SOS
PIANETA
VERDE
CAPIT
APITAN
AN SOSTENIBILE
E GLI ECOCONSIGLI
PER SAL
SALV
VARE L’AMBIENTE
Questo fascicolo trae ispirazione dai personaggi
e dalla narrazione del libro Alla ricerca del Pianeta Verde, di Danilo Bonato
Edizioni Ambiente, 2010
SOS PIANETA VERDE
CAPITAN SOSTENIBILE E GLI ECOCONSIGLI
PER SALVARE L’AMBIENTE
TESTI
DANILO BONATO
ILLUSTRAZIONI
FELIX PETRUSKA
PROGETTO GRAFICO
TATI CERVETTO
PROGETTO EDITORIALE
EDIZIONI AMBIENTE
© Copyright 2011 IMQ
Via Quintiliano, 43
20138 MILANO
Tutti i diritti riservati
Stampato con inchiostro Ecopure su carta riciclata Revive Pure
Mediaprint - Milano
SOMMARIO
PRIMA DI COMINCIARE BISOGNA SAPERE CHE...
02
UN GRADITO RITORNO
03
OPERAZIONE PM10
04
UNA GRANDE CASCATA INVISIBILE
08
SPRECHI CHIUSI IN CAMERA
12
DOVE FINISCE TANTO CIBO?
16
DIMMI COSA COMPRI E TI DIRÒ CHI SEI
20
IL SEGRETO PREZIOSO DELLA SPAZZATURA
24
TIRANDO LE CONCLUSIONI...
28
SE TUTTI I RAGAZZI D’EUROPA FACESSERO LA COSA GIUSTA
29
CHI È IMQ E COSA FA
30
PRIMA DI COMINCIARE BISOGNA
SAPERE CHE…
…I personaggi di questa storia, il Professor Theodorus Green e
Capitan Sostenibile, sono due vecchi amici che hanno girato il
mondo alla scoperta dei problemi che affliggono il pianeta Terra.
Il Professor Green vive a Lago Azzurro, una cittadina italiana
dove si trova un misterioso Centro Ricerche sul Clima e
l’Ambiente nel quale vengono realizzate strabilianti ricerche
scientifiche. Proprio qui il Professore stava studiando un modo
per lasciare la Terra, che secondo lui era ormai completamente
rovinata e compromessa dall’inquinamento, e trasferirsi
su un pianeta più sano, in una galassia lontana.
Per realizzare questo progetto ha chiamato un supereroe
che però lo ha convinto a rinunciare ai suoi propositi e a usare
invece le sue conoscenze scientifiche per salvare il nostro
mondo. Il supereroe è Capitan Sostenibile, un personaggio pieno
di entusiasmo e di voglia di fare, anche se ogni tanto è un po’
confuso. Prima di dedicarsi ai problemi dell’ambiente
e della natura si chiamava Capitan Saetta e combatteva
il crimine a New York. Ora però la sua unica preoccupazione
è quella di aiutare noi terrestri a fare le cose giuste
per migliorare la vita qui, su questo pianeta.
Proprio oggi, dopo un anno dal loro ultimo incontro,
Capitan Sostenibile è tornato a far visita al suo amico
e maestro Professor Green...
2
UN GRADITO RITORNO
CAPITAN SOSTENIBILE: Sono
davvero contento di essere qui con
lei a Lago Azzurro, Professore!
PROFESSOR GREEN: Anch’io
sono felice di rivederti dopo
tanto tempo. Sei riuscito a
mettere in pratica un po’ di
cose che hai imparato qui da
noi? Non so, protezione della
biodiversità, riforestazione,
energie rinnovabili.
– Beh credo di sì! Ho costruito
scuole in Africa e piantato
alberi in Amazzonia, però...
– C’è qualcosa che non
hai capito! È per questo
che sei tornato, vero?
– Proprio così. Sa, un supereroe
come me ha tanti FANS,
soprattutto tra i ragazzi. Le
cose dove occorre la mia forza
fisica riesco a farle bene, ma
vado in crisi se devo dare
qualche consiglio pratico.
Quando incontro i ragazzi,
loro vogliono farmi da
“assistenti”. Mi domandano
come possono aiutarmi a
salvare la Terra, cosa possono
fare direttamente loro, e io...
– … E tu non sai cosa rispondere!
– Esatto! È come se la testa si
svuotasse.
– Già, già, non c’è da stupirsi. Dai,
non abbatterti Capitano, in fondo
non è così difficile come pensi.
Facciamo così: domani mattina
ci alziamo presto e andiamo in
giro per la città. Ti mostrerò un
po’ di cose pratiche che i ragazzi
potrebbero fare per aiutarti. Così
potrai spiegargliele per bene.
– Davvero? Grazie Professore! Ero
certo che mi avrebbe aiutato!
– Sì, sì… niente ringraziamenti,
sai che mi irritano. Allora
d’accordo: pronti per la missione!
3
OPERAZIONE
CAPITAN SOSTENIBILE: Dove siamo
diretti, Professore?
PROFESSOR GREEN: Ci facciamo una
bella camminata fino in centro. Ti
porto alla “Dante Alighieri” così
potremo…
– Una SCUOLA? Che superidea! Incontreremo gli studenti? Parleremo con gli insegnanti? Forse riusciamo ad invitare a pranzo il
Preside e…
– Niente affatto. Forza, giriamo
l’angolo lì in fondo e siamo arrivati.
– Accidenti Professor Green, ma
cos’è questa confusione?
– Pazzesco, eh? STRADA INTASATA,
auto parcheggiate in tripla fila…
– … Alcune di quelle grosse macchine sono piazzate sul marciapiede e i ragazzi non possono passare.
Perché suonano tutti il clacson?
Sembra una mandria di bufali impazziti! È tutti i giorni così?
– Eh sì, tutti i giorni: al mattino presto, poco prima di pranzo e poi a
metà pomeriggio. Sono i momenti
in cui i genitori portano a scuola i
propri figli e poi li vanno a prendere.
– Ma questi ragazzi sono costretti
a fare la gimcana tra le auto e poi...
guardi quel fumaccio che si respirano.
– Già… è il GAS DI SCARICO delle automobili. La concentrazione di gas
4
PM10
QUAL È IL PROBLEMA?
Un’auto media che percorre un chilometro, emette più
Un’auto
o meno un grammo di monossido di carbonio, 150
GRAMMI di anidride carbonica e 25 MILLIGRAMMI di
particolato, chiamato anche PM10.. Il MONOSSIDO DI
CARBONIO è un gas velenoso, e molto irritante per i
nostri polmoni. L’ANIDRIDE CARBONICA è la principaprincipale responsabile dell’aumento della temperatura sulla
Terra. IL PM10 è un pulviscolo sottile che danneggia
gravemente le vie respiratorie. L’aria
L’aria delle nostre citcittà è satura di PM10 che fa aumentare le malattie polpolmonari e cardio-vascolari. Si calcola che nel mondo
più di duecentomila persone all’anno perdano la vita
per i danni causati dal PM10 che si trova nell’aria ininquinata delle città.
5
puzzolenti e velenosi qui è così alta
da danneggiare i polmoni di un supereroe come te, figurati quelli di questi ragazzini…
UNA MAMMA, AGITATA: Tu, con quel
buffo costume, togliti di mezzo, non
vedi che mi blocchi l’uscita!?
– Scusi Signora, io non l’avevo proprio vista. Sa, con tutta questa confusione…
UN PAPÀ, MOLTO AGITATO: Ehi, rimbambito, hai toccato la fiancata della mia Superturbo Extra Special e mi
hai fatto una virgola sulla carrozzeria. Fuori subito i dati della tua assicurazione!
– CAPITAN SOSTENIBILE: Mi spiace,
non l’ho fatto apposta… Professore,
che facciamo? Qui si mette male!
– Forza, togliamoci di qui. Ne ho avuto abbastanza di questa pazzia. Troviamo un modo per svignarcela…
– Ci penso io! Si aggrappi alla mia
spalla. Con un superbalzo ci spostiamo sul tetto di quel palazzo. Pronti…
via! Ecco, siamo atterrati sani e salvi.
– Ma sei rimbecillito? Non lo fare mai
più! Mi hai quasi fatto venire un infarto...
– Suvvia Professore, un piccolo voletto non ha mai ucciso nessuno.
Piuttosto, guardi giù in basso. Da qui
il traffico davanti alla scuola assomiglia ad un formicaio umano.
– E questo perché la maggior parte
delle persone è diventata pigra! E si
è così abituata a questo stile di vita
da non accorgersi nemmeno più del
problema...
6
SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
Supponiamo che per fare due volte avanti e indietro fino alla scuola, una
macchina percorra una decina di chilometri. E immaginiamo che lo facfacciano 300 MACCHINE,, ogni giorno, per ognuna delle 10.000 SCUOLE ELEMENTARI che ci sono in Italia. In un anno fanno circa 6 MILIARDI DI CHILOMETRI.. E questo solo per l’Italia: se in tutto il mondo i bambini delle
scuole elementari fossero accompagnati in macchina allo stesso modo, si
percorrerebbero almeno 500 MILIARDI DI CHILOMETRI ALL’ANNO per fare
la spola da casa a scuola. Pensate a cosa succederebbe all’aria che respi
respi-riamo, con dentro più di 12 MILIONI DI CHILI DI PM10!!
DIAMOCI DA FARE!
E se qualche volta rinunciassimo al passaggio in auto del papà o della mamma? Ci si può mettere d’accordo, e andare con la MACCHINA DI UN VICINO che
va alla stessa scuola. In alcune città si
può usare la BICICLETTA, oppure organizzare delle PICCOLE COMITIVE A PIEDI accompagnate da qualche genitore.
E soprattutto si possono usare di più I
MEZZI PUBBLICI, che sono molto meno scomodi di quel che sembra. Basterebbe poco: se solo uno studente su tre
rinunciasse alla macchina dei genitori,
le cifre allarmanti che abbiamo visto si
ridurrebbero di un terzo. Meno traffico,
meno inquinamento, aria più pulita per
i ragazzini che vanno a scuola, ma anche per tutti gli altri abitanti delle città.
7
UNA
GRANDE
CASCATA
INVISIBILE
8
PROFESSOR GREEN: Allora d’accordo, la affittiamo fino a domani a mezzogiorno…
CAPITAN SOSTENIBILE: Professore, è sicuro di voler salire su una cesta attaccata a
quel grande pallone colorato?
– Si chiama MONGOLFIERA ed è il modo
più ecologico e silenzioso per fare un giretto su per questi cieli. Bene, facciamo
entrare un po’ di aria calda nel pallone e
decolliamo!
– Ci stiamo sollevando...
– Voglio andare a curiosare nelle abitazioni della zona. Ci avvicineremo quatti
quatti alle finestre per vedere da vicino
cosa combina la gente e in particolare
… i ragazzi.
– Però non è bello spiare gli altri. E poi
con questo enorme coso volante non sarà facile passare inosservati.
– Hai finito di criticare? Ecco, Proprio
quello che cercavo… vedi quella finestra
al terzo piano della palazzina alla tua destra?
– Certo che la vedo. Con la mia supervista le posso dire che si tratta di un bagno e che lì dentro c’è un ragazzino che,
proprio in questo momento, SI STA LAVANDO I DENTI.
– Perfetto, proprio come immaginavo.
Dai, veloce che dobbiamo avvicinarci…
ecco, scendi di qualche metro, così…
no, un po’ più in alto… avanti ancora un
pochino… stop!
– E adesso?
– Non noti niente di sbagliato?
QUAL È IL PROBLEMA?
Nel pianeta, giorno dopo giorno, SI STA
STA RIDUCENDO
la quantità di ACQU
ACQUA
A POTABILE
POTABILE a nostra disposizione.
Dalle nostre parti di acqua per ora ce n’è
n’è a sufficiensufficienza ma ci sono posti sulla Terra
Terra dove non se ne trotrova più, come ad esempio in Africa. Una delle ragioragioni è il fatto che I GHIACCIAI SI STANNO
STANNO SCIOGLIENDO
sempre più rapidamente, col risultato che si riduce la
portata d’acqua dei fiumi. Poi,
Poi, moltissima acqua vieviene CONSUMA
CONSUMAT
TA D
DALL
ALL’INDUSTRIA E DALL
ALL’AGRICOL
’AGRICOLTU
TU-RA INTENSIVA
A: pensate che per fare un chilo di grano
servono
ser
vono 1500 litri d’acqua! E così in alcune zone del
mondo (per esempio in Asia occidentale, Africa e Cina)
l’acqua comincia davvero a mancare.
9
– Le tendine arancioni non si intonano
con i rivestimenti?
– Che stupidaggine! La cosa sbagliata
è che il ragazzo si sta lavando i denti ma…
– Ma...?
– Ma mentre se li lava L’ACQUA DEL RUBINETTO CONTINUA A SCORRERE, zuccone!
– Ah… è vero, non lo avevo quasi notato. Ma in fondo… è solo un po’ d’acqua.
– Solo un po’ d’acqua eh? Ma lo sai che
quel “po’ d’acqua” moltiplicato per tutti
i ragazzini del pianeta quando si lavano
i denti potrebbe equivalere a una quantità pazzesca, come una gigantesca cascata invisibile?
– Va beh Professore, se vuole entro dalla
finestra e chiudo tutto…
– Ma cosa dici, babbeo, vuoi far venire
un infarto a quel poveraccio? Il problema non è nel rubinetto ma nella testa!
Ci siamo tutti abituati a sprecare l’acqua
come se fosse infinita. E non ce ne accorgiamo neanche. Mentre l’acqua è un
bene preziosissimo. È sempre la stessa
che gira per tutto il mondo, dal mare alle
nubi in cielo, da quel rubinetto ai deserti
dell’Africa. Sempre la stessa! E dato che
la popolazione aumenta, ce n’è sempre
di meno per ogni abitante del pianeta!
– E quindi, chiunque la spreca...
– … È come se la levasse dal bicchiere di
qualcun altro che ha sete!!
SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
10
Ogni volta che ci laviamo i denti tenendo aperto il rubinetto, sprechiamo più
o meno 5 LITRI D’ACQUA.. Se 10 milioni di ragazzi in Italia si lavano i denti in
questo modo, 2 volte al giorno, si sprecano più di 36 MILIARDI DI LITRI in un
anno, come una enorme cascata. Ma c’è di più: ogni giorno in Italia ciascuno
di noi usa 200 LITRI solo per lavarsi e cucinare. Veramente
Veramente troppi, fanno circirca 4.500 MILIARDI DI LITRI all’anno, come dire circa 2 LITRI AL GIORNO per
ognuno degli abitanti del pianeta! E pensare che quasi un miliardo e mezzo
di persone nel mondo fa fatica a trovare l’acqua per bere...
DIAMOCI DA FARE!
Risparmiare l’acqua non è complicato: basta pensarci ogni volta
che la usiamo. E soprattutto NON
LASCIARE APERTI I RUBINETTI
(quando ci si lava le mani o si lavano i piatti). Provate a tenere il conto
di alcune azioni: misurate quanto
tempo di rubinetto aperto ci vuole
per fare un litro, e calcolate i litri
risparmiati usando con intelligenza
il lavandino del bagno o quello della cucina. E poi lo raccontate a tutti gli altri, in famiglia ma anche a
scuola. E vedrete che l’esperimento
dà una certa soddisfazione: perché
si scopre che è facile RISPARMIARE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI LITRI
in un anno.
11
SPRECHI CHIUSI IN
CAPITAN SOSTENIBILE: Dove stiamo
andando, Professore e di chi è questa
bella casetta?
PROFESSOR GREEN: È di Ezio Paoletti, un ricercatore che lavora con me
al Centro Ricerche e vive qui con sua
moglie e un ragazzo di undici anni,
Mattia. Siamo grandi amici, ma questa
sera siamo qui per una visita veloce.
EZIO PAOLETTI: Professor Green, che
sorpresa! Come mai da queste parti?
E chi è questo suo… amico?
PROFESSOR GREEN: Lui è Capitan Sostenibile… sarebbe lungo da spiegare,
ma dimmi, Mattia è in casa?
– No, è uscito. È andato agli allenamenti.
– Perfetto! Posso chiederti un favore?
Avremmo bisogno di dare un’occhiata
alla sua stanza.
– Beh… è una richiesta un po’ singolare, ma dopo tutto lei è il Professor
Green e avrà i suoi buoni motivi… È in
fondo al corridoio a sinistra.
– Grazie Ezio. Ecco Capitano, questa è
la stanza del piccolo Mattia, non noti
niente di particolare?
CAPITAN SOSTENIBILE: Come no! Questa volta non ci casco, qui si sta SPRECANDO ENERGIA! Mattia ha dimenticato
la lampada da tavolo accesa, col sole
che entra dalla finestra. Ed è acceso
anche il computer, e il lettore di CD…
– Bravo! Quella lampadina e quel computer resteranno accesi per almeno
un’ora prima che Mattia torni a casa.
12
CAMERA
QUAL È IL PROBLEMA?
Oggi per produrre energia elettrica si usano GRANDI
CENTRALI che, nella maggior parte dei casi, bruciano petrolio, gas o carbone, cioè i cosiddetti “combustibili fossili”. Si tratta di materiali vegetali molto antichi che nel corso dei millenni hanno accumulato una
grande quantità di energia dal sole. Quando li bruciamo, RIBUTTIAMO VERSO IL CIELO,
CIELO tutta in una volta,
l’anidride carbonica che contengono e così produciamo un “EFFETTO SERRA
SERRA”” che fa aumentare la temperatura della Terra. Da qualche anno stiamo cominciando a sostituire i combustibili fossili con altre energie
rinnovabili, che non surriscaldano il pianeta. Ma abbiamo davvero poco tempo e più sprechiamo energia,
più il problema diventa serio.
13
Tu cosa faresti?
– Bisogna spegnere tutto: la lampada,
il computer, il CD, tutto, e tirerei anche le tende della finestra!
– Non dire scemenze: la luce dalla finestra non è uno spreco di energia! Ma il
resto sì: viene CONSUMATA CORRENTE
ELETTRICA senza che nessuno la usi.
– Ha ragione Professore. Questa è una
cosa che devo ricordarmi di dire a tutti
i ragazzi che incontro: ATTENTI a quel
che succede in CAMERA VOSTRA! Signor Paoletti le spiace se metto a posto le cose io?
EZIO PAOLETTI: Ma le pare Capitano,
non mi spiace affatto, anzi devo ringraziarvi perché la vostra visita è un
bel promemoria anche per me. Volete
fermarvi a cena da noi stasera?
PROFESSOR GREEN: No grazie Ezio,
stasera devo portare il Capitano... al
ristorante.
CAPITAN SOSTENIBILE: Al ristorante?
Grande!!! E… a proposito, Signor Paoletti, se nessuno guarda la televisione
in cucina, forse sarebbe meglio spegnerla…
EZIO PAOLETTI: La televisione, accidenti, ma dove ho la testa…
CAPITAN SOSTENIBILE (bisbigliando):
Che ne dice Professore, sto diventando bravo o no?
14
SE TUTTI
Una lampadina che sta accesa
un’ora
un
’ora per niente equivale a uno
spreco di almeno 20 WATTORA (l’u(l’unità di misura dell’energia elettri
elettri-ca consumata). Un’ora
Un’ora di compucomputer acceso equivale invece a 80
WATTORA.. Le due cose messe in
in-sieme fanno, sempre per una sola
ora al giorno, circa 36 KILOWATTORA (migliaia di wattora) all’anall’anno. Se un miliardo di ragazzi in tuttut-
FACESSERO COSÌ...
to il mondo si dimenticasse luce e
computer accesi, si sprecherebbe
in un anno tanta energia quanta ne
viene prodotta da sei grandi centracentrali termoelettriche, e soprattutto si
butterebbero in atmosfera 3 MILIONI DI TONNELLATE in più di anidri
anidri-de carbonica, la stessa che viene
prodotta da un milione e mezzo di
automobili che percorrono 13.000
CHILOMETRI ciascuna.
DIAMOCI DA FARE!
Controllare tutto: computer, radio, televisore, giradischi, lampade grandi e piccole, ma anche i telefonini, i videogiochi o
i lettori di MP3 portatili. Sì, perché anche
gli apparecchi con le batterie ricaricabili prendono l’elettricità dalla stessa presa di corrente a cui sono attaccati tutti
gli altri. Nella camera di un ragazzo tecnologico del terzo millennio ci sono tantissimi oggetti che consumano energia in
molti modi diversi. Prima di uscire conviene fare l’inventario ed ESSERE CERTI DI AVERE SPENTO TUTTO: si fa bene
all’ambiente, ma anche ai nostri apparecchi, che in questo modo durano di più.
15
DOVE
FINISCE
CAPITAN SOSTENIBILE: Professore, lei
ha detto che mi portava al ristorante...
PROFESSOR GREEN: Esatto, e non è forse un ristorante questo?
– Si ma… non ci siamo venuti come
clienti. Lei mi ha fatto assumere come cameriere!
– Perché è proprio quello che volevo ottenere! Così possiamo curiosare
tra i tavoli, mettere il naso in cucina
e vedere quello che sceglie la gente.
– Sarà… Ma almeno, quando passiamo per la cucina possiamo mangiare a sbafo tutto quello che vogliamo?
– Assolutamente no, abbiamo altro
da fare! Adesso, svelto, porta queste
quattro cotolette al tavolo 18.
– Sì, sì… anche queste meravigliose
salsicce!! Ma cos’è che dovrei guardare mentre muoio di fame?
– GUARDA QUELLO CHE MANGIANO. Non
vedi tutti questi clienti sovrappeso
che ingurgitano quantità esagerate di
cibo?
– Umm… è vero: ci sono PARECCHI
CICCIONI e anche i ragazzini sembrano piuttosto grassottelli! Mangiano
troppo?
– Certamente mangiano troppo, però
non è solo un problema di quantità
ma anche di QUALITÀ DEGLI ALIMENTI.
– Qualità? Professore, si spieghi
meglio.
– Non hai notato che qui si mangia
soprattutto carne? È così ovunque,
tutti vogliono LA CARNE.
16
TANTO CIBO?
QUAL È IL PROBLEMA?
In meno di 50 anni il consumo medio di carne nel
pianeta è raddoppiato, arrivando a 40 chili all’anall’anno per abitante. Da noi in Europa la media è di 100
chili all’anno e OGNI ABITANTE
ABIT
CONSUMA 700
CHILI DI CEREALI ALL’ANNO
ALL’ANNO,, di cui 100 mangiati
direttamente e gli altri 600 mangiati dagli animali
di cui ci nutriamo. Così ci servono
servono sempre più cerecereali, sempre più terreni, energia, fertilizzanti e… acacqua! Occorrono infatti 13.000 litri d’acqua per proprodurre un chilogrammo di carne bovina. Invece nei
PAESI POVERI LA GENTE VIVE CON SOLO 150 CHILOGRAMMI DI CEREALI,
CEREALI, quasi tutti mangiati diretdirettamente. E gli affamati nel mondo sono aumentati
da ottocento milioni a un miliardo…
17
– Beh, sì, ma non ci vedo nulla di
male...
– Certo, non c’è niente di male nel
mangiare ogni tanto una succulenta
bistecca, ma se lo fanno tutti, e sempre, allora è un guaio. Perché gli animali che noi mangiamo si alimentano
di vegetali e noi, invece di fare altrettanto, mangiamo loro. Così per fare arrivare tutta questa carne sulle nostre
tavole vengono impiegati circa due
terzi del raccolto mondiale di cereali.
– Per dare da mangiare a mucche, polli e maiali?
– Già. E se noi dei Paesi ricchi imparassimo a consumare un po’ meno
carne e a mangiare un po’ più cereali e
verdure, ci sarebbe più cibo per tutti e
faremmo del bene sia all’ambiente che
alla nostra salute.
– Capito… aspetti che consegno questo stinco di maiale e otto spiedini al
tavolo 3 e sono subito da lei…
– Ok, adesso vieni con me che voglio
mostrarti un’altra cosa.
– Ma qui stiamo uscendo sul retro.
– Esatto. Vedi quei grossi contenitori?
Aprine uno e guardaci dentro.
– Ahh, che puzza! Ma questo è cibo
buttato via. Che spreco!
– Puoi dirlo forte! Lo sai che dalle nostre parti quasi il CINQUANTA PER CENTO DEL CIBO che produciamo VIENE
BUTTATO VIA?
– Pazzesco! Ma la gente lo sa?
– Forse, ma non se ne preoccupa più
di tanto… Basta, andiamocene.
– Aspetti, Professor Green, quel signore grosso seduto al tavolo lì in fondo
mi ha chiesto il conto… cosa faccio?
– Fai un bel sorriso e vienimi dietro.
Scappiamo alla svelta, prima che si
accorgano che come cameriere sei un
vero disastro!
18
SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
Se tutti i ragazzi che abitano la Terra
Terra consumassero 100 CHILOGRAMcir-MI di carne a testa, come facciamo in Europa, dovremmo produrne cir
ca 100 MILIONI DI TONNELLATE ogni anno, consumando 20 MILIARDI
DI TONNELLATE di cereali e più di un milione di miliardi di litri d’acqua!
Se poi ogni ragazzo della terra sprecasse 500 CHILI di alimenti ogni an
an-no, come avviene nei paesi sviluppati, avremmo oltre 500 MILIONI DI
TONNELLATE DI CIBO BUTTATI VIA,, una montagna enorme, che bastebasterebbe per sfamare 600 MILIONI di persone.
DIAMOCI DA FARE!
La prima regola è comprare, cucinare e
mettere nel piatto SOLTANTO QUEL CHE
SERVE, cioè le cose che siamo assolutamente sicuri di mangiare. Riempire la
borsa della spesa, il frigo e la tavola di
TROPPO CIBO, FA MALE a noi (mangiamo
troppo), all’ambiente (consumiamo troppe risorse), e anche agli altri (buttiamo
via prodotti alimentari che sarebbero preziosi per chi ha poco da mangiare). E poi
bisogna ricordarsi che l’essere umano è
onnivoro, e non carnivoro, e che la parte
principale della sua dieta dovrebbe essere vegetale. Se riuscissimo a convincerci,
noi e i nostri genitori, a NON MANGIARE
CARNE PIÙ DI DUE O TRE VOLTE A SETTIMANA, otterremmo risultati straordinari per la salute e l’ambiente.
19
DIMMI COSA COMPRI
CAPITAN SOSTENIBILE: Che spettacolo questo centro commerciale! Guardi
quanta gente che fa acquisti, e quanta
roba si può trovare qua dentro, dal pollo allo spiedo al televisore 3D.
PROFESSOR GREEN: Ssst… o ci farai
scoprire!
– Però, Professore, è proprio necessario starcene qui nascosti dentro un
carrello? Non potremmo visitare anche noi i reparti come fanno tutti gli
altri?
– No, no, un supereroe darebbe troppo
nell’occhio. Bisogna che non ci vedano, e in particolare dovremmo osservare quel che fanno i ragazzi… Oggi è
sabato e qui è pieno di gente giovane.
– Ahh capisco. Ma, ora, non mi verrà
mica a dire che è sbagliato anche fare
acquisti. No, vero?
– Stai tranquillo, comprare le cose va
benissimo, soprattutto se non diventa
una mania, ma la cosa veramente importante è GUARDARE “COME” SI COMPRA. Vedere cioè se dietro un acquisto
c’è o no un ragionamento per capire
cosa stiamo facendo all’ambiente.
– All’ambiente? E cosa c’entrano i nostri acquisti con l’ambiente?
– C’entrano, eccome! Guarda quel ragazzo che sta comprando una CALCOLATRICE A PANNELLO SOLARE: per usarla non dovrà mai consumare corrente
elettrica o pile, con un bel risparmio di
energia e di rifiuti.
– E quindi quell’altro laggiù che sta
comprando 16 pile per il suo stereo
portatile?
– È un babbeo, perché potrebbe benissimo prendere PILE RICARICABILI inve-
20
E TI DIRÒ
CHI SEI
QUAL È IL PROBLEMA?
Ogni prodotto ha qualche effetto sull’ambiente: per i
materiali e i processi industriali con cui viene fabbrifabbricato, per l’energia che consuma quando lo si usa, per
i rifiuti che produce. Di conseguenza, il nostro modo di
fare acquisti, cioè di SCEGLIERE I PRODOTTI,, ci fa conconsumare più o meno energia e produrre più o meno rifiurifiuti. Inoltre, ogni volta che riusciamo a RIUTILIZZARE LO
STESSO PRODOTTO anziché comprarne uno nuovo, ri
ri-duciamo in proporzione tutti i guai che quel nuovo proprodotto potrebbe provocare all’ambiente.
21
ce che usa e getta, facendo bene all’ambiente e risparmiando un mucchio di
soldi.
– Caspita però Professore, sulle pile è
facile, ma quando si compra una lavatrice o un frigorifero bisogna essere degli scienziati per fare la scelta giusta!
– Non è vero, perché, se guardi bene,
questi apparecchi hanno appiccicata
un’etichetta con una letterina che indica la CLASSE ENERGETICA. La lettera A è per gli elettrodomestici più efficienti, se poi accanto c’è un +++ è
in assoluto la migliore. La lettera D è
per quelli che consumano di più, e in
mezzo stanno tutti i modelli intermedi. Guarda quella signora che si è messa gli occhiali apposta per controllare.
– Mmmh e su tutte le merci c’è sempre
qualcosa che aiuta a capire?
– Su tutte no, ma parecchi prodotti
hanno marchi ecologici o di qualità,
che garantiscono che sono stati realizzati senza far danni all’ambiente. E
poi, in molti casi BASTEREBBE IL BUON
SENSO. Guarda al reparto alimentari:
che bisogno c’è di comprare l’uva in
febbraio o le ciliegie a Natale? Devono
attraversare mezzo mondo, inquinando e consumando energia, solo per togliere lo sfizio a qualche rincitrullito e
per di più non sanno di niente.
– Calma, calma, Professore o rovescia
il carrello. A proposito… cosa ne dice
se ce ne andiamo fuori prima di essere seppelliti dai surgelati?
SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
Se ogni volta che in famiglia si compra frutta e verdura
si decidesse di prendere solo quella confezionata nella
plastica, servirebbero
servirebbero almeno 150 CONFEZIONI A TESTA
in un anno. Solo per i ragazzi di tutta Europa dovremmo
produrre più o meno 15 MILIARDI DI CONFEZIONI all’an
all’an-no, pari a 300.000 TONNELLATE DI PLASTICA.. Se poi
tutti i ragazzi in tutto il mondo usassero solo pile usa e
getta invece delle ricaricabili, ci sarebbero 500.000 TONNELLATE DI PILE gettate nelle discariche, con tutte le sosostanze pericolose per la nostra salute che esse contengocontengono, come il cadmio, il nichel o il mercurio.
DIAMOCI DA FARE!
Noi e le nostre famiglie, siamo tutti compratori. Possiamo scegliere come e cosa
acquistare, e in questo modo DECIDIAMO SE ESSERE UN PO’ PIÙ “VERDI” o un po’
più inquinatori. Possiamo per esempio preferire i prodotti con poco imballaggio e,
quando possibile, portarci i contenitori da casa per prendere i detersivi o il caffè
dai dispenser. Quando scegliamo prodotti “attenti all’ambiente”, facciamo una cosa INTELLIGENTE E UTILE PER IL NOSTRO PIANETA. Non solo: se siamo ben determinati in questa scelta, a poco a poco scoraggiamo la vendita dei prodotti più
inquinanti, dannosi o superflui. E così diamo un piccolo contributo a migliorare la
qualità ambientale, non solo dei nostri consumi, ma di quelli di tutti.
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IL SEGRETO PREZIOSO
PROFESSOR GREEN: Facciamo quattro passi per strada, tanto per sgranchirci un po’ le gambe…
CAPITAN SOSTENIBILE: Già, che fatica
stare dentro a quei carrelli. Però è
stato interessante, siamo riusciti…
accidentaccio!!
– Che c’è?
– Il mio stivale si è appiccicato all’asfalto!
– Hai pestato una gomma da masticare che qualche furbone avrà gettato per terra…
– Ma così si sporca il marciapiede!
– E credi che ai furboni gliene importi qualcosa? Guarda quella signora
che attraversa la strada…
– Ha buttato a terra il mozzicone della sigaretta...
– Già. E quel tizio fermo al semaforo?
– Sta gettando una bottiglia di plastica dal finestrino della macchina!
Ma che razza di modi. Cos’è questa
abitudine di SBARAZZARSI DELLE COSE buttandole per strada?
– O anche nei boschi, nei fiumi, in
mare… comunque buttandole via
invece di farci qualcosa. Hai visto
quanta roba compra la gente: a furia
di COMPRARE E BUTTARE, RICOMPRARE E RIBUTTARE, ci stiamo riempiendo fino al collo di rifiuti.
– Però guardi, Professore, quel ragazzino che sta gettando il suo vecchio
cellulare nel cestino della spazzatura… bisognerebbe dargli un premio!
– Una botta in testa, altro che premio!
– Ma cosa dice... Cosa c’è che non va?
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DELLA SPAZZATURA
QUAL È IL PROBLEMA?
Ciascuno di noi produce in media 500 CHILOGRAMMI
DI RIFIUTI in un anno. Nel mondo vuol dire oltre 3 MIMILIARDI DI TONNELLATE
TONNELLATE DI SPAZZA
SPAZZATURA
TURA,, come il peso
di 40.000 portaerei da guerra, una quantità enorme! E
dove finiscono tutti questi materiali? Di solito vengono
semplicemente “buttati via”, senza alcun criterio. Un pa
patrimonio straordinario completamente sprecato. In rerealtà i rifiuti non sono altro che risorse messe nel posto
sbagliato. Se riuscissimo a rimetterli nel “posto giusto”,
con un po’ di attenzione e un buon sistema di raccolta,
tutta questa “immondizia” si trasformerebbe di nuovo
in ricchezza a disposizione di tutti.
– C’è che NON SI BUTTANO LE COSE A
VANVERA, supercitrullo! Ti ricordi cos’è
il “riciclo”?
– Sì, sì certo che ricordo. Si prendono i materiali di un oggetto che non ci
serve più e con quelli si fabbrica un altro oggetto.
– Già, ma bisogna prenderli, raccoglierli con cura questi materiali e non
buttarli alla rinfusa! Guarda il camion
della nettezza urbana, ha prelevato il
sacchetto della spazzatura con il cellulare e lo sta portando via. Seguiamolo, svelto, fai qualcosa!
– Pronti! Si tenga forte che mi attacco dietro al camion così! Resista ancora… ecco, si è fermato. Ma dove siamo finiti?
– Alla DISCARICA COMUNALE, credo…
Fammi rimettere in piedi e diamo
un’occhiata intorno…
– Per mille asteroidi avariati! Ma è una
MONTAGNA DI CIANFRUSAGLIE PUZZOLENTI! Plastica, avanzi di cibo, scarpe,
strofinacci, rottami…
– Proprio così. Tutta questa roba non
fa che riempiere una buca provocando SPRECO E INQUINAMENTO. E questo
perché tutto è stato buttato alla rinfusa invece che con una bella raccolta
differenziata...
– Professore, guardi lì in quel mucchio il cellulare del ragazzino! Ecco,
l’ho recuperato.
– Bravo! Vedi, questo telefonino contiene metalli preziosi, come oro, argento… Certo, un cellulare ne contiene pochi grammi, ma se mettessimo
insieme i milioni di telefonini, computer, console di videogiochi che i ragazzi buttano via in tutto il mondo...
– Metteremmo insieme un FANTASTICO TESORO, invece di seppellirlo nella
puzza!
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SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
Facciamo il caso degli apparecchi elettronici: videogiochi, lettori MP3, teletelefonini eccetera. Se i ragazzi di tutto il mondo li buttassero via e basta, sensenza seguire alcun criterio di raccolta, in un anno, solo con quelli, costruirem
costruirem-mo una MONTAGNA DI 10 MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI!! E lo spreco
di questi materiali, tecnologici e preziosi, equivale a immettere nell’atmonell’atmosfera qualcosa come 30 MILIONI DI TONNELLATE DI ANIDRIDE CARBONICA,,
il gas che sta causando l’aumento della temperatura del pianeta.
DIAMOCI DA FARE!
L’importante è NON SPRECARE NIENTE, perché QUALUNQUE MATERIA È PREZIOSA. Bisogna allora perdere l’abitudine di buttare via le cose, e seguire tutte
le istruzioni per la raccolta differenziata, perché quello che non serve più a noi
può sempre servire ad altri. È una piccola fatica in più, ma il vantaggio è che
insieme alle energie rinnovabili potremmo rendere possibili anche le “MATERIE
RINNOVABILI”!
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TIRANDO LE CONCLUSIONI...
PROFESSOR GREEN: Ok Capitano,
il nostro giro è finito. Io torno al
Centro Ricerche e tu continui a
occuparti delle sorti del pianeta.
CAPITAN SOSTENIBILE: Aveva proprio ragione Professore, ora è tutto più chiaro! Ho imparato sei
semplici cose che posso insegnare ai ragazzi! Però, prima di partire, possiamo fare due conti insieme?
– Ma certo!
– Perché lei mi ha raccontato i
guai che succederebbero se tutti i
ragazzi si mettessero a fare le cose sbagliate. Ma se invece succedesse il contrario?
– SE TUTTI SI METTESSERO A FARE
LE COSE GIUSTE? Beh, sarebbe fantastico… aiuteremmo tanta gente.
Se consideriamo soltanto i ragazzi
che vivono in Europa, e solo le sei
cose di cui abbiamo parlato, molti milioni di persone che vivono
da altre parti del mondo potrebbero avere un po’ d’acqua, 6 milioni
potrebbero sfamarsi e ci sarebbero 6.000 ammalati in meno a causa delle polveri sottili…
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– Sì, quelli che lei chiama i gas
nocivi… ma è incredibile Professore! Se ho fatto i calcoli giusti,
eviteremmo 400 tonnellate di particolato e 4,5 milioni di tonnellate di CO2, quella che fa crescere la
temperatura del pianeta.
– I calcoli sono giusti, Capitano! È
come far sparire dalla circolazione 2 milioni di automobili…
– E poi sulle risorse naturali... mi
pare che risparmieremmo più di
10.000 miliardi di litri d’acqua,
20 milioni di tonnellate di cereali, 300.000 tonnellate di plastica,
340.000 tonnellate di metalli… e
un mucchio di energia: l’equivalente di quattro grandi centrali
termoelettriche!!
– Niente male, no?
– Non ci sono dubbi. Sono risultati pazzeschi, che si potrebbero
ottenere con l’aiuto dei ragazzi di
tutta Europa e del mondo intero,
facendo cose davvero semplicissime… Basta dirle a tutti, e non
ho dubbi che ce la faremo!! Arrivederci Professore, non vedo l’ora
di cominciare!
SE TUTTI I RAGAZZI D’EUROPA
FACESSERO LA COSA GIUSTA...
COMPORTAMENTO
CHE POTREBBERO
AVERE I RAGAZZI
BENEFICI
PER L’AMBIENTE
IN UN ANNO
Ridurre di 1/3 i passaggi
in macchina
per andare a scuola
400.000 chili di PM10 in meno
4,5 milioni di tonnellate di CO2
in meno probabilmente 6.000 vite
salvate
Chiudere il rubinetto
quando ci si lava i denti
36 miliardi di litri di acqua
risparmiati. Equivalente a razione
giornaliera d’acqua per 5.000.000
di persone
Spegnere luci e computer
nella propria camera
3,6 TWh di energia elettrica
risparmiata (come una centrale
termoelettrica)
Ridurre del 10%
i consumi di carne
e del 10% gli sprechi
di cibo
10.000 miliardi di litri d’acqua
risparmiati (equivalente razione
giornaliera per più di un miliardo
di persone)
20 milioni di tonnellate di cereali
disponibili per i più bisognosi
6 milioni di persone affamate che
possono nutrirsi
Convincere le mamme
ad acquistare frutta sciolta
non confezionata, e usare
solo pile ricaricabili
300.000 tonnellate di plastica che
non serve produrre
500.000 tonnellate di pile che non
serve produrre
12 TWh di energia risparmiata (come
3 centrali termoelettriche)
Riciclare correttamente
i prodotti elettronici
Evitare 3 milioni di tonnellate
di emissioni di CO2 (equivalenti
a 1,5 milioni di automobili)
Risparmiare l’energia di una città
di 160.000 abitanti (0,2 terawattora)
340.000 tonnellate di metalli
risparmiate
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CARI RAGAZZI, leggendo questo volume avrete imparato a
conoscere le cause dei principali problemi che contribuiscono a far ammalare il nostro pianeta e che cosa succederebbe se continuassimo a osservare comportamenti
dannosi per l’ambiente. Avete appreso che anche i più piccoli accorgimenti possono contribuire a migliorare la salute della nostra Terra. Ora vi chiediamo di raccontare ciò
che avete imparato agli amici e ai componenti delle vostre
famiglie in modo che anche loro possano adottare i giusti
comportamenti.
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Fin dalla nostra nascita nel 1951, noi dell’IMQ, Istituto
Italiano del Marchio di Qualità, ci siamo impegnati affinché nelle nostre case entrassero solo prodotti sicuri.
Per farlo, in questi sessant’anni i nostri tecnici hanno sottoposto ogni tipologia di apparecchio a numerose prove e
verifiche per accertarne la qualità.
Ora desideriamo che oltre ai prodotti sicuri e alle aziende
di qualità ci siano anche prodotti a ridotto impatto ambientale e imprese che facciano un utilizzo efficiente delle risorse energetiche.
Per tale motivo ci stiamo impegnando per sensibilizzare
i produttori su queste tematiche, verificando che adottino comportamenti corretti per il nostro pianeta e offrendo
strumenti che possano aiutarli nell’operare con un minore
impatto sull’ambiente.
Se sui prodotti che con le vostre famiglie comprate, trovate questo marchio,
vuol dire che le caratteri-
stiche ecologiche dichiarate sono davvero tali e sono state
verificate da IMQ.
In caso di apparecchi elettrici, se trovate questo marchio
,
vuol dire che quel prodotto è davvero sicuro e che è stato sottoposto nei nostri laboratori a tutte le verifiche necessarie.
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Caro amico, se vuoi far sapere a Capitan Sostenibile quale dei
suoi consigli hai messo in pratica o se desideri suggerirgli
qualche altro spunto utile per salvare l’ambiente, mandagli la
cartolina che trovi nella pagina a fianco.
In alternativa puoi scrivergli su Facebook – S.O.S. Pianeta Verde (ci ha impiegato un po’ di tempo, ma alla fine, anche quel
crapone, ha capito come utilizzarlo...), al suo indirizzo di posta elettronica [email protected], o sul sito Internet
www.imq.it/sos_pianetaverde/
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20138 MILANO
VIA QUINTILIANO 43
PRESSO IMQ
CAPITAN SOSTENIBILE
Che differenza c’è tra chiudere il rubinetto mentre ci si lava i
denti, e invece lasciarlo aperto? Sai quanta energia risparmieresti se uscendo ti ricordassi sempre di spegnere la luce, il
computer e l’hi-fi? Hai idea di cosa succede se tutti mangiano
troppa carne? Ti sei mai domandato quanto cibo sprechiamo
ogni giorno? E cosa accade se butti via le cose senza un minimo di attenzione?
Se non hai una risposta a tutti questi quiz e un po’ ti incuriosiscono, ti darà certo una mano l’insolita coppia protagonista
di questo libretto: il Professor Green e Capitan Sostenibile. Il
primo è un autorevole scienziato, il secondo un supereroe che,
anche se un po’ pasticcione e confusionario, è pieno di entusiasmo e vuol darsi da fare per aiutare il nostro Pianeta.
Il Professore e il Capitano si trovano ad affrontare alcune situazioni del tutto normali eppure straordinarie per le loro conseguenze. E ci fanno ragionare sull’inquinamento, sull’acqua,
sull’elettricità, sul cibo, sulla smania di acquisti, su tutto quel
che buttiamo via. Sono faccende che ci riguardano da vicino,
ma sono anche i più importanti problemi che ha il nostro Pianeta.
Segui i due bizzarri personaggi nel loro piccolo viaggio tra le
quotidiane stranezze. Magari scopri che anche tu puoi provare
a risolvere un pezzo del problema!
Buona lettura e buon divertimento.
TRATTO DA
UN PROGETTO EDITORIALE DI
VIA QUINTILIANO, 43
20138 MILANO - WWW.IMQ.IT
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pianeta verde