Regione Siciliana
-
Presidenza
Corso per dipendenti regionali
L’APPLICAZIONE DELLE REGOLE
IN AMBITO AMMINISTRATIVO E CONTABILE
PERCORSO BASE AMMINISTRATIVO-CONTABILE
NOZIONI DI CONTABILITA’ PUBBLICA
(Bilancio regionale ed atti connessi alla gestione)
___________
a cura di: GIOVANNI SAPIENZA
___________________
Palermo – Gennaio 2006
PARTE INTRODUTTIVA
La Contabilità Pubblica
 Scienza autonoma
 Disciplina giuridica quale emanazione del
diritto pubblico con propria autonomia
scientifica
 Disciplina giuridica quale branca del diritto
amministrativo o del diritto finanziario
 Branca tecnica delle discipline economico aziendali (organizzazione, gestione e rilevazione nelle
aziende pubbliche di erogazione)
Oggetto della Contabilità Pubblica
 Studio dell’organizzazione finanziario-contabile dello
Stato e degli altri enti del settore pubblico, della
gestione del patrimonio e del bilancio, dei contratti, del
sistema dei controlli e delle responsabilità
In concreto, i compiti della CP consistono:
• nell’esporre ed analizzare le norme che regolano la gestione dello
Stato e degli altri enti pubblici e cioè l’attività diretta al
procacciamento delle risorse e all’erogazione dei servizi pubblici;
• nell’illustrare le più moderne tecniche economico - aziendali e
fornire gli strumenti per il perseguimento delle condizioni di
economicità delle decisioni.
La contabilità regionale
Normativa principale di riferimento
 L. R. n. 47 dell’8 luglio 1977 e successive modifiche
ed integrazioni
 L. R. n. 6 del 3 maggio 2001 (art. 52)
 Varie altre norme regionali
 Norme di contabilità dello Stato (per le parti non
disciplinate dalla legge regionale di contabilità - in particolare:
RD 2440/1923, RD 827/1924, L. 468/1978)
 D.P. 17 marzo 2004 - Testo coordinato delle norme
contabili applicabili alla Regione siciliana
Le scritture contabili:
metodi e sistemi
Metodi
Elementari
A partita doppia
Sistemi
Patrimoniale
Capitale e risultato
economico (reddito)
Finanziario
La contabilità nella Regione siciliana
Contabilità finanziaria e
patrimoniale
(attuale)
Contabilità economica
(in aggiunta alla contabilità
finanziaria e patrimoniale)
(dal 2006)
Il termine per l'introduzione della contabilità
economica è stato differito dal 2005 al 2006
dall'art. 62, comma 1, della legge regionale
n. 15/2004
PARTE PRIMA
LA GESTIONE
PATRIMONIALE
Cenni sui beni pubblici
Beni: mezzi atti a soddisfare un bisogno
Beni economici: beni disponibili in quantità
limitata
Beni privati e beni pubblici (art. 42 Costituzione)
Beni pubblici:
Beni demaniali (solo beni immobili o universalità di
beni mobili)
Beni patrimoniali:
 immobili e mobili
 disponibili e indisponibili
Beni demaniali (art.822 c.c.)
 Demanio necessario (art. 822, 1° c, c.c.) (demanio marittimo,
idrico, militare)
 Demanio accidentale (art. 822, 2° c, c.c.) (demanio stradale,
ferroviario, aeronautico, storico-artistico archeologico e culturale, acquedotti)
 Fruizione dei beni demaniali:
 uso ordinario generale (conforme alla destinazione primaria del bene e
consentito a tutti; es. uso delle strade)
 uso ordinario speciale (conforme alla destinazione primaria del bene ma
consentito solo ad alcuni in base ad un titolo; es. utenza rete idrica)
 uso eccezionale (diverso dalla normale destinazione del bene, es. concessione
stabilimento balneare sulla spiaggia)
 Cessazione demanialità: evento naturale o atto volontario della PA
(sdemanializzazione)
I beni demaniali
sono inalienabili
e imprescrittibili
Beni patrimoniali (art. 826 c.c.)
 Beni patrimoniali indisponibili appartenenti solo allo Stato (foreste,
miniere, cave e torbiere, cose di interesse storico, ecc., caserme,
armamenti, aeromobili e navi da guerra, dotazione del Presidente
della Repubblica) (per la R.S. veggasi art. 33 Statuto)
 Beni patrimoniali indisponibili appartenenti anche ad altri enti
territoriali (edifici destinati ad uffici pubblici e loro arredi)
 Beni patrimoniali disponibili (tutti gli altri beni: servono a soddisfare
indirettamente i bisogni pubblici mediante l’impiego dei mezzi che
essi forniscono)
 Passaggio dei beni indisponibili alla categoria di quelli disponibili
(verbale di dismissione)
Beni della Regione Siciliana
Beni demaniali: art. 32 Statuto ( beni del demanio
statale esistenti in Sicilia, esclusi quelli interessanti la difesa dello Stato
o i servizi di carattere nazionale)
Beni patrimoniali indisponibili: art. 33
Statuto
(foreste, miniere cave e torbiere, cose di interesse storico
artistico, ecc., edifici destinati ad uffici pubblici regionali e loro arredi)
Con DPR 1825 del 1961 si è data attuazione alle indicate norme statutarie, con
esclusione del demanio marittimo che è stato trasferito con DPR 684 del 1977
Attribuzioni: demanio marittimo: Assessorato territorio e ambiente
Altri beni: Presidenza Regione (dipartimento personale e ss,gg.)
Gestione: amministrazioni competenti
Gli Inventari
 Complesso di operazioni volte alla ricerca, classificazione,
descrizione e valutazione degli elementi del patrimonio
 Documento contabile in cui sono esposti e, ove del caso,
valutati gli elementi patrimoniali in un determinato istante
 L’inventario dei beni demaniali è solo descrittivo, quello dei
beni patrimoniali è anche estimativo
 I beni mobili, in particolare, si distinguono in beni
inventariabili (mobili, macchine, attrezzi, azioni, ecc.) e beni
registrabili (cancelleria, stampati, materiale di consumo, ecc.)
 Tutti i beni patrimoniali sono iscritti annualmente nel Conto
generale del patrimonio
Contabilità dei beni mobili
DPR 254/2002
 Beni inventariabili:




Mod. 94 CG (inventario) (ex 2/PM)
Mod. 96 CG (giornale di entrata e uscita) (ex 1/PM)
Mod. 98 CG (prospetto delle variazioni)
Mod. 99 CG (passaggio di gestione)
 Mod. 130 PGS (bollettario di carico e scarico)
 Mod. 227 PGS (scheda beni mobili)
 Beni registrabili:
 Registro beni di consumo ed oggetti fragili
Nella Regione la materia è disciplinata dalle circolari 16/6/2003
della Presidenza e 14/7/2004, n. 7 del Bilancio
Contabilità dei beni mobili
(segue)
L’inventario rileva la consistenza dei beni ad una determinata data e contiene:
 Il luogo dove sono custoditi i beni
 La denominazione e la descrizione
 La destinazione d’uso
 La qualità o il numero degli oggetti
 La classificazione (nuovi,usati, fuori uso)
 Il valore
Il giornale di entrata e di uscita mette in evidenza le quantità in aumento e
quelle in diminuzione
Il prospetto delle variazioni evidenzia quantità e valori all’inizio dell’esercizio,
le variazioni, quantità e valori alla fine
La scheda, affissa in ogni locale, elenca i beni ivi esistenti
Il conto giudiziale contiene il carico, lo scarico, le rimanenze dei beni (il conto
giudiziale è presentato alla Corte dei conti solo dai consegnatari per debito di
custodia)
PARTE SECONDA
I CONTRATTI
Cenni sui contratti della P.A.
Contratti attivi (entrate) e contratti
passivi (spese)
Fasi contrattuali:
fase preliminare (predisposizione ed approvazione
schema contrattuale, previ eventuali pareri
giuridici o tecnici)
scelta del contraente
stipulazione ed approvazione del contratto
esecuzione del contratto
Fase preliminare
 Lo schema contrattuale è corredato dei capitolati
di oneri (generali e/o speciali) e munito degli
eventuali pareri
 I capitolati contengono varie clausole:
Durata del contratto
Divieto di corresponsione di interessi
Eventuale divieto di subappalto
Garanzie
Divieto di esenzione da tributi
Spese contrattuali a carico dei contraenti con la PA, ecc.
Fase preliminare (segue)
 I pareri, ove previsti, possono essere:
 Giuridico-amministrativi (Consiglio di Stato - CGA nella R.S.)
 Legali (Avvocatura dello Stato, Ufficio legislativo)
 Tecnici (Consiglio Superiore LL.PP. - Commissione reg. LL.PP. nella
R.S., Genio Civile)
 Parere CdS obbligatorio solo su schemi di contratto, accordi e convenzioni (art. 17
L.127/1997)
 Parere Avv. Stato obbligatorio per atti di transazione, acquisto immobili,
accettazione cauzioni ai fini accertamento proprietà
 Parere CSLP obbligatorio per oo.pp. superiori a 25 mln di euro (art. 6 L. 109/1994;
norma non recepita dalla Regione)
Nella RS ( art. 5 l. r. 7/2002) i pareri tecnici sono resi da:
 Responsabile procedimento per lavori inferiori soglia comunitaria
 Conferenza speciale di servizi presso Genio civile per lavori superiori, fino a tre
volte, soglia comunitaria
 Commissione regionale ll.pp. per lavori superiori a tre volte soglia comunitaria
Scelta del contraente
Forme di contrattazione:
asta pubblica (o pubblico incanto)
licitazione privata
appalto - concorso
trattativa privata
servizi in economia
lavori in concessione
Normativa
lavori pubblici: legge 109/1994
appalti di servizi: d. leg.vo 157/1995
appalti nei settori esclusi: d. leg.vo 158/1995
forniture: d. leg.vo 358/1992
Regione siciliana: l.r. 7/2002 e succ. modifiche
(applicazione delle norme nazionali con varie
modifiche)
Asta pubblica o pubblico incanto
(gara ad evidenza pubblica)
 Gara estesa a tutti coloro che possiedono i requisiti per
parteciparvi
 Predisposizione e pubblicazione avviso d’asta (bando)
 Svolgimento della gara: offerte segrete da confrontare
con prezzo segreto; offerte segrete da confrontare con
prezzo base d’asta; pubblico banditore
 Aggiudicazione: prezzo più basso, offerta
economicamente più vantaggiosa (l’aggiudicazione può
essere provvisoria o definitiva)
Licitazione privata
 Gara estesa solo a coloro che sono invitati dalla PA
 Invio lettere di invito a presentare le offerte nel luogo,
giorno ed ora stabiliti
 Invio schema offerta-contratto con invito a restituirlo con
l’indicazione del prezzo offerto
 Aggiudicazione: prezzo più basso, offerta
economicamente più vantaggiosa
Appalto-concorso
 Lavori o forniture che richiedono una speciale
competenza tecnica, artistica o scientifica
 Le offerte di prezzo sono accompagnate dal
progetto da realizzare
 Aggiudicazione a favore dell’offerta di maggior
pregio congiuntamente al miglior prezzo
 Ampia discrezionalità della PA
Trattativa privata
La PA si rivolge direttamente ad una ditta con la quale
stipula il contratto, previo interpello di un certo numero
di ditte del ramo (gara informale o ufficiosa) ovvero previa
emanazione di un bando (gara formale)
Quando si può effettuare (art. 41 reg. cont. gen.):
 asta o licitazione deserta
 beni prodotti da monopolista o aventi specifici requisiti
che solo una ditta può assicurare
 affitto di locali da adibire a servizi governativi
 urgenza
 al disotto di una soglia di importo
Aggiudicazione: prezzo più basso
Servizi in economia
e lavori in concessione
Servizi in economia (consentiti fino a un determinato
importo, gara ufficiosa):
 amministrazione diretta
 cottimo fiduciario
Lavori in concessione: affidamento a terzi di determinati
lavori
 La concessione può riguardare, oltre che l’esecuzione,
anche la gestione dell’opera
 Il concessionario può provvedere direttamente o dare in
appalto i lavori
Stipulazione dei contratti
Forma scritta a pena di nullità
 Forma pubblica (notaio)
 Forma pubblico-amministrativa (funzionario rogante)
 Forma privata per i contratti a trattativa privata
(scrittura privata, atto di sottomissione in calce al capitolato,
corrispondenza commerciale)
I contratti sono immediatamente impegnativi per il
contraente privato; per la PA occorre l’approvazione e
la registrazione
Esecuzione dei contratti
 Consegna dei lavori o inizio delle prestazioni di servizi o
forniture di beni
 Quinto d’obbligo (aumento o diminuzione dei lavori, prestazioni
e forniture per non più del 20% del prezzo di appalto)
 Collaudo in corso d’opera e collaudo finale
 Emissione certificato di collaudo (collaudatore); o certificato di
regolare esecuzione (direttore lavori) fino a determinati importi
 Pagamento del prezzo: acconti in corso dei lavori o delle
prestazioni (non più del 95%) e saldo a fine lavori o al
completamento delle prestazioni
I contratti nella RS – Lavori pubblici
Si applica la legge 109/1994 con modifiche e integrazioni di cui alla l. r. 7/2002 e succ. mod. e alla l.r. 16/2005
Scelta del contraente:
 Appalti: pubblico incanto; appalto-concorso per speciali lavori ad elevata componente tecnologica;
trattativa privata per lavori fino a 150 mila euro (oltre solo per ripristino opere danneggiate da eventi
calamitosi)
 Concessioni: licitazione privata
 I lavori in economia sono ammessi fino a 200 mila euro e i lavori a cottimo fino a 150 mila euro
Criteri di aggiudicazione:
 Pubblico incanto (importi superiori alla soglia comunitaria): prezzo più basso, previa esclusione delle
offerte anomale, ovvero offerta economicamente più vantaggiosa in caso di prevalenza della componente
tecnica
 Pubblico incanto (importi inferiori alla soglia comunitaria): offerta che più si avvicina per difetto alla
media aritmetica delle offerte rimaste dopo l’esclusione automatica delle offerte di maggiore o minore
ribasso
 Licitazione privata: offerta economicamente più vantaggiosa
 Appalto-concorso: offerta economicamente più vantaggiosa
 Trattativa privata: massimo ribasso, previa esclusione offerte che presentano ribasso oltre il 20% rispetto
alla media aritmetica delle offerte ammesse
Pubblicità:
 Importi pari o superiori a soglia comunitaria: GUCE, GURS, 1 quotidiano nazionale, 3 quotidiani regionali
 Importi pari o superiori a 1 mln di euro: GURS, 1 quotidiano nazionale, 3 quotidiani regionali, 1 periodico
a diffusione regionale, 1 periodico edito da ARS o Fondazione Federico II
 Importi fra 200 mila e 1 mln di euro: GURS, 3 quotidiani a diffusione provinciale, 1 periodico a diffusione
regionale
 Importi inferiori a 200 mila euro: albo pretorio del comune ove si eseguono i lavori
I contratti nella RS – Fornitura beni
Si applica il decreto legislativo 358/1992 per forniture di importo pari o superiore a 200 mila euro (art. 31 l. r. 7/2002)
Scelta del contraente:
 Pubblico incanto
 Licitazione privata
 Appalto-concorso
 Trattativa privata
La trattativa privata può essere esperita, previo bando, dopo pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso in cui sono state
presentate offerte irregolari
Le forniture possono essere aggiudicate a trattativa privata senza bando di gara:
 In mancanza di offerte in pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso
 Per prodotti fabbricati a scopo di ricerca o studio
 Per prodotti che solo una determinata ditta può fornire
 Per forniture complementari effettuate dal fornitore originario
Forniture per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 31 e 34 l. r. 7/2002):
 I contratti di fornitura di importo inferiore alla soglia comunitaria e superiori a 100 mila euro sono disciplinati dai
regolamenti degli enti interessati
 I contratti di fornitura di importo fino a 100 mila euro sono affidati mediante gara informale e sono disciplinati dai
regolamenti degli enti interessati
 Nelle more dell’approvazione dei regolamenti la trattativa privata è consentita, senza previa autorizzazione, per importi non
superiori a 25 mila euro
 Decreto Assessore Presidenza 13/10/2005 disciplina forniture beni da acquisire in economia mediante gara informale per
importi non superiori a 100.000 euro IVA esclusa (richiesta almeno 5 offerte salvo per importi non superiori a 20.000 euro);
aggiudicazione: prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa se adeguatamente motivata
 Pubblicità:
 Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per
importi pari o superiori a soglia comunitaria)
 Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti
 Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti
I contratti nella RS – Fornitura di servizi
Si applica il decreto legislativo 157/1995 per servizi di importo pari o superiore a 200 mila euro (art. 32 l. r. 7/2002)
Campo di applicazione: servizi di trasporto, telecomunicazioni, servizi finanziari, servizi informatici, consulenza gestionale, ecc.
Scelta del contraente:

Pubblico incanto

Licitazione privata

Appalto-concorso

Trattativa privata
La trattativa privata può essere esperita, previo bando:

Dopo pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso in cui sono state presentate offerte irregolari

In casi eccezionali quando la natura dei servizi non consente la fissazione di un prezzo

Quando è impossibile stabilire le specifiche degli appalti con sufficiente precisione
I servizi possono essere aggiudicati a trattativa privata senza bando di gara:

In mancanza di offerte in pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso

Per servizi che solo una determinata ditta può fornire

Quando l’appalto fa seguito a un concorso di progettazione e deve essere aggiudicato al vincitore del concorso

Per impellente urgenza quando non possono essere osservati i termini per la pubblicazione di un bando

Per servizi complementari effettuati dal fornitore originario

Per nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati allo stesso prestatore
Servizi per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 32 e 34 l. r. 7/2002):

Gli appalti di servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati e possono essere affidati a
trattativa privata mediante gara informale (esclusi i servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica)

Nelle more dell’approvazione dei regolamenti la trattativa privata è consentita, senza previa autorizzazione, per importi non superiori a 25 mila
euro

Decreto Assessore Presidenza 13/10/2005 disciplina forniture servizi (e lavori manutenzione) da acquisire in economia mediante gara informale
per importi non superiori a 100.000 euro IVA esclusa (richiesta almeno 5 offerte salvo per importi non superiori a 20.000 euro); aggiudicazione:
prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa se adeguatamente motivata

Pubblicità:

Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per importi pari o superiori
a soglia comunitaria)

Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti

Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti
I contratti nella RS – Settori esclusi
Si applica il decreto legislativo 158/1995 per appalti di importo pari o superiore alle soglie comunitarie (art. 33 l.
r. 7/2002)
Campo di applicazione: appalti di lavori, forniture e servizi (lavori di edilizia o genio civile, acquisto, leasing
o locazione di prodotti, prestazioni di cui agli allegati XVI-A e XVI-B del decreto quali servizi legali,
sanitari, ricreativi, ecc.
Soggetti: Pubbliche amministrazioni, imprese pubbliche, soggetti privati che si avvalgono di diritti speciali o
esclusivi
Settori operativi: acqua, energia elettrica, gas, energia termica, idrocarburi, combustibili solidi,
telecomunicazioni, trasporti
Valore degli appalti: per i lavori 5 mln di euro, per le forniture da 400 a 600 mila euro a seconda dei soggetti
appaltanti
Procedure di aggiudicazione:
 Procedura aperta ( per le PA Pubblico incanto)
 Procedura ristretta (per le PA Licitazione privata e appalto-concorso)
 Procedura negoziata (per le PA Trattativa privata preceduta da bando)
Servizi per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 33 l. r. 7/2002):
 Gli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati
(esclusi i servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica)
 Pubblicità:
 Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione
nella GUCE per importi pari o superiori a soglia comunitaria)
 Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti
 Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti
PARTE TERZA
GLI STRUMENTI DI
PROGRAMMAZIONE
ECONOMICO - FINANZIARIA
Gli strumenti di programmazione
economico-finanziaria
 Il documento di programmazione
economico - finanziaria (DPEF)
 La legge finanziaria (LF)
 Il bilancio annuale di previsione (BA)
 Il bilancio pluriennale di previsione (BP)
LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
 L. R. 10 LUGLIO 1978, N. 16 (Comitato di esperti)
 L. R. 19 MAGGIO 1988, N. 6
Piano regionale di Sviluppo (PRS), Programma annuale
(PA), Progetti di attuazione
 L. R. 30 MARZO 1998, N. 5 (ARTICOLO 9)
Programmazione negoziata (rif. legge 662 del 1996)
 L. R. 27 APRILE 1999, N. 10 (ARTICOLI 1 E 2)
Documento di programmazione economico-finanziaria
(DPEF)
La programmazione ante riforma 1999
Quadro d’insieme
PIANO REGIONALE DI
SVILUPPO (PRS)
(TRIENNALE)
BILANCIO PLURIENNALE
(BP)
(TRIENNALE)
PROGRAMMA ANNUALE
(PA)
BILANCIO ANNUALE (BA)
La programmazione ante riforma 1999
Il metodo
La Regione siciliana adotta il metodo della
programmazione
 in armonia con gli obiettivi della
programmazione economica nazionale
 con il concorso degli enti locali territoriali
 in raccordo con le forze sociali ed economiche
operanti nella Regione
OBIETTIVI GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE
DEL 1988
a) massima occupazione
b) piena valorizzazione del lavoro
c) equilibrati incrementi di reddito
d) superamento degli squilibri economici,
settoriali e territoriali all’interno della
Regione e nei confronti della Comunità
nazionale
I NUOVI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE
LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA
ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO
PATTI TERRITORIALI
CONTRATTI DI AREA
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA
(12 SETTEMBRE 1999)
 OBIETTIVI:
o Massimizzazione
occupazione produttiva
o Sviluppo sistema
produttivo
o Minimizzazione impatto
ambientale
o Riequilibrio territoriale
o Miglioramento vita
associata
 16 settori di intervento
 10 accordi di programma
quadro (APQ)










viabilità stradale
collegamenti ferroviari
aeroporti
porti
risorse idriche
energia
ricerca e formazione
sviluppo locale
legalità, pari opportunità, recupero
marginalità sociale
sanità
Quadro finanziario di un APQ
PON
RISORSE
ORDINARIE
STATO
RISORSE
ORDINARIE
REGIONE
POR
ACCORDO
DI PROGRAMMA
QUADRO
FONDO
AREE
DEPRESSE
RISORSE
ENTI LOCALI
E PRIVATI
Assi prioritari
del POR Sicilia 2000-06
 Risorse naturali
Gli assi sono suddivisi in settori e
di intervento specificati nel
 Risorse culturali misure
complemento di programmazione
 Risorse umane
Finanziamento:
FESR, FEAOG,
 Sviluppo locale
FSE, SFOP,
cofinanziamenti
 Città
Stato e Regione
 Reti e nodi di servizio
POR Sicilia 2000-06
Ripartizione fondi per assi prioritari (mil. di €)
Assi prioritari
Risorse UE
Risorse naturali
946,0
752,9
322,7
Totale
risorse
pubbliche
2.021,6
Risorse culturali
496,8
409,0
175,3
1.081,1
-
1.081,1
Risorse umane
773,8
264,9
113,5
1.152,2
-
1.152,2
1.395,9
928,3
397,8
2.722,0
27,4
2.749,4
Città
245,0
202,2
86,7
533,9
-
533,9
Reti e nodi di servizio
415,6
337,9
144,8
898,3
-
898,3
10,5
9,0
3,9
23,4
-
23,4
4.283,6
2.904,2
1.244,7
8.432,5
27,4
8.459,9
Sistemi locali
Assistenza tecnica
Totale
Risorse
Stato
Risorse
Regione
Risorse
Privati (da
rendicont.)
-
Costo
totale
2.021,6
POR Sicilia 2000-06
Ripartizione risorse per fondi strutturali (mil. di €)
Fondo
FEOGA
Risorse UE
Comp. %
Risorse Stato
Comp. %
Risorse Regione
Comp. %
Totale RP
Comp. %
859,0
20,1%
459,9
15,8%
197,1
15,8%
1.516,0
18,0%
2.524,1
58,9%
2.159,5
74,4%
925,5
74,4%
5.609,1
66,5%
FSE
846,5
19,8%
253,9
8,7%
108,8
8,7%
1.209,2
14,3%
SFOP
54,0
1,3%
30,9
1,1%
13,3
1,1%
98,2
1,2%
4.283,6
100,0%
2.904,2
100,0%
1.244,7
100,0%
8.432,5
100,0%
FESR
Totale
Inc. %
50,8%
34,4%
14,8%
100,0%
POR Sicilia 2000-06
Ripartizione risorse per anni (mil. di €)
Anni
Risorse UE
Comp. %
Risorse Stato
Comp. %
Risorse
Regione
Comp. %
Totale RP
Comp. %
2000
502,7
11,7%
346,2
11,9%
148,4
11,9%
997,3
11,8%
2001
515,0
12,0%
348,2
12,0%
149,3
12,0%
1.012,5
12,0%
2002
527,8
12,3%
356,9
12,3%
152,9
12,3%
1.037,6
12,3%
2003
683,6
16,0%
462,3
15,9%
198,0
15,9%
1.343,9
15,9%
2004
660,8
15,4%
447,0
15,4%
191,6
15,4%
1.299,4
15,4%
2005
690,0
16,1%
466,8
16,1%
200,1
16,1%
1.356,9
16,1%
2006
703,7
16,4%
476,8
16,4%
204,4
16,4%
1.384,9
16,4%
Totale
4.283,6
100,0%
2.904,2
100,0%
1.244,7
100,0%
8.432,5
100,0%
POR Sicilia 2000-06
Attuazione a fine esercizio 2004
 Impegni (obbligazioni
giuridicamente
vincolanti) 34,3%
 Pagamenti 18,9%
 6 misure non ancora
attivate
 20 misure presentano un
tasso di attivazione
inferiore al 20%
100,0%
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
TOT al
2004
TOT
COMPL
Imp.
Pag.
I NUOVI STRUMENTI DELLA
PROGRAMMAZIONE REGIONALE (L.R. 10/99)
DOCUMENTO DI
PROGRAMMAZ.
ECONOMICO FINANZIARIA
LEGGE
FINANZIARIA
BILANCIO
ANNUALE
BILANCIO
PLURIENNALE
IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE
ECONOMICO FINANZIARIA (DPEF)
Il DPEF indica:
 i parametri economici essenziali per l’identificazione dei flussi del
settore pubblico regionale (in base alla legislazione vigente)
 gli obiettivi macro economici (in particolare reddito ed
occupazione)
 gli obiettivi finanziari (ricorso al mercato e saldo netto da
finanziare)
 gli obiettivi di riduzione del fabbisogno complessivo
 gli indirizzi per le variazioni delle entrate e delle spese del bilancio
 gli indirizzi per la legislazione di spesa regionale
 i criteri e le regole per la predisposizione del disegno di legge
finanziaria
OBIETTIVI MACROECONOMICI E STRATEGIE
DI RISANAMENTO FINANZIARIO
DEL PRIMO DPEF 2000-2002 (15-9-1999)
OBIETTIVI
 Tasso di crescita non inferiore a quello previsto per il Mezzogiorno
 Incremento dell’occupazione tale da ridurre il tasso di
disoccupazione di mezzo punto all’anno nel triennio
 Mantenimento o lieve incremento del valore aggiunto del prodotto
del settore industriale
STRATEGIE
 Tamponamento della crisi di liquidità (prestito 1.700 mld di lire)
 Quantificazione del debito di tesoreria immediatamente esigibile
 Contenimento del deficit di bilancio 1999 mediante una legge
finanziaria rigorosa e un piano di riequilibrio triennale concordato
con il Ministero del Tesoro
OBIETTIVI E STRATEGIE
DEL DPEF 2005 -2007 (29-9-2004)
Obiettivi macroeconomici:
 Crescita PIL regionale (nominale): 4,8% 2005;
5,5% 2006; 5,5% 2007
 Crescita occupazione 4% nel triennio
 Incremento valore aggiunto dell’industria
almeno 5% annuo
 Riduzione gap infrastrutturale rispetto alla
media nazionale (utilizzo fondi ex art. 38)
OBIETTIVI E STRATEGIE
DEL DPEF 2005 -2007 (segue)
Politica di bilancio:
 Razionalizzazione risorse acquisibili
 Riduzione spesa corrente della Regione e degli enti vigilati
 Valorizzazione patrimonio regionale
 Contenimento e razionalizzazione spesa sanitaria
 Misure per il risparmio negli enti finanziati dalla Regione
Con dette strategie, di cui non viene però fornita quantificazione,
bisogna coprire il disavanzo tendenziale così stimato:
anno 2005: € 1.414 milioni
anno 2006: € 1.304 “
anno 2007: € 629 “
OBIETTIVI E STRATEGIE
DEL DPEF 2006 -2008 (10-11-2005)
Obiettivi macroeconomici:
 Crescita PIL regionale (nominale): 3,8% 2006;
4,0% 2007; 3,7% 2008 (il PIL 2005 viene ridotto dal
4,8% al 2,4%)
 Crescita occupazione 3% nel triennio
 Incremento (reale) valore aggiunto
dell’industria almeno 2,6% annuo
 Riduzione gap infrastrutturale rispetto alla
media nazionale (utilizzo fondi ex art. 38)
OBIETTIVI E STRATEGIE
DEL DPEF 2006 -2008 (segue)
Politiche di sviluppo per il raggiungimento degli obiettivi
macroeconomici:






Realizzazione interventi inseriti negli APQ
Attuazione POR mediante azione più incisiva sulla spesa
Attuazione programmi di iniziativa comunitaria (PIC)
Attuazione PIT e PIR
Sostegno alle imprese favorendo l’accesso al credito
Incentivazioni fiscali alle imprese che realizzano investimenti in
determinate aree
 Semplificazione e riduzione oneri burocratici
 Costituzione di un Fondo pensioni integrativo per i lavoratori
della Sicilia
OBIETTIVI E STRATEGIE
DEL DPEF 2006 -2008 (segue)
Politica di bilancio:
 Definizione articoli 37 e 38 Statuto
 Contenimento spesa corrente e in particolare spesa
sanitaria
 Valorizzazione patrimonio immobiliare
Con dette strategie bisognerebbe coprire il disavanzo
tendenziale così stimato:
anno 2006: € 1.225 milioni di euro
anno 2007: € 1.006 “
anno 2008: € 940 “
Saldi di bilancio ipotizzati dai DPEF
emanati sino ad ora
Ricorso al mercato programmato (milioni
di euro)
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
DPEF 2000 – 2002 (Capodicasa)
-600
-410
0
-
-
-
-
-
-
DPEF 2001 – 2003 (Leanza)
-
-516
-413
0
-
-
-
-
-
DPEF 2002 – 2004 (Cuffaro)
-
-
-413
-413
-258
-
-
-
-
DPEF 2003 – 2006 (Cuffaro)
-
-
-
-413
-205
0
0
-
-
DPEF 2004 – 2006 (Cuffaro)
-
-
-
-
-258
0
0
-
-
DPEF 2005 – 2007 (Cuffaro)
-
-
-
-
-
0
0
0
-
DPEF 2006 – 2008 (Cuffaro)
-
-
-
-
-
-
0
0
0
LA LEGGE FINANZIARIA (LF)
determina il quadro di riferimento finanziario in
coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi del DPEF e
stabilisce:









le misure che possono incidere sul gettito delle entrate
il limite massimo del ricorso al mercato finanziario e del saldo netto da
finanziare
l’eventuale rifinanziamento di spese in c/capitale autorizzate da norme
vigenti (non più di un anno)
l’eventuale riduzione di autorizzazioni legislative di spesa
la rimodulazione delle quote a carico di ciascun anno delle spese a
carattere pluriennale
l’eventuale abrogazione di leggi di spesa non più attuali con relativi
effetti finanziari
la determinazione di contributi ad enti e altre spese continuative
nuovi limiti di impegno e quote spesa la cui quantificazione è rimessa
alla L.F.
La dotazione finanziaria dei fondi globali
LEGGE FINANZIARIA 2005 (L.R. 17/2004)
Contenuti:

Risultati differenziali del bilancio (saldo netto da impiegare: € 305,35 ml

Importi da iscrivere nei fondi globali per ciascun anno del triennio
2005-2007
Varie tabelle allegate contenenti gli elementi previsti dall’art. 3 della
L.R. 10/1999 (rimodulazioni, limiti di impegno, rifinanziamenti,

per l’anno 2005, € 314,50 ml per il 2006 e € 327,02 ml per il 2007;
ricorso al mercato: 0 per tutti gli anni)
abrogazioni, ecc.)





Disposizioni di carattere finanziario e contabile
Norme per la razionalizzazione e la riduzione delle spese
Disposizioni in materia di controlli
Interventi a sostegno dello sviluppo
Disposizioni varie (numerosa serie di interventi in vari settori e
modifica e integrazione di una consistente parte del vigente
ordinamento legislativo regionale)
 Effetti della manovra finanziaria (in allegato prospetto)
EFFETTI DELLA MANOVRA FINANZIARIA
PER IL TRIENNIO 2005 – 2007
(Art. 129 legge finanziaria n. 17/2004)
(importi in migliaia di €)
OGGETTO
A – RISORSE
A1. MAGGIORI ENTRATE FINALI
A2. MINORI SPESE FINALI
TOTALE MAGGIORI RISORSE (A)
B – ONERI
B1.MINORI ENTRATE FINALI
B2.MAGGIORI SPESE FINALI
TOTALE MAGGIORI ONERI (B)
SALDO NETTO DA COPRIRE (-) O DA IMPIEGARE (C) = (A -B)
SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE RISULTANTE DAL BILANCIO A
LEGISLAZIONE VIGENTE (D)
SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE A SEGUITO DELLA MANOVRA
FINANZIARIA (E) = (C + D)
RIMBORSO PRESTITI (F)
RICORSO AL MERCATO A SEGUITO DELLA MANOVRA FINANZIARIA (G) = (E + F)
2005
2006
2007
653.000
272.913
925.913
317.000
353.175
670.175
153.000
388.981
541.981
700
926.763
927.463
-1.550
750
759.586
760.336
-90.161
800
539.631
540.431
1.550
306.900
404.662
325.472
305.350
-305.350
0
314.501
-314.501
0
327.022
-327.022
0
LEGGE FINANZIARIA 2006 (L.R. …/2006)
Contenuti:



Risultati differenziali del bilancio
Importi da iscrivere nei fondi globali per ciascun anno del triennio 20062008
Varie tabelle allegate contenenti gli elementi previsti dall’art. 3 della L.R.
10/1999 (rimodulazioni, limiti di impegno, rifinanziamenti, abrogazioni,
ecc.)

Disposizioni di carattere finanziario e contabile (entrate ex art. 37
Statuto, eliminazione residui, incentivazione riscossione tributi locali)
 Norme per la razionalizzazione e la riduzione delle spese (spese correnti
inf. 2% imp. 2004, tagli spese rappresentanza e autovetture, riduzione
componenti uffici diretta collaborazione ecc.)
 Altri interventi (costituzione fondi pensione, soppressione tasse regionali
a basso gettito, abrogazioni e modifiche di norme, ecc.)
 Effetti della manovra finanziaria (in allegato prospetto)
EFFETTI DELLA MANOVRA FINANZIARIA
PER IL TRIENNIO 2006 – 2008
EFFETTI DELLA MANOVRA FINANZIARIA PER IL TRIENNIO 2006 – 2008 (Art. 14 legge finanziaria)
(importi in migliaia di €)
OGGETTO
2006
2007
2008
A – RISORSE
A1. MAGGIORI ENTRATE FINALI
180.216
150.000
0
A2. MINORI SPESE FINALI
263.121
80.528
1.480.174
443.337
230.528
1.480.174
B1.MINORI ENTRATE FINALI
0
0
0
B2.MAGGIORI SPESE FINALI
443.337
232.078
1.478.624
443.337
232.078
1.478.624
0
-1.550
1.550
311.546
328.321
293.870
311.546
326.771
295.420
-311.546
-326.771
-295.420
0
0
0
TOTALE MAGGIORI RISORSE (A)
B – ONERI
TOTALE MAGGIORI ONERI (B)
SALDO NETTO DA COPRIRE (-) O DA IMPIEGARE (C) = (A -B)
SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE RISULTANTE DAL BILANCIO A LEGISLAZIONE VIGENTE
(D)
SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE A SEGUITO DELLA MANOVRA FINANZIARIA (E) = (C + D)
RIMBORSO PRESTITI (F)
RICORSO AL MERCATO A SEGUITO DELLA MANOVRA FINANZIARIA (G) = (E + F)
PARTE QUARTA
LAGESTIONE FINANZIARIA
Il Bilancio
 Bilancio di
previsione
 Bilancio
consuntivo
Il bilancio di previsione
Previsioni:
 Generali
 Parziali
 Breve termine
 Medio termine
 Lungo termine
Bilancio di previsione:
 Annuale
 Pluriennale
Bilancio di previsione:
 Finanziario (entrate ed uscite)




di competenza (accertamenti e
impegni, avanzo/disavanzo
finanziario)
di cassa (riscossioni e pagamenti,
avanzo di cassa)
Economico (costi e ricavi,
avanzo/disavanzo economico)
Patrimoniale (attività e passività
ovvero impieghi e fonti di
finanziamento, patrimonio netto/deficit
patrimoniale)
IL BILANCIO ANNUALE DI
PREVISIONE DELLA R. S.
 bilancio di competenza e di cassa (dal 2002)
 a legislazione vigente (dopo l’approvazione della LF diviene
programmatico)
 bilancio politico: strutturato per UPB (in ambito classificazione
per centri di responsabilità, titoli ed aggregati economici)
 bilancio gestionale: strutturato per capitoli (allegato tecnico)
 strettamente correlato al BP
 collegato al DPEF
 strumento di programmazione finanziaria a breve termine
(bilancio politico) e di gestione operativa (bilancio gestionale)
IL BILANCIO PLURIENNALE
 durata triennale
 scorrevole
 redatto in termini di competenza
 quadro delle risorse e degli impieghi nel triennio, sia in base
alla legislazione vigente che in base agli effetti degli
interventi programmati con il DPEF (bilancio
programmatico)
 strumento di programmazione finanziaria a medio termine
 non ha valore autorizzativo
 sede per il riscontro della copertura finanziaria delle nuove
o maggiori spese
QUANTIFICAZIONE DELLE
PREVISIONI DI BILANCIO
Tecnica del bilancio incrementale
le previsioni sono basate sul consolidato degli anni precedenti
Tecnica del bilancio a base zero
le previsioni non tengono conto dei dati storici e sono correlate
alla capacità di spesa ed ai programmi (obbligatorio in base alle
norme vigenti)
PROCEDURE DI ELABORAZIONE ED APPROVAZIONE
DELLA FINANZIARIA E DEI BILANCI
ASSESSORATO BILANCIO
CIRCOLARE E BOZZONE PREVISIONE
ASSESSORATI
FORMULAZIONE PROPOSTE
ASSESSORATO BILANCIO
ELABORAZIONE PREVISIONE
SISTEMA INFORMATIVO
ASSESSORATO BILANCIO
ELABORAZIONE DATI
GIUNTA REGIONALE
APPROVAZIONE D.D.L.
BILANCIO E FINANZIARIA
ASSEMBLEA REGIONALE
ESAME E DISCUSSIONE DDL FINANZIARIA E BILANCIO
PRESENTAZIONE NOTA DI VARIAZIONI
(DAL BILANCIO TENDENZIALE A QUELLO PROGRAMMATICO)
ASSEMBLEA REGIONALE
VOTAZIONE FINALE FINANZIARIA E BILANCIO
PROMULGAZIONE E PUBBLICAZIONE
FINANZIARIA E BILANCIO
G.U.R.S.
LA STRUTTURA DEL BILANCIO
classificazione amministrativa (amministrazioni
e rubriche ovvero centri di responsabilità)
classificazione economica (titoli ed aggregati
Codici di analisi
economici)
economica e funzionale
UPB (bilancio politico)
Capitoli (bilancio gestionale)
(funzioni obiettivo), fondi
liberi e vincolati
Nomenclatore degli atti e
indice cronologico degli
atti
Classificazione economica
Entrate
Titolo 1
Entrate correnti
Spese
Titolo 1
Spese correnti
1
Tributi erariali spettanti alla Regione
1
Spese di funzionamento
2
Altre entrate erariali spettanti alla Regione
2
Spese per trattamenti di quiescenza e altri
trattamenti integrativi o sostitutivi
3
Tributi propri
3
Spese per interventi di parte corrente
4
Entrate proprie extra-tributarie
4
Spese per
oneri
del
debito
pubblico
regionale
5
Trasferimenti correnti
5
Oneri comuni relativi a spese di parte
corrente
Titolo 2
Entrate in conto capitale
Titolo 2
Spese in conto capitale
6
Trasferimenti in conto capitale
6
Spese per investimenti
7
Altre entrate in conto capitale
7
Altre spese per interventi in conto capitale
8
Oneri comuni relativi a spese in conto
capitale
Titolo 3
8
Entrate per accensione di prestiti
Entrate per accensione di prestiti
Titolo 3
9
Spese per rimborso di prestiti
Spese per rimborso di prestiti
Analisi economica delle spese
Spese correnti
Spese in conto capitale
Redditi di lavoro dipendente
Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni
Consumi intermedi
Contributi
agli
investimenti
ad
amministrazioni
pubbliche
Imposte pagate sulla produzione
Contributi agli investimenti ad imprese
Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche
Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni
sociali
Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali
Altri trasferimenti in conto capitale
Trasferimenti correnti a imprese
Acquisizioni di attività finanziarie
Interessi passivi e redditi da capitale
Poste correttive e compensative
Ammortamenti
Altre uscite correnti
Spese per rimborso di prestiti
Rimborso passività finanziarie
Analisi funzionale delle spese
(funzioni-obiettivo)
1.
Servizi generali P.A.
2.
Protezione civile
3.
Ordine pubblico e sicurezza
4.
Affari economici
5.
Protezione ambiente
6.
Abitazione ed assetto territoriale
7.
Sanità
8.
Attività ricreative, culturali e di culto
9.
Istruzione
10.
Protezione sociale
11.
Interventi a favore della finanza locale
ELASTICITA’ DEL BILANCIO
IN SEDE DI FORMAZIONE
 elementi di rigidità assoluta:



spese predeterminate da leggi
servizio e rimborso prestiti
fondi vincolati
 elementi di rigidità relativa:




organi e personale
beni e servizi fondamentali
spese pluriennali con quote non predeterminate
fondi di riserva
 elementi di flessibilità:

fondi globali

spese cosiddette “libere”
IL QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO
E I RISULTATI DIFFERENZIALI
il QGR del BP e del BA solo in termini di competenza
i risultati differenziali:
 risparmio pubblico (entrate correnti meno spese correnti)
 indebitamento o accreditamento netto (entrate meno spese
escluse operazioni finanziarie)
 saldo netto da finanziare (fabbisogno) o da impiegare
(entrate finali meno spese finali)
 ricorso al mercato (entrate finali meno totale spese)
Nota: entrate finali = totale entrate - accensione prestiti; spese finali = totale
spese - rimborso prestiti
Allegati al bilancio e Nota preliminare
 Riepilogo delle spese per amministrazioni e funzioni-obiettivo
(alleg. 1)
 Riepilogo delle spese per amministrazioni e categorie secondo
l’analisi economica (alleg. 2)
 Elenco delle entrate a destinazione vincolata e delle
correlative spese (POR, altri interventi comunitari, FSR,
finanziamenti statali e di altri enti, cofinanziamenti regionali) (alleg. 3)
 Allegato tecnico (ripartizione in capitoli delle UPB)
 Elenchi (da 1 a 5)
 La nota preliminare (illustrazione delle previsioni e dei criteri
di quantificazione)
BILANCIO DI PREVISIONE DI COMPETENZA
PER IL TRIENNIO 2005-07 (legge n. 18/2004)
ENTRATE (migliaia di euro)
Entrate correnti
Entrate in conto capitale
(di cui rimborso crediti)
Totale entrate finali
Entrate per accensione di prestiti
Totale entrate finali e accensione prestiti
Avanzo finanziario presunto
Totale generale entrate
SPESE (migliaia di euro)
Spese correnti (al netto accantonamento avanzo)
Fondo accantonamento avanzo
Spese in conto capitale
(di cui attività finanziarie)
Totale spese finali
Spese per rimborso di prestiti
Totale spese finali e rimborso prestiti
Totale generale spese
Risultati differenziali
Risparmio pubblico
Saldo netto da impiegare o da finanziare (-)
Accreditamento o indebitamento netto (-)
Ricorso al mercato
2005
13.003.555
2.307.877
56.620
15.311.432
15.311.432
6.745.584
22.057.016
2005
12.986.117
1.745.584
7.014.669
127.570
21.746.370
310.646
22.057.016
22.057.016
2005
17.438
310.646
381.596
-
2006
13.060.378
1.342.820
128.935
14.403.198
14.403.198
14.403.198
2006
2007
13.490.909
823.077
35.602
14.313.986
14.313.986
14.313.986
2007
12.007.724
12.281.338
2.071.759
126.670
14.079.483
323.715
14.403.198
14.403.198
1.695.997
126.670
13.977.335
336.651
14.313.986
14.313.986
2006
2007
1.052.654
323.715
321.450
-
1.209.571
336.651
427.719
-
TOTALE
TRIENNIO
39.554.842
4.473.774
221.157
44.028.616
44.028.616
6.745.584
50.774.200
TOTALE
TRIENNIO
37.275.179
1.745.584
10.782.425
380.910
49.803.188
971.012
50.774.200
50.774.200
TOTALE
TRIENNIO
2.279.663
971.012
1.130.765
-
BILANCIO DI PREVISIONE DI CASSA
PER L’ANNO 2005 (legge n. 18/2004) (migliaia di euro)
AMMINISTRAZIONI
Fondo iniziale di cassa
Presidenza della Regione
Agricoltura e foreste
Famiglia, politiche sociali ed autonomie locali
Bilancio e finanze
Industria
Lavori pubblici
Lavoro, previdenza sociale, formazione prof. ed emigrazione
Cooperazione, commercio, artigianato e pesca
Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione
Sanità
Territorio ed ambiente
Turismo, comunicazioni e trasporti
Totale generale
di cui:
Interventi regionali
Interventi, comunitari, statali e connessi cofinanziamenti
PREVISIONI DI CASSA 2005
ENTRATE
SPESE
80.000
233.867
888.963
13.466
736.970
0
925.060
15.471.904
4.142.879
880
193.600
100.044
427.440
956
767.950
930
222.950
9.410
499.732
112.212
6.429.271
18.500
281.710
97.806
623.450
16.139.975
16.139.975
11.138.384
5.001.591
11.138.384
5.001.591
BILANCIO DI PREVISIONE DI COMPETENZA PER IL
TRIENNIO 2006-08 (legge n. ../2006)
ENTRATE (migliaia di euro)
Entrate correnti
Entrate in conto capitale
(di cui rimborso crediti)
Totale entrate finali
2006
Avanzo finanziario pres unto
Totale generale entrate
SPESE (migliaia di euro)
Spes e correnti (al netto accantonamento avanzo)
2008
TOTALE
TRIENNIO
13.075.420
13.371.182
13.766.549
40.213.151
2.868.599
281.646
192.542
3.342.787
38.845
36.995
125.406
201.246
15.944.019
13.652.828
13.959.091
43.555.938
-
-
-
0
15.944.019
13.652.828
13.959.091
43.555.938
6.372.579
-
-
6.372.579
22.316.598
13.652.828
13.959.091
49.928.517
Entrate per accens ione di pres titi
Totale entrate finali e accens ione pres titi
2007
2006
2007
12.826.777
2008
12.290.259
TOTALE
TRIENNIO
12.675.971
37.793.007
Fondo accantonamento avanzo
1.872.579
Spes e in conto capitale
7.305.696
1.035.798
(di cui attività finanziarie)
142.200
126.000
126.000
394.200
22.005.052
13.326.057
13.663.671
48.994.780
311.546
326.771
295.420
933.737
22.316.598
13.652.828
13.959.091
49.928.517
22.316.598
13.652.828
13.959.091
49.928.517
Totale s pes e finali
Spes e per rimbors o di pres titi
Totale s pes e finali e rimbors o pres titi
Totale generale s pes e
Ris ultati differenziali
2006
1.872.579
987.700
2007
2008
9.329.194
TOTALE
TRIENNIO
Ris parmio pubblico
248.643
1.080.923
1.090.578
2.420.144
Saldo netto da impiegare o da finanziare (-)
311.546
326.771
295.420
933.737
Accreditamento o indebitamento netto (-)
414.901
415.776
296.014
1.126.691
0
0
0
0
Ricors o al mercato
BILANCIO DI PREVISIONE DI CASSA
PER L’ANNO 2006 (legge n. ../2006) (migliaia di euro)
AMMINISTRAZIONI
PREVISIONI DI CASSA 2006
ENTRATE
Fondo iniziale di cassa
SPESE
80.000
Presidenza della Regione
-
253.866
766.543
8.800
762.050
0
765.000
16.215.000
3.879.095
850
269.500
95.397
559.200
3.006
791.400
Cooperazione, commercio, artigianato e pesca
900
253.200
Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione
9.415
671.660
774
7.094.550
Territorio ed ambiente
18.500
271.170
Turismo, comunicazioni e trasporti
45.300
648.440
16.731.808
16.731.808
11.011.488
11.011.488
5.720.320
5.720.320
Agricoltura e foreste
Famiglia, politiche sociali ed autonomie locali
Bilancio e finanze
Industria
Lavori pubblici
Lavoro, previdenza sociale, formazione prof. ed emigrazione
Sanità
Totale generale
di cui:
Interventi regionali
Interventi, comunitari, statali e connessi cofinanziamenti
ELASTICITA’ NELLA GESTIONE DEL BILANCIO
LE VARIAZIONI DI BILANCIO
 variazioni di bilancio derivanti da leggi
 leggi di assestamento e variazione di bilancio
 variazioni di bilancio per nuove o maggiori spese con prelevamenti
dai fondi di riserva per spese obbligatorie e d’ordine, per reiscrizione
di somme perente, per spese impreviste
 variazioni di bilancio per nuove o maggiori spese connesse a nuove o
maggiori entrate
 variazioni di bilancio per spese inderogabili (allo scoperto)
 altre variazioni
Variazioni di bilancio derivanti da leggi
La copertura finanziaria
 Utilizzo somme accantonate nei fondi globali
 Riduzione precedenti autorizzazioni di spesa
 Nuove o maggiori entrate
I disegni di legge devono essere corredati da una scheda tecnica
che specifica per:
 Spese correnti: onere annuale fino alla completa attuazione delle
norme
 Spese in conto capitale: ammontare complessivo e onere annuale
per il triennio
 Copertura finanziaria: per tutte le spese: onere per l’anno in
corso e per ciascun anno del triennio che deve trovare riscontro
nel BP
Legge di assestamento
e leggi di variazione di bilancio
Legge di assestamento: presentazione all’ARS
entro il 15 luglio
 Si iscrive in bilancio la differenza fra l’avanzo (o
disavanzo) accertato con il rendiconto dell’esercizio
precedente e quello presunto iscritto nel bilancio di
previsione; si ridetermina altresì il fondo iniziale di cassa
(effettivo)
 Si possono effettuare altre variazioni al bilancio di
previsione
Durante l’anno si possono approvare più leggi di
variazione di bilancio
Provvedimenti amministrativi
di variazione di bilancio
Prelevamenti dal fondo di riserva per le spese obbligatorie e
d’ordine (parte corrente) (art. 7 L.468 - decreti RGR) (elenco 1)
Prelevamenti dal fondo di riserva per la reiscrizione di residui
perenti (conto capitale) (art. 8 L. 468 - decreti RGR)
Prelevamenti dal fondo di riserva per le spese impreviste (art. 9 L.
468 - decreti Pres. Reg.) (elenco 2)
Allo scoperto per: restituzione tributi indebitamente riscossi,
integrazione stipendi, incremento fondi per riassegnazione residui
perenti (art. 12, 1° c., L. 468 - decreti Pres. Reg. sentita GR) (elenco 3)
In corrispondenza con gli accertamenti dell’entrata (art. 12, 2° c., L. 468 e
art. 12 LF reg. 2006 - decreti RGR) (elenco 4)
Prelevamenti dai fondi di riserva di cassa per integrare le dotazioni di
cassa (art. 9 ter L. 468 - decreti Ass. bilancio e finanze)
Provvedimenti amministrativi
di variazione di bilancio (segue)
 Attuazione leggi regionali e provvedimenti Stato e UE, comprese
quelle relative al Fondo sanitario (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)
 Compensative fra capitoli concernenti emolumenti al personale (art.
12 LF 2006 - decreti RGR)
 Compensative fra entrate per mutui e prestiti obbligazionari e fra
spese per rimborso mutui e prestiti obbligazionari (art. 12 LF 2006 decreti RGR)
 Recupero somme anticipate per conto dello Stato e dell’UE (art. 12 LF
2006 - decreti RGR)
 Regolazione contabile di tributi di spettanza regionale riscossi con
modalità D. Leg. 241/1997 (entro 31 marzo anno successivo) (art. 12 LF 2006
- decreti RGR)
 In applicazione art. 39 L.R. 8/2000 (somme previste nel
Complemento di programmazione) (decreti Ass. bilancio e finanze)
Provvedimenti amministrativi
di variazione di bilancio (segue)
 Assegnazioni UE, Stato e altri enti e relativi cofinanziamenti (art. 8, c. 1,
l.r. 47/77 - decreti RGR)
 Riproduzione economie relative a spese con vincolo di specifica
destinazione (art. 55 l.r. 6/2001 - decreti RGR)
 Applicazione contratti collettivi regionali di lavoro (art. 12 LF 2006 decreti RGR)
 Integrazione stanziamenti di capitoli relativi a limiti poliennali di
impegno (art. 24,c. 2, l. r. 23/2002 - decreti RGR)
 Reiscrizione somme eliminate dal conto generale del patrimonio
(art. 5 LF 2006 - decreti RGR)
 Reintegro disponibilità a seguito dei mandati da regolare in conto
sospeso o per regolazioni contabili a seguito pignoramenti (art. 55 l.r. 6/2001
- decreti RGR)
 Iscrizione somme eliminate dai sottoconti di tesoreria mediante
prelevamento da appositi fondi di riserva (somme eliminate poiché non
utilizzate da oltre tre anni) (art. 21, c. 1 ter, lr 6/97 – decreti RGR)
Variazione di bilancio effettuabili
dall’Assessore competente
Variazioni compensative fra capitoli di spesa della
medesima UPB
(escluse le spese di natura obbligatoria, in annualità e quelle
direttamente regolate con legge)
Tali variazioni devono essere comunicate anche con
evidenze informatiche all’assessore bilancio e finanze
La gestione del bilancio - le entrate
Artt. 36, 37 e 38 Statuto
Correnti Tributarie:
- tributi erariali (irpef, iva, ecc.)
- tributi propri (conc. reg.li, ecc.)
Correnti Extra tributarie
- proprie (fitti, interessi, ecc.)
- trasferimenti correnti (da Stato, UE, Altri)
Conto capitale
- trasferimenti in c/capitale (da Stato, UE, Altri)
- altre (vendita beni immobili, rimb. crediti, ecc,)
Avanzo (fondi regionali, fondi extra reg.li)
Mutui e prestiti
FASI DELLE ENTRATE
ACCERTAMENTO:



appuramento credito
determinazione ammontare
individuazione debitore
SI EFFETTUA:
 mediante ruoli
 Dichiarazione
 Vigilanza
(Per le entrate erariali spettanti alla Regione si intendono accertate le somme versate
nelle apposite contabilità speciali o direttamente nella cassa regionale)
 RISCOSSIONE:


Diretta
tramite agenti
 VERSAMENTO:

cassa regionale (fattura di versamento - quietanza)
La gestione del bilancio - le spese
Correnti
 redditi di lavoro dipendente (personale)
 consumi intermedi (beni e servizi)
 trasferimenti correnti
 interessi passivi
 ammortamenti
 altre (fondi di riserva e globali)
C/capitale
 investimenti fissi lordi e acquisti di terreni
 contributi agli investimenti
 acquisizioni di attività finanziarie
 fondi di riserva e globali
Rimborso prestiti
 rimborso passività finanziarie (mutui e prestiti obbligazionari)
FASI DELLE SPESE
 IMPEGNO (obbligazione giuridicamente
perfezionata entro il termine dell’esercizio)
 LIQUIDAZIONE (determinazione
ammontare e individuazione creditore)
 ORDINAZIONE (emissione titolo di spesa)
 PAGAMENTO (estinzione titolo di spesa)
Impegni
 Perfetti o propri (obbligazioni giuridicamente
perfezionate)
 Prenotazioni di impegni (decadono a fine
esercizio se non sono trasformati in impegni,
salvo per le gare di appalto bandite)
Ordinazione delle spese
 Mandati diretti (individuali e collettivi)
 Ordini di accreditamento (ordinativi e buoni
di prelevamento)
 Ruoli di spesa fissa o variabile (ordinativi sui
ruoli)
Pagamento delle spese
Quietanza diretta
Accreditamento in c/c bancario o postale
Assegno circolare (o vaglia bancario)
Accreditamento in conti correnti di tesoreria
unica (per gli enti soggetti)
I funzionari delegati
(ordinatori secondari di spesa)

Gli O.A. possono essere emessi per:
1.
2.
3.
4.
5.
opere e altri interventi a carico della Regione
beni e servizi per funzionamento uffici
personale uffici periferici
restituzioni e rimborsi di tributi
erogazioni conseguenti ad attività espletata da uffici periferici



Trasporto O.A. (su richiesta spese correnti, di ufficio c/capitale)
Variazioni O.A. (mod. 28 CG)
Rendiconto O.A. (entro 60 gg da chiusura esercizio e ad esaurimento
mediante certificazione spese e dichiarazione di esistenza documentazione)

Sanzione pecuniaria
I residui attivi e passivi
Residui attivi:
somme accertate e non riscosse + somme
riscosse e non versate
Residui passivi:
perfetti: somme impegnate e non pagate
di stanziamento: somme conservate per un
anno (conto capitale per opere e lavori pubblici)
I residui perenti
 I residui passivi propri (perfetti) divengono
perenti, ove non pagati:
 entro un anno, se spese correnti
 entro due anni, se spese in conto capitale (*)
 I residui perenti possono essere reiscritti in
bilancio
(*) la norma che consentiva il mantenimento per 5 anni dei residui relativi ad
investimenti fissi lordi ed acquisti di terreni è stata abrogata dall’art. 62,
comma 2, della L.R. 15/2004
La tesoreria unica regionale
(art. 21 l.r. 6/97)
Soggetti: enti del settore pubblico regionale
Causa: controllo della liquidità
Un conto per ogni ente, suddiviso in sottoconti
Prelevamenti: mediante buoni corredati da
elenco degli ordinativi di pagamento dell’ente
Revoca somme: ove non utilizzate da almeno 3
anni dall’ultimo prelevamento
Il bilancio consuntivo
Aziende di produzione
(imprese)
 Stato patrimoniale
 Conto economico
 Nota integrativa
(art. 2423 e seguenti del
cod. civ.)
Aziende di erogazione
(enti non profit)
 Conto consuntivo del
bilancio
 Conto generale del
patrimonio
 Conto delle rendite e
delle spese
Il bilancio consuntivo della R. S.
(Rendiconto Generale Consuntivo)
Conto consuntivo del bilancio
Conto generale del patrimonio
(articoli 21, 22, 23 e 24 della L. 468/1978)
IL CONTO CONSUNTIVO DEL BILANCIO
LE ENTRATE









PREVISIONI DEFINITIVE
ACCERTAMENTI
RISCOSSIONI C/COMPETENZA
VERSAMENTI C/COMPETENZA
RESIDUI ATTIVI AL 1/1
RISCOSSIONI C/RESIDUI
VERSAMENTI C/RESIDUI
SOMME RIMASTE DA RISCUOTERE AL 31/12
SOMME RIMASTE DA VERSARE AL 31/12
IL CONTO CONSUNTIVO DEL BILANCIO
LE SPESE






PREVISIONI DEFINITIVE
IMPEGNI
PAGAMENTI C/COMPETENZA
RESIDUI PASSIVI AL 1/1
PAGAMENTI C/RESIDUI
SOMME RIMASTE DA PAGARE AL 31/12
SCHEMA DI DETERMINAZIONE
DELL’AVANZO O DISAVANZO DI GESTIONE







SALDO FINANZIARIO AL 1/1
+ ACCERTAMENTI DI ENTRATA
- IMPEGNI DI SPESA
+ AUMENTI NEI RESIDUI ATTIVI
- DIMINUZIONI NEI RESIDUI ATTIVI
+ DIMINUZIONI NEI RESIDUI PASSIVI
= SALDO FINANZIARIO AL 31/12
OPPURE




FONDO CASSA AL 31/12
+ RESIDUI ATTIVI E CREDITI TESORERIA AL 31/12
- RESIDUI PASSIVI E DEBITI TESORERIA AL 31/12
= SALDO FINANZIARIO AL 31/12
Situazione finanziaria 2004 (mil. di €)
Avanzo al 1/1/2004 (+)
Accertamenti dell’esercizio (+)
Impegni dell’esercizio (-)
Minori residui passivi (+)
Minori residui attivi (-)
Avanzo al 31/12/2004 (=)
Avanzo presunto iscritto nel bilancio 2005 (-)
Maggiore Avanzo da iscrivere con
assestamento 2005 (=) (*)
(*) Di cui 1.418,6 fondi vincolati
7.249,8
16.322,8
16.305,3
1.694,2
720,3
8.241,2
6.745,6
1.495,6
IL CONTO GENERALE
DEL PATRIMONIO
ATTIVITA’
1 ATTIVITA’ FINANZIARIE (residui attivi, crediti tesoreria,
cassa)
2 CREDITI E PARTECIPAZIONI
3 BENI PATRIMONIALI (immobili e mobili)
PASSIVITA’
4 PASSIVITA’ FINANZIARIE (residui passivi, debiti tesoreria)
5 PASSIVITA’ PATRIMONIALI (debito pubblico, residui perenti)
ATTIVITA’ >PASSIVITA’ = NETTO PATRIMONIALE
ATTIVITA’<PASSIVITA’ = DEFICIT PATRIMONIALE
Situazione patrimoniale 2004 (mil. di €)
Attività
finanziarie
Crediti e
partecipazioni
Beni
patrimoniali
Totale Attività
16.313,6 Passività
finanziarie
2.733,0 Passività
patrimoniali
564,0 Totale Passività
19.610,6 Patrimonio
netto
8.072,4
6.831,3
14.903,7
4.706,9
Dettaglio passività 2004 (mil. di €)
Residui passivi
Debiti di tesoreria
Totale passività finanziarie
Debito pubblico (debito residuo mutui e prestiti)
Residui perenti e debiti vari
Totale passività patrimoniali
Totale passività
5.719,4
2.353,0
8.072,4
3.140.0
3.691,3
6.831,3
14.903,7
IL CONTO ECONOMICO
(conto delle rendite e delle spese)
 PROVENTI
 COSTI
 PROVENTI > COSTI = AVANZO ECONOMICO
 PROVENTI < COSTI = DISAVANZO ECONOMICO
 RISULTATO ECONOMICO = INCREMENTO O
DECREMENTO SUBITO DAL PATRIMONIO
Allegati al Conto Generale del Patrimonio
 Conto del Dare e dell’Avere del tesoriere con allegati:
 Movimento generale di cassa
 Situazione del tesoro
 Situazione dei debiti e crediti di tesoreria
 Elenchi relativi a:






Crediti
Partecipazioni
Immobili
Mobili
Debito patrimoniale
Residui passivi perenti
 Nota preliminare: raffronto risultati dell’esercizio con quelli
dell’esercizio precedente
Formazione del rendiconto
 Predisposto dal Dipartimento bilancio e
tesoro in base ai risultati della gestione
scaturenti dal S.I. (preliminarmente viene
emanata la circolare sulla chiusura della contabilità)
 Trasmesso alla Corte dei Conti entro il 31
maggio
 Parificato dalla Corte dei Conti, a sezioni
riunite, entro il mese di giugno
 Approvato dall’ARS con legge (formale)
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Nozioni di Contabilità della Regione siciliana.