglese faciliterà l'autoapprendimento dello studente creando,
ovvero indicando, materiali funzionali ai compiti richiesti all'alunno e
proponendo sia attività di recupero in relazione ad assenze prolungate e
a competenze non acquisite, sia approfondimenti e potenziamenti.
L'autoapprendimento favorirà da una parte l'acquisizione di fiducia in sé
da parte dell'alunno, dall'altra lo abituerà a considerare l'apprendimento
come una modalità permanente della sua vita di cittadino.
2.8
Valutazione e verifica. Autovalutazione. La valutazione dell'alunno
dovrà essere coerente sia con i criteri stabiliti nella scheda di valutazione,
sia con i costrutti teorici di riferimento della scheda stessa che il docente
di inglese dovrà tenere ben presenti in ogni momento della sua attività di
insegnamento.
In particolare, si sottolinea
l'importanza che la
valutazione sia considerata come processo globale, partecipato,
finalizzato all'orientamento ed alla valorizzazione del soggetto. Tale
processo dovrà esplicitare - in una logica di trasparenza e coinvolgimento
dell'allievo - i livelli da raggiungere e le soglie di accettabilità. Importanza
fondamentale rivestono, a tale riguardo, le operazioni di verifica che
saranno effettuate dal docente. Tali operazioni, infatti, dovranno essere
rigorosamente coerenti con i criteri fissati nella scheda di valutazione. In
considerazione dell'importanza che assume l'individuazione di descrittori
dei livelli di competenza comunicativa raggiunti dagli allievi si ritiene
necessario offrire un vero e proprio repertorio di descrittori di competenza,
desunto dal Quadro comune di riferimento del Consiglio d'Europa e
adattato alla particolare fascia d'età degli alunni che frequentano la scuola
media.
Le scale di descrittori sono presentate secondo una tripartizione che
prevede:
- attività comunicative
- strategie
- competenze linguistico-comunicative
Le attività comunicative interessano la ricezione, l'interazione e la produzione.
Le competenze linguistico-comunicative attengono alla sfera pragmatica
(scioltezza nel parlato, flessibilità, coerenza, precisione) e linguistica
7
(estensione e controllo). Le strategie possono essere considerate la cerniera
tra le competenze e le attività. Sono il mezzo utilizzato dallo studente per
ottenere il massimo di efficacia del messaggio.
È un vero e proprio repertorio che l'insegnante utilizzerà per la individuazione
dei descrittori dei livelli di competenza comunicativa nel corso dei tre anni di
scuola media. A fianco di ogni descrittore è stata indicata la classe in cui presumibilmente - le attività comunicative, le strategie e le competenze di tipo
linguistico comunicativo saranno opportunamente sviluppate. Tale repertorio
costituisce, pertanto, una vera e propria matrice generativa di obiettivi e di
coerenti prove di verifica per il docente, che potrà operare scelte funzionali ai
bisogni linguistici degli alunni, in una logica di programmazione e progettazione
di percorsi modulari.
Tali scelte, in ogni caso, dovranno condurre l'allievo - alla fine del ciclo della
scuola media - a conseguire il livello di autonomia linguistico-comunicativa
sottoindicato:
L'allievo comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la
scuola, il tempo libero, i domini linguistici affrontati nel corso del ciclo
della scuola media, quando è esposto ad un linguaggio chiaro e standard.
Sa affrontare situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese
in cui si parla la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo
ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di
descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e
spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.
8
3. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
A sostegno dell’innovazione è prevista un’articolata azione di formazione dei
docenti di inglese L3, affinché introducano nelle pratiche didattiche ordinarie i
suggerimenti raccolti nelle indicazioni metodologiche che accompagnano i
programmi, anche al fine di facilitare il raccordo con le eventuali modifiche
legate al riordino dei cicli.
9
REPERTORIO DI DESCRITTORI:
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
RICEZIONE
Orale
Comprensione
orale globale
Scritto
Comprensione
scritta
Ascolto come membro di un
pubblico
Ascolto di istruzioni
Ascolto di dialoghi e testi registrati
Ascolto di filastrocche, canzoni e
film
Lettura di corrispondenza
Lettura per orientarsi
Lettura per informazione
Lettura di istruzioni
INTERAZIONE
Comprensione nell’interazione
Orale
Interazione orale
globale
con parlante nativo
con parlanti nativi
Conversazione
Discussione informale
Ottenere beni e servizi
Scambio di informazioni
Intervistare ed essere intervistato
Corrispondenza
Scritto
Interazione scritta
globale
Note, messaggi, moduli
PRODUZIONE
Orale
Produzione orale globale
Monologo assistito: descrizione di esperienze
Annunci pubblici
Parlare ad un pubblico
Scritto
Produzione scritta globale
Scrittura creativa
10
1. RICEZIONE
Orale
Scritto
Comprensione
orale globale
Comprensione
scritta globale
Ascolto come membro di un
pubblico
Ascolto di istruzioni
Ascolto di dialoghi e testi registrati
Ascolto di filastrocche, canzoni e
film
Lettura di corrispondenza
Lettura per orientarsi
Lettura per informazione
Lettura di istruzioni
1.1 Ricezione – Ascolto
CLASSI
COMPRENSIONE ORALE GLOBALE
II
Capisce frasi ed espressioni relative ad aree di immediata priorità (es. informazioni elementari
sulla famiglia, sugli acquisti, sulla geografia locale, sulla scuola)
Comprende abbastanza per far fronte a bisogni immediati di
tipo concreto se il discorso è articolato lentamente e
chiaramente.
Comprende un intervento orale se esso è accuratamente articolato e contiene lunghe pause che
gli/le permettono di coglierne il senso.
Comprende i punti principali di un discorso standard chiaro su argomenti familiari regolarmente
incontrati al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc.
III
Comprende informazioni dirette e fattuali su argomenti
quotidiani o relativi alla scuola, identificando i messaggi
generali e i dettagli specifici, se il discorso è chiaramente
articolato in un accento familiare.
CLASSI
ASCOLTO DI ANNUNCI E ISTRUZIONI
I
Comprende istruzioni se date lentamente e attentamente e
segue brevi e semplici istruzioni.
II
III
Comprende semplici indicazioni relative a come andare da X a Y, a piedi o col trasporto
pubblico.
Coglie il punto principale in messaggi e annunci brevi, semplici
e chiari.
Segue istruzioni dettagliate.
Comprende semplici informazioni tecniche, come le istruzioni
operative per uso quotidiano.
11
CLASSI
ASCOLTO DI REGISTRAZIONI
II
Comprende ed estrae le informazioni essenziali da un breve
testo registrato che verte su fatti quotidiani prevedibili esposti
chiaramente e lentamente.
III
Comprende i punti principali di semplice materiale registrato su argomenti familiari se esposti in
modo relativamente chiaro e lentamente.
Comprende il contenuto delle informazioni della maggioranza di
materiali trasmessi o registrati su argomenti di interesse
personale esposti in chiaro linguaggio standard.
1.2 Ricezione – Lettura
CLASSI
COMPRENSIONE DI LETTURA GLOBALE
I
Comprende testi molto brevi, molto semplici, una singola frase
per volta, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari,
rileggendoli se richiesto.
II
III
CLASSI
I
Comprende testi brevi e semplici che contengono lessico di uso molto frequente, compreso un
certo numero di termini internazionali condivisi.
Comprende testi semplici e brevi su argomenti comuni di tipo
concreto in un linguaggio quotidiano di largo uso relativo al
contesto scolastico.
Legge con un soddisfacente livello di comprensione testi pratici
su argomenti relativi al suo campo di studio e ai suoi interessi.
LETTURA DI CORRISPONDENZA
Comprende brevi e semplici messaggi su cartoline.
Comprende brevi e semplici lettere personali.
II
III
Comprende tipologie base di lettere e fax di routine (richiesta di
informazioni, lettere di conferma ecc.) su argomenti familiari.
Legge abbastanza bene la descrizione di avvenimenti,
sentimenti e auguri in lettere personali su argomenti familiari.
CLASSI
LETTURA PER ORIENTARSI
I
Riconosce nomi, parole e frasi familiari su semplici cartelli nelle
più comuni situazioni quotidiane.
Comprende segnali e avvisi di uso quotidiano: in luoghi pubblici, come strade, ristoranti, stazioni
ferroviarie, posti di lavoro, quali indicazioni, istruzioni e avvisi di pericolo.
II
Sa collocare informazioni specifiche in elenchi appropriati e
isolare le informazioni richieste (es. usare le “pagine gialle” per
trovare un servizio o un prodotto).
Sa trovare informazioni specifiche, prevedibili nel materiale di
uso quotidiano, come pubblicità, prospetti, menù, elenchi e liste
di riferimento, orari.
12
Sa trovare e capire informazioni rilevanti in materiale di uso quotidiano, come lettere, opuscoli e
brevi documenti ufficiali.
III
Sa leggere globalmente testi lunghi per trovare l’informazione
desiderata e raccogliere informazioni da parti diverse di un
testo, o da diversi testi, per svolgere un preciso compito.
CLASSI
LETTURA PER INFORMAZIONE
I
Sa cogliere il senso del contenuto di materiali informativi molto
semplici e di brevi e facili descrizioni, specialmente se
accompagnati da supporto visivo.
Sa identificare informazioni specifiche in documenti scritti
molto semplici, quali lettere, opuscoli e brevi articoli di giornale
che descrivono avvenimenti.
Sa riconoscere i punti significativi in articoli di giornale diretti,
su argomenti familiari.
II
III
Sa riconoscere la linea argomentativa nel modo in cui viene presentato l’argomento (anche se
non necessariamente in dettaglio).
Sa identificare le principali conclusioni in testi apertamente
argomentativi.
CLASSI
LETTURA DI ISTRUZIONI
I
Sa eseguire delle indicazioni scritte brevi e semplici (es. vai da
X a Y).
Comprende semplici istruzioni su apparecchi che si usano nella
vita quotidiana, come i telefoni pubblici…
Comprende i regolamenti, per esempio relativi alla sicurezza, se
espressi in linguaggio semplice.
Comprende semplici, dirette istruzioni scritte riguardanti
un’apparecchiatura tecnica.
II
III
2. INTERAZIONE
Orale
Interazione orale
globale
Comprensione nell’interazione:
comprendere un interlocutore
“parlante nativo”
Conversazione
Discussione informale
Ottenere beni e servizi
Scambio di informazioni
Intervistare ed essere intervistati
13
Scritto
Comprensione
scritta globale
Corrispondenza
Note, messaggi, moduli
2.1 Interazione – Parlato
CLASSI
I
II
III
CLASSI
I
INTERAZIONE ORALE GLOBALE
È in grado di interagire in modo semplice, ma la comunicazione
dipende interamente dalla ripetizione in modo più lento, dal
ricomporre la frase e dalla correzione. Sa fare domande
semplici e rispondere, sa prendere l’iniziativa di parlare e
rispondere a semplici affermazioni in ambiti di bisogno
immediato o su argomenti molto familiari.
È in grado di comunicare in attività semplici e di routine che
richiedono un semplice e diretto scambio di informazioni su
argomenti familiari o di routine che riguardano la scuola e il
tempo libero. Sa gestire brevissimi dialoghi di tipo sociale, ma
non è in grado, o riesce raramente, a comprendere abbastanza
per mantenere la conversazione come vorrebbe lui/lei.
È in grado di interagire con ragionevole disinvoltura nelle
situazioni strutturate e in brevi conversazioni, purché
l’interlocutore aiuti se necessario. Sa gestire dialoghi di routine
senza molto sforzo, sa fare domande e rispondere e scambiare
idee e informazioni su argomenti familiari in situazioni
quotidiane prevedibili.
È in grado di utilizzare un’ampia gamma di linguaggio semplice
per trattare la maggior parte di situazioni che possono
verificarsi in viaggio. Può intervenire, senza specifica
preparazione, in conversazioni su argomenti familiari, esprimere
opinioni personali e scambiare informazioni su argomenti che
siano familiari, di interesse personale o pertinenti alla vita
quotidiana (es. famiglia, passatempi, lavoro, viaggio e
avvenimenti di attualità).
COMPRENDERE UN PARLANTE NATIVO
Comprende domande e istruzioni rivoltegli/le lentamente e
riesce a seguire indicazioni semplici e dirette.
Comprende espressioni di vita quotidiana che mirano a
soddisfare semplici bisogni di tipo concreto, espressegli/le
direttamente in modo chiaro, lento e ripetuto da un interlocutore
disponibile e comprensivo.
Riesce a seguire ciò che gli/le viene detto lentamente e
direttamente nella conversazione quotidiana, se l’interlocutore
14
II
III
fa lo sforzo di farsi capire.
Comprende generalmente un discorso chiaro, comune, su
argomenti familiari che gli/le viene fatto, purché possa chiedere
di ripetere e di riformulare la frase ogni tanto.
Comprende abbastanza da poter condurre dei dialoghi di
routine brevi e semplici senza sforzo.
Riesce a seguire un discorso articolato diretto a lui/lei nella
conversazione quotidiana, anche se chiederà qualche volta di
ripetere parole o frasi particolari.
CLASSI
COMPRENDERE L’INTERAZIONE TRA PARLANTI NATIVI
II
Riesce generalmente a identificare l’argomento di discussione
che viene esposto lentamente e chiaramente quando vi è
presente.
Riesce a seguire i punti principali di una discussione estesa che
avviene in sua presenza, purché il discorso sia chiaramente
articolato in una varietà linguistica standard.
III
CLASSI
I
II
CONVERSAZIONE
Comprende espressioni di vita quotidiana che mirano a
soddisfare semplici bisogni di tipo concreto, che gli/le vengono
rivolte direttamente in modo chiaro, lento e ripetuto da un
interlocutore disponibile e comprensivo.
Sa chiedere alle persone “come stanno” e reagire
appropriatamente alle informazioni che gli/le vengono date.
Sa presentarsi/re e usare espressioni base di saluto e di
commiato.
Sa dire quello che gli/le piace o non gli/le piace.
Sa fare e rispondere ad inviti e a scuse formali.
Sa usare forme di cortesia semplici e quotidiane per salutare e
rivolgersi agli altri.
Sa interagire con ragionevole facilità in situazioni strutturate e
brevi conversazioni, purché l’altra persona lo/la aiuti se
necessario.
Sa dire
come si sente in termini semplici e esprimere
ringraziamento.
È in grado di partecipare a brevi conversazioni in contesti di
routine su argomenti di interesse.
Comprende generalmente discorsi chiari, di tipo standard, a
lui/lei rivolti, su argomenti familiari.
È in grado di stabilire contatti sociali: saluti di benvenuto, di
commiato, presentazioni, ringraziamenti.
Sa esprimere e mostrare reazioni a sentimenti quali sorpresa,
15
III
CLASSI
II
III
felicità, tristezza, interesse e indifferenza.
Riesce a mantenere una conversazione o discussione, ma può a
volte essere difficile seguirlo/la quando prova a dire
esattamente quello che vorrebbe.
Riesce a seguire un discorso chiaramente articolato diretto a
lui/lei nella conversazione quotidiana, sebbene debba a volte
chiedere di ripetere qualche frase o parola particolare.
È in grado di entrare in una conversazione estemporanea su
argomenti familiari.
DISCUSSIONE INFORMALE (TRA AMICI)
Sa discutere su cosa fare, dove andare e prendere accordi per
incontrarsi.
Sa discutere su argomenti pratici quotidiani in un modo
semplice quando gli/le vengono presentati lentamente e
chiaramente.
Sa esprimere il consenso o il disaccordo con gli altri.
Sa fare e rispondere a proposte.
Sa discutere su cosa fare la sera, nel fine settimana.
Sa generalmente identificare l’argomento di discussione se
condotto in maniera lenta e chiara in sua presenza.
È in grado di esprimere un’idea, un’opinione, accordo o
disaccordo in modo educato.
È in grado di esprimere le sue opinioni e le sue reazioni che
riguardano soluzioni a problemi pratici o domande pratiche su
dove andare, cosa fare, come organizzare qualcosa (es.
un’uscita).Generalmente è in grado di seguire i punti principali
di una discussione informale con amici, purché il discorso sia
articolato chiaramente in una varietà linguistica standard.
È in grado di paragonare e di evidenziare contrasti tra le
alternative, discutendo su che cosa fare, dove andare, chi o che
cosa scegliere ecc.
È in grado di fare brevi commenti sui punti di vista degli altri.
È in grado di seguire molto di ciò che viene detto in sua
presenza su argomenti generali, purché l’interlocutore eviti un
uso eccessivo di espressioni idiomatiche e articoli le parole
chiaramente.
CLASSI
COOPERAZIONE ORIENTATA
I
(discutere un documento, organizzare un incontro)
È in grado di chiedere e dare cose alle persone.
È in grado di comprendere domande e istruzioni rivoltegli/le
attentamente e lentamente e di seguire brevi, semplici
indicazioni.
16
II
III
È in grado di comunicare in attività semplici e di routine usando
frasi semplici per chiedere e fornire cose, per ottenere semplici
informazioni e per discutere su cosa fare dopo.
È in grado di indicare quando sta seguendo e se l’interlocutore
lo rende possibile, riesce a far capire quanto è necessario.
È in grado di capire abbastanza per condurre semplici attività di
routine senza un grande sforzo, chiedendo semplicemente che
venga ripetuto ciò che non ha compreso.
È in grado di invitare gli altri a dare il loro punto di vista su
come procedere.
Di solito è in grado di seguire quanto viene detto e, se
necessario, sa ripetere parte di ciò che qualcuno ha detto per
confermare la comprensione reciproca.
È in grado di fare brevi commenti sui punti di vista degli altri.
CLASSI
OTTENERE BENI E SERVIZI
I e II
Sa gestire numeri, quantità, costi e tempo.
Sa chiedere per avere e sa dare cose alle persone.
Sa ordinare un pasto.
Sa fare semplici spese indicando cosa vuole e chiedendo il
prezzo.
Sa dare e ricevere informazioni sulle quantità, sui numeri e
prezzi.
Sa chiedere articoli e fare semplici transazioni nei negozi, uffici
postali o banche.
Sa ottenere brevi informazioni sui viaggi, sull’uso del trasporto
pubblico: autobus, treni e taxi, chiedere e dare indicazioni e
comprare i biglietti.
Sa chiedere e fornire a tutti beni e servizi.
Sa ottenere tutte le informazioni necessarie da un ufficio di
turismo, purché siano di natura diretta e non specializzata.
II
III
CLASSI
I
SCAMBIO DI INFORMAZIONI
Sa fare domande e rispondere su se stesso/a e su altri, sulla
residenza, sulle conoscenze personali, sulle cose possedute.
Sa fare domande semplici e rispondere, iniziare e rispondere ad
affermazioni elementari in ambiti familiari o per soddisfare
bisogni immediati.
Sa comprendere istruzioni semplici espresse con cura e
lentamente, seguire indicazioni brevi e semplici.
Sa chiedere e fornire informazioni di tipo personale.
Sa scambiare informazioni circa le attività del tempo libero.
Sa scambiare informazioni elementari su ambiti familiari e di
routine.
17
II
III
Sa destreggiarsi nella comunicazione in compiti semplici e
diretti.
Sa dare indicazioni semplici, es. spiegare come arrivare da
qualche parte, le regole di un gioco.
Sa fare domande e rispondere su passatempi e attività passate.
Sa fare domande e rispondere su abitudini e routine.
Sa comprendere a sufficienza per scambiare informazioni su
argomenti familiari in situazioni quotidiane prevedibili.
Sa indicare il tempo in frasi quali la settimana prossima, venerdì
scorso, a novembre, alle tre.
Sa ottenere informazioni più dettagliate.
CLASSI
INTERVISTARE ED ESSERE INTERVISTATI
I
Sa rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali,
espresse lentamente e chiaramente in un linguaggio diretto e
non idiomatico.
Sa rispondere a semplici domande e reagire ad affermazioni
elementari in un’intervista.
Sa farsi comprendere in un’intervista e comunicare idee e
informazioni in ambiti familiari, purché possa chiedere qualche
chiarimento e gli/le sia dato aiuto per esprimere ciò che vuole.
Sa usare un questionario per svolgere un’intervista strutturata,
seguito da qualche interazione spontanea.
Sa prendere l’iniziativa in un’intervista o in una indagine (es.
proporre un nuovo argomento), ma rimane molto dipendente
dalla interazione dell’interlocutore.
Sa
svolgere
un’intervista
personale,
controllando
e
confermando le informazioni, sebbene possa dover richiedere
una ripetizione nel caso in cui l’interlocutore parli troppo
velocemente o troppo a lungo.
Sa offrire informazioni concrete richieste in un’intervista o in
una indagine (es. descrivere i sintomi ad un medico), ma lo fa
con una precisione approssimativa.
II
III
2.2 Interazione – Scritto
CLASSI
INTERAZIONE SCRITTA - GLOBALE
I
II
Sa chiedere o descrivere dettagli personali in forma scritta.
Sa scrivere brevi e semplici appunti relativi ad argomenti in
campi di bisogno immediato.
18
III
Sa scrivere lettere personali e appunti in cui si chiedono o si
inviano semplici informazioni di immediato rilievo, rendendo
visibili i punti che ritiene siano importanti.
CLASSI
CORRISPONDENZA
I
II
Sa scrivere semplici cartoline.
Sa scrivere lettere personali convenzionali, es. per ringraziare.
Sa scrivere lettere personali molto semplici esprimendo ringraziamenti e scuse.
Sa scrivere lettere personali descrivendo esperienze, sentimenti e fatti con una certa
accuratezza.
Sa scrivere lettere personali fornendo notizie ed esprimendo pensieri su argomenti astratti o
culturali, come musica e film.
III
CLASSI
NOTE - MESSAGGI - MODULI
I
Sa scrivere numeri e date, il suo nome, nazionalità, indirizzo, età, data di nascita o di arrivo nel
paese ecc., come un modulo di albergo.
Sa scrivere un messaggio breve e semplice, purché possa chiedere di ripetere e riformulare.
Sa scrivere note e messaggi relativi ad argomenti di ambiti di soddisfazione di bisogni immediati.
Sa scrivere note agli amici, mettersi in contatto con la gente, gli insegnanti o altri che
appartengono alla sua vita quotidiana.
II
III
3. PRODUZIONE
Orale
Produzione orale globale
Scritto
Produzione scritta globale
Monologo assistito: descrizione di esperienze
Annunci pubblici
Parlare ad un pubblico
Scrittura creativa
3.1 Produzione - Orale
CLASSI
PRODUZIONE ORALE GLOBALE
I
Sa produrre frasi semplici su luoghi e persone.
Sa dare una semplice descrizione o presentazione di frasi semplici su persone, sulle condizioni
di vita o di lavoro, routine quotidiane, su ciò che gli/le piace o che non gli/le piace ecc., quali una
serie di frasi semplici collegate ad una lista.
Sa produrre testi brevi costituiti da frasi correlate su aspetti quotidiani della propria vita, attività
passate, interessi personali ed esperienze.
Sa fare, in maniera abbastanza scorrevole, una descrizione diretta di una delle varietà di
argomenti entro il suo campo di interesse, presentandolo come sequenza lineare di punti.
II
III
CLASSI
MONOLOGO ASSISTITO: DESCRIZIONE DI ESPERIENZE
I
Sa descrivere se stesso/a, cosa fa e dove abita.
Sa descrivere gente, luoghi e proprietà in termini elementari.
Sa descrivere la propria famiglia, le condizioni di vita, il retroterra culturale, il lavoro attuale o
l’ultimo lavoro svolto.
Sa spiegare cosa gli/le piace o non gli/le piace in relazione a qualcosa.
Sa usare un linguaggio descrittivo elementare per fare brevi affermazioni e paragonare oggetti e
proprietà.
Sa descrivere progetti ed accordi, abitudini e routine, attività passate ed esperienze personali.
Sa fornire brevi descrizioni basilari di eventi ed attività.
Sa descrivere gli aspetti quotidiani del proprio ambiente: es. gente, luoghi, esperienze di studio o
di lavoro.
II
19
III
Sa raccontare una storia.
Sa descrivere eventi, reali o immaginari.
Sa raccontare la trama di un libro, un film e sa descrivere le sue reazioni.
Sa riferire dettagli basilari su eventi imprevisti come per es. un incidente.
CLASSI
III
CLASSI
II
III
ANNUNCI PUBBLICI
Può fare brevi annunci mimati su argomenti di vita quotidiana i quali, pure viziati da intonazioni e
accento non nativi, sono tuttavia chiaramente intellegibili .
Può fare immediati annunci su argomenti familiari di interesse con una pronuncia chiaramente
intelligibile.
PARLARE AD UN PUBBLICO
Sa leggere un brevissimo annuncio ripetuto in precedenza, per es. presentare un oratore, offrire
un panino.
Sa rispondere a domande in successione se può chiedere alcune ripetizioni e fruire di qualche
aiuto nel formulare la risposta.
Sa fare una breve presentazione basilare di argomenti familiari.
Sa rispondere ad un numero limitato di domande in successione e sa fare una breve
presentazione di un argomento pertinente al proprio vissuto quotidiano, dare spiegazioni in
breve e ragioni per opzioni, piani, azioni.
Sa fare una presentazione diretta preparata su argomenti familiari, che può essere seguita
senza difficoltà per la maggior parte del tempo, nella quale i punti salienti sono spiegati con
ragionevole precisione.
Sa rispondere a domande in successione, ma potrebbe dover chiedere di ripeterle se il discorso
è stato rapido.
3.2 Produzione - Scritto
CLASSI
PRODUZIONE SCRITTA GLOBALE
I
II
III
Sa scrivere semplici frasi isolate.
Sa scrivere una serie di frasi semplici legate con connettori come “e”, “ma” e “perché”.
Sa scrivere direttamente testi collegati su una gamma di argomenti familiari entro il suo campo di
interesse, unendo una serie di elementi più brevi in una sequenza lineare.
CLASSI
SCRITTURA CREATIVA
I
Sa scrivere semplici frasi su se stesso/a o personaggi immaginari, sull’abitazione e su varie
attività.
Sa scrivere semplici biografie immaginarie o componimenti brevi su persone.
Sa scrivere una serie di frasi semplici sulla propria famiglia, sulle condizioni di vita, sul retroterra
culturale, sul lavoro attuale o sull’ultimo lavoro svolto.
Sa scrivere brevi basilari descrizioni di eventi, esperienze personali e attività recenti.
Sa scrivere sugli aspetti quotidiani del proprio ambiente, sulla gente, sui luoghi, sulle esperienze
di lavoro e di studio con frasi connesse.
Sa raccontare una storia.
Sa descrivere un evento, un viaggio recente, reale o immaginario.
Sa riferire su una esperienza fatta, descrivere sentimenti e reazioni in un testo semplice.
Sa scrivere dettagliate descrizioni su una varietà di argomenti familiari nel suo campo
d’interesse.
II
III
CLASSI
III
RELAZIONI E SAGGI
Sa scrivere brevi e semplici saggi su argomenti di interesse.
20
STRATEGIE
RICEZIONE
Pianificazione
Identificare indizi e fare
Esecuzione
deduzioni.
Valutazione
Correzione
INTERAZIONE
Prendere la parola.
Cooperare.
Chiedere chiarimenti.
PRODUZIONE
Ripetere (provare)
Compensazione
Chiedere chiarimenti.
Correzione della comunicazione.
1. Strategie di ricezione
CLASSI
IDENTIFICARE INDIZI E FARE DEDUZIONI (orale e scritto)
II
È capace di utilizzare il senso generale di testi brevi o enunciati su argomenti di ogni giorno di
tipo concreto per dedurre dal contesto il probabile significato di parole sconosciute.
È capace di identificare dal contesto parole non familiari su argomenti relativi a campi di suo
interesse.
È capace di estrapolare dal contesto il significato di parole non note e di dedurre il significato
della frase se conosce l’argomento in discussione.
III
2. Strategie di interazione
CLASSI
II
III
CLASSI
II
III
PRENDERE LA PAROLA
È capace di attirare l’attenzione.
È capace di iniziare, sostenere e concludere una conversazione semplice con un solo
interlocutore.
È capace di usare semplici tecniche per iniziare, sostenere o terminare una breve
conversazione.
È capace di iniziare, sostenere e concludere una semplice conversazione con un interlocutore
su argomenti familiari o di interesse personale.
È capace di intervenire in una discussione su un argomento familiare, usando un’espressione
adatta per mantenere aperta la conversazione.
COOPERARE
È capace di indicare quando sta seguendo ciò che viene detto.
È capace di ripetere parte di ciò che uno ha detto per confermare la reciproca comprensione.
È capace di aiutare a mantenere lo sviluppo delle idee in corso.
È capace di invitare altri nella discussione.
CLASSI
CHIEDERE PER AVERE CHIARIMENTI
II
È capace di chiedere chiarimenti su parole chiave o frasi non comprese utilizzando frasi
stereotipate.
È capace di dire di non aver seguito.
III
È capace di chiedere a qualcuno di chiarire o elaborare quanto è stato appena detto.
21
3. Strategie di produzione
CLASSI
II
III
CLASSI
II
III
PIANIFICAZIONE
È capace di ricavare dal suo repertorio linguistico una serie di frasi appropriate e di ripeterle.
È capace di ripetere e ricercare nuove combinazioni ed espressioni, stimolando un feedback.
COMPENSAZIONE
È capace di far capire la parola che vuole dire indicando (es. “vorrei questo, per favore”).
È capace di usare una parola inadeguata attinta dal suo repertorio e di usare gesti che
chiariscono ciò che vuol dire.
È capace di trasformare una parola della sua lingua in una parola straniera e chiedere conferma.
È capace di usare una semplice parola volendo dare il significato di qualcosa di simile al
concetto che intende esprimere e di invitare alla “correzione”.
CLASSI
CONTROLLO E CORREZIONE
III
È capace di iniziare di nuovo, usando una tattica differente, quando la comunicazione si
interrompe.
È capace di chiedere conferma della correttezza di una forma usata.
22
COMPETENZA
LINGUISTICO-COMUNICATIVA
PRAGMATICA
Scioltezza nel parlato
Flessibilità
Coerenza
Precisione
LINGUISTICA
ESTENSIONE:
estensione generale;
estensione del lessico.
CONTROLLO:
accuratezza grammaticale;
controllo del lessico;
controllo fonologico;
controllo ortografico.
1. PRAGMATICA
CLASSI
SCIOLTEZZA DEL PARLATO
I
È in grado di produrre frasi molto brevi, isolate, già “confezionate”, con molte pause alla ricerca
di espressioni utili ad articolare parole meno familiari e a correggere la comunicazione.
È in grado di costruire frasi su argomenti familiari con sufficiente disinvoltura per gestire scambi
brevi malgrado evidenti esitazioni e false partenze.
È in grado di farsi capire in brevi interventi, sebbene vi siano evidenti pause, partenze false e
riformulazioni.
È in grado di continuare un discorso in modo comprensibile, anche se con pause per riflettere
sugli aspetti grammaticali e lessicali e con evidenti correzioni, specialmente in situazioni di
produzione libera.
È in grado di esprimersi con relativa disinvoltura. Nonostante si manifestino alcuni problemi di
formulazione, con pause e “vicoli ciechi”, è in grado di continuare in modo efficace senza aiuto.
II
III
CLASSI
II
III
FLESSIBILITA`
È in grado di espandere frasi apprese attraverso una semplice ricombinazione dei loro elementi.
È in grado di riutilizzare semplici frasi memorizzate tramite ripetizioni, in particolari circostanze,
attraverso sostituzioni lessicali limitate.
È in grado di utilizzare un’ampia gamma di linguaggio semplice in modo flessibile per esprimere
in gran parte ciò che vuole.
CLASSI
COERENZA
I
È in grado di unire parole o gruppi di parole con connettori semplici quali “e” oppure “poi”.
È in grado di unire gruppi di parole con semplici connettori quali “e”, “ma”, “perché”.
È in grado di usare i connettori più frequenti per unire semplici frasi al fine di raccontare una
storia o descrivere qualcosa come una semplice elencazione di punti.
È in grado di unire una serie di brevi, semplici elementi in una sequenza lineare e coesa.
II
III
CLASSI
PRECISIONE
II
È in grado di comunicare ciò che vuole dire con un semplice e diretto scambio di informazioni
limitate a questioni familiari e di routine.
È in grado di esprimere il punto principale che vuole rendere comprensibile.
È in grado di trasmettere una semplice e diretta informazione di rilevanza immediata,
comunicando con successo il punto che ritiene più importante.
È in grado di esprimere i punti principali di un’idea o problema con giusta precisione.
III
23
2. LINGUISTICA
CLASSI
ESTENSIONE GENERALE
I
Possiede una gamma elementare di espressioni concernenti dettagli personali e bisogni di tipo
concreto.
Possiede un repertorio limitato di brevi frasi memorizzate, che coprono situazioni prevedibili di
sopravvivenza: in situazioni non di routine si notano frequenti interruzioni e incomprensioni.
È in grado di usare frasi tipo e comunicare con frasi memorizzate, gruppi di poche parole e frasi
fatte su se stesso/a e altri, su ciò che fanno, su luoghi, cose possedute, ecc.
È in grado di produrre brevi espressioni d’uso quotidiano per soddisfare semplici bisogni di tipo
concreto: dettagli personali, routine, necessità e bisogni, richieste di informazioni.
Possiede un repertorio linguistico di base che gli permette di trattare situazioni quotidiane di
contenuti prevedibili, sebbene generalmente debba negoziare il messaggio e la ricerca di parole.
Possiede un linguaggio sufficiente per cavarsela, con lessico adeguato ad esprimersi con
qualche esitazione e circonlocuzioni su argomenti quali la famiglia, i passatempi e interessi,
lavoro, viaggi e avvenimenti di attualità, ma alcune limitazioni lessicali causano ripetizioni e
persino, a volte, difficoltà nella formulazione.
Possiede una sufficiente gamma di linguaggio per descrivere situazioni non prevedibili, per
spiegare i punti principali di un’idea o i problemi con una certa precisione ed esprimere pensieri
o argomenti astratti e culturali quali musica e film.
II
III
CLASSI
CONTROLLO LESSICALE
II
III
È in grado di controllare un repertorio ristretto relativo a bisogni concreti della vita di tutti i giorni.
Mostra un buon controllo del lessico elementare, ma si possono manifestare gravi errori quando
esprime pensieri più complessi o tratta argomenti e situazioni non familiari.
CLASSI
CONTROLLO FONOLOGICO
I
La pronuncia di un repertorio limitato di parole e frasi apprese, che può essere compresa con
qualche sforzo da parte di nativi, viene usata con parlanti del suo gruppo linguistico.
La pronuncia è generalmente abbastanza chiara da essere capita malgrado un notevole accento
straniero, ma gli interlocutori di tanto in tanto chiedono di ripetere.
La pronuncia è chiaramente comprensibile anche se un accento straniero è qualche volta
evidente e occasionalmente viene usata in modo improprio e non corretto.
II
III
CLASSI
I
II
III
CONTROLLO ORTOGRAFICO
È capace di copiare parole familiari e brevi frasi per es. semplici segnali o istruzioni, nomi di
oggetti usati ogni giorno, nomi di negozi e una serie di frasi usate giornalmente.
È capace di nominare in ordine le lettere che compongono il suo indirizzo, la nazionalità ed altri
dettagli personali.
È capace di copiare brevi frasi riferite ad argomenti di tutti i giorni per es. la direzione per
raggiungere un posto.
È capace di scrivere con ragionevole accuratezza fonetica (ma non necessariamente con
ortografia pienamente corretta) parole brevi che fanno parte del suo repertorio orale.
È capace di produrre un breve testo scritto che generalmente è facilmente comprensibile.
L’ortografia, la punteggiatura e la pianificazione del testo sono abbastanza accurate da
permetterne una lettura scorrevole per la maggior parte del tempo.
24
Scarica

INGLESE L3 NELLA SCUOLA MEDIA IN LINGUA ITALIANA