RICERCAPERLAVITA
Not i z ie d a l S a n R a f fa ele
Periodico della Fondazione Areté onlus I APRILE 2006 - Anno I, n. 0 I Poste Italiane s.p.a.- Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1,comma 2, DCB Milano.
Cinque per mille:
la tua firma per la ricerca
Q
Quando gliene è data la possibilità i ricercatori italiani non mancano di dimostrare che sono tra i migliori del mondo: spesso all’estero, dove fuggono molti buoni cervelli; più
di rado in Italia, principalmente a causa di finanziamenti sempre troppo scarsi rispetto a Stati Uniti e Paesi europei e non adeguati alle potenzialità comunque offerte da alcuni prestigiosi
centri d’eccellenza. Almeno così è stato fino a oggi.
Tra non molto le cose potrebbero cambiare in modo significativo grazie a un quartetto di commi, dal 337 al 340, della Legge Finanziaria 2006 che prevede già con la prossima dichiarazione dei redditi la possibilità per tutti i contribuenti di destinare il 5 per mille dell’Irpef (Imposta sul reddito delle
persone fisiche) al perseguimento di finalità sociali, ricerca sanitaria compresa. Analogamente all’8 per mille, da tempo destinabile alla Chiesa Cattolica o alle altre organizzazioni religiose indicate sul modulo della dichiarazione dei redditi annuale, dal 2006 sarà possibile far arrivare una quota pari al
5 per mille dell’importo dovuto all’erario direttamente nei laboratori dove si studiano nuove e migliori terapie contro malattie che ancora rappresentano una sfida per medici e biologi
e sofferenza per chi ne è affetto.
Caro lettore
Una battaglia per la vita
Ricerca per la Vita è il nome che abbiamo
voluto per la newsletter che nasce
quest’oggi. Si tratta di un periodico, un agile
strumento di divulgazione delle ricerche e dei
risultati raggiunti dal San Raffaele anche
grazie al contributo di tanti amici che, in
vario modo, hanno voluto affiancarsi alla
battaglia per la vita e per la salute, in una
parola per un uomo migliore.
Racconteremo i traguardi conquistati, storie
di pazienti curati con terapie innovative, le
scoperte più recenti, ma anche gli obbiettivi
che ci restano da raggiungere e le difficoltà
che ogni giorno ci troviamo ad affrontare.
Ricerca per la Vita sarà insomma uno
strumento di rapporto con tutti coloro che
hanno manifestato interesse alle nostre
iniziative o, semplicemente, hanno chiesto di
essere informati su quanto stiamo facendo.
Apriamo questo numero con un appello ad
aderire alla campagna del 5 per mille a
favore del San Raffaele. È un piccolo gesto
che non costa nulla, ma che può permetterci
di raggiungere nuovi importanti risultati.
Un modo semplice per continuare insieme a
crescere e a migliorare la vita di tutti.
ECCO COME FARE
T
utti i modelli per la dichiarazione dei redditi - modello
CUD, 730 e UNICO - da quest’anno contengono uno
spazio dedicato al 5 per mille sotto il titolo «Scelta per la
destinazione del 5 per mille dell’Irpef». In questo spazio è
possibile scegliere il soggetto a cui destinare direttamente
i fondi. Per sostenere la ricerca del San Raffaele
basta inserire il suo codice fiscale 03064280153 nel
riquadro «Finanziamento alla ricerca sanitaria» e
apporre la propria firma.
Nel caso si debba presentare solo il modello CUD 2006, è sufficiente consegnare in banca o in posta il modello firmato e
compilato con codice fiscale e inserito in una busta chiusa su
cui è necessario scrivere «Scelta per la destinazione del 5 per
mille dell’Irpef».
N
on si tratterà di finanziamenti “a pioggia”, poco efficienti in termini di produzione di evidenze scientifiche e pratiche terapeutiche innovative poiché basati sul criterio del “poco a chiunque”, indipendentemente dalle capacità e dal merito. Ma piuttosto di sostegni mirati ai centri che più si sono distinti negli anni a livello internazionale per qualità e spessore medico-scientifico e che saranno scelti direttamente dal
contribuente. Tra questi ci sarà naturalmente anche la Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor di Milano. Devolvere il 5 per mille dell’Irpef all’Istituto di don Luigi Verzé significa sostenere la ricerca nel campo delle malattie genetiche e
dei tumori, delle patologie cardiovascolari e dei trapianti o,
ancora, delle cellule staminali adulte e delle loro potenziali applicazioni nella cura di gravi patologie neurodegenerative come la sclerosi multipla, la distrofia muscolare, le malattie di Parkinson e Alzheimer. Soltanto per citare alcuni famosi esempi.
Il nuovo sistema del 5 per mille non è alternativo all’8
per mille e non aumenta di un euro la somma da versare al
fisco, ma potrà rivelarsi determinante per tutelare la salute, migliorare la qualità della vita e dare all’Italia il giusto spazio nel
panorama scientifico mondiale.
Ricerca per la vita
I
Aprile 2006
1
Le nostre iniziative
BMW corre con noi
Scontrino generoso
Sale a 600mila euro il contributo di BMW
Group Italia a sostegno della ricerca del
San Raffaele sulle cellule staminali neuronali adulte. Un impegno iniziato nel 2002 e
rinnovato lo scorso 8 novembre con la
consegna, avvenuta presso i laboratori del
Dipartimento di Biotecnologie del San Raffaele, di un assegno di 150mila euro.
Lo scorso 31 marzo è terminata la campagna
2005 dei supermercati DìxDì, avviata per il secondo anno consecutivo: con il meccanismo “un
punto ogni 5 euro di spesa”, i clienti DìxDì hanno potuto scegliere di trasformare 90 punti
dei propri acquisti in 5 euro a favore della Fondazione San Raffaele.
Grazie al contributo di DìxDì, che ha aggiunto
altri 5 euro per ogni donazione, sono stati raccolti circa 87.600 euro.
Se mancasse la ricerca scientifica...
Minidrink per la ricerca
...te ne accorgeresti subito: aiuta anche tu il San Raffaele. È iniziata lo scorso dicembre con questo slogan la campagna di raccolta fondi indirizzata ai pazienti dell’Ospedale, che gioca sull’immagine di amuleti usati nell’Ottocento per combattere le malattie.
I pazienti ricevono un opuscolo con la storia e la descrizione delle attività del San Raffaele e tutte le informazioni utili per fare una donazione, subito o da casa.
Si è concluso con successo il test scientifico affidato da Unilever al San Raffaele, per
verificare l’efficacia contro il colesterolo
di Pro.activ, bevanda probiotica addizionata di steroli vegetali. Questo studio, condotto su 363 persone, ha confermato che
il consumo regolare del minidrink abbassa
il livello di colesterolo cattivo in tre persone
su quattro.
Con questa iniziativa Pro.activ inizia il sostegno alla ricerca del San Raffaele.
Momenti di gioia
Buon compleanno, Fernet
La ricerca vince “ai punti”
Matrimoni, battesimi, cresime, comunioni e
lauree si possono trasformare in gesti di solidarietà. Da questo mese, infatti, è possibile
devolvere a favore della ricerca la somma destinata alle bomboniere. Ai festeggiati sono offerte pergamene
personalizzate.
Festeggiare il compleanno aiutando il San
Raffaele: questa la scelta di Fratelli Branca Distillerie che nel 2005 ha celebrato 160 anni
di vita destinando 70mila euro alla ricerca nel
campo delle patologie vascolari.
Anche Salvini ha sostenuto il San Raffaele donando i premi per il concorso abbinato a ogni
bottiglia celebrativa di Fernet Branca: in palio
c’erano quattro collier in oro e diamanti e, come premio finale, un anello in oro bianco e diamanti dorati.
Acquistando i prodotti Parmalat e raccogliendo fino a 200 punti, è possibile, specificandolo nella tessera apposita, rinunciare
al regalo e devolvere i punti per finanziare
la ricerca del San Raffaele sulle cellule staminali adulte. Parmalat, per ogni richiesta ricevuta, devolverà 10 euro alla Fondazione.
... e le vostre
Stai organizzando un evento e desideri che sia veramente speciale?
Rendilo ancor più significativo, aiutando da protagonista la ricerca
scientifica del San Raffaele. Scrivi a: Fondazione Areté onlus, via Olgettina, 58
- 20132 Milano, e-mail: [email protected]
Vuoi fare una donazione o un lascito testamentario?
Contattaci al numero 02.26.43.4461 oppure fai un versamento:
• con bollettino postale intestato a Fondazione Areté onlus del San Raffaele
sul c/c n. 42437681;
• con bonifico bancario intestato a Fondazione Areté onlus del San Raffaele,
Banca Intesa c/c n. 216001/83, CIN: C, ABI: 03069, CAB: 01765;
• online all'indirizzo www.fondazionearete.org
2
Ricerca per la vita
I
Aprile 2006
RICERCAPERLAVITA
Not i z ie d a l S a n R a f fa ele
Anno I I n.0 I Aprile 2006
Reg. n° 151 del 1/03/2006 presso il Tribunale di Milano
Direttore responsabile: Gabriele Bertipaglia
Redazione: Laura Arghittu, Andrea Broggi,
Federica Cattaneo, Rosanna Feroldi, Federico Ferrari,
Stefania Macchi, Paola Osso, Chiara Sordi
Stampa: Grafiche Parole Nuove srl
Via Garibaldi, 58 - 20047 Brugherio (MI)
Editore: Fondazione Areté onlus del San Raffaele
Via Olgettina, 58 - 20132 Milano
Tel. 02.26.43.4461- E-mail: [email protected]
News
I “rifiuti tossici”
degli anticorpi
Embo Journal, 8 marzo 2006
La storia
P
roducono così tanti anticorpi da morire di
stanchezza: si tratta delle plasmacellule,
sentinelle del nostro sistema immunitario, che
muoiono intossicate dalle scorie della loro
efficientissima produzione. Ma la vera scoperta
effettuata dai ricercatori dell’Università Vita-Salute
San Raffaele è che non si tratta di un errore ma
di una strategia con cui il nostro organismo si
difende da se stesso: se infatti le plasmacellule
vivessero troppo a lungo potrebbero causare
malattie autoimmuni o tumori. Questa ricerca
conferma l’efficacia di alcuni farmaci
attualmente utilizzati nella terapia del cancro e,
anche se saranno necessari ancora alcuni anni
di studio, potrebbe avere importanti ricadute in
questo settore.
Nuova cura
per il “cortocircuito del cuore”
The New England Journal of Medicine,
2 marzo 2006
C’
è una nuova cura per uno dei
“cortocircuiti” del cuore più diffusi: la
fibrillazione atriale cronica. Uno studio ha
dimostrato che l’ablazione circonferenziale
delle vene polmonari, tecnica che consiste
nella somministrazione di piccole scosse
elettriche con minisonde all’interno del cuore,
guarisce l’80% dei casi di fibrillazione atriale
cronica ed è più efficace dei farmaci.
Al San Raffaele l’ablazione viene già utilizzata
con successo per molte altre aritmie ed è stata
eseguita su circa 10mila pazienti.
Tubercolosi:
un problema globale
A
nche il San Raffaele è in prima linea nella
lotta contro la tubercolosi attraverso
l’Associazione Stop TB con cui il 23 marzo ha
presentato i nuovi dati globali sulla diffusione
della malattia e le strategie dell’Oms
(Organizzazione Mondiale della Sanità) per
combatterla. La TBC non è una malattia del
passato e non colpisce solo i Paesi più poveri:
in Italia, secondo le ultime stime Oms, ogni
anno si registrano 6mila nuovi casi. Nel mondo
sono 2 miliardi le persone contagiate dalla
TBC e ogni giorno 5mila persone muoiono per
questa causa. L’Oms punta a dimezzare entro il
2015 il numero delle morti e a ridurre
progressivamente la diffusione della malattia.
A
Avevo 29 anni quando ho scoperto di essere diabetica. È successo durante la mia seconda gravidanza: facendo degli esami di routine il mio
medico ha scoperto che avevo i valori della glicemia alterati. Dopo il parto tutto sembrava tornato normale anche se mi sentivo debole ed ero
molto dimagrita. Ho fatto nuovi controlli e allora è arrivata la diagnosi: diabete di tipo 1. Una situazione difficile da accettare, sin dall’inizio:
avevo forti crisi ipoglicemiche e talvolta perdevo conoscenza. Andare
in giro da sola era diventato rischioso. Cercavo di non cedere, però. Riuscivo comunque a fare le cose di tutti i giorni: non so come, forse qualcuno mi guardava da lassù. Oltre al malessere, poi, era difficile riprogrammare la mia vita per adeguarmi alla dieta stretta e alle frequenti iniezioni di insulina che prevedeva la terapia. All’inizio si trattava solo di una o due dosi al giorno ma poi sono arrivata anche a quattro. Continuavo, però, a stare male. E quando mi è stato proposto di passare
a cinque iniezioni ho deciso di
cercare un’alternativa, di tentare un’altra strada. Attraverso una mia conoscente ho saputo del trapianto di isole pancreatiche al San Raffaele. Il fatto che con il trapianto non sarebbe stato più necessario
prendere l’insulina mi ha spinto a provarci. Così ho contattato il San Raffaele. I medici mi hanno voluto incontrare subito e sono stati molto sinceri: la possibilità di guarire c’era ma era anche necessario essere prudenti. Purtroppo il trapianto non è possibile per tutti i diabetici, bisognava capire se il “mio” diabete era adatto per quel tipo di trattamento e
se il mio corpo era in grado di affrontarlo. Dopo una serie di esami approfonditi il responso è stato positivo. Sono stata fortunata. Dopo l’intervento la mia vita è cambiata: basta insulina (devo comunque assumere farmaci immunosoppressivi per evitare il pericolo del rigetto), basta dieta e soprattutto basta con la paura di sentirmi male per strada
o in auto. Non mi sento più debole e stanca e ho potuto fare tutte quelle cose che anche incosciamente quand’ero malata mi vietavo. Anche
la vita della mia famiglia è cambiata: mia madre e mio marito non mi
devono più telefonare ogni due ore per sapere come sto. Ancora oggi
ho molto vivido il ricordo di quanto mi costava percorrere a piedi anche solo 500 metri. Ora, dopo il trapianto, ho riscoperto il piacere di fare lunghe passeggiate sulle spiagge. Senza più paura.
Patrizia S.
“Dopo il trapianto
la mia vita è cambiata”
Patrizia S. è stata sottoposta a trapianto di isole pancreatiche al San
Raffaele nel 2002 e nel 2003. Si tratta di un intervento che prevede
l’iniezione di cellule produttrici di insulina, estratte dal pancreas del
donatore, in uno dei principali vasi sanguigni del fegato del paziente. Il San Raffaele è l’unico centro in Italia in cui si effettua questo tipo di trapianto.
Vuoi raccontare anche tu la tua storia? Scrivi alla Redazione.
Ricerca per la vita
I
Aprile 2006
3
Gesti di cuore
no raggiunto un record straordinario: cantare e
suonare ininterrottamente per 36 ore. Negli studi di Radio Italia si sono avvicendati tanti amici
del mondo dello spettacolo che li hanno sostenuti nell’impresa (da Al Bano a Luisa Corna, dai Fichi d’India a Tony Esposito, a Marco Berry delle Iene...). Un’avventura entusiasmante che ha portato oltre 35mila euro di donazioni. Con l’arrivo
dell’estate sono arrivati anche i concerti: durante le Notti bianche milanesi, il Cornetto Free
Music Festival, il Tour Arancio e il Tim Tour migliaia di giovani hanno fatto un sms, incoraggiati dai
presentatori che si sono improvvisati trascinanti testimonial del San Raffaele.
P
U
n gesto di cuore per il cuore: con questo slogan è nata la prima campagna di raccolta
fondi del San Raffaele. In più di un anno decine di iniziative hanno coinvolto tanti amici del
mondo dello spettacolo, dello sport e dell’informazione. Uniti per raggiungere insieme un importante obiettivo: realizzare un Centro di eccellenza per la ricerca clinica cardiovascolare postgenomica, un centro unico al mondo dove ricercatori e medici si affiancheranno per
scoprire nuove cure contro le malattie cardiovascolari e l’infarto.
L’esordio, ad aprile 2004, è stato straordinario:
Fiorello a Stasera pago io… Revolution ha invitato i telespettatori a fare un sms solidale imitando il protagonista di Art Attack e la sua domanda-tormentone (Fatto?!). Gli appelli di Fiorello hanno lanciato subito la campagna oltre la soglia dei
500mila euro. Dopo qualche settimana è stata
la volta di Paolo Belli e della sua band che han-
rima di Natale ancora un altro primato: per
la prima volta le più importanti televisioni
locali italiane si sono unite per organizzare una
maratona televisiva a sostegno del progetto del San Raffaele. Nel colorato studio di
Festa in piazza, con la conduzione di David
Parenzo, Eugenio Ban e Stefania Cioce, si sono
alternati nomi celebri della canzone italiana e
dello sport (come Toto Cutugno, i Ricchi e Poveri
e Little Tony): una serata, replicata più volte, che
ha portato un risultato importante: più di 50mila
euro consegnati in diretta da Eugenio Ban ai
nostri medici.
E poi annunci radio, spot televisivi, interviste
con i nostri medici nelle principali rubriche e
trasmissioni televisive. Ci sono state anche
“partnership” spontanee, come la Disfida di
Barletta, una gara di ballo in Puglia, e
l’Assedio di parole a Pandino, un tentativo di
record di lettura.
Ma soprattutto sono stati tantissimi i gesti di
concreta solidarietà da parte di persone comuni, unite dal desiderio di dare un contributo
alla crescita della ricerca italiana. E proprio
grazie alla generosità degli italiani abbiamo
raccolto oltre 800mila euro, con cui
abbiamo realizzato 3 laboratori dove sono
già al lavoro 12 giovani ricercatori per
trovare nuove cure contro le malattie del
cuore.
Grazie
… al Segretariato sociale e ai dirigenti RAI, a Fiorello e ai telespettatori di STASERA PAGO IO…
Revolution, a Paolo Bonolis e ai telespettatori di DOMENICA IN, a Paolo Belli e la sua Big Band e
a RADIO ITALIA, a Natalia Estrada e ai telespettatori di LA SAI L’ULTIMA Vip, alla Comunicazione
sociale MEDIASET, al Comune di Milano Assessorato Turismo Moda e Grandi Eventi, a RTL 102.5
e ai milanesi delle “NOTTI BIANCHE 2004”, alla Provincia di Cremona, all’Associazione Sportiva
“Numero Uno Barletta”, a CORNETTO FREE MUSIC FESTIVAL, TIM TOUR, TOUR ARANCIO, a
Eugenio Ban, Raffaele Besso, Stefania Cioce, David Parenzo, Luca Montrone, Stefania Rotolo e ai
telespettatori di TELELOMBARDIA, ANTENNATRE e TELENORBA.
… ai tanti artisti che hanno partecipato alle iniziative a sostegno del nostro progetto, tra cui Al
Bano, Marco Berry, Luisa Corna, Toto Cutugno, Roberto Da Crema, Tullio De Piscopo, Fichi
D’India, Tony Esposito, Max Laudadio, Mario Lavezzi, Annalisa Minetti, Maurizio Mosca, Memo
Remigi, Ricchi e Poveri, Tony Santagata, Little Tony, Iva Zanicchi.
… a Carta Sì e UNICREDIT, 3, TIM, VODAFONE, WIND per la partnership tecnica; all’agenzia
ARMANDO TESTA, alla società di produzione THE FAMILY, al fotografo Bob Krieger e a Natalia
Estrada per la realizzazione della campagna pubblicitaria.
… a Carat Italia, IGPDecaux, Olio Cuore, TNT Global Express.
4
Ricerca per la vita
I
Aprile 2006
C’ero anch’io
Sempre più... Belli
C
he bella sfida cantare 36 ore ininterrottamente! Il maggio scorso, con la
mia band, abbiamo rispolverato un
repertorio di oltre 500 canzoni. E tutto questo non tanto per battere un record - anche
se alla fine l’ho fatto! - ma per aiutare la ricerca sulle malattie cardiovascolari del San
Raffaele. Tanti amici mi hanno raggiunto e
incoraggiato negli studi di Radio Italia; ricordo ancora i duetti con Al Bano e Luisa
Corna, e la chiacchierata al telefono con
Gianni Morandi che mi ha chiamato da
un’area di sosta dell’autostrada. Ho sempre
detto che il nostro cuore è aiutato dalla musica, ma questa volta abbiamo voluto essere noi ad aiutare il cuore di tanti. E ci siamo
riusciti.
Paolo Belli
Maratona del cuore
P
er la prima volta, lo scorso novembre,
le più importanti televisioni locali italiane si sono unite per organizzare una maratona televisiva a sostegno del progetto
del San Raffaele. Un cast di “voci” della canzone tradizionale italiana di grande livello,
come Al Bano, Toto Cutugno e i Ricchi e Poveri per citarne alcuni, l’entusiasmo di tutto lo
staff delle tre reti e l’allegria del pubblico hanno reso la serata, tutta in diretta, non solo una
preziosa occasione di solidarietà, ma anche
un grande successo che speriamo di ripetere il prossimo anno.
David Parenzo
Un coro di sms
I
l 30 maggio di un anno fa eravamo a
centinaia nella piazza del Castello di
Pandino, in provincia di Cremona, per
l’iniziativa Assedio di parole, organizzata
dal Caffè letterario e dalla libreria Il viaggiatore curioso di Crema. Volevamo battere un record: riunire più di mille persone che
leggessero insieme ad alta voce La Rosa di
Paracelso di Borges e nello stesso tempo dare a questo gesto un significato di solidarietà. Alle 1229 parole del racconto abbiamo aggiunto un appello perché tutti i presenti aiutassero il progetto del San Raffaele: ne è nato un coro di parole e di
sms… Per pochissimo non siamo riusciti a
battere il record, ma abbiamo contribuito
a realizzare un progetto unico al mondo.
Paolo Gualandris
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