Politica ed Economia Agroalimentare (Prof. Roberto Fanfani)
Il difficile passaggio delle
competenze dal livello
Nazionale a quello Regionale
A cura di: Dott. Fiorenzo Cazzato
Riferimenti bibliografici
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Fanfani R. (1996), “Lo sviluppo della politica
agraria comunitaria”, II edizione, NIS, Roma
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Fanfani R. (2004), “L’agricoltura in Italia”, Il
Mulino
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La Questione Agraria (1984), n° 15-16 – Prestito
presso la Biblioteca A.Gramsci, Via Galliera,
Bologna (no prestito esterno)
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Decreto Legge del 4 Agosto 1993
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Decreto Legislativo del 4 Giugno 1997
Nascita e sviluppo delle Regioni a
statuto ordinario
 1970 (Nascita delle regioni a statuto ordinario)
 1993 (Referendum abrogativo Ministero Agricoltura)
 2001 (Modifica titolo V Costituzione)
 2003 (Operatività della riforma della Costituzione)
Cenni Storici
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1929 Creazione del Maf (Ministero dell’agricoltura e delle
foreste)
1935 Ispettorati provinciali dell’agricoltura-Ispettorati
compartimentali agrari
Tutto rimane invariato fino al 1970 con la creazione delle
Regioni a statuto ordinario. Dal 1972 al 1976 passano alle
Regioni:
Ispettorati compartimentali
Ispettorati regionali e dipartimenti delle foreste e dell’alimentazione
Osservatorio per le malattie delle piante
Sgretolamento parziale delle competenze del Maf (anche attraverso la
creazione del Ministero dell’Ambiente; non è definito il ruolo delle
Regioni)
L’Agricoltura in Italia negli anni ‘70
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1970-1980 Situazione non favorevole (aumento dei
consumi alimentari con conseguente deficit agricoloalimentare)
 1975 Presa coscienza del grosso deficit alimentare
 1977 Legge “Quadrifoglio” n.984; previsto Piano
Agricolo Nazionale (settori: Ortofrutticolo, zootecnia, irrigazione, zone rurali)
 1977-1981 Deficit rimane invariato
Cosa accade in Europa?
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1972 Intervento comunitario “settoriale” per
l’ammodernamento della aziende agricole,
Viene rimandata l’attuazione di una politica regionale di
sviluppo. Allo Stato rimane discrezionalità degli aiuti.
Primi contrasti Stato-Regioni (Lombardia ed Emilia-Romagna).
3 Direttive nel 1972, 1 direttiva nel 1975 (si introduce il
concetto di zona svantaggiata).
Cambiamento sostanziale del tipo di intervento quindi, si passa da interventi a pioggia
(Piani verdi anni ’60), a interventi mirati cioè i Piani di Sviluppo Aziendale
In Italia?
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Novità del tipo di intervento
Italia presa in contropiede
La creazione delle Regioni e le competenze affidate
all’attività regionale rallenta paradossalmente
l’applicazione delle Direttive, che avviene il 9 Maggio
1975 (leggi di recepimento). Applicazione sostanziale dal 1977-1978 (5
anni di ritardo).
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I Piani di Sviluppo Aziendali sono poco più di 3.000
(1979-1983) solo in 3 Regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia).
Italia fanalino di coda tra tutti gli Stati europei, situazione
deludente anche e soprattutto perché queste misure erano
state previste per favorire le Regioni del Mediterraneo tra
cui l’Italia.
Contrasto Stato-Regioni….
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Legge Quadrifoglio ( prevede vincoli di destinazione dei
finanziamenti che spettano alle Regioni)
Passaggio allo schema di programmazione per un Nuovo
Piano Agricolo (Piano Pandolfi)
Legge Pluriennale n.752 dal 1986 fino la 1991
– Azioni orizzontali, competenze nazionali (assistenza tecnica,
ricerca, credito)
– Azioni verticali, competenze regionali (intervento sui singoli
settori. Rimane vincolo da parte del Ministero sui finanziamenti e
sugli interventi)
….qualcosa si muove.
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Spinte e tensioni provenienti dalla progressiva e più
precisa formazione di nuovi interessi collettivi.
Accentuata sensibilità dell’opinione pubblica riguardo ai
problemi del consumo di prodotti agricoli-alimentari ed ai
problemi dell’ambiente
Si accentua quindi il conflitto Stato-Regioni nella
distribuzione dei ruoli e delle funzioni tra Stato e Regioni.
Ecco un esempio
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Sovrapposizione di competenze (Es. Tutela della salute
pubblica) affidata a USL e Regioni; vecchie competenze
del Ministero della Sanità, le competenze in ordine alla
repressione delle frodi rimangono allo Stato.
Non vi è chiarezza delle competenze regionali, mancanza
di chiarezza che rimane nei dl del Giugno e Agosto 1986
emanati in seguito all’emergenza del vino al metanolo
(alcol metilico, aumento la graduazione alcolica. 25
persone decedute, 19 persone perdono la vista)
Con i dl 1986 viene sancita la nascita dell’Ispettorato
centrale repressioni frodi presso il Ministero
dell’Agricoltura (es truffe dell’olio d’oliva in Spagna, 586 morti, olio denaturato e
raffinato)
..ancora sulle frodi.
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Chi sono i soggetti competenti negli anni ‘80?
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Ispettorato del Maf
Ministero della Sanità
Ministero delle Finanze
Amministrazione delle dogane
Nas
Guardia di Finanza
Corpo forestale dello Stato Cfs
Servizi informativo sanitario del Ministero della Sanità
AIMA (Azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricolo)
Regioni
USL
Agecontrol (Agenzia per i controlli e le azioni comunitarie nel quadro del
regime d’aiuto all’olio d’oliva)
Ice (Istituto nazionale commercio con l’estero)
Decreto legge del 1986
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Nell’intervento urgente del Governo viene ricostituita una
rete di uffici periferici del Maf
“Coordinamento a croce”nel quale dovrebbero raccordarsi
lo Stato e le Regioni
Uffici periferici invece mostrano come la Regione non
viene ritenuta struttura idonea di decentramento
Scontro Stato-Regioni si acuisce
Lo “Sgorbio” della
Commissione Giannini
(trasferimento dei poteri alle Regioni 1975-1977)
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Sganciamento dall’ambito dell’agricoltura di alcune
competenze.
– Spostamento di competenze dal Maf al ministero dell’Ambiente
– In questo processo non è chiaro il ruolo delle Regioni
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Il Maf rimane comunque presente in ambito di protezione
ambientale attraverso il Corpo Forestale dello Stato o Cfs
Problema quindi tra Regioni-Cfs; Cfs-Ministero
dell’Ambiente
Chi gestisce cosa?
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Il Mistero dell’Ambiente si avvale del Cfs per la vigilanza,
prevenzione e repressione delle violazioni ambientali
Al Ministero dell’Agricoltura spettano invece le funzioni
amministrative e finanziarie del Cfs
Per quanto riguarda gli accordi tra Cfs Ministero con le
Regioni, le competenze non vengono ben definite. Ecco lo
“sgorbio”: l’amministrazione delle foreste spetta alle Regioni, allo Stato rimane 1% dei
terreni boschivi ed il servizio aereo antincendio. Il servizio antincendio a terra spetta alle
Regioni che però provvedono attraverso il Cfs ed il corpo dei vigili del fuoco.
Separazione totale tra Cfs e Regioni, si crea conflittualità ed in alcuni casi una forte
regionalizzazione del Cfs (Veneto)
Aumento dei conflitti negli anni
‘80
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I conflitti Stato- Regioni non si fermano solo alle questioni
ambientali ed al tipo di intervento previsto, si estendono
anche nell’attuazione delle direttive CEE.
Nel 1987 la Corte Costituzionale riconosce alle Regioni la
potestà di dare applicazione ai regolamenti comunitari (caso
delle indennità a favore dei produttori che intendono abbandonare la produzione lattieraparadosso poiché i pagamenti sono effettuati dall’Aima (Azienda di stato per gli
interventi nel mercato agricolo)
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Contemporaneamente la Corte Costituzionale ammette
l’intervento dello Stato anche se circoscritto poiché si deve
dare attuazione al reg comunitario 797/1985 relativo
all’efficienza delle strutture agricole
Gli anni ’90 (1)
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Fortissimo contrasto, insostenibile da parte delle Regioni le
quali formalizzano un referendum abrogativo del Maf
Referendum Aprile 1993 dove viene “cancellato” il Maf
con il 70% dei voti a favore. (percentuale altissima anche se più
bassa rispetto agli altri quesiti referendari)
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Risposta del Governo: Decreto legge del 4 Agosto 1993
– Istituzione del Ministero per il coordinamento della politiche
agricole, alimentari e forestali Maaf
– Art 5 comma 1 “A partire dall’anno 1994, gli stanziamenti per
l’agricoltura iscritti nel bilancio dello Stato sono attribuiti alle
Regioni per una quota non inferiore all’80 per cento”
– Non vi è alcuna riforma sostanziale del Ministero.
Gli anni ’90 (2)
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Nuovo tentativo di abrogazione del Maaf attraverso referendum
popolare nel 1997, non viene raggiunto il quorum
Decreto legislativo 4 Giugno 1997
“Conferimento alle Regioni delle funzioni Amministrative in materia di agricoltura e
pesca e riorganizzazione dell’Amministrazione centrale.
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Art 1 comma 1 Il Maaf è abrogato
Art 1 comma 2 “Tutte le funzioni ed i compiti svolti dal Maaf relativi alle materie di
agricoltura, foreste, pesca, agriturismo, caccia, sviluppo rurale, alimentazione sono esercitate
dalle Regioni direttamente o mediante delega…”
Art 2 “E’ istituito il Mipaf Ministero politiche agricole e forestali”
Art 2 comma 4 “ Il Mipaf si compone in non più 3 dipartimenti”
Art 4 “ Si provvede alla individuazione dei beni e delle risorse finanziarie ed umane,
strumentali ed organizzative da trasferire alle Regioni, comprese le risorse finanziarie ed
umane, strumentali ed organizzative del Cfs non necessari all’esercizio delle funzioni di
competenza Statale.
Anni ’90 (3)
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1999 Riforma dell’Aima e costituzione dell’Agea (Agenzia per le
erogazioni in agricoltura) con apparati organizzativi e pagatori a livello
regionale dove confluiscono i fondi provenienti dall’Unione Europea,
Regioni e Stato (apparati regionali che dovrebbero garantire maggiore
efficacia dei pagamenti (2003))
Rapporti fra Stato e Regioni vengono ancora modificati dalla legge
Bassanini sul federalismo e snellimento delle procedure
2001 Modifica Titolo V della Costituzione
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Elenco delle competenze dello Stato tra cui tutela dell’ambiente
Competenze congiunte Stato-Regioni
Le materie non elencate sono di totale competenza delle Regioni (tra cui
l’agricoltura)
2003 Legge 131 rende operativa la riforma
Conclusioni
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Peso delle Regioni a statuto ordinario è aumentato sia
attraverso le leggi che hanno attuato il passaggio delle
competenze, sia attraverso federalismo fiscale
(Finanziamento settoriale attraverso le accise della
benzina, l’Irap e fondo di perequazione, assegnazione alle
Regioni del 25,7% dell’Iva riscossa da ogni Regione), sia
dalla maggiore importanza che le Regioni hanno nella
gestione dei PSR, PSR-POR (Piani di Sviluppo Rurale;
Piani Operativi Regionali) a favore dello sviluppo rurale e
dell’ammodernamento delle strutture agricole
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Il difficile passaggio delle competenze dal livello Nazionale a quello