Agenzia
Lucana di
Sviluppo e
Innovazione in
Agricoltura
BOLLETTINO
FITOSANITARIO
Numero 6
del 14 maggio 2015
“Tubercoli” radicali”
Azienda Agricola
Sperimentale
Dimostrativa
“PANTANELLO”
SOMMARIO
•
IL TUMORE BATTERICO DELLE
1
DRUPACEE
•
•
TUMORE BATTERICO
(Agrobacterium tumefaciens)
Si ricorda a coloro che devono effettuare trapianti di drupacee (pesco, albicocco, susino, ciliegio) ad astoncino
vegetante che, al fine di prevenire
l’insorgenza del Tumore batterico, è
possibile prenotare, presso la nostra
azienda, (almeno 15 giorni prima del
trapianto) e ritirare le piastre per il trattamento delle radici con il ceppo antagonista K84.
Il servizio è gratuito per le aziende della
Basilicata.
GRUPPO TECNICO DI MONITORAGGIO E
REDAZIONE DEL BOLLETINO
Antonio Buccoliero
Arturo Caponero
Nicola Liuzzi
Michele Troiano
Carmelo Mennone
Giuseppe Mele
A.A.S.D. PANTANELLO
SS 106 IONICA KM 448.2 75010
METAPONTO
Tel: 0835/244400 Fax: 0835/258349
[email protected]
BOLLETTINIO FITOSANITARIO
AREA METAPONTINA
2
NOTA TECNICA :
POST-GRANDINE
3
TRATTAMENTI
Si segnalano alcuni casi di
reinfestazioni di afidi su
drupacee.
L’ALSIA sta realizzando un monitoraggio sulla eventuale resistenza ad
alcune classi di insetticidi nelle popolazioni afidiche del pesco in Basilicata. Si chiede, pertanto, la collaborazione di tecnici e di agricoltori per
la racolta di campioni da analizzare.
Se si osservano germogli infestati, prima di eseguire trattamenti insetticidi,
prelevare qualche germoglio con gli
afidi vivi, metterli in un sacchetto di
carta e conservarli al fresco, contattando i tecnici dell’AASD Pantanello
(339/4082761, 338/4244176) che
provvederanno al ritiro del campione.
1
BOLLETTINO FITOSANITARIO N° 6/2015
AGRUMI: fioritura-caduta petali
In qualche campo si rileva
la presenza di afidi. Si
ricorda che i trattamenti
insetticidi in fioritura
sono vietati (Legge
Regionale 3 agosto 1988,
n.15 Art. 11) e particolarmente dannosi per
gli insetti pronubi. Eventuali interventi
insetticidi (es. quelli aficidi) dovranno essere
posticipati alla fine della fase di fioritura.
Prima di effettuare interventi chimici valutare la
presenza di insetti ausiliari.
Si consiglia di intervenire al raggiungimento
delle soglie per le singole specie:
- per Afidi verdi, 5% di germogli infestati per
clementine e mandarino, e 10% di germogli
infestati per gli altri agrumi;
- per Afidi neri, 25% di germogli infestati.
Si consiglia di non eccedere con concimazioni
azotate al fine di non favorire attacchi di afidi,
cocciniglie, ecc.
OLIVO: mignolatura-fioritura
Nessun trattamento
PESCO: ingrossamento frutto
Oidio (Sphaerotheca pannosa): sulle varietà in
fase di “ingrossamento”, laddove ancora non sia
stato effettuato, programmare un intervento, a
scopo cautelativo, con prodotti a base di Zolfo,
Fenbuconazolo, Miclobutanil,
Ciproconazolo, Bupirimate,
Tebuconazolo, Penconazolo,
Piraclostrobin+Boscalid,
Qui noxif en, Tetr aconz ol o,
Difeconazolo alcuni dei quali
sono efficaci anche contro la
Monilia (M. fructigena). Prestare attenzione ai
tempi di carenza per le varietà precocissime.
ALBICOCCO: ingrossamento frutto-invaiatura
Cacecia dei fruttiferi: (Archips spp.): in qualche
campo, si riscontra la
presenza di larve la cui
attività è evidenziata da
sintomi di erosioni sulle
foglie o che si accartocciano
a sigaro e erosioni sui frutti.
Intervenire in caso di
infestazione
con
un
insetticida abbattente registrato sulla coltura.
Capnode (Capnodis tenebrionis): si riscontrano,
in qualche campo, le prime comparse. In caso di
presenza nel proprio campo, intervenire con
Spinosad che risulta efficace anche contro altri
fitofagi (Cacecia, ricamatori, ecc.).
Oidio (Oidium crataegi , O. leucoconium): , sulle
varietà in fase di “ingrossamento” programmare
un intervento, a scopo cautelativo, con prodotti a
base di Zolfo, Fenbuconazolo, Ciproconazolo,
Tebuconazolo, Quinoxifen alcuni dei quali sono
efficaci anche contro la Monilia (M. fructigena).
Prestare attenzione ai tempi di carenza per le
varietà precocissime.
DRUPACEE: IMPIANTI IN ALLEVAMENTO
Lepidotteri fitofagi (ricamatrici,
tignole, ecc): nei nuovi impianti
prestare attenzione agli apici dei
germogli che, nei campi osservati,
manifestano già i primi sintomi
dovuti alla presenza della larva
all’interno dell’apice. Appena si
individuano i primi danni, al fine di
non compromettere il normale sviluppo della
forma di allevamento, intervenire con insetticidi.
SUSINO: ingrossamento frutto
Cidia (Cydia funebrana): le catture relative al
primo volo sono quasi
annullate. La necessità di
intervenire si presenterà con
la presenza di uova e larve
della prossima generazione
che, presumibilmente,
compariranno intorno alla fine del mese di
maggio.
VITE: grappoli separati
Peronospora (Plasmopara
viticola): in considerazione
delle recenti precipitazioni, si
sono sviluppate delle infezioni
che, nei campi non protetti,
potrebbero
dare
la
sintomatologia delle macchie
d’olio. Pertanto, laddove non si è intervenuto, si
consiglia di proteggere la vegetazione, specie in
previsione di nuove precipitazioni.
FRAGOLA: fioritura, allegagione, maturazione
Tripidi (Frankliniella
occidentalis): con le
temperature che si
registrano attualmente
in serra, si rilevano
presenze
che
superano la soglia di
intervento (5 tripidi/fiore).
Pertanto, previo controllo nel proprio campo, al
superamento della soglia, intervenire con
prodotti specifici a breve carenza (Spinosad, 3
giorni). Si ricorda che con il p.a. spinosad sono
consentiti al massimo tre interventi all’anno,
indipendentemente dall’avversità.
2
NOTA TECNICA - 06/2015
Grandinata:
come prevenire le patologie
fungine e batteriche
Lo scorso 9 maggio un evento
grandinigeno di forte intensità ha
interessato parte del territorio di vari
comuni
metapontini
colpendo
gravemente la produzione di molte
colture agricole. In particolare le
colture fruttifere, quali pesche,
nettarine, albicocche e susine, che
sono in fase di ingrossamento frutto
o di maturazione, hanno subito danni
sia a carico dei frutti che degli organi
vegetativi .
La grandine ha creato delle ferite sui
frutti, sulle foglie e sui rami che, dal
punto
di
vista
fitosanitario,
rappresentano delle soluzioni di
continuità per l’ingresso di vari tipi di
patogeni i quali, da un lato
potrebbero aggravare i danni diretti
sulla produzione colonizzando i frutti
e sviluppando marciumi, dall’altro
infettare gli organi legnosi e le foglie
(agenti di cancri rameali o di carie).
Pertanto, per ridurre la possibilità di
infezioni fitosanitarie si consigliano
interventi alle piante con prodotti
antifungini che, sulle ferite, possano
costituire
una
barriera
alla
colonizzazione di agenti patogeni,
favorendo la naturale cicatrizzazione
senza risultare fitotossiche.
All’uopo risultano efficaci prodotti di
contatto a base di ziram, thiram,
captano o dodina. E’ consigliabile
associare questi prodotti con un
sistemico come tebuconazolo o
tiofanate-metile , che aumentano
l’efficacia della copertura. Per le
colture a conduzione biologica si
potrà usare proteinato di zolfo,
polisolfuro di calcio o zolfo . Tutti i
prodotti
menzionati
dovranno
essere usati solo sulle colture
indicate in etichetta, alle dosi
riportate e, nel caso di frutti ancora
commercializzabili, rispettando i
tempi di carenza.
Il rame è un buon prodotto di
copertura ma il suo uso è da valutare
con prudenza perchè, in questa fase,
sulle ferite esposte della giovane
vegetazione
avrebbe
effetti
fitotossici, inducendo cascola dei
frutti e filloptosi. Il rame, invece,
dovrà
necessariamente
essere
utilizzato su olivo per ridurre le
infezioni di rogna batterica.
E’ da segnalare, infine, la possibilità
di utilizzare prodotti non fitosanitari
ma per la nutrizione vegetale che,
distribuiti sulla vegetazione, con la
cessione di micronutrienti possono
aiutare la pianta a superare lo stress
dell’evento
grandinigeno
e
contribuire, con un’azione sui
meccanismi di ossidazione, alla
cicatrizzazione delle ferite.
3
Scarica

Scarica il bollettino