Il principio della
DESTINAZIONE
UNIVERSALE DEI BENI
Compendio della Dottrina Sociale
della Chiesa (171-184)
ORIGINE e SIGNIFICATO
Populorum Progressio:
«Dio ha destinato la terra con tutto quello
che in essa è contenuto, all’uso di tutti gli
uomini e popoli, sicchè i beni creati
devono pervenire a tutti con equo criterio,
avendo per guida la giustizia e per
compagna la carità»
“VALORI”
La radice della Destinazione
universale dei beni
• «Dio ha creato la terra»
• «All’uomo ha dato la terra perché la
domini con il suo lavoro e ne goda i frutti
(cfr. Gen 1,28-29)»
• «…a tutto il genere umano, perché essa
sostenti tutti i suoi membri senza
escludere nè privilegiare nessuno»
(Dalla Centesimus Annus, 31)
Destinataria dei beni
«Ogni uomo deve avere la
possibilità di usufruire del
benessere necessario al suo
pieno sviluppo»
IL PRINCIPIO
tipico della dottrina sociale cristiana e primo
principio di tutto l’ordinamento etico-sociale
Diritto naturale:
«inscritto nella natura dell’uomo»
«non di diritto positivo»
Diritto originario:
«inerisce alla singola persona»
«è prioritario rispetto a qualunque
• intervento umano sui beni
• ordinamento giuridico
• sistema e metodo economico-sociale»
«Tutti gli altri diritti, di qualunque
genere, ivi compresi quelli della
proprietà e del libero commercio, sono
subordinati alla destinazione
universale dei beni: non devono quindi
intralciarne, bensì al contrario
facilitarne la realizzazione, ed è un
dovere sociale grave ed urgente
restituirli alla loro finalità originaria».
(Dalla Populorum Progressio, 22)
CONSEGUENZE
• Necessità di interventi regolamentati
(accordi e ordinamenti giuridici) per un
esercizio equo e ordinato del diritto all’uso
dei beni
• Invito a coltivare una visione
dell’economia ispirata a valori morali, per
non perdere di vista origine e finalità dei
beni (funzione positiva della formazione
della ricchezza).
RICCHEZZA
Funzione positiva se…
…impiegata come mezzo utile per
promuovere il benessere degli uomini e
dei popoli (tutti!!*) e per contrastare la loro
esclusione e il loro sfruttamento.
*concetto di “sviluppo integrale”, per cui
ciascuno possa dare e ricevere
Vs. logica assistenziale.
Destinazione universale e
proprietà privata
ORIGINE: mediante il lavoro e la sua
intelligenza l’uomo domina la terra e ne fa
la sua degna dimora; in tal modo egli fa
propria la terra.
SCOPO: assicura ad ognuno lo spazio
effettivamente necessario per l’autonomia
personale e familiare; è perciò
prolungamento della libertà umana.
Elemento essenziale di una politica
economica autenticamente sociale e
democratica e garanzia di un retto ordine
sociale
La DS richiede che la proprietà dei beni
sia equamente accessibile a tutti così
che tutti diventino in qualche misura
proprietari ed esclude il ricorso a forme di
comune e promiscuo dominio
La proprietà privata non è un diritto assoluto
e intoccabile. Tale diritto va inteso sempre
nel più vasto contesto del comune diritto di
tutti ad usare i beni dell’intera creazione.
Il principio della destinazione universale dei beni afferma sia la piena e
perenne signoria di Dio su ogni realtà, sia l'esigenza che i beni del creato
rimangano finalizzati e destinati allo sviluppo di tutto l'uomo e dell'intera
umanità.Tale principio non si oppone al diritto di proprietà, ma indica la
necessità di regolamentarlo. La proprietà privata, infatti, quali che siano le
forme concrete dei regimi e delle norme giuridiche ad essa relative, è, nella
sua essenza, solo uno strumento per il rispetto del principio della
destinazione universale dei beni, e quindi, in ultima analisi,
non un fine ma un mezzo.
Necessità di riconoscere la
funzione sociale
di qualsiasi forma di possesso privato
Utilità delle cose private in ordine anche al bene comune
•Vincoli all’uso dei beni da parte dei proprietari;
•Necessità di non tenere inoperosi i beni posseduti.
Esemplificazioni del principio della
Destinazione universale dei beni in
diversi contesti
• In presenza di nuove conoscenze tecniche
e scientifiche;
• Le forme tradizionali di proprietà
comunitaria (popoli indigeni);
• Nei paesi emergenti da collettivismo o
colonialismo la proprietà della terra.
Ambiguità della proprietà privata
• Dalla proprietà deriva al soggetto possessore, sia esso il singolo
oppure una comunità, una serie di obiettivi vantaggi: condizioni di
vita migliori, sicurezza per il futuro, più ampie opportunità di scelta.
Dalla proprietà, d'altro canto, può provenire anche una serie di
promesse illusorie e tentatrici. L'uomo o la società che giungono al
punto di assolutizzarne il ruolo finiscono per fare l'esperienza della
più radicale schiavitù. Nessun possesso, infatti, può essere
considerato indifferente per l'influsso che ha tanto sui singoli, quanto
sulle istituzioni: il possessore che incautamente idolatra i suoi beni
(cfr. Mt 6,24; 19,21-26; Lc 16,13) ne viene più che mai posseduto e
asservito.383 Solo riconoscendone la dipendenza da Dio Creatore e
finalizzandoli conseguentemente al bene comune, è possibile
conferire ai beni materiali la funzione di strumenti utili alla crescita
degli uomini e dei popoli. (n° 181)
L’opzione preferenziale
per i poveri
(nn° 182-184)
***invito al 9 febbraio***
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La destinazione universale dei beni