Istituto Comprensivo Pizzoli
Come sappiamo, tutte le scuole del sistema nazionale di
istruzione (statali e paritarie) sono coinvolte nel processo di
autovalutazione al termine del quale elaborare il Rapporto
di Autovalutazione (RAV), che verrà reso pubblico sul
portale del Ministero.
L’autovalutazione è la prima fase del procedimento di
valutazione. si tratta di un percorso di riflessione continua
effettuato all'interno ad ogni scuola e al quale partecipa
tutta la comunità scolastica . Vengono analizzate le
modalità di organizzazione , di gestione e di didattica
messe in atto nell’anno scolastico di riferimento, per
individuare concrete piste di miglioramento. A tale scopo le
istituzioni scolastiche possono usare informazioni messe
a disposizione da MIUR, INVALSI, ISTAT, Ministero degli
Interni.
Una volta "rappresentata" la scuola mediante l'analisi del
suo funzionamento, sarà possibile partire da questa base
per individuare le priorità di sviluppo da affrontare nel
prossimo anno scolastico con la redazione di un piano di
miglioramento.
RAV PIANO MIGLIORAM. PTOF
Nucleo di Istituto - PTOF
Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Letizia Fatigati
D.S.G.A. Sig.ra Giovanna Pesce
Insegnante Santa Di Tommaso
Professoressa Maria Tozzi
Professoressa Loretta Palombino
Insegnante Laura Marinacci
Sig.ra Isabella Fabi
Sig.ra Angela Santucci
La gestione del processo di autovalutazione
interna è affidata al dirigente scolastico,
attraverso la costituzione di un’unità di
autovalutazione che per i nostro Istituto è così
composta: PTOF = piano offerta formativa
triennale che scaturirà da piano di
miglioramento
Rapporto Autovalutazione di Istituto
Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni:
1. Contesto e risorse
1.1. Popolazione scolastica
1.2. Territorio e capitale sociale
1.3. Risorse economiche e materiali
1.4. Risorse professionali
2. Esiti
2.1. Risultati scolastici
2.2. Risultati nelle prove standardizzate
2.3. Competenze chiave e di cittadinanza
2.4. Risultati a distanza
3. Processi o Pratiche educative e
didattiche
3.1. Curricolo, progettazione, valutazione
3.2. Ambiente di apprendimento
3.3. Inclusione e differenziazione
3.4. Continuità e orientamento o Pratiche
gestionali e organizzative
3.5. Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
3.6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
3.7. Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
4. Il processo di autovalutazione
5. Individuazione delle priorità
5.1. Priorità e Traguardi
5.2. Obiettivi di processo
Il RAV è strutturato in cinque aree. Per ciascuna delle prime tre aree (Contesto, Esiti e Processi) il format del RAV:
- fornisce una definizione dell’area
- individua un certo numero di indicatori idonei a rappresentare le caratteristiche di qualità dell’area
- riserva uno spazio per l’inserimento di indicatori a cura della scuola
- propone domande guida
- richiede di individuare opportunità e vincoli (solo per l’area Contesto);
- richiede di definire punti di forza e punti di debolezza (per Esiti e Processi);
-richiede di esprimere un giudizio autovalutativo complessivo per le aree concernenti Esiti e Processi, utilizzando una scala di possibili situazioni che va da 1 a 7, e di
motivare tale giudizio.
La quarta sezione orienta la riflessione critica sul percorso di autovalutazione svolto. La quinta sezione (individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento e
degli obiettivi di processo) è la logica conclusione del processo di autovalutazione in quanto chiede alle scuole di fare delle scelte individuando priorità e traguardi da
raggiungere attraverso il successivo Piano di Miglioramento, che supporterà la stesura del PTOF.
Le priorità vanno intese come “obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo” e devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti
Con riferimento allo specifico processo di autovalutazione, il primo
strumento operativo che le scuole hanno avuto a disposizione per
individuare i punti di forza e di debolezza è rappresentato dal
Questionario Scuola, predisposto dall’INVALSI. Il Questionario
Scuola, una volta compilato, viene elaborato dall’INVALSI che li
restituisce tramite la piattaforma informatica alle istituzioni
scolastiche con valori di riferimento esterni (benchmark). In questo
modo si permette ad ogni singola scuola di confrontare la propria
situazione con quella di altre istituzioni scolastiche operanti in ambiti
e contesti simili (ESCS)
Punti di forza!!!!!!!!
• La scuola è punto di riferimento ed aggregazione per il
territorio
• Gli alunni mostrano interesse per tutte le attività
curriculari e extracurriculari
• La Scuola assicura le competenze chiave di cittadinanza
• La scuola utilizza strumenti comuni per la valutazione
degli alunni
Punti di forza!!!!!!!!
•La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del
contesto
•L’ambiente di apprendimento è innovativo e propositivo
•La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni
educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua
l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo
attraverso percorsi di recupero e potenziamento
Punti di forza!!!!!!!!
• La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e
cura l'orientamento personale, scolastico e professionale
degli studenti
• La scuola individua le priorità da raggiungere e le
persegue dotandosi di sistemi di controllo e
monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e
compiti per il personale, convogliando le risorse
economiche sulle azioni ritenute prioritarie
Punti di forza!!!!!!!!
•La scuola valorizza le risorse professionali tenendo
conto delle competenze per l'assegnazione degli
incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità,
incentivando la collaborazione tra pari
•La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione
di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie
nella definizione dell'offerta formativa anche attraverso
contributi economici.
Punti di debolezza …..
• Nella scuola primaria risulta una forte variabilità negli esiti
tra le varie classi probabilmente per la marcata
frammentazione territoriale caratterizzata da situazioni socioeconomiche nettamente diversificate. Inoltre, appare di
rilievo nella determinazione degli esiti anche l'assenza di
classi parallele in tutti i plessi di scuola primaria e secondaria
di primo grado ad eccezione della sede centrale (Pizzoli).
Rispetto all'indice ESCS i valori nella scuola primaria non
sono omogenei tra i vari plessi dell’Istituto e risultano
marcatamente al di sotto delle medie nazionale e regionale.
La percentuale degli studenti con livello 1 delle classi
seconde e quinte della scuola primaria è percentualmente
superiore alla media nazionale e regionale sia in ITALIANO
sia in MATEMATICA. Gli esiti delle prove nazionali della
scuola primaria risultano in contrasto con i risultati scolastici,
decisamente positivi.
Punti di debolezza
•La percentuale di esiti positivi degli studenti usciti dalla
scuola primaria al termine del primo anno della scuola
secondaria è dell’89,1 %, più bassa rispetto ai riferimenti
provinciali, regionali e nazionali (compresi tra il 92% e il
95% )
•Nella scuola primaria la percentuale di trasferimenti in
corso o a fine anno è superiore a quella nazionale,
presumibilmente perché ancora legati alla mobilità postsisma e ai rientri nelle case di proprietà
Punti di debolezza
• Per la scuola secondaria la percentuale degli alunni ammessi
alla classe successiva è inferiore alle medie provinciali,
regionali e nazionali
• L’Istituto non monitora i risultati a distanza degli studenti, né
l’efficacia del giudizio orientativo
• Assenza Dipartimenti
• Mancata definizione del curricolo verticale
Priorità
1.
Ridurre l’indice di varianza dei risultati delle prove INVALSI tra i plessi e
all'interno delle classi, allineando l’Istituto Comprensivo ai valori medi
provinciali e regionali
2.
Avviare la progettazione del curricolo verticale per competenze, con
l’introduzione della programmazione per competenze e l’adozione di
strumenti per la valutazione
3.
Miglioramento delle pratiche di orientamento in uscita, attraverso percorsi
strutturati e pratiche efficaci nell’arco della scuola secondaria di I grado
4.
Monitorare i risultati a distanza sia del primo biennio della scuola secondaria di
II grado (obbligo), sia del corso completo
5.
Adottare un protocollo di Istituto di prove autentiche per la verifica
dell’acquisizione delle competenze per classi parallele: 2a e 5a scuola primaria;
classe 3a della scuola secondaria di primo grado
Conclusioni
• Per il miglioramento degli esiti delle prove standardizzate nazionali, la
scuola si impegna a introdurre e generalizzare nell'insegnamento la
didattica per competenze, con prove di verifica sul modello di quelle
utilizzate nelle rilevazioni Invalsi.
• A tale scopo si ritiene opportuno promuovere la formazione dei docenti ,
attraverso la costituzione di gruppi di lavoro e/o attraverso iniziative
strutturate di autoformazione e formazione in servizio a livello di istituto
o in rete con altre scuole.
• Sarà necessario monitorare il percorso scolastico dei ragazzi e migliorare
l'orientamento in uscita, sia attraverso l'informazione dell'offerta di
istruzione sul territorio sia attraverso una didattica che promuova
precocemente la capacità di autovalutazione, in relazione agli stili di
apprendimento, i punti di forza, i punti di debolezza, le attitudini e gli
interessi personali.
COME RAGGIUNGERE UN TRAGUARDO?
SENZA FRETTA… … MA SENZA SOSTA.
(J.W. GOETHE)
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rav d`istituto 2015