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Guida alla buona pratica
per un accesso non discriminatorio ai servizi offerti dalle ONG
Lo Status Quo non basta!
LO STATUS QUO NON BASTA!
Guida alla buona pratica per un accesso non discriminatorio ai servizi offerti dalle ONG
Pubblicato da SOLIDAR, dicembre 2001
Ricerca e coordinamento: Roshan Di Puppo e Gabriela Sierck
Direttore responsabile: Giampiero Alhadeff
'Guida alla buona pratica' è finanziata dal fondo dell'UE per la lotta alla discriminazione
Gli esperti che hanno gentilmente contribuito a questa Guida sono:
Jackie Lewis ILGA-Europe Nico J. Beger ILGA-Europe Liz Morrall Eurolink Age Annette Scholl
Eurolink Age Michelynn Lafleche ENAR Gloria Mills UNISON Ruth Forster AWO Werner Eik AWO
Martin Telser LegaCoopBund Alberto Stenico LegaCoopBund Heinz Stieb Volkshilfe Nicolas
Delesque La Ligue de l’Enseignement et de l’Education Permanente Valerie Rogé La Ligue de
l’Enseignement et de l’Education Permanente Suzy Sumner SOLIDAR Natalia Heyraud SOLIDAR
Alice Castle giornalista
SOLIDAR è un'alleanza internazionale indipendente di organizzazioni non governative che si
occupano di assistenza sociale, cooperazione internazionale, aiuto umanitario e formazione continua,
e sono storicamente legate alla libera sinistra democratica ed al movimento sindacale.
SOLIDAR crede nell'indivisibilità dei diritti umani sociali, civili, politici e culturali. Radicata nel
movimento sindacale e socialdemocratico, SOLIDAR conduce campagne per il cambiamento, tramite
una maggiore consapevolezza per un'economia globale sostenibile e basata sui diritti e per
promuovere una giustizia economica e sociale per tutti, sia internamente che tra gli stati.
SOLIDAR persegue i suoi obiettivi stringendo alleanze con organizzazioni che si ispirano a principi
comuni, promuovendo la partecipazione della società civile ed impegnandosi in attività di difesa e di
lobby a livello nazionale, europeo ed internazionale.
22 rue du commerce 1000 Bruxelles
Tel +32.2.5001020 Fax +32.2.5001030
Email [email protected]
Website www.solidar.org
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MESSAGGIO DAL COMMISSARIO ANNA DIAMANTOPOULOU
Le organizzazioni della societa' civile costituiscono un ponte importante tra le Istituzioni europee e le
popolazioni nell'UE. Esse svolgono un doppio ruolo nell'assicurare che le politiche europee siano
meglio indirizzate a soddisfare esigenze reali a livello di base, ed inoltre mantengono il flusso delle
informazioni in due direzioni.
La Commissione europea e' fortemente impegnata nella promozione del dialogo civile a livello
europeo. Per quanto riguarda la mia sfera di competenze nel campo dell'Occupazione e degli Affari
Sociali, sono soddisfatta di essere riuscita con successo a stabilire un dialogo articolato con la
Piattaforma delle ONG sociali europee alla quale Solidar appartiene. Grazie a questo,sSiamo stati in
grado di beneficiare dei contributi della societa' civile nell'elaborazione delle politiche e nella
formulazione delle leggi, e abbiamo goduto di un sostegno fondamentale necessario per la loro
attuazione.
La protezione delle persone dalla discriminazione e' essenziale per un corretto funzionamento delle
societa' democratiche e l'impegno dell'Unione Europea in questo campo e' chiaro. Sulla base
dell'Articolo 13 del Trattato dell'Unione europea, il Consiglio ha adottato un pacchetto di misure per la
lotta alla discriminazione. Disponiamo adesso di due Direttive, una che proibisce la discriminazione
etnica e razziale nell'occupazione, nell'istruzione, nella sicurezza sociale, nella sanita', nell'accesso ai
beni e servizi e agli alloggi; e una seconda che proibisce la discriminazione nell'occupazione sulla
base di religione o fede, handicap, eta' e orientamento sessuale. Gli Stati membri sono attualmente
impegnati nel processo di trasformare queste direttive in leggi nazionali. Nello stesso tempo, partendo
dal riconoscimento che la legislazione da sola non sara' mai sufficiente ad assicurare l'uguaglianza in
pratica, e' stato varato anche un Programma di Azione Comunitaria per combattere la
discriminazione basata su origine etnica o razziale, religione o fede, handicap, eta' e orientamento
sessuale (2001-2006;finanziamento di 98,4 milioni di euro). Il Programma e' ora ben avviato e non
potrebbe venire realizzato senza l'attivo sostegno delle organizzazioni della societa' civile.
Le ONG hanno anche un ruolo chiave da giocare nell'attuazione delle direttive negli Stati membri, e i
loro sforzi in questo campo sono largamente apprezzati. La pubblicazione di questa Guida sul tema
della buona pratica per un accesso non discriminatorio ai servizi offerti dalle ONG e' pertanto
appropriata e avviene al momento giusto. La Guida sara' di grande aiuto alle organizzazioni che
stanno sviluppando la loro capacita' di combattere la discriminazione e mettera' in grado le stesse
ONG di promuovere l'uguaglianza indicando in tal modo la strada da seguire.
Sono fermamente convinta che sia importante che la societa' civile elabori regole, criteri e linee guida
sue proprie, specialmente per quanto riguarda la responsabilita', la trasparenza e la rappresentativita'.
Questo e' particolarmente significativo nel contento dell'imminente allargamento dell'Unione europea.
Non c'e' dubbio che questa Guida costituira' uno strumento importante per le ONG nell'affrontare
queste questioni e nel loro lavoro volto a creare un'Europa che sia libera dalla discriminazione.
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INDICE
Introduzione generale……………………………………………….………page number
Articolo13
………………………………………….………………………………………….………….
Come è stata realizzata questa Guida? …………………………………….…………
Quali sono le ONG coinvolte e che servizi forniscono?………..……………………….
Perchè serve una Guida alla buona pratica? ……………………………………...……………..
A chi ri rivolge questa Guida?………………….…….…………………………………….
DILLO E FALLO!
1. Elabora una dichiarazione d'intenti……………………..………………………………………….
MISURE INTERNE - FAI CIO' CHE PREDICHI!
2. Crea principi guida per definire il tuo ruolo………………………………….………..…………
3. Fai sì che i tuoi dipendenti conoscano la dichiarazione d'intenti ed i principi guida
4. Prepara il tuo personale a lavorare in un'ambiente di lavoro aperto alla diversità…………
5. Forma i consigli dei lavoratori…………………………………………………………………
6. Elabora una trasparente procedura di assunzioni del personale……………..……….………
7. Elabora una trasparente strategia di sviluppo della forza lavoro……………………………
8. Agisci in modo positivo………………………………………………………………….....………
9. Prendi iniziative simboliche………………………………………………….…..………
10. Promuovi i diritti dei lavoratori…………………………………………………....…………
MISURE ESTERNE - DI' CIO' CHE FAI!
11. Dai potere alle persone! ……………………………………….…....……
12. Usa strumenti di marketing per combattere la discriminazione………………….………
13. Offri i servizi giusti…………………………………………………………..….…..………
14. Autovalutazione………………………………………………………………………....…………
15. Educa contro la discriminazione…………………………………………..…..………
16. Accresci la consapevolezza e fai Lobby! ………………………………….….………
17. Equilibrio tra etica e commercio…………………………………….…………..…..……
TESTA LA TUA ORGANIZZAZIONE!
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Una vita priva di discriminazioni è un diritto umano fondamentale, così
come è nostro diritto godere di buoni servizi sociali. Questi due diritti
sono strettamente legati e non possono essere separati.
Se le organizzazioni hanno difficoltà a riconoscere le differenze tra gli
esseri umani, ad accettare le donne, i transessuali, le lesbiche, i gay, i
disabili, i giovani e gli anziani, come pure le minoranze religiose ed
etniche, allora i servizi che esse forniscono saranno rigidi, non flessibili e
non rifletteranno la nostra società. Ciò priva le persone della loro dignità
di individui e va contro i loro diritti fondamentali.
I servizi sociali di qualità mirano all'integrazione sociale, adeguati ai
diversi gruppi che ne usufruiscono e non discriminanti né nell'accesso né
nell'offerta degli stessi.
Dato che la diversità umana è illimitata, non possiamo applicare norme definite
all'offerta dei servizi. Ciò che invece dobbiamo creare è un clima di apertura,
che faccia sì che ciascun individuo sia pienamente coinvolto nel decidere
l'assistenza che riceve. Gli individui non solo dovrebbero essere attivamente
inseriti in questo processo, ma dovrebbero anche essere incoraggiati ad
analizzare se stessi ed i loro pregiudizi.
Non basta conformare i servizi sociali esistenti sulle esigenze della gente se e
quando la necessità lo impone. Dovremmo invece mettere in discussione
l’intero processo di offerta di servizi.
I fornitori di servizi devono in ogni modo possibile accogliere la diversità. Le
pubblicazioni, i moduli, il personale, i volontari e il linguaggio usato, tutto ciò
deve riflettere questa attitudine positiva. E’ della massima importanza che le
organizzazioni esaminino attentamente la loro forza lavoro. E' questo il punto di
partenza del processo di apertura alla diversita'. Se lesbiche, gay, minoranze
etniche, persone anziane, disabili non si sentono sicuri e pienamente accettati
nel proprio ambiente di lavoro, un’organizzazione non riuscirà mai a fornire
servizi di qualità a gruppi diversi.
Articolo 13
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Questa 'Guida alla buona pratica' si ispira all’Articolo 13 del Trattato di Amsterdam.
Il diritto a non essere discriminati è anche garantito da molti altri trattati e convenzioni
europee ed internazionali, ivi compresi:
− L’Articolo 14 Della Convenzione europea dei Diritti Umani ed il suo nuovo Protocollo 12
− L’Articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea
− L’Articolo 26 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici dell'ONU
− Specifiche Convenzioni internazionali che proibiscono la discriminazione (comprese ad
esempio la 'Convenzione dell'ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione
razziale' e la 'Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sulla
discriminazione nell’impiego e nell’occupazione'.
L’Unione Europea ha sempre avuto a che fare con problemi di discriminazione. Il Trattato di
Roma ha stabilito pari retribuzioni per uomini e donne e ha bandito la discriminazione sulla
base della nazionalità tra i cittadini degli stati membri dell’Unione Europea. Ma non è stato
fino al 1997, con l’adozione del Trattato della Communità Europea, che l’anti-discriminazione
venne inclusa come basilare principio fondante dell’Unione. L’Articolo 13 del Trattato di
Amsterdam afferma che gli Stati membri dell’Unione europea possono 'intrapprendere azioni
appropriate per combattere la discriminazione basata sul sesso, sull'origine razziale o etnica,
sulla religione o sulla fede, sul handicap, sull’età e sulle propensioni sessuali.'
Come è stata realizzata questa Guida?
Quattro importanti membri di SOLIDAR, LegaCoopBund, AWO, Volkshilfe e La Ligue de
l’Enseignement et de l’Education Permanente, si sono impegnate ad esaminare insieme le
barriere discriminatorie che impediscono ai disabili, alle minoranze etniche, agli anziani, alle
lesbiche e ai gay di accedere alla pari degli altri ai loro servizi.
La 'Guida alla buona pratica' è il risultato di una serie di seminari tenuti a Bruxelles, Bonn,
Vienna, Bolzano e Parigi. SOLIDAR ed i suoi partners hanno elaborato un questionario per
raccogliere informazioni sull’esperienza e sulla politica antidiscriminatoria delle organizzazioni
coinvolte; sulla base di questo questionario, sono stati intervistati molti individui. Esperti delle
tre ONG europee che combattono la discriminazione - ENAR, ILGA-Europe e Eurolink Age –
ci hanno aiutato ad identificare le barriere che ostacolano un pieno accesso ai servizi. Grazie
alla sua lunga tradizione di lotta alla discriminazione, UNISON ha anche offerto la sua
esperienza come sindacato e come fornitore di servizi.
La Rete Europea contro il Razzismo (ENAR) è una rete di ONG europee che si
adoperano per combattere il razzismo in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Rappresenta uno dei principali risultati dell’Anno europeo contro il Razzismo (1997).
L'istituzione di ENAR ha promosso il riconoscimento da parte delle ONG della dimensione
europea della lotta contro il razzismo. ENAR combatte con determinazione il razzismo, la
xenofobia, l'antisemitismo e l’islamofobia, promuove l’uguaglianza di trattamento tra cittadini
dell’Unione Europea e di paesi terzi e fa da tramite tra iniziative locali, regionali e nazionali e
iniziative europee.
www.enar-eu.org
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L’Associazione Internazionale di Lesbiche e Gay (ILGA) è stata fondata nel1978. I suoi
membri sono circa 400 gruppi di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali di 70 paesi. Nel
corso de suo processo di regionalizzazione, ILGA-Europe venne fondata nel 1996. Tra i
risultati di ILGA vanno annoverati la sua partecipazione alla campagna per cancellare
l’omossessualità dal catalogo delle malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),
il suo accreditamento presso il Consiglio d’Europa, il suo supporto in molte cause giudiziarie
sui diritti umani, le su campagne di decriminalizzazione in molti stati e la sua partecipazione
alla stesura dei pi' importanti rapporti sulla discriminazione, e l'inclusione dell'orientamento
sessuale nell’Articolo 13 e nella Carta dei Diritti Fondamentali.
www.ilga-europe.org
Eurolink Age è un'ONG europea che esiste per promuovere gli interessi di 121,4 milioni di
anziani nell’Unione europea. Tra il 1981 ed il 2000 ha realizzato un ampio ventaglio di attività,
in collaborazione con le organizzazioni membri provenienti per lo più dagli Stati appartenenti
all’Unione Europea. Tra le attivita' recenti per arrestare la discriminazione ricordiamo
l'elaborazione di un codice europeo per la buona pratica verso l’età e l’impiego, una guida sui
servizi forniti da e per lesbiche e gay anziani e risposte alle politiche dell’Unione Europea
sulle donne e sugli handicap. Nel 2001 Eurolink Age è diventato un un membro forndatore
della Piattaforma Europea degli Anziani, AGE. AGE è stata costituita per promuovere gli
interessi degli anziani e la loro integrazione e fornisce un ventaglio di servizi in precedenza
offerti da Eurolink Age.
www.eurolinkage.org
UNISON è il più grande sindacato del settore pubblico della Gran Bretagna e rappresenta
1,3 milioni di lavoratori del settore pubblico negli enti locali, sanità, istruzione superiore,
gestione delle acque, dei trasporti, del gas e dell’elettricità. I suoi iscritti sono diversificati e ciò
viene riflesso dalle sue strutture. Più dei due terzi dei suoi membri sono donne ma anche neri,
disabili, lesbiche e gay svolgono un ruolo significativo nel sindacato. Molti membri di Unison
fronteggiano la discriminazione, sia nel posto di lavoro che nella società. Al centro degli
obiettivi e dei valori di UNISON v’è l’impegno per l’uguaglianza. Un principio centrale della
campagna di UNISON è di migliorare l’accesso all’offerta di servizi pubblici e la necessità di
un’azione congiunta tra governo, utenti di servizi, impiegati e sindacati per eliminare la
discriminazione e promuovere l'uguaglianza.
www.unison.org.uk
Quali sono le ONG coinvolte e che servizi forniscono?
Arbeiterwohlfahrt Bundesverband e.V. (AWO) e' una federazione di associazioni a livello
locale, distrettuale, regionale e statale. Oltre 600mila membri e migliaia di volontari
contribuiscono al lavoro sociale di AWO. Nel corso degli anni, AWO è diventata una moderna
organizzazione impegnata nell'offerta di servizi sociali, e conta 140mila dipendenti, 1.487
abitazioni o unità residenziali, 3.674 centri di accoglienza diurna e di aiuto e e 2.322 gruppi di
mutuo sostegno. AWO combatte per una società socialmente giusta servendosi di una
combinazione di volontari e professionisti. Esercita anche influenza politica. Coerentemente
con il suo retroterra storico come parte del movimento socialdemocratico, AWO decide le sue
attività sulla base dei valori di una libera socialdemocrazia: solidarietà, tolleranza, libertà,
eguaglianza e giustizia.
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www.awo.org
Volkshilfe Österreich (VO) è una delle maggiori organizzazioni che forniscono servizi sociali
e di difesa dei diritti umani in Austria, attiva in quasi tutte le aree del lavoro sociale con oltre
30mila membri, 4500 dipendenti e 1000 volontari. È un'organizzazione non governativa senza
scopo di lucro istituita nel 1947, con un giro d'affari di 94.5 milioni di euro. www.volkshilfe.at
Lega Provinciale Cooperative Bolzano (LegaCoopBund) fornisce servizi sociali nel Sud
Tirolo (Italia) attraverso 132 cooperative che danno lavoro a 5000 persone. LegaCoopBund
opera come un organizzazione ombrello che offre aiuto, consigli e lobbying.
www.legacoopbund.it
La Ligue Francaise de l’Enseignement et de l’Education Permanente fu fondata nel 1866
allo scopo di estendere la cultura e l'istruzione a tutti, per rendere la nozione di cittadinanza
una realtà. Con 2,3 milioni di membri, offre servizi quali istruzione, formazione culturale e
vacanze incentrate sull'integrazione sociale e formazione continua.
www.laligue.org
Perche' serve una Guida per la buona pratica?
SOLIDAR ritiene che esista una esigenza reale di misure specificamente elaborate per
combattere la discriminazione istituzionalizzata, che è difficile da contrastare attraverso le
normali procedure di denuncia. Una pratica non discriminatoria deve venire promossa con
mezzi non legislativi, oltre che legislativi. Lo scopo di questa Guida è, pertanto, quello di
elaborare una serie di direttive, cui aderire su base volontaria, che vadano ad aggiungersi alla
legislazione contro la discriminazione. Vogliamo:
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Accrescere la consapevolezza dei problemi legati alla discriminazione;
Stimolare il dibattito;
Disseminare informazioni e materiale;
Sfidare lo status quo all'interno delle organizzazioni;
Avanzare proposte e soluzioni pratiche per organizzazioni impegnate a promuovere
uguaglianza e cambiamento.
A chi si rivolge questa Guida?
Questa Guida si rivolge a:
- Organizzazioni che forniscono servizi sociali, siano esse ONG, organizzazioni
governative, istituzioni pubbliche o private,
- Organizzazioni che sono già attive nella lotta contro la discriminazione e quelle che
intendono incominciare ad impegnarsi in questo campo.
DILLO E FALLO!
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Raccomandazione 1
Elabora una chiara Dichiarazione d'intenti
Perchè dovremmo elaborare una chiara dichiarazione d'intenti? E' necessario chiarire,
sia all'interno che all'esterno della tua organizzazione, che non fai discriminazioni. Il modo
migliore per far arrivare questo messaggio è quello di inserirlo nella tua dichiarazione d'intenti.
Questo dovrebbe permettere di attirare nuovi utenti e dipendenti, di ridefinire il ruolo dei tuoi
dipendenti attuali e chiarificare e spiegare la tua posizione su alcune questioni, nonchè
esercitare una certa influenza sulla cultura della tua organizzazione.
Come si procede? Dovresti coinvolgere tutte le parti interessate, tra cui dipendenti, datori di
lavoro, clienti e fornitori, al fine di evitare di produrre una serie di obiettivi di qualità ed ideali
che nessuno capisce e mette in pratica veramente. In questa fase del processo bisogna
affrontare resistenze e incomprensioni - se vengono ignorate fino alla fine del progetto,
potrebbero indebolire o addirittura distruggerne l'impatto. Dovrai regolarmente sottoporre ad
esame la tua dichiarazione d'intenti e valutarne la sua attuazione.
Perche' no? L'unica argomentazione contro una chiara menzione di un atteggiamento
antidiscriminatorio nella tua dichiarazione d'intenti è che si dia per scontato che le
organizzazioni di benessere sociale non discriminino.
Cosa dovrebbe dire? Una dichiarazione d'intenti dovrebbe contenere i principi fondamentali
della tua organizzazione. Possono essere politici, confessionali o etici, oltre che pratici.
Dovrebbero essere validi per l'intera organizzazione e dovrebbero definire il suo ruolo nella
società e/o nel mercato.
Buona pratica. Organizzazioni come AWO, che hanno recentemente cambiato la loro
dichiarazione d'intenti includendovi un paragrafo sull'anti discriminazione, riferiscono che il
loro staff ha incominciato a discutere su come raggiungere questi obiettivi. Qui di seguito
riportiamo la dichiarazione di AWO sull'anti discriminazione:
'Coerentemente con il suo retroterra storico di parte del movimento socialdemocratico, AWO
decide le sue attività sulla base dei valori di una libera socialdemocrazia: solidarietà,
tolleranza, libertà, eguaglianza e giustizia'.
'L'eguaglianza si fonda sul mutuo rispetto per la dignità di tutti. Presuppone gli stessi diritti di
fronte alla legge, le stesse opportunità di partecipare alla vita politica e comunitaria, il diritto
alla sicurezza sociale e l'eguaglianza nella società di uomini e donne'.
MISURE INTERNE – FAI CIO' CHE PREDICHI!
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Raccomandazione 2
Crea principi guida per definire il tuo ruolo
Perchè sono necessari principi guida? In alcune parti d'Europa la sanità ed i servizi sociali
sono stati privatizzati. In alcuni casi questi settori sono stati assunti sotto il controllo di
interessi con o senza scopo di lucro. Talvolta le ONG che svolgono questo ruolo diventano
indistinguibili dalle organizzazioni a scopo di lucro. Per questo è importante ridefinire il ruolo
delle ONG stabilendo dei principi guida.
Come procedere alla stesura dei principi guida? Così come per la dichiarazione d'intenti,
dovresti coinvolgere tutte le parti interessate - dipendenti, datori di lavoro, clienti e fornitori - al
fine di evitare di stabilire obiettivi e ideali che nessuno veramente condivide o mette in pratica.
Non dimenticare di affrontare tutte le preoccupazioni che possano sorgere in questo processo
di stesura, e di continuare a monitorare sia il messaggio dei tuoi principi guida, che la loro
realizzazione, a intervalli frequenti.
Quali dovrebbero essere questi principi? Ogni organizzazione ha scopi formali o informali,
principi guida ed obiettivi per le sue diverse attività, e su di questi dovresti basare i principi.
Non dimenticare che i principi guida devono essere ancorati alla dichiarazione d'intenti.
Buona Pratica Principi guida di Volkshilfe nel campo dell'occupazione.
Raccomandazione 3
Fai sì che i tuoi dipendenti conoscano la tua Dichiarazione d'intenti ed i tuoi principi
guida
Perchè? I tuoi dipendenti sono coloro che metteranno in pratica gli obiettivi
dell'organizzazione giorno per giorno, per cui è fondamentale che siano pienamente a
conoscenza della tua storia e dei tuoi obiettivi. Indipendentemente dalla posizione che
ricoprono, devono sentire di contribuire alla strategia complessiva della tua organizzazione.
Questo è inoltre un ottimo modo per migliorare il morale del personale ed incoraggiare legami
tra i diversi dipartimenti.
Come far arrivare il messaggio? Non basta semplicemente distribuire opuscoli e pacchetti
informativi. Una piena comprensione della politica dell'organizzazione può venire raggiunta
solo attraverso un dialogo formale e informale tra datore di lavoro e dipendenti. Esempi pratici
di realizzazione della politica sono vitali. L'attuazione della dichiarazione d'intenti e dei principi
guida deve far parte degli obiettivi che i dipendenti aspirano a raggiungere.
Qual’è il metodo migliore? Un approccio olistico assicura il giusto livello di impegno per il
tuo staff. I supervisori devono sentirsi chiaramente responsabili per l'attuazione della
dichiarazione d'intenti e dei principi guida. Formazione, materiale informativo e continuo
coinvolgimento degli altri membri del personale dovrebbero assicuare il buon esito del
processo di "riposizionamento" della tua organizzazione nella giusta direzione.
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Buona pratica AWO organizza regolarmente seminari introduttivi destinati ai nuovi
dipendenti allo scopo di spiegare loro i principi e la filosofia dell'organizzazione. Anche La
Ligue de l'Enseignement, LegaCoopBund e Volkshilfe forniscono regolarmente informazioni
di carattere generale.
Raccomandazione 4
Prepara il tuo personale a lavorare in un ambiente di lavoro aperto alle diversità
Perchè la diversità è importante? In qualità di datori di lavoro, le organizzazioni che offrono
servizi sociali hanno la responsabilità di offrire pari opportunità ai loro membri
indipendentemente da età, razza, sesso, orientamento sessuale, identità sessuale, religione o
handicap. Coloro che lavorano per organizzazioni fornitrici di servizi sociali spesso entrano a
diretto contatto con la discriminazione, in particolare quando lavorano con disoccupati di
lungo periodo, disabili o minoranze etniche. Allo stesso tempo hanno la possibilità di vivere
esperienze culturali diverse, contatti con gay, lesbiche, disabili e altri, in prima persona.
Questo aiuta loro a sviluppare un senso di consapevolezza della ricca diversità di esseri
umani. E' molto importante incoraggiare il personale ad abbandonare pregiudizi radicati su
cosa si pensi sia 'normale'.
Come possiamo abbattere le barriere? Formazione specifica dovrebbe venire offerta al
personale che si occupi di questioni raramente discusse come i problemi dei transessuali. E'
inoltre importante siluppare una cultura di lavoro aperta in cui ci si senta liberi e sicuri di
discutere tali questioni anche con i supervisori.
Che metodo usare? Questa può essere considerata una questione da affrontare dall'alto
verso il basso - un buon esempio offerto dai supervisori è la strada per progredire nella giusta
direzione. Formazione formale dovrebbe essere disponibile ma una vera consapevolezza
passa attraverso il contatto con i gruppi esposti alla discriminazione.
Buona pratica
A) Formazione per staff che fronteggia direttamente la discriminazione.
Volkshilfe Wohndrehscheibe (Vienna) aiuta a cercare casa coloro che sono esclusi dal
normale mercato immobiliare. Lo staff dell'organizzazione chiama al telefono proprietari di
case per conto dei loro clienti che vengono principalmente da minoranze etniche. Hanno
ricevuto formazione specifica per trattare con i proprietari che potrebbero avere pregiudizi ad
affittare ad inquilini non austriaci. Vengono istruiti sul come affrontare questi pregiudizi
direttamente al telefono. In un caso, per esempio, un operatore, parlando con un perfetto
accento austriaco, ha replicato ad un proprietario che si rifiutava a dare in affitto la sua
proprietà ad una famiglia turca, dicendo: “Come!?! Non la daresti in affitto neanche a me?” Il
proprietario è rimasto sorpreso come qualcuno di origine turca potesse parlare con un
accento austriaco perfetto, e le sue credenze sono così state messe alla prova.
B) Fissa dei limiti
Qualche volta diventa impossibile trattare con coloro che praticano discriminazione
persistentemente. In tali circostanze, dovrebbe cessare qualsiasi forma di collaborazione con
tali persone (siano essi proprietari, assicuratori o altro) e bisognerebbe inviare una lettera
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ufficiale che esprima le ragioni della vittima della discriminazione. Anche adire alle vie legali è'
una possibilità da considerare.
Raccomandazione 5
Forma i consigli dei lavoratori
Perchè formare i consigli dei lavoratori? I consigli dei lavoratori sono spesso la prima
sponda per i membri del personale che hanno problemi. E' pertanto molto importante che i
rappresentanti del personale ricevano formazione specifica su come trattare la diversità
nell'organizzazione. Dovrebbero inoltre venire incoraggiati a fare proposte su come
combattere la discriminazione.
Chi può formare i consigli dei lavoratori? Formare i consigli dei lavoratori è spesso
responsabilità dei sindacati, ed i loro membri dovrebbero appoggiare questo lavoro. I membri
dei consigli dei lavoratori si trovano nella posizione di combattere attivamente la
discriminazione, sia in qualità di consiglieri per i datori di lavoro e di rappresentanti dei
lavoratori.
Come far arrivare il messaggio? E' necessaria formazione formale, per accrescere la
consapevolezza e favorire una maggiore comprensione.
Buona pratica
In UNISON, la formazione su come affrontare la discriminazione ed accrescere la
consapevolezza fa parte di tutti i corsi di formazione per i rappresentanti nel posto di lavoro.
Sono inltre disponibili corsi specialistici su uguaglianza, discriminazione ed abusi. Un
programma di formazione dei quadri UNISON prepara rappresentanti provenienti da gruppi
discriminati (donne, membri di colore, disabili, lesbiche e gay) ad operare come tutori. I tutori
devono essere consapevoli delle questioni dell'eguaglianza e frequentare un corso
obbligatorio di tre giorni.
N.B. Non tutte le organizzazioni sono abbastanza grandi da avere consigli di lavoratori. Se
questo fosse il caso della tua organizzazione, ci sono altri possibili programmi che possono
essere d'aiuto, per esempio programmi di consiglio e di guida, o la nomina di un membro
dello staff specificamente preparato a trattare con i casi di discriminazione. La cosa più
importante è che il personale abbia qualcuno cui rivolgersi, al di là della persona responsabile
della discriminazione, per poter discutere di questi problemi.
Raccomandazione 6
Elabora una trasparente procedura di assunzioni del personale
Perchè è necessario avere una procedura di assunzioni trasparente? Lavorare per il
cambiamento può spesso voler dire che bisogna partire dalla tua propria struttura
organizzativa. Un'organizzazione che desidera essere non discriminatoria deve avere una
politica per l'occupazione. Politiche e procedure di reclutamento del personale sono aree in
cui un'organizzazione ha la possibilità di agire positivamente per ribilanciare squilibri nella
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forza lavoro. Questo dimostra sia all'interno che all'esterno l'impegno dell'organizzazione a
riflettere la società e le comunità per cui opera
Come possono le organizzazioni mettere in pratica una politica di assunzioni
trasparente? Le organizzazioni impegnate nella lotta alla discriminazione dovrebbero cercare
di aumentare la componente di dipendenti provenienti da gruppi sotto rappresentati, quali
minoranze etniche, disabili, anziani, gay, lesbiche e transessuali. Bisogna esaminare le
procedure di reclutamento e di selezione del personale per assicuare che siano senza
pregiudizi e che non discriminino contravvenendo alla legge o ingiustamente - direttamente o
indirettamente. Ci sono una serie di metodi provati e sperimentati che possono venire
applicati alle procedure di assunzione per far sì che siano eque e non discriminatorie.
Buona pratica
UNISON pubblicizza i suoi posti vacanti sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione, in
pubblicazioni sindacali e anche nella stampa rivolta alle diverse etnie al fine di reclutare
persone appartenenti diverse comunità. Ha per esempio introdotto un programma di
formazione quadri come parte della sua strategia di azione positiva per reclutare donne o
persone provenienti da gruppi etnici o svantaggiati. La formazione all'uguaglianza nel
processo di selezione del personale è obbligatoria per dirigenti e per funzionari che
rappresentano gli iscritti in casi di discriminazione.
SOLIDAR sta cercando di redigere un modulo di domanda a posizioni vacanti
nell'organizzazione che si discosti dal tradizionale approccio consistente in CV e lettera di
accompagnamento. In tal modo si richiede a ciascun candidato di rispondere alle stesse
domande e nella stessa quantità di spazio, e solo in un modulo aggiuntivo a parte (non visto
dalla commissione selezionatrice dei CV) i candidati annotano il loro nome, indirizzo, sesso,
data di nascita e origine etnica.
Raccomandazione 7
Elabora una trasparente strategia di sviluppo della forza lavoro
Perchè serve? Il reclutamento è solo un primo passo nella creazione e nel supporto di una
forza lavoro aperta alle diversit à. Naturalmente è essenziale per le organizzazioni aumentare
la componente dei gruppi sottorappresentati tra la forza lavoro, ma è anche necessario
assicurare che tutti i nuovi dipendenti abbiano un'equo spettro di opportunit à
nell'organizzazione. Nella fase iniziale di programmazione delle politiche occupazionali a
favore della diversit à, le organizzazioni dovrebbero anche includere procedure per il
trattenimento, la progressione e lo sviluppo del personale come parte della strategia
complessiva.
Come funziona? Nello stesso modo in cui i meccanismi di assunzione possono essere
monitorati, valutati e misurati sulla base di una serie di criteri e obiettivi, anche il trattamento
dello staff esistente, la loro progressione e lo sviluppo professionale possono essere
sottoposti a simili valutazioni. Assicurare il successo delle strategie di mantenimento,
progressione e sviluppo, tuttavia, comporta un cambiamento culturale complessivo
nell'organizzazione. Ciò significa che non bisogna soltanto osservare elementi "oggettivi"- chi
lavora per l'organizzazione, quale funzione ricopre, chi rimane e chi se ne va, chi viene
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promosso o rimane fermo - ma anche elaborare metodi per sapere dal personale le loro
opinioni come membri dell'organizzazione.
Come si procede? Così come osservato per il campo delle assunzioni, bisogna esaminare
gli elementi "oggettivi". Ma bisogna cercare anche altri modi per scoprire come i dipendenti si
sentono a proposito dell'organizzazione, sulle loro opportunit à e su ciò che li fa rimanere o li
incoraggia ad andarsene. Questionari o programmi di consultazione sono un buon metodo,
ma altri modi più creativi ed efficaci per raccogliere informazioni consistono in:
- Sistemi di valutazione formale,
- Gruppi di sostegno o reti di dipendenti con simili background ed esperienze;
- Interventi innovativi ed appropriati miranti a favorire la progressione nella carriera dei
gruppi sotto rappresentati e
- Programmi di consiglio e sostegno.
Buona pratica Il Codice europeo sull'invecchiamento nell'occupazione, coordinato da
Eurolink Age e basato su interviste a datori di lavoro, sindacalisti ed altri, avanza le seguenti
raccomandazioni:
‘Incoraggiare tutti i dipendenti a trarre vantaggio dalla formazione appropriata loro offerta e far
sì che, per quanto sia possibile, tutti i dipendenti abbiano accesso alle opportunit à di
apprendimento, formazione e sviluppo nel corso della loro vita lavorativa. Al fine di creare una
forza lavoro qualificata e aggiornata, bisogna
- Far sì che le opportunit à di formazione e apprendimento siano una parte integrante della
pianificazione della carriera e non puramente specifiche alla posizione attualmente
ricoperta;
- Far sì che tali opportunità siano regolarmente riesaminate e che l'età non costituisca una
barriera alla formazione;
- Incoraggiare i lavoratori di tutte le età a cogliere le opportunità di formazione e
apprendimento;
- Concentrarsi sulle esigenze del singolo individuo, oltre che su quelle dell'organizzazione,
quando si offrono opportunità di formazione e di sviluppo professionale;
- Far sì che i diversi bisogni e stili di apprendimento e la diversità delle abilità e degli
impieghi precedenti siano presi in considerazione nell'offerta di formazione;
- Lavora per combattere stereotipi negativi sull'età per quanto riguarda le motivazioni e la
capacità di apprendimento (tra i lavoratori più anziani e più giovani, e tra i dirigenti).
Raccomandazione 8
Agisci in modo positivo
In quali campi sono già stati fatti degli interventi positivi? Le istituzioni pubbliche
intervengono da anni per promuovere le donne. Verificano le aree in cui la rappresentanza
femminile è bassa, e decidono che, a parità di compentenze, le donne sono preferite agli
uomini. In alcuni paesi dell'UE le aziende di una certa dimensione devono impiegare una
quota di disabili altrimenti viene loro comminata una multa. Bisogna far sì che le
organizzazioni che offrono servizi sociali rispettino sempre queste quote. Non sono ancora
operativi programmi simili per proteggere altri gruppi vulnerabili - per esempio, nelle
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organizzazioni di benessere sociale i lavori meno pagati sono spesso svolti da persone
appartenenti a minoranze etniche.
Come intervenire positivamente? Le organizzazioni di assistenza sociale dovrebbero
accrescere la proporzione di dipendenti appartenenti a gruppi sotto rappresentati, quali
persone provenienti da minoranze etniche, disabili, anziani, gay, lesbiche e transessuali.
Anche se non c'è alcun obbligo legale di affrontare questa questione, bisognerebbe fissare
obiettivi di paritù allo scopo di acquisire o mantenere credibilitù come organizzazioni che
combattono la discriminazione.
Qual'è la strategia migliore? Non bisogna realizzare interventi positivi casualmente o
segretamente. Anzi, questi devono essere trasparenti e giustificati e, come tali, rientrare nella
politica dell'organizzazione. Nominare un Manager per la Diversità che possa essere
consultato per questioni di discriminazione è una buona mossa. Questi potrebbe essere un
membro del consiglio dei lavoratori, o qualcuno direttamente eletto dai dipendenti. Un'altro
esempio di buona pratica è quello di fissare obiettivi quali, per esempio 'tra 5 anni, vogliamo
che una certa percentuale di posizioni elevate o dirigenziali siano ricoperte da donne, membri
di minoranze etniche o transessuali' oppure 'tra 3 anni, vogliamo una forza lavoro realmente
comprensiva di tutti i gruppi d'età. Puoi revisionare i tuoi obiettivi ad intervalli regolari per
verificare che siano stati raggiunti o meno.
Buona pratica E' ancora troppo presto per riportare di casi concreti di interventi positivi che
hanno avuto successo tra le organizzazioni che hanno preso parte a questo progetto, ma a
seguito di questo progetto, AWO, Volkshilfe e La Ligue d L’Enseignement hanno messo in
piedi un gruppo di lavoro per la diversità al livello più alto allo scopo di affrontare alcune di
queste sfide.
Raccomandazione 9
Prendi iniziative simboliche
Perchè azioni simboliche sono importanti? La legislazione anti discriminazione quali la
nuova direttiva europea basata sull'Articolo 13 rimarrà sconosciuta se non viene
opportunamente pubblicizzata. Anche la diversità resterà un sogno se non facciamo
cambiamenti piccoli ma significativi. E' vitale, pertanto, intervenire positivamente per
accrescere la consapevolezza sulla discriminazione.
Che tipo di iniziative prendere? Per mostrare in pratica rispetto per le esigenze dei
dipendenti, i datori di lavoro hanno un ampio spettro di scelte. Queste vanno dal celebrare
festivals in teams multi culturali, offire cibo in mensa che tenga conto delle diverse diete o
sostenere pubblicamente gruppi di aiuto reciproco per chi è esposto a discriminazioni.
In che misura questo tipo di iniziative aiutano? I datori di lavoro possono vedere questo
tipo di iniziative come atti simbolici, ma essendo tentativi concreti e visibili per incoraggiare la
diversità, possono sembrare non solo autentici ma anche più che apprezzati dalle minoranze
nella forza lavoro.
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Buona pratica Durante i seminari organizzati per produrre questa Guida, è stata discussa la
possibilità di garantire un giorno libero all'anno, da essere deciso dal dipendente. Questo
giorno potrebbe venire garantito contrattualmente e coincidere, per esempio, con il Ramadan,
con la marcia per il Gay Pride o con il lunedì dopo la Pasqua ortodossa. Sarebbe un modo
per dimostrare concretamente alla tua forza lavoro che pratichi la diversità. Alcuni datori di
lavoro potrebbero anche essere nella posizione di consentire ai loro dipendenti di lavorare
durante festività che non celebrano, come per esempio a Natale.
Raccomandazione 10
Promuovi i diritti dei lavoratori
Perchè i diritti dei lavoratori sono importanti? Il mercato del lavoro è cambiato negli ultimi
anni. Le organizzazioni di benessere sociale sono spesso in concorrenza con le aziende
private. Sempre più dipendenti hanno contratti a tempo determinato o part-time. La maggior
parte delle organizzazioni dipendono da finanziamenti pubblici e non possono giustificare
costi di personale più elevati di altre organizzazioni. Individui appartenenti a gruppi vulnerabili
sono spesso impiegati con contratti part-time o a tempo determinato e un pari trattamento è
pertanto importante. Risiede nella natura delle organizzazioni di benessere sociale impiegare
un gran numero di volontari, il cui ruolo, esigenze e aspettative si differenziano dal personale
remunerato.
Cos'è il pari trattamento? Pari trattamento significa che dipendenti a tempo pieno, a tempo
indeterminato, e dipendenti con contratti part-time ed a termine godano degli stessi livelli
remunerativi e degli stessi benefici sociali. Talvolta è difficile accrescere la consapevolezza e
giustificare costi più elevati come organizzazioni che formiscono servizi sociali. Il pari
trattamento, tuttavia, aiuta a promuovere un più forte senso di solidarietà tra i dipendenti.
Come raggiungerlo? I datori di lavoro doverebbero incoraggiare attivamente suggerimenti
dai consigli dei lavoratori, invece di rivolgersi a loro solo come mediatori in contenziosi o, al
peggio, come avversari nella lotta per profitti più elevati a scapito delle condizioni di lavoro. I
datori di lavoro devono inoltre considerare attentamente il ruolo dei volontari
nell'organizzazione; questi non sono sostituti a buon mercato del personale pagato ma
offrono una gamma di capacità e servizi diversi su cui bisogna anche investire in termini di
formazione e sostegno.
Buona pratica Nel mese di giugno 2001 SOLIDAR ha organizzato una conferenza in cui ha
messo insieme volontari da quattro organizzazioni che offrono servizi sociali per discutere il
loro ruolo e funzione. Formazione, valorizzazione e formalizzazione a livello europeo del
lavoro volontario e sono state alcune delle questioni affrontare dal seminario.
MISURE ESTERNE - DI' CIO' CHE FAI!
Raccomandazione 11
Dai alle persone il potere di agire
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Perchè? Talvolta le grandi organizzazioni prevalgono su gruppi di mutua assistenza più
piccoli. La filosofia di tutti i membri di SOLIDAR è che l'integrazione sociale può essere
raggiunta soltanto aiutando la gente ad "auto aiutarsi". Dobbiamo fare in modo di lasciare
abbastanza spazio per consentire a tutti di operare.
Come procedere? Dar potere alle persone richiede molta flessibilità e fiducia all'interno
dell'organizzazione. Le grandi organizzazioni devono valutare i modi in cui possono sostenere
nuove iniziative tra i loro membri e con altre piu' piccole, come le organizzazioni di base. Le
piccole organizzazioni hanno spesso bisogno di consigli su come realizzare le loro idee, e per
quanto possono apparire meno professionali nelle loro attività, rispondono ad un'esigenza
sociale e sollevano questioni fondamentali. Non c'è alcun bisogno che grandi organizzazioni
rappresentino una minaccia per le più piccole. Dovrebbero, invece, incoraggiarle e dar loro
forza di agire.
Quali metodi usare? Le organizzazioni dovrebbero attivamente chiedere ed accogliere con
favore consigli e opinioni da gruppi di auto difesa e dar loro feedback. Se e' prevista
assistenza finanziaria per tali gruppi, non ci si deve tuttavia aspettare che un'organizzazione
ometta di esprimere posizioni che non condivide o che offra finanziamenti in cambio
dell'adesione a certe idee.
Buona pratica
Incomincia col dire "si" è la filosofia che dovrebbe guidare tutte le organizzazioni che offrono
servizi sociali. Domande e dettagli arriveranno in una seconda fase, ma quell'iniziale risposta
positiva agisce da efficace catalizzatore per lo sviluppo di nuove iniziative.
Il movimento cooperativo, così come rappresentato dalla LegaCoopBund, accoglie con favore
molte nuove iniziative originate da piccoli gruppi e le sviluppa nel modello cooperativo. Si
tratta di una risposta ad esigenze provenienti direttamente da piccole comunità. Per esempio,
quando 15 persone si sono trovate senza lavoro dopo la chiusura della loro azienda,
LegaCoopBund le ha aiutate a mettere in piedi una Cooperativa Centro Servizi Urbani, che
offre pubblici servizi alla comunità locale.
Dar forza di agire è il nucleo essenziale di una cooperativa. Tra le altre caratteristiche, il
reinvestimento dei profitti nell'impresa, un approccio di aiuto reciproco e dal basso verso
l'alto, mutualità, democrazia tra i membri (un voto per ogni membro) e solidarietà sociale sono
centrali al modello.
Raccomandazione 12
Usa strumenti di marketing per combattere la discriminazione
Perchè? Si possono usare strumenti di marketing per raggiungere diversi obiettivi, da
raccogliere fondi a costruire consapevolezza. L'immagine di un'organizzazione dipende dai
mezzi visivi che adopera in filmati, pubblicazioni e altro materiale. Se per esempio la tua
organizzazione ritrae principalmente donne e uomini bianchi ed eterosessuali, chiediti perchè
e se è davvero tua intenzione perpetuare quest'immagine.
Come impiegare questi strumenti? E' possibile creare un'immagine anti discriminatoria di
un'organizzazione, per esempio usando foto che riflettono la diversità. Questo incoraggierà
l'idea che ognuno èbenvenuto e può sentirsi sicuro all'interno dell'organizzazione.
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Perche' l'immagine è importante? Dipendenti, clienti, fornitori ed il pubblico dovrebbero
essere in grado di identificarsi con l'immagine dell'organizzazione. Assicurati che l'immagine
che appare all'esterno rifletta quella del tuo personale.
Buona pratica Per le sue campagne miranti ad accrescere la consapevolezza sulla
disoccupazione, Volkshilfe ha usato foto che mostrano la vera diversità della gente piuttosto
che il 'tipico austriaco'. Le foto includono minoranze etniche, giovani e anziani, uomini, donne
e una coppia lesbica.
Raccomandazione 13
Offri i servizi giusti
Perchè dobbiamo concentrarci sui servizi giusti? Ogni organizzazione deve stabilire
priorità, non puo offrire tutti i servizi di cui una società ha bisogno. E' pertanto importante
vedere quali servizi sono offerti dallo Stato o da aziende private e quali servizi sociali possono
solo essere offerti da un'organizzazione di benessere sociale.
.
Perchè i servizi non possono essere uniformi? Ognuno di noi vorrebbe fissare gli stessi
standard elevati di assistenza per tutti. Ma non tutti possono essere trattati allo stesso modo.
Per esempio, una regola che può valere per i senza tetto, che dispone che due persone
devono sempre dividere la stessa stanza, potrebbe provocare difficoltà fisiche o emotive per
un transessuale per cui l'aspetto esteriore non corrisponde interamente al suo fisico.
Come offire i servizi giusti? Per fornire i servizi giusti dobbiamo rivolgerci alle persone
come individui. Un essere umano non può venir ridotto a bisogno articolato o a un servizio
offerto. La qualità nell'offerta di servizi dipende dal far sì che non si perda mai vista la persona
dietro il bisogno. Dobbiamo assicurarci che chi riceve e chi offre siano sempre sullo stesso
piano.
Buona pratica Le ONG svolgono un ruolo cruciale nel contrastare tabù ed offire servizi
sociali a tutti coloro che vegono lasciati fuori dall'assistenza tradizionale. AWO ha dato vita ad
alcuni progetti innovativi:
• Basato su una ricerca che dimostra che alcune donne mentalmente disabili sono
capaci di allevare i loro bambini, è stato messo sù un progetto a Brema per fornire
assistenza e casa a tali famiglie
• Lore-Agnes-Haus in Essen ha messo sù un consultorio per famiglie che offre consigli e
attività di gruppo a persone di tutte le età. Tra gli argomenti affrontati, sessualità,
omosessualità, bisessualità, e transessuali'. Consigli e materiali sono anche disponibili
in lingua turca.
Raccomandazione 14
Autovalutazione
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Perchè? I progetti dipendenti da finanziamenti sono spesso sottoposti a valutazione. Per le
attività finanziate dagli utenti (come per esempio assistenza a casa) la valutazione non è così
comune. Per assicurare un accesso non discriminatorio ai servizi sociali, è fondamentale che
continui a sottoporti a valutazioni interne ed esterne.
Che cosa valutare? Devi assicurarti che gli obiettivi di eguaglianza siano stati raggiunti, sia
per i servizi offerti che per la cultura organizzativa della tua forza lavoro.
Come realizzare una valutazione? Devi determinare se i gruppi esposti a discriminazione
hanno accesso ai tuoi servizi, sia come clienti che come dipendenti. Sono invitati a cooperare
attivamente nel processo valutativo? Anche gruppi di assistenza reciproca o organizzazioni
esperte possono darti feedback. Ci sono implicazioni pratiche da prendere in considerazione.
Quando per esempio facciamo domanda per un servizio, ci viene richiesto di compilare un
modulo. La tua amministrazione ha davvero bisogno di sapere se coloro che fanno domanda
sono uomini o donne (o 'è prevista una terza possibilita')? Deve sapere se sono sposati?
Possono le domande di parentela, salute, condizioni di vita etc. essere neutrali o includere il
maggior numero di scelte possibile?
Buona pratica Alpha Beta e' una cooperativa che offre servizi di formazione e istruzione e
appartiene a LegaCoopBund. Alpha Beta valuta sistematicamente tutti i seminari e i servizi
che offre al publbico chiedendo ai partecipanti di rispondere ad un questionario su tutti gli
aspetti del seminario e incoraggiare commenti sui loro servizi. I risultati di questi questionari
vengono successivamente analizzati per individuare aree nell'organizzazione che possono
essere migliorate.
Raccomandazione 15
Educa contro la discriminazione
Perchè? Le organizzazioni che offrono servizi svolgono un ruolo pubblico chiave nel
promuovere l'anti discriminazione. E' pertanto molto importante che si affrontino questioni
come multiculturalismo, orientamento sessuale, invecchiamento e handicap in attività di
formazione. Sottolinea l'importanza della formazione - insegna a coloro che hanno accesso ai
servizi che offri a conoscere le minoranze e la diversità.
Come usare i nostri programmi di formazione? Ogni organizzazione che combatte
attivamente la discriminazione deve preparare il suo personale a svolgere questa parte del
suo lavoro. I programmi di formazione possono venire adattati alle esigenze di altri gruppi e
possono addirittura diventare servizi in sè, che possono essere offerti ad altre organizzazioni,
istituzioni pubbliche o imprese private. Per raggiungere il cambiamento, la gente deve
conoscere la discriminazione e capire che si tratta di un fenomeno che può essere limitato e
possibilmente superato grazie a certe strategie. Devono avere a disposizione gli strumenti per
far ciò efficacemente e devono poter cogliere i vantaggi di una società in cui la
discriminazione è stata combattuta. Se questo non avviene, non è giusto aspettarsi impegno
in questa direzione.
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Come usare le nostre esperienze? Mentre dobbiamo usare formazione formale per le
questioni di anti discriminazione, spesso questo viene erroneamente considerato come l'unico
modo per accrescere la consapevolezza della discriminazione. In realtà, spesso impariamo di
più da attività che non si qualificano strettamente come educative. Le tue attività quotidiane di
offerta di servizi, i rapporti con clienti e fornitori possono spesso essere più illuminanti della
formazione specifica. Ciò ovviamente non significa che i fornitori di servizi debbano solo
affidarsi a questo. Bisognerebbe impiegare ogni possibile metodo per accrescere la
consapevolezza e far arrivare il messaggio di anti discriminazione, dalla formazione all'attività
di lobby e alla raccolta dei fondi.
Buona pratica AWO offre corsi di lingua per immigrati e rifugiati. E' importante che con la
formazione liunguistica essenziale, vengano insegnati vocaboli come ‘omosessuale', ‘disabile’
e l'abilità di descrivere la tua situazione. Per molti le lezioni di lingua rappresentano l'ingresso
in una nuova cultura, pertanto gli insegnanti devono essere formati e sensibilizzati alle
esigenze di tutti coloro coinvolti. Ciò può anche offrire l'opportunità di informare i partecipanti
riguardo all'esistenza di gruppi di aiuto reciproco per minoranze ed altri gruppi.
Raccomandazione 16
Accresci la consapevolezza e fai lobby!
Perchè? Molte organizzazioni di assistenza sociale di grandi dimensioni esercitano influenza
politica. E' pertanto essenziale che questa influenza venga impiegata per promuovere
cambiamento nella società. Le attività di lobby condotte da organizzazioni che forniscono
servizi sociali mirano a migliorare le condizioni politiche e legali dei gruppi svantaggiati.
Queste organizzazioni lavorano costantemente ad accrescere la consapevolezza sulla
discriminazione nelle loro attività ma è importante fare un passo avanti e tenere giornate
speciali su certe questioni, al fine di attirare l'attenzione del pubblico e dei media sul loro
lavoro nella comunità e pubblicizzare la loro immagine come un organizzazione che lavora
per l'integrazione sociale di tutti.
Come far lobby? Usa la tua influenza su chi ha il potere di prendere decisioni a tutti i livelli,
per portare avanti la lotta alla discriminazione. La maggior parte delle questioni politiche sono
legate all'anti discriminazione ed è importante evidenziare questo legame il più chiaramente
possibile. Le organizzazioni di benessere sociale si trovano nella posizione di accrescere la
consapevolezza, valutare l'apertura della legislazione vigente e cercare di creare o rafforzare
misure legali efficaci per combattere la discriminazione.
Che metodo usare? Eventi pubblici, conferenze e seminari sulla lotta alla discriminazione
aiutano ad accrescere la consapevolezza sul problema. Il processo di attuazione di direttive
europee recenti sulla non discriminazione nel campo dell'occupazione, e sulla lotta al
razzismo nella legislazione nazionale, offre un'ottima opportunità per promuovere buona
pratica, produrre documentazione e organizzare conferenze stampa.
Buona pratica Ogni anno, La Ligue de l'Enseignement et de l'Education Permanente
organizza una settimana contro il razzismo che ha luogo in tutte le scuole in Francia. Lo
scopo di questa settimana è quello di accrescere la consapevolezza, organizzare mostre e
invitare le ONG a discutere del problema con gli allievi nelle scuole.
20
Raccomandazione 17
Equilibro tra etica e commercio
Perchè? Le organizzazioni che forniscono servizi devono affrontare questioni sull'uso
efficiente delle risorse economiche disponibili, in particolare quando affrontano una maggiore
concorrenza da parte del settore privato. Ciò è dovuto all'obiettivo di mantenere bassi i costi
pur cercando di mantenere o aumentare la qualità, l'efficienza e qualche volta i profitti. In
questo approccio orientato al mercato, c'è una tendenza reale alla discriminazione, in
particolare nei confronti dei più emarginati. Sta diventando sempre più evidente come i
meccanismi del libero mercato compromettono i diritti degli individui. Se non si reagisce, la
pressione economica prevarrà e l'etica discriminatoria si ridurrà ad una montagna di carte e
un sacco di aria fritta. Nel corso di questo progetto, è diventato chiaro che questa è la
questione chiave che le organizzazioni che forniscono servizi sociali si trovano ad affrontare.
Abbiamo intenzione di dedicare ulteriori analisi e interventi a questa importante questione.
Come raggiungere l'equilibrio? Dobbiamo essere consapevoli del dilemma tra pressione
economica e principi etici. Bisogna affrontare questo problema, in particolare a livello
dirigenziale, e dobbiamo elaborare strategie al fine di ridurre il divario tra questi due estremi.
Cambiare gli atteggiamenti è una strategia possibile, anche se di lungo periodo.
Come cambiare atteggiamenti? Tutte le organizzazioni ed il personale intervistato hanno
concordato che le attività condotte dalle organizzazioni di assistenza sociale sono
particolarmente soggette alla discriminazione. Un'organizzazione ha raccontato di clienti che
si rifiutano di accettare infermiere straniere nell'assistenza a casa. Sono anche stati fatti
esempi di aziende che si rifiutano di pagare i benefici al personale e possono perciò
competere a prezzi più bassi. Non c'è un modo facile per spezzare questo circolo vizioso. Nel
lungo periodo, tuttavia, abbiamo fiducia che l'attuazione delle raccomandazioni espresse in
questa 'Guida alla Buona pratica', in combinazione con altre forze di cambiamento,
contribuirà alla fine a creare le circostanze affinchè un equilibrio possa essere raggiunto.
Buona pratica. E' evidente che il conflitto tra commercio ed etica sta diventando una
questione chiave per le organizzazioni che forniscono servizi sociali. Le ONG come fornitrici
di servizi sociali si trovano ad affrontare difficoltà a causa dell'accresciuta concorrenza
rappresentata dai servizi a scopo di lucro offerti da aziende private. Bisogna che questa
pressione non porti via l'essenza delle agenzie appartenenti a SOLIDAR nell'offerta di servizi
sociali. Le regole della concorrenza devono fondarsi sui criteri della qualità e dell'integrazione
e non sul lucro. SOLIDAR ha prodotto una relazione completa su questo problema che può
essere scaricata dal sito Internet dell'organizzazione o richiesta all'indirizzo indicato su questa
Guida.
Lo Status quo non basta!
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Lavori per una ONG, un sindacato o una organizzazione pubblica...
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-
Sei consapevole che la società si compone di molti gruppi e apprezzi la ricca diversità di
esseri umani (donne, uomini, transessuali, gay, lesbiche, giovani, anziani, disabili, culture
e religioni diverse)…
Vuoi scoprire se la tua organizzazione è priva di discriminazioni …
E' ora di
TESTA LA TUA ORGANIZZAZIONE ONLINE AL SITO
ww.solidar.org
MEMBRI
Arbeiter-Samariter-Bund e.V., Germania
Arbeiterwohlfahrt Bundesverband e.V., Germania
Arbejderbevægelsens Internationale Forum, Danimarca
War on Want, Gran Bretagna
One World Action, Gran Bretagna
Norsk Folkehjelp, Norvegia
Associacao de Servicio de Apoio Social, Portogallo
FCD Solidarité Socialiste, Belgio
FOS Fonds voor Ontwikkelingssamenwerking, Belgio
KansainvälinenSolidaarisuussäätiö,Suomi/Finlandia
TSL Workers’ Educational Association, Finlandia
La Ligue Française de l’Enseignement et de l’Education Permanente, Francia
Volkshilfe Österreich, Austria
Nord-Süd Institut, Austria
Schweizerisches ArbeiterInnenhilfswerk SAH, Svizzera
Solidaridad Internacional, Spagna
ISCOD, Spagna
MPDL, Spagna
OGBL Solidarité Syndicale, Lussemburgo
COCIS, Italia
Lega Provinciale Cooperative Bolzano, Italia
ISI (CGIL/CISL/UIL), Italia
IFWEA, International Federation of Workers’Education Association
Olof Palme Centre, Svezia
Humanitas, Olanda
MEMBRI AFFILIATI
UNISON, Gran Bretagna
STUC, Gran Bretagna
Kalayaan, Gran Bretagna
Low Pay Unit, Gran Bretagna
IFIAS, Belgio
INOU, Irlanda
Narodna Dopomoha, Ucraina
OSSERVATORI
CISL, Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi
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Lo Status Quo non basta!