FANZINE AUTOGESTITA DEL GRUPPO PANTHERS 1976
ANNO 1 NUMERO 4
SI RIPARTE!
Si riparte in tutti i sensi. Da dove ci siamo lasciati, ovvero dal PalaGranata di Treviso, dove teoricamente
giocheremo solo con Reggio Emilia. Si riparte dalla Lombardia, ultima trasferta della scorsa stagione nei play-off
contro Milano, con una mini invasione settimanale della quale parleremo più avanti. Si riparte dalla massima
serie, con l’obbiettivo di far meglio della scorsa stagione. Una stagione indimenticabile, come detto più volte, che
non è scontato che sapremo replicare, sia sul campo sia sugli spalti. Noi ci limitiamo a far il nostro, e siamo pronti
ad affrontare un campionato che ci vedrà girare per lungo e largo l’Italia. Oltre a Casale, retrocessa sul campo, il
2012 / 2013 inizia con una massima categoria dove mancano altre due squadre, Teramo (si, quella della farsa
Wild-Card) e Treviso. Si, abbiamo perso un avversario da deridere per un’altra stagione! La mettiamo sul ridere,
qualcuno è contento, altri no, perché sul piano sportivo non è mai bello quando sparisce una realtà cestistica di
importanza nazionale. Stai poi a vedere nell’ormai lontano 96-97 quanti di loro abbiano esultato o meno dopo il
nostro fallimento… fattostà che la rivalità con la Marca si è accesa solo lo scorso anno, visto che di sicuro molti di
noi sentivano molto più campanilismo con Mestre, Gorizia, Trieste od Udine. Disgrazie altrui a parte, ci rivedremo
in tutti gli altri palazzi con in più Brindisi, dove i Panthers non hanno mai presenziato. Quindi sarà un bel
campionato. Ci auguriamo di ripetere alcuni numeri della scorsa stagione, Siena, Bologna, Milano su tutti, e di
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poter allargare il numero di tagliandi staccati nei settori ospiti anche in altre città. Ma soprattutto, puntiamo a
fare buoni numeri lontano da casa anche se la classifica non ci farà sorridere. E poi quest’anno si torna a casa…
all’Arsenale, alla Misericordia??? No cari nostalgici, purtroppo no, però torniamo al Taliercio di Mestre, nostro
fortino, la “polveriera”, nella Nord, a ridosso sul campo, al nostro posto, quello del sesto uomo. Ed è questo quello
che dovremo essere, indipendentemente dal risultato sul parquet, ed è questo che vogliamo vedere da parte di
tutti, giovani, vecchi e nuovi. Perché la Reyer siamo noi, un insieme di generazioni che si unisce sotto i colori di
una squadra che quest’anno festeggia i suoi 140 anni di storia, ovvero a cavallo di tre secoli… mica noccioline…
quindi cominciamo subito a farci sentire, perché noi siamo la Reyer, noi siamo la Curva Nord, noi siamo i
Panthers!!! Chi vuole si unisca a noi, che femo merdon!!!
About us (parlando di noi):
SPECIALE DERBY
Vista l’impossibilità di commentarlo prima, ci sembra giusto rivivere insieme la sfida con i radicchi della scorsa
stagione. Partiamo dal fatto che il derby di solito non è mai entusiasmante e spettacolare. E sicuramente, i cugini
come noi all’andata sono stati più canterini in quanto in trasferta. Quelli della stagione passata con Udine sono
stati più divertenti. Nulla da segnalare nel prepartita, schieramento di forze dell’ordine imponente, ma nessun
prefiltraggio all’ingresso. Dopo un mese di preparazione, i Panthers erano al PalaVerde già dalle ore 12.00 per
preparare la prima coreografia in “casa”: 3000 e più bandierine bianche e granata per colorare la curva e le due
tribune. Purtroppo, per problemi di colore, non siamo riusciti a trovare bandierine color oro ma solo gialle… ne
sarebbe
venuta
fuori la coreografia
della Roma! Dopo
un riscaldamento
caldo sugli spalti,
con diversi sfottò,
esponiamo
il
nuovo striscione in
pezza PANTHERS…
colpo d’occhio da
paura
e
una
lacrimuccia
di
commozione per
tanti. Un grazie e
un applauso a chi
ha lavorato giorno
ma
soprattutto
notte per la sua
realizzazione. Vista
la sfida ci fanno
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visita anche i ragazzi di Vigevano, peccato abbiano trovato due incidenti per strada, sarebbe stato bello passare un
po’ più di tempo con loro, ma ci saranno ancora altre occasioni. Alla presentazione delle squadre la parte più bella
della coreografia… oltre alla bandierine dalla Nord si alza un mega-bandierone di risposta alla partita d’andata
quando i trevisani si erano limitati con una freccia a farci vedere tutto quello che avevano vinto negli anni scorsi.
Un bandierone con le bellezze veneziane che loro non potranno avere mai, visto che sono e saranno sempre una
nostra succursale, come l’aeroporto. Da sponda biancoverde una coreografia con cartoncini bianchi e celesti,
come i colori della Liberty Treviso, con raffigurante la targa di Treviso e in mezzo ancora i loro vecchi trofei.
Mutismo e rassegnazione da parte loro, che hanno insistito con i risultati della vecchia Benetton e continueranno
a rosicare per non aver la fortuna di essere della città più bella del mondo. Diversi striscioni come all’andata tra
noi e loro, iniziano con il trito e ritrito “spussa da pesse”, al quale rispondiamo con “to mare spussa da vacca”, poi
stuzzicano ancora con la questione palazzetto, ai quali rispondiamo con un “Il prossimo anno tutti a vedere il
rugby”, poi li pizzichiamo per la loro presenza con i biellesi, “Con i gemellati ti sei presentato e come al solito sei
scappato”, poi un bel “ma quale Fenice ma quale canali avete solo vacche e maiali”, fino al bellissimo “United
venetian against Benetton”, ottima presa in giro. La partita in campo l’avete vista tutti, anzi, la nostra non discesa
in campo, quindi il tifo all’ultimo quarto è calato da parte nostra e aumentato da parte loro, inevitabilmente. Di
sicuro non abbiamo mollato, come sempre. Ci ha fatto molto piacere vedere gli sbarbati del gruppo arrivare
compatti e carichi a questa sfida, sono il futuro, puntiamo su di loro, quindi bene così! A fine partita nulla da
segnalare, se non una torcia accesa in Sud e tre daspo consegnati pochissimo dopo. Dispiace sul piano ultras, certo
che è da polli accendere una torcia in un derby all’interno di un palasport, ma si vede che a lor va bene così,
chiuderanno da vincitori, senza squadra e daspati, problemi loro! Dicono poi di averci cercato a fine partita…
peccato che avevamo la sicurezza che ci spingeva fuori dai parcheggi… potevano arrivare prima, non a meno di
mezz’ora dall’inizio della sfida. Il resto sono chiacchiere da forum alle quali non ci abbassiamo, fa capire la
pochezza dell’avversario. Comunque un bel derby, dove in tanti ci hanno fatto i complimenti per la bella
coreografia. Aspettiamo la loro risurrezione, vedremo di surclassarli di nuovo! Avanti Reyer, WE ARE PANTHERS!!!
PANTHERS ON TOUR: Cremona Caserta – Sassari – Ferrara - Milano
Eccoci arrivati alle ultime trasferte di regoular season prima dei play-off. La più vicina è Cremona, dove i Panthers
si sono presentati in un pulmino e due macchine. Contavamo di organizzare un pullman ma con l’apertura della
stagione molti di noi il sabato e la domenica lavorano, quindi il numero è stato ridotto. Viaggio regolare, tutto
tranquillo, e grande stupore all’arrivo nella città dei formaggi: con noi in settore, oltre ai ragazzi di Vigevano, circa
80 reyerini a sostenere i nostri. E’ inevitabile che giochiamo in casa, vista la non presenza di nessun gruppo
organizzato di sponda biancoazzurra. Nella gabbia nel PalaRadi, sebbene sempre sotto di 10 punti per tutto
l’incontro, gran bel tifo fino a fine partita, sotto l’occhio esterefatto dei padroni di casa, abbastanza caldi
soprattutto nelle zone confinanti al settore a noi riservato. Finisce con una sconfitta della squadra che non
capiamo, ma con un’ottima prestazione nostra che ci conferma sempre ad alto livello soprattutto in trasferta.
Il 25 Aprile festeggiamo San Marco attraversando lo stivale fino a Caserta. Una trasferta di sicuro non agevole,
dove riusciamo a riempire comunque un pulmino. Ritrovo alle 9.00 del mattino dopo la riunione settimanale dove
si perfeziona la coreografia per il derby, tutti abbastanza puntuali si parte. Viaggio tranquillo tra racconti varie e
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prese in giro, come sempre, si arriva a Caserta in maniera regolare. Peccato che all’uscita del casello perdiamo il
filo conduttore che ci stava portando al palazzetto e arriviamo dentro solo dopo palla a due. Con noi alcuni ragazzi
del Glorioso Vessillo che si uniscono nel tifo. Partita in mano nostra per tutto l’incontro, i leoni mollano nel finale
lasciando due punti importantissimi per i casertani e altrettanto per noi. Finisce con i padroni di casa a festeggiare
un’insperata vittoria e noi a cantare fino alla fine, senza sosta. Peccato, tornare a casa vittoriosi avrebbe dato ai
giocatori più spinta per il derby. Finito l’incontro, sosta per mangiare una pizza e via di nuovo in furgone. La nostra
fortuna è il grafico del gruppo che prende in mano il volante verso Roma e approfittando del sonno degli altri tira
dritto fino a Piazzale Roma dove arriviamo verso le sei del mattino. Di sicuro una bella trasferta, resa ancor più
particolare per la visita verso il nostro settore dei Fedayn Bronx Caserta, gruppo del calcio che ci è venuto a
salutare in quanto amici dei cosentini che spesso i calciofili hanno avuto modo di incontrare e confrontarsi sul
mondo Ultras. Una cosa che ci ha fatto piacere è che oltre che esserci venuti a salutare per questi contatti, ci
hanno portato i loro complimenti dicendoci che ci sono ben poche realtà di basket in Italia così costanti e colorate.
Quattro giorni dopo il derby siamo di nuovo in viaggio infrasettimanale verso Sassari, dove i Panthers presenziano
per la prima volta. Vista la partita di mercoledì sera, sebbene da Treviso ad Alghero c’erano delle ottime offerte,
quattro dei nostri all’ultimo riescono a prenotare un rapido da Bergamo con rientro il giovedì mattina. Poco male,
l’arrivo in Sardegna è bello caldo, e la temperatura ci porta quasi forzatamente in spiaggia a prendere un po’ di
sole. Dopo un pomeriggio di relax, sulle 18.00 ci si muove verso il capoluogo sardo e ci si unisce al Glorioso Vessillo
e alcuni Ex Reyer 1872, siamo in totale una quindicina abbondante. Con i ragazzi del Commando ci siamo
conosciuti all’andata di sfuggita, ma grazie alle amicizie fatte in passato da alcuni dei nostri veniamo accolti a
rinfrescarci con del buon mirto nel prepartita. Si, perché loro la vedono così, trattare con il massimo rispetto chi
viene in casa loro, perché sanno le difficoltà che ci sono per andare in Sardegna, visto che ogni due settimane si
fanno i loro bei viaggi nel continente. E un’altra bela cosa vista dai nostri è anche il rapporto che hanno con i
giocatori che indossano la loro maglia: li aspettano nel prepartita per salutarli e tutti si fermano a fare due parole,
e proprio per questo sono il sesto uomo in campo e in casa loro passano veramente poche squadre. Della partita
poco sappiamo, grazie a mamma Rai non c’era nemmeno la diretta sulle tv locali, solo una via web vista da pochi.
Usciamo sconfitti per la terza volta consecutiva, risultati alla mano siamo sicuri del 7° posto in classifica. Sappiamo
dai nostri che hanno cantato e ballato tutto l’incontro. Forse non li hanno sentiti, in quanto i locali erano in gran
forma, ma li hanno visti, e di questo ne siamo sicuri! Anche perché le mummie… erano sul satellitare in cerca della
diretta tv! Dopo l’uscita dal pala, una bella mangiata in compagnia del Commando, ai quali va il nostro
ringraziamento e i complimenti per averci trattati come amici di vecchia data e tanti saluti e abbracci con
l’arrivederci sicuramente al prossimo anno. Il mattino dopo sveglia presto e poco dopo le 10.00 siamo già a
Bergamo, di nuovo in macchina e via verso casa. Alcuni di noi nel primo pomeriggio sono già al lavoro, stanchi ma
contenti di esserci stati!
L’ultima in “casa” con Avellino viene spostata a Ferrara per il concerto di Tiziano Ferro. Si, perché VerdeSport si
era già organizzata. Peccato che Jesolo e Padova non siano omologati per la massima serie, quindi oltre che fuori
provincia, ora anche fuori regione. Chissà se quest’anno giocheremo in Austria o Slovenia! Visto che è l’ultimo
giorno di scuola organizziamo un pullman che parte dopo il pranzo con gli avellinesi. Viaggio esay, carabinieri ad
attenderci come non mai… bah. Palasport abbastanza deserto, noi ai play-off, Avellino salva, si va avanti e si
canta. L’acustica del curvino ci aiuta e ci divertiamo abbastanza. Esponiamo ovviamente uno striscione per l’esilio
ancor più forzato e uno per le risse tra dirigenti non sanzionate e il peso diverso verso gli ultras trevigiani. Niente
di eccezionale da raccontare, qualcuno non capisce il significato dello striscione, sui forum e social network la
gente parla e sparla, noi ci limitiamo a dire che continuiamo a vedere due pesi e due misure diverse, senza
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polemica alcuna con i diretti interessati. Dopo aver salutato gli irpini, viaggio di casa estenuante che dura una vita.
Eravamo stanchi e ce la siamo presa con comoda!
Sui play-off con Milano lasciamo spazio a foto e video che trovate sul sito… eravamo neopromossi e a giocarci una
misera chance di scudetto, praticamente impossibili sperare in un 3 a 2 dopo le diverse sconfitte nelle ultime
giornate. Questo non ha fermato i Panthers e il popolo reyerino presente in gran numero nelle infrasettimanali del
forum. Senza tamburi e solo con tanta voce, siamo usciti applauditi dai tifosi di casa tutte e due le volte per la
nostra costanza e voglia di cantare. Supportati anche dai ragazzi di Vigevano abbiamo dato colore e calore ai
nostri giocatori per queste ultime due trasferte dell’anno.
Che dire, in tanti o in pochi, in questa nostra prima stagione in Serie A in Panthers possono dire di esserci stati
dovunque, da Casale Monferrato a Teramo, da Biella ad Avellino, da Caserta a Sassari. Bene così. Come già detto,
si ricomincia! Avanti Reyer, WE ARE PANTHERS!!!
Sprazzi d’estate…
Ci siamo chiesti più volte se fosse stato il caso di presenziare o meno alle amichevoli estive. Per fortuna iniziano a
fine Agosto, così da avere due mesi di riposo dal campionato. Il ritiro era a Falcade, posto abbastanza fresco, e
qualcuno di noi si è mosso. Ci sembrava però troppo impegnativo esserci sia nelle amichevoli in zona sia a Caserta
e Sassari. Così abbiamo pensatoi di dare spazio libero a chi voleva muoversi in maniera autonoma, tranne
richiamare tutti per l’amichevole all’Arsenale. Ci aspetta un campionato con Roma, Caserta, Avellino e Brindisi,
quindi di km da fare ne avremo eccome!!! Però non siamo stati fermi… ecco cos’abbiamo combinato…!
Ultras Vigevano con noi, noi con gli
Ultras Vigevano
Se l’incontro tra Panthers e U.V. era stato inizialmente solo per la mancanza di Ivan, durante la scorsa stagione i
ragazzi ducali sono stati presenti al nostro fianco a
Cantù, Milano, Cremona e nel derby contro Treviso.
Ricordiamo che ai tempi della B1 era nata un’amicizia
tra i Reyer 1872 e loro, poi ufficializzata in un
gemellaggio. Il destino ha portato alla scomparsa della
Nuova Pallacanestro Vigevano e allo scioglimento dei
Reyer 1872. Avendo però avuto modo di conoscerli nei
vari incontri passati, ci è sembrato giusto accoglierli con
noi tutte le volte come nostri amici, perché anche se
adesso alla guida della Curva Nord ci siamo noi, a
Vigevano l’intera città e tutti i tifosi del PalaBasletta si
ricordano “i veneziani” che andarono a Latina con loro
nella finale promozione. La stagione corrente è iniziata
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con due incontri, uno ad Avellino e uno a Vigevano per la II
Festa dell’ìOrgoglio Ducale in Memoria di Ivan Zaru, dove è
stato organizzato un torneo di calcetto che ha visto la
compagine veneziana piazzarsi al quinto posto. Alla festa,
oltre ai ragazzi di Avellino, hanno partecipato i pazzi della
Cassolo Sbronza, gruppo ti tifosi interisti e tanti amici di Ivan.
Alla sera poi c’è stata la presentazione del Nuovo Basket
Vigevano 1955, squadra che i ducali sosterranno nell’ultima
categoria del basket. Perché gli Ultras sono questi, quelli che
non muoiono, che senza una squadra vanno avanti lo stesso,
un gruppo di amici con la stessa passione, questi sono gli
Ultras Vigevano, quelli che “nella cenere sono finiti e dalla cenere sono rinati”! Auguriamo a loro una rapida
risalita, con l’arrivederci alle solite trasferte vicino a casa loro. Da quest’anno iniziamo a conoscerci meglio!
Original Fans 1999 – Mane e Mane
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Ci sembra più che doveroso dire qualcosa sugli Originial Fans Avellino. Perché forse non tutti sanno che nella
partita di andata dell’anno scorso abbiamo avuto modo di conoscere uno dei gruppi più affermati del basket
italiano, attivo da ben 14 anni. Dopo esserci conosciuti nel prepartita, ci siamo fermati a scambiare due parole
insieme e mangiare un pizza in compagnia ospiti da loro. La cosa non può che farci piacere, noi lo diciamo sempre
che siamo un gruppo vecchio ma giovane, ripartito un anno e mezzo fa come gruppo Ultras e non come il club
inizialmente ricompattato. Se avete letto la storia del gruppo, negli anni passati non siamo mai stati gemellati con
nessuno, c’era una simpatia con la Fossa dei Leoni della Fortitudo Bologna. Siamo nel 2012 e le cose sono
sicuramente diverse. Trovarsi a discutere con altre tifoserie non è sinonimo di gemellaggio o amicizia, questa si
chiama stima e rispetto reciproco. Ci pare giusto quindi accogliere nella migliore maniera i supporters della
Scandone, che hanno a cuore le sorti della squadra della loro città in un modo che noi non abbiamo. Si, perché
Avellino è una cittadina di poco più di cinquantamila abitanti, colpita da un tremendo terremoto, che ha avuto
notevoli difficoltà nel ripartire, dove le uniche passioni sono sempre state il calcio e il basket. Se l’Unione Sportiva
Avellino pochi anni fa è fallita, ripartendo col nome di Avellino 1912, società non riconosciuta da tutti i gruppi
Ultras, la Scandone Avellino è da diversi anni nella massima categoria, pur con gravi problemi finanziari. Il basket è
uno sport che costa, e purtroppo se non c’è qualcuno che oltre che a crederci investe, le difficoltà si fanno sempre
più grandi. Ma ai giocatori, al Coach Frank Vitucci e ai suoi tifosi va dato atto che nonostante queste
problematiche, ci sono sempre stati e hanno dato sempre il massimo, chi in campo chi sugli spalti. Ed è anche per
questo che a loro tributiamo il nostro applauso, anche perché abbiamo passato momenti sicuramente peggiori dei
loro e sappiamo cosa vuol dire. Non dimentichiamo poi che gli O.F. sono molto attivi sul piano sociale.
Annualmente infatti organizzano una festa di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle persone più
bisognose, e ogni due settimane allestiscono un pullman per le trasferte a prezzi agevolati per venire incontro a
chi non ha le possibilità finanziare di affrontare trasfertoni da paura. Sono anche la tifoseria che può fregiarsi del
C.B. Flag, prestigioso riconoscimento europeo che viene assegnato a quelle tifoserie che si sono contraddistinte
per manifestazioni ed eventi come questi, oltre che per la costanza nella presenza. La partita di ritorno a Ferrara è
stata l’occasione per ospitarli e conoscerli meglio con un pranzo a suon di costicine e vino. Dopo uno scambio di
doni (nocino e Fiano da parte loro, Prosecco da parte nostra), ci hanno invitato alla manifestazione di beneficenza
Mane e Mane che si teneva per la terza volta. E voi dirgli di no??? Una decina abbondante di noi a inizio settembre
è quindi partita per la Campania per partecipare a una tre giorni di spettacoli, basket 3 vs 3 e concerti. L’ultima
sera l’ospite era Giuliano Palma & The Bluebeaters, dove uno dei nostri ci ha messo lo zampino dando un aggancio
per avere un gran bel gruppo a sugellare la tre giorni. Oltre a noi da Vigevano è arrivata una macchina di Ducali,
quindi lupi, pantere e pittbul insieme hanno avuto modo di conoscersi meglio e confrontarsi su varie tamatiche.
Una cosa molto bella che va al di là dell’ambito puramente sportivo, del quale siamo molto orgogliosi.
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L’Arsenale…
Per due volte sono stati riaperti i cancelli di quella che in molti considerano la “Casa della Reyer”, il palasport
"Giobatta Gianquinto" di Venezia. La prima occasione è stato un allenamento che ha portato 500 appassionati a
seguire i primi palleggi del nuovo roaster. Un paio di settimane dopo il bis con una partita amichevole contro gli
sloveni del Slovan Ljubljana con lo scopo di raccogliere fondi per la famiglia di Michele Bozzato, gondoliere tifoso
della Reyer venuto a mancare poco fa. Una partita alla quale hanno partecipato 1800 persone di mercoledì sera.
Naturalmente i più emozionati eravamo noi, che dopo anni tornavamo a calcare quei gradoni che ci hanno
riportato indietro di tanti anni. Prepartita già caldo con cori appena le squadre hanno iniziato l’allenamento. Con
l’occasione è stato presentata una canzone che Michele aveva scritto per la Reyer, e nell’intervallo gli Orchextrana
hanno intonato un Pope e un inno di San Marco cantato a gran voce da tutti. Una splendida cornice di pubblico e
dei Panthers in forma che si sono dilettati in cori argentini e prolungati, con le prove per qualche nuovo coro da
portare avanti per la stagione.
Al via la nuova stagione! Trasferte
fatte e da fare
Finalmente dopo mesi di chiacchiere, acquisti, sogni e discussioni estive, ci siamo, finalmente si torna a vivere la
Reyer Venezia ed è subito Cantu'.
Il disappunto per il posticipo di martedì alle 20.30, con i mugugni per i sacrifici necessari e i rimpianti per il "quanti
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saremmo stati" vengono mitigati dalla risposta dei Panthers alla chiamata: 2 pullman riempiti in pochi giorni, piu
alcune auto sono davvero molti per la giornata lavorativa.
Al raduno per la partenza siamo quasi un centinaio, tutti rigorosamente con la nuova divisa formata dalle nuove tshirt "Tour 12-13" e "Big Panther" e dalla nuova sciarpa 1976.
Tutti carichi a 1000, con la voglia di confermare le buone cose fatte la passata stagione.
Il viaggio di andata fila veloce e fin troppo liscio, un paio di soste "fisiologiche" e una per ricaricare stomaci e la
cantina di bordo, poi la solita coda in zona Milano ci rallenta e ci fa temere di arrivare in ritardo, soprattutto se
dovesse ripetersi la perquisizione dei bus appena arrivati a Canù', successa lo scorso anno.
Arriviamo invece con 10 minuti di anticipo dalla palla a due, tempo di distribuire i biglietti e radunarci sotto la
curva per il nostro ingresso.
Entriamo compatti e nonostante i cori e i battimani ad elevato numero di decibel della curva canturina, il nostro
"Ora tutta quanta la curva canterà per te" riecheggia al Pianella, mentre i 150 cuori granata colorano il settore con
lo sventolio di bandiere e sciarpe. La partita va subito in salita, contro una squadra già in grande forma e già
candidata a un ruolo da protagonista, la Reyer invece e' un cantiere aperto cosi come il Taliercio...
Risentiamo della situazione e perdiamo intensità nel secondo e terzo tempo, ma nel quarto ci ricordiamo che la
gente come noi non molla mai, riprendiamo forza e i cori tornano a salire potenti.
La Reyer ci illude con una timida rimonta subito
stroncata, ma il "gioca bene gioca male,
l'importante è non mollare" sale di forza
accompagnato dallo sventolare delle nostre
bandiere, e dura fino ai secondi finali, quando un
Inno di San Marco sostenuto più dal cuore che
dalla gola chiude la partita, con la curva canturina
che ci guarda, ci ascolta e parte spontanea e
compatta con un applauso al nostro settore (poi
ricambiato) , perchè oltre ogni rivalità si porta
rispetto per l'avversario quando lo guadagna.
Riuscire a farsi sentire, vedere, e rispettare in uno dei palazzi più caldi e rumorosi d'Italia vale una vittoria.
Il viaggio di ritorno fila liscio, tranne qualche piccolo "scricchiolio" del secondo autobus, che "muore" e ci
abbandona in tangenziale a Marghera....!
Evidentemente, come successo la scorsa stagione a Pesaro, l'inizio di stagione ci vede pagare dazio alla sfiga
automobilistica.
Tutto si risolve con il ritorno del primo bus, che raccoglie i profughi e concludiamo la nostra avventura alle 04:30
circa, con gli "Storici" che invece proseguono la festa per i bacari di Venezia, e per quanto ne sappiamo, stanno
tuttora continuando...
Vi aspettiamo per Pesaro!
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Next stop Pesaro
Si torna alle trasferte domenicali e la prossima ci porta a costeggiare l’Adriatico verso uno dei palasport più nuovi
d’Italia. Pesaro è una tappa che alcuni vecchi si ricordano con ostilità, non troveremo L’Inferno Biancorosso
scioltosi lo scorso anno, la curva ora è in mano ad alcuni vecchi Ibr che non si vedevano in palazzetto da molto che
abbiamo avuto modo di incrociare alle Final Eight di Torino lo scorso anno. Ovviamente abbiamo organizzato un
pullman e le adesioni sono già molte. Seguite le news sul nostro sito e prenotatevi!
Da qui al prossimo mese non ci saranno altre occasioni di vedere la Reyer in trasferta, anche perché prima di
Milano si giocherà a Brindisi e di sicuro non si muoveranno i 160 di Cantù, quindi iniziate a venire a Pesaro, che
fino a Novembre è lunga!
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Qui chiunque potrà confrontarsi con noi attraverso idee, consigli, critiche,
iniziative, oppure argomenti di attualità riguardanti la Reyer, la Nord ed il
popolo granata in generale.
Un modo per chiunque a partecipare alla vita di curva.
Un modo per noi di far uscire il vero spirito che anima i PANTHERS 1976.
Per conoscere i vostri pensieri, idee sul nostro operato e su tutto ciò che
gravita attorno alla Reyer.
Questo ci consentirà di crescere assieme ed avere una curva sempre più
unita,
colorata e sempre presente al fianco dei nostri leoni!!!
Date voce ai vostri pensieri e scriveteci una e-mail a:
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INFO E PRENOTAZIONE TRASFERTE:
340/8861602
CONTATTI:
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