Viasat Group cresce all’estero
Dopo il consolidamento della leadership in Italia, il gruppo che ha inventato le
tecnologie satellitari inaugura in Spagna Viasat Servicios Telemáticos in Joint Venture
con Zenithal, società specializzata in soluzioni business to business.
Se nel mese di ottobre 2011 la società Viasat Group fu lieta di annunciare alla stampa che entro la fine del 2012
si sarebbero concretizzati due importanti step nel processo di internazionalizzazione del gruppo, con altrettanto
entusiasmo si annuncia oggi che il primo dei due obiettivi è stato raggiunto: la costituzione di una nuova società
di diritto spagnolo con sede a Madrid, Viasat Servicios Telemáticos, partecipata da un investitore operativo
nel medesimo mercato.
L’iniziativa rafforza la presenza del gruppo italiano in un territorio dalle forti potenzialità di sviluppo per il mercato
dei Location Based Services (LBS) nelle sue tre declinazione principali: servizi di assistenza e sicurezza per il
mercato consumer, servizi di gestione flotte FMS (Fleet Management System) per il mercato business to
business, nonché servizi per le assicurazioni e gli automobilisti (Insurance Telematics).
Secondo gli accordi di Joint Venture, il capitale sociale della nuova società sarà controllato al 58% dalla holding
italiana Viasat Group, al 37% da Zenithal, nonché con quote di minoranza da Giulio Chiodarelli, italiano con
ampia esperienza professionale nel mercato dei LBS, che avrà deleghe per lo sviluppo commerciale, nonché da
Marco Petrone, responsabile del Corporate Development di Viasat Group.
INTERVISTA A DOMENICO PETRONE, PRESIDENTE VIASAT GROUP
Dopo quasi 40 anni di impresa in Italia nasce la prima controllata estera. Una nuova era per il suo
gruppo?
“La nuova era è già iniziata da tempo, ma non tutti se ne sono accorti. Le tecnologie satellitari salvano la vita,
riducono i sinistri, riducono i costi correlati alla sinistrosità reale e inventata, quelli delle compagnie, quelli dei
privati e quelli sociali. Viasat è stata una delle prime società al mondo a diffondere tali tecnologie. Ora il mercato
chiede che questo modello d’eccellenza italiano venga replicato all’estero”.
Perché una nuova società a Madrid?
“Per due ragioni fondamentali. In primo luogo perché il mercato spagnolo richiede la presenza in loco di un
gruppo finanziariamente solido e credibile, tecnologicamente innovativo e affidabile, prospetticamente
promettente. I grandi gruppi che a livello globale producono mezzi di trasporto, le assicurazioni che si
assumono i rischi connessi alla loro circolazione, le società private e gli enti pubblici che forniscono i servizi di
sicurezza e assistenza, necessitano di partner altrettanto globali. Le richieste a Viasat affinché esporti la propria
eccellenza Made in Italy sono pressanti. Viasat Servicios Telemáticos è la prima risposta del gruppo.
In secondo luogo perché il mercato tende alla concentrazione, effetto combinato della considerazione
precedente nonché per ragioni di economie di scala. Il numero dei Service Provider è da tempo soggetto a
dinamiche di concentrazione guidate dal mercato, e se la Viasat Group del primo decennio del 2000 ha svolto
un ruolo di polo d’aggregazione a livello nazionale (Viasat nel 2002, Movitrack nel 2004, Redco nel 2006), oggi
quello stesso ruolo intende ricoprirlo a livello europeo e mondiale”.
Quindi Viasat Servicios Telemáticos acquisirà delle società target locali?
“La crescita del gruppo si muove su due gambe: lo sviluppo delle vendite e lo sviluppo per linee esterne, quindi
certamente acquisizioni da portare avanti con la società Nash Advisory che svolge un ruolo chiave nei progetti
di acquisizione. Con alcuni grandi gruppi stiamo definendo i tempi e i modi di immissione sul mercato delle
nostre tecnologie, e contemporaneamente siamo in trattativa con società locali per portare a compimento
operazioni straordinarie. Il capitale è aperto a chiunque possa garantire l’apporto di valore aggiunto”.
Lunedì 7 Dicembre 2012 – COMUNICATO STAMPA
INTERVISTA A MASSIMO GETTO, PRESIDENTE E CFO VIASAT SERVICIOS TELEMÁTICOS
Ing. Getto, come viene vissuta la crescita internazionale all’interno di un’azienda oggi molto italiana?
“Lo sbocco ai mercati internazionali fa parte del naturale percorso di crescita delle aziende. Solitamente dopo il
consolidamento sul mercato domestico le aziende di successo ampliano il loro orizzonte verso altri paesi ed
altri contesti e così facendo divengono più efficienti, con maggiori dimensioni e maggiormente capaci di creare
valore nel medio - lungo periodo. Nel Gruppo Viasat la crescita internazionale viene vissuta come
un’opportunità ed una sfida. Un’opportunità perché ci permetterà di accrescere la nostre competenze e
confrontarci con realtà diverse, divenendo alla fine del processo un’azienda più competitiva e capace di
confrontarsi con i competitor in un mercato globale, una sfida perché il processo di internazionalizzazione
richiede una coerente e salda strategia e una costante attenzione ed impegno per amalgamare in una unica
sintesi diverse culture e differenti modi di fare impresa. I nostri clienti, di oggi e di domani, sempre più,
richiedono partner in grado di offrire servizi e soluzioni senza vincoli geografici e per soddisfare questa richiesta
il percorso intrapreso è assolutamente essenziale”.
Il Made in Italy può vincere la competizione internazionale?
“Se il made in Italy sarà percepito dei mercati come sinonimo di alta qualità, passione per i propri prodotti e
servizi, innovazione ed eccellenza certamente le aziende italiane potranno cogliere al meglio le opportunità dei
mercati. Inutile sottolineare che per mantenere questi presupposti occorre investire con continuità ed oculatezza
in sviluppo tecnologico e coltivare all’interno delle nostre aziende i talenti che ci permetteranno di continuare ad
eccellere”.
Se potesse immaginare Viasat Servicios Telemáticos tra un anno, come vorrebbe vederla?
“Vorrei vedere Viasat Servicios Telemáticos come un punto di riferimento nel mercato spagnolo, vorrei che
avesse costruito i presupposti di solidità finanziaria, di opportunità di mercato, di capacità di comunicare le
propria eccellenza tecnologica per poter divenire il leader di mercato in Spagna e poter così attrarre altri
soggetti in un progetto ancora più ambizioso. Raggiungere questi obiettivi dipende da noi, dalla nostra
passione, dalle nostre capacità di costruire progetti capaci di realizzare gli obiettivi che ci siamo dati”.
INTERVISTA A GIULIO CHIODARELLI, DELEGATO ALLO SVILUPPO COMMERCIALE
Location Based Service e mercato spagnolo. Non certo una novità per lei.
“Mi occupo di tecnologie basate sulla localizzazione satellitare da tempo e sono presente nella realtà spagnola
da oltre vent’anni con diverse responsabilità in mercati molto diversi e credo di non sbagliare nel ritenere questo
un momento critico ma, al tempo stesso, di grande apertura all’innovazione. In sintesi una sfida difficile ma
molto stimolante. La ricerca di economie in tutti i settori ma in particolare quello del trasporto e di innovazione
competitiva fra le Compagnie di Assicurazione spingono all’adozione di strumenti che garantiscano risparmi e la
creazione di nuovi prodotti più vicini alle esigenze del consumatore: in una parola la telematica. Già in passato
ho contribuito alla creazione in Spagna di una azienda di successo, con know how italiano e risorse quasi
interamente spagnole, conto di ripetere questa esperienza elettrizzante”.
Cosa vi proponete di offrire di nuovo ai vostri clienti?
“Viasat si propone come un’azienda consolidata nel settore ed in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” in
linea con le esigenze del mercato spagnolo. Viasat è l’unica azienda nel settore della telematica che vanta una
esperienza storica in tutti i differenti mercati in cui la telematica satellitare trova applicazione. Flessibilità e
capacità di stabilire alleanze solide credo che saranno la chiave della nostra penetrazione in questo mercato”.
Le riforme in Italia sono mirate anche alla diffusione delle tecnologie satellitari. E in Spagna?
“La situazione di partenza spagnola è molto diversa e i motivi che hanno spinto il governo italiano ad intervenire
individuando la telematica come strumento di liberalizzazione sono solo parzialmente presenti qui.
Lunedì 7 Dicembre 2012 – COMUNICATO STAMPA
E’ altrettanto vero che l’Italia è pioniera nella telematica e costituisce un laboratorio osservato con grande
interesse da tutti i Paesi europei. Ritengo che l’esportazione delle nostre “best practices”, già parzialmente in
atto, sarà ancora più possibile quando, grazie ai recenti provvedimenti, i veicoli dotati di Black Box
raggiungeranno le milioni di unità. A questo punto i vantaggi offerti saranno concreti e misurabili su volumi così
vistosi da rendere l’adozione della tecnologia ineludibile”.
Chi sarà l’amministratore delegato della società?
“Abbiamo ritenuto che la scelta migliore fosse quella di incaricare Manuel Ferrando, proprietario della Zenithal
che ha investito nella JV e che conosce molto bene il mercato spagnolo della telematica.
INTERVISTA A GIOVANNI PANIGADA, NASH ADVISORY
Il Presidente Domenico Petrone ritiene che Viasat possa crescere all’estero senza rinunciare allo
sviluppo delle attività in Italia. Quindi internazionalizzazione non è sinonimo di delocalizzazione?
“assolutamente no. Dipende dal core business. Ci sono attività che si prestano di più ed altre che si prestano di
meno allo spostamento dell’attività produttiva in Paesi caratterizzati da un minor costo della manodopera. Viasat
Group produce sistemi altamente innovativi, in cui il costo dell’R&D e il costo dei componenti elettronici fanno
praticamente il costo del prodotto. E poi eroga servizi di sicurezza e assistenza attraverso centrali operative
proprie, un tema sul quale la qualità incide fortemente sulle dinamiche aziendali. Troppo rischioso e poco
vantaggioso in termini di risparmio di costi sarebbe lo spostamento all’estero della produzione.
L’internazionalizzazione non può che essere caratterizzata dal traino commerciale alle altre attività presidiate
nella filiera”.
Un’eccezione più unica che rara?
“Onestamente no. Nash Advisory segue diversi clienti dalle caratteristiche e dagli obiettivi simili, eccellenze
italiane pronte ad esportare il modello di business oltreconfine. Salvo poche eccezioni, non può esserci
competitività nel medio-lungo termine se non ci si organizza per presidiare mercati internazionali. Il processo è
ormai irreversibile e l’economia sempre più globale. Viasat Group ne è ben consapevole e insieme stiamo
portando avanti un progetto di internazionalizzazione bello e interessante con l’ambizione di creare un leader
europeo se non mondiale nel settore dei servizi telematici”.
E’ la terza operazione di joint venture conclusa da Nash Advisory in meno di un anno. E’ una
coincidenza o un nuovo trend?
“ Sicuramente non è solo una coincidenza. La domanda del mercato è fortemente influenzata dalla scarsità di
finanza e la nostra risposta come advisors di chi vuole internazionalizzare deve essere flessibile.. Il modello
della joint venture permetto non solo di evitare esborsi immediati per l’acquisizione ma consente anche di
superare le difficoltà nel definire una valutazione concordata della società target in anni di grande volatilità dei
risultati economici che spesso impedisce di trovare un incontro tra domanda ed offerta”.
CONTATTI
Viasat Group S.p.A.
Roberto Cortesi
Address Via Aosta 22 – 10078Venaria (TO)
Web www.viasatgroup.it @[email protected]
Telefono +39 011 4560201 Fax +39 011 4240428
Nash Advisory S.r.l.
Giovanni Panigada
Address Via Po 1 – 10124 Torino
Web www.nashadvisory.com @ [email protected]
Telefono +39 011 0882550 Fax +39 011 0882586
Lunedì 7 Dicembre 2012 – COMUNICATO STAMPA
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