Cfr. Pozzato, Capire la semiotica, p. 107
W W W. A M I S U R A D E LT U O D O M A N I . I T
FRA CHI MI VEDE COME CLIENTE
C’È QUALCUNO CHE MI RICONOSCE COME PERSONA?
L A N O S T R A R I S P O S TA È S E I M I L I O N I D I V O LT E S Ì .
Non siamo grandi perché abbiamo sei milioni di clienti, lo siamo perché ogni giorno ci impegniamo a
non perderne di vista nemmeno uno. L’esperienza assicurativa di Aurora e Unipol - riunite in
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soluzioni integrate e servizi innovativi all’altezza delle aspettative delle persone e delle aziende;
delle loro sfide quotidiane, del loro bisogno di sicurezza, dei loro progetti per il futuro.
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A MISURA DEL TUO DOMANI.
1. “Fra chi mi vede come cliente / c’è qualcuno che mi riconosce come
persona?”
2. La nostra risposta è sei milioni di volte sì.
3. Non siamo grandi perché abbiamo sei milioni di clienti, lo siamo perché ogni
giorno ci impegniamo a non perderne di vista nemmeno uno.
4. L’esperienza assicurativa di Aurora e Unipol – unite in UGF Assicurazioni e
affiancate dalla solidità di UGF Banca – ci permette di offrire prodotti
convenienti, soluzioni integrate e servizi innovativi, all’altezza delle aspettative
delle persone e delle aziende; delle loro vite quotidiane, del loro bisogno di
sicurezza, dei loro progetti per il futuro.
5. Per questo, quando hai al tuo fianco realtà come UGF, il primo a
guadagnarci sei tu.
6. Unipol Gruppo Finanziario / A misura del tuo domani.
Piano visivo
•La categoria del piano dell’espressione sfuocato / a fuoco
(contrasto eidetico) rimanda semisimbolicamente alla
categoria del piano del contenuto personalizzato
/impersonale.
•Linea
continua
(vs
discontinua)
del
parapetto
(contenitore/contenuto; presente /futuro), stile classico (vs
barocco).
•Basso cromatismo dello sfondo / luminosità della terrazza
Piano verbale, stile enunciazionale:
•1= Complicità
•2, 3, 4 = Distanza istituzionale
•5, 6 = Ammiccamento
Sinestesia
Forme di significazione e categorie caratteristiche di un canale sensoriale
vengono trasferite a un altro canale sensoriale.
•Figura retorica (intermedia tra metafora e metonimia)
•Fenomeno percettivo
•Es.: parole dure, voce calda, suoni liquidi (aspri, rudi), paesaggio dolce, colori
squillanti
•Fonosimbolismo:
ipotesi gestaltica dell’analogia strutturale tra proprietà
acustiche del significante e proprietà non acustiche del significato (maluma,
takete)
(Paissa, La sinestesia, 1995; Dogana, Le parole dell’incanto, 1990; Sapir, A
Study in phonetic symbolism, «Journal of Experimental Psychology», 12, 1929:
225-239).
C. Baudelaire, Corrispondenze, in I fiori del male, trad. di L. De Nardis,
Feltrinelli, 1964
È un tempio la Natura ove viventi
pilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l’uomo
tra foreste di simboli dagli occhi
familiari. I profumi e i colori
e i suoni si rispondono come echi
lunghi che di lontano si confondo
in unità profonda e tenebrosa,
vasta come la notte e il chiarore.
esistono profumi freschi come
carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
l’espansione propria alle infinite
cose, come l’incenso, l’ambra, il muschio,
Il benzoino, e cantano dei sensi
e dell’anima i lunghi rapimenti.
«fredde luci
parlano» (Montale, Riviere)
Figura sintagmatica, aggrega in praesentia termini relativi a
campi sensoriali diversi. L’aggregazione può avvenire sulla
base di un nesso di similarità o di contiguità.
Come è stata studiata la sinestesia?
• Nella ricerca psicologica e medica
• Sinestesia soggettiva
• Sinestesia fonetica (fonosimbolismo ed espressività come componente originaria
del linguaggio)
• Struttura percettiva e cognitiva di natura oggettiva (concetto gestaltico della
analogia tra qualità terziarie delle percezioni associate: es. «Il nero è lugubre»)
• Problema psico-linguistico fondamentale: priorità o subalternità del linguaggio nel costituirsi
di associazioni stabili e universali
• In letteratura
• Baudelaire, Correspondences (1857) (vi convergono gli esiti della ricerca linguistica
dei poeti romantici e tardo romantici, l’esperienza soggettiva della sinestesia
autentica, l’eredità culturale del filone mistico (dottrina delle analogie di Swedenborg
e Fourier).
• In linguistica
• Ricerca
sulle forme lessicalizzate di sinestesia: struttura sintattica chiusa,
cristallizzazione sul piano della langue di alcune sequenze sintagmatiche fisse,
composte generalmente di due termini di diverso rango, uniti in una relazione di tipo
attributivo.
Formanti e intersensorialità
•A
livello figurale, più astratto, troviamo i formanti
(dimensione della sensorialità visiva).
• È possibile esplorare il modo in cui gli altri canali
sensoriali (udito, olfatto, gusto, tatto) costituiscono le
grandezze del mondo naturale?
• Ricerca di una sintassi figurativa anche per i canali
sensoriali non visivi (Marrone, p. 150: «l’esperienza visiva
coinvolge la totalità dei sensi»).
• Esempio: lessico enologico
Descrizione visiva, olfattiva e tattile di un sapore
• Suoni percepiti come serie cromatiche
• Riemergere del sensorium commune: riuso di una forma
sintattica (sintassi figurativa) attraverso altre sostanze
sensoriali.
• Sono le forme profonde, i tratti figurali e plastici (comuni
alla sostanza visiva e ad altre sostanze) che permettono
la traduzione testuale tra sensi diversi.
Unità d’analisi dell’esperienza olfattiva
• Un odore coinvolge due diversi corpi: il corpo bersaglio e il corpo
sorgente
• Dal lato del corpo bersaglio l’effluvio (processo) si articola in
emanazione, diffusione, penetrazione
• Dal lato del corpo sorgente: nascita, degradazione, decomposizione
• Unità relative allo spazio (nascita, emanazione, diffusione, arrivo,
distanza tra i corpi) e al tempo (puntualità, durata, stabilizzazione).
• La pubblicità articola sul piano figurale i formanti dell’esperienza
olfattiva: aloni, effluvi, diffusioni, emanazioni (nuvole, bagliori, capelli
al vento, panneggi, acqua e liquidi vari ecc.)
Visibilità / spazialità / corporeità
Presa estesica
• Particolare relazione tra soggetto e oggetto, condizione eccezionale
che sospende la dimensione della quotidianità. Riaffiorare della
sensorialità che trasforma radicalmente la cognizione, la soggettività
e l’intersoggettività.
• Manifestazione di una dimensione estesica immanente, in cui gli
ordini sensoriali sono disposti a diversi livelli di profondità: più
superficiale la vista (più intellettuale), più profondo il tatto.
• Necessità di ricercare l’articolazione dei diversi canali sensoriali
(come figurativo e plastico per il canale visivo).
• (Greimas, Dell’imperfezione, 1984)
Spazio
• Greimas, Per una semiotica topologica (1972), in Id. Semiotica e scienze
sociali, tr. it. 1990.
• Lo spazio può essere considerato come una forma semiotica, un linguaggio
tramite il quale una società riflette su se stessa (si significa), e si dà a leggere
(si comunica).
• Voce “Spazio” in Greimas, Courtés, Semiotica. Dizionario ragionato della
teoria del linguaggio, 1979 (tr. it. 2007): lo spazio è un oggetto costruito e
dotato di senso; punto di vista geometrico, socio-psicologico, socio-culturale.
• Siamo esseri radicati nello spazio soprattutto attraverso un corpo: la
definizione dello spazio implica dunque tutti i sensi.
Corpo
• La percezione dello spazio è parte del corpo.
• Il corpo è un luogo di integrazione tra vari campi della sensorialità
(vista, tatto, senso interno), tra sguardo dall’esterno ed esperienza
soggettiva, tra un oggetto e dei valori (piacere, dolore, fame ecc.),
tra un oggetto valorizzato e un attante soggetto (del fisico e del
mentale).
• Il corpo non è la base materiale della coscienza, precede e trascende
l’individualità: è pre-soggettivo e inter-soggettivo, è intenzionalità
incarnata.
• Merlau-Ponty, Phénoménologie de la perception, 1945; Le visible et
l’invisible, 1964.
Semiotica dello spazio urbano
• 1964: Lévi-Strauss studia un villaggio Bororo, leggendo nella sua
pianta circolare i significati di una organizzazione sociale dualista,
articolata nelle opposizioni centro/periferia, maschile/femminile,
sacro/profano
• L’architettura nei suoi aspetti primari è un sistema atto a regolare
l’interazione tra esseri umani e tra esseri umani ed ambiente
circostante: i muri sono concepiti per proteggere e per escludere, le
porte fanno passare luce e aria ed escludono vento e freddo.
• Tratti elementari comuni al villaggio pre-industriale e all’agglomerato
urbano; mentre però nel primo caso la morfologia dell’abitare significa
un’organizzazione essenzialmente statica, imperniata su una serie di
opposizioni
‘forti’
(sacro/profano,
privato/pubblico,
maschile/femminile), la città contemporanea presenta sintassi sociosemiotiche più instabili e complesse.
• Spazio fisico (geometrico), esito di una strategia oggettivante
• Spazio vissuto, esito di una strategia soggettivante
Spazialità e soggettività si costituiscono reciprocamente
Prospettiva del fruitore, che percorre lo spazio sociale, lo subisce o
lo trasforma, lo risemantizza.
Il viaggio metropolitano come testo e
come narrazione (Floch 1990)
• Possibilità di individuare dei limiti (entrata-uscita), che lo definiscono come
totalità autonoma e rendono possibile la sua organizzazione struttturale in
una serie di sottospazi specifici.
• Possibilità di segmentarlo in un numero definito di unità, in sequenze
gestuali
del
viaggiatore
(mobile/immobile,
accelerato/lento), prossemiche (apertura/chiusura
viaggiatori, distanza/prossimità, frontale/tangente)
in
piedi/seduto,
rispetto agli altri
• Individuazione di uno sviluppo logico: il percorso è orientato verso un
obiettivo
• Il percorso è assunto come significante, i movimenti del viaggiatore
appaiono dotati di un senso.
Cfr. I. Pezzini, Modelli semiotici e spazi urbani, in I. Tani (a cura di),
Paesaggi metropolitani. Teorie, modelli, percorsi, Quodlibet 2014.
Siete esploratori o sonnambuli?
(Floch, 1990)
Esploratori
Sonnambuli
(percorsi, valorizzazione
della discontinuità)
(traiettorie, valorizzazione
delle continuità)
Bighelloni
Professionisti
(Passeggiate, valorizzazione
delle non-continuità)
(Sequenze, valorizzazione delle
non-discontinuità)
Discorso del percorso e discorso sul percorso
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Lezione del 1° aprile 2015 - Dipartimento di Comunicazione e