Il Ministero dell’Istruzione (MIUR)
insabbia gli opuscoli censurati da
Bagnasco
Pubblicato il 28 marzo 2014 da:
Segreteria tecnica nazionale delle Comunità cristiane di base, c/o CdB di San Paolo
Via Ostiense, 152/B – 00155 – Roma
[email protected] – www.cdbitalia.it
L’intervento del cardinale Bagnasco, che critica l’iniziativa promossa dal Ministero
dell’istruzione (Miur) per sensibilizzare le scuole a promuovere un’azione informativa ed
educativa per il rispetto delle diversità di genere e di orientamento sessuale e contro
l’omofobia ed il conseguente bullismo, ripropone ancora una volta il problema delle
interferenze del potere ecclesiastico nella vita politica italiana.
E’, infatti, legittimo in regime democratico che parlamentari e genitori cattolici contestino la
diffusione dei tre volumetti destinati agli insegnanti per realizzare quell’iniziativa che, a loro
parere, metterebbe in discussione la famiglia “naturale” e incoraggerebbe i ragazzi
all’omosessualità.
E’, invece, inammissibile che il Miur, dopo quell’intervento, abbia rinviato «a data da
destinarsi» la due giorni di corso di formazione per i docenti prevista per questa settimana
mettendo al bando, di fatto, il materiale informativo ‘Educare alla diversità’ curato
dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali che rientrava nel piano Strategia
nazionale Lgbt 2013-2015, lanciato due anni fa dal governo Monti e confermato dal
governo Letta.
È evidente che, da un lato la Cei non intende rinunciare al connubio concordatario e,
dall’altro, che la nostra rappresentanza politica continui ad essere ossequiente alle prese
di posizione delle gerarchie della chiesa cattolica romana, come l’ampia partecipazione dei
nostri parlamentari e membri del governo alla messa papale odierna sembra dare segno.
Le Comunità cristiane di base
Roma, 27 marzo2014
Dal sito www.noisiamochiesa.org
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