scorie
radioattive
provenienza,
quantità,
destinazione
radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
2
Impressum
In questo quaderno viene spiegato da dove provengono le scorie radioattive, come e dove vengono
depositate provvisoriamente e come se ne effettuerà lo smaltimento sicuro in depositi in strati
­geologici profondi.
Altri quaderni tematici e opuscoli della Nagra:
• È il momento di agire – Lo smaltimento delle scorie radioattive concerne noi tutti. (Novembre 2008).
• Regioni di ubicazione per depositi in strati geologici profondi – Perché proprio qui? (Novembre 2008)
(soltanto in tedesco e francese).
• Tracce del futuro – Imparare dalla natura a smaltire le scorie radioattive in strati geologici
profondi. (Aprile 2007).
Letture
www
In questo quaderno, si fa riferimento ad altre
pubblica­zioni della Nagra. Potete scaricarle o
­ordinarle sul sito www.nagra.ch.
Scorie radioattive
Da dove provengono, quante sono,
che cosa farne?
Settembre 2008
Questo quaderno tematico è stato pubblicato
anche in francese e tedesco.
Fa fede la versione in tedesco.
Redazione
Dott. Meinrad Ammann (testo e immagini)
Alice Hellenbrandt (preparazione alla stampa)
W4, Wettingen (illustrazioni)
Traduzione
Daniela Lenz
Stampa
Frey AG, Andelfingen
Sommario
La Svizzera possiede delle scorie
radioattive­
4 –7
Le scorie radioattive provengono ­principalmente
dalle centrali nucleari, ma anche da numerose
applicazioni della medicina, dell’industria e
della ricerca. Devono essere eliminate in modo
­appropriato. L’uomo e l’ambiente devono
­rimanere protetti a lungo termine.
Dove e quante?
8 – 11
Sappiamo esattamente quali e quante sono
le scorie e dove sono. Presso le centrali
nucleari e nel deposito intermedio centrale
della Zwilag AG a Würenlingen si dispone di
sufficiente capacità per lo stoccaggio
­intermedio delle scorie radioattive di
­Svizzera, provenienti dalle centrali nucleari
o dal ritrattamento di elementi di combustibile nucleare esausti. Con il progettato
ampliamento del deposito intermedio
­federale si disporrà di capacità sufficiente
anche per lo stoccaggio intermedio di scorie
provenienti da medicina, industria e ricerca.
L’obiettivo è lo smaltimento in un
­deposito in strati geologici profondi
Nei depositi in strati geologici profondi, le
scorie radioattive possono essere confinate in
modo sicuro per un lungo periodo di tempo,
sino a quando la radioattività sarà decaduta in
modo naturale. La Nagra ha dimostrato la
fattibilità tecnica di questi depositi e il Consiglio
federale l’ha r­ iconosciuta.
12 – 15
3
radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
4
La Svizzera possiede scorie radioattive
La Svizzera possiede de lle scorie radioattive
Le scorie radioattive vengono prodotte in luoghi
diversi. La maggior parte proviene dalle cinque
centrali nucleari di Mühleberg, Beznau I e II,
­Gösgen-Däniken e Leibstadt. Se non vengono
trattate in modo appropriato, queste scorie sono
pericolose. La pericolosità diminuisce continuamente in seguito al decadimento radioattivo.
La società produce scorie e rifiuti
La nostra società produce ogni giorno scorie e rifiuti
­solidi, liquidi e gassosi. Una parte di essi, può essere
ritrattata e riutilizzata (riciclaggio), una parte viene
­incenerita in impianti di incenerimento dei rifiuti, il resto
deve essere confinato in modo sicuro per un lungo periodo
di tempo (è il caso, per esempio, delle sostanze residue
e delle scorie radioattive).
Le scorie radioattive sono prodotte dalle
centrali nucleari
Le centrali nucleari sono i principali produttori di scorie
radioattive (figura 1). Mediante la fissione di nuclei atomici, nel reattore viene emesso calore. Questo calore
trasforma l’acqua in vapore, che aziona una turbina e
con essa un generatore per la produzione di corrente
elettrica. Il combustibile nucleare esausto è altamente
radioattivo. Altre scorie radioattive sono prodotte
­durante il funzionamento quotidiano delle centrali
­nucleari e, in un secondo tempo, ne risultano anche dal
loro smantellamento.
Istituto Paul Scherrer
... ma anche nei settori della medicina,
dell’industria e della ricerca
Da diverse applicazioni della medicina, dell’indu­stria e della
ricerca si generano delle scorie radioattive (fonti di radia­zioni
da medicina e industria, scorie da impianti per la ricerca ecc.,
cfr. figura 2).
Figura 1
La centrale
nucleare di
Gösgen-Däniken,
una delle cinque
centrali nucleari
svizzere.
Comet
Nagra
Figura 2
Le scorie radioattive
vengono prodotte
anche da applicazioni
della medicina,
­dell’industria e della
ricerca. Esempi
dall’alto in basso: ciclotrone per la medicina
all’Istituto Paul
­Scherrer/IPS (Paul
Scherrer Institut/PSI),
vecchio rivelatore
radioattivo di fumo,
controllo delle saldature con sorgenti di
radiazione, vecchio
reattore di ricerca
dell‘IPS.
Suva
Istituto Paul Scherrer
5
radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
La Svizzera possiede scorie radioattive
6
Sulla base delle loro caratteristiche fisiche le scorie radioattive vengono suddivise nelle categorie
seguenti (ordinanza sull’energia nucleare, art. 51):
1) Scorie altamente radioattive: prodotti di fissione vetrificati provenienti dal ritrattamento di
elementi di combustibile esausti ed elementi di
combustibile esausti che non possono essere
utilizzati ulteriormente.
2) Scorie alfatossiche, che superano un limite di
20 000 decadimenti alfa al grammo e al secondo.
3) Scorie debolmente e mediamente radioattive:
tutte le altre scorie radioattive.
Letture
www
Ma che cos’è la radioattività?
I nuclei di atomi che si trasformano spontaneamente
sono detti radioattivi. Esistono due tipi di trasformazione dei nuclei, il decadimento alfa e il decadimento
beta. Dopo la trasformazione, un ­nucleo è stabile
(non più radioattivo), oppure continua a decadere in
fasi diverse, sino a raggiungere una forma stabile.
Dovunque c’è radioattività
La radiazione naturale esiste da sempre. Una ­parte
proviene dal suolo e dalla roccia (radiazione terrestre), un’altra dallo spazio (radiazione cos­mica, figura
1). In montagna e vicino al granito la radiazione naturale è maggiore di quella in pianura e vicino alle rocce
calcaree. Anche gli alimenti e l’aria che respiriamo
contengono minimi quanti­tativi di sostante radioattive,
che in parte vengono assorbite dall’organismo.
Protezione per lunghi periodi di tempo: quaderno
tematico «Tracce del futuro».
www.nagra.ch
Per quanto tempo si devono confinare
le scorie?
Le scorie radioattive contengono diversi tipi di atomi
­radioattivi. In seguito al decadimento radioattivo la loro
dannosità diminuisce e dopo un certo tempo raggiun­
gono un’attività che corrisponde a quella che naturale
delle sostanze. In generale si può affermare che dopo
30 000 anni le scorie debolmente e mediamente radioattive hanno la stessa dannosità causata dalle radiaRadioattività
Esistono diversi tipi di scorie
­radioattive
zioni (radiotossicità) delle rocce granitiche. La radioattività di combustibile esausto a base di uranio
raggiunge in 200 000 anni circa la radiotossicità
dell’uranio a suo tempo estratto così come si ritrova in
natura (figura 2). La percentuale maggiore di sostanze
contenute nelle scorie radioattive emette radiazioni
molto forti per un periodo di tempo limitato, la percentuale minore delle sostanze radioattive di lunga durata
emette radiazioni più deboli per un lungo periodo di
tempo (cfr. figura 2).
Diminuzione della radioattività di elementi di combustibile esausti
Elemento di combustibile
dopo essere stato prelevato
da un reattore
Percentuale altamente radioattiva
Percentuale di lunga durata
Uranio
aturale
Oggi
Figura 2
200 000 anni
Tempo
Utilizzazione di scorie radioattive – possibile la protezione dalle radiazioni
Schermare
Figura 1
Dovunque ci sono
­emissioni radioattive. In
montagna la radiazione
naturale è maggiore di
quella in pianura.
Aura
Limitare il tempo
Aumentare
la distanza
Le sostanze radioattive (fonte di radiazione) vengono
utilizzate in modo diverso. Ci si deve e ci si può proteggere dalla loro radiazione: limitando il tempo
durante il quale si è esposti ad esse, aumentando la
distanza dalle fonti di radiazioni e mediante sistemi
adeguati di schermaggio, ovvero mediante il confinamento delle scorie radioattive.
In particolare è importante respirare o assorbire
con l’alimentazione il minimo possibile di sostanze
radioattive, perché all’interno dell’organismo provocano una dose molto più elevata di quando l’organismo è esposto alle radiazioni dall’esterno.
7
radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
8
Dove e quante?
Dove e quante?
Oggi la maggior parte delle scorie si trova in
­depositi intermedi. Sono tenuti sotto controllo,
trattarle è un lavoro di routine. La quantità, la
composizione e il luogo in cui si trovano sono
perfettamente noti.
lungo termine e sicuro. I gestori delle centrali nucleari e
la Confederazione sviz­zera – cui spetta il compito di
smaltire le scorie ­radio­attive provenienti dalle appli­
cazioni della ­medicina, dell’industria e della ricerca –
hanno fondato a questo scopo nel 1972 la Nagra.
Chi è responsabile delle scorie?
In sicurezza in depositi intermedi
Conformemente alla legge sull’energia nucleare, chi
produce le scorie radioattive – sotto il controllo della
Confederazione – è responsabile del loro smaltimento a
Oggi le scorie radioattive si trovano in depositi inter­
medi. Presso le centrali nucleari e nel deposito intermedio centrale della Zwilag AG a Würenlingen si dis­
pone di sufficiente capacità per lo stoccaggio intermedio
di tutte le scorie provenienti dal funzionamento delle
centrali nucleari e dal loro smantellamento, sino a
quando saranno costruiti i depositi in strati geologici
profondi ­(figure 1 – 3). Le scorie provenienti da medi­
cina, industria e ricerca vengono conservate nel deposito intermedio della Confederazione, che si trova
anch’esso a Würenlingen.
Esperienza decennale nella manipolazione
sicura delle scorie altamente radioattive
Dopo essere stati impiegati per quattro – cinque anni nel
reattore di una centrale nucleare, gli elementi di combustibile devono essere sostituiti perché il loro tenore di
uranio fissile è diventato troppo basso. Una volta tolti dal
reattore, gli elementi di combustibile nucleare esausti
vengono stoccati sott’acqua per cinque – dieci anni in
­vasche di raffreddamento (vasche di decadimento), poi
imballati in fusti da trasporto adatti al deposito intermedio e quindi portati nel deposito intermedio, dove riman­
gono sino a quando saranno trasportati in un deposito
finale in strati geologici profondi.
Comet
Figura 1
Nei magazzini del deposito intermedio centrale
della Zwilag AG a Würenlingen possono essere
stoccati tutti i tipi di scorie radioattive e gli
elementi di combustibile esausti.
Gli elementi di combustibile esauriti devono essere
smaltiti come scorie altamente radioattive. Ma esiste
una possibilità di riciclaggio: in un impianto di ritrattamento, il materiale fissile che si trova ancora negli elementi di combustibile può essere separato dai prodotti
di fissione e utilizzato per la produzione di nuovi elementi di combustibile. I prodotti di fissione sono delle
scorie altamente radioattive. All’incirca 1000 tonnellate,
Comet
Figura 2
Magazzino per fusti con scorie altamente radio­attive
ed elementi di combustibile esausti della Zwilag AG ­
a Würenlingen. Sino alla primavera del 2008 erano
stati immagazzinati 22 fusti con elementi di combustibile esausti e otto con scorie altamente radioattive.
Comet
Figura 3
Deposito intermedio della Confederazione a
Würenlingen per scorie radioattive provenienti
da medicina, industria e ricerca.
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radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
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Dove e quante 11
ovvero il trenta per cento degli elementi di combustibile
esausti previsti in totale dalle cinque centrali nucleari
attualmente in esercizio nel nostro paese, sono state
trasportate sino al 2005 all’estero per essere ritrattate.
Le scorie risultanti dal ritrattamento vengono riportate
in Svizzera. La legge sull’energia nucleare entrata in
­vigore nel febbraio 2005, vieta sino al 2016 l’esporta­
zione di elementi di combustibile esausti perché vengano
­ritrattati all’estero (moratoria).
Trattamento delle scorie debolmente e
mediamente radioattive: una routine
Le scorie debolmente e mediamente radioattive delle
centrali nucleari vengono preparate nelle centrali stesse
o presso la Zwilag AG a Würenlingen per essere confinate in modo definitivo (per esempio vengono solidificate
oppure incenerite o fuse per ridurne il volume), imballate
in fusti adatti e depositate nei depositi intermedi delle
centrali nucleari oppure in quello della Zwilag (figure 1
e 2). Le scorie grezze provenienti dalle applicazioni della
medicina, dell’industria e della ricerca vengono trasformate all’Istituto Paul Scherrer oppure alla Zwilag, in
una forma tale che possano essere smaltite definiti­
vamente, e poi poste provvisoriamente nel deposito
­intermedio della Confederazione a Würenlingen.
Piccoli quantitativi di scorie
Per un periodo di funzionamento di 50 anni di tutte le
­centrali nucleari svizzere, i gestori prevedono all’incirca
3600 tonnellate di combustibile esausto. Imballato in fusti
da deposito finale, questo combustibile – tenendo conto
del ritrattamento parziale – richiederebbe 7300 metri
cubi circa di spazio, ovvero un volume corrispondente a
quello di sette villette monofamiliari.
Per un periodo di funzionamento di 50 anni delle cinque
attuali centrali nucleari svizzere, la Nagra prevede all’incirca, in totale, 60 000 metri cubi di scorie debolmente e
mediamente radioattive (compresi i container da deposito
finale). La metà circa sono scorie risultanti dallo smantellamento delle centrali nucleari. Dai settori medicina,
industria e ricerca vengono generati ulteriori 33 000 metri cubi di scorie debolmente e mediamente radioattive.
Il quantitativo totale di scorie radioattive da smaltire
ammonta all’incirca a 100 000 metri cubi (compresi i
­fusti da laboratorio, figura 3).
Inventario esattamente noto
Dell’inventario centrale di tutte le scorie è responsabile
la Nagra. Ogni contenitore di scorie viene registrato in
una banca dati: se ne conosce il contenuto esatto (cioè il
materiale di incapsulamento, la provenienza e la compo­
sizione delle scorie) e anche l’ubicazione del contenitore.
I dati possono essere consultati in qualsiasi momento.
Imballaggio e immagazzinamento
­intermedio eseguiti di routine
Inizialmente le scorie radioattive grezze vengono
trasfor­mate in una forma chimicamente e fisicamente
stabile a lungo termine e imballate in fusti da deposito
adeguati (condizionamento). Gli elementi di combusti­
bile esausti vengono imballati direttamente in fusti di
sicurezza. Sino a quando saranno disponibili i depositi
in strati geologici profondi, i fusti saranno conservati
in depositi intermedi, che sono costruiti in modo tale
da soddisfare tutte le condizioni poste dalle autorità.
Condi­zionamento e stoccaggio intermedio vengono
­effettuati sotto il severo controllo delle autorità di
­sicurezza.
Quantitativi attuali di scorie
(situazione a fine 2007)
Presso le centrali nucleari
Nei depositi della Zwilag AG
Nel deposito intermedio della Confederazione (scorie provenienti
da medicina, industria e ricerca)
3
3 455 m
3
920 m
3
1 385 m
Previsioni
(scorie imballate, periodo di funzionamento delle centrali
nucleari di 50 anni)
EC e SAA
SDM dalle 5 centrali in esercizio e loro
smantellamento
SDM da medicina, industria e ricerca
Quantitativo totale
3
ca. 7 300 m
3
ca. 60 000 m
3
ca. 33 000 m
3
ca. 100 000 m
EC = elementi di combustibile esausti
SAA = scorie altamente radioattive
SDM = scorie debolmente e mediamente radioattive
comprese le scorie alfatossiche
Trasmutazione
Si parla spesso della trasmutazione come della
possibilità per trasformare i radionuclidi di lunga
durata in radionuclidi di una durata più breve. Si
stanno svolgendo delle ricerche su questi processi (per esempio all’Istituto Paul Scherrer di
Würenlingen). L’obiettivo è quello di trasformare
in futuro le scorie altamente radioattive di lunga
durata, in scorie di durata più breve. Anche se in
futuro si riuscisse ad applicare la trasmutazione
a livello industriale, continuerebbero ad essere
necessari dei depositi in strati geologici profondi
per le sostanze radioattive di durata più breve e
per quelle rimanenti che non sono trasmutabili.
Nagra
Figura 1
Fusto con resina scambiatrice di ioni
solidificata proveniente da una centrale
nucleare.
Comet
Figura 2
Nel forno a plasma della Zwilag AG a Würenlingen vengono inceneriti
due tipi diversi di scorie grezze debolmente radioattive, che vengono poi
fuse; la massa di vetro viene solidificata in una massa simile a scorie.
Nagra
Figura 3 Il volume di scorie di 100 000 metri cubi corrisponde al
grande atrio della stazione centrale di Zurigo nella
fotografia.
radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
12
L’obiettivo è lo smaltimento in strati geologici profondi 13
L’obiettivo è lo smaltimento in strati geologici profondi
Un deposito in strati geologici profondi è un impianto ad alcune centinaia di metri sotto la superficie terrestre in una formazione rocciosa idonea. A seconda del tipo di scorie è
composto da cunicoli o da caverne di deposito, da un deposito pilota per la sorveglianza di una parte rappresentativa delle scorie e da un laboratorio sotterraneo.
Perche uno smaltimento in strati ­geologici
profondi
La storia ci dimostra che la società non è mai stabile per
un lungo periodo di tempo. Lo dimostrano chiaramente
gli ultimi cent’anni (figura 1). Diversamente da quanto
accade per la società umana, gli strati rocciosi possono
rimanere stabili per diversi milioni di anni e mantenere
inalterate le loro proprietà. Nel sottosuolo il tempo si è
per così dire fermato, indipendentemente da quello che
succede in superficie (cfr. illustrazioni qui sotto). Se gli
strati rocciosi sono impermeabili all’acqua, possono
trattenere le scorie che rimangono così confinate per il
periodo di tempo necessario (figura 2).
Metodo riconosciuto a livello mondiale
In tutto il mondo si riconosce che lo stoccaggio delle
scorie altamente radioattive e di quelle media­mente
­radioattive di lunga durata in strati geologici profondi
garantisce la sicurezza per i lunghi periodi di tempo
­necessari. Questo principio è ancorato nella legge federale sull’energia nucleare e viene applicato in Svizzera
anche alle scorie debolmente e mediamente radioattive.
Per questo tipo di scorie esistono, per esempio in Svezia
e in Finlandia, già da tempo dei depositi in strati geologici
profondi. Con le prove dello smaltimento riconosciute
dal Consiglio federale nel 1988 e nel 2006, la Nagra ha
potuto dimostrare che i depositi in strati geologici profondi sono fattibili e sicuri anche in Svizzera per tutti i
generi di scorie. La massima priorità va alla protezione
a lungo termine dell’uomo e dell’ambiente.
Figura 1
Negli ultimi 100 anni
l’Europa ha vissuto due
guerre mondiali e
numerose rivolte.
Nell’immagine la città di
Dresda (Germania)
completamente distrutta
dai bombardamenti del
febbraio 1945.
Apimages
Figura 2
Nel sottosuolo regna la quiete. Quest’insetto
– una fragile filigrana – è rimasto per 40
milioni di anni circa richiuso nell’ambra in
uno strato sabbioso-argilloso.
Uni-Bonn
Mutamenti in superficie – Stabilità nel sottosuolo
radioaktive
scorie
radioattive
abfälle
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L’obiettivo è lo smaltimento in strati geologici profondi 15
Impianti in superficie
Impianti e funzionamento di un deposito
In superficie si trovano diversi edifici dell’impianto per i
quali è necessaria una superficie di 200x400 metri.
­Questi edifici sono simili a quelli per impianti industriali
o artigianali e possono essere integrati nel paesaggio.
Nel sottosuolo un deposito è composto da un laboratorio
sotterraneo, un deposito pilota e dei cunicoli di deposito
per i diversi tipi di scorie (figura 1).
Le scorie radioattive vengono trasportate nel deposito
sotterraneo tramite la galleria d’accesso. Al momento
dello stoccaggio un sistema di garanzia della qualità
­assicura che vengano immagazzinate soltanto le scorie
autorizzate. Dopo una prima fase di controllo, il deposito
principale viene chiuso, mentre continua ad essere
­tenuto sotto controllo il deposito pilota in cui è immagazzinata una parte rilevante delle scorie. Quando le
Roccia
Scherma completa- ­autorità decidono che debba venire chiuso tutto l’immente le radiazioni pianto, tutte le installazioni vengono smantellate e tutti
dal deposito in strati gli accessi riempiti. Ma anche dopo la chiusura rimarrà
geologici profondi.
sempre possibile recuperare le scorie.
Radiazione schermata e scorie confinate
in modo sicuro a lungo termine
La radiazione delle scorie viene schermata dai ­fusti,
dal materiale di riempimento dei cunicoli e dalla roccia
circostante. Già a un metro all’interno della parete del
cunicolo la radiazione delle scorie altamente radioattive è minore della radiazione naturale proveniente
dalla roccia. La radiazione è generata soprattutto dal
decadimento dell’uranio e del torio che si trovano in
natura (figura 2).
Si deve assicurare che le scorie rimangano confinate e
rinchiuse sino a quando la radioattività sia sufficientemente diminuita in seguito al decadimento. A questo
scopo si ricorre a un sistema di barriere tecniche progressive che isola in modo efficace le scorie (tra l’altro
fusti di metallo e argilla come materiale di riempimento dei cunicoli, figura 2). A ciò si aggiunge come
barriera geologica la roccia del deposito che deve
­rimanere stabile a lungo ­termine. La roccia ospitante
protegge inoltre le barriere tecniche dagli influssi ambientali (per esempio erosione) e dall’afflusso d’acqua.
In questo modo si evita che le scorie radioattive
­vengano disciolte dall’acqua e dal deposito ven­gano
traspor­tate in strati geologici profondi alla superficie,
dove potrebbero penetrare nel ciclo alimentare. Si
deve quindi realizzare un deposito in strati geologici
profondi in una roccia che sia il più possibile impermeabile all’acqua. La natura stessa ci dimostra con
degli esempi come questo genere di confinamento
possa essere efficace. (cfr. riquadro).
Figura 1
Deposito in strati geologici profondi per scorie radioattive
Schermaggio dalle radiazioni nel deposito in strati
geologi profondi per scorie altamente radioattive
Galleria d’accesso
Deposito in strati geologici
profondi
Dopo essere state imballate, le
scorie vengono stoccate in
­cunicoli e caverne che vengono
poi riempite e sigillate.
Cunicoli di sondaggio
Pozzo
Laboratorio
sotterraneo
Deposito pilota
Testato dalla natura
Nagra
1,8 miliardi di anni fa, nel giacimento di uranio di Oklo,
nel Gabon (Africa) si sono prodotte spontaneamente
delle ­reazioni nucleari (fissioni nucleari) a causa
dell’elevato tenore di uranio-235. I prodotti di fissione
risultanti (scorie altamente radioattive) sono rimaste
rinchiuse nella roccia senza l’ausilio di barriere tecniche
di sicurezza. La natura ha quindi già realizzato qui una
specie di «reattore nucleare» e un «deposito in strati
geologici profondi per scorie altamente radioattive»
ben funzionante.
1 metro
di profondità nella roccia
Le radiazioni naturali della
roccia stessa sono più elevate
delle radiazioni provenienti
dalle scorie vetrificate
altamente radioattive.
Riempimento dei cunicoli
Fusti di metallo
Scorie altamente
radioattive
Figura 2
Nationale Genossenschaft für die
Lagerung radioaktiver Abfälle
(Società cooperativa nazionale per lo
smaltimento delle scorie radioattive)
Hardstrasse 73
5430 Wettingen
Svizzera
Tel. 056 437 11 11
Fax 056 437 12 07
[email protected]
www.nagra.ch
Quaderno tematico N. 2 / Settembre 2008
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