“L’ambiente sanitario risulta, tra quelli abitati dall’uomo, un’area
dove si possono realizzare importanti concentrazionI di
microrganismi patogeni nelle migliori condizioni per la loro
diffusione”
DEFINIZIONE (art. 267 – d.lgs. 81/08)
Agente Biologico:
Qualsiasi Microrganismo Anche Se Geneticamente Modificato,
Coltura Cellulare Ed Endoparassita Umano Che Potrebbe
Provocare Infezioni, Allergie O Intossicazioni;
Microrganismo:
Qualsiasi Entità Microbiologica, Cellulare O Meno, In Grado
Di Riprodursi O Trasferire Materiale Genetico
BATTERI
VIRUS
FUNGHI
PARASSITI COLTURE CELLULARI
Si applica a tutte le attivita' che possono
comportare rischio di esposizione ad agenti
biologici:


sia quelle con uso deliberato di microrganismi
che quelle con rischio potenziale di esposizione.

Universita' e Centri di ricerca
 ricerca e sperimentazione nuovi materiali e processi utilizzanti
agenti biologici;
 laboratori di microbiologia (diagnostica e saggio)

Sanita‘
 ricerca e sperimentazione nuovi metodi diagnostici,
 farmaci contenenti agenti biologici (uso e sperimentazione)

Industria delle biotecnologie
 produzione di microrganismi selezionati








Industria alimentare
Agricoltura
Zootecnia
Macellazione carni
Piscicoltura
Servizi veterinari
Industria di trasformazione di derivati animali
(cuoio, pelle, lana, ecc.)
Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento rifiuti
 Servizio
Sanitario
 Attività ambulatoriale o di ricovero, studi
dentistici, ect.)

Laboratori diagnostici (esclusi quelli di
microbiologia in cui si effettuino attività
comportanti uso deliberato di microrganismi)

Servizi mortuari e cimiteriali

Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento rifiuti
Il rischio da agenti biologici nel settore sanitario è
dovuto alla presenza di:

Presenza di sorgenti naturali di infezione:
pazienti affetti da patologie da agenti biologici con
frequente necessità di prelievo e/o manipolazione di loro
materiali biologici;

Modalità di contatto per lavorazioni specifiche (
es. laboratori di microbiologia o di anatomia
patologica)

presenza di agenti biologici e/o derivati che può
essere riferita a quella di qualsiasi moderno
edificio
(es. rischi legati al sistema di condizionamento
dell’aria)
(art. 268 –d.lgs. 81/08)
Gli agenti biologici sono ripartiti in quattro gruppi classificati in ordine crescente di
PERICOLOSITÀ
agente biologico del gruppo 1
-un agente che presenta poche probabilità di causare
malattie in soggetti umani
Esempi
o Lactobacillus Casei
o Streptococcus Thermophylus
o Staphylococcus xylosus
(art. 268 –d.lgs. 81/08)
agente biologico del gruppo 2:
un agente che può causare malattie in soggetti umani e
costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile
che si propaga nella comunità; sono di norma
disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche
Esempi
o Staphylococcus Aureus
o Clostridium Tetani
o Bordetella Pertussis
o Neisseria Meningitidis
o Neisseria Gonorrhoeae
(art. 268 –d.lgs. 81/08)
agente biologico del gruppo 3:
un agente che può causare malattie gravi in soggetti
umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori;
l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di
norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o
terapeutiche
Esempi:
o HBV
o HCV
o HIV
o Salmonella Typhi
o Mycobacterium Tuberculosis
(art. 268 –d.lgs. 81/08)
agente biologico del gruppo 4:
un agente biologico che può provocare malattie gravi in
soggetti umani e costituisce un serio rischio per i
lavoratori e può presentare un elevato rischio di
propagazione nella comunità; non sono disponibili, di
norma, efficaci misure, profilattiche o terapeutiche
Esempi:
oVirus Ebola
oVirus Variola
oVirus della febbre emorragica di Crimea/Congo

Virus Epatitici HBV, HCV, altri agenti virali epatitici

HIV

TBC

Infestazioni da parassiti (Scabbia, pidocchi)

Altre infezioni: meningite, citomegalovirus, varicella, alcune
infezioni intestinali, virus influenzali

Infezioni connatali (rosolia, toxoplasmosi, etc.) da
attenzionare per le donne in gravidanza
Punture
Tagli da oggetti
acuminati e vetri rotti e
da aghi
INOCULAZIONE
PARENTERALE
HBV, HCV, HIV, Ebola
V.,T.Pallidum,
P.Malariae,
M.Tubercolare
INGESTIONE
ACCIDENTALE
Attraverso mani
contaminate per rottura
e rovesciamento
Contenitori
Attraverso goccioline
emesse con la tosse ..
Salmonelle,
Shigelle, Brucelle,
HAV, Influenza,
polmonite, pertosse
etc.
CONTATTO DIRETTO
CON LA CUTE E/O
CONGIUNTIVE
Schizzi da separazione
violenta aghi, siringhe,
circuiti in ressione,
trasporto di microrganismi
alla congiuntiva tramite
guanti inquinati
Brucella, S. Tiphi,
N. miningitis,
HBV, HIV, ecc.
INALAZIONE
Aerosol contaminati prodotti
mediante l’apertura di
contenitori
Rickettsia burneti,
Brucelle, TBC
In tutti i casi le migliori difese sono fondamentalmente due:
 Lavare sempre le mani
 Utilizzare i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)
LAVARE SEMPRE LE MANI
Lavati sempre le mani prima e dopo il contatto con un paziente o con qualsiasi cosa il
paziente abbia toccato
Lavati le mani immediatamente dopo aver tolto i guanti e prima di mangiare, bere,
fumare, truccarti o maneggiare lenti a contatto
Se le mani o altre parti del corpo sono venute a contatto con sangue o altri liquidi
corporei, lava e disinfetta accuratamente la parte esposta.
Se sono state contaminate le mucose (es. schizzo di sangue Nell’occhio o bocca
) lava con acqua corrente senza strofinare con le dita.
Utilizzare i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)
I dispositivi di protezione individuale comprendono gli indumenti e/o i presidi
specifici da indossare per salvaguardare la persona, in particolare la cute,
gli occhi e la bocca, dall’esposizione ai germi patogeni (es. guanti, camice,
mascherine ecc.)
APPLICA SEMPRE LE SEGUENTI NORME




Indossa sempre DPI adeguati alla manovra che stai facendo;
Non indossare mai DPI danneggiati o sporchi;
Utilizza i DPI secondo le indicazioni ricevute e dopo l’uso eliminali negli
appositi contenitori, se monouso, oppure riponili nel contenitore appropriato
per il lavaggio e successiva disinfezione, se riutilizzabili;
Qualora l’utilizzo dei DPI ti provochino disturbi rilevanti fa richiesta di visita
presso il Medico Competente.
Gli elementi fondamentali della prevenzione si basano su:
1. informazione e formazione dei dipendenti
2. rispetto delle Precauzione Universali
3. uso di particolari attrezzature e mezzi tecnologici, come i
contenitori di sicurezza per strumenti acuminati e taglienti;
4. applicazione di particolari metodi di lavoro, come il corretto
smaltimento di rifiuti a rischio, la manipolazione attenta di aghi e
la pulizia scrupolosa.

Tutti gli operatori sanitari devono usare regolarmente idonee misure di barriera per prevenire
l’esposizione cutanea e mucosa nei casi in cui sia prevedibile un contatto accidentale con
sangue o altri liquidi biologici.

Bisogna indossare i guanti prima di venire a contatto con il sangue o altri liquidi biologici,
mucose o cute non intatta di pazienti, nonché per eseguire prelievi venosi o altre procedure
d’accesso vascolare. I guanti devono essere sostituiti dopo ogni paziente.
Mascherine e occhiali protettivi debbono essere indossati durante l’esecuzione di procedure
che possono determinare l’emissione di goccioline di sangue o di altri liquidi biologici, al fine di
prevenire l'esposizione delle mucose della bocca, del naso e degli occhi.
Per prevenire punture accidentali con aghi, questi ultimi non devono essere reincappucciati,
piegati o rotti, rimossi dalle siringhe o altrimenti manipolati. Dopo l’uso gli aghi, le lame di
bisturi e altri oggetti taglienti debbono essere riposti, per l’eliminazione in appositi
contenitori resistenti alla puntura. Tali contenitori debbono essere sistemati in vicinanza e
posizione comoda, rispetto al posto di effettivo utilizzo.
Gli operatori affetti da lesioni cutanee essudative debbono evitare di prestare attività di
assistenza diretta al paziente o manipolare apparecchiature usate per la sua cura, fino a che la
condizione morbosa cutanea non sia stata risolta.




IMPORTANTE 
Nel caso di spandimento di sangue e/o liquidi
biologici:
 indossa i guanti di gomma (non di lattice) e gli
indumenti di protezione sopra il camice
 rimuovi con carta assorbente o stracci da eliminare
dopo l’uso, con i rifiuti infetti
 sanifica la zona e disinfetta con sostanza appropriata.
VISITE MEDICHE PREVENTIVE/PERIODICHE
 ACCERTAMENTI INTEGRATIVI (es. laboratorio, markers inf,
ecc.)
 L’effettuazione di alcune VACCINAZIONI a scopo preventivo:
 Vaccinazione antitubercolare (BCG)  obbligatoria
selettiva
 Vaccinazione Antiepatite B consigliata a tutto il personale
di assistenza; non è più richiesto il richiamo per i soggetti
vaccinati “responders”
 Vaccinazione Antiinfluenzale consigliata a tutto il
personale di assistenza, in particolar modo a quello operante
presso aree con pazienti a rischio (geriatrie)

Per il personale femminile in età fertile, addetto all’assistenza, il periodo che comprende
tutta la gravidanza ed i primi sette mesi di vita del bambino (periodo di allattamento)
è soggetto a particolare tutela dal nostro ordinamento legislativo.
Per quanto riguarda le manovre invasive effettuate dal personale di assistenza a rischio
biologico, sono indicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
Divieto assoluto per le donne gravide di effettuare MANOVRE AD ALTO
RISCHIO  incannulazione delle vie arteriose, esecuzione prelievi arteriosi,
angiografia, interventi chirurgici e attività chirurgica comportante endoscopie,
tracheostomie, ecc.;
 Possono essere effettuate occasionalmente le MANOVRE A RISCHIO con
l’uso di idonei D.P.I. e dispositivi di protezione collettiva prelievi venosi,
incannulamento di vie venose centrali e periferiche, svuotamento dei contenitori
contenenti liquidi organici, medicazione di ferite chirurgiche, ulcere da decubito,
effettuazione di esami di laboratorio

In caso di esposizione professionale a materiale biologico attraverso punture, tagli,
contaminazione su cute lesa o mucose, devi:

provocare il sanguinamento della ferita, e/o lavare abbondantemente con acqua,
disinfettare;

avvertire il datore di lavoro;

inviare il lavoratore al Pronto Soccorso più vicino per la compilazione del Primo
Certificato Medico di infortunio sul lavoro;

in caso di fonte nota valutare i markers infettivologici del paziente ed inviare il
lavoratore per il prelievo per HBSAg /AntiHBsAg, AntiHCV e AntiHIV
(esclusivamente con il consenso) ;

in caso di fonte antiHIV positivo nota inviare immediatamente il lavoratore al
Reparto di Malattie Infettive per i provvedimenti di chemioprofilassi (devono iniziare
possibilmente entro 4 ore)
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