Dirigenti Scolastici
NOTIZIARIO NAZIONALE
054 - 2015 – 22 Dicembre 2015
REDAZIONE: RaCi - R. Ciuffreda - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
DIRIGENTI SCOLASTICI
01. Dirigenti scolastici: Campania, la FLC CGIL non firma il
Contratto Integrativo Regionale
02. Dirigenti scolastici che vanno in galera per
responsabilità edilizia: ALCUNI DEPUTATI PD chiedono di
modificare le norme
ORDINAMENTI - RIFORME
03.
Elaborazione
del
Piano
Triennale
Formativa: arriva la nota del MIUR
dell'Offerta
04. Piano Triennale dell’Offerta Formativa – USR ER
Proposta materiali
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
05. Economie MOF e Tavolo Tecnico: rinviato il previsto
incontro al 29 dicembre
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
06. Il ministro incontra i sindacati sulle criticità della Legge
107
07. Il MIUR annulla il confronto sull’anno di prova
08. Lo scandalo dei supplenti che non vengono pagati:
l’incapacità di un Governo
09. La Buona scuola è…non pagare i supplenti. Tanti precari
rimarranno senza stipendio a Natale
10. MIUR e MEF: alcuni supplenti avranno gli stipendi a
dicembre altri a gennaio
11. Riunione dell'Osservatorio Nazionale sulla condizione
delle persone con disabilità con il Ministro Poletti - 17
dicembre 2015
PENSIONI
12. Pensioni scuola: le domande entro il 22 gennaio 2016
13. Pensionamento del personale
salvaguardia: precisazione dell’INPS
della
scuola
in
ISCRIZIONI – ESAMI
14. Iscrizioni anno scolastico 2016/2017: scadenza 22
febbraio 2016
NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
15. Pubblicazione nota MIUR prot. 19323 – Infortunio del
dipendente, azione di rivalsa
16. Documenti informatici: on line le linee guida per la
conservazione
MATERIALI ER GLI ISCRITTI



REPERTORIO LEGGE 107 DALLA A ALLA Z
2015 09 27 esempio di atto di indirizzo

POSSIBILI CONTENUTI DEL POF TRIENNALE

UN POSSIBILE PERCORSO PER L’ APPROVAZIONE DEL POF TRIENNALE

LA DIRETTIVA AL DSGA DOPO LA RIFORMA. UN MODELLO
ALLEGATI AL NOTIZIARIO

nota 2805 dell 11 dicembre 2015 orientamento piano triennale offerta formativa

PROT nota PTOF USR ER

Allegato 1 MODELLO DI DELIBERA CONSIGLIO DI ISTITUTO USR ER

Allegato 2 MODELLO DI POF TRIENNALE USR ER

scheda sintetica su mobilita scuola 2016 17 contrapposizione miur sindacati

nota 19689 del 18 dicembre 2015 procedure di liquidazione personale supplente

Bozza_documento_report_gdl_OND_dicembre_2015

decreto ministeriale 939 del 18 dicembre 2015 cessazioni personale scolastico 2016

nota 40816 del 21 dicembre 2015 cessazioni dal servizio personale scolastico 2016

circolare ministeriale 22 del 21 dicembre 2015 iscrizioni anno scolastico 2016 2017

nota 4877 del 18 dicembre 2015 aggiornamento scuola in chiaro

All1 – MIUR prot.19323 15.12.2015 - Infortunio del dipendente, azione di rivalsa

All2 Modello richiesta risarcimento danni - Infortunio dipendente, azione di rivalsa

Linee Guida conservazione documenti informatici
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DIRIGENTI SCOLASTICI
01. Dirigenti scolastici: Campania, la FLC CGIL non firma il Contratto
Integrativo Regionale
L’amministrazione respinge le nostre
proposte relative al contratto per
l’attribuzione
della
retribuzione
di
posizione e di risultato per gli aa.ss.
2012/2013, 2013/2014, 2014/2015.
L’11 dicembre 2015, le Organizzazioni Sindacali rappresentative dell’Area V sono state convocate
dal Direttore generale dell’USR della Campania per la stipula dei contratti collettivi integrativi
regionali della dirigenza scolastica. La definizione delle risorse utili e le relative certificazioni
contabili sui compensi accessori da parte dell’Amministrazione sono state incredibilmente lente
e tardive, nonostante i continui solleciti della FLC CGIL.
Nell’interesse dei lavoratori, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, la FLC CGIL ha assunto
una posizione migliorativa contro la proposta dell’Amministrazione, che aggiungeva le economie
nella quota della retribuzione di risultato, con sensibili riflessi negativi sulla posizione
previdenziale dei lavoratori interessati, un improprio aumento del salario accessorio una tantum
annuale ed un corrispondente abbassamento di quello mensile di posizione.
Purtroppo, l’Amministrazione non ha inteso negoziare la proposta chiedendo, in pratica, la
ratifica da parte delle Organizzazioni Sindacali di una proposta non condivisibile.
A nulla sono valse le argomentazioni in favore di una rimodulazione delle somme qualificate
come economie: si sarebbero dovute attribuire ai dirigenti negli anni di competenza e non dopo
tre anni, in assenza di verifiche intermedie.
L’ammontare complessivo delle economie – così come le ha definite l’Amministrazione
- è rilevante e la FLC CGIL ne chiede la ripartizione sul salario mensile di posizione,
che è una parte stabile della retribuzione accessoria, che concorre a definire il monte
salariale per la quantificazione del TFR e dei ratei pensionistici.
L’Amministrazione è stata irremovibile, ritenendo di dover attribuire una sorta di “mancia”
elargita una tantum sul salario di risultato ai dirigenti scolastici della Campania, che si vedono
negato il loro diritto all’adeguamento dello stipendio MENSILE, dopo il blocco del rinnovo del
CCNL, il blocco del FUN, i gravi ritardi e l’atto unilaterale di decurtazione stipendiale ai dirigenti
scolastici campani, nonostante gli stessi abbiano garantito il regolare funzionamento delle scuole
della regione, in mancanza di dirigenti titolari per i noti fatti relativi al concorso ordinario.
La FLC CGIL ha proposto ulteriori mediazioni per conservare l’unità sindacale e sottoscrivere i
CIR, chiedendo di trattare le economie anno per anno: una richiesta assolutamente legittima,
che avrebbe modificato le attribuzioni alle due componenti dello stipendio, quella di posizione
mensile e quella di risultato una tantum annuale. Tale rivendicazione, però, è stata condotta
solitariamente al tavolo, nonostante la posizione unitaria condivisa in ben tre riunioni
intersindacali.
Pur volendo rispondere alle attese dei dirigenti scolastici ad un “risarcimento” stipendiale atteso
da anni, benché assolutamente inadeguato, la FLC CGIL non può avallare la scelta operata da
Amministrazione e OO.SS. firmatarie dei CIR. E non è una questione di principio, ma un
fatto rilevante che incide sia sulle singole posizioni previdenziali e di TFR, sia sugli
spazi di negoziazione futura, vieppiù compressi, con tutto quello che comporta in termini di
tutela dei diritti, anche per quanto attiene alla valutazione dei dirigenti scolastici che
l’Amministrazione sta già predisponendo.
Per la FLC CGIL della Campania questo è inaccettabile.
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02. Dirigenti scolastici che vanno in galera per responsabilità edilizia:
ALCUNI DEPUTATI PD chiedono di modificare le norme
I deputati Pd Gianna Malisani e Umberto
D’Ottavio chiedono modifiche alle
norme
sulla
responsabilità
della
sicurezza degli edifici scolastici.
La norma da modificare è il decreto legislativo 81/2008 che attribuisce ai dirigenti scolastici, in
quanto datori di lavoro, la responsabilità diretta nella gestione della sicurezza delle scuole.
Secondo i due deputati è opportuno porre mano a una revisione delle norme sulla responsabilità
della sicurezza degli edifici scolastici.
Il Governo ha già preso impegno a ‘una modifica normativa’ che dovrebbe prevedere di limitare
gli obblighi attualmente insistenti in capo al dirigente scolastico, quale datore di lavoro, alle sole
aree e spazi che gestisce direttamente. Gli altri spazi potrebbero essere individuati quali luoghi
di esclusiva competenza ed accesso e quindi responsabilità dell'ente locale proprietario.
L’intervento perché siano emanate nuove norme atte a distinguere tra responsabilità didattiche
e organizzative e quelle sulla sicurezza degli edifici.
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ORDINAMENTI - RIFORME
03. Elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa: arriva la
nota del MIUR
E’ un percorso lungo e complicato, in
tempi affrettati. Ancora una volta le
scuole costrette a lavorare al buio senza
la certezza di poter attuare realmente le
attività. E non si parla mai di docenti, di
ATA, di organi collegiali e della
contrattazione.
Con la nota 2805 dell’11 dicembre 2015 il MIUR fornisce indicazioni ed orientamenti alle scuole
per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), così come previsto
dalla legge 107.
Il termine imposto per completare tutte le fasi del Piano, dalla stesura alla sua definitiva
approvazione, è confermato al 15 gennaio 2016, anche per dare seguito alla predisposizione
di un’adeguata tempistica per le nuove iscrizioni degli alunni nell’a.s. 2016/17.
La nota fissa nove ambiti di approfondimento sui quali le Istituzioni scolastiche sono chiamate a
porre attenzione, senza che questo limiti la loro autonomia o ne “ingabbi” la progettualità.
In sintesi:

L’identità delle istituzioni Scolastiche autonome

La coerenza con l’autovalutazione (priorità, traguardi, obiettivi di processo)

Il riferimento a pareri e proposte degli stakeholders

La flessibilità didattica e organizzativa

La centralità dello studente e il curricolo di scuola

L’organico dell’autonomia (posti comuni, sostegno, potenziamento)

Le attrezzature e infrastrutture materiali

Reti di scuole e collaborazioni esterne

Il piano di formazione del personale.
Il piano triennale, che vedrà la partecipazione di tutte le componenti scolastiche, sarà
predisposto in un’ottica di valorizzazione del patrimonio identitario della scuola, ma nella
prospettiva “dinamica” del processo di cambiamento in atto, attento alle esigenze del contesto
sociale ed economico del territorio e all’evoluzione del mercato del lavoro.
Il PTOF dovrà fondarsi su azioni e forme organizzative programmate che, partendo dalla
riflessione condivisa di quanto è emerso nel rapporto di autovalutazione, si concretizzino in
obiettivi di miglioramento e traguardi positivi di lungo periodo.
La nota MIUR indica la possibilità che le scuole operino scelte di offerta formativa non limitate al
curricolo obbligatorio, ma anche su insegnamenti/aree di carattere opzionale, con eventuali
forme di flessibilità oraria e apertura pomeridiana degli edifici. Tutto questo impiegando le risorse
dell’organico dell’autonomia e senza una rigida separazione tra posti comuni e posti di
potenziamento.
Il nostro commento
Anche dopo queste linee di orientamento del MIUR non cambia il nostro giudizio politico
sulla legge 107: una riforma sbagliata e incongruente, liquidata troppo frettolosamente nella
pressoché totale opposizione del mondo scolastico.
Infatti questa nota, nelle sue otto pagine di indicazioni, suggerisce di avviare un processo che in
concreto è “vuoto operativo”, lontano anni luce dalla realtà quotidiana, dai tempi e dalle risorse
delle scuole vere del Paese. E’ il trionfo dell’ovvio senza rispondere alle loro domande come ad
esempio se docenti assegnati quest’anno sull’organico potenziato rimarranno invariati nel
numero e nella composizione (classe di concorso, profilo, ruolo).
Costruire un modello di PTOF triennale che tenga conto dei tanti aspetti prevalentemente nuovi,
senza la prospettiva di conferma circa le professionalità impiegabili, è l’assurdità cui sono
sottoposte le Istituzioni Scolastiche, alcune anche travolte dal dimensionamento, alle quali
poi verrà addebitata la conta dei fallimenti, secondo il tanto “innovativo” sistema premiale.
Può un dirigente scolastico, prima del suo atto di indirizzo, rendere compatibili i tempi di
riflessione, di analisi del fabbisogno, di condivisione, di interlocuzione con gli stakeholders, di
conoscenza degli esiti dei bandi dell’amministrazione, un mese prima della scadenza e in
prossimità delle lunghe vacanze natalizie?
Possono gli organismi collegiali competenti ad esprimersi pianificare, discutere di contenuti
e trovare strategie organizzative con questi presupposti?
Come si possono conciliare le aree di fabbisogno prioritarie al processo di miglioramento indicate
dalle singole scuole, con le necessità di utilizzare le dotazioni organiche già disponibili? Quale
garanzia possono avere le attività vista l’insistenza nella stessa nota di utilizzare il potenziamento
per le supplenze brevi?
Quale sarà il livello negoziale che vigilerà sui diritti dei lavoratori in questa fase che prelude a
possibili violazioni delle garanzie contrattuali?
La FLC CGIL vede in tutto questo l’ennesima riproposizione di una storica dicotomia
che nessun governo evidentemente riesce a superare: si impongono alla scuola i tempi
della politica che richiede l’immediato realizzo del risultato da sbandierare nella propaganda che
verrà; quando, invece, la scuola ha i suoi ritmi, che sono i ritmi lenti e sicuri della relazione
didattica e della progettualità pensata per chi cresce e per null’altro. E niente può svilire le
funzioni di coordinamento del Dirigente scolastico, la centralità della funzione docente, degli
organismi collegiali e sindacali e il ruolo cooperativo del personale ausiliario, tecnico e
amministrativo, nei riguardi dei quali parlare di “professionalità” e non sempre di “dotazioni”
sarebbe un modo per riconoscerne il valore. E non si tratta di una questione di stile ma di
sostanza politica e organizzativa.
ALLEGATI

nota 2805 dell 11 dicembre 2015 orientamento piano triennale offerta formativa





REPERTORIO LEGGE 107 DALLA A ALLA Z
2015 09 27 esempio di atto di indirizzo
POSSIBILI CONTENUTI DEL POF TRIENNALE
UN
POSSIBILE
PERCORSO
PER
L’
APPROVAZIONE DEL POF TRIENNALE
LA DIRETTIVA AL DSGA DOPO LA RIFORMA. UN
MODELLO
PER GLI ISCRITTI
**********
04. Piano Triennale dell’Offerta Formativa – USR ER Proposta
materiali
Stante le novità introdotte dall’art. 1, comma
14, della Legge 107/2015 nella progettazione
dell’offerta formativa delle scuole, l’Ufficio
Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna,
con il supporto di gruppi di lavoro di dirigenti
scolastici, ha elaborato gli allegati strumentiguida:
ALLEGATI

PROT nota PTOF USR ER

Allegato 1 MODELLO DI DELIBERA CONSIGLIO DI ISTITUTO USR ER

Allegato 2 MODELLO DI POF TRIENNALE USR ER
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FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
05. Economie MOF e Tavolo Tecnico: rinviato il previsto incontro al 29
dicembre
Per
sopraggiunti
impegni
istituzionali
dei
componenti
l’Amministrazione l’incontro già
previsto per il 17 dicembre e già
rinviato al 21 si terrà il 29
dicembre 2015.
L’incontro che si doveva tenere il 21 dicembre 2015 avente ad oggetto le economie MOF 20142015 e, a seguire, la ripresa del confronto sulle tematiche del Tavolo Tecnico sulle semplificazioni
amministrative e i rapporti scuole MIUR è stato di nuovo rinviato per improrogabili impegni del
Direttore generale al 29 dicembre.
______________________________
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Segreteria della Direzione Generale delle Risorse Umane e Finanziarie
A causa di sopravvenuti improrogabili impegni di carattere istituzionale del Direttore dott. Greco,
la riunione convocata per oggi alle ore 15,00 avente per oggetto “Economie del MOF”, viene
posticipata al giorno 29 dicembre 2015 ore 12,00, e si terrà presso la sala riunioni della
Direzione Generale per le risorse umane e finanziare (stanza n. 114), con il medesimo oggetto.
Nella stessa riunione si terrà anche l’incontro con i componenti del Tavolo Tecnico relativo al
confronto sulle semplificazioni amministrative e sul rapporto MIUR/Istituzioni scolastiche, con il
seguente o.d.g.:

Aggiornamento sulle attività in corso dal parte della DGFUF

Iniziative intraprese per le sofferenze finanziarie delle istituzioni scolastiche.
Cordiali saluti.
**********
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
06. Il ministro incontra i sindacati sulle criticità della Legge 107
Il 23 dicembre confronto politico
sugli ambiti territoriali. Chiederemo
conto del mancato pagamento degli
stipendi ai supplenti e delle posizioni
economiche.
Dopo la richiesta, da parte delle OO.SS. di vedere urgentemente il Ministro Giannini per
affrontare le criticità dei provvedimenti applicativi della legge 107 -in particolare del rinnovo
contrattuale sulla mobilità 2016/17 a seguito della situazione di stallo creatasi nella trattativa
con il MIUR per la contrarietà dei sindacati all'utilizzo degli ambiti territoriali- da poco è stato
comunicato che l’incontro si terrà mercoledì 23 alle ore 9,30. Sarà l’occasione per affrontare
anche le altre emergenze di questo periodo: il mancato pagamento degli stipendi ai supplenti, il
mancato pagamento delle posizioni economiche al personale Ata, l'utilizzo dei docenti in organico
potenziato.
Sulla mobilità i punti che ci contrappongono (vedi scheda) devono trovare ascolto; riguardo alle
retribuzioni, non percepite da mesi, nulla è derogabile e ci aspettiamo immediate emissioni
speciali a saldo totale del lavoro svolto.
ALLEGATI

scheda sintetica su mobilita scuola 2016 17 contrapposizione miur sindacati
**********
07. Il MIUR annulla il confronto sull’anno di prova
A dimostrazione della sottovalutazione
della complessità della situazione,
rinviato l'incontro del 22 dicembre.
E’ stato annullato l’incontro previsto con le organizzazioni sindacali per il 22 dicembre 2015
e relativo ad: “Anno di prova e problematiche emergenti”.
La comunicazione è arrivata nel tardo pomeriggio del 21 dicembre motivata da "improvviso e
improrogabile impegno istituzionale del Capo Dipartimento”.
Nel giudicare molto grave questo continuo rinvio da parte del MIUR su un argomento che
alimenta le tensioni e le attese dei lavoratori, lo interpretiamo come l’ennesimo segnale di scarso
rispetto verso il ruolo delle parti sociali.
Sarà nostro compito, quindi, riportare al centro del confronto del 23 dicembre, con il Ministro,
anche questo tema per ribadire il nostro impegno a farci portavoce delle tante criticità che
provengono dai docenti e dalle scuole.
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08. Lo scandalo dei supplenti che non vengono pagati: l’incapacità di un
Governo
Nonostante le proteste e le
numerose
segnalazioni
che
quotidianamente
facciamo
pervenire agli uffici competenti
numerosi supplenti rimangono e
rimarranno senza stipendio. Le
iniziative della FLC CGIL.
Non passa giorno senza dover registrare le segnalazioni che le scuole ci fanno pervenire per
denunciare casi, che rimangono sempre numerosi, di supplenti che, nonostante abbiano svolto
il loro lavoro, talvolta anche nel mese di settembre o ottobre, non ricevono la retribuzione
dovuta.
Ma dalle informazioni in nostro possesso tali inaccettabili inadempienze da parte del Governo
continueranno a verificarsi anche per il lavoro svolto a novembre e dicembre.
Il motivo è dovuto spesso all’inefficienza del sistema informatico del MIUR, ragione che crea
frustrazione nel personale di segreteria costretto in un lavoro da “corpo a corpo” con un sistema
pieno di falle, ma la macroscopica ragione di tale inadempienza risiede sostanzialmente nel fatto
che il Governo non stanzia i soldi necessari.
Proprio così. Il Governo del fare (?), della velocità, della capacità di governare, di realizzare, non
riesce e pagare i supplenti da mesi e mostra di non essere in grado di uscire da questa situazione.
La FLC CGIL non solo segnala tempestivamente agli uffici competenti quanto perviene dalle
scuole ma sta denunciando pubblicamente questa situazione e sta organizzando i ricorsi e le
iniziative conseguenti con le autorità pubbliche locali (prefetti) perché abbia a cessare questo
inaccettabile comportamento del Governo che ricade sui soggetti più deboli della categoria della
scuola.
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09. La Buona scuola è…non pagare i supplenti. Tanti precari rimarranno
senza stipendio a Natale
Comunicato
stampa
di
Domenico Pantaleo, Segretario
generale
della
Federazione
Lavoratori della Conoscenza
CGIL
Trentamila precari senza stipendio da settembre.
Sebbene abbiano svolto il loro lavoro, e nonostante le nostre proteste e i nostri continui interventi
nei confronti del MIUR, questi lavoratori della scuola non percepiscono alcuna
retribuzione.
Il motivo? La mancanza di risorse e l’inefficienza del sistema informatico del MIUR, ragione che
appesantisce notevolmente i carichi di lavoro nel personale di segreteria e crea moltissime
disfunzioni.
E non è tutto. Nelle segreterie ci sono carenze croniche di personale e, quindi, non è possibile
nemmeno chiamare i supplenti per il personale ATA.
Ogni giorno denunciamo a tutti i livelli questa situazione. Stiamo organizzando ricorsi.
Non è possibile penalizzare i soggetti più deboli che quotidianamente consentono alle scuole di
andare avanti nonostante le tante criticità aggravate dalla legge sulla brutta scuola.
Perché non può essere Buona una scuola che lascia i suoi lavoratori senza stipendio. Per troppi
di loro, questo, non sarà un buon Natale.
*******
10. MIUR e MEF: alcuni supplenti avranno gli stipendi a dicembre altri a
gennaio
Il Governo sempre cattivo
pagatore e sempre in ritardo. E
non è detto che i tempi siano poi
rispettati. L’impegno della FLC
per
la
certezza
della
retribuzione.
Per un certo periodo è stata responsabilità di un SIDI malfunzionante a negare gli stipendi ai
supplenti della scuola.
Successivamente è venuto fuori che i soldi stanziati non sono sufficienti per far fronte alle
esigenze di pagamento.
Ora da due diverse note, una di NoiPa (MEF) e una della Direzione generale delle Risorse (MIUR),
sappiamo che una parte dei supplenti sarà pagata a dicembre, un’altra a gennaio.
Due emissioni speciali resesi necessarie vista la solita “politica dello stanziamento inadeguato”
praticata dal Governo anche quest’anno.
Con la prima emissione si dice che 25.000 supplenti dovrebbero avere stipendi esigibili dal 24
dicembre, mentre con la seconda i rimanenti supplenti entro metà gennaio.
Certamente, che qualcosa si sia mosso è dovuto alla forte mobilitazione e pressione che abbiamo
esercitato in questi giorni, con le nostre denunce sui giornali, con le nostre lettere, con i nostri
sit in, con le richieste di incontro al Ministro, con le mobilitazioni locali e le ingiunzioni di
pagamento.
Ma non possiamo non notare come si arrivi sempre in ritardo e sempre all’insegna dell’incertezza.
L’esigibilità al 24 dicembre, infatti, è tutta aleatoria, dal momento che le scuole dovrebbero
essere messe già da ora nelle condizioni di predisporre il tutto, dovrebbero cioè sapere per tempo
quale personale sarà pagato perché altrimenti, almeno fino al 28, e in considerazione del fatto
che il 24 è giorno prefestivo, esse non potranno essere operative da questo punto di vista.
E per quanto riguarda i pagamenti degli esclusi e rinviati a gennaio, dovendosi attendere i tempi
tecnici attuativi della legge di stabilità, non è irragionevole pensare alle solite inefficienze e ai
soliti ritardi. Vizi quest’ultimi che certamente non albergano nelle segreterie scolastiche che, non
c’è da dubitare, verranno chiamate a rispondere alle esigenze amministrative, come sempre
accade, con tempi strozzati e impegni straordinari a surroga di inefficienze che invece
provengono dall’alto.
La FLC CGIL, come ha fatto in questi mesi e in questi giorni, continuerà a vigilare a tutela dei
diritti di tutti i lavoratori e dei lavoratori supplenti in particolare che subiscono ogni anno
un’angheria ormai diventata cronica e che dovrebbe invece essere superata definitivamente
rendendo gli stipendi partita di spesa fissa (come già avviene per le supplenze su maternità).
All’incontro con il Ministro programmato per il 23 dicembre prossimo chiederemo certezza della
retribuzione sia per i supplenti sia per le posizioni economiche Ata. Non si tratta di semplice
questione salariale, ma della dignità di migliaia di persone (dietro ci sono altrettante famiglie)
che puntualmente assolvono al loro dovere facendo funzionare ogni giorno le scuole di questo
Paese.
ALLEGATI

nota 19689 del 18 dicembre 2015 procedure di liquidazione personale supplente
*******
11. Riunione dell'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone
con disabilità con il Ministro Poletti - 17 dicembre 2015
Il 17 dicembre scorso si è tenuto
l'incontro dell'Osservatorio Nazionale
sulla condizione delle persone con
disabilità con il Ministro del lavoro e
delle politiche sociali Giuliano Poletti
ed il Sottosegretario Franca Biondelli..
Durante la riunione i gruppi di lavoro dell'Osservatorio hanno relazionato sul lavoro svolto,
presentando un documento di sintesi che vi alleghiamo
ALLEGATI

Bozza_documento_report_gdl_OND_dicembre_2015
*******
PENSIONI
12. Pensioni scuola: le domande entro il 22 gennaio 2016
Pubblicato il Decreto. Per i Dirigenti
scolastici la scadenza è il 28
febbraio.
Chi
può
presentare
domanda per il 2016.
Il Decreto Ministeriale 939 del 18 dicembre 2015 fissa al 22 gennaio 2016 il termine ultimo
per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie dal servizio ai fini del pensionamento
per il personale della scuola (docenti/educatori e ATA). Per i dirigenti scolastici il termine
per la presentazione delle istanze è il 28 febbraio 2015.
Ricordiamo che le domande di dimissioni, salvo specifiche eccezioni, si presentano utilizzando le
istanze online. È disponibile sul nostro sito una guida che illustra le procedure da seguire per
la registrazione.
Contestualmente al decreto è stata pubblicata la circolare operativa 40816/15.
Le domande di pensione devono essere inviate direttamente all'Ente Previdenziale,
esclusivamente attraverso le seguenti modalità:
1. presentazione della domanda on-line accedendo al sito dell'Istituto, previa registrazione;
2. presentazione della domanda tramite Contact Center Integrato (n. 803164);
3. presentazione telematica della domanda attraverso l'assistenza gratuita del Patronato.
Tali modalità saranno le uniche ritenute valide ai fini dell'accesso alla prestazione pensionistica.
Si evidenzia che la domanda presentata in forma diversa da quella telematica non sarà
procedibile fino a quando il richiedente non provveda a trasmetterla con le modalità sopra
indicate.
Riepilogo dei requisiti
In attesa della pubblicazione dell’opuscolo che ogni anno predisponiamo insieme al patronato
INCA CGIL e allo SPI CGIL, riepiloghiamo i requisiti necessari per il diritto al pensionamento
dal 1 settembre 2016.
Requisiti posseduti al 31 dicembre 2011 ante Legge 214/11 (Fornero) e ancora
utilizzabili ai fini dell’accesso al pensionamento.
Vecchiaia

65 anni di età anagrafica – requisito per uomini e donne

61 anni di età anagrafica – requisito di vecchiaia facoltativo esclusivamente per le donne
Anzianità

40 anni di contribuzione – requisito della massima anzianità contributiva
Quota

60 anni di età e 36 anni di contribuzione – quota 96

61 anni di età e 35 anni di contribuzione – quota 96
Per raggiungere la “quota 96” si possono sommare ulteriori frazioni di età e contribuzione
(esempio: 60 anni e 4 mesi di età anagrafica con 35 anni e 8 mesi di contribuzione).
Opzione donna ( art. 1 comma 9 della legge 23 agosto 2004, n. 243).
Per le sole donne resta in vigore fino al 31 dicembre 2015 la norma prevista dall’art. 1 comma
9 della Legge 243/2004, che consente l’accesso alla pensione con 57 anni e 3 mesi di età
anagrafica e 35 anni di anzianità contributiva. Il pensionamento è consentito dal 1
settembre 2016 a condizione che il requisito di età e contribuzione sia stato maturato entro il
31 dicembre 2014 e che venga esercitata l’opzione per il calcolo della pensione col sistema
contributivo.
Per quanto riguarda l'eventuale proroga dell' opzione donna al 31 dicembre 2015, dopo
l'approvazione della legge di stabilità per il 2016 verranno fomite indicazioni sulle modalità e sui
termini di presentazione delle domande.
Provvedimenti di salvaguardia
A seguito dello sblocco di ulteriori risorse finanziarie L' INPS ha predisposto l'invio delle
certificazioni riguardanti i soggetti rientranti nella categoria dei cosiddetti salvaguardati di cui
all'articolo Il bis, commi 1 e 2, della legge n. 124 del 2013 (quarta salvaguardia) e all'articolo
2, comma 1, lettera d), della legge n. 147 del 2014, (sesta salvaguardia. A tale riguardo, con
l'approvazione della legge di stabilità per il 2016, verranno fomite indicazioni sulla presentazione
delle domande di cessazione.
Nuove regole per l’accesso alla pensione previste dalla Legge 214/11
Per conseguire la pensione di anzianità e la pensione anticipata i nuovi requisiti dal 1 gennaio
2016 al 31 dicembre 2016 sono i seguenti:
Pensione di vecchiaia per uomini e donne con almeno 20 anni di contributi

66 anni e 7 mesi entro il 31 dicembre 2015
Pensione anticipata

per le donne, 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2016;

per gli uomini, 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2016.
È confermata, anche per il 2016, la sospensione della penalizzazione per coloro che, pur avendo
i requisiti del servizio, abbiano meno di 62 anni di età.
Poiché la normativa prevista dalla legge Fornero rende complesso il calcolo dei contributi
effettivamente versati, invitiamo il personale che intende dare le dimissioni per accedere
all’assegno pensionistico, a recarsi presso le nostre sedi territoriali e presso le sedi del patronato
INCA CGIL in Italia e all'estero.
ALLEGATI

decreto ministeriale 939 del 18 dicembre 2015 cessazioni personale scolastico
2016

nota 40816 del 21 dicembre 2015 cessazioni dal servizio personale scolastico
2016
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13. Pensionamento del
precisazione dell’INPS
personale
della
scuola
in
salvaguardia:
I dipendenti del comparto della
scuola che hanno ricevuto la
certificazione
con
decorrenza
1°settembre
2015
potranno
accedere al pensionamento anche
dal 1° settembre 2016.
Il personale della scuola che gode ai fini del pensionamento di una sola finestra di uscita, ha
ricevuto solo nei giorni scorsi dall’INPS il diritto alla salvaguardia e quindi all’utilizzo a tal fine
dei criteri pensionistici ante riforma Fornero a partire dal 1 settembre 2015, data ad oggi non
utilizzabile proprio per la presenza dell’unica finestra di uscita prevista a partire dal 1° settembre
di ogni anno, entro 20 giorni dall’inizio delle scuole come da calendario scolastico.
A seguito delle pressioni della FLC CGIL e dell’INCA nazionale, l’INPS, con messaggio n.
7327 del 4 dicembre 2015, ha precisato che la data di decorrenza indicata nella certificazione di
diritto alla salvaguardia costituisce la prima decorrenza teorica utile della pensione, fermo
restando la possibilità di conseguire il pensionamento in qualsiasi momento
successivo.
Con lo stesso messaggio l’istituto ha precisato che non sussistono problemi di esclusione dalla
salvaguardia per raggiunta copertura finanziaria per coloro che presentano domanda di pensione
successivamente alla data di decorrenza indicata nella certificazione di salvaguardia.
Pertanto, i dipendenti del comparto della scuola che hanno ricevuto la certificazione
con decorrenza 1°settembre 2015 potranno accedere al pensionamento anche dal 1°
settembre 2016.
Nel frattempo a seguito di un incontro presso il Ministero del Lavoro tra MIUR e INPS è scaturita
l’ipotesi di presentazione di un emendamento alla legge di stabilità in discussione in
Parlamento per consentire ai lavoratori della scuola di accedere al pensionamento in salvaguardia
non appena approvata la legge stessa.
Tale emendamento è stato approvato dalla 5^ Commissione Bilancio della Camera nel testo
sotto riportato ed entrerà nella discussione sulla legge di stabilità:
Pertanto i lavoratori interessati debbono attendere l’approvazione definitiva della
legge prima di produrre le domande di dimissioni che consentiranno loro di accedere
al pensionamento con decorrenza immediata.
Per tenervi informati sugli sviluppi della vicenda vi invitiamo a rivolgervi alle sedi territoriali della
FLC CGIL e dell’INCA nazionale.
Testo dell’emendamento:
Emendamento 18.107: Art. 1 comma 145 bis – Decorrenza trattamento pensionistico personale
comparto scuola e AFAM
Dopo comma 145, aggiungere il seguente:
"145-bis. I lavoratori del comparto scuola e AFAM i quali, a seguito dell'attività di monitoraggio
e verifica relativa alle misure di salvaguardia che ha dato luogo alla rideterminazione degli oneri
di cui al comma 145 e che, in applicazione del procedimento di cui all'articolo 1, comma 193,
della legge 27 dicembre 2013, n. 147, che ha disposto il riconoscimento dell'applicazione della
salvaguardia anche ai titolari di congedo, ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del testo unico di
cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, o permessi, ai sensi dell'articolo 33, comma 3,
della legge 5 febbraio 1992, n. 104, eccedenti il limite numerico previsto dal decreto-legge 31
agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, e dalla
legge 10 ottobre 2014, n. 147, hanno ricevuto la lettera di certificazione del diritto a pensione
con decorrenza dal 1o settembre 2015, possono accedere al trattamento pensionistico a
decorrere dal primo giorno successivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, anche in deroga
alle disposizioni del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e all'articolo
59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449."
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ISCRIZIONI – ESAMI
14. Iscrizioni anno scolastico 2016/2017: scadenza 22 febbraio 2016
L’importante appuntamento arriva in
un clima di grande incertezza.
Il 21 dicembre, il MIUR ha pubblicato la circolare 22/15 “Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle
scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2016/2017”.
La circolare disciplina le iscrizioni

alle sezioni delle scuole dell'infanzia

alle prime classi delle scuole di ogni ordine e grado

ai percorsi di istruzione e formazione professionale

alle classi terze degli istituti tecnici e professionali

al percorso di specializzazione per "Enotecnico" degli istituti tecnici del settore
tecnologico a indirizzo "Agraria, agroalimentare e agroindustria", articolazione "Viticoltura
ed enologia".
Per fare l’iscrizione alle classi iniziali delle scuole di ogni ordine e grado, le famiglie devono prima
registrarsi al link http://www.iscrizioni.istruzione.it/ e potranno farlo a partire dal 15 gennaio
2016. Potranno poi effettuare l’iscrizione vera e propria dalle ore 8:00 del 22 gennaio
2016 alle ore 20:00 del 22 febbraio 2016.
A partire da quest'anno, il servizio di "Iscrizioni on line" è attivo anche per le scuole in lingua
slovena.
Inoltre il servizio di iscrizione on line è attivato per i percorsi erogati dai Centri di formazione
professionale delle seguenti Regioni: Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Veneto.
Sono escluse dal sistema “Iscrizioni on line”
1. le scuole dell'infanzia
2. le scuole della Valle d'Aosta e delle province di Trento e Bolzano
3. le classi terze degli istituti tecnici e professionali
4. il percorso di specializzazione per "Enotecnico" degli istituti tecnici del settore
tecnologico a indirizzo "Agraria, agroalimentare e agroindustria", articolazione "Viticoltura
ed enologia;
5. i percorsi di istruzione degli adulti, ivi compresi quelli attivati presso gli istituti di
prevenzione e pena. Per questi percorsi è prevista la pubblicazione di un’apposita
circolare
6. gli alunni in fase di preadozione. In questo caso l'iscrizione viene effettuata dalla
famiglia affidataria direttamente presso l'istituzione scolastica prescelta.
Ricordiamo che le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti
complessivamente disponibili nella singola istituzione scolastica, definito sulla base delle
risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli Enti locali
competenti. Le domande in eccedenza rispetto alle disponibilità delle scuole scelte dalle
famiglie dovranno essere gestite sulla base di criteri fissati dal Consiglio di Istituto prima del
22 gennaio. A tal proposito la circolare raccomanda di “evitare il ricorso ad eventuali test di
valutazione quale metodo di selezione delle domande di iscrizione”.
La posizione della FLC CGIL
Sulla scorta dell’esperienza degli scorsi anni, nell’informativa preventiva del 16 dicembre
scorso abbiamo posto con forza l’accento sulla necessità che tutta la documentazione
normativa (circolari della direzione generale per gli ordinamenti, note della direzione generale
per i contratti, faq, smart guide) sia pubblicata in un canale specifico all'interno del sito del
MIUR. Al tempo stesso abbiamo chiesto che le tutte le indicazioni specifiche sui criteri e sulle
modalità di presentazione delle domande da parte delle famiglie, siano presenti unicamente
nei provvedimenti emanati dalla direzione generale per gli ordinamenti, al fine di evitare
sovrapposizione di competenze e confusione nelle scuole.
Abbiamo denunciato come il richiamo al Piano Triennale dell’Offerta Formativa, quale
strumento a supporto della scelta delle famiglie, appare incongruente rispetto alla grande
incertezza sull’organico dell’autonomia per l’a.s. 2016/2017. A questo proposito la nota 4877 del
18 dicembre 2015, a firma del capo del dipartimento per la programmazione e la gestione delle
risorse umane, che, con tono perentorio, comunica alle scuole che il Piano triennale deve
essere inserito al SIDI dal 28 dicembre 2015 e fino all’avvio delle procedure di iscrizione (15
gennaio 2016), appare, da un lato, una forzatura insensata e foriera di ulteriori tensioni nelle
istituzioni scolastiche, e, dall’altro, un esempio lampante dello scarso coordinamento
ministeriale.
Premesso che il comma 13 della Legge 107/15 stabilisce che “L'ufficio scolastico regionale
verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a
ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca gli esiti della verifica”, alla data del 15 gennaio (o al 22 febbraio) le scuole, a parte
i vigenti percorsi ordinamentali, non saranno in grado di fornire informazioni
attendibili sull’offerta formativa dell’a.s. 2016/17, visto che a quella data la parte del Piano
Triennale relativa all’organico dell’autonomia non sarà definita.
È forte il rischio le scuole facciano promesse che non potranno essere mantenute, con
conseguenti contenziosi con le famiglie e all’interno delle singole istituzioni scolastiche.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un fascicolo contenente informazioni e commenti.
ALLEGATI

circolare ministeriale 22 del 21 dicembre 2015 iscrizioni anno scolastico 2016
2017

nota 4877 del 18 dicembre 2015 aggiornamento scuola in chiaro
*******
NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
15. Pubblicazione nota MIUR prot. 19323 – Infortunio del dipendente,
azione di rivalsa
In considerazione della complessità e
rilevanza della materia “infortunio e
rivalse”, si ritiene di pubblicare
l’allegata nota MIUR prot. 19323 del
15/12/2015 e relativo allegato.
ALLEGATI

Allegato 1 – MIUR prot.19323 15.12.2015 - Infortunio del dipendente, azione di
rivalsa

Allegato 2 – Modello richiesta risarcimento danni - Infortunio del dipendente,
azione di rivalsa
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16. Documenti informatici: on line le linee guida per la conservazione
Illustrano
le
procedure
e
gli
strumenti per l’avvio delle attività di
conservazione
dei
documenti
informatici da parte delle P.A.
Sono state pubblicate dall'AgID le linee guida sulla conservazione che in 134 pagine hanno lo
scopo di fornire alle amministrazioni pubbliche tutte le informazioni relative a requisiti, processi,
attività e responsabilità in materia di conservazione dei documenti informatici, nel rispetto dei
riferimenti normativi vigenti.
Le linee guida - precisa l'AgId D - sono da intendersi come documento dinamico, attualmente in
fase di sviluppo.
ALLEGATI

Linee Guida conservazione documenti informatici
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054 - 2015 22 dicembre 2015 NOTIZIARIO