Prefettura di Massa –Carrara
Ufficio territoriale del Governo
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Area IV Cittadinanza – Area Sociale
AL MINISTERO dell’ INTERNO
Dipartimento per le libertà Civili e l’Immigrazione
Direzione Centrale Politiche Immigrazione e Asilo
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Prot Area IV
Rif. Circ. 5973 del 11.XI.2015
OGGETTO: “Accoglienza e integrazione. Raccolta sistematica di buone pratiche”
In riscontro alla ministeriale sopra indicata, con cui si invitano le Prefetture ad
esporre esempi di buone prassi, in vista della realizzazione di un nuovo rapporto
sull’accoglienza dei Migranti, si possono indicare due diversi modelli sviluppati in
questo territorio per la sperimentazione di buone prassi volte ad incentivare il regolare e
legale inserimento nel tessuto sociale dei cittadini di paesi terzi; ci si è avvalsi al
riguardo del progetti Fei annualità 2012 e 2013, per il perseguimento dei seguenti
progetti.
Il primo riguarda la pubblicazione di un opuscolo a colori e mappa interattiva
denominato “Ciao” , che tradotta nelle lingue delle comunità più presenti sul territorio
(araba, albanese, francofona e inglese) costituisce uno strumento per agevolare la
conoscenza dei servizi rivolti agli stranieri, predisposti dalle strutture pubbliche, dal
terzo settore e altre organizzazioni social, e a quelli, in particolare, che devono
sottoscrivere gli accordi di integrazione; l’'impatto sul contesto di riferimento ha
determinato nel soggetto immigrato sottoscrittore dell'Accordo d'Integrazione, una
maggior chiarezza delle finalità dello stesso, anche in considerazione del
raggiungimento dei crediti necessari e previsti dal medesimo.
La realizzazione di materiale informativo e divulgativo, semplice e chiaro, nei
diversi contesti e ambiti territoriali: sanità-lavoro-scuola-associazionismo, volontariato,
ecc., si è concretizzato attraverso la pubblicazione di 9000 brochures distribuite ai
diversi enti e soggetti del CTI: Comuni, Associazioni, ASL, SdS, INPS, INAIL,DTL,
Caritas, Scuola, CTP, Centro per l'Impiego Provinciale, ecc.. Tale rete ha consentito una
buona pubblicizzazione dell’attività svolta nel progetto “ La mediazione un ponte per
l’integrazione” e pertanto è stato realizzato con il contributo dei Fondi per
l’Immigrazione della Comunità europea .
Anche per la realizzazione del Progetto FEI “Accogliere per integrare”, sono stati
attivati percorsi , che si sono rivelati utili, di accompagnamento relativamente alle fasi
di prima accoglienza ed orientamento, rivolti a nuclei familiari ricostruiti e programmi
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finalizzati a promuovere buone pratiche di accoglienza ed integrazione nel territorio di
residenza, con particolare attenzione ai nuclei ricostituiti in cui vi è la presenza del
minore.
Con tale sostegno rivolto alle famiglie nel processo di integrazione delle nuove
generazioni, si persegue l’obbiettivo di prevenire l’abbandono scolastico e la devianza
minorile.
Le azioni di Orientamento sono state effettuate anche rispetto alla scelta della scuola,
ai percorsi di accompagnamento relativi all’iscrizione scolastica ed al successivo
inserimento tramite:
attivazione per la durata del progetto di percorsi
di
accompagnamento e affiancamento del mediatore Tutor nella verifica dei crediti
necessari per ottemperare agli adempimenti previsti dall’accordo d’integrazione. Nel
progetto si è tentato di rendere l’espletamento delle pratiche amministrative come
un’occasione di conoscenza reciproca e di buona integrazione, valutando ed esaminando
i bisogni emergenti.
Per l’apprendimento della lingua italiana si è mantenuta la figura del mediatore Corsi
di lingua attivi in Lunigiana e sono stati forniti ulteriori mediatori in lingua araba e
albanese; tali corsi di livello (A1-A2-B1), sono stati organizzati con la collaborazione
del CTP e dell’associazionismo locale.
Da tale esperienza è maturata una lodevole forma di assistenza e formazione
linguistica. Presso il centro di accoglienza di Pontremoli - che gestisce n.23 migranti –
si è organizzato l’insegnamento della lingua italiana da parte di insegnanti, ora in
pensione, altamente qualificati, che a titolo gratuito hanno predisposto una ricca rete di
collaborazione con i ragazzi ospitati dalla Caritas. Altri giovani dello stesso
comprensorio territoriale si sono resi disponibili a “far pratica “ della lingua straniera
studiata a livello scolastico, per socializzare con gli ospiti; nel Centro hanno preso
avvio due corsi di lingua per l’apprendimento della lingua italiana.
Lo stesso modello di studio è stato ugualmente e opportunamente adeguato nella
struttura Compass di Massa, che ospita 35 soggetti. Dette iniziative consentono di
offrire maggiori possibilità di apprendimento ai soggetti migranti maggiormente
volonterosi; al contempo viene sviluppata la coesione sociale tra immigrati e residenti
sensibili al tema della integrazione sociale.
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