squame, dalle zonature, dalle fibrille, dal velo, (anello, volva,
cortina, verruche) dal reticolo, dalle areole…
SE HAI QUALCHE DUBBIO, UTILIZZA IL
SERVIZIO DI CONSULENZA MICOLOGICA
GRATUITA
Presso
ISPETTORATO MICOLOGICO
Sede: Via dei Cappuccini n.79 - 50053 Empoli (FI)
tel. 0571 704865 - 704856
L’attenta osservazione della parte inferiore del cappello del
fungo è di fondamentale importanza nel riconoscimento.
Come si riproducono i funghi?
Micologi: Guido Barni, Giacomo Boldrini, Daniela Carli, Massimo
Calugi, Michele De Mola, Laura Manetti, Massimiliano Monti, Luca
Belcari.
Gli elementi raffigurati sotto il cappello contengono le spore,
paragonabili a microscopici “semi”.
A maturità del fungo, le spore vengono espulse (possono
essere fino a 2-3 milioni per carpoforo) disperdendosi
nell’ambiente per azione del vento, dell’acqua o degli animali; se
trovano un luogo adatto possono germogliare come un qualsiasi
altro seme oppure restare inerti aspettando condizioni migliori.
Per le consulenze micologiche gratuite
da Settembre a Dicembre:
CENTRO DI CONTROLLO
ZONA EMPOLESE VALDELSA
EMPOLI:
Via dei Cappuccini n. 79
Tel. 0571 704865 – 704856
Lunedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
14,00 - 16,00
14,00 - 16,00
14,00 - 16,00
14,00 - 16,00
CENTRO DI CONTROLLO
ZONA VALDARNO INFERIORE
Castelfranco di Sotto:
Viale 2 Giugno n. 37
Tel. 0571 704753-704727
Cosa osservare prima di raccogliere un fungo?
La prima cosa da osservare non è il fungo in se stesso, ma
l’ambiente dove ci troviamo: “l’habitat”. Il luogo, il terreno, le piante
presenti, ci guidano nella determinazione dei funghi. Alcuni funghi
crescono solo sotto un tipo di piante.
Successivamente occorre imparare a conoscere i particolari
del fungo che, uniti alle notizie relative al loro habitat, consentono
di assegnargli un nome.
I caratteri di più immediato riscontro si dividono in due tipi:
Caratteri organolettici: costituiti dall’odore e dal sapore
(ATTENZIONE!).
Caratteri
morfologici:
sono
quelli
che
colpiscono
immediatamente l’occhio, costituiti dalla forma, dal colore, dalle
decorazioni, dalle lamelle, dai pori, dal gambo dal cappello, dalle
Martedì
14,30 - 16,00
Negli altri giorni e nei periodi successivi il servizio è
disponibile su appuntamento telefonico con gli ispettori
micologi.
Progetto: Ispettorato Micologico Azienda USL 11 EMPOLI
Realizzazione: Michele De Mola e Massimo Calugi
Disegni: Mario Sodini da “Funghi e Ambienti della Lucchesia” di R. Narducci e P. Petrucci,
Felici Editore
In collaborazione con Ufficio Comunicazione e Marketing Azienda USL 11 EMPOLI
Certificata ISO 9001:2008
n° IT 232777
2012
I FUNGHI…
CHE PASSIONE!!
RACCOGLIERE E CONSUMARE
I FUNGHI IN SICUREZZA
È FONDAMENTALE
PER LA TUA INCOLUMITÀ
NON RINUNCIARE AD UN
SERVIZIO DI CONSULENZA
GRATUITO
Vademecum del
Raccoglitore di Funghi
Presentazione
Questo opuscolo si rivolge a tutti coloro che, senza una
particolare preparazione, si dedicano alla raccolta dei funghi,
pratica rilassante e stimolante associata alle passeggiate nei
boschi o nei campi e occasione per stare in contatto con la natura.
Questa piacevole attività richiede l’osservanza di alcune
regole fondamentali per la sicurezza. Praticarla in modo
superficiale, e senza un’esatta conoscenza delle caratteristiche
dei funghi ricercati e raccolti, può essere causa di intossicazioni
che a volte possono essere fatali.
La regola per evitare spiacevoli inconvenienti rimane, dunque,
la stessa: raccogliere e consumare solo i funghi che si
conoscono perfettamente, ricordandosi che è facile sbagliare
perché molti funghi sono simili tra loro e nel dubbio, prima di
mangiarli, diventa indispensabile rivolgersi presso gli
ispettorati micologici della propria Azienda USL o presso
gruppi o associazioni micologiche, per il loro riconoscimento.
Permessi di raccolta
La raccolta dei funghi in Toscana è consentita previa
autorizzazione.
Le autorizzazioni sono di due tipi:
Personale: è a pagamento. È rilasciata dal comune ai
residenti e può avere durata variabile da sei mesi a tre anni. È
valida per la raccolta in tutto il territorio regionale.
Turistica: è a pagamento. È rilasciata dal comune (o da altri
soggetti individuati dal comune) in cui viene effettuata la raccolta,
con validità di uno o sette giorni (anche non consecutivi a scelta
del titolare) ed è valida anche nei comuni confinanti.
Sono esonerati:
ƒ
I proprietari che raccolgono i funghi nella loro proprietà
ƒ
La raccolta nel comune di residenza
ƒ
La raccolta, da parte di non residenti, nel comune dove sono
posseduti terreni boscati con superficie superiore a cinque
ettari, purché sia consentito l’accesso ad altri raccoglitori.
Usa un coltellino ed eventualmente uno spazzolino, per la
pulizia sommaria dei funghi in loco (asportazione delle parti di
terriccio, foglie ecc. che restano attaccate al fungo al momento
della raccolta).
Deposita i funghi raccolti in contenitori rigidi o a rete, areati ed
idonei a garantire la diffusione delle spore. Non usare sacchetti o
buste di plastica.
Non raccogliere esemplari troppo giovani perché a volte è
facile confonderli con funghi tossici o non commestibili o vecchi,
perché se i funghi sono troppo maturi o già deteriorati perdono le
loro caratteristiche di commestibilità.
Raccogli solo funghi freschi, interi, non tagliandoli alla base,
ma effettuando una delicata rotazione del gambo. Ciò consente
una più facile determinazione per alcune specie.
Se raccogli funghi non conosciuti, per curiosità o per studio, è
opportuno avvolgerli in una carta stagnola e tenerli separati dagli
altri per evitare che alcuni frammenti vengano ingeriti
accidentalmente.
Non fidarti di sedicenti esperti, ma rivolgiti per il controllo
all’Ispettorato Micologico della tua ASL o agli esperti dei gruppi
micologici.
La raccolta può essere effettuata nei boschi, nei terreni non
coltivati in cui sia consentito l’accesso e non sia in alcun modo
riservata la raccolta dei funghi, da un’ora prima del sorgere del
sole ad un’ora dopo il tramonto.
Divieti
1.
2.
3.
4.
Nelle aree protette, nei parchi, riserve naturali e aree naturali
protette di interesse locale, la raccolta è ulteriormente soggetta
alla regolamentazione dei rispettivi organi di gestione.
Quantità
La raccolta è limitata a tre chilogrammi giornalieri a
persona. Se viene raccolto un unico esemplare, o un cespo di
funghi concresciuti, tale limite può essere superato.
Prepararsi per andare a raccogliere funghi
Indossa indumenti adatti al luogo dell’escursione, in
particolare calzature robuste quali scarponcini o stivali, che
coprano gli arti inferiori, per difendersi da serpi e insetti. Prevedi i
bruschi cambiamenti del tempo portando un impermeabile da
usare in caso di pioggia.
Utilizza un bastone: eviterà gli incontri ravvicinati con animali
pericolosi.
5.
6.
È vietata la raccolta e commercializzazione dei funghi delle
specie del gruppo Boletus (porcini) con cappello di diametro
inferiore a 4 cm e di 2 cm per l’Hygrophorus marzuolus
(dormiente) e Calocybe gambosa (prugnolo); salvo il caso di
esemplari concresciuti, di cui almeno uno deve superare le
dimensioni minime.
È vietata la raccolta e commercializzazione dell’Amanita
caesarea (ovolo) allo stato di ovolo chiuso, cioè con le
lamelle non visibili.
È vietata la distruzione o il danneggiamento dei funghi di
qualsiasi specie.
È vietata la raccolta nelle aree in cui sono presenti apposite
tabelle di divieto, nei giardini, nei terreni adiacenti alle
abitazioni, nelle aree a verde pubblico per una distanza di
venti metri dalle strade pubbliche, con eccezione delle strade
vicinali, nelle discariche anche dismesse e nelle aree
industriali.
È vietata l’asportazione della lettiera e dello strato umifero
del terreno (terriccio).
È vietato l’uso di rastrelli, uncini ed altri mezzi che possono
danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino o
l’apparato radicale della vegetazione.
Cosa sono i funghi?
I “funghi” che noi vediamo possono essere paragonati ai
frutti di una pianta, che generalmente non vediamo, chiamata
“micelio”, che vegeta sotto terra o all’interno del legno di un
albero.
Il ”micelio” è costituito da un fitto intreccio di numerosi
filamenti sottilissimi detti “ ife”, che possono occupare grandi aree
e percorrere decine di metri.
In particolari periodi dovuti alla stagione, al clima, al grado di
umidità del terreno, all’esposizione, il micelio, forma i suoi corpi
fruttiferi dando luogo ai funghi, così come noi li conosciamo.
Perché i funghi sono importanti in natura?
In natura, il ruolo principale dei “funghi” e quello di decomporre
e riciclare i materiali organici (foglie, rametti, insetti morti,
escrementi di animali, detriti..) trasformandole nuovamente in sali
minerali, acqua, anidride carbonica pronte per essere di nuovo
riutilizzate dalle piante e dagli altri esseri viventi.
In altri casi questo fitto intreccio di filamenti del micelio fungino
avvolge le radici delle piante, vivendo in comunione con queste,
scambiandosi le sostanze necessarie per poter vivere e crescere.
Pertanto, senza funghi, il bosco sarebbe soffocato dai residui
e di conseguenza morirebbe.
Com’è costituito un fungo?
Le forme dei funghi sono varie, ma la più classica è quella
costituita da un cappello ed un gambo. Il tutto viene chiamato
“carpoforo”.
La parte inferiore del cappello può essere formata da elementi
diversi come le lamelle, i tubuli, gli aculei, dove sono posizionati gli
organi per la loro riproduzione.
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Vademecum Funghi 2012