CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
IX LEGISLATURA
VI COMMISSIONE
“AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE”
Seduta del 28 settembre 2011
Processo verbale n. 22/2011
Il giorno 28 settembre 2011, alle ore 10:30, è convocata presso la sede del Consiglio regionale,
a norma dell’articolo 31, comma 1, del regolamento generale, la VI Commissione per la
trattazione dell’ordine del giorno allegato.
Presiede la seduta il Presidente Giosuè FROSIO.
Assistono alla seduta la dirigente della Commissione Emanuela PANI, la responsabile della
posizione organizzativa Livia FERRARI con funzione verbalizzante.
Alle ore 10:50 il Presidente FROSIO apre la seduta.
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Argomento n. 1 dell’o.d.g.
Comunicazioni del Presidente.
Il Presidente FROSIO dà lettura delle odierne comunicazioni, tra le quali cita, in tema di rifiuti, la
nota del Servizio segreteria dell’Assemblea consiliare con cui comunica che è pervenuta la risposta
scritta dagli assessorati competenti in merito alla ITR 2190 concernente il progetto di gestione
produttiva dell’ATEg39.
Ricorda altresì che ieri è stata inviata una integrazione alle comunicazioni contenente la nota, datata
23 settembre, con cui il Comune di Trezzo richiede un’audizione in merito alla PDA n. 18 in
materia di programmazione della gestione dei rifiuti.
Informa inoltre che è appena arrivata una richiesta di audizione da parte del Comune di Sannazzaro
de’ Burgondi in merito a un progetto di impianto di smaltimento di rifiuti contenti amianto.
Anticipa inoltre che il Consigliere LONGONI, relatore al punto 5 all’odg relativo alla PDA 14 sulle
tariffe di escavazione, è assente per motivi di famiglia e dunque la trattazione dovrà essere
rimandata.
Il Consigliere CAVALLI preannuncia l’arrivo di una richiesta di audizione da parte di un comitato
spontaneo contro le nocività derivanti da cave e discariche nel territorio bresciano.
Argomento n. 2 dell’o.d.g.
Approvazione del processo verbale n. 20 del 14 settembre
2011.
Ai sensi degli artt. 33, comma 1, e 61, comma 3, del regolamento generale, si intende approvato
il processo verbale n. 20 del 14 settembre 2011.
Argomento n. 3 dell’o.d.g.
PAR 24 - Regolamento regionale di attuazione della legge
regionale 2 febbraio 2010, n. 5 – Norme in materia di
valutazione di impatto ambientale
Il Presidente FROSIO ricorda che oggi è l’ultima seduta utile per l’espressione del parere di
competenza.
Rammenta altresì che, nella scorsa seduta, il relatore Consigliere Bossetti ha informato la
Commissione che, a seguito di un confronto tra gli uffici della direzione generale competente e
l’ufficio legislativo del Consiglio, sono state formulate alcune osservazioni di cui ha dato
lettura. Tali osservazioni sono state inoltre trasmesse dagli Uffici.
Precisa infine che la Commissione può esprimere parere positivo o negativo; è peraltro fatta
salva la possibilità che il parere sia accompagnato da osservazioni al testo. Una volta acquisito
il parere con eventuali osservazioni, la Giunta può provvedere a recepirle e quindi ad approvar e
il testo che sarà pubblicato secondo le vie ordinarie.
Lascia ora la parola al relatore Consigliere Bossetti.
Il Consigliere BOSSETTI chiede alla commissione di esprimersi favorevolmente sul parere in
oggetto facendo proprie le osservazioni illustrate la precedente seduta.
Il Presidente FROSIO, accertata la presenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri
BETTONI (2), BOSSETTI (5), BOTTARI (5), CAVALLI (2), CAVICCHIOLI (5), COSTANZO
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(4), CIVATI (4), FERRARI (4), FROSIO (5), GIAMMARIO (15), PERONI (14), SOLA (2) e
VILLANI (4), per un totale di voti rappresentati pari a settantuno (71), pone quindi in votazione il
PAR 24 (Regolamento regionale di attuazione della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 – Norme
in materia di valutazione di impatto ambientale), con le osservazioni illustrate dal relatore (nel
corso della seduta del 20 settembre 2011).
Votano a favore i Consiglieri: BOSSETTI (5), BOTTARI (5), FROSIO (5), GIAMMARIO (15) e
PERONI (14), per un totale di voti rappresentati pari a quarantaquattro (44).
Si astengono i Consiglieri: BETTONI (2), CAVICCHIOLI (5), CIVATI (4), COSTANZO (4),
FERRARI (4), SOLA (2) e VILLANI (4), per un totale di voti rappresentati pari a venticinque (25).
Vota contro il Consigliere CAVALLI (2), per un totale di voti rappresentati pari a due (2).
La Commissione esprime a maggioranza parere positivo sul PAR 24 (Regolamento regionale di
attuazione della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 – Norme in materia di valutazione di impatto
ambientale), comprensivo delle osservazioni illustrate dal relatore.
Argomento n. 4 dell’o.d.g.
PDA N. 18 - Atto di indirizzi per il Consiglio regionale comma 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003 n 26 – in materia
di programmazione della gestione dei rifiuti
Il Presidente FROSIO ricorda che detto provvedimento, illustrato nella scorsa seduta dal
Consigliere Giammario, è, ai sensi dell’art. 19, comma 3 della legge regionale 26/2003, un atto
generale di indirizzi proposto dalla Giunta e soggetto all’approvazione del Consiglio, sulla base del
quale la Giunta approva successivamente il programma di gestione dei rifiuti, nel quale si
individuano le azioni ed i tempi per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nell’atto di indirizzi
oggi all’esame della Commissione.
Rammenta inoltre che, come anticipato in sede di lettura delle comunicazioni, il Sindaco del
Comune di Trezzo ha avanzato richiesta di audizione in merito a detto provvedimento.
Lascia ora la parola al relatore.
Il Consigliere GIAMMARIO richiama la propria relazione nonché la proposta di risoluzione
presentata la scorsa seduta nel corso della quale era stata avanzata la richiesta di effettuare alcune
audizioni. Comunica che informalmente, nel corso della settimana, gli è stato chiesto di sentire i
seguenti nominativi: Legambiente, Provincia di Pavia e di Brescia, Assimpredil e ARPA. Intende
pertanto procedere alla loro calendarizzazione, assieme a quella del Comune di Trezzo sull’Adda
nonché della ditta proponente l’ampliamento.
Il Consigliere BETTONI chiede come si posizionino le linee di indirizzo rispetto alla
bacinizzazione provinciale dei rifiuti e se è vero, come riportato da alcune testate della provincia
bergamasca, che si intenda superare la logica dell’autosufficienza provinciale ad oggi in vigore.
Ricorda peraltro che la liberalizzazione dei servizi connessi ai rifiuti ha pesanti ricadute sull’intero
sistema delle tariffe e fa a questo proposito presente che Bergamo ha tra le tariffe più basse della
regione. Pone cioè una domanda, non solo di natura tecnica, ma anche in ordine alla politica
tariffaria che l’Assessore intende adottare.
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Il relatore Consigliere GIAMMARIO anticipa che le linee di indirizzo ribadiscono il principio
dell’autosufficienza e chiede quindi alla dott.ssa Padovan della D.G. Territorio di fornire maggiori
ragguagli.
La dottoressa PADOVAN risponde che l’atto di indirizzi precisa che occorre rispettare il concetto
dell’autosufficienza provinciale, tant’è vero che i piani provinciali rimangono lo strumento di
pianificazione provinciale. È consentito il ricorso all’ausilio di un’altra provincia solo qualora
dovesse venire meno l’autosufficienza; sono peraltro previsti una serie di limiti e di parametri per la
solidarietà interprovinciale.
La Consigliera PERONI chiede se l’atto in itinere superi la quota di solidarietà prevista dall’attuale
regime.
La dottoressa PADOVAN risponde negativamente anche perché i parametri sono fissati con legge,
e cioè con la l.r. 26/2003.
Il Consigliere COSTANZO ritiene che occorra ragionare anche in termini di premialità, tema
connesso con virtuosità e tariffe di smaltimento. Invita il relatore ad attendere ancora qualche
ulteriore richiesta di audizione.
Il relatore Consigliere GIAMMARIO risponde affermativamente considerando però la settimana
come il termine conclusivo per le richieste di audizioni. Precisa quindi che il sistema tariffario non
rientra tra i temi di competenza del provvedimento in discussione.
Argomento n. 5 dell’o.d.g.
PDA N. 14 Aggiornamento delle tariffe dei diritti di
escavazione per il biennio 2010/2011 – art. 25, l.r. n. 14/1998
Il Presidente FROSIO ricorda che nella giornata di ieri è stato trasmesso dagli Uffici della
Segreteria della Commissione a tutti i componenti della Commissione una nota a firma
dell’Assessore Raimondi in merito alle tariffe dei diritti di escavazione appicate a livello nazinale e
comunitario.
Rammenta altresì che il gruppo PD ha presentato una proposta emendativa che è stata trasmessa
dagli uffici. Procede quindi a fare distribuire un ulteriore schema riepilogativo delle tariffe in Italia
elaborato da Legambiente e prodotto oggi in Commissione dal Consigliere Costanzo.
Ricorda quindi che, come anticipato in apertura di seduta, il Consigliere LONGONI, relatore della
in argomento, è assente per motivi di famiglia e dunque la trattazione dovrà essere rimandata.
Il Consigliere COSTANZO sollecita ad evitare ulteriori rinvii e ricorda che il tema necessita di una
rapida definizione.
Argomento n. 6 dell’o.d.g.
PAR N. 30 – Revisione della normativa tecnica di riferimento
per la formazione dei piani provinciali delle cave, ai sensi del
terzo comma dell’art. 2 e del secondo comma, lettera g), dell’art.
6 della l.r. 8 agosto 1998, n. 14
Il Presidente FROSIO relatore del provvedimento, ricorda che il termine per l’espressione del
parere scade il prossimo 20 ottobre. In merito a detto provvedimento è stata trasmessa via mail una
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tavola sinottica, predisposta dagli uffici di Giunta e pervenuta ieri sera, utile ad evidenziare le
variazioni intervenute rispetto alla precedente normativa tecnica di riferimento.
Passa ora all’illustrazione dei contenuti del parere.
Alla Giunta regionale compete, nell’ambito delle attività di indirizzo attribuite dalla l.r. 14/1998, la
determinazione dei criteri per la formazione dei piani cave con particolare riferimento, tra l’altro,
alla normativa tecnica di coltivazione e recupero delle cave.
La proposta di deliberazione su cui la Commissione è chiamata a esprimere il parere, è finalizzata
ad adeguare l’attuale normativa tecnica che i piani provinciali delle cave devono contenere, ai sensi
del secondo comma, lettera g) dell’art. 6 della l.r. 14/98 e va a costituire il riferimento per le
Province, in modo che vi sia la maggiore omogeneità possibile sull’intero territorio regionale, pur
rispettando le peculiarità dei singoli territori provinciali.
Dal momento che i criteri per la formazione dei piani cave sono stati modificati con d.g.r. 8/11347
del 10 febbraio 2010, si rende opportuno adeguare anche la normativa tecnica di riferimento per
uniformarla ai nuovi criteri. La normativa tecnica proposta va a modificare pertanto la d.g.r.
6/49320 del 31 marzo 2000.
La proposta di revisione della normativa è stata già sottoposta all’esame del Comitato tecnico
regionale per le attività estrattive di cui fanno parte anche tutte le Province.
L’aggiornamento operato si riferisce in particolare all’introduzione nell’articolo 2 della normativa
della durata dei piani cave, articolata in relazione alla tipologia dei materiali estratti, in base alla
quale l’efficacia del piano decorre dalla data di pubblicazione sul BURL della delibera in Consiglio
regionale di approvazione e il piano ha durata pari a:

10 anni per i settori merceologici sabbia e ghiaia, argilla e torbe;

20 anni per i settori merceologici pietre ornamentali, rocce o usi industriali, pietrischi, anche
derivati come residuo.
Viene quindi rimodulato l’articolo 3 al fine di fornire un migliore dettaglio relativo alle
“definizioni” utilizzate nel corpo normativo.
L’aggiornamento prevede altresì l’introduzione, tra gli elementi costitutive del piano cave di cui
all’articolo 4, delle previsioni relative agli strumenti di valutazione di incidenza (VIA) e di
valutazione ambientale strategica (VAS).
Alcune modifiche sono volte a un miglior utilizzo dei materiali residui e delle terre di scavo: in
particolare, l’articolo 9, relativo ai contenuti del progetto di gestione produttiva degli ATE, e
l’articolo 10, relativo al progetto attuativo e programma economico finanziario, sono aggiornati con
la previsione inerente la ricollocazione dei materiali residui di lavorazione
ed una maggiore attenzione agli usi in atto del territorio, con particolare riferimento agli usi
agronomici e forestali. Viene altresì previsto che la documentazione cartografica allegata ai progetti
deve essere trasmessa alla Provincia su supporto informatico.
Precisa inoltre che il materiale residuale, già definito di scarto, di cui all’articolo 16, derivante dalla
coltivazione (incluso il “cappellaccio” non considerabile terreno vegetale), di norma deve essere
sistemato nell'area di cava e utilizzato ai fini del riassetto ambientale della cava stessa o di altre
cave, anche se non attive, oppure, purché sia valutata la compatibilità chimico-agronomica, essere
valorizzato per usi diversi, qualora non sia necessario ai fini di tali interventi di riassetto ambientale.
Inoltre, per quanto riguarda il terreno vegetale, durante la coltivazione, di norma, deve essere
conservato temporaneamente in cava o nelle immediate vicinanze e riutilizzato, al termina della
coltivazione, secondo le previsioni progettuali, ai fini del riassetto ambientale della cava; qualora in
esubero, può essere utilizzato ai fini del riassetto ambientale di altre cave anche se non attive,
purché sia valutata la compatibilità chimico-agronomica.
Vengono inoltre modificate un insieme di indicazioni tecniche riguardanti le modalità di
realizzazione dei gradoni di cava (artt. 28, 33 e 42), la pendenza dei piazzali (art. 29 ), la profondità
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massima di scavo delle cave a secco (artt. 30 e 34 ) e le modalità di verifica di stabilità delle
scarpate.
Anche i criteri di recupero e messa in sicurezza della cava vengono integrati da alcune disposizioni:
all’articolo 45 relativo alle modalità di esecuzione delle opere di recupero, si prescrive che qualora
il progetto preveda l’impiego di specie arboree e vegetali, devono essere utilizzate esclusivamente
essenze vegetali autoctone e di provenienza certificata, sia erbacee, sia arbustive e arboree, sulla
base delle indicazioni fornite dal Centro Flora Autoctona, dall'ERSAF e dal documento di RER
(Rete Ecologica Regionale) contenuto del PTR vigente. In alcuni casi specifici si può prevedere
anche l'inserimento di specie animali, laddove il progetto di recupero lo consente, soprattutto negli
ambienti acquatici o umidi, sempre però autoctone e di provenienza certificata.
Nelle aree di riassetto ambientale incluse negli ATE, dovranno essere previsti lavori di
consolidamento o ripristino dell’area degradata, contestuali all’attività di coltivazione del
giacimento e prioritari rispetto agli interventi di recupero dell’area estrattiva (art. 48). Infine viene
precisato (art. 59 - Zonizzazione dell’ATE) che il limite dell’area estrattiva di ogni ATE è da
considerarsi vincolante; si possono consentire modifiche a tale limite solo nelle zone di raccordo
con le pregresse attività estrattive. I limiti delle aree per le strutture di servizio, delle aree di
impianti e stoccaggio e delle aree di rispetto, qualora non vincolate, sono da considerarsi indicativi
e la loro delimitazione esatta sarà definita nel progetto dell’ATE. Quanto alle cave di recupero (art.
60), nelle schede di riferimento deve essere indicato se il limite areale e il volume commerciabile
siano da ritenersi indicativi o vincolanti. Il progetto di recupero dovrà definire l’area d’intervento e
indicare i volumi di materiale da commercializzare. Tali volumi dovranno attenersi ai valori
riportati nelle schede, qualora siano stati indicati come vincolanti. Negli altri casi, i volumi
commerciabili non dovranno comunque superare la soglia massima del 25% oltre i valori indicativi
riportati nelle schede di riferimento. Per il settore delle cave di monte, che possono presentare
problemi geotecnici complessi, la definizione delle aree e dei volumi è demandata alle verifiche di
progetto, in conformità con le indicazioni e le note contenute nelle relative schede.
Il Consigliere BETTONI chiede se non sia possibile individuare una modalità per pulire gli alvei
dei fiumi e utilizzare il materiale asportato.
Il Presidente FROSIO, dopo aver precisato che non è questa la sede per approfondire queste
tematiche considerata la natura attuativa del provvedimento in argomento, lascia la parola al dottor
Elefanti per una sintetica risposta.
Il dottor ELEFANTI precisa che i piani cave sono coordinati con tutte le fonti di reperimento di
materiale tra cui le cave in alveo le quali però sono disciplinate dai piani di difesa del suolo in
quanto conseguenti a necessità idrogeologiche.
La Consigliera PERONI, osservata la natura prettamente tecnica del provvedimento in discussione,
chiede quale interrelazioni vi sia con la revisione della normativa sulle cave che in questi giorni la
commissione sta affrontando.
Il Presidente FROSIO spiega che la predisposizione del provvedimento odierno risponde ad
un’urgenza manifestata dalle province di avere indirizzi chiari e univoci nella predisposizione dei
piani cave o loro varianti, considerato anche che i tempi per l’elaborazione della nuova normativa
non saranno brevi. Rimane ovviamente salva per la commissione, in sede di riforma della
normativa, decidere secondo il proprio orientamento.
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Il Consigliere COSTANZO ritiene centrale il tema del materiale da riciclo e chiede di capire quali
siano i termini di urgenza.
Il Consigliere CIVATI chiede al dirigente della Direzione Ambiente se da parte della Giunta
regionale vi sia la volontà di riformare la normativa sulle cave e lamenta il fatto che ad oggi la
commissione ignori l’orientamento della Assessorato al riguardo. Precisa che è piuttosto
problematico procedere con l’istruttoria dei Pdl senza conoscere se e quando arriverà una proposta
da parte della Giunta.
Il dottor ELEFANTI precisa che il provvedimento in parola riguarda unicamente la “normativa
tipo” che la Regione fornisce alle province per l’elaborazione delle norme tecniche dei piani cave.
Certamente si tratta di disposizioni figlie della legge in vigore che si vuole riformare ma c’è la
necessità di aggiornarle in quanto obsolete, come le province stesse non mancano di rimarcare;
fornisce alcuni esempi degli aspetti su cui si interviene, quale la definizione delle pendenze delle
falde o l’inserimento nell’area di cava dei depositi. In risposta al consigliere Civati, dice che gli
uffici hanno lavorato in modo assiduo per la predisposizione di un testo di riforma che si presenta
molto innovativo, ponendo la massima attenzione al risparmio del suolo e al riutilizzo del terreno e
dando al contempo agli operatori semplificazione normativa e tempi certi. Il testo peraltro necessita
di alcuni ulteriori momenti di confronto.
Il Consigliere BETTONI riterrebbe importante acquisire la risposta dall’Assessore e non dal
dirigente, onde potere lavorare in modo coordinato anche sulle proposte di riforma sulle cave.
Anche il Consigliere GIAMMARIO esprime perplessità in ordine alle priorità e alle successioni di
normative.
Il Consigliere COSTANZO ritiene che i termini di urgenza tra parere in itinere, riforma della
normativa sulle cave e PDA 14 in tema di diritti di escavazione, siano poco coerenti. Precisa inoltre
che lavorare sui tre progetti di legge senza conoscere l’orientamento della Giunta possa essere
infruttuoso.
Si associano i Consiglieri VILLANI e SOLA.
Il Presidente FROSIO fa presente che il gruppo di lavoro richiesto in merito all’istruttoria dei tre
progetti di legge di riforma sulle cave non è ancora stato avviato perché al momento nessun gruppo
ha fornito i nominativi dei partecipanti; invita a provvedere per consentire ai lavori di partire.
Raccoglie quindi le adesioni al gruppo di lavoro sui PDL 58, 83 e 102 in materia di coltivazione
delle cave, dei Consiglieri BETTONI, CAVALLI, CIVATI, COSTANZO, FROSIO,
GIAMMARIO, LONGONI e SOLA.
Il Presidente FROSIO alle ore 12.10 chiude i lavori della seduta.
Hanno partecipato alla seduta i seguenti Consiglieri componenti della Commissione:
Presidente
Giosuè FROSIO
Vice Presidente
Angelo GIAMMARIO
Consigliere Segretario Valerio BETTONI
Cesare BOSSETTI
Claudio BOTTARI
Giulio CAVALLI
Lega lombarda – Lega nord – Padania
PDL – Il Popolo della Libertà
U.D.C.
Lega Lombarda – Lega Nord – Padania
Lega Lombarda – Lega Nord – Padania
Sinistra Ecologia Libertà
5
15
2
5
5
2
8
Arianna CAVICCHIOLI
Giuseppe CIVATI
Angelo COSTANZO
Gianbattista FERRARI
Margherita PERONI
Gianmarco QUADRINI
Gabriele SOLA
Giuseppe VILLANI
Partito Democratico della Lombardia
Partito Democratico della Lombardia
Partito Democratico della Lombardia
Partito Democratico della Lombardia
PDL – Il Popolo della Libertà
U.D.C.
Italia dei Valori
Partito Democratico della Lombardia
5
4
4
4
14
1
2
4
Hanno inoltre partecipato ai lavori della Commissione:
- il Dirigente dell’Unità Organizzativa Tutela ambientale della D.G. Ambiente, Energia e Reti,
Angelo ELEFANTI;
- la Responsabile del Supporto giuridico ed istituzionale della D.G. Ambiente, Energia e Reti,
Emma LAURELLI;
- il Responsabile della Struttura Valutazioni di Impatto Ambientale della D.G. Ambiente,
Energia e Reti, Filippo DADONE
- il Responsabile dell’U.O. Pianificazione delle attività estrattive e supporto agli Enti delegati
della D.G. Ambiente, energia e reti, Roberto CARDONE;
- il Professional ai Rifiuti, autorizzazioni ambientali e pianificazione territoriale. Raccordi
istituzionali e semplificazione della D.G. Territorio e Urbanistica, Maurizio TURCONI;
- la Responsabile della U.O. Attività tecnico pianificatoria e di programmazione in materia di
rifiuti della D.G. Territorio e Urbanistica, Paola Teresa ZERBINATI;
- la Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione integrata e valorizzazione dei rifiuti
della D.G. Territorio e Urbanistica, Nadia PADOVAN.
- Il funzionario del Servizio legislativo e assistenza del Consiglio, Mario DI STEFANO.
Risultano assenti alla seduta i seguenti Consiglieri componenti della Commissione:
Elisabetta FATUZZO
Partito Pensionati
Giangiacomo LONGONI
Lega Lombarda – Lega Nord – Padania
Francesco PATITUCCI
Italia dei Valori
Il Presidente
(Giosuè FROSIO)
Il Consigliere Segretario
(Valerio BETTONI)
La Responsabile della posizione organizzativa
(Livia FERRARI)
Allegato: ordine del giorno della seduta.
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VI Commissione
AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE
MERCOLEDI’
28/09/2011
Ore: 10:30
Seduta di Commissione
O.D.G. DELLA SEDUTA DI MERCOLEDI’ 28/09/2011
TRATTAZIONE
RELATORE
1
Comunicazioni del Presidente
2
Approvazione del processo verbale n. 20 del 14 settembre 2011
3
PAR N. 24
Regolamento regionale di attuazione della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 Norme in materia di valutazione di impatto ambientale.
Atto di iniziativa di Giunta
Assegnazione: 03-08-2011 Data scadenza: 02-10-2011
REFERENTE
BOSSETTI C.
4
PDA N. 18
Atto di indirizzi per il Consiglio regionale - comma 3 art. 19 della lr 12 dicembre
2003, n 26 - in materia di programmazione della gestione dei rifiuti.
Atto di iniziativa del Presidente della Giunta
Assegnazione: 03-08-2011
REFERENTE
GIAMMARIO G.
5
PDA N. 14
Aggiornamento delle tariffe dei diritti di escavazione per il biennio 2010/2011 - art.
25, l.r. n. 14/1998
Atto di iniziativa del Presidente della Giunta
Assegnazione: 08-03-2011
REFERENTE
LONGONI G.
6
PAR N. 30
Revisione della normativa tecnica di riferimento per la formazione dei piani
provinciali delle cave, ai sensi del terzo comma dell'art. 2 e del secondo comma,
lettera g), dell'art. 6 della l.r. 8 agosto 1998, n. 14.
Atto di iniziativa di Giunta
Assegnazione: 20-09-2011 Data scadenza: 20-10-2011
REFERENTE
FROSIO G.
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