il
2008
LO/1479/
FOGLIO
Umanitaria
dell’
Periodico trimestrale della
Società Umanitaria
fondata nel 1893
Anno XXI n. 1 gennaio-aprile 2015
Aut. Trib. MI del
19/11/1994 n.611
Amarcord
Rosa Genoni, una vita
di impegno nella moda
Isola del libro
Venti anni convintamente
Humaniter
Etica e politica.
La lezione di Calamandrei
ai giovani
il
FOGLIO dell’Umanitaria
2
A ruota libera
di Amos Nannini
“Siamo una società Qui non voglio parlare di colpe, di catche ha dimenticato tiva amministrazione della res publica,
l’esperienza del piangere, del patire: è la dei soliti furbetti del quartierino… Ma
globalizzazione dell’indifferenza”, ha le scene che abbiamo di fronte mi
dichiarato qualche mese fa Papa Bergo- lasciano a dir poco sbalordito: decine di
glio, di fronte ad una situazione sociale quartieri popolari malandati, al limite
a rischio, dove i più deboli sono messi in della decenza, con i muri scrostati e l’aginocchio, dove i diritti sono calpestati scensore in tilt da mesi; i ratti che scordalla mancanza di regole certe, in una razzano in giardino e nelle cantine; lo
guerra tra poveri che sta diventando spaccio di stupefacenti alla luce del sole
emergenza nazionale.
e tanti anziani soli barricati
Oltre a criticare con
in casa per non rischiare di
Cerca
estrema durezza certe
vedere la loro abitazione
questa immagine
gerarchie ecclesiastiche
occupata abusivamente in
che tendono ad evitare i
un lampo…
FOGLIO
problemi, invece di scenTutto ciò mi lascia sbalordidigitale
dere per strada, a fianco
to ma anche rammaricato,
e scopri nuovi
della gente sgomenta,
perché nel giro di pochi
contenuti nella
disperata, senza speranza,
decenni si è perso lo spirito
versione online
la presa di posizione del
che un tempo aleggiava e
Pontefice è netta, chiara, senza sfumatu- dovrebbe ancora oggi aleggiare (anzi,
re e non fa sconti a nessuno: “La man- regnare) in quartieri che dovevano rapcanza di etica nella vita pubblica fa male presentare il primo passo per il riscatto
all’umanità intera: se calano gli interessi di sociale di tante famiglie: non solo di
una banca è una tragedia, ma non è così milanesi, ma anche di meridionali e,
se c’è gente che muore di fame”.
oggi, di extracomunitari.
Davanti alle parole del Papa anche il Davanti a questa devastazione di ideali,
mondo laico non può fare finta di nien- ripenso alla storia di quei quartieri di via
te. Soprattutto davanti ad uno statu quo Solari e di viale Lombardia dove, nonoche mette i brividi.Ve li ricordate i ser- stante i sacrifici e i salti mortali per far
vizi tv di qualche anno fa quando le ban- quadrare il bilancio famigliare, si viveva
lieues parigine vennero messe a ferro e nello spirito del mutuo soccorso, ci si
fuoco? Sembravano fatti lontani mille aiutava a vicenda, ci si dava una mano:
miglia da noi, e invece le abbiamo viste non si chiedeva il diritto alla casa, ma si
(e subìte) anche a Milano, a pochi chilo- credeva nel dovere del rispetto e della
metri dal centro città: scene di guerri- legalità.
glia urbana che al momento sembrano Insomma, alla “globalizzazione dell’indifessere terminate, ma che danno il polso ferenza” si opponeva la globalizzazione
di una situazione che sta diventando del buon vicinato, o, per noi dell’Umaniinsostenibile. A tutti i livelli.
taria, della solidarietà.
ACCADEVA IERI
Focus on
Tre vincitori e sette menzionati:
un bilancio del XXIV Concorso
Nazionale Musicale
impazienza di fronte ai molti problemi, ai molti temi di studio, alle
infinite esigenze che urgono e che ci
sentiamo pronti ad affrontare,
capaci di affrontare, seguendo la
tradizione più caratteristica dell’ente data dal felice mazziniano
connubio di pensiero ed azione; ed
insieme ci spinge al lavoro, ci
impone una attività senza sosta,
senza riposo”.
Riccardo Bauer durate la visita in Umanitaria di Giuseppe Saragat nel 1964.
4
Sotto i riflettori
Pane, trucco artistico e tanto
altro ancora: la formazione
professionale in Umanitaria
5
L’isola del libro
Il fattore H.
Ricordi e testimonianze
di vent’anni Humaniter
7
Notizie dalle sedi
Cinema, corsi e attività
8
il
FOGLIO
Umanitaria
dell’
anno XXI
n° 1 2015
QUADRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ UMANITARIA
FONDATA A MILANO NEL 1893
Direttore responsabile
Piero Amos Nannini
In redazione:
Claudio A. Colombo, Francesca Di Cera
Maria Helena Polidoro, Daniele Vola
Progetto grafico di Francesco Oppi
Chiuso in redazione il 15 dicembre 2014
Stampa: Iacchettistampa, Milano
Tiratura: 3.500 copie
Editore, direzione e amministrazione
Società Umanitaria
Via Daverio 7 - 20122 Milano
Per comunicare con la Redazione:
tel. 02 5796831 - [email protected]
Unico concessionario per la pubblicità è:
Coop. RACCOLTO
Cascina Guado, 1 - 20020
Robecchetto con Induno (MI)
tel. 0331 875337 - [email protected]
Progetto editoriale di Daniele Oppi
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Da questo numero il Foglio diventa quadrimestrale,
ma la versione digitale si arricchisce ogni mese
di aggiornamenti e servizi multimediali.
In copertina: “un ladruncolo milanese” (1910).
La foto verrà inserita nel volume dedicato all’opera
di Alessandrina Ravizza di cui parliamo a pag. 10.
1965
“Il nostro è oggi ancora un cantiere
in cui si lavora con spirito aperto
alle esigenze nuove di una storia
intensa, di una civiltà in cammino
verso l’affermazione di una più alta
dignità umana.
La consapevolezza di muoverci
lunga una strada retta e feconda ci
conforta di fronte alle difficoltà da
superare; mitiga anche in qualche
modo, ma non spegne, la nostra
INDICE
5XMILLE 2015
CODICE FISCALE
010 763 00 159
CULTURA
E FORMAZIONE
MIGLIORANO
LA NOSTRA VITA
CONTINUATE
A SOSTENERCI
Inserisci il codice nella casella “Sostegno alle
associazioni di promozione sociale”
rd
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A
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il
FOGLIO dell’Umanitaria
3
di Claudio A. Colombo
ROSA GENONI
VIVERE LA MODA COME ARTE
A sessant’anni dalla morte, l’Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha puntato i
riflettori su Rosa Genoni, la sarta valtellinese considerata l’ideatrice della moda italiana. Di umili origini (primogenita
di ben diciotto tra fratelli e sorelle), Rosa ebbe una vita straordinaria, unendo l’amore per la bellezza all’impegno per
la pace e per il riscatto dei lavoratori. Il saggio sulla Genoni, di cui è autore lo studioso Pierluigi Zenoni, verrà presentato a metà marzo nella sede della nostra istituzione: perché proprio in Umanitaria, per oltre venticinque anni, la Genoni diresse la Scuola di sartoria, aiutando centinaia di giovani donne a trovare la strada per il loro riscatto sociale.
(…) In casa Genoni, le bocche da sfamare sono tante e al mattino “chi si
alza per ultimo rischia di non trovare
neppure le scarpe da mettere, perché
non ce ne sono abbastanza per tutti”.
Così Rosa, a soli dieci anni, viene mandata a Milano, da una zia paterna, di
professione sarta. Inizia così la sua
gavetta nel mondo delle sartorie come
una delle tante “piscinine”. La trafila
professionale, negli atelier, sarà lunga
e faticosa, ma fin dai primi mesi Rosa
Genoni (1867-1954) dimostra di avere
una marcia in più: frequenta le scuole
serali e poi si inscrive ad un corso di
francese, la cui conoscenza è
indispensabile perché, nel
settore, la Francia detta
legge.
E proprio Parigi segnerà
la vita di Rosa che, fin
dagli esordi cercherà di
affrancarsi dallo stile
parigino per trovare ispirazione nel grande patrimonio artistico e decorativo
italiano. Arte e bellezza, quindi,
non senza dimenticare le condizioni
delle mestieranti delle sartorie, sfruttate e sottopagate.
Presto la Genoni si avvicina ai circoli
socialisti e partecipa alla loro attività
politica; il suo impegno sociale non
sfugge ai dirigenti del Partito Operaio Italiano, che nel 1884 le propongono di recarsi a Parigi per partecipare ad un Convegno internazionale
[ ]
L’umanità di una
donna eccezionale,
che creò abiti
irripetibili, e lottò
a fianco degli umili
sulle condizioni dei lavoratori.
Tornata a Milano, dal 1893 la troviamo impegnata per il miglioramento
delle condizioni delle lavoratrici:
entra nella “Lega Promotrice degli
Interessi femminili”, conosce la giornalista Anna Maria Mozzoni, e
poi si avvicina alle posizioni di Anna Kuliscioff, di
cui sosterrà le battaglie
per l’emancipazione
delle donne lavoratrici
e per la tutela dei
minori.
È in questo periodo
che Rosa viene assunta
dalla rinomata “Maison H.
Haardt et Fils”, dove ricoprirà
il ruolo di premiere e poi quello di
direttrice, dando inizio ad una rivoluzione dello stile, che ancora oggi
non le è riconosciuta a dovere.
Ma è solo dopo il riconoscimento del
Gran Premio per la Sezione Arte Decorativa all’Esposizione del 1906 (tra i
suoi modelli, di grandissimo pregio,
spicca la veste di “Flora”, tratta dalla
“Primavera” del Botticelli), che la sua
crociata in difesa di una moda italiana
diventa ufficiale.
Nel 1908, infatti, al I Congresso Nazionale delle donne italiane a Roma il suo
intervento è netto: “se la moda si plasma secondo il carattere storico ed
etnico del Paese in cui fiorisce, come
mai, in Italia, nella terra tradizionale
della purezza e della classicità della
linea, una moda italiana non esiste
ancora?”.
A dar man forte alla sua Idea anche il
sodalizio con la Società Umanitaria,
con la Scuola Professionale Femminile, dove tiene lezioni serali di Storia del
costume e dirige la sezione di sartoria
(fino al 1930). Non solo. Per incarico
dell’Umanitaria Rosa Genoni visita le
migliori scuole professionali di Parigi,
studia i programmi applicati da anni e
ne seleziona i migliori, fa tesoro di
quanto ha appreso e sperimentato
nella sua vita professionale e mette
infine a punto i programmi per dare il
via ad un moderno insegnamento di
sartoria, ricamo, modisteria.
L’ex sartina di Tirano è di diritto nell’Olimpo della moda; autorevoli testate internazionale (da Le Figaro all’edizione francese del New York Herald),
parlano di lei e dei suoi modelli. Poi la
Grande Guerra, la sua campagna pacifista, l’assistenza ai profughi, il no al
regime mussoliniano.
Insomma, una vita straordinaria,
costruttrice di bellezza ed umanità, da
prendere ad esempio.
il
fo
cu
s
FOGLIO dell’Umanitaria
4
La stagione dell’orgoglio
Esistono prassi che è bene non
seguire. Una di queste è sicuramente
quella dell’autocelebrazione che,
nella maggior parte dei casi, rischia
di essere una strada piena di insidie
che conduce ai facili fraintendimenti. Se autocelebrarsi è sconsigliabile,
non lo è di sicuro essere orgogliosi
del proprio operato. Questo è quello
che, terminata la XXIV Edizione del
Concorso Musicale, ci si sente di
poter essere: altamente soddisfatti e
consapevoli di aver percorso la strada giusta, o meglio di non aver
abbandonato quella che tempo fa
abbiamo individuato come via maestra e che le vicissitudini e i problemi
connessi alla critica situazione economica attuale avrebbero consigliato di abbandonare. Lo ha spiegato
bene il direttore artistico del Concorso nel suo discorso di apertura del
concerto dei vincitori. È stato infatti
Massimiliano Baggio a ricordare
come negli ultimi anni si stia consolidando una situazione di sofferenza
economica da parte di tutte le istituzioni culturali italiane, sia quelle di
formazione sia quelle di produzione
e ospitalità con conseguenze del
tutto poco rassicuranti per il nostro
Paese. Purtroppo a tale situazione
sono già in molti ad essere abituati e
ad accettarla come segno dei tempi.
Così, i teatri chiudono e lo scalpore
generale da parte dei media e del
pubblico dura il tempo di un battito
d’ali; uguale destino per la notizia di
un direttore artistico, portabandiera
della musica italiana nel mondo, che
si trova “obbligato” a dimettersi dalla
direzione di un teatro di fama inter-
on
di Francesca Di Cera
In alto, Diego Petrella durante il concerto di premiazione del 31 ottobre. Qui sopra, i vincitori del XXIV Concorso,
con il Direttore Generale dell’Umanitaria, Maria Helena Polidoro e il Direttore Artistico, Massimiliano Baggio: da
sinistra, Diego Petrella, Francesco Granata, e lo Zari Percussion Duo (Alex Kuret e Denis Zupin). Photo Nick Zonna
nazionale come il Teatro dell’Opera
di Roma. La Società Umanitaria
ha deciso di non vedere tutto questo
come normale e quindi accettabile,
ma ha deciso di continuare ad
investire in cultura e in particolare nei giovani. L’Italia a cui ci si
riferisce non è quindi quella delle
Istituzioni che chiudono ma che
aumentano lo sforzo profuso per
continuare nel loro operato. Piace
ricordare che nelle ore in cui questo
articolo viene scritto una realtà come
il Teatro “Umberto Giordano” di
Foggia riapre il sipario dopo lunghi
anni in cui la città ne è stata privata.
Ironia della sorte (o segno del destino?) a salire sul podio per un’occasione così solenne e attesa sarà proprio Riccardo Muti, direttore
costretto all’esodo dal Teatro dell’Opera capitolino.
La perseveranza ci ha dato
ragione. Crederci, stringere i denti
e affrontare sforzi importanti ha
dato i suoi frutti. Le candidature per
partecipare al Concorso sono state
108 con una copertura della quasi
totalità degli Istituti di Alta Formazione Musicale italiani.
Non solo; il livello qualitativo dei
musicisti è stato particolarmente
elevato, tanto da mettere la giuria in
imbarazzo (per una volta però piacevole), nello scegliere i finalisti prima
e i tre vincitori poi. Da qui il risultato della competizione che oltre a
vedere quali vincitori dei tre premi di
3.000 euro ciascuno i pianisti Francesco Granata e Diego Petrella e lo
Zari Percussion Duo, ha portato
anche al riconoscimento di ben sette
menzioni d’onore. Ai primi tre il
compito di rappresentare l’Italia
nella competizione internazionale
dell’anno prossimo che vedrà mettersi alla prova i migliori studenti di
tutta Europa.
Qualcuno potrebbe tacciarci di essere degli sciocchi Don Quichotte. A
noi piace ricordare che di fianco ad
un Hidalgo che lotta contro i mulini
a vento c’è sempre un Sancho Panza
che interpreta la realtà.
il
FOGLIO dell’Umanitaria
5
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FOGLIO dell’Umanitaria
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11 gennaio 2015, ore 17.00
Piccole Tracce
Teatro Prova presenta Mambistrè
Regia Sara Piovanotto, con Chiara Carrara
LIBRI & CAFFÈ
GIOCHIAMO PER ASA
Prossimi appuntamenti:
20 gennaio e 3 marzo, ore 20.30
Torneo di Burraco a favore di ASA
• 20 gennaio, ore 15.30
Associazione
Sindrome
Asperger
• 10 marzo, ore 15.30
calendario generale trimestrale di Milano
Programmazione su www.teatromangiafuoco.it
11 gennaio, ore 17.00
XXX Stagione dei Concerti
Luca Giovannini, violoncello
Davide Furlanetto, pianoforte
Musiche di: Frescobaldi-Cassadò, Sammartini,
Boccherini, Rossini
In collaborazione con Concorso Strumentistico
Nazionale “Città di Giussano”
Richiedi la brochure in segreteria
15 gennaio, ore 16.00
Cinema e/è cibo
Il fascino discreto della borghesia
di Luis Buñuel
Programmazione su www.humaniter.org
16 e 23 gennaio, ore 15.30
I Venerdì dell’Opera
Don Carlos di Giuseppe Verdi
Programmazione su www.humaniter.org
NUOVI AMBASCIATORI
CERCANSI
A gennaio la VII edizione del Concorso Ambasciatori Diritti Umani
comincia il suo iter.Tema di questa edizione,“Il diritto alla dignità”. Ogni sede
dell’Umanitaria organizza una conferenza introduttiva per i licei: a Roma
(21 gennaio) intervengono il filosofo
Guido Traversa ed il costituzionalista
Filippo Vari; a Napoli (22 gennaio)
ne discutono Giuseppe Tesauro, Giudice Costituzionale, Francesco Pinto,
Direttore del Centro di Produzione
Rai di Napoli, Luigi Scotti, giurista, Ettore De Lorenzo, giornalista Rai, Daniela
Marrani, ricercatore di Diritto internazionale; a Milano (29 gennaio) partecipano Antonio Stango, segretario
del Comitato Italiano di Helsinki per i
diritti umani e Andrea Mascaretti, Presidente del Comitato scientifico del
Salone Internazionale Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare.
Il Concorso entrerà nel vivo con il
tema dei licei coinvolti (il 21 febbraio contemporaneamente a Milano,
Napoli e Roma) e infine con la premiazione dei vincitori:
• Milano, sabato 21 marzo
• Napoli, sabato 21 marzo
nella sede Humaniter
di piazza Vinvitelli
• Roma, lunedì 23 marzo
nella sede della SIOI
a piazza Venezia
INFO: [email protected]
22 gennaio, ore 18.00
La gran città del genere umano.
Dieci conversazioni filosofiche (Mursia)
Di Salvatore Veca
Con l’Autore partecipano
Livia Aymonino e Arturo Colombo
25 gennaio, ore 10.30
Piccole Tracce – Laboratori Creativi
Dal canto al ritmo
Con Patrizia Borromeo e Paola Bassani
Programmazione su www.teatromangiafuoco.it
27 gennaio, ore 18.00
Voci di poeti
dall’abisso dell’Olocausto
Con Fabrizio Sebastian Caleffi
31 gennaio, ore 20.30
TeatrHum
El diavol él fa i pignàtt,
ma minga i coverc
Regia di Gianni Ferri
28 febbraio, ore 9.30
Giornata delle Biblioteche
Lombarde
5 - 7 marzo
VII edizione Arte da Mangiare Mangiare Arte
Orto d’Artista:
dalla Semina al Raccolto: il Raccolto
12 febbraio, ore 18.00
Salute & Vita
Incontro sulla salute
INGRESSI A PAGAMENTO
Piccole Tracce
Spettacoli: euro 8,00-7,00
Laboratori: euro 12,00-8,00
Programmazione su www.humaniter.org
Cinema e/è cibo
Ingressi: euro 15,00
(film + degustazione a tema)
12 febbraio, ore 18.00
Salute & Vita
Incontro sulla salute
XXX Stagione di Concerti *
Biglietti: euro 13,00-10,00
Abbonamenti: euro 85,00-70,00
17 febbraio, ore 18.00
Ernesto Rossi.
Breviario di un liberista eretico
A cura di Gianmarco Pondrano Altavilla
(Edizioni Rubbettino).
Con l’Autore partecipano
Arturo Colombo e Gaetano Pecora
I Venerdì dell’Opera *
Biglietti: euro 3,00
Abbonamenti: euro 18,00
TeatrHum *
Biglietti: euro 3,00
* Gratis per iscritti Humaniter
UNA LEZIONE DA METTERE IN PRATICA
A sessant’anni di distanza (era il 26 gennaio 1955), il celebre “Discorso in difesa della
Costituzione” tenuto da Piero Calamandrei diventa il punto di partenza per una giornata dedicata ai temi della democrazia, dell’impegno civile, della lotta all’indifferentismo, che
sembra essere diventato una cattiva abitudine del popolo italiano (basta considerare i dati
dell’affluenza elettorale alle ultime regionali). “Una delle offese che si fanno alla Costituzione
– diceva Calamandrei – è l’indifferenza alla politica. La politica non è una piacevole cosa. Però,
la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente
quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io
auguro a voi, giovani, di non sentire mai”.
La giornata si divide in due momenti: la mattina, con una lezione agli studenti di Milano
(con una “delegazione” del Liceo “Piazzi Lena Perpenti” di Sondrio) e il pomeriggio, con
un incontro pubblico per mettere nero su bianco che la democrazia è una battaglia da
combattere ogni giorno, con l’impegno di tutti, dentro e fuori la stanza dei bottoni. (clac)
26 gennaio, ore 10.30 (per gli studenti)
Difendere la costituzione ieri e oggi. Il discorso di Piero Calamandrei
Intervengono: Arturo Colombo, Giorgio Fontana, Salvatore Veca
26 gennaio, ore 18.00
L’indifferentismo uccide la democrazia
Piero Calamandrei e il suo discorso in difesa della Costituzione
Intervengono: Dante Bellamio, Franco Morganti, Salvatore Veca
INFO: Daniele Vola, tel. 02 5796831 – [email protected]
Il programma può subire variazioni per cause di forza maggiore.
il
“Che la Fondazione Humaniter possa continuare nel suo
cammino di crescita e di apertura alla città e che nuove
esperienze, a partire da questa, possano sempre più
diffondersi sul territorio”
(Ada Lucia de Cesaris, Vice Sindaco del Comune di Milano)
Qui c’è l’effetto
“cocoon”, che
vuol dire
rinascita,
voglia di riscatto
e vitalità.
Human iter.
Stiamo lavorando perché l’Humaniter
sia e continui ad essere la nostra
seconda casa, da cui, a fine giornata,
si faccia sempre più fatica ad andar via
(Piero Amos Nannini).
(Franca Magnoni)
VENTI ANNI INSIEME IN UN LIBRO
NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ
“Un circolo virtuoso, un contesto
di partecipazione e cittadinanza
attiva, che stimola il confronto,
la riflessione e la responsabilità sociale”
(Roberta Gaeta, Assessore al Welfare
e alla Sanità del Comune di Napoli)
la o
Iso Libr
del
Diffidate
dalle imitazioni!
A venti anni dalla creazione, il progetto Humaniter non ha perso sostanza. Tutt’altro. Il suo valore è sotto gli
occhi di tutti: da una parte il piacere
di partecipare, di imparare, di condividere, dall’altra la disponibilità, la
solidarietà, l’altruismo. Qui (lo vediamo tutti i giorni) c’è davvero qualcosa in più, qui c’è un insolito, straordinario valore aggiunto. Lo si percepisce sfogliando Il fattore H, una nuova
pubblicazione, riservata a soci,
volontari e docenti, la nostra straordinaria famiglia Humaniter.
Avanti così, ad maiora.
“L’intento è quello di portare
avanti un programma di educazione
permanente, moltiplicando il più
possibile le occasioni di aggregazione
e l’accrescimento del senso civico.”
(Marina Melogli)
FOGLIO
digitale
FOGLIO dell’Umanitaria
il
8
di Marina Melogli
Arte, cultura, spettacolo e solidarietà
Dopo la pausa natalizia, riaprono le aule
Humaniter di piazza Vanvitelli. I soci
sanno che ad attenderli non ci saranno
solo lezioni dedicate alle materie prescelte, ma anche seminari e conferenze
sui temi più interessanti del nostro
tempo, dalla medicina alla spiritualità,
dall’arte all’astrologia, dalla musica al
teatro e alla letteratura.
A gennaio parte un ciclo di incontri
dedicato alla spiritualità e al confronto
tra le religioni (a cura di Guido Nacciarone); altrettanto importanti sono le rievocazioni degli avvenimenti storici che,
per il loro valore etico e sociale, non
devono essere dimenticati, ma aiutarci
ad addentrarci con maggiore consapevolezza nel futuro. Con questo intento, il
15 gennaio avrà inizio la rassegna cinematografica Ciak sulla Prima Guerra Mondiale (a cura di Marcella
Marmo e di Arturo Di Blasi) e il 29 gennaio, per celebrare la “Giornata della
Notizie dalle sedi
Memoria”, sarà proiettato in sede il film
La strada di Levi di Davide Ferrario.
Continua, inoltre, il ciclo di conferenze
La letteratura: che spettacolo! (a
cura di Alberto De Vico) con un recital
dedicato a Foscolo, Leopardi e Montale.
Il 21 gennaio inauguriamo un programma di Conferenze del CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche), organizzato dalla Delegata per il CIDA Napoli e
Campania Elda Fossi.
Il mese di febbraio sarà dedicato alla
musica con l’inizio della XXX Stagione di Concerti e della Rassegna Storica sulla Musica Napoletana a
cura di Lucio de Feo (alcuni appuntamenti si tengono in sede, altri presso il
Centro di Cultura Domus Ars), mentre il
mese di marzo sarà dedicato all’arte con
una rassegna cinematografica sulle vite
di alcuni tra i principali artisti di tutti
tempi. La scelta operata per la rassegna,
curata da Franco Lista, propone figure
Notizie dalle sedi
NAPOLI
artistiche esemplari del percorso diacronico dell’arte e si avvarrà del contributo di Elena Saponaro, Sergio Zazzera,
Nino Ruju e Maurizio Vitiello.
È invece fissata per l’8 marzo la premiazione del Concorso di poesia e racconto breve “Massimo della
Campa”, mentre il 6 marzo si terrà la
prima conferenza del Progetto Obiettivo Salute dell’Istituto di Medicina
Naturale che si concluderà il 10 aprile
con la conferenza di Philippe Lagarde,
medico, specialista in nutrizione.
Infine, la solidarietà con due tornei di
burraco: l’1 febbraio alle ore 16,30, il
cui ricavato sarà devoluto alla Casa del
Sorriso, e il 28 marzo per sostenere il
Programma Méntore dell’Umanitaria,
organizzato da Patrizia Petriccione.
E, come sempre, il Programma Sociale
proporrà viaggi e passeggiate culturali,
spettacoli e concerti per soci e nuovi
amici.
di Raffaela Giulia Saba
CARBONIA
Sarà ancora una volta il cinema l’indiscusso protagonista delle attività di inizio 2015 promosse dalla nostra sede: la
III edizione di Identità in transito (18
gennaio-4 febbraio) e il ciclo di proiezioni La giornata dell’Impegno (19-31
gennaio).
Identità in transito rinnova la formula della doppia programmazione
settimanale nei giorni di mercoledì
e domenica per un ciclo di sei film
che hanno come filo rosso il tema
dell’identità intesa come percorso
di cambiamento e scoperta, conoscenza e contaminazione: identità
che migrano, vivono in transito la
propria esistenza, fornendoci uno spaccato di ciò che siamo, di ciò che siamo
stati e che vorremmo essere. Sei preziose occasioni di socializzazione e di
incontro con il pubblico e per il pubblico, nella splendida cornice del CineTeatro Centrale.
Sempre il cinema, accompagnato stavolta dalla letteratura, caratterizzerà la
FOGLIO
Società che cambiano e Shoah, al cinema
manifestazione La giornata dell’Impegno, in occasione della Giornata
della Memoria.
La manifestazione prevede una serie di
interventi da parte degli operatori del
CSC e quelli della Cooperativa “Progetto
S.C.I.L.A”, presso alcune scuole medie
inferiori e superiori del territorio.
Due le metodologie di intervento ipotizzate, calibrate per adattarsi ai differenti
ordini scolastici interessati. Per le Scuole Medie inferiori verrà proposto un
breve percorso didattico articolato in
due incontri di circa tre ore ciascuno. Il
primo sarà dedicato all’animazione alla
lettura, mentre il secondo sarà occasione per la visione del film tratto dal testo
digitale
precedentemente presentato cui seguirà
la discussione sui temi trattati.
Gli Istituti Superiori saranno invece
coinvolti nella visione di un film o di un
breve ciclo di cortometraggi, che sarà
preceduta da un’introduzione di carattere storico sul tema e da una breve presentazione. A seguire un dibattito sui
contenuti e diverse attività di
analisi collettiva.
Gli appuntamenti con le scuole
saranno anche occasione per fornire ai docenti un opuscolo contenente bibliografia, filmografia
e sitografia dei documenti a oggi
prodotti sulla Shoah del popolo
ebraico, sulle Shoah dimenticate (come
quella di zingari e rom), insieme ad un
opuscolo dedicato alle leggi razziali.
Le due rassegne saranno di fatto l’occasione per avviare il progetto “Fabbrica
del Cinema Ex Di – Memorie in Movimento”, che ha finalmente trovato spazio presso la palazzina dell’Ex Direzione
Mineraria di Serbariu.
il
FOGLIO dell’Umanitaria
9
Notizie dalle sedi
ALGHERO
di Giusy Salvio
“Il cinema e noi”. Studenti e inclusione sociale
Per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo n. 1 di Alghero, il nostro CSC porta
avanti Il cinema e noi, un percorso cinematografico
mirato ad approfondire alcuni argomenti trattati in classe.
Il progetto, che vede come destinatari i ragazzi delle classi
terze della scuola superiore di primo livello, è iniziato a
novembre 2014 e proseguirà fino a maggio 2015 con la
cadenza di due appuntamenti al mese.
A differenza dell’edizione precedente, in cui il filo conduttore era la Storia del Novecento, quest’anno ai ragazzi viene
proposta la visione di sei film che affrontano tematiche di
interesse sociale, con particolare attenzione alla loro età,
alle problematiche che possono incontrare nella vita di
tutti i giorni (Fratelli di Sangue, Tomboy, Little Miss Sunshine), ma anche a quelle di mondi e realtà lontane, a volte
difficili da capire, per le quali il cinema diventa utilissimo
strumento di comprensione e confronto (Almanya, Il figlio
dell’altra, The help).
Prima della visione di ogni film, ai ragazzi viene consegnata una scheda con i dati tecnici che lo riguardano e una
breve trama; il giorno della proiezione, che avviene in
Mediateca, gli operatori dell’Umanitaria introducono il
film, dando le prime indicazioni di lettura e avvicinando i
ragazzi alla storia del cinema e ai suoi linguaggi; dopo il
film, in sala, l’operatore conduce un primo dibattito in cui
i ragazzi discutono abbastanza liberamente sulle loro
prime impressioni, ancora a caldo, sull’onda dell’emozione. Il giorno successivo, in classe, l’operatore dell’Umanitaria coordina un’attività laboratoriale con i ragazzi
improntata all’analisi del film e delle tematiche che da esso
sono scaturite.
Nell’ambito di questo percorso, improntato alla riflessione
sulla diversità, l’integrazione e l’inclusione, le finalità sono
quelle di educare i ragazzi a una visione del film più consapevole e critica e stimolarli, tramite un lavoro interattivo
alla condivisione delle proprie idee e al rispetto di quelle
altrui, sempre cercando di mantenere viva in loro l’emozione della magia del cinema, dal momento che i ragazzi di
oggi sono gli spettatori di domani.
di Elena Cordaro
Storie e itinerari per capire il mondo intorno a noi
I nostri soci lo sanno. Sanno che noi li
teniamo impegnati in attività fuori dall’ordinario in ogni momento dell’anno.
Aperture straordinarie, visite guidate
con aperitivi in tema e recupero della
cucina storica o con animazioni in
costume, passeggiate a luoghi normalmente non aperti al pubblico, alla scoperta dei tesori nascosti e segreti, pomeriggi di approfondimento con relatori e
autori che condividono con il nostro
pubblico il loro sapere e le loro passioni,
sono parte della nostra programmazione per un tempo libero sempre più di
qualità.
Abbiamo concluso l’anno appena trascorso salutandoci con i libri, brindando insieme in una festa che aveva al centro il libro come regalo di Natale,
accompagnati da autori ed editori che
hanno voluto condividere con noi un
momento corale.
Ed ecco che sempre dai libri ripartiamo
per ritrovarci in un nuovo anno, in cui si
alterneranno offerte per tutti i gusti e
per tutte le età, negli spazi di Via Aldrovandi e in posti suggestivi di cui la
nostra città – ed i dintorni – sono ricchi.
Vi porteremo, idealmente, in tempi e
luoghi lontani, in un certo senso in altri
mondi, alla ricerca del perché la corsa
alle spezie ha dato vita alla più lucrosa
attività economica della storia umana.
Incontreremo infatti il nostro amico
Francesco Antinucci, professore del
CNR, che nel suo recentissimo libro, Le
spezie, racconta la storia del veicolo primario delle spezie: l’arte culinaria.
E vi aiuteremo a comprendere una storia che tende a ripetersi: la contrapposizione tra Oriente ed Occidente, tra due
culture e due religioni che tendono a
coesistere e a sovrapporsi in un medesimo luogo fisico: l’Italia musulmana tra
il IX e XIV sec. Cinque secoli di storia
dell’Italia meridionale raccontati nel
volume Sotto il segno del leone: ospiteremo infatti nei nostri incontri il coinvolgente professore di storia medioevale Amedeo Feniello, che molti dei soci
già conoscono per i suoi seminari.
Riprenderemo poi non solo le consuete
passeggiate ed escursioni alla scoperta del territorio circostante la nostra
città – che continua a riservarci sorprese ad ogni scavo – e così troppo spesso
poco conosciuto ai più, ma anche i viaggi: a Milano con l’amica Marialuigia
Notizie dalle sedi
ROMA
Argentiero, insegnante volontaria di
“Storia delle Città”; in Egitto, ad Alessandria e Bassa Nubia, con il caro Fabrizio Ridolfi, docente di “Egittologia”; in
Puglia per visitare Castel del Monte e
ripercorrere le tratte dei pellegrini lungo
la via Francigena con l’Associazione
Amici dei Castelli romani con il suo
infaticabile presidente Marco Aguiari.
Avremo modo di incontrare i nostri
esperti nei pomeriggi di approfondimento per consentire a tutti di
tenersi sempre aggiornati in ogni
campo: dall’alimentazione alla salute e
all’arte, convinti più che mai che la partecipazione consapevole sia lo strumento più potente per contrastare la mediocrità di questi tempi non facili.
E poi… siamo liete di annunciarvi che la
collaborazione con la prestigiosa Accademia Filarmonica Romana prosegue
anche per il ciclo di concerti dell’Umanitaria: saremo ancora ospiti in Sala
Casella, immersi nel verde del Giardino
Filarmonico, in un mondo magico e
suggestivo incastonato nel centro di
Roma.
Un quadrimestre di tutto rispetto, con
un programma che non ha confini.
il
FOGLIO dell’Umanitaria
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www.umanitaria.it
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notizieflash
a cura di
Claudio A. Colombo
Daniele Vola
photo di Daniele Vola, Franz della Valle,
Christian Carta, valtellinanews.it
CERCASI SPONSOR ILLUMINATO PER UNA MOSTRA DOCUMENTARIA
CHE PARLA DI QUANTO L‘UMANITARIA HA FATTO PER L’ITALIA
“Una mostra illuminante che ci ha
immerso nella storia e nell’impegno sociale di una Umanitaria che ha interpretato
le difficoltà del tempo e anticipato soluzioni attraverso istruzione e lavoro” •
“Grazie all’esposizione mi sembra di
esser tornato bambino” • “Con questa
mostra ci troviamo nel passato e vediamo
il futuro. Grazie” • “Lavoro e dignità: cambiano i tempi, ma i problemi sono sempre
attuali” • “Quante lotte, quanti sogni,
quante speranze… quanta voglia di
riscatto!”.
Ecco alcune delle riflessioni scritte a
caldo dai visitatori della mostra itinerante Pionieri di arditezze sociali/Come eravamo che – dopo la
sperimentazione della scorsa primavera nell’Alto Milanese – ha raggiunto
quota sei tappe, proseguendo il suo
iter lombardo nelle sedi di Vailate,Tirano e Sondrio (storiche località in cui la
presenza del nostro Ente si è fatta sentire sin dall’inizio del ‘900).
Marco Timese, Sveva Cariboni e Claudia De Bernardi che si sono offerti per
illustrare i contenuti della mostra ai
visitatori (supportati dai volontari dell’AUSER di Sondrio e dell’UNITRE di
Tirano), senza dimenticare il precedente impegno dei loro “colleghi”
Chiara Andreatta e Davide Gianella,
allievi dell’Istituto Superiore “Torno”
di Castano Primo che, all’interno del
progetto Alternanza Scuola-Lavoro,
hanno svolto in giugno uno stage
presso l’Archivio Storico dell’Umanitaria, contribuendo alla ricerca
della documentazione messa in mostra
inerente alle tappe valtellinesi.
Il valore dell’iniziativa risiede non solo
nell’essere riusciti a riscuotere il placet
di tutte le amministrazioni comunali
coinvolte, ma anche e soprattutto nell’aver suscitato l’interesse delle scuole
del territorio, per far sì che proprio i
giovani fossero tra i maggiori fruitori
dei contenuti del progetto.
La curiosità dimostrata da parte degli
studenti del Liceo “G. Piazzi - C. Lena
Perpenti” di Sondrio e dell’Istituto
Superiore “Pinchetti” di Tirano e la
voglia di conoscere e comprendere le
tematiche trattate (tra cui la conferenza su Piero Calamandrei e il suo
discorso in difesa della Costituzione,
che ormai è diventato il trait d’union tra
le linee-guida dell’Umanitaria e principi della nostra Carta costituzionale) è
stata tale da trasformarsi in collaborazione attiva per la buona riuscita della
manifestazione: da qui il nostro ringraziamento particolare a Davide Barella,
Prendiamo in prestito uno dei tanti
commenti alla mostra: “Conoscere il
passato aiuta a conoscere il presente e
migliorare il futuro. Noi siamo la storia”. Il
bilancio più che positivo di queste
“trasferte” è un invito a proseguire su
questo cammino: siamo già al lavoro
per far circuitare l’iniziativa in
altre località, lombarde e non, nei
prossimi mesi.
Sempre con la speranza di trovare
sponsor illuminati che ci aiutino a continuare a raccontare un pezzo della
nostra storia. (d.v.)
ALESSANDRINA RAVIZZA, LA SIGNORA DEI DISPERATI
Nel centenario della morte (era il
22 gennaio 1915), un team di studiosi – Paola Signorino, Giuliana Nuvoli,
Claudio A. Colombo – è già al lavoro
per delineare il carattere, l’opera ed
il lascito morale di una donna indimenticabile, un simbolo della Milano
a cavallo tra ‘800 e ‘900: la grande
Alessandrina Ravizza (“una che sareb-
be andata dal Re o dal Papa per ottenere un aiuto”, la ricordava nel suo
coccodrillo sul Corriere della Sera
Renato Simoni), uno dei personaggi di spicco del movimento per
l’emancipazione femminile, la
fondatrice della Cucina degli ammalati poveri, la Madonna dei diseredati.
Insomma, una delle figure che “meglio
incarnano lo spirito col quale è nata l’Umanitaria”. La pubblicazione dovrebbe vedere la luce in primavera.
Il volume ha ricevuto il contributo di:
il
FOGLIO dell’Umanitaria
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UNA APP DEDICATA
A LAVORO E CULTURA
A MILANO
All’interno del progetto “Milano si fa
storia”, insieme ad Archivio del Lavoro,
Fondazione Isec, Bibliolavoro,ARCI Bellezzza, Istituto Nazionale Storia Movimento Liberazione in Italia, in autunno
abbiamo dato vita una suggestiva
mappa interattiva, scaricabile su cellulari e tablet, intitolata “Lavoro e Cultura. Luoghi e storie dell’emancipazione
sociale a Milano”.
La mappa (scaricando gratis la APP
di Jecoguides dallo Store di Apple o di
Android) rappresenta una specie di
“cartina di tornasole” dove il viaggiatore/visitatore ha modo di conoscere
luoghi e storie del Novecento (dal
Teatro del Popolo alla Scuola per capomastri, dal Centro di formazione
“Luciano Lama” alla Scuola Edile Milanese, e tante altre realtà), rivivendo le
tensioni e i sogni di riscatto, che hanno
segnato la vita di migliaia di persone:
quelli che – grazie a Cultura e Lavoro –
avrebbero acquisito la pienezza dello
status di cittadini, diventando parte attiva di quel processo di democratizzazione da cui è scaturita la Repubblica italiana.
Un vero work in progress, che è aperto
anche a segnalazione da parte di singoli
utenti, scrivendo a [email protected]
MIGLIORI PROSPETTIVE
DOPO IL SALONE INTERNAZIONALE
DELLA SICUREZZA ALIMENTARE
FOGLIO
digitale
Si è tenuto il 15-16-17 Ottobre 2014 il III Salone Internazionale
della Ricerca, Innovazione e Sicurezza Alimentare, appuntamento
con il quale la Società Umanitaria ha deciso di dare il proprio contributo
per la sfida lanciata da Expo 2015, declinando i temi che contraddistingueranno la grande manifestazione del prossimo anno.
Sono stati tre giorni di incontri
durante i quali le sedi di Milano,
Roma e Napoli si sono trasformate in una piazza scientifico-divulgativa per approfondire, con i grandi
esperti nazionali e internazionali i
temi culturali, sanitari, educativi e
sociali del cibo. Sì, perché quasi
ogni aspetto della vita ruota intorno al cibo, ed il Salone ha affrontato i diversi aspetti del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: sicurezza alimentare, cibo e salute; cibo e sport; cibo
e religione; cibo e benessere; cibo, legalità e diritto; cibo e sostenibilità.
I punti nodali del Salone, oltre alla ricerca, restano quelli della divulgazione e
dell’educazione.Tutti, dall’agricoltore/allevatore fino al consumatore, quando
compiono le loro scelte alimentari, di produzione e consumo, devono considerare la salute e la dignità di ogni uomo, nel rispetto di ogni vita animale e
nella salvaguardia dell’ambiente. Insomma, il binomio del futuro, la parola
d’ordine, deve essere “cibo eticosostenibile”.
La kermesse, oltre 150 relatori per 21 tra convegni, seminari, workshop (per molti dei quali era previsto il rilascio di crediti formativi per diverse figure professionali), ha toccato dunque argomenti di strettissima attualità:
dal contrasto alle agro-mafie alla tracciabilità dei prodotti,dalla lotta allo spreco alimentare alla cooperazione per lo sviluppo e alle nuove frontiere aperte dagli insetti commestibili. Grande successo anche per i laboratori didattici per le scuole (primaria e secondaria) dedicati al consumo consapevole e responsabile, il cui obiettivo è stato quello di far acquisire ai giovanissimi
la consapevolezza delle ricadute dei comportamenti di consumo individuali
sulla comunità e sull’ambiente per ridurre gli sprechi alimentari domestici.
Andrea Mascaretti
In alto: Alberto Ancora,Vicepresidente Agrofarma-Federchimica; Piero Amos Nannini, Presidente dell’Umanitaria e Andrea Mascaretti, Presidente del comitato scientifico del Salone Internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza Alimentare. Nelle foto in piccolo: uno dei laboratori per i bambini e il Salone degli Affreschi gremito durante uno dei seminari.
Semplice, immediato, sempre più ricco. È il sito che abbiamo costruito di recente
(anche con un contributo della Regione Lombardia, all’interno del progetto “Carta
canta”) per agevolare gli studiosi della storia del nostro Ente e del nostro Paese:
www.opacbiblioteca.umanitaria.it
DICONO DI NOI
Hanno collaborato
a questo numero:
Carmen Aquaro, Christian
Carta, Michela Cuccu, Lucia
Di Gioia, Emiliano Di Nolfo,
Franca Magnoni, Marinella
Militello, Amedeo Rosignoli,
Paolo Serra, Teresa Vecchi,
Pierluigi Zenoni.
il
FOGLIO
Umanitaria
dell’
Nuova
digitale
versione
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digitale
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Entra nel sito www.umanitaria.it, clicca sulla copertina del Foglio e segui le istruzioni.
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