ANNO I
N. 1 - 2011
NOTIZIARIO DEI FRATI CAPPUCCINI DEL TRIVENETO
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SERVIZIO SPECIALE
Il notiziario dei Cappuccini del Triveneto
Giornata della fraternità
interprovinciale
Folgaria 19. 09. 2011
Mestre - Trento, 21 settembre 2011
Festa di S. Matteo apostolo ed evangelista
Cari fratelli,
con il presente notiziario “La fraternità in-forma”, che sostituisce contemporaneamente "Fra Noi" e "Voci Fraterne", eccoci a tutti voi per augurarvi Pace e Bene!
La giornata della fraternità interprovinciale che abbiamo vissuto e goduto a Folgaria (TN) lunedì 19 settembre
2011, ha segnato l’inizio di un cammino più intenso verso la nuova Provincia che insieme formeremo nel 2014. Tale
data vorrà essere solo la conferma che sancisce la costituzione della nuova realtà, sebbene i veri passi verso di essa li
stiamo facendo ora.
Così, memori dell'evento fraterno vissuto a Folgaria, siamo a voi per presentarvi anche il notiziario di noi Cappuccini del Triveneto: anche questo è frutto di una consolidata collaborazione che vuole crescere sempre di più.
Ci sembrava assurdo procrastinare tutto al 2014; per questo, come vi abbiamo reso noto in altre occasioni, con la
volontà di compiere un ulteriore passo siamo giunti al presente notiziario, aiutati dai Definitori e dai consigli dati da
tanti frati.
Tenuti presenti i suggerimenti per il nuovo nome inviati alle rispettive Curie (giugno-luglio 2011), con i Definitori abbiamo scelto questo titolo:
“La fraternità in-forma” Notiziario dei Frati Cappuccini del Triveneto.
Il termine “La fraternità” vuole esprimere una unità che va oltre le diverse caratteristiche delle varie comunità di
appartenenza, una unità che nasce dallo stesso carisma, dalla stessa chiamata di Dio alla vita di Minori, dallo stesso
modo di sentirci parte di una grande famiglia: l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Quanto a “in-forma” vogliamo dare questo significato: informare, cioè “dialogare” attraverso questo semplice
strumento, al fine di sentirci vicini, di creare legami, per essere una fraternità sempre in forma, cioè pronta a fare ciò
che il Signore ci chiede ogni giorno.
Il notiziario non è tutto, ma una goccia che aiuta a camminare verso l’unità, così come lo è stata la giornata a Folgaria che ci ha permesso di rompere il ghiaccio, di guardarci in faccia e cominciare a conoscerci.
Queste ed altre iniziative future avranno lo stesso fine.
Permettete, allora, di invitarvi a collaborare nell’inviare alle rispettive Curie le brevi notizie di eventi che riguardano le varie fraternità: anche questo è un gesto che crea famiglia.
Attraverso “La fraternità in-forma” auspichiamo di poter rafforzare la reciproca conoscenza e superare quelle
paure che appesantiscono il percorso di comunione.
Mosso il primo passo, non ci resta che augurarvi/ci buon cammino.
Il Signore dica bene di voi oggi e sempre.
Fr. Roberto Genuin
Ministro provinciale
Fr. Modesto Sartori
Ministro provinciale
La fraternità in-forma 2
GIORNATA DELLA FRATERNITÀ INTERPROVINCIALE
«Erano felici quando potevano riunirsi, più felici quando stavano insieme». Basterebbe questa istantanea tratta dalla Vita Prima del Celano per descrivere quanto noi
frati cappuccini di Trento e di Venezia abbiamo vissuto INSIEME a Folgaria il 19
settembre appena trascorso. Una giornata fraterna interprovinciale, una fraternità
interprovinciale che si incontra, o un momento di comunione internazionale per
continuare il cammino che entro il 2014 ci vedrà riuniti in una sola grande Provincia.
Erano 135 i frati cappuccini, provenienti dai conventi sparsi nel Trentino, Veneto e
Friuli - V. G., con la presenza degli studenti cappuccini di Milano e di Venezia,
che hanno animato i diversi momenti liturgici: tutti hanno raggiunto la casa Santa
Maria delle Piccole Suore della Sacra Famiglia in Folgaria (TN), per incominciare
a conoscersi ed intraprendere un cammino concreto di unificazione. I capitoli provinciali delle Province di Venezia e Trento, infatti, qualche mese fa si erano conclusi con una mozione che esprimeva il desiderio unanime di intraprendere un percorso di unificazione, che raggiungerà il traguardo nel 2014. In quell’anno, perciò,
si decreterà ufficialmente che le Province Veneta e Trentina diventeranno un’unica
Provincia che abbraccia tutta l’area geografica del Triveneto.
Dopo un momento di accoglienza reso
ancora più bello dalla presenza di bevande
calde e qualche dolce, la fraternità si è
riunita nella sala conferenze. Inizio con un
momento di preghiera, centrato
sull’esperienza di comunione e amicizia,
composto da alcune parole di s. Francesco
stesso, e radicato nel comandamento del
Signore: «Amatevi come io vi ho amato…».
Subito dopo, la parola è passata ai due
Ministri provinciali. Fr. Modesto Sartori e
fr. Roberto Genuin (nella foto sopra), nei
loro brevi discorsi, hanno indicato semplicemente le prospettive che le due Province
hanno nel loro viaggio verso l’unità, e i
segni piccoli e grandi, faticosi ma lieti, che
si incontrano e ci svelano la presenza del
Signore lungo questa strada. “È necessario
- afferma fr. Modesto - avere uno spirito
aperto e disponibile al cambiamento, essere liberi dalle strutture come dovrebbe es-
serlo ogni vero frate, incominciare
fin da questo momento a vivere e
costruire la comunione tra tutti.
Questi atteggiamenti stanno alla
base della collaborazione tra Trento
e Venezia; una collaborazione, per
altro, che non è totalmente nuova
perché parte dal 1998, quando ad
Arco (TN) s’incominciò con entusiasmo l’esperienza di un noviziato
comune. In seguito ci furono ben
altre lodevoli iniziative nei diversi
settori della vita e delle attività delle
due Province.
Ora, è evidente che si richiede un
passo in più, perché dalla collaborazione ci si propone di arrivare
all’unione. Questo significa, innanzitutto, puntare ad una maggiore
vitalità del carisma, di fronte al qua-
le anche le Province troveranno beneficio, cosicché nel 2014... i frati si identificheranno effettivamente con questa
nuova Provincia”.
Sulle comprensibili incertezze e titubanze di alcuni di noi riguardo la capacità o
meno di compiere questo cammino, i
due Ministri hanno insistito e invitato a
guardare al di là delle paure, ad uscire da
noi stessi attraverso un atteggiamento di
fiducia e di abbandono nelle mani del
Padre che ci chiama su questa via.
Alla fine, la parola è passata a fr. Erminio Gius per la presentazione di un importante momento di riflessione e ricerca
nell’ambito della tecnoetica che si terrà a
Varese nel gennaio 2012.
Una visione della sala delle conferenze
La fraternità in-forma 3
Alle ore 12.00 i frati, puntuali, si sono trovati nella cappella della casa per la celebrazione eucaristica.
La celebrazione, presieduta da fr. Roberto Genuin
con a lato il Provinciale di Trento, fr. Modesto, e i
due Vicari provinciali: fr. Roberto Tadiello (VE) e
fr. Gregorio Moggio (TN), e il diacono fr. Massimo
Ezio Putano, è stata, secondo il nostro stile, solenne
e semplice, ordinata e familiare.
L’omelia, svolta da fr. Roberto Genuin, rifacendosi
alle letture del giorno (Esd 1,1-6; Sal 125; Lc 8,16-18),
ha concentrata la nostra attenzione sul tema della
luce e dell’ascolto, sul mandato a testimoniare nel
mondo la comunione
e l’unità che derivano
da un’opzione per il
Signore. Ha richiamato il compito di essere
segno chiaro di pace e
di accoglienza, anzitutto attraverso il mutuo perdono, camminando speditamente al
di là dei conflitti e
delle paure.
Gli studenti cappuccini di Milano e
Venezia hanno animato la liturgia con
arte e gusto giovanile francescano.
Foto
a destra:
fr. Luca
Pedrotti
proclama
la prima
lettura.
La fraternità in-forma 4
Alle 13.00, tutti contenti ci siamo spostati in
refettorio per un altro banchetto, comunque assai
gradito. È nella libertà dei fratelli e nell’allegria
di una casa in festa, alla ricerca della pastasciutta
che non arrivava e del caffè anticipato, abbiamo
ascoltato con gioia le “cantate” di fr. Corrado
Brida (nella foto a sinistra) e di fr. Costantino
Cosner prima di passare all’aperto.
C’è stato il tempo, con il sole inaspettatamente apparso, di ritrovarci, scambiare qualche esperienza, condividere racconti divertenti, gli episodi più curiosi capitati nelle rispettive fraternità, le
imitazioni dei frati; o a trovarci serenamente con qualche fratello
per chiedere un consiglio, ascoltare o dire di sé.
Come ultimo momento, intorno alle 15.00, ci siamo diretti verso il santuario della Madonna delle Grazie, un tempo affidato ai cappuccini di
Trento, per compiere l’atto di affidamento a Maria e porre sotto il suo
sguardo il cammino che ci porterà all’unità. Fr. Modesto insieme a fr.
Francesco Daniel ha guidato la preghiera. La consegna alla Madre di
ciascuno di noi, compiuta dal Figlio sulla Croce: «Donna, ecco tuo figlio», e la richiesta che Cristo ha fatto a ciascuno di noi di accogliere la
Madre sua: «Figlio, ecco tua madre», ha permesso a fr. Modesto di porci
l’interrogativo su quale sia oggi la casa di Maria.
La foto finale
è un anticipo
e un segno
concreto
della nostra
unità.
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