Comunicato Stampa
CALCIO – SERIE A
INTER-GENOA
AI MICROFONI DI SKY SPORT
ANDREA STRAMACCIONI
Milano, 1 aprile 2012. Ai microfoni di Sky Sport, al termine del match del Milano, l’allenatore dell’Inter
Andrea Stramaccioni.
E’ una giornata da mettere nell’albo dei ricordi?
Si, credo che la cosa principale sia che l’Inter abbia vinto, sembra banale, sembra scontato, però,era
quello per cui avevamo lavorato tutta la settimana. Poi, che si arrivata in una maniera così
scoppiettante. Il presidente mi aveva detto che voleva divertirsi, forse un po’ troppo, però, abbiamo
vinto.
Dice che si è divertito?
A fine partita era negli spogliatoi con noi, era entusiasta contento ed eravamo contenti anche noi
insieme a lui.
Cosa le ha fatto più piacere della prestazione odierna?
La cosa più importante è stata, secondo me, vedere in campo un’Inter propositiva, soprattutto nel
primo tempo, dove la partita aveva un andamento più lineare, in cui siamo riusciti a mettere la
partita sui binari della qualità e fare esprimere quelle che sono le caratteristiche dei miei ragazzi,
che non copro sicuramente io, sui non ho sicuramente inciso io. Il primo tempo mi è piaciuto,
peccato l’episodio del gol all’ultimo minuto, che poi è quello su cui il Genoa ha basato la sua
capacità di rientrare in partita
Ha fatto anche lo psicologo in questi giorni?
No, non ho fatto niente, ho messo in campo solamente quello che sapevo fare, lavorare sul campo
con quel poco che ho, l’ho messo a disposizione dell’Inter da martedì fino a oggi. Poi, penso che sia
stata una vittoria del gruppo, perché hanno dato il loro contributo giocatori importanti, una
vittoria di tutti.
Può andare da qui alla fine in tranquillità, magari anche in Champions?
Credo che non esista, tra virgolette, condurre una squadra di Serie A senza l’assillo del risultato, è
normale che il risultato c’è e conta. La mia voglia e quella dei ragazzi è quella di ragionare gara per
gara., l’avevao detto prima della partita, senza stilare tabelle, senza fare programmi, anche perché i
tifosi dell’Inter ultimamente ne avevano sentiti anche troppi. Por noi oggi c’era Inter-Genoa ed è
come se fosse stata l’ultima partita. Da martedì mattina cominceremo a pensare alla prossima
gara.
Sulla prestazione di Zarate e su Forlan fuori posizione
No, ho parlato in settimana con lui e, secondo me, Forlan è un giocatore di qualità importante, che
è arrivato all’Inter a completare un reparto come quello offensivo. Lui ha scritto pagine importanti
in Europa e con la sua nazionale, spesso ha giocato anche a tre con l’Uruguay. Quindi, secondo me,
attraverso il dialogo ho capito che aveva voglia di far bene. Alle volte non è nemmeno un problema
di cinque metri dentro o cinque metri fuori. Abbiamo giocato con Forlan come riferimenti centrale e
due giocatori che dovevano darci qualità e imprevedibilità. L’azione del primo gol è frutto della loro
intesa. Secondo me, sia Forlan che Zarate hanno fatto una buona partita.
Per Moratti lei non sarà un traghettatore, quindi, se facesse bene…
Se io faccio bene, vuol dire che avremmo fatto una bella partita anche a Cagliari sabato prossimo.
Io sono una persona molto semplice e, secondo me, il presidente mi ha dato un’opportunità
pazzesca che io, e lo dico senza problemi, non ho meritato a grandi livelli. Se lui me l’ha data, è solo
per questi sei mesi in cui lui ha seguito la primavera dell’Inter e l’idea che si è fatto di me. Quel poco
che so fare, l’ho messo a disposizione di questi campioni, ma la vittoria è tutta dei ragazzi, non ho la
bacchetta magica, ho solo messo in campo quello che sapevo fare. Le parole del presidente danno
serenità, danno fiducia, ma io penso solo alla prossima partita.
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