CROCE ROSSA ITALIANA
Volontari del Soccorso
Censimento
delle Esigenze della Popolazione
in caso di Disastro
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Generi di prima necessità
✯ CO N
1864
Manuale per le Attività Sociali
CROCE ROSSA ITALIANA
Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso
Attività Sociali
Censimento
delle Esigenze della Popolazione
in caso di Disastro
Generi di prima necessità
Manuale per le Attività Sociali
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C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
PREFAZIONE
Quanti di noi hanno assistito e supportato in silenzio le grida di dolore delle persone colpite da un disastro, cercando una risposta ai bisogni essenziali ed una soluzione ai problemi sociali e psicologici di
cui sono testimoni?
Ogni Volontario ha di certo in sé risorse umane e culturali da utilizzare e tirar fuori in frangenti simili,
ma la spontaneità non sempre è sufficiente e un percorso formativo deve completare le Sue competenze.
Questo Manuale consente di capire meglio le esigenze di una popolazione all’indomani di una catastrofe. È particolarmente schematico e di facile consultazione e sarà utilissimo, nelle fasi concitate
della prima emergenza, a tutti quei Volontari che vorranno operare “sul campo” con professionalità e
sensibilità al servizio delle vittime di un disastro.
Ispettore Nazionale Volontari del Soccorso CRI
Vincenzo Scognamiglio
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C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
Il Censimento, in una azione di soccorso in emergenza, è da considerare come attività prioritaria per
pianificare le successive attività sociali sia in zona di disastro che presso le varie Unità CRI.
Obiettivo di questo Censimento è raccogliere quelle informazioni che consentano di capire ed individuare le esigenze della popolazione coinvolta nel disastro.
Queste informazioni vanno poi elaborate per:
1 - inoltrare le richieste di quanto occorre e solo di quello,
2 - organizzare in zona di disastro le strutture in grado di gestire le risposte adeguate alle esigenze,
3 - costituire una banca dati utile anche in un secondo momento.
È naturale che il Censimento delle Esigenze della Popolazione in caso di Disastro sia solo la prima
fase di un programma di intervento. Se il lavoro si esaurisse con la raccolta dati, si tratterrebbe solamente di una pura indagine statistica e non sarebbe una fase di un programma socio-assistenziale
proprio della C.R.I. da completare nella sua globalità.
Censire ed elaborare i dati raccolti comporta necessariamente un’organizzazione in zona di disastro
e, per rispondere nel modo più adeguato e tempestivo alle esigenze rilevate, è importante anche il
lavoro presso le sedi dei Comitati Locali C.R.I.
Ed ecco allora indispensabili delle indicazioni chiare e precise sugli standard di raccolta, confezionamento, invio e distribuzione dei generi di prima necessità.
Questa pubblicazione è dunque solo il primo di tanti capitoli che, divulgati all’interno dei V.d.S. e di tutte le componenti C.R.I., contribuiranno a diffondere una omogeneità metodologica senza la quale è
impossibile pensare di operare.
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Questo Manuale è destinato a coloro i quali, in situazione di reale emergenza (o durante le attività
esercitative), si troveranno a dover organizzare il Censimento oppure avranno un ruolo di Coordinatore. È evidente che dovranno già conoscere, anche se a grandi linee, gli argomenti e le procedure in
esso contenute.
Il Manuale va dunque inteso come strumento di lavoro, come traccia da seguire, come promemoria
per essere certi di procedere secondo la metodologia prevista.
Chi organizzerà o coordinerà il Censimento dovrà essere anche un attento lettore della realtà che gli
si presenta (tipo di disastro, geografia del luogo, problemi vari, numero di persone coinvolte nel disastro, personale a disposizione, ...) e di conseguenza dovrà essere in grado di adeguare la procedura
al contesto in cui si troverà ad operare, con particolare attenzione alla situazione in atto ed al suo
evolversi.
Per la Modulistica è invece necessario attenersi rigorosamente ai modelli allegati, per evidente omogeneità di lavoro.
La Scheda Rilevazione Nucleo Familiare serve per raccogliere informazioni riguardanti:
• indirizzo delle famiglie
• elenco dei componenti (cognome, nome, dati anagrafici)
• necessità del NF (abitazione, generi alimentari, vestiario, stoviglie, lenzuola, …)
• componenti presenti, ricoverati o assistiti, dispersi
Poi, relativamente ad ogni componente, si possono ricevere informazioni circa le singole
necessità di vestiti e/o scarpe, terapie e/o diete, …
È ovvio che la Scheda permette di raccogliere molti dati i quali, in determinate situazioni di disastro,
possono risultare non significativi o addirittura il Volontario rilevatore potrebbe trovarsi nella situazione
che, porre certe domande risulta superfluo.
La Scheda va di volta in volta adeguata alla tipologia di situazione che si presenta. Per esempio, se le
famiglie, in seguito ad un terremoto, sono accolte ed assistite in un campo (roulottes, tende,…) non
sarà necessario chiedere l’indirizzo (eventualmente il n° di tenda o di roulotte); se usufruiscono dei
pasti al Campo CRI o presso altra struttura, non si chiederà loro se hanno la necessità di generi alimentari o stoviglie.
Precisazioni analoghe e quindi adeguamento opportuno delle procedure, vanno fatte per i criteri di
pianificazione del Censimento. È ovvio che se, per esempio, il centro del paese viene evacuato a
seguito di un’alluvione, non si procederà cercando le planimetrie dei luoghi e l’elenco dei nuclei familiari raggruppati per Vie e Quartieri.
In situazioni simili, anche le necessità di uomini, mezzi e radio possono essere diverse da quanto
riportato nel testo del Manuale.
Si ribadisce che quanto scritto sono solo suggerimenti/linee guida e come tali vanno presi e riconsiderati alla luce di quanto è effettivamente accaduto.
DTN V.d.S. per le Attività Sociali
Augusto Romano
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SOMMARIO
1 - CRITERI
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2 - COSA SERVE
7
3 - COSA SI DEVE FARE
8
4 - ZONE
9
5 - ELABORAZIONE DATI
10
6 - RIUNIONE INFORMATIVA
11
7 - SCHEDA RILEVAZIONE
istruzioni per la compilazione
12
8 - MODULO IN CASO DI ASSENZA
istruzioni e suggerimenti
13
9 - MODULI DI RIEPILOGO
istruzioni per la compilazione
14
10 - TRATTAMENTO DATI PERSONALI
11 - ALLEGATI
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a) scheda di rilevazione
17
b) modulo in caso di assenza
c) moduli di riepilogo
12 - ESEMPI ORIENTATIVI
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1 - CRITERI
ZONE:: identificarle secondo le diverse tipologie
centrali (più storiche)
periferiche (più recenti)
rurali
o secondo la diversa densità di nuclei familiari (NF)
COORDINATORI: devono essere previsti
1 che sovrintende a tutto il censimento
1 per ogni zona
SQUADRE RILEVATORI: devono essere composte da
1 operatore CRI (2 in caso di sovrannumero di operatori CRI)
1 indigeno (scelto possibilmente tra i giovani)
il loro numero deve essere in funzione di
tipo di zona - n dei nuclei familiari (NF) in ogni zona
distanza dal modulo CRI
disponibilit∑ di mezzi CRI (per zone rurali)
ELABORAZIONE DATI:
1 operatore per ogni tipo di riepilogo(possibilmente)
NOTE: il tempo medio necessario per la rilevazione di una scheda è di 10 minuti (compresi i tempi morti)
Per mantenere dei tempi accettabili di elaborazione dei dati organizzare una o più "catene di rielaborazione composte da almeno 4 volontari (meglio 6)
Il tempo medio per il riepilogo di una scheda di rilevazione in una catena di riepilogo composta da
4 volontari è di 1 minuto e mezzo
2 - COSA SERVE
_______________
Planimetrie dei luoghi
in scala 1:1000 oppure 1:2000
(chiedere all’Ufficio Tecnico del Comune)
Elenco nuclei familiari (NF)
possibilmente raggruppati per via, quartiere, ...
(chiedere all’Anagrafe del Comune)
Disponibilità di: personale
(operatori CRI ed indigeni)
mezzi
radio portatili
Materiale per:
coordinatori
squadre rilevatori
addetti elaborazione dati
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3 - COSA SI DEVE FARE
Identificazione zone:
assegnare ad ogni zona un codice identificativo,
per es.: numero, colore, sigla, nome, ecc.
Identificazione coordinatori
Numero e composizione squadre rilevatori
Assegnazione per ogni zona di:
coordinatore
squadre rilevatori
radio portatili CRI se disponibili
mezzi CRI
Identificazione operatori per elaborazione dati dei vari RIEPILOGHI:
RIEPB
Dati anagrafici
RIEPC
NF e loro necessità
RIEPVF
Necessità di Vestiario per FEMMINE
RIEPVM
Necessità di Vestiario per MASCHI
RIEPS
Necessità di Scarpe
RIEPD
Necessità di particolari Diete
RIEPT
Necessità di particolari Terapie
RIEPX
Necessità di ...........................
Si osserva, ad esempio, che:
•
Il riepilogo RIEPB/dati anagrafici consente di visualizzare immediatamente la piramide d’età
e quindi di dedurre, in base alla propria esperienza e capacità, i tipi di interventi più frequenti da attivare.
•
Il riepilogo RIEPC/notizie sulla famiglia fornisce un quadro di massima dei problemi e delle
esigenze della collettività.
E' importante iniziare il riepilogo delle schede di rilevazione, senza aspettare la conclusione delle interviste, organizzando staffette di raccolta delle schede compilate. In questo modo, affiancando in
parte i tempi di rilevazione e di riepilogo, si risparmia sul tempo globale del censimento.
Iniziare il riepilogo delle schede prima della conclusione stimata della rilevazione riduce i tempi globali del censimento.
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4 - ZONE
ZONA 1
CODICE IDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
SQUADRA
1/1
“
1/2
“
1/3
“
1/4
“
1/5
“
1/6
MEZZI
autista
targa
RADIO
codice
ZONA 2
COORDINATORE DI ZONA
SQUADRA
2/1
“
2/2
“
2/3
“
2/4
“
2/5
“
2/6
MEZZI
autista
targa
RADIO
codice
ZONA 3
COORDINATORE DI ZONA
SQUADRA
3/1
“
3/2
“
3/3
“
3/4
“
3/5
“
3/6
MEZZI
autista
targa
RADIO
codice
ZONA 4
COORDINATORE DI ZONA
SQUADRA
4/1
“
4/2
“
4/3
“
4/4
“
4/5
“
4/6
MEZZI
autista
targa
RADIO
codice
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5 - ELABORAZIONE DATI
COORDINATORE del CENSIMENTO
OPERATORE
RIEPB - Dati anagrafici
RIEPC - NF e necessità
RIEPVF - Vestiario FEMMINE
RIEPVM - Vestiario MASCHI
RIEPS - Scarpe
RIEPD - Diete
RIEPT - Terapie
RIEPX
MEZZI a disposizione
targa
autista
codice
RADIO a disposizione
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6 - RIUNIONE INFORMATIVA
In caso di emergenza
Prevedere un briefing per esporre criteri, modalità, ecc. e per impartire istruzioni a tutto il personale
impegnato.
In caso di attività esercitativa
Procurare i materiali necessari: Planimetrie, Elenchi dei Nuclei Familiari, Manuali
A ) Prendere visione del manuale e della relativa modulistica: descrizione attività, scheda di
rilevazione, schede di riepilogo, modalità di compilazione
B ) Organizzare l'attività: definire più gruppi di lavoro
1 ) Progettare il censimento: definire e organizzare il personale e le risorse necessarie
- Lettura delle planimetrie
- Individuazione della densità abitativa in base agli elenchi dei nuclei familiari
- Richiesta del numero dei volontari necessari organizzati in squadre nel tempo individuato
- Suddivisione in zone e settori di intervento per squadra
- Richiesta del numero di Indigeni di supporto
- Individuazione del tempo di compilazione dei riassuntivi
- Richiesta del numero dei volontari necessari per il riepilogo delle schede riassuntive
- Individuazione e richiesta dei: locali, arredi, materiali di cancelleria, mezzi , radio…
- Decisione delle ruotine di supporto quali distribuzione pasti alle squadre, raccolta schede
- Verifica dei tempi
2 ) Raccogliere i dati: attivare le interviste
- Compilare in simulazione (un' intervistatore con un intervistato con eventuale scambio dei ruoli)
le schede di rilevazione (almeno 5 a squadra). Compilare tutto in modo completo e reale, fatta
eccezione nel "quadro C" e nelle "schede individuali" dove viene chiesta la necessità di vestiario
(qui compilare anche se evidentemente non esiste la necessità - serve per l'elaborazione
l'elabo-razionedei
deidati)
dati)
- Verifica dei tempi.
3 ) Elaborare i dati: compilare i riassuntivi
- Compilare le schede di riepilogo (RIEP…).Organizzazione e pratica della catena di rilevazione
- Verifica dei tempi.
4 ) Redarre il rapporto riassuntivo delle richieste emerse da inviare alla centrale operativa
Qualora in esercitazione si incontrassero reali situazioni di disagio, segnalarlo opportunamente.
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7 - SCHEDA DI RILEVAZIONE
istruzioni per la compilazione
NUMERO PROVVISORIO: è il numero della scheda, va prestampato o assegnato dalla Sala Operativa.
CODICE ZONA: fa riferimento a un codice identificativo (numero, colore, nome, sigla,...), preassegnato
dal coordinatore del censimento a una particolare zona.
QUADRO A - INDIRIZZO
Riportare l’indirizzo o qualsiasi informazione utile a individuare in modo univoco la famiglia censita.
QUADRO B - ELENCO DEI COMPONENTI
Di ogni componente riportare cognome, nome, data di nascita, sesso e indicare se presente (P), ricoverato (R) o disperso (D):
- componenti PRESENTI sono coloro al momento in carico al NF di cui uno è capofamiglia o facente veci.
- componenti GIÀ RICOVERATI / ASSISTITI sono coloro i quali sono già stati presi in carico da Enti di
soccorso o risultano già ricoverati in strutture ospedaliere.
Il recapito attuale delle persone già assistite o ricoverate va segnato nella scheda individuale.
- componenti DISPERSI sono coloro di cui non si hanno notizie.
QUADRO C - NECESSITÀ DEL NUCLEO FAMILIARE
Riportare il numero di componenti P, R, D. Il totale deve corrispondere al numero totale di componenti la
famiglia riportato nel quadro B.
NECESSITÀ: di fianco a ogni voce segnare eventuali note di rilievo.
Attenzione:
- compilare sempre in modo completo;
- il numero di componenti deve coincidere col totale riportato nel quadro C;
- l’ordine con cui vengono registrati i componenti deve essere lo stesso con cui si procede a compilare
le schede individuali.
SCHEDE INDIVIDUALI
Va compilata UNA scheda individuale PER OGNI componente, anche per le persone già assistite o ricoverate.
Attenzione che la scheda individuale 1 corrisponda al componente n.1 censito nel quadro B, la scheda
individuale 2 corrisponda al componente n.2, ecc.
In ogni scheda individuale riportare cognome, nome, sesso della persona cui fa riferimento (anche se tali
informazioni sono già reperibili nel quadro B).
Se sussiste necessità di vestiario, barrare con una croce la taglia corretta e, nel caso di necessità di
scarpe, riportare il numero (inteso come numero di piede).
Nel caso di necessità di particolari terapie e/o diete, raccogliere il maggior numero di informazioni ed il
più precise possibili.
Se la persona censita è ricoverata o già assistita, segnare l’indirizzo del luogo dove si trova.
NOTE: annotare tutte le indicazioni che risultano essere necessarie o opportune, eventuali commenti ed
impressioni del rilevatore.
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8 - MODULO IN CASO DI ASSENZA
istruzioni e suggerimenti
Si tratta di un modulo da lasciare, se possibile, nei luoghi dove si presume viva qualcuno che però non è
reperibile nel momento in cui si fa la rilevazione.
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
Il modulo va compilato in tutte le sue parti:
- MATRICE
segnare correttamente il codice zona (preassegnato dai coordinatori), l’indirizzo della
famiglia e la data;
- FIGLIA
riportare data, indicazioni per contattare il Campo CRI e il nome del Coordinatore del
Censimento (NON il nome del rilevatore!!).
Quest’ultima parte va staccata e lasciata nel luogo dove risulta assente la famiglia.
SUGGERIMENTI
Prima di compilare il modulo, chiedere ai vicini, per avere eventuali informazioni (si potrebbe trattare di
una breve assenza e in tal caso sarebbe opportuno ripassare).
Per ulteriori informazioni tener presenti: postino, farmacista, medico, sacerdote, carabinieri, ecc.
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9 - MODULI DI RIEPILOGO
istruzioni per la compilazione
RIEPB - Dati anagrafici
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nel Quadro B della Scheda rilevazione nucleo familiare.
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Completare:
le caselle ETÀ scrivendo l’intervallo di anni corretto
Compilare correttamente:
per ogni componente barrare una casella scelta in base al Sesso, all’anno di nascita (come si legge nel Quadro B), iniziando a barrare le
caselle al centro, spostandosi a sinistra per i Maschi e spostandosi a
destra per le Femmine
Per ogni fascia di età riportare i totali
RIEPC - NF e loro necessità
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nella prima facciata della Scheda
rilevazione nucleo familiare (Codice Zona, Quadro A, Quadro B, Quadro C).
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Codice Zona
Cognome e Nome del Capofamiglia (persona segnata al n.1 nel Quadro B)
N. Componenti P, R, D e Totale (vedi Quadro C)
Segnare con una X le eventuali Necessità (vedi Quadro C)
Compilare correttamente:
Totali di Pagina (fare i totali dei dati relativi alle colonne)
Totali Progressivi (fare i totali progressivi se si utilizzano più fogli di RIEPC)
RIEPVF - Necessità di Vestiario per Femmine
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare.
Attenzione ! ! ! questo riepilogo riguarda solo le persone di Sesso Femminile
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Compilare correttamente:
per ogni individuo che necessita di Vestiario, barrare una casella facendo attenzione a rispettare la suddivisione NEONATO-BAMBINOADULTO e la taglia corrispondente
Per ogni taglia riportare i totali
RIEPVM - Necessità di Vestiario per Maschi
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nelle Schede Individuali della Scheda rilevazione nucleo familiare.
Attenzione ! ! ! questo riepilogo riguarda solo le persone di Sesso Maschile
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Compilare correttamente:
per ogni individuo che necessita di Vestiario, barrare una casella facendo attenzione a rispettare la suddivisione NEONATO-BAMBINOADULTO e la taglia corrispondente
Per ogni taglia riportare i totali
RIEPS - Necessità di Scarpe
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento ai dati raccolti nelle Schede Individuali della
Scheda rilevazione nucleo familiare.
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Compilare correttamente:
per ogni individuo che necessita di Scarpe, barrare una casella facendo attenzione a rispettare la suddivisione NEONATO-BAMBINOADULTO FEMMINA e ADULTO MASCHIO e il numero di scarpa corrispondente
Per ogni suddivisione riportare i totali
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C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
RIEPD - Necessità di particolari Diete
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento alle informazioni raccolte nelle Schede Individuali
della Scheda rilevazione nucleo familiare.
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Compilare correttamente:
per ogni individuo che necessita di una Dieta, barrare una casella
facendo attenzione alla corrispondenza dieta/età
RIEPT - Necessità di particolari Terapie
Per la compilazione di questo modulo, fare riferimento alle informazioni raccolte nelle Schede Individuali
della Scheda rilevazione nucleo familiare.
Riportare con precisione:
Località (vedi Quadro A)
Data
Compilare correttamente:
per ogni individuo che necessita di una Terapia, barrare una casella
facendo attenzione alla corrispondenza terapia/età
RIEPX - Necessità di.............................
.......................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
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CRI - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
10 – TRATTAMENTO dei DATI PERSONALI
La legge italiana garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle
libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla
riservatezza all’identità personale.
In relazione alla Legge 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni e al D.Lgs 30
giugno 2003, n.196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) si ritiene necessario
indicare alcuni comportamenti da adottare in m ateria.
“I dati personali oggetto di trattamento devono essere custoditi e controllati in modo da ridurre al
minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o
perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito
o non conforme alla finalità della raccolta”.
I dati personali oggetto di trattamento devono essere:
•
trattati in modo lecito e secondo correttezza;
•
raccolti e registrati per scopi determinati, esplicite legittimi;
•
esatti ed aggiornati;
•
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o
successivamente trattati;
•
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di
tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e più
in generale l’ambito di diffusione dei dati medesimi.
E’ vietato diffondere i dati idonei a rivelare lo stato di salute .
E’ necessario che l’interessato venga informato delle finalità e modalità di trattamento dei dati, nonché
dei soggetti ai quali i dati possono essere comunicati e più in generale l’ambito di diffusione dei dati
medesimi.
L’interessato ha altresì il diritto di accedere ai dati che lo riguardano oltre che ottenerne
l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione.
La CRI deve ottenere da tutti i soggetti, che usufruiscono del servizio e per i quali si effettua un
trattamento di dati personali, apposita dichiarazione scritta (vedi in calce al la Scheda di
rilevazione) da conservare presso l’Ufficio.
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16
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
11 - ALLEGATI
Scheda di rilevazione
formato A5 (15 x 21)
colore rosso
Modulo in caso di assenza
formato A5 (15 x 21)
colore rosso
Moduli riepilogo
formato A4 (21 x 29)
colore nero
17
matrice
MODULO in CASO di ASSENZA
Data _____________
Codice Zona ______________________________________________________________________
Localit __________________________________________________________________________
Via/Piazza ________________________________________________________ n ______________
Famiglia _________________________________________________________________________
Ripassare il _________________________________________ alle ore _______________________
Rivolgersi a _______________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Rilevatore __________________________________
.................................................................................................................................................................
figlia
CROCE ROSSA ITALIANA
Data _______________
Gentile Signore/a,
operatori della Croce Rossa Italiana sono passati per rilevare Vostre eventuali necessit di generi alimentari, vestiario, prodotti igienico-sanitari, stoviglie, lenzuola, coperte, ecc., ma non stato possibile
comunicare con Voi.
Per ogni esigenza Vi preghiamo di rivolgerVi al Campo della Croce Rossa Italiana che si trova in
localit __________________________________________________________________________
Via/Piazza ________________________________________________ telefono _______________
VE
DI
GINEVRA
GOSTO
22 A
NZIONE
e chiedere di _____________________________________________________________________
Coordinatore C.R.I. del Censimento.
Grazie.
18
4 • C ON
186
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sensibili, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 31 dicembre 1996, n°675 e successive modificazioni.
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La presente raccolta di dati ha esclusivamente finalità di studio del territorio nell'ambito della Croce Rossa Italiana. I
dati
raccolti non potranno essere trasferiti ad altri soggetti
statistica
e anonima
per
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Io
sottoscritto/a___________________________ autorizzo la Croce Rossa Italiana a detenere, a trattare e a trasferire
£™™È]ʘ°ÈÇxÊiÊÃÕVViÃÈÛiʓœ`ˆwV>∜˜ˆ°
anche
fuori dal territorio nazionale, esclusivamente per i suoi scopi istituzionali, i miei dati personali e quelli definiti
Informativa
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ETÀ
CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO
Riepilogo: RIEPB - DATI ANAGRAFICI
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali
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TOT
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TOT.
TOT.
TOT.
TOT.
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TOT.
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12/24
BAMBINO
NEONATO
TOT.
9/10
CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO
Riepilogo: RIEPVF - NECESSITÀ di VESTIARIO per FEMMINE
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali
TOT.
11/12
TOT.
S
TOT.
M
TOT.
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ADULTO
TOT.
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TOT.
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Localit : ______________________________
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TOT.
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TOT.
TOT.
TOT.
TOT.
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TOT.
7/8
3/4
06/12
12/24
BAMBINO
NEONATO
TOT.
9/10
CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO
Riepilogo: RIEPVM - NECESSITÀ di VESTIARIO per MASCHI
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali
TOT.
11/12
TOT.
S
TOT.
M
TOT.
L
ADULTO
TOT.
XL
TOT.
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Data: _________________________________
Localit : ______________________________
25
10
12
TOT.
13
15
16
18
19
20
TOT.
21
22
NEONATO
23
24
TOT.
25 26 27 28 29 30
TOT.
31 32 33 34 35 36
BAMBINO
CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO
Riepilogo: RIEPS - NECESSITÀ di SCARPE
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali
TOT.
36 37 38 39 40 41 42
ADULTO
FEMMINA
TOT.
37 38 39 40 41 42 43 44 45
ADULTO
MASCHIO
Data: _________________________________
Localit : ______________________________
26
DIETA
IPOPROTEICA
DIETA
IPOCALORICA
DIETA
IPOGLICEMICA
DIETA
IPOSODICA
Neonati
Fino a 1 anno
Bambini
1 - 6 anni
Bambini
7 - 12 anni
CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO
Riepilogo: RIEPD - NECESSITÀ di particolari DIETE
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali
Adulti
13 - 40 anni
Adulti
41 - 65 anni
Adulti
oltre 65 anni
Data: _________________________________
Localit : ______________________________
27
TERAPIA
ANTIALLERGICA
TERAPIA
ANTIDOLORIFICA
TERAPIA
ANTINFIAMMATORIA
TERAPIA
ANTIBIOTICA
TERAPIA
RESPIRATORIA
TERAPIA
CARDIACA
TERAPIA
DIABETICA
TERAPIA
INTENSIVA
Neonati
Fino a 1 anno
Bambini
1 - 6 anni
Bambini
7 - 12 anni
CENSIMENTO delle ESIGENZE della POPOLAZIONE in caso di DISASTRO
Riepilogo: RIEPT - NECESSITÀ di particolari TERAPIE
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attivit Sociali
Adulti
13 - 40 anni
Adulti
41 - 65 anni
Adulti
oltre 65 anni
Data: _________________________________
Localit : ______________________________
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C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
12 - ESEMPI ORIENTATIVI
1 - Località con circa 2.000 abitanti e disponibilità di 15 operatori CRI
2 - Località con circa 4.500 abitanti e disponibilità di 35 operatori CRI
29
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
ESEMPIO n. 1
Si supponga che un piccolo centro di 1.800/2.000 abitanti (circa 600 NF) venga colpito da un terremoto.
Le attività commerciali vengono tutte chiuse ma le famiglie possono continuare ad abitare nelle proprie
case. Il paese è composto da un centro storico, da una periferia di più recente costruzione e da un’ ampia
zona rurale. Il Coordinatore ha a disposizione per questa attività 15 operatori, 3 veicoli, 1 radio fissa, 3
radio portatili.
Tra gli abitanti del paese, una quindicina di ragazzi si rendono disponibili a collaborare con la Croce Rossa.
Località:
A disposizione:
con circa 600 NF pari a 1.800 / 2.000 abitanti
centro storico
zona periferica di più recente costruzione
ampia zona rurale
Personale
15 operatori CRI
13 indigeni
Mezzi e materiali
3 veicoli CRI
1 radio fissa
3 radio portatili
PRESUPPOSTI
- dividere l’area interessata in 6 zone
n.1 e 2 centrali
n.3 e 4 periferiche
n.5 e 6 rurali
- identificare il Coordinatore del Censimento e 2 Coordinatori di zona, ognuno dei quali sarà affiancato
da 1 indigeno ed avrà a disposizione 1 veicolo CRI ed 1 radio portatile
- far lavorare in una zona 5 squadre, ognuna composta da 1 operatore CRI ed 1 indigeno
- impiegare per l’elaborazione dei dati 2 operatori CRI
Avendo identificato 6 zone, ogni Coordinatore di zona unitamente alle proprie squadre di rilevatori dovrà
censire in successione 3 zone diverse, secondo una sequenza predefinita con il Coordinatore del Censimento.
CONSIDERAZIONI
Se ci sono circa 600 NF e, mediamente, per la rilevazione di una scheda si impiegano 10 minuti compresi i tempi morti, si censisce una località di queste caratteristiche e con la disponibilità ipotizzata in un
tempo di lavoro di circa 10 ore.
Vale la formula S=NF/ T*6 dove
S= numero delle squadre necessarie (1 squadra 6 interviste all'ora)
NF= numero dei Nuclei familiari
T= tempo in ore
6= interviste all'ora per squadra
30
ORGANIGRAMMA
COORDINATORE
RIEPB
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
Dati anagrafici
RIEPC
NF e necessità
RIEPVF
Vestiario FEMMINE
RIEPVM
Vestiario MASCHI
RIEPS
Scarpe
RIEPD
Diete
RIEPT
Terapie
2 operatori C.R.I.
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 fissa
codice
1 portatile
codice
ZONA 1
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 1/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
ZONA 2
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 2/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
ZONA 3
CODICE IDENTIFICATIVO
Come Zona 1
ZONA 4
CODICE IDENTIFICATIVO
Come Zona 2
ZONA 5
CODICE IDENTIFICATIVO
Come Zona 1
ZONA 6
CODICE IDENTIFICATIVO
Come Zona 2
31
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
ESEMPIO n. 2
Sono colpiti dall’evento catastrofico 1.500 NF (circa 4.500/4.800 persone). La località presenta un centro
storico, una zona periferica più recente e un’ampia zona rurale. Il Coordinatore ha a disposizione per
questa attività 35 operatori, 6 veicoli, 1 radio fissa, 6 radio portatili. Tra gli abitanti del paese una trentina
di ragazzi si rendono disponibili a collaborare con la Croce Rossa.
Località:
A disposizione:
con circa 1.500 NF pari a 4.500 / 4.800 abitanti
centro storico
zona periferica di più recente costruzione
ampia zona rurale
Personale
35 operatori CRI
31 indigeni
Mezzi e materiali
6 veicoli CRI
1 radio fissa
6 radio portatili
PRESUPPOSTI
- dividere l’area interessata in 5 zone
n.1 centrale
n.2 e 3 periferiche
n.4 e 5 rurali
- identificare il Coordinatore del Censimento e 5 Coordinatori di zona, ognuno dei quali sarà affiancato
da 1 indigeno ed avrà a disposizione 1 veicolo CRI ed 1 radio portatile
- far lavorare in una zona 5 squadre, ognuna composta da 1 operatore CRI ed 1 indigeno
- impiegare per l’elaborazione dei dati 4 operatori CRI
Avendo identificato 5 zone, ogni Coordinatore di zona unitamente alle proprie squadre di rilevatori dovrà
censire solo una zona.
CONSIDERAZIONI
Se ci sono circa 1.500 NF e, mediamente, per la rilevazione di una scheda si impiegano 10 minuti compresi i tempi morti, si censisce una località di queste caratteristiche e con la disponibilità ipotizzata in un
tempo di lavoro di circa 10 ore.
Vale la formula S=NF/ T*6 dove
S= numero delle squadre necessarie (1 squadra 6 interviste all'ora)
NF= numero dei Nuclei familiari
T= tempo in ore
6= interviste all'ora per squadra
32
ORGANIGRAMMA
COORDINATORE
RIEPB
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
Dati anagrafici
RIEPC
NF e necessità
RIEPVF
Vestiario FEMMINE
RIEPVM
Vestiario MASCHI
RIEPS
Scarpe
RIEPD
Diete
RIEPT
Terapie
4 operatori C.R.I.
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 fissa
codice
1 portatile
codice
ZONA 1
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 1/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
1/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
ZONA 2
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 2/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
2/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
ZONA 3
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 3/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
3/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
3/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
3/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
3/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
33
C.R.I. - Ispettorato Nazionale Volontari del Soccorso - Attività Sociali
ZONA 4
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 4/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
4/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
4/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
4/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
4/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
ZONA 5
CODICE INDENTIFICATIVO
COORDINATORE DI ZONA
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
SQUADRA 5/1
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
5/2
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
5/3
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
5/4
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
“
5/5
1 operatore C.R.I.
1 Indigeno
MEZZI
targa
autista
RADIO
1 portatile
codice
34
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
Generi di prima necessità
La raccolta di generi di prima necessità è uno dei compiti principali della Croce Rossa in situazioni
di emergenza; è un compito complesso sia dal punto di vista organizzativo che gestionale e richiede
un alto livello di consapevolezza e di condivisione da parte di tutti i volontari. Perciò è stato
approntato questo manuale, in cui vengono definiti contesto, significati, modalità organizzative e
rapporti con tutte le realtà coinvolte.
Il manuale vuole essere anche uno strumento di riflessione per la formazione interna dei volontari
di Croce Rossa.
INDICE:
•
GENERI DI PRIMA NECESSITÀ
pag. 36
•
LA RICHIESTA DI AIUTO
pag. 36
•
MODALITÀ DI ATTIVAZIONE
pag. 37
•
ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA
pag. 38
•
REDAZIONE DEI COMUNICATI
pag. 39
•
IL MAGAZZINO:
Locazione
pag. 40
Allestimento
pag. 41
•
RICEVIMENTO DEL MATERIALE
pag. 42
•
CLASSI DEI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ
pag. 43
•
IMBALLO
pag. 44
•
IDENTIFICAZIONE
pag. 44
•
ETICHETTE
pag. 45
•
SPEDIZIONE
pag. 47
35
35
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
GENERI DI PRIMA NECESSITÀ
Per generi di prima necessità si intendono:
TUTTI QUEI GENERI CHE CONSENTONO DI RISOLVERE O ALLEVIARE UNA SITUAZIONE DI
ESTREMA GRAVITÀ (quali farmaci, viveri, vestiario…)
dove l’estrema gravità viene determinata di volta in volta dall’evento che ha portato alla richiesta di
aiuti.
Una calamità naturale o un evento bellico porteranno non solo alla richiesta di viveri ma
anche di farmaci e attrezzature sanitarie, coperte, vestiti, calzature, prodotti per l’igiene,…
Una carestia porterà a richiedere cibo e determinati medicinali.
Una volta che le esigenze primarie sono state soddisfatte si provvederà a risolvere quelle
“secondarie” legate ad un ritorno alla normalità. Potrà quindi esserci una richiesta di quaderni, libri,
materiale di cancelleria, giocattoli, pentolame e stoviglie per ricreare l’ambiente precedente all’evento
calamitoso e soprattutto per cercare di rendere nuovamente autosufficienti le vittime dell’evento.
Quando si effettua una raccolta di materiale da inviare sul luogo dell’emergenza, sia per risolvere le
esigenze primarie che quelle secondarie, è fondamentale non agire di propria iniziativa e non
provvedere all’invio di materiale senza essere prima stati informati delle reali necessità della
popolazione e delle condizioni esistenti sul posto (il nostro concetto di “normalità” può non coincidere
con quello delle popolazioni che andiamo a soccorrere).
Provvederemo ora ad esaminare i punti principali che caratterizzano l’attività da porre in essere per
rispondere ad una richiesta d’intervento.
LA RICHIESTA D’AIUTO
Premesso che per “emergenza” intendiamo un evento improvviso che stravolge il normale ordine
degli eventi (una calamità naturale, un esodo incontrollabile,…) la richiesta di materiali può avvenire
in due modi:
A. direttamente da nostro personale intervenuto sul luogo che, avendo preso visione delle
necessità principali della popolazione coinvolta (con un’azione di censimento), effettua delle
richieste specifiche alla propria unità di appartenenza;
B. dal Comitato Centrale CRI che provvede ad attivare le unità periferiche, direttamente per
emergenze nazionali e dopo la richiesta della FICR MR per le emergenze estere.
In ambedue i casi la richiesta di materiale sarà precisa, con l’indicazione del tipo di raccolta da
effettuare, delle eventuali restrizioni (per esempio “solo abbigliamento nuovo” oppure “solo prodotti in
lattine”, …) e delle modalità di spedizione (per esempio “non inviare pallet perché la movimentazione
avviene solo a mano).
36
36
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
MODALITA’ DI ATTIVAZIONE:
EMERGENZA
NAZIONALE
INTERNAZIONALE
Richiesta
A
GENERI SPECIFICI
dal personale
intervenuto sul
posto
B
Nazionale
Internazionale
FICR MR
SNCR MR
COMITATO CRI
di appartenenza
COMITATO CENTRALE CRI
Attivazione
Comitati Regionali
Comitati Provinciali
Comitati Locali
RACCOLTA
GENERI RICHIESTI
37
37
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA
Una volta pervenuta la richiesta di generi di prima necessità, bisogna scegliere che via seguire per
raccogliere il materiale:
A – rivolgere una richiesta mirata ad alcune aziende del settore merceologico che ci interessa
(quali aziende alimentari, farmaceutiche,…);
B – attivare una raccolta pubblica.
I contatti devono essere presi dal Presidente del Comitato o
da persona da lui espressamente delegata
A: RICHIESTA DIRETTA AD
AZIENDE:
La richiesta va formulata sempre in forma scritta, anche se si
hanno contatti diretti con i responsabili aziendali
Concordare sempre il ritiro del materiale dal magazzino della
ditta solo quando è pronto l’invio a destinazione
Predisporre comunicati stampa e manifesti
B: RICHIESTA RIVOLTA ALLA
POPOLAZIONE:
Identificare il luogo dove effettuare la raccolta
Definire gli orari di apertura al pubblico e di servizio
Verificare la disponibilità di personale
Formare il personale
Esaminiamo nel dettaglio le due tipologie:
A – indubbiamente il sistema più efficace, consente un notevole risparmio di tempo e la certezza di
avere una raccolta uniforme ed attinente a quanto richiestoci.
I contatti con le aziende devono essere presi dal rappresentante dell’associazione
(Presidente di Comitato) o da persona da lui delegata (con delega scritta). Il contatto può
avvenire tramite una lettera di richiesta del materiale o con contatti diretti con i responsabili
aziendali sempre in forma scritta. È bene non limitarsi ad una sterile richiesta (“ci servono 10
tonnellate di pasta”) ma illustrare la situazione delle persone per cui si richiede il materiale,
garantire una tempestiva informazione sulla destinazione e l’uso di quanto richiesto, rammentare
che le donazioni possono venir detratte dalle tasse.
In questo tipo di raccolta spesso non è necessario attivare un magazzino: si preleva direttamente
il materiale dalla ditta e lo si invia dove richiesto secondo le procedure descritte più avanti.
B – questo tipo di raccolta, pur avendo in se il beneficio di coinvolgere la popolazione nell’azione
d’aiuto e di far apprezzare e conoscere meglio l’Associazione, comporta non pochi problemi.
Al nostro personale vanno comunicate le modalità della raccolta nella riunione informativa iniziale:
tutti devono essere a conoscenza delle caratteristiche della raccolta e delle modalità di lavoro in
quanto ognuno di noi può parteciparvi e/o comunicare in proposito.
La redazione di uno stampato riassuntivo delle caratteristiche della raccolta consultabile e
aggiornabile a seconda delle variazioni è un ulteriore valido mezzo di comunicazione interna.
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38
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
REDAZIONE DEI COMUNICATI
La richiesta rivolta alla popolazione ha inizio con dei comunicati sui media locali (radio, televisioni,
giornali), con manifesti appesi nei bar, nei circoli ricreativi, nelle scuole, nei luoghi di maggior transito.
Nella redazione dei comunicati vanno rispettate regole di chiarezza e semplicità: meglio un
messaggio efficace anche se non del tutto completo (nei dettagli) che uno completo ma lungo e/o di
non facile memorizzazione e/o comprensione.
Vanno sempre indicati:
• Chi siamo, le componenti partecipanti alla raccolta: la CRI di…
• Cosa facciamo e per chi, il motivo della raccolta: Raccolta di… per l’emergenza… di…
• Cosa raccogliamo, il tipo di materiale che si vuole raccogliere: Un elenco essenziale di
generi, cinque o sei voci, non di più
• Come raccogliamo, indicazioni eventuali se necessarie come: “ solo bottiglie di plastica…”
• Dove portare il materiale: l’indirizzo del magazzino
• Quando: in che giorni e in che orari: se riteniamo di attivare dei punti di raccolta volanti (per
esempio fuori dai supermercati) bisognerà dare comunicazione del giorno e del luogo scelto
• Un recapito telefonico o altro: la possibilità di un approfondimento per ricevere informazioni
e chiarimenti, (telefono della sede CRI, indirizzo del sito del gruppo).
Per i manifesti e o gli stampati in genere vanno inoltre considerate alcune regole di chiarezza e
visibilità che consistono nella scelta:
• della dimensione dei caratteri: il corpo del carattere qualifica le informazioni. Caratteri grandi
evidenziano le informazioni che devono subito apparire alla percezione di chi legge
• di colori: a contrasto con il fondo. Contrasti come bianco e nero sono efficaci anche da
lontano e ben leggibili anche da portatori di problematiche visive (ipovedenti, daltonici ,
anziani,…) o frettolosi. Il rosso per il nostro simbolo è d’obbligo
• di un equilibrio di immagine: mantenere un equilibrio tra i volumi delle scritte e dei simboli
evitando elementi troppo grandi a contrasto con troppo piccoli. Una prossimità dimensionale
rende scorrevole la lettura
• di semplici simboli o logo (CRI simbolo necessario, altro eventuale ma non indispensabile). E’
comunque sempre prioritario il testo in quanto intelleggibile rispetto alla “simpatia” di un
immagine.
• della dimensione dello stampato che potrà essere a formato manifesto (se da leggere da
lontano perciò ben visibile) sino al formato A4 o più piccoli se da consultare “in mano”.
Una gestione informatica è di grande aiuto nella creazione dei nostri materiali a stampa.
E’ importante a fine raccolta pubblicare un messaggio di ringraziamento con un semplice resoconto
dei risultati raggiunti.
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CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
IL MAGAZZINO
Locazione
Importante ai fini dei risultati della raccolta la scelta del luogo in cui immagazzinare quanto raccolto.
Esistono due possibilità:
- utilizzare parte della nostra sede
- utilizzare dei locali separati.
UTILIZZO DELLA NOSTRA SEDE CRI
ASPETTI POSITIVI
ASPETTI NEGATIVI
Rischio di distogliere personale dalle altre
attività (“visto che siete qui di turno perché non
iniziate a smistare il materiale?”)
Il personale non deve essere spostato
Avere tutto il materiale a portata di mano Riduzione delle scorte di uso interno
(cancelleria, …)
Far conoscere alla popolazione la nostra sede
Riduzione degli spazi operativi (la sala riunioni
diventa magazzino emergenza)
Rischio di confusione delle comunicazioni
Rischio di situazioni d’attrito fra il personale
(“invece di star lì a guardare la televisione,
potresti anche dare una mano a fare i pacchi”)
L’elenco delle situazioni negative potrebbe continuare, purtroppo la scelta della propria sede come
luogo di raccolta se in un primo momento appare ottimale alla lunga puo rilevarsi controproducente.
La sede non può essere il magazzino emergenza; gli spazi sono stretti, si coabita con altre attività e i
rapporti possono farsi tesi (da questo discorso possiamo escludere quelle sedi con ampi spazi
dedicabili in autonomia all’emergenza che perciò non incorrerebbero nei problemi prima esposti).
La sede, se possibile, deve essere coinvolta in modo marginale istruendo i centralinisti in modo che
possano rispondere alle chiamate con richiesta di informazioni (cosa raccogliamo, dove portare il
materiale, in che orari). La presenza del prontuario aggiornato delle modalità della raccolta in
centralino è una necessità. Infine se viene comunque portato del materiale in sede si rilascia
ricevuta e si avverte il responsabile della raccolta per il trasferimento al magazzino.
UTILIZZO DI LOCALI SEPARATI
ASPETTI POSITIVI
ASPETTI NEGATIVI
Nessun rischio di distogliere personale dalle Il personale deve essere spostato
altre attività, l’attività è esclusiva.
Spazi operativi esclusivi
Necessità di:
- Individuare, allestire, adeguare i locali alle
necessità d’uso (elettricità, linea telefonica,
Nessun rischio di conflitto operativo con altre riscaldamento,…)
attività
- Recuperare gli arredi e i materiali di uso
comune (cancelleria,…)
Chiarezza operativa
Far conoscere
magazzino
40
40
alla
popolazione
il
nuovo
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
L’uso di una struttura appositamente dedicata è sicuramente la soluzione migliore in quanto
consente di rivolgere tutte le energie unicamente alla raccolta in corso in totale autonomia, senza
creare intralci alle altre attività. Tuttavia per essere una soluzione veramente ottimale il magazzino
dedicato deve avere alcune caratteristiche fondamentali. Dovrà essere:
• capiente,
• facilmente raggiungibile (servito da buona viabilità, ben indicato),
• possibilmente al piano terra con un ampio ingresso (tale da consentire l’uso, se necessario, di
muletti e favorire le operazioni di carico scarico),
• fornito di energia elettrica e di servizi igienici, riscaldabile.
È importante, nella scelta del magazzino, aver sempre ben presente che il personale vi dovrà
trascorrere parecchio tempo, per cui è opportuno pensare anche al loro confort.
Allestimento
Servono in quantità adeguata:
A) elementi d’arredo:
• tavoloni e scaffalature. Quest’ultime possono essere sostituite da pallet appoggiati al
suolo (il materiale non deve essere a contatto con il terreno);
• grossi cesti o scatoloni di cartone dove mettere il materiale scartato;
• una bilancia per poter verificare il peso dei pacchi confezionati.
Se si prevede la raccolta di generi diversi è opportuno localizzare aree specifiche per ogni genere.
B) materiali da cancelleria:
• ricevute da rilasciare alle persone che portano il materiale;
• materiale di cancelleria (biro, pennarelli, fogli, nastro adesivo standard e per pacchi, …);
•
registri cartacei e/o informatici in cui annotare l’entrata e l’uscita del materiale.
C) materiale d’uso:
• guanti usa e getta, mascherine;
• sacchi di plastica trasparente di vario formato;
• materiale per pulizie (scope, sacchi dello sporco, detergenti, stracci,…);
• materiale assorbente (per eventuali versamenti di prodotti liquidi).
Facilmente raggiungibile sia in macchina che con
mezzi pubblici
Con ampia possibilità di parcheggio, anche di mezzi
pesanti
CARATTERISTICHE OTTIMALI DEL Capiente, ideali due o più locali comunicanti, situato al
piano terra
MAGAZZINO
Con ingresso ampio per consentire l’uso di adeguati
mezzi di sollevamento
Fornito di servizi igienici ed elettricità, riscaldabile
Fornito di: arredi, cancelleria, materiale d’uso come
sopra indicato
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41
CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
RICEVIMENTO DEL MATERIALE
In una raccolta pubblica si evidenziano tre tipologie di donatori:
1) quelli che seguono alla lettera le indicazioni fornite;
2) quelli che, spinti dal desiderio di aiutare, arrivano portando anche cose inutili;
3) quelli che vedono queste raccolte come un ottimo sistema per liberare armadi, soffitte,
cantine, …
Se i donatori fossero tutti del 1° tipo potremmo tranquillamente applicare la procedura
ricevimento merce ideale: ricevere il materiale, controllarlo col donatore, compilare e consegnare
ricevuta. Fatto ciò registrare l’ingresso del materiale e avviarlo al settore di smistamento
impacchettamento.
Nomalmente in una raccolta pubblica dovremo considerare anche i donatori del 2° e 3° tipo
questo comporta alle volte notevoli difficoltà di gestione della raccolta.
di
la
e
e
Per affrontare e risolvere i problemi (o per lo meno cercare di limitare i danni) che possono
emergere nella ricezione dei materiali, pur cercando di mantenere la procedura di ricevimento,
controllo e ritiro del solo materiale necessario, bisogna attuare determinate condizioni:
• il personale deve essere in numero adeguato e soprattutto formato per il compito e pronto a
mostrarsi “autorevole” (fermo nel rispetto delle regole di raccolta ma sempre cortese nella
comunicazione).Non è facile dire all’anziana signora che ci ha appena portato i vestiti del
“povero” marito che possiamo raccogliere solo abbigliamento nuovo e non sempre si riesce a
rifiutare una donazione “affettiva”.
• anche il personale non coinvolto direttamente nel magazzino emergenza deve essere
informato della raccolta e delle sue modalità di esecuzione. Questo perché un inconveniente
tipico delle raccolte è che spesso, degli articoli e dei volantini informativi, rimane solo il
ricordo dell’ente organizzatore: la Croce Rossa. Non c’è memoria del luogo che abbiamo
indicato ed è quindi naturale rivolgersi alla sede CRI. Pertanto si fa in modo che il personale
della sede CRI sia pronto a dare le informazioni necessarie o si distacca una persona dello
staff nelle sedi per raccogliere il materiale.
Procedura di raccolta:
•
•
•
•
controllo insieme al donatore del materiale e rifiuto di quello non conforme alle richieste.
Senza essere bruschi, si può spiegare alla persona che le nostre direttive sono molto severe
ed eventualmente dirottarla verso altri enti o associazioni (per esempio associazioni
parrocchiali, circoli, …). A questo scopo è opportuno avere disponibile un elenco delle
associazioni o degli enti che raccolgono generi vari.
predisposizione e consegna della ricevuta al donatore (relativa al solo materiale accettato)
registrazione del materiale entrato e avvio allo smistamento dove si provvederà a dividere il
materiale per classi (viveri, vestiario, prodotti per l’igiene, farmaci, …) e successivamente in
sottoclassi (pasta, zucchero, latte, …) o comunque a seconda delle richieste della raccolta
attivata.
gestione dell’eventuale smaltimento di alimenti scaduti o materiale deteriorato rimasto
comunque in carico: si procede a mettere il tutto in appositi contenitori da noi
precedentemente allestiti e che verranno consegnati alle agenzie locali di smaltimento rifiuti.
42
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CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
CLASSI DEI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ
Abbigliamento:
Sotto questa voce generica rientrano non solo i capi di vestiario ma anche coperte, lenzuola,
prodotti per l’igiene, ecc. La cernita di questi prodotti viene effettuata per classi omogenee. Gli
indumenti vengono suddivisi per genere (donna, uomo, bambino/a, neonato), per tipologia
(maglioni, pantaloni, gonne, intimo), per taglia o età (quest’ultima per l’abbigliamento di
bambini e neonati).
Gli altri generi si impacchettano per tipologia (coperte con coperte, dentifricio con dentifricio
e così via)
Viveri:
Nella raccolta degli alimenti bisogna attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite.
Vanno evitati prodotti freschi o con scadenza ravvicinata. A livello internazionale è prassi
accettare prodotti che abbiano almeno ancora sei mesi di validità dalla data di arrivo sul luogo
dell’emergenza, è quindi necessario calcolare sempre, al momento della raccolta, un mese in
più perché non è detto che l’invio del materiale avvenga immediatamente e che i tempi per
raggiungere il luogo siano rapidi.
Sono da preferire prodotti in scatola, le confezioni al momento della consegna devono
essere integre: scatole rovinate o aperte devono essere scartate.
L’invio di olio deve avvenire su richiesta e confezionato in lattine in quanto il vetro potrebbe
danneggiarsi durante il trasporto. Stesso discorso per l’acqua da richiedere naturale in modo
che possa essere eventualmente utilizzata anche per cucinare o lavarsi.
Bisogna tenere conto del luogo in cui si intervienead intervenire e delle abitudini alimentari
della popolazione, quindi:
- NO a prodotti che richiedono di essere bolliti o sciolti in acqua se il luogo di invio ha
carenze d’acqua o problemi di potabilità ;
- NO a prodotti per cui è prevista la cottura in forno o una cottura lenta in luoghi dove
scarseggia il combustibile o esistano problemi di sicurezza;
- NO all’invio di alimenti non accettati dalla popolazione per motivi religiosi o di tradizione;
- NO all’invio di alimenti sconosciuti alla popolazione perché possono venir rifiutati e quindi
costituiscono uno spreco, oppure possono venir utilizzati in modo non corretto, o possono
creare dipendenza.
Su tutti gli alimenti devono essere indicati in modo chiaro e leggibile (per aiuti destinati
all’estero possibilmente in doppia lingua): i componenti, la data di scadenza, le modalità di
conservazione, il peso.
Farmaci:
Per la raccolta e l’invio di medicinali esistono delle linee guida dell’ONU particolarmente
dettagliate. Bisogna tener presente che l’invio di materiale sanitario deve avvenire
esclusivamente dietro esplicita richiesta. È inutile inviare scatole di sciroppo se servono
antibiotici o mandare Kit chirurgici in luoghi dove non esistono strutture per utilizzarli.
Se si effettua la raccolta è bene ricordare che i medicinali devono essere inviati in
quantitativi sufficienti a mettere in atto una terapia. Le scatole campionario non soddisfano
questa necessità in quanto contengono poco prodotto (2 o 4 compresse/fiale al massimo) e
spesso non si riescono ad avere due scatole dello stesso prodotto. Soprattutto per questo
genere di raccolta è bene rivolgersi direttamente alle aziende farmaceutiche o alle farmacie.
43
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CRI
Sociali
CRI -- Ispettorato
IspettoratoNazionale
NazionaleVolontari
Volontaridel
delSoccorso
Soccorso- Attività
- Attività
Sociali
IMBALLO
Nel confezionamento dei pacchi bisogna tener sempre presente che l’obiettivo è quello di
proteggere il contenuto e far in modo che arrivi in buono stato a destinazione.
Nella scelta del tipo di imballo si dovrà tenere conto:
• del materiale che si invia
• delle modalità di trasporto (via terra con camion attrezzati o con mezzi di fortuna, via nave,
via aerea,…)
• delle condizioni climatiche
• delle modalità di immagazzinamento e distribuzione sul posto.
Possono essere utilizzati cartoni in materiale pressato con un lato impermeabilizzato o casse in
legno con interno impermeabilizzato, l’ideale ma costose. L’alternativa sono le classiche scatole di
cartone al cui interno si predispone un telo di plastica a ulteriore protezione del materiale. È
comunque una buona precauzione cercare di sapere dove verrà immagazzinato il materiale all’arrivo,
così da poter scegliere il tipo di imballo più idoneo.
Le dimensioni ed il peso devono tener conto che nella maggioranza dei casi le operazioni di
scarico ed immagazzinamento vengono effettuate manualmente. Sono consigliabili le seguenti
misure (lunghezza x larghezza x altezza):
80 x 60 x 40 Solitamente vestiario
60 x 40 x 40 Solitamente viveri
40 x 30 x 20 Solitamente farmaci
ed un peso massimo di 25 – 30 Kg.
Nel disporre il materiale nel pacco è necessario non lasciare spazi liberi che, nella movimentazione
delle scatole, possano portare ad ammaccature o rotture vere e proprie del contenuto o del
contenitore. Si deve prevedere che la struttura del pacco sia mantenuta il più a lungo possibile
integra.
Ogni pacco, salvo esplicita richiesta di “pacchi famiglia”, deve contenere un unico genere: si
avranno quindi pacchi di sola pasta (di un unico tipo), pacchi di solo sapone e così via. Lo stesso per
il vestiario che, come già visto, deve essere imballato per taglia, genere (uomo, donna, bambino) e
tipologia (cappotto, vestito, intimo). Ogni capo di abbigliamento deve essere riposto accuratamente
piegato e possibilmente inserito in buste di plastica sempre con l’indicazione della taglia.
Le calzature devono essere imballate mantenendole nelle loro scatole o comunque appaiate
(legate a paia)
IDENTIFICAZIONE
Una volta pronto il pacco deve essere identificato in modo univoco cosicché all’arrivo possa essere
smistato con rapidità.
Sono stati individuati 3 codici colore, cosìdefiniti:
ROSSO
viveri e generi di conforto
BLU
vestiario, tende, effetti letterecci, arredamento, stoviglieria ed accessori per cucina, articoli
personali e da toilette
VERDE
medicinali, dotazioni mediche ed equipaggiamento sanitario.
Già questa indicazione consente una prima divisione del materiale. Il contrassegno può essere
riprodotto direttamente sul collo oppure utilizzando delle etichette sulle quali, oltre alla fascia di
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colore, si dovrà indicare anche il dettaglio del contenuto consentendo così di agevolare ulteriormente l’operazione di smistamento (peso complessivo, numero pezzi contenuti).
Cornice simbolo e caratteri in rosso
Indicazione del Comitato CRI
Fascia di colore: Rosso per Viveri - Blu
per vestiario - Verde per farmaci
Descrizione del contenuto
Altri simboli
Simboli secondari
Simboli primari
Per gli alimenti ed i medicinali è necessario indicare la data di scadenza del prodotto contenuto nel
pacco.
Per quanto attiene all’abbigliamento si utilizzano dei simboli predeterminati che consentono un
immediato riconoscimento del contenuto del pacco (cappotti da uomo, magliette bambino, …); inoltre
si deve indicare il numero esatto degli indumenti.
Uomo
>14 anni
Capotti e/o
impermeabili
scarpe
Donna
>14 anni
Vestiti uomo
Ragazzi
Ragazze
Bambini
4 - 14 anni
4 - 14 anni
0 - 4 anni
Vestiti donna
coperte
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Biancheria
Maglie
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In caso di spedizioni all’estero è necessario riportare le indicazioni anche in inglese (o francese e/o
spagnolo se queste sono le aree linguistiche interessate) e, se possibile, nella lingua parlata sul
posto.
GENERI
RACCOLTI
CODICE COLORE
SPECIFICHE DI
RACCOLTA
NOTE
Viveri e generi di
conforto
ROSSO
Tutti gli alimenti dovranno riportare:
- componenti
- data di scadenza
- modalità di conservazione
- peso
Solo prodotti a lunga
conservazione.
Ritirare solo prodotti
con scadenza superiore
o uguale a 7 mesi (per
alcuni prodotti si può
scendere a 4 mesi)
Solo prodotti in scatola.
Se le scatole o i barattoli appaiono deteriorati
devono essere scartate.
Acqua e olio vanno raccolti solo su specifica
richiesta. L’olio deve
essere confezionato in
lattine. L’acqua deve
essere naturale
Nell’invio di viveri attenersi
scrupolosamente alle indicazioni ricevute.
Si ricordano i 4 divieti:
- NO a prodotti che:
richiedono di essere bolliti
o sciolti in acqua in luoghi
dove l’acqua manca;
- NO a prodotti da cuocere
in forno o a lungo dove
scarseggia il combustibile;
- NO ad alimenti non accettati dalla popolazione
per motivi religiosi o tradizionali;
- NO ad alimenti sconosciuti alla popolazione
Vestiario, tende,
effetti letterecci,
arredamento,
stoviglieria ed
accessori per
cucina, articoli
personali e da
toilette
BLU
Andranno utilizzati
simboli predeterminati per identificare i capi di
vestiario (cappotti,
gonne, maglioni,..) e
i loro destinatari
(uomo, donna, bambino, …)
Indumenti e scarpe
devono essere nuovi.
I prodotti da toilette
devono essere generici
(sapone, shampoo,
dentifricio,…).
Medicinali, dotazioni mediche ed
equipaggiamento
sanitario
VERDE
Bisogna sempre
riportare:
. componente
. quantitativo
. data di scadenza
. modalità di
conservazione
Vanno raccolti
esclusivamente dietro
specifica richiesta.
Ricordarsi sempre che per
essere efficaci i farmaci
devono essere somministrati in quantitativi adeguati. I campioni usati dai
medici non rispondono
quasi mai a questa esigenza, si suggerisce di evitarne la raccolta.
Cosi preparato il materiale è pronto a partire, chi lo riceverà lo troverà in buone condizioni. Sarà
facilitato lo stivaggio nei mezzi di trasporto, lo stoccaggio nei magazzini di transito e in quelli sul
luogo dell’emergenza.
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SPEDIZIONE
L’invio può avvenire direttamente (come spesso accade nelle emergenze nazionali) con uso di
mezzi adeguati (camion e/o pulmini).
In questo caso è importante provvedere al carico del mezzo tenendo conto della tipologia del
materiale.
Per esempio: se la richiesta prevede l’invio di viveri e vestiario, al momento del carico si farà
in modo di posizionare le scatole contenenti barattoli sul fondo e quelle con il vestiario sopra.
Questo per evitare che durante il trasporto le scatole (ed il loro contenuto) possano danneggiarsi.
Bisogna ricordare sempre che l’obiettivo non deve essere “basta che il materiale arrivi a
destinazione” ma “il materiale deve arrivare nelle migliori condizioni” anche perché una volta sul
posto non è detto che il pacco venga immediatamente aperto ed il contenuto distribuito.
L’altra possibilità di invio è quella di tipo centralizzato (spesso utilizzata per gli invii all’estero).
In questo caso il nostro materiale verrà trasportato in un magazzino centrale (provinciale, regionale o
nazionale) che provvederà in un secondo tempo, con mezzi propri, all’invio. Qui si deve cercare di
avere da chi gestisce il magazzino centrale tutte le indicazioni su come devono essere consegnati i
pacchi. Per esempio se è previsto l’invio a mezzo container o se si prevede uno stoccaggio
abbastanza lungo potrebbe venir richiesta la preparazione dei pacchi in pallet.
In questo caso bisognerà:
- tenere conto dell’altezza del mezzo su cui si dovranno caricare i pallet per il trasporto al
magazzino centrale e del peso complessivo raggiunto dai singoli pallet
- fissare i pacchi al pallet tramite reggette o (consigliabile) avvolgendoli con l’apposita pellicola
(operazione che può essere eseguita anche senza l’ausilio di attrezzature specifiche)
- applicare un etichetta (su tutti i 4 lati) con il codice colore, la descrizione del contenuto dei
pacchi e l’indicazione del peso complessivo del pallet.
Anche nella formazione dei pallet, salvo esplicita richiesta, si deve seguire sempre il principio del
gruppo omogeneo (pallet di sola pasta o sole coperte, …).
CONFEZIONAMENTO DEL PACCO
Dimensione e peso dei pacchi
Composizione del pacco
Modalità di invio
Le dimensioni e il peso dei pacchi
sono state valutate tenendo conto
che la maggioranza delle operazioni
di carico scarico ed immagazzinamento vengono effettuate manualmente. Si consigliano le seguenti
misure (lunghezza x larghezza x
altezza):
Ogni pacco deve contenere un
unico genere salvo specifica
richiesta di pacchi a composizione
mista : i cosidetti “pacchi famiglia”
(solo pasta, solo carne in scatola,
solo intimo bambino, solo coperte,…).
Deve riportare su tutte e quattro le
facce l’etichetta col codice colore e
tutte le notizie che consentano
un’immediata identificazione del
contenuto. Se si tratta di un invio
all’estero tutte le indicazioni
dovranno essere riportate anche in
inglese e/o francese e spagnolo e,
se possibile, nella lingua del luogo
I pacchi possono
venire inviati singolarmente o confezionati
in pallet.
Le regole di confezionamento dei pallet
sono le stesse dei
pacchi: prodotto omogeneo, contrassegno
su tutti e quattro i lati.
Ricordasi di riportare
il peso complessivo
del pallet.
- 80 x 60 x 40 – consigliata per
vestiario, coperte, …
- 60 x 40 x 40 – consigliata per i
generi alimentari
- 40 x 30 x 20 – consigliata per i
farmaci
Il peso ottimale è di 20 ÷ 25 Kg
(massimo 30 Kg).
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3a Edizione - Versione 01.08.2006
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