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La dichiarazione universale
dei diritti dell’uomo
• L’essere umano non esiste
prima del concepimento.
• L’essere umano esiste
dal concepimento in poi.
• Che importa chiamarlo essere umano
o embrione o feto o bambino?
Cos’è un nome?
• Forse che
una rosa avrebbe meno profumo
se non si chiamasse rosa?
• Forse che
un bambino è meno bambino
quando gli si toglie il nome
per togliergli i diritti umani?
• Il primo diritto umano è
il diritto di nascere!
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dei campi di sterminio, delle dottrine di morte, tutti
i popoli della Terra votano il documento della speranza in un futuro di libertà, di giustizia e di
pace e ne indicano il fondamento nella dignità umana.
È la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo / 10 dicembre 1948.
Ma, poco meno di 50 anni dopo, Giovanni Paolo II nell’enciclica Evangelium vitae scrive:
“Giunge ad una svolta dalle tragiche conseguenze un lungo percorso storico, che, dopo aver
scoperto l’idea dei diritti umani – come diritti inerenti ad ogni persona e precedenti ogni Costituzione e legislazione degli Stati – incorre oggi in una sorprendente contraddizione: in un’epoca in cui si proclamano solennemente i diritti inviolabili della persona e si afferma pubblicamente il valore della vita, lo stesso diritto alla vita viene praticamente negato e conculcato,
in particolare nei momenti più emblematici dell’esistenza, quali sono il nascere e il morire”.
Perciò il riconoscimento del diritto del concepito a nascere, restituisce verità a tutto l’edificio
dei diritti umani.
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Una concezione vera
e nobile della laicità
Fondata sui diritti umani l’affermazione del diritto a nascere
deriva dalla ragione e dal pensiero della modernità.
Tra le testimonianze pubbliche di “laici” a favore del riconoscimento del concepito come uno di noi, è rimasto particolarmente vivo il ricordo delle parole scritte da Norberto Bobbio
sul “Corriere della sera” pochi giorni prima della consultazione referendaria del 1981.
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L’Europa e i diritti umani
Dalla manifestazione del 1986
“Firenze, Europa, cultura: prima di tutto la vita” nasce il progetto di suscitare in coloro che
saranno la forza intellettuale del futuro, cioè nei giovani
studenti, una riflessione sul
rapporto tra diritti umani, unità europea, la famiglia, la pace.
Ogni anno è bandito in tutte le scuole
d’Italia un concorso che tra il 1987 e
il 2014 ha coinvolto 1.000.000 di
giovani e ha condotto nel Parlamento Europeo 7.000 vincitori, i quali, ogni anno, con un dibattito nell’aula
del Parlamento Europeo o del Consiglio
d’Europa, sui temi del concorso, hanno
simbolicamente dato espressione all’idea di una Europa dei valori.
“Inno alla vita” è il nome della scultura
bronzea del Maestro Sauro Cavallini,
collocata dal 1990 nello spazio aperto
del Consiglio d’Europa a Strasburgo,
donata dal Movimento per la Vita,
allo scopo di indicare il significato ultimo
dei concorsi annuali e l’ideale della vera Europa.
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“Se vuoi la Pace
difendi la Vita”
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“Sono convinto
che la grande influenza
del Movimento per la Vita
nel mondo
e il suo contributo
dato all’umanità
sarà adeguatamente capito
quando la storia
di questa generazione
sarà scritta”.
Dal discorso di Giovanni Paolo II
alla Federazione Internazionale
del Diritto alla Vita, 1 marzo 1986.
Il sorgere dell’umanesimo è collocato nel passaggio dal medioevo all’epoca moderna: le grandi scoperte, il rifiorire del senso della bellezza, della letteratura,
delle arti, della filosofia, inducono l’uomo a considerarsi centrale nella storia e
nell’universo. Lentamente, sia pure in mezzo a tragiche contraddizioni, emergono gli ideali di eguaglianza, di democrazia, di libertà, di giustizia e di pace, che
trovano la loro consacrazione formale nella Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo nel 1948.
Ma chi è l’uomo? Senza una risposta completa a questa domanda l’edificio
crolla, così come cade a terra il quadro se cede il chiodo a cui è appeso.
Dunque la questione della vita nascente ha molto a che vedere con il nuovo umanesimo. La contemplazione della perfezione e del mistero della dignità umana
nella vita nascente appare una forza che sospinge verso la civiltà dell’amore.
Anche per celebrare il XX° anniversario dell’enciclica Evangelium Vitae questa
mostra può concludersi con “l’appassionato appello rivolto a tutti e a ciascuno in
nome di Dio” da Giovanni Paolo II al n. 5 di tale documento:
“Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana!
Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo,
libertà vera, pace e felicità!”.
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La vita umana: prima meraviglia!
I risultati della scienza sull’inizio della vita
umana diventano cultura se vengono trasmessi
a tutti, anche alle persone semplici e soprattutto alle donne e alle famiglie in difficoltà per una
gravidanza difficile ed indesiderata, con linguaggio che mostri la verità parlando al cuore.
La Vita Umana Prima Meraviglia è un opuscolo
edito dal Centro Documentazione e Solidarietà,
tradotto il 19 lingue, distribuito gratuitamente
in 6 milioni di copie, che divulga i risultati della
scienza moderna sull’inizio della vita con parole
ed immagini comprensibili, che toccano il cuore.
Tale pubblicazione ha contribuito a salvare non
poche vite umane.
Il libretto è completato
da un DVD,
e può essere richiesto al
Centro di Documentazione
e Solidarietà.
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