DIPARTIMENTO PER LA RICERCA,
LÊINNOVAZIONE E LÊORGANIZZAZIONE
Direzione Generale per lÊInnovazione
Tecnologica e la Promozione
Comunicare
laCultura
DPN.QB
8.: Opwfncsf 3117
Tbmpof Fvspqfp efmmb Dpnvojdb{jpof
Qvccmjdb efj Tfswj{j bm Djuubejop
f bmmf Jnqsftf
CPMPHOB . Qbejhmjpof 2:
QUARTIERE FIERISTICO (PIAZZA DELLA COSTITUZIONE 6)
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA,
LÊINNOVAZIONE E LÊORGANIZZAZIONE
Capo Dipartimento Giuseppe Proietti
Direzione Generale per lÊInnovazione Tecnologica e la Promozione
Direttore Generale Antonia Pasqua Recchia
Segreteria Amministrativa
Cristina Brugiotti, Anna Rita De Gregorio, Rosaria Pollina,
Silvia Schifini, Maria Viglongo,Fabiana Vinella, Laura Petracci
Comunicazione e rapporto con i media
Fernanda Bruno
Ufficio per la Comunicazione
Anna Conticello con Alessia De Simone
Supporto logistico
Edoardo Cicciotto, Maurizio Scrocca
Il programma di partecipazione a COM-P.A. 2006 - Salone Europeo della
comunicazione pubblica dei servizi al cittadino, è stato organizzato dal:
Servizio II - Comunicazione, Promozione e Marketing
Dirigente Paola Francesca Zuffo
Segreteria organizzativa Anna Maria Trimarchi
con Giacomo Bologna, Anna Napoleoni, Amedeo Natoli, Giancarlo Fumanti
Coordinamento generale
Unità Organica I - Grandi Eventi e Manifestazioni fieristiche
Progettazione e realizzazione opuscolo,
materiali grafici e stand - Organizzazione convegno e incontri allo stand
Responsabile Antonella Mosca
con Monica Bartocci, Antonella Corona, Maria Tiziana Natale, Alessandra Rosa,
Maria Siciliano, Laura Simionato
Comunicazione multimediale
Alberto Bruni, Renzo De Simone, Francesca Lo Forte, Emilio Volpe
con Andrea Fiorenza, Roberto Sartini, Gabriele Tamburini
Edizioni MP MIRABILIA srl
Via Ostiense, 131/L
00154 Roma
www.mpmirabilia.it
Finito stampare nel Novembre 2006
con il contributo di:
Supporto operativo allo stand
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dellÊEmilia-Romagna
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, LÊINNOVAZIONE E LÊORGANIZZAZIONE
Servizio I - Affari generali, tematiche trasversali, coordinamento, gestione delle
risorse umane
Servizio II - Intese istituzionali e rapporti con il CIPE
Servizio III - Ufficio Studi
Direzione Generale per gli Affari Generali, il Bilancio, le Risorse Umane e la
Formazione
Servizio I - Affari generali, Bilancio, Programmazione
Servizio II - Risorse Umane: concorsi, assunzioni, movimenti, mobilità, formazione e
aggiornamento professionale del personale, relazioni sindacali e contrattazione
collettiva
Direzione Generale per lÊInnovazione Tecnologica e la Promozione
Servizio I - Affari Generali, Statistica, Sistemi Informativi e Nuove Tecnologie
Servizio II - Comunicazione, Promozione e Marketing
DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
Direzione Generale per gli Archivi
Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali
Istituto Centrale per gli Archivi
Archivio di Stato di Taranto
Biblioteca Nazionale di Bari „Sagarriga Visconti Volpe‰
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
Direzione Generale per i Beni Archeologici
Direzione Generale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
Soprintendenza per i Beni Achitettonici e per il Paesaggio della Liguria
Soprintendenza pei i Beni Archeologici della Puglia
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Bari
e Foggia
Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Sassari e Nuoro
DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO
Servizio II - Diritto d’Autore, Osservatorio dello Spettacolo. Raccordo delle attività
istituzionali
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
Regionale
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Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
Beni
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Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
Culturali
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Paesaggistici dellÊAbruzzo
Paesaggistici della Basilicata
Paesaggistici della Calabria
Paesaggistici della Campania
Paesaggistici dellÊEmilia-Romagna
Pesaggistici del Friuli Venezia Giulia
Paesaggistici del Lazio
Paesaggistici della Liguria
Paesaggistici della Lombardia
Paesaggistici delle Marche
Paesaggistici del Molise
Paesaggistici del Piemonte
Paesaggistici della Puglia
Paesaggistici della Sardegna
Paesaggistici della Toscana
Paesaggistici dellÊUmbria
Paesaggistici del Veneto
Biblioteca Universitaria di Bologna
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Sponsor:
Call Center - Omnia Network
Azienda Fassa Bortolo - Qualità per lÊedilizia
Presentazione
istituzionale è lo strumento che mette in rapporto il cittadino con
Lacomunicazione
l’amministrazione pubblica, fa conoscere i servizi disponibili, avvicina il mondo del
vissuto quotidiano dei singoli e dei gruppi al mondo delle istituzioni, percepite ancora più come
distanti e astratte che non come sistema di erogazione di servizi, come un “costo” piuttosto che
come un beneficio.
Riveste dunque un’importanza strategica l’insieme delle attività volte ad aumentare la qualità e
l’intensità della comunicazione pubblica ed è per questo che anche nel 2006 il Ministero per
i beni e le attività culturali ha inserito nel Piano annuale di comunicazione la partecipazione al
COM.PA, Salone europeo della comunicazione pubblica, dei servizi al cittadino e alle
imprese.
L’organizzazione della partecipazione, l’elaborazione dei contenuti, lo scambio tra i diversi
soggetti partecipanti hanno di per sé costituito un patrimonio di conoscenza e di
comunicazione, un arricchimento collettivo. Le occasioni di incontro offerte nell’ambito del
Salone diventano quindi un luogo importante per informare i cittadini dei progressi e dei
risultati raggiunti, per confrontarsi, per raccogliere argomenti di riflessione per futuri progressi.
Indubbiamente il tema della comunicazione si relaziona con facilità con l’oggetto dell’attività
amministrativa, ossia il patrimonio e le attività culturali, che sono strumenti di comunicazione
di grande efficacia, in grado di trasmettere messaggi complessi ma anche diretti e decifrabili
a diversi livelli. E’ di dominio comune la capacità di comunicazione di un bene culturale, tanto
che immagini e contesti culturali vengono spesso utilizzati anche come supporto di messaggi
pubblicitari.
La comunicazione istituzionale sembra dunque coincidere con la comunicazione sul “prodotto”
culturale; eppure è importante tenere distinti questi due aspetti per riuscire a fornire ai cittadini
un’informazione veramente efficace, senza che il prodotto assorba completamente il
messaggio.
D’altro canto la comunicazione del “bene culturale”, al di la dell’apparente facilità di
approccio, è invece assai complessa e difficile, richiede competenze specifiche, ha maggiore
difficoltà di altre tipologie a “farsi strada” nel mondo decisamente superaffollato delle notizie
trasmesse dai diversi mezzi di informazione.
E’ stato dunque molto opportuno contenere i contributi apportati dal MiBAC nell’ambito della
comunicazione istituzionale: si tratta di un compito primario, che non può essere delegato ad
altri.
Le esperienze portate da tutte le regioni italiane, da tutti i settori del patrimonio e delle attività,
mostrano uno spaccato assai ricco e complesso da cui emergono alcune linee-guida che sono
quelle che hanno improntato l’attività del Ministero in questi ultimi anni:
• Aumentare i servizi al cittadino
• Impegnarsi nella qualità
• Sviluppare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, quindi innovare
• Intendere la comunicazione come segmento dell’attività istituzionale.
Vengono così documentate iniziative diffuse di miglioramento nell’organizzazione delle attività,
sia amministrative che di erogazione di servizi (archivi, biblioteche, musei, aree
archeologiche), ma si documenta anche il lavoro svolto per la Carta della qualità dei servizi
culturali, in via di pubblicazione. Soprattutto su questo tema l’impegno del MIBAC è stato e
continua ad essere rilevante. L’obiettivo è di giungere ad un livello di qualità “dichiarato e
trasparente”, naturalmente passibile di miglioramento.
E’ evidente che le difficoltà finanziarie degli ultimi anni hanno introdotto elementi di forte criticità
nell’attuazione delle linee di supporto all’”aumento dei servizi e della qualità”. Anche la
progressiva riduzione del personale non facilità il raggiungimento degli impegni in questo
senso. Tuttavia l’insieme delle iniziative, centrali e territoriali, volte a migliorare la qualità
dell’offerta attraverso la formazione continua degli addetti - da segnalare i Corsi di
aggiornamento sulle forme di gestione e l’offerta di servizi nei musei e nelle aree archeologiche
statali per direttori di museo e di aree archeologiche -, le indagini mirate a cogliere la
soddisfazione degli utenti, l’autovalutazione degli stessi operatori, disegna un quadro in cui
non sembra poi tanto avveniristica la possibilità di introdurre il concetto dell’audience
advocacy, ossia di quell’attività di “ascolto” dei bisogni, dei desideri, delle aspettative del
pubblico di cui tener conto nei processi decisionali.
La comunicazione deve conformarsi anche e soprattutto a tali bisogni/desideri/aspettative,
senza peraltro trascurare il ruolo importantissimo della comunicazione interna. Il coinvolgimento
di tutti, in un’amministrazione tanto estesa sul territorio nazionale, è impensabile senza il
massiccio ricorso alle tecnologie informatiche e telematiche. Vengono dunque descritti i progetti
(in via di completamento) volti al rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica di comunicazione:
si tratta della rete multiservizi che, a regime, permetterà di fornire al pubblico e anche al
personale interno servizi di comunicazione avanzati con l’utilizzo di tutte le nuove tecnologie
(tele-conferenza, tele-lavoro, Contact Center, IVR, operatore automatico, etc.). Proprio con
l’obiettivo di utilizzare il massimo delle potenzialità offerte dalla tecnologie da parte di tutti gli
operatori è stato avviato un vasto e specifico percorso formativo, volto a far acquisire al
personale in servizio la Certificazione delle competenze informatiche secondo lo standard
della Patente Europea del Computer ECDL (European Computer Driving Licence).
Si descrivono anche i progetti più innovativi di comunicazione del patrimonio culturale, che
mirano ad integrare ed arricchire la visita reale e la fruizione con esperienze e informazioni
più complete e complesse, attraverso l’uso della multimedialità, dei mobile devices, delle
tecnologie wireless.
Con riferimento al ruolo della comunicazione pubblica come strumento importante per la
crescita della conoscenza dei cittadini, il MiBAC, nel suo complesso, si manifesta come
un’amministrazione attenta agli indirizzi e alle sollecitazioni che provengono dall’Europa e in
questi ultimi anni ha adeguatamente impostato e realizzato progetti coerenti con la cosiddetta
“Strategia di Lisbona”: fare dell’Europa entro il 2010 “l’economia basata sulla conoscenza più
competitiva e dinamica del mondo in grado di realizzare una crescita economica sostenibile
con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”.
La realizzazione del Portale della Cultura, condivisa con gli Uffici territoriali e con le Autonomie
locali che vi apportano notevole contributi, rappresenta certamente una esemplificazione
dell’impegno straordinario posto nel campo della comunicazione, al fine di diffondere alla più
vasta platea possibile di cittadini, italiani e stranieri, il massimo delle informazioni culturali.
E’ di notevole interesse anche il risultato che si sta ottenendo con il progetto ”Magnifico”, vera
e propria linea di comunicazione “multicanale” sul patrimonio culturale e sugli eventi:
importanti operatori italiani, in particolare del turismo, come compagnie aeree, società di
gestione aeroportuale, enti di trasporto ferroviario, compagnie di navigazione, aziende di
noleggio auto, tour operator stanno utilizzando i propri mezzi informativi e pubblicitari per
promuovere il patrimonio culturale e gli eventi, a seguito di un accordo non oneroso per il
Ministero.
Si tratta di un esempio oltremodo positivo di quanto una buona comunicazione istituzionale sia
capace anche di costruire consenso e interesse da parte del mondo imprenditoriale, che si
mostra sensibile e disponibile a “investire” nella comunicazione culturale non solo perché vi
vede uno strumento di comunicazione aziendale ma anche perché, probabilmente, considera
il bilancio sociale, in cui l’investimento in cultura si colloca, una prospettiva di sviluppo non
trascurabile.
Antonia Pasqua Recchia
Direttore Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione
Sommario
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, LÊINNOVAZIONE E LÊORGANIZZAZIONE
Programma per la valorizzazione del patrimonio culturale del mezzogiorno...............................
Bianca Maria Testarmata
Corsi di aggiornamento sulle forme di gestione e l’offerta di servizi nei
musei e nelle aree archeologiche statali ...............................................................................
Adelaide Maresca Compagna
Patrimonio culturale e comunicazione...................................................................................
Mariella Carconi
Le azioni di diffusione dei risultati raggiunti attraverso le iniziative finanziate
con le risorse per lo sviluppo .............................................................................................
Maria Grazia Bellisario, Giusy Calandra
Direzione Generale per gli Affari Generali, il Bilancio, le Risorse Umane e la Formazione ............
Progetto sportello informativo on-line riguardante le erogazioni liberali ......................................
Cinzia Gobbato, Anna Maria Borsa, Annarita Ricci, Stefano Maurizi
Progetto di servizio civile nazionale ....................................................................................
Elisabetta Boninsegni, Vincenza Scopetti, Simona Piccioni
La rete multiservizi del MiBAC - La Patente Europea del Computer ............................................
Annarita Orsini
Le certificazioni informatiche europee di AICA.......................................................................
Daniela Rovina
Diffusamente cultura: le strategie di comunicazione.................................................................
Paola Francesca Zuffo
Il MiBAC e la comunicazione sul territorio ............................................................................
Antonella Mosca, Laura Simionato
Progetto Acquisizione Partnership ........................................................................................
Alessandra Rosa
Accoglienza, qualità e mercato .........................................................................................
Anna Maria Stramondo
URP - Ufficio per le Relazioni con il Pubblico: “Continuità ed innovazione” ................................
Gaspare Carlini
DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTI E LIBRARI
Il sito web del Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali............................................................................................
Paolo Franzese
Il Sistema Informativo degli Archivi di Stato ( www.archivi-sias.it) ..............................................
Daniela Grana
GAUSS - Software Integrato per la Gestione Automatizzata delle Sale
di Studio degli Archivi di Stato ..........................................................................................
Daniela Grana
I progetti di Comunicazione della Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti culturali...........
Susanna Spezia
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
Analisi di Customer Satisfaction e strategie operative - Il caso di Veio .......................................
Anna Maria Reggiani
Piano di valorizzazione e comunicazione PSAE .....................................................................
Isabella Cianfarani, Maristella Ierullo
DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT
Progetti culturali tra impegno sociale, dialogo culturale e tutela del diritto d’autore ...........................
Patrizia Micoli
8
9
11
14
17
18
22
24
27
29
32
34
36
39
42
44
46
47
50
58
62
DIREZIONI REGIONALI
COM. PA 2006...............................................................................................................
67
Paolo Carfagnini, Caterina Dalia
La comincazione del patrimonio culturale in Basilicata: risultati e prospettive ...............................
69
Elvira Pica, Massimo Carriero
Accordo di programma quadro “Beni e Attività Culturali per il. territorio della Calabria”................ 72
Francesco Prosperetti
Il CD “Invito in Calabria. Arte, Archeologia e Storia”. Comunicare per valorizzare ......................
74
Maria Teresa Sorrenti
Il MiBAC in Campania: la comunicazione.............................................................................. 76
Mara Rosaria Nappi
Le “Giornate Europee del Patrimonio” - Una Occasione per comunicare i Beni Culturali................
80
Paola Monari
BUB-Life (http://www.bub.unibo.it/bublife/redazione/) ......................................................... 83
Franco Pasti
Il nuovo sito pubblico si apre a tutti i Luoghi della Cultura in Friuli Venezia Giulia ........................
84
Ugo Soragni
La comunicazione strumento indispensabile alla fruizione del Bene Culturale ...............................
86
Luciano Marchetti
Liguria: la riscoperta di una “regione d’arte” attraverso nuove tecnologie ...................................
88
Liliana Pittarello
Ristrutturazione del sito WEB ..............................................................................................
90
Il Progetto IDRA - Altante di Beni Culturali della Lombardia.......................................................
92
Marco Minoja
Comunicare il Progetto Culturale .........................................................................................
95
Marina Mengarelli, Michela Mengarelli
L’Attività della Direzione Regionale - Attività svolte o in corso di svolgimento ...............................
98
Oreste Muccilli
Il progetto di comunicazione della Direzione Regionale del Piemonte........................................ 102
Emanuela Zanda
COM.PA - Puglia: innovazione e comunicazione................................................................... 105
Emilia Simone
Comunicare l’Archeologia................................................................................................. 107
Archeologia on line.......................................................................................................... 108
Le nuove tecnologie e la comunicazione.............................................................................. 110
Strumenti e progetti divulgativi e didattici.............................................................................. 112
Comunicare la “nuova sede”............................................................................................. 113
Progetti di comunicazione in Sardegna................................................................................ 114
Carla Palomba
I siti web del Museo Nazionale G.A. Sanna di Sassari e del Museo Archeologico Nazionale di
Nuoro............................................................................................................................ 117
Maria Ausilia Fadda
Tecnologia e Patrimonio culturale........................................................................................ 119
Alfredo Ingegno, Alba Macripò e Rosalba Tucci
Alcune significative iniziative in Umbria................................................................................ 121
Silvana Tommasoni
Venezia “Comunicare la Cultura”........................................................................................ 124
Valter Esposito, Luigi Marangon
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale................................................................ 126
Ugo Zottin
Il Call Center del MiBAC.................................................................................................. 131
Reply............................................................................................................................. 133
Cultura senza confini - Società Fassa Bortolo........................................................................ 133
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Dipartimento per la
Ricerca,
l’Innovazione
e l’Organizzazione
Servizio I
Affari Generali,
tematiche
coordinamento,
gestione delle risorse
umane
Dirigente e responsabile
dei progetti:
Raffaele Sassano
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232493
Fax 06 67232499
8
Programma per la valorizzazione del patrimonio
culturale nelle regioni del mezzogiorno
Bianca Maria Testarmata
L’impegno del MiBAC si è esteso, in questi ultimi anni,
all’attuazione delle politiche di sviluppo, con effetti
rilevanti sulle modalità organizzative, operative e
tecniche della sua attività istituzionale e sulla
programmazione e attuazione della politica nazionale a
sostegno dello sviluppo delle aree sottoutilizzate.
Tali politiche si basano su due categorie di linee di
interventi:
- interventi per l’ampliamento della fruizione ed
incremento della qualità dei beni offerti
- interventi a supporto operativo nell’erogazione dei
servizi amministrativi e culturali a domanda, richiesti
dall’utenza alle strutture territoriali
In tale contesto il MiBAC ha avviato n. 6 progetti di
attuazione del Programma di investimenti per la
valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree
sottoutilizzate attraverso specifici progetti imprenditoriali
ex delibera CIPE n. 20/2004.
Nell’ottica della piena trasparenza, cinque progetti sono
stati messi a bando mediante gare europee ed uno
affidato in convenzione. I contratti prevedono lo
svolgimento di servizi in circa cinquanta siti dell’Italia
centrale e meridionale. Per fronteggiare la complessità
delle attività e l’estensione territoriale interressata,
l’amministrazione ha sperimentato una modalità di lavoro
a rete, che consente a 13 unità di personale, in servizio
presso il Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e
l’Organizzazione, presso la Soprintendenza per i beni
architettonici e il paesaggio e per il patrimonio storico
artistico ed etnoantropologico di Napoli e provincia
nonché presso la Biblioteca Universitaria di Napoli, di
effettuare la verifica dell’esecuzione di tutti i lavori e
procedere al pagamento degli stati di avanzamento.
L’esperienza rappresenta, per l’amministrazione, un
esempio di “best practice” esportabile ed
implementabile. E’ stata, inoltre, stipulata una
convenzione con il FORMEZ – Centro di formazione studi
per l’attuazione di un progetto di formazione nell’ambito
del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo
sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”, Misura 1.5 “Risorse
umane per la sicurezza”.
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Corsi di aggiornamento sulle forme di gestione e
l’offerta di servizi nei musei e nelle aree
archeologiche statali
Adelaide Maresca Compagna
Dipartimento per la
Ricerca,
l’Innovazione
e l’Organizzazione
L’Ufficio Studi, in collaborazione con il Servizio II del
Dipartimento e con le Direzioni regionali, ha promosso
un’iniziativa di formazione per direttori di musei e aree
archeologiche aperte al pubblico, con l’obiettivo di:
- fornire un aggiornamento sulla normativa più
recente e sul dibattito scientifico relativo alle
principali tematiche connesse alla gestione;
- aprire un confronto sulle concrete opportunità di
sviluppo di queste importanti istituzioni culturali,
promuovendo tutte le sinergie possibili a livello
territoriale.
I funzionari statali sono oggi messi alla prova su di un
mercato dell’offerta culturale in cui devono, da un lato,
fare i conti con i vincoli di bilancio, le rigidità
organizzative e la limitatezza di risorse umane proprie
dell’apparato pubblico, dall’altro lato con la richiesta di
fasce di utenza più ampie e più esigenti del passato. Tutto
questo mentre si fa sentire con sempre maggior forza la
concorrenza di altre istituzioni o di imprese private che
propongono prodotti culturali innovativi, eventi, mostre
utilizzando aggiornati e “agguerriti” strumenti di
marketing.
Appare quindi indispensabile per gli storici dell’arte,
architetti, archeologi cui sono affidate importanti
responsabilità di direzione acquisire competenze nuove,
dominare tecniche di progettazione e di comunicazione,
conoscere modalità di concertazione con gli altri enti
pubblici e con i privati, definire e diffondere strategie e
obiettivi, applicare sistemi di valutazione dei risultati
raggiunti.
I temi affrontati dai docenti nel corso di tre fitte giornate
di lezioni e di dibattito, sono stati in particolare:
1) le “regole” del museo a partire dall’Atto di
indirizzo ministeriale del 2001;
2) la scelta dei modelli di gestione del museo e dei
servizi;
3) i rapporti con il territorio, la promozione delle
Servizio III
Ufficio Studi
Direttore:
Velia Rizza
Responsabile del progetto:
Adelaide Maresca Compagna
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel.06 67232399 - Fax 06 67232547
[email protected]
9
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
attività istituzionali e dei progetti “speciali”;
4) l’individuazione di indicatori validi, l’utilizzo delle
fonti di informazione disponibili e la valutazione
dei risultati;
5) la comunicazione interna ed esterna;
6) la conoscenza del pubblico reale e potenziale e
la verifica del gradimento dell’utenza.
Con riferimento alle esigenze di comunicazione e alla
crescente attenzione riservata al pubblico, sono state poi
illustrate alcune recenti iniziative dell’Amministrazione, fra
le quali assumono particolare rilievo la diffusione dei siti
web, la creazione di un Portale nazionale e l’adozione
di una “Carta della qualità dei servizi” da parte di tutti gli
istituti e luoghi della cultura.
Approfittando
della
partecipazione
di
una
rappresentanza consistente di direttori di musei (circa
duecentoventi, in totale) è stata presentata, infine, la
metodologia proposta per l’indagine di Verifica degli
standard museali già individuati dal D.M. 10 maggio
2001, che partirà a breve e sarà concentrata sul
personale impegnato nei musei, sui servizi al pubblico e
sui rapporti del museo col territorio.
I corsi di formazione, che si sono svolti tra maggio e
settembre in cinque sedi (Firenze, Napoli, Bologna,
Roma e Milano) hanno costituito, pur nei limiti di tempo
disponibili, un’utile occasione di informazione e di
incontro tra funzionari impegnati su problemi analoghi e
ansiosi di confrontarsi su soluzioni possibili e progetti
concretamente realizzabili.
Negli sviluppi futuri del progetto - finanziato dal CIPE
nell’ambito delle azioni di sistema e iniziative di
assistenza tecnica – sono previsti ulteriori
approfondimenti su specifici aspetti, attraverso giornate
di studio, scambi di esperienze e pubblicazioni. Ci si
augura in tal modo di riuscire ad attivare un circuito
virtuoso con gli Uffici coinvolti, che porti
all’ottimizzazione delle risorse disponibili e al
miglioramento dell’offerta cultura.
10
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Patrimonio culturale e comunicazione
Mariella Carconi
“Il vero viaggio di scoperta
non consiste nel cercare nuove terre
ma nell’avere nuovi occhi”
Dipartimento per la
Ricerca,
l’Innovazione
e l’Organizzazione
Voltaire
La conoscenza dell’inestimabile patrimonio culturale del
nostro Paese era riservata ad una piccola élite di
viaggiatori; il “grand tour”, viaggio iniziatico di
conoscenza e crescita era prerogativa delle classi più
abbienti e colte. Nel secondo dopoguerra con la crescita
economica e la migliore viabilità, ai pochi colti
viaggiatori si uniscono i sempre più numerosi turisti. Si
modifica anche il senso del viaggio che diviene per lo
più vacanza e le mete culturali vissute come accessori
secondari. Via via che il linguaggio di presentazione del
patrimonio culturale e le scoperte autonome dei cittadini
stranieri di molte altre realtà poco conosciute sono
cresciute sinergicamente, si sono anche complementarizzate
le diverse soluzioni che di volta in volta il mercato turistico
è stato in grado di realizzare in una crescita continua.
Comunicare, descrivere e far conoscere il bene culturale
quindi è stata una delle finalità di primo piano. Tale
prassi è diventata base operativa di fondo e ciò ha fatto
in modo che sia cresciuta la coscienza e la riscoperta dei
valori di bene artistico, monumentale, culturale,
antropologico, ambientale. Oggi non c’è paesino che
non abbia cognizione del valore della propria chiesa
d’epoca romanica, medioevale, rinascimentale o
barocca che sia, e non abbia riscoperto le sue sagre, le
sue feste, i suoi riti.
Questa riscoperta di radici ha prodotto anche il recupero
del proprio passato e quindi della propria identità
gruppale ed ha facilitato non poco il rispolvero del
patrimonio linguistico espressivo di ogni comunità nel
presentare se stessa agli altri, dalle origini ai nostri giorni,
con dentro tutto ciò che riguarda gli usi e costumi,
l’organizzazione del lavoro, l’arte, il vissuto religioso, la
cucina tipica.
Soltanto chi ha molto viaggiato può comprendere la
diversità e la specificità di vivere in Europa e in
particolare in Italia. Alle tradizionali città d’arte si
affiancano sempre più i centri minori, che disegnano nel
Servizio III
Ufficio Studi
Direttore:
Velia Rizza
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232679
Fax 06 67232547
[email protected]
11
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
modo più significativo e pregnante la geografia culturale
del nostro Paese, vero museo a cielo aperto.
Impegnare le risorse possibili per rispondere al sogno
medio dei turisti stranieri, ma sempre più anche italiani,
in merito alla percezione dell’Italia come un’opera
culturale unica, non è sfida di poco conto, tenendo
anche presente l’urgenza di uscire definitivamente dalla
fin troppo abusata riproposizione dei siti culturali classici.
Da più parti giungono indicazioni nel considerare il
bene culturale non solo a se stante, ma facente parte di
un insieme territoriale, ambientale e antropologico che lo
ha prodotto e tramandato, così come ha espresso
l’UNESCO nelle indicazioni inerenti a siti, là dove non
viene individuato il solo bene ma il complesso ambientale
nel quale il bene è contenuto. Si comincia quindi a
intendere il territorio non più come luogo in cui sono
semplicemente “contenuti” i beni culturali, ma attraverso
una nuova impostazione dialettica con il passato, il
territorio stesso rappresenta finalmente una rete sinergica
di rapporti e relazioni significative che esso esprime e
riunisce in sistema. La comunicazione culturale ha come
compito quindi di promuovere non solo i beni, ma la
specificità culturale che li ha prodotti e l’ambiente in cui
sono inseriti. Ciò non può che comportare una
addizionale di interesse e curiosità da parte dei residenti
e degli stessi turisti. La stessa promozione culturale
finalizzata al recupero di tutto ciò che il proprio territorio
conserva e la successiva possibilità di poterne fruire,
rendono più vasto e interessante l’impegno delle
popolazioni a realizzare questo fine.
Molto del nuovo lavoro di presentazione può essere
disimpegnato da un sistema multimediale di
comunicazione dei beni culturali nazionali di facile
accesso, diffuso con degli spazi precisi e costantemente
aggiornati in tutto il mondo internet. In internet i beni
culturali del nostro Paese possono viaggiare veloci, e se
l’organizzazione della loro fruizione multimediale sarà
ben concepita e realizzata, essi stessi potranno
funzionare da potenziamento attrattivo nei riguardi di
sempre maggiori flussi turistici.
La comunicazione culturale può comportare anche un
nuovo impulso occupazionale sia nel proprio ambito sia
per l’indotto. Il patrimonio d’eccellenza che l’Italia
possiede nel settore dei beni culturali promuove
12
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
direttamente all’interno della strategia dell’occupazione
una serie di attività per la formazione delle risorse umane;
incoraggia una serie di imprese giovanili proprio nel
settore della cultura, non solo in tema di conservazione
dei beni culturali materiali, ma anche di quelli immateriali
che tanto hanno da dire sul nostro passato e sulle stesse
nostre radici culturali.
Ultimo, ma non secondario, c’è un altro compito che si
affida alla cultura e ai beni culturali in particolare: quello
di produrre una più definita coesione sociale non
disgiunta da quella economica, giacché ambedue sono
legate a doppio filo.
13
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Dipartimento per la
Ricerca,
l’Innovazione
e l’Organizzazione
Servizio II
Intese Istituzionali e
rapporti con il CIPE
Dirigente:
Maria Grazia Bellisario
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232677
Fax 06 67232427
14
Le azioni di diffusione dei risultati raggiunti
attraverso le iniziative finanziate con le risorse per
lo sviluppo
Maria Grazia Bellisario, Giusy Calandra
A conclusione di un ciclo di significativi investimenti
comunitari effettuati a favore del patrimonio culturale,
l’elemento che si pone all’attenzione appare oggi, da
una parte, quello di contribuire a rafforzare la scelta
operata attraverso il Quadro Comunitario di Sostegno
per le Regioni obiettivo 1 2000-2006 - che ha dedicato
un intero Asse strategico della programmazione
regionale alle Risorse Culturali - e rafforzata dagli
investimenti affluiti al settore attraverso le Intese
Istituzionali; dall’altra, in parallelo, sostenere il processo
di crescita dei soggetti coinvolti, consolidando le
specifiche esperienze maturate ed i modelli innovativi
sperimentati, per farne tesoro nella tornata di
programmazione 2007-2013.
Il diretto contributo del MiBAC attraverso i propri
riconosciuti livelli di eccellenza in materia di
conservazione e restauro e negli strumenti per la
conoscenza del patrimonio culturale, può svolgere un
ruolo di indirizzo verso standard di qualità, favorire il
trasferimento di saperi e conoscenze tra l’una e l’altra
realtà territoriale e contribuire a far crescere nuove
competenze e profili professionali che possano interagire
ed affiancarsi agli operatori pubblici.
Appare centrale, al riguardo, assicurare forme di
comunicazione efficaci, che a partire dai circuiti dei
canali informatici, percorrano anche le strade della
diffusione sul campo delle esperienze e delle ricerche
effettuate, secondo modalità e percorsi in grado di
raggiungere e coinvolgere la comunità dei soggetti che
operano, a diverso titolo, nel settore.
E’ noto come il contributo allo sviluppo passi in
particolare attraverso l’estensione e la qualità della
fruizione dei beni e quindi, la loro corretta gestione, che
si estende alla filiera delle attività collegate. Sono tutti
temi sui quali il MiBAC è oggi particolarmente impegnato
in un attento confronto interno ed in costante
collegamento con le Regioni.
Il MiBAC, ha registrato alcuni passaggi certamente
significativi negli ultimi anni, a partire dall’Atto di
indirizzo per i musei del 2001, all’avvio della
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
sperimentazione della Carta della qualità nei servizi agli
strumenti per la qualità nei siti web, allo sviluppo del
Portale per la Cultura; temi in costante aggiornamento,
arricchiti e accompagnati dal lavoro svolto, in tema di
qualità, da quelle strutture centrali e territoriali del
MiBAC, che hanno anche sostenuto un ruolo di
orientamento e di promozione della sperimentazione sul
campo.
Un contributo utile, nella direzione della comunicazione
delle esperienze e delle ricerche condotte dagli uffici del
MiBAC attraverso le risorse dello sviluppo è dato dagli
studi di imminente pubblicazione, promossi dalle strutture
centrali e dalle Direzioni Regionali nell’ambito del PON
ATAS. Parimenti si è avviata un’azione di ricognizione dei
prodotti realizzati nel quadro delle iniziative finanziate
attraverso le risorse assegnate dal CIPE, finalizzate al
finanziamento di attività di assistenza tecnica e di
supporto ai fini della progettazione, della coerenza
programmatica e dell’accelerazione degli interventi per
tutte le aree sottoutilizzate del territorio nazionale.
L’elemento che accomuna le diverse tematiche affrontate
negli studi e nelle ricerche è, prioritariamente, quello
della qualità dell’offerta culturale, tema di forte attualità
per il settore, ma anche di rilevante problematicità e
complessità.
L’obiettivo degli studi, che hanno individuato i temi
trasversali o specifici di maggiore interesse per sviluppare
politiche regionali, mira a rafforzare la capacità di
valutazione e gestione della qualità dei servizi collettivi.
Il quadro delle esperienze degli strumenti fin qui prodotti,
diviene oggi anche materia preziosa per avviare la
diffusione ed il trasferimento delle migliori pratiche tra i
diversi uffici pubblici che operano in materia di beni e
attività culturali.
Il Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e
l’Organizzazione, il 21 luglio scorso, ha firmato, con il
Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione (DPS)
del MISE, un Protocollo d’Intesa per l’attivazione di
Gemellaggi in favore delle strutture periferiche del
MiBAC nelle Regioni obiettivo 1 e delle Regioni titolari
dei Programmi Operativi Regionali (POR).
I Gemellaggi sono finalizzati al trasferimento di modelli,
procedure ed esperienze di eccellenza, sviluppate dal
MiBAC nell’ambito dei propri compiti istituzionali, con
15
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
l’obiettivo di sostenere la crescita dei soggetti che
svolgono attività volte al miglioramento dell’offerta
culturale e alla promozione delle azioni per la qualità del
paesaggio, anche attraverso un efficace utilizzo delle
risorse comunitarie e del Fondo per le aree sottoutilizzate.
Il progetto di gemellaggio - denominato “A.G.I.RE. POR”
e finanziato con le risorse del Progetto Operativo
Nazionale Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema 20002006, Misura 1.1. consiste nell’offerta di uno o più
servizi, attuata attraverso la messa a disposizione di
risorse umane specializzate, da parte di Amministrazioni
offerenti,
per
corrispondere
alle
richieste
dell’Amministrazione destinataria. Con il Protocollo
d’Intesa il MiBAC si impegna con il diretto contributo
delle Direzioni Regionali per i beni culturali e
paesaggistici, a realizzare singoli progetti che
coinvolgeranno le strutture territoriali del Ministero
(Soprintendenze, Archivi e Biblioteche) e gli uffici delle
Amministrazioni regionali, in particolare del centro-nord,
quali soggetti offerenti delle attività che saranno rivolte
alle omologhe strutture nelle regioni del Mezzogiorno.
Il progetto, oggi in fase di avvio, si unisce alle ulteriori
iniziative in atto, orientate al conseguimento degli
obiettivi di miglioramento della qualità progettuale e
dell’efficacia delle azioni che il MiBAC conduce nelle
aree sottoutilizzate, nonché ad accompagnare
l’attuazione delle linee strategiche già poste in essere
nella programmazione 2000 - 2006 ed a consolidare le
basi per il coinvolgimento del settore nella prospettiva
dell’imminente avvio del ciclo della programmazione
comunitaria 2007 - 2013.
16
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Presentazione
La Direzione Generale per gli affari generali, il bilancio,
le risorse umane e la formazione cura i servizi generali
dell’amministrazione, svolge funzioni e compiti in materia
di bilancio, effettua l’istruttoria in ordine al programma
annuale e pluriennale degli interventi riguardanti i lavori
pubblici nei settori di competenza del Ministero e dei
relativi piani di spesa, è competente in materia di
concorsi, assunzioni, formazione e stato giuridico ed
economico del personale, di contenzioso del lavoro e
procedimenti disciplinari.
La Direzione, inoltre, è competente in materia di
deducibilità delle erogazioni liberali in denaro nel settore
dei beni e delle attività culturali, è competente per
l’attuazione delle direttive del Ministro e del Capo del
Dipartimento per quanto riguarda le politiche del
personale e la contrattazione collettiva, e per
l’emanazione di indirizzi ai direttori regionali ai fini
dell’applicazione dei contratti collettivi e la stipula di
accordi decentrati.
Sono due i progetti di particolare rilevanza che la
Direzione ha recentemente curato: lo sportello informativo
on-line riguardante le erogazioni liberali ed il progetto di
servizio civile nazionale
Direzione Generale
per gli affari generali,
il bilancio, le risorse
umane e la formazione
Direttore Generale:
Alfredo Giacomazzi
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232852
Fax 06 67233428
17
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale
per gli affari
generali, il bilancio,
le risorse umane e la
formazione
Servizio I
Affari Generali, statistica,
sistemi informativi e
nuove tecnologie
Dirigente:
Maria Assunta Lorrai
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232107
Sportello Informativo on-line
erogazioni liberali
Referenti:
Maria Assunta Lorrai
Cinzia Gobbato
Stefano Maurizi
Marianna Borsa
Tel. 06 67232107
www.beniculturali.it
link – erogazioni liberali
[email protected]
18
Progetto sportello informativo on-line riguardante
le erogazioni liberali
Cinzia Gobbato, Maria Anna Borsa, Annarita Ricci, Stefano Maurizi
Per quanto riguarda le erogazioni liberali per progetti
culturali, l’art. 38 della L. 21 novembre 2000, n. 342,
ha aggiunto al comma 2, dell’art. 100 del nuovo Testo
Unico delle Imposte sui Redditi, la lettera m, già punto cnonies del comma 2 dell’art. 65 del precedente T.U.I.R.
– la quale prevede la totale deducibilità delle erogazioni
liberali in denaro da parte di soggetti titolari di reddito di
impresa a favore dello Stato, delle regioni, degli enti
locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di
fondazioni e di associazioni legalmente riconosciute, che
svolgano tra i propri compiti istituzionali la realizzazione
di programmi nei settori dei beni culturali e dello
spettacolo.
Il D.M. del 3 ottobre 2002, pubblicato sulla G.U. n.
268 del 15 novembre 2002, ha ampliato le categorie
dei beneficiari, già individuate con il precedente D.M.
dell’ 11 aprile 2001.
I soggetti destinatari di erogazioni liberali non devono
perseguire fini di lucro ed il proprio atto costitutivo o
statuto deve prevedere il perseguimento di finalità nei
settori dei beni culturali e dello spettacolo e devono
effettivamente svolgere attività nei suddetti settori.
Essi sono tenuti a comunicare al Ministero per i beni e le
attività culturali, entro il termine del 31 gennaio dell’anno
successivo a quello di riferimento, l’ammontare delle
erogazioni liberali ricevute, le generalità complete del
soggetto erogatore, le finalità o attività per le quali sono
state elargite ovvero la riferibilità delle predette
erogazioni ai loro compiti istituzionali (allegando altresì
copia dell’atto costitutivo e dello statuto).
I soggetti che effettuano erogazioni liberali sono tenuti
a comunicare al Ministero per i beni e le attività culturali
e, per via telematica, al sistema informativo dell’Agenzia
delle entrate del Ministero dell’economia e delle finanze,
entro il termine del 31 gennaio dell’anno successivo a
quello di riferimento, l’ammontare delle erogazioni
effettuate nel periodo d’imposta, le proprie generalità
complete comprensive dei dati fiscali e l’elenco dei
soggetti beneficiari delle erogazioni.
Il Ministero per i beni e le attività culturali comunica entro
il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti erogatori e
l’ammontare delle erogazioni liberali da esse effettuate.
Le deduzioni per le imprese eroganti sono totali, mentre i
soggetti beneficiari, qualora l’ammontare totale delle
erogazioni liberali in denaro superi la somma annua di
cui al comma 3 dell’art. 38 della legge 342/2000,
riceveranno dal Ministero per i beni e le attività culturali
una comunicazione riguardante la somma da versare
all’Erario determinata dallo stesso Ministero secondo le
modalità previste dall’art. 2 del D.M. 3 ottobre 2002.
Nell’anno 2005, secondo quanto dichiarato dai soggetti
beneficiari, l’importo complessivo delle erogazioni
liberali è ammontato ad € 32.283.025,47,
non
sussistendo quindi, alcun obbligo di riversamento
all’Erario da parte di enti locali, fondazioni e
associazioni, beneficiari dei finanziamenti del novello
mecenatismo.
Come si evince dal grafico n. 1 sotto riportato, nel corso
di cinque anni di applicabilità dell’art. 38 della legge
342/2000, l’anno 2005 ha visto un notevole
incremento delle erogazioni liberali, rispetto agli anni
precedenti, effettuate dalle imprese a favore della cultura
e dello spettacolo, a testimonianza del fatto che l’arte e
lo spettacolo sono parte integrante del sistema socioeconomico del Paese e che l’investimento privato
costituisce sempre di più un volano indispensabile per la
valorizzazione di settori strategici della tradizione
culturale italiana:
EROGAZIONI LIBERALI
Grafico n°1
1
19
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Gli imprenditori del nostro Paese continuano a sostenere
i programmi nei settori della cultura e dello spettacolo con
un apporto costante di risorse che si aggiunge a quelle
pubbliche. Dai18.852.582,23 di Euro dell’anno 2004,
si è passati ai 32.283.025,47 di Euro, dell’anno 2005,
delineando una forte tendenza positiva all’incremento
delle erogazioni che si assesta su una percentuale del
71,24% rispetto all’11,70% dell’anno precedente.
Per quanto concerne, invece, l’art. 15, lettera h del D.P.R.
n. 917/1986 del T.U.I.R. con la circolare n. 183 del
22 dicembre 2005, la Direzione generale per gli affari
generali, il bilancio, le risorse umane e la formazione
ha disciplinato, per la prima volta, anche le procedure
relative all’applicazione dell’art. 15 lettera h del T.U.I.R.
(Titolo I – Imposta sul reddito delle persone fisiche – Capo
I – Disposizioni generali), riguardanti la defiscalizzazione, a
beneficio delle persone fisiche e degli enti non
commerciali, delle liberalità finalizzate al sostegno delle
attività intese a promuovere iniziative in campo artistico e
culturale.
Nell’anno 2005 il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali ha registrato per la prima volta, in applicazione
della suddetta norma, erogazioni liberali per
€2.379.014,17.
Il panorama delle erogazioni liberali e delle conseguenti
agevolazioni fiscali non si esaurisce nella normativa
citata; sono molteplici infatti, gli articoli di legge del
T.U.I.R. che riconoscono benefici fiscali conseguenti ad
erogazioni, in denaro o in beni materiali, a sostegno del
settore della cultura.
Ad essi si aggiunge la recente Legge 14 maggio 2005
n. 80, recante conversione in legge, con modificazioni,
del Decreto Legge 14 marzo 2005, n. 35, “Disposizioni
urgenti nell’ambito del piano di azione per lo sviluppo
economico, sociale e territoriale”, la quale ha previsto,
per le persone fisiche e per gli enti soggetti all’imposta sul
reddito delle società, la possibilità di dedurre dal reddito
le liberalità in favore di organizzazioni non lucrative di
utilità sociale (O.N.L.U.S.), di associazioni di
promozione sociale (A.P.S.) ed in favore di fondazioni e
associazioni riconosciute aventi per oggetto statutario la
tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse
artistico, storico e paesaggistico, nel limite del dieci per
cento del reddito complessivo dichiarato e comunque
20
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
nella misura massima di 70.000 euro annui.
Considerata la complessità della normativa suddetta, si è
ritenuto opportuno attivare uno sportello informativo online che consentisse alla Direzione generale per gli affari
generali, il bilancio, le risorse umane e la formazione, di
gestire in modo strutturato e informatizzato, mediante
l’utilizzo di una casella di posta elettronica dedicata ed
uno spazio informativo permanente sul sito del Ministero
per i beni e le attività culturali, tutte le istanze dei soggetti
erogatori e dei soggetti beneficiari volte ad ottenere
chiarimenti e delucidazioni in materia di erogazioni
liberali e loro deducibilità. Dopo circa un anno dalla sua
attivazione, lo sportello informativo on-line ha registrato
una notevole quantità di richieste di informazioni e di
consultazioni di tutto il materiale ivi reso disponibile, con
notevole apprezzamento da parte dei cittadini interessati.
21
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale
per gli affari generali,
il bilancio, le risorse
umane e la
formazione
Servizio II
Risorse umane: concorsi,
assunzioni, movimenti,
mobilità, formazione e
aggiornamento
professionale del
personale, relazioni
sindacali e contrattazione
collettiva
Dirigente:
Mauro Cotone
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232446
[email protected]
22
Progetto di servizio civile nazionale
Elisabetta Boninsegni, Vincenza Scopetti, Simona Piccioni
Con la riforma del servizio di leva e la sospensione della
leva obbligata dal 1° gennaio 2005, il Ministero per i
beni e le attività culturali si è avvalso della legge 6 marzo
2001, n. 64 “Istituzione del servizio civile nazionale”
che ha dato la possibilità agli enti pubblici di potersi
servire della collaborazione di personale volontario in
servizio civile.
Il Ministero della solidarietà sociale - Ufficio Nazionale
per il servizio civile ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
della Repubblica n. 39 del 23 maggio 2006 - serie
speciale - concorsi ed esami - il bando per la selezione
di 45.147 volontari da impiegare in progetti di servizio
civile in Italia e all'estero, ai sensi della legge sopra
citata.
Tra i tanti progetti pubblicati nel bando è stato inserito il
progetto della Biblioteca nazionale centrale di Roma con
il titolo “Insieme in biblioteca” per l’impiego di 40
volontari in servizio civile nazionale, a partire dal mese
di novembre 2006.
Gli obiettivi del progetto sono:
la rilevanza, anche internazionale, dei compiti
dell’Istituto, le dimensioni dell’edificio in cui ha sede,
l’articolazione dei servizi offerti, l’ampio orario di
apertura al pubblico rendono necessaria un’ampia e
qualificata presenza di addetti, in grado di far fronte alle
molte e diverse esigenze del pubblico che
quotidianamente frequenta la Biblioteca Nazionale. La
costante contrazione negli organici dell’Istituto ridottisi
negli ultimi dieci anni di oltre il 25%, ha necessariamente
comportato una progressiva riduzione dei servizi offerti
(chiusura in determinati orari o giornate) ed un
allungamento nei tempi di trattamento del materiale,
parzialmente attenuata dalla realizzazione, nel periodo
marzo 2004 – febbraio 2005, di due precedenti
progetti di servizio civile nazionale.
Anche per far fronte ad una tale situazione, oltre che
nell’intento di fornire un servizio sempre più efficiente ed
adeguato ai tempi, la Biblioteca intende inoltre giungere,
nel corso dell’inverno 2005 – 2006, alla realizzazione
di un sistema informatico integrato per la gestione dei
servizi, che consenta all’utente di svolgere attraverso
procedure informatizzate tutte le attività all’interno della
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Biblioteca (accesso, richiesta di documenti, prestiti,
fotoriproduzioni).
Costituiscono pertanto obiettivi primari del progetto:
- l’implementazione, sia qualitativa che quantitativa, dei
servizi offerti, reintroducendo la distribuzione del
materiale dei magazzini librari ed il servizio prestito nel
pomeriggio del martedì (ore 14.00 – 19.00).
- La riduzione nei tempi di trattamento del materiale
acquisito dalla biblioteca attraverso le procedure del
deposito legale (recentemente disciplinato da una nuova
normativa, che assegna alla biblioteca nuovi e più
gravosi compiti, precedentemente svolti dalle Prefetture),
degli acquisti e dei doni, al fine di abbreviare i tempi
intercorrenti fra l’arrivo del materiale in biblioteca e la sua
effettiva disponibilità al pubblico.
La progressiva sperimentazione del sistema informatico
integrato per la gestione dei servizi, che, se a regime
consentirà una sensibile riduzione nei tempi necessari per
ottenere in consultazione il materiale della biblioteca e
garantirà un servizio più efficiente per l’utente finale, in un
primo momento necessiterà di una inevitabile fase di
rodaggio, che costringerà necessariamente pubblico ed
addetti a confrontarsi con procedure e modalità di
erogazione dei servizi del tutto nuove rispetto al passato
(richieste on-line, procedure di riconoscimento ed
autorizzazione dell’utente, monitoraggio costante delle
procedure, ecc.).
23
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale
per l'Innovazione
Tecnologica e la
Promozione
Servizio I
Affari Generali, statistica,
sistemi informativi e nuove
tecnologie
Dirigente:
Annarita Orsini
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232493 - Fax 06
67232499
[email protected]
24
La Rete Multiservizi del MiBAC
Annarita Orsini
In linea con le iniziative in atto volte all’ammodernamento
del lavoro, il MiBAC ha sviluppato una rete integrata
dati-fonia-immagini nell’ottica della lotta agli sprechi e del
miglioramento dell’efficienza. La soluzione tecnologica è
quella della Voice over IP e a regime si integra
completamente con il Sistema Pubblico di connettività.
L’obiettivo del progetto è quello di implementare l’attuale
Intranet in modo tale da realizzare un’infrastruttura in
grado di fornire al personale interno e al pubblico servizi
di comunicazione avanzati, per l’erogazione dei servizi
on-line, per la piena valorizzazione del patrimonio
informativo contenuto nelle basi dati e per accrescere
l’efficienza dell’Amministrazione. La soluzione scelta è
aperta a tutte le nuove tecnologie (tele-conferenza, telelavoro, Contact Center, IVR, operatore automatico, etc.).
La Multifunzione è sotto il dominio di amministrazione
della Direzione generale per l’innovazione tecnologica e
la promozione, responsabile delle attività volte alla
configurazione e al monitoraggio a supporto della sua
corretta operatività e operante attraverso il Centro Stella
Rete geografica del MiBAC: si tratta dell’infrastruttura
ubicata presso la Sede del Collegio Romano cui
afferiscono tutte le altre infrastrutture che realizzano la rete
geografica del MiBAC e per il tramite della quale
vengono offerti dal DRIO-DG ITP a tutti gli uffici centrali e
periferici del MiBAC il servizio di accesso centralizzato e
sicuro ad Internet e i servizi applicativi erogati
centralmente.
In assoluta coerenza con tutte le direttive in tema di
innovazione tecnologica e di e-government il MiBAC sta
dunque trasformando integralmente, rafforzandola,
l’attuale Intranet, in modo tale da realizzare
un’infrastruttura che sfrutti appieno i vantaggi tecnologici
e economici della soluzione di VoIP e Internet e che si
presti ad offrire all’interno dell’Amministrazione ma anche
ai cittadini servizi di comunicazione moderni in grado
quindi di soddisfare appieno le aspettative dell’utenza.
La Rete e il connesso servizio di videoconferenza
diventano lo strumento principale per l’erogazione dei
servizi del Ministero. Queste tecnologie, infatti,
permettono di aggiungere alla semplice comunicazione
vocale le potenzialità offerte dal video e dal desktop -
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
sharing per realizzare servizi evoluti di on-line
collaboration e di e-learning, in modo da migliorare
l’efficienza e l’efficacia della formazione.
Si implementano anche altri servizi come il “mailbox
universale”, ovvero la gestione unificata di tutti i tipi di
messaggio: accesso e risposta a voice-mail, e-mail, SMS
e fax da un PC, sino all’ascolto di e-mail e fax grazie al
“Text-To-Speech”.
La Patente Europea del Computer presa a
riferimento come standard d’attestazione da parte
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Per accrescere le competenze dei dipendenti sull’uso del
personal computer e garantire maggiore efficienza nel
raggiungimento della missione istituzionale, la Direzione
generale per l’innovazione tecnologica e la promozione
ha messo in atto uno specifico percorso formativo, volto
a far acquisire al personale in servizio la Certificazione
delle competenze informatiche secondo lo standard della
Patente Europea del Computer ECDL (European
Computer Driving Licence).
Il progetto formativo, vasto e articolato (coinvolge ben
23.500 dipendenti), si propone l’obiettivo di diffondere
una cultura basata sull’efficienza e la trasparenza
dell’azione amministrativa anche e soprattutto attraverso
l’uso delle tecnologie ICT.
Fornire al personale la preparazione necessaria sull’uso
degli strumenti informatici vuol dire quindi contribuire in
maniera significativa al processo di ammodernamento
avviato nell’ambito del Ministero attraverso l’attuazione di
importanti progetti di innovazione tecnologica che
coinvolgono sia l’asse dell’innovazione amministrativa e
strumentale, per ottenere maggiore efficienza gestionale
secondo le linee strategiche e gli obiettivi dell’egovernment, sia l’asse dell’innovazione nei processi di
conoscenza e di valorizzazione, mediante la
digitalizzazione e la diffusione sulla rete.
Il punto di forza del progetto è basato sul coinvolgimento
diretto del personale MiBAC chiamato a gestire l’intero
processo formativo; dall’attività di analisi, progettazione
e coordinamento a quella di docenza ( per citare solo
alcuni numeri sono stati selezionati 1000 docenti, circa
700 tra analisti e coordinatori).
25
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Il valore del progetto è stato rafforzato dalla
sottoscrizione di un protocollo d’intesa con AICA Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo
Automatico, che incoraggerà il personale del Ministero
ad accrescere le proprie competenze sull’uso del p.c.
certificandone il livello di conoscenza attraverso il
conseguimento della patente ECDL.
Attraverso l’accordo siglato con l’AICA il Ministero ha
completato quindi il quadro organizzativo a sostegno del
più vasto e articolato programma di formazione
informatica che abbia mai interessato l’amministrazione.
Il conseguimento della ECDL, su base volontaria, corona
l’impegno comune dell’amministrazione e del personale
nell’ammodernamento del lavoro. Inoltre attraverso
l’accordo si estendono anche ai familiari le condizioni di
favore praticate ai dipendenti del Ministero.
La convenzione consentirà la certificazione delle
competenze informatiche del personale in servizio nel
rispetto dei requisiti imposti per l’ECDL, identici in tutto il
mondo e verificati in Italia dalla stessa AICA.
Più in particolare il protocollo d’intesa prevede che il
Ministero possa:
far conseguire ai candidati che superano positivamente
gli esami (7 prove differenti per il certificato ECDL ’Full’ e
4 per l’ECDL ’Start’) la European Computer Driving
Licence;
avviare la procedura d’accreditamento per avviare dei
Test Center a propria conduzione e conseguentemente
formare esaminatori ECDL selezionati all’interno dello
stesso MiBAC e abilitati da AICA.
26
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Le certificazioni informatiche europee di AICA
Daniela Rovina
Tutte le certificazioni offerte da AICA fanno riferimento a
livello europeo al CEPIS (Council of European Professional
Informatics Societies http: //www.cepis.org), una federazione
europea di 37 associazioni professionali che
rappresentano 33 nazioni europee. Tali associazioni
raggruppano complessivamente oltre 200.000
professionisti nel campo dell’informatica. AICA
rappresenta l’Italia nel CEPIS, avendo anche partecipato
alla sua fondazione. CEPIS e AICA sono garanti della
certificazione ECDL e delle certificazioni informatiche
avanzate a livello europeo e a livello italiano.
Il programma ECDL
Il programma ECDL (European Computer Driving
Licence), comunemente noto come “Patente Europea del
Computer”, è un programma internazionale di
certificazione delle abilità informatiche che è stato esteso
anche alle nazioni extraeuropee col nome ICDL
(International Computer Driving Licence). Il programma è
governato dalla ECDL-F (European Computer Driving Licence
Foundation http://www.ecdl.com), un’organizzazione no
profit creata dal CEPIS.
Il programma ECDL venne iniziato con fondi comunitari
dal CEPIS, che nel 1995 costituì un gruppo di lavoro
formato da esperti internazionali con l’obiettivo di fornire
in maniera puntuale una definizione di “abilità
informatiche di base”, cioè di cosa significasse saper
usare un computer a livello iniziale. Queste attività si sono
sviluppate sotto l’egida dell’Unione Europea nell’ambito
dei progetti Esprit e Leonardo, mirati a realizzare la
Società dell’Informazione, ed hanno portato alla
realizzazione della Patente Europea del Computer.
I punti caratterizzanti del programma ECDL possono
essere così sintetizzati:
- internazionalità è un programma nato nell’ambito
dell’Unione Europea e adottato da 138 Stati Europei ed
extra-Europei; l’esame di certificazione può essere
erogato in 36 lingue diverse;
- integrazione mondo del lavoro-accademia è un
programma nato nell’ambito delle società professionali di
informatica che integrano competenze accademiche ed
industriali;
Dipartimento per la
Ricerca,
l’Innovazione
e l’Organizzazione
BJDB!Associazione italiana per
l’Informatica e il calcolo automatico
Referente: Ebojfmb!Spwjob
Piazzale Rodolfo Moranti, 2
20121 Milano
tel. 02 76455031
[email protected]
27
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
tecnologicamente neutrale è un programma che definisce
le abilità informatiche in maniera indipendente dalle
tendenze dominanti dei produttori di tecnologie
informatiche; in particolare, è possibile conseguire la
patente anche usando unicamente software di tipo open
source.
28
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Diffusamente cultura: le strategie di comunicazione
Paola Francesca Zuffo
Il Servizio Comunicazione, Promozione e Marketing
rappresenta un vero e proprio front office della Direzione
Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione,
a cui è demandato il compito nodale e impegnativo di
attuare la modernizzazione dell’Amministrazione,
attraverso linee di indirizzo ed interventi operativi basati
sulle più nuove e sofisticate tecnologie e su strategie di
comunicazione e marketing di avanguardia.
Il Servizio svolge la sua attività attraverso tutti gli strumenti
della comunicazione tradizionale, del sito web
istituzionale e della rete intranet e favorisce le relazioni
con i mezzi di telediffusione e con gli organi di
informazione nazionali ed internazionali, attraverso
convenzioni, patti d’intesa ed accordi di ampio respiro.
In rapporto costante con tutti i settori centrali e periferici
del Ministero, il Servizio svolge, quindi, un ruolo
essenziale di riferimento e di aggregazione all’interno
della struttura della Direzione Generale per l’Innovazione
Tecnologica e la Promozione, impegnandosi nel
coordinamento e nella diffusione di manifestazioni ed
iniziative che si svolgono sull’intero territorio nazionale.
In questo ambito coordina la realizzazione e
comunicazione dei grandi eventi annuali e la
partecipazione a fiere di settore.
Il Servizio opera per la valorizzazione dell’immagine del
Ministero e la divulgazione dei beni culturali con
l’obiettivo di far conoscere il marchio Italia ed elabora
progetti grafici unitari dei materiali divulgativi e
promozionali, al fine di dare un’immagine univoca e
riconoscibile del Ministero.
Il call center, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), il
sito web, forniscono al fruitore dei beni culturali strumenti
diretti di informazione e scambio.
L’URP del MIBAC costituisce il primo momento di
accoglienza, ascolto e di orientamento del cittadino, ed
è il “punto informa” sui luoghi e gli eventi culturali che si
pone quale referente nella gestione dei rapporti con il
pubblico e come momento di impulso per un'organizzazione
interna più partecipata.
Al fine di promuovere il continuo miglioramento della
qualità e della cultura della partecipazione, il Servizio sta
predisponendo una direttiva sulla “Carta della qualità dei
Direzione Generale
per l'Innovazione
Tecnologica e la
Promozione
Servizio II
Promozione,
Comunicazione e
Marketing
Dirigente:
Paola Francesca Zuffo
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 6723241
Fax 06 67232917
[email protected]
29
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
servizi degli Istituti e dei luoghi della cultura”.
La Carta consentirà al cittadino di esprimere bisogni ed
aspettative; sarà pertanto un atto sociale e reciproco di
partecipazione, tale da regolare e rinnovare i rapporti
tra i cittadini ed il Ministero.
Il Servizio ha il compito di predisporre monitoraggi mirati
per misurare e controllare in modo continuativo ed
analitico la customer satisfaction, stabilendo livelli e
calcolando gli indicatori della qualità percepita dagli
utenti .
Nell’ambito delle attività che si esplicano mediante intese
e concessioni ai privati fornisce consulenze in merito ai
bandi di gara per l’assegnazione dei servizi aggiuntivi,
curando il monitoraggio delle convenzioni stipulate in
base alla legge Ronchey. Al fine di dare al pubblico una
informazione puntuale sulla realizzazione dei servizi di
accoglienza ed ospitalità nei musei è stata predisposta
nel sito istituzionale una sezione dedicata contenente i
riferimenti normativi, la mappa dei servizi attuati
(biglietterie, book shop, ristoranti, caffetterie ecc.) e dati
statistici .
Il Servizio offre consulenza sulle attività di merchandising
museale, sull’utilizzo del logo istituzionale e sull’utilizzo
delle immagini di proprietà del nostro patrimonio. E’ in
corso di realizzazione un archivio fotografico accessibile
al pubblico al fine di consentirne, in forma
regolamentata, una sempre maggiore diffusione ed
utilizzo a scopi di ricerca e studio.
Nell’ambito delle attività di promozione sono stati
sviluppati importanti progetti e adottate nuove iniziative,
anche in collaborazione con organismi e società private.
Gli accordi siglati riguardano protocolli tesi alla
diffusione degli eventi di maggior rilievo promossi dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali per offrire un
servizio utile sia ai cittadini italiani che ai visitatori
stranieri.
E’ stata data priorità a progetti capaci di coniugare
nuove e sofisticate tecnologie con strategie di
comunicazione e marketing individuando nel contempo
due priorità: l’educazione dei giovani all’arte e
l’informazione qualificata e diffusa sugli eventi e sui
luoghi rivolta ai turisti, nella convinzione che sia
indispensabile accrescere nei giovani la consapevolezza
del patrimonio culturale del Paese e che il turismo
30
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
culturale costituisca un segmento dell’economia italiana
sempre aperto a maggiori sviluppi.
Nel Servizio operano le due unità organiche “Grandi
eventi e manifestazioni fieristiche” e “Accoglienza,
qualità e mercato” che nell’anno in corso hanno
realizzato anche importanti progetti specifici.
31
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale
per l'Innovazione
Tecnologica e la
Promozione
Servizio II
Promozione,
Comunicazione e
Marketing
Dirigente:
Paola Franceca Zuffo
Unità Organica I
Grandi Eventi e
Manifestazioni Fieristiche
Responsabile:
Antonella Mosca
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232851
Fax 06 67232538
[email protected]
32
Il MiBAC e la Comunicazione sul territorio
Antonella Mosca, Laura Simionato
Il MiBAC ha il compito istituzionale di amministrare e
gestire un patrimonio costituito da beni storici, artistici e
architettonici, archeologici e paesaggistici, archivistici e
librari che superano il 70% del patrimonio mondiale
nonché promuovere le nuove attività in campo di
spettacolo, cinema e sport.
Questo patrimonio, oltre ad essere il segno della identità
nazionale, costituisce, con la sua ricchezza, un rilevante
fattore di competitività e crescita per il Paese che ha la
capacità di rapportarsi con altri importanti comparti
della vita economica, come il turismo e la protezione
dell’ambiente.
La novità più evidente del cambiamento attuato con la
riforma del 2004 è rappresentata dall’ istituzione della
Direzione Generale per l’ Innovazione Tecnologica e la
Promozione che opera come momento di coesione e
sviluppo per dar vita ad una strategia unitaria che punta
all'efficienza ed ai risultati, e ad offrire un servizio sempre
di maggiore qualità.
Tra gli strumenti individuati vi sono il Piano di
Comunicazione e la Carta dei Servizi.
In linea con questa strategia, la Direzione Generale,
attraverso l’Unità Organica I del Servizio Comunicazione,
Promozione e Marketing organizza grandi eventi e
manifestazioni fieristiche che ampliano la comunicazione
e accrescono la coesione interna con un costante
rapporto con tutti i settori del Ministero, sia centrali che
territoriali.
Rientrano nei grandi eventi, manifestazioni annuali, quali
la Settimana della Cultura, le Giornate Europee per il
Patrimonio, la Festa della Musica, la Giornata Mondiale
dell’Alimentazione, la Giornata di San Valentino, la
Notte Bianca e per il 2007, in programma anche la
Festa della Donna.
Tali eventi, coinvolgono l’intero territorio nazionale con
l’apertura dei luoghi d’arte, a titolo gratuito, dove si
realizzano spettacoli, mostre, convegni, conferenze,
visite guidate e didattiche, laboratori, concerti, spettacoli
teatrali, proiezioni cinematografiche, ai quali
partecipano, anche, gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero,
il Ministero per gli Affari Esteri, il Ministero per
l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, le Associazioni degli
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Enti locali, quali ANCI, UPI, etc. e le Regioni Autonome
di Trentino Alto Adige, Sicilia e Valle D’Aosta.
La partecipazione a Manifestazioni Fieristiche, distribuite
sul territorio, vede il Ministero impegnato accanto a
Regioni, Comuni, Fondazioni e Istituzioni Pubbliche e
Private, nella promozione e divulgazione dei propri
progetti più significativi e maggiormente innovativi.
L’obiettivo è quello di essere un punto di riferimento per i
cittadini, i tecnici e gli operatori del settore e di favorire
scambi culturali e approfondimenti di esperienze, di
studio e di aggiornamento sui temi di competenza come
la tecnologia, la conservazione e la valorizzazione dei
beni.
Lo stand istituzionale, ha il compito di evidenziare la
univoca identità del MiBAC, e di far comprendere al
visitatore la vasta organicità delle molteplici realtà
presenti sull’intero territorio italiano, la straordinaria
imponenza del patrimonio e il lavoro che
quotidianamente è svolto da centinaia di tecnici che
costituiscono un impareggiabile patrimonio di
conoscenza e professionalità universalmente riconosciuto.
Le manifestazioni sono anche un momento di incontro per
convegni e seminari organizzati dagli Istituti centrali e
territoriali del Ministero.
Per ogni Fiera viene realizzata una pubblicazione con
testi di approfondimento sulle tematiche scelte.
La comunicazione degli eventi avviene attraverso
conferenze stampa, spot televisivi, pubblicazione di
opuscoli e sito Web istituzionale in cui vi sono pubblicate
delle pagine dedicate.
I Risultati (Feed back)
Questo importante lavoro svolto nel corso degli ultimi due
anni, in stretta collaborazione con le Direzione Regionali
e gli Istituti territoriali, ha determinato, a fronte di una
sempre più ampia e diversificata offerta culturale sul
territorio, un’affluenza di pubblico sempre maggiore che
conferma la validità dell’attività di promozione svolta.
Tale partecipazione rivela, nel tempo, attraverso una
maggiore conoscenza, una più grande sensibilità dei
cittadini verso il patrimonio culturale.
33
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Per le manifestazioni fieristiche si registrano i seguenti
dati:
-
51.754
26.885
28.100
35.000
8.500
visitatori
visitatori
visitatori
visitatori
visitatori
Forum P.A. di Roma
Salone del Restauro di Ferrara
COM.PA. di Bologna
Job & Orienta di Verona
Borsa Mediterranea del Turismo
archeologico di Paestum
Alcuni dati esemplificativi dimostrano il successo
dell’attività. Infatti, ad esempio, per la Settimana della
Cultura, manifestazione più importante dell’anno, nel
2005, a fronte di circa 1800 eventi organizzati su tutto
il territorio nazionale si è avuta una presenza totale di
1.068.809 visitatori (dati rilevati dall’Ufficio statistica
sull’affluenza del pubblico).
Nel 2006, invece, a fronte dello stesso numero di eventi
organizzati si è registrata la presenza di 1.261.248
con un incremento del 18%.
Progetto Acquisizione Partnership
Alessandra Rosa
La realizzazione di campagne di comunicazione e
promozione di notevole impatto mediatico e la
partecipazione da parte del MiBAC a manifestazioni
culturali di alto livello nazionale ed internazionale,
sempre più necessarie per diffondere la cultura e il
patrimonio italiano, vengono molto spesso vanificate a
causa del limitato budget che lo Stato dedica a questo
settore.
Per far fronte a queste necessità, è divenuta urgente la
ricerca di partner - tra aziende private di rilievo - disposte
a sponsorizzare le innumerevoli iniziative culturali che
annualmente il MiBAC programma.
L’utilità derivante dall’accordo di partnership è bilaterale:
sgravi fiscali e diffusione dell’immagine per le aziende
private che investono in cultura e spettacolo e migliori
opportunità di promozione e comunicazione, una
diffusione più mirata e maggiormente incisiva mediante
l’utilizzo di opportune sinergie stabilite con lo sponsor per
34
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
il MiBAC.
A tal fine, l’Unità organica I del Servizio II - Promozione,
Comunicazione e Marketing, ha programmato una serie
di attività tra cui la realizzazione di un prodotto
informativo editoriale e multimediale che riassuma e
presenti l’intera offerta culturale MiBAC, ne evidenzi le
caratteristiche, ne sottolinei le potenzialità quale veicolo
mediatico e che sia in grado di coinvolgere grandi Enti
privati per uno scambio reciproco di interessi.
Nel prodotto, potrà essere valutata, tra le altre, la
possibilità di realizzare eventi lancio - a cura dello
sponsor - contestualizzati a specifiche manifestazioni
culturali MiBAC che potrebbe mettere a disposizione i
propri canali di comunicazione, sito web, opuscoli,
conferenza stampa, ecc.. ed alcuni luoghi d’arte all’uopo
individuati quali location.
La presentazione sarebbe, dunque, in grado di offrire
molte opportunità in cambio di una periodica e puntuale
promozione degli eventi del MiBAC attraverso i canali di
comunicazione più importanti e onerosi quali spot
televisivi, spot radiofonici e pagine riservate su quotidiani
e periodici.
Sarebbe raggiunto l’obiettivo di una diffusione capillare
sull’intero territorio italiano delle numerose iniziative
organizzate dagli istituti periferici del MiBAC in
occasione, ad esempio, della Settimana della Cultura,
delle Giornate Europee del Patrimonio, della Festa Europea
della Musica, della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e
di molte altre alle quali il MiBAC potrebbe aderire.
Strettamente collegato al progetto dell’acquisizione di
partnership, appare anche rendere maggiormente
operativi i rapporti, già avviati, anche con gli Enti Locali
che potrebbero attivarsi sinergicamente in occasione dei
grandi eventi culturali nazionali usufruendo dell’opportunità
di usare alcuni tra i nostri canali di comunicazione per
veicolare le iniziative locali, in modo da soddisfare il
sempre maggior bisogno di informazione culturale e di
turismo per i cittadini.
35
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale
per l'Innovazione
Tecnologica e la
Promozione
Servizio II
Promozione,
Comunicazione e
Marketing
Dirigente:
Paola Franceca Zuffo
Unità Organica II
Accoglienza, Qualità
e Mercato
Responsabile:
Anna Maria Stramondo
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232973
Fax 06 67232885
[email protected]
36
Accoglienza, qualità e mercato
Annamaria Stramondo
Dedicati soprattutto ai giovani sono i due progetti
“Archeologia di Villa Adriana” e “Arthea: il nuovo
linguaggio dell’arte”.
Il progetto sperimentale “Archeologia di Villa Adriana”
prevede la realizzazione di guide multimediali fruibili
all’interno del sito che mostrano, anche a chi non ha
competenze archeologiche, la ricostruzione degli
elementi della Villa com’erano in origine. I contenuti
vengono visualizzati su palmari per gli adulti e su gameboy per i più giovani. Attraverso il progetto Archeoguida,
la visita archeologica si trasforma in un’esperienza
multisensoriale con l’ausilio di musica, parole ed
immagini. Il progetto Archeoguida rientra nel programma
di Archeologia on-line, avviato dalla Direzione Generale
per l’innovazione tecnologica e la promozione
nell’ambito delle attività volte all’utilizzo delle nuove
tecnologie. L’archeoguida nel sito archeologico di Villa
Adriana è stata realizzata dalla Soprintendenza per i
beni archeologici del Lazio, in collaborazione con
l’Università degli studi di Roma di Tor Vergata.
Il progetto, nato per Villa Adriana ma che
successivamente sarà realizzato anche per altri siti
archeologici, oltre all’archeoguida su palmari e gameboy, prevede la realizzazione di visite archeologiche
virtuali e di atlanti virtuali inseriti nel loro contesto
temporale, territoriale e paesaggistico, consultabili via
internet.
Arthea – il nuovo linguaggio dellÊarte dà nome al
format televisivo, per la divulgazione delle risorse
culturali, con sottotitolo “ Pillole d’arte per tutti”.
La minifiction, in onda da gennaio 2006 la domenica
mattina su RAI 3, propone la conoscenza di luoghi e di
oggetti d’arte, raccontando la storia familiare ed il
rapporto tra un ragazzo, Marco, suo fratello, Giorgio, e
la baby sitter di quest’ultimo, Giulia, che comunicano tra
loro attraverso la tecnologia portatile. Giulia è curiosa di
Musei, luoghi d’arte e cultura, e pensa che “dove c’è arte
c’è la vita” ma è la passione di Marco per le tecnologie
che ci permette di vedere, attraverso il digitale, frammenti
di opere, figure, artisti e ricostruzione di storie, consentendoci
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
di indagarle con diverse informazioni e linguaggi.
Soprattutto Giorgio, conteso tra la tentazione del
computer e quella della realtà, rappresenta il target che
si intende raggiungere per suscitare il desiderio di
guardare i monumenti con curiosità e divertimento, senza
timore di noia o di incapacità alla comprensione ed al
confronto.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il FAI
(Fondo per l’Ambiente italiano) che ha condiviso
l’esigenza di innalzare il livello di formazione storico
artistico del giovane pubblico televisivo.
Tra i musei selezionati nella prima serie televisiva
troviamo la Galleria Borghese, la Galleria nazionale
d’arte moderna, la Galleria nazionale di Palazzo Corsini
di Roma, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo
Archeologico nazionale di Napoli e il Museo Luigi Pecci
di Prato. L’accordo raggiunto con il Ministero prevede la
realizzazione nei prossimi due anni di altre 300 puntate
e le riprese riguarderanno circa 500 siti culturali. Il format
originario sarà utilizzato per applicazioni di digitale
terrestre con modalità interattive, telefonia mobile, eguide, i-pod, wi-fi e playstation.
„Magnifico - Il nuovo movimento dellÊarte italiana‰ è
il progetto dedicato al turismo culturale .
Magnifico è un sistema integrato di comunicazione e di
promozione, realizzato dalla Direzione generale per
l’innovazione tecnologica e la promozione
e
dall’associazione Mecenate 90, per la diffusione di
conoscenze e informazioni sulle “eccellenze” del
patrimonio culturale e sui grandi eventi del Ministero.
A Magnifico hanno aderito i più importanti operatori
italiani, in particolare dei settori trasporti e turismo:
compagnie aeree, società di gestione aeroportuale e
ferroviaria, compagnie di navigazione, aziende di
noleggio auto, autogrill e tour operator. Partecipano al
progetto: Aeroporti di Roma, AirONE, Alilauro, Alitalia,
Alpitour, Assaeroporti, Autogrill, Centostazioni,
Confitarma (Confederazione Italiana Armatori), Enac
(Ente Nazionale Aviazione Civile) Eurofly; Livingston,
Maggiore rent, Neos, Trenitalia.
Le aziende hanno messo a disposizione gratuitamente i
propri canali informativi e pubblicitari per agevolare il
turismo culturale, fornendo ai viaggiatori informazioni
37
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
immediate e aggiornate su attività ed iniziative del
Ministero, che si ritengono di particolare interesse. In tal
modo chi si muove in Italia, trova attraverso spot, filmati,
internet, riviste di bordo suggestioni ed indicazioni utili
per scegliere la destinazione più adatta alle proprie
esigenze.
Le iniziative descritte si propongono di ampliare la
fruizione turistico culturale promuovendo i beni
archeologici, artistici, storici ed etnoantropologici
attraverso le ICT (Information and Communications
Technology) e le ricadute attese saranno certamente
positive per la conoscenza del patrimonio ed il
miglioramento della sua qualità ma anche per l’intero
sistema economico italiano.
38
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
URP - Ufficio per le Relazioni con il Pubblico:
"Continuità ed innovazione"
Gaspare Carlini
L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali si trova nella prestigiosa sede
del Palazzo del Collegio Romano, antica ‘università dei
Padri Gesuiti,’ passata successivamente ad ospitare la
Biblioteca Nazionale e da ultimo, per volere di Giovanni
Spadolini, il Ministero stesso.
L’Ufficio rappresenta una prima struttura ricettiva per tutti
coloro che necessitano di informazioni circa l’assetto,
l’organizzazione e la gestione del Ministero nonché un
“punto informa” circa i luoghi e gli eventi culturali di sua
pertinenza; è, inoltre, uno sportello reale e virtuale tra
cittadini ed amministrazione.
Lo scopo primario dell’ufficio è quello di fornire un primo
orientamento all’utente per districarsi nell’Amministrazione
e per orientarsi nella vasta scelta degli eventi e dei luoghi
della cultura, cercando di soddisfare al meglio i diversi
tipi di richiesta e semplificando al massimo l’accesso di
colui che si rivolge allo stesso, in cerca di una risposta ai
propri quesiti.
L’alta specializzazione del personale che vi è adibito, la
sua versatilità nel settore informatico e la padronanza
delle lingue straniere hanno fatto in modo che l’Ufficio
riscuotesse il plauso, oltre che degli utenti, dei Ministri
che si sono succeduti alla guida del Dicastero sino a
Francesco RUTELLI, attuale titolare, nonché Vicepresidente
del Consiglio dei Ministri.
Si riportano, a titolo indicativo, alcuni dati sulla entità del
lavoro svolto:
- 35.253 sono i contatti intervenuti dalla istituzione
dell’URP al 5 ottobre 2006;
- i contatti telefonici gestiti dal personale adibito al
servizio del numero verde (800991199) sono stati
998.277 (di cui 8.348 riferiti al trascorso periodo
del 2006).
- i settori nei quali l’URP si è trovato a prestare la
propria collaborazione con l’Amministrazione, oltre
l’attività ordinaria, sono:
1.Riqualificazione del personale nell’ambito della
quale l’Ufficio ha prestato la propria opera di
consulenza ed informazione alle risorse umane
dipendenti dal Ministero, soprattutto in ordine alle
Direzione Generale
per l’Innovazione
Tecnologica e la
Promozione
Servizio II
Promozione,
Comunicazione e
Marketing
Dirigente:
Paola Francesca Zuffo
URP Ufficio per le Relazioni
con il Pubblico
Responsabile:
Gaspare Carlini
Via del Collegio Romano, 27
00186 ROMA
Tel 06 67232980 - 06 67232990
Fax 06 6798441
[email protected]
Numero Verde: 800 99 11 99
orario di apertura
lunedì-venerdì
ore 9.00 - 14.00 / 15.00 - 18.00
39
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
modalità di accesso alle aree economiche superiori;
2.Gestione del programma informatico, rivolto al
pubblico, denominato “Fateci sapere”;
3.Gestione, previo approfondimento delle relative
tematiche, delle informazioni riferite, tra l’altro, ai
seguenti eventi:
- “Settimana della cultura”
- “Salone dell’arte del restauro e della conservazione
dei beni culturali e ambientali”
- “Giornata internazionale del disabile”
- “Giornata mondiale dell’alimentazione”
- “Giornate europee del patrimonio”
- “La notte bianca”
- “Cibi e sapori dell’Italia antica”
- “Le giornate dell’arte”.
L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, attraverso il suo
responsabile e su incarico del Capo del Dipartimento per
la ricerca, l’innovazione e l’organizzazione, partecipa al
progetto del CNR denominato “URPINSIEME”,
collaborazione tra 10 Amministrazioni Pubbliche nel
campo della comunicazione e dei servizi resi al
cittadino.
Nell’edizione del COM.P.A. di Bologna 2005, nel corso
di un affollato convegno, è stato presentato il portale
www.urpinsieme.it che riporta, in maniera agile ed
accattivante, quanto di meglio ed aggiornato figura nelle
seguenti aree:
- Programmazione e finanziamenti
- Formazione
- Lavoro
- Internazionale
- Documentazione
- Servizi e appalti
- Manifestazioni ed eventi
Partecipano al portale:
- Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR
- Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente
ENEA
- Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale
dei Lavoratori - ISFOL
- Ministero dell'economia e delle finanze
- Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
40
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
- Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
- Ministero per i beni e le attività culturali
- Università degli Studi “Roma Tre”
- Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
- Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Portata a termine l’acquisizione in banca dati delle mail
di tutte le scuole pubbliche italiane, l’Ufficio per le
Relazioni con il Pubblico è stato coinvolto in un processo
di
trasformazione
gestionale
che ha
visto
l’avvicendamento della Società aggiudicataria della
gestione del Call Center.
Dopo le ottime prestazioni professionali offerte dalla
ITERSERVIZI, si è passati alla gestione, per l’anno 2006,
della
OMNIANETWORK,
società
altamente
specializzata in servizi da fornire alle Pubbliche
Amministrazioni.
Tra i prossimi eventi comunicativi possiamo citare:
PAESTUM – IX Borsa mediterrane del Turismo
Archeologico (16-19 novembre)
VERONA – JOB & ORIENTA (23-25 novembre)
VENEZIA – X Salone dei Beni e delle Attività CulturaliRestaura (30 novembre-3 dicembre).
41
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Bsdijwjtuj!f!Mjcsbsj
Dipartimento per i
Beni Archivistici e
Librari
Capo Dipartimento ad interim:
Giuseppe Proietti
Coordinatore:
Mauro Tosti Croce
Responsabile del sito web:
Paolo Franzese
Via dell’Umiltà, 33
00186 Roma
Tel. 06 6990678
Fax 06 6792336
42
Il sito web del Dipartimento per i Beni archivistici
Librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
(www.diparchivibiblioteche.beniculturali.it)
Paolo Franzese
Un sito web è per sua natura un oggetto in movimento,
la cui principale risorsa è la sua stessa capacità di
riflettere la vita dell’istituzione e di adattare il proprio
linguaggio e i propri schemi comunicativi alle esigenze
dei suoi destinatari.
Una struttura di vertice come il Dipartimento per i beni
archivistici e librari del Ministero per i beni e le attività
culturali non può rappresentarsi senza riflettere anche il
complesso degli organi dell’amministrazione e le
relazioni che intercorrono fra di essi. Proprio questi
organi costituiscono in effetti il pubblico più diretto del
Dipartimento e quindi i più immediati destinatari delle sue
attività di comunicazione.
Il sito si propone pertanto come un portale
dell’amministrazione degli archivi e delle biblioteche che,
senza sostituirsi ai siti di questi, cerca piuttosto di
accrescerne la visibilità, ponendosi nei loro confronti in
un rapporto di complementarità. Il Ministero per i beni e
le attività culturali, come le altre organizzazioni
complesse, ha costruito un considerevole reticolato di
applicazioni web, il cui insieme e le cui relazioni
reciproche offrono al pubblico le risorse informative che
il Ministero è in grado di rappresentare.
In tal senso, il sito vuol essere, all’interno di questa rete,
un ulteriore snodo di comunicazione e di scambio che
mira a interconnettere risorse e ad agevolarne l’utilizzo.
La struttura logica è volutamente semplice. Si fonda su
uno schema che, partendo dall’identità e dalle finalità
dell’ufficio e dalle sue ampie ramificazioni istituzionali,
conduce alla normativa di settore e quindi alla
presentazione delle attività attraverso le quali il
Dipartimento intende conseguire le proprie finalità e
raggiungere gli obiettivi.
Con la rappresentazione di questi aspetti della vita
istituzionale, si è cercato anche di mettere a fuoco i nodi
di
maggior
rilievo
dell’andamento
effettivo
dell’amministrazione e dei servizi che essa offre, legando
l’esame delle norme alla realtà degli uffici e del pubblico
che, dall’amministrazione di archivi e biblioteche,
attende politiche di sviluppo efficaci e servizi più efficienti
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Bsdijwjtuj!f!Mjcsbsj
e di più agevole accesso.
Uno spazio particolare è stato riservato al ruolo che il
Dipartimento si è assunto proprio in questi mesi nella
promozione dei progetti che Archivi di Stato,
Soprintendenze archivistiche e Biblioteche pubbliche
statali possono presentare nell’ambito del Servizio civile
nazionale.
Attraverso quest’iniziativa, l’amministrazione sta
provando ad offrire ai giovani un’interessante opportunità
di formazione e di qualificazione, permettendo loro di
maturare una significativa esperienza di studio e di
lavoro all’interno degli istituti. Per l’importanza che
riveste, l’iniziativa è al centro del videoclip con cui il
Dipartimento presenta il proprio sito al COM.PA 2006 e
al Verona Job & Orienta 2006. L’applicazione è
accessibile anche direttamente dal sito.
Proprio per incontrare le esigenze e i problemi del
momento, alle rubriche con carattere prevalentemente
informativo si è unito uno spazio di “approfondimenti”,
con cui proporre argomenti per la discussione e il
confronto fra addetti ai lavori e fra questi e gli utenti.
Al momento tre sono i temi posti in primo piano: i
rapporti, ancora poco valorizzati, fra istituti archivistici e
biblioteche, che il Dipartimento ha il compito di
interpretare e di promuovere; gli standard internazionali
per la descrizione e per la rappresentazione degli
archivi, nella cui conoscenza e applicazione si scontano
ancora ritardi; il problema dell’offerta formativa
attraverso le Scuole di archivistica, paleografia e
diplomatica degli Archivi di Stato italiani, in un’epoca di
rapide e profonde tendenze al cambiamento.
Con gli strumenti dinamici dell’applicazione web
realizzata – forum, newsletter e data base delle notizie,
solo in parte già realizzati – si mira ad attivare un canale
di comunicazione e di scambio con il pubblico e con gli
uffici dell’amministrazione e a proporre spazi e risorse da
condividere per affrontare con la necessaria sinergia le
insidiose, ma ineludibili sfide della società
dell’informazione.
43
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Direzione Generale
per gli Archivi
Il Sistema Informativo degli Archivi di Stato
(www.archivi-sias.it)
Daniela Grana
Il SIAS - Sistema Informativo degli Archivi di Stato,
sviluppato e coordinato dall’Istituto centrale per gli
Archivi, è lo strumento basato sulle nuove tecnologie per
la tutela e la valorizzazione dell’immenso e prezioso
patrimonio culturale conservato negli Archivi di Stato:
1.500 chilometri di documentazione in cui sono racchiusi
13 secoli di storia.
Il SIAS consente di gestire tutti i processi connessi alla
conservazione degli archivi e alla loro fruizione da
parte degli utenti Web:
- permette di tutelare con efficacia e tempestività gli
archivi, monitorandone la consistenza, effettuandone
la valutazione finanziaria, registrandone la
disposizione nei depositi e le nuove acquisizioni in
tempo reale;
- consente agli utenti, prima di recarsi presso le sale di
studio degli Archivi di Stato, di effettuare ricerche
preliminari on-line, per conoscere i fondi, la storia
della loro formazione e il catalogo degli inventari dei
documenti;
- offre in più la possibilità di sfogliare e interrogare sul
Web molti inventari elettronici e di leggere le versioni
digitali di migliaia di documenti.
Direttore Generale:
Maurizio Fallace
Via Gaeta, 8a
00185 Roma
Tel. 06 492251 - Fax 06 44692
44
Il SIAS è stato progettato con un’architettura distribuita e
una struttura dei dati modulare, al fine di contenere al
massimo i costi, rendere lo strumento flessibile per
l’utilizzo da parte di tutti gli Archivi e produrre risorse per
gli utenti in tempi brevi.
Dal 2004 ad oggi, sono state rese disponibili le guide a
70 Archivi di Stato con le descrizioni di 32 mila fondi
archivistici e di oltre 4 mila enti produttori. Grazie a
moduli software appositi, sono stati inoltre pubblicate sul
Web 18 mila descrizioni archivistiche di cui 2500 di
pergamene e sigilli. Presto, ulteriori strumenti
consentiranno di consultare la documentazione
cartografica e catastale.
Sono in corso di lavorazione le schede e le immagini
digitali di 42 mila pergamene e sigilli degli Archivi di
Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Biella, Cagliari,
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Bsdijwjtuj!f!Mjcsbsj
Caserta, Frosinone, Genova, Imperia, Latina, Lecce,
Macerata, Novara, Padova, Palermo, Perugia, Pisa,
Ravenna, Reggio Calabria, Rieti, Rimini, Siena, Trento e
Trieste.
Il SIAS è un sistema accessibile, pienamente integrato
nei programmi del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali per l’innovazione tecnologica, aperto verso altri
sistemi, come il “Portale Italiano della Cultura On-line” e
coordinato con il Portale degli italiani, che mette a
disposizione le fonti archivistiche per le ricerche
demografiche e genealogiche.
45
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Bsdijwjtuj!f!Mjcsbsj
Istituto Centrale
per gli Archivi
GAUSS - Software Integrato per la Gestione
Automatizzata delle Sale di Studio degli Archivi di
Stato
Daniela Grana
Nell’ambito del Sistema Informativo degli Archivi di Stato,
l’Istituto Centrale per gli Archivi ha sviluppato un
pacchetto integrato per la gestione informatica delle
Sale di studio dei 135 Archivi di Stato italiani,
denominato GAUSS. Scopo del software è migliorare la
qualità del servizio, agevolando i frequentatori degli
archivi nella ricerca, selezione e prenotazione dei
documenti e permettendo al personale archivistico di
monitorare tutte le attività legate alla consultazione del
materiale documentario.
Più in particolare, il rilascio di una tessera magnetica di
riconoscimento agli utenti consente di facilitare le
procedure di iscrizione annuale, gli accessi in sala, le
richieste di consultazione e di riproduzione di pezzi
archivistici e di memorizzare le proprie ricerche. Il
software permette infatti agli studiosi di effettuare le ricerche
sul sistema SIAS, cui è collegato organicamente, e di
selezionare e prenotare le singole unità archivistiche che
si intendono consultare, verificando in tempo reale se
sono già in consultazione o ne sono provvisoriamente
escluse per qualsiasi motivazione.
Dal punto di vista gestionale, GAUSS permette ai
responsabili di sala di migliorare la tutela del materiale
documentario e ottimizzare il servizio allÊutenza,
monitorando le presenze in sala e tutte le fasi della
movimentazione dei pezzi, dalla richiesta al prelievo nei
depositi, fino alla loro ricollocazione. La possibilità di
memorizzare tutte le ricerche effettuate e di elaborare e
stampare opportuni report, consente infine agli Archivi di
Stato una programmazione oculata degli interventi di
inventariazione e restauro, in base alle effettive esigenze
degli utenti.
Dirigente:
Daniela Grana
Via Gaeta, 8a
00185 Roma
Tel. 06 4989267
Fax 06 4989267
46
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I progetti di Comunicazione della Direzione
Generale per i Beni Librari e gli Istituti culturali
Susanna Spezia
Direzione Generale
per i Beni Librari e gli
Istituti culturali
Internet Culturale
Il portale è il risultato del progetto “La Biblioteca Digitale
Italiana e il Network Turistico Culturale (BDI&NTC)”,
approvato e cofinanziato dal Comitato dei Ministri per la
Società dell’Informazione nel marzo del 2003.
Internet Culturale (www.internetculturale.it) offre un
sistema di accesso integrato alle risorse tradizionali e
digitali di biblioteche, archivi e altre istituzioni culturali
italiane, promuove e valorizza la conoscenza e la
fruibilità del patrimonio turistico-culturale sia a livello
nazionale che internazionale, in quanto disponibile
anche in lingua inglese, francese e spagnola.
Il portale permette di accedere non solo al Servizio
Bibliotecario Nazionale (SBN), ma anche ai risultati dei
numerosi progetti di digitalizzazione, realizzati
nell’ambito della Biblioteca Digitale Italiana (BDI) per un
totale di circa otto milioni di testi e immagini.
È inoltre disponibile un servizio di e-commerce, rilasciato
al momento in forma sperimentale, che consente
l’acquisto on-line degli oggetti digitali ad alta risoluzione.
Al fine di promuovere il turismo culturale in Italia, Internet
Culturale propone anche una serie di percorsi: 23
mostre in formato digitale dedicate ad alcune grandi
personalità della letteratura italiana; diversi itinerari
turistico-culturali; alcuni percorsi 3D relativi a
straordinarie opere architettoniche nazionali e agli
ambienti della Divina Commedia di Dante Alighieri; una
serie di monografie di illustri letterati e musicisti italiani e
corpus di manoscritti, tutti strutturati per ipertesti.
Internet Culturale permette inoltre di accedere
all’Anagrafe delle Biblioteche Italiane (circa 15.000), ai
nuovi siti della Direzione Generale dedicati agli Istituti
culturali (www.istituticulturali.it), ai Comitati Nazionali per le
celebrazioni e le manifestazioni culturali (www.comitatinazionali.it),
alle Biblioteche pubbliche statali (www.bibliotechepubbliche.it).
Direttore Generale:
Luciano Scala
Via Michele Mercati, 4
00197 Roma
Tel. 06 3216779 - Fax 06 3216437
[email protected]
47
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Italia Pianeta Libro
Creato nel maggio 2005, il sito Italia Pianeta Libro
(www.ilpianetalibro.it), ora espressione del nuovo Istituto
per il Libro, è un osservatorio sull’editoria e sulla lettura
in Italia. Comprende banche dati su case editrici, libri del
mese, riviste di cultura, la versione on line dei periodici
Libri e Riviste d’Italia e Accademie & Biblioteche d’Italia,
laboratori di lettura per le scuole e numerose altre
informazioni sul mondo del libro.
All'interno del sito si trova "Ottobre piovono libri", un
panorama d'insieme sulla prima importante campagna di
promozione della lettura, che ha coinvolto nel 2006 oltre
250 “luoghi della lettura” dei Comuni italiani.
Il Servizio Bibliotecario Nazionale – SBN
La Direzione Generale per i Beni
Librari e gli Istituti Culturali
(DGBLIC) del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali
(MiBAC) ha promosso negli
ultimi anni alcuni progetti, di
seguito
illustrati,
tesi
a
valorizzare il patrimonio culturale
posseduto da biblioteche,
archivi e altre istituzioni culturali
italiane, grazie all’uso delle più
avanzate tecnologie informatiche.
48
Promosso dal MiBAC con la cooperazione delle Regioni
e dell'Università e coordinato dall'Istituto Centrale per il
Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le
informazioni bibliografiche (ICCU), il Servizio
Bibliotecario Nazionale, attivato nel 1992 ed in
continua ed esponenziale espansione, vede oggi
cooperare in rete oltre 2.700 biblioteche di diversa
titolarità amministrativa.
Il patrimonio documentale catalogato ammonta a circa
15 milioni di documenti, corrispondenti complessivamente a 33
milioni di copie localizzate presso le biblioteche
partecipanti. SBN è consultabile gratuitamente, 24 ore
su 24 (www.sbn.it), tramite l’OPAC (Online Public Access
Catalogue), che consente agli utenti di effettuare la
ricerca bibliografica e di inserire richieste per la
disponibilità dei documenti, in fotoriproduzione o in
originale, attraverso il prestito interbibliotecario.
Ulteriori e più dettagliate informazioni sulla struttura del
SBN sono reperibili sul sito dell'ICCU (www.iccu.sbn.it).
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Bsdijwjtuj!f!Mjcsbsj
La Biblioteca Digitale Italiana – BDI
Il progetto BDI, nato nell’ambito del programma triennale
2001-2003 e finanziato con i fondi di cui alla Legge n.
662/1996, mira a promuovere e coordinare le attività
di digitalizzazione del patrimonio bibliografico italiano.
Tra i risultati finora ottenuti, la digitalizzazione e la messa
in rete di 215 cataloghi storici custoditi presso le 35
biblioteche pubbliche statali per oltre 6 milioni di accessi;
la scansione di 10.000 documenti musicali, manoscritti
e a stampa, custoditi presso importanti biblioteche
italiane tra cui la Nazionale Universitaria di Torino, la
Nazionale Marciana di Venezia, l’Estense Universitaria
di Modena e il Conservatorio di San Pietro a Majella di
Napoli con numerosi autografi di Bellini, Donizetti, Verdi,
per circa 1 milione e mezzo di immagini; la
digitalizzazione di 67 riviste storiche preunitarie
conservate presso la Biblioteca Nazionale Centrale, la
Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma
e l’Universitaria di Pisa, per oltre 400.000 immagini.
La maggior parte dei progetti è visibile sul portale Internet
Culturale; per ulteriori informazioni sull’attività della BDI,
si rimanda al sito della DGBLIC (www.librari.beniculturali.it).
49
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Direzione
Generale per i
Beni Archeologici
Analisi di Customer Satisfaction e strategie operative
Il caso di Veio
Anna Maria Reggiani
Negli ultimi anni si è assistito ad una evoluzione del
mercato dei Beni Culturali: sono aumentate tanto l'offerta
quanto l'importanza economica del patrimonio artistico
culturale, è cresciuto l'afflusso di visitatori e la domanda
è diventata più esigente, rendendo sempre meno
proficuo erogare prodotti e servizi in maniera
standardizzata. Si è venuto a creare un mercato
fortemente segmentabile, nei confronti del quale è
vantaggioso indirizzare strategie differenziate per
conquistarsi posizioni di nicchia. Per competere diventa
necessario elaborare nuove strategie, puntare sulla
qualità dell'offerta e sulla formazione delle risorse umane,
offrire un nuovo modo di vivere il turismo, e proporre
nuove forme di promozione del patrimonio.
Oltre all'evoluzione della domanda culturale, al
progressivo modificarsi del sistema d'offerta, ai
mutamenti che hanno interessato lo svolgimento del
progresso scientifico e tecnologico, negli ultimi tempi si è
andata affermando l'idea del ruolo sociale dei beni
culturali, quale elemento costitutivo dell'identità storicoculturale comune, piuttosto che il concetto di difesa di
valori di una élite. La definizione più recente e
comunemente accettata di Museo, contenuta nello statuto
dell'International Council of Museums (ICOM), chiarisce
come ogni contenitore culturale sia collocato all'interno di
un "sistema di servizi".
Direttore:
Anna Maria Reggiani
Referenti:
Anna Maria Dolciotti
Claudia Scardazza
Via di San Michele, 22
00153 Roma
Tel. 06 58434614
Fax 06 58434750
50
Di conseguenza il museo e l'area archeologica accanto
a specifici compiti nei confronti del pubblico quali la
tutela, intesa come organizzazione dei servizi di
conservazione e restauro, l'esposizione, intesa come
organizzazione dei criteri e dei sistemi espositivi,
assolvono a quello di promozione, intesa come
organizzazione dei mezzi atti a mettere in
comunicazione l'opera ed il visitatore.
L'acquisita consapevolezza della potenzialità dell'"offerta" del
patrimonio culturale del Paese ha determinato, secondo i
meccanismi dell'economia, la crescita della domanda di
cultura e di servizi. La sfida è di delineare una tecnica di
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
comunicazione che sia in grado di equilibrare, al
contempo, il peso della domanda a quello dell'offerta.
Per competere con successo diventa quindi necessario
elaborare nuove strategie, puntare sulla qualità
dell'offerta e sulla formazione delle risorse umane, offrire
un nuovo modo di vivere il turismo, cui si accompagna
l'esigenza di proporre nuove forme di valorizzazione del
patrimonio culturale (archeologico, artistico, storico,
architettonico, enogastronomico). Solo una nuova
attenzione a ciò che un territorio può offrire, un innovativo
modo di leggerlo ed interpretarlo ai fini di narrarlo in
modo accattivante possono rispondere alle nuove
richieste del mercato turistico. L'evoluzione del mercato,
la globalizzazione, l'importanza di Internet e delle nuove
tecnologie, rendono infine evidente la necessità del
connubio tra attenzione al territorio ed al suo patrimonio
di cultura, e le strategie di marketing e di promozione.
L'introduzione di uno schema di domanda e di offerta,
tuttavia, impone, anche sulla scorta di una maggiore
sensibilità etica nei confronti dell'utenza, l'adozione di
criteri di valutazione della qualità, in ordine agli obiettivi
di efficacia - intesa quale capacità di conseguire risultati
- e di efficienza - intesa come capacità di conseguire i
risultati con il minore impiego di risorse - del servizio
prestato dalle strutture espositive.
L'utilizzo di tecniche di marketing culturale offre la
possibilità di raggiungere quei segmenti di mercato che
possono potenzialmente essere interessati al prodotto,
adattando a questo le variabili commerciali (prezzo,
distribuzione e comunicazione) per metterlo in contatto
con un sufficiente numero di consumatori e per
raggiungere gli obiettivi coerenti con la missione
dell'impresa museale. (F. Colbert).
L'opportunità di migliorare la soddisfazione dei cittadini
nei confronti dei servizi offerti dalle Pubbliche
Amministrazioni (Customer Satisfaction), ha determinato
negli anni, una produzione normativa e procedurale,
motivata tanto da una crescente sensibilità verso le
esigenze dell'utenza, quanto da una più sentita necessità
di procedere alla trasformazione e modernizzazione
dell'azione amministrativa.
51
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Affinché i beni culturali possano costituire la risorsa in
grado di generare sviluppo occorre, però, un deciso
salto di qualità nella loro valorizzazione. Uno degli
obiettivi primari è quello di identificare, per ciascun bene,
una specifica "missione" e adeguare le politiche e le
strategie in relazione a questa specifica missione. Tutto
ciò, in un contesto di crescente competitività (le offerte
museali e d'aree, o parchi, archeologiche si ampliano e
si qualificano sempre di più), e sapendo che dal punto di
vista della "missione" i beni culturali devono confrontarsi
con necessità nuove. E’ altresì evidente quanto sia
diventato complesso operare con professionalità e
generare profitti nel campo dei beni culturali: la
concorrenza sia interna che esterna aumenta a dismisura,
crescono le aspettative e le esigenze dei turisti, la
globalizzazione impone regole precise.
Uno dei temi da sviluppare riguarda una maggiore
conoscenza del pubblico cui ci rivolgiamo. La
conoscenza del pubblico sta diventando sempre più
importante per chi si occupa di beni culturali. Per definire,
precisare o adattare un progetto è necessario sviluppare
una "politica del pubblico" coerente con tale progetto.
Qualsiasi "politica del pubblico" non può prescindere e
soprattutto non può non partire dalla conoscenza dei
pubblici stessi (reali e potenziali).
La Direzione Generale si è misurata con queste
problematiche attraverso la ricerca "Customer
Satisfaction", condotta nel 2004, su un campione di 23
musei e aree archeologiche a livello nazionale.
Gli obiettivi della ricerca sono stati di individuare,
attraverso la misurazione di specifici indicatori, i "punti di
forza/criticità", al fine di calibrare, in termini di qualità
dei servizi, l'offerta alla domanda; è stato possibile così
individuare i "piani di miglioramento" a proposito degli
aspetti della logistica e della comunicazione.
L'analisi del profilo del visitatore è un'analisi di tipo
qualitativo che fornisce informazioni sulla tipologia del
visitatore e sulle modalità di fruizione.
Lo studio del pubblico permette di individuare con più
efficacia e maggiore cognizione di causa i mezzi
attraverso i quali si può ottimizzare l'offerta, la si può
52
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
"mettere in valore", la si può presentare e rendere
leggibile e attraente ai diversi tipi di visitatori.
La conoscenza del pubblico può aiutare le
organizzazioni museali sia sul versante della strategia e
delle decisioni a medio-lungo termine sia su quello
strettamente operativo.
L'analisi del profilo del visitatore - tipo rientra nel processo
di segmentazione della domanda.
Attraverso strumenti d'indagine, quali ad esempio
questionari, interviste in profondità o focus group, sono
raccolte informazioni relative al profilo sociodemografico, le modalità di fruizione, la motivazione
della visita e valutazione della relativa esperienza, i
canali di comunicazione utilizzati, i consumi e la
familiarità con l'area artistico-culturale in esame. Tali
informazioni vengono in seguito trattate ed elaborate
attraverso metodologie di tipo statistico-descrittivomultivariato che sintetizzano le caratteristiche raccolte
permettendo di delineare il profilo del visitatore-tipo
dell'area in esame.
Il monitoraggio del flusso turistico è un'analisi di tipo
quantitativo che offre la possibilità di descrivere il flusso
di visitatori secondo una cadenza stabilita (mensile,
annuale, ecc.). In tal modo è possibile individuare i
diversi stadi della domanda, le tendenze e le prevedibili
evoluzioni.
L'analisi del flusso turistico permette di esplorare il bacino
di utenza di un'area attraverso uno strumento di
rilevazione permanente e mediante indicatori sociodemografici quali il sesso, l'età, la provenienza.
Osservando la dinamica dei flussi di visita è possibile
individuare i diversi stadi della domanda, le tendenze e
le prevedibili evoluzioni della domanda futura.
E' inoltre interessante studiare l'evoluzione della domanda
comparandola con altri parchi o aree archeologiche al
fine di individuare i fattori che contribuiscono in senso
positivo a condizionare l'evoluzione dei consumi e
comprendere se il fenomeno di crescita/decrescita del
53
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
flusso dei visitatori possa essere ricondotto a condizioni
generali - aumento dei consumi naturalistici e dei flussi
turistici - oppure a condizioni particolari legate al sistema
di offerta proprio del parco in esame.
Le analisi cui si è accennato non possono prescindere
dallo studio del posizionamento inteso come l'insieme
delle decisioni e delle attività che hanno lo scopo di
creare e mantenere una chiara identità che differenzi
un'area archeologica dalle altre strutture presenti nel
medesimo circuito museale.
Il termine posizionamento si utilizza nel marketing per
descrivere le componenti di un prodotto che lo
caratterizzano e diversificano rispetto ai prodotti
concorrenti. Nel caso di una destinazione turistica, il
concetto ha la stessa valenza, poiché permette di
descriverla come un vero e proprio "prodotto".
Il posizionamento del prodotto è l'insieme delle decisioni
e delle attività che hanno lo scopo di creare e mantenere
un certo concetto del prodotto dell'impresa (rispetto alle
marche concorrenti) nella mente dei clienti.
Quando le imprese introducono un prodotto, tentano di
posizionarlo in modo tale che sia percepito come in
possesso delle caratteristiche maggiormente desiderate
dal mercato target. La posizione del prodotto è il risultato
delle percezioni degli attributi di esso da parte dei clienti
rispetto a quelle delle marche concorrenti.
Per gli operatori del settore culturale, un problema chiave
è rappresentato dall'esigenza di creare e mantenere una
identità chiaramente distinguibile da quella delle altre
istituzioni.
Lo sviluppo di una strategia di differenziazione, in
presenza della possibilità di realizzare proficuamente la
segmentazione della domanda, trae le sue premesse
nell'individuazione del rapporto che ciascuna area
artistico-culturale dovrebbe stabilire sia nei confronti degli
altri concorrenti che rispetto alla domanda. Con
riferimento al primo punto, è necessario individuare, agli
occhi dei visitatori attuali e potenziali, quale sia la
54
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
posizione di ciascuna tipologia d'area turistico-culturale
nell'ambito territoriale considerato, e la natura della
relazione intercorrente tra le diverse aree artistico-culturali
presenti sul territorio.
Per ricercare tali informazioni è necessario in primo luogo
comprendere i fabbisogni connessi al consumo dei
prodotti culturali e quindi elaborare delle strategie di
posizionamento, quali:
- Posizionamento per attributi (divertente/arricchente).
- Posizionamento per prezzo e qualità (alto/basso).
- Posizionamento per specifiche occasioni d'uso
e applicazione
- Posizionamento per categorie d'utilizzatori
(età/reddito).
- Posizionamento rispetto a un tipo di prodotto
- Posizionamento rispetto ad un concorrente.
I requisiti essenziali di un posizionamento di successo,
sono:
Chiarezza
L'idea sulla quale il posizionamento si basa deve
comunicare al target con chiarezza quale sia il vantaggio
offerto; deve essere facile da capire e da ricordare.
Coerenza
Il consumatore è bersaglio di molte comunicazioni che si
affollano nella mente creando confusione. La proposta,
oltre ad essere chiara ed incisiva, deve rimanere a lungo
nel tempo per essere scolpita nella mente del
consumatore.
Credibilità
Il vantaggio differenziale con il quale l'impresa cerca di
posizionarsi rispetto ai rivali deve essere credibile.
55
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Competitività
Il posizionamento ha successo se è basato su un sicuro
vantaggio rispetto ai rivali. Il consumatore deve percepire
che il prodotto o il servizio crea per il cliente un valore
superiore.
L'area archeologica di Veio, nell'ambito dell'omonimo
Parco naturalistico - ambientale, per la sua vicinanza ed
integrazione ad un contesto urbanizzato quale quello del
Comune di Roma, presenta una complessità intrinseca
che va al di là del tema progettuale, pur articolato, della
tutela e valorizzazione di un parco archeologico. In tale
ambito è fondamentale l'impostazione di una
metodologia per una strategia di gestione dell'intero
comprensorio di cui Veio fa parte, che sia rigorosa è
prioritaria rispetto alle iniziative da intraprendere e che
sappia conciliare e integrare sia le esigenze di tutela e
conservazione del sito, sia quelle di valorizzazione.
Veio è anche una delle aree più affascinanti dove si
verifica uno splendido connubio tra archeologia,
ambiente e agricoltura. Il numero dei visitatori è però
molto esiguo (circa 4.000 l'anno) ed evidenzia un calo
di circa l'85% rispetto ai dati degli inizi degli anni
Novanta. In particolare sembra evidenziarsi l'opportunità
di attuare nuove strategie di comunicazione per
accrescere la conoscenza e la conseguente fruizione
dell'arco da parte degli utenti.
Al tempo stesso, l'eccessiva offerta culturale della città di
Roma, rende necessario valutare anche un diverso
posizionamento di mercato del Parco rispetto ad altre
aree archeologiche per poter sfruttare al meglio i punti di
forza evidenziati, differenziando l'offerta alle diverse
tipologie di visitatori potenzialmente interessati.
Il tema è di grande interesse e la Direzione Generale per
i Beni Archeologici del MiBAC ha deciso di dedicarvi
alcuni studi, con cui intende offrire un contributo attivo per
la risoluzione delle problematiche evidenziate. Scopo di
tali studi è approfondire la conoscenza del pubblico
attuale dell’area archeologica e poter definire quello
potenziale al fine di tarare l'offerta del prodotto/servizio
culturale in funzione delle caratteristiche e delle
56
Ej qbsujnfoup!qfs!mb!Sjdfsdb-!Ej
m’Joopwb{jpof!Ufdopmphjdb!f!m’Pshboj{{b{jpof
qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
aspettative della domanda.
Le indagini di tipo qualitativo e quantitativo e il
posizionamento dell'area archeologica e del Parco
rispetto alle strutture analoghe del Lazio e delle regioni
vicine, sono indispensabili per una strategia di
comunicazione e per differenziare l'offerta culturale alle
diverse tipologie di visitatori potenzialmente interessati,
rispetto alla ricca offerta culturale della città e della
Provincia di Roma.
L'integrazione dell'elemento culturale e dell'elemento
ambientale (inteso sia come salute, benessere, natura e
come biogastronomia) che rende unico il Parco di Veio
rispetto a tutte le altre aree archeologiche, può risultare
essere l'aspetto vincente per una nuova caratterizzazione
di Veio.
57
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Direzione
Generale per il
Patrimonio Storico,
Artistico ed
Etnoantropologico
Direttore:
Bruno De Santis
Via di San Michele, 22
00153 Roma
Tel. 06 58434344
Fax 06 5882472
Servizio I
Affari Generali e Tutela
Direttore:
Fiorenza Amicarelli
Servizio II
Musei
Dirigente:
Maria Grazia Benini
Referente:
Isabella Cianfarani
58
Piano di valorizzazione e comunicazione PSAE
Isabella Cianfarani, Maristella Ierullo
Informare la collettività sulle attività, sulla gestione del
patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico è un
obiettivo irrinunciabile per operare in questo settore.
Uno degli elementi portanti di tale Direzione Generale è,
oltre la salvaguardia e la tutela del nostro immenso
patrimonio, anche l’ideazione, l’organizzazione e la
realizzazione di eventi finalizzati alla comunicazione
polisemantica (si pensi alle mostre, ai convegni, alle
conferenze scientifiche).
Le strategie per migliorare i servizi resi da questa
Direzione Generale ai cittadini saranno incentrate su un
nuovo piano di comunicazione integrata, sia interna che
esterna, che nasce dalla imprescindibile necessità di far
collimare ogni singola azione comunicativa con il suo
proprio destinatario; vi è dunque una distinzione fra
target esterno ed interno.
Target interno: per una corretta diffusione del messaggio
istituzionale è necessario che le notizie circolino e siano
chiare soprattutto all’interno della struttura, i target
individuabili risultano dunque i seguenti: dirigenti,
funzionari, impiegati. L’obiettivo di definire al meglio
l’identità della Direzione Generale PSAE a partire da un
forte sviluppo della comunicazione integrata, può essere
perseguito attraverso queste azioni:
- rete internet del ministero: sviluppare la intranet del
ministero anche nella componente interattiva; il nuovo
CMS (content management system) del portale del
Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici, per la
sua flessibilità, risponde pienamente a queste esigenze;
- individuare sulla base dei risultati di una indagine mirata
presso le sovrintendenze di appartenenza regole,
informazioni e servizi da offrire in rete, al fine di
migliorare la capacità dei nostri uffici territoriali di
rispondere alle richieste della utenza esterna. Un esempio
può essere quello relativo alle manifestazioni espositive:
ogni ente organizzatore dovrà immettere in internet tutti i
dati relativi al proprio operato in questo settore;
- promuovere un momento di formazione scientifica
indirizzato ai funzionari (storici dell’arte, architetti, amministrativi)
finalizzato a nuove acquisizioni nel settore della
comunicazione.
Sempre più spesso infatti, soprattutto a livello territoriale i
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
nostri funzionari sono chiamati in causa dai media e
devono attuare forme di comunicazione con il pubblico
locale; si tratta pertanto di formare il nostro personale
preposto alle relazioni esterne all’utilizzo degli strumenti
essenziali delle tecniche di informazione e
comunicazione.
Target esterno: il segmento di popolazione più
interessato al prodotto/servizio di questa Direzione
Generale sarà identificabile con: le istituzioni, i media,
gli operatori culturali, la collettività. Una campagna di
comunicazione che intende raggiungere il più alto
numero di persone, deve attivare un sistema multipolare e
multimediale utilizzando anche, una campagna di
“customer care” atta a sensibilizzare i soggetti
destinatari, che potranno così trovare in questa struttura
un efficiente strumento scientifico e divulgativo per
migliorare in maniera ottimale le loro conoscenze.
Parallelamente verranno portate avanti azioni di
comunicazione che renderanno note al grande pubblico
l’attività della Direzione Generale PSAE; verranno definiti
ed avviati dei progetti legati alle funzioni storiche
artistiche ed etnoantropologiche, individuando le
relazioni di questo “patrimonio” con il mondo della
imprenditoria, della ricerca e, delle nuove tecnologie.
Occorre pertanto creare dei momenti di aggregazione
a scadenza fissa, che informino i cittadini sui vari progetti
di questa Direzione Generale, utilizzando gli spazi del
Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande
(biblioteca, sala dello stenditoio, sala degli arazzi).
PROGETTO 1: proiezione di una pellicola cinematografica,
individuazione dei temi in esso contenuti legandoli ad
una serie di riflessioni multidisciplinari che diano
l’opportunità di attraversare una griglia di molteplici
percorsi culturali. Ad esempio: proiezione di film connessi
con mostre in atto realizzate da questo Ministero.
Cosi come già avvenuto in occasione della mostra: “il
‘700 a Roma”, tenutasi a Palazzo Venezia, l’autunno
scorso, si sono proiettati dei films, italiani, conservati alla
Cineteca Nazionale, che rappresentano la vita,i costumi,
la societa’ del 1700.
Hanno affiancato tali proiezioni le riflessioni di esperti di
storia della letteratura, di storia del costume, di
antropologi e di esperti di cinema.
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Tale rassegna dal titolo:“Le Ombre del ‘700” si e’
articolata in quattro serate e sono stati proiettati i film:
Casanova (di Federico Fellini), Le Voci Bianche (di
Pasqual Festa Campanile) e M. Franciosa, Il Cavaliere
Misterioso (di R. Freda, primo film interpretato da Vittorio
Gasmann), Le Affinita’ Elettive (dei fratelli Taviani).
pubblicazioni e realizzazione di cd-rom, dvd,
dei vari appuntamenti culturali previsti nel corso
dell’anno. Il concorso fotografico “il Mestiere delle Arti”,
organizzato e realizzato in collaborazione con l’Irre del Lazio,
ha visto nell’edizione del 2006 la partecipazione di
moltissime scuole con elaborati provenienti da tutta Italia. E’
cosi nato dall’esigenza di impegnare la scuola e le
istituzioni dei beni culturali, non solo ad accrescere le
opportunita’ di conoscenza e di godimento del
Patrimonio Culturale nelle sue molteplici tipologie, ma
anche a favorire una fruizione di qualita’generando la
consapevolezza dell’ importanza e dei “significati dei
Beni Culturali”. Patrimonio collettivo da tutelare e
conservare, strumento esso stesso di conoscenza, aspetto
privilegiato di comunicazione e di espressione, memoria
storica e archetipica da custodire.
L’ educazione al patrimonio culturale avviene attraverso
un percorso complesso che deve tener conto non solo
dei contenuti e delle didattiche prescelte ma anche
prevedere un itinerario che si sviluppa attraverso: le
motivazioni, le emozioni, i processi psicologici di
apprendimento, le relazioni interpersonali, i valori del
gruppo; tutto questo aiuta a sviluppare il senso dell’
appartenenza e quindi dell’identità ma anche il rispetto
per il diverso, l’altro da noi. Il concorso fotografico ha
risposto pienamente a tali esigenze attivando un percorso
conoscitivo e formativo ma anche ludico e coesivo.
PROGETTO 2:
PROGETTO 3:
organizzazione di serate teatrali e/o musicali
con la partecipazione di giovani artisti allo scopo di
coinvolgere alla fruizione ludica degli spazi monumentali
del San Michele le nuove generazioni. All’ inaugurazione
della mostra “La Pesca Miracolosa, omaggio a Marcello
Mascherini” organizzata per l’VIII Settimana della Cultura,
due attori di teatro: Laura Lattuada e Enzo Iannone hanno
letto poesie e brani che evocavano il mare. Tale iniziativa
ha affiancato, per così dire il percorso espositivo
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sottolineando le contaminazioni che avvengono tra le
varie arti e creando nello spettatore una suggestione
emotiva ed evocativa finalizzata ad una comprensione
artistica piu’ ampia e completa.
una straordinaria proiezione con “Lanterne
Magiche” provenienti dal Museo del Precinema di Padova,
della collezione Minici Zotti, in quella occasione è stato
proiettato “Il Viaggio in Italia” di W.A.Goethe ha
sottolineato come il pubblico anche davanti a spettacoli
colti e molto rari, (la tecnica infatti prevede immagini fisse
e in “movimento” dipinte su vetri originali dell’‘800)
partecipa con curiosita’ ed entusiasmo. Queste iniziative
di cui abbiamo fatto cenno hanno dimostrato come con
una comunicazione mirata e un’ offerta culturale variegata e’
possibile avvicinare il cittadino al nostro Patrimonio e renderlo
partecipe, a volte anche protagonista di quel processo
educativo e formativo che rappresenta il dovere istituzionale
di tutti coloro che operano nel mondo della cultura.
PROGETTO 4:
Durante la Notte Bianca 2006 il Complesso
Monumentale di San Michele a Ripa si e’ trasformato in
un borgo Rinascimentale attraverso la realizzazione di
quadri animati posizionati lungo il percorso con
spettacoli itineranti in costume con danze, declamazioni
di brani e musiche cinquecentesche. Il cortile dei Ragazzi
e’ divenuto una sala d’armi con drappi di tessuti
rinascimentali, mentre nel Cortile delle Carrette un gruppo
di dame recamava, tesseva pizzi al tombolo e usava l’
arcolaio. L’evento,di grande impatto popolare preludeva
a visite guidate nello spazio espositivo della Cripta, dove
e’ stato esposto il quadro, custodito nella Galleria D’ Arte
Antica, raffigurante il ritratto dei Bambini Orsini,
arricchito dalla riproduzione degli abiti dei bimbi
raffigurati nel dipinto, che raccontano gli usi, i costumi,le
ideologie di quel particolare momento storico. La
manifestazione, sponsorizzata dalla Lottomatica, ha
avuto un grosso successo di pubblico unendo in due
momenti diversificati l’aspetto gioioso e ludico che fa’
parte dello spirito delle Notti Bianche all’aspetto
riflessivo e conoscitivo proprio di un approccio differente
in quanto più diretto al bene culturale. Contemporaneamente, per
gli amanti del cinema, nello spazio delle Carceri, veniva
proiettato il film - Le Notti Bianche di Luchino Visconti.
PROGETTO 5:
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Dipartimento
per lo Spettacolo
e lo Sport
Servizio II
Diritto d’Autore,
Osservatorio dello
Spettacolo.
Raccordo attività
istituzionali
Dirigente:
Nicola Macrì
Unità Organica
Relazioni Internazionali,
progetti ed eventi culturali
Coordinatore:
Patrizia Micoli
Via della Ferratella in Laterano, 51
00184 Roma
Tel. 06 77321
Fax 06 7732656
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Progetti culturali tra impegno sociale, dialogo
culturale e tutela del diritto d’autore
Patrizia Micoli
Il Dipartimento è impegnato attivamente nella
realizzazione di una progettualità interattiva e di alto
profilo culturale, attraverso un percorso connotato da forte
valenza sociale e da serio impegno civile: un binomio
destinato a costituire una sorta di laboratorio ideale
permanente, volto a raggiungere sempre nuovi,
ambiziosi traguardi.
I progetti maggiormente significativi dell’attenzione del
Dipartimento al sociale sono: il “Protocollo di Intesa
inerente alle attività trattamentali in materia di
Spettacolo”, sottoscritto con il Ministero della Giustizia
per mettere a sistema le numerose iniziative spontanee
inerenti alla ricca filiera dei mestieri dello spettacolo,
insegnati e praticati all’interno delle Carceri italiane, e il
“Concerto della riconoscenza a Giovanni Paolo II”,
realizzato per i detenuti del Carcere Romano di Regina
Coeli e trasmesso in diretta su RaiTre per celebrare, a un
anno dalla scomparsa, la carismatica figura del Pontefice
che proprio ai detenuti aveva rivolto particolare
attenzione. Significativa la partecipazione all’evento di
illustri esponenti di religioni diverse.
Nell’ambito della tutela del Diritto d’Autore, il
Dipartimento progetta nuovi metodi di archiviazione delle
Opere protette, al servizio del cittadino, per diffondere la
conoscenza e incentivare la creatività e la fantasia degli
autori del nostro Paese.
Incentiva la creatività e la produzione in ambiti specifici
della filiera cinematografica, attraverso una progettualità
articolata, destinata a dare vita ad una sorta di vero e
proprio laboratorio di ricerca intorno alla produzione del
regista e alla figura dell’uomo Sergio Leone, nel tentativo
di valorizzare al massimo, come di consueto, il
patrimonio correlato alle attività di spettacolo. Si tratta di
un progetto che approfondisce nuovi spazi di indagine e
che si segnala anche per l’apertura di nuove prospettive
e successioni di piani di analisi.
Lo spettacolo, arte diretta per eccellenza, attraverso la
valorizzazione delle straordinarie potenzialità sociali e
culturali delle diverse forme espressive, nonché attraverso
la salvaguardia del Diritto d’Autore, può dare luogo a
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infinite possibilità di approcci, di analisi e di azioni di
elevato valore scientifico, divulgativo, educativo e
formativo.
La VIII Settimana della Cultura in un Video
È la seconda volta che il Dipartimento racchiude in un
patrimonio digitale gli spettacoli promossi in occasione
della Settimana delle Cultura, tradizionale incontro
promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
per avvicinare i cittadini al mondo dell’arte e dello
spettacolo in tutte le sue forme espressive. Il Video “VIII
Settimana della Cultura” presenta una sintesi delle
manifestazioni organizzate in occasione della Settimana
della Cultura 2006 (2-9 aprile) e l’intero spettacolo “I
Pescecani - ovvero quello che resta di Bertold Brecht”,
guidati dalla sapiente regia di Armando Punzo, messo in
scena dalla “Compagnia della Fortezza” al Teatro Valle
di Roma.
La scelta dello spettacolo – di cui sono protagonisti i
detenuti del Carcere di Volterra - è testimonianza della
volontà del Ministero di agevolare e incentivare
l’acquisizione di una professionalità, di un mestiere per il
reinserimento sociale dei detenuti, una volta pagato il
debito con la Società.
Il video costituisce una ulteriore tappa del percorso
culturale, articolato e dalle valenze diversificate, che il
Dipartimento porta avanti nella consapevolezza della
importante sinergia che si origina dal connubio tra
Patrimonio e Attività.
Lo spettacolo di danza “L’uomo, tra il sacro ed il
profano”, all’interno della suggestiva Sala dei
Cinquecento a Palazzo Vecchio in Firenze, a cura della
Teatro Greco Dance Company, testimonia la capacità di
veicolare in maniera più forte le suggestioni prodotte
dalla danza, dalla musica, dalla recitazione, dal canto,
in simbiosi con le immagini del prestigioso patrimonio
pittorico, scultoreo e architettonico, avvicinando il
pubblico all’inestimabile Patrimonio artistico italiano.
Tutte le attività di spettacolo progettate evidenziano una
particolare sintonia con lo slogan “La cultura è viva, vivi
la cultura”, in quanto espressioni della creatività,
dell’ingegno e della fantasia che il Dipartimento ha
saputo tradurre in momenti di un percorso culturale ampio
e fruibile, di cui l’audiovisivo è viva testimonianza.
Foto di scena dello Spettacolo
"I Pescecani - ovvero quel che resta
di Bertold Brecht", per la Regia di
Armando Punzo, messo in scena
dalla Compagnia della Fortezza al
Teatro Valle di Roma (VIII Settimana
della Cultura)
Spettacolo di danza della Teatro
Greco Dance Company, presso la
Sala dei Cinquecento a Palazzo
Vecchio, Firenze (VIII Settimana della
Cultura).
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Diritto d’Autore e servizi al pubblico
L’ufficio per il Diritto d’Autore, in base a quanto previsto
dalla legge 22 aprile 1941, n. 633, recante la
protezione del diritto d’autore e dei diritti connessi e del
successivo Regolamento di esecuzione (adottato con R.D.
18 maggio 1942, n.1369) cura fra l’altro la tenuta del
Registro Pubblico Generale delle opere protette istituito ai
sensi dell’art.103 della suddetta legge. In parallelo, con
la gestione del Registro cartaceo, ha costituito una banca
dati informatica in cui sono al momento presenti tutti i
dati relativi alle registrazioni contenute sul Registro delle
opere protette dall’anno 1975 al 2005.
Per migliorare l’efficienza del servizio, l’Ufficio per il
Diritto d’Autore ha presentato nel 2004 presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri un progetto per
l’impiego di volontari in servizio civile (svoltosi dal 3
ottobre 2005 al 2 ottobre 2006). Con tale progetto si è
voluto sia supportare il personale del Dipartimento nelle
attività amministrative collegate alla gestione del Registro
Pubblico Generale delle opere protette sia implementare
la banca dati informatica. Gli obiettivi miravano, infatti,
da un lato al miglioramento del pubblico servizio affidato
all’Ufficio, attraverso la verifica delle registrazioni
effettuate e la correttezza dei dati riportati nella relativa
banca dati; dall’altro all’incremento di tale banca dati e
la possibilità per i cittadini di avere un accesso rapido e
trasparente a tutti i dati e alle informazioni concernenti le
opere protette registrate sul Registro Pubblico Generale.
Il servizio al pubblico è facilitato dalla presenza di un apposito
spazio nel sito del Dipartimento, www.spettacolo.beniculturali.it,
dove un apposito link dedicato al Diritto d’Autore fornisce le
informazioni sull’orario di ricevimento al pubblico e sui
recapiti dell’Ufficio. Inoltre, la stessa pagina offre la
possibilità di reperire facilmente la modulistica per il
deposito delle opere dell’ingegno, cliccando sulla
pagina “Modulistica RPG”, agevolando così in maniera
rilevante la fruizione del servizio da parte del cittadino,
oppure sulla pagina Registro Pubblico Generale (RPG)
nella quale sono riportate le indicazioni per
l'applicazione di alcune norme relative alle opere protette
e alla disciplina del deposito ai sensi della legge 22
aprile 1941, n. 633.
Un servizio al pubblico ottimale e puntuale è infatti il fine
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per cui opera quotidianamente l’Ufficio per il Diritto
d’Autore, tutelando la creazione dell’opera dell’ingegno
attraverso il deposito dell’opera stessa.
Sergio Leone Day e i Giovani talenti del Cinema
italiano
Il cinema, con il suo impatto forte, prepotente, vivo, è il
protagonista dell’evento-concorso intitolato al famoso
regista dedicato a Sergio Leone. Il progetto innovativo
avvia l’approfondimento di nuovi spazi di indagine e
segnala nuove prospettive e successioni di piani di
analisi mediante un approccio interdisciplinare. Presso la
Casa del Cinema di Roma è stata allestita la mostra
multimediale “Omaggio a Sergio Leone”, per la prima
volta, in Italia, realizzata d’intesa con la famiglia e
contraddistinta da momenti altamente coinvolgenti, tra cui
la proiezione di un documentario inedito sulla vita del
regista. Nel corso della Cerimonia inaugurale, sono stati
conferiti premi agli esordienti del Cinema italiano nella
Regia, Cortometraggio, Colonna Sonora, Documentario,
Interpretazione.
Copertina dell'Invito al Sergio Leone Day (18 maggio 2006).
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Spettacolo e Cultura nel dialogo tra i Popoli
Due fotogrammi tratti dal filmato
"Un chicco di Speranza - A grain
of hope"
66
Il dialogo tra culture è al centro dei progetti del
Dipartimento, cui compete sottolineare il ruolo dello
Spettacolo come veicolo di idee e civiltà diverse. Un
ruolo sottolineato in occasione delle Celebrazioni Ufficiali
Italiane per la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione
2005”, in cui ha visto la luce il filmato inedito “Un chicco
di speranza”; realizzato dal Dipartimento per
evidenziare il ruolo importante del Cinema nella
conoscenza tra i popoli, il filmato è stato reso ancor più
incisivo dalla mostra fotografica multimediale “Colture e
culture immagini per la conoscenza e la solidarietà tra i
Popoli”. La problematica sottesa alla manifestazione è
stata illustrata nel corso di una Giornata di studio realizzata in collaborazione e nella sede della Società
Geografica Italiana -, alla quale hanno partecipato i
rappresentanti dei competenti Organismi Internazionali,
delle
Istituzioni,
dell’Università,
del
mondo
imprenditoriale.
Il progetto, presentato alla Fiera Internazionale del Cairo
(2006), ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di
critica e, insieme con gli altri lavori proposti
nell’occasione, ha fatto sì che l’Italia sia stata invitata
quale “ospite d’onore” alla prossima edizione.
Il video realizzato anche nella versione inglese, “A grain
of hope”, in quanto richiesto dal Ministero degli Affari
Esteri per la diffusione internazionale, rende più efficace
la diffusione del messaggio educativo e di conoscenza
destinato a superare i nostri confini per raggiungere
identità culturali di Paesi diversi, con i quali portare avanti
un dialogo e politiche altamente costruttive, in particolare
con i Paesi del Mediterraneo e con i Paesi, come l’Italia,
che hanno siti UNESCO, riconosciuti Patrimonio
Mondiale dell’Umanità.
Al fine di diffondere il dialogo interculturale attraverso le
Attività dello Spettacolo, il Dipartimento partecipa
divulgando e promuovendo i volumi editi dagli enti
vigilati (Fondazioni Lirico-sinfoniche, ETI, Cinecittà, Istituto
Luce, Centro Sperimentale di Cinematografia) e gli
audiovisivi realizzati, partecipando alle più importanti
Fiere nazionali e internazionali di settore.
COM.PA 2006
Paola Carfagnini, Caterina Dalia
In Abruzzo è viva, fra chi opera nei Beni Culturali,
l’esigenza di comunicare le attività svolte sul territorio
nell’ambito della tutela e della valorizzazione delle
preziose, innumerevoli ed ancora poco conosciute
testimonianze di archeologia, architettura, arte ed
etnoantropologia.
L’attività di promozione è diretta dunque alla
organizzazione di eventi culturali, produzioni di
audiovisivi e realizzazioni di pubblicazioni, avvalendosi
della collaborazione di istituzioni ed enti presenti sul
territorio.
L’informatica è entrata a pieno titolo nello snellimento
delle procedure di comunicazione infatti la Direzione
Regionale per i Beni e le Attività Culturali dellÊAbruzzo
utilizza da tempo le tecnologie informatiche che
permettono di velocizzare i tempi per lo scambio dei dati
e delle informazioni fra i vari uffici del MiBAC e gli Enti
territoriali.
Nell’ambito del progetto SIC (sistema informatico
condiviso) è stata attivata una rete VPN tra la Direzione
Regionale e le Soprintendenze di settore per la gestione
ed il monitoraggio degli interventi che permette, a
regime, di verificare in tempo reale lo stato di
avanzamento e di spesa dei lavori in corso.
E’ attiva altresì la rete LAN, collegata con la RPV del
MiBAC, che agevola notevolmente lo scambio di
informazioni fra gli uffici della Direzione Regionale e fra
questi e le Istituzioni sul territorio, in primis la Regione
Abruzzo, razionalizzando i programmi di interventi sui
beni culturali.
Nel campo del restauro, la Soprintendenza al
Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico ha
ottenuto finanziamenti nell’ambito del progetto nazionale
ART-PAST che hanno consentito la strutturazione e
l’informatizzazione dell’Archivio restauri. Il progetto ha
messo a disposizione due sistemi web-based che
rendono possibile la costituzione di banche dati e che
approfondiscono la conoscenza delle problematiche
connesse ai restauri e delle soluzioni di volta in volta
adottate.
In tale ambito, particolare interesse riveste la
georeferenzazione degli interventi e delle analisi
Direzione Regionale
per i Beni Culturali e
Paesaggistici
dell’Abruzzo
Direttore Regionale:
Roberto di Paola
Coordinatore:
Paola Carfagnini
Via Portici di San Bernardino, 3
67100 L’Aquila
Tel. 0862 487242
Fax 0862 420882
67
effettuate che consente una lettura a tutto campo dei
restauri condotti.
La Soprintendenza al P.S.A.E. ha da tempo avviato un
processo di innovazione tecnologica della struttura
operativa che, nella prima fase, ha conseguito la
connessione in rete telematica di tutti i settori dell'Ufficio.
Questa ormai era considerata una esigenza improcrastinabile,
vista la particolare dislocazione degli uffici, con una sede
centrale nel capoluogo regionale ed otto centri operativi
distribuiti sul territorio. I nuovi strumenti tecnologici hanno
rafforzato la comunicazione interna, con notevoli
vantaggi per l'amministrazione, hanno facilitato la
condivisione delle informazioni e, di conseguenza, tutti
gli iter collaborativi. In conformità della Direttiva del
27/11/03 del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie
in materia di impiego della posta elettronica nelle
pubbliche amministrazioni, sono state assegnate caselle
di posta a tutti i dipendenti, con positive ricadute
nell'organizzazione del lavoro, data la velocità, l'economicità e
l'asincronia della comunicazione.
L’Aquila, Museo Nazionale
dell’Abruzzo
68
La comunicazione del patrimonio culturale in
Basilicata: risultati e prospettive.
Elvira Pica, Massimo Carriero
Nel 2006 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Basilicata, in linea con le numerose
attività promosse dal Ministero a livello nazionale ed
internazionale, ha efficacemente portato avanti le linee di
azione già avviate negli anni precedenti, finalizzando
l’attività di comunicazione proprio al miglioramento dei
servizi nei confronti dei cittadini. Ciò si sta attuando
attraverso le tradizionali attività di promozione culturale,
quali mostre, convegni e visite guidate, che
caratterizzano sia i grandi eventi nazionali, sia altri
momenti di incontro e crescita a livello regionale,
organizzati da tutti gli istituti territoriali in sinergia con Enti
locali e Associazioni. Lo studio che è alla base di queste
attività viene diffuso non soltanto attraverso materiale
cartaceo, ma anche mediante presentazioni multimediali
che possono concernere le singole iniziative o i
programmi complessivi dei grandi eventi.
Sulla base delle esperienze acquisite, si sta
implementando la promozione delle iniziative attraverso
prodotti di facile accesso da parte di tutti, con l’utilizzo di
tecnologie informatiche per una più ampia diffusione
delle attività e dei momenti di incontro con le istituzioni
che rappresentano i beni culturali. Si deve all’iniziativa
degli istituti territoriali la realizzazione di prodotti
multimediali derivanti da singole mostre, che testimoniano
l’esigenza di diffondere i risultati delle ricerche condotte
sul territorio, presentati attraverso specifiche esposizioni,
oltre l’evento circoscritto nel tempo e nello spazio. È il
caso della mostra “Testimonianze federiciane in
Basilicata” allestita a Palazzo San Gervasio dalla
Soprintendenza per i beni architettonici e per il
paesaggio in collaborazione con l’Amministrazione
Comunale, dedicato alla figura e all’opera di Federico II,
ed è il caso ancora dell’itinerario archivistico proposto
dall’Archivio di Stato di Matera sulla scorta dei
documenti già presentati in un volume dedicato alla
presenza della famiglia Schiavone in Basilicata.
In questa ottica, tesa a raggiungere il maggior numero di
cittadini motivandolo ad avvicinarsi ai luoghi della cultura
e della storia, si pone la realizzazione di due serie di
servizi realizzati dalla redazione del TG3 Basilicata in
Direzione Regionale
per i Beni Culturali
e Paesaggistici
della Basilicata
Direttore Regionale:
Antonio Giovannucci
Coordinatore:
Elvira Pica
Corso XVIII Agosto 1860, 84
85100 - Potenza
Tel. 0971 328111
Fax 0971 328220
[email protected]
69
Genzano di Lucania, Il castello
di Monteserico
70
collaborazione con le Soprintendenze competenti e messi
in onda durante l’anno: ad una prima serie dedicata ai
musei e ai parchi archeologici, ne è seguita una seconda
dedicata al circuito dei castelli della regione. Ne sono
scaturiti due cd rom, uno dei quali già presentato
ufficialmente e l’altro in corso di pubblicazione, che
illustrano, attraverso immagini e interviste agli “addetti ai
lavori”, due pregnanti realtà culturali della regione.
L’adesione della Direzione Regionale della Basilicata al
progetto per la realizzazione del Portale della Cultura
Italiana, promosso dal Dipartimento per la Ricerca,
l’Innovazione e l’Organizzazione – Direzione Generale
per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, ha
comportato l’avvio di diverse azioni complementari, che
si stanno sviluppando a livello territoriale in
collaborazione con la Regione Basilicata. Le azioni
promosse mirano a dotare le nostre strutture di servizi
sempre più a disposizione dei cittadini. In primo luogo si
stanno realizzando i siti web di alcuni Istituti che ne sono
sprovvisti, in particolare la Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio e il Museo archeologico
nazionale dell’alta val d’Agri. Questa linea si integra con
quanto si sta realizzando sul territorio grazie al progetto
“Archeologia on line”, che porterà alla pubblicazione di
siti web di altri musei archeologici nazionali (di Potenza,
Melfi, Matera e Policoro) e alla realizzazione delle
audioguide per le visite virtuali dei siti archeologici di
Metaponto e Policoro. Al progetto complessivo della
Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la
Promozione si affianca, grazie ad
appositi fondi
assegnati dalla Direzione Generale competente, la
realizzazione del sito web della Soprintendenza per il
patrimonio storico artistico ed etnoantropologico
La conclusione dei progetti consentirà di un’amplissima
visibilità dei musei nazionali e dei parchi archeologici
della Basilicata: cinque dei nove musei nazionali della
Basilicata avranno un sito dedicato, essendo peraltro già
tutti inseriti nel sito web della Direzione Regionale e quelli archeologici – nel sito web della Soprintendenza
per i beni archeologici.
Sempre nell’ambito delle iniziative legate al Portale della
Cultura Italiana, va sottolineata la partecipazione della
Direzione Regionale della Basilicata al progetto europeo
Michael, già in questa prima fase. Le operazioni legate
al censimento delle risorse culturali digitali vedono una
intensa attività di ricerca capillare sul territorio, in cui sono
coinvolti gli enti locali, numerose istituzioni, associazioni
ed enti no profit che pongono tra i loro obiettivi la
promozione del patrimonio culturale. Ad una prima
analisi, è risultato censibile un centinaio di collezioni
digitali, soprattutto sotto forma di prodotti multimediali,
che concorrono a costituire una preziosa banca dati, utile
ai cittadini per reperire informazioni su un patrimonio
culturale particolarmente rappresentativo e variegato, in
cui sono presenti non soltanto beni archeologici, artistici
e storici, ma anche tradizioni e beni immateriali di cui è
necessario non disperdere le testimonianze.
Certamente uno dei maggiori risultati conseguiti nel
2006 è stata la pubblicazione del sito della Direzione
Regionale, che ha rappresentato l’esito di una felice
collaborazione con il Formez. Frutto del lavoro
redazionale di un gruppo composto da personale già
formato per la comunicazione, il sito svolge anche
funzioni di portale per gli istituti territoriali del Ministero. Il
servizio, che ha visto nel corso dell’anno un progressivo
incremento di visite, rappresenta lo strumento più
avanzato per la comunicazione istituzionale, anche se
presenta ancora alcune pagine non pienamente attivate.
Con l’obiettivo di offrire al pubblico un servizio sempre
più valido ed efficace, sono in fase di verifica alcune
criticità emerse durante questi primi mesi, in maniera da
operare le scelte più opportune al fine di migliorare il
servizio.
71
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali
e Paesaggistici
della Calabria
Direttore Regionale:
Francesco Prosperetti
Coordinatore:
Maria Teresa Sorrenti
Via Francesco Crispi, 33
88100 Catanzaro
Tel. 0961 709128
Fax 0961 709131
[email protected]
Via Scylletion, 1
Loc. Roccelletta di Borgia (CZ)
Tel. 0961 391048/391087
Fax 0961 391033
72
Accordo di programma quadro “beni e attivita’
culturali per il territorio della Calabria” 1° atto
integrativo del 29 dicembre 2005
“guida all’attuazione degli interventi”
Francesco Prosperetti
Il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e la Regione Calabria, in data
22 dicembre 2003 - al fine di sostenere la conoscenza,
la conservazione, la fruizione, la valorizzazione e la
promozione dei beni, delle attività e servizi culturali nel
territorio regionale, attraverso un’azione programmatica
comune - hanno provveduto alla stipula di uno specifico
Accordo di Programma Quadro.
Tale accordo - che ha un valore complessivo di
€146.019.132,49 - risulta costituito da 47 interventi (41
progetti e 6 studi di fattibilità).
Successivamente, al fine di rafforzare gli obiettivi specifici
del suddetto APQ, in data 29 dicembre 2005, è stato
sottoscritto il 1° atto integrativo all’APQ con il quale sono
stati individuati ulteriori 58 interventi (per un costo
complessivo di € 21.950.000,00) destinatari delle risorse
FAS 2004 assegnate alla Regione Calabria con delibera
CIPE 20/2004 e da questa, in parte destinati alla
valorizzazione e alla conservazione del patrimonio
culturale calabrese.
A tal riguardo, la Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria, nell’ambito del progetto
“Criticità”, finanziato con i fondi della delibera CIPE
17/03, punto 4.2 - che prevede azioni di supporto
tecnico e consulenziale per l’attuazione e il monitoraggio
degli interventi ricompresi nell’A.P.Q. Beni e attività
culturali per il territorio della Regione Calabria – ha
realizzato, in forma di CD, una sorta di “Guida
all’attuazione degli interventi” (vedi Foto n. 1 e 2 di
seguito allegate).
Obiettivo di tale CD è fornire ai Beneficiari Finali, titolari
degli interventi previsti nel 1° atto integrativo all’APQ,
uno strumento concreto di accompagnamento
dell’attuazione degli interventi ammessi a finanziamento.
Il CD inviato a tutti i Beneficiari Finali nel mese di maggio
2005, contiene la principale documentazione e i format
utili per l’attuazione degli interventi:
- 1° Atto integrativo APQ „Beni Culturali” (Articolato,
Relazione Tecnica e Schede Interventi);
- Vademecum Asse II (predisposto dal Settore Beni
Culturali della Regione Calabria, per una immediata
consultazione circa le norme di base e le pratiche di
gestione a cui si dovranno attenere i servizi incaricati
della gestione medesima);
- Schema di concessione tipo (Atto amministrativo
predisposto dal Settore Beni Culturali della Regione
Calabria che regola l’espletamento delle attività legate
all’attuazione degli interventi ammessi a finanziamento e
fissa le condizioni ai fini dell’erogazione del contributo);
- Quadro economico tipo del progetto originario e post
gara. I FORMAT, elaborati dalla Direzione Regionale
(sempre nell’ambito del progetto criticità) sono stati redatti
ed impostati ai sensi del disposto dell’art. 17 del D.P.R.
554/99, “Regolamento di attuazione della legge
quadro in materia di Lavori Pubblici” opportunamente
adattato per interventi ricadenti nella disciplina del
D.Lgs. n. 30/2004, la “Merloni” per i Beni Culturali, e
automaticamente verificato in base alle regole
convenzionali e disciplinari regionali in materia di
A.P.Q.);
- Monitoraggio interventi (Guida alla compilazione
della Scheda Cipe “Attività/intervento” e della Scheda
“MONIT” elaborata dalla Direzione Regionale);
- Documenti per lÊerogazione del contributo.
Foto Copertina CD
73
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici della
Calabria
Direttore Regionale:
Francesco Prosperetti
Coordinatore:
Maria Teresa Sorrenti
Via Francesco Crispi, 33
88100 Catanzaro
Tel. 0961 709128
Fax 0961 709131
[email protected]
Via Scylletion, 1
Loc. Roccelletta di Borgia (CZ)
Tel. 0961 391048/391087
Fax 0961 391033
74
Il CD "Invito in Calabria. Arte, Archeologia e Storia".
Comunicare e valorizzare
Maria Teresa Sorrenti
Se la conoscenza del paesaggio calabrese è divenuta
patrimonio comune grazie alle suggestive immagini
confluite nei diari dei viaggiatori stranieri che, tra la fine
del ‘700 e gli inizi del secolo successivo, si spinsero in
Calabria alla ricerca delle vestigia magno greche della
regione, viceversa scarsa attenzione la letteratura artistica
ha riservato al patrimonio monumentale e a quello storico
artistico conservato nelle private dimore e negli edifici di
culto.
A queste carenze hanno sopperito negli ultimi decenni
accurate pubblicazioni e ricerche che, nel mettere ben in
luce insospettati capolavori e ripercorrere le vicende
storiche connesse con la realizzazione di celebrati
manieri, patrizie dimore ed antichi cenobi, hanno
ridisegnato itinerari d’ arte e di cultura rimasti spesso,
purtroppo, nonostante l’azione di valorizzazione e
promozione svolta dagli Istituti del Ministero e dagli Enti
locali, appannaggio degli addetti ai lavori e di una elite
culturale.
Da queste premesse ha preso corpo l’idea di
“confezionare” un prodotto multimediale di facile
consultazione, capace di guidare, coinvolgere e far
nascere nel visitatore il desiderio di scoprire percorsi
culturali ed artistici di un territorio che, purtroppo, nell’
immaginario collettivo si caratterizza, a volte, solo per
poche e illustri testimonianze d’ arte, laddove invece
dimenticate presenze sono in grado di evocare
significative relazioni di questa regione con il più
complesso panorama figurativo extra-regionale.
Questo il senso di “Invito in Calabria. Arte,
Archeologia e storia”, il CD realizzato a cura della
Direzione Regionale è stato presentato in occasione della
VIII edizione della Settimana della Cultura (2-9 aprile
2006), ma la sua implementazione iconografica è tutt’
oggi in itinere in quanto conta di avvantaggiarsi del
prezioso contributo dei funzionari degli Istituti periferici,
Soprintendenze, Archivi e Biblioteche.
Quasi un invito la cartina geografica con cui si aprono le
pagine web del CD evidenzia, da nord a sud, da est
ad ovest, alcuni itinerari, ragionati anche in
considerazione della comodità di percorrenza, lungo i
quali il visitatore virtuale incontra aree archeologiche e
centri artistici con allegata la mappa del luogo, uno
strumento di grande supporto e di immediata percezione,
contenente l’indicazione delle emergenze monumentali
ed artistiche da visitare: si tratta di castelli, dimore
signorili, edifici civili, cattedrali e complessi conventuali
ai quali si affianca una scheda identificativa essenziale,
ma puntuale nelle informazioni cronologiche e descrittive.
Una sezione ipertestuale, ma consultabile anche nel
corso della visita al centro prescelto, è costituita dai
musei, sorti ormai numerosi in Calabria ad iniziativa delle
diocesi e degli Enti locali; essi conservano un patrimonio
che integra quello insito nel territorio (chiese, palazzi
nobiliari, aree archeologiche) e che costituisce, per
ripetere una nota quanto felice espressione, il museo
Italia.
Si tratta di realtà espositive tipologicamente diverse per il
materiale esposto (artistico, archeologico e demo –
etnografico) di cui il CD presenta, selezionate in maniera
esemplificativa a documentazione di un’ epoca o di un’
artista, alcune opere corredate di informazioni e di foto
che l’ utente può scaricare.
Così concepito il prodotto multimediale realizzato intende
comunicare in maniera efficace ed immediata al fruitore,
sia esso occasionale turista o calabrese innamorato della
propria terra, un patrimonio che nella regione, nonostante
le decontestualizzazioni e le perdite dovute a fatti storici
ed eventi tellurici, si presenta ancora consistente e
qualitativamente interessante per chi desideri ripercorrere
le vicende artistiche e culturali di una regione, la cui
collocazione geografica al centro del Mediterraneo, ne
ha fatto luogo privilegiato di incontro tra popoli, culture e
credi religiosi assai diversi.
Il CD, in distribuzione presso i bookshop di musei ed aree
archeologiche, è consultabile sul sito della Direzione
Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della
Calabria www.calabria.beniculturali.it/test2
Cartina Castello Nicastro
Castello Scilla
Chiesa San Marco Rossano
Area Arecheologica, Scolacium
Scilla, Chiesa dello Spirito Santo,
Arcangelo Gabriele, XVIII sec.
75
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici
della Campania
Direttore Regionale:
Stefano De Caro
Coordinatore:
Maria Rosaria Nappi
Via Edoardo, 1
Castel dell’Ovo
80132 Napoli
Tel. 081 2464111
Fax 081 76453905
76
Il MiBAC in Campania: la comunicazione
Maria Rosaria Nappi
Negli ultimi anni il settore comunicazione del Ministero
dei Beni e delle Attività culturali ha compiuto in
Campania notevoli progressi dovuti ai corsi di
aggiornamento sulla materia organizzati dal Formez e
dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e
frequentati da numerosi dipendenti e alle iniziative della
Direzione generale per l'innovazione tecnologica e la
promozione che ha promosso numerose attività di
comunicazione e creato una struttura dinamica
conferendo alle Direzioni Regionali il compito di tramite
fra gli uffici periferici e quelli centrali. Questi due fattori
hanno svolto ruoli importanti sia in relazione fra loro sia
autonomamente: infatti la partecipazione ai corsi è stata
funzionale nel caso di istituzione di URP e di
progettazione di siti web, mentre la partecipazione a
eventi comuni ha conferito visibilità ad attività
organizzate localmente.
Eventi internazionali come le Giornate Europee del
Patrimonio e nazionali come la Settimana della cultura
costituiscono momenti importanti di comunicazione
interna, verso gli altri uffici del Ministero, ed esterna verso
il pubblico, la PA locale e in generale verso il mondo
della cultura che spesso vi è coinvolto.
In ogni struttura, nel corso dell’anno, si realizzano iniziative
didattiche e eventi a carattere temporaneo (mostre,
conferenze, eventi) volti al coinvolgimento del pubblico
prevalentemente scolare e locale. La comunicazione di
mostre e eventi di rilievo, come l’organizzazione, spesso
vengono affidate alle agenzie di servizi restando al
Mibac la cura scientifica. Ciò garantisce ottime
campagne di comunicazione specifiche, tuttavia sembra
possibile la considerazione che la tipologia di eventi e
le scelte progettuali a monte, e forse anche la mancanza
di un piano di comunicazione di ampio spettro, siano
determinanti in relazione al coinvolgimento e alla
fidelizzazione del pubblico in particolare cittadino e
regionale.
Le grandi dimensioni della regione, il numero degli uffici,
l’insufficienza delle risorse destinate allo scopo rendono
ancora lontano il traguardo di una comunicazione
efficiente e soprattutto integrata, ma si può dire che, il
problema è in più casi avviato a soluzione.
Di notevole importanza è stato il convegno Comunicare
il Bene Culturale, il bene culturale è un valore per tutti?
(11-12 marzo 2005, Napoli, Palazzo Reale, Teatro di
Corte) organizzato dalla Soprintendenza per i Beni
architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico,
Artistico e Etnoantropologico di Napoli e provincia.
Nell’organizzazione di questo convegno si è operato
con una modalità che, molto utilizzata dalle università
che si interessano della materia, non è molto sfruttata nel
Ministero dei Beni Culturali: applicando tecniche
utilizzate normalmente per il marketing, la direzione
scientifica del progetto aveva commissionato ad una
società di specialisti (Airesis) la realizzazione di colloqui
con opinion leaders, addetti ai lavori, esperti affiancati
ad un ciclo di focus groups, effettuati in diverse città
italiane, che hanno coinvolto gente comune e cittadini sul
tema dei beni culturali. L’intento era quello di cercare di
individuare e indagare quale sia il rapporto fra l’italiano
e i beni artistici e monumentali del paese nell’idea che
uno dei ruoli principali del Ministero sia, attraverso la
conoscenza del pubblico, determinare condizioni di
partecipazione allargata e ampliare l’utenza culturale
allo scopo di contribuire allo sviluppo della sensibilità
pubblica verso il patrimonio culturale. I risultati delle
indagini sono stati elaborati e consegnati ai relatori prima
del convegno in modo che essi potessero ritrovarsi su un
terreno comune di discussione. Il dibattito svoltosi al
convegno, che ha visto partecipare dirigenti del
Ministero, docenti universitari, esponenti dei media e
dell’imprenditoria ha avuto momenti di confronto di
estremo interesse che possono essere rilevati alla lettura
degli atti, editi pochi mesi dopo.
Nel complesso quel colloquio si presenta come
paradigma di una ipotesi di lavoro nel settore della
comunicazione del MiBAC che potrebbe essere attuata
ciclicamente affrontando, con le stesse modalità differite
( indagine – confronto) ma in dimensioni più misurate,
l’analisi di tematiche di interesse.
Approfondendo la ricognizione a livello regionale si può
osservare che la maggioranza degli uffici ha attivato
URP, tra gli altri le Biblioteche Nazionale e Universitaria
di Napoli, gli Archivi di Stato di Napoli e di Salerno.
Nel primo caso, considerando l’afflusso e la tipologia
molto variata di utenti della Vittorio Emanuele III, la
77
maggiore Biblioteca dell’Italia Meridionale, l’URP, la
struttura centrale di accoglienza, orientamento e guida
per gli utenti e i visitatori, svolge un ruolo insostituibile
anche grazie alla sua adeguata collocazione all’interno
del percorso della Biblioteca.
Molti uffici, come biblioteche e archivi (Archivio di Stato
di Napoli, Biblioteca Nazionale di Napoli, Biblioteca
Universitaria di Napoli, Biblioteca di Montevergine), che
tradizionalmente contano sulle nuove tecnologie per
facilitare i servizi al cittadino aderendo ai numerosi
progetti nazionali e locali rivolti alla informatizzazione
del patrimonio, oggi utilizzano per scopi analoghi il
sito web, così come la Soprintendenza per i Beni
archeologici di Napoli e Caserta, Soprintendenza
archeologica di Pompei, Soprintendenza BAPSAE di
Napoli e provincia, Soprintendenza BAPSAE di Caserta
e Benevento.
In questi siti, tutti realizzati nel rispetto delle normative
comunitarie, oltre alle informazioni logistiche e storiche,
ai calendari degli eventi programmati, è possibile
consultare gli organigrammi degli uffici e avere
informazioni relative agli URP, alle attività didattiche e
scaricare modulistica utile a diversi scopi.
Molti siti culturali partecipano al progetto Remuna, oggi
www.campaniabeniculturali.it, in collaborazione fra
MiBAC, Istituzioni locali e CNR di Napoli, vero e proprio
sistema informativo integrato che sarà inserito nel Portale
Nazionale della Cultura Italiana.
Diversi sono i musei, gli archivi e le biblioteche che
hanno predisposto una Carta dei Servizi,sia come
iniziativa autonoma (Biblioteca Nazionale di Napoli o
l’Archivio di Stato di Salerno) sia in seguito al seminario
tenuto a Napoli dall’Ufficio Studi del Dipartimento per la
Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione e la Direzione
generale per l’innovazione tecnologica e la promozione,
su La qualità nei servizi pubblici: un modello di Carta dei
servizi culturali, in cui si è presentato il progetto del
modello di CdS sviluppato dal MIBAC. [Progetto di
redazione e sperimentazione della CdS nei musei, aree
archeologiche, biblioteche e archivi di stato del MIBAC
(Progetto operativo MIBAC Misura II.2 cofinanziato dal
Fondo Sociale Europeo) a cura dell’Ufficio Studi e della
Direzione generale per l’innovazione tecnologica e la
promozione, con il Formez].
78
La Biblioteca Nazionale di Napoli a conclusione del
progetto locale e della fase di elaborazione d’intesa con
gli uffici del Ministero ha predisposto, nel luglio 2005, la
CdS della BNN, in bozza e da sperimentare.
La sperimentazione (distribuzione della CdS della BNN
con allegato questionario e l’analisi dei questionari, che
hanno portato a identificare con maggiore precisione
l’utente) apre la prospettiva sull’importante argomento
della Customer satisfaction settore nel quale si intende
proseguire l’attività dell’URP.
Dal Convegno di Napoli e dal modello predisposto
dall’Ufficio Studi sono nate anche la Carta del Museo
di Capodimonte, che viene utilizzata regolarmente ed è
a disposizione dei visitatori e quella sperimentata dal
Museo Archeologico di Napoli .
A proposito di comunicazione interna, settore che segna
un po’ il passo rispetto alla comunicazione esterna, si
registrano alcune iniziative rivolte al benessere
organizzativo. In particolare la Soprintendenza BAPSAE
delle province di Salerno e Avellino, ha utilizzato il Kit del
benessere organizzativo realizzato dal Dipartimento
della Funzione Pubblica attraverso il programma Cantieri,
e ha anche predisposto un vero e proprio piano di
comunicazione per l’anno 2006, orientato in primo
luogo verso il miglioramento dei flussi di lavoro attraverso
un sito internet e una rete intranet.
Tuttavia questo settore, molto delicato e complesso,
risente maggiormente della mancanza sia di una
adeguata e continua progettazione rivolta alla
sensibilizzazione vero il problema sia di strutture come la
disponibilità della rete intranet in tutti gli uffici.
79
Direzione Regionale
per i Beni Culturali e
Paesaggistici
dell’Emilia-Romagna
Le “Giornate Europee del Patrimonio”
(23 - 24 settembre 2006)
Una occasione per comunicare i Beni Culturali
Paola Monari
Nel 2006 si è celebrato il 15° anniversario delle
“Giornate Europee del Patrimonio” (European Heritage
Days - EHDs), un appuntamento annuale dedicato al
dialogo e alla conoscenza reciproca delle radici culturali
dei paesi membri.
Sin dall’inizio, l'azione congiunta del Consiglio d'Europa
e della Commissione Europea ha operato per una
diffusione ampia in tutti i paesi firmatari della
Convenzione Culturale Europea.
Ogni anno, in date diverse nei 49 Paesi - nell’ultimo finesettimana di settembre in Italia - le “Giornate Europee del
Patrimonio” offrono alle istituzioni una straordinaria
occasione per comunicare ad oltre 800 milioni di
cittadini le proprie conoscenze sul Patrimonio per renderli
consapevoli di una ricchezza comune e condivisa da
salvaguardare e da trasmettere alle generazioni future.
Lo straordinario successo ottenuto in Emilia-Romagna il
23 e 24 settembre 2006 dalle iniziative organizzate in
occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio” è il
frutto di un lungo e faticoso percorso di lavoro del
Ministero e degli Uffici periferici del territorio, spesso
costellato di errori e di delusioni.
Direttore Regionale:
Maddalena Ragni
Coordinatore:
Paola Monari
Via Sant’Isaia, 20
40123 Bologna
Tel. 051 3397011
Fax 051 3397077
80
All’inizio degli anni 90 la comunicazione delle istituzioni,
apparsa da circa un decennio, comincia ad assumere un
carattere divulgativo esternativo, ma unilaterale. L’attività
del Ministero, sia livello centrale che periferico, è ancora
strettamente istituzionale ed è sconosciuto il concetto di
“conoscere per far conoscere”, cioè di promuovere e
valorizzare il Patrimonio presso i cittadini. All’epoca, le
attività culturali, fatta eccezione per le grandi mostre di
risonanza nazionale o internazionale, non hanno in
genere un soddisfacente riscontro di visitatori.
Così, le prime volte, le “Giornate Europee del
Patrimonio”, cui l’Italia aderisce nel 1995, sono vissute
negli Uffici più come un momento di scompiglio
nell’abituale routine che come un momento di
arricchimento e di diffusione della conoscenza. A parte i
Musei che offrono il libero ingresso, esse si consumano
davanti ad un pubblico costituito dai “soliti noti”, non per
la qualità degli eventi, ma piuttosto per mancanza di
informazione e di comunicazione.
E’ solo verso la fine degli anni 90 che si comincia a
riconoscere l’importanza della promozione e della
valorizzazione del Patrimonio che il quadro normativo ha
considerato fino a quel momento esclusivamente dal
punto di vista della conservazione e della custodia.
Resta ancora da superare il difficile ostacolo costituito
dalla totale assenza di comunicazione fra le singole
istituzioni, abituate a lavorare individualmente. Un
problema che si attenua in anni recenti, grazie al
coordinamento operato a livello centrale dal Dipartimento
per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Servizio II Promozione Comunicazione e Marketing e, a
livello locale, dalle Direzioni Regionali per i Beni Culturali
e Paesaggistici.
L’adozione di un logo e di una grafica unica per il
calendario cartaceo delle iniziative delle singole regioni
e, soprattutto, l’introduzione delle tecnologie informatiche
che consentono di sviluppare e diffondere la conoscenza
del patrimonio con formule innovative, capaci di
coniugare il rigore scientifico dei contenuti con
l’accessibilità calibrata per diversi livelli di sapere, danno
finalmente l’avvio alla comunicazione nel campo dei beni
culturali e fanno delle “Giornate Europee del Patrimonio”
un evento molto atteso in Italia.
Bologna, Villa Hercolani Belpoggio
Bologna, Archivio Privato Hercolani
(foto di: D.Tabanelli)
Il calendario delle manifestazioni in programma in EmiliaRomagna in occasione delle “Giornate” 2006, elenca
una lunga serie di eventi - visite guidate, concerti,
aperture straordinarie, convegni, mostre - nati dalla
collaborazione fra Uffici del Ministero, musei civici e
istituzioni culturali pubbliche e private che hanno attirato
un pubblico molto superiore al previsto, inimmaginabile
per le passate edizioni.
Quale esempio di comunicazione particolarmente
riuscita, piace qui ricordare la manifestazione intitolata
Scrigni di memorie. Gli archivi familiari nelle dimore
storiche, promossa dall’Associazione Dimore Storiche
Italiane - Sezione Emilia-Romagna e dalla Soprintendenza
Archivistica per l’Emilia-Romagna, in collaborazione con
l’Archivio di Stato di Bologna, la Biblioteca Comunale
dell’Archiginnasio, la Direzione Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, la Fondazione
81
Cassa di Risparmio in Bologna, la Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Bologna,
Modena e Reggio Emilia.
Articolata in 5 mostre collocate in altrettanti palazzi
privati eccezionalmente aperti e in numerose visite
guidate, è stata la dimostrazione di come, per
valorizzare il Patrimonio sia necessario collegarlo alla
storia, ma anche raccontarlo in modo da colpire la
fantasia, negli aspetti più curiosi e seducenti.
Scrigni di memorie. Gli archivi familiari nelle dimore
storiche.
“Il 23 e 24 settembre 2006, in occasione delle Giornate
Europee del Patrimonio, in alcuni palazzi e ville
bolognesi è possibile ammirare le carte delle famiglie
nobili che hanno fatto la storia di Bologna. A palazzo
Pepoli, palazzo Fava, palazzo Bevilacqua, palazzo
Isolani e villa Belpoggio-Hercolani, piccole esposizioni a
tema di documenti estratti dagli archivi di famiglia, in una
perfetta compenetrazione tra le carte e i luoghi in cui
sono state prodotte e conservate nel tempo, diventano la
testimonianza palpabile della vita delle famiglie e di
alcuni loro esponenti. Particolarmente interessanti sono le
esposizioni di palazzo Pepoli e palazzo Fava, dove le
carte di famiglia tornano dopo lunga assenza, poichè si
tratta di palazzi non più di proprietà dei discendenti e di
archivi, ormai conservati altrove, che si ricongiungono
per l'occasione. Nel caso dei Bevilacqua Ariosti, degli
Isolani e degli Hercolani, è importante sottolineare la
continuità, poichè in tali dimore tuttora abitano esponenti
di queste famiglie e si conserva l'archivio di casa. A Villa
Belpoggio-Hercolani vengono illustrati anche i recenti
restauri alla facciata. Alla manifestazione bolognese è
collegata l'esposizione delle carte della famiglia Fantini
nel palazzo di Tredozio sulle colline forlivesi, con una
mostra tesa ad illustrare alcuni aspetti della vita in villa tra
tardo Ottocento e primi del Novecento”
82
Bub-life (http://www.bub.unibo.it/bublife/redazione/)
Franco Pasti
La Biblioteca Universitaria di Bologna, già da anni, ha
deciso di investire, in misura crescente, la propria
comunicazione istituzionale nonchè la valorizzazione e
la promozione del patrimonio e dei servizi in strumenti
innovativi e tecnologicamente avanzati: il sito web
(www.bub.unibo.it), progettato e arricchito costantemente di
nuovi contenuti, è divenuto negli ultimi anni
imprescindibile mezzo di comunicazione con l'utenza
reale e remota, ponendosi quale strumento efficace,
accessibile, interoperativo e multilingue.
Il sito web della biblioteca ospita anche il magazine
on-line bub-life (http://www.bub.unibo.it/bublife/redazione/)
progettato come luogo virtuale di comunicazione diretta
con gli utenti, dedicato alla vita bibliotecaria nella sua
complessa ricchezza ed articolazione scientifiche e
istituzionali, redatto da chi in biblioteca quotidianamente
opera, ma aperto anche a contributi esterni, proponendosi
pertanto quale strumento aperto e interattivo.
A testimoniare la curiosità diffusa, la efficacia e il buon
portato di tali strumenti di comunicazione valgano le
statistiche confortanti degli accessi remoti e non, la
crescente richiesta di servizi on-line, di informazioni
bibliografiche e di document delivery, l'alto numero di
visitatori reali, italiani e stranieri.
Biblioteca
Universitaria
di Bologna
Bologna, Biblioteca Unversitaria
Aula Magna
Direttore:
Biancastella Antonino
Via Zamboni, 33/35
40126 Bologna
Tel. 051 243420
Fax 051 252110
83
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici del
Friuli Venezia
Giulia
Direttore Regionale:
Ugo Soragni
Coordinatore:
Claudio Barberi
Piazza della Libertà, 7
34132 Trieste
Tel. 040 4194811
Fax 040 4194820
[email protected]
[email protected]
84
Il nuovo sito pubblico si apre a tutti i luoghi della
cultura in Friuli Venezia Giulia
Ugo Soragni
Il progetto, promosso e finanziato dal Ministero per i Beni
e le Attività Culturali, è stato realizzato con la
collaborazione della Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia, delle amministrazioni provinciali e comunali e dei
responsabili delle istituzioni museali interessate.
La sua realizzazione, a seguito di affidamento mediante
procedura selettiva pubblica, è stata curata
dall’Associazione Mecenate 90 di Roma.
Il sito si articola in una prima sezione liberamente
accessibile on line, che contiene una vasta gamma di
informazioni, notizie ed immagini relative ai 185 siti
museali della regione oggetto della rilevazione, di
proprietà pubblica, ecclesiastica o privata.
Tale articolazione ha tenuto conto di ogni contributo già
elaborato sulle medesime tematiche, nell’ambito della
regione, da altri soggetti pubblici (Assessorato regionale
alle attività produttive, Provincia di Udine, etc.), con
particolare attenzione ai rispettivi canali web già attivati.
Accedendo alla sezione il visitatore, oltre ad una prima
ricognizione “virtuale” dei musei della regione, avrà la
possibilità di costruire i propri itinerari di visita.
In base al tempo disponibile, ai mezzi di trasporto
utilizzati e ai propri interessi, il visitatore potrà optare per
la formazione di itinerari “tematici” (l’archeologia, l’arte,
le tradizioni popolari, le memorie della Grande Guerra,
etc.) oppure di “prossimità geografica”.
Gli itinerari segnaleranno altresì i monumenti artistici ed i
luoghi più interessanti da visitare lungo di essi, con la
possibilità di utilizzare link di rinvio a canali più specifici.
La seconda sezione del sito (cms), consultabile dal
Ministero e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, contiene
un insieme di dati la cui raccolta ha richiesto oltre un
anno di lavoro di rilevazione sul campo, cui è seguita la
necessaria elaborazione, effettuata su base quantitativa,
statistica e tendenziale.
I dati così raccolti ed elaborati attengono ai livelli
funzionali e organizzativi dei musei (sedi e locali
espositivi e di ricovero e loro stato di conservazione e
manutenzione, presenza di laboratori, condizioni di
sicurezza, introiti finanziari, numero di visitatori suddiviso
per flussi stagionali, etc.).
L’elaborazione ha fatto inoltre riferimento ai trend
tendenziali della domanda e dell’offerta, costituendo in
tal modo uno degli strumenti più completi ed approfonditi
attualmente disponibili in Italia e in Europa, ponendo il
Friuli Venezia Giulia in una posizione di particolare
avanzatezza.
La condivisione di tali dati con la Regione autonoma
prevista, sin dalla fase di avvio del progetto, permetterà
una collaborazione ancora più stretta in materia di
programmazione tecnico/finanziaria degli interventi di
rispettiva competenza.
Con ulteriori risorse statali è già stato garantito
l’aggiornamento del data base del canale web, essendo
ciò un requisito essenziale per la sua efficacia
comunicativa.
La presente iniziativa rappresenta un ulteriore passo
avanti nella direzione della collaborazione tra lo Stato e
il sistema delle Autonomie, di recente sottolineata anche
dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa sui contributi
finanziari per il restauro dei beni culturali ecclesiastici
della regione.
85
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici del
Lazio
Direttore Regionale:
Luciano Marchetti
Coordinatore:
Anna Maria Romano
Piazza di Porta Portese, 1
00153 Roma
Tel. 06 5810656
Fax 06 5810700
86
La comunicazione strumento indispensabile alla
fruizione del Bene Culturale
Luciano Marchetti
L’appuntamento annuale con il Salone europeo della
comunicazione pubblica dei servizi al cittadino e alle
imprese, che si terrà a Bologna dal 7 al 9 novembre
2006, è un’occasione unica di confronto tra
Amministrazioni, Aziende, Università, studiosi ed
operatori del settore.
L’incontro nasce dalla necessità moderna di rendere
efficienti i servizi pubblici e comunicare non solo agli
esperti ma a tutti i visitatori che frequenteranno il Salone
i risultati raggiunti dalla pubblica Amministrazione.
Per i Beni Culturali la Comunicazione e l’Informazione
sono uno strumento innovativo e necessario per una
fruizione allargata e consapevole di un patrimonio
culturale di straordinaria qualità.
In quest’ epoca di profondi cambiamenti è stata superata
l’antica concezione di un approccio elitario al Bene
Culturale progettando una fruizione moderna ed efficace,
che coinvolga tutti i cittadini fornendo gli strumenti per
comprendere e apprezzare il nostro patrimonio.
La fruizione digitale dei Beni è ormai una realtà
consolidata presentata dal MIBAC con il “I Piano di
Comunicazione”.
La comunicazione attraverso l’uso di nuove tecnologie è
comunque una realtà anche presso gli Istituti Territoriali,
Soprintendenze, Musei, Biblioteche ed Archivi.
La Direzione Regionale per il Lazio è attualmente
impegnata in un progetto di recupero che, nell’ottica
citata, non prevede esclusivamente il restauro del Bene
ma si pone come obiettivo la ricerca della massima
fruizione attraverso sistemi innovativi.
Si tratta del progetto di recupero del materiale fotografico
storico di proprietà dell’EUR Spa, una collezione di circa
16.000 fotografie (lastre, diapositive e negativi) che
raccontano la storia dell’E 42. Sono immagini dei
progetti mai realizzati, dei cantieri con gli operai al
lavoro, delle visite ufficiali, è la storia di quegli anni che
viene documentata in maniera straordinaria dai fotografi
romani Cartoni e Vasari.
Le immagini, datate dagli anni trenta fino agli anni
sessanta, verranno recuperate e offerte alla pubblica
fruizione tramite un sofisticato programma di acquisizione
informatica, che consentirà il massimo della fruizione
senza pregiudicare la conservazione dei fragili materiali
e consentendo di recuperare l’immagine integrandola e
restituendo la cromia originale senza intervenire sulla
matrice che verrà conservata in ambiente climatizzato.
L’innovazione tecnologica in questo caso offre un
esempio ideale di applicazione, consentendo un restauro
“canonico” ma anche una comunicazione e fruizione
allargata.
87
Direzione
Regionale per i
Beni e le Attività
Culturali e
Paesaggistici della
Liguria
Direttore Regionale:
Liliana Pittarello
Coordinatore:
Laura Giorgi
Via Balbi, 10
16126 Genova
Tel. 010 2488008
Fax 010 2465532
[email protected]
88
Liguria: la riscoperta di una "regione d'arte"
attraverso nuove tecnologie
Liliana Pittarello
Dopo vent’anni di crisi, a lungo considerata capoluogo
poco attraente di una regione turistica, la città di Genova
è stata capace di rinnovare la propria immagine fisica e
mediatica e delineare un nuovo modello di sviluppo che
si basa sulla valorizzazione della propria storia e del
patrimonio culturale, sulla attenzione alla qualità della
vita, sulla ricerca e le alte tecnologie. I risultati di questo
lavoro - di programmazione, di operatività, ma molto
anche di comunicazione - che ha visto coese tutte le
Istituzioni (e in prima linea gli uffici periferici del
Ministero), si vedono. Il grande evento di “Genova 2004
Capitale Europea della Cultura” ha portato in città un
flusso turistico di quasi 3 milioni di visitatori. E, passata
l’occasione eccezionale, i visitatori dei musei aumentano.
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Liguria, consapevole del ruolo
strategico di un’adeguata comunicazione esterna, ha
portato avanti con impegno il progetto del Portale della
Cultura Italiana (data prevista per il completamento
31/10/06) che si avvia con la realizzazione ex novo
del sito Internet dell’Ufficio della Direzione Regionale, che
a sua volta coordina il rinnovamento dei siti web già
esistenti delle tre Soprintendenze (Beni Architettonici e per il
Paesaggio; Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico; Beni
Archeologici). In questo modo viene consentita
un’interfaccia on line con il pubblico dei visitatori dei
musei e dei siti statali, oltre che con gli utenti che, a vario
titolo, si rivolgono agli uffici della DR ligure e delle
Soprintendenze.
Quindi comunicare con gli utenti, informare attraverso i
mezzi di comunicazione di massa, valorizzare il lavoro
di grande qualità di musei e soprintendenze, iniziando
dai settori di maggior visibilità, è l’impegno che ci si è
prefissato.
Sono pertanto elementi di alta priorità nel lavoro
quotidiano: rafforzare i livelli di comunicazione interna e
di collaborazione tra gli uffici svolgendo attività
coordinate di valorizzazione e comunicazione sia per
iniziative culturali programmate a livello ministeriale
(Giornate Europee del Patrimonio, Settimana della
Cultura, Giornata Mondiale dell’Alimentazione,
Musicarte) sia per attività a livello regionale; qualificare
gli Uffici Relazioni con il pubblico; rinnovare i siti web.
La comunicazione interna, ormai presente in tutti gli uffici,
avviene attraverso una rete interna su server e indirizzi di
posta elettronica; la rete INTRANET del Ministero è
quotidianamente consultata velocizzando lo scambio di
dati, di informazioni tra i vari uffici e creando un filo
diretto tra istituti centrali e periferici.
Gli obbiettivi nostri sono pertanto di migliorare la qualità
dei servizi al pubblico, talvolta ancora disomogenei e
non sempre rispondenti alle aspettative dell’utenza,
agevolare lo scambio di informazioni tra Istituti per
costruire una piattaforma comune di lavoro e comunicare
ad un più vasto pubblico l’attività dei nostri uffici, i risultati
di studio, i dati tecnici degli interventi di restauro,
l’interesse del patrimonio culturale e del paesaggio
ligure.
Genova, Santa Maria di Castello - Restauro per “Genova 2004”
Genova, Chiesa di Santa Croce e San Camillo - Gregorio de Ferrari - Restauro per “Genova 2004”
89
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Soprintendenza
per i Beni
Architettonici e per
il Paesaggio della
Liguria
Soprintendente:
Giorgio Rossini
Via Balbi, 10
16126 Genova
Tel. 010 27101 - Fax 010
2461937
[email protected]
www.sbapge.liguria.beniculturali.it
Responsabile procedimento:
Mauro Morioni
Ditta incaricata:
Boris Videoproduzioni srl
90
Ristrutturazione del sito WEB
L’esigenza di promuovere una ristrutturazione del sito web
dell’ufficio era tra le priorità delle iniziative volte al
miglioramento dei servizi dell’ente. Il sito a disposizione
era diventato troppo scarno per soddisfare le esigenze
attuali che, giorno dopo giorno, rendono sempre più
imprescindibile la presenza del servizio pubblico nella
rete informatica. Si rendeva quindi necessaria una
riformulazione totale del sito.
L’occasione per attivare il progetto si è concretizzata con
l’avvio del progetto Portale della Cultura Italiana,
promosso dal Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione
e l’Organizzazione del Ministero, in collaborazione con
le altre Soprintendenze liguri, con il coordinamento della
Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della
Liguria.
Il progetto prevede di fornire un sistema di informazioni
complesso che ricalca i vari aspetti dell’ufficio. La
progettazione del sito si è basata su una indagine
preliminare sullo stato di siti della soprintendenza,
successivamente si è stabilita una organizzazione delle
pagine web, in relazione alle direttive fornite, in
particolare al sito modello fornito dal Progetto Minerva, il
Museo&Web, che rispettano la normativa in materia.
Il sito è stato pensato con l’obiettivo primario di fornire un
accesso al servizio di tutela che l’ufficio svolge, ma ha
anche l’obiettivo secondario di costituire un archivio
informatico delle attività svolte.
Nel tempo il sito dovrebbe diventare una memoria aperta
sia all’utente specialista (lo storico o, anche, l’operatore
del settore, interno o esterno all’ufficio), sia ad altri utenti
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
interessati ad informazioni di tipo turistico. Tale archivio
raccoglierà i vari documenti informatici prodotti
dall’ufficio: ciò che riguarda gli eventi (mostre,
conferenze, presentazioni), le opere di restauro, la
documentazione d’archivio, etc.
Il sito è stato pensato come una struttura aperta, che
permetta la continua evoluzione che il mondo digitale
esige. Inevitabilmente, la formazione del sito comporterà
l’onere di una continua manutenzione.
Tale preoccupazione ha rivestito un ruolo fondamentale in
sede progettuale, cercando di facilitare al massimo le
procedure di trasformazione delle pagine.
Genova, Palazzo Reale
91
Direzione
Regionale per i
Beni e le Attività
Culturali e
Paesaggistici della
Lombardia
Direttore Regionale:
Carla di Francesco
Coordinatori Progetto
IDRA-Atlante dei Beni Culturali
dell Lombardia:
Marco Minoja
Michela Palazzo
Corso Magenta, 24
20123 Milano
Tel. 02 80294232
Fax 02 802941
92
Il Progetto IDRA – Atlante dei Beni Culturali della
Lombardia
Marco Minoja
Il Progetto IDRA (Information Database on Regional
Archaeological - Artistic - Architectural heritage) – Atlante
dei Beni Culturali della Lombardia è un progetto di
collegamento in rete delle banche dati relative al
patrimonio della Lombardia, realizzato allo scopo di
fornire al pubblico, oltre che all’utenza specialistica, uno
strumento di accesso unitario e coordinato alle
informazioni sui beni culturali, partendo dal presupposto
che la conoscenza del patrimonio rappresenta la
piattaforma ideale per ogni attività di tutela e
valorizzazione.
Il lavoro di coordinamento, svolto dalla Direzione
Regionale nell’ambito delle attività di catalogazione degli
uffici periferici del Ministero sul territorio della Lombardia,
ha posto in evidenza l’esistenza di una considerevole
quantità di informazioni sui beni culturali regionali e
l’esigenza di fare convergere questo patrimonio
informativo all’interno di un unico sistema, in grado di
rendere conto di tutte le conoscenze disponibili, prodotte
e archiviate presso i diversi uffici, relativamente alle
diverse tipologie dei beni oggetto dell’azione di tutela
del Ministero.
D’altro canto, la raccolta e l’analisi delle diverse banche
dati ha fatto emergere l’esigenza di raccordare i diversi
sistemi di archiviazione delle informazioni, allo scopo di
realizzare un indice omogeneo dei beni fatti oggetto di
progetti di rilevamento, conoscenza, studio, acquisizione
informatizzata: un indice che costituisca innanzitutto una
base per ciascuna ricerca che abbia come oggetto i beni
culturali presenti sul territorio lombardo, e che consenta al
tempo stesso di orientasi all’interno dei numerosi progetti
di archiviazione delle informazioni esistenti.
In parallelo, la creazione, nell’ambito dell’Ufficio
Catalogo della Direzione Regionale, di una specifica
unità dedicata allo studio, progettazione e realizzazione
di Sistemi Informativi Territoriali ha posto in evidenza la
produzione di numerosi progetti di catalogazione e
georeferenziazione dei beni presenti sul territorio
regionale, frutto dell’attività svolta dagli uffici periferici del
MiBAC nell’ambito delle proprie funzioni, in proprio o in
collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.
Tali progetti risultano caratterizzati, nella maggior parte
dei casi, da un’architettura articolata su una banca dati
alfanumerica, contenente elementi descrittivi a vario
livello dei beni oggetto della catalogazione: la base
tipologica di raccolta dei dati risulta essere quasi sempre
costituita da un data base in formato .mdb o più
raramente da tabelle in formato .xls; la tipologia dei dati
contenuti, pur essendo estremamente variegata, risulta
essere in parte sovrapponibile; si evidenzia in particolare
l’esistenza di elementi informativi essenziali,
corrispondenti alla identificazione del bene, alla sua
localizzazione, sostanzialmente condivisi da tutti i
progetti.
Il Progetto IDRA – Atlante dei Beni Culturali della
Lombardia nasce con l’intento di collegare tra loro e
mettere in rete i diversi sistemi informativi esistenti,
favorendone da un lato l’aggiornamento e
l’implementazione e d’altro canto garantendo un diffuso
livello di fruibilità, attraverso gli strumenti web, delle
banche dati relative ai beni culturali lombardi
georeferenziati.
L’architettura dell’atlante poggia essenzialmente sulle due
componenti caratteristiche dei progetti considerati, vale a
dire l’archivio alfanumerico delle informazioni
anagrafiche da un lato e la componente geografica
dall’altro: le due componenti orientano evidentemente
anche il sistema della fruzione dei dati, ai quali il
progetto prevede di provvedere un accesso sia attraverso
la consultazione della banca dati alfanumerica sia
attraverso l’interrogazione territoriale mediante l’utilizzo
degli strumenti GIS Web oriented, che sfruttano le grandi
potenzialità della rete Internet per la consultazione di
informazioni territoriali sia in ambiente locale (Intranet)
che da postazione remota (Internet).
L’utenza avrà dunque la possibilità di effettuare ricerche
sui beni sia attraverso la visualizzazione della porzione
di territorio di volta in volta interessato, sia attraverso una
comune maschera per la realizzazione di interrogazioni
a carattere semplice o combinato tra più campi
descrittivi. Indipendentemente dal tipo di interrogazione
effettuata, la consultazione consentirà la visualizzazione
sia dei dati di tipo anagrafico sia del posizionamento
territoriale del bene.
In sede di progettazione è stata posta attenzione alla
93
strutturazione di un sistema che rispondesse a
caratteristiche di conformità agli standard, flessibilità
d’uso e modularità di sviluppo.
Il sistema sarà pertanto adeguato agli standard
ministeriali di catalogazione, in quanto costruito sulla
base delle specifiche emanate dall’Istituto Centrale per il
Catalogo e la Documentazione (ICCD); permetterà
quindi di ricevere e produrre dati compatibili sia con i
sistemi adottati dall’ICCD (T3 e SIGEC), sia con il Portale
della Cultura Italiana, nonché con la banca dati SIRBeC
della Regione Lombardia.
L’accesso ai dati risulterà flessibile a secondo dell’utenza
e potrà pertanto avvenire con criteri diversi a seconda
degli interessi e delle esigenze specifiche degli
utilizzatori. Il personale tecnico abilitato avrà a
disposizione strumenti ad hoc per la consultazione, la
modifica e l’aggiornamento dei dati, mentre il pubblico
avrà a disposizione strumenti di consultazione che
tengano comunque conto delle necessità di tutela della
privacy che caratterizza alcune tipologie di beni culturali.
Infine, il sistema sarà in grado di gestire diverse
tipologie di dati e di recepirne di nuove senza
comportare modifiche alla struttura generale, garantendo
così uno sviluppo potenzialmente assai esteso
dell’atlante.
La pubblicazione del progetto e la messa in funzione dei
relativi strumenti di consultazione è prevista entro la fine
del 2006, attraverso il sito web della Direzione
Regionale, il cui sviluppo e adeguamento è in corso,
nell’ambito del progetto Portale della Cultura, all’interno
del quale rientra anche l’attuazione dello stesso Progetto
IDRA.
94
Comunicare il Progetto Culturale
Marina Mengarelli, Michela Mengarelli
L’opera di modernizzazione nella pubblica amministrazione,
finalizzata ad assicurare un servizio meno costoso, ma
anche più vicino ai cittadini, assegna un ruolo importante
alla comunicazione pubblica.
L’attività di comunicazione risponde alla necessità che
l’Amministrazione pubblica e le sue iniziative non siano
percepite dai cittadini e dal sistema produttivo come
“lontane”, “assenti” o “impersonali”, quanto piuttosto
come espressione di attività e servizi rivolti ad una
migliore qualità della vita nei suoi aspetti determinanti:
economico, sociale, culturale ed ambientale.
Questa esigenza di visibilità risulta essere ancora più
importante in un settore quale quello dell’offerta culturale
in cui l’intangibilità del prodotto richiede una più attenta
e puntale comunicazione, tale da consentire al cittadino
di valutare la qualità del servizio offerto.
Il piano di comunicazione, in generale, ha l’obiettivo di
aiutare i cittadini, e in particolare le fasce più deboli, a
considerare l’ente come soggetto di immediata e pratica
utilità sociale che realizzerà i suoi scopi per mezzo di un
programma di lavoro annuale che pianifichi le risorse
umane, finanziarie e gestionali, e selezioni gli obiettivi da
raggiungere.
La Direzione Regionale, tramite il Servizio
Comunicazione, Iniziative Culturali, Didattica e Rapporti
con la stampa, nel corso dell’anno ha cercato di
realizzare, in linea con l’evoluzione della pubblica
amministrazione,
un maggiore coordinamento, per
quanto riguarda le principali iniziative, con gli Istituti
periferici del Ministero e con gli altri settori dell’Amministrazione
per i Beni Culturali.
Attraverso i finanziamenti CIPE 2002/2003 la Direzione
Regionale ha concluso un progetto pilota di
valorizzazione del patrimonio culturale di una parte del
territorio regionale consistente nell’istituzione di un
percorso storico/archeologico dal titolo “La vallata del
Potenza: dalla via Flaminia al mare” nel quale sono stati
coinvolti la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle
Marche, l’Università di Gent (Belgio), la Provincia di
Macerata, l’Istituto d’Arte di Ancona e i principali comuni
presenti lungo la via di fondovalle. Tale progetto, oltre
alla pubblicazione del catalogo relativo all’attività di
Direzione Regionale
per i Beni Culturali
e Paesaggistici
delle Marche
Direttore Regionale:
Mario Lolli Ghetti
Coordinatori:
Marina Mengarelli
Michela Mengarelli
Via Birarelli, 35
60121 Ancona
Tel. 071 502941
Fax 071 50294240
95
mappatura compiuta nel corso della campagna di
ricerche nel territorio piceno, ha previsto anche la
predisposizione di un sito internet, di un dvd e di un
opuscolo per le scuole, presentati nel corso di una
Conferenza Stampa il 23 settembre 2006 in occasione
delle Giornate Europee del Patrimonio.
Il Progetto europeo “La strada della pace da Lubecca a
Roma” prevede uno studio dei siti conventuali ed eremi
presenti nel territorio regionale, luoghi che storicamente
hanno favorito l’incontro e il dialogo tra culture e civiltà,
sostenendo l’ideale di pace. L’iniziativa, che ha preso
avvio concreto nel 2005, coinvolge l’IRRE marchigiana
ed i Comuni che hanno aderito, proponendosi una
maggiore diffusione della conoscenza del patrimonio
culturale all’interno dei programmi di formazione
scolastica e con una sua inevitabile ricaduta nel tessuto
territoriale dal punto di vista turistico ed economico.
L’esigenza di portare a conoscenza della comunità
scientifica e di un più vasto pubblico la variegata e
complessa attività degli Istituti periferici del MiBAC nella
regione Marche ha portato alla realizzazione di un
periodico al quale affidare questo tipo di comunicazione.
RiMARCANDO è il titolo scelto per il Bollettino. Un titolo
che invita a più interpretazioni: dalla più ovvia “rivista
delle Marche” ad altre più suggestive quali “riscoprire le
Marche”.
Ampia adesione è stata data al n° 1 del Bollettino da tutti
gli Istituti periferici della regione nel quale, per la prima
volta, sono stati raccolti i contributi relativi all’attività svolta
nel corso dell’anno 2005. Importante è sottolineare che
tale pubblicazione ha ospitato anche interventi della
Regione Marche e dell’Università di Urbino, tra cui uno
scritto dal titolo “Un esempio di buona pratica nella
collaborazione tra Stato e Regione….” a rimarcare,
appunto un caso particolarmente felice di sinergia tra due
realtà egualmente attive sul territorio.
Fondamentale importanza riveste il progetto ministeriale
del “Portale della Cultura” per il quale questa Direzione
ha strutturato nel corso dell’anno il proprio sito web e, in
sinergia con gli Istituti periferici, ha dato avvio alla
predisposizione dei loro siti. La realizzazione di questo
Portale senza alcun dubbio renderà possibili azioni di
promozione capaci di aumentare l’attrattiva delle risorse
culturali presenti sul territorio e, al contempo, permetterà
96
di raggiungere un numero molto ampio e diversificato di
utenti, favorendo anche lo sviluppo on-line di servizi
relazionali e commerciali.
Nell’anno in corso sono state avviate condivisioni
proficue e, ci auguriamo, durature, con gli Enti Locali che
hanno dimostrato una particolare sensibilità alle iniziative
del MiBAC, coordinate dalla Direzione Regionale, quali
la Settimana della Cultura, la Festa della Musica e le
Giornate Europee del Patrimonio. L’augurio è che tali
eventi ormai “calendarizzati”, possano essere progettati
in sinergia usufruendo degli spazi congressuali e museali
del Ministero nella regione, assicurando al contempo una
maggiore ottimizzazione delle risorse a disposizione.
Consci che importante è individuare e comprendere le
cause che hanno determinato le criticità per rendere più
semplice capire le azioni del miglioramento, il Servizio
Comunicazione, Iniziative Culturali, Didattica e Rapporti
con la stampa di questa Direzione sta predisponendo il
monitoraggio e la valutazione dell’attività svolta nel corso
dell’anno, passando poi a predisporre un Piano di
Comunicazione per l’anno 2007 che permetterà, ad
esempio, vista le sempre più esigue risorse finanziarie a
disposizione, azioni di raccolta fondi e contributi.
97
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici del
Molise
Direttore Regionale:
Ruggero Martines
Coordinatori:
Oreste Muccilli
Brunella Pavone
Piazza Vittorio Emanuele, 9
86100 Campobasso
Tel. 0874 43131
Fax 0874 412403
[email protected]
[email protected]
[email protected]
98
L’Attività della Direzione Regionale
Oreste Muccilli
La Direzione Regionale del Molise in ottemperanza al
D.P.R. 10.06.2004, n.173 oltre a svolgere i compiti
istituzionali delegati, cura, in particolare, i rapporti del
Ministero con le Regioni, gli Enti locali e le altre istituzioni
presenti sul territorio.
Tale attività, fino ad oggi, è risultata di estrema
importanza per organizzare con maggiore razionalità il
programma degli interventi sui beni culturali.
La collaborazione con gli Enti e le Associazioni locali,
infatti, ha permesso di raggiungere obiettivi mirati
principalmente alla conservazione ed alla valorizzazione
di quei beni, anche minori, che afferiscono alla cultura
ed alle tradizioni locali i quali con le sole forze degli
istituti dipendenti non avrebbero potuto assumere la
giusta collocazione nella scala delle priorità degli
interventi sul territorio.
Tale collaborazione ha permesso di confrontarsi con gli
amministratori, i dirigenti, gli studiosi, i professionisti della
comunicazione impegnati tutti per l’innovazione.
Il coordinamento dei vari istituti, inoltre, ha permesso di
promuovere, in modo logico ed unitario, una serie di
iniziative volte principalmente alla conclusione di
interventi iniziati da tempo e non ancora portati a
termine.
L’attenzione maggiore, tuttavia, è rivolta fondamentalmente
alla diffusione delle attività dell’Amministrazione sul
territorio utilizzando i mezzi messici oggi a disposizione
dalle nuove tecnologie supportate da professionalità ed
efficacia che costituiscono una grande ricchezza utili ad
informare cittadini ed utenti.
Si avvertono grandi processi di cambiamento che
interessano le Istituzioni italiane ed europee nel tema
della comunicazione pubblica, nella qualità dei servizi e
delle nuove tecnologie, e in tutti i processi di
trasformazione e di rinnovamento in atto nelle pubbliche
istituzioni e amministrazioni.
In particolare è in corso di realizzazione, in collaborazione
con gli Istituti dipendenti, il progetto “ArcheoMediaPlus”
che darà la possibilità all’utenza di accedere attraverso
la rete telematica, ai siti archeologici più importanti.
Il progetto nasce nell’ottica del potenziamento
complessivo dei servizi di comunicazione delle aree
archeologiche molisane e dalla constatazione che, fino
ad oggi, le risorse culturali regionali non hanno ancora
beneficiato di sistemi tecnologici di promozione
territoriale in grado di integrare l’offerta culturale con
quella turistica.
Senza dubbio si potranno acquisire nuove esperienze,
ampliare e formare conoscenze al fine di valorizzare il
patrimonio artistico e culturale del Molise.
L’architettura di questa “finestra multimediale” introdurrà il
visitatore alla conoscenza del territorio regionale
attraverso la navigazione fra musei, scavi archeologici e
monumenti con riferimento alle aree dalle quali
provengono. ArcheoMediaPlus sarà collegato al portale
nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed
è finanziato con i fondi nazionali delle delibere CIPE
36/2002 e 17/2003.
Bagnoli del Trigno
Attività svolte o in corso di svolgimento
Oltre al progetto ArcheoMediaPlus, in corso di
realizzazione da parte della Direzione Regionale del
Molise in stretta collaborazione con gli Istituti dipendenti,
è in corso di formazione un data base per la schedatura
degli immobili di proprietà degli Enti per la verifica
dell’interesse culturale.
Le due Soprintendenze di settore, tramite la Plans
Consulting Net, stanno provvedendo al riordino della
99
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici del
Molise
Biblioteca dei due istituti, che include circa 10.000
volumi inerenti archeologia, architettura, storia dell’arte,
restauri, testi classici, bibliografia molisana. Gli operatori
effettuano la digitalizzazione informatizzata dello schedario
utilizzando il programma “Biblioprint. “
Finora è stata conclusa l’informatizzazione delle schede
semplici e si è passati alla digitalizzazione delle schede
di spoglio.
Contestualmente gli stessi operatori stanno effettuando la
digitalizzazione informatizzata delle pratiche d’archivio
del settore beni paesaggistici.
L’utilizzazione delle nuove tecnologie volte allo
snellimento non solo delle attività interne, ma anche nei
rapporti con l’utenza, ad eccezione di quelle fornite
direttamente dal servizio di collegamento e la RPV del
Ministero, non è ancora sufficientemente diffusa.
Tuttavia sono in fase di elaborazione progetti tesi allo
scopo. Di particolare rilevanza, invece, è il caso della
Soprintendenza Archivistica per il Molise che utilizza già
da tempo i seguenti sistemi.
I seguenti sistemi propongono la messa a punto di
strumenti volti alla razionalizzazione delle attività di
ordinamento e inventariazione dei fondi archivistici, in
particolare per quanto riguarda l’individuazione di
standard descrittivi e la definizione di “tracciati” condivisi
per la costruzione di banche dati.
Direttore Regionale:
Ruggero Martines
Coordinatori:
Oreste Muccilli
Brunella Pavone
Piazza Vittorio Emanuele, 9
86100 Campobasso
Tel. 0874 43131
Fax 0874 412403
[email protected]
[email protected]
[email protected]
100
L’adozione di tali criteri si traduce nel miglioramento non
solo dell’attività dell’archivista, ma soprattutto della
disponibilità alla consultazione dell’inventario quale
strumento di ricerca da parte del sempre più vasto e
differenziato pubblico di utenti a cui è destinato.
- SESAMO, software per l’ordinamento e l’inventariazione
di archivi storici, con il quale alla data odierna sono stati
realizzati n. 10 inventari degli archivi storici comunali.
- ARIANNA, programma di estrema flessibilità, ideato per
supportare l’archivista nello svolgimento del suo lavoro di
descrizione del materiale documentario.
- Il progetto SIUSA, sistema aperto che con i suoi due
ambiti - gestionale e descrittivo, l’uno per l’attività di
tutela, vigilanza e valorizzazione delle Soprintendenze e
l’altro per le descrizioni archivistiche - è un punto di
accesso primario per la ricerca generale su tutto il
patrimonio archivistico non statale; consente l’accesso ad
una banca dati di riferimento, ove esista, per consultare
in rete la descrizione analitica della documentazione;
presenta una rappresentazione delle informazioni basata
sugli standard internazionali di ISAD e ISAAR.
- IRIDE PLUS, programma per la gestione delle
presenze/assenze del personale.
- T.Q.2000, programma per il trattamento di quiescenza.
- R.R. 2000, programma per il riscatto e la ricongiunzione
dei servizi pregressi.
101
Direzione
Regionale per i
Beni Culturali e
Paesaggistici del
Piemonte
Il progetto di comunicazione della Direzione
Regionale del Piemonte
Emanuela Zanda
A partire dalla fine dello scorso anno, la Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del
Piemonte ha iniziato a dare continuità al lavoro messo in
essere per l’organizzazione delle Settimane della Cultura
e delle Giornate Europee del Patrimonio, raccogliendo in
modo complessivo tutte le iniziative degli Istituti del
Piemonte e dandone puntuale comunicazione anche
attraverso il proprio sito www.piemonte.beniculturali.it
Il presupposto è quello del “riordinare” sotto i comuni
obbiettivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le
singole iniziative dei vari Istituti, che necessitano di essere
comunicate quali risultati di lavoro di tutela e
valorizzazione del patrimonio culturale: mostre,
convegni, incontri, giornate di studio, saloni,
inaugurazioni, presentazioni.
Inoltre, sulla scia dei Giochi Olimpici Invernali e del
programma Italyart- Olimpiadi della Cultura, che hanno
finalmente segnalato il patrimonio culturale di Torino e del
Piemonte a livello internazionale, si sta cercando di
andare incontro ad un' utenza in rapidissima crescita.
Gli obiettivi della Direzione Regionale del Piemonte,
circa gli aspetti della comunicazione possono essere così
sintetizzati:
1. recepire dati di input (risultati di riunioni,comunicazioni
del Ministero, archivi di testi, immagini, e così via);
2. mettere a punto le strategie più rispondenti ai differenti
obbiettivi e elaborare il materiale in funzione dello scopo
comunicativo;
3. valutare e monitorare i risultati raggiunti.
Direttore Regionale:
Mario Turetta
Coordinatore:
Emanuela Zanda
Palazzo Chiablese
Piazza San Giovanni, 2
10122 Torino
Tel. 011 5220440
Fax 011 5220433
[email protected]
102
Il pubblico a cui la Direzione Regionale intende
rivolgersi si distingue in diversi tipi:
• interno: ovvero tutto il personale che, a vario titolo
partecipa alle attività, della Direzione Regionale;
• professionale: che comprende media (stampa, TV,
radio, Internet), gruppi di influenza (esperti nel settore
dei Beni Culturali, accademici e opinion leader),
Istituzioni pubbliche e partners aziendali (imprese
coinvolte economicamente nelle attività della Direzione
Regionale o che potrebbero esserlo);
• grande pubblico: individualità variamente interessate
ad eventi culturali, alla storia e alle vicende istituzionali
e amministrative della regione.
Le attività di comunicazione sono quindi indirizzate come
segue:
comunicazione interna: corrisponde al sistema coordinato dei
flussi informativi che mira a
favorire l'efficienza
organizzativa, costruendo un comune sistema di valori.
In questo caso i principali collaboratori sono i referenti
interni, direttori di sedi museali istituzionali, o referenti per
i singoli uffici di tutela;
comunicazione per il pubblico professionale: equivale
all'insieme coordinato delle attività che hanno lo scopo di
informare, comunicare e consolidare l'immagine del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della
Direzione Regionale del Piemonte, aggiornando su
attività istituzionali, eventi e iniziative culturali e fornendo
così materiale per la stesura di articoli, inchieste e report.
Al momento la conferenza stampa sembra essere lo
strumento più funzionale, ma dallo scorso novembre
viene diffuso il Calendario Eventi, un notiziario
periodico, inizialmente a cadenza mensile, ora
settimanale. E’ ora allo studio la possibilità di redigere
una pubblicazione periodica in quanto è sempre più
sentita l’esigenza di offrire al pubblico, soprattutto
professionale, strumenti di approfondimento sulle attività
del Ministero: segnalare le iniziative di maggiore
importanza, i cantieri che iniziano e quelli che si
concludono, gli investimenti – anche in regime di accordi
quadro e con il sostegno delle fondazioni bancarie –
l’impiego di tecnologie sofisticate nei lavori di restauro,
gli approfondimenti scientifici;
comunicazione per il grande pubblico: si rifà a tutte
quelle attività necessarie a consolidare l'immagine
dell'istituzione presso il pubblico più ampio, giovanile,
scolastico, anziano e disabile, favorendo così la
conoscenza del Patrimonio Culturale ma informando
altresì su obiettivi generali del Ministero e della Direzione
Regionale, attività istituzionali, eventi e iniziative. In
questo senso si sono attivate tutte le collaborazioni
necessarie con la città di Torino e la Regione Piemonte e relativi enti strumentali - per offrire al pubblico una
103
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
offerta culturale sempre coordinata, dalla “Torino card”,
esperienza che vede il Piemonte assolutamente
all’avanguardia, al coordinamento delle aperture
gratuite, le notti bianche ecc. In alcuni casi, specifici e di
grande rilievo, si è anche fatto ricorso alla pubblicità,
finora sperimentata sotto forma di inserzioni pubblicitarie
su quotidiani, allestimenti di totem e manifesti, pendagli
sui mezzi pubblici.
Infine, per una corretta programmazione delle future
attività, si pone particolare attenzione all’archiviazione
dei materiali prodotti: corrispondenza, cartelline stampa
e attività amministrativa relativa; alla redazione della
rassegna stampa, con la raccolta, per quanto possibile,
anche del materiale audio e video; alla raccolta ed
elaborazione dei dati di affluenza del pubblico, sia per
gli scopi istituzionali della Direzione che per la messa in
essere delle strategie necessarie.
Villa della Regina
Museo di Antichità di Torino
104
COM.PA – Puglia: innovazione e comunicazione
Emilia Simone
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della Puglia, coordina a livello territoriale vari progetti che,
attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, sono finalizzati
alla valorizzazione e promozione dei beni culturali del
territorio. In particolare, cura le attività relative
all’attuazione di due programmi europei che, a vario
titolo affrontano l’accesso digitale al patrimonio culturale:
il progetto Minerva e il progetto Michael.
Siti web
E’ in corso il progetto relativo alla realizzazione e
all’aggiornamento dei siti web degli istituti territoriali
MIBAC per l’adeguamento alle direttive emanate dalla
Legge n. 4 del 9 gennaio 2004 “Disposizioni per
favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti
informatici” (Legge Stanca) e ai criteri e principi di qualità
individuati dal Progetto Minerva.
Alle attività sono interessate la Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Soprintendenza
per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di
Bari e Foggia, la Soprintendenza per i Beni Archeologici
della Puglia, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per
il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico per la Province di Lecce Brindisi e Taranto,
la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico per le Province di Bari e Foggia. La
realizzazione e l’aggiornamento dei siti web si inserisce
nell’ottica di migliorare l’accesso ai servizi offerti
all’utenza e migliorare la circolazione delle informazioni
all’interno degli istituti MiBAC. Sono in corso le attività
relative all’elaborazione del piano editoriale dei portali,
alla progettazione dello schema di accesso e di gestione
degli utenti, degli strumenti di integrazione e
navigazione, del modello logico dei dati e degli strumenti
di gestione attraverso l’implementazione del CMS.
Successivamente saranno avviate le attività relative alla
personalizzazione e sviluppo integrale dei portali, che
saranno rilasciati in versione italiana ed inglese.
Contestualmente si sta procedendo anche all’analisi delle
caratteristiche tecniche del sito della Direzione regionale per
i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, pubblicato nel
mese di luglio 2006 e sviluppato nell’ambito delle
Direzione Regionale
per i Beni Culturali
e Paesaggistici
della Puglia
Direttore Regionale:
Ruggero Martines
Coordinatore:
Emilia Simone
Via Dottula Isolato, 49
70122 Bari
Tel. 080 5281111
Fax 080 5281114
[email protected]
105
attività MIBAC del Formez, sul cui data-base sono in
corso le opportune valutazioni di recupero dati attraverso
tecniche di “reverse engeneering”.
Michael
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Puglia, in sinergia con il settore dei
Beni culturali della regione Puglia, ha avviato un progetto
di censimento delle collezioni digitali relative al patrimonio
culturale pugliese, che si inserisce organicamente nelle
attività che, a livello nazionale, il MIBAC promuove e
coordina nell’ambito del progetto Michael. Sono in corso
di attuazione attività per l’individuazione delle collezioni
digitali relative a beni culturali di proprietà dello Stato,
della Regione e di altri enti, pubblici e privati, necessarie
per realizzare una mappatura delle risorse. Tutto ciò è
finalizzato a costituire una base per supportare future
campagne di digitalizzazione, evitare così duplicazioni
e sovrapposizioni di dati e rendere possibile una corretta
attività di catalogazione delle risorse già esistenti. Sono
in corso le attività relative all’immissione e alla
validazione dei dati censiti nel database Michael.
Strumenti di comunicazione
Nell’ambito delle attività concernenti il Piano di
comunicazione del patrimonio culturale nazionale, il
MiBAC ha affidato alla Società Mirabilia il compito di
realizzare materiale informativo (folder settepieghe,
pannelli didattici) per una migliore fruibilità dei beni
culturali.
In Puglia le attività per la realizzazione di questi strumenti
di comunicazione sono coordinate dalla Direzione
Regionale in collaborazione con gli Istituti di settore.
Sono stati prodotti materiali informativi riferiti a monumenti,
aree archeologiche, chiese, palazzi, individuati dalle
Soprintendenze per le caratteristiche storico - artistiche,
architettoniche, archeologiche. Per l’anno in corso è
prevista la realizzazione ed installazione di 30 pannelli
didattici e la stampa di pieghevoli informativi, relativi agli
itinerari dei castelli, delle cattedrali e dei musei di Puglia.
106
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Comunicare l’Archeologia
Strumenti di comunicazione
Soprintendenza per
i Beni Archeologici
della Puglia
L’attività svolta con la Società Mirabilia, curata, per la
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia da
Angela Ciancio, Direttore del Museo nazionale
archeologico di Gioia del Colle (Ba), è consistita nella
realizzazione e installazione di quattordici pannelli
didattico-illustrativi, riferiti a monumenti aventi una importante
stratificazione archeologica e ad aree specificatamente di
interesse archeologico, individuate in base ad un elenco
fornito dalla stessa Soprintendenza.
Si tratta in tutti i casi di siti e monumenti visitabili
facilmente accessibili, inseriti o inseribili in circuiti turistici
regionali od extraregionali. I testi e la documentazione
utilizzati sono stati forniti dal personale tecnico-scientifico
della Soprintendenza, che ha contribuito anche alla
selezione iconografica e alla composizione. La società
Mirabilia ha curato direttamente le traduzioni in inglese e
l’impaginazione grafica. L’ubicazione dei pannelli inoltre
è stata concordata e riflette le esigenze di visibilità dei
cartelli nonché quelle di garanzia del rispetto e del
decoro del bene artistico e archeologico interessato.
Sono stati inoltre realizzati pieghevoli a stampa del tipo
“settepieghe” riferiti al Castello normanno svevo di Goia
del Colle (Ba); al Museo Archeologico Nazionale e al
Parco Archeologico di Monte Sannace di Gioia del
Colle (Ba), al “Parco Archeologico di Canne della
Battaglia“ e “Bari archeologica e Palazzo Simi”
Archeologia on line: progetti innovativi per la fruizione
del patrimonio archeologico
La finalità del progetto è quella di ampliare le possibilità
di fruizione turistico-culturale del patrimonio archeologico
mediante leve di promozione e prodotti di divulgazione
basati sulle tecnologie informatiche.
Soprintendente:
Giuseppe Andreassi
Via Duomo, 33
74100 Taranto
Tel 099 4713511
Fax 099 4600126
[email protected]
107
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Museo Nazionale
e Parco
Archeologico
di Egnazia
Direttore:
Angela Cinquepalmi
Localita Savelletri di Fasano (Br)
Tel/Fax 080 4829056
[email protected]
108
Archeologia on line
Nell’ambito del progetto Archeologia on line è prevista
la realizzazione di una archeoguida con l’utilizzo di
palmari per la visita all’area archeologica e lo sviluppo
di un software dedicato alla visita virtuale del museo.
- Progetto CNOSSO Sistemi basati sulla CoNOScenza
per l’apprendimento in rete e la fruizione perSOnalizzata
dei beni culturali MIUR-PON Ricerca e alta formazione
2000-2006 tema 9 “Fruizione turistica nel Museo e
Parco archeologico di Egnazia. Sperimentazione di una
guida virtuale telematica” realizzato da TecnopolisCSATA in collaborazione con le Università degli Studi di
Bari, Lecce e Foggia, il Politecnico di Bari, G. Laterza e
figli, Sfera srl, Nuova Comunicazione S.p.A e la
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia,
Museo Nazionale Archeologico di Egnazia
Il progetto si propone di fornire al turista, attraverso
dispositivi mobili (palmari o note-book) contenuti
multimediali (testo, immagini, audio) di conoscenza del
luogo in cui si trova e di approfondimento, in relazione
ad altri siti archeologici coevi pugliesi, correlato al
proprio profilo di interesse, per una migliore comprensione
del bene culturale che sta osservando.
- Progetto ROME - Roman, ancient greek and amber
routes, innovative Methodologies and measures
connecting Europe Interreg III B (2000-2006) CADSES
Priorità 3 Misura 3.1
Risultati prodotti da Regione Puglia e Tecnopolis CSATA
nell’ambito del progetto ROME, in collaborazione con la
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia,
Museo Nazionale Archeologico di Egnazia.
Attraverso la metafora del viaggio lungo le antiche strade
romane si intende, da un lato, promuovere la conoscenza
della storia e delle culture delle diverse regioni europee,
educare ai valori dell’integrazione culturale, valorizzare il
territorio attraverso la conoscenza dei siti archeologici e
dei resti artistici, dall’altro sperimentare, attraverso l’uso
di tecnologie informatiche, nuove forme di accesso al
patrimonio turistico-culturale.
I prodotti realizzati nell’ambito del progetto sono costituiti
da una guida turistico-culturale on line che consente
all’utente, tramite l’accesso ad Internet, di viaggiare
virtualmente lungo l’antica via Traiana in Puglia; Moduli
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
di e-learning sul tema “Il viaggio lungo le antiche strade
romane” per un approfondimento della storia e della
civiltà romana, per migliorare la capacità di
interpretazione di reperti storici/manufatti come evidenze
di civiltà e far accrescere la consapevolezza del valore e
dell’importanza relativa alla salvaguardia di tale
patrimonio.
- Gioco didattico on line sul viaggio ai tempi dei
Romani, che si propone di far conoscere l’importanza
delle antiche strade utilizzando la metafora del gioco
quale veicolo di comunicazione.
Egnazia, Area Archeologica
Egnazia, Museo Nazionale
Archeologico, Testa marmorea di Attis
109
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Soprintendenza
per i Beni
Architettonici e per
il Paesaggio per
le Province di Bari
e Foggia
Le nuove tecnologie e la comunicazione
Il Castello di Bari. Vicende e tesori di un monumento
La sala multimediale del Castello Svevo di Bari è destinata
ad accogliere il pubblico con un video, realizzato dal
Consorzio IDRIA in collaborazione con la Soprintendenza
per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Provincie
di Bari e Foggia, che ne illustra le vicende storicoarchitettoniche. Prodotto anche in inglese, tedesco francese
e spagnolo, propone un percorso virtuale all’interno del
maniero ed è affiancato da un altro filmato, dal linguaggio
leggero ed animato, destinato al folto pubblico composto da
scolaresche.
Bari,Castello Svevo
Progetto ‰Omero‰ Un ponte tecnologico verso coloro che
non vedono
Soprintendente ad interim:
Attilio Maurano
Piazza Federico II di Svevia
70122 Bari
Tel 080 5286200/10
Fax 080 5245540
[email protected]
Castello Svevo
Direttore:
Annamaria Lorusso
Piazza Federico II di Svevia
BARI
Tel. 080 5286200/10
Fax 080 5245540
110
Le modalità di accesso al patrimonio culturale e la
comunicazione del patrimonio in situazioni di disagio sono gli
obiettivi del progetto sperimentale “Omero” avviato dal
CNR - Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l’automazione,
in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Bari e
Foggia, il Consiglio Regionale Pugliese dell’Unione Italiana
Ciechi. La sperimentazione prevede la fruizione virtuale del
monumento, attraverso dispositivi ad interfaccia aptica, da
parte di persone con disabilità visive.
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
Castel del Monte: uno strumento per la fruizione
Fra i compiti istituzionali affidati alla Soprintendenza per
i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di
Bari e Foggia rientra l’attività di tutela e valorizzazione di
Castel del Monte, inserito nel 1996 dall’UNESCO nella
World Heritage List e monumento più visitato della Puglia.
Meta privilegiata di turisti italiani e stranieri, si è ritenuto
opportuno predisporre uno strumento di fruizione al passo
coi tempi e adeguato alle esigenze di un pubblico
estremamente differenziato per provenienza, età,
formazione culturale.
La possibilità, attraverso la tecnologia digitale, di stabilire
una relazione immediata fra immagine e parola, di
proporre la restituzione virtuale di componenti
architettoniche e decorative andate perdute o rimaste
incompiute contribuisce in maniera significativa a
facilitare la comprensione storica e la fruibilità estetica di
quello che sicuramente è stato il castello più importante
voluto da Federico II di Svevia.
Ed è appunto questo l’obiettivo che si è cercato di
raggiungere realizzando il DVD curato dalla
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il
Paesaggio per le Province di Bari e Foggia, dalla Plans
Consulting Net e dalla Amedì.
Andria, Castel del Monte
Soprintendenza
per i Beni
Architettonici e per
il Paesaggio per
le Province di Bari
e Foggia
Castel del Monte
Andria (Ba)
Direttore:
Michela Tocci
Tel. 0883 569997
www.casteldelmonte.org
111
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Archivio di Stato
di Taranto
Direttrice:
Ornella Sapio
Via Di Palma, 4
74100 Taranto
Tel 099 4529413
Fax 099 4529412
[email protected]
112
Strumenti e progetti divulgativi e didattici
L’Archivio di Stato di Taranto, nell’ambito dei propri
compiti istituzionali, è impegnato nella realizzazione di
numerose attività finalizzate alla valorizzazione di
documenti relativi ad archivi storici, tradizionalmente
dedicati ad un ristretto pubblico di studiosi.
“Arkitivio”, ipertesto didattico sul tema del matrimonio, è
stato realizzato nel 2005-2006 e messo a disposizione
delle scuole per far conoscere ai giovani, attraverso le
fonti, la storia e le consuetudini relative al percorso
tematico prescelto.
Il progetto “Archivi privati” si inserisce, nel lavoro di
inventariazione e schedatura delle fonti. All’inventario
tradizionale cartaceo, si è voluto affiancare, per alcuni
fondi, la presentazione su CD per una più facile e
agevole promozione dei lavori d’archivio.
CD “Carte private P. Imperatrice”:
Pasquale Imperatrice storico e avvocato,donò all’Archivio
di Stato di Taranto parte del suo archivio personale
costituito da manoscritti, dattiloscritti, giornali, lettere e
foto, poi confluite nel fondo privato intestato a suo nome,
al quale è stato dedicato il CD.
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Bsdijwjtujdj!f!Mjcsbsj
Comunicare la “nuova sede”
Dopo aver abitato per più di un secolo nei locali di
Palazzo Ateneo, la Biblioteca Nazionale “Sagarriga
Visconti Volpi” di Bari si è trasferita nella nuova sede della
“Cittadella della cultura”.
Le attività di comunicazione seguite al trasferimento sono
state dedicate alla diffusione dei nuovi dati ( indirizzo,
recapito telefonico, fax, etc..) rivolte alla stampa, agli
istituti MiBAC ed enti pubblici e privati presenti
nell’indirizzario dell’Istituto, all’aggiornamento del profilo
Biblioteca nazionale di Bari in tutte le banche dati,
all’aggiornamento del sito internet.
E’ in corso l’elaborazione della Carta dei servizi che sarà
modulata in base ai servizi offerti in relazione di nuovi spazi;
è in corso di realizzazione un video contenente le
immagini relative alla sede storica di Palazzo Ateneo,
che, in successione, conterrà le immagini relative al
trasloco e al nuovo assetto presso la “Cittadella della
cultura”.
Biblioteca
Nazionale di Bari
Direttore:
Mauro Giancaspro
Via Pietro Oreste, 45
“Cittadella della cultura”
70100 BARI
Tel 080 2173111
Fax 080 2173444
visconti @librari.beniculturali.it
113
Direzione
Regionale Beni
Culturali e
Paesaggistici della
Sardegna
Progetti di comunicazione in Sardegna
Carla Palomba
Nella consapevolezza dell’importanza della comunicazione,
che è ormai non più un’attività opzionale, ma un preciso
dovere delle Amministrazioni, la Direzione Regionale per
i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna si sta
impegnando energicamente per elaborare ed attuare,
unitamente alla Soprintendenze, progetti significativi in
questo settore.
Attualmente l’istituto promuove e coordina a livello locale
l’elaborazione di diverse importanti iniziative, legate alla
realizzazione del Portale della Cultura Italiana, che sono
entrate a far parte dell’Accordo di Programma Quadro
per il settore beni culturali stipulato nel settembre 2005
con la Regione Sardegna. Si tratta in particolare del
progetto di realizzazione dei siti web delle
Soprintendenze, del censimento delle collezioni culturali
digitali nell’ambito del progetto Michael e della
partecipazione dell’Assessorato regionale al Portale della
cultura italiana.
Il progetto di realizzazione e aggiornamento dei siti web
delle Soprintendenze e della Direzione regionale si pone
non solo nell’ottica di un miglior accesso ai servizi da
parte dell’utenza, ma anche come fondamentale
strumento di promozione della conoscenza delle attività
istituzionali ed insieme del patrimonio tutelato. Costituisce
inoltre l’occasione per cogliere un altro importante
obiettivo strategico, quello del miglioramento della
comunicazione interna all’amministrazione, dato che la
regolare
alimentazione
dei
siti
richiederà
necessariamente una strutturazione dei flussi informativi
nell’ambito degli istituti.
Direttore Regionale:
Paolo Scarpellini
Via Dei Salinieri 20/22
09126 - Cagliari
Tel. 070 34281
Fax 070 3428209
Coordinatore:
Sandra Violante
Tel. 070 3428202
[email protected]
114
Il progetto prevede l’utilizzazione di importanti prodotti
del progetto europeo Minerva, che ha elaborato precisi
standards di qualità per i siti delle istituzioni culturali
pubbliche. Saranno infatti utilizzati il modello di
architettura messo a punto per i siti web delle
Soprintendenze ed il CMS Open Source Museo & Web
per la gestione e pubblicazione dei contenuti, che
consentirà agli uffici, a conclusione dei lavori, di poter
gestire autonomamente la comunicazione istituzionale on
line. La condivisione del data base centralizzato del
MiBAC, che attualmente alimenta il sito web della sola
Direzione Regionale, consentirà inoltre l’interazione dei
siti ai vari livelli gerarchici evitando la duplicazione degli
inserimenti. L’interoperabilità con il Portale della Cultura
Italiana sarà assicurata dalla condivisione dei contenuti
sotto forma di metadati.
Il progetto prevede per tutti i siti web, che tra l’altro
saranno contraddistinti da uno stesso logo, una linea
grafica coordinata allo scopo di trasmettere agli utenti
l’idea di un sistema omogeneo dei beni culturali del
territorio e potenziare così i vari livelli di comunicazione.
Sulla base di accordi specifici con la Regione, è stata
avviata anche in Sardegna l’attività di censimento delle
collezioni culturali digitali destinate a confluire nel portale
transeuropeo previsto dal Progetto Michael, a sua volta
collegato al Portale della Cultura Italiana. Il censimento
delle risorse di qualità detenute sia dagli istituti MiBAC,
che dalla Regione, dagli enti locali e dalle istituzioni
culturali pubbliche e private, rappresenta un importante
momento di cooperazione tra gli enti e le associazioni
interessati alla promozione del ricco patrimonio culturale
del territorio, ed un’occasione preziosa per potenziare la
conoscenza e la fruibilità di risorse locali a livello
nazionale ed internazionale.
L’attività di rilevamento è stata svolta in una prima fase
mediante l’invio di un questionario, appositamente
elaborato dalla Direzione Regionale, ai soggetti
potenziali detentori di collezioni. La fase successiva,
tuttora in corso, prevede la verifica in loco, a cura di due
esperti catalogatori, dei dati trasmessi e il loro
inserimento nello specifico programma applicativo
predisposto dal MiBAC.
Nella prospettiva della condivisione di informazioni con
il Portale della cultura italiana, la Regione sarda sta
realizzando, d’intesa con la Direzione Regionale,
un’attività di verifica e validazione di contenuti della
banca dati dei beni culturali detenuta presso il Centro
Catalogo Regionale. L’intervento, che è attuato da tre
operatori sotto il coordinamento del direttore del Centro,
115
prevede in particolare la messa a punto di dati sulla base
di una selezione dei beni architettonici, archeologici e di
archeologia industriale ritenuti più significativi.
Per quanto riguarda i progetti curati direttamente dalle
Soprintendenze sono da menzionare le iniziative, in
corso d’opera, di realizzazione dei siti web dei musei
direttamente gestiti: la Pinacoteca ed il Museo
Archeologico Nazionale di Cagliari, il Compendio
Garibaldino di Caprera, il MUS’A di Sassari, di cui è
prossima l’apertura, il Museo Archeologico Nazionale di
Nuoro, ed il Museo Archeologico Nazionale“G.A.Sanna” di
Sassari.
116
Ej qbsujnfoup!qfs!j!Cfoj!Dvmuvsbmj!f!Qbftbhhjtujdj
I siti web del Museo Archeologico Nazionale G.A.
Sanna di Sassari e del Museo Archeologico
Nazionale di Nuoro
Maria Ausilia Fadda
Il sito web del Museo Archeologico Nazionale G.A.
Sanna di Sassari e del Museo Archeologico Nazionale
di Nuoro si propone di guidare il visitatore all’interno dei
Musei Archeologici più significativi della Sardegna
centro-settentrionale attraverso un percorso molto
articolato e di facile fruizione. Il sito del Museo
Archeologico Nazionale G.A. Sanna di Sassari
comprende anche la sezione etnografica e la
pinacoteca.
Il sito è organizzato secondo il seguente schema:
Soprintendenza per
i Beni Archeologici
delle Province di
Sassari e Nuoro
Home
- Museo
- Chi siamo
- Il logo
- La sede
- Orari e accesso
- La storia
- Percorso di visita
La Pinacoteca (Sassari) – La sezione Paleontologica
(Nuoro)
La sezione archeologica
- Pubblicazioni sul Museo
I reperti
Percorsi didattici
- Itinerari
Itinerario
- Siti e monumenti
- Risorse in rete
Con un totale di 200 schermate viene illustrato il percorso
di visita sala per sala, vetrina per vetrina, con
informazioni sui reperti più significativi.
N.100 schede, accompagnate da immagini, descrivono
i reperti.
N.12 itinerari di tipo archeologico nel territorio delle
storiche province di Sassari e Nuoro, forniscono
indicazioni su ambiente, tradizioni ed altro.
N.33 siti e monumenti esemplificano i tematismi più
importanti dell’archeologia della Sardegna centro-
Soprintendente ad Interim:
Vincenzo Santoni
Piazza S. Agostino, 2
07100 Sassari
Tel. 070 206741- Fax 079 232666
[email protected]
[email protected]
117
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settentrionale.
Il sito è arricchito da 200 immagini (fotografie di reperti,
monumenti, siti, disegni ricostruttivi, carte del territorio
relative ai Musei di Sassari e Nuoro)
Le immagini della cultura materiale sono state realizzate
per gruppi di vasi e altri oggetti che rappresentano gli
elementi tipologici più riconoscibili dei vari momenti
culturali.
Sottolineare gli elementi di riconoscimento consentirà ai
visitatori esterni all’Isola di trovare più agevolmente
termini di confronto con altre regioni e collocare le
diverse culture della Sardegna all’interno delle culture
peninsulari più note.
118
Tecnologia e patrimonio culturale
Alfredo Ingegno, Alba Macripò e Rosalba Tucci
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Toscana, al fine di potenziare l’attività
di comunicazione pubblica di servizio, ha aderito al
Progetto Portale della Cultura Italiana secondo le linee
d’azione tracciate dal Ministero, progetto che mira a
fornire una rappresentazione coordinata e coerente dei
contenuti digitali legati al patrimonio culturale regionale,
costruendo un punto di accesso uniforme alle informazioni,
alle banche dati e repositories collocati presso gli enti e
le istituzioni del territorio toscano.
Il progetto, che ha preso avvio nel 2005, si articola in
diverse fasi operative che sono state concordate tra
questa Direzione e la Regione Toscana. La prima fase
riguarda la realizzazione e l’aggiornamento dei siti web
degli Istituti territoriali ai principi di qualità delineati nel
progetto “Minerva” e agli standard di accessibilità dei siti
web definiti dalla Legge n. 4 del 9 gennaio 2004 (c.d.
legge Stanca). Prioritario infatti risulta costruire un punto
di accesso uniforme alle informazioni, alle banche dati
in continuo accrescimento ed ai servizi per rivolgersi non
solo ad un pubblico specialistico ma anche ad un’utenza
più ampia, che potrà avvicinarsi così agli Istituti
impegnati nella gestione, tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale.
La seconda fase consiste nella predisposizione delle
metodologie e del software necessario per trasferire verso
il Portale i metadati degli archivi digitali inerenti i beni
culturali individuati d’intesa con la Regione.
Sulla base di tali premesse è stata condotta un’analisi
conoscitiva sugli Istituti periferici toscani per verificare lo
stato di consistenza e qualità dei siti web esistenti ed i
bisogni inerenti le infrastrutture di rete. Tale indagine ha
consentito anche di valutare i costi da sostenere per la
realizzazione ex novo o per l’aggiornamento dei siti web
ed elaborare i contenuti base a carattere tecnicoscientifico.
Il nuovo sito della Direzione Regionale, in corso di
elaborazione, per meglio svolgere i compiti istituzionali
di coordinamento, svilupperà anche una Intranet
regionale, implementando le funzionalità per una
gestione multisito dedicato in particolare alle procedure
Direzione Regionale
per i Beni Culturali
e Paesaggistici
della Toscana
Direttore Regionale ad interim:
Mario Lolli Ghetti
Coordinatore:
Rosalba Tucci
Lungarno A.M. Luisa dè Medici, 4
50122 Firenze
Tel. 055 27189750
Fax 055 27189700
119
amministrative e allo scambio di informazioni con le
Soprintendenze.
I contenuti tecnici e prestazionali sono stati identificati in
un Capitolato d’oneri che è stato redatto tenendo conto
di tutte le esigenze emerse in sede di verifica preliminare
e delle specifiche tecniche messe a disposizione dal
MiBAC sul sito www.otebac.it.
Il progetto di adesione da parte della Regione Toscana
al Portale della Cultura Italiana si inserisce in continuità
con quanto già commissionato dallo stesso Ente al MICC
(Centro per la Comunicazione e l’Integrazione dei
Media), centro di eccellenza per la multimedialità
dell’Università di Firenze e prevede la realizzazione della
infrastruttura informatica per l’accesso dal Portale alle
banche dati sui beni culturali esistenti.
La Direzione Regionale della Toscana partecipa inoltre al
Progetto Michael che è in stato di avanzata attuazione e
che ha l’obiettivo di rendere accessibile il patrimonio
culturale europeo mediante il censimento delle collezioni
culturali digitali.
La Direzione, in occasione dei numerosi eventi espositivi
e delle manifestazioni a carattere culturale, svolge attività
di promozione degli eventi attraverso una capillare rete
di comunicazione rivolta ad enti, istituzioni culturali e
media.
120
Alcune significative iniziative in Umbria
Silvana Tommasoni
L’attività istituzionale della Direzione Regionale
dell’Umbria, in questo ultimo anno, per quanto riguarda i
rapporti con la Regione, gli Enti locali e le altre Istituzioni,
è stata caratterizzata dalla prosecuzione di importanti
iniziative tra le quali la partecipazione in qualità di
referente, al gruppo di coordinamento dell’APQ (Accordo
di Programma Quadro), in materia di tutela e
prevenzione rischi per i beni culturali presenti nella
Regione, che è in una avanzata fase di realizzazione.
Inoltre, in collegamento con il settore di intervento
dell’APQ per la costituzione di una banca dati, la
Direzione ha ultimato il primo lotto, relativo al territorio
del comune di Foligno, del “Progetto Informativo
georeferenziato per i beni culturali della Regione Umbria”
finanziato dal CIPE e sta per terminare il secondo lotto,
relativo al territorio dei comuni di Assisi e Spello.
Significativa è stata la presenza nel comitato di gestione
della Rocca Albornoziana di Spoleto con il Comune e la
Regione, infatti è in fase di definizione la costituzione di
un’associazione tra gli Enti promotori per dotare di
autonomia patrimoniale l’Ente di gestione della Rocca.
Questa Direzione ha anche partecipato al comitato di
gestione del biglietto integrato “Perugia città museo” con
il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio.
Nel mese di aprile, all’interno della Settimana della
Cultura si è fatta promotrice di un convegno sulla
"Certificazione Internazionale HERITY per il Patrimonio
Culturale: prospettive per l'Umbria".
La giornata, oltre a promuovere la possibilità che i gioielli
umbri possano beneficiare del riconoscimento internazionale,
ha permesso di conoscere ed apprezzare le potenzialità
e le risorse del progetto e, inoltre, di avvalorare
l’importanza che ha assunto negli ultimi anni l’annosa
problematica della gestione delle risorse culturali nel
nostro paese.
Con l'applicazione della omonima Certificazione di
Qualità della Gestione del Patrimonio Culturale mediante
un Sistema Globale di Valutazione (HGES) condiviso
internazionalmente e adottato in Italia anche per i siti del
Patrimonio Mondiale UNESCO, viene descritto il livello
raggiunto da un museo, una biblioteca, un archivio, un
sito archeologico, un monumento o un palazzo storico
Direzione Regionale
per i Beni Culturali
e Paesaggistici
dell’Umbria
Direttore Regionale:
Vittoria Garibaldi
Coordinatore:
Silvana Tommasoni
Piazza IV Novembre, 36
06121 Perugia
Tel. 075 575061
Fax 075 5720966
121
nei quattro settori della Rilevanza, della Conservazione,
della Comunicazione e dei Servizi offerti. L'analisi,
condotta sulla base di 3 fonti, e cioè l'autovalutazione
dei responsabili, una expertise internazionale e
l'opinione raccolta presso il pubblico, restituisce un
rapporto per ogni bene culturale - purché aperto al
pubblico - i cui risultati vengono poi resi visibili
graficamente mediante un "bersaglio" che indica, per
ogni settore, il punteggio raggiunto su una scala da 1 a
5 e che viene apposto sul luogo, utilizzato nel materiale
a stampa e in Internet.
Altra significativa iniziativa è stata quella relativa al
progetto “Percorso italiano della strada europea LubeccaRoma: paesaggi di pace”, presentato nel mese di
maggio
Un modo nuovo per far nascere una consapevole
conoscenza della propria storia, delle proprie idealità e
identità culturali, costruendola muovendo dall’educazione
delle giovani generazioni, attraverso strumenti attivi che
coniughino il fascino della scoperta alla presa d’atto di
essere i futuri custodi del patrimonio culturale e
ambientale che ci circonda.
Il percorso umbro ha come linea guida il “pellegrino e il
pellegrinaggio” e “la natura ed il paesaggio”. Le due
proposte sono sintetizzate in un itinerario del percorso
stradale già individuato, che ricalca parte dell’antica
Flaminia, il sentiero francescano della pace, il tratto del
vecchio tracciato della Contessa che insiste nel territorio
regionale.
L’idea di base è stata quella di ripercorrere il possibile
viaggio di un pellegrino che, in occasione del Giubileo
del 1600, indetto da Clemente VIII Aldobrandini, mosso
da una forte volontà di recupero del cristianesimo delle
origini e delle esperienze del francescanesimo primitivo,
percorre le terre umbre riscoprendo i luoghi di forte
misticismo e devozione e i paesaggi naturali che li
circondano, riconoscendone l’originale identità culturale.
La selezione delle emergenze storico-artistiche e
paesaggistiche è stata effettuata tenendo conto di questi
presupposti. Si è, inoltre, cercato di valorizzare alcune
località minori o monumenti meno noti ma di indiscutibile
interesse.
Con gli occhi del pellegrino sono state evidenziate
rocche, mura e fortificazioni che caratterizzavano il
122
paesaggio umbro e quindi lo rendevano inconfondibile
già da lontano, i ruderi antichi che nobilitavano la storia
cittadina, le cattedrali, le chiese dedicate ai protomartiri,
i siti benedettini e francescani, alcuni dei quali dislocati
lungo il tracciato che univa i principali centri urbani.
La finalità del percorso è quella di invitare ad una
riflessione sull’attualità di questi luoghi di pace, intesa nel
senso più ampio del termine. Tali valori sono insiti nel
paesaggio o nel bene culturale di riferimento e saranno
oggetto di uno studio concreto che evidenzi le loro
precipue caratteristiche, tenendo conto del punto di vista
spirituale, di fede, ma anche dell’interesse storico ed
umano del pellegrino.
In accordo con l’IRRE Umbria, si è proceduto
all’individuazione delle scuole interessate al progetto,
selezionate nei centri ubicati lungo il percorso segnalato.
Nell’iniziativa sono stati coinvolti i Comuni toccati
dall’itinerario, le Province di Perugia e Terni, la Regione
dell’Umbria. Gli Enti hanno tutti mostrato vivo interesse e
garantito sostegno all’iniziativa, pur nelle difficoltà
contingenti del momento. Del resto l’Umbria è
tradizionalmente regione promotrice dei valori dei suoi
santi, attualizzati da Aldo Capitini, tenace assertore di
un’idea di pace costruita muovendo proprio
dall’educazione delle giovani generazioni, attraverso
una consapevole conoscenza della propria storia, delle
proprie idealità e identità culturali.
123
Direzione
Regionale per i
Beni e le Attività
Culturali e
Paesaggistici del
Veneto
Direttore Regionale:
Pasquale Bruno Malara
Coordinatori:
Valter Esposito
Luigi Marangon
Piazza San Marco, 63
Palazzo ex Reale
30124 Venezia
Tel. 041 3420101
Fax 041 3420122
124
Venezia “Comunicare la cultura”
Valter Esposito, Luigi Marangon
VENEZIA. “Comunicare la cultura”, questo lo slogan del
nostro Ministero, per il COM.PA 2006 - Salone europeo
della comunicazione pubblica dei servizi al cittadino e
alle imprese. Certo, c’è assoluto bisogno, soprattutto in
un periodo così difficile, di comunicare la cultura, o
ancor meglio diffondere e far conoscere la “nostra”
cultura. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da
qualche anno ci sta provando, in particolare tramite due
grandi iniziative, quali la “Settimana della cultura” e le
“Giornate Europee del Patrimonio”, oltre ad essere
presente con un grande stand espositivo nei principali
Saloni dislocati in tutto il territorio italiano, laddove il
“peso” della cultura svolge ancora un ruolo importante.
Però, se tutto questo non viene supportato in maniera
adeguata dalle basi e cioè dagli uffici competenti, nella
fattispecie le Direzioni Regionali, ed a seguire i vari uffici
periferici, difficilmente si potrà arrivare a “Comunicare la
cultura” in maniera adeguata. Il ruolo fondamentale per
arrivare a questo deve essere svolto assolutamente da un
“ufficio stampa” qualificato, in grado di organizzare la
comunicazione interna e la comunicazione esterna.
Provvedere quindi alla realizzazione di un sito web e di
un CD esplicativo su tutte le problematiche inerenti gli
avvenimenti culturali del territorio di competenza ed i
principali siti museali.
L’ufficio stampa avrà l’obbligo di preparare
quotidianamente una rassegna di tutti gli articoli
d’interesse locale e nazionale e divulgarla regolarmente
via internet a tutti gli operatori interessati all’argomento.
Cosa fondamentale anche i comunicati stampa che
raramente vengono divulgati, pur essendo il mezzo più
importante per ottenere un certo riscontro presso gli
organi di stampa, con i quali bisognerebbe avere un
rapporto di fiducia. In occasione di avvenimenti degni di
un certo rilievo, organizzare una o più conferenze
stampa per dare risalto all’evento e mettere a giusta
conoscenza tutti gli addetti ai lavori e non. Bene, per
“comunicare la cultura”, così come ci presenteremo al
COM.PA di Bologna, bisogna pensare prima come
“organizzare” questo tipo di comunicazione. Il nostro
Ministero si sta impegnando molto nella divulgazione,
però mancano gli uffici stampa (costituiti seriamente) nelle
sedi ad hoc, o meglio ci sono le persone in grado di
svolgere questi compiti, ma non vengono riconosciute
come tali. Per fare un salto di qualità sotto l’aspetto della
comunicazione, visto l’importanza che si vuole
giustamente dare, il Ministero deve pensare a costituire
quindi gli uffici stampa, quanto meno nelle Direzioni
Regionali, con personale qualificato e regolarmente
iscritto all’Ordine dei giornalisti.
125
CCTPC
Comando
Carabinieri Tutela
Patrimonio
Culturale
Comandante:
Generale Ugo Zottin
Piazza Sant’ Ignazio, 152
00185 Roma
Tel. 06 6920301
Fax 06 69203069
[email protected]
www.carabinieri.it
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Ugo Zottin
Nel 1969 l’Arma dei Carabinieri istituì in Roma presso il
Ministero della Pubblica Istruzione quello che oggi è il
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale,
precedendo in tal modo di un anno la Convenzione
Unesco di Parigi del 1970, con la quale s’invitavano gli
Stati Membri ad adottare le opportune misure per
impedire l’acquisizione di beni illecitamente esportati e
favorire il recupero di quelli trafugati, nonché di
predisporre uno specifico servizio a ciò finalizzato.
Su direttiva del Ministro per i Beni e le Attività Culturali,
dal quale dipende funzionalmente, il Comando svolge
compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del
patrimonio culturale nazionale, attraverso la prevenzione
e la repressione di ogni attività delittuosa rivolta in tale
ambito.
Il Comando è composto da circa 300 militari che hanno
una preparazione specializzata acquisita attraverso la
frequenza di appositi corsi in “Tutela del Patrimonio
Culturale”, organizzati dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali.
L’attuale articolazione prevede un Ufficio Comando, che
coordina le sezioni "Operazioni", "Elaborazione Dati" e
"Segreteria e Personale" e “Servizi”; un Reparto
Operativo per le indagini di polizia giudiziaria a sua
volta suddiviso nelle sezioni Antiquariato, Archeologia,
Falsificazione e Arte Contemporanea; 12 nuclei
territoriali ubicati a Bari, Bologna, Cosenza, Firenze,
Genova, Monza, Napoli, Palermo, Sassari, Torino,
Venezia ed Ancona, alle dipendenze del
Vicecomandante. L’ultimo di questi Nuclei, quello con
competenza territoriale sulle Marche, è stato istituito
recentemente, nel giugno scorso.
Per affinare ulteriormente la professionalità dei militari
anche in campo internazionale e favorire la
collaborazione tra operatori che trattano la medesima
materia, il Comando organizza direttamente e partecipa
con frequenza a convegni specializzati unitamente a
qualificati esponenti di Polizie straniere. Infatti, proprio la
riconosciuta esperienza acquisita nel settore e i
significativi successi operativi conseguiti hanno fatto si
che varie Forze di Polizia straniere richiedano di
126
organizzare specifici seminari addestrativi e di
affinamento. In particolare i seminari sono stati tenuti a
favore di componenti delle Forze di Polizia di Ungheria,
Palestina, Messico, Guatemala, Cuba, Cipro, Argentina
e Perù.
I militari del Comando T.P.C. si sono altresì distinti
nell’ambito delle missioni internazionali in Kosovo ed in
Iraq dove, spesso in difficili contesti ambientali, hanno
collaborato per il censimento e la tutela delle vestigia
culturali minacciate dagli eventi bellici.
In Iraq, in particolare, i Carabinieri hanno collaborato
con archeologi e tecnici del Museo Nazionale di
Baghdad nella raccolta delle informazioni foto-descrittive
di oltre 3000 beni saccheggiati durante le concitate fasi
belliche dell’aprile 2003 e, attraverso l’Interpol, ne
hanno dato diffusione all’Unesco. Nell’ambito della
missione di pace “Antica Babilonia”, con la
collaborazione delle autorità locali, i Carabinieri
distaccati in zona Nassiriya hanno censito e
documentato 621 aree archeologiche a rischio,
127
recuperato 1636 reperti provento di saccheggi, ed
arrestato 53 responsabili di scavi clandestini.
Inoltre l’UNESCO, in considerazione della riconosciuta
esperienza e professionalità del Comando, ha chiesto di
organizzare uno specifico corso di formazione finalizzato
alla formazione di circa 50 componenti della Forza di
Polizia irachena deputata alla protezione dei siti
archeologici, tenutosi nel 2004 ad Amman, in
Giordania.
Per qualificare la propria attività operativa, fin dagli anni
'80 il Comando si è dotato di un potente strumento di
ausilio alle indagini di polizia giudiziaria nello specifico
settore, predisponendo la banca dati dei beni culturali
illecitamente sottratti, contenente oggetti d’arte da
ricercare sia di provenienza italiana che estera ed
informazioni circa gli eventi delittuosi collegati.
Aggiornata quotidianamente dal personale della Sezione
Elaborazione Dati, il sistema contiene oltre due milioni e
cinquecentomila records, con oltre duecentottantamila
immagini digitalizzate, costituendo un database di
assoluto riferimento a livello internazionale.
Esempio di modello “Documento dell'opera d'arte - Object ID”
Lo sviluppo dell'attività investigativa, l'abbattimento delle
barriere doganali nell'ambito dell'Unione Europea,
nonché una sempre maggiore facilità di trasferire nei
cinque continenti persone e merci, ha consigliato ormai
da qualche anno il Comando di utilizzare le eccezionali
128
potenzialità offerte dalla rete Internet per diffondere in
qualsiasi parte del mondo le informazioni relative ai beni
culturali sottratti.
Il Comando ha curato la pubblicazione del bollettino
“Arte in Ostaggio” contenente le riproduzioni fotografiche
dei più importanti beni da ricercare, corredate dei dati
necessari per l’individuazione. Distribuito gratuitamente in
Italia ed all’estero, con la venticinquesima edizione ne è
terminata la stampa, poiché, a vantaggio di un più
rapido e tempestivo aggiornamento, le medesime
informazioni sono facilmente consultabili nelle pagine
web del sito Internet dell’Arma (www.carabinieri.it). Qui
infatti è ora presente un ben strutturato motore di ricerca
attraverso il quale possono essere consultati oltre 7.700
beni culturali di valenza artistica tra beni archeologici,
dipinti, sculture, oggetti chiesastici, beni librari, tratti dalla
banca dati del Comando.
Peraltro nello stesso data base i cittadini possono
accedere ad un cospicuo elenco di immagini e di
descrizioni di beni archeologici saccheggiati durante i
due conflitti bellici avvenuti negli ultimi anni in IRAQ.
Per facilitare la consultazione di tali informazioni e
favorire il recupero dei beni culturali da ricercare, il database e le pagine web del Comando sono in corso di
duplicazione in lingua inglese, nonché è in atto una loro
ulteriore implementazione per offrire al cittadino la
possibilità di consultare un sempre maggior numero di
opere d'arte.
Nell’apposita sezione tematica del sito www.carabinieri.it
(Beni d’interesse culturale) è possibile inoltre scaricare un
modulo “Documento dell'opera d'arte - Object ID” (vedasi
foto) che peraltro può essere richiesto presso qualsiasi
comando dell’Arma. Compilando questa “scheda
preventiva”, ciascuno può costituirsi un archivio
fotografico e descrittivo dei propri beni d’arte,
determinante in caso di furto. Un’opera rubata, infatti, se
fotografata ed adeguatamente descritta, può essere
recuperata più facilmente.
All’interno di tale sezione, peraltro, i cittadini possono
trovare validi consigli e suggerimenti di carattere
generale, che derivano soprattutto dall’esperienza
maturata dal Comando nel particolare settore, per
conoscere meglio i diritti e prevenire spiacevoli situazioni.
Per evitare di incorrere nell’acquisto di un bene d’arte
129
trafugato, ovvero di conoscere l’eventuale illecita
provenienza di uno già posseduto, il cittadino può
richiedere al Comando o ai Nuclei dislocati sul territorio,
un controllo presso la banca dati dei beni culturali
illecitamente sottratti. In caso di riscontro negativo il
Comando rilascerà un’attestazione in cui è indicato che
il bene controllato non risulta segnalato tra le opere da
ricercare presenti in banca dati. Un eventuale esito
positivo dell’accertamento darà luogo ai dovuti riscontri
di polizia giudiziaria.
130
Il Call Center del MiBAC
Call Center
Nell’ambito delle competenze del Ministero per i Beni e
le Attività Culturali si colloca il servizio di call center atto
a migliorare l’accesso alla fruizione del patrimonio
culturale nazionale da parte dei cittadini italiani e
stranieri nonché dei turisti in visita nel nostro Paese, per
fornire informazioni (in lingua italiana, inglese e
spagnola) inerenti le attività di pertinenza del Ministero,
su musei, mostre temporanee, archivi, biblioteche
attraverso il numero verde 800 99 11 99.
Il Servizio è interamente affidato alla Società Omnia
Network S.p.a., che gestisce le chiamate tramite il
numero verde attivo tutti i giorni, compreso i festivi, dalle 9 alle
19. L’operatore di front office, mediante la consultazione
di Banche Dati ed un costante collegamento al sito
Internet del Ministero, è in grado di fornire tutte le
informazioni richieste, ivi comprese quelle relative alla
struttura organizzativa del Ministero ed alle competenze
istituzionali dello stesso.
L’operatore ha a disposizione anche un banca dati
integrata curata dal personale di back office di Omnia
Network contenente le informazioni relative a
manifestazioni, beni, musei, eventi di pertinenza non
statale (comunali, privati, etc.).
Nello specifico, il front office svolge:
• un servizio di ricezione reclami da parte del Cittadino
e di segnalazione all’Amministrazione;
• un servizio di supporto all’Ufficio Relazione con il
Pubblico (URP);
• un servizio di supporto al Servizio II Comunicazione,
Promozione e Marketing della Direzione Generale per
l’Innovazione Tecnologica e la promozione.
• un servizio di segnalazioni al Comando dei
Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale;
L’attività di back office consiste in:
• attività di verifica e segnalazioni delle necessità di
aggiornamento dei dati presenti sul sito del Ministero
dei Beni Culturali;
• acquisizione di informazioni sulle iniziative culturali in
Responsabile:
Gaspare Carlini
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06 67232980/2990
Fax 06 6798441
Numero Verde: 800 99 11 99
Referente del Servizio:
Marco Bordi
Omnia Network S.p.a.
Via Breda, 176
20126 Milano
Tel. 02.37021111
Fax 02.37021284
[email protected]
131
essere su tutto il territorio nazionale con partecipazione
diretta o indiretta del Ministero;
• acquisizione di informazioni al servizio del cittadino
sui principali siti non statali mediante la creazione di
un data base interno a favore del Front office;
• diffusione di informazioni mirate nei confronti di
soggetti terzi quali scuole, università, organismi
culturali secondo valutazioni di opportunità da parte
del Ministero. Tali informazioni sono fornite sul numero
complessivo di 10.000 contatti annui.
A fronte delle suddette attività, vengono prodotti
periodicamente report statistici quantitativi e qualitativi,
che consentono una continua analisi e monitoraggio dei
servizi resi.
132
Reply
La veloce evoluzione dei mezzi di comunicazione unita
all’affermarsi di una economia digitale hanno imposto
nuove modalità di comunicazione, interazione e lavoro,
fondate sulla capacità di scambiare dati ed informazioni
in tempo reale con tutti gli attori coinvolti nella catena del
valore.
Reply mette al servizio della Pubblica Amministrazione le
proprie competenze sulle nuove tecnologie integrando
sistemi multimediali ed interattivi, progettando piattaforme
applicative composte con “servizi configurabili” e
abilitando tecnologie di comunicazione sempre più
complesse e differenziate.
Tra le più recenti attività sviluppate da Reply in tali ambiti
vi sono il Progetto Leonardo per il Comando Carabinieri
Tutela del Patrimonio Culturale e l’attuale sviluppo del
nuovo portale del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali.
Il Progetto Leonardo ha visto Reply lavorare con il
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, in un
processo di adeguamento tecnologico e potenziamento
del sistema informatico attualmente in uso presso il
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
(CCTPC), per supportare i processi di investigazione e di
pianificazione degli interventi a salvaguardia delle opere
d’arte.
Il risultato è la realizzazione di un nuovo sistema
informativo, “Leonardo”, che introduce nuove tecnologie
emergenti per consentire di interagire con la banca dati
in tempo reale attraverso apparecchiature di ultima
generazione ed eseguire ricerche ed analisi su tutto il
patrimonio informativo raccolto in oltre venti anni di
attività.
La nuova piattaforma alla base del Progetto Leonardo è
dotata di una interfaccia multilingue e rende accessibili
funzionalità avanzate quali la gestione documentale, la
ricerca e l’analisi di tipo geografico e l’integrazione con
un prodotto leader di mercato per l’analisi di tipo
investigativo.
Grazie al nuovo sistema informativo il personale
dell’Arma, operativo sul territorio, può interagire con la
banca dati in tempo reale attraverso una applicazione
wireless e apparecchiature di ultima generazione, come
palmari e personal computer portatili.
Reply
Corso Francia, 110
10143 TORINO
Tel. 011 7711594
Fax 0117495416
[email protected]
www.reply.it
133
Ciò consente, ad esempio durante una operazione di
controllo, di avere a disposizione direttamente sul posto
tutte le informazioni utili all’attività operativa, richiedendo
eventualmente al sistema di verificare la lecita
provenienza dell’opera d’arte a partire da una foto,
scattata sul momento con apparecchiature digitali.
Inoltre, dal luogo dell’intervento, l’operatore del
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale può
compilare un verbale su supporto elettronico e inviarlo al
sistema centrale per successive operazioni di verifica e
analisi investigativa.
A livello centrale, ogni informazione inviata dal luogo
dell’intervento da parte dei Carabinieri, o proveniente da
segnalazioni di altre Forze di Polizia, è sotto il controllo
della Sezione Elaborazione Dati del Comando
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Qui personale altamente specializzato, utilizzando un
complesso software di classificazione (basato su un data
base iconografico), cura l’inserimento di ogni
caratteristica peculiare del bene artistico di interesse,
come ad esempio la sua tipologia (dipinto, scultura, libro
antico, ecc...), il soggetto raffigurato, gli autori, i
materiali e la tecnica di esecuzione. Tali informazioni
vengono ulteriormente arricchite attraverso la
consultazione di banche dati esterne, integrate nel
sistema.
Il punto di forza del nuovo sistema si esprime nelle evolute
capacità di ricerca, in grado non soltanto di verificare e
ritrovare termini lessicali utilizzati per la descrizione
dell’opera, ma anche di confrontare “immagini” o
porzioni di immagini sulla base delle sue caratteristiche
grafiche, nonché di utilizzare come chiavi di ricerca
“concetti” contenuti nel contesto da ricercare.
Il Portale Cultura Italia, principale punto di riferimento per
la comunicazione sul canale Internet in ambito di Beni
Culturali, vede Reply impegnata come il partner scelto
dell’Amministrazione con la responsabilità tecnica e
grafica della soluzione.
Il portale, online a partire dall’inizio del 2007, renderà
disponibili contenuti informativi ricercabili sia per area
geografica sia per tematica: archeologia, architettura e
monumenti, arti visive, design, cinema e multimedia,
musica, spettacoli, tradizioni e folclore, cultura e scienze
umane, cultura scientifica, formazione e ricerca,
134
biblioteche, letteratura, archivi, mostre e musei.
Tramite questo nuovo punto di contatto il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali renderà disponibile, ai
citttadini, un gran numero di servizi tra cui: accesso
all’indice delle risorse in ambito dei Beni Culturali, forum
tematici, newsletter, piattaforma di e-commerce, indice
dei monumenti.
Il portale, grazie alla ricchezza di informazioni contenute
e alla facilità di navigazione svolgerà inoltre un
importante ruolo per la promozione turistica di località di
interesse culturale grazie alla possibilità di costruire “viste
digitali” di percorsi ed itinerari personalizzati.
135
Fassa Bortolo
Cultura senza confini
Palazzo dei Trecento - Treviso
Via dell'Abbondanza - Pompei
Via Lazzaris, 3
31027 Spresiano (TV)
tel. 0422 7222 - fax 0422 887509
www.fassabortolo.com
[email protected]
136
Nel corso della sua lunga storia, iniziata nel 1710, la
Fassa Bortolo ha saputo rinnovarsi di generazione in
generazione crescendo al passo di un mercato in
continua evoluzione e raggiungendo i più elevati
standard di qualità, tecnologia e rispetto per l’ambiente.
Oggi Fassa è un punto di riferimento fondamentale per
gli operatori dell’edilizia – progettisti, rivenditori e
applicatori – con una gamma prodotti completa che va
dalle malte per muratura agli intonaci premiscelati, dalle
pitture ai rivestimenti colorati, dai massetti ai prodotti per
la posa di pavimenti e rivestimenti, fino alle soluzioni per
risanamento, ripristino del calcestruzzo e isolamento
termico, oltre a una linea certificata di prodotti bioecologici per costruire e ristrutturare secondo i canoni
della più moderna bioarchitettura.
Ogni prodotto è il risultato di investimenti continui in
ricerca e sviluppo, test accurati e sperimentazioni
rigorose sia nei laboratori del modernissimo Centro
Ricerche Fassa sia in applicazioni pratiche che
garantiscono la soluzione migliore per chi opera
quotidianamente in cantiere.
Qualità, tecnologia, servizio. Ma ancora non basta,
perché il valore Fassa è anche cultura. Ovvero confronto,
apertura, innovazione. Rientrano in questo ambito, per
esempio, le diverse iniziative dedicate ai progettisti
(come il Premio Internazionale Architettura Sostenibile), la
collaborazione con il mondo accademico e scientifico
per l’individuazione di soluzioni innovative nell’edilizia,
ma anche l’impegno diretto nel mondo del restauro e del
recupero di opere storiche. In particolare, attualmente, la
Fassa Bortolo sta collaborando al restauro degli affreschi
del Palazzo dei Trecento, a Treviso, e al recupero delle
pitture murali di Via dell’Abbondanza a Pompei.
Un’attività a 360 gradi, che si esplica in interventi
concreti in tutti i settori, per dare un contributo importante
all’evoluzione dell’edilizia.
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
Capo Dipartimento: Giuseppe Proietti
Dirigenti Generali: Anna Maria Buzzi, Elio Garzillo
Servizio I
Affari Generali, Tematiche Trasversali, Coordinamento, Gestione delle Risorse Umane
Dirigente: Raffaele Sassaro
Servizio II
Intese istituzionali e rapporti con il Comitato Interministeriale
per la Programmazione Economica
Dirigente: Maria Grazia Bellisario
Servizio III
Ufficio Studi
Dirigente: Velia Rizza
Servizio IV
Ispettorato
Dirigente: Rosa Aronica
Direzione Generale per gli Affari Generali, il Bilancio, le Risorse Umane e la Formazione
Direttore Generale: Alfredo Giacomazzi
Servizio I
Affari generali, bilancio e programmazione
Dirigente: Maria Assunta Lorrai
Servizio II
Risorse umane: concorsi, assunzioni, movimenti, mobilità, formazione
e aggiornamento professionale del personale;
relazioni sindacali e contrattazione collettiva
Dirigente: Mauro Cotone
Servizio III
Stato giuridico ed economico del personale, cessazioni e trattamento pensionistico
Dirigente: Carlo Luzzi
Servizio IV
Ufficio del contenzioso e dei procedimenti disciplinari
Dirigente: Maria Roberti
Direzione Generale per l’innovazione Tecnologica e la Promozione
Direttore Generale: Antonia Pasqua Recchia
Servizio I
Affari Generali, statistica, sistemi informativi e nuove teconologie
Dirigente: Annarita Orsini
Servizio II
Comunicazione, promozione marketing
Dirigente: Paola Francesca Zuffo
Convegni
8 novembre
“COMUNICARE LA CULTURA”
BOLOGNA – Sala L - Palazzo dei Congressi
Quartiere Fieristico (Piazza della Costituzione 6)
ore 9.30 - 11.30
Moderatore
Antonello Cherchi
Giornalista de “il Sole 24 ore”
Ore 9.30 - 9.45
Presentazione
Antonia Pasqua Recchia
Direttore Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ore 9.45 - 10.00
“Qualità e Innovazione nella Comunicazione dei Beni Culturali.
Riflessioni a partire da un’analisi dei consumi culturali”
Mario Morcellini
Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università
“La Sapienza” di Roma
Ore 10.00 - 10.15
“Elite e cultura abitano in due luoghi diversi”
Alberto Abruzzese
Professore ordinario di Sociologia della Comunicazione della
Libera Università di Lingue e Comunicazione – IULM di Milano
Ore 10.15 - 10.30
“Media e comunicazione culturale”
Marino Livolsi
Professore ordinario di Sociologia e Sociologia della
Comunicazione Università Vita e Salute San Raffaele di Milano
Ore 10.30 - 10.45
“Così si (s)comunicano i Beni Culturali”
Fabio Isman
Giornalista de “Il Messaggero”
Ore 10.45 - 11.00
“Mostre e Musei una dialettica senza fine”
Cristina Acidini
Soprintendente del Polo Museale Fiorentino
Ore 11.00 - 11.15
“Comunicazione versus educazione: una convivenza possibile”
Maria Antonella Fusco
Direttore del Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio
Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici
Ore 11.15 - 11.30
Dibattito
Incontri allo stand
8 novembre
Ore 14.30
Comunicare il restauro: il complesso monastico di San Mattia
Maddalena Ragni, Corrado Azzolini, Paola Monari
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna
9 novembre
Ore 10.00
Il sistema informativo degli archivi di Stato (www.archivi-sias.it)
Mariangela Prencipe
Società Softeam per la Direzione Generale per gli Archivi
Ore 11.00
Il MiBAC adotta la Patente Europea del Computer
Annarita Orsini, Daniela Rovina - MiBAC e AICA
Spazio libri e caffè - Pad. 19
9 novembre
Ore 13.30 - 14.30
Presentazione del manuale ad uso degli Uffici MiBAC
“Marketing dei siti web” di Francesco Tamburella
Introduce il Direttore Generale Antonia Pasqua Recchia
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Pubblicazione Opuscolo - Ministero dei Beni e le Attività Culturali