Salute e benessere
Tumori
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Seno: a ogni età il controllo giusto
er festeggiare le mamPla loro
me, in occasione delFesta, ma anche
trent’anni di progressi
nelle cure contro i tumori
femminili: ancora una volta l’azalea di Airc, l’Associazione italiana per la
ricerca contro il cancro,
vi aspetta nelle piazze domenica 11 maggio. Perché
il successo della ricerca ha
cambiato radicalmente la
salute delle donne. Nonostante, infatti, l’aumento di
incidenza di alcune forme
di cancro, legato a stili di
vita sbagliati e all’allungamento dell’età media, oggi possiamo registrare un
tasso di curabilità molto
elevato: basti pensare che
la sopravvivenza a 5 anni
nelle donne colpite da tumore al seno arriva all’85
per cento e al 68 per cento per il tumore della cervice uterina. Ma la strada da
percorrere è ancora lunga
e, come l’Airc non si stanca
di ripetere, passa anche, e
soprattutto, per la prevenzione. È, quindi, importante che tutte le donne siano
consapevoli della necessità
di aderire agli screening raccomandati. Primo fra tutto
quello per il tumore del seno. Colpisce una donna su
otto, ma in molti casi si può
prevenire o diagnosticare in
fase molto precoce. La prevenzione del tumore del seno deve iniziare a partire dai
20 anni con l’autopalpazione per proseguire poi con
controlli annuali eseguiti dal
ginecologo o da uno specialista senologo, affiancati alla
mammografia o, in caso di
necessità, all’ecografia. Dagli specialisti dell’Airc ecco
il calendario da seguire.
20-40 anni In questa fascia di età la mammografia
non è raccomandata perché
la struttura troppo densa
del tessuto mammario rende poco chiari i risultati. È
bene, però, effettuare l’autopalpazione e una visita annuale del seno da parte del
ginecologo o di un medico
esperto. Solo in situazioni
particolari, per esempio in
caso di familiarità o di scoperta di noduli attraverso
l’autopalpazione, va approfondita l’analisi con un’ecografia o un agoaspirato.
40-50 anni Le donne con
presenza di casi di tumo-
re del seno in famiglia dovrebbero cominciare a sottoporsi alla mammografia
con una cadenza biennale,
associata all’ecografia se la
struttura del seno è ancora troppo densa. È possibile,
però, che il medico suggerisca esami più approfonditi
sulla base di una valutazione
individuale.
50-70 anni Dopo i 50 anni il rischio di sviluppare un
tumore del seno raggiunge
il suo massimo. Gli esperti
consigliano una mammografia ogni due anni almeno fino
ai 74 anni, perché la vita media si è allungata e oggi si possono ottenere buoni successi
anche in pazienti anziane.
Tutte in piazza
per l’Azalea Airc
Per conoscere le piazze dove acquistare le piante
di azalea (nella foto, Benedetta Parodi, testimonial
della campagna) si può consultare il sito airc. it o
telefonare al numero 840001001. Insieme alla pianta
verrà consegnato anche un opuscolo con i consigli
degli esperti su prevenzione e diagnosi precoce.
risponde il gastroenterologo
Quando la stipsi è ostinata
Mia nipote di 38 anni, sposata e mamma
di due bambini, soffre di stipsi cronica da sempre,
ma da qualche tempo la situazione è peggiorata,
visto che si scarica solo ogni 15/20 giorni.
Naturalmente soffre terribilmente, è molto
ingrassata ed è sempre nervosa. Negli ultimi anni
ha consultato vari medici, ma senza alcun risultato.
Ha provato tante diete consigliate da dietologi,
ma anche seguendo tutti i loro consigli
non è mai riuscita a risolvere la situazione.
Lei cosa suggerisce? La prego di darmi un consiglio.
Mariagrazia C.
resumo che sua nipote abbia già messo in atto tutti quegli
Pl’aggiunta
accorgimenti idonei a risolvere situazioni di stipsi, come
di fibre alla dieta, l’uso di lassativi non irritanti che
richiamano acqua nell’intestino, il classico cucchiaio di olio
di paraffina da prendere la sera se le feci sono troppo dure,
ecc. Recentemente è stato messo in commercio anche in
Italia un nuovo farmaco, a base di un principio attivo, il prucalopride. I dati sono molto favorevoli al suo utilizzo nei casi di stipsi ostinata, soprattutto nelle donne. Anche nei miei
pazienti ha dato buoni risultati. Non è, però, un farmaco da
autoprescrizione, quindi ne deve parlare con il suo medico.
Prof. Alberto Tittobello,
Professore di Gastroenterologia e di Endoscopia
presso l’Università degli Studi di Milano
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88 Intimità
Ha collaborato Giuliana Vitali
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