febbraio 2014
n
retimercato | 53
bluerating
Occhi puntati sulla fiera virtuale del risparmio al via a marzo
MoneyController,
un grande anno
La redazione di BLUERATING ha
fatto due chiacchiere con Bruno
Mazzola, chief business development
di MoneyController, una piattaforma
piuttosto innovativa che permette di
tenere sotto controllo gli investimenti
in maniera gratuita o a pagamento,
nel caso si fosse alla ricerca di qualche
servizio in più.
Ci vuole spiegare cosa offre
Moneycontroller?
Con MoneyController si può accedere
gratuitamente ad un data base di circa
70.000 titoli Italiani ed esteri divisi
per categorie: fondi, etf, azioni, obbligazioni, titoli di Stato e valute con
una profondità storica di cinque anni
e la possibilità di scegliere tra questi
fino a tre titoli per volta. Inoltre, con
il servizio Plus, a un prezzo annuo di
14,99 euro, non ci sono vincoli sul
Chi sono i vostri clienti? Perché si
dovrebbero affidare a un servizio
come il vostro?
Sono i risparmiatori, stimiamo che solo
A Marzo MoneyController ha orgaun 2% siano professionisti su un totale
nizzato la prima fiera virtuale del
di 500mila utenti unici registrarisparmio. Di cosa si tratta?
“Worldwide Financial
ti nel 2013.
MarketPlace” è la prima
MoneyController è un calfiera del risparmio,
colatore, non suggerisce
online. La fiera si
soluzioni d’investimendivide in tre sezioni
to, prodotti, ne fa analisi
ben precise: un’area
di mercato. La “fiera” ha
Bruno
lo scopo di far incontrare
espositori, dove gli
Mazzola
la domanda e l’offerta in
intermediari finanziari
modo rapido ed economico.
possono aprire il proprio
MoneyController in più ha il van“stand” un vero e proprio mini
taggio di poter dare spazio e visibilità
sito web all’interno del sito
ad un numero enorme di espositori e
www.moneycontroller.it. Inoltre, c’è
la possibilità per le reti di promotori
accogliere un’ infinità di visitatori, tutti
di acquistare stand a “pacchetti” da
i giorni in tutto il mondo e conseguen50, 500 e oltre, con sconti fino
temente, più trasparenza, visibilità,
all’85% sul prezzo listino.
informazione e... mercato.
numero massimo di titoli inseribili in
portafoglio.
L’agenda prevede accordi con le case terze e prodotti nuovi
Banca Generali,
tutte le novità 2014
Nella tornata di incontri con le reti in
giro per l’Italia di Banca Generali ha
alzato il velo sulle novità di prodotti
che giungeranno sul mercato a brevissimo. Forti dei numeri di raccolta con
circa 2,8 miliardi di raccolta gestita nel
2013 i manager della banca del Leone
avrebbero presentato una serie di
nuove soluzioni dalle forti connotazioni specialistiche nella famiglia cui si
aggiunge la prossima uscita di una
nuova unit linked. Lo stesso Gian
Maria Mossa, condirettore generale
della banca ha presentato ai consulenti la nuova Bg Stile Libero, un polizza
multiramo a premio unico che debutterà a fine febbraio. I punti di forza
sono forniti dalle garanzie della gestione separata, che raccoglie le opportunità di extra rendimento da investimenti in prodotti di casa e di terzi con
ampia scelta di differenziazione, dai
servizi annessi che variano dallo stacco della cedola dalla gestione o i cambi
di comparto illimitati al suo interno
con le compensazioni fiscali, per non
menzionare dai vantaggi dall’ampliamento delle coperture assicurative e
benefici fiscali. Sempre nell’ambito del
gestito si espande la famiglia dei com-
Gian Maria
Mossa
parti dei fondi di fondi Bg Selection
che a breve aprirà a nuove deleghe di
mandato. Le grandi possibilità di
diversificazione abbracciano una
nuova categoria di dinamiche di investimento: i real-assets (azionarie e
multi
assets)
con
Invesco,
Morningstar, Morgan Stanley e
Blackrock selezionati per l’esperienza e
le strategie di investimento utili su
tematiche relative alla crescita e al
potenziale ritorno dell’inflazione.
Infine le nuove proposte nella categoria dei fondi BG Sicav con risalto alle
forti competenze di case internazionali su temi di investimento particolarmente sensibili alle complessità dei
mercati. La parte obbligazionaria (divisa in cinque cluster: unconstrained,
income, debt, credit e convertible) si
arricchisce di un nuovo comparto in
delega ad Amundi e Ubs dalla strategia
attiva per orientarsi liberamente alle
oscillazioni dei tassi. Nel debito governativo Vontobel amplia l’offerta con
un governativo specializzato sui debiti
di Paesi di nuova frontiera, e nelle
obbligazioni corporate si segnala il
focus di Jp Morgan con la diversificazione che spazia al mondo high yield;
mondo a sua volta approfondito in un
segmento ad hoc da Ubs. A Schroder
sono stati assegnati due mandati: uno
sulle obbligazioni convertibili ed un
azionario specializzato nelle società ad
alto dividendo. Sempre nell’ambito
degli azionari “tematici” si inseriscono
anche Morgan Stanley con un fondo
che investe in società quotate in infrastrutture ed immobili ed uno a Gfm
con focus sulle small-mid cap europee
dalle prospettive di sviluppo internazionale. Per le categorie dinamiche
infine si segnala il mandato long-short
a strategia attiva sull’azionario di
Threadneedle. Grazie anche ai nuovi
comparti la banca punta ad un partenza a razzo nella raccolta 2014.
LUCI&OMBRE
di Fabrizio
Tedeschi*
Confisca ai raggi X
secondo la Corte
L
a sentenza 13 novembre 2013 della
Corte d’Appello di Milano si segnala
non tanto per essere innovativa (di
fatto riprende decisioni precedenti), ma
per concentrare in un solo documento
principi molto utili nell’applicazione
pratica della norma. Prima di tutto la
confisca dei prodotti e profitti del reato. La
confisca è obbligatoria e riguarda: 1. Il
prodotto, vale a dire gli strumenti
finanziari acquistati in virtù del possesso
dell’informazione privilegiata; 2. Il
profitto, inteso come il plusvalore
dell’operazione (e potrebbe anche non
esserci); 3. I beni utilizzati per commettere
l’illecito, vale a dire la somma di denaro
impiegata nell’operazione. Tutto questo
deve essere obbligatoriamente confiscato
dalla Consob e, specie in caso di
operazione a debito, rappresenta un
deterrente molto efficace. Altro punto
importante è l’affermazione che la prova
del possesso dell’informazione privilegiata
è pressoché impossibile e quindi non resta
che ricorrere a ragionamenti presuntivi. In
breve non troveremo mai la pistola
fumante nell’insider, ma dovremo ricorrere
a ragionamenti che facciano presumere
(con un buon grado di certezza) il
possesso dell’informazione privilegiata.
Altro punto chiarito è il possesso
dell’informazione. La norma non chiede di
documentare che strada abbia seguito
l’informazione privilegiata; richiede che vi
sia il semplice possesso dell’informazione.
Come questa sia pervenuta in capo a colui
che la sfrutta non è richiesto dalla norma.
Questo semplifica la prova degli uffici
inquirenti. Sulla base di semplici
ragionamenti presuntivi (sostanzialmente
dedotti dai comportamenti concludenti del
soggetto incriminato) si può arguire che
sussiste il possesso dell’informazione in
capo alla persona e si può comminargli la
sanzione del caso ove ne ricorrano i
presupposti. La sentenza è di
un’esemplare chiarezza nel definire i beni
oggetto di confisca. Lo è altrettanto nel
richiedere i semplici ragionamenti
presuntivi. Purtroppo sulla base di semplici
o anche complessi ragionamenti
presuntivi non si avrà mai la certezza di
colpire chi abbia agito in modo illecito, ma
solo una ragionevole presunzione.
*[email protected]
Scarica

05/02/2014 Bluerating MoneyController, un grande anno: Occhi