Soggetti, risorse e strumenti di progettazione
per l’integrazione degli alunni H
Risorse Istituzionali professionali e umane
Dirigente Scolastico – Docenti - Figure di Sistema - ATA
Organi Collegiali Interni – Staff – Gruppi di Lavoro
Dipartimenti
Esponenti
EE.LL
Azienda Sanitaria
Ufficio Scolastico Provinciale
Ufficio Scolastico Regionale
Esponenti Associazionismo- privato sociale
Università
Soggetti per l’integrazione
Soggetti istituzionali di natura individuale
Soggetti istituzionali di natura collegiale
Soggetti istituzionali dipendenti da altre istituzioni
che subentrano nella scuola ed interagiscono con essa
Soggetti istituzionali di natura individuale
Dirigente scolastico
Docente incaricato di F.S.
Insegnante specializzato
Collaboratore scolastico
Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi
Assistente amministrativo
Soggetti istituzionali di natura collegiale
Èquipe socio-psico-pedagogica
Èquipe pedagogica
Collegio dei docenti
Consiglio di Circolo o di Istituto
Il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) L.104/92 art.15
Dipartimento Didattica differenziata
Soggetti istituzionali dipendenti da altre istituzioni
che subentrano nella scuola ed interagiscono con essa
Operatori dell’Azienda Sanitaria
Èquipe socio-psico-pedagogica
e riabilitativa
Operatori dell’Ente Comunale
Risorse strutturali
si riferiscono prevalentemente
a quelle edilizie
Risorse finanziarie
Utili per:
• fronteggiare spese implicate da
imprescindibili impegni da assumere
sul versante dell’acquisto di appositi
sussidi e tecnologie educative
•remunerare interventi di supporto e
di assistenza ancora non pienamente
garantiti dagli Enti Locali
Gli Strumenti per la Programmazione
Strumenti elaborati dal Collegio dei Docenti
Strumenti elaborati da Organismi specifici
Strumenti elaborati da singoli docenti
Gli Strumenti per la Programmazione
Strumenti elaborati dal Collegio dei Docenti
Carta dei servizi
Piano dell’Offerta Formativa
Programmazione Educativa annuale
Programmazione Didattica annuale
Piano delle attività scolastiche e integrative
(L. n. 517/77 art. 2)
Gli Strumenti per la Programmazione
Strumenti elaborati da Organismi specifici
Diagnosi Funzionale – Profilo Dinamico Funzionale Piano Educativo Personalizzato
Strumenti elaborati da Docenti
Singolarmente e/o in gruppo
Scheda di raccordo operativo
Materiali didattici
Prove differenziate
Griglie di rilevazione
Portfolio delle competenze individuali
(D. Lgs. n. 59/2004 – All. A)
Modello di riferimento
Piano delle attività integrative per il
trattamento degli alunni H
Obiettivi:
Garantire l’intervento tempestivo dei servizi terapeutici e
riabilitativi
•Assicurare alla famiglia un’informazione di carattere
sanitario e sociale
•Garantire un adeguato sostegno psicologico e
psicopedagogico
•Provvedere all’organizzazione educativa e didattica
Fasi del Piano delle attività integrative incluso
nel POF
Premessa
Rilevazione della situazione di partenza
Criteri di intervento
Organizzazione dell’attività
Metodologia
Valutazione
Griglia per l’impostazione di un percorso individualizzato
Ricognizione della situazione di partenza
Rilevazione e analisi delle difficoltà
a livello di area socio-affettiva
•Autostima
•Rapporto con gli altri
•Rapporto socio-familiare
a livello di autonomia personale e sociale
a livello disciplinare
Obiettivi e interventi per:
•l’area socio-affettiva
•l’area dell’autonomia
•le carenze disciplinari
Verifica e valutazione in itinere relative
agli aspetti individuati
Verifica e valutazione finale
Compiti specifici ai diversi soggetti istituzionali
(ASL, Ente Locale, Scuola)
Strumenti indispensabili per l’integrazione scolastica
(Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale,
Piano Educativo Personalizzato) poi illustrati analiticamente
nell’atto di indirizzo contenuto nel DPR del 24.2.94
Definizione di persona handicappata
(art. 3 c.1)
PERSONA HANDICAPPATA
CHI PRESENTA
Stabilizzata
MINORAZIONE
FISICA
PSICHICA
CAUSA DI DIFFICOLTA’
progressiva
SENSORIALE
di apprendimento, di relazione,
di integrazione lavorativa
TALE DA DETERMINARE svantaggio sociale ed emarginazione
Individuazione dell’alunno come persona handicappata
CHI INDIVIDUA
(Art. 2 DPR
24.2.94)
CHI ACCERTA
L’HANDICAP
(art.4, L. 104/92)
Il capo d’istituto o lo
psicologo dell’età evolutiva
segnala ai servizi di base che
riferiscono alla Direzione
sanitaria e amministrativa
dell’ASL
Lo specialista provvede
all’individuazione
Le unità sanitarie locali mediante le commissioni
multifunzionali che accertano le minorazioni, le
difficoltà, la necessità dell’intervento assistenziale
Inserimento e integrazione sociale
(art. 8, L. 104/92)
L’INSERIMENTO E
L’INTEGRAZIOE
SOCIALE SI
RELAIZZANO
MEDIANTE
Socio-psico-pedagogici
INTERVENTI
Assistenza sociale e sanitaria
Aiuto domestico
SERVIZI
Di aiuto all’handicappato (limitato
nell’autonomia personale)
PROVVEDIMENTI
PER IL DIRITTO
All’informazione
Allo studio
Diritto all’educazione e all’istruzione
(art. 12, L. 104/92)
ALLA PERSONA
HANDICAPPATA SONO
GARANTITI
L’INSERIMENTO NEGLI
ASILI NIDO
IL DIRITTO ALL’EDUCAZIONE
E ALL’ISTRUZIONE
Nelle sezioni di scuola materna, nelle classi
comuni delle scuole di ogni ordine e grado, nelle
istituzioni universitarie, in classi ordinarie quali
sezioni staccate della scuola statale per i minori
ricoverati
STRUMENTI
D.F. - P.D.F. - P.E.P
Che cos’è
È la descrizione analitica
della compromissione
funzionale dello stato
psico-fisico dell’alunno in
situazione di H
Chi la fa
L’unità multidisciplinare
composta da:
Medico specialista
Spe.sta in neuropsichiatria
terapista della riabilitazione
Operatori sociali dell’ASL
Che cos’è
È un documento che
descrive in modo
analitico i possibili livelli
di risposta dell’alunno
riferiti alle relazioni in
atto e a quelle
programmabili
Chi lo fa
L’unità multidisciplinare
composta da:
Medico specialista
Spe.sta in neuropsichiatria
terapista della riabilitazione
Operatori sociali dell’ASL
I docenti curricolari e di
sostegno in collaborazione
con la famiglia
Cosa contiene
La descrizione funzionale
dell’alunno in relazione
alle difficoltà che
dimostra di incontrare
L’analisi dello sviluppo
potenziale dell’a. a breve
e medio termine
A cosa serve
Indica in via prioritaria il
prevedibile livello di sviluppo
che l’a. dimostra di
possedere nei tempi brevi (6
mesi) e nei tempi medi (2
anni)
Dove è redatto
Su un modello la cui
forma può essere
liberamente scelta dagli
operatori scolastici e
socio-sanitari
Quando è redatto
È impostato all’inizio della
scolarizzazione; alla fine
della 2^ elem., della 2^
media viene tracciato un
bilancio diagnostico e
prognostico.
È aggiornato a conclusione
della scuola mat. Elem.
Media
Che cos’è
È il documento nel quale
vengono descritti gli
interventi integrati ed
equilibrati tra loro,
predisposti per l’a., in un
determinato periodo di
tempo, ai fini della
realizzazione del diritto
all’educaz. e all’istruz.
Chi lo fa
È redatto congiuntamente
dagli operatori socio-sanitari
e dal personale docente, in
collaborazione con la
famiglia
Cosa contiene
Tiene presenti i progetti
didattico-educativi,
riabilitativi e di
socializzazione
individualizzati, nonché
le forme di integrazione
tra attività scolastiche ed
extrascolastiche
A cosa serve
Mira all’integrazione di tutti
gli interventi finalizzati alla
piena realizzazione del
diritto all’educazione e
all’istruzione dell’alunno
disabile
Verifica degli interventi
(art. 6, DPR 24.2.94)
PERCHE’
COSA
QUANDO
DOVE
Per correlare ogni intervento alle effettive
potenzialità che l’alunno dimostra di possedere
nei vari livelli di apprendimento e di prestazioni
educativo-riabilitative
Gli effetti dei diversi interventi disposti e
l’influenza esercitata dall’ambiente scolastico
Se possibile con frequenza trimestrale
Gli esiti delle verifiche devono confluire nel PEP
Integrazione scolastica
(Art. 13, L.n104/92)
Nelle sezioni comuni delle scuole di ogni ordine
e grado
La programmazione coordinata dei servizi
scolastici con quelli culturali, ricreativi, sportivi
e con altre attività gestite da enti e privati con la
stipula di ACCORDI di programma
La dotazione alle scuole e alle Università di
attrezzature tecniche e di sussidi didattici
Modalità di attuazione dell’integrazione
(Art. 14, L.n104/92)
Alla formazione e all’aggiornamento del
personale docente
All’attivazione di forme sistematiche di
orientamento
IL MIUR
PROVVEDE
All’organizzazione dell’attività educativa e
didattica con il criterio della flessibilità
nell’articolazione delle sezioni e classi anche
aperte, in relazione alla programmazione
scolastica individualizzata
A garantire la continuità educativa fra i diversi
gradi di scuola con forme obbligatorie di
consultazione tra i docenti
Gruppi di lavoro per l’integrazione scolastica presso il CSA
(art. 15, c. 1, L. 104/92 )
COMPOSIZIONE
FUNZIONI
Ispettore tecnico, esperto scolastico, due esperti
designati dagli EE.LL., due esperti dell’ASL, tre
esperti designati dalle associazioni per H
Di consulenza e di proposta al responsabile del
CSA, di consulenza alle singole scuole, di
collaborazione con gli Enti e le ASL per la
conclusione e la verifica degli accordi di
programma per l’impostazione dei PEP, per
qualsiasi altra attività inerente all’integrazione
degli alunni in difficoltà di apprendimento.
Predispone una relazione annuale da inviare al
MIUR e al Presidente della Giunta Regionale
DURATA
Tre anni
Gruppi di lavoro per l’integrazione scolastica presso ogni istituz.
Gruppo di Lavoro Operativo
(art. 15, c. 2, L. 104/92 )
COMPOSIZIONE
Insegnanti, Operatori dei servizi,
Familiari e studenti
Collaborazione alle iniziative educative
FUNZIONI
DURATA
Integrazioni alle attività predisposte nel PEP
Anno scolastico
Scarica

Soggetti, risorse e strumenti per l`integrazione